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Copia DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Numero: 40 Data: 10/09/2013 OGGETTO: COMUNICAZIONI INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE AI SENSI DEGLI ARTT. 54 E 55 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE. L’anno Duemilatredici nel mese di Settembre il giorno Dieci, alle ore 20:30, nella Sala del Consiglio presso la Sede Municipale, si è riunito il Consiglio Comunale all’appello risultano presenti: Presente Presente FOIETTA FLAVIO S VALBONESI DANIELE G BOATTINI LUCA S RINALDINI MARIALISA N LOMBARDI FLEANA S BIANDRONNI GIANCARLO N NERI LUCIANO S SAMPAOLI FRANCO S TOSCHI ANGELO S CAMPITELLI FLEANA S LUNGHERINI PIERO S PINI PINO S MAMBELLI GIOVANNI S MORELLI DOMENICO S GUIDI ISABEL S BRAVACCINI MAURIZIO S TOTALE PRESENTI 13 Sono inoltre presenti gli assessori esterni MICHELACCI FABIO. Partecipa il Segretario Comunale Dott. PUPILLO MARCELLO. Dato atto che il numero dei presenti è legale per la validità della deliberazione, il Sindaco FOIETTA FLAVIO assume la presidenza e dichiara aperta la seduta. Vengono nominati scrutatori i Consiglieri Comunali: MORELLI DOMENICO, BOATTINI LUCA, TOSCHI ANGELO. COMUNE DI SANTA SOFIA COMUNE DI SANTA SOFIA COMUNE DI SANTA SOFIA Provincia di Forlì - Cesena

Verbale Consiglio Comunale 10/09/2013

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contributi e spese a carico del comune viaggiamo sui 300.000 euro, il tutto per un interesse pubblico che non c’è e questo, tra l’altro, è messo nero su bianco dal parere contrario dell’Ufficio tecnico Comunale.

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DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Numero: 40 Data: 10/09/2013

OGGETTO: COMUNICAZIONI INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE AI SENSI DEGLI ARTT. 54 E 55 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE.

L’anno Duemilatredici nel mese di Settembre il giorno Dieci, alle ore 20:30, nella Sala del Consiglio presso la Sede Municipale, si è riunito il Consiglio Comunale all’appello risultano presenti:

Presente PresenteFOIETTA FLAVIO S VALBONESI DANIELE G

BOATTINI LUCA S RINALDINI MARIALISA N

LOMBARDI FLEANA S BIANDRONNI GIANCARLO N

NERI LUCIANO S SAMPAOLI FRANCO S

TOSCHI ANGELO S CAMPITELLI FLEANA S

LUNGHERINI PIERO S PINI PINO S

MAMBELLI GIOVANNI S MORELLI DOMENICO S

GUIDI ISABEL S

BRAVACCINI MAURIZIO S TOTALE PRESENTI 13

Sono inoltre presenti gli assessori esterni MICHELACCI FABIO.

Partecipa il Segretario Comunale Dott. PUPILLO MARCELLO.

Dato atto che il numero dei presenti è legale per la validità della deliberazione, il Sindaco FOIETTA FLAVIO assume la presidenza e dichiara aperta la seduta.

Vengono nominati scrutatori i Consiglieri Comunali: MORELLI DOMENICO, BOATTINI LUCA, TOSCHI ANGELO.

COMUNE DI SANTA SOFIACOMUNE DI SANTA SOFIA Provincia di Forlì - Cesena

COMUNE DI SANTA SOFIAProvincia di Forlì - Cesena

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COMUNICAZIONI INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE

Foietta: Andiamo avanti, abbiamo le “Comunicazioni e interrogazioni”.

Segretario: nella carpetta c’è la comunicazione del Comitato di gestione della Galleria d’Arte Vero Stoppioni.

Foietta: Isabel.

Guidi: leggerei la comunicazione relativa ai componenti del Comitato di gestione della Galleria d’Arte Contemporanea, che diamo questa sera, perché, l’anno scorso, in Consiglio, non abbiamo potuto dedicare tempo alle “Comunicazioni, interrogazioni e interpellanze”, perché c’era l’approvazione del bilancio.

