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Test delle aree di servizio Autogrill svizzeri cari, ma si mangia molto bene 10 Hotel sui passi di confine Consigli per una sosta sulla via delle vacanze 24 Test dei motori downsizing Ha meno cilindri il futuro delle auto a benzina 22 Concorso: in palio set di cosmetici per volti splendenti 41 21 giugno 2012 touring 11 www.touring.ch GAA 1214 Vernier Il giornale della mobilità Bagagli a mano in aereo Come facilitare i controlli 4 Speciale automobili compatte Un segmento sempreverde 14–23 Corsi TCS per motociclisti Imparare grazie a un film 32

Touring 11 / 2012 italiano

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Il giornale della mobilità, edizione del 21 giugno 2012

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Test delle aree di servizioAutogrill svizzeri cari, ma si mangia molto bene 10

Hotel sui passi di confineConsigli per una sosta sulla via delle vacanze 24

Test dei motori downsizing Ha meno cilindri il futurodelle auto a benzina 22

Concorso: in palio set di cosmetici per volti splendenti 41

21 giugno 2012 touring 11www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

Bagagli a mano in aereo

Come facilitare i controlli 4Speciale automobili compatte

Un segmento sempreverde 14–23

Corsi TCS per motociclisti

Imparare graziea un film 32

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21 giugno 2012 | touring 11 | editoriale e sommario 3

Le statistiche dimostrano chiaramenteche per i motociclisti il rischio di inci-denti sulla strada è di circa venti voltesuperiore rispetto a quello degli occu-panti di un’automobile.

Secondo l’upi, un ruolo centrale nellefrequenti collisioni lo recitano gli stessiconducenti così come altri utenti dellastrada, quali gli automobilisti. Peresempio, spesso i conducenti di auto-vetture scorgono le motociclette trop-po tardi. Indagini hanno anche dimo-strato che uno stile di guida difensivo,come pure un’infrastruttura stradaleadeguata alle motociclette, contribui-scano molto alla sicurezza dei centauri.In poche parole, per circolare con più si-curezza in moto c’è bisogno di un gradomaggiore di attenzione, di anticipazio-ne e di capacità di adattamento rispettoad altri mezzi. E proprio su questo pun-to mettono l’accento i corsi di guida permoto del TCS.

In primavera ho potuto sperimentaredi persona, durante un corso «Moto Road» nel centro di perfezionamento diguida di Stockental, quanto istruttivi,legati alla pratica e competenti sianoquesti corsi (cfr. reportage a pagina 32).E con mia sorpresa la maggioranza deipartecipanti al corso erano ripetentiabituali, che assolvono uno dei tanticorsi per moto ogni anno prima dellastagione motociclistica. Un fatto stra-ordinario, intelligente e degno di essereemulato.

Felix Maurhofer, caporedattore

I motociclisti intelligenti si addestrano

Foto di copertinaAutore: Philippe Riedi

primo piano 4 Bagaglio a mano in aereo

Rispettare le direttive per velocizzare i controlli di sicurezza.

società e mobilità 9 Politica dei trasporti

Programma Via Sicura quasi pronto. 9 il consulente

Eccessi di velocità in situazionid’emergenza particolari.

10 Test delle aree di servizio europee Buoni risultati per sei svizzere.

speciale auto compatte14 Il 2012 è l’anno delle compatte

Notevole rinnovamento tecnologico.17 Peso delle vetture

Audi dà la caccia ai chili superflui.18 Test della Honda Civic 2.2 diesel

La nona generazione ha una buona modularità e consumi moderati.

22 Test comparativo motori downsizing Ricetta miracolosa con i tre cilindri abenzina, su esempio della Ford Focus.

Prove e novità 17 Audi A323 Renault Mégane

I viaggi con pernottamenti svolti all’interno della Svizzera vengono effettuati per il 62,8%con l’automobile. Segue il treno con il 29,2%. Nel medesimo tipo di viaggi all’estero, aereoed auto si piazzano alla pari. Nel complesso (Svizzera + estero), l’automobile è chiaramentein testa alle preferenze con il 50,3% dei viaggi effettuati, seguita da aereo e ferrovia.

gra

fico

Han

spet

er H

ause

r(f

on

te:

Uff

icio

fed

eral

e d

i sta

tist

ica)

viaggi e tempo libero24 Pernottare sui passi alpini

Gli ospizi di un tempo hanno molto da raccontare e da offrire.

29 La regione di Prettigovia Gite in un angolo dei Grigioni tra tradizioni contadine e architettura.

29 Consigli di viaggio Soldi protetti in vacanza.

31 La ricchezza di Napoli La gente è il vero oro della città ai piedi del Vesuvio.

club e soci32 Corsi moderni per motociclisti

Migliorare le conoscenze di guida conil nuovo Moto Road del TCS.

35 Controlli dei veicoliNei centri tecnici TCS per prepararsial collaudo ufficiale cantonale.

35 Il TCS non vi pianta in assoIl cane guida per ciechi consideratocome un membro della famiglia.

42 l’incontro Susi Genevay, psicologa del traffico e psicoterapeuta romanda.

37 prezzi e contatti TCS41 forum, il concorso, impressum

62,8

0,6

29,2

2,35,2

41,1 40,7

11,8

4,0 2,3

50,3

23,6

19,2

3,33,5

AUTO AEREO TRENO PULLMAN ALTRORA EAOTUA

%30

%40

%50

%60LUPONERTOE ORTLANAMLL

Svizzera

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%10

%20

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Svizzera

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Estero estero

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sommario

L’auto domina i viaggi con pernottamenti

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Le statistiche dimostrano chiaramenteche per i motociclisti il rischio di inci-denti sulla strada è di circa venti voltesuperiore rispetto a quello degli occu-panti di un’automobile.

Secondo l’upi, un ruolo centrale nellefrequenti collisioni lo recitano gli stessiconducenti così come altri utenti dellastrada, quali gli automobilisti. Peresempio, spesso i conducenti di auto-vetture scorgono le motociclette trop-po tardi. Indagini hanno anche dimo-strato che uno stile di guida difensivo,come pure un’infrastruttura stradaleadeguata alle motociclette, contribui-scano molto alla sicurezza dei centauri.In poche parole, per circolare con più si-curezza in moto c’è bisogno di un gradomaggiore di attenzione, di anticipazio-ne e di capacità di adattamento rispettoad altri mezzi. E proprio su questo pun-to mettono l’accento i corsi di guida permoto del TCS.

In primavera ho potuto sperimentaredi persona, durante un corso «Moto Road» nel centro di perfezionamento diguida di Stockental, quanto istruttivi,legati alla pratica e competenti sianoquesti corsi (cfr. reportage a pagina 32).E con mia sorpresa la maggioranza deipartecipanti al corso erano ripetentiabituali, che assolvono uno dei tanticorsi per moto ogni anno prima dellastagione motociclistica. Un fatto stra-ordinario, intelligente e degno di essereemulato.

Felix Maurhofer, caporedattore

I motociclisti intelligenti si addestrano

Foto di copertinaAutore: Philippe Riedi

primo piano 4 Bagaglio a mano in aereo

Rispettare le direttive per velocizzare i controlli di sicurezza.

società e mobilità 9 Politica dei trasporti

Programma Via Sicura quasi pronto. 9 il consulente

Eccessi di velocità in situazionid’emergenza particolari.

10 Test delle aree di servizio europee Buoni risultati per sei svizzere.

speciale auto compatte14 Il 2012 è l’anno delle compatte

Notevole rinnovamento tecnologico.17 Peso delle vetture

Audi dà la caccia ai chili superflui.18 Test della Honda Civic 2.2 diesel

La nona generazione ha una buona modularità e consumi moderati.

22 Test comparativo motori downsizing Ricetta miracolosa con i tre cilindri abenzina, su esempio della Ford Focus.

Prove e novità 17 Audi A323 Renault Mégane

I viaggi con pernottamenti svolti all’interno della Svizzera vengono effettuati per il 62,8%con l’automobile. Segue il treno con il 29,2%. Nel medesimo tipo di viaggi all’estero, aereoed auto si piazzano alla pari. Nel complesso (Svizzera + estero), l’automobile è chiaramentein testa alle preferenze con il 50,3% dei viaggi effettuati, seguita da aereo e ferrovia.

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te:

Uff

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i sta

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viaggi e tempo libero24 Pernottare sui passi alpini

Gli ospizi di un tempo hanno molto da raccontare e da offrire.

29 La regione di Prettigovia Gite in un angolo dei Grigioni tra tradizioni contadine e architettura.

29 Consigli di viaggio Soldi protetti in vacanza.

31 La ricchezza di Napoli La gente è il vero oro della città ai piedi del Vesuvio.

club e soci32 Corsi moderni per motociclisti

Migliorare le conoscenze di guida conil nuovo Moto Road del TCS.

35 Controlli dei veicoliNei centri tecnici TCS per prepararsial collaudo ufficiale cantonale.

35 Il TCS non vi pianta in assoIl cane guida per ciechi consideratocome un membro della famiglia.

42 l’incontro Susi Genevay, psicologa del traffico e psicoterapeuta romanda.

37 prezzi e contatti TCS41 forum, il concorso, impressum

62,8

0,6

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41,1 40,7

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4,0 2,3

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AUTO AEREO TRENO PULLMAN ALTRORA EAOTUA

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L’auto domina i viaggi con pernottamenti

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Orologi e chiavi è meglio metterli in un comparto del bagaglio a mano

prima di farli passare attraverso i controlli di sicurezza.

Si fa coì: sul bagaglio a mano si appoggiala giacca e poi si attraversa lo scanner.

Oggi sono la norma sacche da golf e car-rozzine, aggiunge sorridendo Scheuch. Macosa succede quando un’orchestra sinfoni-ca vuole imbarcarsi con tutti gli strumential seguito? «Si annunciano allo sportello deigruppi, in modo che possiamo mettere a di-sposizione i posti e infrastrutture più adat-te», sottolinea Scheuch.

«Automatici Cuss» | Oggi nella maggiorparte degli aeroporti ci sono a disposizioneapparecchi self-service, i cosiddetti «Auto-matici Cuss», in cui i passeggeri possonofare da sé il check-in. Un sistema che fa ag-grottare la fronte non solo ai viaggiatori piùanziani. Andrea Ulbrych: «Tutto è descrittoin modo preciso. E vicino agli apparecchisono sempre presenti i collaboratori diSwissport, nel caso in cui sorgessero deiproblemi. «Se mostriamo ai passeggeri, tut-

te le operazioni che si possono compiere aquesti apparecchi, come cambiare i posti ostampare le etichette, la prossima volta liuseranno con più fiducia», spiega RogerScheuch. Il check-in di animali domestici,in genere cani e gatti, viene fatto in sportel-li separati, ha aggiunto Urs Zumstein. Gattie piccoli cani possono essere portati a bor-do con il passeggero se provvisti di specialicontenitori. È necessario annunciarli almomento della prenotazione. I cani grandi,come ad esempio i San Bernardo, volanonella stiva dell’aereo, ma in aree speciali riscaldate.

Molti passeggeri s’innervosiscono allavista di quelle persone che in aereo salgonocon troppi, e troppo grandi, bagagli a mano.Urs Zumstein, attivo in aeroporto da oltre

continua a pagina 7

4 primo piano | touring 11 | 21 giugno 2012

foto

Lin

da

Po

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›Spesso già piuttosto nervosi per l’immi-nente decollo, i passeggeri provenienti dal-la stazione ferroviaria o dal parcheggiofanno il loro ingresso all’aeroporto di Zuri-go. Con uno sguardo, registrano la lunghez-za della coda nell’area del check-in. Sorpre-sa! Pare proprio che tutti debbano partireoggi… e ci vorrà un po’ di tempo sino a cheognuno consegni le proprie cose. Ma inner-vosirsi non serve a niente, perché la proce-dura al check-in non viene né modificata néalleggerita su misura.

A Kloten, l’incarico di smistare e conse-gnare i bagagli è affidato per un buon 70%alla società Swissport. Il responsabile degliuffici zurighesi Urs Zumstein spiega cheSwissport è organizzata a livello interna-zionale e svolge questo compito in 179 ae-roporti di 36 Paesi diffusi nei cinque conti-nenti. Nel 2011, i 35000 dipendenti hannoregistrato un fatturato di 1,7 miliardi difranchi. L’anno scorso, all’aeroporto di Zurigo Swissport ha servito 19,9 milioni di passeggeri per un totale di 99000 voli di40 compagnie aeree e 8,1 milioni di colli.

Per far sì che questi milioni di bagaglivengano smistati e consegnati velocemen-

Il bagaglio a mano,un bene contesoIn aeroporto le valigie e il bagaglio a mano sono sottopostia severi controlli. Può innervosire, ma è per la sicurezza. I passeggeri possono contribuire a far sì che questi controlli avvengano in modo efficiente e dunque molto più rapido.

te, è necessaria la collaborazione dei pas-seggeri che possono contribuire in mododeterminante a un disbrigo senza intoppi.Si comincia dalle cose semplici, come evita-re di chiedere all’addetto del check-in unapenna e poi scrivere con tutta calma l’indi-rizzo sull’etichetta e infine attaccarla allavaligia.

È anche sensato, prima di ogni decollo,verificare la data di scadenza di validità delpassaporto oppure della carta d’identità.Lo stesso per quanto riguarda eventuali visti d’entrata. Per molti Paesi, infatti, nonè sufficiente una semplice carta d’identitàma ci vuole un passaporto vistato.

Di tutto e di più | Non manca chi aglisportelli si presenta con ingombranti collidalle forme insolite e li vuole imbarcare.Andrea Ulbrych e Roger Scheuch di Swiss-port possono raccontare innumerevolianeddoti: «Una volta arrivavano passeggericon pneumatici per automobili e seghe».Erano tempi in cui gli stagionali che torna-vano a Pristina cominciavano a passare daipullman agli aerei. «E c’erano anche frigo-riferi e televisori».

Roger Scheuch consiglia di verificare se idocumenti d’identità sono ancora validi.

Andrea Ulbrych aiuta i passeggeri a un apparecchio self-service per il check-in, i cosiddetti «Automatici Cuss», in modo che la prossima volta tutto funzioni al meglio.

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Orologi e chiavi è meglio metterli in un comparto del bagaglio a mano

prima di farli passare attraverso i controlli di sicurezza.

Si fa coì: sul bagaglio a mano si appoggiala giacca e poi si attraversa lo scanner.

Oggi sono la norma sacche da golf e car-rozzine, aggiunge sorridendo Scheuch. Macosa succede quando un’orchestra sinfoni-ca vuole imbarcarsi con tutti gli strumential seguito? «Si annunciano allo sportello deigruppi, in modo che possiamo mettere a di-sposizione i posti e infrastrutture più adat-te», sottolinea Scheuch.

«Automatici Cuss» | Oggi nella maggiorparte degli aeroporti ci sono a disposizioneapparecchi self-service, i cosiddetti «Auto-matici Cuss», in cui i passeggeri possonofare da sé il check-in. Un sistema che fa ag-grottare la fronte non solo ai viaggiatori piùanziani. Andrea Ulbrych: «Tutto è descrittoin modo preciso. E vicino agli apparecchisono sempre presenti i collaboratori diSwissport, nel caso in cui sorgessero deiproblemi. «Se mostriamo ai passeggeri, tut-

te le operazioni che si possono compiere aquesti apparecchi, come cambiare i posti ostampare le etichette, la prossima volta liuseranno con più fiducia», spiega RogerScheuch. Il check-in di animali domestici,in genere cani e gatti, viene fatto in sportel-li separati, ha aggiunto Urs Zumstein. Gattie piccoli cani possono essere portati a bor-do con il passeggero se provvisti di specialicontenitori. È necessario annunciarli almomento della prenotazione. I cani grandi,come ad esempio i San Bernardo, volanonella stiva dell’aereo, ma in aree speciali riscaldate.

Molti passeggeri s’innervosiscono allavista di quelle persone che in aereo salgonocon troppi, e troppo grandi, bagagli a mano.Urs Zumstein, attivo in aeroporto da oltre

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viaggia in compagnia, può mettere assieme tutti gli oggetti di va-lore in una vaschetta e far passare la prima persona «vuota» at-traverso i controlli di sicurezza. La seconda persona può così con-trollare tutta la procedura e poi toccherà al compagno.

Werner Benz, capo del servizio media della polizia cantonalezurighese, sottolinea che nel 2011 all’aeroporto di Zurigo sonostati denunciati 403 furti di bagagli. Se si tiene conto che sono24 milioni i passeggeri che frequentano annualmente l’aeroporto,si tratta dunque di una cifra molto bassa. Nonostante ciò Benzconsiglia di «tenere sempre d’occhio il bagaglio a mano». Bü

Chi vuole salire sull’aereo, deve prima passare attraverso i con-trolli di sicurezza. Non serve a nulla fare il muso e porsi domandesul senso dei controlli riguardanti la quantità di acqua eccessivao i tubi di crema solare troppo grandi. Il passeggero passa i con-trolli di sicurezza in modo efficiente, se si attiene alle disposizionie mette il coltellino e le bottigliette di profumo nella valigia e nonnello zaino. Sembrerebbe logico e ormai acquisito, ma nonostanteciò, gli addetti alla sicurezza ritirano ogni giorno da 500 a 800chili di materiale proibito e perlopiù liquido.

«Touring» ha interpellato Fritz Marti, capo della sezione con-trollo aeroportuale della polizia cantonale zurighese, su una que-stione tanto delicata, quanto quotidiana dei controlli di sicurezza:il passeggero XY arriva al controllo, appoggia i suoi effetti perso-nali come borsellino, telefonino, chiavi e orologio in una delle va-schette apposite. La colloca sul nastro trasportatore e camminaattraverso il metal detector. Comincia a suonare, il passeggero XYviene sottoposto al controllo manuale da parte dell’addetto e in-fine torna al nastro trasportatore per prendere le sue cose. Ma aquesto punto si accorge che manca l’orologio. Il passeggero nededuce che è stato preso da un altro viaggiatore e comunica lascomparsa al poliziotto presente ai controlli. Cosa succede a que-sto punto?

«L’importante è che il passeggero annunci subito la scompar-sa», sottolinea Fritz Marti, un uomo con una lunga esperienza allespalle. Nella maggior parte dei casi, il presunto oggetto rubatoriappare perché il proprietario nella fretta lo ha messo nel postosbagliato. In caso contrario – afferma Marti – si attiva la polizia. Ilfatto viene ricostruito, anche per mezzo delle telecamere di sor-veglianza. Per evitare che ciò accada, Marti consiglia ai passeg-

geri di non porre in evidenza sulle vaschette oggetti di valore, comeorologio e borsellino, ma di metterli nella borsetta o nello zaino. Chi

Oltre ai controlli sulla persona, gli addetti alla sicurezza aeroportualepassano al vaglio anche il contenuto del bagaglio a mano.

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40 anni, sorride a sentire la parola bagaglioa mano. Il personale di Swissport al check-in rende attenti per conto delle compagnieaeree i passeggeri con bagaglio a mano ec-cessivo che devono consegnare questi colli.E ciò può far innescare discussioni ancheaccese.

Aeroporto di transito | Urs Zumstein fanotare che l’aeroporto di Zurigo è anche unapprezzato scalo di transito e che dunquemolti passeggeri non fanno il check-in aKloten. Ad esempio: un passeggero vi arrivain classe economy da un volo transatlanticoa bordo di un grande velivolo. Tre ore doposale a bordo di un aereo più piccolo per vo-lare a Stoccarda. Con sé porta del bagaglioa mano in eccesso, che sul volo transatlan-tico non ha fatto sorgere discussioni. Nelvelivolo più piccolo si creano invece proble-mi di spazio. «Se troppi passeggeri in tran-sito portano con sé bagaglio a mano ingom-brante, allora dobbiamo prenderlo noi inconsegna», sottolinea Zumstein. Questo ba-gaglio viene etichettato, registrato nel com-puter e riposto nella stiva dei bagagli.

Zumstein afferma che questi passeggeridovrebbero pagare per il bagaglio in ecces-so, ma spesso per mancanza di tempo ciònon accade, altrimenti i passeggeri perde-rebbero l’aereo. «In questo caso dobbiamochiudere entrambi gli occhi», si rammarical’esperto in logistica. Negli aeroporti ditransito spesso parte del bagaglio resta ametà strada. L’aeroporto di Zurigo però ariguardo è uno dei primi della classe, inogni caso rispetto al famigerato aeroportolondinese di Heathrow.

Il trasporto dei bagagli è anche una que-stione di passaggio di consegne. Quando ilpersonale di terra di Swissport ha traspor-tato il bagaglio dai grandi velivoli ai piùpiccoli, il loro compito è terminato. A que-sto punto, se ci sono discussioni a causa dibagaglio in eccesso, ne è responsabile ilpersonale di volo. «Una questione delicata,dato che la priorità è data alla sicurezza»,sottolinea Zumstein. Le discussioni per ilbagaglio a mano sono in voga da anni, «euna soluzione non è in vista a breve termi-ne».‹ Christian Bützberger

Info Touringwww.swissport.com, www.flughafen-zuerich.ch,www.swiss.com/web/IT/services/baggage.

Non ostentare orologi di marca e banconote

All’aeroporto di Zurigo decollano e at-terrano ogni anno 24 milioni di passeg-geri. Dato che la sicurezza ha la prioritàassoluta, in casi di grande afflusso siformano code più o meno lunghe neipunti nevralgici come check-in e con-trolli di sicurezza. Le previsioni indicanocon relativa certezza che in futuro i con-trolli di sicurezza saranno più severi.L’impiego ancora in prova di body scan-ner ne è la dimostrazione.

Spesso i passeggeri s’innervosisconoper le disposizioni che devono seguirein nome della sicurezza. Ma non ha sen-so e non porta a nulla. È utile, invece,leggere le disposizioni riguardanti il ba-gaglio e la dogana. Chi inoltre si preparaad affrontare le procedure dall’arrivo al-l’aeroporto sino all’imbarco in aereo, inseguito li compie in modo più concen-trato e meno emotivo, e dunque vola inmodo molto più rilassato.

il commentoChristian Bützberger

PARTNER PRINCIPALI

0900 800 800CHF 1.19/min., prezzi linea fissa

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presenta

Gio 5.7. LigabueVe 6.7. Billy Idol/Status QuoSa 7.7. GotthardMe 11.7. Lenny KravitzGio 12.7. Elton John & BandVe 13.7. Herbert GrönemeyerSa 14.7. Laura PausiniDo 15.7. Unheilig Piazza Grande Locarno ore 20.30

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viaggia in compagnia, può mettere assieme tutti gli oggetti di va-lore in una vaschetta e far passare la prima persona «vuota» at-traverso i controlli di sicurezza. La seconda persona può così con-trollare tutta la procedura e poi toccherà al compagno.

Werner Benz, capo del servizio media della polizia cantonalezurighese, sottolinea che nel 2011 all’aeroporto di Zurigo sonostati denunciati 403 furti di bagagli. Se si tiene conto che sono24 milioni i passeggeri che frequentano annualmente l’aeroporto,si tratta dunque di una cifra molto bassa. Nonostante ciò Benzconsiglia di «tenere sempre d’occhio il bagaglio a mano». Bü

Chi vuole salire sull’aereo, deve prima passare attraverso i con-trolli di sicurezza. Non serve a nulla fare il muso e porsi domandesul senso dei controlli riguardanti la quantità di acqua eccessivao i tubi di crema solare troppo grandi. Il passeggero passa i con-trolli di sicurezza in modo efficiente, se si attiene alle disposizionie mette il coltellino e le bottigliette di profumo nella valigia e nonnello zaino. Sembrerebbe logico e ormai acquisito, ma nonostanteciò, gli addetti alla sicurezza ritirano ogni giorno da 500 a 800chili di materiale proibito e perlopiù liquido.

