Annuario della Accademia Nazionale di San Luca

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Annuario della Accademia Nazionale di San Luca 2010. Tipografia Istituto Salesiano Pio XI - Roma

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  • ANNUARIO

    DELLA

    ACCADEMIA NAZIONALEDI SAN LUCA

    MMIX

    2010

  • Tip. Ist. Salesiano Pio XI - Via Umbertide, 11 - 00181 Roma - Tel. 067827819Finito di stampare nel febbraio 2010

  • STORIADELLA ACCADEMIA

  • * Il testo una rielaborazione dello scritto di Carlo Pietrangeli.I primi due paragrafi e quello relativo alla sede accademica sono diIsabella Salvagni.

  • DallUniversit dei Pittori alla fondazione dellAccade-mia di San Luca

    Lattuale Accademia Nazionale di San Luca haorigine dalla antica Universit delle Arti della Pittu-ra, corporazione di mestiere esistente a Roma pro-babilmente nel tardo medioevo, ma costituitasi inepoca imprecisata, che accoglieva al suo interno Pit-tori, Miniatori e Ricamatori. Al 1478 risalgono i pri-mi Statuti conosciuti dellUniversitas picture a[c] mi-niature, rinnovati e approvati il 17 dicembre del me-desimo anno dal Senatore del Popolo Romano.

    tuttora custodito presso larchivio accademicoil Libro degli Statuti quattrocenteschi, che presentain apertura una pagina miniata, nella quale raffi-gurato san Luca nellatto di ricevere le nuove regoledellArte, di seguito enunciate, a lui consegnate daidue Consoli e da due rappresentanti dellUniversit.

    Successivamente al rinnovo degli Statuti, alle ca-tegorie professionali afferenti allUniversit, alla qua-le era annessa una Congregazione religiosa intitola-ta al patrono dei Pittori, san Luca, si sarebbero ag-giunti anche gli Imperniatori, i Battiloro e i Ban-dierai.

    Prima sede conosciuta della Societ dei Pittori,

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  • fu una piccola chiesa dedicata a san Luca, apparte-nente al Capitolo di santa Maria Maggiore e situatasullEsquilino, nelle immediate adiacenze della basi-lica mariana. Alla scelta del sito, collocato allinternodi unarea della citt che gi allinizio del Cinque-cento era parzialmente in espansione, non fu estra-neo il legame simbolico esistente tra levangelista pa-trono e il maggiore dei santuari mariani, al cui in-terno erano contemporaneamente custodite e vene-rate limmagine della Vergine, ritenuta eseguita dasan Luca, e la reliquia del braccio destro del santo,dal quale si credeva che licona sacra fosse stata di-pinta. Insediatasi nelledificio sacro probabilmentenel 1534, in seguito alla concessione da parte del Ca-pitolo, lUniversit diede inizio alla sua ricostruzio-ne, che occup quasi interamente il cinquantenniosuccessivo, fino al 1585, quando la fabbrica religio-sa, pressoch compiuta e interamente affrescata daiPittori, venne demolita in occasione delle sistemazio-ni volute da Sisto V per la piazza e la basilica ma-riana. Contemporaneamente allinsediamento si av-viava la revisione dellorganizzazione interna dellUni-versit, ancora impregnata dallo spirito corporativodi derivazione medioevale, e si ponevano contempo-raneamente le premesse per la sua trasformazione inAccademia; trasformazione che avrebbe segnato,nel volgere del secolo, il passaggio di status della Pit-

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  • tura da arte meccanica a professione nobile e ilconcomitante riconoscimento sociale del nuovo ruo-lo intellettuale incarnato dallartista.

    Sebbene, con Breve emanato da Gregorio XIII il13 ottobre 1577, il pontefice approvasse lerezione diuna Accademia delle Arti della Pittura, della Scultu-ra e del Disegno, con annessa Congregazione di SanLuca, il processo di effettiva trasmutazione nellanuova istituzione sarebbe stato lungo e graduale,passando anche attraverso lo spostamento della se-de della Societ dal primitivo stanziamento nellachiesa di san Luca sullEsquilino, demolita, in quel-la di santa Martina al foro Romano, concessa conBolla emanata il 24 maggio 1588 da Sisto V PerettiallUniversit dei Pittori. A Girolamo Muziano si de-ve lavvio dei lavori di ricostruzione del preesistentetitolo di santa Martina, che allepoca della conces-sione sistina era parzialmente abbandonato e semidistrutto, e la sua nuova doppia dedicazione anchea san Luca. Sempre a Muziano va riferito il primotentativo di riorganizzazione dellistituzione, cheavrebbe condotto, dopo la morte dellartista, alla sim-bolica fondazione dellAccademia di San Luca, adopera del primo Principe Federico Zuccari, celebra-ta solennemente il 14 novembre 1593, nella sede si-stemata allo scopo. La messa a punto delle nuove econtroverse regole dellAccademia sembra invece oc-

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  • cupare il periodo immediatamente successivo alla fi-ne del principato zuccariano, ovvero posteriormenteal 1594, e trascinarsi ancora fino al volgere del se-colo XVI, trovando sicura attuazione almeno nei pri-mi Statuti conosciuti dellAccademia de i Pittori eScultori di Roma, approvati da papa Paolo V Bor-ghese il 23 agosto 1607.

    Allinteressamento dei pontefici Gregorio XIII,Clemente VIII e Paolo V si deve lemanazione di nu-merosi provvedimenti in favore dellUniversit, pri-ma, e dellAccademia, poi, provvedimenti tutti, cheavrebbero contribuito al miglioramento delle condi-zioni economiche e allaccrescimento del prestigiodellistituzione. A tali concessioni, si aggiunge lap-provazione o la ratifica degli Statuti da parte dellau-torit pontificia nel 1621 e nel 1627, e laggiorna-mento al quale questi furono sottoposti ripetuta-mente negli anni e nei secoli successivi, fino allulti-ma e recentissima riforma, avvenuta nel 2005.

    La devozione e i luoghi del culto: le chiese di sanLuca e di santa Martina

    Secondo la prassi in uso fin dallet medioevale,alla corporazione di mestiere era annessa una Com-pagnia religiosa che aveva lo scopo di sopperire al-

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  • le esigenze della devozione e del culto dellUniversite di fornire assistenza ai membri dellArte. Univer-sit e Compagnia sembrano, dal tardo Quattrocentoe per lintero corso del Cinquecento, poter essereconsiderate un unico organismo che riassumeva ins sia le funzioni laiche che quelle religiose. Confor-memente a quanto prescritto dagli Statuti quattro-centeschi, revisionati nel 1546, entrambe erano te-nute a festeggiare la festa dellAssunta (15 agosto) equella del santo patrono dei Pittori (18 ottobre), so-lennizzate dalla celebrazione di funzioni religioseallinterno della piccola chiesa di san Luca sullEsqui-lino. Sebbene fin dal 1577 il Breve gregoriano, inadempimento delle prescrizioni della Chiesa contro-riformata, prevedesse lannessione di una Confrater-nita allAccademia delle Arti della Pittura, della Scul-tura e del Disegno, nuovamente eretta, la Confrater-nita aggregata fu istituita ufficialmente solo nel 1593,in seguito al trasferimento dellUniversit nella chie-sa di santa Martina; tale chiesa, in virt di quantostabilito nel 1588 nella Bolla sistina di concessionedelledificio religioso, avrebbe dovuto continuare adessere officiata dai nuovi proprietari. Formalmente,le prime regole autonome conosciute relative allaConfraternita di san Luca annessa allAccademiaomonima, sono stabilite solo contestualmente agliStatuti approvati nel 1621, mentre gi nei preceden-

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  • ti Statuti risalenti al 1607 viene definito listituto giu-ridico del sodalizio religioso. A capo della Confra-ternita erano due Rettori, comunque sottopostiallautorit del Principe, capo indiscusso dellinteroconsesso accademico. Alla celebrazione delle due fe-ste dellAssunta e di san Luca, derivate dallanticaconsuetudine corporativa, si sarebbe successivamen-te aggiunta quella della festivit di santa Martina (30gennaio), vergine e martire, titolare della omonimachiesa concessa ai Pittori.

    Sebbene la maggior parte delle fonti concordi nelritenere che la primitiva chiesa di santa Martina fos-se stata fondata da papa Onorio I nel secolo VII, suiresti del Secretarium Senatus, la prima menzionedelledificio sacro risale al secolo VIII, quando vienecitato nel Liber pontificalis. Collocata su uno dei no-di viari pi importanti della citt antica, prima, e diquella medioevale, poi, la chiesa fu oggetto di un in-tervento di restauro nel 1256, in occasione del rin-venimento delle reliquie di santa Martina e di altrimartiri cristiani, tuttora ricordato da una lapide mu-rata nelle pareti perimetrali. Per tutto il medioevoledificio conserv un ruolo preminente nella con-trada, insieme alla contigua chiesa di santAdriano,con la quale costituiva un unico complesso architet-tonico. Il lungo e graduale processo di perdita dim-portanza del titolo religioso avviatosi nel tardo me-

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  • dioevo, sarebbe culminato, con lavvento dellet mo-derna, con il degrado e labbandono della chiesa, cheintorno alla met del Cinquecento appariva anche vi-sivamente soffocata dalle case limitrofe. A partire dal1589, in seguito allinsediamento dellUniversit deiPittori al suo interno, santa Martina sarebbe statainteramente spogliata dellintero apparato decorati-vo lapideo appartenente alledificio pagano nel qua-le era stata insediata. Cancellata ogni traccia dellan-tico Secretarium Senatus, lUniversit dei Pittoriavrebbe provveduto alla soprelevazione delledificioe allavvio dei lavori per la sistemazione della chie-sa superiore, nuovamente dedicata al proprio patro-no san Luca. Sebbene i progetti e i propositi per lasistemazione o per la ricostruzione parziale o totaledelledificio sacro si sarebbero protratti negli anni,fino a comprendere i primi decenni del secolo suc-cessivo, leffettiva trasformazione della fabbrica reli-giosa avrebbe avuto luogo solo a partire dal 1634,quando veniva avviata la monumentale ricostruzio-ne ad opera di Pietro da Cortona.

    Fu il miracolo delle reliquie, rinvenute durantele operazioni di scavo preliminari alla sistemazionedella chiesa di santa Martina da parte del PrincipePietro da Cortona, devoto della martire e che inten-deva destinare la cripta alla propria sepoltura, a per-mettere il rifacimento integrale della chiesa superio-

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  • re, largamente finanziata dal cardinale protettoreFrancesco Barberini ed affidata al medesimo Pietroda Cortona.

    La chiesa dei santi Luca e Martina

    La chiesa realizzata da Pietro da Cortona a cro-ce greca ed sormontata da una cupola di linee ar-moniose; larchitettura della facciata, divisa in duezone spartite da colonne, assai originale per il mo-vimento dato dalla lieve curvatura della parte cen-trale, ove si aprono la porta e un finestrone.

    Nellinterno dominano i toni chiari, ma larchitet-to ha ottenuto effetti di grande efficacia pittorica dalmovimento delle colonne binate e dallimpiego deglistucchi, particolarmente fastoso nei catini delle treabsidi. Assai bella la visione interna della ornatissi-ma cupola, ove i lacunari si incurvano in forme mi-stilinee di grande effetto plastico e decorativo.

    Tre altari sono nella chiesa: sullaltare maggiore una copia di Antiveduto Grammatica del dipintoattribuito a Raffaello, che era nella vecchia chiesaesquilina; sotto laltare, la statua di santa Martina di Nicola Menghini, che rivest in quegli anni il prin-cipato.

    La cappella di sinistra dedicata allAssunta e a

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  • san Sebastiano; sullaltare la Assunzione della Ver-gine di Sebastiano Conca, che ottenne nel 1713 dipoter decorare la cappella.

    Al monaco pittore san Lazzaro invece consa-crata la cappella di destra; il quadro dellaltare, cherappresenta il martirio del santo, di Lazzaro Bal-di. Il Baldi, che qui sepolto, ne ottenne il giuspa-tronato, nel 1680 la fece adornare e leg ad essa tut-te le sue sostanze.

    La cripta, che conserva lantica intitolazione del-la chiesa a santa Martina, anche essa architetturaoriginale e ornatissima di Pietro da Cortona. Nel sa-cello centrale il ricchissimo altare di bronzo dora-to adorno di marmi rari, che custodisce le reliquiedei santi Martina, Concordio ed Epifanio. Sul cibo-rio un prezioso rilievo di alabastro eseguito daCosimo Fancelli su disegno di Pietro da Cortona.Opere dello stesso Fancelli e di Alessandro Algardisi trovano nella cripta.

