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Il Sito www.aldenia.it Naturopatia L’acqua Luglio/Agosto 2011 Naturopatia Feng shui: la casa Omeopatia Miasmi e diatesi Monografia Fisica quantistica e medicina dell’energia

Aldenia Luglio 2011

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Rivista di salute naturale e conoscenza olistica

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Direttore responsabile:Lorenzo Cassigoli

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Luglio/Agosto 2011

IN QUESTO NUMERO

MonografiaFisica quantistica e medicina dell’energia 2

OmeopatiaMiasmi e diatesi 19

NaturopatiaL’acqua 28Vivere meglio con il Feng shui 34

RubricheNews dal Blog 40

AldeniaVia Marco Minghetti,7

50136 Firenze

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Bimestrale di salute naturale e conoscenza olistica

Saremo presentia

SANA 2011Bologna

8-11 Settembre

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Introduzione alla fisica quantistica e alla medicina dell’energia

Nella medicina quantistica emozionale e’ fuorviante, considerare la malattia un fenomeno collegato semplicemente ad un mal funzionamento di una parte dell’organismo causata da fattori esterni. Si deve invece considerare la malattia, una perturbazione di tutto l’insieme della struttura energetica che si manifesta attraverso quella biologica

e quindi, ricondurre la perduta funzionalità ad una scorretta o interdetta acquisizione di informazioni. Gli squilibri, le perturbazioni che abbiamo accennato sono rappresentative di questioni collegate alla presenza di contraddizioni e di errori nel codice informativo tra il nostro sistema di ricezione, cioè il cervello che rappresenta la struttura

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fondamentale che consente l’esistenza della vita in questa forma materiale. Il cervello, tra le altre cose, ha il compito di decodificare e tradurre tutti i segnali provenienti dal mondo dell’energia. Siccome purtroppo il nostro cervello non e’ in grado di decodificare correttamente tutte le informazioni che gli sopraggiungono, ci crea una illusoria realtà che non e’ altro che un ologramma. Quale significato ha l’affermazione che tutto cio’ che ci circonda visibile o invisibile, compresi noi stessi,

non e’ veramente reale, non e’ stabile, insomma tutto cio’ che e’ contenuto in questo universo e’ semplicemente un ologramma.Per iniziare questo viaggio particolare all’interno della realtà nella quale siamo immersi, è necessario conoscere alcuni elementi e condizioni fondamentali che ci serviranno come supporti insostituibili per poter arrivare a contemplare una dimensione esistenziale e questa nostra realtà sorprendente e insospettatamente, veramente straordinaria.

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Iniziamo prendendo in esame un avvenimento, ormai assodato dalla scienza che riguarda l’inizio della formazione o creazione se preferite di questo universo.

Dico “questo universo” perché quasi certamente, come vedremo in seguito, potrebbe, quasi certamente non essere il solo, infatti vedremo più avanti che esiste la concreta possibilità dell’esistenza di altri universi. Per avere qualche riferimento sull’inizio dei tempi, osserviamo quanto scritto nella Bibbia, così come punto d’inizio o di paragone, a prescindere dalle concezioni religiose o meno di ognuno.Dunque sulla Bibbia troviamo scritto che nulla

esisteva in questa infinita tenebra e che Dio iniziò la Sua creazione con la luce e poi tutte le altre cose vennero di seguito. Quindi assistiamo ad una creazione progressiva, fatta di tante parti via via create.Se invece prestiamo attenzione a quanto affermato da Lao Tze, il fondatore del taoismo, esso dice:“……una “vacua” particella venuta dal “nulla” urtò la grande massa di energia sospesa….. “non si definisce dove e dette il via così alla creazione dell’universo. Potremo continuare a portare esempi e fare paragoni ancora per molto tempo e troveremo sempre tra loro chiare e profonde analogie.Insomma è ormai certo che questo universo si sia

formato circa 15 miliardi di anni fa a causa di una enorme implosione- esplosione denominata “ BING BANG” attraverso questa esplosione tutta l’energia sospesa nel nulla è collassata trasformandosi in materia che ha iniziato a propagarsi nello spazio ed ancora oggi si sta espandendo. Da quell’ammasso primordiale, una volta che l’energia ha iniziato a trasformarsi in materia, l’universo ha iniziato ad assumere la sua dimensione e la sua forma che è quella che noi oggi vediamo che tuttavia non è definitiva. Il processo di trasformazione è ancora oggi in atto. E’ un processo lento e complesso, infatti all’inizio la materia non era come si presenta a noi oggi ,ma dopo i primi attimi (miliardesimi di secondo) le temperature all’interno dell’ammasso era scese , si fa per dire, da miliardi di milioni di miliardi di gradi, a miliardi di miliardi ed questo aveva consentito di creare particolari condizioni iniziando così a formare le prime forme di materia come plasma, non esistevano ancora gli atomi e neppure la luce.Dopo qualche secondo la temperatura era scesa a qualche miliardo di gradi in quella condizione iniziavano a configurarsi le quattro Forze fondamentali dell’universo: la forza di gravità e quella elettromagnetica che erano

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tuttavia ancora unite insieme, come la forza di interazione debole e quella forte, anch’esse non separate ma seppur congiunte si manifestavano. All’inizio erano tutta una sola forza non esistevano differenziazioni. Il richiamo a queste forze, può per la maggior parte di voi, sembrare fuori luogo o incomprensibile ma dal comportamento di queste forze che sono definite le “ forze fondamentali dell’universo” è possibile osservare lo sviluppo e le varie trasformazioni che si verificavano nell’universo primordiale. Molto tempo dopo (ovviamente rapportato alla nostra dimensione e percettività del tempo) la grande massa si era ulteriormente raffreddata giungendo a qualche milione di gradi, consentendo così la formazione dei primi atomi più semplici ed è a questo punto che le quattro forze iniziarono a differenziasi più specificatamente.Il ciclo di trasformazione è proseguito fino a giungere, dopo 300mila anni, alla nascita della luce.

Le quattro forze fondamentali.

Esiste un modello detto standard che riguarda la costituzione della materia e quindi delle Forze Fondamentali esistenti in questo universo che sono, le Interazioni Forti ( vedi le forze che tengono insieme le particelle elementari degli atomi gli atomi . Queste forze per comodità di ricerca sono state unificate in

un modello standard appunto, cioè si è trovata una struttura che rispetti i principi della Quantistica e nel contempo quelli della Teoria della Relatività.Vediamo adesso questa disposizione convenzionale delle Forze per riuscire a comprendere meglio i temi collegati alla Quantistica.Il Modello Standard ( MS) è una teoria che descrive tutte le particelle elementari, fino ad oggi sono note tre delle quattro forze fondamentali, le Interazioni Forti, quelle Elettromagnetiche, le interazioni Deboli che sono unificate nell’Interazione elettrodebole.Questi modelli standard sono stati in gran parte verificati dalle sperimentazioni con un risultato di precisione ottimo. Tuttavia in questo Modello non è compresa la gravità, perché a tutt’oggi non esiste per questa Forza una teoria coerente con la Fisica Quantistica.

L’energia: il significato ed il ruolo dell’energia.

Noi siamo fatti di energia, di luce, immersi in questo universo di energia, tutto quello che a noi appare solido, materiale che vediamo che sentiamo che tocchiamo sono sempre energia, se pur a un livello vibrazionale piu’ basso, cioè la frequenza con cui si manifesta questa determinata energia e’ di una vibrazione piu’ bassa.

L’energia rappresenta in ogni caso una capacità che

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puo’ modificarsi solo con il sopravvenire di altra energia (informazione), inoltre essa rappresenta tutte le infinite modalità che hanno il compito di esplicare l’informazione stessa. E’ infatti grazie all’informazione che si e’ costituito questo universo. La Singolarità iniziale che i fisici definiscono la Causa prima del tutto, rappresenta ovviamente anche la prima e piu’ importante informazione che ha consentito l’inizio della costituzione dell’universo. Questa prima, infinita e complessa informazione che conteneva tutte quelle esistenti e che esisteranno che si sono formate e si formeranno dalla decodificazione e semplificazione, attraverso un meccanismo inarrestabile dell’informazione Prima. Come un grande fiume con la foce a delta che riversa nel mare dell’universo informazioni continue, attraverso gli innumerevoli rami della sua foce, cosi’ il la primaria Informazione, come un unico grande fiume o meglio un unico punto, un ente apparentemente caotico e incomprensibile, lentamente si apre si semplifica e si manifesta all’uomo tramite la sua indagine per scoprire la Verita’. Queste considerazioni ci conducono alla conclusione che l’informazione, conoscendone le leggi, puo’ consentirci di connettersi con tutto e tutti ed infine anche con la Singolarità iniziale che ha creato oppure ha “pensato” e cosi’ facendo ha generandolo, questo tipo di universo, del quale non conosciamo quasi

niente.A questo proposito ipotizziamo, oppure immaginiamo un Creatore che attraverso il suo “pensiero” avvia un processo di materializzazione della Sua Essenza e tramite questo Suo pensiero e cosi’ inizia la Creazione di questo universo e all’interno di questo Egli “pensa” quindi, crea anche creature dotate di speciali prerogative, cioè di speciali poteri grazie alla loro capacità razionale. E’ sicuramente una immagine suggestiva e stimolante, tuttavia questa possibilità non puo’ essere esclusa, poiche’ nessuno conosce con certezza la storia effettiva dei motivi che hanno portato all’esistenza di questo nostro mondo e del divenire del nostro universo. Creature evolutive quali siamo noi e insieme a noi altri esseri viventi, insetti, animali di vario tipo ecc. dove l’uomo ovviamente rappresenta il progetto di maggior valore perche’ solo l’uomo ha superato la barriera della identificazione di se stesso, cioè in altri termini ha conquistato la coscienza dell’essere Non puo’ certamente evitare di domandarsi quale sia la nostra origine ed il nostro fine in questo universo. J.Jeans nel 1930 ipotizzava, che l’universo piu’ che un grande meccanismo complesso formato corpi celesti di ogni tipo, con tutte le forme di vita conosciute e sconosciute, e’ piu’ assimilabile ad un grande pensiero, ipotesi sempre piu’ accettata dai fisici. In effetti la realtà che a noi appare non sarebbe che un ologramma, il risultato

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di un unico grande movimento con la funzione di esplicitare l’ordine dell’universo invisibile, noi siamo ologrammi, immagini tridimensionali proiettate assieme alla nostra apparente realtà nel grande schermo dell’universo,la grande illusione, noi siamo si reali ma la nostra esistenza si esplicita realmente fluttuazioni di energia della dimensione dell’ordine non manifesto.

