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TURISMO SOCIALE, CULTURA AMBIENTE, TEMPO LIBERO ANNO LII • N. 1 MARZO 2003 Spedizione in abbon. post. - 45% art. 2 c. 20/b legge 662/96 Filiale di Padova CMP ANNO LII • N. 1 MARZO 2003 Spedizione in abbon. post. - 45% art. 2 c. 20/b legge 662/96 Filiale di Padova CMP g t URISMO IOVANILE L ABITO DEI GIOVANI L ABITO DEI GIOVANI PAESE TURISMO PAESE TURISMO BEL BUON BEL BUON Turismo giovanile n. 1 24-02-2003 15:44 Pagina 1

Turismo giovanile n. 1 - CTG · 2004. 10. 5. · TURISMO SOCIALE, CULTURA AMBIENTE, TEMPO LIBERO ANNO LII • N. 1 MARZO 2003 Spedizione in abbon. post. - 45% art. 2 c. 20/b legge

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TURISMO SOCIALE, CULTURA

AMBIENTE, TEMPO LIBERO

ANNO LII • N. 1MARZO 2003

Spedizione inabbon. post. - 45%

art. 2 c. 20/b legge 662/96 Filiale di Padova CMP

ANNO LII • N. 1MARZO 2003

Spedizione inabbon. post. - 45%

art. 2 c. 20/b legge 662/96 Filiale di Padova CMP

gtURISMO IOVANILE

L’ABITODEI GIOVANI

L’ABITODEI GIOVANI

PAESETURISMOPAESETURISMO

BELBUONBEL

BUON

Turismo giovanile n. 1 24-02-2003 15:44 Pagina 1

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viduare le scelte prossime eremote da fare e lo stile daassumere. Il Vangelo stesso,in Luca 14,28 e seguenti,raccontandoci dell’uomo chedeve costruire una torre, ciaiuta ad approfondire il va-lore della programmazione.

I nfine, la verifica: assuntacome necessario stru-

mento di valutazione ogget-tiva del lavoro fatto, delcammino percorso e dellamaturazione raggiunta.È in questa fase che si deveavere il coraggio di ammet-tere gli errori commessi; di“tirare a riva le reti” e di fa-re una cernita tra il fruttopositivo e negativo del no-stro lavoro. La verifica si im-pone per valutare se gli o-biettivi sono stati raggiunti;se gli strumenti usati eranoadatti; in una parola, se iconti tornano.Tutto ciò appare utile e ne-cessario a livello organizzati-vo, ma – a livello formativo/spirituale – è proprio tuttoun problema di tecniche u-mane? Assolutamente no! Da parte nostra bisogna im-pegnarci come se tutto di-pendesse da noi e quindi ab-bandonarci nella consapevo-lezza che tutto dipende daDio.

DON GUIDO

ell’ultimo consiglio naziona-le si è cercato di individuarealcune coordinate che aiuti-no a rispondere all’invito di“Prendere il largo”. Si è riflet-tuto sul valore della collabo-razione, della programma-zione e della verifica.

L a collaborazione fa partedel nostro DNA cristiano.

Essa si traduce concreta-mente nel vivere la condivi-sione della fede e della testi-monianza; nella ricerca del-l’unità; e nell’accogliere lacomunità, l’Associazione e ilgruppo come luoghi privile-giati di appartenenza e for-mazione personale. È al sen-so della Chiesa che ci dob-biamo educare.

L a programmazione poi sirende necessaria per non

procedere senza una meta;per non “girare” a vuoto.L’uomo che non sa program-mare è un uomo che non po-trà mai realizzare: rimane unbattitore libero, un naviga-tore solitario in balia delleonde, una canna sbattutadal vento. Programmare, siaa livello organizzativo chespirituale, significa fissaredegli obiettivi; prevederemezzi e persone per rag-giungerli; scegliere i valorida vivere e comunicare; indi-

COLLABORARE,

PROGRAMMARE,

VERIFICARE:

SONO LE

COORDINATE

INDISPENSABILI

PER POTER

PRENDERE

IL LARGO.

P R E N D II L L A R G O

DIPENDE DA DIOE DA NOI

N

MONS. GUIDO LUCCHIARICONSULENTE ECCLESIASTICO NAZIONALE

Il n. 1 di TG esce solo a marzo a causa

di difficoltà interpretativedelle nuove regole

di spedizione postale.Ci scusiamo, pur

non dipendendo da noi,con i soci e i lettori.

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quello che sta fuori, che nonsi conosce. Poi, quando ci simette in strada, si cominciaa vedere, a capire. Ed è il pri-mo passo per cominciare arispettare e ad amare anchequello che prima era ignotoe faceva timore.

Insomma, il turismo è ungrande costruttore di quei

rapporti culturali e umaniche preludono all’armoniatra le persone e tra i popoli.Il turismo è un formidabilecostruttore di pace. Se più gente lo praticasse inmaniera corretta, menoconsumistica, innanzituttocome incontro dell’uomocon l’uomo, ci sarebberomeno frasi fatte, meno pre-giudizi, meno tensioni. Enon si correrebbe il rischiodi sparare a quell’animalelontano – sconosciuto equindi forse pericoloso –con il risultato di uccidereun fratello.

N on c’è nulla che siacontro il turismo come

la guerra. Non c‘è nulla checontribuisca a creare unacultura di pace come il turi-smo.

ALBERTO FERRARI

IL TURISMO

È UN GRANDE

COSTRUTTORE

DI QUEI

RAPPORTI

CULTURALI

E UMANI

CHE PRELUDONO

ALL’ARMONIA

TRA LE PERSONE

E TRA I POPOLI.IL TURISMO È

UN FORMIDABILE

COSTRUTTORE

DI PACE.

M

ED ITOR IALEDELPRES IDENTEN A Z I O N A L E

GUERRA E PACEi chiederete cosa c’entri conil turismo. No, non parlo delromanzo di Tolstoi.

M i riferisco proprio alclima di questi giorni,

tra i venti di una guerra pre-ventiva e la sanguinosa in-tifada in Terra Santa. Nonvoglio fare di tutta l’erba unfascio, ma certo non si re-spira un bel clima. E le tan-te bandiere multicolori dellapace appese alle finestre nesono un segnale.

E allora – mi ripeterete –che c’entra con il turi-

smo? C’entra, eccome sec’entra. Un’antica storia tibetanaracconta di un vecchio chedall’alto vide un animalesalire faticosamente il sen-tiero da laggiù. Era ancoratalmente lontano che non sicapiva che animale fosse.Dopo un po’, distinguendolomeglio, vide che non era u-na bestia, bensì un uomo.Quando finalmente poi glifu vicino, di fronte, si accor-se che era suo fratello.

È un po’ quello che avvie-ne al turista che si met-

te in viaggio. Quando si stachiusi in casa, si ha sempreuna certa diffidenza e an-che un po’ di paura per

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PAESETURISMO

PRIMA DELLA PARTENZA• Si interroga sulle aspettative e sullemotivazioni del proprio viaggio in mo-do da effettuare scelte consapevoli ecoerenti. Per esempio: si tratta di unviaggio di svago, di riposo, per soddi-sfare esigenze di evasione o di cono-scenza? In ogni caso, il viaggio av-verrà nel rispetto della natura e dellepersone incontrate.• Chiede e cerca informazioni nonsoltanto sugli aspetti logistici delviaggio (pasti, alberghi, trasferimen-ti), ma anche sul contesto, sulla sto-ria, sulla società civile, sulla natura,sulle energie umane, sulle peculiaritàe sullo spirito del luogo che intendevisitare. Si informa inoltre sull'eventuale esi-stenza di sistemi/processi di certifica-zione del turismo, marchi di qualitàambientale, ecc. Di sua iniziativa siprocura informazioni, consultandotesti, guide, internet, documenti au-diovisivi. • Chiede agli organizzatori garanziesulla qualità del viaggio, intesa comesostenibilità ecologica, equità socialee, se possibile, trasparenza economi-ca. • Se è un viaggiatore indipendente,effettuerà una scelta delle sistemazio-ni, dei mezzi di trasporto, delle date,

AITR, nata nel 1998 da una federazione dienti operanti nel no profit, tra cui il Ctg, harecentemente tenuto a Roma la sua con-vention nazionale. Nel corso della stessa siè proceduto all’approvazione della Carta I-talia, denominata “Bel Paese Buon Turi-smo”. La finalità di questa Carta è richia-mare l'attenzione sulla relazione – spessodata per scontata – fra turisti, industriaturistica e comunità d'accoglienza. Perchéla qualità non è fatta soltanto di stelle o dirapporto prezzi/servizi, ma anche di rap-porti ecologicamente e umanamente cor-retti. Ridurre al minimo gli aspetti negativi degliimpatti sociali, culturali e ambientali pro-dotti dai flussi turistici, è oggi il principiofondamentale del buon turismo, cioè diquel turismo che salva le destinazioni daun modello consumistico, del tipo usa egetta, dannoso per il suo stesso futuro. “Bel Paese Buon Turismo” caldeggia un tu-rismo d'incontro, rispettoso delle diversitànaturali e culturali, che richiede un certospirito di adattamento ad abitudini nuovee inconsuete. Incoraggia residenti e visi-tanti a condividere gli aspetti più caratte-ristici del territorio, con positiva curiosità,oltre gli stereotipi e le forzature folkloristi-che. Tutto ciò, naturalmente, nel rispettodel diritto delle comunità locali di decidere– in maniera informata e lungimirante –sui pro e sui contro dell'offerta turisticadel loro territorio. La carta, alla cui elaborazione ha parteci-pato anche il Ctg, ha una speranza e unoscopo: che un turismo attento e consape-vole diventi non l'ennesimo "prodotto dinicchia", ma una diffusa e contagiosa filo-sofia del viaggio

C T GE T U R I S M O

LE RESPONSABILITÀDEL VIAGGIATORE(INDIVIDUALEE DI GRUPPO)

BelBuon

L’LA «CARTA

ITALIA"

DEL TURISMO

SOSTENIBILE

È STATA

APPROVATA

NEL CORSO

DELL’ULTIMA

ASSEMBLEA

DI AITR,

L’ASSOCIAZIONE

ITALIANA

TURISMO

RESPONSABILE.

