132
Luglio 2009 - anno 3 - numero Economia, attualità, costume e stile IL SEMINARIO All’accademia della Finanza i premi Nobel economici William Sharpe e Robert Solow LA RICORRENZA La Banca Popolare di Bergamo, un’istituzione da ben 140 anni L’INCHIESTA Viaggio nelle caserme cittadine fra rischi, degrado e abbandono Rivista mensile - Ogni primo venerdì del mese in edicola al prezzo di 4,00 euro. Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. post. 70% DCB Bergamo. In caso di mancato recapito restituire al mittente. 22 Roberto Bonfanti, a.d. del network AlteVette, presenta il progetto che aiuterà a trasformare la nostra città in una city break internazionale “You Bergamo”, la nuova frontiera del turismo

Bergamo Economia Luglio 2009

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Bergamo Economia Luglio 2009

Citation preview

Page 1: Bergamo Economia Luglio 2009

Luglio 2009 - anno 3 - numeroEconomia, attualità, costume e stile

IILL SSEEMMIINNAARRIIOOAll’accademia della Finanza i premi Nobel economici William Sharpe e Robert Solow

LLAA RRIICCOORRRREENNZZAALa Banca Popolare di Bergamo,un’istituzione da ben 140 anni

LL’’IINNCCHHIIEESSTTAAViaggio nelle caserme cittadinefra rischi, degrado e abbandono

Rivis

ta m

ensil

e - O

gni p

rimo

vene

rdì d

el m

ese

in e

dico

la a

l pre

zzo

di 4

,00

euro

. Pos

te It

alia

ne S

.p.A

. Spe

d. in

abb

. pos

t. 70

% D

CB B

erga

mo.

In ca

so d

i man

cato

reca

pito

rest

ituire

al m

itten

te.

22

Roberto Bonfanti, a.d. del network AlteVette, presenta il progetto che aiuterà a trasformare la nostra città in una city break internazionale

“You Bergamo”,la nuova frontiera del turismo

Page 2: Bergamo Economia Luglio 2009
Page 3: Bergamo Economia Luglio 2009

3

L’editorialeLuglio 2009

Crisi o non crisi l'Italia va in vacanzaE Bergamo resta a guardare

DI LUCA T. BILOTTA

Un fenomeno inspiegabile, soprattutto in un periodo di recessione e di cigmassiccia. Nelle precedenti vacanze pasquali, milioni di italiani hannoinvaso le autostrade del nostro paese per raggiungere le rispettive locali-

tà di soggiorno. Un esodo importante in termini numerici che, volendo guardare,stride con le notizie nefaste dal punto di vista congiunturale che circolano in que-sti mesi. Osservando i dati offerti dalla neo ministro Michela VittoriaBrambilla, pure per le imminenti vacanze estive il trend non s'invertirà.Addirittura le previsioni parlano di un 90 per cento d'italiani in movimento per leferie. Avete capito bene: estero per il 40 per cento di questi, Italia (mare o mon-tagna che sia) per il restante 50 per cento. A loro si dovranno aggiungere i milio-ni di stranieri che invaderanno i nostri confini nei mesi di luglio e agosto. Non èun caso che ci sia già il tutto esaurito in Romagna e Liguria, e sia difficile repe-rire una stanza d'albergo nelle mete culturali quali Roma, Firenze e Napoli. Macon le famiglie strette nella morsa creditizia - fra mutui da sostenere e bassi sti-

Page 4: Bergamo Economia Luglio 2009

4

pendi - le ferie sono così necessarie? E, soprattutto, comefanno gli italiani a pagarle? La realtà è limpida come il maredi Capri: noi non vogliamo cambiare le nostre abitudini, pre-feriamo piuttosto modificare altri aspetti della vita. Si acqui-sta un televisore al plasma in meno - questo dimostra, nelprimo trimestre 2009, la flessione del 7.1% nel campo tec-nologico -, ma la vacanza si fa "costi quel che costi".Piuttosto le ferie da 15 giorni si tramutano in una settimana,oppure gli appartamenti in affitto li si prenota in gruppo enon in coppia con la propria moglie o compagna. Si cambia-no i modi di fare le ferie, ma non si rinuncia alle vacanze.

A questo si deve aggiungere un altro aspetto: le fami-glie italiane solitamente spiccano ai primi posti nellaclassifica Ocse sul patrimonio netto dei privati.

Rispetto alle altre nazioni europee, infatti, quel che distin-gue l'Italia dalla Spagna - per esempio -, è che noi abbiamoun alto debito pubblico, ma un basso debito privato. Questoche significa? Che le famiglie hanno ancora un proprio budg-et a cui attingere per finanziarsi quelle spese che, prima,poteva permettersi con gli extra del proprio stipendio. Fraqueste ci sono le vacanze. Siamo stati bravi, è vero, a nonfarci trascinare nella spirale di folle indebitamento che hatrascinato a picco buona parte delle famiglie dell'Occidente.Ma non dobbiamo sprecare questo vantaggio importante.Bisogna far sì che, questa voglia a proseguire la vita diprima, sia incanalata nel modo migliore per far ripartire l'e-conomia. Come? Dobbiamo utilizzare questi soldi - e quellidei turisti stranieri - per potenziare il sistema turistico ita-liano. Infrastrutture, servizi e progetti per rivitalizzare learee ricettive del Belpaese. Zona geografica senza pari.Servono anche più fondi alle imprese di settore. Le banche- anche in questo caso - devono aprire i propri cordoni delleborse e non far finta di niente. Il tessuto turistico, infatti, ècomposto da una miriade di microimprese. Aziende (dagliagriturismi alle agenzie di viaggio, passando per i ristoranti)caratterizzate da una struttura di capitale affetta da nani-smo. E quindi fortemente dipendente dal supporto del siste-ma bancario. Per questo le banche meritano un'esortazionea non essere strette di manica sugli affidamenti. Il Governole ha sostenute esattamente a questo scopo. I "Tremontibond" sono un puntello alla capitalizzazione del sistema delcredito anche nel campo turistico, offerto perché il circuitonon s'inceppi soprattutto nei periodi di massima affluenzacome l'estate. Del resto la stretta del credito alle piccole emedie imprese - questo concetto vale anche per gli altricomparti economici -, si traduce in una riduzione del potered'acquisto delle famiglie. Meno soldi alle aziende sonomeno soldi agli italiani, quindi meno ferie per tutti.

A Bergamo, invece, si registra un fenomeno distacca-to dal trend nazionale. Nel comparto turistico nons'investe pur avendone le potenzialità. Ma, a diffe-

renza dell'Italia, non è colpa delle banche e dei mancatifinanziamenti, bensì di una volontà inspiegabile a conside-rare inutile questo comparto per l'economia locale. Eppurela nostra città ha a disposizione un "lingottino" come Orioal Serio, aeroporto internazionale che farebbe gola a moltealtre città d'arte italiane. Strano non poterne sfruttare ledoti, potenziando questo indotto economico e fidelizzandoil turista a restare nei nostri confini. Provate a fare dueconti: su 6 milioni e mezzo di turisti in volo da Bergamo sene sono fermati a dormire - lo scorso anno - solo 2 milionie 688 mila. Immaginiamo che, almeno per un week-end, 5milioni di turisti si fermassero in città. Che succederebbe?Si creerebbe un volano d'affari immane. Invece la maggiorparte si trasferisce in altre aree della Lombardia, ad esem-pio il Garda: Brescia, come imprenditorialità turistica, cibagna nettamente il naso. Il motivo è che noi bergamaschisiamo sempre stati più abili a costruire gli alberghi, che asaperli sfruttare. Ma dobbiamo pensare che città Alta e lanostra provincia hanno talmente tante potenzialità che nonprenderle almeno in considerazione è un peccato. Ancheperché i viaggi d'affari sono morti, complici le videoconfe-renze e la crisi. Per riempire gli alberghi si deve offrire alturista non solo la bellezza artistica e storica del luogo, maservizi ed infrastrutture. Non basta aggiungere una linea dicollegamento fra l'aeroporto e la stazione (la linea 1) perfar scoprire Bergamo Alta ai visitatori. Servono strade,progetti e - magari - un treno che colleghi il centro conOrio, idea tanto proclamata negli anni e mai concretizzata.

B en vengano, quindi, realtà come Altevette e proget-ti come "You Bergamo". Imprenditori che voglionoabbattere la barriera d'indifferenza turistica che

circonda la città e il suo hinterland. Noi abbiamo decisodi puntare, con la copertina di Bergamo Economia diluglio, su di loro. Ma ci piacerebbe che anche le istituzio-ni - soprattutto dopo le elezioni - e le altre realtà impren-ditoriali ed economiche bergamasche facessero altret-tanto. Perché non cada a vuoto questa voglia d'emergere,che si riscontra anche con realtà economiche esterne alnostro tessuto. Come la milanese Trawel Fly, che dapoche settimane ha iniziato a volare proprio da e perBergamo. Tutti loro credono nelle potenzialità della città,pure noi di Bergamo Economia ci crediamo. Ora spetta aibergamaschi, politici e non, dare il proprio contributo. Laripresa economica è anche questo, un modo diverso divivere e strutturare Bergamo.

IL RED. RESPONSABILE

Page 5: Bergamo Economia Luglio 2009
Page 6: Bergamo Economia Luglio 2009
Page 7: Bergamo Economia Luglio 2009
Page 8: Bergamo Economia Luglio 2009

8

Sommario

A pagina 66

Luglio 2009

66 Copertina“You Bergamo”il progetto turistico di AlteVette

18 Nuove opportunitàONU: nel Palazzo di vetrobandi sempre più trasparenti

22 Leggere la leggeQuando l’imprenditoreva all’estero

36 L’intervistaLucia Gibilaro: “Il factoring?Un mercato in continua ascesa”

40 Patti Chiari Red Passion. Le bancheamano il rosso, dei loro clienti

ECONOMIA& BUSINESS

Società Editrice Giornale di Bergamo S.r.l.

Presidente: Paolo AgnelliCuratori del progetto: Cristiano Agnelli e Luigi Berlusconi

Direttore: Paolo Provenzi

REDAZIONE:

Speb S.r.l.(Impaginazione, testi e foto)

Redattore Responsabile: Luca T. BilottaMail: [email protected]

Collaboratori: Livio Casanova, Giorgio Chiesa, Anna Saurgnani, Roberto Amaglio e Massimo Pighizzini

Consulenti: Marco Amorese, Barbara e Cristina Putortì

Grafica e impaginazione: Francesco LegramantiMail: [email protected]

Fotografi: Giorgio Chiesa, Laura Pietra e Franco Pasinetti(Ha collaborato a questo numero: Foto San Marco)

Website: Stefano Morleo

PUBBLICITA’:

Tel. 035 678812

Agenti: Antonio Milanesi e Sergio SaresiniMail: [email protected]

Concessionaria pubblicità nazionale:A. Manzoni & C. S.p.A., via Nervesa, 21 Milano.

Tel. 02 57494211

Concessionaria pubblicità locale: Speb S.r.l., Via San Giorgio, 6/n - 24122 Bergamo

INFO:

Società Editrice Giornale di Bergamo S.r.l.Via San Giorgio 6/n 24122 Bergamo

Capitale sociale 75.000,00 Euro

Stampatore: Castelli Bolis Poligrafiche S.p.a.24069 Cenate Sotto (Bg) - Via Alessandro Volta, 4

Tel. 035 4258528

Abbonamenti: 035 678838Costo abbonamento: 40 euro per 11 mesi

Page 9: Bergamo Economia Luglio 2009

84 Solidarietà&SportTennis Vip 2009il galà dei record

88 Arte&OrologiCurnis, Tudor e Bonaldi Motoriscandiscono la bellezza del tempo

92 Lusso&AntiquariatoG.L.A. Antichità,un gioiello in Sant’Orsola

96 Motori&AnteprimeAl Castello di Marnesvelata la nuova BMW Serie 5 GT

100 MotoriOpel AntaraMini Ray

108 Chi, dove e perchéFoto e curiosità

9

AZIENDE

72 Top businessStill Alluminio, tecnologiaal servizio della tradizione

77 Sport&AffariCentri Sportpiùil business del fitness

80 Tecnologia&MedicinaMaria Conforti e il laserun binomio tutto bergamasco

A pagina 76

RUBRICHE& EVENTI

A pagina 113

46 Il convegnoSussidiarietà: il volto umano delle PMI

62 Infrastrutture&BusinessL’aereoporto di Orio al Serioun volano per il turismo

Page 10: Bergamo Economia Luglio 2009

Notizie in breve

Dall'Alto Sebino all'Abruzzo, laFaliselli si è aggiudicata loscorso fine settimana la forni-tura dei serramenti per 120 abi-tazioni all'interno del progettodi ricostruzione post-terremotoin Abruzzo. L'azienda di CostaVolpino che produce serramentiin legno ad alta efficienza ener-getica ed è certificata PartnerCasaClima, ha appena siglato ilcontratto con Wood Beton Spadi Iseo, società del GruppoNulli, primo tra i 16 operatoriclassificati per la costruzionecomplessivamente di 4.500

alloggi antisismici, sostenibilied ecocompatibili che sarannomessi a disposizione di circa13.000 sfollati. Alla realizzazio-ne del progetto C.A.S.E dellaProtezione Civile contribuiràquindi anche Faliselli con la for-nitura di 500 serramenti trafinestre e porte/finestreErmetic70 con doppio vetrobasso emissivo a risparmioenergetico, oltre a 300 porte dainterno, 120 portoncini blindatie 5 chilometri di battiscopa. Illotto aggiudicato alla WoodBeton Spa, di proprietà della

famiglia Nulli e dell'ingegnerGiovanni Spatti, ha un valore di10,2 milioni di euro; secondo gliaccordi, tutta la commessadovrà essere realizzata entro 80giorni in modo da poter conse-gnare le abitazioni entro l'autun-no. Si tratta di immobili integral-mente prefabbricati in legno ecalcestruzzo, montati in cantieree dotati di un "sistema Aria" checrea un'intercapedine tra lepareti esterne e la copertura, inmodo da ridurre i costi di riscal-damento e di climatizzazioneoltre a garantire nel contempo

Edilizia

Serramenti Faliselli in Abruzzo,al via la fornitura post terremoto

5 centesimiE' il costo che avranno le notizie del sito di Repubblica,stando alle intenzioni del presidente Carlo De Benedetti Un iTunes dell'informazione che farà polemica

+0,9%E' il tasso di inflazione toccato a maggio, contro l'1,2% del mese di aprile. Si tratta del livello più basso dal novembre del 1968, quando si attestò allo 0,7%

Tecnologia

10

SMI Group, premio "Impresex l'Innovazione"

Si è concluso l'iter di valuta-zione delle imprese parteci-panti al premio "Imprese xl'Innovazione". Una menzionespeciale è stata consegnataalla SMI Group SPA, aziendabergamasca di fama mondialenel settore del packaging. Ilprestigioso riconoscimento -istituito da Confindustria, colfine di sensibilizzare le aziendeitaliane sui temi della gestionedell'innovazione e delle solu-zioni organizzative - verrà con-segnato il prossimo novembre.La cerimonia ufficiale perl'assegnazione dei riconosci-menti, si svolgerà nell'ambi-to della "Giornata dellaRicerca", organizzata sempreda Confindustria. Anche que-st'anno, la partecipazione d'im-prese di alto livello qualitativoè stata numerosa, a confermadel continuo e crescente impe-gno che l'imprenditoria nazio-nale continua ad avere per itanto bistrattati settori dellaricerca e dell'innovazione.Inoltre (come da regolamento),il "Comitato Tecnico", sullabase dei punteggi riportatinelle tre fasi di valutazione delpremio, ha proceduto all'asse-gnazione di 4 Awards, 8 Prize ealtre 16 Menzioni Speciali (perun totale di 17), consegnati adaltrettante imprese meritevoli.

Page 11: Bergamo Economia Luglio 2009

salubrità e assenza di muffe. E'proprio questa la filosofia condi-visa da Faliselli, impegnata daanni nella ricerca di soluzioniper il risparmio energetico. "Iserramenti che dovremo conse-gnare a tempi di record, entro il26 settembre - ci spiegano i tito-lari Livio e Giuseppe Faliselli- sono realizzati in legno lamel-lare e dotati di vetri basso emis-sivi con intercapedine a gasArgon. Hanno quindi elevatecaratteristiche di isolamentotermico e di abbattimento acu-stico. La loro trasmittanza termi-ca è di 1,3 W/mqk contro i 2,4W/mqk dei serramenti tradizio-nali, che si traduce in una signi-ficativa riduzione del fabbisognoenergetico per la regolazionedella temperatura dell'ambienteinterno". L'azienda, con sedelegale a Costa Volpino e produ-zione a Pian Camuno, è statafondata nel 1956 dalla famigliaFaliselli ancor oggi titolare. Conoltre 50 addetti produce 15.000infissi e ha registrato nel 2008un fatturato di 8 milioni di euro,con incremento del 20% rispettoall'anno precedente.

Marco Rossini,miglior giovaneimprenditore"Business to Business"

È Marco Rossini il giovaneimprenditore della moda per ilsettore "Business to Business".Bergamasco, quaranta anni, è

Presidente ed AmministratoreDelegato di Rossini Trading,azienda di Bergamo leader nellaproduzione e commercializzazionedi abiti da lavoro e prodotti antin-fortunistici, nata dall'idea impren-ditoriale di Emilio Rossini padre diMarco. Il Premio GiovaniImprenditori della Moda è pro-mosso da Camera Nazionaledella Moda Italiana, Class Editorie SDA Bocconi, con il patrociniodi ANCI (Associazione NazionaleCalzaturifici Italiana) e di SMI(Federazione delle Imprese Tessilie Moda Italiane) e in collaborazio-ne con Ernst & Young. Giunto allaquinta edizione, si propone diriconoscere l'eccellenza di queigiovani imprenditori che si sonodistinti nel panorama sociale edeconomico del nostro paese, con-tribuendo con il loro talento,impegno e intraprendenza, allacrescita e allo sviluppo del ter-ritorio. Il riconoscimento è stato

consegnato a Marco Rossini conla seguente motivazione: "Peraver reso tecnologia, sicurezza eorganizzazione logistica i puntidi forza di Rossini Trading.Marco Rossini (nella fototratta dal web) è una figuraduttile e visionaria del sistemaitaliano che nel corso della suacarriera ha saputo sperimentaree coniugare diverse esperienzelavorative". La cerimonia di pre-miazione si è tenuta mercoledì24 giugno scorso allo SheratonDiana Majestic Hotel di Milanoalla presenza delle più alte cari-che di Camera della ModaItaliana, SDA Bocconi ANCI eSMI. Ad oggi Rossini TradingS.p.a. è sicuramente unadelle più importanti realtàindustriali nella produzione enella commercializzazione diprodotti dedicati al comfort ealla sicurezza di chi lavora edi chi si deve proteggere.

Bandi&Concorsi

60 miliardi E' il valore della corruzione in Italia, una vera tassa nell'ombra per noi italiani. Parola del procuratore generale della Corte dei Conti, Furio Pasqualucci

TreE' la compagnia telefonica che da luglio venderàinsieme a Tim e Vodafone il nuovo Iphone 3G Un business con Apple che frutterà 4 miliardi

11

Moda

Innova Retail,3 milioni per le PMIcommerciali

Le micro e piccole impresecommerciali, all'ingrosso e aldettaglio, e i pubblici esercizi(bar e ristoranti) avrannotempo dal 6 luglio al 15 otto-bre prossimo per accedere aifinanziamenti per l'innovazio-ne. Sono questi i termini perpartecipare al secondo bandoInnova Retail, che mette a dis-posizione 3.840.000 euro.Nell'ambito dell'iniziativa, laRegione Lombardia metterà adisposizione 2.560.000 euro,il resto (1.280.000 euro) saràfinanziato delle Camere dicommercio. "Con questo prov-vedimento - ha dichiaratol'assessore al Commercio,Fiere e Mercati, NicoliCristiani - puntiamo a soste-nere l'innovazione diffusa afavore delle micro e piccoleimprese del commercio al det-taglio, un obiettivo di sviluppoche nasce dalla consapevolez-za che la sfida competitiva neimercati globali, tra internazio-nalizzazione delle imprese eaffermazione di nuovi modellidi business, richiede un conti-nuo ripensamento e aggiorna-mento delle strategie, dell'ap-proccio al mercato e del pro-prio processo tecnologico,organizzativo e gestionale".