«Touring» ha interpellato Fritz Marti, capo della sezione con-trollo aeroportuale della polizia cantonale zurighese, su una que-stione tanto delicata, quanto quotidiana dei controlli di sicurezza:il passeggero XY arriva al controllo, appoggia i suoi effetti perso-nali come borsellino, telefonino, chiavi e orologio in una delle va-schette apposite. La colloca sul nastro trasportatore e camminaattraverso il metal detector. Comincia a suonare, il passeggero XYviene sottoposto al controllo manuale da parte dell’addetto e in-fine torna al nastro trasportatore per prendere le sue cose. Ma aquesto punto si accorge che manca l’orologio. Il passeggero nededuce che è stato preso da un altro viaggiatore e comunica lascomparsa al poliziotto presente ai controlli. Cosa succede a que-sto punto?

«L’importante è che il passeggero annunci subito la scompar-sa», sottolinea Fritz Marti, un uomo con una lunga esperienza allespalle. Nella maggior parte dei casi, il presunto oggetto rubatoriappare perché il proprietario nella fretta lo ha messo nel postosbagliato. In caso contrario – afferma Marti – si attiva la polizia. Ilfatto viene ricostruito, anche per mezzo delle telecamere di sor-veglianza. Per evitare che ciò accada, Marti consiglia ai passeg-

geri di non porre in evidenza sulle vaschette oggetti di valore, comeorologio e borsellino, ma di metterli nella borsetta o nello zaino. Chi

Oltre ai controlli sulla persona, gli addetti alla sicurezza aeroportualepassano al vaglio anche il contenuto del bagaglio a mano.

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40 anni, sorride a sentire la parola bagaglioa mano. Il personale di Swissport al check-in rende attenti per conto delle compagnieaeree i passeggeri con bagaglio a mano ec-cessivo che devono consegnare questi colli.E ciò può far innescare discussioni ancheaccese.

Aeroporto di transito | Urs Zumstein fanotare che l’aeroporto di Zurigo è anche unapprezzato scalo di transito e che dunquemolti passeggeri non fanno il check-in aKloten. Ad esempio: un passeggero vi arrivain classe economy da un volo transatlanticoa bordo di un grande velivolo. Tre ore doposale a bordo di un aereo più piccolo per vo-lare a Stoccarda. Con sé porta del bagaglioa mano in eccesso, che sul volo transatlan-tico non ha fatto sorgere discussioni. Nelvelivolo più piccolo si creano invece proble-mi di spazio. «Se troppi passeggeri in tran-sito portano con sé bagaglio a mano ingom-brante, allora dobbiamo prenderlo noi inconsegna», sottolinea Zumstein. Questo ba-gaglio viene etichettato, registrato nel com-puter e riposto nella stiva dei bagagli.

Zumstein afferma che questi passeggeridovrebbero pagare per il bagaglio in ecces-so, ma spesso per mancanza di tempo ciònon accade, altrimenti i passeggeri perde-rebbero l’aereo. «In questo caso dobbiamochiudere entrambi gli occhi», si rammarical’esperto in logistica. Negli aeroporti ditransito spesso parte del bagaglio resta ametà strada. L’aeroporto di Zurigo però ariguardo è uno dei primi della classe, inogni caso rispetto al famigerato aeroportolondinese di Heathrow.

Il trasporto dei bagagli è anche una que-stione di passaggio di consegne. Quando ilpersonale di terra di Swissport ha traspor-tato il bagaglio dai grandi velivoli ai piùpiccoli, il loro compito è terminato. A que-sto punto, se ci sono discussioni a causa dibagaglio in eccesso, ne è responsabile ilpersonale di volo. «Una questione delicata,dato che la priorità è data alla sicurezza»,sottolinea Zumstein. Le discussioni per ilbagaglio a mano sono in voga da anni, «euna soluzione non è in vista a breve termi-ne».‹ Christian Bützberger

Info Touringwww.swissport.com, www.flughafen-zuerich.ch,www.swiss.com/web/IT/services/baggage.

Non ostentare orologi di marca e banconote

All’aeroporto di Zurigo decollano e at-terrano ogni anno 24 milioni di passeg-geri. Dato che la sicurezza ha la prioritàassoluta, in casi di grande afflusso siformano code più o meno lunghe neipunti nevralgici come check-in e con-trolli di sicurezza. Le previsioni indicanocon relativa certezza che in futuro i con-trolli di sicurezza saranno più severi.L’impiego ancora in prova di body scan-ner ne è la dimostrazione.

Spesso i passeggeri s’innervosisconoper le disposizioni che devono seguirein nome della sicurezza. Ma non ha sen-so e non porta a nulla. È utile, invece,leggere le disposizioni riguardanti il ba-gaglio e la dogana. Chi inoltre si preparaad affrontare le procedure dall’arrivo al-l’aeroporto sino all’imbarco in aereo, inseguito li compie in modo più concen-trato e meno emotivo, e dunque vola inmodo molto più rilassato.

il commentoChristian Bützberger

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21 giugno 2012 | touring 11 | società e mobilità 9

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.

Molti automobilisti credono che in si-tuazione d’emergenza è possibile pre-mere il gas e superare i limiti consentiti.Ciò è vero solo entro certi limiti. Ci sonoin effetti situazioni, nelle quali in via ec-cezionale il superamento della velocitàindicata è giustificato. Nella gran partedei casi non è tuttavia data la situazionedi necessità e chi supera i limiti non puòcontare su alcuna clemenza.

Il Tribunale federale ha condannatoun veterinario per violazione grave del-le norme stradali, sebbene questi aves-se motivato il superamento massicciodel limite di velocità (75 km/h invecedei 50 consentiti) con la necessità di intervenire per un’infiammazione mam-maria acuta. L’alta corte ha motivato lasua sentenza (6B_7/2010) affermandoche un superamento importante dellavelocità è ammesso solo in situazioni diemergenza, in altre parole quando ciòserve a proteggere l’integrità fisica, lasalute o la vita di esseri umani. La curadi un animale malato non giustifica ilmancato rispetto delle norme stradali ela messa in pericolo della vita di altriutenti della strada. Altrettanto ingiusti-ficato è il superamento del limite di velocità quando a causa di un’acuta crisi di dissenteria, un automobilista ècostretto a correre in auto alla ricercadi una toilette (1C_4/2007).

Al contrario, non sono state adottatemisure contro il conducente che ha tra-sportato d’urgenza all’ospedale univer-sitario di Zurigo un vicino di casa grave-mente ammalato, viaggiando al doppiodella velocità consentita. Il paziente erastato colto da improvvisi atroci dolorialla testa ed era entrato nell’abitazionedel vicino gemente e con il volto strazia-to dal dolore. Non era inoltre stato possibile rintracciare un medico a brevetermine. In questo caso il Tribunale federale ha riconosciuto al conducentel’eccezionalità della situazione e l’ha assolto dalla colpa e dalla relativa pena(BGE 106 IV 1).

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Eccessi di velocitàtollerati soltantoeccezionalmente

›Nella scorsa sessione parlamentare le dueCamere si sono occupate del programmad’intervento per migliorare la sicurezzastradale, noto come Via Sicura. Un progettoormai maturo, poiché il processo politicoper attuare misure atte a ridurre le vittimedella strada fu avviato già nel 2000. Nume-rosi i provvedimenti che nel frattempo han-no dato vita ad aspre controversie finendoeliminati. Dopo un lungo viavai tra Consi-glio nazionale e degli Stati, è stato abban-donato anche l’obbligo di portare il cascoper i ciclisti fino a 14 anni. Approvato, in-vece, il divieto di circolare sulle stradeprincipali per i bambini sotto i sei anni nonaccompagnati da adulti. Trovata l’intesaanche sul concetto secondo cui per i test dialcolemia dei conducenti sarà sufficientel’analisi dell’alito con l’etilometro. I con-trolli del sangue, più impegnativi, dovreb-bero essere svolti soltanto se sussiste il sospetto del consumo di droghe.

A detta di Thomas Rohrbach, dell’Ufficiofederale delle strade, le misure entrerannoin vigore probabilmente verso la metà del2013.

Vignetta più cara | In Consiglio nazio -nale è stato deciso l’aumento del prezzo del

contrassegno autostradale: al contrario delgoverno, che avrebbe voluto far pagare 100 fr. per la «vignetta», la Camera bassa haoptato per 70 fr. Ora la parola passa agliStati.

Analisi completa | Da tempo, sotto la cu-pola federale si parla di finanziamento del-la strada e della ferrovia e del rischio che lacassa stradale venga prosciugata. Per per-mettere al Parlamento di deliberare in mo-do equilibrato, il Nazionale ha accolto unamozione della Commissione dei trasporti.Essa chiede al governo di elaborare un pro-gramma di sviluppo strategico dell’infra-struttura stradale, che illustri i progetti dirisanamento da realizzare entro il 2030,strade principali incluse, e le modalità di finanziamento. Soltanto quando il pro-gramma per l’infrastruttura stradale avrà raggiunto lo stesso livello di elaborazionedel programma ferroviario, il Parlamentopotrà prendere decisioni equilibrate sui la-vori e sui costi da affrontare.

«Il traffico su strada finanzia già oggi gran parte dell’infrastruttura ferroviaria,oltre alla propria ed alle casse federali ingenerale», è stato fatto notare criticamentein Consiglio nazionale.‹ hwm

Via Sicura: a volte è meglio far menoNell’ultima sessione le Camere federali hanno approvatoprovvedimenti per la sicurezza stradale. Presentata ancheuna mozione riguardante l’infrastruttura dei trasporti.

Pro

Vel

o S

vizz

era

Dopo un infinito dibattito è deciso: i bambini fino a 14 anni non dovranno portare il casco in bici.

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L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.

Molti automobilisti credono che in si-tuazione d’emergenza è possibile pre-mere il gas e superare i limiti consentiti.Ciò è vero solo entro certi limiti. Ci sonoin effetti situazioni, nelle quali in via ec-cezionale il superamento della velocitàindicata è giustificato. Nella gran partedei casi non è tuttavia data la situazionedi necessità e chi supera i limiti non puòcontare su alcuna clemenza.

Il Tribunale federale ha condannatoun veterinario per violazione grave del-le norme stradali, sebbene questi aves-se motivato il superamento massicciodel limite di velocità (75 km/h invecedei 50 consentiti) con la necessità di intervenire per un’infiammazione mam-maria acuta. L’alta corte ha motivato lasua sentenza (6B_7/2010) affermandoche un superamento importante dellavelocità è ammesso solo in situazioni diemergenza, in altre parole quando ciòserve a proteggere l’integrità fisica, lasalute o la vita di esseri umani. La curadi un animale malato non giustifica ilmancato rispetto delle norme stradali ela messa in pericolo della vita di altriutenti della strada. Altrettanto ingiusti-ficato è il superamento del limite di velocità quando a causa di un’acuta crisi di dissenteria, un automobilista ècostretto a correre in auto alla ricercadi una toilette (1C_4/2007).

Al contrario, non sono state adottatemisure contro il conducente che ha tra-sportato d’urgenza all’ospedale univer-sitario di Zurigo un vicino di casa grave-mente ammalato, viaggiando al doppiodella velocità consentita. Il paziente erastato colto da improvvisi atroci dolorialla testa ed era entrato nell’abitazionedel vicino gemente e con il volto strazia-to dal dolore. Non era inoltre stato possibile rintracciare un medico a brevetermine. In questo caso il Tribunale federale ha riconosciuto al conducentel’eccezionalità della situazione e l’ha assolto dalla colpa e dalla relativa pena(BGE 106 IV 1).

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Eccessi di velocitàtollerati soltantoeccezionalmente

›Nella scorsa sessione parlamentare le dueCamere si sono occupate del programmad’intervento per migliorare la sicurezzastradale, noto come Via Sicura. Un progettoormai maturo, poiché il processo politicoper attuare misure atte a ridurre le vittimedella strada fu avviato già nel 2000. Nume-rosi i provvedimenti che nel frattempo han-no dato vita ad aspre controversie finendoeliminati. Dopo un lungo viavai tra Consi-glio nazionale e degli Stati, è stato abban-donato anche l’obbligo di portare il cascoper i ciclisti fino a 14 anni. Approvato, in-vece, il divieto di circolare sulle stradeprincipali per i bambini sotto i sei anni nonaccompagnati da adulti. Trovata l’intesaanche sul concetto secondo cui per i test dialcolemia dei conducenti sarà sufficientel’analisi dell’alito con l’etilometro. I con-trolli del sangue, più impegnativi, dovreb-bero essere svolti soltanto se sussiste il sospetto del consumo di droghe.

A detta di Thomas Rohrbach, dell’Ufficiofederale delle strade, le misure entrerannoin vigore probabilmente verso la metà del2013.

Vignetta più cara | In Consiglio nazio -nale è stato deciso l’aumento del prezzo del

contrassegno autostradale: al contrario delgoverno, che avrebbe voluto far pagare 100 fr. per la «vignetta», la Camera bassa haoptato per 70 fr. Ora la parola passa agliStati.

Analisi completa | Da tempo, sotto la cu-pola federale si parla di finanziamento del-la strada e della ferrovia e del rischio che lacassa stradale venga prosciugata. Per per-mettere al Parlamento di deliberare in mo-do equilibrato, il Nazionale ha accolto unamozione della Commissione dei trasporti.Essa chiede al governo di elaborare un pro-gramma di sviluppo strategico dell’infra-struttura stradale, che illustri i progetti dirisanamento da realizzare entro il 2030,strade principali incluse, e le modalità di finanziamento. Soltanto quando il pro-gramma per l’infrastruttura stradale avrà raggiunto lo stesso livello di elaborazionedel programma ferroviario, il Parlamentopotrà prendere decisioni equilibrate sui la-vori e sui costi da affrontare.

«Il traffico su strada finanzia già oggi gran parte dell’infrastruttura ferroviaria,oltre alla propria ed alle casse federali ingenerale», è stato fatto notare criticamentein Consiglio nazionale.‹ hwm

Via Sicura: a volte è meglio far menoNell’ultima sessione le Camere federali hanno approvatoprovvedimenti per la sicurezza stradale. Presentata ancheuna mozione riguardante l’infrastruttura dei trasporti.

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Dopo un infinito dibattito è deciso: i bambini fino a 14 anni non dovranno portare il casco in bici.

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Assieme alle aree di servizio Tienen inBelgio, El Toro e Montserrat in Spagna eRokycany nella Repubblica Ceca, Ruma inSerbia costituisce il fanalino di coda di Eu-roTest. Nel mezzo si situano i risultati dellearee di servizio in Belgio, Germania, Fran-cia, Italia, Lussemburgo e Olanda. Da nota-re: in Germania la visita a una toilette nonè gratuita. In Olanda le barriere davanti al-le toilette costituiscono per le persone insedia a rotelle un ostacolo insormontabilee in Italia, Francia e Lussemburgo gli esa-minatori hanno constatato una buona me-dia, ma anche aree di servizio non proprioa misura di bambino e con un alto livellodei prezzi.

Serie di richieste | Anche se il test dellearee di servizio di quest’anno ha dato buonirisultati, dappertutto ci sono possibilità dimiglioramento: per motivi di sicurezza, levie d’accesso dovrebbero venire poste lun-go i parcheggi di fronte alle auto e anche ipassaggi pedonali dovrebbero essere mar-cati in modo chiaro. Per le famiglie è impor-tante la presenza di un fasciatoio in un ap-posito locale, di un parco giochi separatodal traffico all’esterno e di un’area giochiall’interno. Le persone in sedia a rotellehanno bisogno di accedere senza problemia tutte le infrastrutture. L’utilizzo delle toi-lette dovrebbe essere gratuito e i prezzi nei

negozi e nei ristoranti non dovrebbero es-sere molto più cari rispetto al resto della regione. Inoltre i negozi dovrebbero offrirearticoli igienici. In questo modo, aree diservizio grigie e modeste potrebbero dive-nire buone o perfino molto buone.‹ nr

Info TouringSi possono consultare i risultati dettagliati del testsu: www.viaggi-tcs.ch/areeservizio

Come si svolge il test

Ogni area di servizio è stata visitata duevolte da due diversi gruppi di esamina-tori. Il criterio di base del test erano leesigenze di una famiglia con due bambi-ni, di cui uno piccolo. Gli esaminatorihanno pranzato, visitato la toilette, in-cluso il fasciatoio e hanno inoltre verifi-cato in negozio la disponibilità e il prezzodi determinati articoli utili per il viaggio.La lista di controllo completa compren-de le categorie: sicurezza del traffico,area esterna, accesso e strutture inter-ne, gastronomia, negozio, infrastruttu-re per le famiglie, impianti sanitari, igie-ne e prezzi. La valutazione contemplacinque voti: «molto buono», «buono»,«sufficiente», «insufficiente» e «moltoinsufficiente». nr

Grauholz Nord L’area di servizio sull’au-tostrada A1 Zurigo–Berna, tra Schönbühle Wankdorf, ha raccolto punti grazie allaqualità dell’area esterna e della cucina,anche se molto cara. Grauholz Nord dimostra grande considerazione per lefamiglie, pur non avendo un locale sepa-rato con fasciatoio. Le precedenze sonoben segnalate e anche i passaggi per i pedoni sono marcati in modo chiaro. Gli impianti sanitari sono nuovi,moderni e puliti. L’ampia offerta di prodotti nel negozio è sorpren-dentemente a buon mercato, ma i menu proposti nel ristorante sono cari.Bavois L’area di servizio autostradale sull’A1 Berna–Ginevra, traChavornay e La Sarraz, è l’unica che era già stata testata una voltanel 2007. Già all’epoca era stata criticata la mancanza di struttureadeguate per le famiglie e per il livello troppo alto dei prezzi. Il parcogiochi purtroppo è tuttora separato malamente dalla circolazioneche si svolge sull’area. Inoltre non c’è un locale igienico separato confasciatoio. Il risultato complessivo è però migliorato rispetto a cinqueanni fa, grazie soprattutto ai buoni impianti sanitari e all’igiene. Würenlos L’area di servizio sulla A1 Berna–Zurigo, tra Wettingen Este Spreitenbach si mostra adatta alle famiglie, il parco giochi è sepa-rato dai flussi di traffico in modo sicuro. Il fasciatoio per bambini piccoli è provvisto di rotolo di carta, salviettine umide e liquido disin-fettante. E per il benessere delle madri vi è a disposizione una pol-trona massaggiatrice. L’offerta nel negozio è ampia, ma purtroppo

«Buone» le sei aree di servizio svizzere gli articoli sono troppo cari. Il punto di critica principale è comunquela mancanza di accessi e attraversamenti per i pedoni. Purtroppo nelparcheggio scarseggiano i cestini. Pratteln Sud I servizi igienici dell’area di servizio hanno visto tempimigliori, ma per il resto la struttura è in buono stato e pulita. Il par-cheggio per i pullman è coperto e nelle vicinanze dell’edificio. Pur-troppo all’esterno manca un parco giochi, però all’interno si trova unangolo per giocare e un locale separato con fasciatoio. Non ci sonoaccessi sicuri per i pedoni, anche se i passaggi sono demarcati. Il ciboè caro, ma gustoso. Lucerna-Neuenkirch Est L’area di servizio sulla A2 Lucerna–Bernatra Rothenburg e Sempach ha perso punti a causa della scarsa igienedegli impianti sanitari, della mancanza di una vera e propria toiletteper persone portatrici di andicap e dell’alto livello del prezzo dei me-nu. Per contro, gli esaminatori hanno apprezzato le vie di traffico bensegnalate, il parco giochi attrattivo e sicuro, l’angolo giochi, il localefasciatoio per i bambini e l’ampia offerta di articoli in negozio.Bellinzona Nord L’area di servizio sulla A2 Basilea–Chiasso tra Bel-

linzona Nord e Bellinzona Sud è risultatamolto adatta alle famiglie: il parco giochie l’angolo giochi interno sono ben attrez-zati e sicuri. Nel locale fasciatoio si tro-vano pannolini e carta. L’igiene nelle toi-lette era buona, gli impianti sanitari sonopuliti, ma in parte vecchi. Al ristorante ilpavimento durante il primo test era unpo’ sporco e il cibo caro. nr

L’area di Grauholz Nord.

L’area di Bellinzona Nord.

10 società e mobilità | touring 11 | 21 giugno 2012

›Quest’anno le 65 aree di servizio testatehanno ottenuto risultati migliori rispetto ai test precedenti. Ma anche dopo 12 annidi EuroTest, gli esaminatori devono fare iconti sempre con gli stessi difetti – prezzialti al ristorante e nei negozi, pericolo per ipedoni a causa della mancanza di accessilungo i parcheggi, barriere architettonicheper le persone in sedia a rotelle e infrastrut-ture non adatte alle famiglie – che hannocostituito i motivi più frequenti per una va-lutazione negativa. Il risultato generale deltest di quest’anno è però notevole: 33 voltele stazioni di servizio hanno ottenuto «buo-no», 27 volte «sufficiente». Non sono statiassegnati «molto buono» né «molto insuffi-ciente». Solo 5 delle 65 aree di servizio si sono viste attribuire «insufficiente».

Vincitore austriaco | Il vincitore di Eu-roTest 2012 è l’area di servizio Wörtherseesulla A2 Villach–Vienna, in Austria. Al-l’esterno, l’attrattivo parco giochi è separa-to dal traffico in modo sicuro. All’interno,un’area da gioco per i bambini e una poltro-na per massaggi, così come una sala biliar-do e un angolo con camino permettono unapausa riposante e rilassante. Le toilette,che comprendono anche un wc separato perportatori di andicap, sono ottime sia visi-vamente che igienicamente. Il fasciatoioper bambini è provvisto di rotolo di carta,riscaldamento a infrarossi e liquido disin-fettante.

Il negozio è ben assortito, il personale èmolto gentile e il cibo è piaciuto agli esami-natori. Solo il livello alto dei prezzi e lamancanza di accessi pedonali hanno impe-dito una valutazione ancora migliore. An-che le altre sei aree di servizio austriachehanno ottenuto la nota «buono».

In questo modo, l’Austria e la Svizzerahanno qualcosa in comune: anche le seiaree di servizio elvetiche hanno ottenuto«buono». Il punto negativo che accomunaAustria e Svizzera è però l’alto livello deiprezzi in negozi e ristoranti delle aree diservizio. In compenso, in entrambi i Paesigli esaminatori sono rimasti molto impres-sionati dalla gastronomia. Le sei aree diservizio elvetiche offrono una vasta scelta

di piatti gustosi e pietanze saporite, che èstata votata cinque volte con «molto buo-no», un unicum nel confronto europeo. LaSvizzera, inoltre, ha raccolto punti con isuoi impianti sanitari moderni e puliti. Gliesaminatori hanno apprezzato anche la va-sta offerta di articoli nei negozi. Per quantoriguarda però le infrastrutture per le fami-glie c’è ancora un potenziale di migliora-mento.

Nella valutazione generale, le aree di ser-vizio Lucerna-Neuenkirch Est sulla A2 Lu-cerna–Basilea e Würenlos sulla A1 Berna–Zurigo sono tra le prime dieci delle 65 testa-te. Per conoscere in dettaglio come hannoconcluso il test le restanti aree di serviziosvizzere si consulti la scheda sulla paginaseguente.

