Emergenza-Urgenza e Crisi

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Emergenza-Urgenza e Crisi. M.F. Pantusa. Emergenza-Urgenza e crisi. URGENZA: è una situazione psicopatologica grave che richiede un intervento immediato, ma in psichiatria è spesso usato come sinonimo di emergenza. EMERGENZA: l’elemento psicopatologico è in - PowerPoint PPT Presentation

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Emergenza-Urgenza e Crisi

M.F. Pantusa

Emergenza-Urgenza e crisiEmergenza-Urgenza e crisi

CRISI: è espressione di eventi intrapsichici ed evolutivi, in essa sono contenuti elementi di rottura e tentativi di soluzione

EMERGENZA: l’elemento psicopatologico è in secondo piano rispetto agli aspetti psicosociali della crisi. E’ possibile evidenziare diversi livelli di coinvolgimento che vanno dall’interno verso l’esterno (famiglia, vicini, istituzioni ecc.)

URGENZA: è una situazione psicopatologica grave che richiede un intervento immediato, ma in psichiatria è spesso usato come sinonimo di emergenza

CRISI

CRISI

• Gerard Caplan definisce la crisi come una situazione che si verifica quando una persona si trova di fronte a eventi stressanti che le impediscono di raggiungere obiettivi esistenziali importanti

• L’ostacolo apparirà non superabile con i consueti meccanismi di problem-solving e porterà a rottura dell’equilibrio e un periodo di disorganizzazione e sconvolgimento durante il quale si vivrà un aumento della tensione, risolvibile con la messa in atto di nuove strategie

CRISI• Caplan parla di crisi maturative e fortuite

• Le crisi maturative sono periodi transitori nello sviluppo della personalità caratterizzato da un sovvertimento cognitivo ed affettivo (es. pubertà, menopausa, vecchiaia, etc.)

– Le crisi fortuite sono periodi di sconvolgimento psicologico precipitati da eventi di perdita significativi (es. malattia)

• Entrambe offrono all’individuo anche un’opportunità di crescita

Crisi

Esempio di crisi fortuita

• Durante un’esperienza dolorosa o di lutto, le persone possono presentare una reazione di crisi, centrata su:

• Stress somatico

• Sentimenti di angoscia e colpa

• Perdita dei comportamenti abituali

• (Lindermann, 1944)

CRISI

• Le cause possono essere oggettivamente traumatiche o possono richiedere capacità ed energie emotiva per attuare un cambiamento significativo in un momento in cui le risorse del soggetto non sono adeguate

• La ferita aperta dalla discontinuità e dalla necessità di scelte di cambiamento crea la sensazione angosciante di “non potercela più fare”che “nulla potrà essere come prima”

La crisi diventa d’interesse psichiatrico

LA CRISI

Esiste un valore soglia oltre il quale i problemi emozionali, psicologici, Esiste un valore soglia oltre il quale i problemi emozionali, psicologici, relazionali, sociali o gli “eventi di vita” assumono le caratteristiche della relazionali, sociali o gli “eventi di vita” assumono le caratteristiche della

crisi. Il valore soglia può essere determinato da:crisi. Il valore soglia può essere determinato da:

•.

Sofferenza psichica

Comportamento di disturbo

Pericolosità sociale

Marginalità/intolleranza

Crisi delle relazioni familiari ecc.

