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La benzina sale alle stelle È meglio cambiare stile di guida o circolare meno 13 Euro 2012 in Ucraina Con il calcio si promuove anche il turismo 26 Test dell’Audi Q3 Una Suv bella e compatta dalle grandi prestazioni 14 Concorso: in palio un elegante orologio da donna 41 3 maggio 2012 touring 8 www.touring.ch GAA 1214 Vernier Il giornale della mobilità Per viaggi in pullman più sicuri Non disturbare il conducente 4 Importazione diretta di auto I concessionari si lamentano 10 Per bimbi in monopattino La prima scuola guida 34

Touring 8 / 2012 italiano

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Il giornale della mobilità, edizione del 3 maggio 2012

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Page 1: Touring 8 / 2012 italiano

La benzina sale alle stelleÈ meglio cambiare stile di guida o circolare meno 13

Euro 2012 in UcrainaCon il calcio si promuove anche il turismo 26

Test dell’Audi Q3 Una Suv bella e compattadalle grandi prestazioni 14

Concorso: in palio un elegante orologio da donna 41

3 maggio 2012 touring 8www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

Per viaggi in pullman più sicuri

Non disturbare il conducente 4

Importazione diretta di auto

I concessionari si lamentano 10

Per bimbi in monopattino

La prima scuola guida 34

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3 maggio 2012 | touring 8 | editoriale e sommario 3

Dal mese di agosto dell’anno scorso ilprezzo della benzina senza piombo 95 ècresciuto da 1,78 fr. ad almeno 1,84 fr.al litro. Dieci anni fa gli automobilistisvizzeri pagavano soltanto 1,29 fr. perquesto carburante. Ma a che livello devearrivare il prezzo della benzina per indurre gli svizzeri a rinunciare all’auto-mobile?

Un recente studio commissionato dalgiornale gratuito «20minuti» dimostrache gli svizzeri difficilmente si fannocondizionare dall’aumento del prezzodel carburante. Solamente il sei percen-to ha ridotto l’uso dell’automobile, men-tre più di un terzo non ha limitato il pro-prio consumo di benzina. Soltanto se ilprezzo superasse i due franchi al litro si avrebbero degli effetti sul comporta-mento degli automobilisti. Che l’aumen-to della benzina sia argomento politicodi scottante attualità è risultato eviden-te di recente in Italia. Non appena è sta-to preannunciato un prezzo pari a dueeuro al litro, tra gli abitanti della vicinapenisola si sono accese vivaci proteste.

Ulteriori approfondimenti sull’argo-mento dei prezzi dei carburanti potetetrovarli sull’attuale «Touring». In so-stanza, si deve prestare più attenzionealle proprie abitudini in materia di mobilità in generale e di stile di guida inparticolare, dunque: guidare con accor-tezza e badare ai consumi indicati quan-do si acquista una nuova auto.

Felix Maurhofer, caporedattore

Dov’è la soglia deldolore del prezzodella benzina?

Foto di copertinaAutore: Nadia Rambaldi

primo piano 4 Migliorare la sicurezza dei pullmann

Aumentare gli standard di sicurezzadopo l’incidente in Vallese.

società e mobilità 9 Svago negli aeroporti svizzeri

In gita coi bimbi a Kloten, mentreCointrin prova auto ecologiche.

9 Il consulente Dogane incustodite: autodichiarazione.

10 In aumento le importazioni dirette Un fenomeno che crea scontento tra gli importatori d’auto ufficiali.

13 Prezzo dei carburanti Il caro benzina non scoraggia ancoragli automobilisti svizzeri.

13 Come evitare la coda al San GottardoBasta una consumazione al ristorantee si rientra in autostrada a Göschenen.

test e tecnica14 Test dell’Audi Q3 2.0 TDI quattro

SUV compatta ideale per la strada.19 Le vetture multispazio

Auto da vivere, quando semplicità fa rima con polivalenza.

Prove e novità 19 Opel Combo20 Dacia Lodgy20 Subaru XV

I locali della Centrale d’intervento ETI e del servizio medico ETI Med, situati nella sede cen-trale del TCS a Ginevra-Vernier, sono stati ampliati e dotati di apparecchiature tecnologiche all’avanguardia. Ora il TCS può fornire un’assistenza ottimale ai beneficiari del Libretto ETIanche nel caso di eventi straordinari che generano un afflusso elevato di richieste d’aiuto.

TC

S

viaggi e tempo libero22 Campi di lavanda francese

In Provenza distese di fiori colorati e profumati che fanno sognare.

25 Canton Soletta Dove nidificano le cicogne e passeggiavano i dinosauri.

26 L’Ucraina e l’Euro 2012In visita a uno dei due paesi organizzatori degli Europei di calcio.

29 Turismo culturale in Svizzera Visitare oltre 470 musei grazie ad uno speciale passaporto.

31 Vacanze al mare a Follonica Il villaggio Reka è perfetto per le ferie balneari in famiglia.

club e soci34 Kids Days nelle scuole

Gli alunni imparano a circolare con i mini monopattini.

37 Nuova campagna pubblicitaria Per far conoscere i vantaggi di essere soci del TCS.

37 Assicurazione per i ciclisti La TCS Velo Assistance rimborsa i danni alla bici in caso d’incidente.

42 l’incontro Asimo, il robot umanoide di Honda.

37 prezzi e contatti TCS41 forum, il concorso, impressum

sommario

Rinnovata la centrale ETI a Ginevra

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3 maggio 2012 | touring 8 | editoriale e sommario 3

Dal mese di agosto dell’anno scorso ilprezzo della benzina senza piombo 95 ècresciuto da 1,78 fr. ad almeno 1,84 fr.al litro. Dieci anni fa gli automobilistisvizzeri pagavano soltanto 1,29 fr. perquesto carburante. Ma a che livello devearrivare il prezzo della benzina per indurre gli svizzeri a rinunciare all’auto-mobile?

Un recente studio commissionato dalgiornale gratuito «20minuti» dimostrache gli svizzeri difficilmente si fannocondizionare dall’aumento del prezzodel carburante. Solamente il sei percen-to ha ridotto l’uso dell’automobile, men-tre più di un terzo non ha limitato il pro-prio consumo di benzina. Soltanto se ilprezzo superasse i due franchi al litro si avrebbero degli effetti sul comporta-mento degli automobilisti. Che l’aumen-to della benzina sia argomento politicodi scottante attualità è risultato eviden-te di recente in Italia. Non appena è sta-to preannunciato un prezzo pari a dueeuro al litro, tra gli abitanti della vicinapenisola si sono accese vivaci proteste.

Ulteriori approfondimenti sull’argo-mento dei prezzi dei carburanti potetetrovarli sull’attuale «Touring». In so-stanza, si deve prestare più attenzionealle proprie abitudini in materia di mobilità in generale e di stile di guida inparticolare, dunque: guidare con accor-tezza e badare ai consumi indicati quan-do si acquista una nuova auto.

Felix Maurhofer, caporedattore

Dov’è la soglia deldolore del prezzodella benzina?

Foto di copertinaAutore: Nadia Rambaldi

primo piano 4 Migliorare la sicurezza dei pullmann

Aumentare gli standard di sicurezzadopo l’incidente in Vallese.

società e mobilità 9 Svago negli aeroporti svizzeri

In gita coi bimbi a Kloten, mentreCointrin prova auto ecologiche.

9 Il consulente Dogane incustodite: autodichiarazione.

10 In aumento le importazioni dirette Un fenomeno che crea scontento tra gli importatori d’auto ufficiali.

13 Prezzo dei carburanti Il caro benzina non scoraggia ancoragli automobilisti svizzeri.

13 Come evitare la coda al San GottardoBasta una consumazione al ristorantee si rientra in autostrada a Göschenen.

test e tecnica14 Test dell’Audi Q3 2.0 TDI quattro

SUV compatta ideale per la strada.19 Le vetture multispazio

Auto da vivere, quando semplicità fa rima con polivalenza.

Prove e novità 19 Opel Combo20 Dacia Lodgy20 Subaru XV

I locali della Centrale d’intervento ETI e del servizio medico ETI Med, situati nella sede cen-trale del TCS a Ginevra-Vernier, sono stati ampliati e dotati di apparecchiature tecnologiche all’avanguardia. Ora il TCS può fornire un’assistenza ottimale ai beneficiari del Libretto ETIanche nel caso di eventi straordinari che generano un afflusso elevato di richieste d’aiuto.

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viaggi e tempo libero22 Campi di lavanda francese

In Provenza distese di fiori colorati e profumati che fanno sognare.

25 Canton Soletta Dove nidificano le cicogne e passeggiavano i dinosauri.

26 L’Ucraina e l’Euro 2012In visita a uno dei due paesi organizzatori degli Europei di calcio.

29 Turismo culturale in Svizzera Visitare oltre 470 musei grazie ad uno speciale passaporto.

31 Vacanze al mare a Follonica Il villaggio Reka è perfetto per le ferie balneari in famiglia.

club e soci34 Kids Days nelle scuole

Gli alunni imparano a circolare con i mini monopattini.

37 Nuova campagna pubblicitaria Per far conoscere i vantaggi di essere soci del TCS.

37 Assicurazione per i ciclisti La TCS Velo Assistance rimborsa i danni alla bici in caso d’incidente.

42 l’incontro Asimo, il robot umanoide di Honda.

37 prezzi e contatti TCS41 forum, il concorso, impressum

sommario

Rinnovata la centrale ETI a Ginevra

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3 maggio 2012 | touring 8 | primo piano 5

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trà certamente mettere a circolare in carroarmato». Sussistono, tuttavia, numerosi in-terrogativi concernenti il dispositivo di fis-saggio dei sedili al pavimento. Infatti, inoccasione dell’incidente di Sierre, le file disedili si sono staccate dai punti d’ancorag-gio, incastrandosi le une con le altre eschiacciando con il loro peso gli sfortunatipasseggeri.

«Mi sorprende che i sedili siano stati di-velti dal pavimento», commenta David Pi-ras, segretario generale dei Routiers suis-ses. Su questo punto specifico, il crash-testeffettuato l’anno scorso dal Dynamic TestCenter di Vauffelin e dal TCS apporta degliinsegnamenti chiarificatori. Si trattava divalutare le conseguenze di una collisionefrontale tra un autobus lanciato a 60 km/he un camion fermo. Al momento dell’impat-to, i sedili del bus sono rimasti agganciatie tutti i manichini dotati di cintura di sicu-rezza risultavano sani e salvi. Ma un urtofrontale ad oltre 80 km/h, come per la tra-gedia di Sierre, finisce in modo del tutto di-verso: «Lì non c’è niente da fare. Non puòproteggervi neppure un veicolo che ha otte-nuto 5 stelle in un crash-test EuroNcap»,conferma Raphaël Murri. «Pur ammettendoche i sedili restino miracolosamente al loroposto, le lesioni provocate dalla pressioneestrema del corpo contro la cintura di sicu-rezza sarebbero probabilmente fatali».

Assistenze salvifiche | Altro parametrosottoposto ad analisi: nell’incidente di Sierre tutto è iniziato con uno sfregamentodella parete destra del tunnel. Spetta agliinquirenti determinare le ragioni di questaimprovvisa perdita di controllo. Ma giàmolti osservatori evocano il ruolo salvificoche potrebbero recitare i sistemi elettronici

ca, un veicolo proiettato a 100 km/h controun ostacolo fisso assorbe l’intera energiacinetica. Il peso del corpo è moltiplicato per20, ben oltre le capacità di resistenza uma-na. Nessun sistema di sicurezza al mondopotrebbe attenuare la violenza dell’urto.

Bisogna riflettere | Inevitabilmente, unatragedia del genere obbliga le autorità a rie-saminare la situazione. L’Ufficio federaledelle strade (Ustra) ha immediatamente co-stituito un gruppo di lavoro per esaminarele questioni inerenti all’infrastruttura. Nelmirino ci sono queste famose nicchie di so-sta disposte ad angolo retto rispetto allastrada. Arrotondarne il bordo permettereb-be indubbiamente di evitare l’urto frontale,ma il veicolo rimbalzato sulla carreggiatarischierebbe di percuotere una vettura pro-veniente in senso inverso. Tra i due rischi,difficile fare la scelta giusta. È uno dei di-lemmi con i quali si scontrano gli espertidell’Ustra (v. riquadro a pagina 6).

Dopo l’emozione, per i professionisti deltrasporto e gli specialisti in incidenti è venuto anche il tempo della riflessione. Leimmagini spaventose del pullman belgasfracellato hanno suscitato numerosi inter-rogativi per quanto riguarda la solidità deiveicoli. Ci sarebbe bisogno di consolidarela struttura? «Ciò significa aumentare il peso dei bus. Ma in caso di collisione conun’automobile, i danni agli occupanti dellamacchina sarebbero ancora più gravi»,spiega Raphaël Murri, responsabile del di-partimento Sicurezza passiva del DynamicTest Center di Vauffelin. «Penso che i fab-bricanti si porranno la questione della so-lidità – osserva Jean-Richard Salamin, re-sponsabile del dipartimento Trasporto dipersone dell’Astag. Comunque non ci si po-

Un crash-test ha valutato gli effetti di una collisione frontale tra un autobus e un camion. A 60 km/h la cintura di sicurezza salva la vita.

continua a pagina 6

Cifre rassicuranti

Con un tasso di incidenti mortali di 0,2per ogni miliardo di passeggeri-chilome-tri, il trasporto in pullman e autobus èsicuro tanto quanto la rotaia e netta-mente di più dell’auto individuale, cheregistra un tasso di 4,5. L’aereo sipiazza in testa alla classifica. È quantoemerge da uno studio realizzato nel2005 dall’Unione europea. Cifre simili siosservano negli Stati Uniti. Per incre-mentare maggiormente la sicurezza deibus turistici, due sistemi di assistenzaalla guida diventeranno obbligatori inEuropa a partire dal 2015: segnalatoredi cambio corsia e sistema di frenatad’emergenza. In Svizzera, gli autobussono sottoposti a collaudo tecnico ognianno.

Guidare un autobus turistico non è cosa di poco impegno. Resta comunque il fatto

che il pullman costituisce il mezzo di trasporto più sicuro dopo l’aereo.

4 primo piano | touring 8 | 3 maggio 2012

Il drammatico incidente stradale avvenuto a Sierre il 13 marzo scorso, costato la vita a 22 bambini e a 6 adulti, ha sollevato numerosi interrogativi e dubbisugli standard di sicurezza. La riflessione è in corso.

›Fatalità, scenario inimmaginabile, peg-gior incidente nel peggior posto: i commen-tatori faticano a trovare gli aggettivi adattiper descrivere la sciagura del 13 marzoscorso a Sierre, costata la vita a 28 persone,tra cui 22 bambini. Mentre circolava in unagalleria autostradale vallesana, un pull -man belga aveva improvvisamente deviato

dalla sua traiettoria e centrato frontalmen-te il muro di una nicchia di sosta. La colli-sione frontale aveva completamente di-strutto la parte anteriore del veicolo e stac-cato i sedili dai loro ancoraggi, causandoferite mortali. A parere degli esperti, gli oc-cupanti non avevano avuto nessuna possi-bilità di scampo. Secondo le leggi della fisi-

Bisogna rafforzare l’ancoraggio dei sedili? È una delle questioni al centro del dibattito.

Più sicurezza per i viaggi in pullman

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trà certamente mettere a circolare in carroarmato». Sussistono, tuttavia, numerosi in-terrogativi concernenti il dispositivo di fis-saggio dei sedili al pavimento. Infatti, inoccasione dell’incidente di Sierre, le file disedili si sono staccate dai punti d’ancorag-gio, incastrandosi le une con le altre eschiacciando con il loro peso gli sfortunatipasseggeri.

«Mi sorprende che i sedili siano stati di-velti dal pavimento», commenta David Pi-ras, segretario generale dei Routiers suis-ses. Su questo punto specifico, il crash-testeffettuato l’anno scorso dal Dynamic TestCenter di Vauffelin e dal TCS apporta degliinsegnamenti chiarificatori. Si trattava divalutare le conseguenze di una collisionefrontale tra un autobus lanciato a 60 km/he un camion fermo. Al momento dell’impat-to, i sedili del bus sono rimasti agganciatie tutti i manichini dotati di cintura di sicu-rezza risultavano sani e salvi. Ma un urtofrontale ad oltre 80 km/h, come per la tra-gedia di Sierre, finisce in modo del tutto di-verso: «Lì non c’è niente da fare. Non puòproteggervi neppure un veicolo che ha otte-nuto 5 stelle in un crash-test EuroNcap»,conferma Raphaël Murri. «Pur ammettendoche i sedili restino miracolosamente al loroposto, le lesioni provocate dalla pressioneestrema del corpo contro la cintura di sicu-rezza sarebbero probabilmente fatali».

Assistenze salvifiche | Altro parametrosottoposto ad analisi: nell’incidente di Sierre tutto è iniziato con uno sfregamentodella parete destra del tunnel. Spetta agliinquirenti determinare le ragioni di questaimprovvisa perdita di controllo. Ma giàmolti osservatori evocano il ruolo salvificoche potrebbero recitare i sistemi elettronici

ca, un veicolo proiettato a 100 km/h controun ostacolo fisso assorbe l’intera energiacinetica. Il peso del corpo è moltiplicato per20, ben oltre le capacità di resistenza uma-na. Nessun sistema di sicurezza al mondopotrebbe attenuare la violenza dell’urto.

Bisogna riflettere | Inevitabilmente, unatragedia del genere obbliga le autorità a rie-saminare la situazione. L’Ufficio federaledelle strade (Ustra) ha immediatamente co-stituito un gruppo di lavoro per esaminarele questioni inerenti all’infrastruttura. Nelmirino ci sono queste famose nicchie di so-sta disposte ad angolo retto rispetto allastrada. Arrotondarne il bordo permettereb-be indubbiamente di evitare l’urto frontale,ma il veicolo rimbalzato sulla carreggiatarischierebbe di percuotere una vettura pro-veniente in senso inverso. Tra i due rischi,difficile fare la scelta giusta. È uno dei di-lemmi con i quali si scontrano gli espertidell’Ustra (v. riquadro a pagina 6).

Dopo l’emozione, per i professionisti deltrasporto e gli specialisti in incidenti è venuto anche il tempo della riflessione. Leimmagini spaventose del pullman belgasfracellato hanno suscitato numerosi inter-rogativi per quanto riguarda la solidità deiveicoli. Ci sarebbe bisogno di consolidarela struttura? «Ciò significa aumentare il peso dei bus. Ma in caso di collisione conun’automobile, i danni agli occupanti dellamacchina sarebbero ancora più gravi»,spiega Raphaël Murri, responsabile del di-partimento Sicurezza passiva del DynamicTest Center di Vauffelin. «Penso che i fab-bricanti si porranno la questione della so-lidità – osserva Jean-Richard Salamin, re-sponsabile del dipartimento Trasporto dipersone dell’Astag. Comunque non ci si po-

Un crash-test ha valutato gli effetti di una collisione frontale tra un autobus e un camion. A 60 km/h la cintura di sicurezza salva la vita.

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Cifre rassicuranti

Con un tasso di incidenti mortali di 0,2per ogni miliardo di passeggeri-chilome-tri, il trasporto in pullman e autobus èsicuro tanto quanto la rotaia e netta-mente di più dell’auto individuale, cheregistra un tasso di 4,5. L’aereo sipiazza in testa alla classifica. È quantoemerge da uno studio realizzato nel2005 dall’Unione europea. Cifre simili siosservano negli Stati Uniti. Per incre-mentare maggiormente la sicurezza deibus turistici, due sistemi di assistenzaalla guida diventeranno obbligatori inEuropa a partire dal 2015: segnalatoredi cambio corsia e sistema di frenatad’emergenza. In Svizzera, gli autobussono sottoposti a collaudo tecnico ognianno.

Guidare un autobus turistico non è cosa di poco impegno. Resta comunque il fatto

che il pullman costituisce il mezzo di trasporto più sicuro dopo l’aereo.

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6 primo piano | touring 8 | 3 maggio 2012

di assistenza alla guida, già ampiamentepresenti su certi modelli. Mercedes, peresempio, equipaggia di serie la maggiorparte dei suoi autobus turistici con una de-cina di dispositivi elettronici, tra cui: ESP,sistema di assistenza corsia (Lane Moni-tor), regolatore di distanza (Distance Con-trol), assistenza alla frenata (Brake Assist).

Oltre a questo equipaggiamento di base,vengono proposti una decina di altri optio-nal: «Gli assistenti di guida sono semprepiù diffusi», si rallegra Jean-Richard Sala-min. «È però importante che i costruttoriinformino le compagnie di pullman sullaquestione», afferma Raphaël Murri. Ma allora, non ci sarebbe bisogno di un obbligolegale? «Difficile – prosegue Murri – perchéscostarsi dalle norme europee è sempreproblematico».

Formazione spinta | Unico padrone abordo, l’autista costituisce il tassello cru-ciale della sicurezza. Sappiamo bene quan-to per lui sia a volte difficile dedicare tuttal’attenzione alla strada. Domande dei pas-seggeri, regolazione della ventilazione, ge-stione dell’elettronica di comfort e di diver-timento: un secondo di disattenzione e dicolpo succede il peggio, anche ai più speri-mentati: «Non spetta all’autista occuparsidel video – insiste David Piras, segretariogenerale dei Routiers suisses –. Il lettoreDVD dovrebbe essere posizionato ad alme-no due metri da lui. Ci sarebbe anche moltoda ridire sui comandi di bordo di certi pull -man. La semplice regolazione della ventila-zione diventa un esercizio complicato. Enon parlo di situazioni dove il frigo è dispo-sto accanto all’autista, che così deve anche

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occuparsi delle bibite». Di fronte a questesollecitazioni variegate, Jean-Richard Sa-lamin fa appello alla responsabilità indivi-duale degli autisti, affinché seguano unaformazione specifica dedicata al comporta-mento da adottare con i passeggeri. La re-gola d’oro consiste nell’informarli in modoesaustivo prima di mettersi al volante, alloscopo di evitare domande nel momentosbagliato durante il tragitto. E se, nono-stante tutto, ciò accade, l’autista dovrebbeinvitare l’interlocutore a pazientare fino alla prossima pausa: «In Svizzera disponia-mo di una legislazione severa e di un eleva-to livello di formazione – sottolinea Sala-min – . Non basta superare l’esame di auti-sta di pullman. È d’obbligo una formazionecomplementare dove la questione della di-

strazione è ampiamente affrontata. In se-guito, c’è un giorno di formazione all’anno.Non vedo cosa si potrebbe fare di più».

Nella pratica, però, sembra spesso diffi-cile opporsi ad una richiesta dei passeggerio rinviare continuamente la risposta allaprossima pausa. Solo una cabina chiusaproteggerebbe definitivamente l’autista daogni interferenza. Ma ci si dovrebbe chie-dere se i clienti vedrebbero una cosa del ge-nere di buon occhio? Potrebbero avere l’im-pressione di essere i fastidiosi responsabilidi questa «emarginazione dell’autista» edarrivare ad evitare i viaggi in pullman. Per-ché un guidatore accessibile contribuiscesicuramente alla soddisfazione della clien-tela. Effettivamente, la questione non è difacile soluzione.‹ Jacques-Olivier Pidoux

Il posto dell’autista dovrebbe essere separato dai passeggeri per evitare distrazioni.