Dirò quali sono i nominativi che abbiamo raccolto, anticipandovi, anche se arriverà la comunicazione formale, che abbiamo stabilito la data in cui convocheremo i nuovi rappresentanti, cioè il 26 di questo mese, che è un giovedì sera. Leggo, “Il Sindaco decreta di nominare il Comitato d’indirizzo per la gestione delle attività della Galleria d’Arte Contemporanea Vero Stoppioni e della sala polivalente del teatro Mentore, come segue: il Sindaco, Flavio Foietta; l’Assessore alla Cultura, Isabel Guidi; la Direttrice della Galleria d’Arte Contemporanea, Caterina Mambrini; il Responsabile del Servizio Cultura Zona Due Valli Catia Collinelli; il Funzionario dell’Ufficio Cultura - Zona Due Valli, Giuseppe Michelacci. Poi, abbiamo i componenti proposti dalla maggioranza consiliare che sono: Giovanna Bellini, Wilmo Greggi, Luca Pretolani, Veronica Pretolani e Francesca Renzi. I componenti proposti dalla minoranza consiliare sono: Ottavio Arnasei, Giancarlo Biandronni, Angela Maria Golfarelli e Lorenza Tedaldi. Poi, per la Pro Loco sono: Marika Cavallucci, Marco Ravaioli e Angelo Toschi; per la banda comunale: Cesare Roveroni e Oscar Bandini; per l’associazione musicale: Cesare Roveroni e Rodolfo Valentini; per l’AUSER di Santa Sofia: Elisa Biondi; per l’ANPI: Liliana Rossi; per il circolo culturale T.I.F. Domenico Morelli; per il CIF di Santa Sofia: Maddalena Fabbri; per la Cooperativa Culturale “Reduci combattenti e partigiani: Gabriele Graziani e per il Gruppo K: Simona Tonti”.

LOMBARDI: volevo rinnovare l’invito per l’incontro “Verso il Piano di Zona”, che si terrà giovedì alle 16,30, saranno presenti la Dottoressa Ibba, il Direttore di Distretto, Dottor Lucio Boattini e abbiamo invitato un po’ tutti, imprese, sindacati, associazioni di categoria, terzo settore, eccetera. È uno dei primi incontri che organizziamo, ne faremo anche altri, proprio per capire come rivedere un po’ tutto il welfare, alla luce di questa crisi, che avanza anche qui nel nostro territorio, perciò, per renderci conto anche di quali siano le risorse che abbiamo, per fare fronte a questa situazione. Loro, quindi, si sono resi disponibili a tenere questi incontri, ne faranno altri nel Distretto e inizieranno qui a Santa Sofia, con questo giovedì, perciò, chi può, partecipi, anche allargando ad altri l’invito. Alle 16,30 facciamo l’iscrizione, poi, organizzeremo anche un focus group, quindi, anche lavori di gruppo, eccetera.

Campitelli: volevo dire che mi dispiace molto, ma non potrò partecipare, perché ho un corso di aggiornamento, al quale non posso mancare, tra l’altro, è a Forlì ed è per il mio lavoro. In ogni caso, dato che si parla di un nuovo Piano di Zona, ho immaginato che quello attuale sia in scadenza, ma, quanto tempo resta in vigore?

Lombardi: la programmazione è annuale. Noi, annualmente, ci troviamo, ad esempio, domani mattina ci sarà l’incontro alle 9, per la definizione del 2013, delle azioni, delle risorse, quindi, annualmente facciamo le verifiche e gli incontri. Poi ci aggiorniamo, vi passo il materiale, ci vediamo.

Interruzione audio.

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Segretario: volevo informarvi della determina, che prende atto della rinuncia dei Consiglieri ai gettoni di presenza. L’abbiamo fatta e lo comunico al Consiglio.

Neri: volevo dire che il prossimo sabato, il 21, ci sarà la “Festa della Batdura” a scuola, la facciamo quel giorno, perché, dopo comincia il tempo pieno.