CRISI• Secondo Caplan, la crisi dura complessivamente cinque-otto

settimane e si articola in 4 fasi:

• 1) L’individuo si trova costretto ad affrontare un problema che per lui è insormontabile. Mette in atto le solite strategie di soluzione , che falliscono

• 2) Incremento della tensione emotiva e nuovi di tentativi di problem-solving che non raggiungono lo scopo

• 3) L’Io sopraffatto dall’angoscia può destrutturarsi e la crisi può assumere le caratteristiche di una crisi psicotica o di angoscia acuta. O di crisi depressiva o di agitazione psicomotoria

• 4) risoluzione con un nuovo adattamento, che può essere anche a livello superiore se adeguatamente trattata

CRISI= massima semplificazione

di un rapporto

La complessità dell’esistenza sofferente del paziente è ridotta al sintomo

La complessità dell’esistenza sofferente del paziente è ridotta al sintomo

Il Servizio specularmente si attrezza perriconoscere il sintomo e controllarlo

CRISI

CONDIZIONE DI MALATTIACONDIZIONE DI MALATTIA

RISORSA DI MIGLIORAMENTO

TECNICI

La famiglia richiede

controllo e comprensione

Sofferenza del

paziente

Sofferenza del

paziente

Urgenza psichiatrica

Nasce una nuova storia

L’evento malattia con il suo corollario d’inguaribilità trova il consenso della

famiglia

L’equipe dei curanti è “esonerata” dalla malattia dalla fatica di ricostruire

il significato della crisi

non effetti anticolinergici

La “confezione”malattia mentale

Qualii

rischi

della

semplifica-

zione inizia il suo viaggio nel territorio e nella cronicità

Il paziente si accomoda in una

posizione che lo deresponsabilizza

Casi sociali

Situazioni indeterminate

1° crisi

L’evento scatenante

Situazioni determinate

croniche/cicliche

Chi chiede aiuto

Chi chiede aiuto

A DOMICILIO

QUALI OPERATORI

LA TELEFONATA

COME PRESENTARSI

Intervenire in due

Intervenire in due

Gli operatori

Gli operatori

L’INCONTROL’INCONTRO

…tutto il tempo necessario…tutto il tempo necessario

SdrammatizzareSdrammatizzare

Cercare un posto tranquillo

Cercare un posto tranquillo

Rassicurare le persone più spaventateRassicurare le persone più spaventate

Assunzione di ogni

responsabilitàAssunzione di ogni

responsabilità

SDRAMMATIZZAREtrasformare la situazione da contesto di emergenza a contesto di comprensione

SDRAMMATIZZAREtrasformare la situazione da contesto di emergenza a contesto di comprensione

Gli altri operatori presenti vanno Gli altri operatori presenti vanno coinvolti o allontanaticoinvolti o allontanati

Evitare il rifiuto immediato del Evitare il rifiuto immediato del ricoveroricovero

Rassicurare tutti i presentiRassicurare tutti i presenti

Vicini o curiosi coinvolti o Vicini o curiosi coinvolti o allontanatiallontanati

Cercare un posto tranquilloCercare un posto tranquillo

Sembra banale, ma è importante Sembra banale, ma è importante trovare un posto tranquillo dove trovare un posto tranquillo dove

parlare seduti (un bar, una parlare seduti (un bar, una stanza, chiudendo la porta di stanza, chiudendo la porta di

casa ai vicini invadenti) casa ai vicini invadenti)

RASSI CURARE LE PERSONE PI U’ SPAVENTATERASSI CURARE LE PERSONE PI U’ SPAVENTATE

Ascoltarle individualmente e Ascoltarle individualmente e supportarlesupportarle

Spesso sono quelle che si Spesso sono quelle che si sentono più minacciate o più sentono più minacciate o più

colpevolicolpevoli

Dare eventualmente dei farmaci Dare eventualmente dei farmaci ridefinendoliridefinendoli

Avere tutto il tempo..Avere tutto il tempo..