    La chiesa dei santi Luca e Martina si presenta oraallesterno in un aspetto che non ha mai avuto anti-camente: completamente isolata. Infatti, quando futracciata la via dei fori Imperiali e demolita la vec-chia sede accademica che le era addossata, fu neces-sario completare larchitettura dal lato della nuovastrada, il che fu fatto con estrema semplicit dallar-chitetto Gustavo Giovannoni.

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  • Le vicende successive

    Fin dai primi tempi della sua vita il sodalizio furetto dai pi insigni artisti italiani del tempo e an-che da alcuni illustri artisti stranieri. Furono Princi-pi della Accademia: Gian Lorenzo Bernini, Pietro daCortona, Paolo Brill, Alessandro Algardi, Carlo Ma-ratta, Girolamo e Carlo Rainaldi, il Baciccia, CharlesLe Brun, Carlo Fontana, Benedetto Luti, SebastianoConca, Pietro Bracci, il Mengs, Francisco Preziado dela Vega, Anton von Maron, Vincenzo Pacetti, AndreaVici, Vincenzo Camuccini, Antonio Canova che perle sue speciali benemerenze fu dapprima nominatoPrincipe Perpetuo e dal 1814 in poi Presidente a vi-ta e Presidenti: Bertel Thorvaldsen, Tommaso Mi-nardi, Pietro Tenerani, Francesco Podesti, VirginioVespignani, Giulio Tadolini, Gustavo Giovannoni ecc.,fino ai pi recenti fra i quali ricordiamo: i pittori Mi-no Maccari, Bruno Saetti, Fabrizio Clerici, EnricoPaolucci, Renzo Vespignani; gli scultori Venanzo Cro-cetti, Fausto Melotti, Emilio Greco, Giacomo Manz,Luciano Minguzzi, Giuseppe Uncini, Pietro Cascella;gli architetti Ludovico Quaroni, Ignazio Gardella,Carlo Aymonino, Giancarlo De Carlo.

    Impossibile dare unidea anche sommaria del con-tenuto degli elenchi accademici: papi, sovrani e prin-cipi furono accademici donore, mentre tra quelli

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  • di merito figurano i nomi di: Borromini, Poussin,Reni, Guercino, i Carracci, Albani, Caravaggio, Sal-vator Rosa, Giacomo Della Porta, Domenico Fontana,Carlo Maderno, Martino Longhi, Claude Gelle, Ri-bera, Velasquez, Piranesi, Filippo Juvarra, Bouchar-don, David, Grard, Lawrence, Sergel, Joseph Vernet,Robert Adam, Flaxman, Valadier, o di moltissimi al-tri del sec. XX, quali: Balla, de Chirico, Morandi, Pi-randello, o Guttuso, Cambellotti, Giacometti, Pollini,Michelucci, Nervi, e, tra gli stranieri, Aalto, Braque,Bacon, Moore, Calder, solo per citarne alcuni.

    La internazionalit della Accademia le procur ri-conoscimenti anche fuori dei confini dello Stato Pon-tificio: infatti nel 1675 la Accademia Reale di Tori-no chiese di essere aggregata; lanno dopo, essendoprincipe il pittore Charles Le Brun, fu concepitalidea della unione con lAccademia Reale di Pitturae Scultura di Parigi. Vale la pena di citare al riguardola lettera patente di Luigi XIV in data 10 novembre1676, nella quale si riconosce che la romana Acca-demia di S. Luca va ricordata da tutto il mondo co-me origine e maestra di quanti esimi artisti sonocomparsi da due secoli in qua. Nel 1710 chiese diessere aggregata anche la Accademia Clementina diBologna e ad essa tennero dietro altre insigni istitu-zioni italiane e straniere.

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  • Per dare particolare decoro al sodalizio romano,che aveva ormai assunto il nome ufficiale di Acca-demia del Disegno di S. Luca Evangelista, Pio VI,in occasione del secondo centenario della istituzio-ne, con motu proprio del 12 giugno 1795 concesseai presidenti il titolo pro tempore di conte palatino,mentre gli accademici godettero della cittadinanzaromana. Pio VII aggiunse nel 1806 alla massima ca-rica la singolare onorificenza dellOrdine dei Prin-cipi dellAccademia, detto anche del moretto dal-la testa araldica di moro dello stemma Chiaramon-ti; Gregorio XVI attribu nel 1834 agli accademiciuna speciale uniforme e sotto di lui listituzione as-sunse il titolo di Insigne e Pontificia Accademia Ro-mana di S. Luca. Pi tardi, e precisamente dal1872, lAccademia divenne Reale e dal 1948 Nazio-nale.

    Suo simbolo fin dal 600 era limmagine dellE-vangelista san Luca, ripristinata nel 1934; questa im-magine fu sostituita nel 1705 da un triangolo equi-latero, simbolo delluguaglianza e dellunit delle trearti, costituito da pennello (pittura), stecca (scultu-ra) e compasso (architettura) accompagnati dal mot-to oraziano Aequa potestas. Oggi le due immaginiconvivono a testimonianza della lunga storia dellAc-cademia.

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  • La sede

    Prima sede dellAccademia di San Luca furono al-cune stanze contigue alla chiesa di santa Martina, uti-lizzate come deposito di materiali, come aule per ladidattica e per le riunioni della Congregazione. Nel1659, in seguito alla ricostruzione integrale dellachiesa primitiva, veniva avviata la realizzazione delfabbricato accademico in luogo di alcune case e ter-reni insistenti sul retro delledificio sacro. I locali del-la sede vennero nel tempo adattati alle esigenze del-la istituzione, fino allintervento di ampliamento e ri-strutturazione diretto da Antonio Asprucci tra il 1788e il 1790. A meno dellannessione di ulteriori ambientie di alcune modifiche nella distribuzione interna, laveste assunta dalledificio alla fine del secolo XVIIIrimase immutata fino ai primi decenni del Novecen-to. Dopo vari progetti volti a ricostruire la sede sto-rica, ormai insufficiente a contenere le proprie colle-zioni, le biblioteche Sarti e accademica e ad ospita-re le molteplici attivit accademiche, si giunse alla fi-ne degli anni Venti alla ricostruzione del fabbricatosullarea di risulta insistente sullisolato occupatodalla chiesa dei santi Luca e Martina , su proget-to di Arnaldo Foschini. I lavori vennero interrotti nel1932, quando un improvviso cambiamento di pro-gramma, conseguente allapertura della via dellIm-

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  • pero, port alla demolizione delledificio, giunto or-mai a livello del piano rialzato.

    Nel 1933 lAccademia acquistava il palazzo giCarpegna in via della Stamperia, dove si trasferivanellaprile 1934.

    Il primo nucleo della nuova sede accademica eraun palazzetto di modeste dimensioni appartenente al-la famiglia di Ilario Orsini e Pantasilea Mattei, rea-lizzato probabilmente nella seconda met del secoloXVI. Le strutture gi esistenti furono inglobate a par-tire dal 1612 nel fabbricato del Noviziato dei Padrilucchesi della Congregazione della Madre di Dio, alquale era annessa la chiesa dedicata allAssunta, pro-spiciente la piazza allora detta di Cornaro.

    Nel 1625 il francese Pietro Eschinardi Came-riere Segreto del Re di Francia presso la corte papa-le comprava il palazzo dai Padri ed avviava la ri-costruzione del proprio palazzo di famiglia utiliz-zando a tale scopo le strutture preesistenti. Il nucleodelledificio di Eschinardi ancora riconoscibile nelcorpo anteriore della fabbrica attuale, affacciato sul-la piazza di Cornaro (oggi piazza dellAccademia disan Luca) e individuato lateralmente dalle prime trecampate su via della Stamperia e dalla prima por-zione del prospetto su vicolo di Scavolino.

    Nel 1638 Ambrogio dei conti di Carpegna di Sca-

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  • volino feudo nel Montefeltro , approfittando diun tracollo finanziaro dellEschinardi, acquisiva lim-mobile avviando il completamento dei lavori rimastiinterrotti ed affidando a Francesco Borromini il pro-getto di ampliamento delledificio sullintero isolato.Il ricco corpus di disegni borrominiani conservatiallAlbertina di Vienna documenta loriginalit e lagrandiosit di tale progetto, mai peraltro realizzato.Ambrogio moriva improvvisamente nel 1642, primadellinizio dei lavori. Il cardinale Ulderico avrebberaccolto in eredit dal fratello minore il sogno di rea-lizzare il palazzo romano della famiglia Carpegna, ri-conducendolo a un programma meno ambizioso. Trail 1643 e il 1650 Francesco Borromini dirigeva i la-vori di ampliamento delledificio: al vecchio nucleodi Pietro Eschinardi veniva aggiunta lala sviluppatalungo il vicolo di Scavolino, il cui prospetto princi-pale articolato dalla presenza del portico in con-tinuit dellingresso sulla piazza si apriva sul cor-tile interno in direzione della fontana di Trevi. Al ter-mine del braccio aggiunto del portico, un portale ric-camente decorato da stucchi immetteva nella origi-nale invenzione borrominiana della rampa elicoida-le, che conduceva dal piano terreno prima allappar-tamento del cardinale, situato al piano nobile, quin-di agli appartamenti di famiglia ai piani superiori.Nel 1647, in seguito alla morte di Tommaso Carpe-

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  • gna juniore figlio del primogenito Francesco Ma-ria ed erede fedecommissario nominato dagli zii Am-brogio, Guido ed Ulderico il cardinale abbando-nava lidea di condurre a termine i lavori nel palaz-zo di famiglia.

    Alla morte del cardinale, nel 1679, limmobileveniva ereditato dal nipote Ulderico figlio diMario , nato inaspettatamente nel 1653. Con il gio-vane Ulderico i Carpegna avrebbero aggiunto al pro-prio titolo nobiliare quello di principi di Scavolino,del quale il nobiluomo otteneva per i propri meritimilitari linvestitura nel 1685 dallimperatore Leopol-do I dAustria.

    Nel 1731, con la morte senza eredi di Ulderico siestingueva il ramo dei conti, poi principi di Carpe-gna di Scavolino. Cognome e beni sarebbero stati ere-ditati dal nipote Emilio Orsini de Cavalieri SannesiCarpegna, figlio della sorella Vittoria. Tra il 1732 e il1735 Emilio affidava a Francesco Ferrari il comple-tamento del palazzo a Trevi, gravemente danneggia-to dal terremoto del 1706. Ferrari curava il consoli-damento statico delledificio, ampliava il vecchio nu-cleo di Eschinardi su via della Stamperia e comple-tava la facciata dellala borrominiana verso il cortileinterno, chiudendo i valichi minori architravati delportico al piano terreno.

    Estinti i de Cavalieri, lisolato gi appartenuto ai

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  • Carpegna veniva ereditato dalle famiglie Collicola ePatrizi, che se ne dividevano la propriet cedendo inenfiteusi perpetua ai conti Pianciani la quota del pa-lazzo. Venduto nel 1882 ai conti De Ligonnes di Du-pont, veniva subito dopo trasformato in convento dal-le Oblate del Cenacolo; nel 1928 il palazzo era poiceduto al Banco di Santo Spirito, che ne iniziavaladattamento in sede dei propri uffici, completandoil processo di progressiva perdita della facies delledi-ficio originario. Nel 1933, al momento dellacquistoda parte dellAccademia di San Luca, del palazzoEschinardi-Carpegna rimaneva linvolucro esterno, alquale erano in parte addossati i volumi aggiunti nelsecolo XIX. In seguito al restauro integrale, seguitoda Gustavo Giovannoni ed Arnaldo Foschini con ilconcorso di molti accademici delle Classi di Archi-tettura e Pittura, ledificio, ricondotto nella sua at-tuale veste architettonica, veniva inaugurato il 24aprile 1934.

    Nella nuova sede accademica, attualmente in cor-so di restauro a cura della Soprintendenza per i Be-ni Ambientali e Architettonici di Roma, le sale al pia-no terreno sono sistemate per ospitare esposizionidarte e darchitettura, con una parte riservata alleraccolte dei disegni. Al primo piano si trovano la Pre-sidenza, unampia Sala di conferenze e le Sale acca-demiche, al secondo piano lArchivio, le Biblioteche

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  • e lAmministrazione, al terzo piano la Galleria. In ag-giunta alla vecchia rampa borrominiana una nuovascala riunisce i vari piani.

    Linsegnamento artistico e i concorsi

    Principale scopo dellAccademia era la pubbli-ca istruzione, come sanzionano gli statuti del 1817.

    Linsegnamento artistico fu istituito da FedericoZuccari fin dal 1593; si svolse inizialmente nella se-de accademica accanto a santa Martina e, attraver-so di esso, listituzione esercit una notevole in-fluenza non solo sugli artisti romani, ma anche sumolti artisti di passaggio per Roma.