Ma se questa realtà e’ in effetti effimera che cosa rappresenta la vera realtà? Chi e che cosa siamo in realtà, come si alimenta il nostro pensiero, questo non puo’ solo essere il risultato di una corrente elettrica che circola nei miliardi fili e connessioni del nostro sistema nervoso, questa e’ solo l’impalcatura, il supporto che viene utilizzato per comunicare con noi nella dimensione della materia. Quale e’ allora il nostro compito, la nostra funzione, quando siamo relegati nella dimensione della materia o se preferiamo siamo solo ologrammi? Ecco formulata la domanda che per ognuno ha una sua risposta, che pone noi come esseri senzienti a cercare una risposta e la nostra funzione verso un epilogo che puo’ essere pensato

da ognuno in modo diverso e difforme. Noi sappiamo che per ogni tipo di esistenza, perche’ questa possa proseguire nella sua evoluzione ha la necessità fondamentale di informazioni che esplicano fondamentalmente l’Energia. Possiamo anche dire che l’informazione e’ energia esplicitata e l’energia e’ informazione criptata. Se l’informazione e’ compresa allora si puo’ parlare di comunicazione, Allora cosa significa comunicazione?

Comunicare vuol dire ricevere e dare informazioni (energia) che arrivano in ogni dove e provengono da ogni dove ed e’ attraverso l’azione delle informazioni che esiste tutto e tutto si trasforma, si evolve.

Attraverso l’informazione noi esportiamo energia, e riceviamo energia. La conclusione e’ che possiamo utilizzare ambedue gli aspetti di questa caratteristica (energia = informazione) per entrare in contatto con tutto e tutti, poi a certe condizioni conquistare il potere di modificare la realtà apparente della materia, entrando in contatto diretto con una dimensione particolare, speciale che come dimensione potremo definirla “virtuale”, perche’ in effetti questa non rappresenta una dimensione di normale esistenza

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ma qualcosa di diverso e fondamentale per accedere alla visione complessiva del significato e del fine ultimo dell’esistenza. Adesso abbiamo sfiorato il motivo, l’obbiettivo che questo si seminario propone come strumento propedeutico per svelare i percorsi alla conoscenza dei nostri reali profili e capacità sconosciute.

Sintetico concetto di mallatoia nella medicina quantica

La domanda nasce spontanea: come si procede, quali sono gli strumenti a nostra disposizione per giungere

alla percezione cosciente delle informazioni che noi riceviamo ogni milionesimo di secondo dal tutto e che tutto modificano anche noi stessi.Per giungere a possedere una coscienza sviluppata e capace di cogliere l’importanza della funzione del rapporto energia-informazione e quindi trasformazione, cambiamento e’ necessario conoscere i modi, le vie che ci guidano nel profondo di noi stessi, alla scoperta delle nostre facoltà assopite, della natura del nostro “io”. Prima tutto e’ necessario tuttavia conoscere, se pur per sommi capi, il funzionamento e le regole che

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sottendono agli scambi di informazioni nella nostra realtà esistenziale. Il rapporto della materia con la mente e la loro effettiva natura, non rappresentano solamente un tema di filosofia ma esso e’ il tema centrale della nostra esistenza. Delle vecchie concezioni della materia che vedeva la stessa come qualcosa di materialmente rigido, con le scoperte della scienza, questa materia si e’ dissolta in una sere infinita di nubi energetiche e di probabilità matematiche. Oggi sappiamo con certezza che la certezza non esiste che le particelle (cosiddette) appaiono come fantasmi, per scomparire di nuovo nel cosiddetto spazio quantistico. Elementi pulsanti che assumono le sembianze e le proprietà di onde e

dopo nell’intervallo di una frazione di milionesimo di secondo si ripresentano come particelle di materia e cosi’ via all’infinito. Questa e’ la “danza dell’universo” dove in un attimo tutto si crea e di nuovo si distrugge, mantenendo tuttavia inalterata la quantità complessiva contenuta nel “recipiente “ infinito dell’universo. (la trasformazione continua e’ rappresentata dalla struttura teologica dell’induismo e si puo’ identificare nella danza cosmica del dio Shiva il dio costruttore e nello stesso tempo distruttore)Ormai tutti sanno che la materia e’ composta di atomi che stando insieme fortemente uniti, costituiscono la materia e che a loro volta essi sono costituiti da particelle ancora piu’ piccole dette sub particelle

anch’esse fortemente unite.

La domanda e’:. quali forze tengono insieme questa materia, quindi gli atomi che la compongono? Da dove nasce, dov’e’ la sorgente di questa straordinaria energia che tutto pervade e costituisce? Cosa rappresenta in effetti lo spazio, il vuoto, quando questo e’ trasceso dalla interazione istantanea tra particelle e fluttuazioni di onda anche a distanze infinite? Dove risiede ( se esiste un luogo inimmaginato da noi) la “Mente” che informa che fa vibrare e modificare l’energia, la sua forma e natura? Quale dualità separa e unisce mente e corpo, informazione - energia e materia?

Abbiamo detto che la materia rappresenta una delle tante forme o manifestazioni dell’energia. Il principio della sua manifestazione e’ la strutturazione dell’insieme delle sue pulsazioni e variazioni infinite ma essa rimane pur tuttavia energia.

Questa energia potremo definirla una “forza” in azione ma questa forza in azione non e’ senza senso, voglio dire non e’ cieca e’ “informata” cioè essa e’ contraddistinta da qualità intrinseche, con una sua frequenza di vibrazione che rappresenta la sua qualità

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vibrazionale che essa mantiene, insomma manifesta aspetti direttivi che ne comandano le funzioni. Questa energia – forza- vibrazione e’ parte di un insieme di un progetto complessivo, corale, a cui risponde nelle diverse dimensioni in cui oscilla e al quale risponde. Cioè esiste, senza dubbio, un aspetto mentale, una natura direttiva nell’energia stessa che e’ inscindibile insomma e’ quella che i fisici amano indicare come Singolarità che noi senza dubbio ne onta, potremo definire e chiamare (se siamo d’accordo) con il suo antico nome: Dio, Creatore,Principio,Entita’ ecc. Se queste due realtà, mente ed energia e fossero davvero separate, distinte, sarebbero due mondi, due realtà, paralizzate, per mancanza di impulsi uno e l’altro per mancanza di informazioni e direttive. L’energia e le sue manifestazioni non sono mai cieche o ottuse, cosi’ la mente non e’ mai inerte. Il concetto di materia o energia si riferisce ad una manifestazione dotata di mente (informata) mentre il concetto della mente esprime l’idea della energia pensante, direttiva sulla forza.Quindi non e’ possibile che l’energia esista senza una legge o una direzionalita’ che la guidi o la informi permettendo cosi’ la sua esistenza e la conservazione della sua individualità. Per contro quindi non e’ possibile che possa esistere una informazione “pura”, svicolata e scevra da qualsiasi manifestazione energetica, poiche’ una tale forma di energia non potrebbe avere nessuno impatto o effetto nel

mondo delle energie, con il nostro mondo. L’energia rappresenta a una capacità e puo’ modificarsi solo con altra energia ( informazione)Energia ed informazione possono insieme diversificarsi e variare la loro natura ed anche l’aspetto dimensionale ma se non riusciamo ad intuire, comprendere l’unita’ di questi due aspetti in ogni entità che possiamo definire, questi resteranno sempre due aspetti dell’essere separati da un baratro oscuro e invalicabile. Per quanto complessi possono essere i livelli di conoscenza , le dimensioni vibratorie dell’esistenza, comprendere queste significa comprendere le radici dell’unita’ mente-corpo.La comprensione e la consapevolezza di questo concetto ci conduce verso la capacità e la coscienza del progetto cosmico attraverso la nostra mente. Alle connessioni intime dell’esistenza si contrappone la nostra limitata logica lineare, dobbiamo dunque ascendere da questo concetto per acquisire le capacità necessarie a comprendere in linee generali, l’essenza di questa realtà che non sempre, anzi, mai e’ completamente lineare.A tutto cio’ si puo’ giungere attraverso una condizione mentale che superi le barriere della nostra ignoranza, nella nostra linearità ottusa. I metodi che si possono utilizzare sono diversi e storicamente distanti.Noi sappiamo che gli antichi di tutti i popoli e di ogni era hanno istintivamente ricercato un contatto, una via di comunicazione tra questa realtà di esistenza

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e l’altra. Insomma avevano intuito che questa fosse solo una parte della realtà, anzi in alcuni casi essi avevano compreso che l’esistenza si realizzava con la concorrenza di diverse dimensioni di realtà. Da questa scoperta hanno tentato di trovare rimedi per i problemi materiali, come la fame, la malattia e spesso con questo sistema sono riusciti molte volte a modificare alcuni eventi, utilizzando il contatto con la dimensione dell’energia che per molto tempo e ancora oggi e’ definita “energia sottile”.Tutto questo ci conduce verso considerazioni e conclusioni che possono apparire assurde o

incredibili anche a chi gia’ si e’ inoltrato sui sentieri dell’interiorità ed ha iniziato a percepire i messaggi e le voci che ci giungono costantemente dalla dimensione “virtuale” che noi spesso non riusciamo a percepire e anche quando riuscissimo a sentirle non sapremo comprendere l’informazione, quindi non saremo in grado di utilizzarne le il contenuto.Nel tentativo di chiarire per quanto possibile questi concetti, e’ necessario immaginare che questo mondo sia separato da due stati o condizioni. Una di queste parti, dove noi conduciamo l’esistenza materiale, la definiremo: la dimensione dell’”essere manifesto”, l’altra che esiste accanto a noi senza che noi ne abbiamo coscienza che concorre fondamentalmente alla nostra esistenza, sara’ definita la dimensione dell’”essere non manifesto”. Quale significato dobbiamo attribuire a questi due stati dimensionali?

