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Alla scoperta del gusto lazio Andrea e corinna Angiolino Questo è un piccolo estratto della guida “Alla Scoperta del Gusto”. Oltre alle pagine iniziali, abbiamo inserito un esempio di pagina per ogni sezione presente all’interno: - Introduzioni delle province - Itinerari - Prodotti tipici - Produttori - Ristoranti - Feste e sagre Potete sfogliare le pagine utilizzando gli appositi cursori. Ovviamente la qualità a video delle pagine è notevolmente inferiore a quella della guida car- tacea.

Alla Scoperta del Gusto

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Viaggio tra i sapori e le tradizioni del Lazio

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Page 1: Alla Scoperta del Gusto

Alla scoperta delgusto

lazio

Andrea e corinna Angiolino

Questo è un piccolo estratto della guida

“Alla Scoperta del Gusto”.

Oltre alle pagine iniziali, abbiamo inserito un

esempio di pagina per ogni sezione presente

all’interno:

- Introduzioni delle province

- Itinerari

- Prodotti tipici

- Produttori

- Ristoranti

- Feste e sagre

Potete sfogliare le pagine utilizzando gli appositi

cursori.

Ovviamente la qualità a video delle pagine è

notevolmente inferiore a quella della guida car-

tacea.

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PrefazioneAtlazioCome per molte altre regioni italiane, anche il panorama gastronomico delLazio si presenta come un insieme vasto ed eterogeneo di prodotti di grandequalità e di sapori particolari. Una grande esperienza di cultura alimentarefatta di tradizioni schiettamente popolari, in cui è ancora possibile leggerel'identità più profonda di un territorio e delle persone che lo abitano. Un riccopatrimonio di eccellenze enogastronomiche, che fa del Lazio non solo una delleregioni più apprezzate da questo punto di vista, ma che costituisce anche unostraordinario strumento di promozione per il turismo legato alle produzionitipiche, molte delle quali hanno ormai riconoscimenti e standardinternazionali, e alle offerte della ristorazione tradizionale e contemporanea.Una regione, dunque, da vedere e da 'gustare' grazie a una viva tradizionerinnovata quotidianamente, in grado di trasformare - attraverso intuizioni,estro, memoria e rituali della cottura - i prodotti del nostro territorio, dagliortaggi alle carni, dai latticini agli insaccati (ma anche le produzioni realizzatedalla lavorazione dei cereali, dalle colture della vite e dell'olivo e dalle aziendeapicole), da semplici ingredienti a componenti essenziali di veri e propriautentici capolavori culinari.

Emozioni dei sapori accompagnate, il più delle volte, dall'ospitalità del localeche ci accoglie, quando questa è cortese e non sciatta, dalle bellezze delcontesto che attornia il ristorante prescelto, quando il territorio che lo ospita èrispettato e valorizzato come dovrebbe, e dai profumi provenienti dalla cucina,luogo dal quale sorgono attese e aspettative.

Sono moltissimi i piatti e le materie prime di grande qualità all'interno deiconfini regionali capaci di appagare i commensali più esigenti, trasformandol'atto del mangiare in un'esperienza gratificante e compiuta.

L'Amatriciana e l'abbacchio, i ramoracci e le puntarelle, i filetti di baccalà e icarciofi alla giudia, la minestra d'arzilla e broccoli, la crostata di ricotta evisciole, il tortino di aliciotti e indivia, la vignarola, le preparazioni del quintoquarto, animelle, coratella, pajata, coda alla vaccinara, sono tutti simboli diun'identità territoriale che è possibile trovare ancora oggi, sia quando sono

interpretati secondo i canoni della tradizione, sia quando sono oggetto dirivisitazioni che gli attribuiscono vesti più moderne.

La buona cucina del Lazio, certa di poter disporre di una base gastronomica digrande qualità, può rappresentare non soltanto un intervallo conviviale eritemprante, ma un'occasione per girovagare in un incantevole borgomedioevale e visitare uno dei tanti musei, preziosi e suggestivi, della nostraregione.

Un tassello, insomma, di un variegato e coloratissimo mosaico di unpatrimonio locale che spazia dalle sagre tradizionali che esaltano i prodotti distagione agli itinerari incentrati sull'olio, i tartufi, i carciofi, il vino, il formaggio,fondamentale per comprendere il significato dei luoghi che stiamo visitando.

Itinerari capaci di attrarre e affascinare tanti visitatori alla scoperta di circuitia volte poco conosciuti, a testimonianza di un'idea nuova di turismo, chel'Agenzia sostiene e incoraggia, legato al territorio e alla ricerca dei saporitradizionali, non disgiunti dal piacere dell'ospitalità negli agriturismi,dall'interesse per le testimonianze storiche e per gli attrattori naturalistici earchitettonici, osservati anche partendo da una tavola imbandita. Il cibodunque come strumento di conoscenza di una cultura materiale fortementeevocativa del territorio e delle vicende storico-sociali che in questo si sonoavvicendate.

Questa guida vuole presentare, provincia per provincia, ristoranti, trattorie ewine bar, nel tentativo di offrire uno strumento in grado di indirizzare i lettoriverso un turismo consapevole, con l'auspicio che le tante proposte della nostraregione conservino gli eccellenti livelli di qualità e di genuinità che ancora oggipossiamo ritrovare.

Buona lettura a tutti, quindi, e….buon appetito!

Agenzia Regionale per la PromozioneTuristica di Roma e del Lazio

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PrefazioneArsialIl turismo enogastronomico vale cinque miliardi e si attesta sempre più comeil vero motore della vacanza Made in Italy.

Il cibo e la buona cucina sono per quasi due italiani su tre (63 per cento) ilsimbolo del Made in Italy e battono la cultura e l'arte fermi al 24 per cento, lamoda con l'8 per cento, la tecnologia (3 per cento) e lo sport (2 per cento). Loconferma il fatto che il souvenir enogastronomico tipico del luogo di vacanzaè il preferito dai turisti nazionali e stranieri che trascorrono le ferie nelle varielocalità italiane. Come a dire che niente mantiene vivo il ricordo di un luogomeglio di un prodotto tipico e di un buon vino locale.

E se mentre in passato il turista enogastronomico proveniva prevalentementedall'estero, oggi l'agriturismo e l'enogastronomia sembrano avere maggioreappeal tra i giovani italiani, a conferma della crescente attenzione delle nuovegenerazioni verso il cibo e il vino di qualità.

Oggi i consumatori comprano guide e riviste specializzate, partono perweekend alla scoperta di territori ricchi d'arte, storia, ambiente edenogastronomia.