Page 12: Bergamo Economia Luglio 2009

Allen Sinai economista statunitense e consulente della Federal Reserve

Oggi, se Renato Carosone fosse ancora in vita cante-rebbe agli americani in crisi "Tu vuò fa u bergama-sco", perchè la rivincita delle tanto derise "braccinecorte", che da sempre ci contraddistinguono, arriva

proprio dagli "States". A dirlo, o meglio a lasciarlo intenderesono i Nobel dell'Economia intervenuti nel corso della quarta

edizione di "Nobel per Bergamo". L'iniziativa, con cadenza bien-nale, ha il merito di portare nella nostra città alcuni prestigiosivincitori del premio, "amici" di Iseo (istituto di studi economici eper l'occupazione). Lo scorso 24 giugno, l'aula magnadell'Accademia della Guardia di Finanza ha ospitato i professoriWilliam Sharpe, Robert Solow e Allen Sinai consulente

della Federal Riserve. A parer loro le famiglie ameri-cane dovranno cambiare radicalmente abitudini e stilidi vita: spendere molto meno e risparmiare molto dipiù. In sostanza, quello che da sempre fanno le fami-glie bergamasche. Lo spunto per parlarne è statoofferto dalla domanda che ha introdotto la mattinatadi studi "I mercati finanziari: La fine della crisi ouna crisi senza fine?". Un tema di fortissima attua-lità e di grande interesse, che ha offerto l'incipit peruna serie di interrogativi, introdotti dall'anchormanRiccardo Venchiarutti. "La crisi ha raggiunto il suoapice? - ha chiesto ai relatori il giornalista Rai - A

ECONOMIA&BUSINESS

12

Toccata e fugadei cervelloni americani

La fine della crisi? "A ottobre, novembre, forse!", sostiene l'economista americano Allen Sinai nel corso della quarta edizione di "Nobel per Bergamo"L'iniziativa, quest'anno, ha portato nella nostra città i premi Nobel per l'economia William Sharpe e Robert Solow

IL SEMINARIO ECONOMICO

ARTICOLO DI LIVIO CASANOVAPHOTO: LAURA PIETRA

Page 13: Bergamo Economia Luglio 2009

13

breve, c'è la possibilità di una ripresa significativa dei mercatiazionari? La crisi finanziaria è venuta sei mesi prima di quellaeconomica, è possibile attendersi un trend rialzista che anticipila ripresa del sistema produttivo auspicata nel 2010? Cosa stan-no facendo i Governi di tutto il mondo per uscire dalla recessio-ne?". Domande difficili, anche per dei premi Nobel del calibro diWilliam Sharpe e Robert Solow. "Purtroppo è quasi impossibilefare una previsione certa - spiega alla platea Allen Sinai-, granparte degli economisti pensava fosse una crisi lineare, invece èun susseguirsi di cicli negativi. Stiamo assistendo al rallenta-mento economico più grave degli anni 30'. La ripresa? Il punto disvolta dovrebbe essere ad ottobre, novembre 2009". Subitodopo ha aggiunto "ma…, però…, tuttavia…, eppure…, inve-ce…", una sfilza di congiunzioni che ha fatto capire agli 80 stu-denti stranieri presenti in sala, che "come tutte le previsioni,però, non può essere certa". A William Sharpe, premio Nobelper l'economia vinto nel 1990, il compito di provare a spiegare"la patata bollente" dei derivati e di come si è giunti ad una quo-tidianità, dal punto di vista economico, nera e piuttosto amara."Per capire la crisi dei derivati - ha illustrato il professore diStanford - pensiamo alla banca del riso. Nel 1600 veniva scam-biato direttamente dai produttori, ma in seguito subentrarono

altri soggetti a regolarne gli scambi. Allo scambio di beni sub-entra un passaggio di soldi. Nasce così il meccanismo dei fea-tures, che permette ai produttori di fissare in anticipo il prezzoche riceveranno dopo la raccolta e alle aziende, che trasforma-no le materie prime, di fissare il prezzo che eventualmentedovranno pagare". In questo modo i derivati si evolvono, si com-plicano, si slegano dal mercato di riferimento, si diluiscono neltempo, mascherandosi come strumenti economici in grado digarantire, sempre, dei margini e molti alti. Nella fattispecie, coni features si promette alla controparte di ritornare più denaro diquanto è stato anticipato, con una clausola spesso omessa:"sempre se posso". "Un esempio? - prosegue William Sharpe -Fino ad oggi Narvik, città norvegese di 18 mila abitanti, era ricor-data dagli esperti di storia per la battaglia navale combattutanel suo fiordo durante la Seconda guerra mondiale. Ora è notaper aver massicciamente investito in prodotti ad alto rischio"loan limon" e aver perso, a causa dei subprime, 25 milioni didollari, un quarto del bilancio comunale. Assieme a Narvik altrisette comuni del Circolo Polare Artico sono caduti nella trappo-la dei prodotti finanziari della banca statunitense Citigroup,commercializzati dal brooker norvegese Terra Securities, fallitodopo la revoca della licenza da parte dell'autorità di controllo, per

Da sinistra: Robert Solow, William Sharpe e Allen Sinai

Page 14: Bergamo Economia Luglio 2009

14

"La città norvegese di Narvik -ricorda William Sharpe - ha massicciamente investito in prodotti ad alto rischio"loan limon" e ha perso, a causa dei subprime, 25 milioni di dollari, un quarto del suo bilancio comunale"

non aver informato gli amministratori pubblici dei rischi a cuiandavano incontro. Loro erano convinti di comprare esclusiva-mente titoli norvegesi e non un mix di titoli sconosciuti". A que-sto si potrebbe aggiungere una lista lunghissima di casi analoghidi investitori, "incappati" in prodotti che si caratterizzano per com-plessità, trasparenza (o più che altro, la sua mancanza), liquiditàe una spiccata leva finanziaria. E' proprio questa che, associataad una mancata regolamentazione, ha permesso le grosse spe-culazioni di questi mesi. "Ciò che non ha funzionato di questi pro-dotti - ha chiarito il professore di Stanford - sono i suoi aspettinebulosi: troppe promesse sulla carta, una scarsa regolamenta-zione, stime molto approssimative e l'esclusione, a priori, di qual-

siasi possibile esito negativo. Tutti adesso si aspettano una rego-lamentazione del governo per rendere questo mercato semprepiù chiaro e trasparente. Si ipotizzano soluzioni standard, margi-ni di deposito, limiti di posizione e sistemi centralizzati di control-lo". La riforma prospettata da Obama, che interessa e riguarda gliindirizzi del Financial Stability Board sono, per ora, le uniche con-crete decisioni assunte per contrastare la crisi finanziaria globalee per prevenire altri fenomeni del genere. In questi mesi si è alungo, anche troppo, discusso, in sede teorica e divulgativa, se lacrisi finanziaria globale imponesse di adottare maggiori o minoriregole, per non dire delle disquisizioni sul global legal standard esui diversi significati ad esso attribuiti. L'esito è che nemmeno

questo sarà sufficiente a risollevare le sorti di un mer-cato, non solo quello americano, ancora in crisi. "E' oracruciale - ha ripreso il concetto l'economista americanoAllen Sinai - che i governi e le banche centrali inizino

Page 15: Bergamo Economia Luglio 2009

Da sinistraAlfredo Gambardella

accanto ad Antonio Parimbelli

"La ripresa sarà caratterizzata -sostiene Robert Solow -

da consumi privati molto più bassi negli Stati Uniti,

che non nel recente passato e non è da escludere

che l'economia americana in generale cresca meno

su base annua di quella europea"

a delineare, dalle politiche di stimolo seguite sino adora, delle exit strategies . Questo perchè siamo in ter-ritorio inesplorato e non sappiamo quali potrebberoessere le conseguenze di una politica accomodantetroppo prolungata". E poi spazio alle previsioni. "Il peg-gio è passato - continua il consulente della FederalRiserve -. Avremo ancora dati economici altalenantima nella media non dovrebbero essere più così negativi comelo sono stati fino a questo momento. Siamo nell'ultima fasedella recessione e la ripresa potrebbe esserci a partire dall'ot-tobre, novembre di quest'anno". Un condizionale d'obbligo chelascia le porte aperte anche ad altre considerazioni, come quel-la dell'economista Nouriel Roubini che, invece, stronca la tesi diuna ripresa alle porte. "I recuperi segnati le scorse settimanedalle Borse sono "rally dei fessi" - ha affermato durante unaconferenza a Hong Kong. - A coloro che parlano di "germogli" diripresa per l'economia americana, come ha fatto il vice presi-dente della Fed, Richard Fisher, replico che francamente vedosolo erbacce secche". Questo per dire che anche tra i guru del-l'economia mondiale, si naviga a vista e, con cautela, si azzar-da qualche ipotesi. Quello che riserva il futuro sono profondicambiamenti negli stili di vita. "La ripresa sarà caratterizzata -sostiene Robert Solow, vincitore del premio Nobel per l'e-conomia nel 1987 -, da consumi privati molto più bassinegli Stati Uniti che non nel recente passato e non è daescludere che l'economia americana, in generale, crescameno su base annuale di quella europea". Nei prossimianni quello di cui si può essere certi è l'ulteriore indebo-limento del dollaro. "Credo - continua l'economista statu-nitense - che sarà superiore al 15-20 per cento e mi augu-ro che si tratterà di un processo ordinato e graduale neltempo. La crescita dovrà essere supportata da investi-menti federali, soprattutto nel campo delle energie alter-

native. Altrimenti, è probabile che il settore privato, senza unforte stimolo pubblico, procederà a bassa velocità". Ad unapolitica di significative spese federali, quindi, dovrà seguireun'attenzione particolare agli squilibri di lungo termine. "Sidovrà aumentare il debito in valori assoluti - ha concluso RobertSolow - ma si dovrà anche cercare nel corso del tempo di ridur-ne il rapporto rispetto al pil. Negli Usa tendiamo a pensare chela Fed debba fare tutto e intervenire ogni volta che siamo in dif-ficoltà ma non è così. La banca centrale dovrà usare tutti i suoistrumenti, inclusa la zero interest rate policy ancora per qual-che tempo ed iniziare a pensare ad una exit strategy. Il quanti-tive easing (l'alleggerimento quantitativo, cioè la creazione dimoneta da parte della banca centrale) dovrà essere uno deiprimi strumenti ad essere abbandonati non appena ci sarannosegnali di una ripresa sostenibile".

15

Page 16: Bergamo Economia Luglio 2009

ECONOMIA&BUSINESS

16

Il tunnel nero dell'export

Secondo i dati provvisori diffusi dall'Istat, nel primo trimestre 2009 la Bergamasca ha raggiunto un impietoso -18.7%, pari a 211 milioni di euro persi in un anno

NUMERI&MERCATO

Un dato troppo brutto per essere vero, che di certo verràepurato, compensato, debitamente omogeneizzato insede di analisi congiunturale. Intanto però la realtà èquesta: l'export bergamasco si sta scontrando con una

crisi rocciosa, un baluardo recessivo per ora invincibile, senzapunti deboli. La ritirata di marzo sfiora il -19% ed equivale inmoneta a 211 milioni di euro volatilizzati nell'arco di un anno,portando il valore complessivo mensile delle esportazioni orobi-che ampiamente sotto il miliardo. E' vero che si tratta soltantodi un'anticipazione, di risultati provvisori diffusi dall'Istat. Mal'avanzata di Vicenza, capace di scavalcare sia Bergamo cheBrescia, rispecchia fedelmente il momento nerissimo del mani-

fatturiero tradizionale, della meccanica e del tessile, rispettoalla forte componente Moda nel distretto orafo vicentino; allostesso modo, la migliore performance tra le prime 20 provincespetta ad Arezzo, dove il sistema produttivo di PMI tessili è inmano cinese, con prezzi e costi cinesi.

BERGAMO - Per Bergamo, il -18,7% di marzo va consideratopiù o meno indicativo di tutto l'andamento del primo trimestre:è vero che, a livello di province, il dato definitivo del commerciocon l'estero non è ancora disponibile. L'Istat ha già diffuso quel-li delle macro aree regionali, certificando una flessione annuadel 22,79% nei primi tre mesi del 2009. Tornando a Bergamo,

però, il dato si fa ancora più cupo. Fra gen-naio e marzo, infatti, le esportazioni ber-gamasche nel mondo si sono fermate a2.44 miliardi di euro: esattamente il23,14% in meno rispetto allo stesso perio-do del 2008 con 3.17 miliardi di utili.L'andamento comunque resta sostanzial-mente in pari con l'Italia, che ha toccatoappunto quota 22,79%, ma un po' peggiose si guarda la Lombardia (che cala del21% circa). L'export orobico del primo tri-mestre ha pesato per il 12,2% sul totaleregionale e per il 3,5% su quello naziona-le. Insieme alle esportazioni, calano anchele importazioni, segno del rallentamentocomplessivo dell'economia: l'import deiprimi tre mesi dell'anno si attesta sotto ilmiliardo e mezzo di euro, il 29,34% inmeno rispetto ai quasi 2,12 miliardi dellostesso periodo dell'anno scorso.

Page 17: Bergamo Economia Luglio 2009

17

ITALIA - Da un punto di vista territoriale, tutte le aree hannoregistrato flessioni delle esportazioni, con riduzioni superiorialla media nazionale per la ripartizione insulare (meno 51,6per cento, dovuta in gran parte alla riduzione del valore dellevendite all'estero di prodotti petroliferi raffinati) e per quellameridionale (-27,5 per cento); flessioni inferiori a quellamedia nazionale sono state registrate, invece, dalla ripartizio-ne nord-occidentale (-21,9 per cento), da quella nord-orienta-le (-21 per cento) e dall'Italia centrale (-18,9 per cento). Ladinamica congiunturale, valutata sulla base dei dati trime-strali depurati della componente stagionale, evidenzia, nelprimo trimestre 2009 rispetto al trimestre precedente, varia-zioni negative delle esportazioni in tutte le ripartizioni, parti-colarmente rilevanti per l'Italia meridionale e insulare (meno15,7 per cento), per l'Italia nordorientale (meno 15,2 percento) e per l'Italia nord-occidentale (meno 11,2 per cento),mentre la flessione risulta più contenuta per le regionidell'Italia centrale (meno 7,3 per cento). Nel primo trimestredel 2009 rispetto al corrispondente periodo del 2008 tutte leregioni fanno registrare una flessione delle esportazioni, a

eccezione della Liguria (più 5,9 per cento); tra le regioni chepiù contribuiscono ai flussi commerciali con l'estero, le fles-sioni maggiori hanno riguardato Sicilia (meno 52,6 per cento),Sardegna (meno 50 per cento), Abruzzo (meno 34,5 per cento),Friuli-Venezia Giulia (meno 29 per cento), Puglia (meno 27,9per cento), Piemonte (meno 26,8 per cento), Marche (meno24,7 per cento), Emilia-Romagna (meno 23 per cento) eLombardia (meno 21,1 per cento).

EUROPA - Per quanto riguarda i mercati di sbocco, la flessio-ne ha interessato maggiormente i flussi verso i paesi UE, convariazioni particolarmente negative verso Spagna e RegnoUnito. Per il complesso dei paesi extra Ue (meno 16,8 percento) si rilevano flessioni particolarmente rilevanti versoTurchia, Sudamerica, Brasile, Russia, India e Stati Uniti; l'uni-co aumento si registra per i paesi ASEAN (che comprendonoIndonesia, Thailandia e altri paesi del Sud-Est asiatico) che,per Bergamo, valgono suppergiù 200 milioni di euro all'anno erappresentano una goccia nell'export globale (12,7 miliardi nel2008). Troppo poco, per contare su un'inversione di tendenza.

Le destinazioni dell’export bergamasco

Americasettentrionale

161 miloni-7,93%

America centralee meridionale

74 miloni-17,04%

Africasettentrionale

77 miloni-2,40%

Africa centralee meridionale

28 miloni-20,62%

Medio Oriente

148 miloni-14,40%

Asia centrale

30 miloni-44,78%

UE-27

1.534 miloni-25,37%

Europaextra UE

202 miloni-28,65%

Primo trimestre 2009 - Dati provvisori, valori in euro

Asia orientale

170 miloni-17,52%

Oceania

16 miloni-35,13%

FFoonnttee:: elaborazione CRESME su dati OMI - Agenzia del Territorio

Page 18: Bergamo Economia Luglio 2009

"Www.ungm.org": è questo il nuovo sitoper far affari con l'ONU. Grandi aziende,PMI e tutti coloro che intendono fornirebeni o servizi alle Nazioni Unite devono

obbligatoriamente iscriversi a questo indirizzo. La paginainternet è stata presentata a Bergamo lunedì 15 giugno, daLucio Miranda di exportUSA, durante un convegno tenutosinella sede di Apindustria. Dopo aver illu-strato, negli anni passati, le possibilitàper le piccole e medie imprese italiane diesportare negli Stati Uniti il consulenteha consegnato simbolicamente, agliimprenditori bergamaschi, le chiavi pervarcare la soglia, salire le scale ed entra-re negli uffici del Palazzo di vetro. "Adispetto di quanto è successo nel passato,però, - precisa lo stesso Lucio Miranda -non si tratta più di farlo "fisicamente", maattraverso la rete. Il sito di pubblica utili-

tà, infatti, è nato con lo scopo di garantire trasparenza ecorrettezza nei bandi e negli appalti pubblici in seguito aicasi di “stecche” e corruzione verificatesi nelle stanze delleNazioni Unite". Ricordiamo il caso più eclatante: "Oil forfood", definito dal Corriere della Sera, "la madre di tutti gliscandali, la madre di tutte le tangenti". Il programma venneistituito il 13 dicembre 1996 dalle Nazioni Unite e si chiuse

ECONOMIA&BUSINESS

18

ARTICOLO DI LIVIO CASANOVAPHOTO: LAURA PIETRA

"Per evitare che nei bandi si verifichino casi di corruzione - spiega Lucio Miranda, consulente di exportUSA, nelle sede di Apindustria -,l'ONU ha istituito il sito "www.ungm.org" (UnitedNations Global Marketplace), dove le aziende possono iscriversi e tutto il processo di partecipazioneè trasparente e rigorosamente on-line"

Page 19: Bergamo Economia Luglio 2009

19

Nel Palazzo di vetro bandi sempre più trasparenti

Dall'altra parte dell'oceano c'è il dito puntato dello Zio Sam che esorta "I Want You". L'invito è rivolto agli imprenditori bergamaschi che iscrivendosi al sito "www.ungm.org" possono partecipare al bandodi ristrutturazione del complesso ONU, a New York, e a tutti gli altri bandi delle Nazioni Unite

NUOVE OPPORTUNITà

nel 2003 con la caduta del regime di Saddam. La volontàera quella di mitigare gli effetti negativi sulla popolazioneirachena, dovuti all'embargo della vendita del petrolio ira-cheno, dopo l'invasione del Kuwait nell'agosto del 1990.Dal rapporto voluto dall'allora segretario generale delleNazioni Unite, Kofi Annan, (che vedeva coinvolto anche ilfiglio), si è concluso che 2 mila delle circa 4.500 società cheebbero a che fare con l'Iraq durante il programma delleNazioni Unite hanno ricevuto tangenti, per un totale di 1,8miliardi di dollari. "Per evitare che casi come questi si veri-fichino ancora - precisa il consulente di exportUSA - l'ONUha istituito il sito "www.ungm.org", per esteso UnitedNations Global Marketplace, dove l'iscrizione e tutto il pro-cesso è rigorosamente on-line. Una pagina dove si trovanouna serie di link legati ad agenzie e organizzazioni esterneal Palazzo di vetro, dotate ciascuna di un proprio mandatoin campo politico, economico, sociale, scientifico, ecc".Ciascuna di queste segue propri e specifici obiettivi, per ilraggiungimento dei quali, svolge attività e procedure di

