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Economia Politica Appunti delle lezioni Massimo Carboni I mercati dei fattori di produzione

Appunti delle lezioni Massimo Carboni · Il mercato del lavoro Iniziamo l’analisi prendendo in esame il mercato del lavoro e vedremo che anch’esso è governato dalle forze della

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Page 1: Appunti delle lezioni Massimo Carboni · Il mercato del lavoro Iniziamo l’analisi prendendo in esame il mercato del lavoro e vedremo che anch’esso è governato dalle forze della

Economia Politica

Appunti delle lezioni

Massimo Carboni

I mercati dei fattori di

produzione

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L’ECONOMIA DEI MERCATI DEL LAVORO

In questo modulo analizzeremo i mercati dei fattori della produzione: lavoro, capitale e

terra.

Vedremo quindi quali sono i meccanismi che spingono le imprese a domandare gli

input produttivi per produrre i beni e servizi che saranno poi venduti ai consumatori nei

mercati dei beni e servizi che abbiamo analizzato finora.

Vedremo poi in maggior dettaglio il funzionamento del mercato del lavoro e le

determinanti dei forti differenziali salariali che si osservano nella realtà.

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I mercati dei fattori di produzione

Inquadramento generale

In questa unità prenderemo in esame il funzionamento dei mercati dei fattori

della produzione utilizzando i consueti strumenti della domanda e dell’offerta.

Vedremo come la domanda di lavoro, terra e capitale da parte delle imprese è

una domanda derivata, ossia dipende dall’ammontare di beni che l’impresa

deve offrire sul mercato.

Obiettivi di apprendimento

•analizzare la domanda di lavora da parte di un’impresa in un mercato di

concorrenza perfetta

•esaminare le determinanti dell’offerta di lavoro da parte delle famiglie

•imparare che il salario di equilibrio è uguale al valore del prodotto marginale

del lavoro

•esaminare come la domanda dei vari fattori di produzione sia

interdipendente

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I fattori di produzione

I fattori di produzione sono quelle risorse utilizzate dalle imprese per

produrre beni e servizi.

I tre fattori più importanti sono: il lavoro, la terra e il capitale.

Capitale: le attrezzature, i macchinari e gli impianti utilizzati per produrre bei

e servizi. Sono beni prodotti in passato e accumulati come fattori di

produzione per il futuro.

La domanda delle imprese per i fattori di produzione è una domanda

derivata, ossia dipende dalla quantità di beni e servizi che l’impresa vuole

produrre con questi input e intende offrire sul mercato dei beni.

Ad esempio un’impresa che produce biciclette domanderà operai, tecnici e

impiegati (lavoro), utilizzerà stabilimenti e uffici (terra) e macchinari e

impianti (capitale) sulla base della quantità di prodotto che si aspetta poi di

vendere nel mercato delle biciclette

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Il mercato del lavoro

Iniziamo l’analisi prendendo in esame il mercato del lavoro e vedremo

che anch’esso è governato dalle forze della domanda e dell’offerta e

caratterizzato da una domanda derivata.

Ad esempio, la domanda di braccianti da parte di un’impresa agricola

che produce mele sarà determinata dalla quantità di mele che sono

richieste nel mercato delle mele.

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Quantità di mele0

Prezzo

delle mele

Domanda

Offerta

Domanda

Offerta

Numero di braccianti0

Prezzo

(salario dei

braccianti)

(a) Mercato delle mele (b) Mercato dei raccoglitori di mele

P

Q L

W

La domanda di lavoro come domanda derivata

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La funzione di produzione

La relazione che lega gli input utilizzati nella produzione e la quantità di

prodotto ottenuta è detta funzione di produzione.

Funzione di produzione: relazione tra la quantità di fattori utilizzata per

produrre un bene e la quantità prodotta di quel bene.

Possiamo scrivere che la quantità di prodotto (Q) è funzione della quantità di

lavoro (L) , terra (T) e capitale (K) utilizzata. Usando una formula:

Q = f (L, T, K)

A questo punto ipotizziamo che la quantità di terra e di capitale sia tenuta

costante (l’ipotesi ceteris paribus) e ci concentriamo sulla relazione tra

quantità prodotta e lavoro utilizzato.

