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COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE Dott.ssa Annalisa Marchesin http://www.psicologo-online Novembre 2010 Lezione 4

Corso di comunicazione (4/5) - Comunicazione efficace e inefficace

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Quarta lezione del corso di comunicazione tenuto nel novembre del 2010 a Brescia per Atena, società di formazione e sviluppo delle risorse umane a Brescia. Comunicazione efficace e inefficace.

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Page 1: Corso di comunicazione (4/5) - Comunicazione efficace e inefficace

COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE

Dott.ssa Annalisa Marchesinihttp://www.psicologo-online.org

Novembre 2010

Lezione 4

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COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE EFFICACEEFFICACE

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COME È VIECOLATO IL SIGNIFICATO:

7 % PAROLE

38% INTONAZIONE

55% COMUNICAZIONE NON VERBALE

PAROLECondizionano ed

influenzano sia chi parla sia chi ascolta

A livello PSICHICO(connotazione emotiva associata)

A livello FISICO(apparato uditivo)

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Ai fini dell'EFFICACIAEFFICACIA della comunicazione è importante essere consapevoli degli effetti che essa ha su di noi e

sugli altri

La consapevolezza è alla base dell'EMPATIAEMPATIA

Mettersi nei panni dell'altro, capire il suo stato d'animo.

É uno dei fattori determinanti per una comunicazione efficace

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CAPACITÀ DI ASCOLTOCAPACITÀ DI ASCOLTO

Distinzione tra:

- UDIRE = ricezione passiva

- SENTIRE = implica coinvolgimento emotivo

- ASCOLTARE = atto volontario di percezione

Vantaggi di un ascolto attivo:

- abbassa i livelli di tensione e stress

- fornisce informazioni

- riduce le incomprensioni

- favorisce le relazioni

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Usare uno stile comunicativo il più possibile vicino a quello dell'interlocutore

TECNICA DEL RICALCO: Ricalcare il tono di voce, postura e stile

NO SCIMMIOTTARE!

NO IMITARE!

Fare sentire l'altro a proprio agio

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Perchè una comunicazione si efficace sono necessari:

EMPATIA

ASCOLTO ATTIVO

STILE COMUNICATIVO SIMILE

OBIETTIVO CHIARO

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OSTACOLI AD OSTACOLI AD UNA UNA

COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE EFFICACEEFFICACE

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FALLIMENTO DELLA

COMUNICAZIONE

Mancato raggiungimento degli

obiettivi

Comunicazione inefficace = comunicazione problematica

In realtà difetti nello scambio comunicativo sono abbastanza naturali. Ciò che è importante è quanto i partecipanti ne siano consapevoli!

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FALLIMENTI COMUNICATIVI LEGATI AGLI ELEMENTI FALLIMENTI COMUNICATIVI LEGATI AGLI ELEMENTI COSTITUTIVI:COSTITUTIVI:

1. INTERLOCUTORI:

Fallimenti in relazione al codice

EMITTENTE: - non tiene conto del proprio interlocutore- utilizza un codice diverso- attribuisce significati diversi alle parole- non tiene conto del contesto

RICEVENTE: - utilizzo di un codice diverso- distorsione delle aspettative e delle motivazioni dell'emittente

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2. CANALE:2. CANALE:

- Discrepanza tra canale verbale e canale non verbale

- Non adattare il linguaggio all'obiettivo della comunicazione

3. MESSAGGIO:3. MESSAGGIO:

Messaggio contraddittorio: - vengono date informazioni incoerenti

- la comunicazione non

verbale non corrisponde a quella verbale

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4. CONTESTO:4. CONTESTO:

Importante per ridurre le ambiguità.

Può essere:

- linguistico

- esplicito

- implicito

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ASPETTI DI RELAZIONEASPETTI DI RELAZIONEE DI CONTENUTOE DI CONTENUTO

La relazione si evidenzia nel modo in cui il contenuto del messaggio viene trasmesso

(2° assioma)

Importanti nei conflitti in cui la vera natura del conflitto (relazionale) è mascherata da conflitti a livello di contenuto

ERRORI LEGATI ALLA PUNTEGGIATURA:PUNTEGGIATURA:

Dovuto alla diversa interpretazione da parte dei comunicanti rispetto ai propri comportamenti. Ognuno attribuisce all'altro l'origine del conflitto

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SQUALIFICHE CONVERSAZIONALISQUALIFICHE CONVERSAZIONALI

Il destinatario passa ad un nuovo argomento in modo incoerente e arbitrario. Non rispetta i turni.