Page 20: Bergamo Economia Luglio 2009

20

acquisto proprie. E' bene subito sgombrare il campo dall'i-dea che sia un'opportunità solo per le grandi aziende.Sicuramente la logistica è appannaggio loro ma per il restoil mercato è aperto perché i beni e i servizi richiesti sono trai più disparati. Non mancano mai richieste di: cibo, medici-nali, veicoli, computer e software, apparecchiature di labo-ratorio e per la telecomunicazioni, prodotti chimici e mate-riali da costruzione. Mentre tra i servizi spiccano: sicurezzae progettazione, delocalizzazione del personale, servizi cor-porativi, di trasporto e altro. "Per le elezioni a Timor Est, adesempio - ricorda ancora Lucio Miranda -, sono statenecessarie schede elettorali, inchiostro e perfino le matite.Un'azienda francese ha brevettato e fornito una barretta ad

alto contenuto nutritivo per sopperire in parte alla malnutri-zione dei paesi africani, mentre la bresciana Euromec cheproduce impianti per il trattamento delle acque, ha messo adisposizione, sempre per conto dell'ONU, 5 potabilizzatoriin container nella zona tra i fiumi Tigri ed Eufrate". LeNazioni Unite gestiscono un mercato vastissimo di fornitu-re di beni e servizi: la spesa complessiva nel 2005 è stata di8 miliardi di dollari, nel 2006 di 9 miliardi e 10 nel 2007. Loscorso anno, oltre 350 milioni di dollari sono stati spesi percontratti stipulati con aziende italiane ma la stragrandemaggioranza degli imprenditori non ne è a conoscenza. Sistima che le acquisizioni previste per quest'anno possanotoccare i 15 milioni di dollari. Per entrare in questo giro

d’affari e diventare un supplierdelle Nazioni Unite è necessario:dotarsi di un'ottima conoscenza nelcampo dell'export, offrire prezzicompetitivi, avere esperienza neipaesi di interesse e saper interagi-re con diverse culture, essere fles-sibili e conoscere le lingue, avereuna solidità finanziaria ma, prima ditutto, essere registrati nel sito"www.ungm.org". "Bisogna compi-

Le Nazioni Unite gestiscono un mercato vastissimodi forniture di beni e servizi: la spesa complessivanel 2005 è stata di 8 miliardi di dollari, nel 2006 di 9 miliardi e 10 nel 2007 e lo scorso anno, oltre 350 milioni di dollari sono stati spesi per contratti stipulati con aziende italiane

Page 21: Bergamo Economia Luglio 2009

21

lare il formulario pubblicato sul sito - precisa il consulen-te di exportUSA - registrandosi come nuovo supplier, indi-care l'accettazione delle condizioni generali delle NazioniUnite, essere approvati da almeno un'agenzia ONU, invia-re per posta tutti i documenti richiesti e mantenere i pro-pri dati aggiornati (sede dell'azienda, legali rappresentan-ti, ecc). E' fondamentale che l'azienda già registrata tengaa mente che l'ungm non si sostituisce alle aziende, né curagli interessi di queste ultime al posto loro. Inoltre, la regi-strazione non garantisce, nella maniera più assoluta, chel'azienda vincerà un bando o che verrà selezionata o invi-tata a presentare un'offerta. E' bene tener presente, inol-tre, che talune agenzie richiedono la registrazione anchepresso l'agenzia stessa". Le aziende vengono poi invitate(attraverso una solicitation) a partecipare alle gare indiversi modi: Expression of interest (EOI) - le aziende for-niscono informazioni generali sui prodotti oservizi offerti, Request for quotation (RFQ)- gara meno formale per contratti diammontare limitato, Invitation to bid (ITB) -gara formale, viene selezionata l'aziendache offre il prezzo più competitivo (oltreche i requisiti tecnici) e, infine, Request forproposal (RFP) - gara formale dove vieneselezionata l'azienda che offre la soluzionemigliore (combinando offerta commercialee tecnica) e non è detto che sia necessa-riamente quella con il prezzo più basso. E'fondamentale rispondere sempre, anchenegativamente, alle richiesta di offerta,pena la cancellazione dall'archivio. Tutto sicompleta con la pubblicazione dell'elencodei contratti aggiudicati, la cui consultazio-ne è utile anche per comprendere qualisono i contratti e gli acquisti effettuatidalla struttura. "Una buona opportunità perentrare nel circuito dei bandi delle NazioniUnite - conclude Lucio Miranda - può esse-re il piano di ristrutturazione del comples-so dell'ONU a New York (Capital masterPlan) che sta entrando adesso nella suafase operativa. Il costo totale è di circa1,88 miliardi di dollari, di cui un miliardodestinato ai soli lavori e relative forniture.La rimanente cifra è rappresenta da speseper consulenza, design e management. Pergli imprenditori bergamaschi può esseresicuramente un'opportunità perchè restaancora da appaltare il 50% dei progetti". Ilprogramma di realizzazione prevede il com-pletamento della costruzione di unConference Building temporaneo e la pre-disposizione dei cosiddetti swing spaces,

cioè uffici dislocati in vari luoghi della città che ospite-ranno temporaneamente il personale del Segretariato. Inquesta fase è aperta la possibilità di partecipare a proce-dure di gara di diverse forniture complementari, inclusol'arredamento. Nel caso specifico le commesse per gliuffici temporanei (swing spaces) saranno gestite dallasvedese Skania, mentre le Nazioni Unite stanno emetten-do le procedure di appalto per la forniture delSegretariato. Sono di recente stati pubblicati numerosiinviti a presentare manifestazioni di interesse anche perforniture di impiantistica varia (sistemi elettrici e, riscal-damento, ventilazione, condizionamento, illuminazione,attrezzature idrauliche, ecc). Chissà che questa volta, dal-l'altra parte dell'oceano, il dito puntato dello Zio Sam cheammonisce "I Want You" non sia proprio rivolto a qualcheimprenditore di Bergamo.

E’ indispensabile avere unabuona competenza linguistica.

E’ consigliato avere un'esperienzacome esportatori.

È opportuno avere una buona cono-scenza della struttura delle NU e delpaese di destinazione del procure-ment (partner locali e servizi post-vendita).

Rispondere sempre ad un invito a par-tecipare ad una gara; se si è impossi-bilitati a partecipare, informare l'or-ganizzazione che ha mandato l'invito.

Studiare attentamente i documenti digara e, in caso di dubbio, chiederechiarimenti (i chiarimenti sono inviatianche a tutti gli altri partecipan-ti). L'offerta deve soddisfaretutti i requisiti e le specifichetecniche e contenere le dichia-razioni di qualità secondo glistandard nazionali/internazionali.

Si possono presentare ancheproposte alternative, in aggiun-ta a quella rispondente a quan-to richiesto nel bando, dandonemotivazione.

Presentare offerte, cataloghi, ecc.,nella lingua richiesta e secondo ilformato prescritto, e utilizzare i for-mulari inviati insieme all'invito.

Rispettare le scadenze e presenzia-re all'apertura della gara.

Importantissima per la valutazionenell'assegnazione di nuovi contrattiè la performance dimostrata neiprecedenti.

In caso di mancato ricevimento di invi-ti a partecipare o di richieste di offer-te e soprattutto in caso di non aggiu-dicazione chiedere motivo alla struttu-ra interessata (la motivazione puo'contenere suggerimenti utili permigliorare la partecipazione alle gare).

10 consigli pratici per fare affari con l'ONU:

Page 22: Bergamo Economia Luglio 2009

22

A partire da questonumero, la nostrarubrica tratterà,

con una serie di interventi,diversi profili particolarmen-te importanti per un'attivitàimprenditoriale che intende

affrontare con successo lesfide della globalizzazione edell'internazionalizzazione.Cercheremo di mettere inluce alcuni temi cui l'impren-ditore, il quale si trovi per laprima volta a fronteggiare la

sfida del mercato estero oche opera in modo continua-tivo su mercati internaziona-li, è bene presti grandeattenzione: alcune cautele eprecauzioni sono in grado,infatti, di minimizzare i rischi

di insolvenza, di inadempi-mento e, eventualmente, diaccelerare il recupero delcredito vantato nei confrontidi una controparte straniera.Ovviamente, ogni attivitàinternazionale presupponeun'attenta valutazione del"rischio paese" con cui siintende avere relazioni com-merciali o in cui si intendeinvestire. Detta valutazionedeve essere commisurataalla tipologia dell'iniziativache si intende intraprendere:la retorica dell'internaziona-lizzazione non deve mai farescordare che, a volte, ilmigliore affare può essere dirinunciare all'investimentoestero. Tuttavia, è vero che imercati internazionali offro-no agli imprenditori grandis-sime opportunità, spessoincomparabili in termini diquantità e qualità; bisognasapere cogliere e gestirequeste opportunità consape-volmente e con attenzione inmodo da non finire scottati.Questa attenzione deveessere prestata sin dallafase preliminare del rapportoe anche ove si decida diavere un semplice rapportocommerciale di vendita. E'

Verso l'internazionalizzazione: da questo numerotratteremo alcuni aspetti strategici per avere un'attività internazionale di successo. I primi aspetti: lingua e legge con cui regolare il contratto

LEGGERE LA LEGGE - RUBRICA A CURA DELL’AVVOCATO MARCO AMORESE

Quando l'imprenditore va all'estero

Marco Amorese ha conseguitoun LL.M. presso la Harvard LawSchool ed un Dottorato diricerca in diritto commerciale

presso l'Università degli Studidi Brescia. È ammesso all'eser-cizio della professione foren-se in Italia e a New York

ECONOMIA&BUSINESS

Page 23: Bergamo Economia Luglio 2009

23

bene che l'imprenditore rifletta attenta-mente sulla tipologia contrattuale daadottare e faccia un'analisi del worstcase scenario: analizzi cioè le conse-guenze dell'eventuale inadempimentodegli accordi presi. In queste situazioni,una struttura contrattuale solida puòaiutare ad evitare conseguenze spiace-voli ed a proteggere l'impresa dai peg-giori imprevisti.

La redazione del contratto con unacontroparte straniera: cosa nondimenticare in fase di negoziazio-ne del contratto. Caro amico, in chelingua parli?Contrattando con una controparte stra-niera, può capitare di dare per scontatialcuni aspetti che viceversa sonoessenziali. Ciò avviene perchè alcunielementi sono ritenuti ovvi nel rapportocon una controparte italiana, ma non losono con una controparte straniera.Difficilmente due imprenditori italianisi troveranno a discutere su quale sia lalingua in cui redigere il contratto o inbase a quale legge disciplinarlo: la lin-gua del contratto sarà l'italiano, cosìcome la legge che lo regola. Nel rap-porto internazionale, invece, alla linguae alla legge del contratto deve essereattribuita particolare attenzione inmodo da minimizzare le incertezze delladisciplina contrattuale. In linea di mas-sima, è preferibile utilizzare la proprialingua: l'italiano. Tuttavia, in assenza diun fortissimo potere contrattuale, èabbastanza difficile trovare una contro-parte straniera che accetti l'italianocome lingua regolatrice del contratto:d'altra parte, come noto, l'idioma diDante e del dolce stilnovo viene ritenu-to, anche a livello internazionale, piùadatto a parlare d'amore che di affari.Inoltre, non sempre è opportuno l'utiliz-zo di una lingua poco conosciuta all'e-stero, dal momento che il giudice chia-mato a decidere la controversia potreb-be ritenere nulle le clausole sfavorevo-li alla parte debole del contratto chenon abbia la padronanza della lingua. Invirtù dell'egemonia economica e cultu-rale anglosassone, una lingua molto

usata, nei rapporti internazionali, anchetra imprenditori che non provengono dapaesi in cui è parlato, è l'inglese.Tuttavia, in fase di redazione di un con-tratto in inglese, bisogna prestaremolta attenzione al fatto che detta ter-minologia giuridica proviene da un ordi-namento di common law che è comple-tamente diverso dagli ordinamenti civi-listici vigenti in Europa continentale.Pertanto, sarà bene rivolgersi a profes-sionisti che siano in grado di gestirecon sicurezza la terminologia giuridicaanglosassone: non è infrequente, infat-ti, che il significato del contratto vengaricercato facendo riferimento all'ordi-namento del paese di cui è stata adot-tata la lingua anche se le parti contrat-tuali non appartengono a quel paese(ciò, per esempio, avviene nella giuri-sprudenza tedesca).

La legge ed il Tribunale competen-te a decidere. Caro amico, checostumi hai?In linea di massima, due imprenditoripossono decidere in base a quale leggeregolare il contratto e da quale tribuna-le fare giudicare eventuali controversie.Non in tutte le materie, però, è sempreconsentita la scelta della legge regola-trice. Vi sono alcuni ordinamenti chenon consentono la deroga dalla leggenazionale in determinate materie, avolte, anche molto importanti nellaprassi commerciale. Per esempio, moltiordinamenti prevedono l'inderogabilitàdelle norme in materia di agenzia e,pertanto, bisognerà prestare moltaattenzione alla redazione di clausoleche possono poi essere applicate. Oltrealla scelta della legge, molta attenzio-ne dovrà essere riposta nella scelta deltribunale competente a decidere. Inlinea di massima, la scelta delTribunale italiano può essere favoritoperché consente di operare in un conte-sto conosciuto e fisicamente prossimoall'impresa. Se questo principio rimanevalido quando si opera con una contro-parte extraeuropea, non sempre lascelta della giurisdizione italiana è otti-male se si opera in ambito europeo. La

creazione infatti di uno spazio economi-co europeo e di regole per la circolazio-ne delle sentenze e dei giudizi consen-te di praticare, almeno in certe materie,quello che viene in gergo chiamatoforum shopping. Il processo di integra-zione giuridica comunitaria che è inizia-to con la stipula della Convenzione diBruxelles nel '68 (e della Convenzionedi Lugano dell' '88 che ne ha esteso Iprincipi ai paesi dell'EFTA), la quale èstata poi sostanzialmente recepita dalRegolamento 44/2001/CE consenteuna agevole circolazione delle sentenzein materia civile e commerciale.Pertanto, non è irragionevole prenderein considerazione la scelta di giurisdi-zioni, come ad esempio quella inglese otedesca, che consentano di ottenere ungiudizio affidabile in tempi molto piùrapidi di quanto non avvenga nellenostre corti domestiche. Viceversa,bisognerebbe diffidare dalla scelta digiurisdizioni che, al pari dell'Italia, sonoafflitte da una proverbiale lentezza.Anche questa valutazione dovrebbeessere presa con l'ausilio di professio-nisti attenti a prestare una consulenzaconsapevole delle variabili che possonoinfluenzare le decisioni dell'imprendito-re e gli obiettivi che lo stesso si prefig-ge ed alla probabilità di ottenere unasentenza facilmente eseguibile. Sonomolte, infatti, le variabili da tenere inconsiderazione ed I rischi da valutare egestire per una consapevole "avventu-ra" internazionale. Sempre in tema dicontenzioso, per esempio, un'attentaconsiderazione deve essere prestataanche alla eventuale decisione dirimettere eventuali controversie ad uncollegio arbitrale. Accade spesso, infat-ti, che il lodo arbitrale sia eseguibilepiù facilmente rispetto ad una sentenzadi uno stato straniero: di questo tema,però, parleremo nel prossimo numero.

STUDIO LEGALE AMORESEha sede a Bergamo - Via Zelasco, 18; Tel. +39 035 212175 - Fax +39 035

271110 e a Londra 10 Ironmonger Lane United Kingdom

Tel +44 207 229 0889 (www.amorese.eu)

Page 24: Bergamo Economia Luglio 2009

Lo straordinario diventa ordinario e le settimane sicontano in giorni. Qualche segno di "normalità" in que-sti mesi di criticità è frutto dei nuovi parametri stabilitidall'Inps per chiedere e calcolare la cassa integrazione.

I motivi di questi cambiamenti sono dovuti, da una parte, all'im-pressionante numero di ore autorizzate fino ad oggi e, dall'altra,allo spettro dei licenziamenti scongiurato, a più riprese, dai sin-dacati. Se si pensa al solo mese di maggio, su scala nazionalesono state concesse 87 milioni di ore. Sono più che quadrupli-cate rispetto alle 20.2 milioni del maggio 2008 (+330,55%). Unpo' meglio se si considera il cumulo dei primi cinque mesi del-l'anno (da gennaio a maggio) dove si sfiora, complessivamente,i 293 milioni di ore (+256,59% rispetto ai primi cinque mesi del2008). La sola provincia di Bergamo, dall'inizio di quest'anno finoa maggio ha totalizzato quasi 5.2 milioni di ore concesse, in cre-scita del 195% sullo stesso periodo dello scorso anno.L'impennata vera si è avuta a maggio con quasi 2,2 milioni di oreautorizzate, più della metà assorbite dalla meccanica, perchè ilbilancio del primo quadrimestre nellanostra provincia si era chiuso sopra le 3milioni di ore. Ragionando con le percentua-li, il ricorso alla cassa integrazione è più cheraddoppiato su base mensile (+136%) men-tre rispetto a maggio dello scorso anno, èquasi sestuplicato (+494%). Bergamo segnail passo, sempre in senso negativo anche se

guardiamo fuori provincia, perché l'aumento annuo regionale èdel 350% mentre quello nazionale è del 331%. Dal canto loro eda molto tempo i sindacati si mobilitano e auspicano soluzionicondivise per scongiurare, a migliaia di lavoratori giunti ormai altermine del periodo di sospensione dal lavoro, un escalation dilicenziamenti. Una lunga lista della spesa quella presentata daisindacati che oltre a chiedere che le imprese mantengano i lorolivelli occupazionali si attendono: un'estensione della Cig ordi-naria da 52 a 104 settimane, interventi straordinari su scalanazionale per chi non può accedere agli ammortizzatori o per chiesaurirà il periodo di disoccupazione, una moratoria di un annoper i licenziamenti, e soprattutto, l'intervento sui massimali degliammortizzatori. Le organizzazioni sindacali ne sottolineano l’as-soluta priorità, ricordano che attualmente l'importo del tratta-mento ordinario corrisponde all'80% della retribuzione ma nonpuò superare il limite mensile di 858 euro (elevato 1.031,93 se labusta paga supera 1.857 euro). Le modifiche volute e fin quiapportate dal Ministero del lavoro, sono il frutto della reinter-

ECONOMIA&BUSINESS

24

La cassa integrazione?E' una questione di ore

Due importanti novità. Le imprese che hanno esaurito le 52 settimane di cigo possono accedere direttamente alla cig straordinaria. Inoltre, da aprile, il limite di durata viene calcolato sulle singole giornate di sospensione dal lavoro e non più sulle settimane

AMMORTIZZATORI SOCIALI

Nei casi di crisi aziendale dovuta a riduzionedelle commesse o a difficoltà di accesso al credito, la cassa integrazione straordinaria"allunga" l'ordinaria

Page 25: Bergamo Economia Luglio 2009

25

pretazione della norma che regola la disciplina della cassa inte-grazione per rispondere concretamente all'attuale momento dicrisi del paese. L'orientamento del governo è diretto a rafforzarestrumenti e ammortizzatori sociali per garantire il più a lungopossibile il rapporto tra datori di lavoro e lavoratori.

Lo straordinario diventa ordinario - In ordine di tempo que-sta è la novità più recente. "E' il risultato - spiega la notadell'Inps - di una circolare del ministero del Lavoro. Il documen-to attualizza il concetto di evento improvviso e imprevisto chegenera la crisi aziendale, necessario per chiedere la cig straordi-naria, ascrivendolo a situazioni come la perdita di quota di mer-cato interno o estero, il calo delle commesse, le difficoltà diaccesso al credito e quant'altro porta ricadute negative su pro-duzione e occupazione". Nessuna soluzione di continuità, inpoche parole, tra cassa integrazione ordinaria (cigo) e cassa inte-grazione straordinaria (cigs), per cui, esaurite le 52 settimane

della cigo le aziende possono accedere alla cigs senza che ricor-rano le specifiche situazioni relative a 'ristrutturazione, riorga-nizzazione, riconversione o procedura concorsuale''. Nella notache ''ordinarizza'' la cassa integrazione straordinaria si specificache: ''la lettera circolare del ministero del Lavoro della Salute edelle Politiche sociali ha attualizzato il concetto di ''eventoimprovviso ed imprevisto'' che genera la crisi aziendale, nelsenso che questa non deve necessariamente ascriversi a fatti-specie interne alla singola impresa ma a tutte le situazioni qualiriduzione delle commesse, perdita di quota di mercato interno ointernazionale, contrazione delle esportazioni, difficoltà di acces-so al credito, che prolungandosi nel tempo comportino ricadutenegative sui volumi produttivi e sui livelli occupazionali''. Semprenel comunicato diffuso dall'Istituto, presieduto da AntonioMastrapasqua, si spiega che ''tenendo conto di tali indirizzi mini-steriali si ritiene che rientri nelle fattispecie previste dalla normala situazione per cui un'azienda la cui crisi sia ricompresa nei cri-

6

13

20

7

14 CIG

21 CIG

1

8

15 CIG

22 CIG

2

9

16

23 CIG

3

10

17

24

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

Luglio 2009

Le differenze sul calcolo delle settimane alla luce della nuova circolare Inps, n. 58 del 20 aprile 2009

Si supponga il caso di una azienda che nelmese di luglio sia dovuta ricorrere alla CassaIntegrazione Ordinaria per un solo dipendentenei giorni 14, 15, 21, 22, 23, 27, 28, 29, 30 e

31. Gli altri giorni sono lavorati normalmente.Il dipendente osserva un orario settimanaledi 40 ore suddiviso in cinque giorni dal lune-dì al venerdì (8 ore al giorno).

CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI NUOVI CRITERI DI CALCOLOEsempio: settimana di 5 giorni lavorativiFINO AL 19/04/2009Comunicazione delle settimane di sospensione del lavoro. Effetto: n. 3 settimane CigDAL 20/04/2009Comunicazione delle giornate di sospensione del lavoro. Effetto: n. 2 settimane di Cig(Calcolo: 10 giorni di Cig/5 (gg lavorativi sett.) = 2 settimane)

27 CIG 28 CIG 29 CIG 30 CIG 31 CIG

Page 26: Bergamo Economia Luglio 2009

teri sopra descritti possa accedere alla cigs immediata-mente dopo e senza soluzione di continuita' con la cigo,quando questa sia stata fruita nel limite massimo di 52settimane''. Le aziende possono quindi fare domanda alMinistero per la concessione della cigs, anche nellapermanenza della crisi che ha spinto il ricorso alla cigo.

Le settimane si contano in giorni - Legata al com-puto delle 52 settimane, c'è il nuovo criterio di calcoloper la cassa integrazione guadagni ordinaria: i limitimassimi devono tenere conto delle singole giornate disospensione del lavoro e non, come in precedenza,all'intera settimana di calendario. Dal 20 aprile, è statostabilito che nel caso in cui non ci sia una sospensionesettimanale a zero, il conteggio viene effettuato a gior-ni, considerando una settimana solo nel caso in cui lacontrazione del lavoro abbia interessato 6 giorni effetti-vi, o 5 in caso di settimana corta (vedi box). E' previstoanche un modello dove le aziende sono tenute a segna-lare la scelta della nuova modalità calcolo perché, ogniCommissione Provinciale, ne possa tener conto in fasedi valutazione della domanda all'integrazione salariale.Non ha nessuna rilevanza il fatto se la sospensioneriguardi la totalità o solo una parte dell'attività produt-tiva. La novità è stata introdotta dalla circolare dell'Inpsnumero 58, che rendendo più flessibile il criterio di com-puto dei limiti temporali della Cig ha l'effetto immedia-to di allungare il periodo di effettivo utilizzo. La cassaintegrazione può essere concessa per un massimo di 13settimane, più eventuali proroghe fino a 12 mesi, mafinora veniva conteggiata una settimana anche per unsolo giorno di utilizzo. Adesso è la somma dei singoligiorni, diviso 5 o 6 a determinare il numero delle setti-mane effettivamente usufruite. Questo consente unanuova interpretazione, più flessibile, dell'articolo secondo cui"l'integrazione salariale … è corrisposta fino ad un periodomassimo di 3 mesi continuativi; in casi eccezionali detto perio-do può essere prorogato trimestralmente fino ad un massimo

complessivo di 12 mesi". Nel caso di interventi non conse-cutivi, la durata della cig non può, in tutti i casi superare le52 settimane nell'arco di un biennio, costituito dalle 104 set-timane consecutive precedenti, in cui occorre verificare il

raggiungimento del limite. La ratio di questenovità sta nel fatto che l'Inps ha ritenuto che ilimiti, trimestrale e mensile, conteggiati con ilcalendario sotto mano, comportassero un utiliz-zo troppo rigido del beneficio, inappropriato eslegato rispetto sia alle attuali tipologie di lavo-ro, caratterizzata da una estesa flessibilità, siarispetto all'orario di lavoro che le imprese adot-tano nelle loro attività produttive. Proprio il ral-lentamento di questo, per non dire la completaparalisi di molti settori ha obbligato ad un utiliz-zo flessibile degli strumenti di sostegno al red-dito per permettere alle imprese un utilizzo dellaforza lavoro che tenesse conto dell'andamentodei mercati nazionali e internazionali.

26

CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNII nuovi criteri di calcolo

FINO AL 19/04/2009

Comunicazione delle settimane di sospensione del lavoro

EFFETTI

Una sola giornata di sospensione comportava il conteggio di una settimana

Comunicazione delle giornate di sospensione del lavoro

DAL 20/04/2009

EFFETTI

Adempiamenti datore di lavoro

Allungamento del periodo di effettiva durata Cig (solo nel caso in cui la sospensione duri 5 o 6 giorni

si avrà coincidenza di durata)

Comunicazione all’Inps giorni effettivamente usufruiti di Cig

(totale giorni 5 o 6) per calcolo settimane effettive

Page 27: Bergamo Economia Luglio 2009
Page 28: Bergamo Economia Luglio 2009

Regione Lombardia: via libera alla Cig in deroga

28

Gianni Rossoni, vice presidente della Giunta regionale, illustra le novità introdotte dall'accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga, estesi anche ad apprendisti, interinali e lavoratori a domicilio, sottoscritto dalla Lombardia col Governo, le imprese e le parti sociali

LE MANOVRE AL PIRELLONE

ECONOMIA&BUSINESS

Apartire dal 4 giugno, le domande di cassa integrazionein deroga devono essere presentate esclusivamenteon line. La speciale procedura, adottata dalla RegioneLombardia per l’inoltro delle domande, dovrebbe con-

sentire una liquidazione tempestiva e celere delle prestazioni atutti i lavoratori coinvolti. La nota introduce lanuova intesa sugli ammortizzatori sociali sotto-scritta lo scorso 16 giugno, dalla stessa regionecon le associazioni imprenditoriali e le organiz-zazioni sindacali. Una firma importante pertutte le parti chiamate in causa, perchè rientranel quadro delle politiche attive fortementevolute da Formigoni e dalla sua giunta, chemirano a tutelare quei lavoratori di impreseche, a causa della crisi e con contratti di lavoroparticolari, sono costretti a ricorrere agliammortizzatori in deroga. L'obiettivo è quello dioffrire ai lavoratori strumenti concreti che liaccompagnino al rientro nei luoghi di lavoro. Lostesso presidente ha più volte ribadito che"nessuno il Lombardia verrà lasciato solo difronte alla crisi". Dal punto di vista economico,le risorse messe a disposizione per la nostraregione si quantificano in un miliardo e mezzo

di euro e saranno ripartite, in parte al sostegno del reddito e inparte a politiche attive di riqualificazione e reimpiego. A questopunto si può dire che, il pacchetto complessivo da 8 miliardi dieuro per il biennio 2009 - 2010, entra nella sua fase pienamenteoperativa. La copertura dello stanziamento è garantita per due

Da sinistra Gianni Rossonie Roberto Formigoni

Page 29: Bergamo Economia Luglio 2009

29

terzi dallo stato, con 5.35 miliardi, e per un terzo dalla stessaRegione con 2.65 miliardi. Così, con questo nuovo accordo, ognilavoratore in cassa integrazione o in mobilità in deroga ha dirit-to ad una "dote ammortizzatori sociali": un corso di formazioneper migliorare le proprie competenze e, nel caso stia perdendoil lavoro, servizi per la ricerca di una nuova occupazione e unperiodo di tirocinio per favorire una rapida ricollocazione.Praticamente, entro 45 giorni dall'inizio della cassa o della mobi-lità, il lavoratore può rivolgersi ad un centro per il lavoro accre-ditato in Lombardia e sottoscrivere un patto di intervento perso-nalizzato che definirà i servizi a cui avrà diritto e le modalità incui questi si articoleranno. Di questa intesa, l'ennesima rag-giunta tra la Regione Lombardia e le parti sociali abbiamo par-lato con il vice presidente della Giunta regionale, Gianni

Rossoni. Lui e lo stesso Formigoni, si sono spesi per il sostegnodi politiche passive: legate, cioè, direttamente al sostegno deilavoratori con la cassa integrazione e in politiche attive che pre-figurano una riqualificazione del lavoratore attraverso percorsidi reinserimento nel mondo del lavoro.

Assessore Rossoni, cosa replica alla Cgil che in unanota di qualche settimana fa, hanno fatto sapere che(riportiamo l'estratto del comunicato) "Nonostante ilfatto che le parti sociali abbiano provveduto a firma-re l'Accordo Quadro per gli ammortizzatori sociali inderoga in tempi record, per poter rispondere tempe-stivamente alle necessità di lavoratori e aziende,oggi si rischia di trovarsi di fronte a una situazione

N. aziende

Arretrati Anno 2008

Cassa integrazione in deroga a Bergamo

Aziende che non hanno diritto alla Cigs (tipologia 1)

Anche per queste Cig in deroga manca il decreto ministeriale di stanziamento dei finanziamenti, fermo alla Corte dei Conti. L’Inps di Bergamo procederà allaelaborazione delle domande non appena possibile

Aziende con Cig in derogasu Decreto Regionale 2008

e su Decreto Malpensa

Decreto della DirezioneGenerale Regionale

105 N. aziende 166

Lav. dipendenti 1.293

Lav. coinvolti 1.028

Impegno 1.904.278

N. aziende 268

Lav. dipendenti 1.761

Lav. coinvolti 1.417

Impegno 3.545.724

Aziende con più di 15 dipendenti chenon hanno diritto alla Cigs “normale” (tipologia 2)

Aziende al termine di un periodo di Cigs “normale” (tipologia 3)

N. aziende 15

N. lavoratori 152

Impegno 1.714.424

N. aziende 8

N. lavoratori 636

Impegno 4.429.351

L’Inps ha proceduto al pagamento nei giorni scorsi

Manca il decreto ministeriale di stanziamento deifinanziamenti fermo alla Corte dei Conti. Per oral’Inps di Bergamo sta provvedendo alla elaborazio-ne delle domande

L’Inps ha già provveduto al pagamento dei periodi precedentiNessun arretrato

FFoonnttee:: elaborazione Cgil, Cisl e Uil di Bergamo su dati Regione Lombardia e Provincia di Bergamo al 15 giugno 2009

N. aziende Oltre 800

Domande dal 1° maggio 2009

Page 30: Bergamo Economia Luglio 2009

30

esplosiva, perchè sono migliaia i lavoratori che da gen-naio non percepiscono redditi". "Sino ad ora la Regione ha fatto fronte alla crisi con risorse veree continueremo a farlo in futuro. Mi sorprende, perciò, la posizio-ne allarmistica della Cgil che si abbandona a speculazioni anzichériconoscere il clima di grande collaborazione instauratosi traRegione Lombardia e parti sociali".

E per quanto riguarda la Cig in deroga?"Ricordo solo che le procedure per la concessione della Cassaintegrazione in deroga non sono mai state interrotte durante il2009 e che dal 4 giugno la Direzione regionale Istruzione,Formazione e Lavoro raccoglie le domande on line per accelerarela decretazione. Inoltre, le imprese possono richiedere all'Inpsl'anticipo delle prestazioni di cassa anche senza il decreto di auto-rizzazione. Mi pare che questo sia sufficiente a dimostrare chenon siamo rimasti con le mani in mano".

Rimanendo in tema di aziende, le piccole e medie impre-se rappresentano il cuore dell'economia lombarda, maoggi soffrono più di altri gli effetti della crisi economicamondiale. Come Regione Lombardia interviene in lorofavore?"Fin dai primi segni del trasferimento della crisi finanziaria sul-l'economia reale Regione Lombardia si è mossa con decisionein una duplice direzione: sostenere i lavoratori, perché nessu-no sia lasciato solo nel momento del bisogno, e consolidare iltessuto produttivo, anche attraverso forme difacilitazione per l'accesso al credito per garan-tire liquidità e soprattutto per investire suinnovazione e ricerca, formazione e qualità alfine di tornare a crescere in tempi rapidi.Anche nel varare i nuovi ammortizzatori socia-li in deroga, perciò, abbiamo scelto una logicadi investimento, perché l'intervento pubblicopotesse raggiungere il risultato di sostenere illavoratore che perde l'occupazione e insiemeaccrescere il capitale umano regionale, verarisorsa dell'individuo e della società".

Quali sono le maggiori novità introdottedall'Accordo sugli ammortizzatori socialiin deroga sottoscritto dalla Lombardia colgoverno e con le parti sociali?"Il primo grande risultato è l'allargamento dellaplatea dei beneficiari: grazie al miliardo e mezzodi euro dell'Accordo potranno accedere a formedi tutela del reddito categorie di lavoratori, tipo-logie di imprese e settori produttivi prima esclu-si. Infatti, sono coinvolti tutti i lavoratori dipen-denti, compresi apprendisti e interinali. Ma lanovità più interessante, in prospettiva, è lamodalità d'intervento scelta: l'integrazione

finanziaria tra risorse statali e Fondo Sociale Europeo permette diintrodurre una vera integrazione tra politiche passive e politicheattive per il lavoro. I lavoratori non ricevono solo un sostegno alreddito, ma sono accompagnati in un percorso personalizzato diriqualificazione, attraverso brevi corsi formativi e interventi per laricollocazione, in sintonia con le esigenze individuali, dell'aziendae del tessuto economico".

Quanti lavoratori beneficeranno dell'Accordo e comepotranno concretamente accedere alle risorse messe aloro disposizione?"Possiamo stimare un totale di 80mila lavoratori che accederannoalle diverse forme di intervento previste: cassa integrazione,mobilità e indennità equivalente. I primi 70 milioni di euro sonogià attivi dal 4 giugno scorso e l'Accordo quadro sottoscritto dallaRegione con le parti sociali prevede una procedura semplificata diaccesso. Infatti, sono stati concordati alcuni accordi standard che,se sottoscritti da azienda e sindacati, permettono di saltare l'esa-me congiunto presso la Provincia o Arifl, passando direttamentealla fase istruttoria. I lavoratori ricevono così il contributo econo-mico e, attraverso la Dote Ammortizzatori Sociali, le politiche atti-ve: ciascuno è libero di scegliere l'operatore di servizi per il lavo-ro che preferisce tra quelli accreditati da Regione Lombardia econcorda con lui un Piano di Intervento Personalizzato, ma la par-tecipazione al percorso è obbligatoria. Sostegno al reddito e poli-tiche attive risultano così strutturalmente legate, nella consa-pevolezza che la miglior forma di tutela è il lavoro".

Le domande di Cig in deroga, deli-berate o in fase di delibera daparte della Regione Lombardia e

in conto di venir liquidate nelle pros-sime settimane, sono nel numero di2000. L'Inps di Bergamo si sta facen-do carico di evadere queste domande,che si aggiungono alla mole di lavorodovuta all'esplosione dell'utilizzo deivari ammortizzatori sociali. Bastiricordare che, nei soli primi 5 mesidel 2009, gli uffici hanno autorizzatol'erogazione della stessa quantità diore dell'intero anno 2008: poco più di5 milioni di ore tra Cig straordinaria eordinaria. "In questo contesto - haricordato Tullio Ferrari, direttoredell'Inps di Bergamo, a margine di unincontro con i sindacati - i pagamen-ti di Cig straordinaria, indennità

di mobilità e disoccupazioneordinaria non sono mai andatioltre i due mesi". Continuando afotografare la situazione, gli stessisindacati hanno messo in evidenzache le domande di Cig in deroga, dicui l'Inps ha autorizzato l'erogazione,sono state tutte evase e inoltre,dovrà affrontare il pagamento dicirca 2 mila domande di Cig in dero-ga, che sono state deliberate o losaranno nei prossimi giorni da partedella Regione Lombardia. E, comehanno concluso i tre segretari provin-ciali "il direttore dell'Inps ha con-fermato l'impegno della strutturae delle sue agenzie a non lascia-re senza sostegno al reddito queilavoratori che sono senza retri-buzione da molti mesi".

La situazione della Cig in derogaa Bergamo

Page 31: Bergamo Economia Luglio 2009
Page 32: Bergamo Economia Luglio 2009

ECONOMIA&BUSINESS

32

BANCHE&RICORRENZE

ARTICOLO DI LUCA T. BILOTTAPHOTO: GIORGIO CHIESA

Ben 140 anni nel segno della continuità

Una pietra miliare della nostra città, sempreaccanto al cittadino in ogni sua avventuraimprenditoriale e personale. Si potrebbe defi-nire così, con uno spot d'effetto, la storia plu-

ricentenaria della Banca Popolare di Bergamo. Una

realtà che ha accompagnato la nostra vita e i nostriinteressi per oltre un secolo, creando e creandosiattorno alle mura venete di città Alta. Un "colosso"partito nel lontano 14 luglio 1869 con un nome chilo-metrico "Banca Mutua Popolare della Città e della

Al teatro Donizetti tributo della collettività all'istituto nato il 14 luglio 1869Emilio Zanetti, presidente: "Chiamarsi Ubi non ha alterato le nostre radici,siamo e restiamo legati indissolubilmente al territorio"

Page 33: Bergamo Economia Luglio 2009

Provincia di Bergamo" e sei dipendenti: per la pre-cisione un direttore, Leopoldo Gualdi, due ragionieri,un applicato, un cassiere e un fattorino. Un istitutocresciuto nel tempo insieme all'imprenditorialità dellanostra provincia, correndo verso una dimensione inter-nazionale raggiunta soprattutto nell'ultimo quarto disecolo. "Step by step" dicono gli inglesi, passo dopopasso gli italiani: una corsa iniziata nel 1984 con l'ac-quisto del Credito Varesino e proseguita nel 1996 conl'acquisizione della Banca Brignone e della Popolare diAncona. Ma il vero salto di qualità è datato 2003 conla costituzione di Bpu, a seguito della fusione con ilgruppo della Banca Popolare Commercio e Industria.La storia recente, invece, parla di Ubi: nata nel 2007con l'incorporazione della Banca Lombarda ePiemontese.

I VALORI - E proprio Ubi - anche se definirla così,facendosi prendere dall'impeto patriottico orobico,suona male - è stata festeggiata loscorso 6 giugno al teatro cittadinoGaetano Donizetti. Ben 140 anni divita celebrati dinanzi ai vertici del-l'istituto, alle autorità locali, aidipendenti e ai cittadini. "PerchéUbi è simbolo della continuità dellaBanca Popolare di Bergamo sul ter-ritorio - ha proferito Emilio

Zanetti, presidente di entrambe -. La nostra è statauna crescita dimensionale non fine a se stessa. Bensìper mantenere l'autonomia e l'indipendenza dellabanca e insieme per dar corso all'adozione di modelliorganizzativi efficaci". Scelte fatte solo ed esclusiva-mente "per aumentare la solidità e l'efficienza dellestrutture, nonché per migliorare la qualità complessivadella gestione". E se qualche malalingua ha qualcosada ridire, Zanetti non si scompone: "Chi sostiene chenon siamo più quelli di una volta, si sbaglia. In Ubi c'èancora tutto lo spirito della Banca Popolare diBergamo, come la collaborazione attenta e perfinoaffettuosa di tutti i soci alla crescita della banca; l'im-pegno costante di amministratori, dirigenti e dipen-denti a sostegno delle iniziative meritevoli nell'ambitodelle economie locali e il sostegno alla realizzazioned'infrastrutture con operazioni finanziarie e contributiliberali diretti. Ci siamo sempre mossi seguendo duetratti distintivi: laboriosità ed onestà, partecipando

33

"La polemica sulla nascita di Ubi? L'inserimento della Banca Popolare di Bergamo in una capogruppo con sede legale e direzione a Bergamo non stravolge i suoi tratti tipici, ma ne potenzia le capacità"

Il presidente di Ubi banca Emilio Zanetti

Presenti all'incontro i vertici dell'istituto, le autorità locali, i dipendenti e i cittadini. "Saremo sempre accanto alla città e ai suoi imprenditori"

Page 34: Bergamo Economia Luglio 2009

34

attivamente alle vicende delle collettività, degliimprenditori e degli operatori, secondo canoni capacidi tutelare insieme gli interessi dei soci e degli stake-holders". Niente spazio, quindi, a polemiche. Le stes-se che avevano reso cupi i primi giorni del 2007, ovve-ro quelli in cui s'iniziava a parlare dell'avvento di Ubi."E' stata una delle operazioni più lungimiranti di que-sti ultimi anni - ha commentato un altro ospite allakermesse: Domenico Siniscalco, ex ministro delTesoro e oggi responsabile per l'Italia di MorganStanley -. Non vi è dubbio sulla bontà del ragiona-mento che ha portato alla fusione, fra l'altro realizza-ta da me (la prima, in assoluto, da banchiere d'affarin.d.r.). Un'operazione che rispondeva ad un disegnoindustriale come poche, tra quelle avvenute nel setto-re". "Del resto l'inserimento della Banca Popolare diBergamo in una capogruppo con sede legale e direzio-ne a Bergamo non stravolge i suoi tratti tipici", haribadito Zanetti. Tutt'altro, la Popolare di Bergamonon si è mai sottratta alle esigenze del proprio terri-torio : "Siamo e rimaniamo - ha chiosato il presidente- una realtà bancaria capace di raccogliere localmen-te il risparmio e di ridistribuirlo al sostegno delle ini-ziative imprenditoriali". "Inoltre la forza eccezionale

della Banca Popolare di Bergamo e di Ubi - ha conclu-so Siniscalco - resta la qualità della clientela checostituisce il suo principale asset".