La trasformazione continua, incessante, della fluttuazione dell’energia in particella e viceversa, ogni frazione di secondo, rappresenta di per se il divenire degli eventi scelti da noi stessi. Dall’istante del nostro concepimento nel grembo materno( per rimanere nel mondo dell’essere manifesto) ogni nostra azione, movimento, la stessa crescita e la trasformazione, la formazione del nostro organismo, attraverso le regole che noi definiamo ontogenetiche, sono scelte che noi stessi facciamo, apparentemente inconsapevoli, attingendo gli eventi dalle infinite probabilità rappresentate dalle

fluttuazioni dell’energia del mondo non manifesto. Con ogni nostra scelta, spesso autonoma dalla nostra coscienza facciamo emergere da quella dimensione una la fluttuazione d’onda energetica che cambia la sua natura (momentaneamente) da fluttuazione d’onda, con infinite probabilità di eventi, in un unico evento nel mondo della materia.Ci rendiamo certamente conto che questa visione modifica fondamentalmente il concetto realtà e quindi quello rappresentato dagli eventi dagli accadimenti nella nostra vita. Potremo secondo questo concetto modificare un evento, come ad esempio, uno stato di malattia in stato di salute, quindi effettuare una guarigione senza utilizzare altri metodi. Per poter giungere a possedere la facoltà, o meglio a risvegliare la facoltà nascosta dentro di noi, e’ necessario iniziare un percorso non molto semplice ma se ben

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guidato porterà comprendere come si utilizzano le prerogative dell’energia e quindi il controllo sulle forze che regolano e guidano questa realtà. Quindi dalla malattia giungere alla guarigione che in questo caso diviene autoguarigione.Cosa significa guarigione? Come funziona questa metamorfosi che da malati ci trasforma in sani e viceversa. Perche’ cadiamo nello stato di malattia e non riusciamo a permanere in quello della salute? Forse per un universale dualismo di forze ed energie contrapposte? Oppure per lo squilibrio tra le energie che concorrono alla costituzione della materia che forma il nostro organismo, oppure per lo squilibrio energetico di una singola struttura dell’organismo che rappresenta il lavoro costitutivo dell’energia che invece ad un certo momento, forse per una errata informazione ricevuta, oppure per un disturbo interno alla struttura stessa, catalizza le distorsioni energetiche complessive che fluttuano attorno a noi creando la malattia.La materia non e’ altro che pensiero vibrante ad una frequenza inferiore, dichiarava Eistein, comunque questa energia pensiero pervade tutto l’universo.

Cerchiamo adesso di chiarire il concetto di malattia, prima di affrontare il concetto di guarigione. La malattia rappresenta uno stato anormale delle funzioni del nostro organismo . Questo stato puo’ essere causato da diversi vettori che conducono poi alla condizione di malattia.La malattia puo’ essere rappresentata anche dal distacco, o meglio ancora dalla perdita del rapporto armonioso tra mente e corpo e tutto questo puo’certamente essere causato da molti fattori fra di loro anche concomitanti. Questi fattori possono essere rappresentati da condizioni ambientali, meteorologiche, psicologiche ( interiori), igieniche, alimentari, iatrogene (cioè causate da farmaci) ecc. Queste condizioni inducono modificazioni strutturali al ricevimento nell’informazione e dell’energia, deputata al mantenimento del rapporto mente –corpo, quindi generano la malattia. La malattia rappresenta comunque un disturbo che non solo riguarda quel organismo ma essa propaga le sue distorsioni attorno a se riflettendole in tutto l’universo.(concatenazione degli effetti dell’energia).Comunque sia alla base di ogni malattia vi e’

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un problema di energia, cioè un problema di interpretazione, di codificazione e decodificazione delle informazioni. Tutto questo non basta: l’essere umano nella propria vita non vive solo di analisi concettuali o decodificazioni mentali, egli vive e’ trasportato, condizionato da fenomeni incomprensibili per ogni altra creatura vivente, egli vive e subisce l’azione delle proprie emozioni. Sono spesso le emozioni che possono determinare la salute o la malattia oppure la soluzione positiva di problemi e attività.Le emozioni sono forme di energia del pensiero che scaturiscono dal profondo che creano spesso un dualismo tra la realtà comunemente accettata da tutti e la sensazione emozionale che spesso annebbia la visione della cosiddetta realtà, lasciando alle persone piu’ sensibili la sensazione di un dualismo esistenziale. Noi impareremo ad utilizzare le nostre emozioni per la nostra Guarigione Complessiva che non riguarda, ovviamente, solo le malattie strettamente legate al nostro soma ma essa rappresenta allargare e affinare la nostra visione e percezione che lentamente ci condurrà alla consapevolezza completa della connessione universale: tutti siamo dunque connessi anche se non ne siamo coscienti. La presa di coscienza di cio’ ci condurrà ad avvicinarsi alla

connessione fondamentale con l’Unita’ Prima, per dirla con i fisici, con Dio per chi viole chiamare così, l’artefice, il creatore.Per giungere a cio’ e’ necessario conoscere e scoprire le strade che possono condurci alla Consapevolezza e quindi alla Guarigione attraverso la nostra evoluzione e ricerca interiore.A questo proposito esistono alcune tecniche specifiche che utilizzano metodi particolari, attraverso i quali il nostro cervello, di cui parleremo in dettaglio piu’ avanti, viene posto in condizioni particolari, divenendo una sorta di ricetrasmittente che ci pone in contatto con la dimensione dell’energia utilizzando i pensieri che si trasformano a certe condizioni, in cluster di quanti.. Questi pensieri-quanti, fungono da veicoli particolari, che interagiscono con l’energia e cosi’ possono giungere fino alla dimensione dove fluttua incessantemente l’energia e tra le infinite possibilità scegliere quella in grado di modificare l’evento da noi richiesto. Non deve sembrare tutto questo una specie di gioco oppure una passeggiata nella fantasia di qualche poeta moderno. Tutto questo richiede una grande preparazione, non solo scientifica generale ma una preparazione interiore di grande respiro.Svariate tecniche e scuole, da quelle orientali

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(cinesi, tibetane, africane) a quelle occidentali usate dagli “indiani” d’America o ancora, quelle usate dai famosi “stregoni” nostrani che nel Medio Evo hanno scandalizzato e sconvolto le menti impreparate degli uomini di quel tempo che hanno fatto pagare spesso con la vita le loro pratiche. Tutti questi possono rappresentare strumenti di guida per giungere lentamente alla conoscenza e all’uso dell’energia e modificare situazioni di squilibrio e quindi prevenire altre che a guarire stati di malattia. Quello che e’ veramente fondamentale e’ la presa di coscienza della condizione.

Desidero ancora chiarire, per evitare ogni equivoco che il riferimento a pratiche sciamaniche o altro non vuol sottintendere che la questione di cui si tratta in questo seminario sia vicina a certe forme di pensiero che sono solo state citate ad esempio. Questo non e’ e non sara’ mai un corso per allievi stregoni.

Tuttavia e’ la conoscenza delle funzioni del nostro cervello e delle sue proprietà come “ricetrasmettitore” sono fondamentali per la comprensione delle varie ed innumerevoli tecniche che conducono alla scoperta e al contatto diretto tra le due realtà esistenziali.

Il cervello umano e le sue funzioni

Affronteremo per sommi capi questo argomento, non perche’ esso non contenga aspetti interessantissimi ma perche’ l’obbiettivo che ci siamo posti non riguarda la fisiologia completa del cervello umano.

A priori dobbiamo chiarire un aspetto che spesso puo’ portare a conclusioni errate: la sede della mente non e’ il cervello, il cervello ha funzioni specifiche che piu’ avanti esamineremo ma la mente ovvero, la funzione mentale e’ collocata altro come vedremo ancora avanti.Il cervello rappresenta l’organo, anzi l’apparato piu’ importante e fondamentale del nostro organismo. Il suo perfetto funzionamento e’ indispensabile per la salute e l’equilibrio del nostro organismo.Il cervello e’ costituito da cellule speciali dette neuroni, questi neuroni comunicano tra di loro per mezzo di neurotrasmettitori.I neuroni inoltre sono connessi tra loro da sinapsi, ogni neurone ne ha circa 100.000. Le sinapsi sono punti di congiunzione tra neuroni e contengono da un lato (neurone trasmettitore) dei canali attraverso cui passano le molecole dei neurotrasmettitori, dall’altra parte (neurone ricevitore) delle strutture atte a riconoscere il messaggio. I neurotrasmettitori sono molecole complesse, le piu’ importanti sono la dopamina, la (nor)adrenalina, l’acido gamma-amino-butirrico, serotonina,ecc. La struttura del cervello rispecchia la sua filogenesi ed esattamente: Tronco dell’encefalo (regola le funzioni vegetative) nuclei della base(memorizzazione degli schemi motori) Sistema libico (emozioni e memoria) Neocorteccia.

La formazione e le capacità del cervello:

queste sono regolate geneticamente

1) dalla migrazione (in situ) delle cellule

2) dalla mielinizzazione delle fibre di connessione (dai 3 mesi di vita sino a ca. 25 anni)

3) dall’ambiente e dall’esperienza (sensibilizzazione e abitazione, rinforzo o eliminazione delle sinapsi.

Questa rappresenta la struttura anatomica e il funzionamento del cervello per sommi capi.Quello che interessa veramente e’ comprendere ed imparare a considerare il cervello come un ricetrasmettitore tra il mondo della materia e la dimensione dell’energia fluttuante. La scienza ha scoperto da molto tempo che gli impulsi nervosi e le comunicazioni le informazioni nel cervello sono rappresentate da micro correnti elettriche capaci di

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produrre dei campi elettromagnetici nello spazio circostante, vedi EEG (elettro encefalo gramma). Questa breve disamina del cervello e di alcune delle sue particolarità ha avuto solamente lo scopo di dimostrare che dal cervello e nel cervello esistono cariche elettriche che a loro volta creano campi elettromagnetici nello spazio circostante. E’ sempre tramite il cervello e le sue estensioni periferiche, cioè i nostri sensi che noi abbiamo la capacità di osservare ed analizzare cio’ che sta’ all’esterno del confine del nostro corpo. E’ sempre il nostro cervello che ci informa della realtà esterna facendoci apparire un mondo inesatto e spesso inesistente.Tuttavia e’ sempre dal nostro cervello che possono partire e giungere nella dimensione dell’energia fluttuante i messaggi che attraverso il meccanismo del pensiero si trasformano in “cluster” di quanti, i quali ci consentono di entrare nel mondo dell’essere non manifesto con la nostra richiesta - pensiero e cogliere una eventualità tra le infinite esistenti in quella dimensione, eventualità che puo’, una volta traslata nella nostra dimensione esistenziale, divenire un nuovo evento per noi positivo.

Questo aspetto fenomenico riguarda ogni possibile evento della nostra vita, ma in modo particolare mi interessa sottolineare la possibilità di utilizzare questa forma di energia per giungere alla guarigione in caso di malattia.

La malattia la sua origine.