L'Italia, in questo contesto, può vantare un patrimonio agroalimentare unicoal mondo. Tutto il territorio nazionale può essere considerato un giacimento diprelibatezze agroalimentari ed enogastronomiche.

Il Lazio con 31 vini a denominazione Doc/Docg/Igt, 18 prodotti Dop/Igpriconosciuti e 8 in fase di riconoscimento e 354 Prodotti Tradizionali, uniti aduna ricchezza storico artistica e paesaggistica eccellente, è in grado di ritagliarsiun ruolo di primo piano nel settore legato all'enoturismo di qualità.

La Regione Lazio e Arsial hanno fatto molto per promuovere ed incentivarequesto comparto, nella direzione di un avvicinamento tra consumatori dellacittà e produttori della campagna laziale.

In primo luogo la legge sugli sugli agroturismi, che nel giro di pochi anni haconsentito di raddoppiare il numero delle strutture dislocate sull'interoterritorio regionale. Il sostegno alle Strade dei vini e degli oli e dei percorsienogastronomici in genere. Le attività di promozione dei prodotti laziali suimercati cittadini attraverso la diffusione della conoscenza dei prodottitradizionali e il legame che li unisce al territorio. Il sostegno alla filiera corta eai Farmer market. La partecipazione alle principali fiere di settore e tutte leazioni volte a sensibilizzare i tradizionali canali della distribuzione, dal mondodell'HORECA alla Grande distribuzione organizzata.

A questo si aggiunge il lavoro quotidiano dell'Enoteca Regionale Palatium che,oltre ad essere una vetrina di prestigio nel cuore di Roma, mette a disposizionei suoi spazi e i suoi strumenti di comunicazione per diffondere la conoscenzadelle piccole produzioni regionali di qualità e, soprattutto, dei territori e deiproduttori che le producono. Un attività che fa di Palatium una finestra sulmondo agricolo ed enogastronomico del Lazio e un fondamentale crocevia trail mondo produttivo regionale ed il mercato romano.

In questo contesto si inserisce perfettamente la pubblicazione del libro "AllaScoperta del gusto". Una fotografia attenta e dettagliata delle 5 province delLazio. Territori dalla straordinaria bellezza e dalla tradizione antica. Unviaggio tra comuni ricchi di storia, affascinanti itinerari archeologici enaturalistici, prodotti agroalimentari ed enogastronomici tipici

Inoltre sono state selezionate aziende che, grazie al rispetto per il territoriod'origine, alla salvaguardia delle tradizioni e alla ricerca della qualità, sono aivertici della produzione agroalimentare nazionale ed internazionale.

Un libro che vuole offrire al lettore, quindi, non solo dei riferimenticommerciali, ma degli spunti per rendere più curioso, affascinante e,soprattutto, gustoso un viaggio alla scoperta del Lazio, attraverso un'immaginepiù ampia di una terra, di una tradizione e di una cultura.

Fabio Massimo PallottiniCommissario Straordinario di Arsial

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Istruzioni per l’uso

Le pagine che seguono sono divise per provincia, da Viterbo a Latina, in unrigoroso ordine che dal nord scende verso sud. Per ciascuna sezione trovateinnanzi tutto un'introduzione generale e due lunghi percorsi che zigzaganoper il territorio, da un paese all'altro, elencando attrazioni turistiche e curiositàvarie. I tragitti sono stati scelti guardando ai prodotti tipici, ai loro produttorie ai ristoranti che si possono incontrare lungo la via: i nomi che trovate inneretto nel testo sono quelli approfonditi nelle apposite schede. D'altro canto,nel tracciarli abbiamo anche cercato di toccare le mete di maggior interessepaesaggistico, culturale e naturalistico, che possono rendere gradevole eintrigante un'escursione attraverso quei luoghi. Non c'è l'intenzione disostituire più ponderose e dettagliate guide turistiche ma solo di invogliarealla visita, e magari di evidenziare qualche aspetto solitamente più trascuratoo di raccontare qualche peculiarità maggiormente legata alle tradizioniproduttive e gastronomiche. Si tratta di percorsi ideali, difficilmenteeffettuabili in una sola tornata: ciascuno di essi può piuttosto fornire mete pernumerosi giri e gite. Il consiglio è di spezzettarli come vi viene meglio,iniziando e finendo ogni viaggio dove preferite, procedendo alla velocità chei vostri interessi e i vostri ritmi rendono ottimale per voi.

Seguono infatti le schede dei prodotti più tipici che si incontrano lungo ilpercorso, in ordine alfabetico. Ogni scheda segnala la tipologia: si può trattaredi prodotti tradizionali oppure tutelati da Indicazione Geografica Protetta(I.G.P.) o Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.). Per i vini questediventano Indicazione Geografica Tipica (I.G.T.), Denominazione di OrigineControllata (D.O.C.) o anche Denominazione di Origine Controllata eGarantita (D.O.C.G.). Seguono la segnalazione dell'eventuale disponibilitàcome prodotto biologico e la zona in cui viene prodotto, comune per comune.Alcuni prodotti sono ovviamente ottenuti in più di una provincia: li abbiamoinseriti in quella che ci è parsa più significativa anche rispetto ai percorsi cheabbiamo scelto.

Vi sono poi le schede di alcuni scelti produttori che si possono incontrare lungoil tragitto divisi per categorie merceologiche e al loro interno in ordinealfabetico. Si tratta di aziende grandi, piccole o piccolissime che possono quasitutte essere visitate di persona, per acquistare e spesso degustare sul posto ciò

che fanno. Non è sempre stato facile andarli a trovare: di molti è noto unindirizzo legale ben diverso dalla sede operativa, il che ci ha spesso portatofuori strada trasformando i nostri sopralluoghi in piccole cacce al tesoro. Quiforniamo comunque il recapito dove si trova effettivamente il punto venditao il laboratorio. Altra difficoltà incontrata, nelle nostre visite, è che gli orarinon sono sempre rispettati, mentre la stagionalità dei prodotti porta a chiusureanche lunghe e non sempre prevedibili. C'è poi perfino capitato il produttoredi porchetta con un cartello "vendita al minuto" fuori dal cancello disposto agiurare che né lui né alcun collega della zona vendeva al dettaglio: lo abbiamodepennato dalla lista, come molti altri... Quelli della selezione rimastadovrebbero essere pronti ad accogliervi: vale comunque la pena di andarli acercare, anche se con il rischio di trovare qualche porta chiusa. Noterete che laparola più ricorrente nelle loro descrizioni è "passione", perché la dedizioneche molti di loro hanno per quello che fanno è forte e l'entusiasmo contagioso.