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tale da minimizzare l'impatto del viag-gio, prediligendo strutture ben inseritenel paesaggio e rispettose dell'am-biente, muovendosi – quando possibi-le – a piedi, in bicicletta e/o con mez-zi di trasporto collettivi (treni, pull-man), optando per periodi di bassa omedia stagione (se possibile) e per iti-nerari lontani dalle mete turistiche dimassa. • È disponibile a partecipare a incon-tri preparatori con i futuri compagni diviaggio e/o con l'accompagnatore tu-ristico.

DURANTE IL VIAGGIO• Condivide i vari aspetti della vitaquotidiana locale, senza chiedere pri-vilegi o pratiche che possano causare,a breve o a lungo termine, ripercussio-ni negative. • Prima di scattare foto o di girare vi-deo chiede il consenso delle personeche intende ritrarre.• Non assume comportamenti offen-sivi verso gli usi e i costumi locali. • Rispetta il patrimonio storico-monu-mentale e naturale. • Usa in modo responsabile le risorse(acqua, energia) evitando gli sprechi;limita la produzione di rifiuti e non liabbandona in giro. • Cerca prodotti e manifestazioni chesiano espressione autentica della cul-tura locale (artigianato, gastronomia,arte, ecc.). • Quando possibile, manifesta civil-mente il proprio dissenso (o la propriaapprovazione) nei confronti di situa-zioni o eventi che non rispondono aiprincipi del "buon turismo", del rispet-to e della legalità.

DOPO IL VIAGGIO• Verifica se è riuscito a stabilire unarelazione soddisfacente con la gente ela località visitata. Non fosse accadu-to, si chiede perché. • Valuta come far seguito ai rapportistabiliti durante il viaggio

C T GE T U R I S M O

• Cerca di mantenere i contatti con icompagni di viaggio. • Non diffonde tra amici e conoscentibanalità sui luoghi che ha visitato. • Farà presente all'organizzatore turi-stico eventuali situazioni non solo didisservizio, ma di “insostenibilità" eco-logica o socio-culturale riscontratedurante il viaggio.

PRIMA DELLA PARTENZA • Fornisce cataloghi in cui la destina-zione non sia presentata in modo fal-so e fuorviante, ma realistico. • Distribuisce schede didattiche (sto-ria e geografia) con cenni alle con-suetudini locali e indicazioni biblio-grafiche. • È disponibile a organizzare incontripreparatori. • Forma gruppi abbastanza piccoliper facilitare il contatto con le realtàlocali. • Organizza itinerari da percorreresenza fretta e in cui le mete siano innumero ragionevolmente limitato.• Affianca al gruppo un accompagna-tore turistico informato, che fungaanche da mediatore interculturale. • Evita l'eccesso di organizzazione,che impedisce al visitatore di realiz-zare esperienze diverse dal quotidia-no contesto di vita e "nuove scoper-te".• Valuta la capacità di carico di beniculturali e ambientali particolarmentedelicati, eventualmente adattando lapropria programmazione di conse-guenza. In ogni caso, si impegna atti-vamente per segnalare alle autoritàcompetenti eventuali situazioni di de-grado o di rischio, richiedendo inter-venti adeguati

LE RESPONSABILITÀDELL’ORGANIZZATORETURISTICO

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• Privilegia alloggi, ristoranti, struttu-re e trasporti ecocompatibili (per pre-senza di depuratori, corretto smalti-mento dei rifiuti, risparmio energetico)e ben inseriti nell'ambiente. • Privilegia servizi locali di accoglien-za (trasporti, alloggi, ristorazione) acarattere familiare, su piccola scala,non standardizzati e in linea con lacultura autoctona. • Per le proprie proposte turistiche,sceglie preferibilmente luoghi "veri",dove il turismo è integrato con altreforme di economia. • Distribuisce equamente la spesa tu-ristica in loco (dall'alloggio all'acqui-sto di artigianato del posto). • Sceglie di usufruire dei servizi giàpresenti in loco purché siano rispetto-si delle norme sindacali e delle leggisul lavoro. • Si tiene costantemente informato siasu ciò che avviene nei luoghi di desti-nazione proposti, sia su programmi/i-niziative a livello locale, nazionale, eu-ropeo tesi a favorire lo sviluppo soste-nibile e responsabile del turismo, ap-profittandone, quando possibile, permigliorare la qualità della propria of-ferta. • Offre occasioni formative sui temidella sostenibilità e responsabilità turi-stica ai propri dipendenti. • Informa i propri clienti sull'esistenzadi “buone pratiche" nell'ambito delturismo sostenibile nei luoghi di desti-nazione proposti.

DURANTE IL VIAGGIO• Sollecita presso i partecipanti unavalutazione critica dell'esperienza turi-stica. • Si appoggia, per una migliore me-diazione culturale, alla competenza diuna guida turistica locale adeguata-mente preparata dalla comunità ospi-tante.

DOPO IL VIAGGIOVerifica i risultati del viaggio organiz-

zando quando possibile un incontrotra i partecipanti. • Produce materiale informativo cheraccolga le esperienze: relazioni scrit-te, fotografie, film, ecc.. • Ascolta eventuali lamentele, inol-trandole a chi di dovere e cercando dimigliorare la propria formula di viag-gio.

Per comunità ospitante – a secondadelle competenze – si intende: ammi-nistrazioni ed enti locali (regioni, pro-vince, comuni, enti di promozione turi-stica, enti di gestione di aree protette,ecc.), imprenditoria turistica, rappre-sentanti delle comunità locali, singolicittadini, associazioni a vario titoloimpegnate nello sviluppo sostenibiledel territorio.

PRIMA DELLA PARTENZA • Pianifica lo sviluppo locale e quindisi esprime in merito al flusso di turi-smo. In particolare, si dota di stru-menti di monitoraggio e controllo de-gli impatti imputabili al turismo e dipianificazione e gestione delle attivitàturistiche. • Si adopera perché la conservazionedei beni naturali e culturali sia priori-taria nelle politiche di sviluppo turi-stico. • Progetta strutture ricettive in stilecon la cultura locale e rispettose del-l'ambiente; promuove e incentiva l'a-deguamento ambientale delle struttu-re esistenti - anche attraverso l'utilizzodi certificazioni e marchi ambientali;elimina o riconverte le strutture realiz-zate in spregio alle normative esisten-ti e/o dannose per l'ambiente. • È disponibile all'incontro, offre ade-guata accoglienza, rende piacevole ilsoggiorno

C T GE T U R I S M O

LE RESPONSABILITÀDELLA COMUNITÀOSPITANTE

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DOPO IL VIAGGIO• Esamina i risultati della visita, i suoieffetti, la natura degli incontri avuti,il ritorno economico, i costi socialidel turismo.• Rimedia agli eventuali danni appor-tati alla natura, al paesaggio e al-l'ambiente in generale, utilizzando ereinvestendo gli stessi proventi delturismo. • Incentiva un meccanismo perma-nente di dibattito sulle scelte in cam-po turistico, adoperando un metodopartecipato che coinvolga l'intera co-munità locale. • Nelle sedi appropriate (parlamento,conferenza Stato-Regioni) si fa por-tavoce delle difficoltà e delle neces-sità incontrate localmente, richieden-do eventuali interventi a livello na-zionale (normativa, strumenti finan-ziari, incentivi, ecc.) per promuovere efavorire la sostenibilità del settore tu-ristico. ❏

• Fornisce periodicamente occasioni diformazione agli operatori turistici lo-cali, in modo da migliorare la qualitàambientale dei servizi offerti e favori-re un contatto positivo e autentico deivisitatori con la gente del posto e conil territorio. • Cerca di usare le potenzialità dellacrescente domanda di turismo cultu-rale per cucire lo strappo tra la vecchiagenerazione depositaria dei saperi lo-cali, e la nuova generazione deposita-ria dei know how imprenditoriali. • Incentiva lo sviluppo di forme di tu-rismo responsabile e a basso impattoambientale.

