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L'azienda è sul filo e Frattura se la da' a GAMbe
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di Giovanna Ruggiero
Il Molise è nella morsa del fuggi fuggi generale. Tutta colpadel Corriere della Sera che ha pubblicato la notizia del que-store di Campobasso indagato per favoreggiamento al presi-dente della Regione nell’ambito dell’inchiesta relativa allasocietà di Frattura (la Bio.com) per 265mila euro pubblici presie mai utilizzati per la costruzione di una centrale biogas a Ter-moli. La notizia apparsa sul Corriere porta all’apertura di altre
indagini per fuga di notizie: come ha fatto il giornalista SergioRizzo a sapere che il questore di Campobasso era indagato? sichiede la Procura. Ma il giorno dopo appare sull’agenzia distampa Ansa Molise l’altra notizia: la Procura ha aperto l’inchie-sta sulla fuga di notizie e non ci risulta che ci siano stati comu-nicati stampa sull'argomento. Ora, seguendo il discorso logico,si dovrà per forza aprire un’altra indagine: come ha fatto il o lagiornalista dell’Ansa a sapere che la Procura ha aperto un’in-chiesta sulla fuga di notizie?
E a proposito di fuggi fuggi, sembra che ieri ci sia stata un’al-tra fuga: quella del presidente Frattura. Dalla Gam di Bojano. Il presidente pare non aver gradito le
contestazioni mosse dai lavoratori che sta lasciando senza sti-pendio pregresso e senza futuro occupazionale. Stanco di ve-dersi contrastato su ogni chiacchiera che ripete ormai da quasiun anno, si è alzato e se n’è andato per sedersi in Giunta regio-nale davanti alla telecamere in conferenza stampa e senza lapresenza dei lavoratori.
L'Oscar del giorno lo asse-gniamo a Carlo Maria De Filippodirettore dell’U.O.C di ChirurgiaCardiaca e dei Grossi Vasi dellaFondazione “Giovanni Paolo II.E' stato organizzatore nei giorniscorsi, unitamente ad altri colle-ghi, del convegno: "Aneurismaaorta addominale: qual’ è il trat-tamento di prima scelta?" Oltrel'appuntamento, però, va sottoli-neata l'attività messa in esserenell'Unità diretta che rappre-senta un fiore all'occhiello per ilsistema sanitario molisano. Nonaduso a mettersi in mostra, per irisultati raggiunti, l'Oscar lo me-rita appieno.
Il Tapiro del giorno lo diamo aPaolo Frattura. Il presidentedella Regione, dopo essere statocontestato dai lavoratori dellaGam, è andato via indicendouna conferenza stampa. Da orain poi "Riceveremo i pochi va-lidi ed equilibrati rappresen-tanti dei lavoratori", è stato ilragionamento del presidenteevidentemente non incline allemanifestazioni di protesta diquanti perdono il posto di la-voro o non hanno i soldi perportare il mangiare a casa. Ecosì ha deciso di guardare dal-l'alto i poveri mortali molisani.Un bell'esempio.
Il Tapiro del giorno
a Paolo Frattura
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
ANNO X - N° 16 - MARTEDÌ 21 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico
L’Oscar del giorno
a Carlo Maria De Filippo
Indagata la Bio.com di Frattura, indagato il Questore, indagini sulle notizie apparse sulla stampa
Il Molise in un fuggi fuggi generale
Il comitato “Molise per Civati” ha rotto gli in-dugi ed ha indicato Michele Di Giglio (membrodella direzione regionale) candidato alla segreteriaregionale. Un tentativo di chiarezza, che potrebbeinvogliare anche le altre anime del Pd a fare altret-tanto. E dalla chiarezza far scaturire un clima col-laborativo, anzi unitario, per un eventualesegretario regionale in grado di creare serenitàall’interno del partito e autorevolezza all’esterno. Non tutto però sembra volgere in questa dire-
zione se, ad esempio, nella corrente che fa capo aMatteo Renzi c’è da gestire (e comporre) la diva-ricazione tra l’onorevole Venittelli e la consiglieraprovinciale Micaela Fanelli che, va detto subito,punta decisamente ad essere lei il perno della po-litica pidiessina nel Molise, per l’immediato e peril futuro. Vogliosa, determinata , aggressiva, dialet-tica: ha tutto per imporsi in un contesto in cuiqueste qualità sono merce rara. Ma a volte iltroppo storpia. Potrebbe essere il suo caso. L’ec-
cessiva ambizione a guidare oggi il partito, domani,chissà, la Regione, o la rappresentanza Pd al parla-mento, potrebbero ritorcersi contro, non tro-vando, appunto, gradimento nella Venittelli e,comprensibilmente, neanche in Frattura. Probabil-mente anche in Danilo Leva che, non essendo in-compatibile alla carica di segretario regionale,aspira a riproporsi. Facendo valere la sua propen-sione al dialogo, che ha consentito al Pd di portaredalla propria parte le truppe cammellate di Patri-ciello e di Niro, e il successo alle urne il 24 e 25febbraio 2013. Un’operazione riuscita, ma discutibile sul piano
morale. Una sorta di legittimazione, sublimazioneed esaltazione del trasformismo, dell’opportuni-smo e dello strumentalismo applicato alla realpo-litik molisana: una salsa dal sapore fortementeavariato. La classe dirigente portata a PalazzoMoffa non ha dato alcun segnale di rinnovamentodei metodi e dei fini della politica di Michele Iorioche avevano detto di voler cambiare; tutt’altro,quei metodi li ha peggiorati con una dose di spre-giudicatezza, arroganza e incompetenza sesquipe-dale. Danilo Leva probabilmente vuole riproporsi per
rimediare, qualora fosse nella condizione di farlo,agli errori più marchiani dell’operazione “tutti abordo”, che ha spalancato le porte a Frattura e
alle sue incontenibili ambizioni personali, e allarealizzazione di una rete di potere e di poteri, amaglie strette, che però qualche inaspettata sma-gliatura sta per mettere in discussione. Un’opera-zione che ha spalancato le porte del parlamento aLeva, e al sodale Roberto Ruta e alla outsider Ve-nittelli. Insomma, sul piano dell’utilità ha dato ilmassimo. Della qualità, il peggio. Dicevamo del comitato “Molise per Civati” e la
indicazione di Michele Di Giglio alla segreteria re-gionale; rimane la sola candidatura nota, su cui po-trebbe aprirsi un confronto e una discussione.Difatti, ad oggi, nessun segnale leggibile dall’areacuperliana e bersaniana del Pd. Quindi, nessun se-gnale che riguardi direttamente o indirettamenteil segretario regionale uscente o altro nome ac-creditabile. C’è da dire, inoltre, che a Roma, sottilmente e
abilmente coperta, si va consolidando una linead’intesa tra Renzi e Civati su alcuni punti cardinequali il rinnovamento della classe dirigente, lanetta separazione tra cariche istituzionali e cari-che di partito, e una maggiore caratterizzazionesociale e culturale della sinistra. Ciò non dovrebbegiovare alla riproposizione di Leva alla segreteriaregionale, mentre, invece, potrebbe aiutare a cre-scere l’ipotesi di Michele Di Giglio che, vista dapiù punti d’osservazione, potrebbe equivalere alrinnovamento, alla piena applicazione alla gestionedella segreteria, a una spinta all’unitarietà, e al raf-forzamento ideologico (per ciò che rimane diideologia nel Pd).
Dardo
Sono poco meno di seimila i molisani indignati che
hanno firmato la proposta di legge d’iniziativa popolare
per la riduzione delle indennità ai consiglieri regionali.
E la parte più viva si propone di andare oltre; di solle-
citare la magistratura a concludere l’indagine sui soldi
pubblici dati ai gruppi consiliari e l’’ uso che n’è stato
fatto. Sollecitarla a garantire con sistematicità il ri-
spetto della legalità che spesso, sotto forme, le più di-
sparate, si disperde nei meandri regionali o viene
abilmente occultata mediante una comunicazione tut-
t’altro che attenta “ai particolari”.
Ad esempio, non si capisce come e perché sia consen-
tito al presidente della giunta di omettere la promulga-
zione dello statuto approvato da circa due anni,
sottraendo ai molisani lo strumento per esercitare i
propri diritti costituzionali. Le firme raccolte sono state
passate al vaglio degli uffici regionali che ne hanno
cancellate un’ottantina, un numero irrisorio, per piccole
discrasie o irregolarità formali.
Il comitato che guida gli indignati, ovvero Di Lisa,
D’Angelo, Mattucci, Romano, Bottinelli, Celli e Ziccardi
si farà portavoce presso il presidente della prima com-
mistione consiliare regionale di iscrivere tempestiva-
mente all’ordine del giorno la proposta di legge perché
venga esaminata e discussa.
Il rischio che possa finire nelle maglie intricate dei
rinvii e delle contorsioni mentali di eventuali demago-
ghi, è fin troppo presente nel novero del consiglio re-
gionale per non destare preoccupazione. In proposito, è
stato sottolineato come il rinvio e la contorsione men-
tale dei demagoghi di Palazzo Moffa non ancora con-
sente che gli emolumenti indebitamente incassati ,
relativi all’illegittimo articolo 7 (portaborse) vengano
ridati alla cassa regionale, ossia ai molisani.
Gli indignati, con la forza della convinzione, la tra-
sparenza del pensiero, la linearità dell’azione hanno
aperto un fronte sociale denso di prospettive. Bisogna
sperare che non siano mai costretti a mollare.