Sembra banale, ma la fretta è Sembra banale, ma la fretta è negativa per l’utente e per negativa per l’utente e per

l’operatore. Per comprendere l’operatore. Per comprendere bisogna calarsi fino in fondo bisogna calarsi fino in fondo

nella situazione nella situazione

ASSUMERSI LA RESPONSABI LI TA’ASSUMERSI LA RESPONSABI LI TA’

Non mostrare dubbi, ma Non mostrare dubbi, ma apparire sicuri e competentiapparire sicuri e competenti

Non stigmatizzare la richiesta di Non stigmatizzare la richiesta di ricoveroricovero

Assumersi inizialmente tutta la Assumersi inizialmente tutta la delega allevia l’angoscia e lo delega allevia l’angoscia e lo

spavento dei familiari coinvoltispavento dei familiari coinvolti

COMPRENDERELA

SITUAZIONE

a)Ricostruzione degli eventi precedenti

la crisi

b)Decifrazione della struttura dei rapporti interpersonali

RIDEFINIRE LA CRISIRIDEFINIRE LA CRISI

1-Nuova 1-Nuova spiegazione spiegazione del sintomodel sintomo

1-Nuova 1-Nuova spiegazione spiegazione del sintomodel sintomo

2-Controllare le 2-Controllare le sequenze sequenze

comportamentali che comportamentali che ne hanno ne hanno

determinato la determinato la comparsacomparsa

2-Controllare le 2-Controllare le sequenze sequenze

comportamentali che comportamentali che ne hanno ne hanno

determinato la determinato la comparsacomparsa

3-Sottolineare gli 3-Sottolineare gli aspetti saniaspetti sani

3-Sottolineare gli 3-Sottolineare gli aspetti saniaspetti sani

Ricovero Ricovero volontario volontario

come come sacrificiosacrificio

Ricovero Ricovero volontario volontario

come come sacrificiosacrificio

OBIETTIVI A BREVE TERMINEOBIETTIVI A BREVE TERMINE

OBIETTIVI A MEDIO TERMINE

Modificare equilibri disfunzionali

Appuntamenti ambulatoriali

Cogestione

Ristrutturare le relazioni

Si distacca dall’operatore

Il gruppo si organizza ad un livello di funzionamento

più complesso

Restituzionedella delegaRestituzionedella delega

Obiettivi a lungo termine

Il gruppo si assume le proprie difficoltà

Crisis interventention for people with severe mental illnesses (Review 1975-1998)

J oy CB Adams CE.Rice K, 2000

Nel 45% dei casi non si riusciva ad evitare il ricovero

ospedaliero

Risultava più soddisfacente per pazienti e familiari

L’ intervento domiciliare era leggermente superiore

nell’evitare ripetuti ricoveri

Fattori di rischio per il ricoveroFattori di rischio per il ricovero

Comportamento diagnosticabile come psicotico

Lunga storia di psichiatrizzazione

Senza reddito o lavoro

Dipendenza economica dalla famiglia

d’origine

Fattori di rischio legati all’operatore che

interviene

URGENZE

Urgenze

LE URGENZE SI DISTINGUONO IN:

• URGENZE PSICHIATRICHE

• URGENZE PSEUDO-PSICHIATRICHE =

• - senso di angoscia, forte ansia, tachicardia, sudorazione, crisi di svenimento. Possono nascondere altre patologie.

Urgenze

• ..dalle urgenze pseudosomatiche, situazioni in cui la sofferenza psicologica si manifesta acutamente in disturbi organici (vertigini, lipotimie, dispnea) che richiedono in prima battuta l’intervento internistico o neurologico..

Urgenze

• e dalle false urgenze psichiatriche, richieste poste con urgenza non tanto per la gravità della situazione psicopatologica manifestata dall’individuo, quanto per l’assenza o la mancanza di consistenza del tessuto familiare e sociale circostante il soggetto.