DURANTE IL VIAGGIO• Fornisce informazioni corrette. • Tratta i turisti con rispetto e non co-me una fonte inesauribile di danaro. • Verifica che il denaro entrato attra-verso il turismo filtri anche in altricomparti produttivi, aumentando leinterazioni tra settori nel tessuto so-ciale e cercando di evitare l'instaurarsidi una mono-economia. • Protegge da sovraesposizioni la cul-tura locale (dialetti, costumi, folclore,gastronomia) in modo che pur cam-biando e rinnovandosi – com'è ne-cessario che accada a ogni tradizione– resti il più possibile economica-mente indipendente dalla domandaturistica.

C T GE T U R I S M O

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C T GE T U R I S M O

TORNANO

I VIAGGI DELLA

FARFALLA.

UN ITINERARIO

STORICO

TRA EGITTO

E GIORDANIA,

UN CAMMINO

DI FEDE

NEI LUOGHI

DELL’ESODO,

ACCOMPAGNATO

DA DON GUIDO

LUCCHIARI,

CONSULENTE

ECCLESIASTICO

NAZIONALE

DEL CTG.

1° GIORNO: ITALIA-CAIRO. Il gruppo si formerà a Rovigo e proseguirà per l’ae-roporto di Venezia e quello di Malpensa. Possibilità di unirsi in una delle tre tap-pe. Nel primo pomeriggio, visita del Cairo Copto: chiesa di San Sergio, mona-stero di San Giorgio, chiesa della Vergine.2° GIORNO: IL CAIRO. Mattinata: Matariteh e sosta alle Piramidi di Cheope,Chefren e Micerino. Proseguimento per l’antica Memphis e la necropoli diSakkara. Visita al bazar di Khan El Khalili. Pranzo ed entrata al Museo Nazio-nale Egizio.3° GIORNO: IL CAIRO–SANTA CATERINA. Attraverso il canale di Suez si entranel grande “midbar”, il deserto pietroso del Sinai. Pranzo sul Mar Rosso e con-tinuazione per l’oasi di Feiran con arrivo in serata a Santa Caterina, il cui mo-nastero è ubicato dove Dio si rivelò a Mosè nel Roveto Ardente.4° GIORNO: SANTA CATERINA–NUWEIBA–AQABA. In primissima mattinata, perchi vuole, salita al Monte Sinai. L’arrivo sulla cima coinciderà con il sorgere delsole. Visita al monastero ortodosso e partenza per il pranzo a Nuweiba, sul MarRosso. Nel pomeriggio imbarco sul catamarano che condurrà in Giordania conarrivo ad Aqaba.5° GIORNO: AQABA–PETRA. Partenza per Wadi Rum, la valle della luna, e Pe-tra, la capitale del regno dei Nabatei.Visita dei punti più importanti con la salita facoltativa al tempio di El Deir. 6° GIORNO: PETRA–MAR MORTO–AMMAN. Partenza per Madaba, Monte Ne-bo e nel pomeriggio panoramica della città di Amman. 7° GIORNO: GERASA–AMMAN-ITALIA. Visita di Gerasa e trasferimento in aero-porto ad Amman per il rientro. In serata a Milano e poi Venezia e Rovigo.

La quota di partecipazione comprende: a) volo di linea andata e ritorno con tra-sferimenti - b) visite ed escursioni in pullman - c) aliscafo per Aqaba. – d) guidelocali in italiano – e) ingressi da programma – f) pensione completa dalla cenadel 1° giorno alla prima colazione dell’ultimo – g) sistemazione in camere dop-pie con servizi privati in Hotel 4 o 5 stelle – h) visto ingresso in Egitto e tasse difrontiera uscita Giordania – i) mance ed escursione a Wadi Rum.

La quota non comprende: a) bevande, extra in genere di carattere personale – b)assicurazione facoltativa annullamento viaggio di gruppo da stipulare al mo-mento dell’iscrizione e almeno 30 giorni prima della partenza, pari al 3% dellaquota del viaggio a persona – c) la camera singola (€ 27,00 per persona e pernotte) – d) tutto quanto non espressamente menzionato nella voce “Comprende”.La quota individuale di partecipazione è di € 1.300, pagabile anche in rate men-sili. Iscrizioni entro il 31 marzo e comunque fino al raggiungimento dei posti di-sponibili Informazioni ulteriori presso la Segreteria nazionale ❏

SULLE ORMEDI MOSÈ

da lunedì 23 a domenica 29 giugno 2003

Turismo giovanile n. 1 24-02-2003 15:45 Pagina 8

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C T GE T U R I S M O

A DESTRAASSISI: LA CATTEDRALEDI SAN RUFINO.

A PAG. 8IL “TESORO” DI PETRA(GIORDANIA).

lità dei servizi sia a livello di domandache di offerta. Alla presidenza onora-ria dell’Osservatorio è stato chiamatoMons. Gianfranco Ravasi, Prefetto del-le Biblioteca Ambrosiana, mentre ladirezione è stata affidata al prof. Nic-colò Costa, insegnante di sociologiadel turismo presso la stessa facoltà.Anche il Ctg, nella persona del presi-dente Ferrari, è stato coinvolto nel Co-mitato promotore dell’iniziativa e stagià attivando una collaborazione con-creta nel settore della ricerca. ❏

opo il Giubileo, è cresciutal’attenzione per il turismoreligioso-culturale. Vi sonosempre più strette connes-

sioni tra beni culturali ecclesiastici, as-sociazioni no profit del turismo, caseper ferie, tour operators e distributoridi viaggi, artigianato artistico, eventiculturali, editoria e comunicazione re-ligiosa-culturale. In particolare gli entipubblici, preposti alla conservazione evalorizzazione della storia locale, arti-stica e architettonica, che soventeaffonda le radici in quella religiosa,hanno un ruolo fondamentale nelprogrammare l’accoglienza delle co-munità. Il turismo religioso-culturale èuno spazio aperto all’incontro tra co-munità locale e visitatori per una ge-stione e fruizione consapevole dei luo-ghi in cui si è sedimentata la civiltàcristiana, lasciandovi indelebili segniper le generazioni. Pertanto è collega-to al turismo sociale e sostenibile.L’Università di Milano-Bicocca (Fa-coltà di Sociologia, corso di laurea in“Scienze del turismo e comunità loca-le”), in collaborazione con i direttoridegli Uffici Cei per le Pastorali del Tu-rismo, Mons. Carlo Mazza, e dei BeniCulturali, Mons. Giancarlo Santi, haavviato l’Osservatorio su “Turismo reli-gioso-culturale e Comunità locale”,avvalendosi di un contributo dellaFondazione Cariplo al Dipartimento diSociologia e Ricerca Sociale.L’Osservatorio ha finalità progettuali:incentivare e accompagnare la colla-borazione tra tutti gli attori che ope-rano nel settore per migliorare la qua-

D

COSTITUITOL’OSSERVATORIO SULTURISMO RELIGIOSO

Turismo giovanile n. 1 24-02-2003 15:45 Pagina 9

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ono passati un bel po’ di secoli daquando il Petrarca scriveva questi ver-si che ancora oggi ci fanno immagina-re corsi d’acqua limpidi e trasparenti.Certo è invece che, se il poeta vivesseai nostri giorni, dovrebbe faticare ab-bastanza per trovare un’ispirazione si-mile. È per questo che ci siamo per-messi di aggiungere al verso un po’ dipunti esclamativi e interrogativi.Basta guardarsi attorno: torrenti ungiorno in secca e l’altro in piena, fiu-mi dal colore grigio-marrone, laghettiridotti a pozze fangose. Per mesipiangiamo la siccità che brucia i cam-pi e per altri mesi dobbiamo difender-ci dalle alluvioni. Il disastro idro-geo-logico incombe. Se appena, poi, alziamo gli occhi ver-so i Sud del mondo è possibile scor-gere una situazione spaventosa, conmilioni di persone che vivono letteral-mente senza acqua. Mi correggo. Chemuoiono senza acqua, perché senzaacqua non si può vivere. Oggi l’acqua è già per molti un’emer-genza che rischia di diffondersi sem-pre più. È per questo che l’ONU, do-po l’anno internazionale delle monta-gne, ha voluto dedicare questo 2003all’acqua.Anche il Ctg rifletterà e lavorerà nel-l’anno intorno a questo argomentoche è stato scelto come tema dell’an-no. Innanzitutto con una campagnadi attenzione verso la preziosità diquesto bene del Creato che per anniabbiamo considerato una riserva infi-nita e da sprecare senza tanti proble-mi

CHIARE, FRESCHE,DOLCI ACQUE...!?

Poi inventando, pensando, organiz-zando una sorta di turismo dell’acqua.Ricercando cioè tutti i collegamenti,tutte le suggestioni che l’acqua ponesul cammino di chi vuole essere un tu-rista attento e consapevole.Quante sono le città piccole e grandi,sviluppatesi lungo un corso d’acqua?Quanto hanno contato nella storia,nei commerci, i collegamenti e gliscambi via acqua? Perché poi erigerenei centri storici non monumenti, mafontane in cui far cantare l’acqua? Eancora, perché una vaschetta d’acquabenedetta è la cosa prima che incon-tri entrando a visitare una chiesa? Interrogativi che nascono girando perle città d’acqua. Ma perché non risco-prire e valorizzare anche paesaggi piùdiversi che vedono l’acqua protagoni-sta, sia sotto forma di ruscello o ca-scata, sia nella placidità di un lago onella frescura di una risorgiva? Insomma, c’è da lavorare con gusto efantasia. Per tutti. ❏

SÈ QUESTO

IL TEMA

DELL’ANNO

SCELTO

DAL CONSIGLIO

NAZIONALE

DEL CTG

PER IL 2003.