TAagliolto
221 gennaio 2014
Per la segreteria regionale, gli amici di Civati puntano al rinnovamento e indicano Michele Di Giglio
La voce dei molisani indignanti è sempre più forte e chiara
Micaela Fanelli vuole essere il perno della politica del PdVenittelli, Ruta, Leva e Frattura pensano a un segretario in grado
di creare serenità all’interno del partito e autorevolezza all’esterno
CAMPOBASSO. A seguito dell’interrogazione del se-
natore Ulisse Di Giacomo (Ncd) arrivano gli ispettori
in Questura a Campobasso. Un atto dovuto vista la de-
licatezza del tema. Il questore di Campobasso, il cui
capo di Gabinetto è la sorella del presidente della Re-
gione, è indagato per favoreggiamento al presidente
della Regione Molise nell’ambito dell’inchiesta
Bio.com, di cui Frattura era amministratore unico
quando la società ricevette 265mila euro di finanzia-
menti pubblici come acconto per la costruzione di una
centrale biogas a Termoli mai realizzata nonostante i
soldi pubblici fossero stati intascati. La questione sta
sollevando un vero e proprio putiferio: sabato scorso
infatti il pm Fabio Papa, titolare delle inchieste, si è di-
messo dalle indagini sul questore per pressioni rice-
vute. In particolare sembrerebbe si tratti
dell’affiancamento dell’altro pm, Nicola D’angelo, par-
ticolarmente legato ai legali della Bio.com di Frattura
nell’ambito del procedimento amministrativo al Con-
siglio di Stato per la restituzione dei soldi. Conten-
zioso ancora aperto tra Regione Molise (guidata da
Frattura) e la società di Frattura.
TAaglio
lto3
21 gennaio 2013
Indagato il capo della Polizia, arrivano gli ispettori in Questura
“La responsabilità non è mia ”:Frattura scatena l’ira alla Gam
BOJANO. Dopo quattro giorni dall’occupazione
della fabbrica a Bojano, i lavoratori Gam riescono
finalmente ad avere Frattura ospite all’interno della
struttura per sentirsi dare risposte certe. Il
presidente scende nell’Arena. C’è grande attesa per
il suo discorso. Anche perché la posta in palio è
altissima: pagamento degli stipendi arretrati (5 mesi)
e certezze per il futuro occupazionale che non sia la
chiusura. Frattura arriva a Bojano e inizia. Primo
problema: gli stipendi arretrati. “Se riesco a far
approvare un ordine del giorno dal Consiglio
regionale, entro 20 giorni vi pagheremo il pregresso”.
I lavoratori però, che vivono queste situazioni da
anni, conoscono bene come funziona il meccanismo
in Regione.
Ossia: il presidente della Giunta non ha bisogno
che il Consiglio approvi un ordine del giorno per
pagare loro gli arretrati. Anche perché l’ordine del
giorno non ha nessun valore. E’ una carta con cui si
invita a fare qualcosa. In altre parole: sono
chiacchiere. Così il primo dubbio che sorge in sala é:
ma questo a che gioco sta giocando? Si procede con
l’atteso discorso del presidente della Regione Molise
e si affronta il tema del futuro: Il rilancio della filiera
avverrà con le cooperative. Quelle stesse cooperative
che a giugno aveva proposto il ministero del Lavoro
e che in Regione Molise si accantonarono perché era
aperta la trattativa con i siciliani di Leocata.
Quindi, in sala, la domanda sorge spontanea:
perché si sono persi questi sei mesi? Ma bisogna
guardare al futuro, non al passato. E il futuro porta a
questo: l’azienda deve restare chiusa per 18 mesi per
essere rilanciata. Ma se stiamo chiusi per 18 mesi, si
chiedono i lavoratori, perdiamo il mercato, gli
allevatori già non ci sono più, gli unici che ci
guadagnano sono coloro che dovranno effettuare i
lavori per la ristrutturazione aziendale. Ma bisogna
guardare al futuro. Tanto che il buon Frattura
ricomincia con la solita tarantella: “La responsabilità
di questa situazione non è mia”. I latini dicevano:
excusatio non petita accusatio manifesta. Cioè:
affannarsi a giustificare il proprio operato senza che
sia richiesto può infatti essere considerato un indizio
del fatto che si abbia qualcosa da nascondere. Allora
ecco che qualcuno dei lavoratori in sala, che
combatte con la mancanza di stipendi arretrati, che
non ha soldi per comprare il pane alla propria
famiglia, quel qualcuno chiede al presidente della
Regione: Sappiamo che tu sei presidente da quasi un
anno, quindi, assodato il fatto che qui nessuno ti sta
accusando di essere responsabile della condizione
della Gam. Fino al 2013. Però sta di fatto che noi
lavoratori fino al giorno della tua elezione abbiamo
lavorato. Da quando ci sei tu e il tuo centrosinistra
con Petraoria, Scarabeo, Nagni e Facciolla al
comando, qui è tutto fermo.
Ora, dal momento che non te lo ha ordinato il
medico di fare il presidente della Regione, ti
chiediamo: Sapevi a cosa andavi incontro quando ti
sei candidato? Vuoi vedere che ora la responsabilità
è di coloro che ti hanno votato dandoti fiducia?”. E
Frattura cosa fa? Sbatte i pugni e se ne va. Torna sul
suo trono, a via Genova. Riunisce la sua consulente
Carmela Lalli, legata a Dante Di Dario, porta con se
l’ingegnere Nicola Baranello, nuovo amministratore
Gam e convoca una conferenza stampa. E che dice?
Che non accetta insulti, che non metterà più piede a
Bojano, e che riceverà in Giunta solo quei pochi
rappresentanti dei lavoratori che si comportano da
persone educate (nel senso che non fanno domande?
ndr). Per il resto, tutto come prima. Forse arrivano gli
arretrati (due mesi) entro 20 giorni e la Gam resterà
chiusa perché si devono fare i lavori di
ammodernamento degli impianti. Chi li farà?
Si vedrà.
Intanto Frattura viene istituzionalmente difesa dal
suo compagno di partito, Pietro Maio, che da buon
comunista si comporta come tutti i comunisti
molisani che siedono nelle istituzioni: difende il
presidente e abbandona i lavoratori. “Forse si era
abituati a fare manifestazioni e vedere arrivare
milioni di euro sperperati pochi giorni dopo con una
delibera.
Ciò non succederà più. Pagheremo i debiti, ma non
faremo mai una destinazione di fondi in modo così
leggero e superficiale. Senza linee di produzione, con
un deficit così alto non c'è minaccia che tenga a farci
tornare indietro su questa posizione.
Se così fosse, mamma regione allora dovrebbe
intervenire spendendo le proprie risorse per aiutare
tutti i 35.000 imprenditori della Regione Molise che,
in modo diverso, versano i difficoltà” chiude Frattura.
Quella stessa mamma Regione che fino ad oggi ha
dato soldi pubblici anche all’architetto senza che
realizzasse l’opera per cui era stato pagato?
giorug
Frattura appare come Luigi XVI re di Francia.
Inizialmente amato dal popolo, con il passare del
tempo il re di Francia si dimostrò inadeguato se-
condo gli storici a ricoprire tale ruolo. La sua in-
decisione e il suo forte conservatorismo
portarono il popolo a rifiutarlo ed odiarlo in
quanto simbolo del potere assoluto esercitato
dalle monarchie europee. Erano gli anni della ri-
voluzione francese, il periodo della crisi finan-
ziaria in cui la Corte sperperava denaro nel lusso
più sfrenato e al popolo affamato si sussurrava
di mangiare le brioche. Era il diciottesimo secolo,
quando la Francia era divisa in Nobiltà (che
aveva il monopolio delle cariche pubbliche e go-
deva di numerosi privilegi economici e fiscali), il
clero, e il terzo stato (borghesi, commercianti e
artigiani, proletariato urbano e contadini. In-
somma, lo strato più numeroso e vario della po-
polazione). Le analogie con i tempi odierni sono
tanti: la crisi finanziaria del terzo millennio ha
spazzato via l’intera classe sociale della borghe-
sia media. La disoccupazione sta toccando tassi
elevatissimi. Il popolo medio stenta a sopravvi-
vere. La povertà dilaga. La classe politica diri-
gente sta dimostrando inadeguatezza al ruolo per
il quale è stata chiamata a dare risposte certe in
termini di azioni concrete. L’atteggiamento del
presidente Frattura di fronte al problema Gam è
emblematico. L’assenza di volontà al dialogo che
si evidenzia di fronte a risposte che il presidente
non dà perché, forse, non sa cosa dire o non può
dare, la sua tendenza ad abbandonare il dialogo
di fronte a domande scomode, portano ad analo-
gie a dir poco inquietanti. Dopo un anno dalla
sua elezione, Frattura non ha ancora capito un
dato fondamentale: l’essere stato acclamato pre-
sidente a furor di popolo non determina automa-
ticamente l’adulazione sic et simpliciter per tutti
gli anni di mandato. I molisani gli hanno conse-
gnato le chiavi della Regione sulla base di una fi-
ducia poggiata sulle parole. Hanno acquistato
Frattura sulla parola, a scatola chiusa. Ora però
ci vogliono i fatti. E se non ci sono risposte con-
crete alla fame vera che il popolo ha, non si ri-
schia una semplice delusione politica. Ma una
mobilitazione sociale senza precedenti per i
tempi moderni. Finché Frattura e i suoi non capi-
ranno che governare non vuol dire giocare, finché
non capiranno che le altre aziende e i loro lavo-
ratori hanno la stessa valenza, se non la prece-
denza, sulle aziende che più stanno a cuore al
presidente (energetiche, edili, bande larghe,
ecc…), se non lo capiranno il Molise rischia
un’implosione senza precedenti. Oggi c’è chi an-
cora vuol dare fiducia alle parole.
Ma se ci saranno sempre e solo chiacchiere, il
Molise avrà un destino segnato con una più mo-
derna presa della Bastiglia.
Irene Corsini
Da Luigi XVI a Frattura, il Molisedi oggi comela Francia di allora
Alcuni lavoratori chiedono: ma lei sapeva a cosa andava incontroquando si è candidato? Il presidente si urta e abbandona l’incontro dei lavoratori che da 4 giorni occupano la fabbrica
CAMPOBASSO. "Nell'attuale situazione di crisi che
incide profondamente sulla serenità delle famiglie, le
persone anziane, che hanno affrontato situazioni diffi-
cili ed hanno contribuito allo sviluppo economico e so-
ciale dell’Italia, possono offrire un punto di riferimento
importante e trasmettere forti valori morali e compor-
tamentali per il superamento delle difficoltà e per lo
sforzo di creare adeguate prospettive di vita, contri-
buendo così alla coesione sociale.