URGENZE PSICHIATRICHE

• Crisi di agitazione

• Crisi deliranti-allucinatorie

• Crisi depressive

• Crisi di ansia

Urgenze psichiatriche

• Ogni urgenza psichiatrica va attentamente valutata

• Nei suoi aspetti medici di emergenza

• Nei suoi aspetti intrapsichici e interpersonali

• Vanno analizzate le fasi della vita attraversate dall’individuo

• Gli eventi esistenziali a rischio o traumatici

Urgenze

• L’intervento deve essere:

• Flessibile

• Multidimensionale

Urgenze

• Il colloquio con il paziente

• Colloquio guidato

• Esame dello stato psichico

• Esame fisico generale

• Esame neurologico

• Esami ematochimici

Urgenze• L’esordio clinico va attentamente esaminato:

• Gravità

– Durata dei sintomi

– Eventi favorenti o precipitanti

– Anamnesi patologica remota e prossima

– Esito di pregresse e attuali terapie

– L’ascolto della storia del paziente avrà lo scopo di avere informazioni anche su

• Recente o abituale uso di alcol e droghe

Crisi d’ansia e attacchi di panico

• Profonda angoscia con sentimenti estremi di paura e minaccia alla propria integrità fisica e psichica

• Paura di impazzire o morire

• Attivazione del sistema nervoso autonomo

Crisi d’ansia e attacchi di panico

• L’obiettivo principale:

• Contenere la tensione emozionale dell’individuo con un atteggiamento attento, calmo e rassicurante

• Rassicurare il soggetto nei riguardi dei timori che esprime

Crisi d’ansia e attacchi di panico

• Soprattutto se è un esordio, difficilmente il paziente riuscirà a collegare la sua esperienza con eventi precipitanti l ‘ AP

• Quando il paziente non si sentirà più minacciato dai sintomi, si potrà cercare di aiutarlo a osservare certe associazioni con eventi esistenziali precipitanti

• BZ in acuto

• ..antidepressivi a lungo termine

URGENZE DEPRESSIVE

• Profonda sofferenza caratterizzata da estrema tristezza, sentimenti di autosvalutazione e colpa, ideazione suicidaria

Manifestazioni costanti:

• Impossibilità a mantenere gli abituali ritmi di vita, gli impegni lavorativi e sociali e un’adeguata cura di sé

Possono presentarsi:

• Disturbi del sonno (ipere iposonnia)

• Disturbi del comportamento alimentare

URGENZE DEPRESSIVE

Diagnosi differenziale:

• Disturbi neurologici

• Endocrinopatie (es., ipotiroidismo, etc.)

• Effetti collaterali di farmaci (es. antiipertensivi, corticosteroidi, interferon, etc.)

• Tumori cerebrali

URGENZE DEPRESSIVE

• Ricovero se:

• ..quando il soggetto ha propositi suicidari in mancanza di un terreno familiare che possa fornirgli le cure, l’attenzione e il supporto affettivo adeguato

• ..in concomitanza di sintomi psicotici produttivi(es., deliri di colpa, di rovina, di persecuzione , di catastrofe, etc.)

• ..in caso di blocco psicomotorioIl ricovero si rende necessario..

URGENZE DEPRESSIVE

• Cercare di spiegare alla famiglia che i sintomi non sono vane lamentele che il paziente esprime per manipolare la vita degli altri, ma che la persona va rispettata così come i sintomi, espressione di autentica sofferenza

Non stimolare o incoraggiare eccessivamente il paziente

• Dipende da te, tirati su..

URGENZE DEPRESSIVE

• La famiglia può così percepire i sintomi come richiesta di aiuto e di sostegno

• La principale risorsa da attivare con il paziente nell’urgenza è proprio il rispetto della sua sofferenza e quindi della sua persona, con accettazione temporanea delle sue limitazioni

• Deve poter esprimere la sua sofferenza, la quale va riconosciuta e contenuta

URGENZE DEPRESSIVE

• Nel paziente depresso si deve valutare il rischio di suicidio che può essere causato da:

• - solitudine

• - età avanzata

• - malattie fisiche invalidanti

• - precedenti tentati suicidi

• - sensazioni di rabbia, gelosia, rivendicazione

• - senso di fallimento e vergogna

• - idee deliranti ipocondriache

• - tendenza all’impulsività

SCOMPENSO MANIACALE

• Il paziente in crisi maniacale con il suo comportamento spesso compromette la sua sicurezza personale e i suoi rapporti sociali, con conseguenze molto gravi