Morelli: più che un’interrogazione, questa è una richiesta e si riferisce alla lettera, che, immagino, la Giunta e anche i Consiglieri Comunali abbiano avuto, perché, per conoscenza, è indirizzata a loro, inviata dal Sindaco alla Consulta di Spinello, in risposta a una precedente lettera della Consulta medesima. Non credo di doverla leggere, ma il succo della lettera è questo, cioè che, probabilmente, la Consulta aveva avanzato delle richieste e a causa della risposta ricevuta, aveva votato contro il bilancio. Di conseguenza, l’Amministrazione ha risposto alla Consulta dicendo che aveva già in animo di realizzare quanto loro richiedevano e avrebbe voluto farlo, ma, visto che le cose erano andate così, per il momento, era stato accantonato. Vi giuro che la mia non è un’interrogazione polemica, anzi, fate conto che, in questo momento, io non sia un Consigliere dell’opposizione, non sto facendo il mio mestiere, come disse una volta Flavio, molto giustamente, perché è il nostro mestiere e non me ne ebbi certo a male. Tu sai, Flavio, che tutte le volte che hai affermato delle cose che apprezzavo, te l’ho detto, anche qui pubblicamente, però, in questo momento parlo come santasofiese, questo è il Consiglio Comunale del mio paese, Flavio è il mio Sindaco, la Giunta è la mia Giunta, ma vi chiedo di ritirare quello che è scritto qui, perché la sensazione è che, visto che la Consulta non ha votato il bilancio, questi lavori vengono posticipati. Chiedo solo una risposta, che potete anche non darmi subito, ma fate tutto il possibile, perché queste richieste siano esaudite. Ripeto, il mio non è un atto polemico, è una richiesta, perché, non è da noi, mi ci metto anch’io, non è da noi una risposta del genere.

Foietta: se non ricordo male, non è legata al voto del bilancio in Consiglio, ma alla votazione della Consulta, che non vota il bilancio! Il fatto è che erano state presentate delle proposte, nei confronti delle quali hanno votato contro e, dopo un mese, tornano a chiederle, allora, scusate, a che gioco giochiamo? Insomma, hanno scartato la proposta, per poi ripresentarla dopo un mese?

Sampaoli: no, dopo quindici giorni.

Foietta: va bene, dopo quindici giorni, ma non vuol dire che non cercheremo di soddisfare queste richieste, è chiaro che, se ci sono i fondi, faremo di tutto per realizzarle. Tra l’altro, anche nell’ultimo incontro che c’è stato lassù per il Baldaccio, il Presidente della Pro Loco ha avanzato altre richieste in merito alla tettoia sopra il palchetto, gli ho risposto che non c’era problema, anzi gli ho detto come doveva intervenire e che, saputo che cosa volevano fare, avremmo cercato di accontentarli. La collaborazione, quindi, c’è, c’è stata e ci sarà sempre, oltretutto, abbiamo già appaltato anche quei lavori, quindi, ne faremo di interventi, però, suona non troppo bello il fatto che prima te le propongo e mi dici di no, poi, dopo quindici giorni, o un mese, me le richiedi? Il punto è questo, mica altro.

Bravaccini: occorre aggiungere che le proposte non le ha avanzate la Consulta, ma il Comune, che, ripetutamente, ha chiesto alla Consulta, senza successo, di essere invitato, per discuterne insieme alla Consulta e questo è tutto scritto. Noi non siamo stati invitati, perché, quello che so io…

Io sono Assessore preposto e vorrei riferire i fatti. Io ho chiesto, per un mese, al Presidente, che poi si è dimesso, chissà perché, di essere invitato, come Comune, insieme al Sindaco e gli Assessori, come sempre abbiamo fatto, per esaminare le proposte avanzate dal Comune e decidere che cosa fare, ma non siamo stati invitati. Tutte le proposte che loro hanno messo nella seconda lettera, noi le abbiamo avanzate prima ed eravate presenti voi e la Consulta di Corniolo. Mi ricordo come fosse adesso, lui disse che non era in bilancio e c’era la Ragioniera che spiegò che la strada non era in bilancio, ma era già stata assegnata, 26.000 euro. Vai a vedere, c’era la parola della Ragioniera e la Consulta ha bocciato questa proposta. Dopo dieci giorni arriva una lettera in Comune, con le stesse

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proposte che aveva avanzato il Comune medesimo! Mi sembra sia eccessivo, o poco etico, definitelo come vi pare.