Pur in presenza della persistente crisi economica, che
sembra mettere in discussione i valori del welfare, gli
anziani del mondo agricolo meritano maggiore atten-
zione da parte delle Istituzioni" è quanto sottolinea Ni-
cola Enzo Salvatore, presidente di Federpensionati
Coldiretti Molise, che guiderà la delegazione molisana
all’Assemblea Nazionale, che si svolgerà il 21, 22 e 23
gennaio e che celebrerà anche i 45 anni dell’Associa-
zione, alla quale aderiscono settecentomila iscritti, di
cui oltre dodicimila molisani.
Durante l’assemblea verranno affrontati i seguenti
temi: Rapporto tra generazioni con il ruolo dei nonni
nel sostegno e la formazione delle famiglie; presidi ter-
ritoriali nelle aree rurali per una maggiore fruibilità dei
servizi socio-sanitari e alla persona; famiglia e livelli
essenziali di assistenza a valore aggiunto; iniziative ed
esperienze con il ruolo attivo del pensionato quale mo-
dello di traino culturale, economico e solidale.
Durante l’Assemblea di Federpensionati Coldiretti,
coordinata dal presidente nazionale, Antonio Mansueto
ed a cui parteciperanno il Segretario Generale Coldi-
retti, Vincenzo Gesmundo, ed il Presidente Confederale
Roberto Moncalvo, verranno testimoniati esempi di al-
cuni pensionati coltivatori, che racconteranno storie
specifiche di impegno nel sociale e nel trasmettere pro-
fessionalità.
“Il ruolo dei nonni, ricorda poi Nicola Enzo Salvatore,
è fondamentale per il giusto equilibrio delle future ge-
nerazioni.
Per i bambini, le persone più amate, i genitori, sono
anche quelle un pò temute, poiché è a loro che spetta
dare le dritte su come imparare a comportarsi nella so-
cietà e nella vita; mentre le persone preferite, i nonni in
particolare, solitamente sono esentati da questo grave
compito, con il risultato di potersi abbandonare full
time ad un rapporto di crescita e di forte complicità con
i loro nipoti, contribuendo a farli crescere sicuri ed
educati.”
CAMPOBASSO. La profonda crisi che il
commercio molisano sta attraversando
non è soltanto il frutto di politiche nazio-
nali recessive, ma è anche la conse-
guenza di politiche locali sbagliate, che
poco si sono preoccupate di venire in-
contro alle reali esigenze dei commer-
cianti. Sul banco degli imputati vanno
messe anche le politiche locali, sbagliate,
quando esistenti, se non addirittura as-
senti. Se la crisi è un dato incontroverti-
bile a livello nazionale, a livello locale è
invece imputabile anche al disinteresse
dell'amministrazione comunale.
Anche Campobasso conosce ormai da
tempo la vergogna e il peso di una narra-
zione politico-amministrativa totalmente
al di fuori della realtà, laddove la voca-
zione commerciale del capoluogo non
solo è stata trascurata ed ignorata, ma
addirittura spesso vissuta come un fasti-
dio. Basta vedere, su tutto, ma non è certo
l'unico esempio la tristissima parabola
discendente del centro murattiano e, in
particolare, del centro cittadino, diven-
tato l'emblema di anni di politiche falli-
mentari e clientelari. In questo contesto è
da condividere il timore dei commer-
cianti e delle imprese artigiane che chie-
dono giustamente alla politica un impe-
gno concreto, anche se sgravi fiscali,
diminuzione del costo del lavoro, accesso
più agevole al credito e snellimento reale
degli adempimenti burocratici devono
essere azioni preminenti del Governo
nazionale. Dall'altra, bisogna incalzare
sulle proprie responsabilità chi ha ammi-
nistrato e dovrà amministrare.
E' evidente che il settore del commer-
cio di vicinato è pesantemente colpito
dall’attuale andamento congiunturale
che si ripercuote sui consumi ed è co-
stretto a confrontarsi con le opportunità
e con i rischi derivanti dalla disciplina
sulle liberalizzazioni commerciali appro-
vate nel decreto ‘salva Italia.
Ma è altrettanto vero che negli ultimi
anni la politica ha evitato di affrontare la
questione ed oggi è solo la grande distri-
buzione a leccarsi i baffi.
Quando, però, a venir meno è il piccolo
commercio, che nel Molise ha da sempre
trainato il settore, a rischiare il collasso è
il sistema.
Ed è su questo che dovrebbe appun-
tarsi una seria politica economica.
4 TAagliolto21 gennaio 2013
C’è una misura nelle cose. In tutte le cose. Lo po-
stulavano gli antichi. Non lo applicano i moderni.
Nel caso, il modernissimo governo regionale, che
s’era annunciato rinnovatore, normalizzatore e s’è
rilevato invece vendicatore. Tagliatore di teste e ob-
nubilatore di coscienze.
Privo di scrupoli, senza riguardi, in piena e asso-
luta autarchia. Una generazione venuta alla ribalta,
indicata di qualità, è finita degenerata nelle panie
dell’esercizio del potere. Assoluto, irriguardoso,
malmostoso. Finora ne ha fatte di tutti i colori: in
suo favore, tantissimo (indennità d’oro); a danno
degli altri, ugualmente tantissimo (in imposte e
tasse). L’iperbole è il denominatore comune di una
politica vessatoria, intimidatoria, collusa con il si-
stema amministrativo che ha cancellato il riguardo,
la stima, la considerazione, il rispetto della dignità
umana e delle regole, per far luogo alla pre-po-
tenza, all’arroganza, alla strafottenza. Nessuna re-
gola, quindi tutto in regola.
La propria. Che consente di cacciare, annullare,
vessare, avvilire, spostare, cambiare: con un rigo
scritto o un ordine orale.
Cacciare le persone; annullare i contratti; vessare
i contraddittori; avvilire i dipendenti non conside-
rati allineati; spostare le funzioni di chi non è fun-
zionale, cambiare … le carte in tavola. Del governo
regionale non si ha più cosa dire. Il quaderno delle
doglianze è pieno.
Quello delle vedette è per gran parte intonso; le
epurazioni saranno ancora tante, e lente.
Il gusto agrodolce che provano i cinici e gli inco-
scienti nel mettere in atto la loro vocazione va deli-
bato infatti a sorsetti. Sono in tanti gli “sgraditi” al
nuovo potere regionale cacciati dal novero del la-
voro, degli incarichi, delle consulenze e delle colla-
borazioni, nonostante fossero corredati di attestati
di competenza; taluni addirittura invitati a farlo
consensualmente: una forma pelosa di comporta-
mento, maschera beffarda della malevolenza.
L’acme dell’infingimento non lo abbiamo immagi-
nato, ma letto. In un atto di recesso che sublima
"Anziani, un punto di riferimento"
Da anni il settore reclama azioni e interventi per il rilancio
Est modus in rebus
Commercio, politiche poco incisive
La Coldiretti rilancia la questione sui valori morali e comportamentali
TAaglio
lto5
21 gennaio 2013
L'intervento
Come ogni anno l'Associazione per lo Svi-luppo dell'Industria nel Mezzogiorno (SVI-MEZ) ha pubblicato il Rapporto nel qualepresenta una fotografia abbastanza dettagliatadella situazione socio-economica delle regionimeridionali italiane. Ad un esame attento deidati esposti non sfuggono molti elementi dipreoccupazione per tutto il meridione, ma inparticolare per il Molise che appare la regionepiù fragile vista la ridotta dimensione del ter-ritorio, la sua conformazione e la scarsa pre-senza di popolazione. In merito a quanto èavvenuto nel complesso del Sud di Italia, ilRapporto scrive: "ci troviamo di fronte allacontrazione del reddito disponibile per dueanni consecutivi, ad ulteriore riprova dellainusuale gravità della crisi che stiamo attra-versando. Alla compressione del reddito dellefamiglie contribuisce il permanere della pres-sione fiscale, in percentuale del PIL, su valoristoricamente elevati". Date queste premesse decisamente nega-
tive osserviamo la situazione del Molise nelconfronto con le altre regioni meridionali astatuto ordinario e con tutto il Mezzogiorno.Iniziamo dagli aspetti demografici. La nostraRegione ha il più basso tasso di natalità (7,4per mille abitanti) contro un valore per tutte
le regioni meridionali pari all'8,9 per mille abi-tanti; inoltre ha il più alto tasso di mortalità(11,5 per mille abitanti) mentre la media dellealtre regioni meridionali è del 9,7 per milleabitanti. Questi valori danno l'esatta misura del pre-
occupante invecchiamento della popolazionemolisana che, essendo per larga parte anziana,ha ridotto il numero delle nascite ed ha fattocrescere il numero delle morti. Tuttavia, il Molise ha il primato per quanto
riguarda gli emigrati in possesso di laurea, in-fatti contro il nostro 32,5% l'Abruzzo ha il29%, la Campania il 22,7%, la Puglia il 28,6%, laBasilicata il 28,7%, la Calabria il 27,1% e lamedia del Meridione è del 25,0%. Questo particolare fenomeno ci fa riflet-
tere sul fatto che le famiglie molisane fannosacrifici per mantenere i figli agli studi ed i be-nefici lavorativi di questo personale qualifi-cato vengono raccolti dalle regioni delCentro-Nord o addirittura da paesi esteri.Per quanto riguarda i giovani dobbiamo no-
tare innanzi tutto che il livello di disoccupa-zione è molto più alto, infatti per le personeal di sotto dei 24 anni il tasso medio di disoc-cupazione delle regioni meridionali arriva al46,9, contro il 17,2 che è il tasso di disoccu-
pazione complessivo. In questa classifica ilMolise ha un valore del 41,9, quindi inferiorea quello del Mezzogiorno, ma superiore sia aquello dell'Abruzzo (33,0) che a quello dellaPuglia (41,5); molto al di sopra sono le altreregioni, soprattutto la Calabria (53,5). Il Rap-porto SVIMEZ, inoltre, osserva i giovani tra i15 ed i 34 anni che non lavorano e non stu-diano in percentuale sulla popolazione di etàcorrispondente: qui la media del Mezzogiornoraggiunge il 35,7% mentre al Centro-Nord èdi quasi la metà, 18,1%. Il Molise ha un valoredel 27,1%, superiore a quello dell'Abruzzo,che è del 20,5%, ma inferiore a quello delle
altre regioni meridionali dove il massimo èraggiunto dalla Campania con il 38,8%. L'occupazione femminile è decisamente al
di sotto di quella maschile, infatti il tasso dioccupazione delle donne nelle regioni meri-dionali è pari a 31,6 mentre quello degli uo-mini è di 56,2, differenza molto minore èinvece nel tasso di disoccupazione che è di19,3 per le donne e 15,9 per gli uomini. Ciò sta a significare probabilmente che
molte donne meridionali una volta perso illavoro rinunciano a cercarne un altro, quindiescono gradualmente dal mondo del lavoro enon figurano più tra i disoccupati.