E SARÀ ANCHE

IL TITOLO

ISPIRATORE

DELLA FESTA

GIO’

MADONNARI.

C T GU O M OE AMBIENTE 2003: Anno Internazionale

dell’Acqua

ANGELO M. PIVA

Turismo giovanile n. 1 24-02-2003 15:45 Pagina 10

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31 MAGGIO – 2 GIUGNO 2003

MEETING NAZIONALE DEI GIOVANI CTG – CTA/ACLI – ETSI/CISL

CI GIOCHIAMO L’ACQUA DEL MONDOLIGNANO SABBIADOROVILLAGGIO ADRIATICO GE.TUR

ACQUA, GIOCHI, ACQUA, MUSICA,ACQUA, DIBATTITI, ACQUA, INCONTRI, ACQUA, SOLE, ACQUA,INFORMAZIONE, ACQUA, SPIAGGIA,ACQUA, SPIRITO, ACQUA, VITA.

ANCHE TU INSIEME A NOI!!!

Organizzazione CTG nazionale. Segreteria operativa a cura dei giovani del CTG di Padova.Per informazioni su programma, quote e pre-iscrizioni: tel. + fax 049 654210 (Angela) e-mail: [email protected]

Le realtà locali e i soci del Ctg sono invitati ad elaborare una ricerca o unpercorso turistico-ambientale attorno al tema dell’anno. I lavori più in-

teressanti ed originali saranno premiati dalla Presidenza nazionale e potran-no essere editi su “Turismo giovanile” e raccolti in una specifica pubblica-zione o guida. Gli elaborati potranno contenere percorsi, note culturali epaesaggistiche, dati storici e artistici, curiosità e leggende, foto di riferi-mento, indicazioni di alloggi e trattorie sperimentate e adatte ad un pubbli-co giovanile o comunque esente da… puzza al naso (graditi in ogni caso ilbuon prezzo e la buona qualità).Spedire per posta a: “Itinerari dell’acqua”, c/o Ctg nazionale, via della Pigna13 a, 00186 Roma. I testi (originali e non copiati da altre pubblicazioni) do-vranno essere riportati anche su dischetto in word. Le foto necessitano dibuona qualità ai fini della pubblicazione.

C T GU O M OE AMBIENTE

AL MINISTERO UN GRUPPO DI LAVORO SULL’ACQUA

La Direzione Generale del Turismo del Ministero delle Attività Produttive harivolto al Ctg l’invito ad entrare in un gruppo di lavoro ristretto, costituitoin occasione dell’Anno internazionale dell’acqua.Naturalmente la nostra associazione ha aderito con entusiasmo e con la di-sponibilità a mettere in comune la propria elaborazione sul tema.

Proponiil tuo

itinerariodell’acqua

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ste. Il tratto che emerge con più evi-denza nel corso dell’indagine sembraessere il bisogno di figure guida chesappiano trasmettere la memoria e ilsenso del passato e, al tempo stesso,sappiano indicare le prospettive delfuturo. Simbolicamente si potrebbepensare all’immagine di Enea. I risultati, peraltro, possono essere let-ti da molte angolature, a seconda chesi voglia riflettere sulla realtà dei gio-vani nel suo complesso; sul ruolo del-la cultura nella società della comuni-cazione; sulla trasmissione di “senso”e di valori tra generazioni; sulla fede esui comportamenti religiosi; sui con-sumi culturali nel nostro Paese. Ciascuna di queste aree di riflessionepuò contribuire a ricostruire un mo-saico complesso, in cui i diversi pro-cessi si riveleranno interdipendenti emai paralleli, secondo le logichesfuggenti e un po’ bizzarre dell’evo-luzione socioantropologica. I giovani dell’inizio di questo terzomillennio non si lasciano comprende-re facilmente. Sono abituati ad in-dossare un abito, a mostrare una fac-ciata di consapevolezze e sicurezze;forse si sono semplicemente “adatta-ti” ad un contesto, al complicatomondo che li circonda. Ma si tratta di un processo di adatta-mento di “superficie”: la loro realtàinteriore è fortemente contraddittoriae reclama da parte di chi vuole inter-pretarla l’abbandono rapido di pre-concetti e atteggiamenti pregiudizia-li, pena il dissolvimento di un’ imma-gine quella appunto dell’universo

questo il ritratto dei giovani che e-merge nell’indagine “I giovani e lacultura nell’era della comunicazione”,promossa dall’Ufficio nazionale per lecomunicazione sociali e dal Servizionazionale per il progetto culturaledella Cei, in occasione del recenteConvegno “Parabole mediatiche: farecultura nel tempo della comunicazio-ne”, cui ha partecipato la presidenzanazionale Ctg al completo.La ricerca, realizzata dalla FondazioneCensis, ha interessato un campionerappresentativo della popolazionegiovanile italiana dai 18 ai 30 anni. Elisa Manna, presentandoci il lavoro,ha sottolineato il fatto che mai comein questi ultimi anni si sono moltipli-cate inchieste giornalistiche e indagi-ni sociologiche sull’universo giovani-le; un universo guardato con diffiden-za e preoccupazione dagli adulti per-ché sempre più distante e difficile dacomprendere; e che pure cela, dietrocodici espressivi nuovi, antiche richie-

C T GE S O C I E T À

I GIOVANI

DELL’INIZIO

DI QUESTO TERZO

MILLENNIO

NON SI LASCIANO

COMPRENDERE

FACILMENTE. SONO ABITUATI

AD INDOSSARE

UN ABITO. MA LA LORO REALTÀ

INTERIORE

È FORTEMENTE

CONTRADDITTORIA.LO DICHIARANO

I CURATORI DI UNA

RICERCA CENSIS.

ÈL’ABITO

DEI GIOVANIL’ABITO

DEI GIOVANI

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C T GE S O C I E T À

ne come veicolo d’appartenenza cul-turale, dall’altra subisce un processodi individualizzazione». Il contrasto ècosì forte da far confluire «la religio-ne in una dimensione affettivo-emo-zionale: diventa religione affettiva, erisponde a esigenze, di conforto per-sonale, di supporto alle scelte di vita.Gli stessi sacramenti, gli stessi luoghi,le stesse verità di fede subiscono unasorta di despiritualizzazione: e allorala confessione è soprattutto un mo-mento in cui ricevere consiglio; laparrocchia è un campanile, un segnodi riferimento sul territorio più che u-na vera comunità cui appartenere; lescelte etiche su alcuni grandi temivengono lette in maniera molto per-sonale». Non bisogna però allarmarsi– osserva il Censis – perché «questacontraddizione tra bisogno di appar-tenere e di pensare con la propria te-sta non sembra per il momento pro-durre un conflitto vitale».

SENZA PADRI NÉ MAESTRI

I giovani esprimono «un bisogno as-soluto di certezze, di riferimenti, di

maestri di vita prima ancora che dicultura». È quanto emerge nella se-zione della ricerca dedicata al rappor-to giovani/cultura. Diversi i ruoli at-tribuiti ad essa: deve «dare senso, o-rientare, offrire guida» (38,7%), «devepromuovere la civilizzazione» (30,2%)deve «denunciare le cose che nonvanno» (24,5%). «Sconcertante»,però, si legge nella ricerca, il fattoche i giovani (quasi il 70%) non sap-

giovanile, che è di per sé sfocata e inrapida trasformazione.

SENTIMENTI E REALTÀ

Primo tratto ad emergere dai risul-tati delle interviste a un campio-

ne di 1.000 giovani è “un’interiorità”che unisce «consapevolezze da adulti“vissuti” a tensioni romantiche e i-deali da adolescenti». A domande, difatti, sui sentimenti edemozioni i giovani hanno rispostocon una concezione ideale: «l’amoreè una relazione profonda, fatta disentimento e ragione» (63,7% degliintervistati). L’amicizia è «fedeltà esincerità» (64%). La generosità è «da-re qualcosa di sé» (60,7%) o «daretutto se stesso» (28%). A tale «atten-zione romantica» fa fronte «una con-sapevolezza adulta e disincantata»della vita che è un misto di «pessimi-smo e realismo». Per il 37,1% la vitaè «un viaggio da vivere con intelli-genza»; per il 15,4% «una serie di o-stacoli da superare»; per un altro14,5% è «pura ricerca del benessere».A ciò se si aggiunge che il 45,3% te-me le malattie, il 37,4% la morte, il29,9% il dolore, il 24,2% la solitudi-ne, viene da chiedersi: i giovani sonoattraversati da «realismo o distaccodal mondo, adattamento vitale o rin-serramento?». «Forse i giovani – silegge nella ricerca – rimuovono ilconfronto doloroso con un mondoche li sovrasta. Ma hanno conservatola dignità di affrontare il dolore dellapropria umanità».