Presentiamo poi, in ordine alfabetico di località, una selezione di ristoranti chelavorano questi prodotti offrendo una cucina basata sul territorio, talvoltalegata a ricette tradizionali e in altri casi rielaborata con creatività. In provinciavi sono ottimi indirizzi, che non sfigurano affatto al cospetto di locali cittadini;ne abbiamo inseriti anche altri che sono magari un po' meno validi, magarantiscono una copertura più capillare dei nostri percorsi. La valutazionesintetica è data da un voto in decimi, ma è la lettura della recensione che vi dàuna vera idea dell'atmosfera e del livello del locale. Per poter esserecomparabile, il prezzo totale indicato è calcolato come media del prezzo deiprimi, più la media dei secondi, più quella dei dolci, più pane o coperto, mezzaacqua e caffè. Ogni locale è stato visitato almeno una volta nell'ultimo anno, informa del tutto anonima, dallo staff di "Roma nel Piatto": la guida della stessacasa editrice che dal 2004 è un riferimento per molti appassionati della buonacucina romana. Il volume include molte altre recensioni di ristoranti di tutta laregione, oltre a pizzerie e locali per aperitivi e brunch della Capitale.

Chiude ogni provincia un elenco delle sagre che si tengono annualmente nelsuo territorio, a cura di ATLazio, con il periodo in cui esse si svolgono: la dataesatta varia ogni anno a seconda di come cadono le domeniche e le variefestività, per questo vi consigliamo di consultare il sito www.laziofeste.it peril calendario completo e aggiornato.

A voi adesso decidere dove, quando e cosa assaggiare: i sapori da scoprire oriscoprire sono davvero tanti.

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La Provincia di

ViterboIndice sinteticoPROVINCIA DI VITERBOIntroduzione pag 10Itinerario 1 (Da Sutri a Bomarzo attraverso i Monti Cimini) pag 17Itinerario 2 (Da Viterbo a Vulci attorno al Lago di Bolsena) pag 25Prodotti tipici pag 34Produttori pag 48Ristoranti pag 66Feste e sagre pag 78

PROVINCIA DI RIETIIntroduzione pag 84Itinerario 3 (Da Fara in Sabina a Borgorose raggiungendo Poggio Mirteto) pag 89Itinerario 4 (Da Rieti ai Monti della Laga passando per Greccio e Rivodutri) pag 101Prodotti tipici pag 108Produttori pag 124Ristoranti pag 136Feste e sagre pag 144

PROVINCIA DI ROMAIntroduzione pag 150Itinerario 5 (Dai Castelli a Palombara Sabina e Nerola attraverso Palestrina) pag 153Itinerario 6 (Da Roma a Civitavecchia lungo il Lago di Bracciano) pag 164Prodotti tipici pag 177Produttori pag 192Ristoranti pag 217Feste e sagre pag 238

PROVINCIA DI FROSINONEIntroduzione pag 244Itinerario 7 (Da Anagni a Ferentino attraverso Fiuggi) pag 249Itinerario 8 (Da Frosinone ad Aquino passando per Isola del Liri e Cassino) pag 259Prodotti tipici pag 270Produttori pag 282Ristoranti pag 296Feste e sagre pag 308

PROVINCIA DI LATINAIntroduzione pag 312Itinerario 9 (Dal Lago di Fogliano a Itri toccando Gaeta e Formia) pag 316Itinerario 10 (Da Latina a Cori passando per Sonnino) pag 327Prodotti tipici pag 337Produttori pag 351Ristoranti pag 372Feste e sagre pag 386

INDICI pag 389

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La Provincia di Viterbo

La principale direttrice che attraversa la provincia di Viterbo, ormai damillenni, è la via Cassia. Antica strada consolare che da Roma raggiungevaChiusi, venne poi prolungata sino a Firenze e più tardi ulteriormente fino aLucca e Luni, per ricongiungersi all'Aurelia. Nel Medio Evo il suo percorsolaziale coincise con quello della Via Francigena che in direzione oppostaportava i pellegrini, arrivati da nazioni lontane nella nostra regione, fino aRoma e poi magari anche oltre, verso Gerusalemme, in un'epoca in cui i ventichilometri da Montefiascone a Viterbo rappresentavano un giorno di viaggioe non altrettanti minuti di automobile.

Dall'Urbe, il tragitto più semplice e rapido per raggiungere il Viterbese è quellodella Cassia Bis, o Cassia Veientana. Il nome sa di antico e ricorda la stradache recava a Veio: ma in realtà si tratta di una moderna bretella che nasce dalGrande Raccordo Anulare di cui è l'uscita numero 5. Venne creata come arteriadi grande scorrimento a quattro corsie dall'anello che circonda la Capitale allalocalità Le Rughe, resa nota dal Presidente della Repubblica Giovanni Leoneche proprio lì andò ad abitare; confluisce poi nella Cassia. La doppiacarreggiata è sempre scorrevole, salvo pochi giorni all'anno sul finire di aprilein cui la intasa una fiera dedicata a cuccioli e campagna - o "country", che èpiù fine. Dopo Monterosi il tragitto si restringe, diventando a corsia unica, edentra nella provincia di Viterbo incontrando il bel borgo di Sutri.

Il paese di Sutri, già avamposto romano in terra etrusca e poi importante tappaper i pellegrini diretti a Roma, è stato da tempo restaurato con grande gusto eha ricevuto la bandiera arancione, assegnata dal Touring Club Italiano comemarchio di qualità turistica per i piccoli comuni. Ai visitatori più esigenti offreristoranti e trattorie sparse tra piazza e vicoli, alberghi a più stelle, un campoda golf. Dal punto di vista monumentale, comunque, i pezzi migliori sipresentano già all'ingresso: l'anfiteatro, l'antica necropoli, il Mitreo. Tipico diSutri è un fagiolo borlotto screziato di rosso detto "della Regina", cui è dedicatauna sagra a fine settembre.

Di bei borghi in tufo se ne incontrano diversi altri, procedendo nel Viterbese.Magari meno ristrutturati e rifiniti di Sutri, ma quindi anche più veraci. Nonè un caso che proprio nei pressi della stazione ferroviaria di Capranica-Sutri vi

sia il passaggio a livello presso il quale Benigni e Troisi, nel film "Non ci restache piangere", iniziano un celebre tuffo nel Medio Evo. Nelle campagnecircostanti spiccano oliveti e noccioleti, i cui frutti caratterizzano l'offerta diprodotti locali: i frantoi sono numerosi e le nocciole sono materia prima perforni e piccole aziende di trasformazione. Quelle del Viterbese hannoultimamente subito la concorrenza della più economica nocciola turca, ma daqueste parti si mette (metaforicamente) la mano sul fuoco per garantire lasuperiore qualità del prodotto locale.

