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IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA Nota congiunturale III trimestre 2017 – Dicembre 2017 In breve In Lombardia anche nel III trimestre 2017 si sono registrati aumenti su base annua della produzione, degli ordini interni ed esteri e dei fatturati. L’espansione dell’attività economica si è associata ad un ulteriore miglioramento delle condizioni sul mercato del lavoro, con un aumento degli occupati e una ormai consolidata diminuzione del tasso di disoccupazione. Nel III trimestre 2017 il numero degli occupati, che già l’anno passato aveva superato i livelli pre-crisi del 2008, è ulteriormente aumentato (+1,3% rispetto allo stesso periodo del 2016). Il tasso di occupazione è salito al 66,7% (+0,7pp rispetto allo stesso periodo del 2016 ma -0,6pp rispetto al 2008). All’incremento dell’occupazione regionale ha però contribuito solo il settore dei servizi (+4,1%, +116 mila lavoratori) mentre si è arrestata la ripresa dell’occupazione nell’industria in s.s. che perde il 2,5% (quasi -30 mila unità) e quella delle costruzioni in calo del -6,6% (17 mila unità). Il contributo alla crescita dell’occupazione è infatti quasi interamente ascrivibile alla componente femminile: l’occupazione maschile guadagna lo 0,4% sul III trimestre 2016 mentre quella femminile si conferma in forte crescita (+2,6%, +47 mila lavoratrici); i rispettivi tassi di occupazione si attestano al 75% (+0,1pp su basse annua) per gli uomini e al 58,3% (+1,2pp) per le donne, ben al di sopra del 57,2% pre-crisi ma ancora molto lontano dal 62,5% medio europeo. Le donne occupate, pari a 1 milione e 885 mila, sono il 5% in più rispetto ai livelli pre-crisi (+89 mila unità), e hanno interamente contribuito al ripristino dei livelli occupazionali pre-crisi, mentre all’occupazione maschile (2 milioni 484 mila unità) mancano ancora oltre 23 mila lavoratori (0,9%) per tornare sui livelli del 2008. Dopo le pesantissime perdite occupazionali durante la crisi, si conferma la ripresa dell’occupazione giovanile 15-24 che cresce su base annua dell’1,1% (+2 mila giovani lavoratori), sebbene siano ancora quasi un terzo in meno i giovani occupati rispetto al 2008 (-80 mila); il tasso di occupazione giovanile si attesta al 21,5%, in lieve crescita su base annua (+0,2pp), ma ben lontano dal 33,5% pre-crisi. La dinamica occupazionale complessiva è dovuta soprattutto all’aumento dei lavoratori alle dipendenze (+1,7%) mentre gli autonomi sono rimasti stabili. La crescita dell’occupazione continua peraltro ad avvenire in misura crescente grazie al lavoro a tempo determinato (+7,8%) mentre i contratti a tempo indeterminato crescono in misura più contenuta (+1,1%). Questi andamenti trovano conferma nei dati di flusso rilasciati dall’Inps sui rapporti di lavoro attivati e nelle Comunicazioni Obbligatorie. Ancora in aumento il lavoro part-time (+7,4%), anche se si sta lentamente ridimensionando (-5,7%) il part-time involontario per la mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno. Se si guarda al dato relativo agli occupati in equivalenti a tempo pieno stimati sulla base di un orario di lavoro standard, si osserva come manchino ancora circa 31 mila unità al recupero dei livelli pre-crisi. La crescita dell’occupazione e la diminuzione (-7,6%) del numero delle persone in cerca di lavoro hanno determinato una riduzione del tasso di disoccupazione al 6,3 per cento, -0,4pp in meno rispetto al III trimestre del 2016. Nonostante i recenti miglioramenti, il mercato del lavoro lombardo presenta ancora alcune fragilità: vi sono infatti quasi un milione di persone a cui manca lavoro, in tutto o in parte, e permangono le difficoltà dei giovani sul mercato del lavoro. Le migliori condizioni economiche si riflettono comunque nelle prospettive dichiarate dagli imprenditori circa l’occupazione del prossimo trimestre, che risultano positive e in miglioramento in tutti i comparti.

IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA Mercato... · sulle Forze di Lavoro del III trimestre 2017 mostrano ancora segnali positivi per il mercato del lavoro, con l’occupazione in crescita

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IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA

Nota congiunturale III trimestre 2017 – Dicembre 2017

In breve

In Lombardia anche nel III trimestre 2017 si sono registrati aumenti su base annua della produzione, degli ordini interni

ed esteri e dei fatturati. L’espansione dell’attività economica si è associata ad un ulteriore miglioramento delle condizioni

sul mercato del lavoro, con un aumento degli occupati e una ormai consolidata diminuzione del tasso di disoccupazione.

Nel III trimestre 2017 il numero degli occupati, che già l’anno passato aveva superato i livelli pre-crisi del 2008, è

ulteriormente aumentato (+1,3% rispetto allo stesso periodo del 2016). Il tasso di occupazione è salito al 66,7% (+0,7pp

rispetto allo stesso periodo del 2016 ma -0,6pp rispetto al 2008).

All’incremento dell’occupazione regionale ha però contribuito solo il settore dei servizi (+4,1%, +116 mila lavoratori)

mentre si è arrestata la ripresa dell’occupazione nell’industria in s.s. che perde il 2,5% (quasi -30 mila unità) e quella

delle costruzioni in calo del -6,6% (17 mila unità).

Il contributo alla crescita dell’occupazione è infatti quasi interamente ascrivibile alla componente femminile:

l’occupazione maschile guadagna lo 0,4% sul III trimestre 2016 mentre quella femminile si conferma in forte crescita

(+2,6%, +47 mila lavoratrici); i rispettivi tassi di occupazione si attestano al 75% (+0,1pp su basse annua) per gli uomini e

al 58,3% (+1,2pp) per le donne, ben al di sopra del 57,2% pre-crisi ma ancora molto lontano dal 62,5% medio europeo. Le

donne occupate, pari a 1 milione e 885 mila, sono il 5% in più rispetto ai livelli pre-crisi (+89 mila unità), e hanno

interamente contribuito al ripristino dei livelli occupazionali pre-crisi, mentre all’occupazione maschile (2 milioni 484

mila unità) mancano ancora oltre 23 mila lavoratori (0,9%) per tornare sui livelli del 2008.

Dopo le pesantissime perdite occupazionali durante la crisi, si conferma la ripresa dell’occupazione giovanile 15-24 che

cresce su base annua dell’1,1% (+2 mila giovani lavoratori), sebbene siano ancora quasi un terzo in meno i giovani

occupati rispetto al 2008 (-80 mila); il tasso di occupazione giovanile si attesta al 21,5%, in lieve crescita su base annua

(+0,2pp), ma ben lontano dal 33,5% pre-crisi.