FEDE E COMPORTAMENTI QUOTIDIANI

«Segno d’identità». Così i giovanisentono la loro «autocolloca-

zione all’interno della religione catto-lica». Ma è ancora «la loro irrisoluzio-ne culturale» a produrre contraddi-zione: «da una parte la fede si propo-

NELLE FOTOXXXXXXXXXXXXX.

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C T GE S O C I E T À

piano indicare «un uomo o una don-na di cultura, italiano o straniero vi-vente o no che rappresenta un puntodi riferimento intellettuale. Un vuotoche al Nord Est sfiora l’80%». Traquanti, invece, riescono ad indicarneuno, «la maggior parte si concentraintorno ai nomi di Rita Levi Montal-cini, Madre Teresa di Calcutta e Gio-vanni Paolo II». Inoltre, conclude lostudio, «questi giovani così attenti al-le pieghe dell’anima non si fanno so-verchie illusioni: la cultura del futurosarà determinata dalla tecnologia(43,6%), seguita dai media (25%)».

I RIFERIMENTI CULTURALI?

«Polverizzati». È un «risultato a-maro» che emerge dai dati sul-

la lettura di libri: «quasi 1/3 dei gio-vani intervistati non legge neancheun libro l’anno e il 16,9% ne legge 1o 2. Oltre il 44% dei giovani italianiperciò ha un rapporto marginale conil libro. La metà dei giovani non saindicarne uno che abbia significatoqualcosa nella sua vita». Ancora unavolta, però, riaffiora la «voglia d’ani-ma»: «non è un caso – osserva il Cen-sis – se tra i libri più indicati ci sononell’ordine la Bibbia, Siddharta eCuore». E il tempo libero? Dalla ricer-ca risulta che questo si colora di«contorni evasivi e liberi»: le attivitàche accomunano i giovani sono starecon gli amici (97,4%); guardare la tv(93,5%); ascoltare musica (91,9%);stare al telefono (87,1%), fare gite(89%); fare shopping (86,4%). Datiinsomma che «ridimensionano il rap-porto con i new media».

TRA QUESTE SEI “IMMAGINI”

• Gli “impegnati” (14,6%). Nel tem-po libero vanno a musei e mostre,concerti, frequentano biblioteche, ilteatro, coltivano vari hobby, leggonofino a 10 libri l’anno suonano can-

tano, vanno al cinema o comunqueguardano film, fanno volontariato.Sono cattolici, ma si confessano solouna o più volte l’anno, frequentanola parrocchia, credono nel Paradiso,tuttavia mettono in parte in questio-ne gli insegnamenti della Chiesa. Ri-siedono per lo più in centri moltopiccoli (fino a 10.000 abitanti).

• Gli indefiniti “di sani principi”(24,2%). Credenti, anche se solo inparte negli insegnamenti della Chiesacattolica, si dichiarano appartenenti atale religione, ma si confessano solo adistanza di anni; la generosità per lo-ro è dare qualcosa di sé; frequentanoriti religiosi da 1 a 10 volte l’anno.Nel tempo libero leggono libri, manon frequentano la biblioteca, néfanno volontariato, Risiedono in co-muni di ampiezza demografica tra10.000 e 30.000 abitanti. Non riten-gono la Chiesa portatrice di cultura,ma piuttosto la scuola. La funzionedella cultura è dare senso, orientare,illuminare. Forte e alta la dimensioneaffettiva: la vita è un viaggio da vive-re con intelligenza, è giusto cercare dicostruire una vita stabile con la per-sona amata, l’amore viene infatti de-finito una relazione profonda.

• I credenti attivi (11,5%). Innanzi-tutto vengono connotati dalla parte-cipazione all’attività di organismi emovimenti religiosi, tra cui in parti-colare Azione Cattolica e affini, grup-po di volontariato, Caritas, o sempli-cemente gruppi parrocchiali senza e-

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C T GE S O C I E T À

tri gruppi socialmente impegnati; so-no indifferenti alle culture di altriPaesi, non riconoscono alla culturauna funzione di orientamento, daresenso, illuminare; riconoscono allatecnologia il contributo maggiore al-la formazione della cultura. Non fre-quentano mai riti religiosi, ritengonola confessione un sacramento supera-to, la parrocchia è vista come un me-ro centro di amministrazione, non so-no interessanti al Paradiso né si sonomai posti il problema, così come l’In-ferno; si dichiarano non appartenen-ti ad alcuna religione. Non vanno ateatro né in biblioteca nel tempo li-bero. L’amicizia è divertimento ecomplicità. Abitano soprattutto neicentri molto piccoli (fino a 10.000 a-bitanti).

• I neoilluministi (17,7%). La nonappartenenza ad alcuna religione è lavariabile più forte, non frequentanoriti religiosi, né credono al paradiso;se dichiarano di credere in Gesù Cri-sto, tuttavia è così solo in parte pergli insegnamenti della Chiesa cattoli-ca. Leggono oltre 10 libri l’anno, af-fronterebbero sia eutanasia che abor-to, nel tempo libero vanno a musei emostre, biblioteche e concerti. Il me-desimo atteggiamento laico è presen-te nella famiglia di origine. Sono spa-ventati dall’intolleranza, non ricono-scono alla Chiesa la funzione di por-tatrice di cultura. Sono laureati e so-no metropolitani, abitano nelle gran-di città con oltre 250.000 abitanti.

(a cura del Sir)

tichette. Si confessano come minimomensilmente, partecipano a riti reli-giosi almeno settimanalmente, siprofessano credenti senza esitazioni,ritengono la parrocchia riferimentosociale, culturale, religioso, la Chiesaè vista come portatrice di cultura e li-bri religiosi e mistici indicati comeletture illuminanti. Non affrontereb-bero l’aborto e pensano che vi sia al-tro dopo la morte. Si tratta di un at-teggiamento trasmesso familiarmen-te, in quanto viene dichiarata unapartecipazione altrettanto attiva an-che per la famiglia di appartenenza.Risiedono per lo più in centri da mol-to piccoli fino a 100.000 abitanti.

• I credenti intimisti (17,9%). Nonhanno affatto letto libri nell’ultimoanno, infatti non si tratta di un’atti-vità in cui impiegano il loro tempo li-bero, come peraltro nemmeno musei-mostre, né Pc-Internet, concerti, fre-quentazione di biblioteche, hobby,teatro, cinema. Si dichiarano cattoli-ci, ma si confessano raramente du-rante l’anno, anche se la confessionedei peccati viene considerata comeun sacramento indispensabile; nonaffronterebbero divorzio né eutana-sia. Importante la connotazione af-fettiva: la generosità è identificatacol dare tutto sé stesso, gli affetti so-no indicati come la fonte di maggiorcontributo alla formazione della cul-tura. Non c’è partecipazione a volon-tariato o a gruppi per attività socialiin genere. Concentrati soprattutto incentri molto piccoli (fino a 10.000 a-bitanti).

• I materialisti inerti (14,1%). Af-fermano disinteresse per musei-mo-stre nel tempo libero; l’amore è unamera attrazione fisica, gli intellettua-li sono ritenuti poco utili, hanno fat-to del pensare la propria professione.Non partecipano all’attività di orga-nismi e movimenti religiosi né ad al-

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ANTONIO POLITANO, L’agenda del Viaggio 2003, Edt, € 12.

PROGETTO PASTORALE TURISMO E PELLEGRINAGGI

Si tratta di uno strumento pastora-le, presentato dal Vescovo di Bre-

scia Sanguineti, che si inserisce nelcammino per una Nuova Evangeliz-zazione, alla luce di una riconosciutarottura tra Vangelo e cultura attuale.Il turismo,come nuovo areopago di e-vangelizzazione, e il pellegrinaggio,che trova significato ultimo in Dioche si muove verso l’umanità, costi-tuiscono due percorsi dentro i quali i

cristiani incontra-no anche chi èlontano da unafede che diventacultura.Il progetto, di-retto sia ai sa-cerdoti che ailaici, tende adavviare unostile e unmetodo dip ro g ram-m a z i o n e

che prevede raccordie sinergie con le “altre pastorali”, inmaniera coraggiosa e intelligente.

UFFICIO PASTORALE TURISMO

E PELLEGRINAGGI, Progetto pastorale turismo e pellegrinaggi Diocesi di Brescia, distribuzione gratuita

VACANZE DI POCHI, VACANZE DI TUTTI

Questa originale sintesi presenta lastoria complessiva del fenomeno

turistico rivolgendo particolare atten-zione alla sua dimensione economica.L’autrice, docente universitaria di storiaeconomica del turismo a Rimini, pren-de le mosse dall’epoca del prototuri-smo, ossia il periodo che va dall’anticaRoma alla rivoluzione industriale e chesi caratterizza per la dimensione elita-ria. L’epoca del turismo moderno èquella in cui compaiono i primi alber-ghi e le prime strutture ricreative, men-tre con il turismo di massa il fenome-no diventa un bene di consumo allaportata di tutti i ceti sociali. Il libro sichiude con un’analisi della evoluzionedel turismo nella società odierna.