Dalla parte dei vincitori di EuroTest 2012si trovano anche la Croazia e la Slovenia.Tutte e tre le infrastrutture testate in Croa-zia hanno ottenuto la nota finale «buono».Hanno convinto il livello basso dei prezzi,gli accessi senza barriere per persone conandicap così come gli ottimi servizi igieni-ci. Solo la sicurezza dei pedoni nell’areaesterna lascia a desiderare. La Slovenia era rappresentata nel test con due aree di servizio, entrambe hanno ottenuto la nota«buono». E con Austria, Svizzera, e Croaziafinisce qui la lista dei Paesi le cui aree diservizio hanno ottenuto tutte «buono».

In Serbia la peggiore | Il perdente del 12°test delle aree di servizio in Europa si trovain Serbia: l’area di servizio sulla A1 Belgra-do–Zagabria tra Pecinci e Ruma ha incassa-to un «molto insufficiente» in sicurezza deltraffico, infrastruttura per famiglie e servi-zi igienici. Per gli esperti, a Ruma mancavaun’area da gioco, un locale con fasciatoio esedie per bambini al ristorante. Inoltre allepersone portatrici di andicap l’area di ser-vizio non offriva un parcheggio né una toi-lette. A coronamento del tutto, le toiletteerano sporche e mal odorose così come ilpersonale peccava in gentilezza. La secon-da area di servizio serba testata, RumenkaI, ha però concluso con un «buono». Per con-tro, i prezzi bassi hanno avuto un effettopositivo sugli esaminatori.

Si mangia bene, maa prezzi troppo altiMai come ora così tante aree di servizio hanno ottenuto unrisultato positivo nel test di queste aree europee. Anche laSvizzera ha totalizzato sei volte «buono». I punti critici sonola mancanza di accessi pedonali e i prezzi alti dei ristoranti.

Panini imbottiti in modo appetitoso a Pratteln Sud:valutazione «molto buono» per la gastronomia.

I passaggi pedonali sono importanti per la sicurezza: nota «molto buono» per Bavois.

Un attrattivo angolo giochi: nota «molto buono» alle infrastrutture per le famiglie a Würenlos.

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Assieme alle aree di servizio Tienen inBelgio, El Toro e Montserrat in Spagna eRokycany nella Repubblica Ceca, Ruma inSerbia costituisce il fanalino di coda di Eu-roTest. Nel mezzo si situano i risultati dellearee di servizio in Belgio, Germania, Fran-cia, Italia, Lussemburgo e Olanda. Da nota-re: in Germania la visita a una toilette nonè gratuita. In Olanda le barriere davanti al-le toilette costituiscono per le persone insedia a rotelle un ostacolo insormontabilee in Italia, Francia e Lussemburgo gli esa-minatori hanno constatato una buona me-dia, ma anche aree di servizio non proprioa misura di bambino e con un alto livellodei prezzi.

Serie di richieste | Anche se il test dellearee di servizio di quest’anno ha dato buonirisultati, dappertutto ci sono possibilità dimiglioramento: per motivi di sicurezza, levie d’accesso dovrebbero venire poste lun-go i parcheggi di fronte alle auto e anche ipassaggi pedonali dovrebbero essere mar-cati in modo chiaro. Per le famiglie è impor-tante la presenza di un fasciatoio in un ap-posito locale, di un parco giochi separatodal traffico all’esterno e di un’area giochiall’interno. Le persone in sedia a rotellehanno bisogno di accedere senza problemia tutte le infrastrutture. L’utilizzo delle toi-lette dovrebbe essere gratuito e i prezzi nei

negozi e nei ristoranti non dovrebbero es-sere molto più cari rispetto al resto della regione. Inoltre i negozi dovrebbero offrirearticoli igienici. In questo modo, aree diservizio grigie e modeste potrebbero dive-nire buone o perfino molto buone.‹ nr

Info TouringSi possono consultare i risultati dettagliati del testsu: www.viaggi-tcs.ch/areeservizio

Come si svolge il test

Ogni area di servizio è stata visitata duevolte da due diversi gruppi di esamina-tori. Il criterio di base del test erano leesigenze di una famiglia con due bambi-ni, di cui uno piccolo. Gli esaminatorihanno pranzato, visitato la toilette, in-cluso il fasciatoio e hanno inoltre verifi-cato in negozio la disponibilità e il prezzodi determinati articoli utili per il viaggio.La lista di controllo completa compren-de le categorie: sicurezza del traffico,area esterna, accesso e strutture inter-ne, gastronomia, negozio, infrastruttu-re per le famiglie, impianti sanitari, igie-ne e prezzi. La valutazione contemplacinque voti: «molto buono», «buono»,«sufficiente», «insufficiente» e «moltoinsufficiente». nr

Grauholz Nord L’area di servizio sull’au-tostrada A1 Zurigo–Berna, tra Schönbühle Wankdorf, ha raccolto punti grazie allaqualità dell’area esterna e della cucina,anche se molto cara. Grauholz Nord dimostra grande considerazione per lefamiglie, pur non avendo un locale sepa-rato con fasciatoio. Le precedenze sonoben segnalate e anche i passaggi per i pedoni sono marcati in modo chiaro. Gli impianti sanitari sono nuovi,moderni e puliti. L’ampia offerta di prodotti nel negozio è sorpren-dentemente a buon mercato, ma i menu proposti nel ristorante sono cari.Bavois L’area di servizio autostradale sull’A1 Berna–Ginevra, traChavornay e La Sarraz, è l’unica che era già stata testata una voltanel 2007. Già all’epoca era stata criticata la mancanza di struttureadeguate per le famiglie e per il livello troppo alto dei prezzi. Il parcogiochi purtroppo è tuttora separato malamente dalla circolazioneche si svolge sull’area. Inoltre non c’è un locale igienico separato confasciatoio. Il risultato complessivo è però migliorato rispetto a cinqueanni fa, grazie soprattutto ai buoni impianti sanitari e all’igiene. Würenlos L’area di servizio sulla A1 Berna–Zurigo, tra Wettingen Este Spreitenbach si mostra adatta alle famiglie, il parco giochi è sepa-rato dai flussi di traffico in modo sicuro. Il fasciatoio per bambini piccoli è provvisto di rotolo di carta, salviettine umide e liquido disin-fettante. E per il benessere delle madri vi è a disposizione una pol-trona massaggiatrice. L’offerta nel negozio è ampia, ma purtroppo

«Buone» le sei aree di servizio svizzere gli articoli sono troppo cari. Il punto di critica principale è comunquela mancanza di accessi e attraversamenti per i pedoni. Purtroppo nelparcheggio scarseggiano i cestini. Pratteln Sud I servizi igienici dell’area di servizio hanno visto tempimigliori, ma per il resto la struttura è in buono stato e pulita. Il par-cheggio per i pullman è coperto e nelle vicinanze dell’edificio. Pur-troppo all’esterno manca un parco giochi, però all’interno si trova unangolo per giocare e un locale separato con fasciatoio. Non ci sonoaccessi sicuri per i pedoni, anche se i passaggi sono demarcati. Il ciboè caro, ma gustoso. Lucerna-Neuenkirch Est L’area di servizio sulla A2 Lucerna–Bernatra Rothenburg e Sempach ha perso punti a causa della scarsa igienedegli impianti sanitari, della mancanza di una vera e propria toiletteper persone portatrici di andicap e dell’alto livello del prezzo dei me-nu. Per contro, gli esaminatori hanno apprezzato le vie di traffico bensegnalate, il parco giochi attrattivo e sicuro, l’angolo giochi, il localefasciatoio per i bambini e l’ampia offerta di articoli in negozio.Bellinzona Nord L’area di servizio sulla A2 Basilea–Chiasso tra Bel-

linzona Nord e Bellinzona Sud è risultatamolto adatta alle famiglie: il parco giochie l’angolo giochi interno sono ben attrez-zati e sicuri. Nel locale fasciatoio si tro-vano pannolini e carta. L’igiene nelle toi-lette era buona, gli impianti sanitari sonopuliti, ma in parte vecchi. Al ristorante ilpavimento durante il primo test era unpo’ sporco e il cibo caro. nr

L’area di Grauholz Nord.

L’area di Bellinzona Nord.

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21 giugno 2012 | touring 11 | speciale auto compatte 15

Le compatte Audi A3 e VW Golf VII sono i primimodelli ad utilizzare la nuova tecnologia di pia-nali modulari (Modularer Querbaukasten, MQB)del gruppo Volkswagen. Questa razionalizza-zione trasversale spinta all’estremo della con-cezione e della costruzione automobilistica sa-rà applicata, entro il 2016, su oltre 40 modellidelle due marche oltre che di Seat e Skoda.L’MQB flessibilizza l’architettura dei veicoli eciò per passi, larghezze e dimensioni delle ruo-te o scarti della pedaliera differenti.

Questo vasto scambio di organi automobili-stici si estende dalle city-car alle grandi fami-liari del genere Passat. Nonostante carreggiatee passi diversi, tutti i modelli potrebbero teori-camente essere assemblati sulla medesima linea di produzione.

MQB, ovvero il valzer dei pianali

La costruzione modulare permetterà a oltre 40 modelli di condividere elementi identici.

Questo sistema modulare riguarda anche imotori. La famiglia dei benzina andrà ad esem-pio da 60 a 150 CV e comprenderà il famosogruppo a disattivazione dei cilindri. La flessibi-lità di fabbricazione permetterà di integrare ifuturi modelli elettrici e ibridi.

A termine, l’MQB beneficerà sia ai modelli digrande diffusione sia a quelli di nicchia. Questoconcetto sarà decisivo nell’ottica della riduzio-ne del peso e dei consumi. Altro atout impor-tante: la costruzione modulare accelererà ladiffusione dei sistemi d’assistenza alla guidanei segmenti inferiori.

Con l’introduzione della nuova strategia, ilgruppo VW prevede di ridurre i tempi di fab -bricazione del 30% e i costi di produzione del20%. La concorrenza è avvisata. MOH

quest’autunno al Salone di Parigi. Le primeinformazioni lasciano supporre che Volks-wagen non rivoluzionerà un design che,senza entusiasmare gli automobilisti euro-pei, ha mostrato di soddisfarli pienamente.La rivoluzione giungerà dall’interno, poi-ché la Golf sarà basata sul nuovo telaio mo-dulare MQB che sarà condiviso dalla mag-gior parte dei modelli del gruppo Volkswa-gen (v. riquadro sopra). Questa tecnologiasarà inaugurata dall’Audi A3 il cui peso è

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Subaru Impreza rima con trazione integrale.

stato ridotto di 80 kg (v. presentazione).Questo veicolo dalla rifinitura d’alta gam-ma sarà raggiunto a fine estate dalla VolvoV40, che abbandonerà lo stile station wa-gon per avvicinarsi alle compatte classiche.Ultra classica invece la Skoda Rapid an-nunciata per Parigi, che consacrerà l’esor-dio della casa ceca nel segmento. La suacarrozzeria che ricorda i modelli a tre volu-mi è rivelatrice della crescente influenza dimercati emergenti quali la Cina e l’India. E

ciò nonostante l’Europa avrà diritto ad unmodello con portellone.

Tecnologia di punta | All’insegna dellaVolvo V40, che inaugurerà l’airbag per i pedoni e sarà bardata di sistemi di assi-stenza alla guida, le compatte raggiungonola tecnologia di punta. Radar anticollisionee regolatori di velocità adattiva sono già a disposizione. Analoga tendenza anche inambito di infotainment. La navigazionesull’Audi A3 vede ad esempio aggiungersiun comando con touchpad (tappettino tat-tile). Ma uno dei principali argomenti dellecompatte è la loro sobrietà, ottenuta con unenorme sforzo di downsizing. La RenaultMégane diesel scenda a 90 g/km di CO2,mentre la Ford Focus inaugura un 3 cilindribenzina. Non da meno, il gruppo Volkswa-gen generalizzerà un motore a benzina mu-nito di un sistema di disattivazione dei ci-lindri. Una tendenza che non bandisce lecompatte pensate per il piacere di guida,quali la Focus ST e l’Astra OPC, che svilup-pano rispettivamente 250 e 280 CV.‹

Marc-Olivier Herren

La Volvo V40 inaugura l’airbag per i pedoni.

14 speciale auto compatte | touring 11 | 21 giugno 2012

›Come indica il loro nome, le vetture compatte si caratterizzano per il loro aspet-to eminentemente cittadino. Di lunghezzacompresa globalmente tra 4,20 e 4,50 m,queste familiari incallite sono letteralmen-te tagliate per le strade europee. Non mera-viglia quindi che il segmento C si prendequasi un quinto delle vendite sul VecchioContinente, cui si aggiunge il successo crescente delle 4�4 per il tempo libero e labuona tenuta delle monovolume compatte.Spinta da una concorrenza sempre più ag-

guerrita, questa categoria è chiamata, se-condo gli analisti del settore, a progrediredel 7% entro il 2014 e raggiungere l’incredi-bile cifra di 2,4 milioni di unità.

Al pari dei vicini europei, anche gli auto-mobilisti svizzeri hanno una notevole pro-pensione per le compatte. L’inamovibileGolf occupa il primo rango già da anni – loscorso anno 12700 le unità vendute – e haampiamente distanziato il gruppo delle in-seguitrici, guidato dall’Opel Astra e dallaRenault Mégane.

La popolarità crescente delle compattetrae profitto dalle penalizzazioni inflitte aiveicoli che emettono molta CO2. Ma questacategoria beneficia anche della riduzione digamma degli automobilisti, che hanno ab-bandonato le vetture di dimensioni esage-rate. In tale prospettiva, le compatte stannoper compiere un salto tecnologico che per-metterà loro di rivaleggiare con le categoriepiù altolocate.

Ondata di novità | A queste condizioniquadro favorevoli, si è appena aggiunto unrinnovamento massiccio dell’offerta. Unatendenza avviata dal lancio della Honda Ci-vic di 9a generazione (v. test) e della Hyun-dai i30. In compagnia della sua derivata Kia Cee’d attesa per l’autunno, quest’ambi-ziosa coreana, la cui qualità percepita èsensibilmente migliorata, contribuirà amovimentare ulteriormente il segmento.Tra i valori certi, quest’estate giungerà an-che un’ennesima declinazione della SubaruImpreza, celebre per i suoi motori boxer ela trazione integrale. Ma la grande novità èevidentemente la VW Golf, prevista per

2012 o l’anno delle compatteLa storia d’amore tra gli automobilisti europei e le vetturecompatte non è ancora destinata a concludersi. Questo segmento strategico avviato dalla Golf conosce quest’announ rinnovamento fenomenale sul piano tecnologico.

La berlina compatta a duevolumi Skoda Rapid saràpraticamente identica aquesta show-car Mission L.

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21 giugno 2012 | touring 11 | speciale auto compatte 15

Le compatte Audi A3 e VW Golf VII sono i primimodelli ad utilizzare la nuova tecnologia di pia-nali modulari (Modularer Querbaukasten, MQB)del gruppo Volkswagen. Questa razionalizza-zione trasversale spinta all’estremo della con-cezione e della costruzione automobilistica sa-rà applicata, entro il 2016, su oltre 40 modellidelle due marche oltre che di Seat e Skoda.L’MQB flessibilizza l’architettura dei veicoli eciò per passi, larghezze e dimensioni delle ruo-te o scarti della pedaliera differenti.

Questo vasto scambio di organi automobili-stici si estende dalle city-car alle grandi fami-liari del genere Passat. Nonostante carreggiatee passi diversi, tutti i modelli potrebbero teori-camente essere assemblati sulla medesima linea di produzione.

MQB, ovvero il valzer dei pianali

La costruzione modulare permetterà a oltre 40 modelli di condividere elementi identici.

Questo sistema modulare riguarda anche imotori. La famiglia dei benzina andrà ad esem-pio da 60 a 150 CV e comprenderà il famosogruppo a disattivazione dei cilindri. La flessibi-lità di fabbricazione permetterà di integrare ifuturi modelli elettrici e ibridi.

A termine, l’MQB beneficerà sia ai modelli digrande diffusione sia a quelli di nicchia. Questoconcetto sarà decisivo nell’ottica della riduzio-ne del peso e dei consumi. Altro atout impor-tante: la costruzione modulare accelererà ladiffusione dei sistemi d’assistenza alla guidanei segmenti inferiori.

Con l’introduzione della nuova strategia, ilgruppo VW prevede di ridurre i tempi di fab -bricazione del 30% e i costi di produzione del20%. La concorrenza è avvisata. MOH

quest’autunno al Salone di Parigi. Le primeinformazioni lasciano supporre che Volks-wagen non rivoluzionerà un design che,senza entusiasmare gli automobilisti euro-pei, ha mostrato di soddisfarli pienamente.La rivoluzione giungerà dall’interno, poi-ché la Golf sarà basata sul nuovo telaio mo-dulare MQB che sarà condiviso dalla mag-gior parte dei modelli del gruppo Volkswa-gen (v. riquadro sopra). Questa tecnologiasarà inaugurata dall’Audi A3 il cui peso è

foto

ald

Subaru Impreza rima con trazione integrale.

stato ridotto di 80 kg (v. presentazione).Questo veicolo dalla rifinitura d’alta gam-ma sarà raggiunto a fine estate dalla VolvoV40, che abbandonerà lo stile station wa-gon per avvicinarsi alle compatte classiche.Ultra classica invece la Skoda Rapid an-nunciata per Parigi, che consacrerà l’esor-dio della casa ceca nel segmento. La suacarrozzeria che ricorda i modelli a tre volu-mi è rivelatrice della crescente influenza dimercati emergenti quali la Cina e l’India. E

ciò nonostante l’Europa avrà diritto ad unmodello con portellone.

Tecnologia di punta | All’insegna dellaVolvo V40, che inaugurerà l’airbag per i pedoni e sarà bardata di sistemi di assi-stenza alla guida, le compatte raggiungonola tecnologia di punta. Radar anticollisionee regolatori di velocità adattiva sono già a disposizione. Analoga tendenza anche inambito di infotainment. La navigazionesull’Audi A3 vede ad esempio aggiungersiun comando con touchpad (tappettino tat-tile). Ma uno dei principali argomenti dellecompatte è la loro sobrietà, ottenuta con unenorme sforzo di downsizing. La RenaultMégane diesel scenda a 90 g/km di CO2,mentre la Ford Focus inaugura un 3 cilindribenzina. Non da meno, il gruppo Volkswa-gen generalizzerà un motore a benzina mu-nito di un sistema di disattivazione dei ci-lindri. Una tendenza che non bandisce lecompatte pensate per il piacere di guida,quali la Focus ST e l’Astra OPC, che svilup-pano rispettivamente 250 e 280 CV.‹

Marc-Olivier Herren

La Volvo V40 inaugura l’airbag per i pedoni.

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21 giugno 2012 | touring 11 | speciale auto compatte 17

›Non vi è nulla di più simile ad un’A3 diquesta terza generazione… tuttavia, questoarchetipo dell’auto compatta di lusso com-pie una mutazione fondamentale. Ad inizia-re dalla carrozzeria, raffinato insieme daitratti tesi. Del resto la finezza è il vero filrouge di questo modello che ambisce a ri-manere il punto di riferimento d’alta gam-ma di questo segmento. La plancia di bordodepurata e ornata di materiali che non sfi-gurerebbero nelle categorie superiori, è unesempio di ergonomia. Questo universo accogliente è valorizzato da uno schermomultifunzionale ultrapiatto a scomparsa,dall’effetto design e molto tecnologico.

Come le precedenti generazioni, anchequesta A3 debutta in versione tre porte. Il

passo allungato di 2 cm migliora l’accessoai sedili dietro, anche se rimane ostico. Cisi abituerà o si attenderà la cinque porte,entro il prossimo anno. Il bagagliaio cubi-co, graziosamente rifinito, è nella norma.

Frutto di un lavoro da orefice, il telaio al-leggerito propone un convincente compro-messo. Ben piantata sulla carreggiata, lavettura si mostra docile e agile nelle curve.Una vera auto moderna in grado di offrirepiacere di guida, mantenendo tuttavia unlivello di comfort elevato. Un ulteriore affi-namento può essere ottenuto scegliendo ilsistema con 5 parametraggi del telaio o latrazione integrale, che bandisce ogni pro-blema di motricità. Ma se i prezzi sonopressoché stabili, le opzioni e l’infinità

di equipaggiamenti faranno rapidamenteesplodere il prezzo finale. Ragione in piùperché le motorizzazioni promettano con-sumi in notevole calo. Ad immagine del 4 cilindri TFSI da 140 CV in grado di disatti-vare due cilindri a carico ridotto (4,9 l/100 km). Questo propulsore molto atteso sirivela morbido e dotato di coppia, pur mo-strando carattere. Simbolo di questa AudiA3 che può contare su sistemi di assistenzaalla guida e sistemi di infotainment sinoraappannaggio dell’alta gamma.‹ MOH

Tecnica: 3 porte, 5 posti; lunghezza: 4,24 m; baga-gliaio: 365 l Motori: benzina, 122/180 CV, diesel105/150 CV; consumi: da 3,8 l/100 km, 99 g/km di CO2 Prezzi: da 31400 fr. (1.4 TFSI 122 CV) a 40350 fr. (1.8 TFSI quattro); ottenibile da settembre.

La rivoluzione di vellutoIn apparenza, l’A3 non cambia. Ma l’apparenza inganna perché questa compattad’alta gamma si affina sotto ogni aspetto, al punto da esalare grande omogeneità.

foto

ald

Dotata di sbalzi ridotti, l’Audi A3 esibisce tratti finemente scolpiti. Questo modello tecnologico propone fari LED.

Il fenomeno è sufficientemente raro dameritare una menzione: l’Audi A3 di base èannunciata con un peso di 1175 kg, ciò chesecondo i tecnici della marca, equivale alpeso del primo modello del 1996. In altreparole, la tendenza cronica all’aumento dipeso si è finalmente invertita. Nel com-plesso, Audi risparmia fino a 80 kg. Bilan-cio lodevole, risultato di una guerra senzaquartiere ai chili superflui sull’insieme delveicolo. I costruttori hanno agito sia sul te-laio sia sulle parti meccaniche e dell’abita-

Audi conduce una caccia sistematica ai chili superfluicolo. Le principali economie sono staterealizzate ricorrendo ad acciai forgiati acaldo molto rigidi, quindi più sottili per lascocca, che si alleggerisce di 25 kg. Vi siaggiungono cofano e parafanghi in allumi-nio (–9 kg). L’impiego di un carter motore inalluminio porta un ulteriore dimagrimentodi 15 kg. Una serie di misure addizionali,quali le scatole degli airbag in plastica e ilsupporto dello schermo multifunzionale inalluminio (–640 g) hanno contribuito alladrastica dieta dimagrante. MOH

Il solo carter motore

ha perso 15 kg.

* Possono partecipare tutti i lettori e lettrici di «Touring» residenti in Svizzera e nel Liechtenstein. I collaboratori del TCS e i loro famigliari non possonopartecipare. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. I biglietti saranno inviati a caso ai centodieci vincitori, dunquela data non può essere scelta o cambiata. I vincitori saranno avvertiti per iscritto. In merito a questo sorteggio non viene tenuta alcuna corrispondenza.Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

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Per partecipare comporre il

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Partecipazione gratuita tramite cartolina

pos tale a: Concorso Touring, «Tattoo»,

Casella postale, 8099 Zurigo.