La malattia ‘frutto di molti fattori ma il piu’ importante e fondamentale e’ rappresentato dal tipo di informazione che noi riusciamo a ricevere e la sua elaborazione. Cercheremo di approfondire questo aspetto anche attraverso un percorso storico che ci consenta di afferrare le varie trasformazioni che negli anni si sono susseguite, di pari passo con le scoperte della ricerca: dal pensiero filosofico, speculativo, tecnologico ecc.Un elemento che crea un importante binomio interattivo e’ rappresentato dal significato e senso della malattia e la metamorfosi che avviene all’interno della coscienza che porta al cambiamento, alla mutazione, cioè alla guarigione che dal nostro punto di osservazione e’ sempre comunque, prescindendo dal tipo di strumenti usati per giungere alla guarigione, una autoguarigione.

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Cerchiamo adesso analizzando il fenomeno di chiarire il piu’ possibile questi aspetti fondamentali.

Guarigione- autoguarigione

Adesso proviamo ad affrontare per comprendere meglio il significato di guarigione: evidentemente questo concetto implicitamente indica la necessità di una mutazione, nei confronti di una condizione che comunemente e’ considerata deleteria che vogliamo eliminare guarendo, cioè, normalmente si considerano una condizione perniciosa gli effetti che la malattia provoca sulla nostra condizioni di esistenza e cerchiamo un ritorno alla condizione, tuttavia transitoria, precedente lo stato patologico. La malattia, se noi riusciamo a distaccare per un attimo la nostra attenzione degli effetti della stessa rappresenta un segnale, una opportunità che ci viene offerta per il nostro cambiamento, miglioramento, no anzi avanzamento verso la presa di coscienza complessiva della nostra esistenza. Questo perche’ la guarigione comporta di per se una mutazione, un cambiamento evolutivo, sia sul piano strettamente fisiologico, sia su un piano spirituale.Il fatto e’ che generalmente, la maggior parte delle persone no e’ preparata per captare questo aspetto, trascura o non si accorge di questo particolare effetto ma e’ cosciente solamente della guarigione, cioè della cessazione della malattia.

Di fatto la guarigione raggiunta, rappresenta un passo verso la guarigione complessiva. Quanto detto non e’ certo esaustivo del concetto e della metamorfosi che porta alla guarigione ma rappresenta solo un indicazione di massima, tale concetto verra’ approfondito nei prossimi seminari.Cerchiamo adesso di comprendere il significato di “malattia” attraverso anche le sue manifestazioni estrinseche ed intrinseche.Nella generalità dei casi, la malattia e’ una condizione anormale del nostro organismo ma questo aspetto rappresenta solo una parte del problema. Noi possediamo facoltà nascoste che non conosciamo e non pensiamo di possedere che incidono fondamentalmente e fortemente sulla malattia e sulla sua patogenesi. Queste nostre facoltà sono contenute nella nostra stessa costituzione e formazione e dipendono dalle leggi della fisica quantistica. Proprio in funzione di queste leggi noi scopriamo di essere costituiti da energia pura, di essere strutturati di luce nel senso che la luce e’ la manifestazione prima dell’energia che ha creato questo universo, noi compresi quindi.Quando Isaac Newton, nel 1600 enuncio’ la sua teoria sulla gravitazione universale, concepì e fece accettare dalla scienza, compresa quella medica, una visione dell’universo rigidamente funzionante come un meccanismo, come una macchina con i suoi ingranaggi rappresentati dai pianeti,stelle, irrigiditi sulle loro orbite meccaniche. Cosi’ anche

la scienza medica affabulata da questa visione che sembrava perfetta, inizo’, anzi accelerò la sua concezione meccanicistica della fisiologia della patologia dei viventi, divenendo cosi’ la medicina localistica allopatica. La medicina, allora come oggi, seguendo le indicazioni fondamentali del fisiopatologo Morgagni, non solo concepisce il nostro corpo composto di tante parti dove ognuna ha una funzione a se scollegata dalle altre, ma concepisce la malattia attraversi i suoi sintomi e la terapia conseguente viene effettuata esclusivamente con interventi invasivi attraverso i farmaci, le indagini di laboratorio, tendenti comunque a curare la zona o l’organo malato semplicemente. Non esiste ancora oggi la possibilità di considerare il corpo umano un insieme unico e questo rimane il paradigma della medicina accademica. Soltanto verso la fine del IXX secolo e all’inizio del XX si inizio’ a comprendere come le teorie newtoniane

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fossero insufficienti a spiegare tutti i fenomeni esistenti nel nostro universo, il quale non e’ solo costituito da strutture macrocosmiche ma anche e fondamentalmente da quelle micro cosmiche che costituiscono la struttura fondamentale della natura del nostro mondo.Nel 1905 un oscuro impiegato dell’Ufficio Brevetti di Berna, pubblicò su “ Annalen der Physik”una rivista tedesca, un lavoro dal modesto titolo “Elettrodinamica dei corpi in moto”. Iniziava cosi’ la grande avventura che porto’ alla formulazione della teoria della Relativita’ con tutte le sconvolgenti e straordinarie conseguenze della sua applicazione. Quel impiegato era Albert Eistein, che aveva rimesso in discussione tutte le teorie fino al quel momento formulate in fisica compresa quella di Newuton. Proprio in quel periodo nacque e crebbe velocemente una nuova visione dell’universo e della materia con la nuova fisica quantistica che non considerava piu’ la materia una specie di blocco inerte e monolitico, ma iniziarono in quel periodo le prime indagini sulla struttura effettiva della stessa e sulla struttura dell’atomo. Da queste indagini si concepì, se pur lentamente, che la materia come struttura, in effetti non esiste, ma essa altro non e’ che energia “collassata” oppure e’ energia che vibra ad una frequenza piu’ bassa. Insomma tutto quello che esiste, visibile o no e’ energia.Appare chiaro alla luce di tutto questo, quanto le leggi di Newton fossero insufficienti a spiegare questa nuova visione del mondo, specialmente dopo la pubblicazione di Eistein sulla Relativita’.

Cercheremo adesso di comprendere meglio il significato ed il ruolo dell’energia quantistica nella nostra esistenza, da dove proviene e dove risiede questa energia, il rapporto tra la materia e l’energia. Le dimensioni dell’esistenza. I Quanti come vettori di informazione. Da tutto cio’ le differenti concezioni della malattia nella medicina allopatica e in quella energetica. La divisione del nostro organismo (medicina localistica) contro la visione d’insieme della medicina energetica. Il DNA le sue funzioni che possono essere modificate dalle condizioni ambientali e dal nostro pensiero.

Ruolo e natura del pensiero. Il nostro pensiero creatore di questa realtà.

Non sono i geni a determinare le nostre caratteristiche ne a trasmettere le malattie, oltre a ciò nel prossimo articolo, intendo affrontare un tema straordinario, una scoperta di alcuni studiosi di alcune università, tra cui l’Università di Padova e col contributo della dott.ssa Paola Zizzi, astrofisica e matematica, la quale applicando alla fisica quantistica, alcuni principi di indagine matematica e fisica, è giunta, insieme ad altri scienziati alla conclusione che “l’universo primordiale era ed e’ una esperienza consapevole” Lo sviluppo del significato e delle conseguenze di questa rivelazione saranno sconvolgenti e fondamentali per comprendere meglio il senso ed il significato della nostra esistenza.

Dott. Alessandro GonnelliMedico - Firenze

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Parliamo di Omeopatia

Miasmi e diatesi

Miasmi e diatesi

L’omeopatia nasce, come tutti sanno, grazie agli studi di Hahnemann, siamo quindi a cavallo tra la fine del settecento e l’inizio dell’ottocento. Il concetto di miasmi, che è quello che ci interessa, fu sviluppato da Hahnemann nei primi dell’ottocento e reso pubblico nel 1828 anno di pubblicazione del trattato “Le Malattie Croniche”. Il concetto di miasma va quindi anche inquadrato nel periodo storico in cui fu enunciato. Il miasma ha per Hahnemann una

natura di tipo contagioso che può essere, però, sia ereditaria che acquisita. Le patologie possono essere quindi catalogate in tre grandi gruppi:• malattie a carattere funzionale che rientrano nel

miasma psorico• malattie caratterizzate dall’ipertrofia che

rientrano nel miasma sicotico• malattie a carattere distruttivo o comunque

degenerativo che rientrano nel miasma sifilitico.

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Attualmente si tende all’abbandono del termine miasma per sostituirlo con il termine diatesi intendendo con questa parola la predisposizione verso un certo tipo di patologia ma anche il particolare modo reattivo del soggetto che lo porta a rispondere in modo specifico in particolare ad una perturbazione dell’equilibrio fisiologico.Vediamo ora brevemente le diatesi omeopatiche ricordando che la diatesi è in qualche modo diversa dalla costituzione infatti la diatesi ci indica il modo in cui un organismo reagisce ad una noxa patogena o perturbante, la costituzione, invece, ci dà informazioni sulle caratteristiche fisiche e psichiche di un soggetto oltre che su quali organi ed apparati tenderanno di più verso lo stato patologico. È evidente come costituzione e diatesi si intersechino tra di loro infatti ogni costituzione ha delle diatesi alle quali più predisposta.

PsoraLa diatesi psorica e quella probabilmente più diffusa,

Hahnemann definiva infatti la psora come “la madre di tutte le malattie acute e croniche”.Le caratteristiche sono abbastanza riconoscibili prima fra tutte il fatto che le manifestazioni patologiche mostrino un andamento periodico caratterizzato dall’alternanza, o anche dalla successione, di problematiche dermatologiche caratterizzate dal prurito, infiammazione delle mucose (e/o delle sierose), problematiche congestizie che colpiscono un organo, cattivo, o comunque alterato, funzionamento di un intero sistema.L’alternanza delle manifestazioni patologiche è di facile riscontro, ad esempio si assiste alla scomparsa della diarrea con contemporanea apparizione di una manifestazione cutanea di tipo eczematoso. Analogamente la periodicità delle manifestazioni patologiche, tipico esempio i mal di testa che compaiano solo nei fine settimana o le allergie che si evidenziano esclusivamente in determinate stagioni. Le problematiche, poi, causate dalla diatesi psorica evolvono caratteristicamente per crisi.