Morelli: no, allora, occorre esprimersi meglio, come disse Nanni Moretti, “Le parole sono importanti”, perché, qui dice “tuttavia, in sede di discussione del bilancio, tali proposte non sono state apprezzate e credute, proprio dalla Consulta stessa, che ha dato parere contrario, pertanto, nella nuova programmazione, alcuni fondi sono già stati spostati su interventi ritenuti necessari e urgenti”. Non è sul tema, che io avevo da ridire, ma su questo, cioè che sembra sia stato deciso così, perché c’era stato il parere negativo della Consulta.

Se non è così, meglio ancora, per carità. Non voglio sollevare un problema, se non c’è, qui è scritto in questa maniera.

Bravaccini: qui c’è scritto che noi siamo a disposizione per qualsiasi cosa.

Morelli: assolutamente sì, dopo dice che “se le possibilità finanziarie lo permetteranno, nell’ultima parte dell’anno, se sono reperibili fondi aggiuntivi, può soddisfare le esigenze della Frazione” ed è questo che vi chiedevo, il mio “ripensateci” era relativo a questo, di cercare di fare di tutto per risolvere tale questione e andare incontro a quello che vi era stato chiesto.

Voci fuori microfono…. non trascrivibile.

Interruzione audio.

Campitelli: vorrei chiedere un chiarimento sull’appalto della ex chiesa di spinello, avendo letto l’avviso della Comunità Montana, relativo all’appalto che è stato aggiudicato. Ho visto che erano state invitate quindici ditte e hanno risposto in cinque, tra cui, anche alcune del nostro territorio, vedo la P.P.G. e Zambelli. Devo dire, però, che anche a me è saltato all’occhio che la ditta che si è aggiudicata l’appalto ha presentato un ribasso del 21%, altissimo, rispetto a quelli fatti dalle nostre ditte. A quel punto, mi sono detta che questi vengono dalla Campania, devono quindi anche sostenere delle spese di trasferta, perciò, è chiaro che il primo dubbio che ti viene è: quale sarà la qualità del lavoro? Poi, vedo che è la stessa ditta che si era aggiudicata l’appalto dell’altra volta, quindi abbiamo visto come ha lavorato, perciò mi chiedo, perché è stata invitata? Se, pure, la legge ci obbliga a chiedere l’offerta a quindici ditte, perché abbiamo invitato ancora quella? Poi, un’altra considerazione che ho fatto è che, in un momento di crisi, in cui noi dovremmo cercare di sostenere le aziende del territorio, perché non circoscriviamo l’area in cui cercare le aziende da invitare? È chiaro che, se ne dobbiamo invitare tante, non ce ne sarebbero a sufficienza nella vallata del Bidente, perché, allora, non sceglierle tra quelle della sola Provincia di Forlì/Cesena? È troppo ristretto l’ambito? Bene, allora della Regione Emilia Romagna.

Foietta: sarei d’accordo, ma è contro la legge, perché siamo tenuti a invitarne non meno di quindici. Poi, le ditte devono avere l’iscrizione in una categoria speciale per questi appalti su beni vincolati, quindi, già molte non possono partecipare e, noi, quelle locali, tutte quelle che avevamo, le abbiamo messe dentro. Tra l’altro, molte non hanno neanche risposto. Dopodiché, questa qui, per i lavori che ha eseguito, è stata anche contestata, ma, alla fine, il collaudo del lavoro c’è stato, quindi, avremmo dovuto mettere in piedi una contestazione legale per non invitarla, perciò, a quel punto, l’abbiamo inserita.

Campitelli: io non penso che fossimo obbligati a invitare quella ditta…

Interruzione audio.

Lombardi: parla fuori microfono, non trascrivibile.

Foietta: volevo comunicare che abbiamo trovato l’accordo per la piscina, perciò, per il 16, è prevista l’apertura degli uffici e, per il 23, quella ufficiale al pubblico… La gestione è sempre del villaggio dello sport.