I boschi circostanti producono castagne e porcini, e proprio a questi ultimi èdedicata a settembre per ben due fine settimana una sagra che si tiene a Curadi Vetralla. La castagna regna invece sovrana nella sagra a lei dedicata, ogniottobre, a Soriano nel Cimino. Giostre, cortei in costume con oltre 500 figuranti,carri allegorici, sbandieratori, competizioni di addobbo delle strade e di tirocon l'arco, rievocazioni storiche e meno storiche (includono infatti processi eroghi alle streghe nonché l'uccisione del drago da parte di San Giorgio)impegnano il paese per due fine settimana; di interesse gastronomico la garafra i rioni per l'allestimento della migliore taverna, per la distribuzione dicaldarroste a tutti gli astanti. Per dissetarsi, in alternativa al vino, c'èl'imponente fontana monumentale detta "Papacqua" perché signora di ognialtra: le sue statue sono tutte scolpite nella roccia del sito. Altra attrattivaarchitettonica è il castello duecentesco, che domina il borgo medievale, neltempo riadibito da fortezza a carcere. Nei pressi sorge la piccola frazione diChia, con panorama sulla valle del Tevere e boschi disseminati di tomberupestri: qui nel 1964 Pasolini girò la scena del battesimo del suo "Vangelosecondo Matteo" e si innamorò della Torre di Chia, che riuscì ad acquistaresolo nel novembre del 1970 costruendovi accanto la sua residenza, in cuitrascorse gli ultimi anni scrivendo tra l'altro l'incompiuto romanzo "Petrolio".

Nei pressi di Soriano troneggia il monte Cimino, che con i suoi 1.054 metri èla maggiore vetta del sistema dei Cimini. Sulle sue pendici c'è una pregevolefaggeta, ottimo luogo per passeggiate. Qua si trova una curiosità tale che Plinioil Vecchio, in tempi in cui invero i nostri antenati conoscevano menomeraviglie, chiamò naturae miraculum: il "sasso menicante" o "sassonaticarello", o anche la "rupe tremante". Si tratta di un grosso pietrone lungootto metri e largo sette, del peso stimato di qualche centinaio di tonnellate, cheun'eruzione ha gettato in precario equilibrio su un altro masso più piccolo. Perfarlo ballare, con stupore degli astanti tutti, è sufficiente fare leva con unbastoncino senza grande sforzo. Segno di quanto il masso sia in bilico, ma

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Itinerario 3Da Fara in Sabina a Borgorose raggiungendo

Poggio MirtetoCominciamo il nostro lungo giro da Fara in Sabina, per raggiungere la qualesi lascia la Salaria attraversando la frazione di Canneto. Qui, nei terreni dellafamiglia Bertini, c'è già una prima attrazione per chi è curioso dei prodotti dellaterra: gli abitanti del posto la chiamano "l'olivone" e lo rivendicano come il piùantico e grande ulivo d'Europa. I suoi presunti mille anni d'età smentisconoche possa averlo piantato Numa Pompilio, come una leggenda vorrebbe: piùprobabilmente sono stati i monaci dell'Abbazia di Farfa quando hanno per laprima volta bonificato la zona che, come dice il nome stesso di Canneto, nondoveva essere gran che asciutta e salubre ed è ancora oggi ricca di sorgenti.Anche le rivendicazioni del record europeo di età e dimensioni vanno riportateal condizionale, non essendo omologato dall'apposito Guinness dei Primati néda alcun ente certificatore. Fino a pochissimo tempo fa, nella Villa Adriana diTivoli, era per esempio presente l'Albero Bello, di forse duemila anni d'età econ quattro tronchi che parevano uno solo, assommando a 14 metri dicirconferenza, ma un incendio doloso ha recentemente distrutto questotemibile concorrente. Certo è che l'olivone, questo enorme albero internamentecavo il cui tronco supera i 7 metri di circonferenza nel punto più largo, èdavvero imponente: ogni anno produce da solo, a quanto si dice, sette o ottose non dodici quintali di olive della varietà olivastrone. Questo spiega le varieleggende a lui legate, come gli eventi storici che sarebbero avvenuti sotto lesue chiome e la cavità che si espande nei racconti fino a diventare un depositodi bombe e armi durante la seconda guerra mondiale.Che il nostro percorso inizi da questo bell'albero è significativo, perché l'olioextravergine di oliva Sabina DOP sarà una presenza costante che ciaccompagnerà a lungo nel nostro vagabondare. Potete acquistarne di buono apoca distanza da qui, presso l'azienda Numa Pompilio a Corese Terra. Questo pregiato prodotto, assolutamente fondamentale nell'economia diqueste zone, e ̀ ovviamente utilizzato anche in molte preparazioni: fra le piu ̀curiose citiamo le braciole sott'olio, insolita conserva casalinga di bistecche dimaiale. Che però non è l'unico sistema di conservazione della carne in uso da

89Montagne reatine

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BRACIOLE SOTT'OLIOCategoria: Carne e salumi/UovaCertificazione: Prodotto tradizionaleOttenuto anche con metodobiologico: noZona di produzione: Poggio Mirteto(RI), Poggio Nativo (RI), Fara inSabina (RI)

Un insolito, curioso e ottimo modo diconservare la carne di maiale senzaricorrere agli impianti direfrigerazione prevede l'uso dellatecnica del sott'olio. Fanno così, pertradizione, in alcune località dellaSabina, dove le braciole di maialevengono prima sottoposte a salaturaper circa ventiquattr'ore, poi cottealla brace e infine conservate inbarattoli di vetro ben coperte da olioextravergine di oliva, naturalmentesabino. A piacere, si aggiungono erbee aromi naturali.

CACIO MAGNOCategoria: FormaggiCertificazione: Prodotto tradizionaleOttenuto anche con metodobiologico: sìZona di produzione: Poggio Mirteto(RI), Montopoli di Sabina (RI)

Questo formaggio molle dal saporedolce ha origini antichissime: lametodologia di produzione è statatramandata per secoli di padre infiglio nella bassa Sabina, ed èsopravvissuta fino ai giorni nostri

senza lasciare tracce scritte fino a unatrentina d'anni fa. Di formaparallelepipeda, ha una crosta che sipresenta di colore grigio a causa dellafecola di patate con la quale vieneasperso prima di riporlo sulle tavoledi legno per la stagionatura.Quest'ultima dura dai venti ai trentagiorni e ha luogo in appositi locali,del tutto tradizionali. Il colore internoè paglierino. Le forme sono da 1,2 -1,5 chili. Il latte con cui viene fattoproviene esclusivamente da ovini chepascolano nella bassa Sabina. Ilperiodo di produzione va dasettembre a giugno. Si può trovareanche nella versione aromatizzataalle erbe (rucola o radicchio, a volteassieme), alle olive o al peperoncino.