La dinamica occupazionale complessiva è dovuta soprattutto all’aumento dei lavoratori alle dipendenze (+1,7%) mentre

gli autonomi sono rimasti stabili. La crescita dell’occupazione continua peraltro ad avvenire in misura crescente grazie al

lavoro a tempo determinato (+7,8%) mentre i contratti a tempo indeterminato crescono in misura più contenuta (+1,1%).

Questi andamenti trovano conferma nei dati di flusso rilasciati dall’Inps sui rapporti di lavoro attivati e nelle

Comunicazioni Obbligatorie.

Ancora in aumento il lavoro part-time (+7,4%), anche se si sta lentamente ridimensionando (-5,7%) il part-time

involontario per la mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno. Se si guarda al dato relativo agli occupati in

equivalenti a tempo pieno stimati sulla base di un orario di lavoro standard, si osserva come manchino ancora circa 31

mila unità al recupero dei livelli pre-crisi.

La crescita dell’occupazione e la diminuzione (-7,6%) del numero delle persone in cerca di lavoro hanno determinato una

riduzione del tasso di disoccupazione al 6,3 per cento, -0,4pp in meno rispetto al III trimestre del 2016.

Nonostante i recenti miglioramenti, il mercato del lavoro lombardo presenta ancora alcune fragilità: vi sono infatti quasi

un milione di persone a cui manca lavoro, in tutto o in parte, e permangono le difficoltà dei giovani sul mercato del

lavoro.

Le migliori condizioni economiche si riflettono comunque nelle prospettive dichiarate dagli imprenditori circa

l’occupazione del prossimo trimestre, che risultano positive e in miglioramento in tutti i comparti.

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Sezione 1 – L’andamento degli indicatori congiunturali 2

Sezione 1 – Tendenze del mercato del lavoro regionale

1.1 Le dinamiche di medio periodo

Occupazione ancora in crescita, trainata dai servizi, dalle

donne e dai contratti a termine

Con il proseguimento del miglioramento del quadro

economico complessivo, i dati della rilevazione ISTAT

sulle Forze di Lavoro del III trimestre 2017 mostrano

ancora segnali positivi per il mercato del lavoro, con

l’occupazione in crescita e ormai stabilmente al di sopra

dei livelli pre-crisi.

Nel III trimestre 2017 la base occupazionale lombarda si

amplia di 57 mila occupati, l’1,3% in più su base annua, e

si mantiene al di sopra del livello pre-crisi del III

trimestre 2008 (+1,5%, corrispondenti a circa +66mila

lavoratori). Il tasso di occupazione 15-64 anni sale al

66,7% con una crescita su base annua di 0,7pp rispetto al

III trimestre 2016 (Figura 1), ma ancora di 0,6pp inferiore

ai livelli pre-crisi per via dell’aumento della popolazione

in età lavorativa degli ultimi anni (Figura 1).

L’incremento occupazionale registrato nel III trimestre

2017 è ascrivibile però solo al settore dei servizi mentre si

confermano le incertezze dell’occupazione nell’industria

in senso stretto e nelle costruzioni (Figura 2).

Rispetto al III trimestre 2016, l’occupazione nei servizi è

aumentata del 4,1% e si attesta a 2 milioni e 923 mila

lavoratori (+116 mila lavoratori); si conferma invece la

battuta di arresto della crescita dell’occupazione

nell’industria in s.s. che perde il 2,5% (quasi 30 mila

unità) e quella delle costruzioni che, tornata a crescere nel

I semestre dell’anno, registra in questo trimestre un calo

del -6,6% (17 mila unità).

Complessivamente dal 2008 la base occupazionale

dell’industria, che conta oggi 1 milione e 386 mila

lavoratori, si è ridotta di quasi 154 mila unità

(-10%), di cui 38 mila nel manifatturiero (-3,1%) e 117

mila nelle costruzioni, pari ad una riduzione di circa un

terzo rispetto allo stock pre-crisi.

L’aumento dell’occupazione rispetto ai livelli pre-crisi è

quindi totalmente ascrivibile alla marcata crescita dei

servizi che oggi contano ben 238 mila lavoratori in più

(+8,9%), soprattutto donne straniere regolarizzate e

impiegate nei servizi alla persona.

Figura 1– Evoluzione dell’occupazione e del tasso di occupazione in Lombardia (15-64 anni) – serie ricostruite

,

67.3

66.0

66.7

63

64

65

66

67

68

I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II III

04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17

Tasso di occupazione (15-64)

4 302 835

4 311 516

4 369 001

3 900 000

4 000 000

4 100 000

4 200 000

4 300 000

4 400 000

4 500 000

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II IIIIV I II III IV I II III IV I II III IV I II III

04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17

Numero di occupati

Fonte: Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat

Figura 2 - Numero di occupati - Variazioni % tendenziali a/a e

contributi alla variazione per settore

-3.0

-2.0

-1.0

0.0

1.0

2.0

3.0

4.0

I09

II III IV I10

II III IV I11

II III IV I12

II III IV I13

II III IV I14

II III IV I15

II III IV I16

II III IV I17

II III

Agricoltura Industria in s.s. Costruzioni Servizi Totale

Fonte: Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat

Il contributo alla crescita occupazionale è infatti

soprattutto ascrivibile alla componente femminile, mentre

rallenta la crescita dell’occupazione maschile, riflettendo

le dinamiche settoriali appena descritte (Figure 3 e 4);

l’occupazione maschile guadagna lo 0,4% sul III trimestre

2016 mentre quella femminile si conferma in forte

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Sezione 1 – L’andamento degli indicatori congiunturali 3

crescita (+2,6%, +47 mila lavoratrici) con i tassi di

occupazione che si attestano al 75% per gli uomini

(+0,1pp su base annua) e al 58,3% per le donne (+1,2pp),

ben al di sopra del livello pre-crisi (57,2%), pur se molto

lontano dal 62,5% medio europeo.

Le donne occupate, pari a 1 milione e 885 mila lavoratrici,

sono il 5% in più rispetto ai livelli pre-crisi (+89 mila

unità) e hanno per ora interamente contribuito

all’incremento dei livelli occupazionali, mentre

all’occupazione maschile (2 milioni 484 mila unità)

mancano ancora oltre 23 mila lavoratori (0,9%) per

tornare allo stock del III trimestre 2008.

Figura 3 - Numero di occupati - Variazioni % tendenziali a/a e

contributi alla variazione per sesso

-3

-2

-1

0

1

2

3

I 05 III I 06 III I 07 III I 08 III I 09 III I 10 III I 11 III I 12 III I 13 III I 14 III I 15 III I 16 III I 17 III

Femmine Maschi Totale

Fonte: Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat

Figura 4- Numero di occupati per sesso e settore- Variazioni %

tendenziali (III trimestre 2017-2016)

0.4

-3.2-2.2

-6.6

3.74.3

3.42.6

-3.4 -3.2

-6.7

4.5

1.4

5.6

-8.00

-6.00

-4.00

-2.00

0.00

2.00

4.00

6.00

8.00

To

tale

To

tale

ind

ust

ria

Ind

ust

ria

in s

.s.