Molise: ultimo nel tasso di natalità, primo nella quota di emigrantiÈ preoccupante il quadro che emerge dai dati pubblicati nel rapporto SVIMEZ
E’ assodato. La domenica, infuso di Angelus, ilpresidente facente funzioni della giunta regionaledel Molise, Michele Petraroia, diventa particolar-mente buono. Il suo animo e la sua mente siaprono alla solidarietà, e le distinzioni acide e ur-ticanti praticate nei confronti del governo che hapreceduto il suo, si attenuano. Anzi scompaiono, esorge spontaneo il bisogno di appellare – urbi etorbi - che il Molise non si spacchi sulle vertenzeche riguardano la Protezione civile, la Gam, l’It-tierre, la Cig in deroga, ed eviti ogni strumenta-lizzazione politica a danno dei lavoratori. Dallunedì al sabato di ogni settimana non c’è oc-casione però che non si presti ad essere uti-lizzata per addebitare alla passata gestionetutto il danno e il male possibili. Unacontinua dannazione che lui e gli altridella giunta si incaricano di tradurrein atti di violenza amministrativa (illicenziamento dei 218 contrattistidella Protezione civile, l’abban-dono al proprio destino dei lavo-ratori della Gam, la fuoriuscita dal
capitale e dalla gestione dello Zucche-rificio, l’insensibilità verso le paturnie dei re-
sponsabili dell’Ittierre eccetera eccetera) giustifi-candoli come imprescindibili dalla “funzione istitu-zionale e prerogative di legge” . Ma la domenica,quando gli viene l’estro di comunicare il propriopensiero, la propria coscienza, i propri sentimenti,le parole si addolciscono e scorrono fluide alla ri-cerca dell’intesa, della collaborazione,del “voglia-moci bene” in nome dei lavoratori licenziati, dellesocietà in difficoltà, delle dismissioni societarie,della indifferenza ai guai altrui. Scordiamoci il pas-sato. Chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato. Questo la domenica. Giorno in cui gli viene facile inzuccherare le
cose, e far sapere al popolo molisano che la giuntaha confermato “quale unico tavolo di confrontoquello coordinato dal Prefetto Di Menna cheagendo al di sopra delle parti verificherà la dispo-nibilità dei fondi per il 2014, gli impegni del Go-verno e le alternative occupazionali per i lavoratoriin raccordo col Sottosegretario De Camillis, coiSenatori Di Giacomo e Ruta, con i Deputati Levae Venittelli, con la Regione e con l’Agenzia dellaProtezione Civile”. Tutti assieme, appassionata-mente, quindi. Un assaggio, tanto per gradire. Per-ché, più in generale, per il domenicale Michele
Petraroia, “sulle emergenze che assillano il Moliseè auspicabile un mutamento di clima che accantonila strumentalizzazione politica (quella degli altrinon la propria, s’intende – ndr) e privilegi la ricercadi soluzioni condivise e di percorsi amministrativiunitari. Il Governo non ci riconoscerà mai l’Area di
Crisi se mancherà l’appoggio di tutte le forze par-lamentari e se negli stessi comuni dove si adotta ildeliberato da inoltrare alla Presidenza del Consi-glio dei Ministri si agisce con timidezza, scarsa con-vinzione e poca determinazione. Sarà arduostrappare al Ministro del Tesoro la restituzione dei5 milioni di euro sulla cassa in deroga tolti al Mo-lise nel 2012 per pagare i 1.626 lavoratori in attesadel 2013, se la delegazione parlamentare si spacca.Non sarà facile il 29 gennaio a Roma ottenere ga-ranzie sugli ammortizzatori sociali per i 700 dipen-denti Ittierre se le forze politiche non siadoperano unitariamente col Ministro del LavoroGiovannini. Una simile unità è condizione indispen-sabile anche a tutelare i lavoratori della GAM al dilà degli schieramenti, dei partiti e della politica!”.Diamine, come non pensarci prima!
Dardo
Per il presidente facenti funzioni della giunta regionale, sulle emergenze che assillano il Molise è auspicabile un mutamento di clima che accantoni la strumentalizzazionepolitica e privilegi la ricerca di soluzioni condivise e di percorsi amministrativi unitari La domenica, Michele Petraroia diventa buono ed ecumenicoLe parole si addolciscono e scorrono fluide alla ricerca dell’intesa,
della collaborazione,del “vogliamoci bene” in nome dei lavoratori licenziati,
delle società in difficoltà, delle dismissioni societarie, della indifferenza ai guai altrui
Entrambe le coalizioni sono a lavoro per
scegliere il candidato sindaco ma questa
volta saranno i cittadini a decidere. Sia
il centrodestra che il centrosinistra, in-
fatti, stanno organizzando le consulta-
zioni primarie per coinvolgere i
campobassani e dare loro la possibilità
di decidere direttamente chi dovrà sfi-
darsi alle amministrative di maggio.
Largo alla partecipazione e al coinvolgi-
mento dei cittadini, dunque, che, attra-
verso le primarie, potranno valutare con
largo anticipo i diversi candidati e deci-
dere chi è il più rappresentativo della
coalizione e soprattutto chi sarà in
grado di battere gli avversari. Il Partito
Democratico ha, certamente, una mag-
giore propensione per questo tipo di
consultazione anche se finora non è mai
stata utilizzata per la scelta del sindaco
e quindi il circolo di Campobasso, ieri
pomeriggio, ha già tenuto il primo in-
contro per discutere delle primarie e
organizzare la consultazione che sarà
una selezione aperta a tutti i partiti e
movimenti che si riconoscono nei valori
del centrosinistra e che darà forma ad
una proposta innovativa e riformista. La
fase preparativa consentirà di intra-
prendere un’ampia discussione su temi,
problematiche e proposte per una nuova
città, e porterà, con il contributo di tutte
le forze di centrosinistra, all’elezione di
una nuova guida amministrativa che
sappia portare la città capoluogo a rap-
presentare al meglio la Regione. Lo
stesso vale anche per il centrodestra che
ha deciso di scegliere attraverso le pri-
marie il prossimo candidato sindaco. In
questi giorni il coordinamento dei partiti
di centrodestra formato dai rappresen-
tanti di Forza Italia, Nuovo Centro De-
stra, Fratelli d’Italia e Progetto Molise
costituirà il comitato promotore, ovvia-
mente aperto a tutti coloro che hanno
voglia di dare un contributo e credono in
questo ambizioso progetto politico. Un
progetto che nasce per includere tutte
le forze moderate presenti sul territorio,
per dare il via a un nuova stagione at-
traverso il pieno e diretto coinvolgi-
mento dei cittadini e che vuole essere
infine l’espressione tangibile di un
reale, radicale e auspicato cambiamento
rispetto al “modello” Frattura. Fin qui le
comunicazioni, per così dire, ufficiali
diffuse dai partiti. Altro è, invece, il la-
voro più discreto ma altrettanto frene-
tico che le coalizioni stanno svolgendo
per dare consistenza alle primarie e
riempire le consultazioni di nomi e con-
tenuti. Sia da una parte che dall’altra
alcune candidature sono note ma non
del tutto certe, si tratta di nomi che cir-
colano da tempo ma, fino alla fine, non è
escluso che potrebbero esserci delle
sorprese con partecipazioni nuove e
inaspettate in grado di sconvolgere
completamente il quadro finora deli-
neato.
Mancherebbe poco al completamento dei lavori per la realizzazione del collegamento
pedonale dal terminal a Via Mazzini. Ma il Patto di stabilità, una delle formule ammi-
nistrative più controverse e astruse - che limita l’autonomia gestionale degli enti lo-
cali, e sta mettendo in ginocchio le imprese - impedisce, appunto, che alla ditta
appaltatrice dei lavori, la P.Q. Edilizia, vengano pagati gli stati di avanzamento. E, sic-
come senza soldi non si cantano messe, la P.Q. Edilizia è stata, suo malgrado, costretta
a sospendere i lavori. Ormai e quasi un anno che il cantiere è chiuso e attende di es-
sere riaperto, cosa che sarebbe possibile se ci fosse qualcuno in grado di by-passare
il Patto di stabilità dando il via libera a ciò che rimane da fare per completare l’opera.
Stiamo parlando di un progetto vecchio di 20 anni. Finanziato per una parte con i
fondi della legge 64 (Cassa per il Mezzogiorno) e per l’altra con i fondi regionali.