CACIOTTA DEI MONTI DELLA LAGACategoria: FormaggiCertificazione: Prodotto tradizionaleOttenuto anche con metodobiologico: sìZona di produzione: Accumoli (RI),Amatrice (RI)

Questo formaggio ha un periodo diproduzione ben preciso: da marzo aottobre. Si prepara con latte ovino(70%) misto a capra (30%)proveniente esclusivamente dagreggi al pascolo sui Monti dellaLaga e caseificato con caglio in pastad'agnello. Il tempo di stagionatura èdi trenta giorni. La pezzatura è

I Prodotti tipicimedia, oscillando dal mezzo chilo aidue chili; il colore è giallo paglierino,la consistenza molle, il sapore dolceo leggermente salato.

CACIOTTA DELLA SABINACategoria: FormaggiCertificazione: Prodotto tradizionaleOttenuto anche con metodobiologico: sìZona di produzione: Poggio Mirteto(RI), Montopoli di Sabina (RI)

Questo formaggio, a pasta molle egrassa, viene fatto con latteproveniente da ovini che pascolanoesclusivamente nella bassa Sabina esi produce tutto l'anno. Di anticatradizione, la metodologia diproduzione è stata tramandata persecoli oralmente fino a una trentinad'anni fa, quando se ne iniziano atrovare tracce scritte. Ne vieneprodotta anche una versione alleerbe (erba cipollina, rucola, basilico,finocchio selvatico e coriandolo).

CARNE DI PECORA SECCACategoria: Carne e salumi/UovaCertificazione: Prodotto tradizionaleOttenuto anche con metodobiologico: noZona di produzione: Poggio Mirteto(RI), Poggio Nativo (RI), Fara inSabina (RI), Montopoli di Sabina(RI), Poggio Moiano (RI)

Se l'attività economica prevalentedella Sabina è stata per secoli lapastorizia, non stupisce che tra lepreparazioni più antiche di questazona vi sia la carne di pecora secca:

un cibo tradizionale dei pastori che,grazie a questo sistema diconservazione, potevano disporre dicarne ovina per tutto l'arcodell'anno. La carne di pecora -preferibilmente il coscio disossato -viene condita con sale, pepe,peperoncino e aglio, poi messa adasciugare vicino al camino e infinelasciata stagionare per oltre un mesein una cantina, purché benarieggiata.

CASTAGNA REATINACategoria: Ortofrutta/miele econfettureCertificazione: I.G.P. (in via diriconoscimento)Ottenuto anche con metodobiologico: noZona di produzione: Accumoli (RI),Amatrice (RI), Antrodoco (RI),Ascrea (RI), Borbona (RI), Borgorose(RI), Borgo Velino (RI), Cantalice(RI), Castel Sant'Angelo (RI),Cittaducale (RI), Cittareale (RI),Collalto Sabino (RI), Collegiove (RI),Concerviano (RI), Fiamignano (RI),Longone Sabino (RI), Marcetelli (RI),Micigliano (RI), Nespolo (RI),Orvinio (RI), Paganico (RI),Pescorocchiano (RI), Petrella Salto(RI), Posta (RI), Pozzaglia Sabina(RI), Rocca Sinibalda (RI), Turania(RI), Varco Sabino (RI)

La particolare bontà dei fruttiprodotti nell'area della provincia diRieti è il motivo che spiega l'IGP"castagna reatina" (in fase diriconoscimento), una specialedenominazione riservata alle varietà

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ENOTECA REGIONALEPALATIUM

Prodotti: vino, olio, legumi, cereali,miele, dolci, formaggi e salumi

Via Frattina, 9400187 RomaTel.: +39 06 69202132Fax: +39 06 69380504Email: [email protected]

Orari: 10.00-22.00 tutti i giorniesclusa la DomenicaDegustazione: a pagamentoCarte di credito: tutte

Nata con l'intento di comunicare e divalorizzare i prodotti tipici e lagastronomia regionale, possiamo direche l'Enoteca Palatium, da quando haaperto nel cuore di Roma, ha centratoil suo obiettivo. Oltre 1.000 i prodottia disposizione del turista goloso, tutticertificati e garantiti con la presenzaulteriore di una carta dettagliata deiproduttori regionali che negarantiscono la qualità. Oltre al vinocon le sue DOC e i suoi IGT, quipotrete trovare numerosi prodottiDOP, IGP e specialità tipiche apartire dai formaggi e dai salumi, perarrivare ai pregiati olii, passando perlegumi, cereali, ortofrutta, miele,pane, dolci e così via. Presso l'enotecaè possibile non solo fare acquisti, maanche consumare un pranzo, un

aperitivo e una cena… ovviamentetutti all'insegna della tradizionegastronomica della regione. È apertatutti i giorni tranne la domenica e faorario continuato per acquistare iprodotti e bere qualcosa, mentre se sivuole consumare da mangiare apre apranzo, durante l'aperitivo (conl'happy hour) e durante la cena finoalle 22.30.

ENOTECA PROVINCIALE DI ROMA

Prodotti: vino, olio, legumi, cereali,formaggi e salumi

Largo Foro Traiano, 8200187 RomaTel.: +39 06 67662424Email: [email protected]

Orari: 11.00-22.00; escluso laDomenicaDegustazione: degustazioni libere egratuite ogni mercoledì e sabato dalle19.30 alle 22.00Carte di credito: tutte tranne AE

Affacciata direttamente sul ForoTraiano, proprio di fronte alla famosacolonna omonima, l'EnotecaProvinciale di Roma ha aperto ibattenti nel settembre del 2009.L'idea è nata per rilanciare i prodottitipici del territorio della provinciaromana, dando la possibilità al

I Produttoriromano come al turista di conoscere,di degustare e poi anche di compraremolte delle specialità gastronomichedella provincia capitolina. Oltre allasua principale funzione di enoteca(con la vendita dei vini appartenentialle 17 DOC della provincia diRoma), questo spazio funge anche unpo' da wine bar e un po' daristorante, dove in un ambientemoderno e luminoso è possibileconsumare piatti freschi con salumi,formaggi, verdure e pesce.