    Nel 1754 Benedetto XIV fond in CampidogliolAccademia del Nudo e ne affid la direzione allaAccademia di San Luca. Ivi la scuola rimase fino al1804, quando Pio VII cedette allAccademia, perchvi svolgesse la sua attivit di insegnamento, lex mo-nastero delle Convertite al Corso, corrispondenteallarea ora occupata dal palazzo Marignoli. Ma i la-vori di riattamento del vecchio edificio si rivelaronolunghi e dispendiosi e i progetti di sistemazione, re-datti dal Principe del tempo Andrea Vici, non furo-no realizzati. Durante lamministrazione francese, undecreto di Napoleone del 6 ottobre 1810 affidava a

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  • San Luca linsegnamento artistico ufficiale e, in con-siderazione della scarsa possibilit di utilizzazionedelledificio delle Convertite, assegnava come sededelle scuole il convento dellAracoeli. Ma anche ilfabbricato capitolino per la sua stessa posizione sirivel di difficile impiego e, allora, un nuovo decre-to mise a disposizione della Accademia ledificio delCollegio Germanico-Ungarico allApollinare. Qui lescuole cominciarono a funzionare nel 1812, ma an-che questa sede ebbe breve durata perch con la Re-staurazione lApollinare fu restituito alla destinazio-ne originaria; Leone XII nel 1825 trasfer linsegna-mento artistico alla Sapienza, ove esso si svolse finoal 1845, fin quando cio Gregorio XVI assegn allaAccademia ledificio demaniale appositamente co-struito dal Camporesi sulla via Ripetta e che tuttoraospita lAccademia di Belle Arti e il Liceo Artistico.Con il 1873 fu tolto alla Accademia linsegnamentoartistico; essa pertanto dovette riconsegnare lannoseguente ledificio delle scuole.

    Un settore importante della attivit svolta a van-taggio delle arti erano i Concorsi, che venivano ban-diti periodicamente utilizzando fondazioni e lascitidi accademici.

    Prima della istituzione del pi importante di ta-li concorsi, quello Clementino, ne erano gi stati

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  • banditi altri, di cui esistono gli elaborati in archivioa partire dal 1677.

    Con il 1702 ha inizio il Concorso Clementino,fondato da Clemente XI a favore delle tre arti; fubandito 36 volte e dur fino al 1869. Le premiazio-ni si tenevano con grande solennit in Campidoglio;dopo il 1844 si svolsero invece nelle sale accademi-che o nelledificio a Ripetta.

    Dal 1768 si tenne anche il Concorso Balestra sessennale di pittura, scultura e architettura isti-tuito con testamento di Carlo Pio Balestra del 9 di-cembre 1763.

    Numerosi furono i concorsi istituiti nell800: Pel-legrini del 1844, Albacini del 1858, Poletti del 1869,Lana del 1872, Werstappen del 1873, Originali eMontiroli del 1877.

    I premi per gli artisti legati ai lasciti Albacini eAndersen sono confluiti nel Premio annuale Acca-demia Nazionale di San Luca, riservato a giovanipittori, scultori e architetti.

    Menzione a parte per il loro altissimo prestigiomeritano i Premi annuali Presidenza della Repub-blica, assegnati dal Capo dello Stato a pittori, scul-tori e architetti segnalati dallAccademia.

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  • La Galleria

    Fin nei pi antichi statuti si prescriveva che ogniaccademico [...] debba mandare allAccademia in do-no unopera sua a perpetua memoria e altrettantoavrebbe dovuto fare il Principe, che era obbligato alasciare onorevole dono dellarte sua. Era ancheinvalso luso, codificato negli statuti del 1817, dimandare in dono il proprio ritratto.

    Si costitu cos fin dal 600 una Galleria accade-mica, che ormai annovera oltre un migliaio tra pit-ture e sculture e un numero assai pi cospicuo didisegni. Ai doni degli accademici si aggiunsero al-cuni lasciti, fra cui i pi importanti sono quelli diFabio Rosa (1735), del Cavaceppi (1800), di Dome-nico Pellegrini (1840), di Maurizio Dumarest (1913),del barone Lazzaroni (1935). Menzione a parte me-rita il lascito Mller (1901), che consentiva di effet-tuare periodicamente importanti acquisti nelle mo-stre darte contemporanea: esso si interruppe con laprima guerra mondiale.

    La Galleria si arricch anche delle opere perve-nute attraverso i concorsi e di un gruppo di quadritrasferiti nel 1845 dalla Pinacoteca Capitolina.

    La raccolta ordinata in otto sale al 3 piano delPalazzo Carpegna; ma solo una parte delle opere vi esposta; molte altre, anche importanti, sono negli

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  • uffici e nei depositi razionalmente attrezzati e ac-cessibili agli studiosi e, infine, nelle Sale Accademi-che che per antica consuetudine sono aperte al pub-blico il giorno di san Luca (Statuti del 1607: Nelgiorno di san Luca lAccademia sar di pubblico di-ritto e aperta a chiunque).

    La raccolta, a causa di questa sua origine casua-le, non davvero omogenea; essa contiene tuttaviaun gruppo di opere, specie del 600 e 700, di note-vole qualit e interesse. Si tratta talvolta di opere mi-nori o di bozzetti, ma molti di essi appartengono adartisti poco noti, sui quali non esiste altra docu-mentazione a Roma.

    Tra i pezzi pi importanti va ricordato un fram-mento di affresco, rappresentante un Putto, di Raf-faello, e dello stesso la gi menzionata pala di S. Lu-ca, lAnnuncio ai Pastori di Jacopo Bassano, la Ver-gine ed Angeli del Van Dyck, le Ninfe che coronanolAbbondanza del Rubens, il gruppo delle opere del-lo Sweerts, la Filatrice di P.F. Mola, Giuditta e Olo-ferne del Piazzetta, i paesaggi e le vedute di JosephVernet, Van Bloemen, Pannini, Van Wittel, le scultu-re di Algardi, Bracci, Chinard, Slodtz, Della Valle, LeGros, ecc.

    Preziosa la raccolta dei ritratti circa 500 al-cuni dei quali di grande interesse iconografico e nonpochi di alta qualit, quali lautoritratto dello Zuc-

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  • cari, il ritratto di Pietro Bernini attribuito al figlioGianlorenzo, i ritratti del Maron, quello celebre diElisabetta Vige-Lebrun, quelli di Domenico Pelle-grini, del de Troy, di Benedetto Luti e quello di Ma-rianna Waldstein dipinto dallAppiani.

    Una speciale menzione merita la raccolta dei di-segni dei concorsi, interessante per la storia del gu-sto, specialmente del 700, che consta di oltre 2.000elaborati.

    Di grande importanza la serie dei disegni lega-ti alla Accademia dal Mascherino, il libro dei dise-gni di Jacopo Palma il Giovane, il ricchissimo com-plesso dei disegni di Giuseppe Valadier, quelli delVanvitelli e del Salvi per la facciata di S. Giovanniin Laterano, le lezioni di architettura di Mattia DeRossi, Domenico Martinelli, Francesco Fontana,quelle di prospettiva di Francesco Cozza e CarloCesi, quelle di anatomia dello stesso Cesi e del Pas-seri.

    La raccolta dei disegni si trova riunita in una sa-la appositamente predisposta e attrezzata per la con-servazione e la consultazione, al piano terreno dellasede accademica.

    27

  • La Biblioteca e lArchivio

    Una biblioteca per uso della Accademia fu costi-tuita fin dai primi anni di vita dellistituzione e gigli statuti del 1607 prescrivono il dono da parte deisuoi membri di unopera che tratti le cose dellarteo in iscritto o a stampa.

    Tali doni furono talvolta cospicui: basta pensarealla serie completa delle incisioni del Piranesi insplendida edizione sontuosamente rilegata, donatadallo stesso autore allatto della nomina.

    Nel 1877 larchitetto Antonio Sarti legava al Co-mune di Roma la propria biblioteca specializzatanelle arti figurative e particolarmente nella architet-tura, a condizione che fosse depositata presso lAc-cademia di san Luca, ove essa occupa alcuni am-bienti conservando peraltro la sua individualit. LaRomana Sarti consta attualmente di 255 mano-scritti, 36.500 volumi rilegati e 6.000 opuscoli ed in continuo incremento; ha un catalogo a stampa re-datto da Francesco Cerroti; il Comune contribuisceannualmente al suo aggiornamento. Tra le sue cosepi notevoli sono i sette album originali della colle-zione scenografica del Cocchi, i 30 volumi di dise-gni del maltese Stefano Busuttil, i quattro volumi divedute della via Appia di Carlo Labruzzi, prezioseedizioni illustrate in folio del 700 e dell800.

    28

  • Recente il lascito di volumi, miscellanee e ma-noscritti di Giuseppe Lugli, che costituiscono un ap-posito fondo di topografia romana legato alla me-moria dellillustre studioso, che fu per molti anniconservatore della Biblioteca.

    La biblioteca dellAccademia certamente, fra lebiblioteche specializzate romane, una delle pi vivee frequentate specialmente dai giovani, che vi trova-no un ambiente quanto mai accogliente e ogni pos-sibile aiuto nelle loro ricerche.

    Accanto alla biblioteca larchivio, assai ben or-dinato in una sala del secondo piano.

    Nessuno studioso che si occupi di storia dellar-te pu trascurare di fare in esso qualche ricerca econtinue sono le richieste di notizie che pervengonoda ogni parte del mondo. Nellarchivio accademicoesistono infatti le tracce della prima attivit di mol-tissimi giovani artisti venuti a perfezionarsi a Romae che hanno partecipato ai concorsi o frequentato lescuole; inoltre, accanto a notizie sugli artisti mag-giori, ve ne possono essere altre su artisti minori, po-co noti o dimenticati.

    Preziosa fonte a tale riguardo sono i registri del-le Congregazioni (sedute). Importante anche la seriedegli autografi, in gran parte costituita da lettere diringraziamento per la nomina ad accademico.

    29

  • LAccademia di San Luca, oggi

    LAccademia di S. Luca lunico ente a caratterenazionale che si interessi in Italia delle arti figurative;essa prende quindi posto accanto alla Accademia deiLincei (scienze e lettere), alla Accademia di Santa Ce-cilia (musica) e alla Accademia dei XL (scienze).

    A norma dellultimo statuto, listituzione ha loscopo di promuovere le arti e larchitettura, di onorareil merito di artisti e studiosi eleggendoli nel Corpo Ac-cademico, di adoperarsi per la valorizzazione e la pro-mozione delle arti e dellarchitettura italiane.

    ordinata su tre classi: pittura, scultura e archi-tettura ed costituita da 90 Accademici Nazionali (30per classe) e da 12 Accademici Nazionali in soprannu-mero, da 30 Accademici Stranieri (10 per classe), da36 Accademici Cultori (eletti tra studiosi e cultori dar-te e di architettura venuti in particolare fama), da 24Accademici Benemeriti (cio di persone che si sonoeccezionalmente distinte nei riguardi delle Arti e dellaAccademia).

    La Presidenza costituita dal Presidente (in caricaper due anni), dal Vice Presidente e dallex Presidente,dallAccademico Amministratore assistito dal ViceAmministratore, dal Segretario Generale assistito dalVice Segretario Generale.

    Il Consiglio costituito dalla Presidenza, da 6

    30

  • 31

    Accademici Nazionali (due per ciascuna classe), da un Accademico Cultore e da un Accademico Bene-merito.

    Cessati i concorsi di pi vecchia data per linaridi-mento delle loro fonti economiche a causa della sva-lutazione monetaria, cessato linsegnamento artisticoimpartito nelle scuole della Accademia, lattivit dellaistituzione, oltre che allamministrazione del propriopatrimonio artistico, volta a tenere a disposizionedel pubblico archivio, biblioteca e raccolte darte, aconferire periodicamente borse di studio e premi, trai quali quello della Presidenza della Repubblica e ilPremio Giovani attribuito ogni due anni a un pittore,uno scultore e un architetto, a partecipare con la pre-senza di propri rappresentanti a giudizi di concorsi,commissioni di mostre, ecc.; inoltre lAccademiaesprime voti in materia artistica e storico-artistica,promuove celebrazioni di centenari e congressi, tienecicli di conferenze, seminari, incontri e dibattiti cul-turali, stampa gli atti accademici e pubblicazioni inoccasione di particolari circostanze. In tempi pi re-centi lAccademia ha arricchito le sue collezioni conla creazione della Collezione del disegno contempo-raneo, alla quale hanno contribuito gli accademicipittori, scultori e architetti. in fase avanzata la col-lezione di opere contemporanee donate dagli artisti earchitetti accademici.