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La tendenza alle recidive è un’altra peculiarità di questa diatesi, questa è dovuta, fra l’altro, alla mancanza di reazione del soggetto psorico. Questa mancanza di direzione si evidenzia non solo nei confronti della noxa patogena ma anche nei confronti del rimedio che venga eventualmente somministrato.Parola chiave della psora è l’incapacità dell’organismo di reagire in modo fisiologico alla perturbazione:al momento in cui si evidenzia un attacco l’organismo non reagisce in modo equilibrato.Paura e inquietudine sembrano essere la base dello psichismo del soggetto psorico, accompagnate anche da una forte sensibilità ma anche da una buona intelligenza. Essendo quella psorica una diatesi complessa, fra l’altro si possono avere sia una psora manifesta che una psora latente, i quadri psicologici che si possono avere sono vari in quanto determinati dall’unirsi e dal manifestarsi, in modo più o meno evidente,delle caratteristiche psichiche di base.

LuesinismoHahnemann identifica il luesinismo con la “ malattia ulcerosa” e lo connette con la sifilide ereditaria.Caratteristica del luesinismo è la crescita anarchica delle ossa sia lunghe che piatte accompagnata dalla lassità del tessuto elastico. Si deve proprio a questa lassità del tessuto elastico la tendenza alla ptosi caratteristica di questa diatesi, ma anche la tendenza

alla formazione di ectasie venose e arteriose.L’altra caratteristica è l’ulcerazione non per niente Hahnemann, come abbiamo visto prima, la definisce “malattia ulcerosa”. La formazione di ulcere porta come conseguenza la sclerosi, altra caratteristica della diatesi lusinica, per sostituzione di un tessuto con un altro nel momento in cui viene posto in atto, da parte dell’organismo, il tentativo di riparare la lesione.Paragonandola alla Psora vediamo che qui la reazione è di tipo produttivo e quini centripeto mentre nella psora è di tendente all’eliminazione e quindi centrifugoLa presenza di questa diatesi conferisce anche delle caratteristiche psichiche. Abbiamo stati di ansia con eccitazione che si alternano con stati depressivi. La variabilità è la parola chiave dello psichismo del luesinico, con l’apparizione di quadri psichici che possono tendere verso l’autodistruzione, ma, al contempo, si possono palesare tratti di creativa genialità sempre però connotati da un disordine di base determinato dall’intensa iperattività e dall’eccitazione di base che contraddistinguono questa diatesi.

SicosiHahnemann la identificava con la conseguenza della miasma blenorragico che in una prima fase penetra

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nell’organismo per poi evidenziarsi, in una seconda fase, a livello cutaneo, con specifiche lesioni che compensano la patologia presente in profondità a cui segue una terza fase di cronicizzazione.Si deve a Henri Bernard la moderna visione della sicosi come una “reticolo endoteliosi cronica” e poi come una “mesenchimatosi cronica”.Per poter meglio comprendere questo nozione è necessario, innanzi tutto,riferirsi al concetto espresso da Pischinger che afferma “Essenzialmente il concetto di cellula è un’astrazione morfologica. Considerato dal punto di vista biologico, non può essere accettato senza l’ambiente vitale della cellula”. L’accento viene posto, quindi, su ciò che sta intorno alla cellula: il mesenchima o matrice. Torniamo sempre a Pischinger per dare una descrizione di questo importantissimo comparto che viene da lui definito come “Sezione di transito tra il sistema capillare e le cellule parenchimali, connessa con il sistema nervoso autonomo, ormonale e linfatico, costituita da una matrice in cui sono disciolte le varie sostanze e in cui sono immerse le varie cellule e terminazioni”.Il mesenchima, questo importantissimo comparto

extracellulare, annovera componenti cellulari come i fibroblasti e una matrice, intercellulare, con strutture fibrillari e materiali come glicosaminoglicani (GAG), proteoglicani (PG) e glicoproteine. La matrice lavora comunque come una unità funzionale nella quale i vari componenti interagiscono armonicamente tra di loro. Fondamentale è quella che possiamo definire come “sincronia sol-gel”. Nel mesenchima si attuano infatti due fasi, la fase sol e la fase gel che, nello stato di salute, si trovano in equilibrio dinamico; una è caratterizzata dalla simpaticotonia, dall’attività, dall’idrolisi proteica e, soprattutto, dallo smaltimento, l’altra è caratterizzata dalla vagotonia, dalla stasi e, soprattutto, dalla ricostruzione.Tutto questo ci fa comprendere come, una volta che si sia realizzato un deposito di tossine o altro nel mesenchima con un “intasamento” dello stesso, la cellula non riesca più ad eliminare verso l’esterno le tossine che ha accumulato con tutti i potenziali danni conseguenti.Tornando alla sicosi questa è caratterizzata proprio dalle problematiche a livello mesenchimale e si manifesta con quadri tipici. Innanzitutto sono

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presenti manifestazioni tumorali (produttive) benigne che possono essere localizzate al livello della cute, delle mucose e degli organi interni: tipico esempio sono le verruche, i calazi e i condilomi; si ha inoltre uno stato di imbibizione dei tessuti, tendenza alla freddolosità e presenza di catarro cronico delle mucose.La psiche ha una caratteristica tendenza verso la depressione con possibile comparsa di manifestazioni di tipo ossessivo maniacale.Per la diatesi sicotica, che può essere sia congenita che acquisita, si accettano attualmente varie eziologie tra queste: l’introduzione di vaccini e sieri o comunque di proteine estranee che vengano inoculate, l’uso continuativo di antibiotici, gli stress ripetuti, l’uso di contraccettivi orali e di corticosteroidi, l’inquinamento ambientale. Appare pertanto evidente come la sicosi, nella società attuale, abbia un ruolo particolarmente importante in quanto molti degli stili di vita comunemente seguiti possono portare ad una sicotizzazione.

TubercolinismoLa diatesi tubercolinica non appartiene al gruppo di modi reattivi descritti originariamente da Hahnemann, ma fu introdotta, in un secondo tempo, da Nebel.

Possiamo vedere il tubercolinismo come una variazione della psora che si approfondisce localizzandosi, ed intaccando, le mucose respiratorie.Base del tubercolinismo, come fa già intuire il termine, e la tubercolosi.Soggetto tubercolinico non deve però necessariamente aver contratto la tubercolosi: può semplicemente trattarsi, anche in questo caso, di una forma ereditaria.Il concetto di ereditarietà non è però da intendersi nel senso di trasmissione della malattia ma nel senso della trasmissione del particolare “modo reattivo”.La diatesi tubercolinica è caratterizzata dalla demineralizzazione, o meglio, dalla tendenza alla demineralizzazione, dall’aumento dei processi catabolici e dall’insufficienza epatica di tipo funzionale non evidenziabile attraverso i comuni esami di laboratorio. A tutto questo si aggiunge l’infiammazione, di solito di tipo catarrale, delle vie respiratorie, l’elevata sensibilità al freddo e la sudorazione intensa che accompagna l’esercizio fisico anche se moderato.

CancerinismoAnche in questo caso non si tratta di una diatesi descritta originariamente da Hahnemann. Si tratta, in questo caso, di una modalità reattiva particolare e non

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condivisa da tutti gli autori, che segna il punto di passaggio tra la reattività di tipo sicotico e quella di tipo luesinico. Abbiamo visto come la sicosi sai caratterizzata dalle neoformazioni tumorali benigne come le verruche o i condilomi, in questo caso si ha una evoluzione negativa della sicosi per cui le manifestazioni produttive assumo una caratteristica sia di crescita rapida sia di invasività e capacità di disseminazione assumendo alla fine i connotati di manifestazioni tumorali maligne.In pratica si assiste ad un marcato indebolimento della capacità di risposta dell’organismo e quindi ad un indebolimento del sistema difensivo immunitario.La psiche, in questa diatesi, tende verso la depressione manifesta con l’apparizione anche di paure non ben identificabili.

SapsmofiliaLa nota caratterizzante di questa diatesi è la ipereccitabilità neuro-muscolare con tutto quello che ne consegue: crampi, tachicardia, crisi di singhiozzo, lipotimie, parestesie ecc.Alla base di tutto questo sembra essere posta una instabilità del meccanismo di regolazione degli elettroliti alla quale, talvolta, si associano problematiche concernenti la funzionalità paratiroidea.

Anche la psiche risente della presenza di questa diatesi con, di base, un aumento della emotività alla quale si associano spesso insonnia e disturbi del comportamento con l’apparizione di quadri di tipo ansioso-depressivo.In genere la troviamo associata ad altre diatesi, in particolare alla tubercolinica

Le diatesi costituiscono anche dei particolari modi reattivi dell’organismo.In questa ottica la psora, che possiamo chiamare, modo reattivo psorico, è caratterizzata da una tendenza di base alla eliminazione tossinica attraverso cute, mucose ed emuntori con un aumento delle eliminazioni stesse.Il modo reattivo sicotico, al contrario, è caratterizzato da un rallentamento degli scambi, con accumulo, ed da questi “accumuli”. che, nel tempo, si formeranno le escrescenza (verruche, polipi etc) che caratterizzano questa diatesi.Nel modo reattivo tubercolinico,invece, si assiste ad una accelerazione del catabolismo con eliminazione. Il modo reattivo luesinico, infine, è caratterizzato dalla “fissazione del fattore patogeno” e, di conseguenza, dalla distruzione e dal sovvertimento tissutale; siamo di fronte, quindi, ad un modo reattivo caratteristicamente centripeto.

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Aldenia Formazione

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Storia del termalismo

Il Fango e le sue componenti

La fangoterapia

• metodica di esecuzione

• meccanismi di azione ed effetti biologici

Indicazioni e controindicazioni alla fangobalneoterapia

L’acqua e la sua struttura

L’acqua nel sottosuolo

L’acqua nell’organismo:

• passaggio attraverso le membrane biologiche

• bilancio idrico

• disidratazione

Acqua potabile e acque minerali:

• parametri

• sostanze contenute nell’acqua

Acqua e Bioelettronica di Vincent

Le tecniche di purificazione dell’acqua ad uso domestico

Classificazione delle acque minerali

Le acque termali e le lo azioni principali

• Acqua salsobromoiodica

• Acqua sulfurea

• Acque bicarbonate

• Acque radioattive

I trattamenti:

• Problematiche otorinolaringoiatriche

• Problematiche gastroenteriche

• Problematiche inerenti ossa e articolazioni

• Problematiche ginecologiche

Trattamenti benessere:

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• Sauna

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• Percorso Kneipp

• Bagno aromatico

• Bagno Rasul

• Mandi Lulur

• Mandi Susu

Programma

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23° salone internazionale del naturale

Bologna 20118-11 Settembre

Quella del 2011 è un’edizione davvero importante, una tappa nuova nella lunga vita della storica manifestazione bolognese, giunta alla sua 23° edizione. Sana 2011 infatti, che si terrà dall’8 al 10 settembre e riaprirà la stagione fieristica di BolognaFiere, avrà un format tutto nuovo in un’edizione dedicata al biologico certificato e al naturale, agli operatori professionali e a un pubblico specializzato.