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Poi comunico che martedì ci sarà un incontro con i sindacati, in merito al bando per l’anticrisi, quello pubblicizzato quando c’è stato lo sciopero e la manifestazione dell’ACIS.

Mercoledì, invece, ci sarà un convegno seminario, “Turismo per tutti - Nuovi strumenti di sviluppo”, qui, a Santa Sofia, promosso dalla Regione, al quale sono stati invitati sia i dipendenti pubblici, sia i privati, i tecnici, le ditte, eccetera, insomma, tutto il mondo legato, in qualche modo, al turismo.

Il 17, ci sarà l’incontro con i sindacati all’ASP, l’ora è da definire, ce lo devono comunicare, comunque, è sicuro che si terrà martedì pomeriggio. Si affronterà la questione di quei 30.000 euro, o poco più, che abbiamo messo a disposizione, sono i soldi dei gettoni rifiutati dai Consiglieri e dagli Amministratori, che sono lì da due anni e devono essere finalizzati, però, dato che è delicato distribuirli, perché non è che si possano dare via a caso, per fare la cosa giusta, incontriamo i sindacati, che ci diranno come muoverci.

Interruzione audio.

Campitelli: chiede di intervenire per alcune interrogazioni

1) la prima interrogazione ha per oggetto la strada Spugna-Uccellara. Avevamo saputo che i lavori erano terminati, quindi, domenica pomeriggio, alcuni di noi, me compresa, siamo andati su a vedere e abbiamo usato la mia auto, che, tra l’altro, si presta a percorrere anche strade poco agevoli. Convinti di andare su all’Uccellara e scendere da Spugna, abbiamo visto che i due pezzi di strada, quello che va dalla Vertorta all’Uccellara e quello che va da Cà d’Achille a Spugna, sono stati asfaltati e lì niente da dire. Quella volta che discutemmo qui, noi dicemmo che, se c’era bisogno di mettere mano a quelle strade, dovevamo trovare il modo di farlo, considerato che le famiglie che ci abitano sono penalizzate, perché, appunto, vivono così isolate e, su quello, niente da dire. Quando, poi, siamo arrivati davanti al pezzo di strada, mettiamola tra virgolette, perché, quella, strada non è, cioè, l’anello che dovrebbe congiungere le due località, sono rimasta assolutamente sconvolta! Ci siamo trovati di fronte a un divieto d’accesso, “strada chiusa”, quando mi aspettavo fosse stata cementata e, ho visto che il fondo stradale è di origine vulcanica, con una pendenza, a lume di naso, dal 25 al 30%, perché non avevamo un altimetro dietro, ma, nell’arco di cinque-sei metri, c’era un dislivello di un metro, un metro e mezzo. Tant’è che sono scesa dall’auto e ho fatto il percorso a piedi, proprio per rendermi conto e si fa fatica a stare anche in piedi! Sapete quante volte ho preso il via e mi ha fermata Pinetto? Chissà, altrimenti, dove andavo a finire! Poi, non crediate che sia andata lassù con un paio di scarpe alla ballerina! Di conseguenza, ho concluso che i lavori, lì, non sono finiti, perché quella, in base alla dichiarazione di Luciano Neri, che ho qui, rilasciata la sera in cui ne parlammo in Consiglio Comunale, doveva essere una strada pubblica, quindi, si trattava di valutare un percorso storico, che doveva essere un collegamento funzionale, nel caso di frane e smottamenti.

Quella è una strada che non è percorribile, è chiusa, appunto e l’aspetto sul quale vorrei portare la vostra attenzione è, secondo me, la pericolosità di quel tratto scosceso, perché, un semplice divieto di accesso non è sufficiente. V’invito, pertanto, ad andare lassù a metterci subito una sbarra. Mi chiedo, se tutti si stanno rendendo conto di quello che potrebbe succedere e delle conseguenze per il Comune, ma anche per i frontisti, perché, se un agricoltore si avventura, con un trattore a ruote, in quella strada e prende il via e si ammazza, i frontisti sono responsabili di quello che avviene in quel tratto! Questo, finché i lavori non saranno completati, perché, a mio avviso, al momento, non è così, anche se ho notato che, giù, a Spugna, il cartello che c’era prima, che indicava che i lavori erano in corso, adesso non c’è più, mentre, di solito, si toglie quando i lavori sono ultimati. Il cartello, quindi, non c’è più, perciò mi sono chiesta: come mai, i lavori sono conclusi? Non possono esserlo certo in quel modo. La strada, ripeto, non è percorribile e, a mio avviso, è pericolosissima, perciò, non è sufficiente un semplice cartello di divieto d’accesso, che, tra l’altro, dalla parte di sopra di