PATRIZIA BATTILANI, Vacanze di pochi,vacanze di tutti. L’evoluzione del turismo europeo, Il Mulino

L’AGENDA DEL VIAGGIO 2003

Èuna vera e propria agenda da ta-volo, giunta alla quinta e-

dizione e articolata in tre parti:il diario giornaliero per segnareappuntamenti e note varie, lesezioni dedicate ai grandi viag-giatori, l’appendice utilità. Nellepagine dell’agenda giornaliera so-no sparse oltre 200 citazioni sulviaggio tratte da autori diversi,mentre le sezioni sono dedicate inmodo monografico a Ulisse, IbnBattuta, Cook, Gauguin, Sando-

kan, Hemingway. L’ultima sezionepropone notizie su fusi orari, indirizziutili, clima e stagioni delle varie desti-nazioni, cambi valutari, prefissi telefo-nici, associazioni, ecc.Insomma tutto quanto serve sapere permettersi in viaggio in maniera accorta.L’editrice è la stessa che pubblica in I-taliano le famose guide Lonely Placet

C T GC U LT U R A ETEMPO LIBERO

A DESTRAIL REGISTAPUPI AVATI.

DALEGGERE

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C T GC U LT U R A ETEMPO LIBERO

PICASSO, MIRÓ, DALÍ E LA PITTURA CATALANA DEL PRIMO NOVECENTODal 15 febbraio al 4 maggio 2003.Cremona, Museo civico Ala Ponzone. Prenotazioni visite guidate: tel. 0372 31222 – fax 0372 461109. Prenotazioni online: www.cremonamostre.itBiglietto: intero 8 euro, 6 ridotto.La mostra ha obiettivi ambiziosi: vuolsottolineare l’importanza del linguag-gio artistico di questi autori e stabilirecollegamenti inediti tra le opere sele-zionate, collegamenti che mostranol’evoluzione della tradizione artisticadella pittura dell’avanguardia catalanache ha elementi in comune con lo svi-luppo della pittura europea della primametà del Novecento.

DALLE PIRAMIDI AD ALESSANDRO MAGNO A MILANODal 4.12.2002 al 18.5.2003Milano, biblioteca di via del Senato 14.Per info: tel. 02- 542726.Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18 (chiuso il lunedì).Ingresso: intero 5 euro, ridotto 2,58, scolaresche 2.La mostra è dedicata ad alcune testi-monianze dell’affascinante civiltà deiFaraoni. In esposizione opere provie-nenti da tombe, oggetti d’uso quoti-diano, papiri, statuette, ecc.

GAETANO FILANGIERI E IL SUO MUSEOCastel Nuovo, Napoli, fino al 29.03.2003Orario: lunedì - sabato, ore 9-19; domenica chiuso.Ingresso: intero 5 euro; gruppi (min. 15 persone) 4 euro.Tel. 081 4976128.L’esposizione si snoda attraverso duesale ed è costituita da opere delle col-lezioni del Museo Filangieri e di VillaLivia

Nello, trentacinquenne professoreromano, arriva a Bologna per inse-

gnare al liceo. In realtà il trasferimentoè stato caldeggiato dal padre, titolaredi una sartoria che lavora per il Papa,con la speranza che Nello, a contattocon nuovi ambienti, acquisisca final-mente l’esperienza necessaria per tro-vare una ragazza, sposarsi e assicurareun erede alla ditta. Ritroso per natura,Nello si lascia trascinare dalle circo-stanze e finisce in un istituto per ciechidove incontra Angela, non vedente.Nello si innamora e, anche quando de-ve constatare che si tratta di una ra-gazza spigliata, abituata a viaggiare ea spendere, tuttavia resta con lei, ac-compagnatore fedele pronto anche ariferirle sui movimenti di Guido, amicodel cuore che l’ha abbandonata. Unasera Angela lo chiama a casa e lo con-vince a passare la notte con lei. Neigiorni seguenti lei intravede qualchespiraglio di luce e decide di recarsi inuna clinica svizzera. Tempo dopo, sulgiornale, Nello vede la foto di lei anda-ta in sposa al medico svizzero. Ora Nel-lo è tornato a Roma. Con il padre va inVaticano dove il Papa sta per ricevere ilcorpo diplomatico. Un signora ha biso-gno di ritocchi al vestito. Nello va dalei, è Angela. Finito il lavoro, Angela siallontana, lui dice una frase, lei loguarda con tono incerto. Nello esce.Per strada incontra un gruppo di semi-naristi e con loro canta “Alouette”. Avati torna al suo personale “piccolomondo antico”: il suo Amarcord scorresulle note di uno spartito delicato e ar-monioso, descrive la cronaca pudica eappartata di un innamoramento mairealizzato, rimasto a metà, inafferrabi-le come i veri sentimenti. Diario intimi-sta, un po’ crepuscolare un po’ ironico ebeffardo, il racconto-confessione di A-vati scandisce i battiti delle cose nondette, ritrae il pulsare di due città,chiude nella delicatezza un’idea di so-gno, una favola che finisce quando de-ve cominciare la vita vera (Sir-Acec)

DAVEDERE

DAVISITARE

IL CUOREALTROVE

Film – Commedia

Regia Pupi AvatiInterpreti

Neri Marcoré,Vanessa

Incontrada, Giancarlo Giannini,

Nino D’Angelo,Giulio Bosetti,

Sandra Milo

durata 103’

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rirsi in parrocchia significa anchepartecipare attivamente alla vitadella comunità, diventare uno deitanti gruppi di animazione e di ser-vizio, accanto all’Azione Cattolica, a-gli Scout, alla Caritas, ecc. Credo che sia importante ricercareuna collocazione precisa all’internodella comunità parrocchiale, chenon vada ad ostacolare o a toglierespazio alle attività esistenti, ma chesappia vivere assieme agli altri grup-pi e associazioni, ognuno con i pro-pri carismi, con le proprie potenzia-lità.

UN PO’ DI AMAREZZA Dopo il bel colloquio avuto con DonLorenzo, della parrocchia di M., incui si era arrivati ad un buon accor-do di partenza per una collabora-zione con il comitato provinciale delCtg, ecco la brutta notizia: il nuovocomitato direttivo del circolo par-rocchiale ha preso le distanze dallaproposta del sacerdote, dimostran-dosi molto prudente nei confrontidell’apertura ad una nuova associa-zione.L’idea della conferenza sull’anima-zione del tempo libero in parrocchiaera certamente una bella idea su cuiDon Lorenzo contava molto, condi-videndo lo spirito, la metodologia ele finalità con cui il Ctg aveva pre-sentato l’iniziativa. Purtroppo non èstato sufficiente, e quindi anche luiha dovuto accantonare, per il mo-mento e con un po’ di amarezza, lanostra proposta

Dopo i recenti congressi il Ctg si èfortemente motivato nella ricer-

ca delle sue origini, cosciente delledifficoltà (immotivate, a nostro giu-dizio) che spesso incontra nelle par-rocchie, ma fiducioso nel fatto che inostri gruppi possano dare ancoramolto, non solo perché il Ctg è unaassociazione di ispirazione cattolica,ma anche perché è sempre più fortela necessità di far crescere quei luo-ghi di incontro che sono i centri par-rocchiali.Negli ultimi anni fare animazione èsempre più difficile, come lo è trova-re giovani motivati, capaci di pren-dersi responsabilmente un qualcheimpegno; gli animatori e i frequenta-tori delle attività educative della par-rocchia sono diminuiti. Le cose cam-biano e dobbiamo sempre più farciinterpreti del cambiamento della so-cietà. Certo che anche noi non pos-siamo pretendere che ci siano sempretutte le porte aperte per il Ctg: inse-

C T GE TERRITORIO

UN CTGFORMATOPARROCCHIALE?PUÒ ESSERE UN’IDEA...DA SVILUPPARE!

Non sappiamose si addob-

bino alberi di Na-tale a Barbiana, la sperduta borgata del Mugello da cui al-ta si alzò la voce e l’azione di Don Milani. Di sicuro sap-piamo invece che gli alberi di Natale a Barbiana ci vannoe sopravvivono. Per il tredicesimo anno consecutivo infat-ti ci pensa il gruppo Ctg “Il Torrione” di Firenze, quartie-re Brozzi, a raccogliere gli alberi reduci dalle feste natali-zie e a trapiantarli a Barbiana, vicino al cimitero dove ri-posa il profetico priore. È una festa per tutti i partecipan-ti, ma è anche una testimonianza importante di impegnoe attenzione verso la natura e il Creato.

GLI ALBERI DI NATALEA BARBIANA

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C T GE TERRITORIO

QUI SOPRA E IN ALTO A SINISTRAMOMENTI DI VITA PARROCCHIALE.

IN ALTO A DESTRAMALCESINE, UNO DEI PRINCIPALICENTRI TURISTICIDEL LAGO DI GARDA,CON IL CASTELLO E IL BORGO ANTICO.

A DESTRAUNA VEDUTA DEL MONTE BALDO.