“Qualità, professionalità e internazionalità – sottolinea nella sua introduzione Duccio Campagnoli – sono le linee guida della prossima edizione, una risposta alle richieste di un mercato che in questi anni è cresciuto e oggi esprime con forza la necessità di misurarsi con i mercati internazionali. A due mesi dall’evento stiamo registrando buoni risultati: oltre 400 le aziende che hanno già confermato la loro presenza, quasi 40.000 i metri quadri espositivi articolati in cinque padiglioni (uno in più del previsto). Registriamo inoltre il ritorno in Sana della Grande distribuzione che, insieme ai canali specializzati, è artefice del successo del biologico in Italia.

BolognaFiere in questi mesi ha scelto di reinvestire su Sana poiché pensiamo che il biologico e il naturale debbano avere una piattaforma fieristica, dedicata, professionale sia per l’alimentazione che per il benessere, aperta alla ricerca che produrrà grande innovazione proprio nelle biotecnologie e non fare il fratello minore inglobato nei grandi saloni generalisti dell’alimentazione”. In Italia, nonostante la crisi, le vendite di prodotti biologici sono in continua crescita con in andamento positivo

ininterrotto negli ultimi dieci anni.

I dati Ismea, che fotografano le vendite nella GDO, lo confermano nel primo quadrimestre 2011 segnalando un +11,5% per i prodotti confezionati. L’ortofrutta, che pesa per il 21,7% sulle vendite complessive segna un +9,2% in valore, più del doppio del +4.2% della crescita registrata nel 2010.

In forte espansione anche il settore dei prodotti cosmetici di derivazione naturale. “Questi prodotti – dichiara Antonio Argentieri, presidente del Gruppo Vendite in Erboristeria di Unipro/Confindustria – da anni registra un incremento superiore a quello del mercato cosmetico generale italiano, con una crescita del 5,5% (contro l’1,1% del mercato totale) per un valore di sell-out di oltre 365 milioni di euro (sul totale di 9.272) e si sviluppa sull’onda di un fenomeno sociale che cresce sempre più verso il verde, il rispetto dell’ambiente e il naturale”.

Il nuovo progetto di Sana è stato messo a punto in collaborazione con un Comitato promotore, formato dai rappresentanti delle principali associazioni dei produttori (FederBio, Confederazione italiana agricoltori, Confagricoltura, Federimpresa Erbe, Unipro, Assorbe, Siste, Fippo).

“Sana si conferma un appuntamento internazionale di rilievo – dichiara nel suo intervento Paolo Carnemolla, presidente FederBio – e la partnership in atto fra FederBio e BolognaFiere quella più qualificata per assicurare il successo dell’iniziativa. Sul versante internazionale un forte investimento ha l’obiettivo di portare a Sana 200 buyer esteri. In collaborazione con l’ICE è in corso una selezione di 200 operatori provenienti da paesi di sicuro interesse per espositori e operatori: Libano, Emirati Arabi Uniti, USA e paesi dell’Est Europeo”.

In parallelo, è in atto un’azione diretta rivolta soprattutto ai paesi dell’Europa occidentale (Francia, Germania, Spagna, Svizzera, Belgio e Olanda) per portarne in visita altri 200.

Pieno sostegno al nuovo progetto di Sana, è venuto

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da Tiberio Rabboni, Assessore Agricoltura, economia ittica, attività faunistico-venatoria, Regione Emilia Romagna. “Non solo l’Emilia-Romagna è la prima regione del centro nord per produzione biologica,

SANA 2011 in sintesiDue le aree espositive: il Settore Alimentazione dedicato esclusivamente ad aziende con produzioni biologiche certificate e il Settore Benessere rivolto alle aziende con produzioni biologiche certificate e naturali a base di erbe officinali: integratori, alimenti, prodotti per la cura del corpo e di bellezza. All’interno di quest’area, “Spazio Officinale” proseguirà il suo dialogo con gli operatori attraverso workshop, lezioni, incontri, approfondimenti.

Una selezione di prodotti a basso impatto ambientale per la casa e per la vita quotidiana completerà la proposta di un benessere che pensa anche all’ambiente.

Un ricco calendario di convegni affianca la parte espositiva offrendo agli operatori occasioni di aggiornamento professionale e scambio di esperienze intorno ai temi cruciali attualmente oggetto di dibattito.

L’Osservatorio sui consumi, che da quattro anni affianca Sana con indicazioni sui cambiamenti delle motivazioni al consumo, presenterà ufficialmente i risultati di alcuni focus group che hanno indagato i fattori che determinano il comportamento di acquisto e le evoluzioni delle aspettative dei consumatori di prodotti biologici nella Grande distribuzione organizzata e nei canali specializzati. La ricerca è coordinata da Guido Cristini, professore ordinario di Economia e gestione delle imprese dell’Università degli studi di Parma.

Nasce in questa edizione l’area Sana Novità, dedicata ai nuovi prodotti messi sul mercato dopo il 1° ottobre 2010. Gli elementi di novità possono riguardare produzione, trasformazione, confezionamento e packaging, con particolare riferimento ai temi della sostenibilità ambientale. Saranno presentati in due distinte sezioni: Alimentazione e Benessere. I visitatori sceglieranno i prodotti migliori votando giovedì 8 e venerdì 9 e i risultati saranno resi noti sabato 10.

L’innovazione è anche protagonista di Sana Award Benessere. Sul palco le Erboristerie che hanno saputo rispondere alla nuova domanda di salute e bellezza al naturale, intercettando le esigenze di consumatori sempre più informati e attenti.

Il Premio prenderà in esame: servizi per migliorare la gestione del punto vendita e il contatto col pubblico, vetrine capaci di comunicare, nuove modalità di accoglienza e ascolto, strumenti di comunicazione che affrontano temi legati al benessere e al ruolo dell’erborista.

Di nuovo la qualità al centro dell’attenzione in Locale Bravo Bio, un premio organizzato dalle riviste Ristoranti, Bargiornale e Pianetahotel del Gruppo 24 Ore, in collaborazione con Sana.

Potranno partecipare alla prima selezione di locali Biofriendly gestori, direttori e titolari di ristoranti, pizzerie, bar, hotel, che utilizzano (del tutto o in parte) prodotti biologici certificati e biodinamici.

ma è anche la prima in Italia per consumo, secondo l’ultima indagine BioBank. In Emilia-Romagna inoltre hanno sede alcuni dei principali gruppi produttivi nazionali ed europei. Né va dimenticato che siamo una delle realtà europee più vivaci, sul fronte della ricerca, per la riduzione dell’uso della chimica in agricoltura. Per tutti questi motivi – ha concluso Rabboni – sono certo che l’edizione di Sana 2011 si confermerà come un appuntamento importante e di grande interesse per gli operatori economici e per i consumatori, oltre che un’opportunità importante per l’ulteriore sviluppo del comparto”.

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L’acqua

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Struttura La molecola dell’acqua è composta da 2 atomi di idrogeno (H) e uno di ossigeno (O). Poiché l’elettronegatività degli atomi che compon-gono questa molecola è molto differente il legame che si crea fra di loro porta ad una non equilibrata condivisione e il legame che si forma è un legame covalente polare. Data la presenza di questo tipo di legame l’acqua è una molecola definita come polare presentando un polo modestamente negativo e due poli modestamente positivi. In natura è possibile reperire l’acqua in forma liqui-da, solida e gassosa ( vapore ). La forma solida ha una particolare struttura cristalli-na con una densità minore di quella dell’acqua allo stato liquido. L’acqua nel sottosuolo Va sotto il nome di falda acquifera l’acqua che circola nel sottosuolo. Distinguiamo due tipi di falde Freatica Artesiana Nella falda freatica è presente un accesso naturale che permette la sua estrazione in genere tramite poz-zi. Nella falda artesiana l’acqua è circondata da materiali che non ne permettono il passaggio per cui si forma una sorta di condotta a pressione. Data questa pressione qualora venga creato artificialmente un pozzo l’acqua tenderà a sgorgare portandosi verso l’alto.

L’acqua nell’organismo. Nell’essere umano l’acqua costituisce circa il 60% del peso di un individuo adulto. Questa acqua è divisa in due grandi comparti: intra-cellulare ed extracellulare. Il 67% dell’acqua si trova all’interno delle cellule: li-quido intracellulare. Il restante costituisce il liquido extracellulare così di-viso : 23% liquido interstiziale 7% plasma 2% linfa 1% liquido trans cellulare Va comunque notato che con l’età tende a diminuire il contenuto idrico dell’organismo.

Passaggio dell’acqua attraverso le membrane Il passaggio può avvenire in due modi: •diffusionesemplice•diffusionetramitecanali

Data la caratteristica chimica dell’acqua, cioè il suo essere una molecola polare, il suo passaggio attraver-so la membrana cellulare risulta abbastanza agevole. Attraverso la membrana cellulare l’acqua può passare sia per diffusione semplice sia attraverso canali.

La diffusione semplice è, per definizione, il trasporto di una o più sostanze da una zona in cui sono più concentrate ad una zona in cui sono meno concen-trate, si ha quindi quella che viene comunemente de-finita una diffusione secondo gradiente. La diffusione attraverso canali avviene grazie alla pre-senza di particolari strutture dette acquaporine. Le acquaporine sono proteine costituite da sei seg-menti. Attualmente sono stati identificati 13 tipi di acquaporine, non tutte le acquaporine sono

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infatti uguali sia per funzione specifica che per posizionamento infatti alcune sono specifiche di determinati organi altre invece sono diffuse. Inoltre non tutte le acquaporine trasportano esclusivamente H2O, infatti mentre le AQP 0,1,2,4,5,6,8, trasportano solo acqua le AQP 3,7,9,10,12 trasportano anche molecole diverse come il glicerolo e l’urea. Rimane al momento ancora sconosciuta la funzione dell’AQP11.