All’indomani della sciagura di Sierre, l’Ufficio federale delle strade(Ustra) ha creato un gruppo di lavoro incaricato di riesaminare lestrutture delle gallerie. Al primo posto delle sue preoccupazioni,le nicchie di sosta ad angolo retto rispetto alla strada. Per evitareche non costituiscano un ostacolo fatale si studia la possibilità diarrotondarne il bordo o di mantenere i veicoli a distanza per mez-zo di un guardrail: «Ma quale rigidità deve avere questa barriera?»si chiede Antonello Laveglia, portavoce dell’Ustra. «Se troppo solida riuscirebbesenz’altro a impedire che una macchina sischianti contro il muro della nicchia, ma rap-presenterebbe un pericolo mortale per imotociclisti».

La stessa accurata analisi dei rischi con-diziona la riflessione degli esperti sulla posadi bande vibranti sul ciglio della carreggia-ta. Appena un automobilista devia sulla destra, una vibrazione sonora invaderebbeimprovvisamente l’abitacolo; al punto che è

suscettibile di sorprendere: «Un conducente che non se l’aspettapotrebbe molto probabilmente dare un colpo di sterzo a sinistrae urtare un utente che arriva in senso inverso», prosegue Anto-nello Laveglia. Allo studio vi sono anche dei sistemi di assorbi-mento degli urti disposti sui lati; in virtù della loro flessibilità omorbidezza, rappresentano una sorta di materasso protettoreche smorza una parte della forza d’impatto: «Questa soluzione

sembra comportare pochi svantaggi, macozza contro la questione dello spazio. Legallerie offrono solo uno spazio ristretto».

Il gruppo di lavoro dell’Ustra fornirà le pri-me raccomandazioni tra due o tre mesi. Nelfrattempo, gli esperti esamineranno in par-ticolare le sistemazioni in voga all’estero,nella speranza di prendere a prestito qual-che buona idea: «Ma la grande difficoltàconsiste nel trovare soluzioni che conven-gono a tutte le categorie di utenti», conclu-de Antonello Laveglia. jop

Un rompicapo per gli esperti federali

Le nicchie dei tunnel pongono interrogativi.

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Sulla nuova terrazza d’osservazione di Kloten, lo spazio giochi attira schiere di bambini.

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L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.

Negli ultimi tempi capita sempre piùspesso di varcare il confine in auto e tro-vare il valico senza doganieri. Persinosu strade molto battute, come quellache porta dal punto franco italiano di Livigno a St.Moritz, capita di trovare ladogana svizzera temporaneamente de-serta: una conseguenza delle riduzionidi personale della Confederazione. Cosabisogna quindi fare quando si rientra inSvizzera con merce soggetta a daziodoganale ma il valico non è presidiato?Ho diritto di entrare in Svizzera senzapagare il dazio?

Contrabbandare merce attraverso ivalichi non sorvegliati è sconsigliato. Leautorità doganali hanno la possibilità dieffettuare controlli anche all’interno delterritorio nazionale. Se il contravvento-re viene scoperto, la fattura è davverosalata. La procedura corretta da segui-re è la seguente: quando si giunge ad unvalico non presidiato occorre provvede-re all’autodichiarazione. Bisogna prele-vare il formulario «Dichiarazione doga-nale nel traffico turistico» contenutonell’apposita cassetta, compilarlo indi-cando le merci trasportate e firmarlo.Le franchigie di valore e quantità sonodedotte direttamente dalle autorità do-ganali, quindi la fattura per la parte ec-cedente sarà recapitata a domicilio perposta. L’originale del formulario e le ri-cevute vanno depositate nella cassetta,mentre vanno portate con sé le due co-pie come attestato qualora si dovessesubire un controllo in territoro svizzeroda parte delle guardie di frontiera. At-tenzione: qualora le quantità importatedovessero superare i limiti autorizzati onecessitassero di autorizzazione oppu-re si tratta di merci vietate, l’ingresso inSvizzera dovrà avvenire sempre attra-verso un valico sorvegliato. Infine, l’en-trata attraverso un valico dove non èpossibile neppure l’autodichiarazionescritta è ammessa unicamente nel casoin cui le merci non superano i limiti difranchigia di quantità e di valore.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Le dogane invitanoa dichiarareda sé le merci

›Tra la folla di viaggiatori frettolosa estressata che si accalca all’aeroporto diKloten, un gruppo di allegri bambini si dirige verso il «Check-in 2». Accompagnatidalla loro maestra, si recano alla nuova ter-razza d’osservazione situata nelle imme-diate vicinanze delle piste di decollo e dellearee di stazionamento degli aeroplani. Si è talmente vicini agli apparecchi che si intravvede l’interno della cabina di pilotag-gio. Grazie agli «airportscopes» – binocolimultimediali – è possibile seguire in primopiano il lavoro degli addetti aeroportualisulla pista, dove i velivoli si preparano aldecollo. Da sballo, poi, il parco giochi concockpit di pilotaggio e torre di controllocollegati via radio.

Compleanni | Questa nuova attrazione èdivenuta una meta d’escursione obbligato-ria nella regione zurighese. Al punto che èmeglio evitare i finesettimana ed i giorni fe-stivi: «Cerchiamo di soddisfare i visitatoriesterni, che si tratti di famiglie o di qual-siasi persona che s’interessa all’aviazione»,indica Sonja Zöchling, portavoce dell’aero-porto. Obiettivo raggiunto. Le visite guidatenon si contano, esattamente come le visite«alternative» in pattini a rotelle e bici o le

Test di vetture esvago all’aeroporto Divertimenti di tutti i tipi per i bambini a Kloten, test diveicoli futuristici a Cointrin: i due aeroporti internazionali diversificano le loro attività rivolte al pubblico.

feste di compleanno per i bambini: «Ognigiorno, un gruppo o una scolaresca visital’aeroporto», si rallegra Sonja Zöchling.‹

Jacques-Olivier Pidoux

Info TouringPiù informazioni su visite e animazioni a Kloten:www.flughafen-zuerich.ch (in francese e tedesco).

Auto verdi a Cointrin

Cointrin non si presta all’osservazionedegli aerei. Per contro, nell’ambito diuna collaborazione con il gruppo auto-mobilistico Catecar, vi si testano alcuniveicoli urbani leggeri, che integranotecnologie di punta. Dotati di batteriaelettrica e prolungatore di autonomia,questi prototipi «swiss made» consu-mano all’incirca un litro ogni cento chi-lometri. Sono utilizzati dalla decina dicollaboratori del servizio tecnico delloscalo ginevrino, che trasmettono poi alfabbricante le loro osservazioni: «Sia-mo felici di partecipare in questo modoa un’avventura scientifico-industriale»,afferma Bertrand Stämpfli, portavocedi Cointrin. jop

Un romantico gioiello sul lago Lemano

Hotel La Barcarolle a Prangins presso NyonRapidamente raggiungibile, splendidi vigneti, vista mozzafiato sul lago, cucina eccellente e tanto tempo da dedicare a se stessi.

Questo romantico gioiello è situato diretta-mente sul lago a Prangins presso Nyon, la sto-rica città portuale tra Losanna e Ginevra giàvisitata addirittura da Giulio Cesare! Le ele-ganti camere con balcone e splendida vistasul lago, e l’accogliente atmosfera rustica in-vitano al pieno relax. La superba ampia vistasul lago dischiude letteralmente nuovi oriz-zonti! L’hotel La Barcarolle è ideale per un ro-mantico weekend gastronomico, ma ancheper ogni tipo di escursione a piedi, in biciclet-ta o sul lago.

Visitate il museo nazionale ospitato nel Ca-stello di Prangins (1730) e i suoi giardini, si-tuati a soli pochi minuti a piedi dall’hotel.

Oppure potete scoprire ad esempio il «Sen-tiero dei toblerone»: questa linea di difesa an-ticarro costruita durante la guerra è oggi ro-

manticamente ricoperta da edera e muschio eoffre un gradito habitat naturale per vari ani-mali. Nel canton Vaud questo sentiero escur-sionistico di recente realizzazione e ben se-gnalato sfiora l’hotel La Barcarolle e si snodalungo le fortificazioni, prendendo appunto ilnome di «Sentiero dei toblerone».

In alternativa, potete compiere un giro inbarca fino a Yvoire e visitare il «Giardino deicinque sensi» che vi lascerà un ricordo indele-bile…

O ancora potete percorrere in bicicletta i pit-toreschi tragitti tra il lago Lemano e il Giura at-traversando gli innumerevoli paesini di viticol-tori. Le biciclette vengono naturalmente forni-te dall’hotel.

Il romantico weekend gastronomico com-prende in esclusiva per i soci TCS:• 2 pernottamenti in camera doppia con bal-

cone e ampia vista mozzafiato sul lago, ca-mere molto luminose in stile rustico e dota-te di tutti i comfort.

• Aperitivo• In una serata a scelta, menu gourmet a

3 portate dall’eccellente cucina francese• Colazione a buffet quotidiana• Mappe della regione per escursionismo e

mountain bike• Servizio di prestito di biciclette

Il prezzo esclusivo è di CHF 260.– a persona(invece di CHF 500.– in camera superior).

Prenotabile da subito ed entro il 30 ottobre2012 da venerdì a domenica, e prenotabilegiornalmente nei mesi di luglio e agosto,come anche in tutti i giorni festivi.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:Private Selection Hotels, tel. 0413681005, E-mail: [email protected], www.privateselection.ch

Il call center è attivo da lunedì a sabato per in-formazioni e prenotazioni.

Page 9: Touring 8 / 2012 italiano

Sulla nuova terrazza d’osservazione di Kloten, lo spazio giochi attira schiere di bambini.

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afen

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AG

3 maggio 2012 | touring 8 | società e mobilità 9

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.

Negli ultimi tempi capita sempre piùspesso di varcare il confine in auto e tro-vare il valico senza doganieri. Persinosu strade molto battute, come quellache porta dal punto franco italiano di Livigno a St.Moritz, capita di trovare ladogana svizzera temporaneamente de-serta: una conseguenza delle riduzionidi personale della Confederazione. Cosabisogna quindi fare quando si rientra inSvizzera con merce soggetta a daziodoganale ma il valico non è presidiato?Ho diritto di entrare in Svizzera senzapagare il dazio?

Contrabbandare merce attraverso ivalichi non sorvegliati è sconsigliato. Leautorità doganali hanno la possibilità dieffettuare controlli anche all’interno delterritorio nazionale. Se il contravvento-re viene scoperto, la fattura è davverosalata. La procedura corretta da segui-re è la seguente: quando si giunge ad unvalico non presidiato occorre provvede-re all’autodichiarazione. Bisogna prele-vare il formulario «Dichiarazione doga-nale nel traffico turistico» contenutonell’apposita cassetta, compilarlo indi-cando le merci trasportate e firmarlo.Le franchigie di valore e quantità sonodedotte direttamente dalle autorità do-ganali, quindi la fattura per la parte ec-cedente sarà recapitata a domicilio perposta. L’originale del formulario e le ri-cevute vanno depositate nella cassetta,mentre vanno portate con sé le due co-pie come attestato qualora si dovessesubire un controllo in territoro svizzeroda parte delle guardie di frontiera. At-tenzione: qualora le quantità importatedovessero superare i limiti autorizzati onecessitassero di autorizzazione oppu-re si tratta di merci vietate, l’ingresso inSvizzera dovrà avvenire sempre attra-verso un valico sorvegliato. Infine, l’en-trata attraverso un valico dove non èpossibile neppure l’autodichiarazionescritta è ammessa unicamente nel casoin cui le merci non superano i limiti difranchigia di quantità e di valore.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Le dogane invitanoa dichiarareda sé le merci

›Tra la folla di viaggiatori frettolosa estressata che si accalca all’aeroporto diKloten, un gruppo di allegri bambini si dirige verso il «Check-in 2». Accompagnatidalla loro maestra, si recano alla nuova ter-razza d’osservazione situata nelle imme-diate vicinanze delle piste di decollo e dellearee di stazionamento degli aeroplani. Si è talmente vicini agli apparecchi che si intravvede l’interno della cabina di pilotag-gio. Grazie agli «airportscopes» – binocolimultimediali – è possibile seguire in primopiano il lavoro degli addetti aeroportualisulla pista, dove i velivoli si preparano aldecollo. Da sballo, poi, il parco giochi concockpit di pilotaggio e torre di controllocollegati via radio.

Compleanni | Questa nuova attrazione èdivenuta una meta d’escursione obbligato-ria nella regione zurighese. Al punto che èmeglio evitare i finesettimana ed i giorni fe-stivi: «Cerchiamo di soddisfare i visitatoriesterni, che si tratti di famiglie o di qual-siasi persona che s’interessa all’aviazione»,indica Sonja Zöchling, portavoce dell’aero-porto. Obiettivo raggiunto. Le visite guidatenon si contano, esattamente come le visite«alternative» in pattini a rotelle e bici o le

Test di vetture esvago all’aeroporto Divertimenti di tutti i tipi per i bambini a Kloten, test diveicoli futuristici a Cointrin: i due aeroporti internazionali diversificano le loro attività rivolte al pubblico.

feste di compleanno per i bambini: «Ognigiorno, un gruppo o una scolaresca visital’aeroporto», si rallegra Sonja Zöchling.‹

Jacques-Olivier Pidoux

Info TouringPiù informazioni su visite e animazioni a Kloten:www.flughafen-zuerich.ch (in francese e tedesco).

Auto verdi a Cointrin

Cointrin non si presta all’osservazionedegli aerei. Per contro, nell’ambito diuna collaborazione con il gruppo auto-mobilistico Catecar, vi si testano alcuniveicoli urbani leggeri, che integranotecnologie di punta. Dotati di batteriaelettrica e prolungatore di autonomia,questi prototipi «swiss made» consu-mano all’incirca un litro ogni cento chi-lometri. Sono utilizzati dalla decina dicollaboratori del servizio tecnico delloscalo ginevrino, che trasmettono poi alfabbricante le loro osservazioni: «Sia-mo felici di partecipare in questo modoa un’avventura scientifico-industriale»,afferma Bertrand Stämpfli, portavocedi Cointrin. jop

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3 maggio 2012 | touring 8 | società e mobilità 11

Gli importatori diretti svizzeri offrono un’ampia gamma di auto nuove a prezzi imbattibili.

plice contratto di vendita o di manutenzio-ne. Per quanto riguarda i richiami, secondola direttiva dell’Ufficio federale delle stra-de (Ustra), è l’importatore diretto ad averel’obbligo di informare i propri clienti. I co-sti per le riparazioni in garanzia vanno inogni caso assunti dai produttori, motivoper cui concessionari e importatori ufficialinon possono sentirsi penalizzati. «Al con-trario – ciò garantisce un sicuro sgravioeconomico», afferma Thiébaud.

Equa distribuzione | Andreas Burgener,direttore di Auto Svizzera (Associazione im-portatori svizzeri di automobili) ritieneche, se da una parte bisogna lasciare spazioal libero mercato, dall’altra è necessario distribuire equamente oneri e mansioni.Burgener si riferisce in particolare alla pro-cedura d’esame del tipo d’auto, completa-mente a carico degli importatori generali.Thiébaud sostiene che l’esame del tipo og-gettivamente non sia più attuale e che do-vrebbe essere sostituita con una soluzione

più pragmatica da parte delle autorità UE.Per Burgener, un altro punto spiacevole èche gli importatori diretti vendono comenuove in Svizzera, auto spesso già immatri-colate all’estero, ove nella gran parte deicasi permangono per diversi mesi. Il clien-te, quindi, solo in caso di sinistro si accorgeche la garanzia di fabbrica è già scaduta.

Bonus e incentivi | Ronald Ziegler di Seatritiene che la quota di auto d’importazionediretta s’innalzerà ulteriormente e perciòcerca il dialogo con i produttori, affinché sipossano prendere in considerazione misureconcrete. Un valido argomento potrebbe essere quello di adattare il listino prezzi. Al cliente, in definitiva, interessa avere unprezzo attraente, indipendentemente se es-so si ottenga con un «euro-bonus» o con unosconto. Burgener, tuttavia, non crede che lamaggiore pressione sui produttori possasortire effetti: «Nel business dell’auto vi sono esuberi a livello mondiale e a ciò si aggiunge che i produttori vogliono sbaraz-

zarsi ad ogni costo dei modelli che in certipaesi non registrano vendite».

Strategie degli importatori | «Noi, pe-rò, vogliamo agire anche da importatori, introducendo euro-bonus e favorendo la fedeltà del cliente», indica Ziegler. Come lamaggior parte degli importatori, anche Su-zuki risponde alle grandi differenze diprezzo tra importazioni ufficiali e importa-zioni parallele con l’applicazione di scontispeciali e incentivi. Per gli importatori ge-nerali, Auto Svizzera propone le seguentimisure d’azione: bonus e programmi d’in-centivazione, modifica del listino prezzi,come pure prestazioni aggiuntive in formadi pacchetti servizi. A titolo esemplificativosi può menzionare Audi Svizzera che nelmese di febbraio ha ridotto dell’11% i pro-pri prezzi listino di auto nuove. Auto Sviz-zera, tuttavia, vuole fare pressione anchesulla politica. «Con riferimento all’ammini-strazione, pretendiamo parità di condizioniper tutti», proclama Andreas Burgener.

Offerte fasulle | Burgener vuole rivolger-si anche al Sorvegliante dei prezzi dellaConfederazione per pretendere correttezzasui prezzi, in quanto le importazioni «gri-gie» attirerebbero i clienti con offerte fasul-le non corrispondenti alla realtà. Ma JoëlThiébaud della VFAS nega che i suoi mem-bri procaccino clienti con offerte sleali. Eglisostiene che tutti i membri agiscono nel ri-spetto delle condizioni d’inserzione delleborse online, pertanto rientra nella libertàimprenditoriale raggiungere una posizioneottimale nel quadro delle condizioni citate.Jürg Naef di Suzuki è però di diverso avvi-so: «Molti annunci pubblicitari degli im-portatori paralleli non sono corretti. Se nepossono trovare esempi ogni giorno sullastampa, dove le auto vengono pubblicizzatecome nuove, quando invece sono già stateimmatricolate all’estero oppure si offre unusato paragonandone il prezzo con quellodell’auto nuova, evidenziando in modoscorretto una differenza di prezzo ovvia-mente troppo alta». Inoltre, gli importatoriufficiali devono attenersi alle condizioniposte in materia di prescrizioni energetichee di comunicazione del prezzo. Gli importa-tori paralleli, invece, possono permettersiqualsiasi cosa a livello pubblicitario, ancheperché le istituzioni non intervengono.«Una situazione assolutamente inaccetta-bile e soprattutto fuorviante per il consu-matore», conclude Naef.‹ Felix Maurhofer

Info Touringwww.auto-svizzera.ch, www.vfas.ch (entrambi in tedesco e francese). Informazioni sui limiti di CO2

al sito www.tcs.ch

10 società e mobilità | touring 8 | 3 maggio 2012

›Tra tanti importatori automobilisticisvizzeri c’è molta preoccupazione. Per duemotivi: il primo è dato dall’aumento delleimportazioni dirette in conseguenza delfranco forte, mentre il secondo è rappresen-tato dalla possibilità di aggirare la tassasulla CO2 (v. riquadro). Secondo Eurotax-class, l’importazione diretta è passata dal 2 al 6% (nel 2011) e durante i primi mesi diquest’anno è cresciuta addirittura di oltreil 10%. Una situazione disastrosa per gli im-portatori generali i quali, salvo promozionie premi, hanno ben poco da contrapporre aiprezzi bassi degli importatori diretti. Senzadimenticare che essi sono legati a contrattidi fornitura a lungo termine.

Ingenti perdite | «Per le Seat la quota diimportazioni dirette raggiunge circa il 10%e ciò comporta una perdita di fatturato dicirca 30 milioni di franchi», dichiara Ro-nald Ziegler, capo marca di Seat. Preoccu-pato pure Jürg Naef, vicedirettore di SuzukiSvizzera, che stima la quota d’importazionidirette di Suzuki a circa 15%. Da una partev’è la perdita di fatturato degli importatori,dall’altra il calo di creazione di valore aggiunto nell’industria automobilistica, inquanto a causa dell’importazione direttaviene meno la catena di servizi, aggiungeZiegler. Inoltre, l’importazione diretta siavvantaggia delle campagne pubblicitarie

del commercio automobilistico svizzero, ilquale spende circa 300 milioni di franchil’anno in pubblicità.

Jürg Naef di Suzuki ritiene che gli impor-tatori diretti siano solo degli opportunisti:«Alla fine i clienti, per prestazioni di garan-zia o in caso di azioni di richiamo, si rivol-gono ai rivenditori ufficiali, i quali devonopoi venirne a capo». Non è accettabile chegli importatori ufficiali debbano curare larete dei rivenditori, mantenere i depositidei pezzi di ricambio, proporre l’intero ven-taglio di modelli e di veicoli di prova, for-mare centinaia di apprendisti, pubblicizza-re le marche e che l’importazione direttapossa gratuitamente trarre vantaggio datutto ciò. «Noi facciamo fronte a tutto que-sto, senza guadagnarci nulla sull’auto», dice Naef. A suo avviso ciò porta ad una distorsione della concorrenza.

Joël Thiébaud, segretario generale del-l’Associazione indipendente commercio au-tomobile Svizzera (VFAS), respinge con vee-menza l’accusa di opportunismo. Nell’asso-ciazione ci sono molti membri che voglionoformare apprendisti e anche mantenere de-positi dei pezzi di ricambio. A titolo d’esem-pio, presso il Garage Auto Kunz di Wohlensi troverebbero sempre almeno cinque ap-prendisti in formazione. In più, i fondi perla formazione dell’Unione professionalesvizzera dell’automobile (UPSA) sono ali-

A scapito degli importatori ufficialiUltimamente, la percentuale di auto d’importazione direttain Svizzera è aumentata di oltre il 10%. Ciò preoccupa gliimportatori ufficiali, che tentano di arginare il problema concedendo incentivi e sconti legati al basso tasso dell’euro.

Felix

Mau

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La questione relativa alle emissioni di CO2 è argomento scottante,poiché da luglio di quest’anno gli importatori generali, per le autonuove messe in circolazione, devono rispettare limiti definiti diCO2 e in caso di violazione dovranno pagare una multa. Non si puòdefinire con esattezza l’aumento del prezzo di un’automobile, poi-ché l’ammontare della sanzione dipende dal suo peso e dal nume-ro di veicoli importati e siccome i limiti di CO2 differiscono a se-conda della tipologia di importatore. Certo è che le auto con altivalori di emissioni, ad esempio le SUV, costeranno oltre il 20% inpiù. Gli importatori diretti invece possono aggirare le indicazionidi CO2. Un’autovettura nuova immatricolata da sei mesi all’estero

è considerata d’occasione e può essere importata in Svizzera sen-za sanzioni. È comprensibile, dunque, che ciò possa dare fastidioagli importatori ufficiali, penalizzati dai limiti sulle emissioni diCO2. Joël Thiébaud del VFAS, sorpreso da queste accuse, precisa:il termine di sei mesi non si applica solo agli importatori diretti,ma vale anche a quelli ufficiali, nei confronti dei quali si applica la medesima base legale. E infine aggiunge: naturalmente si pre-vedono spostamenti di assortimento sulle auto d’occasione piùnuove, ma ciò non può essere considerato un aggiramento dellenorme, in quanto è consentito dal legislatore e quindi va conside-rato nell’ambito delle strategie di assortimento. fm

mentati anche da commercianti indipen-denti che non sono collegati all’UPSA.