Anche questa duplicità di finanziamento, naturalmente, non giova alla snellezza delle
procedure. Comunque, molte difficoltà sono state superate. Ciò che invece rimane un
ostacolo insormontabile è il Patto, tanto più se in presenza della disponibilità delle ri-
sorse finanziarie per tacitare l’impresa e per portare a termine i lavori. Un Paese che
impiegando 20 anni progetta un’opera pubblica, riesce a trovare i finanziamenti, rie-
sce ad appaltare i lavori e, a un passo dal conclu-
derli, se li vede bloccati dal Patto di stabilità, è
un Paese da barzelletta. Un Paese, cioè, in cui è
del tutto naturale trovarsi in crisi, incapace di ri-
partire, di investire, di svilupparsi. Campobasso,
visto il numero di opere pubbliche che datano 10
e più anni, ancora da portare a termine, può es-
sere elevato a paradigma della crisi e della im-
possibilità di superarla. Il collegamento
pedonale rientra tra le scelte programmatiche a
corredo della piena agibilità e funzionalità del
terminal delle autocorriere. Dovrebbe consentire
alla massa dei viaggiatori, soprattutto in corri-
spondenza degli orari di entrata e d’uscita dalle
scuola e dagli uffici, di defluire comodamente e di
raggiungere rapidamente il centro cittadino. Sono anni, invece, che lo sciame umano
lungo le carreggiate degli svincoli d’accesso e d’uscita dal terminal, è costretto a ve-
dersela con il traffico automobilistico, sistematicamente a rischio della propria inco-
lumità. Uno spettacolo a dir poco indecente per una città che si fregia del titolo di
capoluogo regionale. Spettacolo tanto più intollerabile se posto dinanzi alla consta-
tazione che il collegamento pedonale è lì, che fa bella mostra di sé, ma inutilizzabile
per via del Patto di stabilità che impedisce all’impresa P.Q. Edilizia di completarlo,
ma non di mettere in mora la stazione appaltante. Spettacolo, tra l’altro, di cui, stando
così le cose, non è preventivabile la fine.
Dardo
CAMPOBASSO. Oggi alle 17,00 presso il
“Salone Celestino V” della Curia Arcive-
scovile l’ARVAS Molise avrà come for-
matori all’interno del suo corso di
formazione per volontari di assistenza
sanitaria, i ricercatori della NEURO-
MED nella conferenza dal titolo: “Pre-
venzione dell’ictus cerebrale e delle
malattie cardiovascolari dal Progetto
Moli-sani al Registro Molisano dell’Ic-
tus Ischemico (REMOLIC)”.
A relazionare sul tema saranno Gio-
vanni de Gaetano e Licia Iacoviello del
Dipartimento di Epidemiologia e Pre-
venzione delI’ IrccsS. Istituto Neurolo-
gico Mediterraneo “Neuromed” di Poz-
zilli. Concluderà l’incontro il cardio-
logo Vincenzo Centritto, Presidente
dell’Associazione Cuore-Sano onlus di
Campobasso.
E’ un momento di formazione orientato
all’apprendimento basato sull’espe-
rienza della ricerca scientifica. I futuri
volontari di assistenza sanitaria del-
l’ARVAS saranno coinvolti su un tema
di grande interesse e attualità. L’evento,
è organizzato dall’Associazione Cuore
Sano onlus Durante l’ incontro forma-
tivo, verranno affrontati temi di preven-
zione e salute, con particolare riguardo
all’ictus cerebrale, prendendo spunto
dai risultati del noto progetto “Moli-
sani” e illustrando il progetto REMO-
LIC, iniziato prima della fine dell’anno.
Questo appuntamento è il secondo di
una serie di incontri pubblici che si
svolgeranno nel 2014 in vari comuni
della Regione. Come nelle precedenti
iniziative di comunicazione, organizzate
dall’Associazione Cuore Sano onlus
questo incontro per i futuri operatori di
assistenza sanitaria sarà un’occasione
per avere un contatto diretto con gli
esperti della prevenzione.
621 gennaio 2014 Campobasso
Comunali, coalizioni a lavoroper organizzare le primarie
I campanili della salute a Campobasso
Il collegamento pedonaledel Terminal con Via Mazzini è un’altra opera pubblica bloccatadalla stupidità amministrativa
Per i volontari di assistenza sanitaria in preparazione un apposito corso
Giovanni De Gaetano
Progettato per consentire ai viaggiatori e ai pendolaridi raggiungere rapidamente il centro cittadino
Senza soldi non
si cantano messe:
la P.Q. Edilizia,
suo malgrado,
è stata costretta
a sospendere i lavori
e a mettere in mora
l’amministrazione
comunale
CAMPOBASSO. La terrà, ieri, è
tornata a tremare per il terre-
moto mentre il sistema della
Protezione civile sta conoscendo
non pochi problemi dopo le de-
cisioni assunte dalla Regione
che ha ritenuto fare a meno dei
precari. "Per gli ex dipendenti
della protezione civile dopo il
danno anche la beffa! Prima
vengono licenziati e poi proba-
bilmente chiamati per ovviare
alla naturale carenza di orga-
nico". La denuncia è stata pre-
sentata dal sindacato Cobas a
firma di Maria Luisa Di Bianco.
"Da ieri infatti si vedono girare
negli uffici della protezione ci-
vile alcuni dipendenti che hanno
già riconsegnato i cartellini e
quindi licenziati. Pare che questi
lavoratori siano stati chiamati
per uscire dall’impasse in cui si
trova la protezione civile o co-
munque se ciò è frutto di inizia-
tive personali degli ex
dipendenti, nessuno prende i
dovuti provvedimenti. Tutto ciò
accade in barba alle più elemen-
tari regole della pubblica ammi-
nistrazione e quindi non
tenendo conto che gli stessi non
hanno più alcun titolo per en-
trare negli uffici ne tantomeno
per sbrigare pratiche, senza con-
tare che così facendo, i dipen-
denti in questione, si espongono
al rischio di essere denunciati
dalla amministrazione stessa,
nella malaugurata ipotesi che
uno di loro possa incappare in
un incidente e procurarsi ferite
o lesioni". Ora si è corso ai ripari
nel tentativo di non lasciare la
struttura priva di dipendenti. "Ci
pare giusto portare a conoscenza
dell’opinione pubblica questi
fatti per continuare a rimarcare
la frettolosità, l’inadeguatezza e
la superficialità delle decisioni
dei vertici fin qui prese senza un
adeguato confronto sindacale,
anzi, addirittura anticipando de-
cisioni il giorno prima del tavolo
di concertazione convocato in
prefettura, a questo punto con il
chiaro intento di bloccare qual-
siasi trattativa".
CAMPOBASSO. Lunedì 27 gennaio a Campo-
basso, in occasione della Giornata della Memoria,
presso l’Auditorium dell’ex GIL in via Milano, si
terrà un reading letterario con testi di diversa na-
tura che ricordano la Shoa, organizzato da una vera
e propria rete operativa di associazioni e enti pre-
senti sul territorio molisano. Infatti, l’evento è pro-
mosso e organizzato dal Cidi (Centro Iniziativa
Democratica Insegnanti), dalla Biblioteca Provin-
ciale “Pasquale Albino”, dalla Società Dante Ali-
ghieri Comitato di Campobasso, dall’Anpi
(Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Comi-
tato Provinciale di Campobasso, dall’Associazione
Culturale Officina Sociale Campobasso e da Libera.
Il programma, che prederà il via alle ore 16.00,
prevede libere letture aperte a studenti e non solo,
con brani tratti da differenti testi presenti nel cata-
logo della Biblioteca provinciale di Campobasso “P.
Albino”, selezionati e montati opportunamente dai
bibliotecari della struttura provinciale; a seguire ci
saranno due interessanti interventi rispettivamente
del professor G. Cerchia, sul volto oscuro del XX se-
colo, e del professor M. Colabella, sugli ebrei stra-
nieri internati in Molise durante la Seconda Guerra
Mondiale. A concludere degnamente il lungo pome-
riggio, ci saranno gli attori Giorgio Careccia e Palma
Spina che interpreteranno testi appositamente
scelti sull’argomento.
721 gennaio 2014Campobasso
Protezione civile, tutti richiamatiTerremoto, Di Bartolomeo assicura: scuole agibili
Shoa, una maratona letteraria
In riferimento alle scosse telluricheavvertite nella mattinata di ieri alleore 8.12 il sindaco di Campobasso,Gino Di Bartolomeo ha comunicatoche gli edifici scolastici comunali sonostati oggetto, per il passato, di appositistudi per la verifica della loro vulne-rabilità. Alla luce delle risultanzeemerse, gli edifici a rischio sono statioggetto, nel tempo, di ordinanze dichiusura ed allo stato non sono utiliz-zati. In ogni caso i tecnici comunalihanno proceduto ad un ulteriore so-pralluogo negli edifici scolastici, al finedi verificare eventuali problematiche.Gli edifici scolastici comunali sono ri-sultati agibili e, pertanto, allo stato nonvi sono ragioni e impedimenti per ilnormale prosieguo delle attività scola-stiche.