  • BIBLIOGRAFIA

  • FONTI

    1) STATUTI

    Statuta artis picturae, 17 dicembre 1478. (Archiviostorico dellAccademia, n. 1).

    Statuto dellAccademia dei Pittori e Scultori di Roma.22-23 agosto 1607. Originale, con le firme deideputati e le approvazioni dellautorit ecclesia-stica.(Archivio storico, n. 4).

    Breve di Gregorio XV contenente gli ordini dellAcca-demia e Congregazione dei Pittori e Scultori di Ro-ma. 4 giugno 1621.(Ibidem).

    Breve di Urbano VIII con cui vengono approvati gliStatuti dellAccademia de Pittori e Scultori. 1 ot-tobre 1627 (copia).(Ibidem).

    35

  • Statuti e privilegi dellAccademia di San Luca com-posta di Pittori, Scoltori et Architetti e daltriArtefici dipendenti et aggregati in Roma gi eret-ta ed hora riformata e stabilita nellanno santoMDCLXXV. Ms. recante in fondo: Breve a stampadi Clemente X del 3 luglio 1670 in favore dellAc-cademia.(Ibidem).

    Ordini e Statuti dellAccademia del Disegno dei Pit-tori, Scultori ed Architetti di Roma... corretti,accresciuti, e confermati sotto gli auspizj del SS.moPadre Papa Clemente XI. 23 settembre 1715.(Ibidem).

    Statuti dellinsigne Accademia del Disegno di Romadetta di S. Luca Evangelista (breve di Pio VI del12 giugno 1795 ed elenco degli Accademici del1796). Roma, per A. Casaletti nel Palazzo Massi-mi, 1796.

    Statuti dellinsigne Accademia Romana di S. Luca,con i decreti di Napoleone I in favore dellAcca-demia. 29 dicembre 1811. Roma, nella Stampe-ria De Romanis, 1812.

    36

  • Statuti della Pontificia Accademia Romana di BelleArti detta di S. Luca, con il rescritto pontificiodel 15 febbraio 1818 e lelenco degli Accademicidel 1817. 15 dicembre 1817. Roma F. Bourli,1818.

    Statuti della Reale Accademia Romana di Belle Artidenominata di S. Luca (precede il Decreto reale,controfirmato dal ministro Boselli). 2 giugno1889. Roma, Forzanti e C., 1889.(Archivio storico n. 4).

    Statuto della Reale Accademia Romana di Belle Artidenominata di S. Luca. 16 febbraio 1905.(Decreto reale n. 149).

    Statuto della Reale Insigne Accademia Romana di Bel-le Arti denominata di S. Luca. 5 aprile 1934.

    Statuto della Reale Accademia di S. Luca. 25 gennaio1940.(Decreto reale n. 14).

    Statuto della Insigne Accademia di S. Luca in Roma.31 agosto 1945.

    37

  • Statuto della Insigne Accademia Nazionale di S. Lu-ca. 28 ottobre 1948.(Decreto P.R. n. 1406).

    Statuto dellAccademia Nazionale di S. Luca. 6 otto-bre 1959.(Decreto P.R. n. 1004).

    Statuto dellAccademia Nazionale di S. Luca. 12 di-cembre 2005.

    2) VERBALI DELLE CONGREGAZIONI

    Verbali delle Congregazioni dellAccademia o Compa-gnia di S. Luca, e di tutte le arti dipendenti dallapittura. 1563.(Archivio storico, vol. 41).

    Narrazione manoscritta di Romano Alberti SegretariodellAccademia di S. Luca delle adunanze del 1593,ossia verbali del 1593.(Ibid., vol. 49).

    38

  • Verbali di due Congregazioni (1623) relativi alla com-pilazione ed applicazione degli Statuti, e copia sem-plice del breve di Gregorio XV contenente gli stes-si. 7 aprile, 7 e 15 maggio 1623.(Ibid., n. 4).

    Tre copie di verbali accademici del 1629, sotto il prin-cipato del cav. Giuseppe Cesari dArpino, 1629.(Ibid., b. 72, nn. 36-58).

    Libro originale delle Congregazioni ossiano verbali del-le medesime. 1634-1674. (Ibid., vol. 43).

    Appunti delle risoluzioni delle Congregazioni di S. Lu-ca presi su verbali dal 1663 al 1672. (Ibid., vol. 69. n. 267).

    Libro originale delle Congregazioni ossiano verbali del-le medesime. 1634-1674. (Ibid., vol. 44).

    Libro originale delle Congregazioni ossiano verbali del-le medesime. 1674-1699. (Ibid., vol. 45).

    39

  • Libro originale delle Congregazioni o verbali delle me-desime. 1674-1712. (Ibid., vol. 46).

    Verbali delle Congregazioni accademiche dall8 gennaio1700 al 14 febbraio 1717. (Ibid., vol. 46a).

    Libro originale delle Congregazioni o verbali delle me-desime. 1719-1725.(Ibid., vol. 47).

    Libro originale delle Congregazioni o verbali delle me-desime. 1719-1726.(Ibid., vol. 48).

    Libro originale delle Congregazioni o verbali delle me-desime. 1726-1738.(Ibid., vol. 49).

    Libro originale delle Congregazioni o verbali delle me-desime. 1738-1751.(Ibid., vol. 50).

    Libro originale delle Congregazioni o verbali delle me-desime. 1751-1759.(Ibid., vol. 51).

    40

  • Libro originale delle Congregazioni o verbali delle me-desime. 1760-1771.(Ibid., vol. 52).

    Libro originale delle Congregazioni o verbali delle me-desime. 1771-1780.(Ibid., vol. 53).

    Libro originale delle Congregazioni o verbali delle me-desime. 1781-1793. (Ibid., vol. 54).

    Libro originale delle Congregazioni o verbali delle me-desime. 1793-1803.(Ibid., vol. 55).

    Libro originale delle Congregazioni o verbali delle me-desime. 1803-1812. (Ibid., vol. 56).

    Libro originale delle Congregazioni o verbali delle me-desime. 1806-1810.(Ibid., vol. 57).

    Libro originale delle Congregazioni o verbali delle me-desime. 1813-1819. (Ibid., vol. 58).

    41

  • Verbali di Congregazioni e Consigli dellAccademia diS. Luca del 1814 (2 gennaio - 7 agosto). (Ibid., vol. 60a).

    Libro originale delle Congregazioni o verbali delle me-desime. 1816-1819.(Ibid., vol. 59).

    Stracciafoglio di verbali di Congregazione e Consiglidel 1818-1819. (Ibid., vol. 61a).

    Libro di verbali di Congregazioni e Consigli dellAcca-demia di S. Luca negli anni 1820-1828. (Ibid., vol. 60).

    (Da questa data i verbali delle Congregazioni non sono pirilegati in volume, ma sono conservati sciolti nelle cartelle, conaltro materiale di archivio).

    42

  • ATTI E ANNUARI

    Atti della Reale Accademia Romana di Belle Arti de-nominata di San Luca pubblicati nella ricorrenzadel trecentesimo anniversario della inaugurazionedella Accademia, Roma 1894.

    Reale Accademia di San Luca. Annuario 1909-1911,vol. I, Roma 1911.

    Atti e memorie della Reale Accademia di San Luca.Annuario 1912, vol. II, Roma 1912.

    Atti e memorie della Reale Accademia di San Luca.Annuario 1913-1914, vol. III, Roma 1915.

    Atti e memorie della Reale Accademia di San Luca.Annuario 1914-1931, vol. IV, Roma 1933.

    Atti della Insigne Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1949.

    Atti della Insigne Accademia Nazionale di San Luca,1951-52, n.s., vol. I, Roma 1953.

    Annuario della Insigne Accademia Nazionale di SanLuca, Roma 1953.

    Annuario della Insigne Accademia Nazionale di SanLuca, Roma 1955.

    43

  • Atti della Accademia Nazionale di San Luca, 1953-1956, n.s., vol. II, Roma 1957.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1957.

    Atti della Accademia Nazionale di San Luca, 1957-1958, n.s., vol. III, Roma 1959.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1960.

    Atti della Accademia Nazionale di San Luca, 1959-1960, n.s., vol. IV, Roma 1961.

    Atti della Accademia Nazionale di San Luca, 1961,n.s., vol. V, Roma 1961.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1961.

    Atti della Accademia Nazionale di San Luca, 1962,n.s., vol. VI, Roma 1962.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1963.

    Atti della Accademia Nazionale di San Luca, 1963-1964, n.s., vol. VII, Roma 1964.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1965.

    44

  • Atti della Accademia Nazionale di San Luca, 1965-1966, n.s., vol. VIII, Roma 1966.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1967.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1969.

    Atti della Accademia Nazionale di San Luca, 1965-1966, n.s., vol. VIII, suppl. I-II: Note commemo-rative di accademici, Roma 1970.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1971.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1973.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1975.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1977.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1979.

    Rassegna dellAccademia Nazionale di S. Luca, Roma1980-1983.

    45

  • Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1981.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1983.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1985.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1987.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1989.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1991.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1993.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1995.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1997.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1998.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 1999.

    46

  • Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 2000.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 2001.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 2002.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 2003.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 2004.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 2005.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 2006.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 2007.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 2008.

    Annuario della Accademia Nazionale di San Luca,Roma 2009.

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  • PUBBLICAZIONI DELLACCADEMIANEGLI ULTIMI 25 ANNI

    con un asterisco sono contrassegnate le pubblicazioni non curate direttamente dallAccademia

    1) PUBBLICAZIONI EDITE IN OCCASIONE DI MOSTRE

    1983 - Ziveri. Le incisioni. Catalogo generale, Edi-zioni De Luca, Roma 1983con scritti di D. Durb, M. Fagiolo dellArco, V. Rivo-secchi, N. Vespignani

    1984 - Gaetano Minnucci (1896-1980), Gangemieditore, Roma 1984con scritti di S. Benedetti, C. Cestelli Guidi, C. Cic-concelli, G. Cigni, R. Guarnieri, G. Michelucci, G.Minnucci, A. Sartoris, E. Vittoria, M.I. Zacheo

    - Venanzo Crocetti. Mostra antologica, Edigra-fital, Teramo 1984con scritti di F. Bellonzi, E. Carli, C.L. Ragghianti

    1985 - Gentilini. 1909-1981, Mondadori-EdizioniDe Luca, Milano-Roma 1985con scritti di D. Bernini, A. Gullotti, A. Monferini, G.Pezzini Bernini, C. Terenzi, L. Trucchi

    1986 - Mosaici minuti romani del 700 e dell800,Edizioni del Mosaico, Citt di Castello (Pg)1986con scritti di M. Alfieri, M.G. Branchetti, G. Cornini

    48

  • - E. FERRARI PASSALALPI, E.M. ELEUTERI (a cu-ra di), Ettore Ferrari: uno dei XXV della Cam-pagna Romana, La forma della spada, Roma1986con scritti di E.M. Eleuteri, M.C. Ferrari, E. FerrariPassalalpi, J. Recupero, G. Spadolini

    - Opere di Huang Yong Yu, Accademia di SanLuca, Roma 1986con scritti di I. Fiore, N. Nesi, J. Recupero

    - M. FAGIOLO DELLARCO (a cura di), Janni,Edizioni De Luca, Roma 1986con testimonianze di L. De Libero, R. Lucchese, A.Trombadori, A. Ziveri

    - M. FAGIOLO DELLARCO e V. RIVOSECCHI (a cu-ra di), Trombadori, Edizioni De Luca, Roma1986con scritti di R. Guttuso, C. Maltese, A. Trombadori

    - V. RIVOSECCHI (a cura di), Francalancia, Edi-zioni De Luca, Roma 1986con scritti di G. Giuffr, J. Recupero, A. Trombadori

    1987 - * Contributi editoriali alla ricerca storico-artistica negli ultimi dieci anni. Mostra del libro darteMinistero per i Beni culturali e ambientali. Direzionegenerale per gli Affari generali amministrativi e delpersonale. Divisione editoria, Roma 1987

    49

  • 1988 - Opere di Huang Zhou, Accademia di San Lu-ca, Roma 1988con scritti di I. Fiore, N. Nesi, J. Recupero

    - M. QUESADA (a cura di), Carlo Socrate (1889-1967). Opere dal 1910 al 1946, Nuova editri-ce romana, Roma 1988con scritti di G. Briganti, A. Trombadori

    1989 - A. CIPRIANI (a cura di), I premiati dellAcca-demia. 1682-1754, Casa editrice Quasar, Ro-ma 1989con scritti di G. Casale, A. Cipriani, D. Graf, R. Lat-tuada, O. Michel, A. Pampalone, S. Rudolph, M. To-mor