Naturalmente anche tra gli importatoridiretti si riscontrano modelli di businessche non prevedono alcun servizio. Ma que-sto accade in ogni settore. Anche i conces-sionari ufficiali hanno questa possibilità,potendosi legare al costruttore con un sem-

L’importazione parallela può aggirare le multe sulla CO2

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3 maggio 2012 | touring 8 | società e mobilità 11

Gli importatori diretti svizzeri offrono un’ampia gamma di auto nuove a prezzi imbattibili.

plice contratto di vendita o di manutenzio-ne. Per quanto riguarda i richiami, secondola direttiva dell’Ufficio federale delle stra-de (Ustra), è l’importatore diretto ad averel’obbligo di informare i propri clienti. I co-sti per le riparazioni in garanzia vanno inogni caso assunti dai produttori, motivoper cui concessionari e importatori ufficialinon possono sentirsi penalizzati. «Al con-trario – ciò garantisce un sicuro sgravioeconomico», afferma Thiébaud.

Equa distribuzione | Andreas Burgener,direttore di Auto Svizzera (Associazione im-portatori svizzeri di automobili) ritieneche, se da una parte bisogna lasciare spazioal libero mercato, dall’altra è necessario distribuire equamente oneri e mansioni.Burgener si riferisce in particolare alla pro-cedura d’esame del tipo d’auto, completa-mente a carico degli importatori generali.Thiébaud sostiene che l’esame del tipo og-gettivamente non sia più attuale e che do-vrebbe essere sostituita con una soluzione

più pragmatica da parte delle autorità UE.Per Burgener, un altro punto spiacevole èche gli importatori diretti vendono comenuove in Svizzera, auto spesso già immatri-colate all’estero, ove nella gran parte deicasi permangono per diversi mesi. Il clien-te, quindi, solo in caso di sinistro si accorgeche la garanzia di fabbrica è già scaduta.

Bonus e incentivi | Ronald Ziegler di Seatritiene che la quota di auto d’importazionediretta s’innalzerà ulteriormente e perciòcerca il dialogo con i produttori, affinché sipossano prendere in considerazione misureconcrete. Un valido argomento potrebbe essere quello di adattare il listino prezzi. Al cliente, in definitiva, interessa avere unprezzo attraente, indipendentemente se es-so si ottenga con un «euro-bonus» o con unosconto. Burgener, tuttavia, non crede che lamaggiore pressione sui produttori possasortire effetti: «Nel business dell’auto vi sono esuberi a livello mondiale e a ciò si aggiunge che i produttori vogliono sbaraz-

zarsi ad ogni costo dei modelli che in certipaesi non registrano vendite».

Strategie degli importatori | «Noi, pe-rò, vogliamo agire anche da importatori, introducendo euro-bonus e favorendo la fedeltà del cliente», indica Ziegler. Come lamaggior parte degli importatori, anche Su-zuki risponde alle grandi differenze diprezzo tra importazioni ufficiali e importa-zioni parallele con l’applicazione di scontispeciali e incentivi. Per gli importatori ge-nerali, Auto Svizzera propone le seguentimisure d’azione: bonus e programmi d’in-centivazione, modifica del listino prezzi,come pure prestazioni aggiuntive in formadi pacchetti servizi. A titolo esemplificativosi può menzionare Audi Svizzera che nelmese di febbraio ha ridotto dell’11% i pro-pri prezzi listino di auto nuove. Auto Sviz-zera, tuttavia, vuole fare pressione anchesulla politica. «Con riferimento all’ammini-strazione, pretendiamo parità di condizioniper tutti», proclama Andreas Burgener.

Offerte fasulle | Burgener vuole rivolger-si anche al Sorvegliante dei prezzi dellaConfederazione per pretendere correttezzasui prezzi, in quanto le importazioni «gri-gie» attirerebbero i clienti con offerte fasul-le non corrispondenti alla realtà. Ma JoëlThiébaud della VFAS nega che i suoi mem-bri procaccino clienti con offerte sleali. Eglisostiene che tutti i membri agiscono nel ri-spetto delle condizioni d’inserzione delleborse online, pertanto rientra nella libertàimprenditoriale raggiungere una posizioneottimale nel quadro delle condizioni citate.Jürg Naef di Suzuki è però di diverso avvi-so: «Molti annunci pubblicitari degli im-portatori paralleli non sono corretti. Se nepossono trovare esempi ogni giorno sullastampa, dove le auto vengono pubblicizzatecome nuove, quando invece sono già stateimmatricolate all’estero oppure si offre unusato paragonandone il prezzo con quellodell’auto nuova, evidenziando in modoscorretto una differenza di prezzo ovvia-mente troppo alta». Inoltre, gli importatoriufficiali devono attenersi alle condizioniposte in materia di prescrizioni energetichee di comunicazione del prezzo. Gli importa-tori paralleli, invece, possono permettersiqualsiasi cosa a livello pubblicitario, ancheperché le istituzioni non intervengono.«Una situazione assolutamente inaccetta-bile e soprattutto fuorviante per il consu-matore», conclude Naef.‹ Felix Maurhofer

Info Touringwww.auto-svizzera.ch, www.vfas.ch (entrambi in tedesco e francese). Informazioni sui limiti di CO2

al sito www.tcs.ch

Page 12: Touring 8 / 2012 italiano

3 maggio 2012 | touring 8 | società e mobilità 13

›Negli ultimi tempi, praticamente ad ognipieno il prezzo è sempre più alto: tra il 2009e fino all’inizio di quest’anno il costo dellabenzina e del diesel è aumentato quasi diun quarto. Nel primo trimestre del 2012 ilprezzo della benzina senza piombo 95 è giàsalito da 1,73 a circa 1,90 fr. Ovviamentequesto aumento è spiacevole e le specula-zioni sulle ragioni sono pressoché infinite.Perciò vogliamo attenerci ai fatti. Innanzi-tutto bisogna considerare che quasi la metàdel prezzo del carburante in Svizzera fini-sce nelle varie casse dello Stato sotto formadi tasse (imposta sugli oli minerali, Ivaecc.), da cui traggono vantaggio anche i tra-sporti pubblici.

Economia e politica | Il carburante è poiuno dei giocattoli dell’economia e della po-litica: petrolio, benzina, diesel ecc. sono ne-goziati in borsa analogamente ad azioni,metalli e altre materie prime. La situazioneeconomica ma anche fattori politici (tensio-ni nei paesi del Vicino Oriente) hanno riper-cussioni sul mercato mondiale. Il petroliofacilmente estraibile si trova, infatti, in zone politicamente instabili. A tutto ciò siaggiungono problemi per la raffinazione inEuropa, in particolare l’insolvenza di Petro-plus che rifornisce anche l’impianto diCressier (NE), al momento chiuso. La distri-buzione della domanda presso le rimanentiraffinerie d’Europa permette margini di

guadagno elevati. Inoltre, la domanda mon-diale di petrolio è in costante crescita, so-prattutto nei paesi emergenti. Un esempioper tutti: l’insieme delle automobili imma-tricolate attualmente in tutta la Svizzera(4,16 milioni) equivale alle auto nuove ven-dute ogni tre mesi nella sola Cina. D’altraparte vi sono fattori che attenuano la risa-lita del prezzo, come il raffreddamentodell’economia ecc. Non si dimentichi, poi,che dal 1980 il carburante è diventato solomoderatamente più costoso, di circa il 57%,mentre nel frattempo il prezzo di un chilodi pane è più che raddoppiato.

Leggeri sul gas | Gli automobilisti posso-no reagire all’aumento dei prezzi solo cam-biando stile di guida e comportamentinell’ambito della mobilità: spingere menosull’acceleratore, passare in fretta allamarcia superiore (eco-drive), liberare il vei-colo da pesi superflui. Raggiungere distri-butori che prevedono un prezzo più bassodi 3 centesimi conviene soltanto all’internodi un raggio compreso tra i 6 e gli 8 chilo-metri. A volte – soprattutto in città – si puòrinunciare del tutto all’automobile, utiliz-zando i mezzi pubblici. Al momento dell’ac-quisto di un veicolo è decisivo puntare suun modello a basso consumo. Per una sceltaoculata ci si può riferire all’etichetta ener-getica (disponibile sul sito: www.catalogo-auto.tcs.ch).‹ hwm/ESCH

Come si risparmiaIl prezzo di benzina e diesel sale sempre più. Lamentarsinon serve, ma con alcuni semplici accorgimenti si possonorisparmiare costi a lungo termine.

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La raffineria Petroplus a Cressier è ferma, anche per questo il prezzo del carburante è alle stelle.

In caso di traffico congestionato alGottardo, è possibile acquisire unaccesso speciale a Göschenen conuna consumazione al ristorante.

›Paulo R. (nome noto alla redazio-ne) si trova sull’A2 in direzione Ticino quando s’imbatte nella solitacoda al San Gottardo. Dovendo an-dare in toilette, decide di lasciarel’autostrada a Göschenen alla ricer-ca di un ristorante. Tuttavia, da cit-tadino educato, non utilizza il ba-gno se non dopo aver consumato uncaffè. Al momento di pagare, il ca-meriere gli spiega che con lo scon-trino potrà passare, ad ogni «orapiena», dall’entrata autostradale diGöschenen che viene chiusa in casodi coda. All’ora consentita, Paulo R.si dirige verso l’entrata autostrada-le. Lì esibisce lo scontrino al poli-ziotto, ma questi glielo restituiscedicendogli che è possibile passaresoltanto con una consumazione mi-nima di 20 fr. Paulo R., allora, pregail poliziotto di chiudere un occhio.Al che l’agente gli fa cenno di passa-re. Telefonate da noi fatte nei variristoranti di Göschenen hanno con-fermato l’applicazione da parte del-la polizia locale di questa «misura asostegno dell’economia». Una im-piegata nella ristorazione ci ha det-to di essere stata informata dallapolizia circa la possibilità di poter«acquistare» l’ingresso autostrada-le con 20 fr.

Ma come giunge la polizia urana afissare una consumazione minimaper l’eccezionale ticket d’ingresso a Göschenen? Karl Egli, portavocedella polizia cantonale di Uri spiegache la prassi è utilizzata da anni, mache viene applicata solo quando lacolonna è ferma per più di un’ora ela strada del passo è chiusa. Vista inquest’ottica, questa regola eccezio-nale è applicata solo pochi giorni all’anno. Ed è vista di buon occhiodagli automobilisti. Egli nega, però,che la polizia urana abbia fissatouna consumazione minima. La rego-la speciale ha anche lo scopo di evi-tare il congestionamento del traffi-co sulla strada cantonale, usata peremergenze e trasporti pubblici. Seciò non venisse garantito, la regolaspeciale verrebbe immediatamentesospesa.‹ Felix Maurhofer

Il caffè cheapre la sbarra

12 società e mobilità | touring 8 | 3 maggio 2012

Una griglia di rete metallica sotto il vano motore protegge efficacemente dalle visite delle martore.

›Hanno un corpo agile e affusolato, occhietti neri e denti aguzzi, che infilanovolentieri nelle parti di gomma morbida.Con i loro piccoli morsi a cavi, guarnizionie manicotti dei veicoli, le martore possonoprovocare alti costi. Il rimedio più efficacecontro il gioioso roditore è rappresentatoda un garage chiuso senza buchi dai qualile martore possono entrare. Ci sono però al-tri mezzi, per tener lontano dall’auto que-sto animale selvatico.

Sentieri invisibili | Nella loro zona di cac-cia le martore hanno itinerari fissi, che per-corrono durante la loro ricerca di cibo e chemarcano con gli odori. Se qualcuno non haancora subito un danno da martore è pro-babilmente perché il suo parcheggio non sitrova lungo una di queste piste. Come è in-vece il caso se un cavo è già stato rosicchia-to: «Se l’auto sta sopra un sentiero di mar-tora, è ragionevole scegliere possibilmenteun altro posteggio», spiega Urs Tester diPro Natura. A volte basta addirittura spo-stare la macchina di pochi metri. E dopo lavisita di una martora bisogna immediata-mente ripulire il motore, perché le tracce diodore attirano altre martore.

Un altro mezzo per tener lontano le mar-tore dall’auto è una rete per le gabbie deiconigli, posta sotto l’auto parcheggiata. Lamartora, infatti, non cammina volentieri susuperfici «mobili», dunque le viene blocca-

to l’accesso al vano motore. Chi ha già su-bito spesso i danni da martore può proteg-gere cavi e tubi del motore dai loro morsicon tubi a cerniera disponibili a poco prez-zo nei negozi specializzati. Questi tubi concerniera vengono semplicemente infilatisui cavi, e grazie a scanalature fanno scivo-lare i denti delle martore. Non sempre i cavirosicchiati devono essere sostituiti, perchéa volte possono anche essere riparati.

L’effetto di rimedi casalinghi come peli dicani, sostanze odoranti e spray antimartoresvanisce relativamente presto e agisce sololimitatamente. Apparecchi passivi che fun-zionano con la luce o dispositivi d’allarme

acustico si sono rivelati inefficaci. Appa-recchi ad ultrasuoni possono avere effetticollaterali sui bambini piccoli e sugli ani-mali domestici. Più efficaci sono i cosiddet-ti «scaccia bestie», che trasmettono allemartore delle scosse di corrente non peri-colose tramite delle piastrine di contattonel vano motore, mettendo in fuga gli ani-mali. Quando si apre il cofano il dispositivodi elettroshock viene disattivato. Se nono-stante tutto si ripete un danno da martora,esso dovrebbe essere annunciato all’assi-curazione, che deciderà se farsi carico deicosti di riparazione. Nella maggior partedei casi ciò avviene.‹ nr

Protetti dalle martoreUna rete metallica sotto la macchina impedisce alle martore di salire nel vano motore.Ma già un semplice cambio di parcheggio mette al riparo dalle visite di questi roditori.

Perlustrazioni vandaliche

Le martore si infilano volentieri nei vani motore deiveicoli. Secondo lo specialista di martore Urs Testerdi Pro Natura, il motivo risiede nel fatto che questi roditori si sentono al sicuro in quello spazio stretto ebuio. Serve loro da rifugio quando si sentono minac-

ciati da cani e pedoni. La maggior parte delle volte la visita si svolge senzadanni, ma può succedere che la martora morda un cavo nella sua fogaesplorativa. Perlopiù ciò avviene in estate, quando le giovani bestie natein primavera diventano attive e perlustrano i dintorni. Il territorio di insediamento corrisponde in media ad un chilometro quadrato per ognicoppia di martore. La densità più alta di martore si registra nelle zone residenziali poco edificate. La densità è meno alta nei centri città, nellearee boschive e in quelle coltivate. nr

fm

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3 maggio 2012 | touring 8 | società e mobilità 13

›Negli ultimi tempi, praticamente ad ognipieno il prezzo è sempre più alto: tra il 2009e fino all’inizio di quest’anno il costo dellabenzina e del diesel è aumentato quasi diun quarto. Nel primo trimestre del 2012 ilprezzo della benzina senza piombo 95 è giàsalito da 1,73 a circa 1,90 fr. Ovviamentequesto aumento è spiacevole e le specula-zioni sulle ragioni sono pressoché infinite.Perciò vogliamo attenerci ai fatti. Innanzi-tutto bisogna considerare che quasi la metàdel prezzo del carburante in Svizzera fini-sce nelle varie casse dello Stato sotto formadi tasse (imposta sugli oli minerali, Ivaecc.), da cui traggono vantaggio anche i tra-sporti pubblici.

Economia e politica | Il carburante è poiuno dei giocattoli dell’economia e della po-litica: petrolio, benzina, diesel ecc. sono ne-goziati in borsa analogamente ad azioni,metalli e altre materie prime. La situazioneeconomica ma anche fattori politici (tensio-ni nei paesi del Vicino Oriente) hanno riper-cussioni sul mercato mondiale. Il petroliofacilmente estraibile si trova, infatti, in zone politicamente instabili. A tutto ciò siaggiungono problemi per la raffinazione inEuropa, in particolare l’insolvenza di Petro-plus che rifornisce anche l’impianto diCressier (NE), al momento chiuso. La distri-buzione della domanda presso le rimanentiraffinerie d’Europa permette margini di

guadagno elevati. Inoltre, la domanda mon-diale di petrolio è in costante crescita, so-prattutto nei paesi emergenti. Un esempioper tutti: l’insieme delle automobili imma-tricolate attualmente in tutta la Svizzera(4,16 milioni) equivale alle auto nuove ven-dute ogni tre mesi nella sola Cina. D’altraparte vi sono fattori che attenuano la risa-lita del prezzo, come il raffreddamentodell’economia ecc. Non si dimentichi, poi,che dal 1980 il carburante è diventato solomoderatamente più costoso, di circa il 57%,mentre nel frattempo il prezzo di un chilodi pane è più che raddoppiato.

Leggeri sul gas | Gli automobilisti posso-no reagire all’aumento dei prezzi solo cam-biando stile di guida e comportamentinell’ambito della mobilità: spingere menosull’acceleratore, passare in fretta allamarcia superiore (eco-drive), liberare il vei-colo da pesi superflui. Raggiungere distri-butori che prevedono un prezzo più bassodi 3 centesimi conviene soltanto all’internodi un raggio compreso tra i 6 e gli 8 chilo-metri. A volte – soprattutto in città – si puòrinunciare del tutto all’automobile, utiliz-zando i mezzi pubblici. Al momento dell’ac-quisto di un veicolo è decisivo puntare suun modello a basso consumo. Per una sceltaoculata ci si può riferire all’etichetta ener-getica (disponibile sul sito: www.catalogo-auto.tcs.ch).‹ hwm/ESCH

Come si risparmiaIl prezzo di benzina e diesel sale sempre più. Lamentarsinon serve, ma con alcuni semplici accorgimenti si possonorisparmiare costi a lungo termine.

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La raffineria Petroplus a Cressier è ferma, anche per questo il prezzo del carburante è alle stelle.

In caso di traffico congestionato alGottardo, è possibile acquisire unaccesso speciale a Göschenen conuna consumazione al ristorante.

›Paulo R. (nome noto alla redazio-ne) si trova sull’A2 in direzione Ticino quando s’imbatte nella solitacoda al San Gottardo. Dovendo an-dare in toilette, decide di lasciarel’autostrada a Göschenen alla ricer-ca di un ristorante. Tuttavia, da cit-tadino educato, non utilizza il ba-gno se non dopo aver consumato uncaffè. Al momento di pagare, il ca-meriere gli spiega che con lo scon-trino potrà passare, ad ogni «orapiena», dall’entrata autostradale diGöschenen che viene chiusa in casodi coda. All’ora consentita, Paulo R.si dirige verso l’entrata autostrada-le. Lì esibisce lo scontrino al poli-ziotto, ma questi glielo restituiscedicendogli che è possibile passaresoltanto con una consumazione mi-nima di 20 fr. Paulo R., allora, pregail poliziotto di chiudere un occhio.Al che l’agente gli fa cenno di passa-re. Telefonate da noi fatte nei variristoranti di Göschenen hanno con-fermato l’applicazione da parte del-la polizia locale di questa «misura asostegno dell’economia». Una im-piegata nella ristorazione ci ha det-to di essere stata informata dallapolizia circa la possibilità di poter«acquistare» l’ingresso autostrada-le con 20 fr.

Ma come giunge la polizia urana afissare una consumazione minimaper l’eccezionale ticket d’ingresso a Göschenen? Karl Egli, portavocedella polizia cantonale di Uri spiegache la prassi è utilizzata da anni, mache viene applicata solo quando lacolonna è ferma per più di un’ora ela strada del passo è chiusa. Vista inquest’ottica, questa regola eccezio-nale è applicata solo pochi giorni all’anno. Ed è vista di buon occhiodagli automobilisti. Egli nega, però,che la polizia urana abbia fissatouna consumazione minima. La rego-la speciale ha anche lo scopo di evi-tare il congestionamento del traffi-co sulla strada cantonale, usata peremergenze e trasporti pubblici. Seciò non venisse garantito, la regolaspeciale verrebbe immediatamentesospesa.‹ Felix Maurhofer

Il caffè cheapre la sbarra

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3 maggio 2012 | touring 8 | test e tecnica 15

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›Vanta look ed impetuosità che ci si atten-de da una SUV compatta ed in essa la defi-nizione di «Sport Utility Vehicle» acquistatutto il suo senso, dato che la sua vocazionela porta quasi esclusivamente a spassarse-la sull’asfalto. Cosa che l’Audi Q3 sa fare ameraviglia. La sua taglia compatta (4,39 m)non le impedisce inoltre di mostrare unareale prestanza. Il muso deciso e il poste-riore inclinato alla moda di una crossoverle conferiscono una forte identità visiva, ulteriormente sottolineata dall’intrinsecafirma di fari e luci posteriori LED. Un au-tentico veicolo di tendenza che si inserisceintelligentemente nel solco delle grandiSUV tanto deprecate. La Q3 apre inoltre nel-la sua categoria una breccia d’alta gamma,introducendovi finezze tecnologiche, maanche prezzi importanti e, cosa non certoonorevole, una certa avarizia in fatto di do-tazione di base.

Compatta e accogliente | Questa SUVcittadina non si accontenta di condividereuna parentela stilistica con le sorelle mag-giori Q5 e Q7. Ne eredita anche l’ottima fattura, caratteristica della marca. Le sue

linee nette e sportive le conferiscono unanotevole presenza stilistica che, l’abbiamocostatato, non lascia indifferenti gli altriutenti della strada.

Stesso discorso dentro l’abitacolo, fattodi materiali seducenti e sobrio nella confi-gurazione. Andando a pescare a piene maninel catalogo degli optional, lo si arricchiràdi pregiati inserti e altre rifiniture in cuoio,ottenendo un interno tra i più accoglienti,tanto più che, malgrado la sua taglia ridot-ta, l’abitabilità posteriore offre un agio ap-prezzabile per le gambe degli occupanti. Dipreferenza tuttavia limitati a due, perché ilsedile centrale presenta un’elevazione nonpropriamente comoda. Elegantemente fo-derato di moquette, il bagagliaio non è dameno e offre una capacità paragonabile allaconcorrenza. Occorre tuttavia fare i conticon un piano di carico piuttosto alto. Inol-tre il sedile posteriore, facilmente ripiega-bile, crea una superficie abbastanza incli-nata. La Q3 è tutto meno che un esempio dimodularità. D’altra parte però, è da metterein risalto la capacità dei vani portaoggettiricavati nelle portiere.

Che velocità! | Malgrado il ricorso allacostruzione leggera, l’Audi Q3 concede tut-tavia alla bilancia ben 1,8 tonnellate. Maquesta SUV esplosiva non se ne cura e il suodiesel da 177 CV impone ritmi indiavolati.Accelerazioni brusche da GTI, salite di re-gime vivaci e riprese dotate di grande cop-pia: il 4 cilindri offre prestazioni inattese.Una tonicità che l’Audi Q3 deve anche allaspontaneità e alla rapidità del cambio adoppia frizione che innesta i 7 rapporti avelocità della folgore e senza il minimo con-traccolpo.

Questo diesel dal forte temperamentocondivide inoltre la sobrietà dei suoi con-generi compatti. Con consumi medi di 6,6 l/100 km, non è infatti per nulla vorace, gra-

+–Più o menoCrossover di stile, comportamento sovrano e motricità, diesel scattante,cambio a 7 rapporti reattivo, finiture eallestimento di pregio, abitabilità po-steriore, assistenti utili, comandi fun-zionali, servizi di manutenzione.

Equipaggiamento di serie striminzito,prezzi dei pacchetti opzionali, altezzadel tetto tirata (con tetto apribile), mo-dularità del vano bagagli deludente, tenuta laterale dei sedili anteriori per-fettibile, sterzo un po’ insensibile.

foto

Fab

ian

Un

tern

ähre

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La quintessenzadella SUV stradaleL’Audi Q3 esalta i geni della SUV compatta. Votata alla strada, infiamma l’asfalto con agilità e un diesel tonico. Test della versione 2.0 TDI quattro S Tronic.