Termine di invio:

6.07.2012*

I biglietti sono per le seguenti rappresentazioni:20 x 2 domenica, 15.07.2012, ore 18:00 10 x 2 lunedì, 16.07.2012, ore 21:30 10 x 2 martedì, 17.07.2012, ore 21:30 10 x 2 mercoledì, 18.07.2012, ore 21:30 20 x 2 giovedì, 19.07.2012, ore 17:30 20 x 2 venerdì, 20.07.2012, ore 17:30 20 x 2 sabato, 21.07.2012, ore 17:30

I biglietti saranno inviati a caso ai centodieci vincitori.

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›Non vi è nulla di più simile ad un’A3 diquesta terza generazione… tuttavia, questoarchetipo dell’auto compatta di lusso com-pie una mutazione fondamentale. Ad inizia-re dalla carrozzeria, raffinato insieme daitratti tesi. Del resto la finezza è il vero filrouge di questo modello che ambisce a ri-manere il punto di riferimento d’alta gam-ma di questo segmento. La plancia di bordodepurata e ornata di materiali che non sfi-gurerebbero nelle categorie superiori, è unesempio di ergonomia. Questo universo accogliente è valorizzato da uno schermomultifunzionale ultrapiatto a scomparsa,dall’effetto design e molto tecnologico.

Come le precedenti generazioni, anchequesta A3 debutta in versione tre porte. Il

passo allungato di 2 cm migliora l’accessoai sedili dietro, anche se rimane ostico. Cisi abituerà o si attenderà la cinque porte,entro il prossimo anno. Il bagagliaio cubi-co, graziosamente rifinito, è nella norma.

Frutto di un lavoro da orefice, il telaio al-leggerito propone un convincente compro-messo. Ben piantata sulla carreggiata, lavettura si mostra docile e agile nelle curve.Una vera auto moderna in grado di offrirepiacere di guida, mantenendo tuttavia unlivello di comfort elevato. Un ulteriore affi-namento può essere ottenuto scegliendo ilsistema con 5 parametraggi del telaio o latrazione integrale, che bandisce ogni pro-blema di motricità. Ma se i prezzi sonopressoché stabili, le opzioni e l’infinità

di equipaggiamenti faranno rapidamenteesplodere il prezzo finale. Ragione in piùperché le motorizzazioni promettano con-sumi in notevole calo. Ad immagine del 4 cilindri TFSI da 140 CV in grado di disatti-vare due cilindri a carico ridotto (4,9 l/100 km). Questo propulsore molto atteso sirivela morbido e dotato di coppia, pur mo-strando carattere. Simbolo di questa AudiA3 che può contare su sistemi di assistenzaalla guida e sistemi di infotainment sinoraappannaggio dell’alta gamma.‹ MOH

Tecnica: 3 porte, 5 posti; lunghezza: 4,24 m; baga-gliaio: 365 l Motori: benzina, 122/180 CV, diesel105/150 CV; consumi: da 3,8 l/100 km, 99 g/km di CO2 Prezzi: da 31400 fr. (1.4 TFSI 122 CV) a 40350 fr. (1.8 TFSI quattro); ottenibile da settembre.

La rivoluzione di vellutoIn apparenza, l’A3 non cambia. Ma l’apparenza inganna perché questa compattad’alta gamma si affina sotto ogni aspetto, al punto da esalare grande omogeneità.

foto

ald

Dotata di sbalzi ridotti, l’Audi A3 esibisce tratti finemente scolpiti. Questo modello tecnologico propone fari LED.

Il fenomeno è sufficientemente raro dameritare una menzione: l’Audi A3 di base èannunciata con un peso di 1175 kg, ciò chesecondo i tecnici della marca, equivale alpeso del primo modello del 1996. In altreparole, la tendenza cronica all’aumento dipeso si è finalmente invertita. Nel com-plesso, Audi risparmia fino a 80 kg. Bilan-cio lodevole, risultato di una guerra senzaquartiere ai chili superflui sull’insieme delveicolo. I costruttori hanno agito sia sul te-laio sia sulle parti meccaniche e dell’abita-

Audi conduce una caccia sistematica ai chili superfluicolo. Le principali economie sono staterealizzate ricorrendo ad acciai forgiati acaldo molto rigidi, quindi più sottili per lascocca, che si alleggerisce di 25 kg. Vi siaggiungono cofano e parafanghi in allumi-nio (–9 kg). L’impiego di un carter motore inalluminio porta un ulteriore dimagrimentodi 15 kg. Una serie di misure addizionali,quali le scatole degli airbag in plastica e ilsupporto dello schermo multifunzionale inalluminio (–640 g) hanno contribuito alladrastica dieta dimagrante. MOH

Il solo carter motore

ha perso 15 kg.

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Più conformista, lo stile della Honda Civic di nona generazione non ha però perso dinamismo, all’insegna del cofano appiattito.

Pratica, la strumentazione a due zone di controllo.

tabella comparativa Honda Civic Alfa Romeo Peugeot 308 VW Golf 2.2i DTEC Giulietta 2.0 2.0 HDI 2.0 TDI Executive JTDM Progression Allure BMT Comfort

Prezzo (fr.) 36200.– 35750.– 36800.– 38850.–Cilindrata (cc) 2199 1956 1997 1968Potenza (kW/CV) 110/150 103/140 110/150 103/140Coppia massima (Nm/min) 350/2000 350/1750 340/2000 320/1750Consumo (l/100 km) 4,5 A2 4,51 A2 5,11 B2 4,31 A2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 70 705 706 697

Costi al chilometro (fr./km)3 –.73 –.72 –.73 –.73Costi di manutenzione4 11333 11113 11113 11113

Test «Tou ring» 11/2012 18/20105 18/20076 1/20097

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15000 km/anno) 4 su 180000 km (15000 km/anno) 5 Alfa Romeo 1.4 T 6 Peugeot 1.6 THP 7 VW Golf 2.0 TDI

18 speciale auto compatte | touring 11 | 21 giugno 2012

Abitabilità posteriore assolutamente corretta.

continua a pagina 21

+–Più o menoDiesel tonico e consumi moderati,equipaggiamento generoso, sistemid’assistenza innovativi (opzionali), ba-gagliaio voluminoso, modularità intelli-gente, qualità da ammiraglia, prezzomirato, strumentazione ben studiata.

Motore rumoroso a bassi regimi, marcesuperiori molto lunghe, visibilità poste-riore ridotta, peso importante, spazioper la testa sui sedili posteriori (contetto apribile), comando dello sportel-lino del serbatoio mal posizionato.

›La sua linea abbassata e il muso appiat-tito ridanno un volto terrestre alla Civic, lanona della serie, che si scosta decisamentedai richiami intersiderali della sua sorellamaggiore. Tuttavia la parentela resta evi-dente, anche perché Honda non ha volutorimaneggiare a fondo questa compatta che,per finire, è frutto di un’evoluzione più chedi una rivoluzione.

Se la si guarda da vicino, continua a pro-porre un’eccellente abitabilità, tenuto con-to delle sue misure contenute (4,30 m) emantiene una modularità incomparabilenel segmento. Siamo meno entusiasti dalcomportamento senza lacune, ma piuttostoindolente di questa Honda il cui tempera-mento si deve esclusivamente alla tonicitàdel suo diesel. Le novità sono da ricercaresul fronte dei sistemi di assistenza alla gui-da, dato che la Civic integra il regolatore divelocità adattivo e il radar anticollisione,sebbene al costo addizionale di 3000 fr.

Spazio al consenso | La carrozzeria ab-bassata di 2 cm esprime più dinamismo.Anche la calandra è più classica, contraria-mente all’ampio blocco dei fari posterioriche sporge dalla poppa. Questione di gusto.Il ritrovato conformismo si nota sulla plan-cia di bordo, le cui apparenze rimangonotuttavia futuriste. Come prima, il condu-cente beneficia di una strumentazione a duelivelli: il grande tachimetro digitale sor-monta una fila di contatori. Ben disposto eperfettamente leggibile, a condizione che laluce non sia troppo intensa. In caso contra-rio, lo schermo di controllo che affianca lastrumentazione diventa illeggibile. Inoltreoccorre adattarsi ai piccoli tasti del siste-ma di navigazione (2700 fr.).

Ornata di plastiche di discreta qualità,quest’ultima Civic raccoglie l’unanimità digradimento in fatto di abitabilità. I sedili in cuoio ben rifiniti e ornati di impuntureconvincono sia per la loro tenuta sia per lacomodità. Le porte posteriori dall’apertura

ampia offrono un accesso comodo ai sediliche regalano un apprezzabile agio per legambe. Lo spazio sotto il tetto è invece unpo’ limitato dal tettuccio apribile della versione Executive. Seduto in posizione sopraelevata, il passeggero centrale non ècertamente privilegiato.

La prodigalità ritorna padrona nel baga-gliaio. Grazie all’ubicazione spostata delserbatoio del carburante, questo vano dalpianale basso è uno dei più elaborati dellacategoria, ivi compresa la sua modularità.Oltre al ribaltamento semplicissimo del se-dile posteriore che libera una vasta super-ficie piana, la Civic propone una secondaconfigurazione: è sufficiente rialzare le se-dute dei sedili per creare un ulteriore vanodi carico tanto alto quanto voluminoso.

Qualità stradali | La Civic di nona gene-razione rivela anche una buona disposizio-ne stradale. A bassi regimi trionfano i suonigutturali del diesel, ma sull’autostrada re-gna il silenzio, mentre le sospensioni menorigide si rivelano assorbenti e sufficiente-

Di ritorno sul pianeta TerraDopo l’era del vascello spaziale, la Honda Civic di nona generazione rifà rotta verso la Terra. Spaziosa, conserva la sua riuscita modularità. Test della 2.2i-DTEC Executive.

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Più conformista, lo stile della Honda Civic di nona generazione non ha però perso dinamismo, all’insegna del cofano appiattito.

Pratica, la strumentazione a due zone di controllo.

tabella comparativa Honda Civic Alfa Romeo Peugeot 308 VW Golf 2.2i DTEC Giulietta 2.0 2.0 HDI 2.0 TDI Executive JTDM Progression Allure BMT Comfort

Prezzo (fr.) 36200.– 35750.– 36800.– 38850.–Cilindrata (cc) 2199 1956 1997 1968Potenza (kW/CV) 110/150 103/140 110/150 103/140Coppia massima (Nm/min) 350/2000 350/1750 340/2000 320/1750Consumo (l/100 km) 4,5 A2 4,51 A2 5,11 B2 4,31 A2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 70 705 706 697

Costi al chilometro (fr./km)3 –.73 –.72 –.73 –.73Costi di manutenzione4 11333 11113 11113 11113

Test «Tou ring» 11/2012 18/20105 18/20076 1/20097

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15000 km/anno) 4 su 180000 km (15000 km/anno) 5 Alfa Romeo 1.4 T 6 Peugeot 1.6 THP 7 VW Golf 2.0 TDI

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21 giugno 2012 | touring 11 | speciale auto compatte 21

mente progressive. Un quadro ideale perlunghi tragitti in tutta comodità. L’impera-tivo di contenere i consumi obbliga ad avererapporti molto lunghi per le marce superio-ri, ma si tratta di un male minore: il dieselportato a 150 CV dimostra infatti una bellavitalità. Sin dai regimi più bassi, il motoreha riprese molto potenti e salite di giri qua-si sportive. E le accelerazioni sono dellamedesima qualità, tanto da rimpiangereche il telaio non dimostri lo stesso tempe-ramento.

Insomma, questa Civic diesel che superala tonnellata e mezza è dotata di un com-portamento equilibrato, ma per nulla inci-sivo: un risultato nel complesso ragionevo-le, che tuttavia avrebbe potuto avvicinarsiad una GTI.

Il nuovo sterzo elettroassistito offre sen-sazioni di media consistenza, mentre ilcambio di facile manipolazione, meritereb-be innesti più precisi. In sostanza, è quindipreferibile premere il tasto verde della gui-da «Econ» e frenare gli ardori del motore emoderare il climatizzatore. Grazie anche alsistema start-stop che funziona con discre-zione, la Civic diventa allora un modello di sobrietà accreditato di consumi medi di5,3 l/100 km.

Questa vettura diventata tutto sommatosaggia, ha il vantaggio di essere ben dotata.Quasi tutte le versioni sono equipaggiate di una telecamera per la retromarcia che compensa la visibilità posteriore ridotta.Da evidenziare inoltre l’intervento senza precipitazione del radar anticollisione. LaHonda Civic, con un prezzo mirato, è di fattoin linea con i tempi.‹ Marc-Olivier Herren

continua da pagina 18

Honda Civic 2.2i-DTEC Executive in dettaglioABITACOLO 11112 Design futurista ma menostravagante. Idem per gli interni e la strumenta-zione a due livelli ben leggibile. La qualità perce-pita segna un progresso. Spazio posteriore bendimensionato, ma l’agio per la testa è ridotto daltettuccio apribile. Il bagagliaio cubico ha grandecapacità. Modularità intelligente.

COMFORT 11113 Sospensioni morbide e pro-gressive, salvo per le piccole asperità (gomme dimisura ridotta). L’insonorizzazione è miglioratae la selleria confortevole e avvolgente contribui-sce alla comodità sui lunghi tragitti.

DOTAZIONE 11111 Anche nella versione dibase, la dotazione è ampia (climatiz. aut., rego-latore velocità, telecamera retromarcia, cerchi

in lega ecc.). La versione Executive ha sedili inpelle, tetto panoramico, sensori retromarcia ecc.

PRESTAZIONI 11112 Energico e con tantacoppia, il diesel da 150 CV offre accelerazioni to-niche e riprese consistenti, con consumi conte-nuti. Un po’ ruvido a bassi regimi, ma in generaleelegante. Quinta e sesta marcia molto lunghe.

COMPORTAMENTO 11113 Più posato che in-cisivo, il telaio è tarato per sicurezza e comfort.Peso importante e tendenza marcata al sotto-sterzo. Lo sterzo potrebbe essere più sensibile.

SICUREZZA 11111 Senza lacune, la dotazio-ne si può completare con radar anticollisione eregolatore di velocità adattivo. Frenata potente.

Una volta sollevato, il sedile posteriore libera un ampio spazio di carico. Il grande bagagliaiocubico non è da meno. La parte inferiore del portellone vetrato è maggiormente traforata.

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Scheda tecnica

VEICOLO PROVATOHonda Civic 2.2i-DTEC Executive; 5 porte, 5 posti; 36 200 fr. (auto del test: 41900 fr.)Gamma: dalla 1.8i, 142 CV (27900 fr.) alla2.2i-DTEC, 150 CV (36200 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (650 fr.), navigatore (2700 fr.), regolatore adattivodella velocità e radar anticollisione (3000 fr.)Garanzia: 3 anni di fabbrica, 3 anni assistenza; garanzia antiruggine: 12 anni(con cond.)Importatore: Honda Automobili (Svizzera)SA, 1242 Satigny, www.honda.ch

DATI TECNICIMotore: 4 cilindri turbodiesel, 150 CV; trazione anteriore, cambio a 6 marcePeso: 1555 kg (auto del test), totale ammis-sibile 1910 kg, carico rimorchiabile 1500 kg

Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 8,6 sElasticità:60–100 km/h (in 4a) 7,7 s80–120 km/h (in 4a) 7,4 sDiametro di sterzata: 11,8 mInsonorizzazione:

60 km/h: 61 dBA 11133

120 km/h: 70 dBA 11113

SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 35,7 m 11111

Visibilità circolare 11133

Equipaggiamento 11111

COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

20000/12 0,7 102.–40000/24 2,2 319.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 30,4 6943.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese fissi variabili

15000 73 595.– 323.–30000 50 595.– 546.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzieHonda da 95 a 182 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268) urbano extra urbano misto

TCS 5,6 3,9 4,5fabbrica 5,2 3,9 4,4Emissioni di CO2: 118 g/kmMedia svizzera di CO2: 159 g/kmetichettaEnergia (A–G): A

CONSUMO DEL TEST 11113

5,3 l/100 km autonomia 943 km

serbatoio: 50 litri

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

larghezzainterna: ant.145cm, post. 146cm bagagliaio: 467–1342 litripneumatici: 245/45R17, min. 205/55R16

101cm

14

4cm

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�89–111cm

90cm

� 64–89cm

passo 260cm� �lungh. 430cm (largh. 177cm)

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21 giugno 2012 | touring 11 | speciale auto compatte 21

mente progressive. Un quadro ideale perlunghi tragitti in tutta comodità. L’impera-tivo di contenere i consumi obbliga ad avererapporti molto lunghi per le marce superio-ri, ma si tratta di un male minore: il dieselportato a 150 CV dimostra infatti una bellavitalità. Sin dai regimi più bassi, il motoreha riprese molto potenti e salite di giri qua-si sportive. E le accelerazioni sono dellamedesima qualità, tanto da rimpiangereche il telaio non dimostri lo stesso tempe-ramento.

Insomma, questa Civic diesel che superala tonnellata e mezza è dotata di un com-portamento equilibrato, ma per nulla inci-sivo: un risultato nel complesso ragionevo-le, che tuttavia avrebbe potuto avvicinarsiad una GTI.

Il nuovo sterzo elettroassistito offre sen-sazioni di media consistenza, mentre ilcambio di facile manipolazione, meritereb-be innesti più precisi. In sostanza, è quindipreferibile premere il tasto verde della gui-da «Econ» e frenare gli ardori del motore emoderare il climatizzatore. Grazie anche alsistema start-stop che funziona con discre-zione, la Civic diventa allora un modello di sobrietà accreditato di consumi medi di5,3 l/100 km.

Questa vettura diventata tutto sommatosaggia, ha il vantaggio di essere ben dotata.Quasi tutte le versioni sono equipaggiate di una telecamera per la retromarcia che compensa la visibilità posteriore ridotta.Da evidenziare inoltre l’intervento senza precipitazione del radar anticollisione. LaHonda Civic, con un prezzo mirato, è di fattoin linea con i tempi.‹ Marc-Olivier Herren

continua da pagina 18

Honda Civic 2.2i-DTEC Executive in dettaglioABITACOLO 11112 Design futurista ma menostravagante. Idem per gli interni e la strumenta-zione a due livelli ben leggibile. La qualità perce-pita segna un progresso. Spazio posteriore bendimensionato, ma l’agio per la testa è ridotto daltettuccio apribile. Il bagagliaio cubico ha grandecapacità. Modularità intelligente.

COMFORT 11113 Sospensioni morbide e pro-gressive, salvo per le piccole asperità (gomme dimisura ridotta). L’insonorizzazione è miglioratae la selleria confortevole e avvolgente contribui-sce alla comodità sui lunghi tragitti.

DOTAZIONE 11111 Anche nella versione dibase, la dotazione è ampia (climatiz. aut., rego-latore velocità, telecamera retromarcia, cerchi

in lega ecc.). La versione Executive ha sedili inpelle, tetto panoramico, sensori retromarcia ecc.

PRESTAZIONI 11112 Energico e con tantacoppia, il diesel da 150 CV offre accelerazioni to-niche e riprese consistenti, con consumi conte-nuti. Un po’ ruvido a bassi regimi, ma in generaleelegante. Quinta e sesta marcia molto lunghe.

COMPORTAMENTO 11113 Più posato che in-cisivo, il telaio è tarato per sicurezza e comfort.Peso importante e tendenza marcata al sotto-sterzo. Lo sterzo potrebbe essere più sensibile.

SICUREZZA 11111 Senza lacune, la dotazio-ne si può completare con radar anticollisione eregolatore di velocità adattivo. Frenata potente.

Una volta sollevato, il sedile posteriore libera un ampio spazio di carico. Il grande bagagliaiocubico non è da meno. La parte inferiore del portellone vetrato è maggiormente traforata.

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Scheda tecnica

VEICOLO PROVATOHonda Civic 2.2i-DTEC Executive; 5 porte, 5 posti; 36 200 fr. (auto del test: 41900 fr.)Gamma: dalla 1.8i, 142 CV (27900 fr.) alla2.2i-DTEC, 150 CV (36200 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (650 fr.), navigatore (2700 fr.), regolatore adattivodella velocità e radar anticollisione (3000 fr.)Garanzia: 3 anni di fabbrica, 3 anni assistenza; garanzia antiruggine: 12 anni(con cond.)Importatore: Honda Automobili (Svizzera)SA, 1242 Satigny, www.honda.ch

DATI TECNICIMotore: 4 cilindri turbodiesel, 150 CV; trazione anteriore, cambio a 6 marcePeso: 1555 kg (auto del test), totale ammis-sibile 1910 kg, carico rimorchiabile 1500 kg

Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 8,6 sElasticità:60–100 km/h (in 4a) 7,7 s80–120 km/h (in 4a) 7,4 sDiametro di sterzata: 11,8 mInsonorizzazione:

60 km/h: 61 dBA 11133

120 km/h: 70 dBA 11113

SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 35,7 m 11111

Visibilità circolare 11133

Equipaggiamento 11111

COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

20000/12 0,7 102.–40000/24 2,2 319.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 30,4 6943.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese fissi variabili

15000 73 595.– 323.–30000 50 595.– 546.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzieHonda da 95 a 182 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268) urbano extra urbano misto

TCS 5,6 3,9 4,5fabbrica 5,2 3,9 4,4Emissioni di CO2: 118 g/kmMedia svizzera di CO2: 159 g/kmetichettaEnergia (A–G): A

CONSUMO DEL TEST 11113

5,3 l/100 km autonomia 943 km

serbatoio: 50 litri

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

larghezzainterna: ant.145cm, post. 146cm bagagliaio: 467–1342 litripneumatici: 245/45R17, min. 205/55R16

101cm

14

4cm

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�89–111cm

90cm

� 64–89cm

passo 260cm� �lungh. 430cm (largh. 177cm)

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Economica e polivalente, la break Mégane1.5 dCi rivendica soli 90 g/km di CO2.

Diesel tascabiled’ispirazione zenRenault Mégane 1.5 dCi 110 I motoridiesel si tingono anch’essi di downsi-zing. Il 4 cilindri 1,5 l turbodiesel Re-nault è stato profondamente rimaneg-giato con questo spirito. Misure quali ilmiglioramento del rendimento e dellerisposte del turbo così come l’integra-zione di ugelli d’iniezione più precisiportano ad un consumo misto record di3,5 l/100 km ed emissioni di CO2 ridot-te a 90 g/km sulla break Mégane.

Questa la teoria. Nella pratica i consumi medi si sono fissati a 5,6 l/100 km. Comunque una bella prodezza,tanto più che questo propulsore di bas-sa cilindrata vanta un funzionamentomorbido e una sonorità discreta. Conuna potenza di 110 CV, non c’è da spe-rare in prestazioni sportive, ma le ripre-se sono buone. Stesso discorso in auto-strada, dove questa stradista è capacedi tenere l’andatura anche in leggera salita, nonostante i rapporti allungati.In fondo, questa station wagon Méganeci fa scoprire un sentimento nient’affat-to sgradevole: un modo di guidare zenma per nulla noioso. MOH

Positivo: consumi e impatto CO2 mini-mi, autonomia, motore gradevole, pre-sentazione interna, abitabilità posterio-re, grande bagagliaio Negativo: marcelunghe, modularità del vano bagaglioobsoleta, visibilità posteriore ridotta.

Tecnica: break compatto; 5 posti; lunghezza:4,57 m; bagagliaio: 486–1600 l; 1,5 l turbo-diesel, 110 CV, 240 Nm a 1750 g/min; cam-bio manuale a 6 marce; da 0 a 100 km/h in 12,4 s Consumo in prova: 5,6 l/100 km,autonomia: 1071 km Prezzo: da 31000 fr.(1.5 dCi 110 Grandtour).