    1990 - Fabrizio Clerici. I disegni per lOrlando Fu-rioso, Casa editrice Quasar, Roma 1990con scritti di R. Bacchelli, G. Briganti, A. Cipriani, A.Gonzlez-Palacios, C.L. Ragghianti, C. Segre

    - C. ESPOSITO (a cura di), Hayter e lAtelier 17,Electa, Milano 1990

    1991 - F. BENZI (a cura di), Arturo Mancini. Gli an-ni di Anticoli Corrado, Casa editrice Quasar.Roma 1991

    - * Un museo immaginario per Giorgio De Chi-rico. 22 progetti, Carte segrete, Roma 1991con scritti di D. Guzzi, G. Strappa

    50

  • 1992 - * F. DI CASTRO (a cura di), Achille Perilli. Lecarte e i libri. 1946-1992, Carte segrete, Ro-ma 1992

    - P. CORTESE, M. DE LUCA, V. MAZZARELLA (acura di), Marino Mazzacurati a Roma tra Vil-la Giulia e Villa Massimo, Accademia di SanLuca, Roma 1992

    - * A come Architettura. Vittoriano Vigan,Electa, Milano 1992catalogo realizzato in occasione della prima mostra te-nutasi presso la Facolt di Architettura del Politecnicodi Milano, 20-31 maggio 1991

    1993 - A. Ciarrocchi, Lasolitudine, Grafiche Fioro-ni, SantElpidio a Mare (Ap) 1993

    - Gaetano Pompa. Mutmassungen sui capitoli17e 18 del principe scolpite sullobelisco, Ac-cademia di San Luca, Roma 1993con scritti di F. Bellonzi

    1995 - * N. OSSANNA CAVADINI (a cura di), PietroBianchi. 1787-1849. Architetto archeologo,Electa, Milano 1995catalogo realizzato in occasione della prima mostratenutasi a Roncate, Canton Ticino, nel 1995;con scritti di G. Alisio, G.M. Jacobitti, G. Mezzanotte.N. Ossanna Cavadini, M. Pagano, G. Ricci, C. Strina-ti, S. Villari, G. Zanipino

    51

  • 1996 - * S. COSTANZO, A. DONOFRIO, S. FIORINI, M.REBECCHINI (a cura di), Giancarlo De Carlo.Progetti nelle citt del mondo, Rassegna diArchitettura e Urbanistica, 88, numerospeciale, Roma 1996con scritti di M. Casciato, G. Ciucci, M. Costanzo, P.Culotta, G. De Carlo, A. dOnofrio, F. Gorio, F. Puri-ni, M. Rebecchini

    - Pietro Cascella. Porta del terzo millennio, cor-redata dagli studi occorsi alla sua realizzazio-ne, Accademia di San Luca, Roma 1996con scritti di T. Cascella, M. de Micheli, V. Faggioni,M. Luzi

    - Artisti collezionisti mostre negli anni di Pri-mato 1940-1943, Edieuropa, Roma 1996con scritti di C. Aymonino, G. Borgna, E. Coen, E. LaRocca, A. Masi, D. Meli, M. Rovigatti, F. Rutelli, M.Serio, P. Vivarelli

    1997 - M. FAGIOLO DELLARCO e B. MARCONI (a curadi), Cesarina Gualino e i suoi amici, Marsilioeditori, Venezia 1997con scritti di G. Borgna, S. Cecchi dAmico, A. Ci-priani, G. Ciucci, M. Fagiolo dellArco, M. Fini, M.P.Maino, B. Marconi, E. Paulucci, C.M. Suriano

    - S. PROSPERI VALENTI RODIN (a cura di), Pietroda Cortona e il disegno, Electa, Milano 1997con scritti di V. Di Piazza, L. Ficacci, G. Fusconi, M. Go-ri Sassoli, L. Mochi Onori, S. Prosperi Valenti Rodin

    52

  • - A. GIANCOTTI, M.L. NERI, C. SERAFINI, L.THERMES (a cura di), Maurizio Sacripanti,maestro di architettura, Edizioni De Luca,Roma 1997con scritti di G. Appella, R. Bizzotto, L. Canali, G.Ciucci, R. Pedio, A. Perilli, F. Purini, M. Ranzi, R.Ruffini, M. Sacripanti, L. Vignali

    1998 - O. SANDNER (a cura di), Angelika Kauffmanne Roma, Edizioni De Luca, Roma 1998con scritti di F. Fiorani, B. Jatta, G. Pace, C. Reiter,O. Sandner, A. Sanguini, I. Savino, H. Swozilek, W.Wassyng Roworth

    1999 - N. CARDANO (a cura di), Publio Morbiducci.1889-1963. Pitture Sculture medaglie, Edi-zioni De Luca, Roma 1999con scritti di G. Borgna, N. Cardano, G. Ciucci, F.Fiorani, E. La Rocca, A. Onesti, R.M. Villani

    2000 - D. GUZZI (a cura di), Virgilio Guzzi. 1902-1978, Edizioni De Luca, Roma 2000con scritti di D. Guzzi, R. Vespignani

    - A. CIPRIANI (a cura di), Aequa Potestas. Le ar-ti in gara a Roma nel Settecento, Edizioni DeLuca, Roma 2000con scritti di M.G. Barberini, L. Barroero, A. Cipria-ni, G. Ciucci, J. Garms, H. Hager, E. Pagliani, A.Pampalone, S. Susinno

    53

  • - * E. PITZALIS e G. HANSSEN (a cura di), IlCampidoglio di Carlo Aymonino, FedericoMotta editore, Milano 2000con scritti di C. Aymonino, A. Bedon, A.M. Sommel-la, R. Vespignani

    - * G. SAPORI (a cura di), Verso una bibliotecadelle arti. Il fondo Luigi Grassi, Edizioni DeLuca, Roma 2000

    2001 - Aldo Bandinelli 1897-1977. Lopera grafica,Edizioni De Luca, Roma 2001con scritti di G. Borgna, P. Dorazio, D. Levi, A. Perilli

    - * Renato Bruscaglia incisore. Vita e segno. Ilpaesaggio interiore, Minerva Edizioni, Bolo-gna 2001con scritti di A. Emiliani, L. Ficacci, I. Mancini, M.Scolaro, R. Vespignani, P. Volponi

    - G. APPELLA (a cura di), I Bulla editori-stam-patori darte tra XIX e XXI secolo, EdizioniDe Luca, Roma 2001con scritti di G. Appella, A. Perilli

    - G. STRAZZA, L. CANTATORE (a cura di), PremioAccademia di San Luca 2001. Pittura, 2 voll.,Edizioni De Luca, Roma 2001con scritti di G. De Carlo, E. Della Torre, R. Savinio,G. Strazza

    54

  • 2002 - A. PERILLI (a cura di), Agostino Bonalumi.Premio Presidente della Repubblica 2001,Edizioni De Luca, Roma 2002con scritti di A. Bonalumi, G. De Carlo, A. Masoero

    - C. LORENZETTI, L. CANTATORE (a cura di), Pre-mio Giovani Accademia Nazionale di SanLuca 2002. Scultura, 2 voll., Edizioni De Lu-ca, Roma 2002con scritti di C. Lorenzetti, E. Mattiacci, G. Uncini

    2003 - E. CRISPOLTI (a cura di), Michelangelo Conte,poetica di un metodo. Opere dal 1931 al1996, De Luca editori darte, Roma 2003con scritti di G. Conte, E. Crispolti, G. Strazza, C.Strinati

    - D. GUERRI, L. CANTATORE (a cura di), PremioGiovani Accademia Nazionale di San Luca2003. Architettura, 2 voll., De Luca editoridarte, Roma 2003con scritti di F. Cellini, G. De Carlo, D. Guerri, A. Isola

    - V. PALMIERI (a cura di), Mario Ridolfi sessan-ta anni di architettura in sessanta disegni,Accademia di San Luca, Roma 2003

    55

  • 2004 - A. NEGRO (a cura di), Il ritratto segreto. Mitie simboli della quadreria dellAccademia de-gli Incolti al Collegio Nazzareno. Una colle-zione sconosciuta tra Sei e Settecento roma-no, Campisano Editore, Roma 2004con scritti di S. Baronci, T. Caruso, A. Cipriani, A. DiCroce, A. Negro, R. Rinaldi, C. Strinati

    - P. VIVARELLI (a cura di), Disegnare nello spa-zio. Sculture e carte di Lorenzo Guerrini, DeLuca editori darte, Roma 2004con scritti di P. Cascella, P. Guerrini, A. Perilli, P. Vi-varelli

    - L. PASSARELLI e A. DONOFRIO (a cura di),Lab_2. Laboratorio di progettazione 2004. Ilcaso della sopraelevata di San Lorenzo a Ro-ma. I lavori del laboratorio, Accademia diSan Luca, Roma 2004con scritti di G. Andreoletti, J. Benci, J. Blueher, M.Brizzi, C. Caloro, F. Cellini, G. Ciucci, G. De Carlo, A.dOnofrio, A. Femia, M. Lodoli, A. Mac Lean, G. Ma-rotta, A. Montenero, R. Morassut, R. Nicolini, Nun-zio, A. Page, R. Pagnoni, L. Passarelli, M. Pazzaglini,D. Pifano, D. Prescott, F. Purini, C. Spadoni, F. Spe-ranza, A. Terranova

    - Toti Scialoja. Pittura e poesia. Opere su carta,De Luca editori darte, Roma 2004con scritti di B. Drudi, A. Giuliani, A. Perilli, G. Ra-boni

    56

  • - A. PERILLI, L. CANTATORE, N. PERILLI (a curadi), Premio Giovani Accademia Nazionale diSan Luca 2004. Pittura, 2 voll., De Luca edi-tori darte, Roma 2004con scritti di A. Bonalumi, E. Carmi, P. Cascella, A.Perilli

    2005 - La Campagna Romana de I XXV, De Lucaeditori darte, Roma 2005con scritti di N. Cardano, A. Cipriani, A.M. Damigel-la, V. Padiglione, S. Panei, A. Parisella, S. Passigli, M.Sanfilippo

    - V. FOGHER (a cura di), Lo spirito della pietra.Gli artisti e la materia, Edizioni Monte Altis-simo, Pontedera 2005con scritti di F. Bradley, P. Cascella, V. Fogher

    - P. CASCELLA, L. CANTATORE (a cura di), Pre-mio Giovani Accademia Nazionale di SanLuca 2005. Scultura, 2 voll., De Luca editoridarte, Roma 2005con scritti di P. Cascella, T. Cascella, N. Carrino, L.Cremonini, C. Lorenzetti

    - * E. VALERIANI (a cura di), Mario Ridolfi Ar-chitetto. 1904-2004, Controspazio, 114-115, numero speciale, Roma 2005con scritti di C. Andriani, F. Bellini, M. Di Puolo, R.Nicolini, P. Portoghesi. M. Ridolfi, L. Thermes, E. Va-leriani

    57

  • 2006 - * P. CAVALLARI, M. REBECCHINI, C. TOMISELLI(a cura di), Federico Gorio Architetto, Ras-segna di Architettura e Urbanistica, 118-119, numero speciale, Roma 2006con scritti di A. Bruschi, P. Cavallari, G. Ciucci, A.Muntoni, E. Piroddi, M. Rebecchini, S. Rotondi, V.Quilici, A. Terranova, C. Tomiselli

    - * P. LA FARINA (a cura di), Roma 1967-70. As-se attrezzato e Studio Asse. Storia e attualit,Fondazione Bruno Zevi, Roma 2006con scritti di R. Lenci, A. Loris Rossi, A. Muntoni, D. Nencini, L. Passarelli, A. Ponis, S. Rossi, A. Zevi,B. Zevi

    - Carlo Lorenzetti. Premio Presidente della Re-pubblica 2004, De Luca editori darte, Roma2006con scritti di G. Appella, L. Caramel, F. DAmico

    - G. CANELLA, L. CANTATORE (a cura di), PremioGiovani Accademia Nazionale di San Luca2006. Architettura, 2 voll., De Luca editoridarte, Roma 2006con scritti di G. Canella, L. Cremonini, F. Purini

    2007 - Antonio Recalcati. Cinque momenti dal 60 al-lo 06. Premio Presidente della Repubblica2006, De Luca editori darte, Roma 2007con scritti di B. Buscaroli, L. Cremonini