Il cambio a doppia frizione molto spontaneo.

14 test e tecnica | touring 8 | 3 maggio 2012

L’Audi Q3 ha tutto di una SUV studiata per l’uso su strada. La calandra espressiva e i gruppi ottici circondati da diodi LED le conferiscono una forte identità.

Posto di guida funzionale ed ergonomico.

tabellacomparativa Audi BMW Ford Range Rover Q3 2.0 TDI X1 xDrive 20d Kuga 2.0 TDCi Evoque 2.2 SD4 quattro S Tronic Steptronic Titanium Pure

Prezzo (fr.) 48000.– 52800.– 46800.– 53100.–Cilindrata (cc) 1968 1995 1997 2179Potenza (kW/CV) 130/177 130/177 120/163 140/190Coppia massima (Nm/min) 380/1750 350/1750 340/2000 420/1750Consumo (l/100 km) 6,0 C2 6,21 C2 6,81 D2 6,51 C2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 68 695 — 696

Costi al chilometro (fr./km)3 –.87 –.92 –.92 –.97Costi di manutenzione4 11111 11111 13333 11333

Test «Tou ring» 8/2012 1/20105 — 1/20126

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15000 km/anno) 4 su 180000 km (15000 km/anno) 5 BMW X1 sDrive 20d 6 Range Rover Evoque 2.2 SD4 Coupé

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›Vanta look ed impetuosità che ci si atten-de da una SUV compatta ed in essa la defi-nizione di «Sport Utility Vehicle» acquistatutto il suo senso, dato che la sua vocazionela porta quasi esclusivamente a spassarse-la sull’asfalto. Cosa che l’Audi Q3 sa fare ameraviglia. La sua taglia compatta (4,39 m)non le impedisce inoltre di mostrare unareale prestanza. Il muso deciso e il poste-riore inclinato alla moda di una crossoverle conferiscono una forte identità visiva, ulteriormente sottolineata dall’intrinsecafirma di fari e luci posteriori LED. Un au-tentico veicolo di tendenza che si inserisceintelligentemente nel solco delle grandiSUV tanto deprecate. La Q3 apre inoltre nel-la sua categoria una breccia d’alta gamma,introducendovi finezze tecnologiche, maanche prezzi importanti e, cosa non certoonorevole, una certa avarizia in fatto di do-tazione di base.

Compatta e accogliente | Questa SUVcittadina non si accontenta di condividereuna parentela stilistica con le sorelle mag-giori Q5 e Q7. Ne eredita anche l’ottima fattura, caratteristica della marca. Le sue

linee nette e sportive le conferiscono unanotevole presenza stilistica che, l’abbiamocostatato, non lascia indifferenti gli altriutenti della strada.

Stesso discorso dentro l’abitacolo, fattodi materiali seducenti e sobrio nella confi-gurazione. Andando a pescare a piene maninel catalogo degli optional, lo si arricchiràdi pregiati inserti e altre rifiniture in cuoio,ottenendo un interno tra i più accoglienti,tanto più che, malgrado la sua taglia ridot-ta, l’abitabilità posteriore offre un agio ap-prezzabile per le gambe degli occupanti. Dipreferenza tuttavia limitati a due, perché ilsedile centrale presenta un’elevazione nonpropriamente comoda. Elegantemente fo-derato di moquette, il bagagliaio non è dameno e offre una capacità paragonabile allaconcorrenza. Occorre tuttavia fare i conticon un piano di carico piuttosto alto. Inol-tre il sedile posteriore, facilmente ripiega-bile, crea una superficie abbastanza incli-nata. La Q3 è tutto meno che un esempio dimodularità. D’altra parte però, è da metterein risalto la capacità dei vani portaoggettiricavati nelle portiere.

Che velocità! | Malgrado il ricorso allacostruzione leggera, l’Audi Q3 concede tut-tavia alla bilancia ben 1,8 tonnellate. Maquesta SUV esplosiva non se ne cura e il suodiesel da 177 CV impone ritmi indiavolati.Accelerazioni brusche da GTI, salite di re-gime vivaci e riprese dotate di grande cop-pia: il 4 cilindri offre prestazioni inattese.Una tonicità che l’Audi Q3 deve anche allaspontaneità e alla rapidità del cambio adoppia frizione che innesta i 7 rapporti avelocità della folgore e senza il minimo con-traccolpo.

Questo diesel dal forte temperamentocondivide inoltre la sobrietà dei suoi con-generi compatti. Con consumi medi di 6,6 l/100 km, non è infatti per nulla vorace, gra-

+–Più o menoCrossover di stile, comportamento sovrano e motricità, diesel scattante,cambio a 7 rapporti reattivo, finiture eallestimento di pregio, abitabilità po-steriore, assistenti utili, comandi fun-zionali, servizi di manutenzione.

Equipaggiamento di serie striminzito,prezzi dei pacchetti opzionali, altezzadel tetto tirata (con tetto apribile), mo-dularità del vano bagagli deludente, tenuta laterale dei sedili anteriori per-fettibile, sterzo un po’ insensibile.

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La quintessenzadella SUV stradaleL’Audi Q3 esalta i geni della SUV compatta. Votata alla strada, infiamma l’asfalto con agilità e un diesel tonico. Test della versione 2.0 TDI quattro S Tronic.

Il cambio a doppia frizione molto spontaneo.

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www.avenchesopera.ch

oh!la b èmeGiacomo Puccini

Arena di Avenches5-7-10-12-14-17 luglio 2012

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ESCLUSIVO!Solo per soci TOURING:

Sconto di Fr. 10.– a biglietto

1 cuscino a persona

1 buono per un caffè a persona

1 programma per ordinazione

Cognome/Nome

Indirizzo

NAP/Luogo

Tel. prof.

Cell.

E-mail

Vi preghiamo di spedire la cedola entro il 30 maggio 2012 a:Festival d’Opéra Avenches, Case Postale, 1580 Avenches, e-mail :[email protected]

SCENA

Numero di biglietti

a Fr. 165.– Fr. 155.– (settore A/B)

a Fr. 145.– Fr. 135.– (settore C/D)

a Fr. 145.– Fr. 135.– (settore E+)

a Fr. 130.– Fr. 120.– (settore E)

a Fr. 110.– Fr. 100.– (settore F)

a Fr. 95.– Fr. 85.– (settore G)

� 5 luglio � 7 luglio � 10 luglio � 12 luglio � 14 luglio � 17 luglio

(spuntare la data desiderata)

3 maggio 2012 | touring 8 | test e tecnica 17

zie anche all’apporto delicato del sistemastart-stop.

A parte la trazione integrale assicuratada una frizione multi disco, la Q3 si distan-zia dalle 4�4 e rinuncia persino al controllodi velocità in discesa caro alle SUV. Ma incambio ne ottiene una motricità senza mac-chia che valorizza al meglio il suo brillantetelaio. Fondamentalmente stradale, questavettura a trazione integrale seduce fin daiprimi metri per il suo tocco raffinato. A ma-no a mano che si forza l’andatura, poi, si èconquistati dalla qualità del suo comporta-mento. Agile e poco soggetta al rollio, la Q3inanella infatti le curve con una precisionee un equilibrio che regalano enorme piaceredi guida. E se lo sterzo meriterebbe più sen-sibilità, la frenata strapotente inchioda let-

teralmente la SUV alla strada. La Q3 è altre-sì a suo agio sull’autostrada, dove se ne apprezzano la discrezione del diesel e le so-spensioni sufficientemente progressive.

Vi si aggiunge l’assistenza benevola di si-stemi quali il rilevatore di cambio corsia at-tivo, che trasmette leggeri impulsi al volan-te se occorre cambiare traiettoria. Uniconeo, questo dispositivo d’avanguardia è inopzione, come la maggior parte delle dota-zioni. Se il prezzo d’acquisto è nettamenteridotto, il modello testato si limita ad offri-re una climatizzazione… manuale e la do-tazione di serie manca ad esempio del rego-latore di velocità o del sensore fari. La ma-nutenzione gratuita per 10 anni compensasolo in parte queste lacune. Per fortuna,perché questa brillante Q3 merita altro de-stino che quello di inciampare su mere que-stioni contabili.‹ Marc-Olivier Herren

continua da pagina 15

Audi Q3 2.0 TDI quattro S Tronic in dettaglioABITACOLO 11113 Plancia sobria e materialidi pregio per un ambiente lussuoso. Indicato perdue passeggeri, il sedile posteriore offre ampiospazio per le gambe. Lo spazio per la testa è li-mitato dal tetto apribile. Baule spazioso, piano dicarico non del tutto piatto con i sedili ribaltati.

COMFORT 11113 Sospensioni gradevoli ebuona insonorizzazione da apprezzare sui tra-gitti autostradali. I sedili in pelle (in opzione) potrebbero garantire maggior tenuta laterale.

DOTAZIONE 11133 Cerchi in lega da 17’’, radio/CD, freno a mano elettrico, sistema start-stop: la dotazione di serie è striminzita per unaauto di lusso. Il pacchetto Ambiente (3400 fr.) èindispensabile per avere una dotazione decente.

PRESTAZIONI 11112 Accelerazioni toniche,riprese solide, coppia enorme: il turbodiesel da177 CV si fa beffa del peso di 1,8 t. Grazie anchealla spontaneità del cambio a 7 rapporti. Consu-mi moderati.

COMPORTAMENTO 11112 La compattezzadi questa 4�4 consente una tenuta sportiva.Neutra nel complesso, la SUV manifesta una leg-gera tendenza al sottosterzo e al rollio quando siviaggia a velocità sostenuta. Preciso, lo sterzomanca però un po’ di consistenza. Frenata impressionante.

SICUREZZA 11113 Buon equipaggiamentodi base e sistemi di assistenza (in opzione) moltoutili nell’uso quotidiano.

Dietro si sta comodi, ma lo spazio per la testa è ridotto dal tetto scorrevole. Bagagliaio di buona capacità. Peccato che a sedili ribaltati non si crei una superficie di carico piana.

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Scheda tecnica

VEICOLO PROVATOAudi Q3 2.0 TDI quattro S Tronic; 5 porte, 5 posti; 48000 fr. Gamma: dalla 2.0 TDI 4�2, 140 CV (38800fr.) alla 2.0 TFSI, 211 CV (48000 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (1000 fr.), nappa (2970 fr.), navigatore (da 1780 fr.), sistema di aiuto al parcheggio (1360 fr.)Garanzia: 2 anni di fabbrica, Swiss Garantie3 anni/100000 km; antiruggine: 12 anni(con condizioni)Importatore: Amag, 5156 Schinznach-Bad,www.audi.ch

DATI TECNICIMotore: 4 cilindri turbodiesel, 177 CV; tra-zione integrale permanente, cambio auto-matico a 7 rapporti con doppia frizionePeso: 1785 kg (auto del test), totale ammis-sibile 2185 kg, carico rimorchiabile 2000 kg

Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 7,9 sElasticità:60–100 km/h (in posizione D) 4,4 s80–120 km/h (in posizione D) 5,9 sDiametro di sterzata: 11,8 mInsonorizzazione:60 km/h: 59 dBA 11113

120 km/h: 68 dBA 11111

SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 36 m 11111

Visibilità circolare 11133

Equipaggiamento 11113

COSTI DEI SERVIZIServizi gratuiti per 10 anni/100 000 km, poi:manutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

30000/24 1,1 160.–60000/48 1,3 189.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 8,0 2225.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese fissi variabili

15000 87 706.– 382.–30000 59 706.– 764.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), concessionarie Audi da 95 a 197 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268) urbano extra urbano misto

TCS 7,2 5,2 6,0fabbrica 7,0 5,3 5,9Emissioni di CO2: 159 g/kmMedia svizzera di CO2: 159 g/kmetichettaEnergia (A–G): C

CONSUMO DEL TEST 11113

6,6 l/100 km autonomia 970 km

serbatoio: 64 litri

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

larghezzainterna: ant. 150cm, post. 145cm bagagliaio: 460–1365 litripneumatici: 235/50R18, min. 215/65R16

101cm

16

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�91–112cm

96cm

� 60–83cm

passo 260cm� �lungh. 439cm (largh. 183cm)

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zie anche all’apporto delicato del sistemastart-stop.

A parte la trazione integrale assicuratada una frizione multi disco, la Q3 si distan-zia dalle 4�4 e rinuncia persino al controllodi velocità in discesa caro alle SUV. Ma incambio ne ottiene una motricità senza mac-chia che valorizza al meglio il suo brillantetelaio. Fondamentalmente stradale, questavettura a trazione integrale seduce fin daiprimi metri per il suo tocco raffinato. A ma-no a mano che si forza l’andatura, poi, si èconquistati dalla qualità del suo comporta-mento. Agile e poco soggetta al rollio, la Q3inanella infatti le curve con una precisionee un equilibrio che regalano enorme piaceredi guida. E se lo sterzo meriterebbe più sen-sibilità, la frenata strapotente inchioda let-

teralmente la SUV alla strada. La Q3 è altre-sì a suo agio sull’autostrada, dove se ne apprezzano la discrezione del diesel e le so-spensioni sufficientemente progressive.

Vi si aggiunge l’assistenza benevola di si-stemi quali il rilevatore di cambio corsia at-tivo, che trasmette leggeri impulsi al volan-te se occorre cambiare traiettoria. Uniconeo, questo dispositivo d’avanguardia è inopzione, come la maggior parte delle dota-zioni. Se il prezzo d’acquisto è nettamenteridotto, il modello testato si limita ad offri-re una climatizzazione… manuale e la do-tazione di serie manca ad esempio del rego-latore di velocità o del sensore fari. La ma-nutenzione gratuita per 10 anni compensasolo in parte queste lacune. Per fortuna,perché questa brillante Q3 merita altro de-stino che quello di inciampare su mere que-stioni contabili.‹ Marc-Olivier Herren

continua da pagina 15

Audi Q3 2.0 TDI quattro S Tronic in dettaglioABITACOLO 11113 Plancia sobria e materialidi pregio per un ambiente lussuoso. Indicato perdue passeggeri, il sedile posteriore offre ampiospazio per le gambe. Lo spazio per la testa è li-mitato dal tetto apribile. Baule spazioso, piano dicarico non del tutto piatto con i sedili ribaltati.

COMFORT 11113 Sospensioni gradevoli ebuona insonorizzazione da apprezzare sui tra-gitti autostradali. I sedili in pelle (in opzione) potrebbero garantire maggior tenuta laterale.

DOTAZIONE 11133 Cerchi in lega da 17’’, radio/CD, freno a mano elettrico, sistema start-stop: la dotazione di serie è striminzita per unaauto di lusso. Il pacchetto Ambiente (3400 fr.) èindispensabile per avere una dotazione decente.

PRESTAZIONI 11112 Accelerazioni toniche,riprese solide, coppia enorme: il turbodiesel da177 CV si fa beffa del peso di 1,8 t. Grazie anchealla spontaneità del cambio a 7 rapporti. Consu-mi moderati.

COMPORTAMENTO 11112 La compattezzadi questa 4�4 consente una tenuta sportiva.Neutra nel complesso, la SUV manifesta una leg-gera tendenza al sottosterzo e al rollio quando siviaggia a velocità sostenuta. Preciso, lo sterzomanca però un po’ di consistenza. Frenata impressionante.

SICUREZZA 11113 Buon equipaggiamentodi base e sistemi di assistenza (in opzione) moltoutili nell’uso quotidiano.

Dietro si sta comodi, ma lo spazio per la testa è ridotto dal tetto scorrevole. Bagagliaio di buona capacità. Peccato che a sedili ribaltati non si crei una superficie di carico piana.

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Scheda tecnica

VEICOLO PROVATOAudi Q3 2.0 TDI quattro S Tronic; 5 porte, 5 posti; 48000 fr. Gamma: dalla 2.0 TDI 4�2, 140 CV (38800fr.) alla 2.0 TFSI, 211 CV (48000 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (1000 fr.), nappa (2970 fr.), navigatore (da 1780 fr.), sistema di aiuto al parcheggio (1360 fr.)Garanzia: 2 anni di fabbrica, Swiss Garantie3 anni/100000 km; antiruggine: 12 anni(con condizioni)Importatore: Amag, 5156 Schinznach-Bad,www.audi.ch

DATI TECNICIMotore: 4 cilindri turbodiesel, 177 CV; tra-zione integrale permanente, cambio auto-matico a 7 rapporti con doppia frizionePeso: 1785 kg (auto del test), totale ammis-sibile 2185 kg, carico rimorchiabile 2000 kg

Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 7,9 sElasticità:60–100 km/h (in posizione D) 4,4 s80–120 km/h (in posizione D) 5,9 sDiametro di sterzata: 11,8 mInsonorizzazione:60 km/h: 59 dBA 11113

120 km/h: 68 dBA 11111

SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 36 m 11111

Visibilità circolare 11133

Equipaggiamento 11113

COSTI DEI SERVIZIServizi gratuiti per 10 anni/100 000 km, poi:manutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

30000/24 1,1 160.–60000/48 1,3 189.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 8,0 2225.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese fissi variabili

15000 87 706.– 382.–30000 59 706.– 764.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), concessionarie Audi da 95 a 197 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268) urbano extra urbano misto

TCS 7,2 5,2 6,0fabbrica 7,0 5,3 5,9Emissioni di CO2: 159 g/kmMedia svizzera di CO2: 159 g/kmetichettaEnergia (A–G): C

CONSUMO DEL TEST 11113

6,6 l/100 km autonomia 970 km

serbatoio: 64 litri

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

larghezzainterna: ant. 150cm, post. 145cm bagagliaio: 460–1365 litripneumatici: 235/50R18, min. 215/65R16

101cm

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passo 260cm� �lungh. 439cm (largh. 183cm)

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3 maggio 2012 | touring 8 | test e tecnica 19

Le forme senza fronzoli dell’Opel Combo offrono uno spazio fenomenale.

Volume e spazio a profusioneOpel Combo Per la sua terza genera-zione, la multispazio di Opel fa rottaverso la Turchia dove è assemblata ne-gli stessi stabilimenti della Fiat Doblo,di cui condivide gran parte delle com-ponenti e in particolare i motori. Sola differenza significativa rispetto al suoclone Fiat, la calandra ornata dall’ampiologo cromato di Opel. Disponibile condue passi (2,76 e 3,10 m), la Combo èdeclinata in versione multispazio e fur-gone. Il modello lungo tocca addiritturai 4,74 m. Le famiglie si indirizzeranno di preferenza sulla multispazio che si distingue poiché il suo abitacolo na-sconde le origini utilitarie con ampiouso di rivestimenti in plastica. Due por-te scorrevoli garantiscono un accessofacilitato al sedile posteriore, dove ipasseggeri godono di uno spazio smisu-rato. Due sedili supplementari (1200 fr.)aumentano la capacità a 7 posti. Ancheil bagagliaio cubico regala un immensovolume e può ospitare 3200 l di caricocon il sedile mediano ribaltato, che si ripiega facilmente a portafogli.

Debuttando con un diesel 1,3 l (90 CV)su alcune versioni, la gamma dei motorisi estende fino al 2 l diesel da 135 CV.In questo caso, però, il prezzo non è più tanto da multispazio. In fatto dicomportamento, la Combo presenta uncomfort di marcia assolutamente digni-toso. Sempre spartano, l’equipaggia-mento tende ad ampliarsi. MOH

Tecnica: multispazio; 5-7 posti; lunghezza:4,39 m; bagagliaio: 790–3200 l Motori:benzina 95 CV, diesel 90/105/135 CV, GPL120 CV Prezzi: da 22750 fr. (1.4i Combo) a 33550 fr. (2.0 CDTi Cosmo start-stop).

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› Imbarcare i figli senza dover fare contor-sioni per legarli o caricare senza fatica og-getti voluminosi: questa è una multispazionel quotidiano. Passeremo sopra alla loroestetica più simile ad una scatola di scarpeche ad una crossover, perché queste camio-nette ad uso civile hanno conquistato tantole famiglie quanto gli appassionati di atti-vità del tempo libero. Fin dagli esordi dellaCitroën Berlingo nel 1996 – prodotta in 1,4milioni di unità – questo concetto rudimen-tale non cessa di conquistare nuovi adepti.

Viva i cloni | Questo segmento ricorre piùche mai alla clonazione. Già si conoscevanole gemelle Citroën Berlingo/Peugeot Part-ner, ma ora l’alleanza tra Fiat e Opel ha pro-dotto una Doblo e una Combo quasi identi-che. Altro frutto inedito di una collabora-zione, la Mercedes-Benz Citan annunciataper l’autunno non è altro che una RenaultKangoo con un cofano prominente sul qualetroneggia una sgargiante stella. Solamentela VW Caddy Life continua la corsa soli-taria.

Ad ogni modo, le multispazio modernehanno perso il loro carattere commerciale.Sia la Berlingo sia la Kangoo poggiano oggisu un telaio da monovolume. Nell’abitaco-lo, le lamiere a vista di un tempo sono oggi

La storia d’amoredelle multispazio

ricoperte da rivestimenti in plastica. L’OpelCombo propone addirittura delle rifinituredi diversi colori. Principale atout, le onni-presenti porte scorrevoli assicurano acces-sibilità senza pari ai sedili posteriori. Tan-to che le multispazio figurano tra le rareauto di un recente test comparativo del TCSa poter accogliere 3 seggiolini per bambinisui sedili posteriori. Alcuni modelli vi ag-giungono un tocco di modularità, all’inse-gna della Grand Kangoo che propone 5 se-dili posteriori individuali che scorrono subinari. Una volta tolti, liberano un volumegigantesco di 3400 l. Il tutto con un pianodi carico molto basso e una larghezza chepermette d’inghiottire una paletta ferrovia-ria, come esige lo standard della categoria.

Sul piano ambientale, da notare l’appari-zione di sistemi start-stop e anche dellaKangoo Z.E. elettrica. Non particolarmenteinnovative in fatto di sicurezza, queste vet-ture non propongono mai più di 4 airbag diserie. Tuttavia l’ESP fa il suo esordio nelsegmento e Mercedes annuncia un disposi-tivo in grado di tenere in considerazione ilcarico. Moderati, i prezzi si aggirano sui 30 mila franchi. Rimane il fatto che le mo-novolume d’inizio gamma, anche se menospaziose, hanno i loro seri argomenti dacontrapporre.‹ Marc-Olivier Herren

Automobili semplici da vivere: le multispazio brillano per la loro polivalenza.

Prive di ambizioni estetiche, le multispazio incarnano la vettura da vivere per eccellenza. Abitabilità e volumeutile fenomenali valgono loro una popolarità crescente.

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3 maggio 2012 | touring 8 | test e tecnica 19

Le forme senza fronzoli dell’Opel Combo offrono uno spazio fenomenale.

Volume e spazio a profusioneOpel Combo Per la sua terza genera-zione, la multispazio di Opel fa rottaverso la Turchia dove è assemblata ne-gli stessi stabilimenti della Fiat Doblo,di cui condivide gran parte delle com-ponenti e in particolare i motori. Sola differenza significativa rispetto al suoclone Fiat, la calandra ornata dall’ampiologo cromato di Opel. Disponibile condue passi (2,76 e 3,10 m), la Combo èdeclinata in versione multispazio e fur-gone. Il modello lungo tocca addiritturai 4,74 m. Le famiglie si indirizzeranno di preferenza sulla multispazio che si distingue poiché il suo abitacolo na-sconde le origini utilitarie con ampiouso di rivestimenti in plastica. Due por-te scorrevoli garantiscono un accessofacilitato al sedile posteriore, dove ipasseggeri godono di uno spazio smisu-rato. Due sedili supplementari (1200 fr.)aumentano la capacità a 7 posti. Ancheil bagagliaio cubico regala un immensovolume e può ospitare 3200 l di caricocon il sedile mediano ribaltato, che si ripiega facilmente a portafogli.