Co

stru

zio

ni

To

tale

se

rviz

i

Co

mm

erc

io

Alt

re a

ttiv

ità

de

i ser

vizi

To

tale

To

tale

ind

ust

ria

Ind

ust

ria

in s

.s.

Co

stru

zio

ni

To

tale

se

rviz

i

Co

mm

erc

io

Alt

re a

ttiv

ità

de

i ser

vizi

Maschi Femmine Fonte: Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat

Figura 5 – Evoluzione del tasso di occupazione per genere in

Lombardia (15-64 anni) – serie ricostruite

77.374.9

75.0

57.2

57.158.3

53

58

63

68

73

78

I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II III

04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17

Maschi Femmine

Fonte: Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat

La crescita degli occupati si conferma particolarmente

significativa per la fascia over 55 della popolazione,

sebbene negli ultimi trimestri anche la componente più

giovane ha registrato segnali di miglioramento.

L’occupazione sta subendo un progressivo

invecchiamento dovuto, da un lato, agli effetti

demografici, con il progressivo assottigliamento delle

coorti più giovani dati i bassi tassi di natalità e, dall’altro,

alle modifiche nei comportamenti sia dei più giovani, che

scelgono di continuare gli studi e ritardare l’ingresso nel

mercato del lavoro, che degli over 55, che rimangono

nell’occupazione per maturare i diritti pensionistici.

Dopo le pesantissime perdite occupazionali durante la

crisi1, si conferma la ripresa dell’occupazione giovanile 15-

24 che nel II trimestre 2017 è cresciuta su base annua

dell’1,1% (+2 mila giovani lavoratori), una crescita

comunque non ancora sufficiente al pieno recupero dei

livelli pre-crisi. Sono ancora 80 mila in meno i giovani

occupati rispetto al 2008, con la base occupazionale

giovanile che si è ridotta di quasi un terzo; il tasso di

occupazione giovanile si attesta al 21,5%, in lieve crescita

su base annua (+0,2pp), ma ancora ben lontano dal 33,5%

pre-crisi.

1 Per un approfondimento si veda Irs-Unioncamere Lombardia (Dicembre 2017), “Giovani e mercato del lavoro in Lombardia”; http://www.unioncamerelombardia.it/images/file/OE%20Mercato%20del%20Lavoro/Approfondimento_Giovani_Dicembre2017.pdf

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Sezione 1 – L’andamento degli indicatori congiunturali 4

In lieve riduzione l’occupazione nella fascia 25-54 (-0,3%

su base annua), mentre è ancora in forte crescita

l’occupazione over 55 (+8,7%) che conta il 76,4% di

lavoratori in più rispetto ai valori pre-crisi.

Figura 6 - Numero di occupati - Variazioni % tendenziali a/a e

contributi alla variazione per età

-4.0

-3.0

-2.0

-1.0

0.0

1.0

2.0

3.0

4.0

I

05

II III IV I

06

II III IV I

07

II III IV I

08

II III IV I

09

II III IV I

10

II III IV I

11

II III IV I

12

II III IV I

13

II III IV I

14

II III IV I

15

II III IV I

16

II III IV I

17

II

15-24 25-54 Over 55 Totale

Fonte: Elaborazioni IRS su microdati Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat

E’ proseguita nel III trimestre 2017 l’espansione del

lavoro dipendente (+1,7%), che con oltre 3,4 milioni di

lavoratori, si conferma ai suoi massimi storici (Figura 7).

L’occupazione alle dipendenze è aumentata

esclusivamente per le donne (+3,7%) mentre è

sostanzialmente stabile quella maschile. Ancora in lieve

riduzione il lavoro autonomo (-0,2%), con dinamiche di

genere contrapposte che vedono una crescita degli

indipendenti uomini (+1,5%) a fronte di una riduzione

delle donne (-3,7%). Tra il III trimestre il 2017 e il 2008 si

contano circa 119 mila lavoratori autonomi in meno

(-11,9%), senza sostanziali differenze di genere.

Nell’ambito del lavoro dipendente crescono tutte le

componenti, sebbene sia il lavoro a tempo determinato a

trainare la crescita: in assenza di incentivi generalizzati, e

a seguito delle semplificazioni introdotte del Decreto di

Legge 34/2014 (il c.d. decreto Poletti), il contratto a

tempo determinato risulta essere più conveniente per le

imprese, spiazzando le altre forme contrattuali.

Il lavoro a tempo determinato cresce del 7,8%, soprattutto

tra le donne (+16,2% vs +1,1% maschile) mentre il lavoro

a tempo indeterminato cresce dell’1,1%, con una crescita

più accentuata per le donne (+2,7%).

Figura 7 - Numero di occupati - Variazioni % tendenziali a/a e

contributi alla variazione per posizione professionale

-3

-2

-1

0

1

2

3

4

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Dipendenti Indipendenti Totale

Fonte: Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat

Figura 8 – Numero di occupati – Variazioni % a/a e contributi alla variazione per tipologie contrattuale

-4,0

-3,0

-2,0

-1,0

0,0

1,0

2,0

3,0

4,0I

06 II III

IVI

07 II III

IVI

08 II III

IVI

09 II III

IVI

10 II III

IVI 1

1 II III

IVI 1

2 II III

IVI 1

3 II III

IVI 1

4 II III

IVI 1

5 II III

IVI 1

6 II III

IVI 1

7 II

PT Flessibili FT* Indeterminato FT Altro Totale

* Sono considerati Flessibili i lavoratori con contratto a tempo determinato e i collaboratori (a progetto o i prestatori di opera occasionali). Non è più possibile conteggiare i professionisti non regolamentati perché dal I trimestre 2010, Istat non diffonde più il dato sull’iscrizione all’albo. Fonte: Elaborazioni IRS su microdati Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat

Ancora in aumento il lavoro part-time (+7,4%), sia tra gli

uomini (+5,1%) che tra le donne (+8,2%), a fronte della

stabilità del lavoro a tempo pieno. Il part-time

involontario (cioè chi lavora a orario ridotto in mancanza

di occasioni di impiego a tempo pieno), che aveva

registrato un vero e proprio boom durante la crisi, si sta

lentamente ridimensionando (-5,7%), anche se continua a

coinvolgere quasi 2/3 dei lavoratori a tempo parziale

(65,2%).

L’aumento del lavoro part-time e la stabilità del tempo

pieno si riflettono nel tasso di occupazione espresso in

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Sezione 1 – L’andamento degli indicatori congiunturali 5

equivalenti a tempo pieno (Figura 9)2 che, pari al 61,9%,

cresce meno di quello ufficiale (+0,5pp vs +0,7pp). Se si

guarda al dato relativo al numero di occupati in

equivalenti a tempo pieno stimati sulla base di un orario

di lavoro standard si osserva inoltre come, rispetto ai

valori pre-crisi, lo stock sia inferiore di circa 31 mila

equivalenti a tempo pieno.