• Notevole alterazione del tono dell’umore

• Ideazione ed eloquio accelerati(fino alla fuga delle idee)

• Iperattività motoria con intolleranza, irritabilità, impazienza

• A volte sintomi psicotici(deliri, allucinazioni)

SCOMPENSO MANIACALE

• Le difficoltà dell’intervento sono date dal fatto che il paziente non ha coscienza di malattia e del bisogno di curarsi

• Il paziente in stato maniacale avverte di “non essere mai stato meglio”

• Può rappresentare una crisi isolata, ma in genere segue una storia clinica caratterizzata da sintomi maniacali o depressivi

• Può presentarsi con una forma meno acuta (ipomaniacale

SCOMPENSO MANIACALE

• Il medico deve mantenere un atteggiamento fermo e calmo, comprensivo e paziente, per permettere l’accettazione della terapia farmacologica assolutamente necessaria per lo sviluppo di qualsiasi progetto terapeutico

• Antipsicotici+ Benzodiazepine

SCOMPENSO MANIACALE• In caso di comportamento violento..

• Osservare le regole di precauzione e attenzione

• Cercare di mantenere uno stato di tranquillità esplicitando al paziente le difficoltà che egli pone all’équipe che affronta l’emergenza

• Domandare perché il paziente è aggressivo

• Ribadire la propria funzione di aiuto e interesse, esplicitando che l’aiuto è difficile proprio a causa del suo comportamento

SCOMPENSO MANIACALE

• Se il paziente non può adottare altri modi di esprimersi o se il comportamento aggressivo è costante

• ..va attuata una rapida contenzione esplicitando al paziente sia l’intento sia la motivazione (T.S.O.)

CRISI PSICOTICA ACUTA

• La persona si presenta con sintomi quali..

• Deliri Allucinazioni Disturbi formali del pensiero (accelerazione, rallentamento, deragliamento

• ..che possono essere accompagnati da..

– Ansia, Agitazione psicomotoria

– Compromissione della capacità di critica e giudizio

CRISI PSICOTICA ACUTA

• Ci può essere aggressività…sia auto-sia eterodiretta, spesso reattiva alle modalità coercitive di arrivo al pronto soccorso che possono consolidare l’ideazione delirante

CRISI PSICOTICA ACUTA

• Vanno raccolte con attenzione le informazioni riguardanti..

• L’esordio e la durata dei sintomi

• La storia clinica del paziente

• La diagnosi differenziale si pone con..

• Neurologiche

• Internistiche

• Abuso o astinenza da sostanze

CRISI PSICOTICA ACUTA

• L’operatore deve tenere un atteggiamento rassicurante e comprensivo ed..

• ..evitare atteggiamento eccessivamente rigido o freddo

• La persona si sente minacciata ed è spaventata

• ..così da poter stabilire un rapporto in un clima di fiducia, essenziale per poter far accettare le proposte di intervento al paziente. Le procedure poste in atto devono essere chiarite al paziente

CRISI PSICOTICA ACUTA

• La necessità del ricovero(T.S.O. o T.S.V.)dipende da:

• Gravità della sintomatologia presente

• Compromissione del funzionamento psicosociale complessivo

• Grado di accettazione della terapia

• Possibilità di convivere in un ambiente familiare capace di accettare e comprendere comportamenti disturbati

• Grado di consapevolezza di malattia

DISTURBI DI PERSONALITA’

In genere si caratterizza per.