La scossa di terremoto ha spinto i vertici
della struttura a richiamare i precari
La lettura di diversi testi accompagnerà la giornata della Memoria
La sede della Protezione Civilea Campobasso
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA
ANNO X - N° 16 - MARTEDÌ 21 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
1121 gennaio 2014Isernia
ISERNIA. Un’amministrazione regionale avvertita come “lontana dallenostre esigenze” e che “non perde occasione per renderci difficile ognicosa, tagliando servizi essenziali alla collettività”. Così Giacomo d’Apollo-nio, consigliere di ‘Isernia in Comune’, durante l’assise civica sulla questionedella riorganizzazione aziendale Asrem, che vedrebbe, di fatto, l’ospedale‘Veneziale’ falcidiato dai tagli lineari. D’Apollonio, già in campagna elettorale,espresse forte preoccupazione sul ridimensionamento che la Regioneaveva allo studio per la città di Isernia. I tagli avrebbero interessato sia i ser-vizi sanitari che la presenza di uffici regionali decentrati, senza contarel’università. Il governatore Paolo Frattura, all’epoca, rispose con sarcasmo.“Evidentemente sorrideva alle spalle dei cittadini di Isernia – ha dichiaratod’Apollonio - che si vedono privare di preziose risorse ormai patrimoniodella città. Sorrideva sapendo evidentemente che nessuna delle promessefatte durante la campagna elettorale sarebbe stata mantenuta. E, nono-stante gli impegni presi in campagna elettorale, non mi risulta abbia affattoconsultato i cittadini di Isernia per iniziative che riguardano la città”. Il con-sigliere di centrodestra ha ricordato come negli ultimi 20, anni grazie aiprogressi della tecnologia e della medicina, ma anche e soprattutto grazieai rilevanti investimenti finanziari degli anni passati da parte dei responsabilidella Sanità nazionale e regionale, il patrimonio di servizi e di professionalitàdell’ospedale sia stato enormemente arricchito. Ma oggi, tutto questo, in un colpo solo, “è a rischio – ha spiegato d’Apol-lonio – e può essere spazzato via da un provvedimento regionale che nonconsidera affatto i progressi e gli sforzi del passato, senza tener conto deireali bisogni delle persone che vivono e operano in questo territorio. Sivuole operare un taglio lineare sull'assetto del nostro ospedale, soppri-mendo reparti, tagliando servizi, abbassando il livello dell'offerta sanitaria,senza procedere preliminarmente ad un esame approfondito per indivi-duare cosa veramente non funziona e dove intervenire per evitare sprechie recuperare risorse. Ma soprattutto – ha continuato l’esponente di ‘Iser-nia in Comune’ - non è stato effettuato un monitoraggio accurato dellepatologie riscontrate nel tempo sul territorio, del numero e della tipologiadelle stesse, con riferimento anche all'età e alle condizioni socio-econo-miche della popolazione, al fine di procedere, se proprio necessario, a taglimirati che tengano conto delle effettive esigenze dell'utenza”. La possibilità,
tutt’altro che remota, è quella che, nel giro di due anni, il ‘Veneziale’ chiudai battenti. Il Piano di riorganizzazione aziendale, in particolare, prevede lariduzione di posti letto (dai 254 attuali tra Isernia Venafro e Agnone a 166con una riduzione del 35 per cento), la soppressione delle Unità operativecomplesse di sei reparti, dei servizi di Emodinamica e di Endoscopia dige-stiva, oltre alla perdita della propria autonomia gestionale con la soppres-sione della Direzione sanitaria. “Questo taglio indiscriminato – ha affondato il consigliere di minoranza -costringerebbe i pazienti ad essere trasferiti a Campobasso anche e so-prattutto in presenza di patologie acute, con grave rischi per la stessa so-pravvivenza”. Ma la novità assoluta consiste nell’incremento dell'incidenzapercentuale di posti letto degli Istituti privati, con un rapporto del 38 percento. Non solo, ma anche la gestione delle emergenze cardiovascolari e
neurologiche verrà affidata ai privati. “Tutto questo – ha argomentatod’Apollonio - fa temere fortemente che i servizi sanitari possano esseregestiti in un'ottica meramente imprenditoriale e non nella corretta tuteladel bene essenziale della salute e della vita umana, visto che a fronte diun’asserita generale esigenza di risparmio, il Piano indica che l'attività de-mandata agli Istituti privati ‘non sarà soggetta a rigidi tetti di spesa’”. La con-clusione dell’esponente di centrodestra non può essere che una:bocciatura, senza appello, del Piano, “firmato dai vertici dell'Asrem e, quindi,sicuramente concordato con il presidente della Giunta eegionale”. Ciò,anche alla luce della totale assenza, nel Piano medesimo, “di qualsiasi rife-rimento al ruolo che l'Università, con le facoltà di Medicina e Infermieri-stica, potrebbe svolgere a supporto del servizio ospedaliero e diconsulenza medico sanitaria”.
ISERNIA. La scossa di terremoto
di magnitudo 4.2 di ieri mattina è
stata avvertita nitidamente pure
a Isernia, tanto da generare allar-
mismo tra la popolazione. Subito
l’amministrazione comunale si è
attivata per scongiurare l’insor-
gere di criticità. Pertanto, una de-
legazione composta dal sindaco
Luigi Brasiello, dall’assessore
Cosmo Galasso e dall’ingegnere
Antonio Ricchiuti ha avviato
un’azione di monitoraggio, in pri-
mis nelle scuole. La situazione
nel capoluogo pentro è apparsa
però tranquilla, dunque nessun
istituto è stato chiuso o evacuato
e le lezioni si stanno svolgendo
regolarmente. Tuttavia, conside-
rata la persistenza di movimenti
tellurici di assestamento, anche
di entità più lieve, il primo citta-
dino di Isernia ha manifestato
l’intenzione, per i prossimi
giorni, di incontrare i dirigenti
delle varie istituzioni scolastiche
della città per chiedere loro di in-
tensificare i piani di evacuazione,
nel caso si verificassero episodi
sismici più gravi. Ma si tratta – ha
precisato Brasiello – “di un prov-
vedimento precauzionale”. Il sin-
daco ha poi spiegato di aver
attenzionato anche altri edifici
pubblici, nei quali si registra un
maggiore assembramento di per-
sone. Brasiello ha quindi contat-
tato vigili del fuoco, Protezione
civile e prefettura al fine di solle-
citare, per i prossimi giorni, la
convocazione di una riunione
atta a concordare eventuali
azioni da intraprendere per ga-
rantire il più alto grado di sicu-
rezza in tutte le strutture del
capoluogo pentro.
“Tarsu, gli errori del Comune”
Il sindaco ha chiesto ai dirigenti di intensificare i programmi
“La Regione distrugge il Veneziale”La denuncia è stata fatta in Consiglio comunale da D'Apollonio
Sisma, i piani
di evacuazione Albino Iacovone replica all'Amministrazione di Isernia sul prelievo ex Eca
ISERNIA. "Ho letto il comu-
nicato stampa del Comune di
Isernia, in risposta alle mie
osservazioni,ove non si chia-
risce assolutamente niente e
non viene confutato nessuno
dei riferimenti normativi che
hanno abrogato l' addizio-
nale; paradossalmente, si fa
riferimento al solo regola-
mento comunale del 2008, da
me medesimo citato, trascu-
rando, in fatto e in diritto, che
l' addizionale è stata abrogata
dal 16.12.2009, con la legge
n.9/2009; è lo stesso regola-
mento comunale sulla
TARSU, adottato con delibera
C. C. n.24 del 13.5.2008,che
all' art.51 prevede il rinvio a
norme statali e regionali
come normativa sopraordi-
nata , modificando ogni rife-
rimento a disposizioni di
fonte secondaria ( com'è ap-
punto il regolamento)".
Lo sostiene Albino Iacovone
in una lettera aperta in me-
rito alle situazioni denun-
ciate.
"Ad abundantiam tale abro-
gazione si rinviene anche nel
comma 46 dell’art. 14 del D.L.
201/2011 N° 201 nel senso
che a decorrere dal 1/1/2013
sono soppressi tutti i vigenti
prelievi relativi alla gestione
dei rifiuti urbani, sia di na-
tura patrimoniale sia di na-
tura Tributaria compresa
l’addizionale per l’integra-
zione dei bilanci degli Enti
Comunali di assistenza (
ECA).
Ora,se l' unica giustificazione
che sostiene l' amministra-
zione comunale di Isernia nel
comunicato stampa è quella
secondo la quale l' addizio-
nale ex Eca ""......è prevista
nel regolamento comunale
della TARSU, riscossa legitti-
mamente, fin dal 2007......"" è
del tutto evidente che le mie
affermazioni sono fondate e il
Comune, a prescindere dagli
importi e dalle altre conside-
razioni che esulano dal con-
testo delle mie
contestazioni,non può esigere
una componente della
TARSU che non esiste più!
Anche le giustificazioni, del
Comune, circa un aumento
delle tariffe Tares per i com-
mercianti, sono del tutto in-
conferenti con il prelievo del
10% dell’ ex ECA non più do-
vuta per espressa abroga-
zione con legge dello Stato.
Alla luce di questo comuni-
cato stampa del Comune,
sono sempre più convinto che
dall' anno di imposta 2010,
2011, 2012 e 2013 ( e qui a
prescindere se sia Tarsu o
Tares) l' addizionale ex ECA
del 10% non esiste più!".
TERMOLI - E’ stata presentata
la proposta di deliberazione da
parte dei Consiglieri comunali di
minoranza che propone al Con-
siglio comunale, relativamente al
2014, di destinare le relative di-
sponibilità dell’art. 2 (10% del
gettone di presenza) ad un fondo
a disposizione del settore Sociale
per l’emergenza sfratti. Inoltre,
invita il Sindaco e la Giunta co-
munale a fare lo stesso. Tale
fondo andrebbe ad alimentare
un capitolo di bilancio a sostegno
del settore delle politiche sociali
in modo da poter aiutare persone
che in questo momento vivono
una situazione di disagio forte
come la perdita dell’abitazione;
esso è pensato nella logica “rota-
tiva” e della “responsabilità”,
quindi chi otterrà il sostegno
dovrà impegnarsi a restituirlo in
tempi certi in modo che sia a ser-
vizio di altri che si possano tro-
vare in una situazione simile.
Una famiglia italiana su cin-
quanta è sotto sfratto. E la mag-
gior parte delle famiglie che
rischiano di perdere l’alloggio
non vive nelle grandi città, bensì
in provincia. La costituzione di
tale fondo per l’emergenza abita-
tiva deve essere visto come un
gesto di solidarietà e di vicinanza
verso i più deboli – in quanto co-
munità - e non come atto di po-
pulismo. Quindi, destinando
parte della propria indennità, il
10%, mensile, ad un fondo di ga-
ranzia per supportare quanti vi-
vono situazioni di sfratto
esecutivo. Il fondo rotativo, ge-
stito dalle politiche sociali, ha
come obiettivo quello di soste-
nere le famiglie che, sempre più
spesso, a causa di difficoltà eco-
nomiche, perdono la propria abi-
tazione. L’iniziativa, lungi dal
fare inutili populismi, vuole es-
sere segno di uno stile di prossi-
mità e di vicinanza, con fatti
concreti e non con le parole, a chi
si trova in difficoltà in un’ottica
di condivisione e di messa a di-
sposizione delle risorse.