Giunge alla nona edizione il pre-mio “Giardino d’Europa”, istitui-

to dal Ctg, gruppo animatori cultura-li e ambientali Monte Baldo di Capri-no, con il patrocinio della Comunitàmontana del Baldo e del mensile L’Al-tro giornale, per rendere omaggio achi promuove e valorizza il MonteBaldo nei suoi vari aspetti. Entromarzo potranno essere inviate segna-lazioni al Ctg (per informazioni, tel.045 6260228) o alla sede della Co-munità montana (tel. 045 6230877). La giuria si riunirà ai primi di aprileper assegnare il premio, tenendo con-to sia delle segnalazioni pervenuteche esprimendo il proprio giudizio.

SERVE LA COLLABORAZIONE DI TUTTI I SOCIIl tentativo di collaborazione con laparrocchia di M. è servito a confer-marci due importanti insegnamenti: ilprimo deriva dalla nostra buona e-sperienza nell’organizzazione deicorsi di formazione per animatori, iquali però hanno portato pochi frut-ti in quanto noi abbiamo solo avutoil ruolo di organizzatori. È necessariopensare anche alla fase del dopo-cor-so, con la nomina di un tutor che se-gua e verifichi prima la nascita e poil’operato dei nuovi gruppi di anima-tori, che faccia loro sentire il Ctg unapresenza vicina e disponibile.Il secondo insegnamento ci vienesottolineato da Don Rino Pittarello,nostro Consulente provinciale: è dif-ficile che il Ctg possa inserirsi in par-rocchia, prima di tutto perché non èmolto conosciuto, poi perché i parro-ci sono travolti da continue propostedi associazioni. È necessario quindiche sia un socio Ctg a fare la propo-sta associativa al proprio parroco. Inogni paese è sempre più necessaria lapresenza di gruppi come il Ctg, che sioccupino in modo serio e competen-te dell’animazione del tempo libero edel turismo, dell’aggregazione e dellacrescita di giovani (e non solo). Se crediamo anche noi che il centroparrocchiale possa essere la naturalesede per la nascita di nuovi gruppiCtg (di giovani, di giovanissimi, di a-dulti, di famiglie…), allora è il caso diiniziare a muoversi in questa direzio-ne: ogni socio CTG che frequenta lapropria parrocchia può andare dalsuo parroco a parlare e a presenta-re la nostra associazione (ovviamen-te chiedendo anche l’aiuto al comita-to provinciale).Potrebbe essere interessante anchechiedere di entrare nel Consiglio Pa-storale, in modo da entrare a tutti glieffetti nella vita della comunità par-rocchiale DAVIDE DOARDO

“GIARDINOD’EUROPA”È IL PREMIO PER CHIVALORIZZA IL MONTE BALDO

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È il tema che l’Amministrazione co-munale di Piove di Sacco ha dato

ad un’iniziativa che coinvolge molteassociazioni e forze del territorio. Visarà infatti la presentazione del libro“Arti e mestieri” della Pro Loco, il cor-so di storia del Ctg, le feste della ci-viltà contadina nel Parco dei casoni. I-noltre si sta studiando la possibilità direalizzare una mostra d’arte, una mo-stra fotografica e una rappresentazio-ne teatrale sullo stesso tema. Il tuttoavrà momenti dedicati alle scuole ealla cittadinanza. Il programma delcorso organizzato dal Ctg “Gli amici”e “Amistad” di Corezzola prevede in-contri sulla condizione rurale, l’edili-zia rurale e la tutela del paesaggio a-grario. Saranno illustrati il progetto e-ducativo del Ctg e le tecniche di ani-mazione della visita guidata. Interes-sante anche la visita guidata ai caso-ni, con i mestieri e giochi di una vol-ta e un pranzo contadino, sempre condegustazione del cibo di una volta.

C T GE TERRITORIO

FATTIDI SEGNIE PAROLE

Quanti direttori ci vogliono per pre-parare e dirigere un coro di alcune

centinaia di bambini e ragazzi? Forseparecchi, ma ne bastano due se si trat-

ta di Don Mario Gonzo e Luciana Ceresoli. che anche quest’anno hanno diretto“Cantando sotto la Stella”, il concerto di Natale che si tiene in piazza Bra a Ve-rona, davanti alla gigantesca stella cometa che spunta dall’Arena.Grande il lavoro di preparazione dei ragazzi, condotto scuola per scuola, ma al-la fine il colpo d’occhio è impressionante. Il gigantesco scalone che si stende da-vanti al Municipio diventa il grande palcoscenico dei ragazzi, mentre la piazzadiventa un’enorme platea. La gente si ferma e d’improvviso la fredda sera si ri-scalda di note e sorrisi. E se non basta la musica, ci pensa a fine concerto il grup-po Ctg S. Massimo, con la distribuzione gratuita di cioccolata calda e vin brulè.

CANTANDOSOTTO LA STELLA

CORSO PER ANIMATORICULTURALI E AMBIENTALI

“LA CIVILTÀCONTADINAIN SACCISICATRA ‘800 E ‘900”

Il gruppo “LaMongolfiera” di

Mammiano, sullamontagna pistoie-se, il 16 marzo fe-steggia il trenten-nale dalla fonda-zione. La soddisfa-zione di avere rag-giunto questo tra-guardo significati-vo emerge dalleparole di AdrianoSanti, uno dei lea-der storici delgruppo, quandoillustra il program-ma della giornatacelebrativa: SantaMessa nella par-rocchiale di Popi-glio, consegnadelle tessere, pran-zo ufficiale in ri-storante, musica eballo a chiusuradei festeggiamen-ti. E pronti a ripar-tire per altri 30 an-ni di viaggi attor-no al mondo!

30 ANNI IN

MONGOLFIERA

PER IL MONDO

Il gruppo Ctg “Roma Insieme” haproposto a febbraio in Trastevere

un laboratorio d’illustrazione condot-to da Roberta Angeletti, impegnatada diversi anni nel settore dell’edito-ria per ragazzi come illustratrice edautrice di testi. Libri come “fatti”, ovvero risultato diazioni, operazioni, interventi, combi-nazioni creative di segni e parole. Il laboratorio, che aveva come o-biettivo concreto la realizzazione diun semplice prototipo di libro illu-strato, era rivolto ad insegnanti discuola materna ed elementare, adoperatori interessati e ad aspirantiillustratori.

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C T GE TERRITORIO

I tempi delle camminate sono stati ri-cavati da bibliografie varie e noncomprendono le dovute soste.

CLASSIFICAZIONE DEI GRADI DI DIFFICOLTÀ

E. = sentiero escursionistico (facile) E.E. = sentiero e tracce di percorsoper escursionisti esperti (impegnativo)E.E.A. = salita per esperti con ade-guata personale attrezzatura T = sentiero o strada sterrata A.F. = alpinistica facile.

Quota di partecipazione: 320 eurocirca, comprendente 8 giorni di mez-za pensione ai rifugi, libretto “Guidaal trekking”, salita in seggiovia e ac-compagnatori esperti. Quota d’iscrizione: 100 euro da ver-sare al Ctg di Reggio Emilia. Per informazioni rivolgersi in sede(Lun., Mar., Gio. 18-20 e Ven. 14-16). Sede: Via Mogadiscio, 2 - 42100 Reg-gio Emilia. Tel. e fax 0522 511576 -www.ctg.it – e-mail [email protected]

1° turno: 19/27 Luglio 2° turno: 26 Luglio/3 Agosto(massimo 20 partecipanti per turno)

PROGRAMMA DI MASSIMA

Sabato: Trasferimento con mezzipropri a Reane, fraz. di Auronzo (m.900), e in seggiovia al Rif. Monte A-gudo (m. 1573). Domenica: Traversata al Rif. Ciareido(m. 1970). Tempo compl. ore 3.30 E. Nel pomeriggio giro facoltativo delsentiero. Amelio dal Pra in ore 3 E.E. Lunedì: Traversata al Rif. Chiggiato(m. 1911). Tempo complessivo ore3.30 E. Martedì: Sosta al Rif. Chiggiato. Girofacoltativo alla forc. Marmarole. Forc.Froppa (m. 2790) e forc. Jau dellaTana (m. 2650). Tempo complessivoore 6.30 E.E.A.Mercoledì: Traversata al Rif. Galassi(m. 2018) con sosta a metà percorsoalla capanna degli alpini (m. 1395).Tempo complessivo ore 5.30. T. Giovedì: Sosta al Rif. Galassi con sali-ta facoltativa alla vetta dell’ Antelao(m. 3264). Tempo complessivo ore7.30 A.F. Venerdì: Traversata al Rif. San Marco(m. 1823). Tempo complessivo ore1.30 E. Successivamente salita facol-tativa al biv. Slataper e Cengia F. Ber-ti (m. 2650) in ore 5 E.E.A. Sabato: Forc. Grande (m. 2255) e di-scesa a Palus S. Marco (m. 1100). Tempo complessivo ore 5. E. Domenica: Prima colazione e parten-za per il ritorno

SETTIMANA DEI RIFUGI 2003.XVII TREKKING NAZIONALEDOLOMITI DEL CADORE (BL),MARMAROLE E ANTELAO

LE DOLOMITIDEL TIZIANO

All’interno del Fo-rum del Terzo

Settore si è costituitoun gruppo di lavorosu Turismo e TempoLibero, che radunatutte le sigle associa-zionistiche operanti inquesto ambito.Coordinatore è statonominato AlbertoFerrari, presidente delCtg. Compito delgruppo sarà quello dimonitorare la situa-zione esistente nelcomparto e di propor-re nuove prospettivedi azione e sviluppo.