Consumo reale urbano extra urbano misto l/100 km l/100 km l/100 km

TCS 8,7 5,0 6,3normaliz. 7,1 4,4 5,4

Il consumo misto della station wagonFord Focus 1.0 SCTi misurato al bancodi prova secondo il ciclo TCS è stato di6,3 l/100 km, ossia 0,9 l in più che lamisurazione del TCS effettuata secondoil ciclo normalizzato europeo. Il consu-mo misto fornito dall’importatore è di5,1 l/100 km. Rispetto alla misura uffi-ciale normalizzata, il ciclo TCS mira adindicare un dato vicino a quello che saràrealizzato dall’automobilista nell’usoquotidiano. Nel caso in questione, il pe-so del veicolo testato è stato arrotonda-to a 1470 kg. La climatizzazione rego-lata a 3 gradi in meno di quella del localedove abbiamo svolto il test. I fari nonerano accesi – la Focus dispone di faridiurni – mentre l’impianto radio era ac-ceso. tg

Per verificare se questa tecnologia inedi-ta mantiene le promesse, il Centro tecnicodel TCS a Emmen ha messo sul banco diprova la Ford Focus, in particolare la fami-liare 1.0 SCTi Ecoboost. Il suo tre cilindriturbo da 1 l sviluppa 125 CV, come il 4 ci-lindri 1,6 aspirato precedente (v. tabella). Inaltre parole la potenza specifica per litro ènotevolmente più elevata (92 contro 57 kW),inoltre questo propulsore dispone di unacoppia considerevole a bassi regimi. Il tuttoad un prezzo invariato.

Un vero cammello | Il dato di fabbricache indica un consumo di 5,1 l/100 km sipresenta come estremamente basso per unafamiliare di queste dimensioni, gratificatadell’etichetta energetica A. Questo valore èstato confermato al banco di prova di Emmen con un risultato di 5,4 l, ovvero conuno scarto davvero minimo rispetto al datodi fabbrica.

Beninteso, i consumi registrati su stradasono più elevati. Ma nel corso del test rea-lizzato su 900 km, la Focus 1.0 SCTi si è ac-contentata di una media di 6,2 l/100 km. Unbuon valore per una familiare di quasi 1,5tonnellate. A titolo di paragone, il test dellacittadina Fiesta dotata del vecchio 1,6 l at-mosferico aveva registrato un consumo me-dio di 7,2 l. Un dato che dimostra il saltotecnologico compiuto. Va inoltre detto chela Focus è scesa addirittura sotto i 5,2 l inoccasione del ciclo normalizzato su 100 km.

Confermare i dati sui consumi è positivo,ma non bisogna penalizzare il piacere diviaggiare. I piccoli tre cilindri visti sinorasulle city car sono simpatici, ma peccanoper rumorosità e vibrazioni invadenti.Niente di tutto ciò con l’1.0 SCTi. Questopropulsore sovralimentato è molto discre-to. A basso regime, si sente appena e le vi-

brazioni sono quasi impercettibili. Si fannosentire quando si sale di giri, ma senza di-venire fastidiose. E va anche detto che que-sto motore cela un certo carattere. Dotatodi una coppia di 170 Nm a 1500 giri e per-sino di 200 Nm in overboost, questo motoresi lascia guidare facilmente a bassi regimi.Ciò che contribuisce alla sua economicità.Non sportive, le prestazioni sono comun-que discrete (da 0 a 100 km in 11,5 s). In sin-tesi, va sottolineato che la familiare FordFocus 1.0 SCTi sposa perfettamente sobrie-tà, comfort di marcia e telaio di qualità.‹

MOH/TCS MoBe

I segreti di un maestro del downsizing

Un motore a bassa cilindrata come il tricilindrico 1 ldella Ford Focus mette a frutto attriti interni ridotti permigliorare il rendimento. Per accorciare la fase di pre-riscaldamento, che penalizza i consumi, un termostatofissato nella parete dei cilindri spegne momentanea-mente il circuito di raffreddamento liquido. Una voltache la temperatura raggiunge i 70 gradi, il termostatofa ripartire il circuito che è quindi gestito da un secondotermostato. Inoltre il collettore degli scarichi è integra-to alla testa, al fine di accelerare l’entrata in temperatu-ra. Questo motore dispone altresì di una cinghia di distri-

buzione «umida», una tecnica che riduce l’attrito. La costruzione a corsa lunga permette di viaggiare a bassi

regimi, riducendo così i consumi. La conseguente coppiaridotta è compensata dal turbocompressore. In futuro,

questo 3 cilindri sarà montato anche sulle monovolume B-Max e C-Max. tg

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Comparativoveicoli Ford Focus Ford Focus VW Golf Opel Astra Renault Mégane break 1.0 SCTi break 1.6 Ti-VCT break 1.4 TSI break 1.4 Turbo break 1.4 TCe 130 Titanium Titanium Comfortline Cosmo Dynamique

Prezzo (fr.)4 32475.– 32475.– 33400.– 34400.– 31700.–Cilindrata (cc) 999 1596 1390 1364 1397Potenza (kW/CV) 92/125 92/125 90/122 88/120 96/131Potenza specifica (kW/l) 92 57 65 64 68Coppia massima (Nm/min) 170/1500 159/4000 200/1500 200/1850 190/2250Consumo misto3 (l/100 km) 5,11 A2 5,91 C2 6,51 D2 6,11 B2 6,31 D2

Emissioni di CO2 (g/km) 114 135 151 144 1451 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 consumo misto UE 80/1268 4 prezzi per Ford Focus 1.6 Ti-VCT, al 2/2012

La versione tre cilindri della station wagon Ford Focus 1.0 SCTi si rivela tra le più economiche, pur riservando un sorprendente piacere di marcia.

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›L’abbassamento dei limiti sulle emissionidi CO2 indurrà profondi ripensamenti inambito di motorizzazioni. La ricetta mira-colosa messa in pratica dai costruttori sichiama downsizing. Il principio di baseconsiste nel ridurre la cilindrata ma non le

prestazioni. Questo gioco di prestigio rea-lizzato grazie all’aggiunta di un turbocom-pressore non è nuovo in sé: si tratta di unatecnologia applicata già alla fine degli anniSettanta. Allora, al contrario di oggi, si trat-tava di estrarre il massimo della potenza

dal motore, sulla scia della Daihatsu Cha-rade GTti del 1987 il cui tre cilindri turbosviluppava 74 kW. Il downsizing attualemira invece essenzialmente a ridurre i con-sumi di carburante.

Questa nuova tecnologia è stata avviatanel 2006 sulla VW Golf GT 1.4 TSI il cui mo-tore dalla cilindrata ridotta era alimentatoda un turbo e da un compressore. Da allora,numerosi costruttori ne hanno seguitol’esempio nelle più svariate categorie di ci-lindrata. Quest’anno, Ford è la prima marcaa compiere un passo supplementare conl’inserimento di un tricilindrico da un sololitro nella categoria delle auto vetture com-patte (VW Golf ecc.). Altri costruttori segui-ranno, a partire dalla Peugeot, che que-st’estate introdurrà un motore tre cilindrisulla city car 208.

La promettente eradelle tricilindricheUn tempo destinati a muovere ruvide cittadine, i tre cilindridownsizing rappresentano il futuro dei motori a benzina.Primi importanti risultati con la Ford Focus 1.0 SCTi.

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Economica e polivalente, la break Mégane1.5 dCi rivendica soli 90 g/km di CO2.

Diesel tascabiled’ispirazione zenRenault Mégane 1.5 dCi 110 I motoridiesel si tingono anch’essi di downsi-zing. Il 4 cilindri 1,5 l turbodiesel Re-nault è stato profondamente rimaneg-giato con questo spirito. Misure quali ilmiglioramento del rendimento e dellerisposte del turbo così come l’integra-zione di ugelli d’iniezione più precisiportano ad un consumo misto record di3,5 l/100 km ed emissioni di CO2 ridot-te a 90 g/km sulla break Mégane.

Questa la teoria. Nella pratica i consumi medi si sono fissati a 5,6 l/100 km. Comunque una bella prodezza,tanto più che questo propulsore di bas-sa cilindrata vanta un funzionamentomorbido e una sonorità discreta. Conuna potenza di 110 CV, non c’è da spe-rare in prestazioni sportive, ma le ripre-se sono buone. Stesso discorso in auto-strada, dove questa stradista è capacedi tenere l’andatura anche in leggera salita, nonostante i rapporti allungati.In fondo, questa station wagon Méganeci fa scoprire un sentimento nient’affat-to sgradevole: un modo di guidare zenma per nulla noioso. MOH

Positivo: consumi e impatto CO2 mini-mi, autonomia, motore gradevole, pre-sentazione interna, abitabilità posterio-re, grande bagagliaio Negativo: marcelunghe, modularità del vano bagaglioobsoleta, visibilità posteriore ridotta.

Tecnica: break compatto; 5 posti; lunghezza:4,57 m; bagagliaio: 486–1600 l; 1,5 l turbo-diesel, 110 CV, 240 Nm a 1750 g/min; cam-bio manuale a 6 marce; da 0 a 100 km/h in 12,4 s Consumo in prova: 5,6 l/100 km,autonomia: 1071 km Prezzo: da 31000 fr.(1.5 dCi 110 Grandtour).

Consumo reale urbano extra urbano misto l/100 km l/100 km l/100 km

TCS 8,7 5,0 6,3normaliz. 7,1 4,4 5,4

Il consumo misto della station wagonFord Focus 1.0 SCTi misurato al bancodi prova secondo il ciclo TCS è stato di6,3 l/100 km, ossia 0,9 l in più che lamisurazione del TCS effettuata secondoil ciclo normalizzato europeo. Il consu-mo misto fornito dall’importatore è di5,1 l/100 km. Rispetto alla misura uffi-ciale normalizzata, il ciclo TCS mira adindicare un dato vicino a quello che saràrealizzato dall’automobilista nell’usoquotidiano. Nel caso in questione, il pe-so del veicolo testato è stato arrotonda-to a 1470 kg. La climatizzazione rego-lata a 3 gradi in meno di quella del localedove abbiamo svolto il test. I fari nonerano accesi – la Focus dispone di faridiurni – mentre l’impianto radio era ac-ceso. tg

Per verificare se questa tecnologia inedi-ta mantiene le promesse, il Centro tecnicodel TCS a Emmen ha messo sul banco diprova la Ford Focus, in particolare la fami-liare 1.0 SCTi Ecoboost. Il suo tre cilindriturbo da 1 l sviluppa 125 CV, come il 4 ci-lindri 1,6 aspirato precedente (v. tabella). Inaltre parole la potenza specifica per litro ènotevolmente più elevata (92 contro 57 kW),inoltre questo propulsore dispone di unacoppia considerevole a bassi regimi. Il tuttoad un prezzo invariato.

Un vero cammello | Il dato di fabbricache indica un consumo di 5,1 l/100 km sipresenta come estremamente basso per unafamiliare di queste dimensioni, gratificatadell’etichetta energetica A. Questo valore èstato confermato al banco di prova di Emmen con un risultato di 5,4 l, ovvero conuno scarto davvero minimo rispetto al datodi fabbrica.

Beninteso, i consumi registrati su stradasono più elevati. Ma nel corso del test rea-lizzato su 900 km, la Focus 1.0 SCTi si è ac-contentata di una media di 6,2 l/100 km. Unbuon valore per una familiare di quasi 1,5tonnellate. A titolo di paragone, il test dellacittadina Fiesta dotata del vecchio 1,6 l at-mosferico aveva registrato un consumo me-dio di 7,2 l. Un dato che dimostra il saltotecnologico compiuto. Va inoltre detto chela Focus è scesa addirittura sotto i 5,2 l inoccasione del ciclo normalizzato su 100 km.

Confermare i dati sui consumi è positivo,ma non bisogna penalizzare il piacere diviaggiare. I piccoli tre cilindri visti sinorasulle city car sono simpatici, ma peccanoper rumorosità e vibrazioni invadenti.Niente di tutto ciò con l’1.0 SCTi. Questopropulsore sovralimentato è molto discre-to. A basso regime, si sente appena e le vi-

brazioni sono quasi impercettibili. Si fannosentire quando si sale di giri, ma senza di-venire fastidiose. E va anche detto che que-sto motore cela un certo carattere. Dotatodi una coppia di 170 Nm a 1500 giri e per-sino di 200 Nm in overboost, questo motoresi lascia guidare facilmente a bassi regimi.Ciò che contribuisce alla sua economicità.Non sportive, le prestazioni sono comun-que discrete (da 0 a 100 km in 11,5 s). In sin-tesi, va sottolineato che la familiare FordFocus 1.0 SCTi sposa perfettamente sobrie-tà, comfort di marcia e telaio di qualità.‹

MOH/TCS MoBe

I segreti di un maestro del downsizing

Un motore a bassa cilindrata come il tricilindrico 1 ldella Ford Focus mette a frutto attriti interni ridotti permigliorare il rendimento. Per accorciare la fase di pre-riscaldamento, che penalizza i consumi, un termostatofissato nella parete dei cilindri spegne momentanea-mente il circuito di raffreddamento liquido. Una voltache la temperatura raggiunge i 70 gradi, il termostatofa ripartire il circuito che è quindi gestito da un secondotermostato. Inoltre il collettore degli scarichi è integra-to alla testa, al fine di accelerare l’entrata in temperatu-ra. Questo motore dispone altresì di una cinghia di distri-

buzione «umida», una tecnica che riduce l’attrito. La costruzione a corsa lunga permette di viaggiare a bassi

regimi, riducendo così i consumi. La conseguente coppiaridotta è compensata dal turbocompressore. In futuro,

questo 3 cilindri sarà montato anche sulle monovolume B-Max e C-Max. tg

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Sempione: la torre StockalperSecondo Heimatschutz Svizzera, è uno dei 100 hotel più belli delPaese. E così la pensano anche altri: per la rivista GeoSaison è ad-dirittura uno dei migliori 90 alberghi d’Europa e ha già vinto duepremi del pubblico di «Best of Swiss Gastro». Parliamo della Stoc-kalperturm, l’imponente costruzione eretta tra il 1666 e il 1684dal magnate vallesano dell’epoca, Kaspar von Stockalper. Situatoad una cinquantina di metri appena dalla dogana italo-svizzeradi Gondo, questo antico magazzino merci e ostello sulla stradadel Passo del Sempione è stato trasformato in albergo con risto-rante nel 2007, conservando la secolare struttura in solida pietra.Alcune sale dell’edificio ospitano un’esposizione che testimoniala «corsa all’oro» che investì Gondo verso la fine dell’Ottocento.Ancora oggi si può provare l’ebbrezza di trovare qualche pagliuz-za di metallo giallo partecipando a un trekking guidato alle vec-chie miniere, che include un corso per «lavare l’oro» in un torren-te. Innumerevoli, naturalmente, gli itinerari escursionistici nel-l’area, come ad esempio la «Via Stockalper» che in tre giorni portada Gondo a Briga, attraverso il Passo del Sempione. Ai rocciatori,invece, si segnala la via ferrata «Gabi-Sempione», lunga 750 metricon un dislivello di 250 metri. ac

religione e dalla loro nazionalità». Attual-mente, quattro canonici dell’Ordine degliAgostiniani gestiscono l’ospizio tutto l’an-no, con il sostegno di personale pagato, divolontari e di operatori che svolgono il ser-vizio civile.

Per i turisti motorizzati che valicano ilpasso c’è invece a disposizione un alloggionell’albergo sull’altro lato della strada. An-che questo hotel è di proprietà dei canonici,ma viene diretto da un affittuario. Se l’ospi-te alloggia in una camera sul lato sud, la vista dalla finestra spazia sul versante ita-liano e sulla statua di San Bernardo.

300 anni di Barry | Senza dubbio la mag-giore attrazione sul Gran San Bernardo sono i cani di razza San Bernardo, che sonoallevati ormai da 300 anni dai canonici. Il

più celebre di loro, il leggendario Barry,visse all’ospizio dal 1800 al 1812 e avrebbesalvato la vita ad oltre quaranta persone.«Per questo motivo all’ospizio c’è sempreun cane che si chiama Barry», informa AnjaEbener della Fondazione Barry.

In estate circa la metà dei San Bernardoviene spostata dall’allevamento di Marti-gny al canile sulla cima del passo del GranSan Bernardo. Quando la guardiana CécileLoye improvvisa piccoli spettacoli e gio-chetti, i suoi protetti danno il meglio di sé,per la gioia di grandi e piccini.

La massima attrazione sul valico è rap-presentata dalla passeggiata di mezz’oraassieme ai cani San Bernardo (dal 1° luglioal 9 settembre 2012), al prezzo di 48 franchiin un gruppo di dieci persone al massimo.‹

Peter Widmer

Ospizio del Gran San Bernardo: 30 fr. in camerata(12 letti) incl. colazione, 43 fr. in camera da 3 e 4 letticon colazione. Hôtel du Col du Grand St.Bernard:27 camere (singole, doppie e a quattro letti); prezzo61 fr. a testa in camera doppia incl. colazione. Ulte-riori informazioni: www.gsbernard.net, www.hotel -hospice.ch, www.fondation-barry.ch, www.verbier-st-bernard.ch, www.vallese.ch, www.viafrancigena.ch.

Hotel Stockalperturm, Gondo – Prezzi: camera doppia da 150 fr., in camerata di 20 letti da 45 fr., camera famiglia a 4 letti da 270 fr.; inclusaprima colazione. Oro di Gondo: pacchetto con notte in doppia, menù di 3 portate e gita a 150 fr. p.p. Info e prenotazioni: tel. 0279792550,www.stockalperturm.chfo

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Da tempo sulla sommità del Passo del Gran San Bernardo non ci sono unicamente pellegrini che si godono la vista sull’Italia.

24 viaggi e tempo libero | touring 11 | 21 giugno 2012

Gran San Bernardo:con vista sull’Italia›Molti del Gran San Bernardo conosconosolo la galleria, che li porta in Piemonte.Eppure vale la pena fare una deviazione sulpasso a quota 2472 metri, che si trova lungola Via Francigena, un tracciato di pellegri-naggio che collega Canterbury in Inghilter-ra a Roma, attraverso Francia e Svizzera.Sul valico l’escursionista ha la possibilitàdi scegliere tra due possibilità di pernotta-mento sul versante svizzero: l’ospizio deicanonici agostiniani oppure l’Hôtel du Coldu Grand St. Bernard.

Ostello per pellegrini | Nell’anno 1050Bernardo, arcidiacono di Aosta, fondò sulla

Hotel che raccontanostorie emozionantiPer secoli gli ospizi sui passi hanno svolto importantifunzioni sociali ed economiche. Da semplici cameratesono diventati apprezzati alberghi per automobilisti,motociclisti e ciclisti, a volte anche lussuosi.

sommità del passo l’ospizio, come rifugiogratuito per i viaggiatori che qui si poteva-no riprendere dagli strapazzi dell’attraver-samento del passo. Un tempo l’ospizio of-friva a questi viandanti un tetto a titologratuito, mentre oggi il pernottamento nonè più gratis ma pur sempre molto a buonmercato (v. scheda a pagina seguente).

«È rimasto fino ad oggi ciò che San Ber-nardo incoraggiava: un luogo d’incontro, dipreghiera, di contemplazione, di condivi-sione», dice il priore José Mittaz. Ancoraoggi l’ospizio accoglie in precedenza ospitiche viaggiano a piedi, «nel frattempo anchei ciclisti», aggiunge il priore Mittaz.

Ma come si fa a controllare se qualcunoarriva a piedi, in bicicletta o in automobile?«Il nostro compito non è di controllare, madi accogliere gli ospiti», afferma deciso il

I cani San Bernardo stanno al Gran San Bernardocome la torre Eiffel sta a Parigi.

priore José Mittaz. «Anche se ci troviamoalla frontiera con l’Italia, nell’ospizio nonconosciamo limiti. Tutti sono benvenutiqui da noi, indipendentemente dalla loro

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21 giugno 2012 | touring 11 | viaggi e tempo libero 25

Sempione: la torre StockalperSecondo Heimatschutz Svizzera, è uno dei 100 hotel più belli delPaese. E così la pensano anche altri: per la rivista GeoSaison è ad-dirittura uno dei migliori 90 alberghi d’Europa e ha già vinto duepremi del pubblico di «Best of Swiss Gastro». Parliamo della Stoc-kalperturm, l’imponente costruzione eretta tra il 1666 e il 1684dal magnate vallesano dell’epoca, Kaspar von Stockalper. Situatoad una cinquantina di metri appena dalla dogana italo-svizzeradi Gondo, questo antico magazzino merci e ostello sulla stradadel Passo del Sempione è stato trasformato in albergo con risto-rante nel 2007, conservando la secolare struttura in solida pietra.Alcune sale dell’edificio ospitano un’esposizione che testimoniala «corsa all’oro» che investì Gondo verso la fine dell’Ottocento.Ancora oggi si può provare l’ebbrezza di trovare qualche pagliuz-za di metallo giallo partecipando a un trekking guidato alle vec-chie miniere, che include un corso per «lavare l’oro» in un torren-te. Innumerevoli, naturalmente, gli itinerari escursionistici nel-l’area, come ad esempio la «Via Stockalper» che in tre giorni portada Gondo a Briga, attraverso il Passo del Sempione. Ai rocciatori,invece, si segnala la via ferrata «Gabi-Sempione», lunga 750 metricon un dislivello di 250 metri. ac

religione e dalla loro nazionalità». Attual-mente, quattro canonici dell’Ordine degliAgostiniani gestiscono l’ospizio tutto l’an-no, con il sostegno di personale pagato, divolontari e di operatori che svolgono il ser-vizio civile.

Per i turisti motorizzati che valicano ilpasso c’è invece a disposizione un alloggionell’albergo sull’altro lato della strada. An-che questo hotel è di proprietà dei canonici,ma viene diretto da un affittuario. Se l’ospi-te alloggia in una camera sul lato sud, la vista dalla finestra spazia sul versante ita-liano e sulla statua di San Bernardo.

300 anni di Barry | Senza dubbio la mag-giore attrazione sul Gran San Bernardo sono i cani di razza San Bernardo, che sonoallevati ormai da 300 anni dai canonici. Il

più celebre di loro, il leggendario Barry,visse all’ospizio dal 1800 al 1812 e avrebbesalvato la vita ad oltre quaranta persone.«Per questo motivo all’ospizio c’è sempreun cane che si chiama Barry», informa AnjaEbener della Fondazione Barry.

In estate circa la metà dei San Bernardoviene spostata dall’allevamento di Marti-gny al canile sulla cima del passo del GranSan Bernardo. Quando la guardiana CécileLoye improvvisa piccoli spettacoli e gio-chetti, i suoi protetti danno il meglio di sé,per la gioia di grandi e piccini.

La massima attrazione sul valico è rap-presentata dalla passeggiata di mezz’oraassieme ai cani San Bernardo (dal 1° luglioal 9 settembre 2012), al prezzo di 48 franchiin un gruppo di dieci persone al massimo.‹

Peter Widmer

Ospizio del Gran San Bernardo: 30 fr. in camerata(12 letti) incl. colazione, 43 fr. in camera da 3 e 4 letticon colazione. Hôtel du Col du Grand St.Bernard:27 camere (singole, doppie e a quattro letti); prezzo61 fr. a testa in camera doppia incl. colazione. Ulte-riori informazioni: www.gsbernard.net, www.hotel -hospice.ch, www.fondation-barry.ch, www.verbier-st-bernard.ch, www.vallese.ch, www.viafrancigena.ch.