ECONOMIA IN RIPRESA - Proprio da questa purezzad'animo nasce la ferma volontà di non essere classifi-cata fra quelle banche che, soprattutto in questi ultimimesi, hanno messo a repentaglio l'incolumità del siste-ma economico mondiale. "Ci siamo sempre vantati - econtinueremo a farlo - di non aver mai preso parte adoperazioni temerarie, le stesse effettuate dalle banchepiù aggressive - soprattutto americane - che hanno por-tato il sistema internazionale all'implosione". Unabolla che, per fortuna, si sta sgonfiando: "Possiamo ini-ziare a tirare un sospiro di sollievo, veri, seppur tenui,segnali di ripresa s'iniziano a vedere all'orizzonte".Sulla stessa linea anche il presidente dell'Abi-Associazione bancaria italiana, oltre che del consigliodi sorveglianza di Ubi, Corrado Faissola: "Piccolisegnali di ripresa si vedono negli indicatori sulle aspet-tative, negli indici finanziari, in Borsa e nel ritornodegli investitori ai fondi. Ma soprattutto lo si vede neiprezzi delle materie prime, in particolare metalli edenergia, che hanno ritrovato vitalità". Nel corso della

conferenza, però, non è mancata unastoccata al credit crunch. "Non c'èuna stretta del credito da parte deigrandi istituti - ha commentatoGiovanni Bazoli, presidente diIntesa e consigliere Ubi -. Sono piut-tosto le imprese che, in un momentoancora di preoccupazione e incertez-za sul futuro, non investono e non

Da sinistraCorrado Faissola,Filippo Maria Pandolfie Domenico Siniscalco

Il presidente dell'Abi e del consiglio di sorveglianza di Ubi, Corrado Faissola:

"L'economia nazionale registra piccoli segnali di ripresa, ma per respirare c'è bisogno ancora

di qualche mese e di tanto positivismo"

Page 35: Bergamo Economia Luglio 2009

vanno a bussare alle banche". Stessa visione perEmilio Zanetti: "Non c'è un credit crunch, sono le azien-de che non investono e ricorrono meno al credito. Certonon possono obbligarci a dare credito a chi non se lomerita, ma noi abbiamo sempre operato con la massi-ma trasparenza, come possono dimostrare la stragran-de maggioranza delle aziende bergamasche finanziateda Ubi"."L'impressione - ha proseguito Bazoli - è divivere in una fase in cui gli operatori economici, chesaranno protagonisti della ripresa vivono una fase diprudente attesa, non prendono la decisione di investi-re come se fossero trattenuti dalle preoccupazioni peril possibile insorgere di difficoltà". Resta, comunque,l'ottimismo di un secondo semestre più sereno. "Dallacrisi - ha concluso Faissola - dobbiamo trovare risorseper guardare oltre il futuro. C'è la convinzione che ilnostro sistema sia più solido ed efficiente di altri equesta città ne è l'esempio: si è rimboccata le manichee ha ripreso a correre, ma forse non si era mai fermata".

TERRITORIO - E a proposito di territorio, le salderadici in terra bergamasca sipossono tranquillamente defini-re una delle caratteristiche piùvirtuose dell'Istituto. Concettoche si è rivelato tema portantenei saluti istituzionali da partedel sindaco e del presidentedella Provincia - Roberto Brunie Valerio Bettoni, all'ultimo

giorno di carica istituzionale -, del prefetto CamilloAndreana, dell’onorevole Filippo Maria Pandolfi edel sottosegretario regionale Marcello Raimondi.Una tematica, quella della territorialità, espressaanche da Marzio Achille Romani, docente di storiaeconomica alla Bocconi e curatore del volume storicosull'Istituto "Banca Popolare di Bergamo 1869-2009.Con i piedi nel borgo e la testa nel mondo". Un'operarealizzata grazie alla preziosa collaborazione del pre-sidente onorario dell'Abi Tancredi Bianchi. Un testodi oltre duecento pagine che ha riassunto in sei puntile caratteristiche di questi 140 anni vissuti accantoalla città: la territorialità, in primis, oltre alla laicitàpolitica ed economica, mantenuta anche nella conces-sione del credito. Senza dimenticare l'efficienza e lasolidarietà, la coesione e la continuità di guida daparte delle cariche dirigenziali e dei soci. Dulcis infundo la costanza nel rafforzamento patrimoniale el'investimento nel capitale umano. Tutti elementi fon-danti e fondamentali per definire Ubi un patrimoniodella collettività bergamasca, oltre che italiana.

Presentato nel corso dell'evento il libro del docente bocconiano Marzio Achille Romani, realizzato con la collaborazione di Tancredi Bianchi:"Banca Popolare di Bergamo 1869-2009Con i piedi nel borgo e la testa nel mondo"

35

Page 36: Bergamo Economia Luglio 2009

ECONOMIA&BUSINESS

36

Factoring,un salvagente per le Pmi

Lucia Gibilaro, Professoressa aggregata in Economia degli Intermediari Finanziari presso l'Università degli Studi

di Bergamo, ci svela i meccanismi di un mercato in continua ascesa: il factoring

L’INTERVISTA

ARTICOLO DI LIVIO CASANOVAPHOTO: LAURA PIETRA

Il messaggio è chiaro: le imprese faticano a reperire la liquidità sui canali tra-dizionali di finanziamento e allora ricorrono all'ultimo "salvagente" disponibi-le: la cessione dei crediti commerciali ad aziende specializzate. In altre paro-le ricorrono al factoring. La crisi finanziaria, la mancanza di liquidità sul mer-

cato e il rallentamento economico hanno portato le piccole e medie imprese e igrandi gruppi industriali a cercare strumenti alternativi. Uno di questi è rappre-sentato dal factoring che a Bergamo è ancora poco conosciuto. Di origine anglos-sassone, il factoring è una figura negoziale che si concretizza in un particolare tipodi contratto con il quale un soggetto cede tutti i crediti presenti e futuri prove-niente dalla propria attività ad un altro soggetto. "Il factor - ci spiega LuciaGibilaro, Professoressa aggregata in Economia degli Intermediari Finanziaripresso l'Università degli Studi di Bergamo - dietro corrispettivo, si impegna a suavolta a fornire una gamma di servizi che va dalla contabilizzazione, alle gestione,alla riscossione dei crediti ceduti fino alla garanzia dell'eventuale inadempimen-to dei debitori, ovvero al finanziamento dell'imprenditore cedente sia attraversola cessione dei prestiti , sia attraverso il pagamento anticipato dei crediti ceduti".

Quando viene ceduto il credito?"In genere, il credito viene ceduto al momento in cui sorge nell'attivo dell'impre-sa cedente e le cessioni possiedono una frequenza trimestrale o mensile. Poi, inbase alla legge 52 del 1991, sempre tramite il factoring è data dalla possibilitàcedere crediti futuri, vale a dire crediti i cui contratti di riferimento sorgano entro24 mesi dalla cessione".

Come funziona il factoring, praticamente? Quale opportunità offre?"Il factoring è una forma di finanziamento complementare rispetto ai finanziamentibancari. E' un prodotto finanziario altamente personalizzato e le imprese vi ricorro-no per soddisfare diverse necessità legate alla gestione aziendale. Coloro che uti-

Page 37: Bergamo Economia Luglio 2009

37

Lucia Gibilaro

Page 38: Bergamo Economia Luglio 2009

lizzano tale servizio esternalizzano buonaparte delle attività e dei relativi costi, comela gestione dei crediti commerciali, la con-tabilizzazione fino all'incasso e l'eventualerecupero. Dal punto di vista strettamentefinanziario, le imprese possono anticiparel'incasso delle fatture rispetto alla scaden-za naturale e non subire gli effetti dei ritar-di di pagamento che, in alcuni settori, pos-sono superare anche l'anno. A ben vedere,circa il 30% dei crediti acquistati daifactor è vantata verso la PubblicaAmministrazione, tanto che l' AssociazioneItaliana per il Factoring (ASSIFACT) cherappresenta il 90% degli operatori del mer-cato, ha presentato recentemente unaserie di proposte al Governo per favorire evelocizzare le procedure per la cessione ditali crediti ai factor. A completare i servizi,il cedente può trasferire al factor il rischiodi mancato pagamento, trasformando flus-si finanziari incerti in incassi certi. Infinegestiscono attivamente anche il rapportocon i clienti debitori del cedente, offrendoulteriori dilazioni di pagamento oltre quellegià ricevute dal fornitore".

Quanto incide la crisi sulla sceltadi questo strumento?

"Negli ultimi tempi, caratterizzati dallacontrazione dei flussi di finanziamenti ban-cari verso le imprese, la solidità dei factorha giocato un ruolo importante nell'assicu-rare la liquidità alle imprese cedenti attra-verso l'anticipo dell'incasso dei crediticommerciali rispetto al momentoeffettivo del pagamento. Le proiezionidell'ASSIFACT indicano che nel primo tri-mestre del 2009 l'importo dei crediti com-merciali ceduti è aumentato di circa il 15%rispetto all'anno precedente: tali numerisuggeriscono che, nella situazione contin-gente, il factoring sia utilizzato dalleimprese in maniera sostitutiva piuttostoche complementare rispetto al creditobancario di breve termine".

Qual'è il costo del factoring e qualè la convenienza rispetto al finan-ziamento bancario?"Le imprese che ricorrono al factoringsostengono due tipologie di costi moneta-ri: il tasso d'interesse da corrispondere alfactor per l'anticipo dei crediti commercia-li ceduti e la commissione di factoring, chesarà più elevata nel caso in cui il factorassicuri il buon fine dei crediti commercia-li acquistati. Negli ultimi anni, le rileva-

zioni sui tassi di interesse effettivi glo-bali medi ai fini della disciplina antiusu-ra mostrano che i tassi d'interesse appli-cati sono mediamente più bassi rispettoa quelli applicati dalle banche in opera-zioni comparabili, come ad esempio:sconto cambiario, anticipazione sbf sufatture/ricevute bancarie."

Quali sono i vantaggi aggiuntivi delfinanziamento tramite il factoring?"Il valore aggiunto rispetto ad altreforme di finanziamento risiede nellacomponente gestionale, che genera rica-dute positive, vale a dire la liberazione dirisorse finanziare e non, nell'ambitodella contabilità, della politica del credi-to commerciale, della politica finanziariae dell'organizzazione. Tali ricadute posi-tive sono particolarmente importati perle imprese giovani e/o caratterizzate daun andamento del fatturato ciclico".

In che misura le piccole e medieimprese parteciperanno a questesoluzioni?"L'allungamento dei tempi di pagamentonel nostro paese determina nelle impre-se di piccole e medie dimensioni larichiesta della gestione professionaledel credito commerciale. La sostenibilitàdei costi del servizio di factoring per lePMI risiede nelle modalità di valutazio-ne del rischio da parte del factor: esso,inserendosi nella relazione commercialepreesistente fra fornitore e acquirente,valuta il rischio dell'operazione primaria-mente sulla fonte di rimborso predeter-minata, vale a dire il debitore. Pertanto,anche le PMI che presentano strutture dibilancio non ottimali dal punto di vistaeconomico-finanziario-patrimoniale mache vantano clienti di elevato standingcreditizio possono accedere a tale servi-zio finanziario secondo condizioni econo-miche vantaggiose . Ricordiamo che nel-l'ambito dell'offerta vi è una rappresen-tanza significativa di factor di naturacaptive, vale a dire che acquistano pre-valentemente i crediti commerciali van-tati dai creditori di piccole e mediedimensioni verso le imprese del medesi-mo gruppo industriale di appartenenza".

38

Page 39: Bergamo Economia Luglio 2009
Page 40: Bergamo Economia Luglio 2009

ECONOMIA&BUSINESS

40

La commissione di massimo scoperto testi-monia, ancora una volta, come nei rapporticon le banche sia meglio andare in biancoche in rosso. Se qualcuno avesse ancora dei

dubbi o non ne fosse sufficientemente convintobasta sfogliare le migliaia di foglietti informativiricevuti, lo scorso mese, da tutti i titolari di contocorrente con la "proposta di modifica unilateraledel contratto". Nelle lettere, le banche hanno anti-cipato ai correntisti le modifiche che, dal 1 luglio,stanno interessando la tenuta del conto e nellospecifico la (csm) commissione di massimo scoper-to: il balzello tanto odioso pagato dal cliente all'i-

Tutte le banche sono accomunate da una passione per il rosso,quello dei loro clienti. Da Luglio hanno eliminato la commissione di massimo scoperto, ma hanno aggiunto delle nuove voci di spesa

Red Passion

ARTICOLO DI LIVIO CASANOVA

PATTI CHIARI

Page 41: Bergamo Economia Luglio 2009

stituto di credito nel momento in cui il conto va in rosso.Nel momento in cui il saldo è negativo, la banca applicaun tasso di interesse, detto "debitore" per il cliente.Sull'ammontare più alto raggiunto da tale importo, fino aqualche giorno fa, nei contratti era prevista una commis-sione, detta proprio "di massimo scoperto". La legge2/2009 ha previsto che questa commissione possa esse-re applicata solo quando il cliente ha un fido e solo se ilsuo scoperto dura più di 30 giorni consecutivi. Qui entrain gioco la finanza creativa, nel vero senso del termine,delle banche che "interpretano" la legge e accompagna-no la soppressione della cms con l'introduzione di nuovevoci di spesa. E poi dicono che gli istituti di credito nonhanno fantasia, ne hanno da vendere. C'è solo l'imbaraz-zo (non certo degli istituti di credito) della scelta, perchénei foglietti informativi si va dalla "commissione perscoperto di conto" introdotta dal gruppo Intesa SanPaolo al "Recupero spese per ogni sospeso" delgruppo Unicredit, dalla "Commissione per istruttoriaurgente" del Gruppo MPS all' "Onere per passaggio adebito nel trimestre" della Banca Sella. Il CreditoBergamasco la chiama "Indennità per Sconfinamento".La chicca è rappresentata sicuramente dal conto corren-te Bnl Revolution, infatti, mentre prima non c'era la com-missione di massimo scoperto, per non rimanere indietroha introdotto la "Commisione manca fondi". "Tutti sisono adeguati - ha denunciatol'ADUC, l'associazione dei consu-matori che ha raccolto le segnala-zioni di molti correntisti - certo ilnome è diverso, ma la sostanza nonè cambiata. Così le limitazioni pre-viste dalla legge non contano più,perché non si parla di massimo sco-

perto ma si introducono nuove voci. Non solo si trattadi cifre che a conti fatti in alcuni casi superano quellidella vecchia commissione di massimo scoperto".Potremmo dire che quella delle banche è una vera epropria "Red Passion", dei loro clienti però, per i qualisi presentano scenari nuovi ed economicamente piùgravosi rispetto alla vecchia commissione di massimoscoperto. Per coloro, infatti, che da luglio vanno inrosso senza un fido, le banche prevedono di solito unacommissione giornaliera d'importo prefissato, quantifi-cata in base all'ammontare dello sconfinamento. Nelcaso, invece, di un cliente che chiede il fido ma non losupera, alcune banche prevedono una commissioneunica per la messa a disposizione del fido e sostituiscequelle applicate in precedenza. Infine c'è il caso delcliente che chiede il fido e lo supera. Oltre alle even-tuali commissioni stabilite per la concessione del fido,sull'importo che eccede il limite pattuito può pesare untasso di interesse più alto o una spesa giornaliera pre-fissata, rapportata all'ammontare dello sconfinamento.Altroconsumo, l’associazione per la tutela e difesa deiconsumatori, ha ipotizzato un caso abbastanza comune:rosso di conto corrente di 500 euro per 7 giorni a causadi un solo addebito, partita a debito, su un conto senzafido concordato al momento dell'apertura. Ha fatto lepulci alle banche e ha scoperto che:

41

Da questo mese, la commissione

di massimo scopertopuò essere applicata

solo se il cliente supera l'importo del fido

concesso per più di trenta giorni

Se non c'è fido non puòessere applicata

Page 42: Bergamo Economia Luglio 2009

42

Gruppo Unicredit - la commissione di massimo scopertoera lo 0,98%. Viene sostituita per i fidi non concordati da un"Recupero spese per ogni sospeso" pari a 9 euro. Le nuovespese ammontano dunque a 9 euro (prima con cms erano 4,9euro più spese per 15 euro). Ovviamente se le operazioni adebito salgono a due le spese diventano 18 euro e così via.

Gruppo MPS - la commissione di massimo scoperto eradell'1,25% per i conti non affidati. Ora scompare ed è sosti-tuita, per gli scoperti senza fido, dalla "Commissione peristruttoria urgente" di massimo 100 euro a trimestre, pari a50 euro per scoperti da 100 a 3000 euro e a 100 euro perscoperti sopra i 3000 euro. Dunque, oggi si pagano 50 euro.La "vecchia" cms sarebbe stata di 6,25 euro. Applicando laprecedente commissione del'1,25% sul valore di 3000 euro,si sarebbe al massimo avuto una spesa di 37,5 euro, dunqueben al di sotto dell'attuale valore forfettario di 50 euro.

Gruppo Intesa San Paolo - la commissione di massimoscoperto era dello 0,95%. Ora è stata introdotta per i continon affidati una "Commissione per scoperto di conto" pari a2 euro per ogni 1000 euro o frazione di scoperto e per ognigiorno di scoperto fino ad un massimo di 100 euro a trime-stre. Per i conti affidati sparisce la CMS e non è stata intro-dotta alcuna nuova spesa. Le nuove spese ammontano nelnostro esempio a 14 euro (prima erano pari con la CMS a4,75 euro più 30 euro di spese a trimestre ora eliminate).

Banca Sella - la commissione di massimo scoperto era pariallo 0,95%. Ora è stata sostituita da "Onere per passaggio adebito nel trimestre" di 40 euro (prima con cms le spese erano4,75 euro). L'importo di 40 euro è dovuto indipendentementedai passaggi in rosso e dal valore dello scoperto.

Bnl Bnp Paribas - sul conto Bnl Revolution la commissio-ne di massimo scoperto già non c'era e non c'erano altrespese. Ora è stata introdotta una "Commissione mancafondi" di 12,5 euro se sul conto viene a transitare un adde-bito senza disponibilità di fondi, di valore superiore ai 20euro. Dunque se le operazioni in passivo sono due la spesadiventa di 25 euro (e questo indipendentemente dal valoreaddebitato purché si superi la franchigia di 20 euro).

E nel caso di una PMI? Da luglio, la sola richiesta di acces-so ad un fido di 50 mila euro anche senza l'utilizzo effettivodi fondi può costare fino a 500 euro a trimestre. Se la stes-sa somma è messa a disposizione da alcune banche chefanno parte del Gruppo Banco Popolare si arriva fino a 750euro. Per 100 mila euro si arrivano a pagare anche 1.000euro, che seguirà di pari passo il crescere dell'affidamento.L'incertezza tra ricorrere ai costosi Tremonti Bond e inserirenuove voci spesa è stata forte, ma gli istituti di credito sipotevano privare di un meccanismo, quello del massimoscoperto, che gli ha garantito per anni incassi miliardari?