AL TERZOSETTORECOSTITUITOIL GRUPPOTEMPO LIBERO

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Nella sala delle scuole elementaridi Sant’Ambrogio (VR) parte il

programma di conoscenza e studiodel territorio che durerà due mesi, suiniziativa del Ctg Lessinia in collabo-razione con il Comune. Dopo l’esordio con una proiezione didiapositive, i venerdì successivi ci sa-ranno due incontri sull’architettura esulla storia e una serie di escursioni.A partire da domenica e fino ai primidi aprile per otto sabati e domenicheverranno organizzate delle escursionisu antichi percorsi e mulattiere checollegavano i diversi centri del Comu-ne tra loro e con i paesi vicini. «Quello di Sant’Ambrogio è un terri-torio da sempre abitato dall’uomo,paesaggisticamente vario, con unaparte di pianura e una collinare e dibassa montagna, ricco di testimo-nianze preistoriche, romane e me-dioevali, ma anche di ville venete, tracui villa Serego-Alighieri a Gargagna-go e villa Nichesola a Ponton, di chie-sette, con la pieve di San Giorgio, le-gato strettamente alle cave di pietra»,spiega il neopresidente del Ctg, Gae-tano Bonazzi. Le escursioni serviranno per allestire

una mostra foto-grafica e per rea-lizzare un volumesulle contrade,tredicesimo dellaserie, che seguequello su Dolcè e-

dito lo scorso anno. MAURIZIO DELIBORI

C T GE TERRITORIO

SUGLIANTICHISENTIERITRA CONTRADE,VILLE E FORTI

P er ottenerlo, il settimanale Vita eil Forum del Terzo Settore, assie-

me a 3.000 associazioni non profit, ri-volgono un appello al Parlamentoperché approvi una proposta di leggeche, come succede nel resto d’Europa,riconosca la deducibilità fiscale delledonazioni a soggetti non profit, alme-no per una quota del 10% del redditocomplessivo di chi dona. Oggi inveceper le associazioni non profit (come lanostra) è prevista solo la detraibilitàfiscale al 19%.

Anche il CTG è stato tra i promotoriiniziali della campagna e la sostienecon forza. L’invito che facciamo atutti i gruppi e ai soci è di firmarel’appello.Lo puoi fare comodamente via inter-net, cliccando sul banner della cam-pagna, presente sul nostro sitowww.ctg.it e seguendo le istruzioni.Oppure si può firmare su moduli car-tacei scaricabili sempre dallo stessobanner e da spedire all’indirizzo indi-cato. L’obiettivo è di portare in Parla-mento, il 27 marzo, almeno 10.000firme. Ce la possiamo fare se firmi an-che tu.

La presidenzanazionale ha

affidato i seguentinuovi incarichi dilavoro:• al consiglierenazionale LucaGobbato l’orga-nizzazione delMeeting Giovaniledi Lignano;• al consiglierenazionale MarcoEmanuele il coor-dinamento del te-ma dell’anno sul-l’acqua;• alla consiglierenazionale ChiaraFusari il coordina-mento degli Ani-matori Culturali eAmbientali.• Inoltre DanteCoronese, già pre-sidente nazionale,è stato nominatoCommissario delCtg regionale diPuglia.

NUOVIINCARICHIASSOCIATIVI

«È GIUSTO CHE TU POSSADEDURRE LE DONAZIONICHE LIBERAMENTE DEVOLVIPER SOSTENERE LE CAUSEIN CUI CREDI?»«SÌ, MA OGGINON È POSSIBILE?»

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TESSERAMENTO 2003LA TUA VECCHIA TESSERA È SCADUTA? RINNOVALA SUBITOAderire al Ctg è innanzitutto una scelta ideale e culturale, significa credere in obiet-tivi comuni, condividere tempo ed esperienze, animare e trasformare l’ambiente so-ciale. Il tutto senza dimenticare le tante opportunità offerte, le numerose agevola-zioni e convenzioni, gli sconti in tanti settori che rendono la tessera utile anche dalpunto di vista pratico.Le quote per i soci ordinari sono invariate:under 30 10,50 €over 30 18,00 €familiare 10,50 €sostenitore 52,00 €giovanissimo 2,50 € (under 14)

DAI PIÙ FORZA ALLA VOCE DEL CTG.

SOTTOSCRIVI LA TESSERA SOSTENITORE

Abbiamo spesso tante belle idee, anche forti.

Ma facciamo fatica a comunicarle. Perché

anche la comunicazionecosta. Chi sottoscrive la

tessera sostenitore aiuta il Ctg ad alzare la voce!

13 Roma Manifestazione sul Turismo Sociale al Cnel14 Roma Apertura del Quarantennio BITS15/16 Roma Consiglio nazionale

6 Venezia Su e zo per i ponti18 Loreto La morte del Giusto

1/4 Fiera di Padova Stand Ctg a Civitas1/4 Ercolano Festa del Mare 17 in tutta Italia Festa Gio’ Madonnari (fino al 25)31/2-6 Lignano Sabbiad. Consiglio nazionale e inizio Meeting Giovani

23/29 Egitto e Giordania “Sulle orme di Mosè”28/12-7 Sardegna Soggiorni marini CTA-CTG-ETSI

19/27 Dolomiti Trekking nazionale (1° turno)26/3-8 Dolomiti Trekking nazionale (2° turno)

5 Festa della Madonna della Neve, Patrona del CTG25/31 Corso residenziale di formazione

15/21 Crociera insieme CTA-CTG-ETSI27/28 Puglia Giornata Mondiale del Turismo e Consiglio nazionale

Feste d’Autunno25 Bressanone Concorso fotografico “Agnello d’oro”

16 Pontedera 16° Premio letterario giovanile “Bertelli”

Festa e apertura del tesseramento 200420 Verona Cantando sotto la stella

C T GE TERRITORIO

marzo

aprilemaggio

giugnoluglio

agostosettembre

ottobrenovembredicembre

RITMI E TEMPI 2003Ecco una serie di appuntamenti proposti dal Consiglio nazionale per l’anno in corso, assieme ad alcune iniziative locali, ma con una rilevanza più ampia. È un elenco forzatamente limitato per motivi di spazio e di questo ci scusiamo. In ogni caso, un aggiornamento più completo è disponibile consultando la sezione il CALENDARIO del sito www.ctg.it

LOGO + dai - versi

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PRENDI IL LARGO. Dipende da Dio e da noidi Don Guido Lucchiari

EDITORIALE DEL PRESIDENTE NAZIONALEGuerra e Pacedi Alberto Ferrari

CTG E TURISMOBel Paese Buon Turismo

Sulle orme di Mosè

Costituito l’Osservatorio sul Turismo religioso

CTG UOMO E AMBIENTEChiare, fresche, dolci acque...!?di Angelo M. Piva

CTG E SOCIETÀL’abito dei giovani

CTG CULTURA E TEMPO LIBERODa leggere. Da vedere. Da visitare

CTG E TERRITORIO

PER EVENTUALI FOTO DI CUI, NONOSTANTE LE RICERCHE ESEGUITE, NON SIA STATO POSSIBILE RINTRACCIAREGLI AVENTI DIRITTO, L’EDITORE SI DICHIARAPIENAMENTE DISPONIBILE AD ADEMPIEREAI PROPRI DOVERI.

CTG aderisce a

FITUS Federazione Italiana Turismo Sociale

AITR AssociazioneItaliana Turismo Responsabile

CNV Centro Nazionale per il Volontariato

FORUM del Terzo Settore

BITS Bureau Internationaldu Tourisme Social

FIYTO Federation InternationalYouth Travel Organisations

CNAL Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE, ASSOCIAZIONI, ABBONAMENTI

CTG • Via della Pigna, 13/a • 00186 Romatel. 06 6795077 • fax 06 6795078 • c/c postale n. 34264002 c/c bancario n. 100.84 c/o Monte dei Paschi di Siena ag. 41 Roma • ABI 1030 • CAB 3241 intestati a Presidenza Nazionale CTGinternet: www.ctg.it • e-mail: [email protected] RESPONSABILE PIER LUIGI BORONI

DIRETTORE ALBERTO FERRARI

Associazione di volontariato culturale, turismo sociale, ambiente e tempo liberosenza fini di lucro fondata nel 1949

CENTROTURISTICOGIOVANILE

Pubblicazionefuori commercioper i soci ordinaridel Ctg,iscritta al Registrodella Stampadel Tribunale di Roman. 1958, allegati3246/53 - 3964/54.L’abbonamentoè pari a € 5 dellaquota associativa.

Associato all’UnioneStampa Periodica Italiana

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18PRO MEMORIA

«Mi interessa di più la gente che abita il paesaggio che il paesaggioin sé»

FOTOGRAFIE

ARCHIVIO FOTOGRAF. CTG, ROMANO SICILIANI. GRAFICA

GianCarlo OlcuireSTAMPA

Sograro, Roma

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