DISCONFERMA dell'emittente

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COMUNICAZIONE PARADOSSALECOMUNICAZIONE PARADOSSALE

PARADOSSO = Contraddizione che deriva dalla deduzione corretta formulata partendo da premesse corrette

Esempio: “ Sii spontaneo”

Richiede: - asimmetria nella relazione

- il destinatario non può uscire dagli schemi

relazionali

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TEORIA DEL DOPPIO LEGAME

Modello comunicativo nel quale ciò che è detto a voce è smentito a livello verbale

DESINCRONIZZAZIONE e DESINTONIZZAZIONE tra comunicazione verbale e comunicazione non verbale

Frammentazione e dispersione del significato

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COMUNICAZIONE MENZOGNERACOMUNICAZIONE MENZOGNERA

a) Falsità del contenuto

b) Consapevolezza della falsità

c) Intenzione di ingannare

CATEGORIE DI INGANNO:

Omissione

Occultamento

Falsificazione

Mascherament

o

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Livelli di intenzionalità:

Intenzione informativa

Intenzione di sincerità

Intenzione nascosta: falsifico l'informazione ma la mia intenzione non deve trapelare

Intenzione manifesta: intendo trasmettere un'informazione falsa all'altro

voglio che tu accolga l'informazione manipolata come vera

Voglio che tu creda che io credo a ciò che ti sto dicendo

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COMUNICAZIONI COMUNICAZIONI COMPLESSECOMPLESSE

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CHE COSA SONO LE COMUNICAZIONI COMPLESSE?

Scambio comunicativo reso difficoltoso a causa di “anomalie” del ricevente.

Il ricevente può: - essere privo di canali sensoriali (sordità, ciectà) o avere menomazioni fisiche

- avere menomazioni mentali

- essere in uno stato alterato di coscienza

Assume importanza lo stato emotivo dell'emittente

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DISABILITÀ FISICHE:

Le menomazioni fisiche possono essere di varia natura:

Motorie

Visive

Uditive

MENOMAZIONI MOTORIE:MENOMAZIONI MOTORIE:

- paralisi arti superiori

- paralisi arti inferiori

- paralisi arti superiori e inferiori (tetraplegici)

- mancanza di uno o più arti

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A seconda della gravità necessitano di un aiuto totale o parziale

COME COMPORTARSI:

Trattare la persona alla pari di noi!!!

Se non la si conosce non dargli del tu;

Non dargli pacche sulla spalla in segno familiare;

Non accarezzarlo e parlargli come se fosse un bambino;

Se è accompagnato da una persona evitare di rivolgersi

troppo o solo all'accompagnatore;

Evitare atteggiamenti troppo protettivi;

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DISABILITÀ VISIVA (CECITÀ):

Una persona cieca è priva di tutte le nostre percezioni, non conosce forme e colori. Deve sviluppare maggiormente gli altri sensi per orientasi nell'ambiente circostante

COME COMPORTARSI:

Parlargli sempre con naturalezza e con tono di voce

naturale;

Quando ci avviciniamo, tener presente che pur

percependo una presenza non ci vede e non sa chi

siamo, perciò farci sempre riconoscere;

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Non prenderlo per il braccio e guidarlo. Sarà sufficiente

porgergli il braccio e sarà guidato dal nostro movimento;

Non può vedere sorrisi e movimenti del capo, perciò parlargli

sempre;

Avvisarlo se ci si allontana;

Se non richiesto non seguitelo per aiutarlo, si sentirà a

disagio;

Avvisatelo se ci sono pericoli sul suo cammino;

Spiegargli come sono disposte le cose attorno a lui.

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DISABILITÀ UDITIVA (SORDITÀ):

Menomazione invisibile: in mezzo a agli altri in apparenza sembra una persona come le altre.

Per non essere considerato diverso spesso finge con un gesto del capo di aver compreso, anche se in realtà non ha capito nulla di ciò che è stato detto.

Evita spesso di trovarsi in mezzo alla gente per non essere costretto a rispondere

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COME COMPORTARSI:

Posizionarsi di fronte a loro e non parlare mai in dialetto;

Non è necessario alzare il tono della voce più del normale;

Concetti chiari e frasi semplici;

Non possono leggere le labbra e contemporaneamente

seguire i gesti, perciò prima indicare ed eseguire e poi

spiegare;

Non escludetelo dalle conversazioni;

Accertatevi che abbia compreso bene quello che volevate

comunicargli.

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DISABILITÀ COGNITIVE:DISABILITÀ COGNITIVE:

Persone con ridotta intelligenza.

Nei rapporti non agiscono con la ragione ma sono

aperti alla bontà e alla comprensione.

