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21 dicembre 2018

21 dicembre 2018 - liceomontaleroma.it · Nota alla «malattie ematologiche» slides:\爀屲Introduzione alle malattie del sangue, discorso incentrato sulle anemie \⠀椀瀀漀爀椀最攀渀敜ഀ爀愀琀椀瘀攀⼀攀洀漀氀椀琀椀挀栀攀尩,

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21 dicembre 2018

Il Sangue è un tessuto connettivo fluido che circola attraverso il sistema cardio-vascolare.

È costituito da:

• Parte cellulare

• Matrice extra-cellulare liquida Plasma

• Eritrociti• Leucociti• Trombociti

Relatore
Note di presentazione
Nota alle prime 2 slides: Breve introduzione alle caratteristiche del sangue come tessuto connettivo fluido, con caratteristiche e elementi figurati (dedicare poco spazio per passare avanti) Sottolineare la differenza di Hb tra uomini e donne (tornerà successivamente utile come uno dei fattori del perché per legge la donazione viene effettuata più frequentemente dagli uomini rispetto alle donne) Specificare che non esiste sangue artificiale e non può essere prodotto in laboratorio
Relatore
Note di presentazione
Nota alle prime 2 slides: Breve introduzione alle caratteristiche del sangue come tessuto connettivo fluido, con caratteristiche e elementi figurati (dedicare poco spazio per passare avanti) Sottolineare la differenza di Hb tra uomini e donne (tornerà successivamente utile come uno dei fattori del perché per legge la donazione viene effettuata più frequentemente dagli uomini rispetto alle donne) Specificare che non esiste sangue artificiale e non può essere prodotto in laboratorio