Figura 9 - Tasso di occupazione in Lombardia: un confronto tra il valore ufficiale basato “sulle teste” e quelle espresso in equivalenti a tempo pieno

67.1 66.967.6

62.5

61.4

61.9

55.0

57.0

59.0

61.0

63.0

65.0

67.0

69.0

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

15-64 FTE 15-64

Fonte: Elaborazioni IRS su microdati Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat

Prosegue anche nel III trimestre 2017 la progressiva

riduzione su base annua del tasso di disoccupazione che si

attesta al 6,3%, in calo di 0,4pp rispetto all’anno passato,

pur se ancora molto più alto rispetto al 3,2% fisiologico

del 2008. Si riduce anche il tasso di occupazione di lunga

durata, pari al 3,3% rispetto al 3,9% del 2016. Le persone

in cerca di occupazione sono circa 295 mila, 14 mila in

meno rispetto al III trimestre del 2016 (-4,6%).

I disoccupati uomini nel III trimestre 2017 sono 132 mila,

il 7,6% in meno rispetto allo stesso trimestre del 2016; in

particolare si riducono i disoccupati in senso stretto (ex-

occupati, -9%). Il tasso di disoccupazione maschile si

riduce su base annua di 0,5pp e si attesta al 5%.

Il numero di disoccupate donne, pari a 163 mila unità, si

riduce del 2%, soprattutto tra le giovani senza esperienza

di lavoro (-12,3%), con il tasso di disoccupazione che

scende all’8%, 0,3pp in meno del III trimestre 2016.

Nonostante il recente miglioramento, ci sono ancora 154

mila disoccupati in più rispetto al 2008 (+109,7%), di cui

69 mila uomini (+110,6%), soprattutto ex-occupati, e 85

2 Il tasso espresso in equivalenti a tempo pieno conta gli occupati in misura proporzionale all’orario medio di lavoro effettivo nella settimana di riferimento. Si veda la nota metodologica.

mila donne (+109%), soprattutto ex-inattive. I tassi di

disoccupazione sono ancora più elevati di quelli del 2008,

rispettivamente di 2,6pp (dal 2,4% al 5%) e di 3,8pp (dal

4,2% all’8%).

Figura 10 - Andamento del tasso di disoccupazione per genere

in Lombardia – serie ricostruite

3.2

6.7

6.3

2

3

4

5

6

7

8

9

10

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III

04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17

Totale

2.4

5.5

5.0

4.2

8.3 8.0

2

3

4

5

6

7

8

9

10

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III

04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17

Maschi Femmine

Fonte: Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat

Segnali positivi anche in riferimento alla partecipazione al

mercato del lavoro. Il tasso di attività cresce su base

annua di 0,5pp e si attesta al 71,3%; aumenta in

particolare il tasso di attività femminile che guadagna

oltre un punto percentuale e si attesta al 63,4%.

Il numero di inattivi cala dell’1,9% su base annuale e a

ridursi (-7,6%) è soprattutto la quota dei cosiddetti

scoraggiati, coloro che non cercano lavoro perché pensano

di non trovarlo, in diminuzione di 23 mila unità in un

anno. Il tasso di mancata partecipazione3 nel III trimestre

2017 è pari all’11,6%, un valore molto più elevato del 7,5%

del 2008, ma comunque più contenuto del 12,5%

registrato lo scorso anno.

3 Dato dalla percentuale di disoccupati e inattivi che non cercano lavoro ma disponibili a lavorare sul totale delle forze di lavoro 15-74 anni più gli inattivi di cui prima.

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Sezione 1 – L’andamento degli indicatori congiunturali 6

Figura 11 – Andamento del tasso di attività per genere in Lombardia – serie ricostruite

79.2

79.279.1

59.7

62.3

63.4

69.8

70.8

71.3

50

52

54

56

58

60

62

64

66

68

70

72

74

76

78

80

I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II III

00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17

Maschi Femmine Totale

Fonte: Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat

Si riduce anche il tasso di disoccupazione giovanile che

scende al 22,8% (-1,1pp annuo), pur se ancora molto al di

sopra del 13,1% pre-crisi.

Nel caso dei giovani oltre che la disoccupazione è

importante considerare il numero dei giovani NEET (non

occupati e non impegnati in percorsi di istruzione e/o

formazione). I NEET 15-29enni rappresentano il 14,8%

dei giovani lombardi in questa fascia di età (211 mila

giovani), un valore sempre molto alto, sebbene in

ridimensionamento rispetto al 16% del 2016.

1.2 I flussi e le dinamiche congiunturali

Saldi in crescita, soprattutto nei servizi…

Nel III trimestre 2017 le COB registrano circa 374 mila

avviamenti, con un aumento del 7,3% rispetto al III

trimestre 2016 (Figura 12); le cessazioni, pari a 340 mila

unità, sono invece sostanzialmente stabili (-0,3%). Il saldo

è quindi positivo (+33.571 movimenti), con il marcato

aumento degli avviamenti che si riflette in un netto

miglioramento del saldo, più che quadruplicato rispetto a

quello del III trimestre 2016 (+7.200 movimenti).

L’aumento delle assunzioni porta il tasso di avviamento

sugli occupati (Tabella 1) dall’8,1% del III trimestre 2016

all’8,6% del III trimestre 2017.

I saldi sono in miglioramento su base annua in tutti i

settori, sebbene siano ancora negativi nell’industria in

senso stretto; particolarmente significativo il

miglioramento del saldo nelle costruzioni, che arriva a

+1.800 movimenti rispetto al saldo sostanzialmente

stabile dello scorso anno. Nel commercio e servizi il saldo

è pari a quasi 28 mila movimenti, più che raddoppiato su

base annua.

Figura 12 – Avviamenti, Cessazioni e Saldi per settore –

confronto 2017-2016 (III trimestre) –Regione Lombardia

12

59

5

27

36

89

25

46

2

62

23

8

37

39

84

75

28

24

59

40

23

66

6

63

27

6

34

04

10

0

50 000

100 000

150 000

200 000

250 000

300 000

350 000

400 000

Agricoltura Commercio e

servizi

Costruzioni Industria Totale

Avviamenti (III trimestre 2017) Cessazioni (III trimestre 2017)

50

67

27

74

9

17

96

-10

38

33

57

4

17

56 1

11

53

-13

9

-55

70

72

00

-15 000

-5 000

5 000

15 000

25 000

35 000

45 000

Agricoltura Commercio e

servizi

Costruzioni Industria Totale

Saldo 2017 Saldo 2016

Fonte: ARIFL– Regione Lombardia

Il miglioramento del saldo nelle costruzioni è ascrivibile

ad un aumento degli avviamenti (+9,6% a/a), più marcato

rispetto alle cessazioni (+1,2%), così come avviene anche

nel commercio e servizi (+10% vs +3,5%) (Figura 13);

nell’industria, invece, il saldo è in miglioramento per via

della riduzione delle cessazioni (-6,7%) a fronte della

stabilità delle assunzioni.

