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Il pensiero di Aristotele: Aristotele ritiene che la nostra conoscenza si articoli in diverse scienze. Distingue due tipi d scienze: -SCIENZE TEORICHE: hanno come loro oggetto d'indagine ciò che è necessario, cioè ciò che non può essere diverso da così com'è. metafisica, matematica,fisica. Il loro obbiettivo è la conoscenza disinteressata della realtà. Il loro elemento in movimento è il contemplare. -SCIENZE PRATICO-POIETICHE: hanno come loro oggetto ciò che è possibile (il possibile è ciò che può essere diverso da così com'è). Scienze pratiche: scienze che hanno a che fare con l'agire, si consuma mentre si fa; politica,etica. Scienze poietiche: (greco → poiein → fare) scienze che producono qualcosa → fare. Il loro obbiettivo è l'intervenire sulla realtà. La scienza guida è la metafisica, Aristotele la chiama filosofia prima. Si incarica di studiare le strutture profonde ed essenziali della realtà. Studia ciò che della realtà è immobile, fisso. 4 SIGNIFICATI DELLA METAFISICA: 1) scienza che studia le cause prime e i principi primi; 2) scienza che studia l'essere in quanto essere, secondo questa definizione la metafisica è anche ontologia. 3) scienza che studia la sostanza; 4) scienza che studia dio e la sostanza immobile, secondo questa definizione la metafisica diventa teologia. L'Aristotele della maturità sostiene che la metafisica coincida maggiormente con l'ontologia, l'essere in quanto essere: studia l'essere nella sua generalità. Anche la matematica e la fisica studiano l'essere, ma un aspetto in particolare. La matematica studia l'essere nella sua quantità e la fisica studia l'essere nel suo movimento. Invece la metafisica studia l'essere in generale. La metafisica come teologia: Aristotele pensa che la metafisica abbia più significati, tra cui scienza di Dio. Bisogna avere un'idea di chi sia Dio e bisogna dimostrare la sua esistenza; per fare questo si rifà alla teoria del divenire e del movimento. Pensa che tutto ciò che è in divenire è mosso da qualcos'altro, a sua volta messo in moto da qualcos'altro ancora. Occorre trovare qualcosa all'origine di tutto che non sia messo in atto da qualcosa. Deve essere immobile altrimenti sarebbe stato messo in atto da qualcos'altro. Dio è il motore immobile in quanto causa finale sono le sostanze che si muovono verso Dio. Dio è la causa iniziale di tutto. Dio è la causa finale, le cose hanno come loro fine Dio. Dio → oggetto d amore= ciò che è bello, calon=bellezza, agaton=bellezza, coincidono. La fisica: Il suo oggetto d'indagine è l'essere come movimento, cioè l'essere nel divenire. Descrivere le sostanze che nel mondo sono soggette al divenire. distingue diversi tipi di movimento:

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Il pensiero di Aristotele:Aristotele ritiene che la nostra conoscenza si articoli in diverse scienze. Distingue due tipi d scienze: -SCIENZE TEORICHE: hanno come loro oggetto d'indagine ciò che è necessario, cioè ciò che non può essere diverso da così com'è. metafisica, matematica,fisica. Il loro obbiettivo è la conoscenza disinteressata della realtà. Il loro elemento in movimento è il contemplare.-SCIENZE PRATICO-POIETICHE: hanno come loro oggetto ciò che è possibile (il possibile è ciò che può essere diverso da così com'è). Scienze pratiche: scienze che hanno a che fare con l'agire, si consuma mentre si fa; politica,etica. Scienze poietiche: (greco → poiein → fare) scienze che producono qualcosa → fare. Il loro obbiettivo è l'intervenire sulla realtà.La scienza guida è la metafisica, Aristotele la chiama filosofia prima. Si incarica di studiare le strutture profonde ed essenziali della realtà. Studia ciò che della realtà è immobile, fisso.4 SIGNIFICATI DELLA METAFISICA:1) scienza che studia le cause prime e i principi primi;2) scienza che studia l'essere in quanto essere, secondo questa definizione la metafisica è anche ontologia.3) scienza che studia la sostanza;4) scienza che studia dio e la sostanza immobile, secondo questa definizione la metafisica diventa teologia.L'Aristotele della maturità sostiene che la metafisica coincida maggiormente con l'ontologia, l'essere in quanto essere: studia l'essere nella sua generalità.Anche la matematica e la fisica studiano l'essere, ma un aspetto in particolare. La matematica studia l'essere nella sua quantità e la fisica studia l'essere nel suo movimento. Invece la metafisica studia l'essere in generale.La metafisica come teologia:Aristotele pensa che la metafisica abbia più significati, tra cui scienza di Dio. Bisogna avere un'idea di chi sia Dio e bisogna dimostrare la sua esistenza; per fare questo si rifà alla teoria del divenire e del