• Trasporto (nutrienti, cataboliti, cellule del SI) • Omeostasi

>13,5 >12,5

Relatore
Note di presentazione
Nota alle prime 2 slides: Breve introduzione alle caratteristiche del sangue come tessuto connettivo fluido, con caratteristiche e elementi figurati (dedicare poco spazio per passare avanti) Sottolineare la differenza di Hb tra uomini e donne (tornerà successivamente utile come uno dei fattori del perché per legge la donazione viene effettuata più frequentemente dagli uomini rispetto alle donne) Specificare che non esiste sangue artificiale e non può essere prodotto in laboratorio
Relatore
Note di presentazione
Nota alla «malattie ematologiche» slides: Introduzione alle malattie del sangue, discorso incentrato sulle anemie (iporigenerative/emolitiche), con meccanismi come principali fattori che richiedono ai pazienti di effettuare trasfusioni continue anche per tutta la vita. Spiegare le figure (da destra β-talassemia, malaria [plasmodium in 2 diverse fasi di crescita], sferocitosi e anemia falciforme), partendo dalla descrizione del globulo rosso normale, per trattare brevemente i meccanismi fisiopatologici alla base delle alterazioni Illustrare l’effetto clinico di tali malattie (cosa comportano tali malattie?) e come i trattamenti e le trasfusioni rappresentino un azione salvavita/miglioramento della qualità di vita. (danno ipossico protratto per lunghi periodi) (da discutere se) introdurre altre malattie degli altri elementi figurati del sangue, con malattie del midollo osseo (mielodisplasia, sindromi mieloproliferative, leucemie, piastrinopatie, piastrinopenie, emofilie e alterazioni della coagulazione).
Relatore
Note di presentazione
Nota alla «malattie ematologiche» slides: Introduzione alle malattie del sangue, discorso incentrato sulle anemie (iporigenerative/emolitiche), con meccanismi come principali fattori che richiedono ai pazienti di effettuare trasfusioni continue anche per tutta la vita. Spiegare le figure (da destra β-talassemia, malaria [plasmodium in 2 diverse fasi di crescita], sferocitosi e anemia falciforme), partendo dalla descrizione del globulo rosso normale, per trattare brevemente i meccanismi fisiopatologici alla base delle alterazioni Illustrare l’effetto clinico di tali malattie (cosa comportano tali malattie?) e come i trattamenti e le trasfusioni rappresentino un azione salvavita/miglioramento della qualità di vita. (danno ipossico protratto per lunghi periodi) (da discutere se) introdurre altre malattie degli altri elementi figurati del sangue, con malattie del midollo osseo (mielodisplasia, sindromi mieloproliferative, leucemie, piastrinopatie, piastrinopenie, emofilie e alterazioni della coagulazione).
Relatore
Note di presentazione
Nota alla «malattie ematologiche» slides: Introduzione alle malattie del sangue, discorso incentrato sulle anemie (iporigenerative/emolitiche), con meccanismi come principali fattori che richiedono ai pazienti di effettuare trasfusioni continue anche per tutta la vita. Spiegare le figure (da destra β-talassemia, malaria [plasmodium in 2 diverse fasi di crescita], sferocitosi e anemia falciforme), partendo dalla descrizione del globulo rosso normale, per trattare brevemente i meccanismi fisiopatologici alla base delle alterazioni Illustrare l’effetto clinico di tali malattie (cosa comportano tali malattie?) e come i trattamenti e le trasfusioni rappresentino un azione salvavita/miglioramento della qualità di vita. (danno ipossico protratto per lunghi periodi) (da discutere se) introdurre altre malattie degli altri elementi figurati del sangue, con malattie del midollo osseo (mielodisplasia, sindromi mieloproliferative, leucemie, piastrinopatie, piastrinopenie, emofilie e alterazioni della coagulazione).
Relatore
Note di presentazione
Nota alla slides «shock ipovolemico»: Accennare il concetto di shock ipovolemico, spiegare le condizioni che richiedono l’uso una tantum delle trasfusioni (ustioni, traumi e interventi chirurgici), introducendo i meccanismi che determinano la necessità di trasfusione. (danno ipossico). Effettuare un confronto tra la necessità di sacche di sangue tra un β-talassemico e un trauma/intervento chirurgico, il primo richiede una trasfusione 1-2/mese per tutta la vita (esempio media/major) e un trauma che può necessitare di 6-8 unità di sangue in un unico giorno (o durante un unico intervento che richiede molto tempo). Sottolineare l’importanza di una donazione responsabile, continuativa e regolare, perché la maggior parte delle persone che hanno bisogno di sangue sono quelle che non possono vivere senza le trasfusioni e che ne necessitano in modo continuativo.
Relatore
Note di presentazione
Note alla slides «requisiti per donare»: Definire cos’è la donazione: prelievo del sangue da un donatore sano per trasfondere il sangue intero e/o emocomponenti a pazienti che ne hanno bisogno per sopravvivere. Specificare cos’è un emocomponente. Introdurre i requisiti per donare esponendo al pubblico che la donazione dev’essere volontaria (per forza persone maggiorenni), non deve danneggiare il donatore (requisiti di peso, pressione, Hb e salute), non deve danneggiare il ricevente (salute del donatore, non ad uso di droghe e/o farmaci che possano compromettere la doanzione). Specificare che i criteri per il donatore sono stabiliti con decreto dal ministero della salute che uniforma modalità e qualità della donazione, in modo tale che tale l’azione di donazione non possa in alcun modo ledere ne il donatore ne il ricevente. (tale concetto verrà anche approfondito più avanti).

• MALATTIE INFETTIVE ACUTE • VACCINI • INTERVENTI CHIRURGICI MINORI • VIAGGI IN AREE A RISCHIO • TERAPIE FARMACOLOGICHE • RAPPORTI SESSUALI A RISCHIO

• MALATTIE INFETTIVE CRONICHE • NEOPLASIE • MALATTIE AUTOIMMUNI • MALATTIE CARDIOVASCOLARI • MALATTIE SNC • TRAPIANTATI • MALATTIE CRONICO-DEGENERATIVE • ANAFILASSI

Relatore
Note di presentazione
Nota alla slides «esclusione dalla donazione»: Introdurre che i criteri di esclusione della donazione sono sempre definiti da decreto ministeriale (uguali per tutta Italia) e redatti in base alle linee guida internazionali per la donazione Esporre che il sangue può essere un tramite di malattie dal donatore al ricevente in senso unidirezionale e tali criteri servono per la salvaguardia dello stato di salute di entrambi Introdurre che la figura del medico trasfusionista è il professionista deputato ad individuare i requisiti di inclusione e/o esclusione dalla donazione per ciascun donatore, valutando persona per persona (a esso possono essere rivolte tutte le domande e tutti i dubbi) e persona che somministra i test di autoesclusione o effettua valutazione anamnestica. (da discutere se) inserire come i farmaci modifichino le caratteristiche del sangue (antiaggreganti, idrossiclochidina antimalarico) o come i farmaci possano permanere nella sacca di sangue per un periodo prolungato ed essere trasferiti da donatore a ricevente (β-bloccanti, antibiotici, cannabis e altri). (da discutere se) inserire il discorso delle persone che sospettano di aver contratto una malattia sessuale, ma invece di fare i test di screening si vergognano e vanno a donare il sangue (tasso di errore degli esami di laboratorio sono 1 su 1 milione).