Figura 13 – Composizione percentuale degli Avviamenti per

settore e variazioni tendenziali – (III trimestre 2017) –

Regione Lombardia

3.4

73.2

6.8

16.6

-12.7

10.0 9.6

0.0

-20

-10

0

10

20

30

40

50

60

70

80

Agricoltura Commercio e Servizi Costruzioni Industria

Quota % Variazione % a/a

Fonte: ARIFL– Regione Lombardia

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Sezione 1 – L’andamento degli indicatori congiunturali 7

Tabella 1 – Tassi di Avviamento per settore – confronto 2016-

2017 (III trimestre) – Regione Lombardia - %

III trimestre 2016 III trimestre 2017

Agricoltura 20.0 21 .1

Commercio e Serv izi 8.9 9.4

Costruzioni 9.2 1 0.8

Industria 5.3 5.4

Totale 8.1 8.6 Fonte: elaborazioni IRS su dati ARIFL– Regione Lombardia e Istat, Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro

In riferimento ai contratti di assunzione (Figura 14), si

conferma il trend di riduzione degli avviamenti a tempo

indeterminato (-6,4%) a fronte della significativa crescita

dei contratti a termine (+20,2%), con cui è avvenuto ben il

57,6% delle assunzioni del III trimestre 2017. Si conferma

anche la crescita delle assunzioni in apprendistato, che

registrano un aumento di quasi il 30% rispetto al 2016.

Figura 14 – Composizione percentuale degli avviamenti per

tipologia contrattuale e variazioni tendenziali – (III trimestre

2017) – Regione Lombardia

57.6

21.3

2.7

15.1

3.3

20.2

-6.4

5.6

-13.4

29.6

-20.0

-10.0

0.0

10.0

20.0

30.0

40.0

50.0

60.0

70.0

Determinato Indeterminato Progetto Somministrazione Apprendistato

Quota % Variazione % a/a

Fonte: ARIFL– Regione Lombardia

L’Osservatorio sul precariato dell’Inps4 conferma il minor

ricorso alle assunzioni a tempo indeterminato a fronte

della crescita del tempo determinato e dell’apprendistato.

Nel periodo gennaio-settembre 2017 le assunzioni a

tempo indeterminato risultano il 4,8% in meno rispetto al

2016 (oltre -9 mila assunzioni), a fronte di un aumento

del 19,5% delle assunzioni a termine; si contraggono,

seppur lievemente, anche le trasformazioni in tempo 4

https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?sPathID=%3b0%3b

46437%3b46440%3b&lastMenu=46440&iMenu=12&iNodo=46440&p4

=2

indeterminato dei contratti a termine o di apprendistato

(-0,9%).

Oltre alla riduzione delle assunzioni a tempo

indeterminato e delle trasformazioni, nei primi tre

trimestri del 2017 si è registrato anche un aumento delle

cessazioni a tempo indeterminato (+1,6%), che ha portato

ad un sostanziale azzeramento del saldo (817 movimenti),

in netto peggioramento rispetto ai +14 mila movimenti

del 2016.

L’indagine congiunturale condotta da Regione

Lombardia, Unioncamere Lombardia e Confindustria nel

III trimestre 2017 presso un campione di imprese

conferma le incertezze nel comparto manifatturiero, con

un’occupazione sostanzialmente stabile dell’industria e in

peggioramento nell’artigianato, e il trend positivo nel

commercio e nei servizi.

Nel comparto industriale l’occupazione registra un

andamento sostanzialmente stabile, con variazioni nulle

sia in termini grezzi che destagionalizzati; aumenta

rispetto al III trimestre 2016 sia il tasso di ingresso (da

1,4% a 1,9%) che quello di uscita (da 1,5% a 2%) (Figure 15

e 16).

Figura 15 – Variazione % addetti nel trimestre, indice

destagionalizzato e medie mobili – Saldo tra ingressi e uscite

nell’occupazione – Industria

92.00

94.00

96.00

98.00

100.00

102.00

104.00

106.00

-1.5

-1.0

-0.5

0.0

0.5

1.0

gen

-05

apr-

05lu

g-0

5o

tt-0

5ge

n-0

6ap

r-06

lug-

06

ott

-06

gen

-07

apr-

07lu

g-0

7o

tt-0

7ge

n-0

8ap

r-08

lug-

08

ott

-08

gen

-09

apr-

09lu

g-0

9o

tt-0

9ge

n-1

0ap

r-10

lug-

10

ott

-10

gen

-11

apr-

11lu

g-1

1o

tt-1

1ge

n-1

2ap

r-12

lug-

12

ott

-12

gen

-13

apr-

13lu

g-1

3o

tt-1

3ge

n-1

4ap

r-14

lug-

14

ott

-14

gen

-15

apr-

15lu

g-1

5o

tt-1

5ge

n-1

6ap

r-16

lug-

16

ott

-16

gen

-17

apr-

17lu

g-1

7

variazione (scala sx) media mobile di 4 termini (scala sx) Indice Destag. (scala dx)

Fonte: Indagine trimestrale, Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Confindustria Lombardia

Page 8: IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA Mercato... · sulle Forze di Lavoro del III trimestre 2017 mostrano ancora segnali positivi per il mercato del lavoro, con l’occupazione in crescita

Sezione 1 – L’andamento degli indicatori congiunturali 8

Figura 16 –La dinamica occupazionale dell’industria

- 2.0

- 1.5

- 1.0

- 0.5

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

2005 II III IV

2006 II III IV

2007 II III IV

2008 II III IV

2009 II III IV

2010 II III IV

2011 II III IV

2012 II III IV

2013 II III IV

2014 II III IV

2015 II III IV

2016 II III IV

2017 II III

Saldo Tasso d'Ingresso Tasso d'Uscita

Fonte: Indagine trimestrale, Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Confindustria Lombardia

Si interrompe invece la ripresa occupazionale registrata

nell’ultimo anno nel comparto dell’artigianato con una

variazione grezza di -0,4%, in peggioramento rispetto al

+0,2% del III trimestre 2016 per via di un significativo

aumento del tasso di uscita (da 1,6% a 2,2%) a fronte della

stabilità degli avviamenti (1,8%) (Figure 17 e 18); il

rallentamento è confermato anche dal dato al netto dei

fattori stagionali.

Leggermente negativa (-0,2%) la variazione grezza anche

nel commercio mentre è sostanzialmente stabile nei

servizi (+0,1%); tuttavia considerando gli indicatori al

netto dei fattori stagionali si conferma il trend di recupero

dell’occupazione sia nel commercio che nei servizi (Figure

19 e 20).