Bilancio idrico Per definizione è il bilancio che si ha tra l’acqua eli-minata o comunque persa dall’organismo e l’acqua

assorbita. L’eliminazione dell’acqua dall’organismo avviene ol-tre che tramite l’emissione di urina e di feci, attraver-so l’evaporazione che si ha tramite la cute e i polmo-ni. La cute elimina l’acqua attraverso la sudorazione, meccanismo indispensabile per mantenere l’organi-smo alla giusta temperatura. A livello dell’apparato respiratorio l’aria che deve ar-rivare agli alveoli, subisce una saturazione di umidità che viene poi eliminata. Con questo meccanismo re-

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spiratorio si eliminano circa 400cc di acqua al giorno. L’assunzione di acqua da parte dell’organismo avvie-ne tramite acqua bevuta acqua preformata cioè l’acqua presente in quantità diverse negli alimenti. acqua di ossidazione che deriva dai processi metabo-lici ossidativi dell’organismo. L’acqua prodotte in questo modo non è in quantità molto elevata attestandosi intorno ai 300cc/die. Nella tabella seguente viene riportate la percentuale di acqua presente in alcuni alimenti.

Alimento Acqua

Olio 0

Pasta - Farina 10 - 20

Formaggi stagionati - Pane 20 - 40

Carne – Pesce - Uova 60 - 80

Frutta fresca - Ortggi >80

Il metabolismo dei grassi, carboidrati e proteine for-nisce poi la cosiddetta acqua endogena con le pro-porzioni indicate di seguito: metabolismo carboidrati – 0,6 grammi di acqua per grammo metabolismo proteine – 0,4 grammi di acqua per

grammo

metabolismo grassi – 1,07 grammi di acqua per grammo

Disidratazione Quando il bilancio idrico diviene negativo si parla di disidratazione, la disidratazione è quindi definibile come uno stato di carenza di acqua nell’organismo. Questa carenza a seconda del suo livello può portare a conseguenze anche gravi tra le quali la riduzione del volume plasmatico e la perdita della termore-golazione. La riduzione del volume plasmatico porta come con-seguenza una proporzionale difficoltà nella distribu-zione dei nutrienti e dell’ossigeno, mentre la perdita della termoregolazione porta ad un aumento della temperatura corporea. I sintomi della disidratazione variano con l’aggravarsi della stessa. Per un deficit del 2% del peso corporeo si ha l’appa-rizione della sete, un deficit del 6% porta oltre alla sete, oliguria, spossatezza ed irritazione. Quando si arriva al deficit del 7% del peso corporeo si hanno malessere ed astenia, mentre per un deficit del 10% compare la possibilità dell’apparizione del cosiddetto “colpo di calore” per cui la pelle appare

calda, disidratata e la temperatura corporea sale anche in maniera elevata (fino a 40/42° C), con notevole stress per l’organismo.

Acqua potabile e acque minerali Secondo il decreto n.105 del 25/01/1992 “Sono considerate acque minerali naturali le acque che avendo origine da una falda o da un giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari ed, eventualmente proprietà favorevoli alla salute. Le acque minerali naturali si distinguono dalle ordinarie acque potabili per la purezza originaria e la conservazione, per il tenore di minerali, oligoelementi e/o altri costituenti ed, eventualmente per taluni loro effetti. Esse vanno tenute al riparo da ogni rischio di in-quinamento.” Si intende invece come acqua potabilel’acqua destinata al consumo umano. L’acqua potabile ha una sua regolamentazione legislativa parti-colare che stabilisce cosa può o non può con-tenere al fine di essere ritenuta tale. Esiste poi la cosiddetta “acqua di sorgente”, regolamentata dal decreto legislativo n. 339 del 1999, che per definizione, non ha effetti salutari ma è batteriologicamente pura all’o-rigine. I parametri dell’acqua minerale Le caratteristiche dell’acqua minerale vengo-no per legge riportate sull’etichetta dell’acqua

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stessa . In genere i parametri da riportare obbligatoriamente sono gli stessi per tutte le acque, ma le acque minerali naturali con una concentrazione di fluoro superiore a 1,5 mg/l devono riportare in etichetta la seguente indicazione “contiene più di 1,5 mg/l di fluoro non ne è opportuno il consumo da parte dei lattanti e dei bambini di età inferiore ai 7 anni” pH Questo parametro indica il valore dell’acidità.

Qualora nell’acqua sia presente anidride carbonica questa è detta “acidula” se presenta un tenore di ani-dride carbonica libera superiore a 250mg/l. Conducibilità elettrica Viene misurata in microSie-mens al cm (μs/cm) ed aumenta con l’aumentare dei minerali che sono disciolti nell’acqua. Di solito i valo-ri situati al di sotto dei 100μs sono considerati bassi. Residuo fisso Indica il quantitativo dei sali disciolti nell’acqua. Ci sono poi tutte una serie di sostanze che possono essere disciolte nell’acqua, alcune di queste possono anche essere dannose se superano una certa quantità.

Acqua e bioelettronica di Vincent In alcune etichette di acque minerali si possono ritro-vare elencate delle caratteristiche che si rifanno alla Bioelettronica di Vincent. Questa metodica, ideata da L.C Vincent intorno al 1948, si occupa della valutazione delle microcorrenti nel corpo umano. I parametri valutati sono : pH rh2 rò

Il pH misura ovviamente il grado di acidità. Una soluzione è acida quando il suo pH è compreso tra 0 e 7,6, è neutra quando il suo pH è 7,07, è basica (alca-lina) quando il pH supera il valore di 7,08. Il fattore rh2 valuta la quantità di elettroni presenti nella soluzione.

Il suo valore va da 0 a 42 con il punto neutro a 28. Il fattore rh2 è collegato al fenomeno della ossidoridu-zione, fenomeno per cui da un lato si ha l’ossidazione di una molecola, dall’altro si ha la riduzione di un altra con un passaggio di elettroni, per cui rh2 definisce il cosiddetto “rapporto di ossidoriduzione” cioè la capa-cità che hanno le sostanze di scambiare elettroni, ricor-dando sempre che l’ossidazione implica una perdita di elettroni, mentre una riduzione implica un aumento degli elettroni stessi. Il fattore rò, valuta la resistività, cioè la capacità di una soluzione di opporre resistenza al passaggio di cariche elettriche. La resistività è in funzione della quantità di elettroliti per cui quando la quantità di elettroliti è alta rò sarà basso, mentre sarà alto quando la quantità di elettroliti è bassa. La resistività è valutata nel sistema internazionale trami-teunaunitàdimisuradettaohm(Ω).Tornando all’acqua, secondo Vicent, l’acqua ottimale deve avere : •pH6-6,8•ròsuperiorea6000ohm•rh2tra25e28

questo perché, sempre secondo Vincent, con una resistività bassa si ha un aumento delle patologie.

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Seleziona nuovi autori

Da inserire nelle collane

I percorsi di innovazione di AldeniaLe pratiche di benessere di Aldenia

I nuovi autori che siano interessati a pubblicare la loro opera con la casa editrice Aldenia Edizioni possono inviare alla casa editrice:

• Il testo intero o parti significative dello stesso• Indice completo del testo o una sintesi dello stesso• Una breve presentazione dell’autore (curriculum)

Specificando nome, cognome, indirizzo, e-mail, telefono.

L’invio può essere fatto aAldenia EdizioniVia Minghetti,750136 Firenze

O via e-mail a

[email protected] per richieste di informazioni l’indirizzo e-mail da utilizzare è: [email protected]

I testi inviati non saranno restituiti

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Vivere meglio con il Feng shui

La casa:elementi e stanze

Le porte e le finestre hanno una notevole rilevanza nella pratica del Feng-shui. La situazione ottimale è quella nella quale le porte si aprono tutte nella di-rezione favorevole a chi vi abita infatti è dalla porta che entra il Qi che deve poi circolare nella casa. Nel caso in cui nella casa risiedano più persone la dire-zione favorevole per tutti è quella favorevole per il capo famiglia. In particolare le porte non dovrebbero aprirsi su incroci a Y o su vicoli stretti tra alti palazzi (questa situazione porta al perdersi del patrimonio), non dovrebbero aprirsi su di un muro o una sopra-elevata. Altra cosa da evitare è la presenza di curve

davanti alla porta di ingresso poiché le curve siano esse formate da una strada o da un fiume porteran-no malattie e guai finanziari. La porta di ingresso poi non deve poi essere di fronte a specchi, bagni, muri ad angolo o colonne acute. In questo contesto l’area più importante è il Ming Tang cioè lo spazio delimita-to da una circonferenza a circa un metro, un metro e mezzo dalla porta d’ingresso. Questo spazio deve es-sere Yang e quindi avere una illuminazione ottimale, mentre l’apertura della porta può essere sia Yin che Yang alla prima apertura si vede solo il muro, e solo in seguito il centro della stanza (apertura Yin) o si vede immediatamente il centro della stanza (apertura Yang). Le finestre sono un altro argomento delicato. Sono considerate dannose le finestre che si aprono a ghigliottina così come le finestre che si aprono verso l’interno queste ultime particolarmente dannose per la carriera e per il denaro. Favorevoli sono invece le finestre che si aprono verso l’esterno in quanto per-mettono un ottimo accesso del Qi. Attenzione va po-sta alla presenza di un eccesso di finestre che vanno schermate con tende.

CORRIDOI I corridoi non dovrebbero essere troppo lunghi e diritti perché il Qi acquisisce troppa velocità che può essere dannosa in particolare se in fondo al corridoio c’è una stanza nella quale il Qi stagnerà

CUCINA La cucina dovrebbe essere posizionata nell’angolo orientale o sud-orientale della abitazione questo per la sua connessione con l’elemento fuoco e non dovrebbe essere posta vicino all’ingresso inte-so come entrata principale poiché questo posiziona-mento conferirebbe alla cucina stessa un eccesso di energia con conseguente tendenza alla sovralimen-tazione degli abitanti della casa. Per quanto riguarda il posizionamento di due componenti fondamenta-li della cucina cioè fornello e lavandino questi non dovrebbero essere posti vicini perché appartenenti