• Tutti i pazienti con Hb < 6 indipendentemente dalla causa e dai fattori di rischio.

• Pazienti con 6 > Hb > 10 con fattori di rischio (patologie cardiache o/o cerebrali) o con sintomi di ipossia anemica.

• Pazienti con Hb > 10 esclusivamente con fattori di rischio gravi e/o emoglobinopatie.

Relatore
Note di presentazione
Nota alla slides «Ricevente della donazione»: Introdurre i criteri che portano a scegliere di effettuare la trasfusione in determinate persone (sempre definite da linee guida internazionali), specificare che le trasfusioni vengono effettuate esclusivamente se il rapporto beneficio/rischio per il ricevente è sempre a favore del rischio. Specificare che la trasfusione del sangue dal punto di vista clinico (non dal punto di vista legislativo) è come se fosse per il corpo del paziente un trapianto (in effetti è il trasferiemento di un tessuto specializzato ricco tra 2 individui). Perciò il razionale dei criteri trasfusionali è quello di selezionare i pazienti più bisognosi di trasfusione riservando altri trattamenti (plasma expamder, colloidi, riger lattato, fisiologica) ai pazienti che non soddisfano tali criteri, in modo da razionalizzare l’utilizzo delle esigue risorse e massimizzare i benefici per singolo paziente Per effettuare un trapianto servono delle notevoli quantità di sangue: per un trapianto di RENE in media 4 unità di globuli rossi per un trapianto di CUORE 10 unità di globuli rossi, piastrine e plasma con punte di 30-40 unità per un trapianto di FEGATO nelle prime 24 ore: 12 unità di globuli rossi (16 nei primi 10 giorni); 27 unità di plasma fresco (35 nei primi 10 giorni); 2 unità di piastrine (5 nei primi 10 giorni). Si possono raggiungere picchi di 160-170 unità di globuli rossi, 290-300 unità di plasma e 140 unità di piastrine per interventi particolarmente impegnativi; per un trapianto di MIDOLLO OSSEO da 50 a 80 unità di globuli rossi, plasma ed immunoglobuline, con picchi di 300-400 unità per ogni terapia (durata 4-5 mesi) prima del trapianto.
Relatore
Note di presentazione
Nota alla slides «durante la donazione»: Descrivere la procedura di donazione sottolineando che si tratta di una procedura tranquilla che si sarà sempre seguiti e che il personale preposto alla donazione risponderà anche alle domande e ai dubbi dell’ultimo minuto. Specificare quali possono essere i disturbi della donazione, sottolineando che essi possono essere esclusivamente momentanei e che non determinano alcun rischio per la salute del donatore (l’ago e la sacca di sangue utilizzati per il prelievo sono sterili, sigillati e non uso; la cute dove avverrà il prelievo sarà disinfettata e successivamente medicata. In caso di disturbi dirlo immediatamente al personale. Chiaccherare può essere utile, non spaventare i compagni se stanno donando, ne fare discorsi che possano metterli a disagio. Al temine della donazione specificare di non alzarsi subito, specificare di rimanere sul lettino/sedia per alcuni minuti per dare modo al nostro corpo di abituarsi al cambiamento di volume del sangue che è avvenuto nel nostro corpo.

• Cosa mangiare Evitate di venire digiuni. E’ permessa una leggera colazione a base di carboidrati: caffè, te, spremute, fette biscottate. Evitate latte e derivati evitate cibi troppo dolci.

• Sospendete l’utilizzo di farmaci 4-5 giorni prima del giorno della donazione.

• Evitate sforzi fisici maggiori del solito (es. allenamenti intensi).

• La sera precedente evita pasti abbondanti e soprattutto limita l’assunzione di vino ed alcolici.

• Mangiate alimenti ricchi di ferro come: spinaci, carne rossa, pesce, legumi.