VINOAGRICOLTURA CAPODARCO

Vedi scheda pagina 206

CASALE MATTIA

Prodotti: vino, olio

Via di Monte Mellone00044 FrascatiTel.: +39 06 9426249Email: [email protected]

Orari: 7.00-13.00. Aperturapomeridiana su prenotazione. ChiusoDomenicaDegustazione: a pagamento suappuntamentoCarte di credito: tutte

L'azienda Casale Mattia, situatasull'omonimo colle, si estende per 12ettari e produce principalmente ilFrascati. Biologica certificata daICEA, raccoglie l'esperienza di tre

generazioni di viticoltori, ma solo dal1996 si è passati all'imbottigliamento.La vendemmia si fa a mano e, cispiega il titolare, il 70% del prodottoviene venduto all'estero. La strada,un po' malmessa, è una traversa diVia Monte Mellone: lo stabilimento sitrova sulla salita. Qui si vendono ibianchi Terre del Casale Frascatisuperiore DOC (prodotto con uvemalvasia di Candia, malvasia bianca,trebbiano giallo e altri nonspecificati), Nemesis (malvasia biancain purezza), Terre Laviche (malvasiadi Canda, malvasia bianca, trebbianogiallo e altri non specificati); per irossi troviamo i tre merlot IGT inpurezza Costa Magna, Linea Storica eTerre Laviche, e il Millesoli(sangiovese e montepulciano). Infine,il Frascati DOC Cannellino, vino dadessert prodotto dalla vendemmiatardiva delle uve malvasia di Candia,malvasia bianca, trebbiano giallo ealtre non specificate. Altro prodottodell'azienda è l'olio extravergine dioliva, ricavato da olive di varietàleccino, rosciola, frantoio e moraiolo.La raccolta si effettua manualmentedurante i primi quindici giorni dinovembre e l'olio è estratto a freddo.

CASTEL DE PAOLIS

Prodotti: vino

Via Val de Paolis00046 GrottaferrataTel.: +39 06 9413648Fax: +39 06 94316025Email: [email protected]

192 193

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ACUTOCOLLINE CIOCIAREVia Prenestina, 27Tel. +39 0775 56049www.salvatoretassa.com

Voto: 9-Prezzo: 90 euroCucina: tradizionale rivisitataChiuso: Domenica sera e Martedì apranzoFerie: 2 sett in Nov, 2 sett in Gen,FestiviTavoli fuori: noAccorgimenti per disabili: noCarte di credito: tutte tranne DI

Visitare le colline ciociare senzavenire a mangiare da Salvatore Tassaè come visitare Roma senza vedere ilColosseo. Detto questo, percorrete ipochi chilometri che vi separanodall'uscita Anagni-Fiuggi sulla A1 eprenotate un tavolo alla sua mensa. Ilpanorama dei monti e delle valli è labella cornice e anticipa quello chetroverete nei suoi piatti, fatti diingredienti del territoriosapientemente alleggeriti einterpretati. Qui non c'è il menù "à lacarte" ma solo delle propostedegustazione che variano a secondadella stagionalità degli ingredienti edella creatività dello chef. In unambiente sobrio ed elegante, ilservizio è svolto sì in manieraprofessionale ma con un carattere

genuino che mette a proprio agio.Ben strutturata la carta dei vini chepropone etichette italiane e stranieredai ricarichi però tarati verso l'alto;scarna l'offerta alla mescita che vieneelencata a voce. Dopo un avvio a basedi verdure dell'orto (carota, patataalla vaniglia, cipollotto ebarbabietola), condite con dell'oliomolto buono, arriva l'originale uovo"ST" (sta per Salvatore Tassa), con ilbianco e il rosso cotti in modidifferenti: il primo come una sorta disoufflé e il rosso lasciato un po'crudo, adagiati su una panna leggera.Ottimo il raviolo di pecorino dallasfoglia sottile e il ripieno importante,condito con una semplice spuma dimaionese leggera, frutto diun'emulsione di acqua e olio.Entrambi di carne i secondi provati:un saporito manzo bruciato, con ilprofumo delle erbe aromatichesprigionato dalla cenere messa sopra,e una morbida punta di petto divitello al forno, servita con zucchinejulienne alla menta. Come dessert, ungoloso ma piccolo maritozzo soffice eprofumato con crema chantillyaccompagnato da una tazzina diGianni Frasi, dall'aroma convincentema dalla crema evanescente.

ALATRILA ROSETTA DAL 1954Via Duomo, 37Tel. +39 0775 434568

I Ristoranti Voto: 6½Prezzo: 22 euroCucina: tradizionaleChiuso: MartedìFerie: variabiliTavoli fuori: sìAccorgimenti per disabili: noCarte di credito: tutte

Distante pochi chilometri dal caselloautostradale di Frosinone, Alatri sipresenta come un borgo medioevaleben conservato. Proprio ai piedi dellemura antiche, c'è il ristorante LaRosetta che, come riporta la datadell'insegna, è stato aperto nellontano 1954. L'ambiente interno nondesta stupore, anzi appare moltoanonimo nella sua semplicità. Lacucina è quella tipica di questa terrache propone piatti genuini esostanziosi, fatti con le materie primedel territorio. Il menù è snello eprevede paste fatte in casa, carni(agnello in primis) e verduredell'orto. Il locale è a conduzionefamiliare e il servizio è svolto conquella informalità che non guasta.Prima di scegliere le pietanze, diamouno sguardo alla lista dei vini che èristretta ma dai ricarichi onesti.Partiamo con un discreto antipasto albuffet composto da pietanzevegetariane: frittata di carciofi,carciofo alla romana, una fetta ditorta rustica con prosciutto eformaggio, un involtino dimelanzane, una fetta di patata conmozzarella, una cipolla gratinata edelle polpettine di verdure.Convincenti a metà le sagne conbroccolo (romano) e salsiccia, alle

quali mancava un po' di mordente semangiate senza pecorino; più gustosala minestra "urtuti" con farro, legumivari e verdura. Saporito e ruspante ilpollo alla ciociara, con le carni benattaccate all'osso e l'intigolobuonissimo con il quale concedersianche una scarpetta. Tra i vari dolcidisponibili, tutti fatti in casa,abbiamo assaggiato una crostata diricotta dal sapore confortanteaccompagnata da una tazzinasottoestratta e dalla cremaevanescente.