1221 gennaio 2014 Termoli
Consulta dello sport: consigliere Caruso chiede la revoca del presidente Farina
Zuccherificio, bieticoltori attendono ancora i pagamenti
Minacce per avere elemosina,denunciati quattro mendicanti
Emergenza abitazione, l’opposizione: devolvere parte del gettone di presenza al sociale
TERMOLI - Una piaga che
non trova sosta quella dei men-
dicanti che chiedono l’obolo
davanti a negozi e chiese, per
strada e agli incroci delle
strade. Se per la maggior parte
si limitano a chiedere senza
forzature così non è al sema-
foro di Piaza del Papa dove re-
centemente gli automobilisti
hanno denunciato le minacce
ricevute da qualche mendicante
che in alcune occasioni avreb-
bero colpito anche le autovet-
ture.
L’ultimo caso è di due giorni
fa e sempre a quell’incrocio
dove gli automobilisti avreb-
bero subito le stesse angherie.
E in questo caso sono inter-
venuti gli agenti della Polizia
Municipale, diretti dal Capitano
Ugo Sciarretta, i quali hanno
identificato quattro persone di
nazionalità bulgara ma resi-
denti in Puglia, le quali sono
state denunciate a piede libero.
Da un approfondito controllo
sulla loro autovettura, parcheg-
giata nei pressi, gli agenti
hanno rinvenuto arnesi atti allo
scasso che sono stati posti sotto
sequestro.
TERMOLI – Il Consigliere comunale di opposizione, Francesco Caruso, ha presentato una mo-zione, come primo firmatario, per chiedere la revoca dell'incarico a Presidente della Consulta delloSport, affidato dal sindaco Di Brino al consigliere Farina. “Una richiesta che avrei certamenteevitato – scrive Caruso -, visto il rapporto che mi lega all'amico Angelo, ma divenuta necessaria dopola posizione assunta dallo stesso Farina nell'ultimo Consiglio comunale, sul ruolo della Consulta delloSport e sul mancato coinvolgimento delle associazioni sportive in un vero progetto di sviluppo dellosport cittadino”. Il consigliere Caruso fa anche riferimento ad alcune dichiarazioni del collega Farinanella seduta del Consiglio comunale del 18 dicembre scorso in risposta in risposta all’interpellanzasulla “Stesura del Piano annuale impianti sportivi. Pareri Consulta dello Sport”. Il consigliere Farina,in qualità di Presidente della stessa Consulta, rilasciava dichiarazioni gravi sulla questione dell’im-piantistica sportiva cittadina, evidenziando l’inopportunità della convocazione della Consulta delloSport, in riferimento a pareri da esprimere sulle scelte dell’amministrazione, e in particolare affer-mava che “[…] L’art.2 parla chiaro, è vero…dice che la Consulta debba in un certo qual mododare degli indirizzi nella programmazione, soprattutto nell’impiantistica… che rientra nella pro-prietà del Comune. Solo che voglio anche riconoscere all’Amministrazione il merito, giustamente,di averla bypassata, perché noi abbiamo dei problemi grossi sull’impiantistica, quasi insormonta-bili… questa amministrazione ha avuto il merito di chiudersi dentro 4 mura, in una stanza, e par-lare separatamente con le associazioni interessate […] “. Nelle dichiarazioni fatte in Consigliocomunale, il Presidente della Consulta dello Sport, di fatto esprimeva un giudizio negativo sull’as-sociazionismo sportivo cittadino, affermando che “[…]bisogna anche guardare in faccia alla realtà,perché se siamo finiti in quelle stanze, dobbiamo anche ammetterlo, è per una mancanza di ma-turità delle associazioni sportive…”. “Gravi dichiarazioni espresse in Consiglio comunale – sciveCaruso -, che hanno leso la dignità e la professionalità di tutte le componenti tecniche che fannoparte dell’associazionismo sportivo, nonché per non aver fornito nessuna documentazione che at-testi l’effettivo lavoro svolto dalla Consulta dello sport”.
Prevenire gli incidenti stradali:staff tecnico nelle scuole TERMOLI - Il progetto sulla
prevenzione degli incidenti
stradali e i modi di guida, deno-
minato ‘On the road’ è stato
presentato anche nell’Istituto
Tecnico Nautico e per Geometri
“Ugo Tiberio”, grazie alla dispo-
nibilità del preside Antonio
Franzese e della professoressa
Barbara Mammarella. Gli stu-
denti delle IV classi hanno
preso parte all’incontro con la
dottoressa Elda Della Fazia, il
carabiniere e istruttore di guida
di alta velocità Carlo Virgilio e
la giornalista Valentina Fauzia.
Durante l’incontro gli studenti
hanno appreso gli effetti del-
l’alcol e delle droghe sulla per-
cezione e riflessi quando si ella
guida di un mezzo appren-
dendo anche quali sono le
nuove normative e sanzioni pe-
cuniarie per chi guida in stato
di ebbrezza o chi è causa di un
incidente e poi si è parlato di
tecniche si guida sicura.
“Siamo al quarto appunta-
mento nelle scuole – ha detto la
dottoressa Elda Della Fazia – e
abbiamo incontrato molti stu-
denti.
Quello che emerge è un
grande interesse dei più gio-
vani nei confronti dell’argo-
mento”. “In tanti – ha detto la
giornalista Fauzia - arrivano
agli incontri carichi di finte si-
curezze e pregiudizi nei con-
fronti delle leggi che regola-
mentano la sicurezza stradale e
l’assunzione di droghe e alcool.
Spesso non conoscono il peso
delle sanzioni pecuniarie e pe-
nali e gli effetti devastanti che
queste hanno sulle famiglie.
Ma grazie all’intelligenza viva
dei ragazzi, bastano 2 ore di di-
scussione e di dibattito per far-
gli avere una visione diversa
della strada, acquisiscono rapi-
damente un atteggiamento con-
sapevole e cauto”.
Gli incontri proseguiranno
anche nei mesi di febbraio e
margo negli istituti superiori
cittadini.
TERMOLI - Dovrebbe essere la settimana decisiva questa appena iniziata per i bieticoltori cheattendono ancora il pagamento del saldo dell’ultima campagna. In ballo ci sono circa 5 milioni dieuro che la società deve corrispondere affinchè i bieticoltori non attuino forme di protesta, già an-nunciate, quali l’occupazione dello stabilimento termolese e il presidio con i trattori davanti la sededella Regione Molise. Intanto entro il 24 gennaio dovrebbe tenersi un incontro tra i rappresentantidell’azienda saccarifera, Regione e dei coltivatori, anche per conoscere il futuro dell’opificio e le novitàsulla nuova campagna per la quale i bieticoltori hanno investito già euro e manodopera.
1321 gennaio 2014Termoli
SAN GIACOMO DEGLI
SCHIAVONI - In occasione
delle ricorrenze di S.Antonio
Abate e S.Sebastiano, i giovani
dell'Associazione San Giacomo
UnicaMente hanno rievocato i
caratteristici canti legati alla tra-
dizione di questi due avveni-
menti. Il gruppo composto da:
Marco La Fratta, Antonio De
Lena, Angela Tancredi, Anita De
Lena, Basso La Fratta, France-
sco D’Aloè, Giuseppe Galasso,
Jessica Vitelli, Antonio Sacchi,
Ezia Romolo, Christian Mari-
nucci, Alfonso Damiano, Um-
berto Berchicci, Michele Di
Cecco, Antonietta Marsilio, Ros-
sano Menna, Giacomo Pio Mar-
cantonio, Fernando Cristina,
Vanessa Colaneri, Antonella
Flocco, Maria Teresa Cirella,
Pietro Campagna, Mauro Moc-
cia, Angelo Di Carlo, Chiara Di
Carlo, Erika Di Bartolo, Rosaria
Natale, Martina Massei, Nicola
De Angelis, Michele Traglia,
Maurizio La Fratta, Francesco
Rosati, Ivan De Sanctis, Massi-
miliano Marsilio e Andrea La-
fratta; Giuseppe Vitelli, Rosa
Pagliaccio, Pasquale De Angelis,
Alessandro Galasso e Nicola
Celenza che si sono occupati di
friggere le "scippelle"degustate
dagli spettatori e innaffiate con
vino locale, hanno ottenuto un
grande successo. Presente al-
l’esibizione anche il sindaco del
paese, Rino Bucci, il quale ha
ringraziato i giovani protagoni-
sti.
ROMA – “E’ positivo che la Conferenza
Stato Regioni abbia raggiunto l’accordo per
la ripartizione dei fondi Feasr per lo svi-
luppo rurale: 20,8 miliardi di spesa pub-
blica complessiva per il periodo 2014-2020.
L’accordo con alcuni affinamenti, conferma
quanto prefigurato e discusso a dicembre,
e determina la suddivisione finanziaria tra
le Regioni e l’entità del cofinanziamento
nazionale e regionale dei Psr. Ora è possi-
bile e necessario passare dalla ragioneria
finanziaria alla politica strategica ed av-
viare una programmazione che favorisca la
competitività delle imprese agricole ed
agroalimentari italiane, privilegiando
quelle che garantiscono occupazione e
che si aggregano”. E’ quanto afferma
Agrinsieme, il coordinamento tra Cia,
Confagricoltura e Alleanza delle coopera-
tive italiane del settore agroalimentare. “La
nuova politica di sviluppo rurale deve rap-
presentare un forte momento di disconti-
nuità rispetto a quella 2007-2013. Nei
prossimi sette anni -sottolinea Agrinsieme
- l’attenzione non deve essere rivolta solo
alla capacità di spesa per evitare il rischio
del disimpegno automatico, ma alla qualità
e all’efficacia della spesa stessa. Dobbiamo
avere una visione d’insieme condivisa ed
una forte progettualità, oltre ad impegnarci
in modo sostanziale per la semplificazione
burocratica. Per questo motivo è necessa-
rio consolidare un partenariato effettivo
con le forze sociali agricole, indispensabile
anche per affrontare al più presto i tanti
aspetti applicativi relativi ai pagamenti di-
retti da definire a livello di Stato membro:
i due pilastri devono essere programmati
in modo integrato”. Agrinsieme conferma
la sua perplessità per la “decisione di pro-
cedere tra le misure nazionali a due linee
di intervento per la zootecnia-biodiversità
e per il Piano irriguo, che sottraggono ri-
sorse Feasr che dovrebbero essere desti-
nate alle imprese e rischiano di finanziare
sovrastrutture.