• Difficoltà nel controllo degli impulsi

• Instabilità emotiva (Soprattutto nei disturbi borderline, istrionico, narcisistico, antisociale)

Alcuni aspetti clinici:

• Propositi autolesivi o eterolesivi

• Disturbi d’ansia

• Impulsività e comportamenti autodistruttivi (abuso sostanze, incidenti)

• Aggressività

DISTURBI DI PERSONALITA’• Spesso la crisi è generata da una perdita o da un abbandono

reale o vissuto come tale nei riguardi di una persona significativa per il paziente

• Il medico dovrà cercare di instaurare una relazione empatica, guidando il colloquio per porre limiti alla divagazioni

• Le modalità di relazione di questi soggetti sono caratterizzati da eccessive richieste, dipendenza, seduttività o manipolazione

DISTURBI DI PERSONALITA’• Importante chiarirsi se la rete di sostegno familiare e sociale è in grado di

contenere i sintomi e comportamenti patologici

Il ricovero si rende necessario..

• Se le capacità di funzionamento autonomo sono scarse

• Se i sintomi presenti sono gravi

• Se è a rischio la sicurezza personale del paziente o quella degli altri

• Se i sistemi sociali di supporto sono deteriorati

AGGRESSIVITA’

IMPULSIVOIMPULSIVO

Comportamenti finalizzati a produrre danni materiali o fisici a cose o persone

Renfrew, 1997

Comportamenti finalizzati a produrre danni materiali o fisici a cose o persone

Renfrew, 1997

Discontrollo Discontrollo degli impulsidegli impulsi

CON CON PREMEDITAZIONEPREMEDITAZIONE

Vantaggio Vantaggio secondariosecondario

• Spettro bipolare• Schizofrenia

• Disturbi di Asse II

• Disturbi di Asse II (DP

antisociale, DP narcsistico)

Sistema di controlloSistema di controllo

Rete neuraleRete neurale

Memoria del futuroMemoria del futuro

Calcolatore

probabilistico

Calcolatore

probabilistico

RISCHIO VANTAGGIO

AREA

DECISIONALE

MIN

MAX

0 50 100

Sistema di controlloSistema di controllo

Rete neuraleRete neurale

Memoria del futuroMemoria del futuro

Calcolatore

probabilistico

Calcolatore

probabilistico

SOGLIA

FLESSIBILITA’

patologia

bassa

ridotta

normalità

variabile

alta

costantementeridotto o assente

variabilepoco motivato

poco comprensibile

impulsivodirettofisico

DISTURBI PSICOTICI(Schizofrenia-Disturbo bipolare-Disturbo

delirante)

DISTURBI ORGANICI(Demenza-Delirium-Traumi-Tumori)

DISTURBI DELLO SVILUPPO(Autismo-Ritardo Mentale)

ABUSO DIPENDENZA DA SOSTANZE(Psicostimolanti-Alcol)

PERSONALITY DISORDER

EATING DISORDER(AN- BN)

VISSUTO AGGRESSIVO

CONTROLLOCOMPORTAMENTO

AGGRESSIVO

NENENENE

DADADADA 5HT5HT5HT5HT

Comportamenti Comportamenti A-VA-V

Azione attivanteAzione attivante

GABAGABAGABAGABA

Livello di arousalLivello di arousal

Azione inibenteAzione inibenteAttivazione comportamentale

Steroidisessuali colesterolo

SerotoninaSerotonina

NoradrenalinaNoradrenalina

DopaminaDopamina

•Aumento post-sinaptico nella corteccia frontale (Stanley,1982)

•Deficit della funzione serotonergica centrale prevalentemente presnaptica

( Coccaro,1998; Murphy,1990)

Ipersensibilità dei recettori β adrenergici e riduzione di quella degli

α adrenergici nella corteccia pre-frontale e temporale dei morti per suicidio violento (Stanley,1982)

Livelli urinari di noradrenalina elevati e di MHPG nel liquor dei suicidi violenti

•Pochi dati sperimentali riguardanti sia studi sugli animali che su soggetti umani indicano una correlazione positiva tra

recettori dopaminergici post-sinaptici ed aggressività.