Hotel Stockalperturm, Gondo – Prezzi: camera doppia da 150 fr., in camerata di 20 letti da 45 fr., camera famiglia a 4 letti da 270 fr.; inclusaprima colazione. Oro di Gondo: pacchetto con notte in doppia, menù di 3 portate e gita a 150 fr. p.p. Info e prenotazioni: tel. 0279792550,www.stockalperturm.chfo

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Da tempo sulla sommità del Passo del Gran San Bernardo non ci sono unicamente pellegrini che si godono la vista sull’Italia.

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21 giugno 2012 | touring 11 | viaggi e tempo libero 27

Dove dormì Albert Einstein Sul Passo dello Spluga (2113 slm), che segna il confine tra Sviz-zera e Italia ed è il punto più alto della strada verso Chiavenna,non ci sono alberghi. Ma nell’omonimo villaggio di Spluga, ai pie-di del passo, sorge lo storico Hotel Bodenhaus: costruito nel 1722,un tempo ospitava grandi personaggi. Hanno firmato il libro degli ospiti, oltre ad Albert Einstein, anche il pittore inglese Wil-liam Turner, il poeta Conrad Ferdinand Meyer come pure il filo-sofo Friedrich Nietzsche. Con l’apertura dell’A13, il Passo delloSpluga ha perso molta della sua importanza e oggi Spluga è soprattutto un luogo di transito. Così, anche l’80% degli ospitidella Bodenhaus sono di passaggio sull’asse Nord-Sud. Il restan-te sono ospiti abituali e trascorrono più notti tra le amorevoli cu-re dei proprietari, i coniugi Willibald e Angela Löschl-Burkhardt,che hanno rimesso a nuovo l’albergo, comprato nel 2000. Nell’ho-tel si respira un’aria da chalet e chi vi soggiorna per più giornilasciandosi viziare, trascorre perlopiù delle vacanze all’insegnadelle passeggiate. La regione della Via Mala con la celebre golapuò essere percorsa magnificamente a piedi. Mentre d’invernoimpera lo sci. Heinz W. Müller

Hotel Bodenhaus, Spluga – Prezzi: camera doppia 89 fr./persona, singola 99 fr.,dependance 54 fr., bambini fino a 5 anni gratis, poi riduzioni. Gruppi/seminari surichiesta. Cucina: molto variata, anche con specialità locali. Mezza pensione:menu serale di quattro portate 41 fr. Prenotazioni: tel. 0816509090. Internet:www.hotel-bodenhaus.ch. Altre informazioni: www.viamala.ch.

In alto sulla spallaFinalmente, quando dopo un lungo, tortuoso viaggio, si raggiun-ge la sommità del passo a 2149 m di quota, la vista sulla Val Mo-nastero è semplicemente mozzafiato. Anche Oswald Mettier haavuto questa impressione, quando nel 1932 ebbe l’idea di costrui-re sul Passo del Forno un piccolo ostello. Nel 1935 venne inaugu-rato l’hotel Süsom Givè, da allora rimasto proprietà della stessafamiglia. Da 16 anni è il pronipote di Oswald Mettier, Peider An-dri Toutsch, ad essere padrone del Süsom Givè, che in romanciosignifica qualcosa come «là in alto sulla spalla». Il Passo del For-no collega Zernez in Engadina alla Val Monastero e da lì alla ValVenosta in Alto Adige. La strada è tenuta sgombra anche d’inver-no, perché è l’unico collegamento con la Val Monastero dalla par-te svizzera. In inverno però l’albergo è chiuso, perché la clienteladel Süsom Givè è costituita soprattutto da escursionisti, ciclistie viaggiatori di passaggio. Il Parco Nazionale offre uno scenariomagico per molte attività del tempo libero. Le camere del SüsomGivè sono pulite e funzionali. Anche i motociclisti sono benvenu-ti, come segnala la moto posta sul tetto. E in estate il padronemette la griglia sul piazzale accanto al chiosco. Nadia Rambaldi

Hotel Süsom Givè, Passo del Forno: camere singole, doppie e per quattro perso-ne, dormitori con letti a castello. Prezzi: camera con colazione 73 fr., dormitoriocon colazione 38 fr. Cucina: regionale e sostanziosa. Info e prenotazioni:www.ofenpass.ch, tel. 0818585182, [email protected]. Offerta speciale:l’ufficio del turismo a Samnaun propone gite di più giorni, tel. 0818685858.

E in mezzo passa la frontieraAl bar dell’Hôtel Franco-Suisse, un gruppo di amici conversa allegramente.Niente di più banale. Se non fosse che una parte di loro si trova in Svizzera,mentre l’altra in Francia. Alla fine della serata, ritornano nelle camere ecambiano nuovamente di Stato valicando il settimo gradino della scala. Infine, prima di coricarsi, oltrepassano ancora molte volte la frontiera spo-standosi dal letto alla poltrona, dall’armadio alla sala da bagno. Infatti, l’Hôtel Franco-Suisse si trova a cavallo del confine. Metà delle stanze sonoin Francia, l’altra metà in Svizzera. Questa peculiarità unica al mondo attiraun numero considerevole di curiosi, ricercatori, etnologi o giornalisti, comead esempio una squadra della televisione giapponese che di recente gli hadedicato un lungo reportage. Ma i visitatori sono anche sedotti dallo spiritoda chalet, dal fascino alpino, dall’ambiente familiare, dalla cucina saporitae dalle camere accoglienti; senza dimenticare la posizione privilegiata nelcuore delle vaste distese giurassiane, propizie alla passeggiata e al riposo.Anche gli amanti dell’azione vi troveranno soddisfazione: canyoning, spe-leologia e idrospeed li attendono a Rousses (F), che modestamente è la seconda più grossa fortezza francese. Ma il massimo è dormire con la testain Svizzera e i piedi in Francia! Jacques-Olivier Pidoux

Hôtel Franco-Suisse, La Cure – Prezzi: camera singola, 59 euro a notte; camera doppia, 69 euro a notte. Ristorazione: cucina locale.Specialità: il cosciotto di pollo di Bresse. Informazioni e prenotazioni:tel. 0223601396, www.arbezie-hotel.com, [email protected].

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Dove dormì Albert Einstein Sul Passo dello Spluga (2113 slm), che segna il confine tra Sviz-zera e Italia ed è il punto più alto della strada verso Chiavenna,non ci sono alberghi. Ma nell’omonimo villaggio di Spluga, ai pie-di del passo, sorge lo storico Hotel Bodenhaus: costruito nel 1722,un tempo ospitava grandi personaggi. Hanno firmato il libro degli ospiti, oltre ad Albert Einstein, anche il pittore inglese Wil-liam Turner, il poeta Conrad Ferdinand Meyer come pure il filo-sofo Friedrich Nietzsche. Con l’apertura dell’A13, il Passo delloSpluga ha perso molta della sua importanza e oggi Spluga è soprattutto un luogo di transito. Così, anche l’80% degli ospitidella Bodenhaus sono di passaggio sull’asse Nord-Sud. Il restan-te sono ospiti abituali e trascorrono più notti tra le amorevoli cu-re dei proprietari, i coniugi Willibald e Angela Löschl-Burkhardt,che hanno rimesso a nuovo l’albergo, comprato nel 2000. Nell’ho-tel si respira un’aria da chalet e chi vi soggiorna per più giornilasciandosi viziare, trascorre perlopiù delle vacanze all’insegnadelle passeggiate. La regione della Via Mala con la celebre golapuò essere percorsa magnificamente a piedi. Mentre d’invernoimpera lo sci. Heinz W. Müller

Hotel Bodenhaus, Spluga – Prezzi: camera doppia 89 fr./persona, singola 99 fr.,dependance 54 fr., bambini fino a 5 anni gratis, poi riduzioni. Gruppi/seminari surichiesta. Cucina: molto variata, anche con specialità locali. Mezza pensione:menu serale di quattro portate 41 fr. Prenotazioni: tel. 0816509090. Internet:www.hotel-bodenhaus.ch. Altre informazioni: www.viamala.ch.

In alto sulla spallaFinalmente, quando dopo un lungo, tortuoso viaggio, si raggiun-ge la sommità del passo a 2149 m di quota, la vista sulla Val Mo-nastero è semplicemente mozzafiato. Anche Oswald Mettier haavuto questa impressione, quando nel 1932 ebbe l’idea di costrui-re sul Passo del Forno un piccolo ostello. Nel 1935 venne inaugu-rato l’hotel Süsom Givè, da allora rimasto proprietà della stessafamiglia. Da 16 anni è il pronipote di Oswald Mettier, Peider An-dri Toutsch, ad essere padrone del Süsom Givè, che in romanciosignifica qualcosa come «là in alto sulla spalla». Il Passo del For-no collega Zernez in Engadina alla Val Monastero e da lì alla ValVenosta in Alto Adige. La strada è tenuta sgombra anche d’inver-no, perché è l’unico collegamento con la Val Monastero dalla par-te svizzera. In inverno però l’albergo è chiuso, perché la clienteladel Süsom Givè è costituita soprattutto da escursionisti, ciclistie viaggiatori di passaggio. Il Parco Nazionale offre uno scenariomagico per molte attività del tempo libero. Le camere del SüsomGivè sono pulite e funzionali. Anche i motociclisti sono benvenu-ti, come segnala la moto posta sul tetto. E in estate il padronemette la griglia sul piazzale accanto al chiosco. Nadia Rambaldi

Hotel Süsom Givè, Passo del Forno: camere singole, doppie e per quattro perso-ne, dormitori con letti a castello. Prezzi: camera con colazione 73 fr., dormitoriocon colazione 38 fr. Cucina: regionale e sostanziosa. Info e prenotazioni:www.ofenpass.ch, tel. 0818585182, [email protected]. Offerta speciale:l’ufficio del turismo a Samnaun propone gite di più giorni, tel. 0818685858.

E in mezzo passa la frontieraAl bar dell’Hôtel Franco-Suisse, un gruppo di amici conversa allegramente.Niente di più banale. Se non fosse che una parte di loro si trova in Svizzera,mentre l’altra in Francia. Alla fine della serata, ritornano nelle camere ecambiano nuovamente di Stato valicando il settimo gradino della scala. Infine, prima di coricarsi, oltrepassano ancora molte volte la frontiera spo-standosi dal letto alla poltrona, dall’armadio alla sala da bagno. Infatti, l’Hôtel Franco-Suisse si trova a cavallo del confine. Metà delle stanze sonoin Francia, l’altra metà in Svizzera. Questa peculiarità unica al mondo attiraun numero considerevole di curiosi, ricercatori, etnologi o giornalisti, comead esempio una squadra della televisione giapponese che di recente gli hadedicato un lungo reportage. Ma i visitatori sono anche sedotti dallo spiritoda chalet, dal fascino alpino, dall’ambiente familiare, dalla cucina saporitae dalle camere accoglienti; senza dimenticare la posizione privilegiata nelcuore delle vaste distese giurassiane, propizie alla passeggiata e al riposo.Anche gli amanti dell’azione vi troveranno soddisfazione: canyoning, spe-leologia e idrospeed li attendono a Rousses (F), che modestamente è la seconda più grossa fortezza francese. Ma il massimo è dormire con la testain Svizzera e i piedi in Francia! Jacques-Olivier Pidoux

Hôtel Franco-Suisse, La Cure – Prezzi: camera singola, 59 euro a notte; camera doppia, 69 euro a notte. Ristorazione: cucina locale.Specialità: il cosciotto di pollo di Bresse. Informazioni e prenotazioni:tel. 0223601396, www.arbezie-hotel.com, [email protected].

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21 giugno 2012 | touring 11 | viaggi e tempo libero 29

Con le vacanze scolastiche comincianoanche le ferie estive. Ogni anno si ripro-pone la stessa domanda: quanti soldi ein quale forma devono essere portati invacanza? Ancora oggi i contanti riman-gono il mezzo di pagamento numerouno. Per motivi di sicurezza, è comun-que sconsigliabile portare con sé cifretroppo elevate. Inoltre, in molti Paesi vigono disposizioni sul cambio di valutache puniscono l’introduzione di grossequantità di denaro contante.

In ogni caso, viaggia più sicuro chi è in giro con poco liquido. La Swiss Bankers Prepaid Services SA, una so-cietà di servizi delle banche svizzere adorientamento internazionale, ha perciòcreato la Carta Travel Cash. SecondoThomas Beck, responsabile dell’infor-mazione, questa carta prepagata è il «denaro da viaggio» che ha tre vantaggiessenziali rispetto ai contanti: � Con la Carta Travel Cash i viaggiatori

possono, 24 ore su 24 in oltre 1,5milioni di bancomat con il marchio«Maestro» in tutto il mondo, preleva-re soldi nella valuta locale. In oltre 13milioni di negozi si può inoltre pagarecon la carta prepagata.

� Una Carta Travel Cash può essere richiesta in oltre 160 filiali bancarie.Da Postfinance i titolari di un contopossono richiedere la carta anchemediante e-banking. Agli sportelli delCambio FFS i clienti possono procu-rarsi immediatamente la Carta TravelCash. Le carte devono essere semprericaricate dove sono state prese laprima volta. Ad ogni ricarica si pagauna tassa pari all’1% dell’importo caricato. Non viene prelevata alcunatassa annua.

� Un prelievo di contanti all’estero co-sta a seconda della valuta della carta:4 €, 5 $ o 5 fr. Quando si effettua unprelievo al bancomat non s’instauraalcun collegamento con il conto ban-cario, garantendo così la massima sicurezza. Nel caso di perdita o furtodella Carta Travel Cash, essa vienesostituita gratuitamente in qualsiasiparte del mondo, incluso il creditoche vi era rimasto. Bü

www.swissbankers.ch

Proteggere meglioi soldi in viaggio

consigli di viaggio

›Oltre ai suoi leggendari paesaggi, il can-ton Grigioni beneficia di un patrimonio cul-turale, storico e architettonico di primariaimportanza. Per scoprire queste numerosericchezze, si raccomanda caldamente dipartire in passeggiata assieme a delle guideesperte nella regione di Prettigovia.

Una prima escursione culturale si inoltratra i pittoreschi sentieri pedestri che sovra-stano Pany, sotto l’esperta guida di ChlasiSalzberger. L’uomo non ha eguali quandodescrive le tradizioni ancestrali dei conta-dini di montagna.

Meno stress | Seduto per terra, ChlasiSalzberger mima come si ridiscendeva inpianura con un carico di fieno. Poi, impu-gnando la falce, mostra in che modo i con-tadini falciavano i campi ogni mattina trale 4 e le 6: «All’epoca si faceva tutto il lavoroa mano, e non si era stressati. Oggi, tutto sifa a macchina e si è stressati», sottolineacon malizia prima di evocare un ricordod’infanzia, quando ogni estate saliva al-l’Alpe: «Essere responsabile di una mandriaa dieci anni, era istruttivo».

Oltre alle colorite spiegazioni di ChlasiSalzberger, a mezzogiorno i partecipanti altour si concedono un saporito pic-nic al-

l’aperto composto da una scelta di prodotti tipici: salumi e formaggi, innaffiati natu-ralmente da un po’ di vino rosso locale.

In bici elettrica | La seconda passeggiataculturale si svolge in bici elettrica lungo ilfiume Landquart. Poco dopo Klosters, i par-tecipanti intravedono subito i lavori di am-pliamento del letto del fiume dopo le deva-stanti piene del 2005. Proseguendo in dire-zione di Küblis, la guida richiama la nostraattenzione sul ponte del Sunniberg, alto 70metri e lungo 500, prodezza architettonicache si integra perfettamente nel paesaggio.In seguito, siamo accolti da Marco Walli,talentuoso scultore del legno la cui notorie-tà supera le frontiere regionali: «Finiscoun’opera che sarà offerta dal mio cliente aisuoi partner commerciali in India», confi-da. Infine, le nostre bici elettriche ci ricon-ducono a Schiers, punto finale della nostragita culturale… che nelle pupille non ci la-scia solo bei paesaggi, ma anche utili infor-mazioni sulla vita della gente di qua.‹ tg

Info TouringPer maggiori informazioni sulle escursioni «Stellaund roba» e «Wilde Wasser überbrücken»: Prettigovia Turismo, tel. 0813251111, www.praettigau.info (in tedesco)

I Grigioni sotto una nuova luceLa regione grigionese di Prettigovia propone escursionioriginali che valorizzano il patrimonio architettonico, oltre al modo di vita tradizionale e alla cultura locale.

foto

jop

In bici attraverso fiori e sentieri.

Chlasi Salzberger mostra i gesti dei contadini di una volta.

Liguria

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21 giugno 2012 | touring 11 | viaggi e tempo libero 29

Con le vacanze scolastiche comincianoanche le ferie estive. Ogni anno si ripro-pone la stessa domanda: quanti soldi ein quale forma devono essere portati invacanza? Ancora oggi i contanti riman-gono il mezzo di pagamento numerouno. Per motivi di sicurezza, è comun-que sconsigliabile portare con sé cifretroppo elevate. Inoltre, in molti Paesi vigono disposizioni sul cambio di valutache puniscono l’introduzione di grossequantità di denaro contante.

In ogni caso, viaggia più sicuro chi è in giro con poco liquido. La Swiss Bankers Prepaid Services SA, una so-cietà di servizi delle banche svizzere adorientamento internazionale, ha perciòcreato la Carta Travel Cash. SecondoThomas Beck, responsabile dell’infor-mazione, questa carta prepagata è il «denaro da viaggio» che ha tre vantaggiessenziali rispetto ai contanti: � Con la Carta Travel Cash i viaggiatori

possono, 24 ore su 24 in oltre 1,5milioni di bancomat con il marchio«Maestro» in tutto il mondo, preleva-re soldi nella valuta locale. In oltre 13milioni di negozi si può inoltre pagarecon la carta prepagata.

� Una Carta Travel Cash può essere richiesta in oltre 160 filiali bancarie.Da Postfinance i titolari di un contopossono richiedere la carta anchemediante e-banking. Agli sportelli delCambio FFS i clienti possono procu-rarsi immediatamente la Carta TravelCash. Le carte devono essere semprericaricate dove sono state prese laprima volta. Ad ogni ricarica si pagauna tassa pari all’1% dell’importo caricato. Non viene prelevata alcunatassa annua.

� Un prelievo di contanti all’estero co-sta a seconda della valuta della carta:4 €, 5 $ o 5 fr. Quando si effettua unprelievo al bancomat non s’instauraalcun collegamento con il conto ban-cario, garantendo così la massima sicurezza. Nel caso di perdita o furtodella Carta Travel Cash, essa vienesostituita gratuitamente in qualsiasiparte del mondo, incluso il creditoche vi era rimasto. Bü

www.swissbankers.ch

Proteggere meglioi soldi in viaggio

consigli di viaggio

›Oltre ai suoi leggendari paesaggi, il can-ton Grigioni beneficia di un patrimonio cul-turale, storico e architettonico di primariaimportanza. Per scoprire queste numerosericchezze, si raccomanda caldamente dipartire in passeggiata assieme a delle guideesperte nella regione di Prettigovia.

Una prima escursione culturale si inoltratra i pittoreschi sentieri pedestri che sovra-stano Pany, sotto l’esperta guida di ChlasiSalzberger. L’uomo non ha eguali quandodescrive le tradizioni ancestrali dei conta-dini di montagna.

Meno stress | Seduto per terra, ChlasiSalzberger mima come si ridiscendeva inpianura con un carico di fieno. Poi, impu-gnando la falce, mostra in che modo i con-tadini falciavano i campi ogni mattina trale 4 e le 6: «All’epoca si faceva tutto il lavoroa mano, e non si era stressati. Oggi, tutto sifa a macchina e si è stressati», sottolineacon malizia prima di evocare un ricordod’infanzia, quando ogni estate saliva al-l’Alpe: «Essere responsabile di una mandriaa dieci anni, era istruttivo».

Oltre alle colorite spiegazioni di ChlasiSalzberger, a mezzogiorno i partecipanti altour si concedono un saporito pic-nic al-

l’aperto composto da una scelta di prodotti tipici: salumi e formaggi, innaffiati natu-ralmente da un po’ di vino rosso locale.

In bici elettrica | La seconda passeggiataculturale si svolge in bici elettrica lungo ilfiume Landquart. Poco dopo Klosters, i par-tecipanti intravedono subito i lavori di am-pliamento del letto del fiume dopo le deva-stanti piene del 2005. Proseguendo in dire-zione di Küblis, la guida richiama la nostraattenzione sul ponte del Sunniberg, alto 70metri e lungo 500, prodezza architettonicache si integra perfettamente nel paesaggio.In seguito, siamo accolti da Marco Walli,talentuoso scultore del legno la cui notorie-tà supera le frontiere regionali: «Finiscoun’opera che sarà offerta dal mio cliente aisuoi partner commerciali in India», confi-da. Infine, le nostre bici elettriche ci ricon-ducono a Schiers, punto finale della nostragita culturale… che nelle pupille non ci la-scia solo bei paesaggi, ma anche utili infor-mazioni sulla vita della gente di qua.‹ tg

Info TouringPer maggiori informazioni sulle escursioni «Stellaund roba» e «Wilde Wasser überbrücken»: Prettigovia Turismo, tel. 0813251111, www.praettigau.info (in tedesco)

I Grigioni sotto una nuova luceLa regione grigionese di Prettigovia propone escursionioriginali che valorizzano il patrimonio architettonico, oltre al modo di vita tradizionale e alla cultura locale.

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jop

In bici attraverso fiori e sentieri.

Chlasi Salzberger mostra i gesti dei contadini di una volta.

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21 giugno 2012 | touring 11 | viaggi e tempo libero 31

Più cultura termaleIn Vallese Le cinque note località termali diBrigerbad, Leukerbad, Ovronnaz, Saillon eVal d’Illiez si sono unite per rafforzare la cul-tura dei bagni termali. Nei prossimi due anni,le cinque località vallesane investiranno oltre100 milioni di franchi nello sviluppo delle in-frastrutture per imprimere una nuova spintaalla tradizionale cultura dei bagni termali.

Trekking sull’acquaAscona–Venezia in barca È un vero unicumnel suo genere: in 8 giorni da Ascona a Vene-zia senza utilizzare le strade ma spostandosisull’acqua a bordo di gommoni a motore. Èun’iniziativa del Forum Lago Maggiore che daalcuni anni sta riscuotendo grande successotra gli amanti del turismo «slow». Si parte dalVerbano il 18 agosto, poi si naviga sul Ticinofino al Po, per sfociare in Adriatico e arrivareinfine nella laguna veneta il 25 agosto. Pertutti i dettagli: www.asconavenezia.org o tel. 0794442755.

I turisti visitano il raccolto delle olive come la vendemmia nelle zone viticole.

Agitare prima dell’usoLa scena offerta durante il raccoltodelle olive attorno alla cittadina me-dievale di Spoleto, in Umbria, è par-ticolarmente teatrale. Negli ultimidue mesi dell’anno gli ulivi vengonoscossi con le macchine. I frutti cado-no nelle reti appositamente disteseattorno all’albero e in poco tempovengono pressati per produrre iltanto ricercato «extra vergine». Perprodurre un litro d’olio si spremonosino a dieci chili di olive. In Svizzerail 25% di questo «oro liquido» vendu-to proviene dalla storica casa italia-na Monini. Già anni fa il programmasvizzero tedesco per i consumatori«Kassensturz» ha attribuito a que-sto marchio il massimo punteggioper la qualità. Zefferino Monini è acapo dell’azienda familiare dal 1991e controlla in modo minuzioso il benapprezzato prodotto di qualità –www.bellaumbria.net/Spoleto e an-cora www.monini.com. sme

›C’è chi la ama e c’è chi la teme, questa pul-sante metropoli ai piedi del Vesuvio. Certa-mente, questa città del Meridione d’Italianon appartiene alle eleganti e rinomate destinazioni di vacanza sulle sponde del Mediterraneo. Troppo rumorosa e caotica,sbuffano gli scontenti, prima di proseguireil viaggio sui loro pullman climatizzati ver-so la Costiera amalfitana, dove la gita con-tinua secondo più comuni canoni turistici.