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Uccellara, è nel mezzo, dove inizia la discesa a picco, ma, di sotto, a Spugna, è stato collocato da una parte, così che una macchina potrebbe benissimo avventurarsi, col rischio di conseguenze disgraziate. È stato anche apposto un po’ di nastro, quello bianco e rosso plastificato, comunque, se qualcuno non ha idea dello stato dei luoghi, abbiamo fatto anche delle fotografie, che ho sviluppato, sono qui, se le volete vedere, ma non rendono assolutamente l’idea, bisogna andare sul posto, per capacitarsi del grado di pericolosità di quel posto. Ripeto, non sta in piedi neanche una persona, giù per quella strada. Aggiungo che abbiamo incontrato la moglie di Ettore, che ci ha detto: “Mio marito e mio figlio avevano messo a disposizione tutto un campo, dicendo di passare dove avevano bisogno”, ma, si potrà costruire una strada così dritta, che parte da Spugna e arriva a Uccellara? Per forza, poi, il risultato è quello!

Vorremmo, quindi, sapere come mai i lavori si sono fermati lì, poi, quando pensate di concluderli e, nel frattempo, vi invito ad andare lì ad apporre una sbarra, in modo che si capisca che da lì, appunto, non si può passare, perché è veramente pericoloso. Non so se i frontisti, che hanno costituito un consorzio, siano consapevoli della situazione e di essere responsabili di quanto può succedere in quel tratto di strada. Questa era la prima interrogazione, aspetto la risposta.

Neri: prima di tutto, prendiamo atto che, almeno i tratti, che erano la priorità, perché necessari a servire gli abitati, credo siano venuti non bene, ma hanno superato anche le aspettative dei privati, che hanno affermato che non immaginavano che i lavori sarebbero stati eseguiti con tale attenzione. Questo, pertanto, è un risultato sicuramente positivo. Poi, durante i lavori, quando sono emerse queste difficoltà legate all’eccessiva pendenza di quel tratto, ovviamente, il tiro è stato modificato in corso d’opera. La ditta, perciò, ha utilizzato quel tracciato per movimentazioni legate al cantiere, per evitare di allungare il percorso nel portare su i materiali e, in alcuni casi, ha usato quel tracciato per comodità di cantiere e, fin da quando hanno cominciato a fare gli sbancamenti, la consapevolezza che, solo con la ghiaia, la strada non sarebbe mai stata percorribile, è emersa immediatamente. A oggi, quindi, il tratto che avete evidenziato non è, appunto, percorribile, non è una strada, potrebbe diventarlo in futuro, con una cementata, o con qualche altra modifica, ma, sicuramente, non all’interno di questo progetto, perché le risorse sono state impegnate tutte per i percorsi che servono ai fabbricati abitati, o utilizzati per altri scopi. Per il momento, quindi, il cantiere si ferma in questo modo. In seguito, se ci saranno altre opportunità, se i frontisti lo riterranno necessario, decideremo se sarà il caso di procedere, ma, per questo cantiere la questione è conclusa in tal modo. Vedremo, poi, che cosa succederà in futuro, sapendo che, oggi, ci sono due tratti di strada, che sono collegati da una pista di cantiere che non è praticabile e che, per adesso, rimane così.

………: voce fuori microfono, non trascrivibile.

Neri: sono meravigliato del fatto che non sia chiuso, perché hanno già avuto ordine di mettere la sbarra, questo è assodato.