IL CICLO DELL’AGGRESSIONEIL CICLO DELL’AGGRESSIONE

Fase del fattore scatenante (trigger)

Fase dell’escalation

Fase critica

Fase del recupero

Fase della depressione post-critica

IL CICLO DELL’AGGRESSIONE

Fattore scatenanteFattore scatenante

Assunzione di sostanze

Percezione di mancanza di alternative

Fattori di provocazione reali o presunti

Eventi stressanti

Intervento negoziale senza assecondare

perché sarebbe un rinforzo premiante del

comportamento violento

EscalationEscalation

Avviare negoziazione

riconoscere e recepire i messaggi emotivi

e razionali del suo atteggiamento- tecniche

assertive

Comunicazione: diretta –specifica-positiva

Ampia disponibilità

Intervento di talk down

• Non minacciare o assumere un atteggiamento negativo verso il paziente;

• Non invadere lo spazio occupato dal paziente, quindi mantenere una distanza utile;

• Stabilire un contatto verbale; usare frasi brevi, dal contenuto molto chiaro. Chiamare per nome il pz

Intervento di talk down

• Accompagnare la comunicazione con lo sguardo, evitando di fissare in modo continuo, che equivarrebbe a un atteggiamento minaccioso

• Servirsi di un tono di voce caldo e rassicurante;

Intervento di talk down• Se si percepisce che l'interlocutore non ha

compreso il significato di una frase, semplificarla ulteriormente, anche a scapito della completezza, della coerenza o della stessa logica.

• L'obiettivo, in questo momento, non è di giungere a una comunicazione completa, ma di instaurare una comunicazione possibile

Intervento di talk down

• Non polemizzare o contrastare;

• continuare a dichiararsi d'accordo con i contenuti espressi e fare subito presenti le proprie prescrizioni;

Intervento di talk down

• Le dichiarazioni di disponibilità devono essere accompagnate, e bilanciate, da :

• decisione e sicurezza nel tono (espressione non verbale)

• dalla comunicazione del proposito di voler affrontare e risolvere il problema (espressione verbale)

Intervento di talk down

• La disponibilità non deve essere fraintesa e interpretata come debolezza o ricattabilità.

• Una volta ottenuta una certa riduzione della tensione emotiva e si sia avviata una trattativa verbale, si tratta di diminuire la distanza fisica e incrementare le prescrizioni.

• Accertata la trattabilità dell'interlocutore, e accettate da lui le prime prescrizioni, possono essere adottate strategie più complesse

Intervento di talk down• Porre il paziente di fronte a delle scelte

alternative in modo da impegnarne l'attenzione e distrarlo dall'originario programma motorio;

• Quando l'agitazione comportamentale è ridotta porre crescenti limiti fino al ristabilirsi del controllo e della sicurezza

• (Maier e Van Rybroek, 1995).

Fase criticaFase critica

Ridurre le conseguenze

Contenimento

Fuga

Autoprotezione

Ritorno alla normalitàRitorno alla normalità

Evitare interventi intempestivi e precoci

Riacutizzazione della crisi

Depressione post-critica

Confronto e discussione sull’accaduto

ComportamentiComportamenti

A-VA-V

ComportamentiComportamenti

A-VA-V

NeuroletticiNeurolettici

Beta-bloccantiBeta-bloccanti

Stabilizzatori Stabilizzatori dell’umoredell’umore

Farmaci Farmaci serotoninergiciserotoninergici

BenzodiazepineBenzodiazepineAntipsicotici Antipsicotici

atipiciatipici

Terapia

In acuto•Farmaci ad azione antiaggressiva specifica

•Farmaci ad azione antiaggressiva aspecifica

In acuto•Farmaci ad azione antiaggressiva specifica

•Farmaci ad azione antiaggressiva aspecifica

A lungo termine•Farmaci ad azione antiaggressiva specifica

A lungo termine•Farmaci ad azione antiaggressiva specifica

GRAZIE

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