Figura 17 – Variazione % addetti nel trimestre, indice destagionalizzato e medie mobili – Saldo tra ingressi e uscite nell’occupazione – Artigianato

80

85

90

95

100

105

110

115

-1.5

-1.0

-0.5

0.0

0.5

1.0

gen

-05

apr-

05lu

g-05

ott-

05ge

n-06

apr-

06lu

g-06

ott-

06ge

n-0

7ap

r-07

lug-

07ot

t-07

gen-

08ap

r-08

lug-

08ot

t-08

gen-

09ap

r-09

lug-

09ot

t-09

gen

-10

apr-

10lu

g-10

ott-

10ge

n-11

apr-

11lu

g-11

ott-

11ge

n-1

2ap

r-12

lug-

12ot

t-12

gen

-13

apr-

13lu

g-13

ott-

13ge

n-14

apr-

14lu

g-14

ott-

14ge

n-1

5ap

r-15

lug-

15ot

t-15

gen-

16ap

r-16

lug-

16ot

t-16

gen-

17ap

r-17

lug-

17

variazione (scala sx) media mobile di 4 termini (scala sx) Indice Destag. (scala dx)

Fonte: Indagine trimestrale, Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Confindustria Lombardia

Figura 18 – La dinamica occupazionale dell’artigianato

-3.0

-2.0

-1.0

0.0

1.0

2.0

3.0

2005 II III IV

2006 II III IV

2007 II III IV

2008 II III IV

2009 II III IV

2010 II III IV

2011 II III IV

2012 II III IV

2013 II III IV

2014 II III IV

2015 II III IV

2016 II III IV

2017 II III

Saldo Tasso di ingresso Tasso di uscita

Fonte: Indagine trimestrale, Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Confindustria Lombardia

Figura 19 – Variazione % addetti nel trimestre e medie mobili

– Saldo tra ingressi e uscite nell’occupazione – Servizi

92.00

94.00

96.00

98.00

100.00

102.00

104.00

106.00

-2

-1.5

-1

-0.5

0

0.5

1

1.5

2

2.5

gen

-07

apr-

07

lug-

07

ott

-07

gen

-08

apr-

08

lug-

08

ott

-08

gen

-09

apr-

09

lug-

09

ott

-09

gen

-10

apr-

10

lug-

10

ott

-10

gen

-11

apr-

11

lug-

11

ott

-11

gen

-12

apr-

12

lug-

12

ott

-12

gen

-13

apr-

13

lug-

13

ott

-13

gen

-14

apr-

14

lug-

14

ott

-14

gen

-15

apr-

15

lug-

15

ott

-15

gen

-16

apr-

16

lug-

16

ott

-16

gen

-17

apr-

17

lug-

17

variazione (scala sx) media mobile di 4 termini (scala sx) Indice Destag. (scala dx)

Fonte: Indagine trimestrale, Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Confindustria Lombardia Figura 20 – Variazione % addetti nel trimestre e medie mobili – Saldo tra ingressi e uscite nell’occupazione – Commercio

90

92

94

96

98

100

102

104

-1.5

-1.0

-0.5

0.0

0.5

1.0

gen

-07

apr-

07

lug-

07

ott

-07

gen

-08

apr-

08

lug-

08

ott

-08

gen

-09

apr-

09

lug-

09

ott

-09

gen

-10

apr-

10

lug-

10

ott

-10

gen

-11

apr-

11

lug-

11

ott

-11

gen

-12

apr-

12

lug-

12

ott

-12

gen

-13

apr-

13

lug-

13

ott

-13

gen

-14

apr-

14

lug-

14

ott

-14

gen

-15

apr-

15

lug-

15

ott

-15

gen

-16

apr-

16

lug-

16

ott

-16

gen

-17

apr-

17

lug-

17

variazione (scala sx) media mobile di 4 termini (scala sx) Indice Destag. (scala dx)

Fonte: Indagine trimestrale, Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Confindustria Lombardia

Page 9: IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA Mercato... · sulle Forze di Lavoro del III trimestre 2017 mostrano ancora segnali positivi per il mercato del lavoro, con l’occupazione in crescita

Sezione 1 – L’andamento degli indicatori congiunturali 9

…si riduce ancora la CIG5

Le ore di CIG autorizzate nel III trimestre 2017 sono pari

a 13,7 milioni, il 43,3% in meno rispetto al III trimestre

2016%6, di cui 4,9 milioni di CIGO (-39,3%), 7,5 milioni di

CIGS (-44,8%) e 1,4 milioni in deroga (-47,7%) (Figure 21

e 22); la CIGO rappresenta il 35,6% del totale delle ore

autorizzate nel III trimestre 2017, la CIGS il 54,6% e la

deroga il 10%.

Tra i provvedimenti straordinari si riducono sia le

riorganizzazioni aziendali (-54,4%) che i contratti di

solidarietà (-37,5%), che rappresentano rispettivamente il

36,1% e il 63,9% del totale di CIGS.

Guardando ai settori (Figura 23), la Cassa Integrazione si

riduce nel commercio (-64,8%), nell’edilizia (-48,8%),

nella meccanica (-51,8%), nel metallurgico (-39,3%) e nei

servizi (-28,6%); è invece in aumento nella lavorazione

minerali non metalliferi (305,8%) e nel tessile (8,3%).

Figura 21 – Cassa Integrazione Guadagni – Ore Autorizzate –

2008-2017

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Ore di CIG autorizzate - Composizione percentuale

Ordinaria Straordinaria Deroga

0

20 000 000

40 000 000

60 000 000

80 000 000

100 000 000

120 000 000

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Ore di CIG autorizzate - Valori assoluti

Ordinaria Straordinaria Deroga

Fonte: elaborazioni IRS su dati INPS

5 In data 2 Giugno 2017 è stata effettuata da parte dell’INPS la rilettura degli archivi. 6 La riduzione della CIG si conferma anche nel mese di Ottobre 2017 in cui sono state autorizzate circa 6 milioni di ore (-16,1% su base annua).

Figura 22 – Cassa Integrazione Guadagni – Ore Autorizzate –

Regione Lombardia

0

2 000 000

4 000 000

6 000 000

8 000 000

10 000 000

12 000 000

14 000 000

16 000 000

18 000 000

20 000 000

1 3 5 7 9 11 1 3 5 7 9 11 1 3 5 7 9 11 1 3 5 7 9 11 1 3 5 7 9 11 1 3 5 7 9 11 1 3 5 7 9 11 1 3 5 7 9

2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Ordinaria Straordinaria Deroga

Media mobile centrata di 3 termini

Fonte: elaborazioni IRS su dati INPS Figura 23 – Cassa Integrazione Guadagni – Ore Autorizzate – Regione Lombardia - Incidenza % e variazione % 2017/2016 (III trimestre)

-100,0

-50,0

0,0

50,0

100,0

150,0

200,0

250,0

300,0

350,0

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45In

stal

lazi

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e im

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Pe

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Lavo

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iner

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met

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eri

Me

cca

nic

a

Incidenza % Variazione 2017/16

* Si segnala che il simbolo indica un aumento del ricorso alla CIG Fonte: elaborazioni IRS su dati INPS

Convertendo le ore di CIG autorizzate e corrette per il

tiraggio in lavoratori equivalenti a 0 ore7, la Figura 24

mostra nei primi tre trimestri 2017 una incidenza

sull’occupazione dipendente pari allo 0,32%, molto

inferiore allo 0,7% del 2016.