Foietta: (…) il Consorzio di Bonifica che ha studiato il progetto e l’ha realizzato. Io non sono andato a vedere la strada. Non ci vado perché, intanto, è stato fatto ciò che si doveva per le abitazioni, che è importante. Quel tracciato, cui vi riferite, è semplicemente una pista di cantiere e non è entrato nella contabilità della ditta, quindi, i soldi li abbiamo spesi, questo mi dice il Consorzio di Bonifica, nei due tratti che sono stati realizzati. Quanto alla pericolosità di quella pista di servizio, l’altro giorno, mi sono raccomandato con Carnaccini, rimarcando che non mi basta solamente il cartello, perché non serve a niente, lui mi ha parlato di sbarre, ma io gli ho detto di metterci due bei massi, da una parte e dall’altra, che impediscano fisicamente il passaggio. Questo è quanto ho sollecitato a Carnaccini del Consorzio di Bonifica, quando è venuto a presentare le contabilità finali.

Neri: parla fuori microfono, non trascrivibile.

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Campitelli: la 2^ interrogazione ha per oggetto il Centro avicolo di Vetreta.

Nel Consiglio Comunale del 27 settembre dell’anno scorso, discutemmo sul progetto di riqualificazione, presentato dalla società “Liberelle”, nei confronti del quale, se vi ricordate, questo Consiglio espresse, a maggioranza, parere favorevole, purché la VIA prevedesse tre condizioni.

Una, era che il Piano occupazionale tenesse conto della grave crisi presente nella vallata e attuasse i presupposti per creare nuovi posti di lavoro. Un’altra era che il Piano dei trasporti utilizzasse, solo nei casi indispensabili, la strada provinciale numero 4 del Bidente. L’ultima era che la pollina fosse allontanata da quella società il più presto possibile e, comunque, con una destinazione esterna al territorio di Santa Sofia.

Io non votai a favore, perché penso che queste condizioni non possano essere incluse in una VIA, perché il discorso occupazionale non ha niente a che vedere con la Valutazione d’Impatto Ambientale, quanto al percorso, non si può certo dire: “Passa dal Carnaio e non utilizzare la strada del Bidente” e l’obbligo di destinazione esterna al territorio di Santa Sofia è in contrasto con una normativa nazionale. La conseguenza è che tali condizioni non possono essere recepite ed è per questo che io non votai a favore.

Poi, leggendo la delibera di Giunta n. 51 del 27 giugno di quest’anno, ho visto che tu, Sindaco, ti stai apprestando a firmare, assieme al Sindaco di Bagno di Romagna, una convenzione, un protocollo per l’attuazione di questo Piano di riqualificazione. Dato che l’articolo n. 3 di questo protocollo dice che voi Sindaci siglerete questa convenzione, successivamente alla positiva conclusione della VIA, mi sono chiesta, visto che ti appresti a firmare questo protocollo, considerato che la delibera di Giunta è di giugno, la VIA ha recepito queste tre condizioni, cui il Consiglio Comunale aveva subordinato il suo parere favorevole? Ti chiedo una risposta ma, non solo, vorremmo anche avere a disposizione tutta la documentazione, compresa la VIA, per verificare quello che contiene.

Neri: quanto alla pratica della VIA, non è ancora partita la prassi amministrativa. La documentazione completa, per la verità, doveva arrivare oggi, con tutte le correzioni che hanno chiesto gli uffici tecnici di Bagno e di Santa Sofia, non ho ricevuto ragguagli, ma l’appuntamento era fissato per oggi pomeriggio. Penso e spero che siano arrivati con questa documentazione, quindi, entro questa settimana o la prossima, probabilmente, la pratica sarà spedita all’Assessorato Agricoltura della Provincia, che è quello che deve giudicare, in prima istanza, la compatibilità con la programmazione provinciale, legata alle aziende agricole di quelle dimensioni e, immediatamente dopo, partirà la pratica per la VIA.

È evidente che la prima questione, che è quella occupazionale, non è legata alla Valutazione dell’Impatto Ambientale, farà parte, comunque, del protocollo d’intesa e della convenzione che si andrà a sottoscrivere, anche se non potrà essere inclusa nella VIA.