Contromossa - "Per quanto riguarda le nuove clausoleapplicate dagli istituti di credito, si e' dell'avviso che qua-lora le stesse, nonostante il nomen formale, abbianosostanzialmente la stessa funzione della commissione dimassimo scoperto, esse debbano ritenersi nulle, in quan-to non conformi alle limitazioni di cui al decreto legge 185del 2008". Lo ha affermato il Tesoro in una risposta allainterrogazione presentata dagli onorevoli Fugatti e Bitoncisulla reintroduzione della commissione di massimo sco-perto sotto "mentite" spoglie effettuata da tanti istituti dicredito nelle scorse settimane. Uno a uno e palla al cen-tro. Adesso staremo a vedere.

Ecco le nuove voci di spesa: dalla commis-sione per scoperto di conto al recuperospese per ogni sospe-so, dalla commissione per istruttoria urgenteall'onere per passaggioa debito nel trimestre

Page 43: Bergamo Economia Luglio 2009
Page 44: Bergamo Economia Luglio 2009

44

R edditometro piglia-tutto. Un'oscuraminaccia insidia il

contribuente italiano: il cosìdetto redditometro. Sonoquasi ventimila i controllieffettuati dalla Guardia di

Finanza in più di sei mesi,alla "scoperta" dei "fintipoveri" ossia di coloro chedichiarano al fisco redditiannui esigui, ma che inrealtà mantengono un teno-re di vita più che discreto.

Si tratta di un ritorno al pas-sato per l'Agenzia delleEntrate che già un paio dianni fa, precisamente aseguito dell'emanazionedella circolare n. 2/E del23/01/2007, aveva manife-

stato l'intenzione di ricorrere,come già fece nei primissimianni 90, a tale strumento sin-tetico di accertamento delreddito. Con la Finanziariad'estate, dunque, il reddito-metro alza il tiro. La norma,infatti, prevede espressa-mente che la Guardia diFinanza destini "un'adeguataquota della propria capacitàoperativa alle attività diacquisizione degli elementi ecircostanze di fatto certinecessari per la determina-zione sintetica del redditodelle persone fisiche". I sog-getti coinvolti alla ricerca delcontribuente evasore sono,oltre l'Agenzia delle Entratee la Guardia di Finanza, chedefiniscono annualmente lemodalità della loro coopera-zione sul piano dei controlli,anche i Comuni. Essi, infatti,sono tenuti a segnalareall'Agenzia delle Entrateeventuali situazioni o posi-zioni rilevanti per la determi-nazione sintetica del redditodi cui siano a conoscenza. E'bene, comunque, sottolinea-re che anche le movimenta-zioni bancarie dei singoliconti correnti possono esserefonti di informazioni impor-

Nel 2009 aumentano le strategie di ricerca dei"finti poveri" del nostro paese: i dettagli, le novitàe, soprattutto, i metodi di ricerca effettuati dallaGuardia di Finanza e dall'Agenzia delle Entrate

CON... TRIBUTO - RUBRICA A CURA DELLA DOTT.SSA BARBARA PUTORTÌ

Il grande ritorno del redditometro

Barbara Putortì, Dottore Commercialista

Revisore Contabile

ECONOMIA&BUSINESS

Page 45: Bergamo Economia Luglio 2009

tanti al fine dell'accertamento sintetico.Un controllore fiscale quadricefalo, dun-que, che coinvolge oltre alla Agenziadelle Entrate e la Guardia di Finanzaanche gli Istituti bancari e Comuni.L'accertamento mediante lo strumentodel redditometro si fonda sul concettosecondo il quale la disponibilità di deter-minati beni o la possibilità di acquistodegli stessi rappresentano degli ele-menti indicatori della capacità redditua-le, quindi, contributiva di una personafisica. Tale concetto di fondo è moltosemplice, di per sé inattaccabile e indi-scutibile. Vengono colpiti, quindi, i sog-getti che dichiarano un reddito assoluta-mente non compatibile con il propriostile di vita. Ma attenzione: la Guardia diFinanza è alla ricerca non solo dei "fintipoveri", ma anche il "medio borghese"può essere facile preda del redditometroe dei suoi nuovi parametri di ricchezza. Ilseguente esempio potrebbe facilitare lacomprensione della grande novità diquesto accertamento sintetico. Un sog-getto che possiede un autovettura 25hp, una casa principale da 100 mq gra-vata da mutuo e una seconda abitazionedi circa 60 mq, in base ai nuovi indicidovrebbe dichiarare un reddito annuo dicirca Euro 81.417,00, che ridotto del25% è pari ad Euro 61.062,00 circa, ilminor reddito dichiarato sarebbe ogget-to di ripresa. Sono ormai molteplici glistrumenti utilizzati per reperire informa-zioni necessarie alla ricostruzione delreale stile di vita del contribuente italia-no. Si passa da elicotteri della Guardiadi Finanza che sorvolano il nostro paesenon per immortalarne il paesaggio e labellezza ma semplicemente per ricerca-re ville, piscine e abitazioni, a pattugliestradali che oltre a fermare guidatoripericolosi verificano i possessori di autoe moto di media-grossa cilindrata. Lebarche sono indicatori importantissimi,a motore o vela poco importa. Anche l'u-tilizzo di collaboratori familiari quali colf,che non assistano disabili o anziani,posso far accendere il lanternino alleattentissime Fiamme gialle. Molte pole-miche sono seguite sull'utilizzo dell'i-scrizione a istituti scolastici e universita-

ri privati quali indicatori di ricchezza peril redditometro. L'agenzia delle entrateha, comunque, tenuto a precisare cheper individuare le situazioni di maggiorrischio la frequenza di una scuola priva-ta non basta da sola a focalizzare l'at-tenzione su un contribuente; è comun-que un dato di cui ci si serve per rico-struire la situazione complessiva delsoggetto. Nuovi indicatori del reddito-metro sono inoltre la frequentazione dicasinò, di gare di rally, di beauty farmper la cura del corpo, di crociere, viaggi,il possesso di cavalli da corsa, insommatutti hobby classificati come nuove"spie" di ricchezza. Una volta individuatala presenza degli "indici di capacità con-tributiva" è bene chiarire che si conside-rano nella disponibilità della personafisica quei beni o servizi a qualsiasi tito-lo utilizzati e per i quali si sopportano intutto o in parte i relativi costi. In merito,la Suprema Corte ha chiarito che la dis-ponibilità consiste con il "potere di fattoo di fruizione della cosa, indipendente-mente dalla formale intestazione dellaproprietà" (sent. Cass. N. 8116/2001).Chiarito il concetto della disponibilitàdei beni o servizi, quindi, occorre capirecome dai singoli indici si arriva al calco-lo del reddito presunto. Ebbene, la dis-ponibilità in capo ad un soggetto di unoo più beni o servizi come sopra citati èindicativa, per un determinato periodod'imposta, di un valore che si ottienemediante la moltiplicazione di ciascunimporto con un coefficiente predetermi-nato. L'applicazione del redditometro è,quindi, estremamente complessa e ilcalcolo della capacità contributiva pre-sunta non si basa semplicemente suiprezzi di barche o cavalli, ma tiene contodi numerosi altri fattori. Vengono valuta-ti la percentuale e il periodo di disponi-bilità del bene e l'eventuale uso promi-scuo dello stesso. E' importante eviden-ziare, inoltre, che agli accertatori non èpreclusa la possibilità di considerarealtri e ulteriori elementi, anche se ciòrisulta piuttosto difficile, in quanto sipone il problema di individuare il valoreda attribuire e il coefficiente di redditoda adottare come moltiplicatore. Non

potendo verificare tutti, nel mirino fini-scono le situazioni più insostenibili cheemergono dall'incrocio dei vari dati, adesempio l'Agenzia delle Entrate tendead evitare accertamenti reddituali a cari-co di persone i cui familiari possono per-mettersi la spesa. Ottenuto l'importo delreddito sintetico, quindi, la legge conce-de la possibilità all'ufficio all'accerta-mento solo in presenza di alcune condi-zioni. La più importante stabilita dall'ar-ticolo 38 del DPR n. 600/73 che permet-te l'adozione di tale strumento se il red-dito complessivo calcolato si discosta,per due o più periodi d'imposta, peralmeno un quarto da quello dichiaratodal contribuente. Se un contribuente èoggetto di accertamento con redditome-tro, lo stesso ha la possibilità di fornireprove che giustificano le differenze tra ilreddito dichiarato e quello attribuito,dimostrando che è possessore di redditiesenti quali quelli derivanti da Bot, Cct esimilari, oppure è titolare di redditi sog-getti a ritenuta alla fonte a titolo d'im-posta come ad esempio depositi banca-ri o buoni postali. Il contribuente potrà,inoltre, dimostrare l'utilizzo di denaroproveniente da donazioni, successioniereditarie, vincite, oppure finanziamenti,ecc. Gli uffici dovranno esaminare ladocumentazione prodotta dal contri-buente, valutandone l'attendibilità inrelazione al possesso ed effettivo utiliz-zo nello specifico periodo d'imposta. Ladocumentazione acquisita sarà esami-nata oltre che per procedere o meno conl'accertamento, anche per valutare laposizione fiscale dell'eventuale contri-buente correlato. In ogni caso comeribadito dalla Cassazione con la recentesentenza n. 3316 del 11/02/2009, l'one-re della prova spetta sempre al contri-buente, è lui, infatti, a dover dimostrareche il reddito presunto sulla base delredditometro non esiste o esiste inmaniera inferiore.

STUDIO ASSOCIATO MANAZZA - PUTORTÌHA SEDE A BERGAMO

IN VIA CUCCHI N. 3,TEL +39 035 215205 +39 035 4136420

FAX +39 035 [email protected]

45

Page 46: Bergamo Economia Luglio 2009

ECONOMIA&BUSINESS

46

Sussidiarietà: le Pmi chiedonomeno tasse e burocrazia

ARTICOLO DI LIVIO CASANOVAPHOTO LAURA PIETRA

"Ricominciare da io", promosso da Imprese &Territorio e dalla Coopertiva Ikaros, è stato iltema che ha fatto da cornice alla presentazio-ne dell'ultima ricerca condotta dalla

Fondazione per la Sussidiarietà e raccolta nel volume"Sussidiarietà e … piccole e medie imprese". Il lavoro,che come evidenzia lo stesso titolo, ha interessato il princi-pio della sussidiarietà e il mondo delle imprese, è stato pre-sentato, lo scorso 23 giugno, al Centro Congressi PapaGiovanni XXIII. E' emerso che, da questo tema plurisecolare,è necessario ripartire per rilanciare il nostro sistema produt-tivo. Lo stesso Papa Leone XIII, quando nel 1891 scrisse laRerum Novarum, la prima Enciclica dedicata integralmenteall'analisi della "questione sociale", in un breve passaggiodelineò la tematica della sussidiarietà e il suo valore socia-

le: "Non è giusto che il cittadino e la famiglia siano assorbitidallo Stato; è giusto invece che si lasci all'uno e all'altratanta indipendenza di operare quanta se ne può, salvo il benecomune e gli altri diritti. Tuttavia, i governanti debbono tute-lare la società e le sue parti". Le dinamiche lavorative attua-li hanno messo in luce che l'uomo stesso, al centro delmondo delle PMI, è la massima espressione del fatto che unasocietà non può che costituirsi dal basso. L'assunto antropo-logico di fondo è che alla base dell'attività imprenditoriale cisia uno slancio, una vitalità e uno spirito che non si possonoin alcun modo ridurre alla mera ricerca del massimo profitto.In accordo con questa ipotesi, la competitività delle piccole emedie imprese si colloca all'interno di una concezione di sus-sidiarietà che si esprime secondo due dimensioni tra lorocomplementari. La prima, interna all'impresa, consiste nel

Page 47: Bergamo Economia Luglio 2009

47

Dalla ricerca "Sussidiarietà e … piccole e medie imprese", presentata al Centro Congressi Papa Giovanni XXIII, emerge come la centralità della persona, la libertà di iniziativa economica e lo sviluppo di un sistema di relazioni che includa clienti, fornitori,imprese concorrenti e istituzioni, siano le leve giuste per rilanciarel'intero sistema produttivo

IL CONVEGNO

valorizzare le persone che guidano l'azienda e che vi lavo-rano. In questa visione, la centralità della persona non èstrumentale , ma è un valore in sé, che si origina diretta-mente dalla sua libertà e per questo non è manipolabile. Alcontrario può e deve essere promossa. La seconda, che fariferimento ai rapporti dell'impresa con l'esterno, si fondasulla convinzione che, nell'epoca dell'economia della cono-scenza, la forza competitiva di un'impresa si basi sempre dipiù sulla capacità di costruire reti orizzontali. Questo nuovomodo di fare impresa, che parte dal desiderio di ogni sin-golo di mettersi in gioco, di fare, di lavorare per costruirequalcosa di buono per sé e per gli altri, è testimoniato da"Imprese & Territorio", il comitato unitario delle associazio-ni d'impresa e dalla Cooperativa "Ikaros". Nel corso delconvegno sono intervenuti oltre a Sergio Bonetti - presi-dente di Imprese & Territorio, anche Gianmaria Martini -professore ordinario di Economia Politica dell'Universitàdegli studi di Bergamo, Bernhard Scholz - presidentedella Compagnia delle Opere e Giorgio Cittadini - presi-dente della Fondazione per la Sussidarietà. Il com-pito di moderatore è toccato a Daniele Nembrini- presidente della Cooperativa Sociale Ikaros.

Ikaros - "Tante zone della bergamasca, un tempo povere,oggi sono prospere e all'avanguardia - introduce il temaDaniele Nembrini, presidente della Cooperativa -. Il moto-re di sviluppo della nostra provincia è stato un "io". Sonostati uomini e donne che hanno lavorato, rischiato, inve-stito, fatto sacrifici per offrire a se stessi, ai figli, ai dipen-denti, al proprio paese condizioni di lavoro e di vita piùprospere e più dignitose."

Imprese&Territorio - "Questo mettersi in gioco - incalzaSergio Bonetti, presidente del comitato unitario delle asso-ciazioni d'impresa - è il tratto tipico, che connota l'imprendi-tore bergamasco" Un ruolo, quello delle piccole e medieimprese, che nello scacchiere economico attuale risulta fon-damentale per salvaguardare quel patrimonio di know howrappresentato da tutti i loro collaboratori. "Le PMI - continuail presidente di Imprese&Territorio - hanno sempre dimostra-to la loro capacità di lavorare e di resistere alla crisi. I nostriimprenditori, da sempre e per tradizione, sono dentro la

"Un continuo mettersi in gioco -spiega Sergio Bonetti,

presidente del comitato unitariodelle associazioni d'impresa -

è questo un tratto tipico, che connota da sempre

l'imprenditore bergamasco"

Page 48: Bergamo Economia Luglio 2009

48

società, vicine al territorio e interagiscono con il territorio.Hanno un rapporto molto particolare con i loro dipendenti, iloro fornitori, i loro concorrenti e questo modo di fare azien-da è a beneficio dell'intera società". E' questo il leit motivche caratterizza tutte le aziende, legate con le diverse asso-ciazioni d'impresa e che, insieme, costituiscono il soggettopolitico sindacale rappresentato da Imprese&Territorio."Questo comitato - spiega Sergio Bonetti - è un esempio disussidiarietà. Siamo stati capaci di superare i nostri stecca-ti per unirci insieme e offrire, a Bergamo, un'opportunità diaggregazione al vasto e articolato mondo della piccola emedia impresa, così da accrescere il ruolo e l'integrazionenei processi di cambiamento, sviluppo e crescita del-l'economia e della società. Un esempio da estendereal resto della Lombardia e dell'Italia perché rappre-senta un modello riuscito di interazione".

Università di Bergamo - Proprio dalle aziende è par-tita la ricerca. "Questo rapporto - affermaGianamaria Martini, professore ordinario diEconomia Politica e curatore della ricerca - è il fruttodi una ricerca effettuata su un campione di 1.600imprese del comparto manifatturiero. Il risultato è cheil 96% degli intervistati si aspetta una semplificazioneamministrativa, per poter lavorare più serenamente. Sispende per la valorizzazione delle risorse umane da far

crescere con fondi interni, non tanto grazie ad aiutida parte dello Stato. Chiede minori ostacoli all'at-tività quotidiana, una contrattazione salarialedecentrata e cooperazione con le istituzioni”.

Insomma, gli imprenditori vogliono più libertà, meno buro-crazia, non privilegi. "La ricerca risulta particolarmente inte-ressante - continua il curatore - proprio nell'attuale contestoin cui ogni imprenditore è chiamato a cercare nuove strade,nuovi mercati e nuove forme operative. Le piccole e medieaziende usano, da sempre, importanti leve che sono ingrado di resistere e rilanciare l'intero sistema produttivo, losviluppo di un sistema di relazioni che include clienti, forni-tori, imprese concorrenti e istituzioni al fine di creare ric-chezza diffusa e promuovere il bene comune per le personee le comunità. Le nostre aziende hanno, in modo magariinconsapevole, un comportamento sussidiario perché ope-

Quali sono i fattori capaci di rendere competitiva una piccola impresa? "La centralità della persona -sostiene Bernhard Scholz, presidente della Compagnia delle Opere - che è un valore in sé. La forza competitiva, che si basa sulla capacità di costruire reti orizzontali e verticali"

Gianmaria Martini, Ordinario di economiaall’università di Bergamo

Page 49: Bergamo Economia Luglio 2009

49

rano con un tessuto di valori e di relazioni che vanno al dilà della pura e semplice gestione di un'attività economica odella massimizzazione del profitto di breve periodo tipicodella grande impresa quotata in Borsa".

Compagnia delle Opere - Ma se il paradigma della mas-simizzazione del profitto di breve periodo, risulta riduttivose applicato alle piccole e medie imprese, allora qualisono i fattori capaci di rendere competitiva una piccolaimpresa? "La centralità della persona - rispondeBernhard Scholz, presidente della Compagnia delleOpere - che è un valore in sé. E’ la forza competitiva, chesi basa sulla capacità di costruire reti orizzontali e verti-cali. Non esiste un sistema politico che, sostituendosi allaresponsabilità dei cittadini e dei corpi sociali, possa pro-durre una società più giusta. Ma se la grande questione èla responsabilità del cittadino, la forma si chiama propriosussidiarietà". Le PMI si caratterizzano per esse-re un'insieme di persone che promuono un tris divalori: l'imprenditorialità, la libertà e la respon-sabilità. "L'imprenditore - esorta il presidentedella Compagnia delle Opere - deve seguire la

sua intuizione, il suo realismo. Deve essere capacedi coinvolgere i collaboratori e nel frattempo guar-dare al mercato per coglierne le opportunità, anchele più piccole". A questo si lega la necessità diinvestire nelle persone di pari passo con l'innova-zione. "E' questo che fa stare un'impresa a galla -conclude Bernhard Scholz -, persone capaci di pro-muovere nuovi prodotti, nuove modalità di gestio-ne, di andare all'estero, creare reti e sinergie.Conta molto anche la fantasia, se è in grado dimisurarsi con la realtà".

Fondazione per la Sussidiarietà - Nel momento incui il lavoro è stato realizzato non era ancora esplosaquella crisi finanziaria globale che sta coinvolgendo

tutto il mondo. Proprio in forza della crisi, risulta ancora piùattuale ciò che è emerso da questa indagine. "L'ipotesi dilavoro - ha spiegato Giorgio Vittadini - è che la competitivi-tà delle piccole imprese abbia a che fare con una conce-zione "sussidiaria"". Sono state due le linee complementa-ri dove ha modo di concretizzarsi. "La prima dimensione -continua il presidente della Fondazione - è la valorizzazio-ne delle persone che guidano l'impresa e che vi lavoranoapportandovi i loro ideali, i loro legami e sistemi relaziona-li". A questa se ne aggiunge un'altra. "La seconda - con-clude l'incontro Giorgio Vittadini - è legata all'ipotesi chela competizione tra piccole imprese possa essere concepi-ta non in termini darwiniani, vale a dire l’eliminazione delconcorrente dal mercato, ma come costruzioni di reti oriz-zontali (sull'esempio dei distretti), verticali (che interessa-no fornitori - produttori-clienti e strutture associazionisti-che che promuovono lo sviluppo di ogni entità)".