Debuttando con un diesel 1,3 l (90 CV)su alcune versioni, la gamma dei motorisi estende fino al 2 l diesel da 135 CV.In questo caso, però, il prezzo non è più tanto da multispazio. In fatto dicomportamento, la Combo presenta uncomfort di marcia assolutamente digni-toso. Sempre spartano, l’equipaggia-mento tende ad ampliarsi. MOH

Tecnica: multispazio; 5-7 posti; lunghezza:4,39 m; bagagliaio: 790–3200 l Motori:benzina 95 CV, diesel 90/105/135 CV, GPL120 CV Prezzi: da 22750 fr. (1.4i Combo) a 33550 fr. (2.0 CDTi Cosmo start-stop).

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› Imbarcare i figli senza dover fare contor-sioni per legarli o caricare senza fatica og-getti voluminosi: questa è una multispazionel quotidiano. Passeremo sopra alla loroestetica più simile ad una scatola di scarpeche ad una crossover, perché queste camio-nette ad uso civile hanno conquistato tantole famiglie quanto gli appassionati di atti-vità del tempo libero. Fin dagli esordi dellaCitroën Berlingo nel 1996 – prodotta in 1,4milioni di unità – questo concetto rudimen-tale non cessa di conquistare nuovi adepti.

Viva i cloni | Questo segmento ricorre piùche mai alla clonazione. Già si conoscevanole gemelle Citroën Berlingo/Peugeot Part-ner, ma ora l’alleanza tra Fiat e Opel ha pro-dotto una Doblo e una Combo quasi identi-che. Altro frutto inedito di una collabora-zione, la Mercedes-Benz Citan annunciataper l’autunno non è altro che una RenaultKangoo con un cofano prominente sul qualetroneggia una sgargiante stella. Solamentela VW Caddy Life continua la corsa soli-taria.

Ad ogni modo, le multispazio modernehanno perso il loro carattere commerciale.Sia la Berlingo sia la Kangoo poggiano oggisu un telaio da monovolume. Nell’abitaco-lo, le lamiere a vista di un tempo sono oggi

La storia d’amoredelle multispazio

ricoperte da rivestimenti in plastica. L’OpelCombo propone addirittura delle rifinituredi diversi colori. Principale atout, le onni-presenti porte scorrevoli assicurano acces-sibilità senza pari ai sedili posteriori. Tan-to che le multispazio figurano tra le rareauto di un recente test comparativo del TCSa poter accogliere 3 seggiolini per bambinisui sedili posteriori. Alcuni modelli vi ag-giungono un tocco di modularità, all’inse-gna della Grand Kangoo che propone 5 se-dili posteriori individuali che scorrono subinari. Una volta tolti, liberano un volumegigantesco di 3400 l. Il tutto con un pianodi carico molto basso e una larghezza chepermette d’inghiottire una paletta ferrovia-ria, come esige lo standard della categoria.

Sul piano ambientale, da notare l’appari-zione di sistemi start-stop e anche dellaKangoo Z.E. elettrica. Non particolarmenteinnovative in fatto di sicurezza, queste vet-ture non propongono mai più di 4 airbag diserie. Tuttavia l’ESP fa il suo esordio nelsegmento e Mercedes annuncia un disposi-tivo in grado di tenere in considerazione ilcarico. Moderati, i prezzi si aggirano sui 30 mila franchi. Rimane il fatto che le mo-novolume d’inizio gamma, anche se menospaziose, hanno i loro seri argomenti dacontrapporre.‹ Marc-Olivier Herren

Automobili semplici da vivere: le multispazio brillano per la loro polivalenza.

Prive di ambizioni estetiche, le multispazio incarnano la vettura da vivere per eccellenza. Abitabilità e volumeutile fenomenali valgono loro una popolarità crescente.

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20 test e tecnica | touring 8 | 3 maggio 2012

La cromatura sopra la griglia del radiatore illustra la nuova immagine di Dacia. La Lodgy sembra un po’ goffa, ma è un miracolo di spaziosità.

›Praticità e convenienza sono parole adatte quando si scrive diDacia. Tuttavia, la settima nata della marca rumena del gruppoRenault, nonostante il prezzo ridotto, dovrebbe poter salire diun gradino rispetto ai modelli precedenti. Non a caso la DaciaLodgy offre anche numerosi equipaggiamenti che dovrebberosemplificare la vita di ogni automobilista. Per 700 franchi per laprima volta è ottenibile il computer di bordo integrato con blue-tooth, navigatore, schermo tattile da 7”. Altrettanto nuovo è ilregolatore di velocità di serie. Tanta dotazione per pochi soldi:come con i precedenti modelli, Dacia mira ai clienti orientati sul-le occasioni. La nuova vettura familiare sarà costruita nella nuo-va fabbrica di Tangeri, in Marocco.

In fatto di design, questa monovolume familiare rimane moltoconcreta. Appare robusta, con un frontale gradevole e un poste-riore che invece non è davvero bello. In cambio, l’ampia e acces-sibile apertura del bagagliaio è convincente. L’abitacolo offremolto spazio per una famiglia, grazie anche ai numerosi vaniportaoggetti e ben tre fissaggi Isofix sul sedile posteriore. E sela prole fosse più numerosa, esiste perfino la variante con unaterza fila di sedili. Quest’ultima fila, che prevede due soli posti,si può facilmente smontare all’occorrenza grazie al peso conte-nuto a soli 16 kg (volume del vano bagaglio: 827 litri).

L’abitacolo è rifinito con molta plastica dura, con un effettoquindi un po’ spartano, ma dall’apparenza comunque moderna,grazie alla colorazione a due tonalità. La versione di base è mos-sa da un motore benzina da 1,6 l piuttosto poco esplosivo. In alternativa ci sono tuttavia due motorizzazioni turbodiesel e dafine anno il benzina 1,2 l da 115 CV, già montato sulle RenaultMégane e Scénic.‹ nr

Tecnica: monovolume compatta; 5 o 7 posti; lunghezza: 4,5 m; bagagliaio:207/827/2617 l Motori: benzina 1,6 l, 82 CV, diesel: 1,5 l, 90/107 CV Consumi (fabbrica): da 4,2 a 7,1 l/100 km, CO2 116–165 g/km Prezzi: da 12900 fr. (versione di base) a 21100 fr. (Lodgy Lauréate); ottenibile da subito.

Benvenuta sul pianeta crossover

› I suoi tratti atletici e il suo posteriore bombato le conferisconouno stile personalizzato, che per Subaru è indubbiamente auda-ce. Nonostante un’altezza da terra imponente di 22 cm, la XV hatutto della crossover urbana. Compattezza, larghezza giusta eraggio di sterzata ridotto, in città fanno meraviglie. Senza fron-zoli, gli interni seducenti segnano un passo avanti. Si registrapersino la presenza di plastiche lusinghiere sulla plancia. A par-te il computer di bordo poco intuitivo, i comandi si rivelano fun-zionali. Graziosamente arrotondati, i sedili ereditati dalla ber-lina Legacy assicurano un morbido comfort. Identica costata-zione per il sedile posteriore, che per un’auto di 4,45 m, offrespazio per le gambe degli occupanti, che vi accedono facilmentegrazie al grande angolo di apertura delle portiere. Accettabile,la capacità del bagagliaio è invece un po’ limitata.

La Subaru XV trae profitto dalla bontà del diesel da 147 CV.Più progressivo che esplosivo, questo boxer seduce per la suadolcezza di funzionamento e offre prestazioni molto dignitose,rimanendo tuttavia economico. Dotata di asse posteriore a brac-ci multipli, questa crossover dona una piacevole sensazione diagilità e leggerezza. Si apprezzano altresì le sensazioni dellosterzo e il comportamento piuttosto neutro. Meno convincenti lesospensioni, che faticano ad assorbire le irregolarità. Se questacrossover ignora i sistemi di assistenza, l’equipaggiamento èben fornito. Il tutto con un posizionamento di prezzo davverounico.‹ MOH

Positivo: abitabilità posteriore, equipaggiamento completo, compor-tamento agile e ingombro minimo, turbodiesel morbido e sobrio, prez-zo mirato Negativo: sospensioni poco filtranti, computer di bordo pocointuitivo, bagagliaio mediocre, inserimento retromarcia fastidioso.

Tecnica: crossover; 5 posti; lunghezza: 4,45 m; bagagliaio: 380 l; 2 l boxer tur-bodiesel, 147 CV, 350 Nm a 1600 giri/min; cambio a 6 marce, trazione integra-le permanente con giunto viscoso; da 0 a 100 km/h in 9,3 s Consumo in prova:7,0 l/100 km, autonomia: 857 km Prezzo: 33300 fr. (XV 2.0D Swiss two).

La crossover Subaru XV vanta una personalità affermata. Da notare gliampi passaruota e l’importante altezza da terra di questa 4�4 stradale.

Con la XV, Subaru entra nell’era crossover.Nata per la città, questa 4�4 ha i numeri per sedurre anche una clientela extraurbana.

L’auto convenienteper le famiglieCon la Lodgy, Dacia lancia sul mercato unarobusta e pratica monovolume compatta. Una vettura che offre molto a poco prezzo.

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3 maggio 2012 | touring 8 | viaggi e tempo libero 23

Pedalare a lato del gran traffico, in mezzo a vigne e papaveri: in rotta per la Provenza!

Camere con charme

In autunno e primavera le condizioniclimatiche in Provenza sono ideali perandare in bicicletta. Una rete ciclabileestesa e dalla manutenzione perfettavi attende nelle zone del Vaucluse e del Lubéron.

Inforcare la bicicletta e percorrere ben 300km ai margini delle grandi arterie stradali:un’esperienza impossibile per gli svizzeri,che a casa propria devono pedalare a con-tatto permanente con il traffico. Sulla vastarete ciclabile che attraversa il Lubéron e ilVaucluse, una moltitudine di viottoli percor-rono la campagna e i vitigni. Tra Saint-Mar-tin de Castillon e Les Baumettes, i fortunaticiclisti beneficiano anche di 28 km di zonalibera da qualsiasi incrocio con strade dipar-timentali! Una manna che gli svizzeri in girosui pedali sanno apprezzare con il giusto valore. La strada riservata alle due ruote èasfaltata perfettamente e demarcata perseparare la circolazione nei due sensi. Ci sisposta lungo questo tratto dove si può pe-dalare in tutto relax, dimenticando le pre-cauzioni della guida nel gran traffico, cir-condati da una natura che non ci si stancamai di ammirare.

In particolare, i campi di papaveri di unadensità eccezionale, si estendono a perditad’occhio in un mare rosso vivo. Oscillandodolcemente nella brezza mattutina, descri-vono abbaglianti onde scarlatte. Gli appa-recchi fotografici captano scene che ricor-dano le tele di Claude Monet e Vincent van

Gogh. Non c’è quindi da meravigliarsi, chegrandissimi pittori abbiano vissuto in Pro-venza. Di rara purezza, la luce alterna il ver-de smeraldo al blu translucido e a contrastiviolenti quando scoppia il temporale, comequello che si abbatte sopra di noi a Gordes,facendo sprofondare in qualche secondo ilpaesaggio nell’oscurità, prima della riappa-rizione di un sole trionfante.

Nel corso del nostro periplo provenzale,scopriamo alcune affascinanti contrade conqualche decina di anime. Di un pittoresco irresistibile, Oppèdes-le-vieux si distingueper la sua chiesa del XII secolo in cima a unosperone di roccia e per una vegetazione on-nipresente.

All’altezza di Roquefure, svoltiamo a sini-stra per andare a ristorarci al Relais de Ro-quefure. Le tavole sono apparecchiate al-l’ombra di un immenso cedro, in un giardinole cui estremità si perdono nella foresta cir-costante. C’è forse un quadro più deliziosoper concedersi una pausa degustazione deiprodotti del territorio, «tapenade», cavialedi melanzane, melone, sformati di legumi,torta provenzale?

Il nostro giro si conclude a Isle-sur-la-Sor-gue, giustamente soprannominata la picco-la Venezia, in riferimento ai vari canali chel’attraversano dove girano senza interruzio-ne delle ruote ad acqua. Da non perdersi ilmercato che invade la città ogni domenica.Per saperne di più si consultino i siti: www.provence-a-velo.fr, www.provence-cycling.com e www.provenceguide.com. jop

La Provenza svela la sua beltà ai ciclisti

Chant des Bouteilles» i visitatori si possonoriposare dopo aver gironzolato tra le ban-carelle. Una possibilità di pernottamentoun po’ fuori dal comune si trova diretta-mente sulla riva dell’Ardèche nella Lodgedu Pont d’Arc: diversi alloggi in tenda arre-date di tutto punto ricordano le avventuredei safari in Sudafrica. Chi invece preferi-sce un enorme loft in una fabbrica dismes-sa, sceglie «La Manufacture» a Vals-les-Bains. A soli pochi minuti d’auto da lì si trova Antraigues un villaggio di montagna ancora rimasto fuori dalle rotte turistiche,dove viveva il compositore e chansonnierfrancese Jean Ferrat morto nel 2010.‹

Peter Widmer

Questo viaggio è stato organizzato da Rhône-AlpesTourisme, Drôme Tourisme, Ardèche Tourisme eAtout France in Svizzera. Ulteriori fotografie al sitowww.touring.ch, «Touring» su Flickr.

L’Oustalou, che in provenzale vuol dire «casa», si trova a Rosières nell’Ardèche. Su due ettari diterreno si trova questo alberghetto immerso nellaquiete più assoluta. Ogni camera è arredata in modo individuale. Su richiesta, i padroni di casa,Véronique e Philippe Alcalde, la sera cucinano untipico menu terroir per la «Table d’hôtes»;www.loustalou-ardeche.com.

La Citronnelle A Montauroux, a 30 minuti da Can-nes, si trova «La Citronnelle», l’albergo di Elisa-beth e Peter Hanney. Due camere e un appartamen-tino per famiglie, un enorme giardino con piscina euna pista per le bocce garantiscono una vacanza di puro relax. I padroni di casa parlano tedesco,francese, inglese, spagnolo e portoghese; www.la-citronnelle.com.

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22 viaggi e tempo libero | touring 8 | 3 maggio 2012

Il blu violetto è dominante: un campo di lavanda nel Dipartimento dellaDrôme nel nord della Provenza.

La Provenza, unasinfonia profumataI campi di lavanda più famosi si trovano a Sault e sulPlateau de Valensole. Ma nei dipartimenti della Drôme e dell’Ardèche, nel nord della Provenza, la lavanda è altrettanto blu e il suo profumo intenso.

›Ogni volta che Odile Tassi, la 45enne proprietaria di «L’Essentiel de lavande» aClansayes, parla della «sua» lavanda gli occhi celesti le brillano come i campi di lavanda al sole davanti alla sua bella casanella campagna provenzale. Dal 2008, Odi-le trasforma i cinque ettari di lavanda in oli essenziali.

Baci alla lavanda | «Il mio obiettivo è diriscoprire la lavanda in tutte le sue sfaccet-tature per un suo uso quotidiano», affermal’appassionata imprenditrice. Il visitatoreviene poi a sapere che la specie di lavandautilizzata da Odile Tassi per i suoi prodottiè il «lavandino». Profuma in modo più in-tenso e si può sfruttare meglio rispetto allalavanda comune e viene, dunque, utilizzato

soprattutto nella produzione di pro -fumi. La lavanda

comune viene, invece, sfruttata esclusiva-mente come pianta curativa. L’«oro blu»può essere impiegato anche in cucina sottoforma di spezia, come hanno dimostrato glichef David Mollicone di Villa Augusta, eCédric Denaux del ristorante «L et Lui», aSaint-Paul-trois-châteaux. Cédric Denauxcondisce con la lavanda il formaggio di ca-pra caldo su un letto di fichi freschi e ancheil dessert di albicocca di David Molliconericeve l’inconfondibile profumo di lavandama solo «un bisou» (un bacetto), come sot-tolineano entrambi. Per la produzione diessenze per l’industria del profumo e perl’uso in cucina vengono utilizzati soprat-tutto i fiori.

Attrazioni | Mentre la Drôme provenzaleè caratterizzata da villaggi pittoreschi, uli-veti e campi di lavanda, il Dipartimentodell’Ardèche oggi è una delle mete predilet-

te per gli amanti della natura. Ardèche si-gnifica escursioni, gite in bici e in canoanelle gole del fiume Ardèche. Senza dubbioil più bel capolavoro del fiume è il famosoPont d’Arc, il ponte naturale alto 66 metri.I due dipartimenti sono diversi, ma hannopure delle similitudini: cultura, gastrono-mia e alberghetti con charme. Così adesempio a Grignan (Drôme) il primo finesettimana del mese di luglio ha luogo il«Festival de la correspondance»; e un per-nottamento nell’Hotel «Clair de la Plume»ai piedi del pittoresco villaggio è quasi obbligatorio. A Nyons gli amanti dell’«oroliquido» fanno le scorte di olio d’oliva, adesempio nel Moulin Dozol.

Nel Dipartimento dell’Ardèche non si do-vrebbe mancare la visita al grande mercatodi Aubenas il sabato mattina. Davanti a unbicchiere di Chatus (un tipo d’uva rossa autoctona dell’Ardèche) nella vineria «Le

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Pedalare a lato del gran traffico, in mezzo a vigne e papaveri: in rotta per la Provenza!

Camere con charme

In autunno e primavera le condizioniclimatiche in Provenza sono ideali perandare in bicicletta. Una rete ciclabileestesa e dalla manutenzione perfettavi attende nelle zone del Vaucluse e del Lubéron.

Inforcare la bicicletta e percorrere ben 300km ai margini delle grandi arterie stradali:un’esperienza impossibile per gli svizzeri,che a casa propria devono pedalare a con-tatto permanente con il traffico. Sulla vastarete ciclabile che attraversa il Lubéron e ilVaucluse, una moltitudine di viottoli percor-rono la campagna e i vitigni. Tra Saint-Mar-tin de Castillon e Les Baumettes, i fortunaticiclisti beneficiano anche di 28 km di zonalibera da qualsiasi incrocio con strade dipar-timentali! Una manna che gli svizzeri in girosui pedali sanno apprezzare con il giusto valore. La strada riservata alle due ruote èasfaltata perfettamente e demarcata perseparare la circolazione nei due sensi. Ci sisposta lungo questo tratto dove si può pe-dalare in tutto relax, dimenticando le pre-cauzioni della guida nel gran traffico, cir-condati da una natura che non ci si stancamai di ammirare.

In particolare, i campi di papaveri di unadensità eccezionale, si estendono a perditad’occhio in un mare rosso vivo. Oscillandodolcemente nella brezza mattutina, descri-vono abbaglianti onde scarlatte. Gli appa-recchi fotografici captano scene che ricor-dano le tele di Claude Monet e Vincent van

Gogh. Non c’è quindi da meravigliarsi, chegrandissimi pittori abbiano vissuto in Pro-venza. Di rara purezza, la luce alterna il ver-de smeraldo al blu translucido e a contrastiviolenti quando scoppia il temporale, comequello che si abbatte sopra di noi a Gordes,facendo sprofondare in qualche secondo ilpaesaggio nell’oscurità, prima della riappa-rizione di un sole trionfante.

Nel corso del nostro periplo provenzale,scopriamo alcune affascinanti contrade conqualche decina di anime. Di un pittoresco irresistibile, Oppèdes-le-vieux si distingueper la sua chiesa del XII secolo in cima a unosperone di roccia e per una vegetazione on-nipresente.

All’altezza di Roquefure, svoltiamo a sini-stra per andare a ristorarci al Relais de Ro-quefure. Le tavole sono apparecchiate al-l’ombra di un immenso cedro, in un giardinole cui estremità si perdono nella foresta cir-costante. C’è forse un quadro più deliziosoper concedersi una pausa degustazione deiprodotti del territorio, «tapenade», cavialedi melanzane, melone, sformati di legumi,torta provenzale?

Il nostro giro si conclude a Isle-sur-la-Sor-gue, giustamente soprannominata la picco-la Venezia, in riferimento ai vari canali chel’attraversano dove girano senza interruzio-ne delle ruote ad acqua. Da non perdersi ilmercato che invade la città ogni domenica.Per saperne di più si consultino i siti: www.provence-a-velo.fr, www.provence-cycling.com e www.provenceguide.com. jop

La Provenza svela la sua beltà ai ciclisti

Chant des Bouteilles» i visitatori si possonoriposare dopo aver gironzolato tra le ban-carelle. Una possibilità di pernottamentoun po’ fuori dal comune si trova diretta-mente sulla riva dell’Ardèche nella Lodgedu Pont d’Arc: diversi alloggi in tenda arre-date di tutto punto ricordano le avventuredei safari in Sudafrica. Chi invece preferi-sce un enorme loft in una fabbrica dismes-sa, sceglie «La Manufacture» a Vals-les-Bains. A soli pochi minuti d’auto da lì si trova Antraigues un villaggio di montagna ancora rimasto fuori dalle rotte turistiche,dove viveva il compositore e chansonnierfrancese Jean Ferrat morto nel 2010.‹

Peter Widmer

Questo viaggio è stato organizzato da Rhône-AlpesTourisme, Drôme Tourisme, Ardèche Tourisme eAtout France in Svizzera. Ulteriori fotografie al sitowww.touring.ch, «Touring» su Flickr.

L’Oustalou, che in provenzale vuol dire «casa», si trova a Rosières nell’Ardèche. Su due ettari diterreno si trova questo alberghetto immerso nellaquiete più assoluta. Ogni camera è arredata in modo individuale. Su richiesta, i padroni di casa,Véronique e Philippe Alcalde, la sera cucinano untipico menu terroir per la «Table d’hôtes»;www.loustalou-ardeche.com.

La Citronnelle A Montauroux, a 30 minuti da Can-nes, si trova «La Citronnelle», l’albergo di Elisa-beth e Peter Hanney. Due camere e un appartamen-tino per famiglie, un enorme giardino con piscina euna pista per le bocce garantiscono una vacanza di puro relax. I padroni di casa parlano tedesco,francese, inglese, spagnolo e portoghese; www.la-citronnelle.com.

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3 maggio 2012 | touring 8 | viaggi e tempo libero 25

Da sapere Canton Soletta Nel cantone di 791chilometri quadrati, con capoluogo Soletta, abitano 260000 persone di-stribuite in 120 comuni. Centro informativo di Witi Colonia dicicogne ad Altreu. Informazioni al sitowww.infowiti.ch.Società di navigazione del Lago diBienne Informazioni www.bielersee.ch. Musei Il cantone è ricco di musei, eccone una scelta: Museo di Storia Na-turale di Soletta, Castello di Waldegg

a Feldbrunnen (castello e museo congiardino barocco), Museo Blumensteincon curiosità e pezzi rari del XVIII seco-lo, Museo Altes Zeughaus a Soletta conuna delle collezioni d’armi più granded’Europa, Museo degli automi musicalia Seewen e Museo Bally dedicato allescarpe a Schönenwerd.Pernottamenti L’Hotel an der Aare,nell’originario edificio delle infermieredel vecchio ospedale di Soletta, è in stile moderno e ha 16 camere (www.hotelaare.ch). Per un alloggio più eco-nomico, si consiglia l’ostello della gio-

ventù di Soletta situato direttamentesull’Aare (www.youthhostel.ch/solo-thurn).Ristoranti Situato in mezzo alla cittàvecchia, l’hotel-ristorante Roter Turmdispone dei ristoranti Turmstube e LaTourelle con 15 punti Gault Millau(www.roterturm.ch). Il ristorante «Zumgrüene Aff» ad Altreu è membro dellaConfraternita del Pesce d’Oro www.zumgrueneaff.chInformazioni: www.solothurn-city.ch,www.mysolothurn.com e www.natur -park thal.ch

Tra cicogne e orme di dinosauriSoletta è un piccolo cantone, ma offre una grandequantità di attrazioni. Come ad esempio la colonia di cicogne di Altreu, la città barocca di Soletta, le orme dei dinosauri a Lommiswil o la Gola del Lupo.