Relatore
Note di presentazione
Nota alla slides «procedure pre-donazione»: Dare consigli pratici per arrivare correttamente preparati alla donazione, in modo tale da non venir esclusi e per poter affrontare il giorno della donazione correttamente. Sottolineare che è concesso effettuare una colazione leggera a base di carboidrati (the e 1-2 fette biscottate), ma sono da evitare cibi ricchi di proteine (latte, derivati, colazione continentale) e grassi (merendine, latte, colazione continentale). Accennare alla sospensione dei farmaci, in particolar modo specificare che l’eutirox deve essere valutato dal medico trasfusionista e che la terapia contraccettiva/sostututiva in menopausa per mette la donazione (verrà comunque valutata dal medico trasfusionista). Sottolineare di non effettuare sforzi fisici intensi (allenamenti agonistici) prima delle trasfusioni (1-2 gg), in quanto determinano una alterazione degli indici di laboratorio e rendono il sangue non idoneo alla trasfusione (discutere se specificare il perché: in breve, l’innalzamento degli indici di laboratorio in seguito all’eccessivo sforzo muscolare determina un aumento del rilascio nel sangue di creatinina (aumentata anche in malattie muscolari e renali), di creatin-chinasi (aumentate in malattie muscolari, epatiche e cardiache) e delle transaminasi (aumentate nelle malattie epatiche); tale condizione richiede screening diagnostici di laboratorio e valutazione clinica che richiederebbe un tempo eccessivo e dei costi che non possono essere effettuati per ogni singola persona sana e renderebbe, per il tempo necessario, inservibile l’unità di sangue prelevata dal donatore. Specificare che il donatore è perfettamente sano in questo caso, ma in un ottica di gestione regionale delle unità di sangue, questa condizione potrebbe creare notevoli problemi in quanto il laboratorio trasfusionale che analizza le sacche di sangue non dispone della storia clinica del donatore e per tale ragione scarterà la sacca di sangue alla fine di assicurare la salute del ricevente) Sottolineare di evitare alcolici e pasti abbondanti perché le sostanze che mangiamo la sera prima (così come per tutte), passano nel nostro sangue e per tale ragione potremmo passare ad esempio dell’alcool ad un paziente in fin di vita (senza contare che l’alcool ha interazione con i farmaci). Sottolineare l’importanza di una alimentazione sana, sia in generale, ma ancor di più per i donatori che devono ricostituire il loro pool di eritrociti circolanti (oltre alla normale quota che rinnoviamo tutti i giorni).

• Il prelievo è generalmente ben tollerato, dopo la donazione ci si sente esattamente come prima della donazione.

• Durante la donazione rilassati.

• A volte possono comparire disturbi (sudorazione, nausea, senso di vertigine, molto raramente lo svenimento). Se avverti qualcuno di questi sintomi dillo immediatamente al personale presente.

• Al termine della donazione, rimani sul lettino del prelievo ancora qualche minuto e non ti alzare subito.

Relatore
Note di presentazione
Nota alla slides «durante la donazione»: Descrivere la procedura di donazione sottolineando che si tratta di una procedura tranquilla che si sarà sempre seguiti e che il personale preposto alla donazione risponderà anche alle domande e ai dubbi dell’ultimo minuto. Specificare quali possono essere i disturbi della donazione, sottolineando che essi possono essere esclusivamente momentanei e che non determinano alcun rischio per la salute del donatore (l’ago e la sacca di sangue utilizzati per il prelievo sono sterili, sigillati e non uso; la cute dove avverrà il prelievo sarà disinfettata e successivamente medicata. In caso di disturbi dirlo immediatamente al personale. Chiaccherare può essere utile, non spaventare i compagni se stanno donando, ne fare discorsi che possano metterli a disagio. Al temine della donazione specificare di non alzarsi subito, specificare di rimanere sul lettino/sedia per alcuni minuti per dare modo al nostro corpo di abituarsi al cambiamento di volume del sangue che è avvenuto nel nostro corpo.

• Nelle ore immediatamente successive alla donazione è importante assumere liquidi (acqua, spremute, succhi di frutta, almeno ½ litro). Il pasto successivo alla donazione deve essere ben digeribile.

• E’ consigliabile astenersi dal fumo, dall’uso di alcolici e dagli eccessi alimentari, nelle prime ore successive alla donazione.

• Il giorno della donazione dovrebbe essere una giornata di riposo, occorre quindi evitare attività fisiche intense, sport o lavori pericolosi o che richiedano doti di equilibrio.