ANAGNILO SCHIAFFOVia Vittorio Emanuele, 270Tel. +39 0775 739148www.ristoranteloschiaffo.com

Voto: 6½Prezzo: 36 euroCucina: tradizionale con spunticreativiChiuso: LunedìFerie: 1 sett a fine Luglio, 3gg aNatale, PasquaTavoli fuori: sìAccorgimenti per disabili: noCarte di credito: tutte tranne DI

Nei vicoli del paese conosciuto come"città dei Papi" in quanto loro dimoraquando si allontanavano dalle insidiedella Capitale, non lontano dalpalazzo di Bonifacio VIII, si trovaquesto ristorante che prende il nomedal famoso oltraggio riportato daDante nel Canto XX del Purgatorio.Per entrarvi si scendono alcuni

297296

Page 11: Alla Scoperta del Gusto

ALATRIFESTIVAL INTERNAZIONALEDEL FOLKLOREPeriodo: Agosto

ANAGNISULLE TRACCE DI BONIFACIOPeriodo: Febbraio

ARNARAFESTA DELLA MADONNA DEL CARMINEPeriodo: Luglio

SAGRA DELLE SAGNE E FAGIOLIPeriodo: Settembre

ARPINOIL GONFALONEPeriodo: Agosto

ATINACANTINATINA - FESTA DEL VINO ED ALTRI SAPORIPeriodo: Settembre

CAMPOLI APPENINOFESTA DEL TARTUFO BIANCOPREGIATO DI CAMPOLIAPPENNINOPeriodo: Novembre

FESTA DEL TARTUFO NEROESTIVOPeriodo: Agosto

CASTRO DEI VOLSCIPALIO DEL CONCONEPeriodo: Luglio

CASTROCIELOPALIO DELLE CONTRADEPeriodo: Agosto

CECCANOSAGRA DELLA PATATAPeriodo: Luglio

CERVAROANTICA INFIORATACERVARESEPeriodo: Giugno

COLLE SAN MAGNOFESTA DELL' OLIO E DEL VINONOVELLOPeriodo: Novembre

ESPERIASAPERI E SAPORI DEGLI AURUNCIPeriodo: Agosto

Le feste e le Sagre

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FALVATERRASAGRA DELLE FETTUCCINECIOCIAREPeriodo: Agosto

FERENTINOINFIORATA DEL CORPUSDOMINIPeriodo: Giugno

FIUGGIFESTA DELLE STUZZEPeriodo: Febbraio

PALIANOVINO IN FESTAPeriodo: Luglio

PASTENALE ANTICHE VIE DEI SAPORI E DELL'ARTIGIANATOPeriodo: Agosto

SAGRA DELLE CILIEGIEPeriodo: Giugno

PICINISCOPASTORIZIA IN FESTIVALPeriodo: Agosto

SANT'ELIAFIUMERAPIDOSAGRA DELLA POLENTAPeriodo: Settembre

SERRONENETTARE DIVINOPeriodo: Agosto

SETTEFRATIBORGO CON GUSTO -MAGNALONGA DEI PIATTITIPICI DELLA VALLE DI COMINOPeriodo: Luglio/Agosto/Settembre

TERELLESAGRA DELLE CALDARROSTEPeriodo: Novembre

VALLECORSASAGRA DELLE FETTUCCINEPeriodo: Maggio

VALLEROTONDAFESTA DI SAN MARTINO - VINONOVELLO E NON SOLOPeriodo: Novembre

VEROLISAGRA DELLA CIAMMELLAPeriodo: Settembre

SAGRA DELLA MORICOLAPeriodo: Agosto

VITICUSOSAGRA DELL'ABBUOTPeriodo: Agosto

A cura di ATLazio e della Regione Lazio per l’elenco completo e le date effettive: www.laziofeste.it

Page 12: Alla Scoperta del Gusto

ABBACCHIO ROMANOpag 177ACTINIDIApag 337ALEATICO DI GRADOLIpag 34ALICI SOTTO SALE DELGOLFO DI GAETApag 337AMARETTO DIGUARCINOpag 270ANGUILLA DEL LAGO DIBOLSENApag 34ARANCIO BIONDO DIFONDIpag 337ASPARAGO VERDE DICANINO E MONTALTODI CASTROpag 34ATINApag 270BISCOTTI E CIAMBELLEALL'UOVOpag 177BISCOTTO DISANT'ANSELMOpag 35BRACIOLE SOTT'OLIOpag 108BROCCOLOROMANESCOpag 177

BURRELL' (SCAMORZACON BURROALL'INTERNO)pag 270BUSSOLANIpag 178CACIO FIOREpag 178CACIO MAGNOpag 108CACIOCAVALLO DIBUFALA (SEMPLICE EAFFUMICATO)pag 271CACIORICOTTA DIBUFALApag 271CACIOTTA DEI MONTIDELLA LAGApag 108CACIOTTA DELLASABINApag 109CACIOTTA DI BUFALApag 271CACIOTTA DI PECORASOTT'OLIOpag 272CACIOTTINA DI BUFALADI AMASENOpag 272CALAMITA DEL LAGO DIFONDIpag 338

CARCIOFO ROMANESCODEL LAZIOpag 179CARNE DI PECORASECCApag 109CASTAGNA DEI MONTICIMINIpag 35CASTAGNA DIVALLERANOpag 36CASTAGNA REATINApag 109CASTAGNA ROSSA DELCICOLANOpag 110CASTAGNACCIOpag 110CASTAGNE STAMPATEpag 338CASTELLI ROMANIpag 179CECE DAL SOLCODRITTOpag 36CECIpag 110CESANESE DEL PIGLIOpag 272CIAMBELLA ALL'ANICEDI VEROLIpag 273

CIAMBELLE DELBARONEpag 273CICERCHIApag 111CICORIA DICATALOGNAFRASTAGLIATA DIGAETApag 338CILIEGIA RAVENNADELLA SABINApag 180CIRCEOpag 339CIVITELLA D'AGLIANOpag 36COLLI ALBANIpag 180COLLI CIMINIpag 37COLLI DELLA SABINApag 112COLLI ETRUSCHIVITERBESIpag 37COLLI LANUVINIpag 181COPPIETTEpag 181CORALLINA ROMANApag 273COREGONE DEL LAGODI BOLSENApag 38CORIpag 339

DOLCE ALLE FAVE DISAN GIUSEPPE DALEONESSApag 112EST! EST!! EST!!! DIMONTEFIASCONEpag 38FAGIOLO A PISELLOpag 112FAGIOLO CANNELLINODI ATINApag 274FAGIOLO CIAVATTONEPICCOLOpag 39FAGIOLO DELPURGATORIO DIGRADOLIpag 39FAGIOLO DI SUTRIpag 39FAGIOLO GIALLOpag 40FAGIOLO SOLFARINOpag 40FARRO DEL PUNGOLODI ACQUAPENDENTEpag 40FAVE DEI MORTIpag 113FILETTO DI LEONESSApag 113FRAGOLA DITERRACINApag 339FRAGOLINA DI NEMIpag 182FRASCATIpag 182