"Le piccole e medie imprese non chiedono privilegi - spiega

Giorgio Vittadini, PresidenteFondazione per la Sussidiarietà -

ma sussidiarietà, chiedono di poter lavorare senza vincoli,

lacci e pastoie burocratiche"

Daniele Nembrini, Presidente Cooperativa Ikaros

Page 50: Bergamo Economia Luglio 2009

ECONOMIA&BUSINESS

50

Caserme a Bergamo, il degrado è l'unico inquilino

Tre amministrazioni cittadine e un problema irrisolto: in città varie aree restano vuote e in decadimento, complice la burocrazia italiana. Intanto i cittadini rischiano la vita con i cornicioni che si staccano, cadendo sui marciapiedi

INCHIESTA

ARTICOLO DI ANNA SAURGNANIPHOTO GIORGIO CHIESA

Cambia il governo della città, ma restano i problemi disempre. Uno su tutti quello delle caserme abbandona-te - alcune si trovano addirittura nel cuore di Bergamo- ormai destinate ad andare in rovina e ridotte in uno

stato fatiscente. Perché tante casermevuote? Perché da una ventina d'anni la levamilitare obbligatoria è stata abolita, ma invent'anni nessuno si è più curato di questovasto patrimonio immobiliare? Si tratta dicasermoni che ai tempi d'oro ospitavanoalcune centinaia di soldati, sia per viverci siaper essere addestrati. Tra questi basti ricor-dare la centralissima "Montelungo", la"Colleoni", la "Scotti" (composta addiritturada palazzine in stile Liberty), la "Li Gobbi" e la"Flores". La proprietà è del Demanio, leAmministrazioni, dunque, hanno le manilegate, ma possono comunque fare delle pro-poste per riutilizzare quegli spazi vuoti ed evi-tare il decadimento, ormai prossimo, degliedifici. Senza dimenticare i rischi che i citta-dini incorrono passandoci accanto: la cadutadi calcinacci e cornicioni, ad esempio alla

"Montelungo", ha imposto una massiccia impalcatura a prote-zione dell'incolumità dei bergamaschi. La domanda, in pratica,sorge spontanea: cosa farne di simili aree centrali, per oraabbandonate a se stesse? Le risposte sono multiple, dipende

Page 51: Bergamo Economia Luglio 2009

51

dalle parti politiche in causa. Il centrodestra e centrosinistra,infatti, hanno sempre avuto visioni diverse circa il loro recupe-ro. Il centrodestra, all'epoca di Cesare Veneziani sindaco, pro-pendeva per la cessione (procedura poi fallita), il centrosinistradi Roberto Bruni - invece -, nel Piano di Governo del Territorio,ha previsto destinazioni ben diverse. La "Montelungo" sarebbedovuta diventare uno spazio pubblico, una sorta di museo, men-tre per le altre era prevista una destinazione residenziale. Tuttoperò sulla carta. Accordi definitivi non ce ne sono e non ce nesono stati. Per il momento resta soltanto la previsione del Pgtperché, l'Amministrazione è cambiata di nuovo e adesso lapatata bollente passerà nuovamente al centrodestra.

DEGRADO - Alcune caserme sono relativamente vicine, baste-rebbe percorrere a piedi il tratto che parte dallaTorre del Galgario, dove si trova la caserma"Montelungo", e proseguire lungo la via Suardi,dove sorgono altre due caserme ("Scotti" e "LiGobbi") per rendersi conto del degrado. Laprima impressiona per la sua grandezza, le altresorgono in mezzo ad erbacce e sporcizia. Masoprattutto sono edifici vuoti, abbandonati, cat-tedrali fantasma in mezzo al traffico e alla vita

della città. Come fare per cambiare lo scenario di questi immo-bili? Si parla di valorizzazione, ma in che cosa consiste? Nonsignifica altro che trovare una funzione nuova agli ex stabili mili-tari. Il Pgt è stato lo strumento deputato. "All'interno del pianodelle regole del Pgt - aveva detto l'ex assessore all'UrbanisticaValter Grossi - elaboreremo delle schede precise su ciascuno diquesti stabili, individuando un ventaglio di destinazioni urbani-stiche che poi valuteremo con il Demanio. Sarà comunque unprocesso flessibile".

IL PGT - La passata Amministrazione ha provato a spingere sul-l'acceleratore dopo anni di immobilismo e qualcosa si è mosso.Il Demanio, visionato il Piano di Governo del Territorio, ha giudi-cato positivamente le ipotesi di un cambio di destinazione d'uso

Edifici abbandonati, cattedrali fantasma in mezzo al traffico e alla vita della cittàEcco l'elenco: la "Montelungo", la "Colleoni", la "Scotti" (composta addirittura da palazzine in stile Liberty), la "Li Gobbi" e la "Flores"

Page 52: Bergamo Economia Luglio 2009

52

delle caserme, in modo da trasformarle in edifici fruibili e da valo-rizzare. Si dovrà però procedere per gradi. Le caserme, infatti, sonotante e non è pensabile un intervento ad ampio raggio. Ci sono la"Montelungo" di via San Giovanni, la "Flores" di via Gasparini (traBoccaleone e Campagnola), la "Colleoni" (è la parte dellaMontelungo che si affaccia nella zona della Torre del Galgario), la"Corridoni" di via Legnano (a Redona) e poi la "Scotti" e "Li Gobbi"di via Suardi. Le destinazioni urbanistiche previste dal Pgt permet-tono riconversioni destinate a portare anche soldi nelle casse delDemanio. Per la Scotti di via Suardi l'ipotesi è quella del residen-ziale e del ricettivo, residenziale anche alla Corridoni e alla Flores,che verrebbero abbattute visto lo stato fatiscente in cui si trovano.Alla Montelungo-Colleoni - ovvero il vasto complesso tra il vicoloSan Giovanni, e le vie Frizzoni e il viale delle Muraine - sono previ-sti spazi museali verso il lato del parco Suardi, più ricettivo, com-merciale e poco residenziale. "Il Pgt fa da volano a una trattativafondamentale per l'assetto della città del futuro - aveva spiegatol'architetto Giorgio Cavagnis -. Perché sarà proprio il Piano a per-mettere la svolta nel futuro delle caserme, individuando destinazio-ni che s'inseriscano in modo armonico nel contesto cittadino".

MONTELUNGO - In particolare l'obiettivo della passataAmministrazione di centrosinistra era quello di acquistare dal

Page 53: Bergamo Economia Luglio 2009

53

Demanio la principale caserma cittadina, la "Montelungo", perdestinarla a spazi museali. Per questa idea - fiore all'occhiello del-l'iniziativa di Palafrizzoni -, il Credito Bergamasco aveva virtualmen-te stanziato 1,5 milioni di euro per la progettazione. Poi i tempi lun-ghi e altre vicende hanno invece trasferito gli stanziamenti su altrifronti come per esempio l'ampliamento dell'Accademia Carrara.Insomma è destino che, malgrado la volontà delle istituzioni del ter-ritorio, le caserme restino dove sono. C'è da dire che Comune diBergamo e Demanio si erano parlati, si prospettava un accordo diprogramma e, ciliegina sulla torta, l'acquisto da parte del Comune.In cambio della "Montelungo", Palafrizzoni si era impegnato a cede-re al Demanio quattro caserme ("Corridoni", "Li Gobbi", "Flores" e"Colleoni") più un carcere ("Sant'Agata"). In questo modo laMontelungo, che si trova in centro davanti al Parco Suardi, sarebbediventato un polo dell'arte e della cultura. "Vicina come è allaCarrara e alla Gamec - aveva detto l'ex assessore all'Edilizia pub-blica, Francesco Macario - costituisce un tassello perfetto per l'am-pliamento del polo museale cittadino. Per il resto, è interesse del-l'intera città sottrarre al degrado le strutture vuote e inutilizzate".

IL FUTURO - Per ora, quindi, l'unica certezza è che il futurodi queste aree cittadine degra-date è ancora tutto da costruire.Bergamo lo scorso 6 giugno hacambiato la sua amministrazione.Chiuso il capitolo centrosinistracon il sindaco Roberto Bruni, al

governo della città è salito il Popolo della Libertà e la LegaNord, che saranno guidati dal sindaco Franco Tentorio. Ilprogramma del centrodestra sulle caserme è altrettanto chia-ro. Sì alla riconversione e alla valorizzazione, ci sono da stu-diare e da analizzare modi e tempi. Sulla carta c'è un proget-to che coinvolge tutta la città, che verrebbe così suddivisa intre grandi ambiti che ruotano intorno a tre grandi parchi citta-dini. Il primo riguarda proprio una caserma. Secondo il pro-gramma di Tentorio, infatti, l'idea sarebbe quella di creare unpolo per la cultura proprio attraverso il recupero della caser-ma "Montelungo" (che diventerebbe, finalmente, uno spaziomuseale) e con l'eliminazione dell'attuale Palazzetto dellosport, così da creare un'area omogenea raccordata conl'Accademia Carrara e la Gamec; a questo polo ne seguirannoaltri due, quello dello sport a Grumello del Piano, integrandogli impianti dell'Accademia della Guardia di Finanza con unnuovo stadio, palazzetto, piscine e ampie zone verdi. Infinequello di Porta Sud, che diventerà il terzo centro della cittàdopo quello piacentiniano e città Alta. Tante belle proposte,con la speranza che si arrivi ad una soluzione. Ai posteri ber-gamaschi - calcinacci permettendo - l'ardua sentenza.

La proprietà è del Demanio, le Amministrazioni, dunque, hanno le mani legate. Ma possono comunquefare delle proposte per riutilizzare gli spazi vuoti

Page 54: Bergamo Economia Luglio 2009

54

L a disciplina in materiadi bonifica dei siticontaminati è stata

introdotta nell'ordinamento

nazionale grazie al d.m. n. 471del 1999 che, ai sensi dell'art.17 del D.lgs n. 22 del 1997, hastabilito per la prima volta i cri-

teri, le procedure e le modalitàper la messa in sicurezza e labonifica dei siti contaminati.Punto determinante di tale

disciplina era rappresentatodalla predisposizione di criterid'identificazione della qualitàdei suoli, dalla quale consegui-va il limite d'accettabilità dicontaminazione e l'obbligo perchiunque superasse tali limiti aprocedere a proprie spese agliinterventi di messa in sicurez-za, di bonifica e di ripristinoambientale delle aree inquina-te. Dal 29 aprile 2006, data dientrata in vigore del D.lgs. 3aprile 2006, n. 152 (Codicedell'Ambiente), la normativanazionale di tutela, ed in parti-colare la materia relativa allabonifica dei siti contaminati,ha subito una nuova profondatrasformazione. Questa norma-tiva, infatti, non si limita a rac-cogliere e riordinare la discipli-na precedente, ma in molticasi, interviene modificandonei contenuti attraverso nuoveprevisioni, nuovo riparto dicompetenze e modifica degliobiettivi da perseguire. Proprioper questo motivo, con unaserie di articoli che si sussegui-ranno nei prossimi numeri, ci sipropone d'affrontare il temadella bonifica dei siti contami-

Le giuste mosse da compiere alla luce del Decretolegislativo n. 152/2006 in materia di bonifiche dei siticontaminati. In questo primo articolo le linee generali della regolamentazione nazionale per tutelarsi e salvaguardare il verde che ci circonda

LEGGE AL VERDE - RUBRICA A CURA DELL’AVVOCATO CRISTINA PUTORTÌ

PMI, come destreggiarsifra le norme in materia di bonifica

Cristina Putortì Avvocato presso il Foro di Bergamo. Ha conseguito un master in Diritto dell'Ambiente

presso l'Università degli Studi di Bergamo

ECONOMIA&BUSINESS

Page 55: Bergamo Economia Luglio 2009

55

nati nelle sue ultime linee evolutive e neisuoi elementi più peculiari prendendosoprattutto in considerazione gli aspettiche risultano di maggior interesse per leimprese. In particolare si cercherà di porrel'attenzione su problematiche riguardanti,ad esempio, i profili di responsabilità delsoggetto inquinatore, gli oneri del proprie-tario incolpevole, l'imputazione degli obbli-ghi di bonifica nel caso di successione traimprese, gli oneri reali e i privilegi specialiincombenti sul sito inquinato in caso d'in-tervento della Pubblica Amministrazione,profili sezionatori del reato di omessa boni-fica, e molto altro. Per meglio inquadrare lequestioni che andremo ad affrontare suc-cessivamente, è però il caso d'operare unasintesi delle fasi salienti del procedimentodi bonifica così come disciplinato dall'art.242 del Codice dell'Ambiente. Il procedi-mento è caratterizzato da tre step principa-li: il primo, sempre necessario, volto adaccertare se vi sia o meno contaminazionedel sito attraverso la verifica del supera-mento o meno dei valori di CSC(Concentrazione Soglia di Contaminazione),e due fasi ulteriori che avranno avvio, una,solo nel caso di accertamento del supera-mento delle CSC, l'altra solo nell'ulterioreipotesi in cui l'analisi di rischio accertasseanche il superamento delle CSR(Concentrazioni Soglia di Rischio).

LE TRE FASI PRINCIPALI - L'articolo 242del Codice dell'Ambiente prevede che alverificarsi di un evento potenzialmentecontaminante, il responsabile di detto

evento, entro 24 ore, deve mettere inopera le misure di prevenzione necessa-rie e ne deve dare immediata comunica-zione alla Pubblica Amministrazione.Successivamente, deve verificare che nelsito non siano stati superati i valori di con-centrazione soglia di contaminazione(CSC), previsti nell'allegato 5 alla partequarta del D.lgs 152/06, ed in tal casoprovvedere al ripristino della zona, dando-ne notizia con apposita autocertificazio-ne, al Comune ed alla Provincia compe-tenti, entro 48 ore dalla comunicazione.L'autorità competente, nei successiviquindici giorni, effettua le verifichenecessarie. Qualora l'indagine prelimina-re accerti, invece, l'avvenuto superamen-to delle CSC, il responsabile dell'inquina-mento ne dà immediata notizia alComune ed alle Province competenti conla descrizione delle misure di prevenzionee di messa in sicurezza di emergenzaadottate. Nei successivi trenta giorni, ilsoggetto inquinante presenta il piano dicaratterizzazione alle Amministrazioni edalla Regione competenti che entro i tren-ta giorni successivi, convocata la confe-renza di servizi, autorizzano il piano dicaratterizzazione con eventuali prescri-zioni integrative. Sulla base delle risul-tanze della caratterizzazione, al sito èapplicata la procedura di analisi delrischio specifica per la determinazionedei valori concentrazioni soglia di rischio(CSR). Entro sei mesi dall'approvazionedel piano di caratterizzazione, il soggettoresponsabile presenta alla Regione i

risultati dell'analisi di rischio e la confe-renza di servizi, convocata dalla Regione,approva il documento di analisi di rischioentro i sessanta giorni dalla ricezionedello stesso. Qualora gli esiti della proce-dura d'analisi dimostrino che la concen-trazione dei contaminanti presenti nelsito è inferiore alle CSR, la conferenza deiservizi, con l'approvazione del documentodell'analisi del rischio, dichiara conclusopositivamente il procedimento. In talcaso la conferenza di servizi può prescri-vere lo svolgimento di un programma dimonitoraggio sul sito. Se, invece, gli esitidimostrano che la concentrazione deicontaminanti presenti nel sito è superio-re ai valori di CSR, il soggetto responsa-bile sottopone alla Regione il progettooperativo degli interventi di bonifica o dimessa in sicurezza, operativa o perma-nente e, se necessario, le ulteriori misuredi riparazione e di ripristino ambientale,al fine di minimizzare e ricondurre adaccettabilità il rischio derivante dallostato di contaminazione presente nelsito. La Regione, acquisito il parere delComune e della Provincia interessatimediante apposita conferenza di servizi esentito il soggetto responsabile, approvail progetto, con eventuali prescrizioni edintegrazioni entro sessanta giorni dal suoricevimento. Ovviamente, in tutte le fasisin qui esposte è necessaria la consulen-za di aziende specializzate - e autorizzatedalle Autorità - nel settore della bonificadi siti contaminati. Come si evince ecome si avrà modo di approfondire, esi-stono varie problematiche legate allabonifica dei siti contaminati, che possonocoinvolgere ed interessare le piccole emedie imprese. Spesso risulta anche dif-ficile, per quest'ultime, riuscire ad orien-tarsi tra la normativa e le varie fasi pro-cedimentali in cui il processo di bonificasi snoda. Nel prossimo appuntamento ini-zieremo ad analizzarne in modo piùapprofondito, una ad una, per dare unquadro globale più chiaro.

STUDIO LEGALE PUTORTÌHa sede a Bergamo

Via Silvio Spaventa, 25Tel - Fax 035 235226

[email protected]

Page 56: Bergamo Economia Luglio 2009

56

Casa, transazioni koIn un anno riduzioni del 20%Il rapporto Ance-Cresme conferma la sofferenza del settore, dove nell'ultimo periodo le compravendite si sono ridotte di un quinto. Gli unici a resistere sono gli hotel

MATTONE&NUMERI

Numero di transazioni immobiliari non residenziali nella provincia

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Uffici 404 479 846 421 481 533 546 551 471

Negozi laboratori e centri commerciali 1.202 998 1.282 996 1.103 1.290 1.064 1.062 1.011

Industra e capannoni 442 592 979 578 719 779 789 777 789

ECONOMIA&BUSINESS

Ist. credito - - - - - - - 14 8

Alberghi - - - - - - - 4 10

Tot. attività economiche (esclusi istituti di credito e alberghieri) 2.048 2.069 3.106 1.994 2.304 2.602 2.399 2.390 2.271

Più che un calo dei prezzi, è l'andamento delletransazioni immobiliari a preoccupare gli operato-ri bergamaschi del mattone. Nell'ultimo periodo lecompravendite si sono infatti ridotte di un quinto,

con il picco massimo nel ramo banche (-44%) per fortunapoco significativo in senso statistico, riguardando 8immobili su un totale di 2.289 vendite non residenziali.Senza casa, il rimedio più ovvio è l'hotel: in effetti è il

settore alberghiero a mostrare i segnali più confortanti,un +145% che potrebbe significare molto, se a sua voltanon fosse limitato a 10 transazioni, contro le 4 dell'annoprima. Questi i principali elementi del mercato bergama-sco, individuati dalla ricerca Ance-Cresme presentata aiprimi di giugno a Milano. Partendo dai soldi, i numeridicono che l'ammontare complessivo dei mutui in provin-cia nel 2008 è pari a 8,3 miliardi di euro complessivi, di

FFoonnttee:: elaborazione CRESME su dati Osservatorio Valori immobili CRESME e fonti varie

Page 57: Bergamo Economia Luglio 2009

57

cui la quota principale, pari al 73%, per l'acquisto di abi-tazioni. Così come registrato a livello regionale e nazio-nale, il volume dell'indebitamento con finalità abitative afine 2008 risulta in crescita rispetto al 2007 (+9%), men-tre le nuove linee di credito accese nel 2008 si sono ridot-te del 20%, e sono stimate in un valore medio per com-pravendita pari a 87.000 euro (era 77.000 euro un annoprima). Cresce anche il livello dell'indebitamento com-plessivo relativo all'acquisto di immobili non residenziali(+10%), che raggiunge i 2,3 miliardi di euro.