movimento. Pensa che tutto ciò che è in divenire è mosso da qualcos'altro, a sua volta messo in moto da qualcos'altro ancora. Occorre trovare qualcosa all'origine di tutto che non sia messo in atto da qualcosa. Deve essere immobile altrimenti sarebbe stato messo in atto da qualcos'altro.Dio è il motore immobile in quanto causa finale sono le sostanze che si muovono verso Dio. Dio è la causa iniziale di tutto. Dio è la causa finale, le cose hanno come loro fine Dio.Dio → oggetto d amore= ciò che è bello, calon=bellezza, agaton=bellezza, coincidono.La fisica:Il suo oggetto d'indagine è l'essere come movimento, cioè l'essere nel divenire. Descrivere le sostanze che nel mondo sono soggette al divenire. distingue diversi tipi di movimento:1) movimento sostanziale: indica il nascere e il morire di quella sostanza, generazione e corruzione;2) movimento qualitativo: pensa che una sostanza può cambiare e alterarsi, una sostanza è soggetta al mutamento o all'alterazione;3) movimento quantitativo: riguarda la quantità della sostanza, accrescimento o diminuzione di essa;4) movimento locale: spostamento di una sostanza da un luogo all'altro, movimento per antonomasia, movimento propriamente detto. E' suddiviso in:-movimento circolare → proprio delle sostanze incorruttibili (sole,luna,stelle), delle sostanze perfette. Inizio e fine coincidono, movimento eterno.-movimento sovralunare → dalla luna allontanandosi dalla terra; sostanze incorruttibili, sono eterne immutabili, perfette; sono costituite dall'etere; hanno un movimento circolare; come prendere una sfera dove al centro c'è la terra, poi la luna, i pianeti, il sole, le stelle e sulla superficie ci sono le stelle fisse che sono le più perfette perchè sono immobili. Mondo sublunare → tra la terra e la luna; mondo imperfetto; sostanze corruttibili; sono composte da terra acqua fuoco aria cioè i 4 elementi; hanno un movimento verticale o orizzontale;si generano e muoiono. Teoria dei luoghi naturali: spiegazione che dà Aristotele per spiegare perchè alcune sostanze si muovono in modo verticale e altre in modo orizzontale. Tutte le sostanze stanno in un loro luogo naturale. Se uno di questi elementi viene tolto di forza dal suo luogo naturale tenderà prima o poi a tornarci. Il luogo naturale dipende dal peso dell'oggetto: la terra è la più pesante poi segue l'acqua, l'aria e in fine il fuoco che è il più leggero.La psicologia di Aristotele:La psicologia è la scienza dell'anima. Secondo Aristotele tutte, o quasi, le sostanze hanno un'anima.Libro secondo: suddivide le sostanze in 2 gruppi: per natura → animali,piante corpi semplici cm terra aria acqua fuoco, sono quelle sostanze che hanno un'anima; non per natura ma per altre cause → letto, mantello non hanno un'anima. Anima → atto primo di un corpo che ha la vita in potenza, l'anima costituisce l'essenza vitale di quel corpo. Aristotele suddivide l'anima in: elementare, complessa con doppia struttura e più

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complessa, tripartita. Tutte le sostanze hanno un'anima vegetativa: tutte le sostanze naturali hanno in sé il divenire.Anima sensitiva → animali → vegetativaAnima intellettiva → uomo → anima sensitiva e vegetativaAnima sensitiva fornisce una serie d dati percettivi che l'anima intellettiva esprime dei giudizi attorno ad essi.La dottrina della potenza e dell'atto:Aristotele vede in che modo la sostanza (l'essere) divenga. Nella spiegazione di questo si scontra in due tesi opposte:-Eraclito: attorno al divenire dice che tutte le cose scorrono, passano; definisce il suo pensiero come panta-rei (tutto scorre).-Parmenide: dice che l'essere è eterno e immutabile in quanto si è portati a confondere l'essere con la presenza.Aristotele pensa che Eraclito abbia ragione, anche se prende le parti anche di Parmenide: una sostanza può essere nulla però il divenire lo considera il passaggio dall'essere ad un altro essere → spiega il divenire.Potenza: possibilità da parte di una cosa di assumere una determinata formaAtto: realizzazione di quella possibilità. Il termine atto viene anche definito da Aristotele éutelechia cioè il momento nel quale un atto viene completato.Aristotele definisce il divenire steresis (privazione): la forma abbandona il suo essere in merito ad un'altra.Potenza : atto = materia : formaIl divenire presuppone che ci sia una sostanza; si deve pensare che esista un punto di partenza di tutto, una materia primordiale (la chora).Per Aristotele il divenire non è infinito: materia prima (pura potenza) → atto finale (forma pura). Il divenire ha una direzione: diventare atto puro. Un atto non può essere una potenza. Tra tutte le sostanze Dio è perfetto e non ha nulla in potenza.La