Le province dove è maggiore il peso della CIG

sull’occupazione dipendente si confermano Varese (0,5%),

Como (0,48%), Bergamo (0,46%) e Brescia (0,41%)

(Figura 25).

Figura 24– CIG -Incidenza dei lavoratori equivalenti 0 ore sull’occupazione dipendente (Gennaio-Settembre 2010-2017)

7 La stima dei lavoratori in CIG equivalenti a 0 ore tiene conto dell’effettivo tiraggio delle ore di cassa integrazione. Si veda la Nota metodologica.

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Sezione 1 – L’andamento degli indicatori congiunturali 10

1.2

0.9

0.7

2.8

0.6

0.9

0.4

1.9

0.9

0.6

0.5

2.0

0.9

0.9

0.4

2.2

0.7

1.1

0.4

2.20.

5

0.7

0.1

1.3

0.2

0.4

0.1

0.7

0.2 0.1 0.0

0.3

-

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

CIGO CIGS CIGD Totale

2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Fonte: elaborazioni IRS su dati INPS (CIG) e Istat (n. occupati).

Figura 25 – CIG - Incidenza dei lavoratori equivalenti 0 ore

sull’occupazione dipendente per Provincia (Gennaio-

Settembre 2017)

0.14

0.20

0.21

0.24

0.26

0.29

0.29

0.41

0.46

0.48

0.50

- 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6

Sondrio

Mantova

Lodi

Milano

Pavia

Lecco

Cremona

Brescia

Bergamo

Como

Varese

Lom

bar

dia

0,3

2%

Fonte: elaborazioni IRS su dati INPS (CIG) e Istat (n. occupati).

Il ridimensionamento della CIG e è confermato anche dai

dati dell’Indagine congiunturale Unioncamere Lombardia

che mostra una quota di imprese industriali che hanno

effettivamente utilizzato la CIG pari al 7,1% (erano l’11,4%

nel III trimestre 2016) e la rispettiva quota di ore

utilizzate sul monte ore che scende al di sotto dell’1%

rispetto all’1,7% del 2016). Si dimezza nell’artigianato la

quota di aziende che hanno utilizzato la CIG (dal 3,6%

all’1,7%) sebbene aumenti dallo 0,5% allo 0,9% la quota di

ore di CIG utilizzata sul monte ore lavorato, che aveva

toccato i suoi minimi nella prima parte del 2017.

Alle situazioni di crisi legate all’utilizzo della Cassa

Integrazione si aggiungono quelle riferite alle richieste

della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego),

che a partire dal 1 gennaio 2017 ha sostituto la mobilità e

le precedenti forme di indennità di disoccupazione (ASpI

e Mini ASpI). Nei primi nove mesi del 2017 l’INPS ha

registrato in Lombardia 171.739 domande di prestazione,

con una copertura del 58,2% rispetto al numero di

disoccupati medio dei primi tre trimestri del 2017.

Segnali positivi anche in riferimento alle crisi aziendali,

con la riduzione delle nuove procedure di fallimento e

concordato (Figura 26): nel III trimestre 2017 sono state

infatti registrate 518 procedure fallimentari (vs 595 del III

trimestre 2016, -12,9%) e 21 nuovi concordati rispetto ai

24 del 2016.

Figura 26 – Procedure concorsuali in Lombardia: i fallimenti

e i concordati (2012-2017)

595518

24 21

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

1000

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III

2012 2013 2014 2015 2016 2017

Fallimento Concordato

Fonte: Registro delle imprese

1.3 Cresce la fiducia per il 2018, ma il

mercato del lavoro presenta ancora

alcune fragilità

L’espansione dell’attività economica si è associata ad un

ulteriore miglioramento delle condizioni sul mercato del

lavoro, con un aumento degli occupati, che hanno ormai

superato i livelli precedenti la crisi finanziaria, e una

consolidata diminuzione del tasso di disoccupazione.

In Lombardia anche nel III trimestre 2017 si sono

registrati aumenti su base annua della produzione, degli

ordini interni ed esteri e dei fatturati. La ripresa è diffusa

ma solo se verrà mantenuta creerà nuova occupazione.

Nonostante i recenti miglioramenti vi sono infatti in

Lombardia ancora quasi un milione di persone in cerca di

lavoro, in tutto o in parte: oltre ai 295 mila disoccupati, vi

sono 425 mila occupati part-time involontari e 276 mila

inattivi disponibili a lavorare, anche se non hanno

compiuto azioni di ricerca attiva.

Vi è inoltre l’emergenza giovani: la scarsa occupazione

giovanile e l’elevato numero di NEET causa una riduzione

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Sezione 1 – L’andamento degli indicatori congiunturali 11

nel lungo periodo della forza lavoro a cui il sistema può

attingere, anche perché, diversamente dagli anni passati,

conduce soprattutto tra i più istruiti all’emigrazione,

abbassando così il potenziale di crescita del sistema

economico e creando un circolo vizioso da cui è urgente

uscire. Si auspica che gli sgravi contributivi previsti in via

permanente dall’ultima Legge di bilancio daranno dal

2018 nuovo slancio all’occupazione giovanile.

Non va inoltre dimenticato che nel prossimo biennio vi

sarà la scadenza della decontribuzione per gli assunti nel

2015 con il contratto a tutele crescenti e sarà interessante

verificare in che misura le imprese tenderanno o meno a

prolungare questi rapporti di lavoro.

Le migliori condizioni economiche si riflettono comunque

nelle prospettive dichiarate dagli imprenditori circa

l’occupazione del prossimo trimestre, che risultano

positive e in miglioramento in tutti i comparti, anche

nell’artigianato che ha registrato saldi tra prospettive di

aumento e diminuzione dell’occupazione sempre negativi

da fine 2007 ad oggi. Figura 27 – Prospettive dell’occupazione per il trimestre successivo – Saldo tra aumento e diminuzione – Industria

-25

-20

-15

-10

-5

0

5

10

15

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apr-

06

lug-

06

ott

-06

gen

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07

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-07

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08

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08

ott

-08

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-09

apr-

09

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09

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-09

gen

-10

apr-

10

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10

ott

-10

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-11

apr-

11

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11

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-11

gen

-12

apr-

12

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12

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-12

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-13

apr-

13

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13

ott

-13

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14

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14

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-14

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15

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15

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-15

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16

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-16

gen

-17

apr-

17

lug-

17

saldo media mobile 4 termini

Fonte: Indagine trimestrale, Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Confindustria Lombardia Figura 28 – Prospettive dell’occupazione per il trimestre successivo – Saldo tra aumento e diminuzione – Artigianato