FRUSINATE O DELFRUSINATEpag 274GIGLIETTO DIPALESTRINApag 182GNOCCHETTI DIPOLENTApag 113GNOCCHI DI CASTAGNEpag 114GUANCIALEAMATRICIANOpag 114IMBRIACHELLEpag 41KIWI LATINApag 340LARDO DI LEONESSApag 114LARDO DI SAN NICOLApag 340LATTARINO DEL LAGODI BRACCIANOpag 183LATTUGASIGNORINELLA DIFORMIApag 341LAZIOpag 183LENTICCHIA DI ONANOpag 41LENTICCHIA DIVENTOTENEpag 341LU CAVALLUCCIU E LAPUCCANELLApag 115

390 391

Indice prodotti tipici

Page 13: Alla Scoperta del Gusto

ACQUARANDApag 202AGRI.API.BIO.pag 289AGRICOLTURACAPODARCOpag 206AMERICOQUATTROCIOCCHIpag 284ANTICA CANTINALEONARDIpag 48ANTONELLA DOMENICIpag 199APICOLTURAERBORISTERIA FRATELLIDE SANCTISpag 207ARVALIApag 60AUGUSTO SPAGNOLIpag 199AZIENDA AGRICOLAALFREDO CETRONEpag 354AZIENDA AGRICOLABIOLOGICACARAMADREpag 208AZIENDA AGRICOLABIOLOGICAMAGGIARRA IMPEROpag 355

AZIENDA AGRICOLACERROSUGHEROpag 54AZIENDA AGRICOLACOLETTI CONTIpag 282AZIENDA AGRICOLACOLLINE DI VEIOpag 209AZIENDA AGRICOLAGANCI & MILONEpag 351AZIENDA AGRICOLA LAMOLApag 124AZIENDA AGRICOLA LECOSTEpag 49AZIENDA AGRICOLALEONESSApag 130AZIENDA AGRICOLAMARCELLA GIULIANIpag 284AZIENDA AGRICOLAMARIA MICHELINA DEANGELISpag 290AZIENDA AGRICOLAMENICHELLI AGNESEpag 124AZIENDA AGRICOLAMONTE JUGOpag 58

AZIENDA AGRICOLAMURILLOpag 359AZIENDA AGRICOLAPANNONEpag 365AZIENDA AGRICOLAPAOLA ORSINIpag 355AZIENDA AGRICOLAPIETRAFORTEpag 125AZIENDA AGRICOLASAN CLEMENTEpag 200AZIENDA AGRICOLASCIPIONIpag 126AZIENDA AGRICOLASTOCCHI DOMENICOpag 127AZIENDA AGRICOLATERRAROMApag 203AZIENDA AGRICOLATREBOTTIpag 50AZIENDA AGRICOLAVALLE D'ITRIpag 356AZIENDAAGRITURISTICAMANDRARITApag 357

AZIENDA APISTICATOMMASO STIVALIpag 365BAR FALCONIpag 292BIRRA DEL BORGOpag 133CAMILLI MARCOpag 60CANTINA OLEIFICIOSOCIALE DI GRADOLIpag 51CANTINA PALOMBOpag 282CANTINASANT'ANDREApag 351CASABIANCA CASEARIApag 360CASALE DEL GIGLIOpag 352CASALE DELLA IORIApag 283CASALE MATTIApag 193CASEIFICIO BUONANNOGIOVANNI & FIGLIpag 360CASEIFICIO CIOCIAROpag 287CASEIFICIOCOLLEVERDEpag 285CASEIFICIO PAOLELLApag 361CASTEL DE PAOLISpag 193CIARDIpag 368

CIOLIpag 205COLABELLO FRANCOpag 362COLLE PICCHIONIpag 194COLLEVALLEAGRINATURApag 51COMPAGNIA DI ERMESpag 195CONTE ZANDOTTIpag 196COOPERATIVAAGRICOLA SALTO DIFONDI O.P.pag 364COOPERATIVAGENZANESEpag 210COOPERATIVAORTOFRUTTICOLAPONTINApag 364COOPERATIVAPRODUTTORI DEI COLLICIMINI E SABATINIpag 61COOPERATIVA ZAFFApag 62COOPMELISSApag 290DA SERGIOpag 211DI CIACCIO SPECIALITÀDOLCIARIEpag 368

DISTILLERIA FABBRIZIOANTONIOpag 214DOGANELLA SOCIETÀCOOPERATIVAAGRICOLApag 59DOL.C.I.P.P. S.R.Lpag 369DOLCE PARADISOpag 212DOLCI LOCALIpag 370DOLCI TRADIZIONALIpag 212DOMENICO DE ANGELISpag 291E… NON SOLO CARNE DIFACIONI STEFANOpag 128ECOFATTORIE SABINEpag 128ENOTECA PROVINCIALEDI ROMApag 192ENOTECA PROVINCIALETUSCIA VITERBESEpag 48ENOTECA REGIONALEPALATIUMpag 192ERZINIOpag 287FATTORIA CELLETTIpag 288FORNO LA SPIGA GIUSTIpag 131GRAZIELLA REApag 292

396 397

Indice produttori

Page 14: Alla Scoperta del Gusto

ACQUA PAZZApag 377AL GALLOpag 72AL POGGIOpag 72AL PUGNALONEpag 66ANTICA OSTERIA FANTIpag 378ANTICO PALAZZOFILONARDIpag 306BISTROTpag 138BOTTEGA SARRApag 381CACCIANIpag 223CASA Dpag 218CHECCHINO DAL 1887pag 231COLLINE CIOCIAREpag 296DA DANILOpag 231DA FAUSTOpag 380DA GINOpag 232DA SILVANApag 305DA UNA CANTINA…pag 224

DUEMILAEOTTOpag 73ENOTECADELL'OROLOGIOpag 374ENOTECA LA TORREpag 74FELICEpag 233GALLERYpag 221GRADINOROpag 71IL CANALETTOpag 220IL CICLOPEpag 298IL D'ANGELIpag 69IL FOLLAROpag 373IL FUNGHETTOpag 375IL GATTO E LA VOLPEpag 372IL GIARDINOpag 383IL GRANCHIOpag 382IL MOGGIOpag 139IL QUINTO QUARTOpag 234IL TINOpag 230

IL TORCHIOpag 225LA BRICIOLApag 227LA CREDENZApag 229LA DISTILLERIApag 379LA GALLERIA DI SOPRApag 217LA GROTTApag 226LA LOCANDApag 300LA LOCANDA DEL BEREpag 376LA LOCANDA DISATURNOpag 70LA PAROLINApag 67LA PECORA NERApag 140LA PERGOLETTApag 68LA ROSETTA DAL 1954pag 296LA TACITApag 142LA TORREpag 301LA TROTApag 141LA VECCHIA MOLApag 302

401Ventotene - Porto romano

Indice ristoranti