metafisica come teologia:Aristotele pensa che la metafisica abbia più significati, tra cui scienza di Dio. Bisogna avere un'idea di chi sia Dio e bisogna dimostrare la sua esistenza; per fare questo si rifà alla teoria del divenire e del movimento. Pensa che tutto ciò che è in divenire è mosso da qualcos'altro, a sua volta messo in moto da qualcos'altro ancora. Occorre trovare qualcosa all'origine di tutto che non sia messo in atto da qualcosa. Deve essere immobile altrimenti sarebbe stato messo in atto da qualcos'altro.Dio è il motore immobile in quanto causa finale sono le sostanze che si muovono verso Dio. Dio è la causa iniziale di tutto. Dio è la causa finale, le cose hanno come loro fine DioLa dottrina delle 4 cause:Sono le 4 cause alle fondamenta del venire all'essere:-causa materiale: ciò da cui proviene l'oggetto e che è ad esso immanente. (es. bronzo)-causa formale: definizione del concetto ed i generi di esso e le parti inerenti alla definizione. (es. idea di statua)-causa efficiente: il primo inizio del cambiamento (es. chi crea la statua)-causa finale: il fine, lo scopo.La politica di Aristotele:L'essere (→ metafisica) → sostanza (ousia) → naturali → mutevoli → uomo (anima)(zoòn politikon) → politica → etica.La politica e l'etica sono scienza poietiche (agire). L'uomo è portato all'agire e questo ha sempre un fine: secondo Aristotele, quindi, l'uomo è un animale teleologico (persegue dei fini).Lo scopo che ogni uomo persegue è l'eudamonia (felicità): ogni uomo persegue la sua idea di felicità, di conseguenza questa non coincide sempre col bene. La felicità, però, non viene sempre raggiunta in quanto, quando è dipendente da altri, non è certa. Per Aristotele la felicità avviene quando si esegue bene la propria opera, la propria vocazione, il proprio fare.L'agire dell'uomo è dettato dalla ragione e questo significa agire secondo virtù: la virtù dipende dalla scelta dei mezzi che si compie in vista del fine supremo.L'uomo, secondo Aristotele, realizza sé stesso quando vive in una società, in rapporto con altri uomini; l'uomo isolato non è completo della sua essenza. Le virtù, quindi, possono anche essere politiche, sociali, le quali coinvolgono non il singolo ma la comunità (es. giustizia). Aristotele pensa che la virtù si sviluppi soprattutto nella società.Lo Stato deve assicurare ai suoi cittadini una vita materialmente e spiritualmente felice. Se si conduce una vita basata sui beni materiali, l'uomo non raggiunge la felicità per via della sua anima tripartita:

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materialmente l'uomo soddisfa solamente l'anima vegetativa e sensitiva.Aristotele individua 3 diverse forma di Stato in grado di garantire la felicità:-monarchia: governo di un singolo; non è la forma migliore di Stato: non si parla di cittadini ma di sudditi, manca la condizione necessaria per l'esercizio della virtù: la libertà.-aristocrazia: governo guidato dalle persone migliori (con maggiori doti e virtù); questa non è, per Aristotele, la forma migliore di governo.-democrazia: governo dei molti: offre a tutti la possibilità di essere ciò che sono, in quanto è presente la libertà.A queste 3 forme di Stato corrispondono 3 forme degeneri:-tirannide;-oligarchia;-demagogia.Concezione aristotelica dell'arte:Aristotele parla dell'arte nella “Poetica” ed in altri testi. Aristotele, in questa concezione, è distante da Platone (il quale pensava che gli artisti fossero da bandire dallo stato utopico). Aristotele pensa che l'arte produca nell'uomo un effetto catartico, ha una funzione di catarsi (=decantazione: qualcosa che precipita; rende più pura, più nitida, un'esperienza in un altro contesto). L'arte è una forma di conoscenza, uno strumento di verità: attraverso l'arte si conosce una data cosa in modo più puro e limpido. Un'altra ragione per cui Aristotele riabilita l'arte è che se anche fa provare sentimenti (parte concupiscibile), si è coscienti del fatto che quella non è verità: attraverso qualcosa di falso si riesce a comprendere la realtà.Le esperienze delle persone sono mediate dall'arte.VIRTU': insieme di mezzi che portano alla felicità.L'etica di AristoteleAlla virtù è sempre congiunto un certo effetto: il piacere. Le azioni di norma non danno piacere, ma quando si aiuta qualcuno si prova piacere. Se un'azione la si compie per raggiungere un certo fine, questa è virtuosa.La scelta dei mezzi è fondata sulla libertà, l'azione dev'essere una libera scelta.Si possono avere 2 tipi di virtù, a seconda della natura dell'anima:-l'anima vegetativa e sensibile formano insieme l'anima appetitiva, si hanno virtù etiche, che riguardano la morale.-l'anima intellettiva ha virtù razionali e dianoetiche.