    58

  • - * A. CIPRIANI, G.P. CONSOLI, S. PASQUALI (a cu-ra di), Contro il Barocco. Apprendistato a Ro-ma e pratica dellarchitettura civile in Italia.1780-1820, Campisano Editore, Roma 2007con scritti di F. Ambrosi de Magistris, D. Borri, S. Bo-si, F. Ceccarelli, A. Cipriani, G. Ciucci, G.P. Consoli,L.M. Cristini, E. Debenedetti, E. Dellapiana, F. DiMarco, R. Fabiani, V. Farinati, M. Giuffr, R. Grassi,E. Kieven, A. Maglio, C. Mambriani, F. Mangone, D.Matteoni, J. Merz, S. Pace, P. Palazzotto, S. Pasquali,P. Pinon, I. Salvagni, C. Sambricio, M. Spesso, L. Te-deschi, S. Villari, G. Zucconi

    - F. MOSCHINI (a cura di), Per Aldo Rossi diecianni dopo. Disegni e modelli di opere e pro-getti dal 1964 al 1997 dellarchivio personaledi Aldo Rossi dalle collezioni Darc-MaXXI,Gangemi editore, Roma 2007con scritti di T. Ando, G. Aulenti, C. Aymonino, G. Basi-lico, G. Braghieri, M. Brusatin, G. Canella, A. Cantafora,G. Ciucci, P. Eisenman, H. Kollhoff, I. Lavin, I. Linaza-soro, R. Moneo, A. Monestiroli, F. Moschini, P. Porto-ghesi, F. Purini, B. Reichlin, F. Reinhart, L. Semerani,A. Siza, H. Tesar, G. Vazquez Consuegra, D. Vitale

    2009 - N. CARRINO (a cura di), Giuseppe Uncini.Scritti, manifesti, interviste. Dalle Terre agli Ar-tifici, Accademia di San Luca, Roma 2009con scritti di L. Bachis, N. Carrino, P.G. Castagnoli,C. Costantini, P. Ferraris, E. Fiorin, Gruppo Uno, R.Mandrini, B. Martusciello, C. Piccioni, R. Pintro, M.Pugliese, I.C. Ramirez, M. Sotis, G. Uncini, P. Va-gheggi, F. Vincitorio, M. Volpi

    59

  • - E. CRISPOLTI (a cura di), Pietro Cascella. LaMadre Terra. Progetto Nizza 2006, Accade-mia di San Luca, Roma 2009con scritti di N. Carrino, E. Crispolti

    - F. MOSCHINI (a cura di), LAccademia Nazio-nale di San Luca per una collezione del disegno contemporaneo. Pittura, Scultura,Architettura, De Luca editori darte, Roma2009con scritti di G. Canella, N. Carrino, F. Moschini

    - C. STRAZZA, L. CANTATORE (a cura di), SEGNARE/ disegnare. Premio Giovani 2009,De Luca editori dArte, Roma 2009con scritti di N. Carrino, G. Strazza

    2) PUBBLICAZIONI VARIE

    1984 - R. ASSUNTO, Verit e bellezza nelle estetiche enelle poetiche dellItalia neoclassica e primo-romantica, Edizioni Quasar, Roma 1984

    1985 - F. BELLONZI, Sironi, Electa, Milano 1985

    60

  • 1986 - F. BELLONZI, Architettura, pittura, scultura,dal Neoclassicismo al Liberty, Edizioni Qua-sar, Roma 1986 (ristampa con postilladellautore)

    1988 - F. BELLONZI, La morte dellarte e altri miti,Edizioni Quasar, Roma 1988

    1990 - J. RECUPERO, Bellezza e Arte. Note sulla storiadella critica darte, Roma 1990

    1992 - F. BELLONZI, Scritti darte e di letteratura, Roma 1992

    1994 - * M. EMMER, V. EMMER MARCHIAFAVA (a curadi), Ricordando Fabrizio Clerici, Centro in-ternazionale della grafica, Venezia 1994con scritti di G. Bufalino, F. Clerici, V. Consolo, M.Emmer, E. Paulucci, G. Perec, F. Zeri

    1998 - C. KNIGHT (a cura di), La memoria delle pi-ture di Angelica Kauffman, Edizioni De Lu-ca, Roma 1998

    2002 - N. CARRINO, L. CANTATORE (a cura di), La sin-tesi delle arti oggi. Materiali di studio, Acca-demia di San Luca, Roma 2002

    61

  • - N. CARRINO (a cura di), La sintesi delle arti og-gi, atti del convegno internazionale, Accade-mia di San Luca, Roma 2002con scritti di A. Anselmi, S. Boeri, D. Bruni, O. Cala-brese, N. Carrino, G. De Carlo. F. Delli Santi, G. Dor-fles, D. Karavan, R. Pietrosanti, P. Restany, J.Rykwert, M. Tirelli, B. Venet, A. Zevi

    - P. CIORRA, S. SUMA (a cura di), I MuseidellIperconsumo, atti del convegno interna-zionale tenuto alla Triennale di Milano nel2002, Accademia di San Luca, Roma 2002con scritti di A. Abruzzese, P. Baldi, A. Bonito Oliva,G. Celant, P. Ciorra, G. De Carlo, P. Derossi, A. Dethe-ridge, V. Gregotti, M. Guccione, M. Hollein, L. Moli-nari, P. Nicolin, F. Purini, C. Roseti, S. Suma

    - A. DONOFRIO, L. FELCI, F. SPERANZA (a curadi), Architettura e arte oggi nel centro storicoe nel paesaggio. Materiali di studio, Accade-mia di San Luca, Roma 2002con scritti di S. Boeri, L. Bolelli, A. Bonito Oliva, E.Cicelyn, A. dOnofrio, F. Gallanti, F. Irace, L. Passa-relli, L. Pratesi, F. Purini, L. Romito (Stalker), F. Ru-chat-Roncati, W. Waldner

    - * F. MONTUORI (a cura di), Eugenio Montuo-ri. 1907-1982, Roma 2002con scritti di E. Montuori, S. Musmeci, G. Samon,opuscolo pubblicato con il patrocinio dellInarch ecurato dalla famiglia Montuori in occasione del con-vegno Eugenio Montuori architetto tenutosi pressolAccademia di San Luca il 10 giugno 2002

    62

  • - * M. MORANDI (a cura di), Riccardo Morandi.1902-1989, Roma 2002con scritti di E. Benvenuto, P.A. Cetica, L. Piccinato,L. Sinisgalli, opuscolo pubblicato con il patrociniodellInarch e curato dalla famiglia Morandi in occa-sione della giornata di studi per le celebrazioni delcentenario della nascita di Riccardo Morandi tenuta-si presso lAccademia di San Luca l11 dicembre 2002

    2003 - Adalberto Libera 1903-1963. Pensieri sullar-chitettura e larte del costruire scelti e presen-tati da Paolo Melis, Roma 2003opuscolo pubblicato in occasione della giornata distudi per le celebrazioni per il centenario della nasci-ta di Adalberto Libera tenutasi presso lAccademia diSan Luca il 19 novembre 2003

    2004 - A. DONOFRIO, L. FELCI (a cura di), Architet-tura e arte oggi nel centro storico e nel pae-saggio, atti del convegno internazionale, Ac-cademia di San Luca, Roma 2004con scritti di G. Agnese, A. Anselmi, P. Baldi, A. Bas-solino, J. Benci, S. Boeri, A. Bonito Oliva, C. Campus,S. Chiodi, E. Cicelyn, G. Ciucci, G. De Carlo, G. DeSantis Ricciardone, F. Garofalo, M. Guccione, M.Helfand, J. Kounellis, J. Kosuth, C. Lichtwagner, P.Marconi, C. Occhialini, L. Passarelli, M. Pica Ciamar-ra, B. Pietromarchi, F. Pratesi, F. Ruchat-Roncati,Stalker, A. Terranova, O. Toscani, J. Van Eych, K.Wlfer, F. Zagari, A. Zago

    63

  • 2005 - * C. PIVA, I. SGARBOZZA, Il corpo dello stile:cultura e lettura del restauro nelle esperienzecontemporanee. Studi in onore di MicheleCordaro, De Luca editori darte, Roma 2005coordinamento scientifico M. Dalai Emiliani, O. Ros-si Pinelli, M. di Macco

    - R. NICOLINI (a cura di), Mario Ridolfi archi-tetto. 1904-2004, atti del convegno di Romae Terni, Mondadori Electa, Milano 2005con scritti di F. Andreani. C. Andriani, A. Anselmi, C. Ay-monino, P. Baldi, F. Bellini, G. Bonaccorso, G. Canella,P. Cascella, F. Cellini, M. Cinciari Rodano, G. Ciucci, C.Conforti, E. Crispolti, C. DAmato, R. Dulio, V. Fraticel-li, M. Garavaglia, V. Gregotti, M. Guccione, P. Melis, C.Melograni, G. Monti, R. Morassut, R. Nicolini, V. Pal-mieri, S. Papaldo, S. Poretti, P. Portoghesi, D. Porro, F.Purini, P. Raffaelli, A. Tarquini, W. Voigt, P. Zermani

    2007 - Carlo Melograni. Premio Presidente della Re-pubblica 2005, De Luca editori darte, Roma2007con scritti di G. Canella, J.-L. Cohen, T. De Mauro, H.Hertzberger, A. Muntoni

    3) PUBBLICAZIONI SULLACCADEMIA

    1984 - * AA.VV., Projects and Monuments in the Pe-riod of the Roman Baroque, Papers in ArtHistory from the Pennsylvania State Uni-versity, vol. 1, 1984

    64

  • - * W.F. COUSINS (jr), The Ideal Port and theConcorsi Clementini of 1728,1732 and 1738at the Accademia di San Luca in Rome, AnnArbor (Michigan) 1984

    - * S. ROSSI, La compagnia di San Luca nelCinquecento e la sua evoluzione in Accade-mia, in Ricerche per la storia religiosa diRoma, 5, Roma 1984

    1987 - * V. DI FLAVIO et alii, Carlo Cesi. Pittore e in-cisore del Seicento tra ambiente cortonesco eclassicismo marattiano 1622-1682, Secit,Cittaducale (Ri) 1987con scritti di M. Calvesi, V. Di Flavio, A. Di Nicola, P. Ferraris, A. Vannugli

    - * G.R. SMITH, Diplomacy by Design. The Ag-gregation and Centenary Competitions in Ar-chitecture at the Accademia di San Luca inRome and the Accademias Relations with theFrench Academy, UMI Printed, Ann Arbor(Michigan) 1987

    1988 - A. CIPRIANI, E. VALERIANI (a cura di), I disegnidi figura nellArchivio Storico dellAccademiadi San Luca, I vol.: Concorsi e Accademie delsecolo XVII, Casa editrice Quasar, Roma1988con un saggio di O. Michel

    65

  • - * M. DONATI, La copia Castellani della VenereOstiense dellAccademia di San Luca ha unagemella, Fratelli Palombi, Roma 1988

    - * Z. WAZBINSKI, Annibale Carracci e lAccade-mia di San Luca, cole franaise de Rome,Roma 1988

    1989 - A. CIPRIANI, E. VALERIANI (a cura di), I disegnidi figura nellArchivio Storico dellAccademiadi San Luca, II vol.: Concorsi e Accademiedel secolo XVIII, Casa editrice Quasar, Roma1989

    - A. CIPRIANI (a cura di), I premiati dellAcca-demia. 1682-1754, Casa editrice Quasar, Ro-ma 1989con scritti di G. Casale, A. Cipriani, D. Graf, R. Lat-tuada, O. Michel, A. Pampalone, J. Recupero, S. Ru-dolph, M. Tomor

    - * A. CIPRIANI, LAccademia di San Luca daiconcorsi dei giovani ai concorsi Clementini,in Academies of Art between Renaissanceand Romanticism, a cura di A. Boschloo,Leids Kunsthistorisch Gaarbock, V-VI, 1989

    1990 - * A. CIPRIANI (a cura di), Prize winningdrawings from the Roman Academy. 1682-1754, Casa editrice Quasar, Roma 1990

    66

  • 1991 - A. CIPRIANI, E. VALERIANI (a cura di), I disegnidi figura nellArchivio Storico dellAccademiadi San Luca, III vol., parte prima: Concorsi eAccademie del secolo XVIII (1756-1795), Ca-sa editrice Quasar, Roma 1991

    1992 - * A. CIPRIANI, G. DE MARCHI, Appunti per lastoria dellAccademia di San Luca: la colle-zione dei dipinti nei secc. XVII e XVIII, inAn Architectural Progress in the Renais-sance and Baroque, Papers in Art Historyfrom the Pennsylvania State University, vol.VIII, 1992, pp. 692-719

    - * S. GUARINO, I quadri non al tutto decentidal Campidoglio allAccademia di San Luca,in Bollettino dei Musei comunali di Ro-ma, VI, n.s., 1992, pp. 97-108