Napoli è la città per chi ha voglia di sco-prire i veri valori partenopei. La moltitudi-ne di tesori culturali – dal Museo di Capo-dimonte con la sua galleria delle porcellanesino al Teatro San Carlo, dove un tempocantava Caruso – è impressionante, così come il nucleo cittadino con il suo labirintodi vicoli. E la sera, dal quartiere collinaredi Vomero si può ammirare il Vesuvio e loscintillio della città sul mare.

Per individualisti | Ma il vero oro di Na-poli è la sua gente. Abitanti come Ciro Mu-scariello, che nel centro storico ha apertoun alberghetto con poche camere rinnovatecon gusto. Dato che il «Pignatelli» non hauna sala da pranzo, gli ospiti ricevono lacolazione in camera. O come Patrizio Sor-billo, rampollo di una grande famiglia loca-

le. La sua mini pizzeria è costituita di soliquattro tavoli di legno illuminati da luci alneon, ma per la «Margherita» al forno a le-gna di Patrizio la gente fa volentieri la fila.Anche le opere di Giuseppe Cesari sono im-pressionanti: in mezzo a negozi kitsch dellavia dei pastori di San Gregorio Armeno,Giuseppe nella sua officina restaura in tut-ta calma le figurine sacre.

L’arte d’arrangiarsi | I napoletani sono imaestri dell’arte di «arrangiarsi», ossia ilriuscire a trarre il meglio da ciò che si ha,anche se è poco… persino in cucina! Non èpossibile resistere alla delicata mozzarelladi bufala, alle croccanti pizze e alla gustosapasta, che profumano di erbette fresche enemmeno al pesce del sud in tutte le sue va-riazioni. A proposito di pesce: un obbligo peri visitatori di Napoli è una visita serale aMarechiaro. Stando a una canzone popolare,in questo luogo romantico anche i pesci fan-no all’amore quando la luna è alta in cielo. Adir poco promettente!‹ Beatrice Käser

Info TouringL’Oro di Napoli, Viaggi Gourmet di Kuoni «cultimo».Da prenotare in tutte le filiali Kuoni, telefono0442774999, www.cultimo.ch; 5–9 settembre,prezzo per persona: 1890 fr.

L’oro di Napoli è la sua genteNapoli, la metropoli del Sud Italia che attira i visitatori peril Vesuvio, i tesori culturali e l’eccellente cucina. Il vero«oro» della città partenopea sono però i suoi abitanti.

I tipici mini chioschi vengono frequentati volentieri anche solo per fare una chiacchierata.

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N. socio TCS: Data: Firma: Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: [email protected]; per domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8340 Hinwil, tramite posta, solo in Svizzera e nel Liechtenstein.

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21 giugno 2012 | touring 11 | viaggi e tempo libero 31

Più cultura termaleIn Vallese Le cinque note località termali diBrigerbad, Leukerbad, Ovronnaz, Saillon eVal d’Illiez si sono unite per rafforzare la cul-tura dei bagni termali. Nei prossimi due anni,le cinque località vallesane investiranno oltre100 milioni di franchi nello sviluppo delle in-frastrutture per imprimere una nuova spintaalla tradizionale cultura dei bagni termali.

Trekking sull’acquaAscona–Venezia in barca È un vero unicumnel suo genere: in 8 giorni da Ascona a Vene-zia senza utilizzare le strade ma spostandosisull’acqua a bordo di gommoni a motore. Èun’iniziativa del Forum Lago Maggiore che daalcuni anni sta riscuotendo grande successotra gli amanti del turismo «slow». Si parte dalVerbano il 18 agosto, poi si naviga sul Ticinofino al Po, per sfociare in Adriatico e arrivareinfine nella laguna veneta il 25 agosto. Pertutti i dettagli: www.asconavenezia.org o tel. 0794442755.

I turisti visitano il raccolto delle olive come la vendemmia nelle zone viticole.

Agitare prima dell’usoLa scena offerta durante il raccoltodelle olive attorno alla cittadina me-dievale di Spoleto, in Umbria, è par-ticolarmente teatrale. Negli ultimidue mesi dell’anno gli ulivi vengonoscossi con le macchine. I frutti cado-no nelle reti appositamente disteseattorno all’albero e in poco tempovengono pressati per produrre iltanto ricercato «extra vergine». Perprodurre un litro d’olio si spremonosino a dieci chili di olive. In Svizzerail 25% di questo «oro liquido» vendu-to proviene dalla storica casa italia-na Monini. Già anni fa il programmasvizzero tedesco per i consumatori«Kassensturz» ha attribuito a que-sto marchio il massimo punteggioper la qualità. Zefferino Monini è acapo dell’azienda familiare dal 1991e controlla in modo minuzioso il benapprezzato prodotto di qualità –www.bellaumbria.net/Spoleto e an-cora www.monini.com. sme

›C’è chi la ama e c’è chi la teme, questa pul-sante metropoli ai piedi del Vesuvio. Certa-mente, questa città del Meridione d’Italianon appartiene alle eleganti e rinomate destinazioni di vacanza sulle sponde del Mediterraneo. Troppo rumorosa e caotica,sbuffano gli scontenti, prima di proseguireil viaggio sui loro pullman climatizzati ver-so la Costiera amalfitana, dove la gita con-tinua secondo più comuni canoni turistici.

Napoli è la città per chi ha voglia di sco-prire i veri valori partenopei. La moltitudi-ne di tesori culturali – dal Museo di Capo-dimonte con la sua galleria delle porcellanesino al Teatro San Carlo, dove un tempocantava Caruso – è impressionante, così come il nucleo cittadino con il suo labirintodi vicoli. E la sera, dal quartiere collinaredi Vomero si può ammirare il Vesuvio e loscintillio della città sul mare.

Per individualisti | Ma il vero oro di Na-poli è la sua gente. Abitanti come Ciro Mu-scariello, che nel centro storico ha apertoun alberghetto con poche camere rinnovatecon gusto. Dato che il «Pignatelli» non hauna sala da pranzo, gli ospiti ricevono lacolazione in camera. O come Patrizio Sor-billo, rampollo di una grande famiglia loca-

le. La sua mini pizzeria è costituita di soliquattro tavoli di legno illuminati da luci alneon, ma per la «Margherita» al forno a le-gna di Patrizio la gente fa volentieri la fila.Anche le opere di Giuseppe Cesari sono im-pressionanti: in mezzo a negozi kitsch dellavia dei pastori di San Gregorio Armeno,Giuseppe nella sua officina restaura in tut-ta calma le figurine sacre.

L’arte d’arrangiarsi | I napoletani sono imaestri dell’arte di «arrangiarsi», ossia ilriuscire a trarre il meglio da ciò che si ha,anche se è poco… persino in cucina! Non èpossibile resistere alla delicata mozzarelladi bufala, alle croccanti pizze e alla gustosapasta, che profumano di erbette fresche enemmeno al pesce del sud in tutte le sue va-riazioni. A proposito di pesce: un obbligo peri visitatori di Napoli è una visita serale aMarechiaro. Stando a una canzone popolare,in questo luogo romantico anche i pesci fan-no all’amore quando la luna è alta in cielo. Adir poco promettente!‹ Beatrice Käser

Info TouringL’Oro di Napoli, Viaggi Gourmet di Kuoni «cultimo».Da prenotare in tutte le filiali Kuoni, telefono0442774999, www.cultimo.ch; 5–9 settembre,prezzo per persona: 1890 fr.

L’oro di Napoli è la sua genteNapoli, la metropoli del Sud Italia che attira i visitatori peril Vesuvio, i tesori culturali e l’eccellente cucina. Il vero«oro» della città partenopea sono però i suoi abitanti.

I tipici mini chioschi vengono frequentati volentieri anche solo per fare una chiacchierata.

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21 giugno 2012 | touring 11 | club e soci 33

L’istruttore filma ogni movimento dei partecipanti al corso grazie a una telecamera fissata al suo casco.

Gli ultimi consigli prima di avventurarsi sul tracciato.

L’analisi finale rileva alcune lacune chepotranno essere corrette nel pomeriggio inoccasione della seconda guida filmata. Pri-ma di mezzogiorno viene trattato anche unaltro argomento. Sulla base di situazionipratiche vengono affrontati i temi della vi-sibilità e dell’angolo morto. La conclusionein sintesi: mantenere la distanza dal veico-lo che precede è decisivo sia per la propriavisuale sia per quella nello specchietto retrovisore come pure per la distanza difrenata. Uno degli esempi studiati era terri -ficante, perché dimostrava con quanto ri-tardo un’auto vede una motocicletta ad unincrocio. L’analisi ha rilevato come un au-tomobilista non percepisce un motociclistache sopraggiunge durante tre secondi e cheil motociclista ha di conseguenza appenatre secondi per reagire a uno spostamentodella macchina. È apparso chiaro che quan-do si va in giro non bisogna pensare solo asé ma anche agli altri utenti della strada.

Teoria e pratica | I tragitti nella regionedi Thun–Schwarzenburg hanno dimostratochiaramente: si trovano sempre e ovunquesituazioni pericolose. Come quando un ca-ne arriva di corsa davanti alle ruote, vi èghiaia sulla strada oppure un trattore s’im-mette a marcia indietro sulla strada. Perevitare incidenti è importante riconoscere,evitare, reagire. Naturalmente, completanoqueste basi la capacità di guida, la concen-trazione e l’attenzione. Secondo AndreasHofstetter si dovrebbe sempre avere unsorriso sul volto, per dimostrare che non siè stressati. Stanchi ma arricchiti da molteesperienze e consigli, i partecipanti si dan-no appuntamento alla prossima stagionemotociclistica.‹ Felix Maurhofer

Info TouringInformazioni sui corsi moto: www.tcs.ch > corsi.

Varie offerte di corsi

Test & Training TCS offre in sei centri diguida e di sicurezza durante tutto l’annocorsi per conducenti di motociclette e discooter. Una scelta di proposte: MotoBasic, Moto Superior, Moto Road e MotoSport a Lignières. I corsi Basic, Supe-rior e Road sono finanziati dal Fondoper la sicurezza stradale con un contri-buto tra i 100 e i 200 fr. Per gli scooteril TCS offre corsi speciali.

Obiettivo di ogni corso è di far cono-scere a tutti i conducenti i propri limitie quelli dei loro veicoli. Per i motociclistiche per una volta vogliono correre velo-cemente senza traffico in senso oppo-sto, il Touring Club Svizzero ha in pro-gramma corsi di guida su circuiti da gara all’estero. fm

«Sono presente per la sestavolta a un corso moto del TCSe ogni volta imparo qualcosa.Per me le nuove conoscenzesono una buona base per iniziare la stagione»

Marino Sansonidi Meikirch

Più sicurezza se si guarda dritti davanti a sé. Le analisi video scoprono impietosamente gli errori di guida.

32 club e soci | touring 11 | 21 giugno 2012

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Il nuovo corso Moto Road del TCS è imperniato sulla pratica. Tramite analisi filmate i partecipanti possono migliorare il loro modo di guidare. Un corso ricco di insegnamenti per aumentare la sicurezza personale.

In curva con un sorriso

autopresentazione emerge che la maggiorparte dei partecipanti al corso sono fre-quentatori abituali, che non iniziano lanuova stagione motociclistica senza averprima frequentato un corso per moto delTCS. Poiché l’obiettivo del club è quello diaccrescere la sicurezza personale, sono sta-te delineate, analizzate e discusse diversesituazioni stradali con un pericolo poten-ziale. Secondo l’istruttore Reto Kobel, sitratta sempre di fare in modo che ogni motociclista che si esercita costantementenelle procedure di sicurezza affini i proprisensi e sappia prevedere la strada.

Dato che ai motociclisti piace più il ventoin faccia che le lezioni di teoria, il riscalda-mento sulla pista di Stockental arriva almomento giusto. Uno dopo l’altro i centauriserpeggiano fra gli ostacoli, esercitano laguida lenta, affinano la tecnica in curva,migliorano quella visiva come pure la po-stura. Gli istruttori tirano fuori continua-mente dal gruppo uno o l’altro e gli danno iconsigli necessari. Perfino i motociclistipiù esperti possono imparare ancora qual-cosa.

Finalmente può iniziare la prima guidafilmata tra Stockental, Thun e Amsoldingen.Durante questo tragitto gli istruttori si concentrano in primo luogo sul comporta-mento di guida nel traffico. Vale a dire leimmissioni negli incroci e le svolte, l’osser-vanza delle regole stradali o la guida nellerotonde.

›Tra Wattenwil e Riggisberg, nel CantonBerna, s’incontra una curva dietro l’altra.Un tratto ideale per le motociclette, parti-colarmente adatto a esercitarsi alla guida.Oggi però non si richiede una semplice gui-da, dato che alle spalle procede l’istruttoreAndreas Hofstetter con una telecamera fis-sata sul casco. Filma ogni movimento e in-dividua impietosamente le traiettorie sba-gliate. Chi vuole circolare in sicurezza insella ad una moto, deve conoscere bene sestesso e stare sempre all’erta. Alla fine delgiro pomeridiano di due ore ci riesce ogniconducente. Ci vuole molta concentrazioneper affrontare le curve in modo corretto esicuro, facendo attenzione a tutto quelloche si muove sulla strada e nelle vicinanzeche potrebbe rappresentare un pericolo, econtemporaneamente provare ancora ilpiacere di guidare.

Analisi impietosa | Un’ora dopo, ci si ritrova tutti assieme nella sala di teoria delCentro di sicurezza stradale Stockental. Isette partecipanti al corso attendono contrepidazione l’analisi dei video. Mentrefuori le ruote surriscaldate stanno raffred-dandosi lentamente, Hofstetter si accingead una critica costruttiva. «Guarda, quimentre svoltavi non ti sei immesso nel mo-do giusto, una cosa che può portare a colli-sioni e ricordati di guidare più a destra nel-le strade strette», commenta l’istruttoredurante una sequenza filmata.

In quasi tutti i presenti esiste qua e là unpotenziale di miglioramento e in ognunocresce la consapevolezza che non si smettemai d’imparare durante tutta la vita. Poi-ché i video non mentono, l’analisi è istrut-tiva e utile ad accrescere la propria sicurez-za sulla strada. Così le traiettorie in curvadevono essere affrontate in modo pulito,eventuali pericoli riconosciuti in anticipoed evitati con manovre adeguate, quali fre-nate o aggiramenti.

Teoria e molta pratica | Il nuovo corsoMoto Road del TCS inizia con una piccolalezione di teoria, che gli istruttori AndreasHofstetter e Reto Kobel impartiscono inmodo serio ma informale. Durante il giro di

«È stato davvero molto arricchente imparare ad allenare gli occhi ed esercitarsi in strada a riconoscere in anticipo i vari pericoli»

Heidi Schuwey di Jaun

«Grazie alle analisi filmateora so come guido in curva e cosa posso migliorare. Per me il corso è un’ottima conferma della mia condizione»

Irene Burri di Schwarzenburg

Esercitazioni anche tra gli ostacoli d’acqua.

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21 giugno 2012 | touring 11 | club e soci 33

L’istruttore filma ogni movimento dei partecipanti al corso grazie a una telecamera fissata al suo casco.

Gli ultimi consigli prima di avventurarsi sul tracciato.

L’analisi finale rileva alcune lacune chepotranno essere corrette nel pomeriggio inoccasione della seconda guida filmata. Pri-ma di mezzogiorno viene trattato anche unaltro argomento. Sulla base di situazionipratiche vengono affrontati i temi della vi-sibilità e dell’angolo morto. La conclusionein sintesi: mantenere la distanza dal veico-lo che precede è decisivo sia per la propriavisuale sia per quella nello specchietto retrovisore come pure per la distanza difrenata. Uno degli esempi studiati era terri -ficante, perché dimostrava con quanto ri-tardo un’auto vede una motocicletta ad unincrocio. L’analisi ha rilevato come un au-tomobilista non percepisce un motociclistache sopraggiunge durante tre secondi e cheil motociclista ha di conseguenza appenatre secondi per reagire a uno spostamentodella macchina. È apparso chiaro che quan-do si va in giro non bisogna pensare solo asé ma anche agli altri utenti della strada.

Teoria e pratica | I tragitti nella regionedi Thun–Schwarzenburg hanno dimostratochiaramente: si trovano sempre e ovunquesituazioni pericolose. Come quando un ca-ne arriva di corsa davanti alle ruote, vi èghiaia sulla strada oppure un trattore s’im-mette a marcia indietro sulla strada. Perevitare incidenti è importante riconoscere,evitare, reagire. Naturalmente, completanoqueste basi la capacità di guida, la concen-trazione e l’attenzione. Secondo AndreasHofstetter si dovrebbe sempre avere unsorriso sul volto, per dimostrare che non siè stressati. Stanchi ma arricchiti da molteesperienze e consigli, i partecipanti si dan-no appuntamento alla prossima stagionemotociclistica.‹ Felix Maurhofer

Info TouringInformazioni sui corsi moto: www.tcs.ch > corsi.

Varie offerte di corsi

Test & Training TCS offre in sei centri diguida e di sicurezza durante tutto l’annocorsi per conducenti di motociclette e discooter. Una scelta di proposte: MotoBasic, Moto Superior, Moto Road e MotoSport a Lignières. I corsi Basic, Supe-rior e Road sono finanziati dal Fondoper la sicurezza stradale con un contri-buto tra i 100 e i 200 fr. Per gli scooteril TCS offre corsi speciali.

Obiettivo di ogni corso è di far cono-scere a tutti i conducenti i propri limitie quelli dei loro veicoli. Per i motociclistiche per una volta vogliono correre velo-cemente senza traffico in senso oppo-sto, il Touring Club Svizzero ha in pro-gramma corsi di guida su circuiti da gara all’estero. fm

«Sono presente per la sestavolta a un corso moto del TCSe ogni volta imparo qualcosa.Per me le nuove conoscenzesono una buona base per iniziare la stagione»

Marino Sansonidi Meikirch

Più sicurezza se si guarda dritti davanti a sé. Le analisi video scoprono impietosamente gli errori di guida.

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21 giugno 2012 | touring 11 | club e soci 35

›La rituale convocazione dell’ufficio dellacircolazione è arrivata: all’ora X, del giornoY, bisognerà presentarsi presso il relativocentro tecnico cantonale per procedere alcollaudo ufficiale. Per essere certi che ilveicolo superi l’esame è meglio farlo primacontrollare dal proprio meccanico di fidu-cia. Ma cosa bisogna dirgli per evitare chevi rimetta completamente «a nuovo» lamacchina, con la conseguente salatissimafattura?

La regola d’oro è: dare istruzioni chiare!Se i servizi sono stati svolti regolarmente esi tratta del primo collaudo ufficiale daquando la vettura è stata immatricolata,ossia dopo quattro anni, le cose da fare sono piuttosto semplici: pulire accurata-mente il veicolo anche sotto la scocca (even-tualmente anche il motore) e procedere aicontrolli di fari, freni, sterzo e sospensioni.Per un’automobile di classe media la fattu-ra dovrebbe attestarsi sui 300 fr., più circa150 fr. per i lavori di pulizia. Ad ogni modo,si raccomanda di verificare sempre i prezziaffissi nei garage.

Preventivo scritto | Per quel che con-cerne le auto più anziane, specie quelle dasottoporre a collaudo ogni due anni, prima

Come prepararsi al collaudo ufficialeCosa bisogna fare prima di portare la propria automobileal collaudo dell’ufficio cantonale di circolazione? Una serie di consigli del TCS per evitare costose sorprese.

Nei centri tecnici del TCS si può eseguire un pre-collaudo per certificare eventuali difetti.

Ch

rist

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Bo

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di effettuare eventuali onerose riparazioniè utile confrontare il valore del veicolo con le spese da sostenere per prepararlo all’esame ufficiale. Questo, soprattutto sele auto presentano danni cagionati dallaruggine oppure problemi di carrozzeria. Unpreventivo scritto da parte del garagista faciliterà la decisione. Infatti, se i costi di riparazione sono più elevati del valore residuo della macchina, forse non conviene affrontare la spesa.

Prima dal TCS | Ma se proprio volete essere sicuri delle condizioni in cui si trovail vostro veicolo, la cosa migliore è di effet-tuare un «pre-collaudo» in uno dei centritecnici del Touring Club Svizzero. Qui, perpoche decine di franchi, vi sarà fornita unalista completa degli eventuali difetti ri-scontrati dagli esperti del TCS. Basterà poiconsegnarla al vostro garagista: avrete cosìdefinito in modo chiaro il suo mandato. Èuna procedura un po’ più lunga, ma che puòrivelarsi estremamente economica!‹ ac

Info TouringUna serie di consigli utili per prepararsi al collaudoufficiale, come pure indirizzi e prestazioni dei Centritecnici del TCS, sono pubblicati sul sito www.tcs.ch,rubrica: Auto&Mobilità > Centri tecnici.

il TCS non vipianta in asso

Il cane dei ciechi è un «familiare» Sul TCS si può sempre contare. Lo con-ferma un socio titolare del Libretto ETI.«Sono cieco dalla nascita e un cane perciechi mi accompagna ovunque», rac-conta il socio.

«Un giorno, prima della partenza perun viaggio, il mio cane si è ammalatogravemente e il veterinario mi ha scon-sigliato di viaggiare nei successivi tregiorni, perché l’animale doveva venirecurato sul posto. Senza di lui non avreicomunque potuto spostarmi, sia per-ché senza il mio caro animale al seguitonon potrei proprio intraprendere ilviaggio, sia perché lui è la mia guida in-dispensabile in ogni situazione», pro-segue il non vedente.

Così l’uomo ha annullato il viaggio eha spedito al TCS il certificato del vete-rinario, assieme alle proprie motivazio-ni. Chiedeva al TCS il rimborso dellespese di annullamento fatturate dal-l’agenzia di viaggio. Nel caso di una ma-lattia grave del titolare o di una perso-na a lui vicino, il Libretto ETI fornisceinfatti le proprie prestazioni. Tra i be-neficiari sono contemplati il titolare delLibretto ETI, le persone che vivono conlui sotto lo stesso tetto, invitati mino-renni che intrattengono relazioni fami-liari con colui che viaggia ma che nonabitano in famiglia.

Tuttavia, il cane in questione non èuna persona, dunque per principio nonbeneficia delle prestazioni del LibrettoETI. Ma poiché si tratta di un cane perciechi, dal quale la persona interessatadipende, in questo caso speciale il Libretto ETI ha considerato di poterconcedere le sue prestazioni. E così icosti di cancellazione del viaggio, so-stenuti del titolare cieco, sono statirimborsati. tg

In questa rubrica saranno segnalati in ordine sparso casi concreti, nei quali il TCS ha preso a braccetto con efficienza i suoi soci. Per motivi di protezione dei dati gli eventi e le persone sono state rese anonime.