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Vediamo un esempio numerico:

Funzione di produzione

Lavoro Prodotto

L Q

(numero di (quintali alla

lavoratori) settimana)

0 0

1 100

2 180

3 240

4 280

5 300

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Copyright©2003 Southwestern/Thomson Learning

Funzione di

produzione

Numero di lavoratori0

Quantità

di mele

300

280

240

180

100

1 2 3 4 5

La funzione di produzione

All’aumentare del numero degli addetti, la quantità di prodotto aumenta. E’

importante sapere se man mano che aumenta il numero di lavoratori utilizzati

dall’impresa (sempre mantenendo costanti la terra e il capitale) l’aumento del

prodotto risulta maggiore o minore. Dal grafico possiamo notare che la curva tende

a diventare più piatta, ossia il prodotto aumenta in misura meno che proporzionale

all’aumentare degli addetti.

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Prodotto marginale del lavoro

Il Prodotto marginale del lavoro (PML) è l’aumento della quantità di prodotto

dovuta all’aumento di una unità aggiuntiva del lavoro (mantenendo costanti

gli altri fattori di produzione).

Il PML si calcola come la variazione di Q rispetto alla variazione di L:

PML = Q / L

PML = (Q2 – Q1) / (L2 – L1)

Man mano che si aggiungono lavoratori alle stesse quantità degli altri input

(terra e capitale) il loro contributo aggiuntivo è più piccolo. La funzione della

produzione tende infatti ad appiattirsi, ciò implica un prodotto marginale

decrescente.

Prodotto marginale del lavoro decrescente: all’aumentare del numero di

lavoratori il prodotto marginale del lavoro diminuisce.

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Prodotto marginale decrescente

100

80

60

40

20

1 2 3 4 5

Prodotto marginale del lavoro

Numero di

lavoratori0

Prodotto

marginale

del lavoro

Prodotto marginale

Lavoro Prodotto del lavoro

L Q PML= Q/ L

(numero di (quintali alla (quintali alla

lavoratori) settimana) settimana)

0 0

1 100100

2 18080

3 24060

4 28040

5 30020

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Valore del prodotto marginale del lavoro

L’impresa nel decidere quanti lavoratori occupare deve tenere conto del

valore della produzione aggiuntiva dell’ultimo lavoratore. Ossia dovrà

moltiplicare il prodotto marginale fisico del lavoro (kg di mele) per il prezzo

di vendita delle mele stesse. Questo prezzo sarà quello che viene

determinato dall’equilibrio tra domanda e offerta nel mercato delle mele e

che la nostra impresa in concorrenza perfetta prende come dato.

Quindi il valore del prodotto marginale (VPML) è dato dal prezzo di vendita

del bene (P) per il prodotto marginale del bene stesso (PML):

VPML = P x PML

Infine per rendere massimo il suo profitto (P) l’impresa confronterà il

vantaggio che ottiene dall’impiego di una unità aggiuntiva di lavoro (ossia

il VPML) con il costo di questa unità che sarà dato dal salario (W) che

viene pagato al lavoratore.

Nel mercato di concorrenza perfetta, per la singola impresa il salario è

dato ed è pari a quello di equilibrio tra domanda e offerta nel mercato del

lavoro aggregato.

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Determinazione della domanda di lavoro da parte dell'impresa in concorrenza

Lavoro Prodotto Prodotto marginale Prezzo Valore del prodotto Salario Profitto

del lavoro del prodotto marginale del lavoro marginale

L Q PML= Q/ L P VPML = P x PML W = VPML-W

(numero di (quintali alla (quintali alla (€) (€) (€) (€)

lavoratori) settimana) settimana)

0 0

1 100100 10 1000 500 500

2 18080 10 800 500 300

3 24060 10 600 500 100

4 28040 10 400 500 -100

5 30020 10 200 500 -300

Riprendiamo e completiamo l’esempio numerico precedente:

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Domanda di lavoro della singola impresa

L’impresa continuerà a domandare lavoro (assumerà un lavoratore

aggiuntivo) fino a che il valore in termini di produzione ottenuto da

questo ultimo lavoratore (VPML) sarà uguale al salario (w):

VPML = w

Per i diversi livelli di salario che possono essere determinati nel mercato

aggregato del lavoro, la curva del valore del prodotto marginale diventa

anche la curva di domanda di lavoro della nostra impresa in concorrenza

perfetta che massimizza il profitto.