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rispettivamente all’elemento fuoco e all’elemento ac-qua e quindi non in grado di combinarsi tra loro in maniera equilibrata. Il piano di lavoro, poi, dovreb-be essere posizionato in modo che chi sta lavorando possa sorvegliare l’ingresso. BAGNO Il bagno è in assoluto l’elemento più difficile da armonizzare proprio per questo nella case cinesi era posto al di fuori dell’abitazione e nelle case occidentali dovrebbe avere l’ingresso il più possibile nascosto e con la porta che non dà su latri locali;in ogni caso andrebbe posizionato al lato Nord in quanto associato all’elemento acqua e, comunque, mai posto al centro dell’abitazione inoltre le tubazioni del bagno, che non devono essere le stesse che servono la cucina non devono scorrere sotto altre E’ sostanziale che la porta di ingresso non sia di fronte alla porta del bagno, il bagno infatti è Yin e il Qi entrando dalla porta e seguendo la direzione dell’ingresso entrerebbe nel bagno indebolendosi. Il concetto di base è che l’acqua nel suo defluire fuori dall’abitazione porti con se l’energia per cui è indispensabile tenere sempre chiusa la porta del bagno e il coperchio del water, il coperchio del water inoltre andrebbe sempre chiuso prima di azionare lo scarico. Porre una pianta sul water può comunque

essere un buon metodo per impedire le perdite,in particolare di denaro, determinate dallo scarico dell’acqua. Poiché il bagno è associato all’acqua e pertanto necessita di essere equilibrato con la terra per cui devono essere presenti materiali come la ceramica e la terracotta perché dato che la terra controlla l’acqua la presenza di elementi “terra” avrà un effetto preventivo sulla perdita di energia e buona fortuna determinata dallo scarico dell’acqua. Anche i colori da usare dovrebbe essere associati all’elemento terra e per questo dovrebbero essere con parsimonia il nero e il blu che essendo associati all’elemento acqua impediscono il suo bilanciamento. Anche l’elemento legno può essere di aiuto in quanto bilancia l’eccesso di acqua

CAMERA DA LETTO La collocazione del letto è particolarmente importante e va vista in relazione anche alla posizione di porte e finestre. Va assolutamente evitata la posizione nella quale i piedi del letto sono posti verso la porta , ma anche il letto posto davanti alla porta è da evitare poiché il Qi entrando tenderebbe a disturbare il sonno. Da evitare è anche il letto con la testata appoggiata sotto la finestra . Altra sistemazione assolutamente da evitare è quella che vede il letto posto sotto un

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soffitto inclinato. Un letto dal quale sia possibile salire o scendere solo da un lato porterà alla solitudine affettiva quindi il letto deve essere posizionato in modo che si possa comodamente salire o scendere da entrambe i lati. Altra cosa alla quale bisogna fare attenzione è la possibile presenza di frecce segrete che vadano a colpire il letto come ad esempio quelle generate da mobili o librerie aperte . Gli specchi, poi, qualora riflettano direttamente il letto sono da

evitare in quanto tra l’altro favoriscono l’incunearsi nelle relazioni di terze parti. Se si utilizza un letto matrimoniale sarebbe meglio evitare che sia composto da due materassi singoli che agiscono come una linea di frattura nel rapporto di coppia, se proprio non si possono evitare va almeno coperto lo spazio tra i due materassi.

SALA DA PRANZO Il tavolo sul quale si mangia dovrebbe essere posto in una stanza luminosa che sia attigua alla cucina a meno che non si sia nella condizione detta “cucina abitabile” per cui sala da pranzo e cucina costituiscono in pratica un ambiente comune. Questa stanza non deve avere decorazioni opprimenti ma fresche e piacevoli. Il tavolo andrebbe posto al centro, sono da evitare i tavoli con forme asimmetriche che portano a discussioni e anche i tavoli con superfici di vetro o comunque trasparenti che portano insicurezza. Le sedie dovrebbero essere in numero pari in modo da favorire l’armonia e l’amore.

SOGGIORNO-SALOTTO In questo stanza la collocazione del divano è molto importante, è necessario infatti che il divano, ed anche le poltrone siano collocate in modo da avere la parete alle spalle e in modo che,una volta seduti, le finestre siano visibili. Il divano non dovrebbe comunque mai essere posto

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direttamente davanti a porte e/o finestre. In generale è meglio optare per divani con braccioli curvi e per tavoli da salotto con angoli arrotondati in modo da creare un’atmosfera rilassante

RIPOSTIGLIO Il ripostiglio diviene spesso un locale nel quale il Qi tende a ristagnare in quanto rappresenta i vecchi pesi che non si riescono a scaricare, quali siano questi pesi ce lo dirà il posizionamento del ripostiglio stesso. Un ripostiglio pieno di oggetti vecchi e in disordine porta ad avere problemi con il proprio subconscio o a non risolvere i propri problemi personali.

SCALE Qualora nella casa siano presenti scale queste devono essere ampie ed invitanti con colori chiari e buona illuminazione. Le scale che terminano direttamente nell’ingresso sono da evitare perché determinano una perdita di energia. Se la scala è posta al centro dell’appartamento porterà inquietudine e quindi è da evitare. Le scale a chiocciola, peraltro molto usate perché occupano poco spazio, tendono a rendere difficile lo scorrere del Qi per questo si tende ad accrescere la loro energia tramite l’utilizzo di piante.

L’associazione, nata per iniziativa di un gruppo di ex-allievi della scuola di specializzazione in Biotipologia e metodologia omeopatica presso l’Università degli studi di Urbino, da sempre si propone come punto di riferimento nell’ambito delle terapie e delle tecniche non convenzionali anche attraverso corsi aperti a tutti quelli che possono essere interessati ad avanzare nel cammino della conoscenza e che ricercano una cultura il più possibile oggettiva e libera da coercizioni esterne.

Richiedi il programma dei nuovi corsi

[email protected]

Il Cenacolo Urbinate

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Novità in libreria

Lorenzo Sbrinci

IspirazioneLa via illuminata per far volare i desideri

Quante volte abbiamo desiderato fare una certa cosa, ma non abbiamo trovato l’ispirazione giusta per riuscire a farla.Magari ci è mancata la determinazione, il credere nella bellezza della nostra idea e la paura ha giocato il suo ruolo. Quante volte abbiamo sentito che quell’idea era il frutto della nostra ispirazione? Se l’ispirazione fosse una mongolfiera, quale sarebbe il viaggio che vorresti intraprendere? Cosa lasceresti e di che cosa andresti in cerca?Quali sarebbero le emozioni e le certezze che ti accompagnerebbero nel tuo viaggio?Se hai in mente un sogno, se hai un desiderio che vuoi realizzare, segui il manuale e dopo aver “costruito” la tua mongolfiera saggia la tua “abilità di volo”, in un viaggio virtuale che ti permetterà di fare pratica con le tue emozioni e cominciare ad aprirti ai viaggi che desideri intraprendere nella tua vita.

Un manuale pratico che guida il lettore sulla via della realizzazione, ricco di illustrazioni a colori e facili esercizi che ognuno può eseguire.

Autore: Lorenzo SbrinciTitolo: Ispirazione La via illuminata per far volare i desideriFormato: 148x210 mmPagine: 104ISBN: 978-88-96618-09-7 Prezzo: euro 14,90

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Serena Bedini

Cosa vuol dire essere celiaci in un mondo di non celiaci?Incomprensioni, difficoltà quasi quotidiane.L’autrice, celiaca, affronta l’argomento con ironia ed autoironia in un modo che può apparire leggero ma che, sotto la patina di umorismo, nasconde la serietà di questo argomento.Un libro adatto ai celiaci, che si ritroveranno nelle disavventure dell’autrice e le comprenderanno con un sorriso, e, soprattutto ai non celiaci che potranno capire cosa sia la celiachia, cosa voglia dire vivere da celiaci e cosa fare, ma soprattutto cosa non fare, quando si sia di fronte ad un amico celiaco.L’introduzione, affidata ad un medico, spiega, dal punto di vista scientifico, a coloro che non la conoscono cosa sia questa malattia che colpisce molte più persone di quanto si pensi.

Un aiuto per i non celiaci a comprendere la celiachia e le difficoltà dei celiaci, un modo per i celiaci per non sentirsi soli e non capiti nelle loro esigenze.

Autore: Serena BediniTitolo: Un celiaco per amico. Trattatello semiserio naturalmente privo di glutineFormato: 148x210 mmPagine: 104ISBN: 978-88-96618-02-8Prezzo: euro 11,00

Un celiaco per amicoTrattatello semiserio naturalmente privo di glutine

Novità in libreria

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News dal Blog

Rischio pesce crudo?Contemporaneamente all’aumentare della diffusione dei ristoranti giapponesi, che servono pesce crudo, si sta manifestando un allarme per la possibile intossicazione da anisakis simplex. Si tratta di un parassita che nel suo stato larvale è ospite di numerosi pesci. Quando il pesce viene catturato, se non viene eviscerato subito, è possibile il passaggio delle larve del parassita dall’intestino, dove risiedono, alla carne del pesce stesso. L’uomo può infettarsi mangiando il pesce crudo. In caso di infezione le larve di annidano a livello intestinale e determinano una parassitosi che può essere acuta o cronica.Come evitare l’infezione? La normativa italiana è già attiva sotto questo punto di vista infatti il parassita, e le sue larve, muoiono se sottoposte a basse temperature per un congruo periodo di tempo e la normativa italiana stabilisce che il pesce da consumarsi crudo deve essare congelato preventivamente eliminando cos’ qualunque rischio.

Tè verde nella prevenzione dell’ictusIl tè verde è noto a tutti per le sue benfiche proprietà sia antinvecchiammento sia preventive nei confronti del cancro. A queste, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Stroke, (Liang W, Lee AH, e al “Tea consumption and iscjemic stroke risk: a case-control study in southern China” Stroke 2009 Jul) si aggiunge una capacità preventiva nei confronti dell’ictus.Sempre secondo questo studio basta assumerne una tazza la settimana per avere una riduzione del rischio di ictus, ma sono necessarie una o due tazze al giorno per raggiungere il massimo beneficio cioè la massima riduzione del rischio.

Aloe ed emorroidectomiaUna buona notizia per coloro che si operano di emorroidi mediante la cosiddetta emorroidectomia aperta, una tecnica chirurgica di rimozione delle emorroidi che lascia delle ferite senza sutura al fine di favorire una cicatrizzazione naturale.Lo studio di Eshghi e al. (Eshgi F, Hosseinimehr sj e al “Effects of aloe vera cream on posthemorrhoidectomy pain and wound healing: results of a randomized, blind, placebo-control study” J. Altern. Complment Med 2010,Jun) ha dimostrato come l’applicazione di un crema a base di Aloe vera abbia la capacità di ridurre il dolore post operatorio e di migliorare i tempi di guarigione diminuendo al contempo la necessità di utilizzo di analgesici.

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Scuola di Naturopatia Biointegrata

Naturalicum

Competenza – Professionalità – Scienza – Tradizione

Biointegrazione

Triennio comune4^ anno di specializzazione:Indirizzo fitocostituzionaleIndirizzo counseling naturopatico

sede delle lezioni: Bologna

Vuoi maggiori informazioni?055/0134543392/[email protected]

www.naturalicum.it

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