Si attende di conoscere nel dettaglio la
concreta destinazione di queste somme
per verificarne la congruità e l’efficacia
della spesa”. Agrinsieme, infine, ribadisce
che il settore agricolo ed agroalimentare
per il ruolo fondamentale che svolge per la
crescita economica, per la valorizzazione
dell’ambiente e
per la promozione sociale dell’intero
Paese, “deve trovare adeguato spazio, come
in parte già previsto, anche negli altri
Fondi strutturali europei, in particolare nel
Fondo Sociale ed in quello di Sviluppo e
coesione”.
Tagli alla sanità, interviene movimento “Difesa del Cittadino”URURI – Continua a vivaciz-
zare il dibattito i paventati tagli
alla sanità in Molise. Sull’argo-
mento è intervenuto Donato
Frate, coordinatore del Movi-
mento “Difesa del Cittadino”.
Facendo riferimento alla “Ga-
ranzia del diritto alla salute” ga-
rantito dalla Costituzione, Frate
si chiede se con la chiusura di
determinati reparti al Vietri di
Larino verranno comunque ga-
rantite le prestazioni sanitarie
ai residenti dell’interland fren-
tano oppure dovranno far rife-
rimento alle strutture
ospedaliere di Termoli e Cam-
pobasso.
Poi, in riferimento a Emodi-
namica a Termoli, Frate ha detto
che “sentendo le ipotesi di chiu-
sura verrà garantita la salute
dei cittadini?”.
In conclusione, il coordinatore
del Movimento “Difesa del Cit-
tadino”, Donato Frate, ribadisce
“che con la salute dei cittadini –
contribuenti non si possono
dare scelte di natura puramente
ragionieristica, ma si dovreb-
bero valutare le singole realtà, il
numero di residenti nelle varie
zone dove sono stati tagliati
posti letto.
Per non parlare del rapporto
tra pubblico e privato”.
Giustizia a rilento per carenza di personale,avvocati in assembleaLARINO – Dopo la soppres-
sione della sede distaccata del
tribunale di Termoli, ora a La-
rino, e il trasferimento di al-
cuni magistrati, gli avvocati
del Foro di Larino si riuni-
scono in assemblea per discu-
tere sul delicato momento
della giustizia.
Domani, 22 gennaio alle
10,30, convocata dal presi-
dente del Consiglio dell’or-
dine forense frentano Antonio
De Michele, si terrà l’assem-
blea annuale e si discuterà
anche dell’attuale momento e
difficoltà che attraversa la
giustizia per la carenza di per-
sonale. De Michele, per favo-
rire la massima parte di
presenze, ha presentato ri-
chiesta al Presidente del tri-
bunale Enzo Turco di
sospendere le udienze sia ci-
vili che penali fissate per
mercoledì, escluse quelle ur-
genti che vedono imputate
persone detenute. Nuova denominazione per diverse strade cittadine MONTENERO DI BISACCIA
– L’Amministrazione comunale
informa che sono in corso le
procedure che porteranno,
nell’arco dei prossimi mesi, al-
l’attribuzione delle nuove deno-
minazioni per diverse strade
cittadine, comprese quelle si-
tuate presso la Marina di Mon-
tenero di Bisaccia. L’iniziativa
inerente la zona a mare si è resa
necessaria perché in alcune
aree erano presenti strade non
ancora denominate, che neces-
sitavano di un’opportuna rego-
larizzazione, secondo quanto
prescritto dalla normativa vi-
gente; tra i nomi scelti attra-
verso apposite delibere di
Giunta, quindi, figurano i se-
guenti: Via Antonio Pigafetta,
Via Ambrogio Fogar, Via Vin-
cenzo Cozzani, Via Antoniotto
Usodimare, Via Isole Tremiti e
Via dei Donatori di Sangue con
relative traverse. “Si tratta di un
progetto che stiamo portando
avanti da diversi mesi – ha detto
il vicesindaco Giuseppe Di
Pinto – e che concretizzeremo a
breve. Mi piace sottolineare che
tra i nomi scelti per le nuove
strade della zona a mare, vi è
quella intitolata ai Donatori di
Sangue: la scelta è stata fatta
dalla nostra Amministrazione
quale esplicito riconoscimento
all’importante ruolo sociale
svolto dai volontari delle varie
associazioni che si identificano
in tale denominazione ed in
particolare in quella dei volon-
tari dell’Avis”.
Altre denominazioni sulle vie
cittadine riguardano sia quella
dell’area di circolazione con-
venzionale, territorialmente
non presente, denominata “Via
dei senza fissa dimora”, che
sarà ridenominata “Via della
casa comunale”, che altre
strade. Per quanto concerne la
nuova numerazione civica che
sarà applicata in Via Gramsci,
va specificato che l’iniziativa si
è resa necessaria a seguito della
realizzazione, in quella zona, di
numerose costruzioni private,
tali da sollevare l’esigenza di ri-
vedere l’attuale sistema nume-
rico.
“Anche in questo caso – ha di-
chiarato Di Pinto – così come
previsto per le altre zone, sa-
remo solerti nell’avvisare i resi-
denti nel momento in cui gli
operai del Comune appliche-
ranno la denominazione delle
nuove strade e dei nuovi numeri
civici che, tra le altre cose, con-
terranno nell’apposita targa il
nome del Paese, della strada e i
colori simbolo di Montenero,
cioè il rosso e il blu; per ciò che
concerne le variazioni ai docu-
menti di identità, patenti, ecc., il
personale degli uffici anagrafici
del Comune provvederà ai nu-
merosi adempimenti previsti
dalla Legge con uguale tempe-
stività”.
Successo per i canti di San Sebastiano e S. Antonio Abate
Psr: Agrinsieme, bene l’accordo Conferenza Stato-Regioni
A CAMPOBASSO E’ AR-RIVATA LA REGINA DELPIACERE, PROVOCANTEBRUNA, PICCANTISSIMASUDAMERICANA, SEN-SUALISSIMA, FISICO STA-T U A R I O , B E L L E Z Z AESPLOSIVA, 6^ MISURANATURALE, AMANTE DEIPRELIMINARI ...FACCIOTUTTO QUELLO CHEVUOI...SONO L’UNICACHE TI FARA’ DIVERTIREANCHE GIOCHI PARTICO-LARI, AMBIENTE RISER-VATO ANCHE LADOMENICA DALLE 8 ALLE23. TEL. 327.1743420A CAMPOBASSO PRI-MISSIMA VOLTA BELLIS-SIMA BAMBOLINABIONDA, STREPITOSA,SNELLA, FISICO MOZZA-FIATO, FONDOSCHIENADA URLO, 6^MISURA NA-TURALE, GIOVANISSIMA,
DOLCE, COCCOLONA,BRAVISSIMA, PICCANTIS-SIMA, BACI VERI, AMANTEDEI PRELIMINARI AL NA-TURALE…COMPLETIS-SIMA 389.5659454A CAMPOBASSO affasci-nante Vanessa, vera bam-bolina splendida,sensualissima, bella, vienida me, ci divertiremo allagrande… con me troveraitutto quello che cerchi, sod-disferò ogni tuo desiderio327.6980959A CAMPOBASSO BELLASIGNORA SPAGNOLA, 47ANNI, DONNA RAFFINATAE COCCOLONA, COMPLE-TISSIMA E DISPONIBILIS-SIMA PER GIOCHIPARTICOLARI, TIASPETTA TUTTI I GIORNIANCHE LA DOMENICA INAMBIENTE RISERVATO E
TRANQUILLO. CHIAMA IL333.5042781A CAMPOBASSO NA-TALY, bellezza mulatta,prima volta in città. Fisicoprorompente, 7^ misura na-turale, pronta a farti divertirecon lunghi preliminari al na-turale. Vieni a trovarmi ti faròdivertire e conoscere l’es-senza del piacere. Tutti igiorni chiama il329.4014892A CAMPOBASSO PRI-MISSIMA VOLTA STREPI-TOSA BAMBOLINA,SUPERSEXY CON FISICOMOZZAFIATO, UNABOMBA DEL PIACERE IN-FINITO. 5^NATURALE,AMANTE DEI PRELIMI-NARI, COMPLETISSIMA,ANCHE LATO B. IO INIZIODOVE LE ALTRE FINI-SCONO!!! TI FARO’ VO-
LARE IN PARADISO346.5939277A ISERNIA SUPER NO-VITA’ GIULIA, BELLISSIMABAMBOLA 19ENNE, ALTAE SNELLA UNA BOMBASEXY, MASSAGGIO PRO-STATICO E SOTTO LADOCCIA. TI ASPETTO389.4765728A CAMPOMARINO ALES-
SANDRA, PRIMA VOLTAIN CITTA’, BELLISSIMAVENEZUELANA, AMANTEDEI LUNGHI PRELIMINARIAL NATURALE, PRONTA ATUTTO, TI FARO’ TOC-CARE IL CIELO CON UNDITO! MERAVIGLIOSA ESENSUALE, TI MANDERO’IN ESTASI, AMO FARETUTTO SENZA TABU’ ESENZA FRETTA, TUTTI IGIORNI, CHIAMAMI NONTI PENTIRAI 389.4654378
1521 gennaio 2013Annunci a pagamento
PER TARIFFE E MODALITA’ DI PAGAMENTO CHIAMARE
IL NUMERO0874.698012
VERRANNO ACCETTATI SOLO GLI ANNUNCI PRESENTATI
CON DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO VALIDO.
ROTOSTAMPA MOLISESI RISERVA
DI MODIFICARE PAROLE O FRASE RITENUTE POCO IDONEE
ALLA PUBBLICAZIONE NELLA SEZIONE DEGLI ANNUNCI
Pagina redazionale singolarmente autogestitaSi consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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