COME COMPORTARSI:

Non parlargli con un linguaggio infantile e non dargli del tu;

Essere pazienti e ripetergli costantemente le cose;

Non chiedere troppo in una volta ma procedere

gradatamente;

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Apprezzano molto essere lodati;

Rispondere sempre alle loro domande anche se possono

essere imbarazzanti;

ALTERAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA:ALTERAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA:

Deriva dall'assunzione di sostanze psicoattive

Influenzano il comportamento, la coscienza e l'umore

Comprendono droghe, tranquillanti, stimolanti e alcool

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ALCOOL

Rientra nella categoria dei sedativ, assieme ai tranquillanti e ad alcune sostanze inalabili.

I danni sono legati alla concentrazione di alcool nel sangue (alcolemia) che dipende dalla quantità assunta, ma anche da età, sesso, peso, salute, digiuno o meno....

EFFETTI:

- tasso alcolico tra 0,03 e 0,05: leggera esaltazione, rilassamento e calo delle inibizioni

- 0,10%: le funzioni sensomotorie sono compromesse: eloquio impacciato, coordinazione dei movimenti è difficile

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L'assunzione provoca:

- sensazione di leggerezza

- ebrezza

- facilità di socializzazione comunicazione

Ma si può anche diventare:

- petulanti

- scocciatori

- violenti

- aggressivi

- litigiosi

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DANNI:- gastriti

- epatiti

- ulcere

- cirrosi

Uso prolungato: danni al cuore, fegato, stomaco e cervello,facoltà psichiche.

La dipendenza sia fisica che mentale a lungo termine causa:

irritabilità, tremori alle mani, crampi, nausea e ansia, sintomi

che scompaiono solo se si assume nuovamente la bevanda

alcolica.

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EROINA:EROINA:

Fa parte della famiglia degli OPPIACEI

Sostanze che diminuiscono la sensibilità fisica e la capacità di

rispondere agli stimoli

Può essere iniettata, inalata o fumata. Con l'iniezione la sostanza entra in circolo più velocemente e l'effetto è più intenso

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EFFETTI:

- cambiamento di umore: sensazione di euforia e

riduzione dell'ansia;

- sensazione di gratificazione e benessere: senza

consapevolezza di fame, dolore o bisogno sessuale;

- non ci sono esperienze visive eccitanti o sensazione

di essere portati chissà dove;

Dopo un certo tempo avviene la TOLLERANZA per cui la sostanza non produce più l'effetto desiderato. Sono necessari livelli più alti per ottenere gli effetti

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Effetto a lungo termine: DIPENDEZA

Il corpo si abitua all'eroina in circolo. Un'interruzione improvvisa fa insorgere SINTOMI DI ASTINENZA: - dolori ai muscoli e ossa, - insonnia, - diarrea, - vomito,- brividi di freddo, pelle d'oca, - tremolio alle gambe

Insorgono dopo 24 ore dall'assunzione dell'ultima dose e possono durare per una settimana, in alcuni casi anche mesi.

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COCAINA:COCAINA:

Appartiene alla famiglia degli STIMOLANTI

Aumentano l'eccitazione generale e lo stato di allerta

EFFETTI: Si manifestano quasi subito dopo una singola dose e possono scomparire in pochi minuti o qualche ora.

Presa in piccole quantità fa sentire che la usa energico, euforico, disposto alla conversazione e mentalmente attento alle sensazioni uditivi, visive e tattili.

A livello fisico: dilatazione pupille, aumento temperatura corporea, del ritmo cardiaco e della pressione sanguigna.

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Altri effetti sono: tremori, vertigini, spasmi muscolari e paranoia.

Generalmente, con l'uso ripetuto, alla fase euforica segue una fase di forte irritabilità ed una sensazione di angosciosa depressione.

L'uso continuativo e con dosi sempre più elevate conduce a stati di grande irritabilità, agitazione e paranoia. Può portare anche a stati di paranoia psicotica in cui il soggetto perde il contatto con la realtà e sperimenta situazioni di allucinazioni uditive.

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ALLUCINOGENI:ALLUCINOGENI:

L'effetto principale è quello di alterare l'esperienza percettiva.

Cambiano le percezioni sia del mondo interno di chi ne fa

uso sia del mondo esterno.

La percezione del tempo è distorta e si possono avere

allucinazioni uditive, visive e tattili. Viene anche ridotta la

capacità di cogliere la differenza tra se stessi e l'ambiente

che li circonda.

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CANNABINOIDI:CANNABINOIDI:

Inducono innalzamento del tono dell'umore, alterazioni cognitive e motorie e talvolta anche allucinazioni.

Gli effetti si manifestano appena la droga raggiunge il cervello e durano da 1 a 3 ore.

EFFETTI: perdita di concentrazione, danneggia il processo di registrazione del ricordo e delle immagini, fa

sentire forti e disinibiti.

EFFETTI COLLATERALI: perdita di ambizioni e continua ricerca di questo stato di finto

benessere