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Copyright©2003 Southwestern/Thomson Learning

0 Numero di lavoratori0

VPML

=P x PML

Valore del prodotto marginale

(curva di domanda di lavoro dell’impresa)

W = Salario

di mercato

Quantità che

massimizza i profitti

Domanda di lavoro della singola impresa

P massimo: VPML = W

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Movimenti della curva di domanda di lavoro

La curva della domanda di lavoro si sposta se:

•si modifica la tecnologia

•varia il prezzo di vendita del bene prodotto

•varia l’offerta degli altri fattori di produzione

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Aumento della domanda di lavoro in seguito al miglioramento della tecnologia

VPML, W

Lavoro0

.. spinge la curva di

domanda verso

destra

Un miglioramento della tecnologia, fa

aumentare il prodotto marginale

del lavoro e quindi...

D1

A parità di salario si domanda una maggiore quantità di lavoro da L1 a L2

W

L1

D2

L2

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VPML, W

L

.. sposta a sinistra la curva di

domanda del lavoro

Una riduzione del prezzo di vendita del bene, fa diminuire il valore del prodotto marginale del lavoro…

D1

Riduzione della domanda di lavoro in seguito alla diminuzione del

prezzo di vendita del bene

w

D2

L2 L1

A parità di salario si domanda una minore quantità di lavoro da L1 a L2

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L’offerta di lavoro

La curva di offerta di lavoro riflette il costo opportunità dei lavoratori e

quindi le loro scelte sul tempo da dedicare al lavoro e al tempo libero.

La curva di offerta di lavoro inclinata positivamente indica che un

aumento dei salari induce i lavoratori ad offrire una maggiore quantità di

lavoro (ci si sposta lungo la curva di offerta).

La curva di offerta del lavoro si sposta quando cambiano le preferenze,

le opportunità alternative, la dimensione della popolazione anche in

seguito a fenomeni migratori.

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Salario

(prezzo del lavoro)

0 Quantità di lavoro

Offerta

Domanda

W, salario

di equilibrio

L, occupazione

di equilibrio

Equilibrio nel mercato del lavoro

Il salario si aggiusta per bilanciare domanda e offerta di lavoro.

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Salario

0 Quantità di lavoro

O

D

2. . . . riduce

i salari . . .

3. .. aumenta l’occupazione, diminuisce il PML

e il VPML, si ha un nuovo equilibrio.

1. Un aumento della

offerta di lavoro . . .

O

W

L

W

L

Spostamento della curva di offerta di lavoro

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Salario

0 Quantità di lavoro

O

D1

2. . . . aumenta

il salario . . .

3. . e aumenta l’occupazione

D

W

L

W

L

1. Un aumento della

domanda di lavoro

(per effetto di un aumento

del prezzo del bene). . .

Spostamento della curva di domanda di lavoro

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Gli altri fattori di produzione: terra e capitale

Per produrre i beni le imprese non utilizzano solo il lavoro ma anche gli

altri due fattori della produzione che sinora abbiamo considerato come

costanti: la terra (T) e il capitale (K).

Ciascuno fattore ha un prezzo per il suo utilizzo:

il prezzo d’uso del capitale è chiamato interesse (i)

il prezzo d’uso della terra è chiamato rendita (r)

Per entrambi i fattori il prezzo d’uso è determinato in uno specifico

mercato dall’incontro tra domanda e offerta.

L’impresa aumenterà la quantità domandata di un fattore fino a quando il

valore del prodotto marginale del fattore non sarà uguale al prezzo del

fattore stesso:

VPMK = i VPMT = r

In equilibrio ciascun fattore riceve una remunerazione pari al valore del

suo prodotto marginale.