Le altre due, invece, sono da inserire nella VIA, perché, i funzionari addetti, che, poi, dovranno esaminare la pratica, avranno analizzato tutto il Piano dei trasporti, sia in relazione ai tempi di cantiere, sia per ciò che succederà dopo, nella normale gestione dell’azienda.

Per quanto riguarda, invece, il discorso della pollina, nella VIA ci sta benissimo, perché, in tal modo si sancisce l’impegno di questa ditta a non presentare dei Piani di spandimento dentro il Comune di Santa Sofia. A oggi, come tu ed io sappiamo bene, non è che uno possa fare lo spandimento dove gli pare, anche se è proprietario dei terreni, perché, oltre alle caratteristiche tecniche che devono avere quei terreni, per essere concimati in quel modo lì, devono entrare nel Piano di spandimento, che deve essere autorizzato dalla Provincia e via via. La seconda e la terza, quindi, sono condizioni inseribili nella VIA, la prima, ovviamente, andrà nel protocollo d’intesa e nella convenzione tra i due Comuni, in particolare Santa Sofia e l’azienda.

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Campitelli: se la pratica della VIA deve ancora partire, ne passerà di tempo prima che i due Sindaci siglino la convenzione, dato che qui c’è scritto che voi la firmerete “solo dopo che”. Io ho avanzato l’interrogazione, perché ho visto che la delibera di Giunta è di giugno, perciò, mi sono chiesta se, nel frattempo, era arrivata la VIA e se aveva recepito queste tre condizioni.

Neri: i tempi, purtroppo, come succede sempre in questi casi, si allungano. I mesi che sono stati utilizzati fino adesso e, parlo di mesi non di settimane, sono stati necessari per cercare di analizzare la pratica in tutti i piccoli dettagli, in modo tale che, quando la pratica sarà esaminata ai fini della VIA o dall’Assessorato all’Agricoltura della Provincia, sia a posto, così saranno più veloci i passaggi successivi. Poi, la convenzione, nel merito, è ancora da discutere, quindi, ci sono dei passaggi che, sicuramente, sotto alcuni aspetti, sono da dettagliare.

Campitelli: 3^ interrogazione. Il fiume Bidente, nel tratto che ricade nel Comune di Santa Sofia, se vi ricordate, nel mese di giugno, è stato interessato da uno sversamento di rifiuti tossici, che determinò la moria di tanti quintali di pesce, tant’è che fu annullato il “Memorial Liberino”. Fu un fatto gravissimo, che non ha precedenti nella storia del nostro fiume e, a oggi, non mi risulta che si conoscano i responsabili di un gesto che, definire da criminali, è poco.

Chiedo, pertanto, se il Comune conosce i responsabili di quell’atto così grave e, in caso contrario, quali azioni ha messo in atto per cercare di saperlo, perché, ritengo che un’Amministrazione comunale non possa rimanere inerte e insensibile, di fronte a un gesto così deplorevole e, secondo me, i responsabili devono essere individuati e affrontare le conseguenze del loro gesto.

Foietta: (…) il fatto era coperto dal segreto istruttorio. La questione l’ha gestita, non mi ricordo se la Forestale o l’ARPA e, per la verità, non ho avuto più informazioni, perciò, quest’interrogazione la lasci, così come l’hai scritta, al Segretario, perché ti daremo la risposta adeguata, quando conosceremo bene i fatti. M’informo e, poi, ti aggiorno.

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Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto: Il Presidente Il Segretario Comunale

F.to FOIETTA FLAVIO F.to PUPILLO MARCELLO

La presente è copia conforme all'originale ad uso amministrativo.

Lì Il Segretario ComunalePUPILLO MARCELLO

CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

La presente deliberazione viene pubblicata all'Albo Pretorio Online del Comune (www.comune.santa-sofia.fc.it) per gg.15 consecutivi a far data dal

Lì Il Segretario ComunaleF.to PUPILLO MARCELLO

La presente deliberazione:

è stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18.08.2000, n. 267.

È divenuta esecutiva a far data dal giorno _______________________ , ai sensi dell'art. 134 comma 3 del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267.

F.to Il Segretario ComunalePUPILLO MARCELLO