All’hotel e ristorante Roter Turm inpieno centro di Soletta i buongustaihanno di che leccarsi i baffi.

Dinosauri e Parco Naturale di ThalIl Giura solettese è noto per i suoi fossili. Per familiarizzarsi con la tematica degli animali preistorici e in particolare dei dinosauri è utilevisitare il Museo di Storia Naturale di Soletta, dove si possono fare sco-perte molto interessanti. In seguito si è preparati al meglio per un in-contro ravvicinato con vere e proprie orme di dinosauri. A solo qualchechilometro da Soletta, nella cava vicino Lommiswil si possono ammi-rare impronte dei brontosauri risalenti a 145 milioni di anni fa. DaLommiswil il viaggio prosegue, passando da Weissenstein, sino a Wel-schenrohr. Qui ci si ritrova nel bel mezzo del Parco Naturale di Thal, unparadiso per gli escursionisti. Uno dei circuiti più impressionanti è unperiplo di quattro ore con partenza da Welschenrohr. Si attraversa laromantica Gola del Lupo con le sue grotte, i rilievi del Giura, passandodavanti alla deliziosa e piccola Cappella della Peste sul Mieschegg fino all’Oberer Talmatt, azienda agricola dotata di caffè-ristorante.fm

Dalle cicogne alla cittàIl fiume Aare non è solo l’arteria vitale della città di Soletta, ma offreanche una vasta serie di possibilità per il tempo libero, sia sulla rivasinistra sia su quella destra. Da Soletta salpano i battelli della societàdi navigazione del Lago di Bienne (BSG), che fanno rotta verso questacittà del Seeland. Già dopo una mezzoretta trascorsa a bordo si attrac-ca ad Altreu, la colonia svizzera delle cicogne. Nel centro informativodi Witi i visitatori possono raccogliere tutti i dati e i dettagli di questohabitat naturale. In seguito, si mangia un boccone al ristorante «Zumgrüene Aff» e si torna a Soletta facendo una passeggiata di due ore lun-go l’Aare. In ogni caso vale la pena partecipare a una gita guidata dellacittà per ammirarne gli edifici storici, la cattedrale e le undici fontane.È in programma ogni sabato alle 14.30 con partenza dalla porta di Ba-silea. Chi dopo la gita mostra interesse per le antiche armature, deveassolutamente dare un’occhiata al Museo Altes Zeughaus. fm Ad Altreu le cicogne sono una presenza costante.

La suggestiva Gola del Lupo invita all’esplorazione.

Vacanze in Italia

Isola d’Elba

Adriatico

Riviera Ligure

Laghi Italiani

Abbruzzo

Page 25: Touring 8 / 2012 italiano

SolettaAltreu

Lommiswil

Welschenrohr

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3 maggio 2012 | touring 8 | viaggi e tempo libero 25

Da sapere Canton Soletta Nel cantone di 791chilometri quadrati, con capoluogo Soletta, abitano 260000 persone di-stribuite in 120 comuni. Centro informativo di Witi Colonia dicicogne ad Altreu. Informazioni al sitowww.infowiti.ch.Società di navigazione del Lago diBienne Informazioni www.bielersee.ch. Musei Il cantone è ricco di musei, eccone una scelta: Museo di Storia Na-turale di Soletta, Castello di Waldegg

a Feldbrunnen (castello e museo congiardino barocco), Museo Blumensteincon curiosità e pezzi rari del XVIII seco-lo, Museo Altes Zeughaus a Soletta conuna delle collezioni d’armi più granded’Europa, Museo degli automi musicalia Seewen e Museo Bally dedicato allescarpe a Schönenwerd.Pernottamenti L’Hotel an der Aare,nell’originario edificio delle infermieredel vecchio ospedale di Soletta, è in stile moderno e ha 16 camere (www.hotelaare.ch). Per un alloggio più eco-nomico, si consiglia l’ostello della gio-

ventù di Soletta situato direttamentesull’Aare (www.youthhostel.ch/solo-thurn).Ristoranti Situato in mezzo alla cittàvecchia, l’hotel-ristorante Roter Turmdispone dei ristoranti Turmstube e LaTourelle con 15 punti Gault Millau(www.roterturm.ch). Il ristorante «Zumgrüene Aff» ad Altreu è membro dellaConfraternita del Pesce d’Oro www.zumgrueneaff.chInformazioni: www.solothurn-city.ch,www.mysolothurn.com e www.natur -park thal.ch

Tra cicogne e orme di dinosauriSoletta è un piccolo cantone, ma offre una grandequantità di attrazioni. Come ad esempio la colonia di cicogne di Altreu, la città barocca di Soletta, le orme dei dinosauri a Lommiswil o la Gola del Lupo.

All’hotel e ristorante Roter Turm inpieno centro di Soletta i buongustaihanno di che leccarsi i baffi.

Dinosauri e Parco Naturale di ThalIl Giura solettese è noto per i suoi fossili. Per familiarizzarsi con la tematica degli animali preistorici e in particolare dei dinosauri è utilevisitare il Museo di Storia Naturale di Soletta, dove si possono fare sco-perte molto interessanti. In seguito si è preparati al meglio per un in-contro ravvicinato con vere e proprie orme di dinosauri. A solo qualchechilometro da Soletta, nella cava vicino Lommiswil si possono ammi-rare impronte dei brontosauri risalenti a 145 milioni di anni fa. DaLommiswil il viaggio prosegue, passando da Weissenstein, sino a Wel-schenrohr. Qui ci si ritrova nel bel mezzo del Parco Naturale di Thal, unparadiso per gli escursionisti. Uno dei circuiti più impressionanti è unperiplo di quattro ore con partenza da Welschenrohr. Si attraversa laromantica Gola del Lupo con le sue grotte, i rilievi del Giura, passandodavanti alla deliziosa e piccola Cappella della Peste sul Mieschegg fino all’Oberer Talmatt, azienda agricola dotata di caffè-ristorante.fm

Dalle cicogne alla cittàIl fiume Aare non è solo l’arteria vitale della città di Soletta, ma offreanche una vasta serie di possibilità per il tempo libero, sia sulla rivasinistra sia su quella destra. Da Soletta salpano i battelli della societàdi navigazione del Lago di Bienne (BSG), che fanno rotta verso questacittà del Seeland. Già dopo una mezzoretta trascorsa a bordo si attrac-ca ad Altreu, la colonia svizzera delle cicogne. Nel centro informativodi Witi i visitatori possono raccogliere tutti i dati e i dettagli di questohabitat naturale. In seguito, si mangia un boccone al ristorante «Zumgrüene Aff» e si torna a Soletta facendo una passeggiata di due ore lun-go l’Aare. In ogni caso vale la pena partecipare a una gita guidata dellacittà per ammirarne gli edifici storici, la cattedrale e le undici fontane.È in programma ogni sabato alle 14.30 con partenza dalla porta di Ba-silea. Chi dopo la gita mostra interesse per le antiche armature, deveassolutamente dare un’occhiata al Museo Altes Zeughaus. fm Ad Altreu le cicogne sono una presenza costante.

La suggestiva Gola del Lupo invita all’esplorazione.

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3 maggio 2012 | touring 8 | viaggi e tempo libero 27

L’Euro 2012 è…

� 8 città ospitanti: Poznan, Wroclaw,Varsavia e Danzica in Polonia; Lvov,Kiev, Kharkov e Donetsk in Ucraina.

� 1,4 milioni di biglietti messi in vendi-ta. Il meno caro costa 50 euro, men-tre un biglietto per la finale può salirefino a 600 euro. Le richieste d’acqui-sto dei biglietti provengono da 206paesi.

� Un’audience televisiva prevista di150 milioni di telespettatori a parti-ta, in oltre 200 paesi.

� Nelle otto città ospitanti la capacitàdegli aeroporti è stata raddoppiata.

� Dal 2007 sono stati costruiti 750 kmdi autostrade in Polonia e 1400 km distrade sono state costruite e rinno-vate in Ucraina.

� 5500 volontari aiuteranno i funzio-nari dell’UEFA.

foto

Key

sto

ne,

jop

Markiyan Lubkivskyi, 40 anni, è responsabile dell’Euro 2012 in Ucraina.

Proprio queste due ultime città hanno dellesquadre di calcio che brillano nelle competi-zioni europee; ciò avrà un impatto turistico?Ritengo di sì. Infatti, tanto Kharkov quantoDonetsk sono città situate in prossimitàdella frontiera russa; e nei giorni delle par-tite numerosi spettatori provengono dallaRussia.

L’Euro 2012 costituisce una piattaforma turistica senza precedenti; ci saranno dellemanifestazioni collaterali?Parallelamente alle partite di calcio, pro-porremo degli spettacoli che rappresente-ranno le peculiarità culturali del nostroPaese, ponendo un accento particolaresull’arte e sulla moda. Vi saranno quindimostre di scultura all’aperto e sfilate dicreazioni di moda. Porremo anche in valoreil nostro patrimonio artigianale e architet-turale. Le nostre chiese ortodosse sono an-noverate tra i gioielli dell’umanità. E sonoconvinto che i visitatori saranno entusiastidell’ospitalità ucraina.

Quanti tifosi vi aspettate?Circa 800000 persone, una metà delle qualiarriveranno senza biglietti, giusto per vive-re l’atmosfera di un avvenimento fuori dalcomune. Le partite di calcio saranno ritra-smesse su schermo gigante sulla Piazzadell’Indipendenza e sulla vicina grande ar-teria stradale trasformata in una vasta zo-na pedonale, capace di accogliere 100000persone.

E lei come si sente, adesso che manca soltanto qualche settimana all’inizio della competizione?Non vivrò mai più un evento del genere nelcorso della mia vita. Sono triste nel vedereavvicinarsi la fine. Non oso pensare al mo-mento in cui tutto si fermerà, l’indomanidella finale.«

Intervista: Jacques-Olivier Pidoux

Info TouringTutte le informazioni sulle partite dell’Euro 2012 in Polonia e Ucraina, possibilità di alloggio e altrieventi nelle otto città ospitanti su www.uefa.com.

In una nazione come l’Ucraina, indipenden-te solamente da vent’anni, i Campionati europei di calcio rappresentano molto piùdi un semplice evento sportivo. Infatti, se-gnano l’ora del ritorno sulla scena politicaeuropea e del tanto agognato avvicina-mento alle nazioni occidentali, dalle quali ci si aspetta che attenuino l’influenza delgrande fratello russo. L’organizzazione diuna manifestazione del genere permette didimostrare al mondo che l’Ucraina possie-de le qualità imprenditoriali indispensabiliper assicurarsi il futuro economico, senzabisogno di tutele.

Per quanto riguarda invece l’aspettoemozionale e dell’accoglienza, gli ucraininon faranno di certo troppa fatica a conqui-starsi la simpatia dei visitatori stranieri.Ospitalità e senso della festa fanno, difatti,parte del DNA nazionale.

A Kiev si viene soggiogati dalla bellezzadelle chiese ortodosse. Vi si entra con di-screzione – è vietato fotografare o filmare– allo scopo di non disturbare il fervore deifedeli che pregano o baciano le icone. I ri-storanti generalmente praticano prezzi ra-gionevoli e le bancarelle di strada indicanoi prezzi delle bevande e delle tavolette dicioccolato. Facile dunque verificare che il

resto reso sia corretto, cosa che peraltro icommercianti fanno spontaneamente.

Naturalmente il considerevole afflusso dispettatori stranieri durante l’Euro 2012 ri-schia di provocare un decollo dei prezzi euna moltiplicazione di piccole truffe di ognigenere. Attenzione in particolare ai taxinon ufficiali, che praticano tariffe proibiti-ve; o anche alle persone in costume che vogliono farsi fotografare al vostro fianco,facendosi poi pagare questo souvenir finoa 89 fr. Si teme che anche alcuni alberghipartecipino a questa irragionevole corsa alrincaro.

Ma non bisogna trarre odiose conclusioniné giudizi affrettati. Si tratta di una situa-zione eccezionale e dal 2 luglio 2012, ilgiorno dopo la finale dell’Euro, le cose riprenderanno il loro corso normale. Kievritornerà quella città faro dagli innumere-voli tesori storici e artistici e dai generosispazi verdi sulle sponde del fiume Dniepr;la capitale ucraina si iscriverà presto tra ledestinazioni turistiche di primo piano, alfianco di Praga e Berlino. Gli svizzeri sonoben posizionati per saperlo, loro che giàbeneficiano di eccellenti collegamenti ae-rei in partenza da Ginevra e Zurigo.

Jacques-Olivier Pidoux

«Per una giovane nazione come l’Ucraina non è scontato organizzare un evento sportivo del genere»

26 viaggi e tempo libero | touring 8 | 3 maggio 2012

» Cosa rappresenta per un Paese comel’Ucraina l’organizzazione dell’Euro 2012?Markiyan Lubkivskyi: Al di là della posta in gioco strettamente sportiva, gli Europeidi calcio comportano una dimensione geo-strategica considerevole. Ne va dell’inte-grazione europea del Paese. Anche se il polod’influenza russo resta molto forte, sonoconvinto che l’avvenire dell’Ucraina si gio-chi anche all’Ovest e che l’Euro 2012 ci per-metterà di marcare una tappa decisiva inquesto senso. Grazie ad esso, getteremo lebasi di un migliore equilibrio geopolitico.

Tenuto conto dell’eredità sovietica e dellacrisi economica, non è difficile organizzareun avvenimento del genere in Ucraina?

Sì. Se aveste visto lo stato di questo luogosolo due anni fa (indica con la mano lo sta-dio olimpico di Kiev, ndr.), avreste giudica-to la situazione disperata. Eppure, abbia-mo costruito due nuovi stadi, a Lvov e a Donetsk e rinnovato a fondo quelli di Kieve Kharkov.

A livello di trasporti, sono state realizzatedelle nuove infrastrutture?Sì. Gli aeroporti delle quattro città che ospi-teranno le partite in Ucraina sono stati do-tati di terminali super moderni e di nuovepiste di atterraggio. Prossimamente acco-glieremo dei treni veloci fabbricati daHyundai e Skoda, uno dei quali è stato tra-sportato via nave dalla Corea. I posti di

frontiera sugli assi stradali sono stati mo-dernizzati e offrono ormai una capacità accresciuta. Questo dimostra l’entusiasmodel nostro paese.

Qual è la sua sfida maggiore in quanto responsabile dell’organizzazione dell’Euro2012 in Ucraina?L’aspetto più complesso consiste nel porta-re avanti 57 progetti in simultanea, senzatrascurare alcun dettaglio. Il Campionatoeuropeo di calcio rappresenta il terzo avve-nimento mondiale, dopo i Giochi Olimpici ela Coppa del mondo di calcio. Organizzareuna manifestazione di quest’ampiezza nonè cosa scontata per una «giovane nazione»come l’Ucraina, indipendente dal 1991. Nonabbiamo alcuna esperienza precedente allaquale riferirci, contrariamente alla Svizze-ra e all’Austria nel 2008. Ma saremo prontiin tempo.

Ritiene che l’Euro 2012 avrà delle ricadute turistiche?Sicuramente. Spero che i tifosi di calcioavranno il tempo e la curiosità di visitare lequattro città ospitanti, perché esse hannodelle identità molto contrastanti: da un latole città culturali di Kiev e Lvov, dall’altro lecittà industriali di Donetsk e Kharkov, te-stimoni della storia della metallurgia.

Il calcio proiettal’Ucraina allo zenitPaese organizzatore dell’Euro 2012, l’Ucraina vuole approfittare dell’ondata di tifosi di calcio per far crescere il turismo e stringere i legami con l’Europa occidentale.Come spiega Markiyan Lubkivskyi, delegato Uefa a Kiev.

Lo stadio olimpico di Kiev è pronto ad accogliere gli incontridi calcio dell’Euro 2012, in particolare la finale del 1° luglio.

Kiev, futura campionessa europea

del turismo

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3 maggio 2012 | touring 8 | viaggi e tempo libero 27

L’Euro 2012 è…

� 8 città ospitanti: Poznan, Wroclaw,Varsavia e Danzica in Polonia; Lvov,Kiev, Kharkov e Donetsk in Ucraina.

� 1,4 milioni di biglietti messi in vendi-ta. Il meno caro costa 50 euro, men-tre un biglietto per la finale può salirefino a 600 euro. Le richieste d’acqui-sto dei biglietti provengono da 206paesi.

� Un’audience televisiva prevista di150 milioni di telespettatori a parti-ta, in oltre 200 paesi.

� Nelle otto città ospitanti la capacitàdegli aeroporti è stata raddoppiata.

� Dal 2007 sono stati costruiti 750 kmdi autostrade in Polonia e 1400 km distrade sono state costruite e rinno-vate in Ucraina.

� 5500 volontari aiuteranno i funzio-nari dell’UEFA.

foto

Key

sto

ne,

jop

Markiyan Lubkivskyi, 40 anni, è responsabile dell’Euro 2012 in Ucraina.

Proprio queste due ultime città hanno dellesquadre di calcio che brillano nelle competi-zioni europee; ciò avrà un impatto turistico?Ritengo di sì. Infatti, tanto Kharkov quantoDonetsk sono città situate in prossimitàdella frontiera russa; e nei giorni delle par-tite numerosi spettatori provengono dallaRussia.

L’Euro 2012 costituisce una piattaforma turistica senza precedenti; ci saranno dellemanifestazioni collaterali?Parallelamente alle partite di calcio, pro-porremo degli spettacoli che rappresente-ranno le peculiarità culturali del nostroPaese, ponendo un accento particolaresull’arte e sulla moda. Vi saranno quindimostre di scultura all’aperto e sfilate dicreazioni di moda. Porremo anche in valoreil nostro patrimonio artigianale e architet-turale. Le nostre chiese ortodosse sono an-noverate tra i gioielli dell’umanità. E sonoconvinto che i visitatori saranno entusiastidell’ospitalità ucraina.

Quanti tifosi vi aspettate?Circa 800000 persone, una metà delle qualiarriveranno senza biglietti, giusto per vive-re l’atmosfera di un avvenimento fuori dalcomune. Le partite di calcio saranno ritra-smesse su schermo gigante sulla Piazzadell’Indipendenza e sulla vicina grande ar-teria stradale trasformata in una vasta zo-na pedonale, capace di accogliere 100000persone.

E lei come si sente, adesso che manca soltanto qualche settimana all’inizio della competizione?Non vivrò mai più un evento del genere nelcorso della mia vita. Sono triste nel vedereavvicinarsi la fine. Non oso pensare al mo-mento in cui tutto si fermerà, l’indomanidella finale.«

Intervista: Jacques-Olivier Pidoux

Info TouringTutte le informazioni sulle partite dell’Euro 2012 in Polonia e Ucraina, possibilità di alloggio e altrieventi nelle otto città ospitanti su www.uefa.com.

In una nazione come l’Ucraina, indipenden-te solamente da vent’anni, i Campionati europei di calcio rappresentano molto piùdi un semplice evento sportivo. Infatti, se-gnano l’ora del ritorno sulla scena politicaeuropea e del tanto agognato avvicina-mento alle nazioni occidentali, dalle quali ci si aspetta che attenuino l’influenza delgrande fratello russo. L’organizzazione diuna manifestazione del genere permette didimostrare al mondo che l’Ucraina possie-de le qualità imprenditoriali indispensabiliper assicurarsi il futuro economico, senzabisogno di tutele.

Per quanto riguarda invece l’aspettoemozionale e dell’accoglienza, gli ucraininon faranno di certo troppa fatica a conqui-starsi la simpatia dei visitatori stranieri.Ospitalità e senso della festa fanno, difatti,parte del DNA nazionale.

A Kiev si viene soggiogati dalla bellezzadelle chiese ortodosse. Vi si entra con di-screzione – è vietato fotografare o filmare– allo scopo di non disturbare il fervore deifedeli che pregano o baciano le icone. I ri-storanti generalmente praticano prezzi ra-gionevoli e le bancarelle di strada indicanoi prezzi delle bevande e delle tavolette dicioccolato. Facile dunque verificare che il

resto reso sia corretto, cosa che peraltro icommercianti fanno spontaneamente.

Naturalmente il considerevole afflusso dispettatori stranieri durante l’Euro 2012 ri-schia di provocare un decollo dei prezzi euna moltiplicazione di piccole truffe di ognigenere. Attenzione in particolare ai taxinon ufficiali, che praticano tariffe proibiti-ve; o anche alle persone in costume che vogliono farsi fotografare al vostro fianco,facendosi poi pagare questo souvenir finoa 89 fr. Si teme che anche alcuni alberghipartecipino a questa irragionevole corsa alrincaro.

Ma non bisogna trarre odiose conclusioniné giudizi affrettati. Si tratta di una situa-zione eccezionale e dal 2 luglio 2012, ilgiorno dopo la finale dell’Euro, le cose riprenderanno il loro corso normale. Kievritornerà quella città faro dagli innumere-voli tesori storici e artistici e dai generosispazi verdi sulle sponde del fiume Dniepr;la capitale ucraina si iscriverà presto tra ledestinazioni turistiche di primo piano, alfianco di Praga e Berlino. Gli svizzeri sonoben posizionati per saperlo, loro che giàbeneficiano di eccellenti collegamenti ae-rei in partenza da Ginevra e Zurigo.

Jacques-Olivier Pidoux

«Per una giovane nazione come l’Ucraina non è scontato organizzare un evento sportivo del genere»

Page 28: Touring 8 / 2012 italiano

Paese dell’acquaPiù di 7000 laghi Secondo Jürg Schmid diSvizzera Turismo, la fortuna delle vacanzeestive in Svizzera la fa l’acqua. Circa 7000 tralaghi e laghetti, più di 120 ghiacciai, innume-revoli cascate, gole, caverne, grotte e miglia-ia di chilometri di fiumi sono un’attrazionegarantita. Offerte: www.myswitzerland.com.

Osservare i camosciNel parco naturale di Chasseral Tra le no-vità del parco vanno in particolare menziona-te le gite in famiglia per osservare le marmot-te (30 giugno e 14 luglio) e l’escursione allascoperta dei camosci (9 giugno). Inoltre con-tinuano ad essere proposte le già affermate«offerte top», come l’escursione del week -end con corso di francese (2/3 giugno), la gastronomia di piante selvatiche (1 luglio) ela passeggiata a piedi nudi (12 agosto). Ulte-riori informazioni: www.parcchasseral.ch.

Viaggiare attivamenteCon Swiss Trails Gli escursionisti, i ciclisti,i biker, gli skater e i canoisti possono viverela Svizzera attivamente. Swiss Trails offre deibrevi viaggi emozionanti in undici posti in-cantevoli del paese, inseriti dall’Unesco tra ipatrimoni mondiali o qualificati quali Riservedella Biosfera. Presso Swiss Trails è disponi-bile l’intera rete attiva di «SvizzeraMobile»con circa 700 alloggi che possono esserescelti a proprio piacimento. Maggiori dettaglial sito www.swisstrails.ch.