    - * A. CERUTTI FUSCO, Dibattito architettonico einsegnamento pubblico dellarchitetturanellAccademia di San Luca a Roma nella pri-ma met dellOttocento, in G. RICCI (a curadi), LArchitettura nelle Accademie riformate.Insegnamento, dibattito culturale, interventipubblici, atti del convegno, Milano 1992, pp.41-70

    67

  • - * M. GALLO, Orazio Borgianni. LAccademiadi San Luca e lAccademia degli Humoristi:documenti e nuove datazioni, in StoriadellArte, 76, 1992, pp. 296-345

    1993 - * G.R. SMITH, Architectural Diplomacy. Ro-me and Paris in the Late Baroque, Cambrid-ge (Mass.) 1993

    1997 - * F. CELLINI, C. DAMATO, Mario Ridolfi. Ma-nuale delle tecniche tradizionali del costruire.Il ciclo delle Marmore, Electa, Milano 1997

    - Pietro da Cortona. La Galatea, Edizioni DeLuca, Roma 1997con scritti di A. Cipriani, G. Ciucci, S. Guarino

    - A. GIANCOTTI, M.L. NERI, C. SERAFINI, L.THERMES (a cura di), Maurizio Sacripanti,maestro di architettura, Edizioni De Luca,Roma 1997con scritti di G. Appella, R. Bizzotto, L. Canali, G.Ciucci, R. Pedio, A Perilli, F. Purini, M. Ranzi, R. Ruf-fini, M. Sacripanti, L. Vignali

    1998 - O. SANDNER (a cura di), Angelika Kauffmanne Roma, Edizioni De Luca, Roma 1998con scritti di F. Fiorani, B. Jatta, G. Pace, C. Reiter,O. Sandner, A. Sanguini, I. Savino, H. Swozilek, W.Wassyng Roworth

    68

  • 1999 - R. CATINI, I Concorsi Poletti. 1859-1938, Edi-zioni De Luca, Roma 1999

    - B. MARCONI (a cura di), Accademia Naziona-le di San Luca. Premio Presidente della Re-pubblica. Mezzo secolo di Arti, Edizioni DeLuca, Roma 1999con schede sui premiati dal 1950 al 1999

    2000 - Guido Reni. Le nozze di Bacco e Arianna,Edizioni De Luca, Roma 2000con scritti di G. Ciucci, S. Guarino

    - A. CIPRIANI (a cura di), Aequa Potestas. Le ar-ti in gara a Roma nel Settecento, Edizioni DeLuca, Roma 2000con scritti di M.G. Barberini, L. Barroero, A. Cipria-ni, G. Ciucci, J. Garms, H. Hager, E. Pagliani, A. Pam-palone, S. Susinno

    - I. SALVAGNI, Palazzo Carpegna. 1577-1934,Edizioni De Luca, Roma 2000

    2001 - * D. KUZMIN, Il quaderno fotografico delleopere di Antonio Lasciac presso lAccademiadi San Luca a Roma, s.l. 2001

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  • 70

    2002 - * P. PICARDI, P.P. RACIOPPI, Le Scuole mute ele Scuole parlanti. Studi e documentisullAccademia di San Luca nellOttocento,De Luca editori darte, Roma 2002con scritti di S. Barone, N. Bernacchio, E. Caniglia,B. Cestelli Guidi, A. Cipriani, M. Dalai Emiliani, D.Frapiccini, L. Lorizzo, C. Lucandri, S. Lupinacci,M.C. Massari, S.A. Meyer, P. Picardi, P.P. Racioppi,G. Rebecchini, M. Rodin di Miglione, P. Russo, A.Villari, V. White; coordinamento scientifico di A. Ci-priani e M. Dalai Emiliani

    - * A. CERUTTI FUSCO, Gaspare Salvi (1786-1849): architetto e professore di architetturateorica nellAccademia di San Luca e il dibattito architettonico del tempo, in G. RIC-CI, G. DAMIA (a cura di), La cultura architet-tonica nellet della Restaurazione, Milano2002

    2003 - F. CELLINI, C. DAMATO, Mario Ridolfi allAc-cademia di San Luca. Edizione critica delcorpus dei disegni di architettura e dei docu-menti dello Studio Ridolfi e Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci (1924-1984) conservatinellArchivio dellAccademia Nazionale diSan Luca, Graffiti editore, Roma 2003

  • - * R.M. GIUSTO, Architettura tra tardo baroccoe neoclassicismo. II ruolo dellAccademia diSan Luca nel Settecento, Edizioni scientifi-che italiane, Napoli 2003

    - Mario Ridolfi sessanta anni di architettura insessanta disegni, Accademia di San Luca,Roma 2003 organizzazione scientifica V. Palmieri, opuscolo pre-sentato in occasione della mostra tenutasi alla Acca-demia di San Luca, marzo-aprile 2003

    2005 - R. NICOLINI (a cura di), Mario Ridolfi archi-tetto. 1904-2004, atti del convegno di Romae Terni, Mondadori Electa, Milano 2005con scritti di F. Andreani, C. Andriani, A. Anselmi, C.Aymonino, P. Baldi, F. Bellini, G. Bonaccorso, G. Ca-nella, P. Cascella, F. Cellini, M. Cinciari Rodano, G.Ciucci, C. Conforti, E. Crispolti, C. DAmato, R. Dulio,V. Fraticelli, M. Garavaglia, V. Gregotti, M. Guccione,P. Melis, C. Melograni, G. Monti, R. Morassut, R. Ni-colini, V. Palmieri, S. Papaldo, S. Poretti, P. Porto-ghesi, D. Porro, F. Purini, P. Raffaelli, A. Tarquini, W.Voigt, P. Zermani

    - * I. SALVAGNI, La chiesa dei santi Luca e Mar-tina ai Fori Imperiali e lAccademia di SanLuca. DallUniversitas allAccademia. Istitu-zione e sedi tra primo Cinquecento e gli anniTrenta del Novecentotesi di dottorato, Universit degli Studi Roma Tre,2005

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  • 2007 - * A. CIPRIANI, G.P. CONSOLI, S. PASQUALI (a cu-ra di), Contro il Barocco. Apprendistato a Ro-ma e pratica dellarchitettura civile in Italia.1780-1820, Campisano Editore, Roma 2007con scritti di F. Ambrosi de Magistris, D. Borri, S. Bo-si, F. Ceccarelli, A. Cipriani, G. Ciucci, G.P. Consoli,L.M. Cristini, E. Debenedetti, E. Dellapiana, F. DiMarco, R. Fabiani, V. Farinati, M. Giuffr, R. Grassi,E. Kieven, A. Maglio, C. Mambriani, F. Mangone, D.Matteoni, J. Merz, S. Pace, P. Palazzotto, S. Pasquali,P. Pinon, I. Salvagni, C. Sambricio, M. Spesso, L. Te-deschi, S. Villari, G. Zucconi

    2009 - N. CARRINO (a cura di), Giuseppe Uncini.Scritti, manifesti, interviste. Dalle Terre agliArtifici, Accademia di San Luca, Roma 2009con scritti di N. Carrino, Gruppo Uno, Giuseppe Un-cini; interventi di L. Bachis, N. Carrino, P.G. Casta-gnoli, C. Costantini, P. Ferraris, E. Fiorin, GruppoUno, R. Mandrini, B. Martusciello, C. Piccioni, R.Pintro, M. Pugliese, I.C. Ramirez, M. Sotis, G. Uncini,P. Vagheggi, F. Vincitorio, M. Volpi

    - E. CRISPOLTI (a cura di), Pietro Cascella. LaMadre Terra. Progetto Nizza 2006, Accade-mia di San Luca, Roma 2009con scritti di N. Carrino, E. Crispolti

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  • - F. MOSCHINI (a cura di), LAccademia Nazio-nale di San Luca per una collezione del dise-gno contemporaneo. Pittura, Scultura, Archi-tettura, De Luca editori darte, Roma 2009con scritti di G. Canella, N. Carrino, F. Moschini

    - * M.L. POLICHETTI (a cura di), Andrea Vici.Architetto e ingegnere idraulico. Atlante delleopere, Silvana editoriale, Milano 2009con scritti di G.R. Bianchi, V. Bittarello, F. Boscheri-ni, C. Busiri Vici, A. Cipriani, E. Donninelli, F.S. Fol-chi Vici, S. Fuschiotto, G. Frazzica, J. Garms, E. Kie-ven, A. Montironi, L. Mozzoni, M.C. Paoluzzi, M.L.Polichetti, R. Tarilli, M. Virili

    - * G. APPELLA (a cura di), Arnoldo Ciarrocchi.Catalogo generale dellopera incisa 1932-2002, De Luca editori darte, Roma 2009

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  • STATUTO

  • STATUTO DELLACCADEMIA NAZIONALEDI SAN LUCA

    Approvato il 12 dicembre 2005 dallUfficio Territo-riale del Governo della Prefettura di Roma, in sostitu-zione dello Statuto del 6 ottobre 1959, D.P.R. n. 1004.

    STATUTO

    Art. 1

    LAccademia Nazionale di San Luca ha lo scopodi promuovere le arti e larchitettura, di onorare ilmerito di artisti e studiosi eleggendoli nel Corpo Ac-cademico, di adoperarsi per la valorizzazione e lapromozione delle arti e dellarchitettura italiane.

    Art. 2

    LAccademia consta di tre Classi: Pittura, Scultu-ra e Architettura, ed costituita da novanta Acca-demici Nazionali (trenta per ciascuna Classe); datrenta Accademici Stranieri (dieci per ciascuna Clas-

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  • se); da trentasei Accademici Cultori; da ventiquattroAccademici Benemeriti.

    DEGLI ACCADEMICI

    Art. 3

    Gli Accademici Nazionali sono eletti fra i pittori,gli scultori e gli architetti italiani.

    Art. 4

    Gli Accademici Stranieri sono eletti fra i pittori,gli scultori, e gli architetti ovunque residenti.

    Gli Accademici Cultori sono eletti fra gli studio-si dellarte e dellarchitettura, di ogni nazionalit, ve-nuti in particolare fama.

    Gli Accademici Benemeriti sono eletti fra le per-sone di ogni nazionalit che si sono eccezionalmen-te distinte verso le arti e verso lAccademia.

    Art. 5

    Il grado di Accademico di San Luca a vita contutti gli onori, diritti e prerogative che competono,salvo il disposto dellart. 8.

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    Art. 6

    Gli Accademici tutti prendono parte attiva ai la-vori dellAccademia. Possono ricevere incarichi dal-la Presidenza, dal Consiglio, dalle Adunanze genera-li e possono proporre tutte quelle iniziative atte a tu-telare le arti, gli artisti ed il patrimonio artistico na-zionale. Gli Accademici possono essere eletti alle ca-riche accademiche secondo le norme contenute nelpresente statuto, ad eccezione di quelle riservate agliAccademici Nazionali delle tre Classi di Pittura, Scul-tura e Architettura.

    Art. 7

    I componenti dellAccademia sono autorizzati afregiarsi dellemblema dellIstituto nelle occasioni econ le modalit che saranno stabilite da regola-mento.

    Art. 8

    LAccademico Nazionale che per un biennio nonpartecipi di persona, in sede, alle riunioni delle Clas-si ed alle Adunanze sar nominato Emerito e conti-nuer a far parte della propria Classe, conservandoi soli onori del grado.

  • Il passaggio da Accademico Nazionale a Accade-mico Emerito sar deliberato dallAdunanza genera-le ordinaria.

    Art. 9

    LAccademia ha un Presidente, un Vice Presiden-te ed un ex Presidente, i quali durano nellufficio dueanni.

    Al termine del mandato, la carica di Presidentespetta al Vice Presidente, quella di Vice Presidentead un Accademico scelto in quella delle tre Classi deiNazionali a cui non appartengono n il Presidentein carica n quello uscente. In caso di vacanza, nelcorso del biennio, del Presidente, si provvede diret-tamente alla sostituzione con altro Accademico del-la stessa Classe e con la stessa procedura di vota-zione prevista dallarticolo 28.

    Il nuovo Presidente nominato durer in caricaper il tempo in cui sarebbe rimasto il Presidente chesostituisce. Questa norma si applica anche in casodi sostituzione del Vice Presidente. In caso di sosti-tuzione, invece, dellex Presidente, la rispettiva Clas-se dei Nazionali designa lAccademico che deve as-sumerne le funzioni.

    I membri della Presidenza delle tre Classi pre-

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  • siedono le adunanze delle Classi stesse; se il Presi-dente di una delle Classi assente, sostituitodallAccademico pi anziano di grado presente.