Relatore
Note di presentazione
Nota alla slide «Procedure post-donazione»: Sottolineare che è importante reintegrare i liquidi persi (circa 450 ml, una bottiglietta d’acqua), sempre per l’equilibrio dei volumi del nostro sangue. Specificare di fare un pasto ben digeribile dopo la donazione (il che significa evitare cibi ricchi di grassi o molto elaborati, non che bisogna mangiare riso in bianco), sottolineare che i pasti successivi dovrebbero essere ricchi di proteine, di ferro e di vitamine (carne e frutta), per dare modo al nostro corpo di ricostituire il pool di eritrociti. Sottolineare che il giorno della donazione è un giorno di riposo, non bisogna effettuare sforzo eccessivi Sottolineare di aspettare a guidare motorini/macchine dopo la donazione, effettuare compiti complessi che richiedano riflessi o particolare sforzo fisico. Sottolineare di non bere alcolici perché si raggiunge prima lo stato di ubriachezza. Alla prima donazione vengono determinati: AB0, Fenotipo Rh completo, Kell Ricerca di anticorpi irregolari Anti-eritrociti Le analisi includono: esame emocromocitometrico completo transaminasi ALT sierodiagnosi per la Lue HIVAb 1-2 HBsAg HCVAb e costituenti virali HCV-HIV-HBV NAT (TRI-NAT) Virus del Nilo occidentale nelle zone e nei periodi a rischio Conferma del gruppo sanguigno (AB0) e del Fattore Rh.

• Il Ministero della Salute ha definito attraverso decreto le disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti (Decreto 2 novembre 2015).

• Sangue intero e emocomponeti appena raccolti vengono etichettati con un codice univoco che ne descrive le caratteristiche (volume, data, luogo di provenienza e parametri).

• Il servizio trasfusionale indirizza le unità di sangue ai diversi centri ospedalieri dove verrà conservato e/o utilizzato.

Relatore
Note di presentazione
Note alla slide «tracciabilità della donazione»: Spiegare che per ogni sacca di sangue viene scritto un codice univoco per ciascuna sacca o per ciascun componente, in modo tale che sia sempre individuabile (secondo decreto del ministero della salute). Ciascuna sacca inoltre è contrassegnata con data, luogo di provenienza, volume e caratteristiche, questi dati sono contenuti anche all’interno del registro che viene compilato durante le operazioni di donazione La privacy del donatore è garantita da apposite norme contenute all’interno del decreto e dalla legge sulla privacy, tali informazioni raccolte durante la donazione e dagli esami preliminari che verranno effettuate sull’unità di sangue sono strettamente confidenziali e utilizzate esclusivamente per la tracciabilità della sacca di sangue (ad esempio donatore che il giorno dopo la donazione ha la febbre per l’influenza e chiama per far scartare la sua sacca di sangue).
Relatore
Note di presentazione
Note alla slide «tracciabilità della donazione»: Spiegare che per ogni sacca di sangue viene scritto un codice univoco per ciascuna sacca o per ciascun componente, in modo tale che sia sempre individuabile (secondo decreto del ministero della salute). Ciascuna sacca inoltre è contrassegnata con data, luogo di provenienza, volume e caratteristiche, questi dati sono contenuti anche all’interno del registro che viene compilato durante le operazioni di donazione La privacy del donatore è garantita da apposite norme contenute all’interno del decreto e dalla legge sulla privacy, tali informazioni raccolte durante la donazione e dagli esami preliminari che verranno effettuate sull’unità di sangue sono strettamente confidenziali e utilizzate esclusivamente per la tracciabilità della sacca di sangue (ad esempio donatore che il giorno dopo la donazione ha la febbre per l’influenza e chiama per far scartare la sua sacca di sangue).

• Trombociti 5gg max

• Eritrociti 49 gg max

• Plasma congelato a T= -30°C fino a 2 anni

Relatore
Note di presentazione
Note alla slide «conservazione del sangue»: Spiegare che la sacca di sangue ha una data di scadenza a seconda se sangue intero o un emocomponente. Introdurre per ciascun emocomponente la data di scadenza, che significa che quel componente non ha più le caratteristiche per apportare un beneficio al paziente Descrivere il processo di separazione (aferesi e/o centrifugazione) e conservazione del sangue.

http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs279/en/

112 x 106 blood donations/year 3,3 % blood donors high income countries 1,1 % blood donors medium income countries 0,5 % blood donors low income countries 73 % countries with a national blood policy 65 % countries with a specific legislation donor age profile transfused patient group

3.061.479 donazioni di sangue 1.717.520 donatori 3,0 % popolazione italiana 3,6 % popolazione tedesca 2,5 % popolazione francese 635.690 pazienti trasfusi dati 2015

Distribuzione dei gruppi in Italia

Gruppo e fattore Rh % 0+ 39 A+ 36 B+ 7,5

AB+ 2,5 0- 7 A- 6 B- 1,5

AB- 0,5