Il museo «Capelli e pettini» mostra tutto quel che ruota attorno al mondo dei capelli.

3 maggio 2012 | touring 8 | viaggi e tempo libero 29

›Nei musei svizzeri è custodita una riccaeredità culturale. Con lo straordinario Pas-saporto Musei Svizzeri larghe fasce dellapopolazione potranno accedere a questi tesori. Il motto è: divertirsi con la cultura.Grazie a questo pass è diminuita la diffi-denza a visitare i musei. Le opportunità sono tante, secondo Albert Meyer, ammini-stratore della fondazione Passaporto Mu-sei svizzeri, «ogni interessato può trovarein un batter d’occhio un museo, basta che

Divertirsi unmondo al museo Uno straordinario passaporto che permette di visitarepiù di 470 musei svizzeri. La varietà spazia dal Museodei trasporti a quello dei «Capelli e pettini» di Mümliswil.

lo voglia». Ne vale veramente la pena, poi-ché i musei sono luoghi di avventura, doveil visitatore può immergersi, secondo i pro-pri gusti e desideri, nell’arte, nella storia,nelle tradizioni e nelle scienze naturali.

Tre attrazioni | Secondo Meyer i museisono oggi molto più interessanti, interattivied emozionanti rispetto al passato, special-mente per i giovani e le famiglie. Grazie al«passaporto», i musei elvetici raggiungonoannualmente oltre 730000 ingressi che ge-nerano più di 5 milioni di franchi. Questodenaro è rimborsato ai musei per «i mancatiingressi», aggiunge Meyer. Il Museo deiTrasporti di Lucerna, il museo all’aperto di Ballenberg e la Fondazione Gianadda aMartigny sono attrattive irresistibili per ivisitatori. Ma le sorprese sono offerte an-che da tanti piccoli musei, come quello dei«Capelli e pettini». Non resta che andare avedere.‹ Christian Bützberger

Info TouringI soci TCS hanno diritto a sconti sui pass annuali:adulti 119 fr.; adulti plus (1 adulto con massimo 5 bambini) 152 fr.; famiglie (2 adulti con bambini)220 fr.; libretto-coupon (5 ingressi) 55 fr. Più elaborazione/porto 4 fr. L’offerta è valida sino al 31 dicembre. Ulteriori informazioni al numero: 0443898456 e su www.museumspass.ch.

Tutto ciò che ruota attorno ai capelliNel museo solettese «Capelli e pettini»di Mümliswil si possono ammirare petti-ni decorativi artistici in corno, tartaru-ga e celluloide, come fermagli, cerchiet-ti e diademi, pettini per baffi, ciglia e pidocchi. «Capelli e pettini» è l’unicomuseo dell’area germanofona dedicatoesclusivamente al pettine, quale ogget-to culturale e d’uso quotidiano, nonchéalla sua realizzazione artigianale e in-dustriale – www.haarundkamm.ch, tel.0623861230. tg

Novità Viaggi TCS

Scoprire l’AlaskaViaggio dei lettori di «Touring» Il pro-gramma prevede innanzitutto cinque giorninel parco nazionale di Denali. Dopo uno spet-tacolare viaggio in treno panoramico, a Whit-tier ci si imbarca sulla Island Princess****.La fantastica crociera di otto giorni conduceal ghiacciaio Hubbard e al Glacier Bay, versoSkagway, Juneau e Ketchikan attraverso l’In-side Passage e infine si raggiunge la meravi-gliosa città di Vancouver. Date di viaggio:15–30 agosto. Informazioni e prenotazioniall’indirizzo web: www.reisen-tcs.ch/alaska(cliccare su «italiano»).

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Paese dell’acquaPiù di 7000 laghi Secondo Jürg Schmid diSvizzera Turismo, la fortuna delle vacanzeestive in Svizzera la fa l’acqua. Circa 7000 tralaghi e laghetti, più di 120 ghiacciai, innume-revoli cascate, gole, caverne, grotte e miglia-ia di chilometri di fiumi sono un’attrazionegarantita. Offerte: www.myswitzerland.com.

Osservare i camosciNel parco naturale di Chasseral Tra le no-vità del parco vanno in particolare menziona-te le gite in famiglia per osservare le marmot-te (30 giugno e 14 luglio) e l’escursione allascoperta dei camosci (9 giugno). Inoltre con-tinuano ad essere proposte le già affermate«offerte top», come l’escursione del week -end con corso di francese (2/3 giugno), la gastronomia di piante selvatiche (1 luglio) ela passeggiata a piedi nudi (12 agosto). Ulte-riori informazioni: www.parcchasseral.ch.

Viaggiare attivamenteCon Swiss Trails Gli escursionisti, i ciclisti,i biker, gli skater e i canoisti possono viverela Svizzera attivamente. Swiss Trails offre deibrevi viaggi emozionanti in undici posti in-cantevoli del paese, inseriti dall’Unesco tra ipatrimoni mondiali o qualificati quali Riservedella Biosfera. Presso Swiss Trails è disponi-bile l’intera rete attiva di «SvizzeraMobile»con circa 700 alloggi che possono esserescelti a proprio piacimento. Maggiori dettaglial sito www.swisstrails.ch.

Il museo «Capelli e pettini» mostra tutto quel che ruota attorno al mondo dei capelli.

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›Nei musei svizzeri è custodita una riccaeredità culturale. Con lo straordinario Pas-saporto Musei Svizzeri larghe fasce dellapopolazione potranno accedere a questi tesori. Il motto è: divertirsi con la cultura.Grazie a questo pass è diminuita la diffi-denza a visitare i musei. Le opportunità sono tante, secondo Albert Meyer, ammini-stratore della fondazione Passaporto Mu-sei svizzeri, «ogni interessato può trovarein un batter d’occhio un museo, basta che

Divertirsi unmondo al museo Uno straordinario passaporto che permette di visitarepiù di 470 musei svizzeri. La varietà spazia dal Museodei trasporti a quello dei «Capelli e pettini» di Mümliswil.

lo voglia». Ne vale veramente la pena, poi-ché i musei sono luoghi di avventura, doveil visitatore può immergersi, secondo i pro-pri gusti e desideri, nell’arte, nella storia,nelle tradizioni e nelle scienze naturali.

Tre attrazioni | Secondo Meyer i museisono oggi molto più interessanti, interattivied emozionanti rispetto al passato, special-mente per i giovani e le famiglie. Grazie al«passaporto», i musei elvetici raggiungonoannualmente oltre 730000 ingressi che ge-nerano più di 5 milioni di franchi. Questodenaro è rimborsato ai musei per «i mancatiingressi», aggiunge Meyer. Il Museo deiTrasporti di Lucerna, il museo all’aperto di Ballenberg e la Fondazione Gianadda aMartigny sono attrattive irresistibili per ivisitatori. Ma le sorprese sono offerte an-che da tanti piccoli musei, come quello dei«Capelli e pettini». Non resta che andare avedere.‹ Christian Bützberger

Info TouringI soci TCS hanno diritto a sconti sui pass annuali:adulti 119 fr.; adulti plus (1 adulto con massimo 5 bambini) 152 fr.; famiglie (2 adulti con bambini)220 fr.; libretto-coupon (5 ingressi) 55 fr. Più elaborazione/porto 4 fr. L’offerta è valida sino al 31 dicembre. Ulteriori informazioni al numero: 0443898456 e su www.museumspass.ch.

Tutto ciò che ruota attorno ai capelliNel museo solettese «Capelli e pettini»di Mümliswil si possono ammirare petti-ni decorativi artistici in corno, tartaru-ga e celluloide, come fermagli, cerchiet-ti e diademi, pettini per baffi, ciglia e pidocchi. «Capelli e pettini» è l’unicomuseo dell’area germanofona dedicatoesclusivamente al pettine, quale ogget-to culturale e d’uso quotidiano, nonchéalla sua realizzazione artigianale e in-dustriale – www.haarundkamm.ch, tel.0623861230. tg

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›Allungati sotto l’ombrellone, mamma epapà si abbandonano a una dolce sonnolen-za, cullati dal rumore delle onde. Qualchemetro più in là, il figliolo sguazza nell’ac-qua poco profonda del Mar Tirreno sul suomaterassino ad aria che lui trasforma inmotoscafo remando freneticamente con lebraccia. Le ore scorrono serenamente sottoil sole radioso della Toscana, tra il meritatoriposo, la costruzione di castelli di sabbia,partite di beach-volley, pedalò o ginnasticaacquatica. A fine giornata, la famiglia rien-tra nel bungalow e cena sulla terrazza cir-condata da pini ed eucalipti.

Nessuno si annoia | Nel villaggio Reka diFollonica, la promessa di un alloggio vistamare viene sempre mantenuta. Quasi uncentinaio di bungalow si stagliano sullacollinetta che costeggia la spiaggia (v. foto).Di sera si prende il fresco in terrazza oppu-re ci si concede un bagno di mezzanotte. Gli alloggi sono situati a qualche decina dimetri l’uno dall’altro, su un’ampia distesa

verde ombreggiata e cosparsa di magnificifiori. È qui che si trova anche il campo dicalcio sintetico, quello di tennis, il mini-golf, i tavoli da pingpong, la piscina. Comedire: è impossibile soccombere alla noia, seoltretutto ogni giorno viene proposto unprogramma d’attività.

Passeggiata all’italiana | Dopo un buonpasto, al calar della notte, è tempo di rigua-dagnare il bordo del mare per parteciparead un immancabile rito sociale italiano: lapasseggiata serale in famiglia, quando sicammina fino a mezzanotte sul lungomare,mangiando un gelato, discutendo, scher-zando, mentre i bambini vanno in giro sumonopattini e biciclette. Il massimo, per lo-ro, consiste nel reggersi in piedi sul porta-pacchi, con le mani appoggiate sulle spalledel conducente! Mischiatevi a questo gran-de momento di convivialità all’italiana, dove si sente vibrare il profondo tempera-mento di chi ama la vita, con il calore e laleggerezza dei nostri vicini del Sud.

Vale la pena dedicare uno o due giorni al-la visita dei gioielli dei dintorni. Ad esem-pio Massa Marittima, con il patrimonio ar-chitettonico, Populonia con la fortezza chedomina il mare o Castiglione della Pescaia,porto di pescatori che vive al ritmo del viavai delle barche.‹ Jacques-Olivier Pidoux

Gioie estive in ToscanaLa zona di Follonica si snoda su chilometri di bianche spiagge che lambiscono il Mediterraneo. Dove è bello stendersi al sole e tuffarsi nell’acqua azzurra.

Da sapere

Indirizzo: Golfo del Sole, Viale Italia301, I-Follonica, tel. 0039056672111,www.golfodelsole.it Prenotazioni: Reka,Neuengasse 15, Berna, tel. 031329 6633, www.reka.ch Viaggio: autostradaA12 Genova–La Spezia–Livorno fino aRosignano Marittimo; poi la Via AureliaSS1 fino all’uscita di Follonica Nord.Punti forti: alloggi sulla sponda del mare in un sito ombreggiato; personalecompetente e poliglotta, che dà volen-tieri informazioni sulle escursioni. jop

Bungalow direttamente sulla spiaggia immersi nel verde di pini ed eucalipti: è il quadro privilegiato a disposizione dei vacanzieri nel villaggioReka di Follonica, in Toscana. Per svagarsi si può approfittare della piscina con scivolo o partecipare ad un torneo di pallavolo.

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›Allungati sotto l’ombrellone, mamma epapà si abbandonano a una dolce sonnolen-za, cullati dal rumore delle onde. Qualchemetro più in là, il figliolo sguazza nell’ac-qua poco profonda del Mar Tirreno sul suomaterassino ad aria che lui trasforma inmotoscafo remando freneticamente con lebraccia. Le ore scorrono serenamente sottoil sole radioso della Toscana, tra il meritatoriposo, la costruzione di castelli di sabbia,partite di beach-volley, pedalò o ginnasticaacquatica. A fine giornata, la famiglia rien-tra nel bungalow e cena sulla terrazza cir-condata da pini ed eucalipti.

Nessuno si annoia | Nel villaggio Reka diFollonica, la promessa di un alloggio vistamare viene sempre mantenuta. Quasi uncentinaio di bungalow si stagliano sullacollinetta che costeggia la spiaggia (v. foto).Di sera si prende il fresco in terrazza oppu-re ci si concede un bagno di mezzanotte. Gli alloggi sono situati a qualche decina dimetri l’uno dall’altro, su un’ampia distesa

verde ombreggiata e cosparsa di magnificifiori. È qui che si trova anche il campo dicalcio sintetico, quello di tennis, il mini-golf, i tavoli da pingpong, la piscina. Comedire: è impossibile soccombere alla noia, seoltretutto ogni giorno viene proposto unprogramma d’attività.

Passeggiata all’italiana | Dopo un buonpasto, al calar della notte, è tempo di rigua-dagnare il bordo del mare per parteciparead un immancabile rito sociale italiano: lapasseggiata serale in famiglia, quando sicammina fino a mezzanotte sul lungomare,mangiando un gelato, discutendo, scher-zando, mentre i bambini vanno in giro sumonopattini e biciclette. Il massimo, per lo-ro, consiste nel reggersi in piedi sul porta-pacchi, con le mani appoggiate sulle spalledel conducente! Mischiatevi a questo gran-de momento di convivialità all’italiana, dove si sente vibrare il profondo tempera-mento di chi ama la vita, con il calore e laleggerezza dei nostri vicini del Sud.

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Gioie estive in ToscanaLa zona di Follonica si snoda su chilometri di bianche spiagge che lambiscono il Mediterraneo. Dove è bello stendersi al sole e tuffarsi nell’acqua azzurra.

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3 maggio 2012 | touring 8 | viaggi e tempo libero 33

› Il castello di Belle Isle a Lisbellaw, origi-nario del XVII secolo e oggi di proprietà delduca di Abercorn, ricorda una scena dafilm: il viale di accesso attraverso un parco,il castello ricoperto di edera, la vista su unlaghetto, enormi scaloni, mobili massicci etele storiche nella sala del camino, dove si servono aperitivi, tè e pasticcini, e unalunga tavola nella sfarzosa sala da pranzo.Le otto camere degli ospiti sono ampie, con-fortevoli e ammobiliate tutte in modo di-verso. E quando, subito dopo cena, l’ammi-nistratore del castello Charles Plunket dà ilmeglio di se stesso raccontando aneddotidavanti al camino con il fuoco scoppiettan-te, sembra di sentire il fantasma del castel-lo aggirarsi intorno.

Paesaggio costiero | L’Irlanda del Nord,che fa parte della Gran Bretagna, con lo sto-rico accordo di pace del 1998 tra cattolici eprotestanti è diventata anch’essa un’attra-zione turistica. E con buoni motivi, dato chela provincia di cose da far vedere ne ha,

soprattutto sulla costa, come ad esempio laGiant’s Causeway (il Selciato del Gigante).Si tratta di un affioramento roccioso costi-tuito da 37 mila bizzarre colonne di basaltoche hanno dato origine a numerose leggen-de e saghe. Quando c’è la bassa marea, i vi-sitatori possono scoprire a piedi le colonneperlopiù esagonali (si consigliano scarpecomode!). Le onde che s’infrangono controCauseway e gli stormi di gabbiani che gar-riscono nel vento conferiscono un non soche di magico a questo luogo con le sue gri-gie scogliere.

Soltanto chi è ben saldo sulle propriegambe, e non soffre di vertigini, può avven-turarsi sul Carrick-a-Rede Rope Bridge, unponte sospeso – situato non lontano daGiant’s Causeway – fatto di tavole di legnoe funi d’acciaio, lungo venti metri, che on-deggia nel vuoto a trenta metri al di sopradel mare. Un tempo i pescatori gettavano laloro lenza dal ponte per prendere all’amosalmoni. Quando si è attraversato «il bur-rone» si può raggiungere la piccola isola

rocciosa Carrick-a-Rede camminando sudei sentieri.

Belfast alla moda | Dopo l’accordo di pace nel 1998 regna di nuovo la calma e daallora la capitale Belfast sta rifiorendo conun boom di negozi, locali alla moda ed ele-ganti zone residenziali come Lagansidelungo le rive del fiume cittadino. La sera ilpopolo dei party si dà appuntamento nelleviuzze per gustarsi qualche «Guinness» an-che durante la stagione fredda! Gioia di vi-vere, jazz e un’atmosfera rilassata anche ilsabato mattina al mercato di St. George, cheha luogo in un padiglione coperto in unpomposo stile vittoriano. L’apartheid con-fessionale riemerge alla luce però nuova-mente nel quartiere operaio di BelfastOvest sotto forma di «murales» politici.‹

Peter Widmer

Info Touringwww.discoverireland.ch, www.irlandtours.ch,www.falcontravel.ch, www.belle-isle.com. Ulterioriimmagini nell’album sul sito www.touring.ch.

Al Nord il verde è più verdeL’Irlanda del Nord è sempre stata più povera di turisti rispetto alla Repubblica d’Irlanda. Ma con la firma della pace, anche il Nord sta diventando un richiamo.

foto

Pet

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In alto: sulla costa della contea di Antrim i prati verdi ricoprono perfino le scogliere a picco sulle acque dell’Atlantico. In basso a sinistra: le rovine del monastero medievale sul lago Lower Lough Erne dell’Isola di Devenish. A destra: la Belfast City Hall costruita nel 1906.

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3 maggio 2012 | touring 8 | viaggi e tempo libero 33

› Il castello di Belle Isle a Lisbellaw, origi-nario del XVII secolo e oggi di proprietà delduca di Abercorn, ricorda una scena dafilm: il viale di accesso attraverso un parco,il castello ricoperto di edera, la vista su unlaghetto, enormi scaloni, mobili massicci etele storiche nella sala del camino, dove si servono aperitivi, tè e pasticcini, e unalunga tavola nella sfarzosa sala da pranzo.Le otto camere degli ospiti sono ampie, con-fortevoli e ammobiliate tutte in modo di-verso. E quando, subito dopo cena, l’ammi-nistratore del castello Charles Plunket dà ilmeglio di se stesso raccontando aneddotidavanti al camino con il fuoco scoppiettan-te, sembra di sentire il fantasma del castel-lo aggirarsi intorno.

Paesaggio costiero | L’Irlanda del Nord,che fa parte della Gran Bretagna, con lo sto-rico accordo di pace del 1998 tra cattolici eprotestanti è diventata anch’essa un’attra-zione turistica. E con buoni motivi, dato chela provincia di cose da far vedere ne ha,

soprattutto sulla costa, come ad esempio laGiant’s Causeway (il Selciato del Gigante).Si tratta di un affioramento roccioso costi-tuito da 37 mila bizzarre colonne di basaltoche hanno dato origine a numerose leggen-de e saghe. Quando c’è la bassa marea, i vi-sitatori possono scoprire a piedi le colonneperlopiù esagonali (si consigliano scarpecomode!). Le onde che s’infrangono controCauseway e gli stormi di gabbiani che gar-riscono nel vento conferiscono un non soche di magico a questo luogo con le sue gri-gie scogliere.

Soltanto chi è ben saldo sulle propriegambe, e non soffre di vertigini, può avven-turarsi sul Carrick-a-Rede Rope Bridge, unponte sospeso – situato non lontano daGiant’s Causeway – fatto di tavole di legnoe funi d’acciaio, lungo venti metri, che on-deggia nel vuoto a trenta metri al di sopradel mare. Un tempo i pescatori gettavano laloro lenza dal ponte per prendere all’amosalmoni. Quando si è attraversato «il bur-rone» si può raggiungere la piccola isola

rocciosa Carrick-a-Rede camminando sudei sentieri.

Belfast alla moda | Dopo l’accordo di pace nel 1998 regna di nuovo la calma e daallora la capitale Belfast sta rifiorendo conun boom di negozi, locali alla moda ed ele-ganti zone residenziali come Lagansidelungo le rive del fiume cittadino. La sera ilpopolo dei party si dà appuntamento nelleviuzze per gustarsi qualche «Guinness» an-che durante la stagione fredda! Gioia di vi-vere, jazz e un’atmosfera rilassata anche ilsabato mattina al mercato di St. George, cheha luogo in un padiglione coperto in unpomposo stile vittoriano. L’apartheid con-fessionale riemerge alla luce però nuova-mente nel quartiere operaio di BelfastOvest sotto forma di «murales» politici.‹

Peter Widmer

Info Touringwww.discoverireland.ch, www.irlandtours.ch,www.falcontravel.ch, www.belle-isle.com. Ulterioriimmagini nell’album sul sito www.touring.ch.

Al Nord il verde è più verdeL’Irlanda del Nord è sempre stata più povera di turisti rispetto alla Repubblica d’Irlanda. Ma con la firma della pace, anche il Nord sta diventando un richiamo.

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In alto: sulla costa della contea di Antrim i prati verdi ricoprono perfino le scogliere a picco sulle acque dell’Atlantico. In basso a sinistra: le rovine del monastero medievale sul lago Lower Lough Erne dell’Isola di Devenish. A destra: la Belfast City Hall costruita nel 1906.

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3 maggio 2012 | touring 8 | club e soci 35

piazzale della scuola. Il coordinatore spor-tivo René Lauper tiene d’occhio tutti glialunni e osserva le loro tecniche di guidacosì da spiegare loro, dopo il primo rodag-gio, quello che è giusto e ciò che invecestanno sbagliando. Ciò perché chi cade dalmicro scooter a 20 km/h subisce una pres-sione sul corpo pari a quattro volte il pro-prio peso. Una caduta incontrollata puòdunque essere molto dolorosa.

La frenata corretta | Per guidare in si-curezza, il manubrio di un mini monopatti-no deve essere posizionato all’altezza del-l’ombelico del guidatore. Ammortizzatorilaterali del manubrio usurati o staccatipossono causare delle ferite da taglio in caso di caduta e perciò dovrebbero sempreessere sostituiti. René Lauper esorta inol-tre i bambini a non fare troppo affidamentosulle maniglie dei freni del monopattino.Ma non bisogna frenare neppure con le suo-le delle scarpe. Come frenare correttamenteviene illustrato subito all’inizio dall’istrut-tore stesso che, sotto il vigile sguardo deibimbi, si fa un giro veloce, salta con en-trambi i piedi per terra e cammina accantoal proprio mini monopattino, provocando-ne l’arresto. «Ad una velocità di 20 km/h vioccorrono circa dieci passi per fermarvi»,spiega l’istruttore.

Dopo che René Lauper ha spiegato e illu-strato gli esercizi sulle tecniche di guida edi frenata, i bambini possono quindi scate-narsi con esercizi di abilità e con una garaa staffetta. La maestra Eva Martin è soddi-sfatta del corso: «Per noi insegnanti non èirrilevante quello che fanno gli allievi du-rante il tragitto verso la scuola. Per questoè importante mettere a loro disposizioneuno spazio per esercitarsi con queste nuoveforme di mobilità».‹ Nadia Rambaldi

Info Touringwww.newmobility.ch

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Nad

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L’atterraggio sulla pancia non fa parte della staffetta: questa è una caduta controllata.

L’abilità dei ragazzini è stata messa alla prova durante la gara di staffetta.

A turno, ogni bambino si è potuto misurare con il percorso delimitato dai coni.