-20

-15

-10

-5

0

5

10

gen

-06

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-10

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-11

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11

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12

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-12

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-16

gen

-17

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17

lug-

17

saldo media mobile 4 termini

Fonte: Indagine trimestrale, Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Confindustria Lombardia

Figura 29 – Prospettive dell’occupazione per il trimestre successivo – Saldo tra aumento e diminuzione–Commercio

-16

-14

-12

-10

-8

-6

-4

-2

0

2

4

6

gen

-09

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ott

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-10

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11

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11

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-11

gen

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12

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12

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-12

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-13

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13

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13

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-13

gen

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14

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14

ott

-14

gen

-15

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15

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15

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-15

gen

-16

apr-

16

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16

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-16

gen

-17

apr-

17

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17

saldo media mobile 4 termini

Fonte: Indagine trimestrale, Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Confindustria Lombardia Figura 30 – Prospettive dell’occupazione per il trimestre successivo – Saldo tra aumento e diminuzione– Servizi

-15

-10

-5

0

5

10ge

n-0

9ap

r-0

9lu

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9o

tt-0

9ge

n-1

0ap

r-1

0lu

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n-1

1ap

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1lu

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1o

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2ap

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3ap

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3lu

g-1

3o

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n-1

4ap

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4lu

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4o

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5lu

g-1

5o

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5ge

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6ap

r-1

6lu

g-1

6o

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6ge

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7ap

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g-1

7

saldo media mobile 4 termini

Fonte: Indagine trimestrale, Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Confindustria Lombardia

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Il lavoro in Lombardia Dati del III trimestre 2017

-0,6pp

rispetto ai livelli pre-crisi

+1,5%

gli occupati rispetto ai livelli

pre-crisi

+109,7%

i disoccupati rispetto ai livelli

pre-crisi

172 mila

le richieste di NASpI da gennaio a settembre 2017

Tasso di occupazione (%) Totale Uomini Donne FTE 66,7% 75% 58,3% 61,9%

+ 0,7 pp

sul 2016 + 0,1 pp sul 2016

+ 1,2 pp sul 2016

+ 0,5 pp sul 2016

Occupazione (migliaia)

Totale Agricoltura Industria in s.s.

Costru-zioni

Servizi

4.369 60 1.149 237 2.923

+ 1,3%

sul 2016 - 17,1% sul 2016

- 2,5% sul 2016

- 6,6% sul 2016

+ 4,1% sul 2016

Tasso di disoccupazione (%)

Totale Uomini Donne Tasso di attività

6,3% 5,0% 8,0% 71,3%

- 0,4 pp

sul 2016 - 0,5 pp sul 2016

- 0,3 pp sul 2016

+ 0,5 pp sul 2016

CIG (milioni di ore autorizzate)

Totale CIGO CIGS CIGD

13,7 4,9 7,5 1,4

- 43,3% sul 2016

- 39,3% sul 2016

- 44,8% sul 2016

- 47,7% sul 2016

La presente Nota Congiunturale è realizzata, sulla base dei dati disponibili al 12/12/2017, dal gruppo di lavoro IRS

diretto da Manuela Samek Lodovici e composto da Paolo Bonomi e Monica Patrizio.

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Pubblicazioni ed eventi

Eurostat

News Release

Euro area job vacancy rate at 1.9% http://ec.europa.eu/eurostat/documents/2995521/8542288/3-18122017-BP-EN.pdf/2cd0ade9-b2d0-45c9-a631-2b7f5c79529d

Employment up by 0.4% in the euro area and by 0.3% in the EU28 http://ec.europa.eu/eurostat/documents/2995521/8537512/2-13122017-AP-EN.pdf/9e348ab2-2657-41ac-9049-5e9ab81b8a76

Euro area unemployment at 8.8% http://ec.europa.eu/eurostat/documents/2995521/8491608/3-30112017-BP-EN.pdf/5206b358-348f-416b-877e-70a75d58f1ef

A broad set of indicators for early detection of macroeconomic imbalances http://ec.europa.eu/eurostat/documents/2995521/8460754/2-22112017-BP-EN.pdf/54e03609-d3f8-48d8-8eff-c3c8339643a5

20.10.2017: European Statistics Day http://ec.europa.eu/eurostat/documents/2995521/8320707/1-19102017-AP-EN.pdf/af372a1b-9042-44f5-95fe-d42970adda71

Downward trend in the share of persons at risk of poverty or social exclusion in the EU http://ec.europa.eu/eurostat/documents/2995521/8314163/3-16102017-BP-EN.pdf/d31fadc6-a284-47f3-ae1c-8212a581b0c1

Statistics Expleined

Job vacancy statistics http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Job_vacancy_statistics

Employment statistics within national account http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Employment_statistics_within_national_accounts

Unemployment statistics http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Unemployment_statistics

Labour market flow statistics in the EU http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Labour_market_flow_statistics_in_the_EU

People outside the labour market http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/People_outside_the_labour_market

Pubblicazioni

Key figures on Europe http://ec.europa.eu/eurostat/documents/3217494/8309812/KS-EI-17-001-EN-N.pdf/b7df53f5-4faf-48a6-

aca1-c650d40c9239

ISTAT

Rapporto Bes 2017: il benessere equo e sostenibile in Italia

Il Rapporto Bes offre un quadro integrato dei principali fenomeni economici, sociali e ambientali che caratterizzano il nostro Paese, attraverso l’analisi di un ampio set di indicatori suddivisi in 12 domini, tra cui uno su Lavoro e Conciliazione dei tempi di vita.

http://www.istat.it/it/archivio/207259

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Il Mercato del lavoro – Verso una lettura integrata

Pubblicato lo scorso dicembre 2017, questo primo Rapporto annuale è frutto della collaborazione sviluppata nell’ambito dell’Accordo quadro tra Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Istat, Inps, Inail e Anpal, finalizzato a produrre informazioni armonizzate, complementari e coerenti sulla struttura e sulla dinamica del mercato del lavoro in Italia. L’obiettivo è valorizzare la ricchezza delle diverse fonti sull’occupazione – amministrative e statistiche – per rispondere alla crescente domanda di una lettura integrata dei dati sul mercato del lavoro.

https://www.istat.it/it/archivio/207242

Banca d’Italia

N. 27 – Economie Regionali – L’economia della Lombardia – Aggiornamento Congiunturale. Novembre 2017

http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017-0027/index.html

Confindustria

Rapporto Scenari economici n. 31 " L'espansione globale prosegue. Africa decisiva: opportunità e criticità. "

È stato presentato lo scorso 13 dicembre il nuovo numero degli Scenari Economici di Confindustria, con l’aggiornamento delle previsioni sull’occupazione. Le previsioni e le slide dei relatori sono disponibili su questo link https://goo.gl/Z2sN4H

Il Mercato del Lavoro in Lombardia – Rapporto 2017 Focus: Orari e assenze dal lavoro

http://www.assolombarda.it/centro-studi/il-mercato-del-lavoro-in-lombardia-edizione-2017