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›La rituale convocazione dell’ufficio dellacircolazione è arrivata: all’ora X, del giornoY, bisognerà presentarsi presso il relativocentro tecnico cantonale per procedere alcollaudo ufficiale. Per essere certi che ilveicolo superi l’esame è meglio farlo primacontrollare dal proprio meccanico di fidu-cia. Ma cosa bisogna dirgli per evitare chevi rimetta completamente «a nuovo» lamacchina, con la conseguente salatissimafattura?

La regola d’oro è: dare istruzioni chiare!Se i servizi sono stati svolti regolarmente esi tratta del primo collaudo ufficiale daquando la vettura è stata immatricolata,ossia dopo quattro anni, le cose da fare sono piuttosto semplici: pulire accurata-mente il veicolo anche sotto la scocca (even-tualmente anche il motore) e procedere aicontrolli di fari, freni, sterzo e sospensioni.Per un’automobile di classe media la fattu-ra dovrebbe attestarsi sui 300 fr., più circa150 fr. per i lavori di pulizia. Ad ogni modo,si raccomanda di verificare sempre i prezziaffissi nei garage.

Preventivo scritto | Per quel che con-cerne le auto più anziane, specie quelle dasottoporre a collaudo ogni due anni, prima

Come prepararsi al collaudo ufficialeCosa bisogna fare prima di portare la propria automobileal collaudo dell’ufficio cantonale di circolazione? Una serie di consigli del TCS per evitare costose sorprese.

Nei centri tecnici del TCS si può eseguire un pre-collaudo per certificare eventuali difetti.

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di effettuare eventuali onerose riparazioniè utile confrontare il valore del veicolo con le spese da sostenere per prepararlo all’esame ufficiale. Questo, soprattutto sele auto presentano danni cagionati dallaruggine oppure problemi di carrozzeria. Unpreventivo scritto da parte del garagista faciliterà la decisione. Infatti, se i costi di riparazione sono più elevati del valore residuo della macchina, forse non conviene affrontare la spesa.

Prima dal TCS | Ma se proprio volete essere sicuri delle condizioni in cui si trovail vostro veicolo, la cosa migliore è di effet-tuare un «pre-collaudo» in uno dei centritecnici del Touring Club Svizzero. Qui, perpoche decine di franchi, vi sarà fornita unalista completa degli eventuali difetti ri-scontrati dagli esperti del TCS. Basterà poiconsegnarla al vostro garagista: avrete cosìdefinito in modo chiaro il suo mandato. Èuna procedura un po’ più lunga, ma che puòrivelarsi estremamente economica!‹ ac

Info TouringUna serie di consigli utili per prepararsi al collaudoufficiale, come pure indirizzi e prestazioni dei Centritecnici del TCS, sono pubblicati sul sito www.tcs.ch,rubrica: Auto&Mobilità > Centri tecnici.

il TCS non vipianta in asso

Il cane dei ciechi è un «familiare» Sul TCS si può sempre contare. Lo con-ferma un socio titolare del Libretto ETI.«Sono cieco dalla nascita e un cane perciechi mi accompagna ovunque», rac-conta il socio.

«Un giorno, prima della partenza perun viaggio, il mio cane si è ammalatogravemente e il veterinario mi ha scon-sigliato di viaggiare nei successivi tregiorni, perché l’animale doveva venirecurato sul posto. Senza di lui non avreicomunque potuto spostarmi, sia per-ché senza il mio caro animale al seguitonon potrei proprio intraprendere ilviaggio, sia perché lui è la mia guida in-dispensabile in ogni situazione», pro-segue il non vedente.

Così l’uomo ha annullato il viaggio eha spedito al TCS il certificato del vete-rinario, assieme alle proprie motivazio-ni. Chiedeva al TCS il rimborso dellespese di annullamento fatturate dal-l’agenzia di viaggio. Nel caso di una ma-lattia grave del titolare o di una perso-na a lui vicino, il Libretto ETI fornisceinfatti le proprie prestazioni. Tra i be-neficiari sono contemplati il titolare delLibretto ETI, le persone che vivono conlui sotto lo stesso tetto, invitati mino-renni che intrattengono relazioni fami-liari con colui che viaggia ma che nonabitano in famiglia.

Tuttavia, il cane in questione non èuna persona, dunque per principio nonbeneficia delle prestazioni del LibrettoETI. Ma poiché si tratta di un cane perciechi, dal quale la persona interessatadipende, in questo caso speciale il Libretto ETI ha considerato di poterconcedere le sue prestazioni. E così icosti di cancellazione del viaggio, so-stenuti del titolare cieco, sono statirimborsati. tg

In questa rubrica saranno segnalati in ordine sparso casi concreti, nei quali il TCS ha preso a braccetto con efficienza i suoi soci. Per motivi di protezione dei dati gli eventi e le persone sono state rese anonime.

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21 giugno 2012 | touring 11 | club e soci 37

TCS Moto Assistance per moto e scooter

La Patrouille aiuta anche i motociclistiForse non tutti ancora sanno che la Patro-uille TCS non soccorre solo i soci che rimangono in panne con la loro auto, maanche quelli che viaggiano in moto e scoo-ter. A condizione che abbiano la TCS MotoAssistance. Per soli 41 fr. l’anno (48 fr. peri non soci TCS), si ha diritto al soccorsostradale in Svizzera e all’estero, all’even-tuale trasporto a domicilio della moto e alrimborso di eventuali costi di ritorno anti-cipato o di soggiorno prolungato. TCS MotoAssistance include altre importanti presta-zioni all’estero, come il rimpatrio sanitariod’urgenza e la protezione giuridica «Circo-lazione». Sottoscrizioni online: www.tcs.ch(Assistenza). ac

Nuove Mercedes Bper la 2-fasiSono state consegnate di recente nel nuovo centro Test & Training TCS di Derendingen(SO) le nuove Mercedes B 180 da utilizzare durante la seconda giornata dei corsi obbligatori per la patente in due fasi. Si tratta di 26 automobili dotate di equipaggia-mento speciale, con doppi pedali per il monitore e strumento di misurazione per laguida «ecologica», che vengono impiegate durante la cosiddetta prova di «feedback di guida». Le Mercedes B presteranno servizio in tutti i sei centri di guida del TCS in Svizzera. Nella foto, la consegna delle 26 auto a Markus Serafini, direttore diTest&Training TCS SA, da parte di Michaela Steffen di Mercedes-Benz Svizzera.

Tutte le informazioni riguardanti i corsi obbligatori per neo conducenti volti all’ot-tenimento della licenza di condurre definitiva si possono trovare al sito Internet:www.test-e-trainingtcs.ch (rubrica: Formazione 2-fasi). ac

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Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

TCS Societariato www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rataTCS Tessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.–Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–

(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

TCS Libretto ETI www.eti.ch

Europa motorizzato «Famiglia» Fr.103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura fuori Europa Fr. 45.–

TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica circolazione da Fr.111.–

TCS Card Assistancewww.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

TCS Protezione giuridica www.assista.ch

TCS Assicurazione protezione giuridicaCircolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96.–Privata senza sottoscrivere la circolazione«Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.–Privata con circolazione già sottoscritta«Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.–Immobili Fr. 60.–

TCS Assicurazione autowww.tcs-assicurazione-auto.ch

Responsabilità civile, casco parziale, cascocollisione, capitale incidente, protezione delbonus, danni di parcheggio 0800801800

Assicurazioni due ruotewww.assistancetcs.ch

TCS Velo Assistance con assistenza e casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*copertura casco fino a Fr. 7500.– Fr. 172.–*TCS Moto Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero

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TCS MasterCard Gold Fr.100.–TCS MasterCard Fr. 50.–TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–TCS MasterCard COOLDOWN CLUB Fr. 0.–

Infotech www.infotechtcs.ch

Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori emette a disposizione dei soci informa zioni rac-colte e redatte in modo competente e neutrale.

Test&Training www.test-e-trainingtcs.ch

Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento diguida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz,Stockental e Emmen.

Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch

Corsi obbligatori per la licenza di condurre.

TCS Viaggi www.viaggi-tcs.ch

TCS Viaggi 0844 888 333TCS Campingwww.campingtcs.ch 058 827 25 20TCS Hotels Schloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 091 795 11 15Ciclo e svago tcs www.bici.tcs.ch Fo

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21 giugno 2012 | touring 11 | club e soci 37

TCS Moto Assistance per moto e scooter

La Patrouille aiuta anche i motociclistiForse non tutti ancora sanno che la Patro-uille TCS non soccorre solo i soci che rimangono in panne con la loro auto, maanche quelli che viaggiano in moto e scoo-ter. A condizione che abbiano la TCS MotoAssistance. Per soli 41 fr. l’anno (48 fr. peri non soci TCS), si ha diritto al soccorsostradale in Svizzera e all’estero, all’even-tuale trasporto a domicilio della moto e alrimborso di eventuali costi di ritorno anti-cipato o di soggiorno prolungato. TCS MotoAssistance include altre importanti presta-zioni all’estero, come il rimpatrio sanitariod’urgenza e la protezione giuridica «Circo-lazione». Sottoscrizioni online: www.tcs.ch(Assistenza). ac

Nuove Mercedes Bper la 2-fasiSono state consegnate di recente nel nuovo centro Test & Training TCS di Derendingen(SO) le nuove Mercedes B 180 da utilizzare durante la seconda giornata dei corsi obbligatori per la patente in due fasi. Si tratta di 26 automobili dotate di equipaggia-mento speciale, con doppi pedali per il monitore e strumento di misurazione per laguida «ecologica», che vengono impiegate durante la cosiddetta prova di «feedback di guida». Le Mercedes B presteranno servizio in tutti i sei centri di guida del TCS in Svizzera. Nella foto, la consegna delle 26 auto a Markus Serafini, direttore diTest&Training TCS SA, da parte di Michaela Steffen di Mercedes-Benz Svizzera.

Tutte le informazioni riguardanti i corsi obbligatori per neo conducenti volti all’ot-tenimento della licenza di condurre definitiva si possono trovare al sito Internet:www.test-e-trainingtcs.ch (rubrica: Formazione 2-fasi). ac

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Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

TCS Societariato www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rataTCS Tessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.–Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–

(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

TCS Libretto ETI www.eti.ch

Europa motorizzato «Famiglia» Fr.103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura fuori Europa Fr. 45.–

TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica circolazione da Fr.111.–

TCS Card Assistancewww.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

TCS Protezione giuridica www.assista.ch

TCS Assicurazione protezione giuridicaCircolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96.–Privata senza sottoscrivere la circolazione«Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.–Privata con circolazione già sottoscritta«Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.–Immobili Fr. 60.–

TCS Assicurazione autowww.tcs-assicurazione-auto.ch

Responsabilità civile, casco parziale, cascocollisione, capitale incidente, protezione delbonus, danni di parcheggio 0800801800

Assicurazioni due ruotewww.assistancetcs.ch

TCS Velo Assistance con assistenza e casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*copertura casco fino a Fr. 7500.– Fr. 172.–*TCS Moto Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero

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Page 38: Touring 11 / 2012 italiano

Radio DAB+, Internet, OUC, lettore multimediale e batteria ricaricabile!

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1 apparecchio – 4 possibilitàQuesta radio vi offre 3 possibilità di ricezione:

Radio DAB+ e OUCCosa significa DAB+?DAB sta per Digital Audio Broadcasting e si tratta di uno standard internazionale di radiodiffusione digitale per la ricezione mobile. Un canale DAB permette di distribuire contemporaneamente più reti radiofoniche e garantisce una ricezione assolutamente esente da disturbi e inter-ferenze. Il DAB offre numerosi vantaggi ed è destinato a sostituire nel medio/lungo periodo la radio in OUC.

Radio internetAvete la possibilità di ricevere fino a 15‘000 stazioni mon-diali radio da internet. Per poter ricevere queste stazioni occorre essere collegati ad internet. L‘apparecchio vi dà le possibilità seguenti:– ricezione senza cavo (WiFi)– ricezione con cavo LAN (internet con cavo)

Lettore multimedialeAvete la possibilità di riprodurre la musica che si trova sul vostro computer/rete (formati: MP3/WMA/AAC)

Altre specificazioni della radio:•2oredisvegliaconfunzioneSleepeSnooze•30preselezioni(10xDAB+/10xOUC/10xradiointernet)•presasettoreobatteriaricaricabile(finoa5oredi

musica)•AUX-INpercollegarep.es.unlettoreMP3•telecomandoepresapercuffie•potenza:5WattRMS(3Wattconbatteria)•dimensioni(AxLxP):190x115x140mm•garanzia:2anni

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N. socio TCS: Data: Firma:Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: [email protected]; per domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8340 Hinwil, tramite posta, solo in Svizzera e nel Liechtenstein.

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Page 40: Touring 11 / 2012 italiano

21 giugno 2012 | touring 11 | la pagina dei lettori 41

impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques- Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, MathiasWyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistentecaporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeer strasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25.E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIECen tre d’impression Edipresse Lau sanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS,cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Tou-ring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Non forzare i propri dirittiDeve essere chiaro a ciascun utente dellastrada che esistono diversi livelli in cui sisvolge la mobilità: corsie per auto, passaggipedonali, ciclopiste ecc. Chi si muove suuno spazio che non è il suo, si deve per primacosa orientare e assicurare che lo spazioche non gli appartiene sia libero. Ed ora lacosa più importante, ossia il rispetto neiconfronti degli altri utenti del traffico: constrisce pedonali o senza, con segnaletica osenza. Ma sempre con pazienza! Attaccarsiin modo ottuso, arrogante e non molto intel-ligente ai propri diritti può avere conseguen-ze fatali. A cosa serve comportarsi così, sepoi sull’epitaffio della tomba ci sarà scritto:«Avevo ragione io». Martin Zollinger (@)

Autonoleggio alla portogheseNegli aeroporti del Portogallo sono attivediverse piccole società di noleggio che, gra-zie a costi più bassi, offrono auto a tariffemolto favorevoli. Ma quando si confron-tano i prezzi, si deve fare bene attenzionealle condizioni di contratto. Ciò che da«Hertz» è incluso, da «Airauto» è ottenibilesolo con un supplemento. Questi offerentilavorano con uffici mobili e personale abuon mercato, che capisce poco o nulla deidiversi modelli d’auto. Al momento del ri-tiro e della consegna, il veicolo deve esserecontrollato a fondo. È ormai diffusa la cat-tiva abitudine di consegnare le auto conpoco carburante o addirittura «a secco». Èpiuttosto spiacevole, soprattutto se ci si ac-corge quando si è in mezzo all’autostrada.Il livello di carburante viene indicato cor-rettamente sul protocollo, ma non azzarda-

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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile in viare le lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).

il concorso

Colorito splendente ed occhi ammiccantiI prodotti per il trucco Beauty Highlightdi Artdeco garantiscono alle signoreuna tinta radiosa ed occhi eleganti.Composto da una base per le palpebre,un intensificatore di tinta, di un eye linerimpermeabile come pure di uno specia-le mascara tutto in uno, questo set perun maquillage professionale vi incante-rà. Niente di meglio per iniziare l’estate!In palio vi sono 7 set Beauty Highlightdel valore totale di 560 franchi.

Sponsor del premio: Artdecowww.dekora.ch

Le domande: 1. Quanti bagagli ha registrato

nel 2011 Swissport all’aeroporto di Zurigo?

2. In quale cantone svizzero si trovala regione di Prettigovia?

3. Come si chiama il nuovo corso di guida del TCS per motociclisti?

Si possono fornire le risposte per posta (solosu cartolina postale), tramite SMS o www.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 9/2012: il soggiorno all’albergoWellness Golf Panorama di Lipperswil è statovinto da Nicola Beltrami di Cugnasco.

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. Ivincitori saranno estratti a sorte e avvertitiper iscritto. I premi non possono essere sosti-tuiti da una somma di denaro equivalente.Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Nonsarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte osu www.touring.ch. Termine d’invio: 1° luglio 2012

tevi a riconsegnare «vuoto» il veicolo. Perquesto motivo, accettate soltanto auto conil pieno e non lasciatevi abbindolare dascuse campate in aria. Inoltre, controllateche l’auto sia equipaggiata con gli accessoriobbligatori, che in Portogallo sono il trian-golo di panne e il gilet fluorescente.

Peter Stoller (@)

Non forzare l’immissione in autostradaAnche se prima di ogni rampa d’accesso inautostrada si trova un enorme cartello di«dare la precedenza», la maggior parte deiconducenti dà per scontato di avere la pre-cedenza per immettersi nella carreggiataautostradale o che comunque vengono sem-plicemente lasciati «entrare», non importase il traffico è intenso. E così si mette lafreccia ancor prima di trovarsi in paralleloalla corsia autostradale, seguendo il prin-cipio: la freccia è accesa, allora ho la prece-denza. In questa situazione sono di enormeimportanza il buonsenso e il rispetto.

Cyrill Pflugi (@)Turgovia non è San Gallo«Touring» 10/2012

Da sapere: le città Arbon e Bischofszell sitrovano effettivamente vicino al confinecon il Canton San Gallo, ma sono ancora nelCanton Turgovia. Entrambe sono capoluo-ghi di distretto e vale proprio la pena visi-tarle. Jakob Stauber (@)

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Page 41: Touring 11 / 2012 italiano

21 giugno 2012 | touring 11 | la pagina dei lettori 41

impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques- Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, MathiasWyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistentecaporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeer strasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25.E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIECen tre d’impression Edipresse Lau sanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS,cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Tou-ring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Non forzare i propri dirittiDeve essere chiaro a ciascun utente dellastrada che esistono diversi livelli in cui sisvolge la mobilità: corsie per auto, passaggipedonali, ciclopiste ecc. Chi si muove suuno spazio che non è il suo, si deve per primacosa orientare e assicurare che lo spazioche non gli appartiene sia libero. Ed ora lacosa più importante, ossia il rispetto neiconfronti degli altri utenti del traffico: constrisce pedonali o senza, con segnaletica osenza. Ma sempre con pazienza! Attaccarsiin modo ottuso, arrogante e non molto intel-ligente ai propri diritti può avere conseguen-ze fatali. A cosa serve comportarsi così, sepoi sull’epitaffio della tomba ci sarà scritto:«Avevo ragione io». Martin Zollinger (@)

Autonoleggio alla portogheseNegli aeroporti del Portogallo sono attivediverse piccole società di noleggio che, gra-zie a costi più bassi, offrono auto a tariffemolto favorevoli. Ma quando si confron-tano i prezzi, si deve fare bene attenzionealle condizioni di contratto. Ciò che da«Hertz» è incluso, da «Airauto» è ottenibilesolo con un supplemento. Questi offerentilavorano con uffici mobili e personale abuon mercato, che capisce poco o nulla deidiversi modelli d’auto. Al momento del ri-tiro e della consegna, il veicolo deve esserecontrollato a fondo. È ormai diffusa la cat-tiva abitudine di consegnare le auto conpoco carburante o addirittura «a secco». Èpiuttosto spiacevole, soprattutto se ci si ac-corge quando si è in mezzo all’autostrada.Il livello di carburante viene indicato cor-rettamente sul protocollo, ma non azzarda-

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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile in viare le lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).

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Colorito splendente ed occhi ammiccantiI prodotti per il trucco Beauty Highlightdi Artdeco garantiscono alle signoreuna tinta radiosa ed occhi eleganti.Composto da una base per le palpebre,un intensificatore di tinta, di un eye linerimpermeabile come pure di uno specia-le mascara tutto in uno, questo set perun maquillage professionale vi incante-rà. Niente di meglio per iniziare l’estate!In palio vi sono 7 set Beauty Highlightdel valore totale di 560 franchi.

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Le domande: 1. Quanti bagagli ha registrato

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Cyrill Pflugi (@)Turgovia non è San Gallo«Touring» 10/2012

Da sapere: le città Arbon e Bischofszell sitrovano effettivamente vicino al confinecon il Canton San Gallo, ma sono ancora nelCanton Turgovia. Entrambe sono capoluo-ghi di distretto e vale proprio la pena visi-tarle. Jakob Stauber (@)

Page 42: Touring 11 / 2012 italiano

42 l’incontro | touring 11 | 21 giugno 2012

Dopo lo studio del dossier, il perito procedea un approfondito incontro esplorativo. Adipendenza del caso, ricorre a test dellapersonalità, attitudinali e di efficienza ela-borati per la psicologia del traffico. Un rap-porto finale è stilato e trasmesso alle auto-rità, che decidono in ultima istanza.

Quali indizi indicano che un individuo è inettoalla guida?Una mancanza di controllo di sé, dei propriimpulsi ed emozioni. Si constata una diffi-coltà ad accettare i propri limiti, le regole ele leggi, per il fatto che esse costituisconoun ostacolo alla libertà personale. Le per-sone inabili non sono mai coscienti dei loroproblemi, banalizzano i loro comportamen-ti scorretti e proiettano l’errore sulla poli-zia, le autorità o perfino sul perito.

In che modo si rimedia a questi problemi caratteriali?Proponiamo di farsi seguire da uno psico-terapeuta specialista nel campo della psi-cologia della circolazione, indipendente dalnostro istituto, oppure un corso organizza-to dall’upi. Lo scopo è di responsabilizzarela persona, di farle prendere coscienza del-le proprie difficoltà, di aumentare la suamotivazione a cambiare e di elaborare alcu-ne strategie da applicare nelle situazioni arischio allo scopo di diminuire la probabi-lità di recidiva.

A quale fascia d’età appartengono le personeche analizzate?Per quanto riguarda i problemi caratteriali,vediamo in gran maggioranza dei giovanimaschi tra 18 e 25 anni. Per contro, se sitratta di tre bocciature agli esami, sono uomini e donne tra i 20 e 60 anni.

E per quali motivi falliscono per tre volte i loro esami di guida?È spesso gente che ha fretta di ottenere lapatente e che manca di pratica o che ha dif-ficoltà a controllare lo stress. S’incontranospesso persone con un retroterra culturalediverso, che non hanno coscienza delle esi-genze della rete stradale svizzera.

Fornite spesso pareri sfavorevoli?Rappresentano una minoranza di casi, madobbiamo far di tutto per identificare i conducenti potenzialmente pericolosi e toglierli dalla strada.«

Intervista: Jacques-Olivier Pidoux

La psicologa e psicoterapeuta Susi Genevay ha di recentefondato a Yverdon, nel Canton Vaud, un istituto incaricato di svolgere perizie sull’attitudine alla guida.

Quali sono le persone che devono sottoporsia una perizia psicologica?Quelle che hanno bocciato tre volte gli esa-mi di guida, i nuovi conducenti la cui paten-te è stata annullata dopo due ritiri nel pe-riodo di prova di tre anni, come pure i plu-rirecidivi.

A grandi linee, come si svolge una periziapsicologica?

»Lei ha fondato a Yverdon-les-Bains l’ADP, Istituto d’azione e di sviluppo inpsicologia del traffico. Perché?Susi Genevay: In seguito all’inasprimentodella legge sulla circolazione stradale nel2005, le richieste di perizie psicologiche sono letteralmente esplose, mentre ci sonopochi psicologi formati in questo campo inSvizzera romanda. È per rispondere a que-sta domanda che è stata creata l’ADP.

L’esperta che decide chi può guidare

Susi Genevay dirige a Yverdon (VD) un istituto che realizza perizie attitudinali alla guida.

In pillolePsicologa e psicoterapeuta iscritta alla Federazionesvizzera degli psicologi (FSP), Susi Genevay è direttrice dell’ADP – Istituto d’azione e di sviluppo inpsicologia del traffico a Yverdon. L’ADP conta attualmente quattro psicologi. Susi Genevay è purerappresentante della Società svizzera di psicologiadella circolazione (SPC) per la Svizzera romanda.

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