Kids Days 2012

Dal 2009 il TCS è sponsor principale deiKids Days, organizzati in collaborazionecon «Original Micro Scooter», Ufficioprevenzione infortuni (upi), Ked Helm-systeme e Museo dei trasporti di Lucer-na. Decine i corsi tenuti nella Svizzeratedesca e in Romandia. In Ticino un Micro Scooter Kids Day è in programmaa Lugano il 1° settembre. Prenotazionitramite scuole o consigli dei genitori.Maggiori informazioni: René Lauper,tel. 0796354154; e-mail: [email protected]. nr

34 club e soci | touring 8 | 3 maggio 2012

›«Non si tratta di una sfida a chi va in mo-do più veloce e folle», spiega il coordinatoresportivo René Lauper alla piccola folla, chenon vede l’ora di provare i mini monopatti-ni portati con sé. Lauper, tuttavia, esorta ibambini a essere pazienti: per prima cosadeve essere montato correttamente l’equi-paggiamento di sicurezza, il quale è già sta-to preparato e disposto in grandi casse dalcoordinatore sportivo dell’Ufficio federaledello sport (UFSPO). Non manca assoluta-mente nulla, quando René Lauper realizzaun «Micro Scooter Kids Day»: caschi, ginoc-chiere e paragomiti, una trentina di minimonopattini e, naturalmente, tanta pazien-za e disponibilità.

Quel pomeriggio 26 scolari di 3a e 4a dellascuola elementare di Ipsach, nel CantonBerna, si divertiranno durante una di que-ste giornate in micro scooter. Trascorre cir-ca un quarto d’ora prima che ogni scolaroindossi il proprio equipaggiamento di sicu-rezza. René Lauper e la maestra Eva Martindanno una mano e subito dopo si può dareinizio al riscaldamento.

Manovrare correttamente | Dal 2009 ilTCS è sponsor principale dei «Micro Scoo-ter Kids Days». Questi corsi sono rivolti agliscolari a partire dall’asilo e fino alla 5a ele-mentare. Decine i corsi che si svolgono nel-la Svizzera tedesca e francese (v. riquadro).Lo scopo è quello di insegnare ai bambini a comportarsi correttamente e a padroneg-giare mezzi di spostamento che rappresen-tano nuove forme di mobilità, come i minimonopattini, i micro scooter, i kickboard, ipattini in linea e gli skateboard. Mezzi chesono sempre più utilizzati anche nel tragit-to verso la scuola e quindi è importante chei bambini imparino a manovrarli nel modocorretto: «I ragazzini devono imparare a valutare correttamente la velocità e soprat-tutto a frenare correttamente», spiega RenéLauper. Il corso arricchisce le competenzetecniche dei bambini, favorisce la com-prensione delle regole basilari sulla circo-lazione stradale e la consapevolezza dei pericoli. La dimestichezza con queste nuoveforme di mobilità viene eseguita in modogiocoso con esercizi pratici.

In tal modo si risveglia anche l’attenzionee l’entusiasmo dei bimbi di Ipsach, i qualicon grande interesse e dedizione fisica ese-guono gli esercizi di riscaldamento mostra-ti loro da René Lauper. Remano con le brac-cia, saltellano in cerchio, si sdraiano perterra, per poi balzare velocemente in piedi.Appena terminata la fase di riscaldamentopuò avere inizio la parte più divertente delpomeriggio. Ogni bimbo afferra un minimonopattino e comincia a girare intorno al

Divertirsi su dueruote in sicurezzaDurante i Kids Days gli scolari fino alla 5a imparano a guidare il mini monopattino in piena sicurezza. La formazione è impartita dall’associazione «New mobility safety projects». Sponsor principale è il TCS.

René Lauper spiega al gruppo di scolari come guidare in sicurezza i loro monopattini.

Protetti con caschi, ginocchiere e paragomiti i bambini danno il via al Kids Day.

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3 maggio 2012 | touring 8 | club e soci 35

piazzale della scuola. Il coordinatore spor-tivo René Lauper tiene d’occhio tutti glialunni e osserva le loro tecniche di guidacosì da spiegare loro, dopo il primo rodag-gio, quello che è giusto e ciò che invecestanno sbagliando. Ciò perché chi cade dalmicro scooter a 20 km/h subisce una pres-sione sul corpo pari a quattro volte il pro-prio peso. Una caduta incontrollata puòdunque essere molto dolorosa.

La frenata corretta | Per guidare in si-curezza, il manubrio di un mini monopatti-no deve essere posizionato all’altezza del-l’ombelico del guidatore. Ammortizzatorilaterali del manubrio usurati o staccatipossono causare delle ferite da taglio in caso di caduta e perciò dovrebbero sempreessere sostituiti. René Lauper esorta inol-tre i bambini a non fare troppo affidamentosulle maniglie dei freni del monopattino.Ma non bisogna frenare neppure con le suo-le delle scarpe. Come frenare correttamenteviene illustrato subito all’inizio dall’istrut-tore stesso che, sotto il vigile sguardo deibimbi, si fa un giro veloce, salta con en-trambi i piedi per terra e cammina accantoal proprio mini monopattino, provocando-ne l’arresto. «Ad una velocità di 20 km/h vioccorrono circa dieci passi per fermarvi»,spiega l’istruttore.

Dopo che René Lauper ha spiegato e illu-strato gli esercizi sulle tecniche di guida edi frenata, i bambini possono quindi scate-narsi con esercizi di abilità e con una garaa staffetta. La maestra Eva Martin è soddi-sfatta del corso: «Per noi insegnanti non èirrilevante quello che fanno gli allievi du-rante il tragitto verso la scuola. Per questoè importante mettere a loro disposizioneuno spazio per esercitarsi con queste nuoveforme di mobilità».‹ Nadia Rambaldi

Info Touringwww.newmobility.ch

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L’atterraggio sulla pancia non fa parte della staffetta: questa è una caduta controllata.

L’abilità dei ragazzini è stata messa alla prova durante la gara di staffetta.

A turno, ogni bambino si è potuto misurare con il percorso delimitato dai coni.

Kids Days 2012

Dal 2009 il TCS è sponsor principale deiKids Days, organizzati in collaborazionecon «Original Micro Scooter», Ufficioprevenzione infortuni (upi), Ked Helm-systeme e Museo dei trasporti di Lucer-na. Decine i corsi tenuti nella Svizzeratedesca e in Romandia. In Ticino un Micro Scooter Kids Day è in programmaa Lugano il 1° settembre. Prenotazionitramite scuole o consigli dei genitori.Maggiori informazioni: René Lauper,tel. 0796354154; e-mail: [email protected]. nr

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3 maggio 2012 | touring 8 | club e soci 37

Nuova campagnapubblicitaria TCSNella prima settimana di maggio, il Touring Club Svizzero ha lanciato una nuova cam-pagna pubblicitaria su vasta scala. Essa mira a far conoscere al grande pubblico il«marchio TCS» e la sua nuova veste grafica, come pure i vantaggi di far parte del clube l’ampiezza delle prestazioni alle quali si ha accesso grazie alla tessera di socio TCS.Quattro soggetti illustreranno altrettante prestazioni: TCS Patrouille, TCS Ambulan-ce, TCS Assicurazione auto e TCS Protezione giuridica circolazione. Poiché in questacampagna la qualità della fotografia riveste un ruolo centrale, il club ha scelto di affidarla al noto fotografo zurighese Noe Flum. La foto qui pubblicata è quella dedi-cata al soccorso stradale svolto dagli uomini della Patrouille (si veda anche l’inser-zione pubblicitaria a pagina 21). tg

foto

TC

S,

Foto

lia

In sella garantiti da Velo AssistanceDa quest’anno la «vignetta» delle bici è sta-ta abolita ed ora i danni causati a terzi daun ciclista vengono coperti dalla sua RCprivata. Ma chi si accolla le spese di ripa-razione della propria bicicletta? TCS VeloAssistance offre una vantaggiosa soluzioneai soci del club, grazie ad un’assicurazionecon una copertura casco in tre varianti:2000, 5000 e 7500 franchi, per rispettiva-mente 25 fr., 80 fr. e 172 fr. all’anno. In casod’incidente, TCS Velo Assistance prende acarico le spese di riparazione, sostituzionedi pezzi o di tutta la bici fino all’importomassimo assicurato. Inoltre, rimborsa lespese di rientro a domicilio, trasporto al-l’ospedale oppure rimpatrio dall’estero (datutta Europa e Paesi del Mediterraneo). Èinclusa anche la protezione giuridica che

copre le spese d’avvocato e processuali incaso d’incidente con feriti. Altri vantaggicomplementari: rimborso dell’equipaggia-mento del ciclista e dell’indennità giorna-liera in caso di ospedalizzazione; rimborsodella franchigia della RC domestica in casodi furto; contrassegno antifurto e registra-zione online della bici. Tutti i dettagli al sito www.velo-assistance.tcs.ch. tg

TCS Velo Assistance paga tutti i danni alla bici.

Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

TCS Societariato www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rataTCS Tessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.–Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–

(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

TCS Libretto ETI www.eti.ch

Europa motorizzato «Famiglia» Fr.103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura fuori Europa Fr. 45.–

TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica circolazione da Fr.111.–

TCS Card Assistancewww.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

TCS Protezione giuridica www.assista.ch

TCS Assicurazione protezione giuridicaCircolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96.–Privata senza sottoscrivere la circolazione«Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.–Privata con circolazione già sottoscritta«Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.–Immobili Fr. 60.–

TCS Assicurazione autowww.tcs-assicurazione-auto.ch

Responsabilità civile, casco parziale, cascocollisione, capitale incidente, protezione delbonus, danni di parcheggio 0800801800

Assicurazioni due ruotewww.assicurazionitcs.ch

TCS Velo Assistance. Con protezione giuridica, assistenza e casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*TCS Moto Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero

* prezzi soci TCS

Carte di credito TCS

TCS MasterCard Gold Fr.100.–TCS MasterCard Fr. 50.–TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–TCS MasterCard COOLDOWN CLUB Fr. 0.–

Infotech www.infotechtcs.ch

Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori emette a disposizione dei soci informa zioni rac-colte e redatte in modo competente e neutrale.

Test&Training www.test-e-trainingtcs.ch

Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento diguida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz,Stockental e Emmen.

Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch

Corsi obbligatori per la licenza di condurre.

TCS Viaggi www.viaggi-tcs.ch

TCS Viaggi 0844 888 333TCS Campingwww.campingtcs.ch 058 827 25 20TCS Hotels Schloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 091 795 11 15Ciclo e svago tcs www.bici.tcs.ch

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3 maggio 2012 | touring 8 | club e soci 37

Nuova campagnapubblicitaria TCSNella prima settimana di maggio, il Touring Club Svizzero ha lanciato una nuova cam-pagna pubblicitaria su vasta scala. Essa mira a far conoscere al grande pubblico il«marchio TCS» e la sua nuova veste grafica, come pure i vantaggi di far parte del clube l’ampiezza delle prestazioni alle quali si ha accesso grazie alla tessera di socio TCS.Quattro soggetti illustreranno altrettante prestazioni: TCS Patrouille, TCS Ambulan-ce, TCS Assicurazione auto e TCS Protezione giuridica circolazione. Poiché in questacampagna la qualità della fotografia riveste un ruolo centrale, il club ha scelto di affidarla al noto fotografo zurighese Noe Flum. La foto qui pubblicata è quella dedi-cata al soccorso stradale svolto dagli uomini della Patrouille (si veda anche l’inser-zione pubblicitaria a pagina 21). tg

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3 maggio 2012 | touring 8 | la pagina dei lettori 41

impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques- Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, MathiasWyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistentecaporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeer strasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25.E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIECen tre d’impression Edipresse Lau sanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS,cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Tou-ring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Americani meno arroganti di noi«Touring» 6/2012

Da alcuni anni non guido più con piacere,in quanto sono aumentate pesantementel’arroganza e l’aggressività. Penso sempreche potremmo prendere come esempio gliStati Uniti. Lì funziona tutto con tranquil-lità, altrimenti in un’area come quella diLos Angeles non si riuscirebbe ad avanzareper niente. Walter Daub (@)

Segnali spesso ridicoliCon la vostra analisi avete colto in pienol’argomento. Il continuo aumento di regolee segnali da parte delle autorità, spinge gliutenti della strada a difendere ostinata-mente ed energicamente lo spazio di libertàrimasto loro. Demarcazioni e segnaleticastradale seguono le logiche distorte delmicro management e gli automobilisti ven-gono bistrattati da scelte incomprensibili.Un cartello realmente esistente che segnalaun «semaforo a 182 m» è un esempio ridi-colo di inettitudine pratica, tipica dei buro-crati da scrivania. Urs Grützner (@)

100 franchi non sono troppiTrovo incomprensibile la politica del TCS,a cui sembra non piaccia l’aumento delprezzo della «vignetta», ma non spiega lacruda realtà di chi usa le autostrade neiPaesi limitrofi. Un esempio: andata e ritor-no a Valencia, per quasi 3000 km attraversoItalia, Francia e Spagna costa 260 euro dipedaggi, oltre al fastidio dei caselli e ai di-versi tipi di pagamento. Oltretutto in Paesiche non hanno i costi di manutenzione cau-sati da neve, ghiaccio, sale ecc. Come se danoi ci obbligassero ad uscire dall’autostra-

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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile in viare le lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).

il concorso

Un elegante gioiello da polso Aerowatch SA, azienda familiare indi-pendente situata nel Canton Giura, pro-duce orologi di alta qualità dal 1910.Avete ora l’opportunità di vincere unelegante orologio da donna Aerowatchal quarzo Arlequin con cassa in acciaio,vetro zaffiro bombato, quadrante ma-dreperla e braccialetto in cuoio blu.Questo piccolo gioiello è impermeabilefino ad una profondità di 50 metri. Ri-spondete alle tre domande e con un po’di fortuna sarete la proprietaria di que-sto gioiello di 630 franchi.

Sponsor del premio: Aerowatch SA,Saignelégier, www.aerowatch.com

Le domande: 1. Quali sono i paesi organizzatori

dell’Euro 2012?2. Da quale anno il TCS è sponsor

principale dei Kids Days?3. Come si chiama il robot sviluppato

da Honda?

Si possono fornire le risposte per posta (so-lamente su cartolina postale), tramite SMS owww.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 6/12: la macchina fotografica èstata vinta da Aldo Molteni di Tesserete.

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. Ivincitori saranno estratti a sorte e avvertitiper iscritto. I premi non possono essere sosti-tuiti da una somma di denaro equivalente.Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Nonsarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte osu www.touring.ch. Termine d’invio: 13 maggio 2012

da dopo i primi 440 km. Abbiamo anche ilcosto della benzina più basso dell’EuropaOccidentale. Dunque, essendo pragmatici,si dovrebbe accettare l’aumento della vi-gnetta a 100 fr., purché lo straniero chevuole attraversare la Svizzera con sola an-data paghi ancora gli odierni 40 fr.

Silvano Zaccariotto, Pura

Bisogna alzare il sedile del conducenteOsservate attentamente i conducenti che vi vengono incontro e vedrete che almenouno su 5 lo si scorge a stento. Sempre piùgiovani, pensando di imitare i piloti di F1,si siedono sul fondo dell’auto riducendo inmodo preoccupante la loro visibilità sullastrada. Anche persone anziane di piccolastatura guidano a testa alta, cercando lastrada che a malapena vedono sopra il volante. Non è forse il caso di rendere at-tenti questi conducenti del pericolo dovutoalla loro scorretta posizione in auto?

F. Padlina, Minusio

Distanti... ma non troppo «Touring» 6/2012

In caso di congestione del traffico bisognamantenere sempre una distanza sufficientedal veicolo che precede. È evidente, però,che molte persone si portano a una distanzatroppo consistente, fino a 50 metri, incre-mentando inutilmente le code.

Hans Helfer (@)

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Se rilevano presenza (50 cm), i sensori accendono il radiatore automaticamente.

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3 maggio 2012 | touring 8 | la pagina dei lettori 41

impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques- Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, MathiasWyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistentecaporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeer strasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25.E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIECen tre d’impression Edipresse Lau sanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS,cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Tou-ring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Americani meno arroganti di noi«Touring» 6/2012

Da alcuni anni non guido più con piacere,in quanto sono aumentate pesantementel’arroganza e l’aggressività. Penso sempreche potremmo prendere come esempio gliStati Uniti. Lì funziona tutto con tranquil-lità, altrimenti in un’area come quella diLos Angeles non si riuscirebbe ad avanzareper niente. Walter Daub (@)

Segnali spesso ridicoliCon la vostra analisi avete colto in pienol’argomento. Il continuo aumento di regolee segnali da parte delle autorità, spinge gliutenti della strada a difendere ostinata-mente ed energicamente lo spazio di libertàrimasto loro. Demarcazioni e segnaleticastradale seguono le logiche distorte delmicro management e gli automobilisti ven-gono bistrattati da scelte incomprensibili.Un cartello realmente esistente che segnalaun «semaforo a 182 m» è un esempio ridi-colo di inettitudine pratica, tipica dei buro-crati da scrivania. Urs Grützner (@)

100 franchi non sono troppiTrovo incomprensibile la politica del TCS,a cui sembra non piaccia l’aumento delprezzo della «vignetta», ma non spiega lacruda realtà di chi usa le autostrade neiPaesi limitrofi. Un esempio: andata e ritor-no a Valencia, per quasi 3000 km attraversoItalia, Francia e Spagna costa 260 euro dipedaggi, oltre al fastidio dei caselli e ai di-versi tipi di pagamento. Oltretutto in Paesiche non hanno i costi di manutenzione cau-sati da neve, ghiaccio, sale ecc. Come se danoi ci obbligassero ad uscire dall’autostra-

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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile in viare le lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).

il concorso

Un elegante gioiello da polso Aerowatch SA, azienda familiare indi-pendente situata nel Canton Giura, pro-duce orologi di alta qualità dal 1910.Avete ora l’opportunità di vincere unelegante orologio da donna Aerowatchal quarzo Arlequin con cassa in acciaio,vetro zaffiro bombato, quadrante ma-dreperla e braccialetto in cuoio blu.Questo piccolo gioiello è impermeabilefino ad una profondità di 50 metri. Ri-spondete alle tre domande e con un po’di fortuna sarete la proprietaria di que-sto gioiello di 630 franchi.

Sponsor del premio: Aerowatch SA,Saignelégier, www.aerowatch.com

Le domande: 1. Quali sono i paesi organizzatori

dell’Euro 2012?2. Da quale anno il TCS è sponsor

principale dei Kids Days?3. Come si chiama il robot sviluppato

da Honda?

Si possono fornire le risposte per posta (so-lamente su cartolina postale), tramite SMS owww.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 6/12: la macchina fotografica èstata vinta da Aldo Molteni di Tesserete.

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. Ivincitori saranno estratti a sorte e avvertitiper iscritto. I premi non possono essere sosti-tuiti da una somma di denaro equivalente.Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Nonsarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte osu www.touring.ch. Termine d’invio: 13 maggio 2012

da dopo i primi 440 km. Abbiamo anche ilcosto della benzina più basso dell’EuropaOccidentale. Dunque, essendo pragmatici,si dovrebbe accettare l’aumento della vi-gnetta a 100 fr., purché lo straniero chevuole attraversare la Svizzera con sola an-data paghi ancora gli odierni 40 fr.

Silvano Zaccariotto, Pura

Bisogna alzare il sedile del conducenteOsservate attentamente i conducenti che vi vengono incontro e vedrete che almenouno su 5 lo si scorge a stento. Sempre piùgiovani, pensando di imitare i piloti di F1,si siedono sul fondo dell’auto riducendo inmodo preoccupante la loro visibilità sullastrada. Anche persone anziane di piccolastatura guidano a testa alta, cercando lastrada che a malapena vedono sopra il volante. Non è forse il caso di rendere at-tenti questi conducenti del pericolo dovutoalla loro scorretta posizione in auto?

F. Padlina, Minusio

Distanti... ma non troppo «Touring» 6/2012

In caso di congestione del traffico bisognamantenere sempre una distanza sufficientedal veicolo che precede. È evidente, però,che molte persone si portano a una distanzatroppo consistente, fino a 50 metri, incre-mentando inutilmente le code.

Hans Helfer (@)

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42 l’incontro | touring 8 | 3 maggio 2012

consistente essenzialmente nell’assisteregli umani nei loro compiti quotidiani.

E come si traduce tutto ciò?Ebbene, mi capita già di accogliere le per-sone che si presentano al centro di ricerca.Ma ciò che più mi piace è di prendere le ordinazioni delle bibite. Siccome sono ca-pace di captare svariati ordini simultanea-mente, mi capita di servire contemporanea-mente un succo d’arancia, un tè al latte e un caffè. Ordinazione che ho, beninteso,confermato prima a voce ai miei tre ospiti.

E il servizio funziona bene?Senza il minimo inconveniente. Porto il vas-soio senza versare nulla e metto ogni bic-chiere nelle mani dei miei ospiti. Gli parloin giapponese e mi piace anche fargli dei segni con le mie cinque dita.

Com’è possibile questo prodigio?Mi hanno regalato delle nuove mani artico-late, farcite di sensori e di minuscoli moto-ri. Così riesco a scegliere una bottiglia, asvitarne il tappo e a versarne il contenutoin un bicchiere. Bello, no?

E per quanto riguarda la camminata?Siamo al massimo. Riesco oramai a fare an-che dei piccoli scatti di corsa fino a 9 km/h,mentre prima mi trascinavo a 6 km/h. E perla prima volta posso anche correre all’in-dietro. Arrivo perfino a mantenermi su unasola gamba. E non mi fanno più paura i fon-di sconnessi. I miei piedi si adattano allanatura del terreno.

Con tutte queste nuove facoltà ha messo su peso?Assolutamente no. Ho addirittura perso 6chili per un peso totale di 48 kg. Pertanto,continuo a essere alto 1,30 m.

Gli ingegneri hanno già messo in pratica alcune delle sue facoltà?Certamente. Il mio sensore di controllo del-la stabilità è stato montato sulle macchineda competizione impegnate in Moto GP. En-tro il 2015, la navigazione vocale a bordodelle vetture potrà discernere varie vocicontemporaneamente, proprio come me.

Ha degli svaghi?Se c’è l’occasione non disdegno di calciareun pallone. Ho un bel tiro, sa.«

Intervista: Marc-Olivier Herren

Sesto con quel nome, il robot Asimo sviluppato da Honda è in grado di comprendere e di spostarsi da solo. Al puntoda mettersi al servizio degli umani. Un’intervista fittizia.

funzioni, come il senso dell’udito, la possi-bilità di correre e di trasportare dei carichi.

Quali nuove facoltà le piacciono di più?È fantastico, sono già in grado di determi-nare il mio comportamento. E siccome sonodiventato autonomo, posso finalmente dia-logare con gli esseri umani e rendere lorouna sfilza di servizi. In effetti, mi avvicinosignificativamente al mio obiettivo finale,

»Va fiero dei progressi folgoranti compiutirispetto ai suoi predecessori?Asimo: Sono solo un robot umanoide svi-luppato dal centro Honda di ricerca di base.Non rivelo dunque i miei stati d’animo. Maè vero che sono molto soddisfatto delle mienuove facoltà. Pensate un po’: il mio avoconcepito nel 2000 si limitava semplice-mente a camminare. Passo dopo passo, imiei predecessori hanno acquisito nuove

Asimo, un robotaffabile e malizioso

Il robot umanoide Asimo si sposta in modo autonomo e riesce a conversare.

In pilloleAbbiamo incontrato Asimo nel centro di ricercheHonda a Wako (Giappone). La sua prima uscita pubblica risale al novembre 2011. Sviluppato daHonda Robotics, questo umanoide dovrebbe esserein grado di aiutare, in futuro, gli esseri umani nelleloro attività. Scoprite le facoltà e i movimenti di Asimo sul sito http://asimo.honda.com.

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