    DELLA PRESIDENZA

    Art. 10Il Presidente ha la rappresentanza dellAccade-

    mia; convoca le adunanze; sottoscrive i verbali delleadunanze del Consiglio, di quelle generali e dellaClasse che presiede, firma la corrispondenza e i di-plomi delle nomine accademiche; dispone la esecu-zione delle deliberazioni adottate dagli organi acca-demici; vigila sulla osservanza dello statuto e dei re-golamenti; ha il diritto di intervenire in tutte le Adu-nanze. In caso di assenza o di impedimento sosti-tuito dal Vice Presidente o, in assenza di questo,dallex Presidente.

    Art. 11

    La Presidenza costituita dal Presidente, dal Vi-ce Presidente, dallex Presidente, dallAccademico Se-

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    gretario generale assistito dal Vice Segretario gene-rale, dallAccademico Amministratore assistito da Vi-ce Amministratore e, quando si tratta di questioniamministrative, dal Collegio dei revisori.

    Art. 12

    La Presidenza provvede alla amministrazione or-dinaria, presiede ai servizi dellAccademia, discipli-nati dai regolamenti approvati dallAdunanza gene-rale; esamina le questioni che possono essere defe-rite dalle Classi, dal Consiglio e dalle Adunanze ge-nerali; disciplina la pubblicazione degli scritti negliAtti dellAccademia.

    DEL CONSIGLIO

    Art. 13

    Il Consiglio costituito dai componenti la Presi-denza e da altri sei Accademici Nazionali, nel nu-mero di due per ciascuna delle tre Classi Nazionali,oltre che da un Accademico Cultore e da un Acca-demico Benemerito in rappresentanza delle rispetti-ve Classi che li designano.

  • Art. 14

    Compete al Consiglio:a) promuovere tutte quelle iniziative che, in ge-

    nerale, ritiene utili nellinteresse delle arti, dellar-chitettura e dellAccademia in generale, particolar-mente quando sono proposte dalle singole Classi;

    b) esaminare e proporre quanto dovr essere sot-toposto alle determinazioni delle Adunanze generali;

    c) esaminare e approvare i bilanci e sottoporliallAdunanza generale ordinaria;

    d) proporre alla Adunanza generale ordinaria tut-ti i provvedimenti amministrativi di spettanza del-lAdunanza stessa;

    e) autorizzare il Presidente a stare in giudizio;f) adottare i provvedimenti relativi alla organiz-

    zazione degli Uffici ed al Personale;g) decidere su ogni questione relativa al colloca-

    mento e al restauro di opere darte.

    Art. 15

    Il Consiglio si aduna di regola non meno di unavolta al mese ed anche su richiesta scritta e motiva-ta di cinque Consiglieri.

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    Art. 16

    I Consiglieri durano in carica due anni, salvo ilcaso di volontarie dimissioni e il disposto dellarti-colo seguente. Al termine del mandato possono es-sere rieletti.

    Art. 17

    Il Consigliere che manchi senza giustificato mo-tivo a tre adunanze consecutive sintende decadutodalla carica.

    DELLE ADUNANZE

    Art. 18

    Le adunanze sono:- di Classe degli Accademici Nazionali;- generali ordinarie degli Accademici Nazionali;- generali straordinarie di tutti gli Accademici.Le Adunanze generali straordinarie possono es-

    sere anche pubbliche.

    Art. 19

    Le Classi degli Accademici Nazionali esaminanoe discutono gli argomenti concernenti la materia che

  • d il titolo alla Classe stessa; predispongono le pro-poste e adottano le deliberazioni da sottoporre alConsiglio e alle Adunanze generali; presentano lecandidature per la elezione di nuovi Accademici, se-condo la competenza di ciascuna Classe.

    Art. 20

    Le Adunanze generali ordinarie, da convocare diregola almeno una volta lanno, discutono e votanosu questioni inerenti la vita accademica ad esse de-mandate dalla Presidenza, dal Consiglio e dalle Clas-si; determinano il programma delle attivit dellIsti-tuto, esaminano ed approvano annualmente i bilan-ci, i conti e la relazione economica che presenter laPresidenza; deliberano altres le alienazioni, gli ac-quisti, gli investimenti patrimoniali; danno il bene-stare in merito alla accettazione di lasciti e donazio-ni; procedono alla elezione degli Accademici e dellecariche.

    Art. 21

    Le Adunanze generali straordinarie vengono con-vocate quando il Presidente o il Consiglio o una del-le tre Classi considerano necessario o urgente di-scutere questioni che riguardano la vita dellAccade-mia o i suoi rapporti con lesterno. Le Adunanze ge-

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  • nerali straordinarie non pubbliche sono valide quan-do siano presenti almeno trenta Accademici Nazio-nali.

    Art. 22

    Tutte le altre Adunanze sono valide in prima con-vocazione, salvo il disposto dellart. 30 (per le ele-zioni), quando sia presente almeno la met degliaventi diritto al voto; sono valide in seconda convo-cazione, da indire anche nello stesso giorno, qua-lunque sia il numero dei presenti, salvo sempre perquanto si riferisce alle elezioni. Le relative delibera-zioni sono valide se raccolgono il suffragio dellamaggioranza e, in caso di elezione, dei due terzi deipresenti, salvo quanto previsto per le votazioni diClasse dallart. 30, comma 5.

    Art. 23

    Le votazioni si fanno per alzata di mano, quelleche si riferiscono a persone si fanno per scrutiniosegreto. Gli Accademici Nazionali potranno essereinvitati, in sede di votazione per le elezioni e nomi-ne, ad esprimersi per lettera nei modi e nei terminiche verranno stabiliti con regolamento approvatonellAdunanza generale ordinaria.

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  • Art. 24

    Gli inviti alle adunanze debbono essere notifica-ti almeno quindici giorni prima della data fissata perciascuna seduta con ordine del giorno scritto.

    Nelle Adunanze non possono essere discussiargomenti che non siano iscritti allordine delgiorno.

    Tutti gli Accademici possono proporre per iscrit-to alla Presidenza argomenti da inserire allordinedel giorno della seduta successiva.

    Art. 25

    Le Classi degli Accademici Nazionali e le adu-nanze generali ordinarie debbono essere convocatein seduta straordinaria quando un terzo dei rispetti-vi componenti ne faccia richiesta scritta motivata alPresidente.

    DEL SEGRETARIO GENERALEE DELLA SEGRETERIA

    Art. 26

    Il Segretario generale uno studioso di noto va-lore eletto tra gli Accademici. Egli in modo partico-

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  • lare promuove e coordina i programmi culturalidellAccademia. Il Segretario generale interviene atutte le Adunanze; controfirma con il Presidente iverbali delle sedute; vigila sullo svolgimento dei con-corsi; sovrintende ai servizi dellAccademia; compilagli Atti, per quanto riguarda specialmente la parteletteraria e storica dellAccademia; cura tutte le pub-blicazioni di cui agli art. 12 e 35.

    Nelle Adunanze esprime parere consultivo. Restain carica cinque anni, ma pu essere confermato.

    coadiuvato e sostituito, in caso di assenza, daun Accademico Vice Segretario, eletto dal Consiglio,che ha le stesse attribuzioni e facolt dellAccademi-co Segretario.

    Possono far parte della Segreteria due Vice Se-gretari Aggiunti, nominati dal Consiglio Accademicocon losservanza di quelle norme che il Consiglio ri-terr opportuno di determinare.

    DELLE ELEZIONI

    Art. 27

    Tutte le elezioni sono disposte una volta lanno,nel primo semestre dellanno solare.

    La Segreteria far conoscere tempestivamente il

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  • numero dei posti vacanti, perch si possa procederealle designazioni da sottoporre alle Adunanze delleClassi e generali, che avranno luogo nei termini enei modi stabiliti dalle disposizioni statutarie e re-golamentari.

    In sede di Adunanze delle Classi gli Accademicipresenti potranno proporre anche nominativi nondesignati.

    Art. 28

    Allorquando il Vice Presidente dellAccademia promosso per turno di Classe alla Presidenza, siprovvede alla elezione del nuovo Vice Presidente, chedeve essere scelto nella Classe a cui spetta il turno.

    Ciascun componente la Classe vota con schedacontenente tre nomi. I tre nomi che riportano mag-giori voti sono presentati alla Adunanza generale or-dinaria, la quale elegge il Vice Presidente con sche-da recante un solo nome. eletto colui che ottieneil maggior numero di voti.

    Art. 29

    Le elezioni degli Accademici Nazionali avvengo-no su proposte delle rispettive Classi, che segnalanoanche gli Accademici Stranieri. Le elezioni degli Ac-cademici Cultori avvengono su proposta scritta di al-

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  • meno dieci Accademici e cos per la categoria deiBenemeriti.

    Le proposte sono presentate allAdunanza gene-rale ordinaria.

    Art. 30

    Le Adunanze per le elezioni sono valide se par-tecipano alle votazioni in prima convocazione i dueterzi degli Accademici aventi diritto di voto.

    Nelle votazioni dovr riportarsi la maggioranzaprescritta dallart. 22, salvo il disposto dellart. 28,comma 2.

    Ove nella prima convocazione manchi il numerolegale o nessuno dei candidati raccolga la maggio-ranza prescritta, si procede ad altra votazione in se-conda convocazione.

    La seconda Adunanza, salvo sempre losservanzadellarticolo 22 per la maggioranza dei voti, sar va-lida se il numero dei votanti non sar inferiore alterzo degli aventi diritto al voto.

    Per la designazione degli artisti da parte delleClassi si osserveranno anche le seguenti norme.

    I nominativi dei candidati artisti, scrutinati dallaClasse per la nomina ad Accademici, che, pur aven-do riportato i due terzi dei voti prescritti nelle vota-zioni considerate nei commi precedenti, non abbia-

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  • no per raggiunta la maggioranza assoluta dei votifavorevoli da parte degli aventi diritto al voto, sa-ranno sottoposti ad altra votazione di Classe da av-venire obbligatoriamente per lettera a scrutinio se-greto a norma dellart. 23.

    Verranno sottoposti allAdunanza generale or-dinaria solamente quei nominativi che avranno ot-tenuto in questa ultima votazione di Classe la mag-gioranza assoluta da parte degli aventi diritto alvoto.

    Qualora non si addivenisse nelle prescritte vota-zioni alle elezioni, queste vengono rinviate allannosuccessivo.

    Se trattasi di elezioni negative del Vice Presi-dente, questa carica sar affidata, fino a nuova ele-zione, al Presidente della Classe alla quale spetta ilturno.

    DELLAMMINISTRAZIONE

    Art. 31

    Lamministrazione ordinaria dellAccademia esercitata dalla Presidenza ed affidata a un Am-ministratore e a un Vice Amministratore, entrambieletti dal Consiglio. Durano in carica tre anni.

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    LAmministratore un Accademico, possibilmen-te residente a Roma. Suo compito di collaborarea definire e mettere in atto i programmi economicidellAccademia. Egli firma gli atti economici predi-sposti dalla ragioneria e in particolare gli ordini diincasso e pagamento.

    coadiuvato e sostituito, in caso di assenza, daun Vice Amministratore, residente a Roma ma nonnecessariamente Accademico, esperto in questionieconomiche e finanziarie.

    Al Vice Amministratore possono essere delegatele stesse competenze e responsabilit attribuiteallAccademico Amministratore per la gestione ordi-naria.

    LAccademico Amministratore dispone delle ero-gazioni delle somme entro i limiti stabiliti dagli stan-ziamenti dei bilanci preventivi. Le somme prove-nienti da alienazioni di beni, da lasciti, da donazio-ni o che per qualsivoglia titolo siano da investirsi apatrimonio, devono essere impiegate in titoli ade-guatamente garantiti.

    Art. 32

    Ogni triennio vengono dal Consiglio eletti cinqueRevisori dei conti, e precisamente tre effettivi e duesupplenti, da scegliersi tra gli Accademici fino a un

  • massimo di tre. Uno degli effettivi deve essere scel-to tra estranei particolarmente competenti in mate-ria amministrativa. Possono essere confermati.

    I Revisori riferiscono ogni anno al Consiglio, conrelazione scritta, sullandamento dellamministrazio-ne e saranno presenti in tutte le Adunanze che trat-tano argomenti amministrativi.

    DEI CONCORSI E DEI PREMI

    Art. 33

    I concorsi artistici sono organizzati dalle rispet-tive Classi, sempre che non sia diversamente dispo-sto da statuti o regolamenti dei premi.

    Le eventuali Commissioni giudicatrici dei con-corsi che dovessero essere nominate in osservanzadi speciali norme dettate da statuti o regolamenti dipremi specifici debbono essere nominate dalle sin-gole Classi o dalla Presidenza, qualora sia cos di-sposto.

    I giudizi delle Classi e delle Commissioni debbo-no essere partecipati alla