RESIDENZIALE - Secondo i numeri Ance, il mercatoimmobiliare di Bergamo presenta una dinamica differen-ziata tra comune capoluogo e città minori. A Bergamo ilmercato ha iniziato a mostrare i primi segnali di incertez-za già nel 2001 (-1%), ma soprattutto nel 2003 e poi nel2005, anni in cui le compravendite di abitazioni si sonoridotte del 14%. Dopo una breve ripresa nel 2006, l'ulti-mo biennio è stato caratterizzato da una nuova frenata,che ha portato il mercato su un numero di transazioniinferiore alle 1.500 unità (-17,1% annuo). Nello stessoperiodo i comuni minori hanno animato il mercato provin-

Variazioni %

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Totale attività economiche - - - - - - - 2.409 2.289

Magazzini 1.836 1.761 2.166 2.193 2.294 2.250 2.418 2.379 1.902

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Uffici - 18,5 76,6 -50,3 14,5 10,7 2,4 0,9 -14,5

Negozi laboratori e centri commerciali - -17,0 28,5 -22,3 10,8 16,9 -17,5 -0.2 -4,8

Industra e capannoni - 34,1 65,3 -41,0 24,5 8,3 1,2 1,5 1,5

Ist. credito - - - - - - - - -44,1

Alberghi - - - - - - - - 143,5

Tot. attività economiche (esclusi istituti di credito e alberghieri) - 1,0 50,1 -35,8 15,5 12,9 -7,8 -0,4 -5,0

Totale attività economiche - - - - - - - - -5,0

Magazzini - -4,1 2.166 1,3 4,6 -1,9 7,4 -1,6 -20,1

Page 58: Bergamo Economia Luglio 2009

58

ciale, con una crescita ininterrotta fino al2006, ma anche in queste aree l'ultimo bien-nio è stato tutto negativo: -3% nel 2007 esoprattutto -20,6% nel 2008. L'ultimo annosegna in maniera assai chiara la fine del cicloespansivo delle abitazioni, con un calo diquasi un quinto anche nel settore pertinenzia-le dei box e posti auto. Il prezzo medio di unaabitazione a Bergamo, nel primo semestre2009, è pari a 2.360 euro al metro quadro; avalori costanti, significa una flessione del4,7% rispetto al 2008. Già lo scorso anno lequotazioni nel comune avevano iniziato ascendere, riprendendo in realtà una tendenzarecessiva registrata nel 2006, ma mentre inquell'anno la domanda nei comuni minori eraancora tale da mantenere alto il prezzo delleabitazioni, dal 2007 anche il dato medio pro-vinciale si avvia verso il ripiegamento su livelli più bassi.

NON RESIDENZIALE - Il segmento non residenziale sipresenta estremamente variabile, con anni di rapida cre-scita e di altrettanto rapido ridimensionamento: nel 2002infatti il mercato, spinto dalle agevolazioni fiscali, segnaun passaggio di scala da 2.000 a oltre 3.100 compraven-dite, con una crescita che riguarda tutti i segmenti di atti-vità. L'anno dopo tutti i settori sono ugualmente caratte-rizzati da una importante riduzione, quasi fisiologica,

delle compravendite. Nel periodo più recente invece, sipossono notare caratteri di crisi strutturale, in quanto conil 2008 il settore registra per il terzo anno consecutivo,una riduzione del numero di transazioni, e un tasso nega-tivo medio annuo del 4%. La maggiore flessione comples-siva nel triennio 2006-2008 riguarda il settore commer-ciale (-7,5% medio annuo), e poi quello terziario (-3,7%),mentre per il comparto produttivo si deve piuttosto parla-re di stagnazione: dal 2005 si è consolidata una capacitàprovinciale di circa 780 transazioni l'anno.

I PREZZI DELLE ABITAZIONI NELLA PROVINCIA

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 1° 2009

Valori correnti

Bergamo 1.650 1.610 1.610 1.650 1.870 2.000 2.220 2.480 2.400 2.470 2.440 2.360

Tot. provincia 1.170 1.170 1.120 1.130 1.400 1.460 1.570 1.610 1.750 1.770 1.740 -

Valori costanti

Bergamo 1.650 1.590 1.540 1.540 1.710 1.770 1.920 2.110 2.000 2.020 1.920 1.830

Tot. provincia 1.170 1.150 1.080 1.050 1.280 1.300 1.360 1.370 1.460 1.440 1.370 -

Variazioni %

Bergamo -7,8 -3,6 -3,1 0,0 11,0 3,5 8,5 9,9 -5,2 1,0 -5,0 -4,7

Tot. provincia -14,6 -1,7 -6,1 -2,8 21,9 1,6 4,6 0,7 6,6 -1,4 -4,9 -

Page 59: Bergamo Economia Luglio 2009

59

ECONOMIA&BUSINESS

Ecco il Dottor Percassi

Il rettore Alberto Castoldi, nel corso delle cerimonie del quarantennale dell'Università, consegnerà all'ex mediano re del mattone una laurea "honoris causa" in ingegneria

LA NOMINA

Centocinquanta milioni di euro a San Pellegrino, 500 adAzzano, 600 a Segrate: immobiliaristi che tengano inpiedi 1 miliardo e passa di investimenti tutti in uncolpo, se ne trovano pochi. Basterebbe questo a lau-

reare Antonio Percassi che, promosso sul campo da geome-tra a ingegnere, aggiunge l'ennesimo tassello a una carriera chesembra inventata da uno sceneggiatore, il mediano che diventapresidente, un calciatore con i piedi per terra capace di creareun impero di moda&mattoni. Il rettore Alberto Castoldi sanci-rà così con il papiro un dato di fatto, ottenuto il via libera dalministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per lalaurea honoris causa in Ingegneria edile: titolo che premia"una tra le personalità - parole di Castoldi - che maggiormentehanno operato per la crescita del territorio". La laureaverrà consegnata in occasione delle celebrazioni per ilquarantennale della fondazione dell'ateneo, che avran-no luogo in settembre. Tra le motivazioni, "oltre allediverse conoscenze tipiche dell'ingegneria edile", sicitano le "capacità eccellenti proprio nella ricerca del-l'innovazione che ha riguardato non solo il profilo pro-gettuale e costruttivo delle sue realizzazioni, ma anchela modalità del loro inserimento nel contesto sociale eambientale, trasformando gli spazi e i luoghi interpre-tando la sfida della modernità". In effetti l'imprenditore,che oggi compie 56 anni, da ragazzo aveva frequentatola facoltà di Ingegneria al Politecnico di Milano, quan-do ormai era titolare dell'Atalanta e aveva già debutta-to in serie A. Ma più che nelle costruzioni, è nel marke-ting che ha trovato l'Eldorado, scoprendo per primo cheanche i consumatori nostrani avrebbero speso piùvolentieri in una location simil lussuosa, tra palmizipedemontani e improbabili luci solari, magari con firmepiù o meno esclusive (Zara e Benetton su tutte) però

offrendo un'immagine ben diversa dai capannoni no-frills cherappresentano tutt'ora l'archetipo del centro commerciale.Lustrini e paillettes, quindi, ma anche un ottimo fiuto per gliaffari, impersonificato dall'attuale business "costruisco-vendo-gestisco". Un vero impero, con una galassia di società "madePercassi": L'Innominato, Immobiliare Fiorita, Edilsongavazzo,Refi, Immobiliare Service Casa, Betulle Fiorite, ecc.. Il modusoperandi è sempre stato lo stesso: compra le aree, ottiene i per-messi, poi edifica, vende il centro commerciale chiavi in mano(Oriocenter è della tedesca Commerz Real AG) e ne mantiene lagestione, riscuote i canoni, promuove le iniziative e via così. Inquesto modo, nel 2008 ha fatturato 600 milioni. Più che in inge-gneria, dovrebbe laurearsi in finanza. Sì, creativa.

Page 60: Bergamo Economia Luglio 2009

Con l'auto elettrica "Ac City" Bergamo va controcorrente

60

Roberto Vezzi, partendo dalla base di una Smart, ha realizzato il primo prototipo di auto elettrica tutta Made in Bergamo, che percorre fino a 100 km al prezzo di un caffé

ECOMOBILITY

ECONOMIA&BUSINESS

Bergamo-Milano, andata e ritorno tutto al prezzo di uncaffé. A metà strada tra il sogno e la realtà, "Ac City"è il primo prototipo di auto elettrica tutta Made inBergamo che può percorrere fino a 100 km con un solo

euro. Il che, tradotto nello spostamento quotidiano casa-lavoro(in media 20, 30 chilometri al giorno), significa spendere la bel-lezza di soli 6 euro di kilowattora al mese. La strada verso il

futuro è stata aperta dal bergamasco, Roberto Vezzi di 32 anni,che partendo dalla base di una Smart, ha realizzato una vera epropria rivoluzione elettrica, ribattezzata "Ac City". La nuovanata ha effettuato il suo primo test qualche settimana fa sullapista del Kartodromo di Franciacorta. Un modello all'insegnadella sostenibilità, sia ambientale che economica perché fa ilpieno di energia elettrica (10 Kwh minimo, massimo 30 Kwh )

Page 61: Bergamo Economia Luglio 2009

61

con un tempo di ricarica che varia dalle 6 alle 7 oree la notte si può attaccare comodamente alla presain garage. Anche economica si diceva perché con iltaglio del 50% sull’assicurazione, l’esenzione dicinque anni del bollo, nessun costo per tagliando,candele, olio e filtro rappresenta un bel risparmio.Difficile parlare di prezzi perchè siamo ancora infase di sperimentazione, tuttavia, Vezzi garantisceche il raggiungimento di una produzione di serie delkit permetterà di ottenere un sicuro vantaggio eco-nomico dalla trasformazione elettrica del proprioveicolo. E’ fuor di dubbio che le auto, equipaggiateall'origine o riconvertite dopo essere state a lungousate con motore endotermico, possono ritrovarenuova vita riproposte con motore elettrico.Tornando alla Smart elettrica, l'esito del test è statobrillante nonostante fosse dotata della più piccola delle moto-rizzazioni previste. Per la Ac City sono previste due motorizza-zioni: 15 kW per la Ac City-base e 25 kW per la versione "per-formance". L’unica nota dolente: l'autonomia della versionebase che, equipaggiata con batterie convenzionali al piombo,si ferma dopo circa 35-40 km in uso urbano. Per le versioni"advanced" e per la già citata "performance" è previsto unpacco batterie al litio in grado di consentire alla piccola Smartdi raggiungere un'autonomia di 100-120 km, da qui "100 kmcon 1 euro". E’ stato questo il motto che ha guidato l'ideatorebergamasco, amministratore di E.v.e srl (electro vehicleseurope), una giovane impresa che opera nel settore dei moto-ri elettrici. Lo stesso Vezzi è responsabile italiano diEcarsnow.org, una community del Web che riunisce, in unsistema open source, tutti coloro (dai proget-ti ai gruppi di acquisto solidale), che inEuropa stanno lavorando sull'auto del futuro.Ac City rappresenta una “rivoluzione elettri-ca“ perchè l'obiettivo a cui si punta è l'omo-logazione di veri e propri kit di trasformazioneelettrici del tutto similari per concezione aquanto già oggi avviene per le trasformazionia metano e gpl. "Tutto ciò potrebbe esserepossibile - ha precisato lo stesso RobertoVezzi - grazie alle nuove normative chehanno eliminato il nulla osta delle casecostruttrici, ma i tempi sono ancora piut-tosto incerti soprattutto per quel che con-cerne il "tavolo tecnico" che dovrà farsicarico dell'omologazione dei componen-ti del kit". A quel punto le possibilità di nuovavita per veicoli meccanicamente finiti maancora in ottima forma per quel che riguardatelaio e carrozzeria saranno davvero interes-santi. Ma per avere un'idea di massima, quan-do si potrà acquistare o riconvertire i veicoli?“Posso dire che - prosegue l'ideatore berga-

masco - siamo in attesa dei decreti che diano indica-zioni sulla componentistica. Non si tratta solo divendere auto elettriche, ma di farlo a prezzi compe-titivi. La ricerca sta lavorando su batterie semprepiù ridotte e performanti. In tutti i casi, la stradaverso l'auto a zero emissioni è gia tracciata" Accantoa Vezzi, per il lancio e la diffusione dell'innovativo veico-lo, ha lavorato Stefano Iorio, responsabile dei progetti disviluppo. "Superato l'ostacolo dell'omologazione -precisa lo stesso Iorio - e con l'aiuto degli ecoincenti-vi, l'auto elettrica potrà trovare un suo spazio".Conclusa positivamente l'esperienza Smart, Roberto Vezzidal prossimo mese dovrebbe iniziare il lavoro per lo svi-luppo di una Volkswagen Golf, rigorosamente elettrica.

I l 4 e il 5 ottobre si terrà a Bergamola mostra "Energia a autoveicoli aemissioni zero". L'iniziativa è

organizzata dal centro di ricercadell'Università di Bergamo. Saranno

esposti i prototipi di veicoli ZEV(Zero Emission Vehicule), le auto-mobili a trazione elettrica, scottere bike elettriche. Una particolareattenzione sarà dedicata anche allamobilità a idrogeno e alle fontisostenibili per produrlo. Il processodi alimentazione sarà dimostratomediante una stazione dimostrati-va basata sulla tecnologia fotovol-taica (energia solare). E' prevista laprova su strada dei veicoli. Lamostra è allestita in Piazza Dante,Bergamo. Un'occasione utile perfarsi una passeggiata e conoscereil futuro della mobilità urbana inchiave sostenibile.

Bergamo: 4-5 ottobre mostra Energia autoveicoli a emissioni zero

Page 62: Bergamo Economia Luglio 2009

ECONOMIA&BUSINESS

62

Orio al Serioil volano del turismo

Nonostante le continue performance dello scalo bergamasco, il turismo a Bergamo e in provincia non decollaIl primo nodo da sciogliere è il collegamento tra lo scalo aeroportuale e la città

INFRASTRUTTURE&TURISMO

"Tutti mi chiedono, tutti mi vogliono, tutti michiedono, tutti mi vogliono": è quello che stasuccedendo al collegamento Orio al Serio -Bergamo. Ci scusiamo, subito, con Gioacchino

Rossini se prendiamo a prestito la celebre aria di Figaro, masembra che a Bergamo tutti si trovino d'accordo sul fatto chela vocazione turistica del nostro territorio è legata allanecessità e l'urgenza di collegare l'aeroporto di Orio al Seriocon "Berghem". Basta rileggere i programmi politici e ledichiarazioni d'intenti sciorinate nelle ultime elezioni, perritrovare questo tema nei propositi elettorali di tutti i candi-tati. Quelli che masticano di politichese direbbero che è untipico caso di convergenza bipartisan. In misura diversa,magari, ma ciascuno di loro ha promesso di raccogliere "lavena" turistica del territorio e ridare appeal ad una Bergamoche a volte dorme, a volte sonnecchia,e solo a sprazzi mostra le sue infinitepotenzialità. "Da tempo i politici localiparlano di potenziare il turismo manegli ultimi 10 anni - aveva dettoZambonelli, consigliere di Ascom per ilturismo, prima delle elezioni - non èstato fatto nulla di veramente efficace.

Ci sono diverse iniziative interessanti ma nessuna fa la dif-ferenza e invece Comune, Provincia e associazioni di cate-goria dovrebbero unirsi e creare un evento davvero impor-tante. Per il futuro c'è chi confida nell'Expo 2015, ma mancaancora troppo tempo e poi ricordiamoci che gli ultimi Expohanno richiamato meno turisti di quanto ci si aspettava". Ilbinomio aeroporto - turismo, ributtato nell'agone politico hastimolato le riflessioni e il confronto tra i candidati per laprovincia, per il comune e molti liste che si sono presentatenei paesi dell'hinterland con un'eco che si è spinto fin fuoriprovincia. E' giunto fino a Milano, negli uffici del grattacieloPirelli. "Noi a quell'aeroporto ci abbiamo creduto - avevadetto lo stesso Formigoni, nel suo tour elettorale di maggio,a Bergamo - anche quando eravamo i soli: ora dobbiamolavorare sul versante delle infrastrutture, visto che è arriva-

Nel 2008 il numero di pernottamenti nella provincia orobica da parte degli stranieri ha registrato un calo di oltre il 18%, passando da 3 milioni e 300 a 2 milioni e 688 mila

Page 63: Bergamo Economia Luglio 2009

63

ta la conferma che i fondi per l'Expo 2015 ci sono tutti".Adesso che tutti sono d'accordo su quello che c'è da fare,bisogna mettersi in pista, far rollare le idee per trovare solu-zioni praticabili per intercettare alcuni dei passeggeri cheogni anno passano per lo scalo di Orio al Serio. Si tratta dimercato importantissimo, perché l'anno scorso, i turisti e gliuomini d'affari che hanno toccato il suolo bergamasco sonostati quasi 6,5 milioni. Numeri alla mano, significa che dopoRoma Fiumicino, Milano Malpensa e Linate c'è proprio l'ae-roporto bergamasco. Stranieri o italiani che siano, che viag-gino per business o leisure poco importa, si tratta di inverti-re la rotta dello scorso anno e non lasciarli volare via tutti.Stando ai dati divulgati dalla Camera di Commercio diBergamo, infatti, basati sulle ricerche fatte dall'UfficioItaliano dei Cambi, confluito nella Banca d'Italia, nel 2008 ilnumero di pernottamenti nella provincia orobica da partedegli stranieri in Italia ha registrato un calo di oltre il 18%,passando da 3 milioni e 300 a 2 milioni e 688 mila. La con-seguenza è stato il calo degli introiti legati al turismo diextraconfine: nel 2007 la cifra guadagnata per le spesesostenute dai viaggiatori stranieri era stata di 245 milioni dieuro, nell'anno appena trascorso, invece, l'ammontare hasubito una flessione dell'11%, toccando i 219 milioni di

euro. Se le diminuzioni valgono in primo luogo per gli stra-nieri nei confronti delle bellezze di Bergamo è oltremodovero che la situazione non è migliore nemmeno per il turismodi "matrice italiana". La percentuale dei viaggiatori italianiche ha scelto la nostra città, i suoi paesi di provincia e le suevalli montane, è diminuito, anche se non vistosamente, del3%. Da un numero di pernottamenti pari a 6 milioni e 915mila nel 2007 a 6 milioni e 763 mila nel 2008. I dati statisti-ci sulla rilevazione delle presenze, raccolti dall'Ufficio I.A.T.di Bergamo nei primi cinque mesi del 2009 mostrano daticontrastanti. In un ipotetico confronto tra Città Alta eBergamo bassa, mentre la prima catalizza un numero sem-pre maggiore di turisti, la seconda arranca. Tra le mura vene-te, a gennaio, si sono contate 2.942 presenze che lo scorsomaggio hanno raggiunto quota 8.324. Se guardiamo aBergamo Bassa, nel primo mese dell'anno si erano contatesolo 1.380 presenze, con un picco (se così si può dire) adaprile di 3.407. La nuova amministrazione provinciale ha pro-messo di tornare a risalire la china e intende farlo proprio apartire dallo scalo bergamasco. "L'aeroporto di Orio al Serio,attualmente al quarto posto in Italia - ha dichiarato EttorePirovano, neo presidente della provincia, - deve consentireal territorio orobico di farsi conoscere. E la magica filiera

Page 64: Bergamo Economia Luglio 2009

64

Lega-Pdl, che governa il Paese, guida la Regione, sarà allatesta della Provincia e in moltissimi comuni, a darci la forzadi non "perdere il treno". Con un'Expo 2015 alle porte sigioca anche la scommessa del futuro turistico bergamasco,perchè rappresenta per Bergamo e le province lombardeun'occasione da non lasciarsi scappare. A proposito di trenie aerei, in molti hanno proposto il collegamento ferroviariodella Stazione FFSS con Orio al Serio. La spesa si atteste-rebbe sui 150 milioni di euro, e anche se lo stessoFormigoni ha confermato che i fondi per l'Expo 2015 ci sonotutti, tra le opere finanziate, almeno per ora, non c'è trac-cia di un possibile collegamento con Orio. Praticamente laRegione non ci mette una lira e i costi sarebbero tutti acarico delle FFSS con buona pace degli enti locali e delle

loro finanze. Tolti i costi di realiz-zazione rimangono quelli per lagestione, in tutti i casi alti e per leferrovie non si può dire che siagrande affare. E poi c'è da stimareil numero dei passeggeri che daOrio potrebbe prendere il treno.Non è così significativo da giusti-ficarne l'uso, perchè questorisponde all'alta capacità ma nonall'alta frequenza. Chi va in aereo,vuole, prima di tutto un collega-mento frequente con la città e, conuna stazione che garantirebbe untreno ogni ora, si andrebbe alle"calende greche". Se guardiamofuori provincia, il presidente delleNord in merito al collegamentoferroviario con Malpensa, nel

dicembre scorso ha dichiarato, senza troppi giri di parole:"contavamo su ben altri numeri". Inoltre ha precisato che"con le attuali 54 corse al giorno il Malpensa Express arri-va a totalizzare 3.000 passeggeri al giorno contro i 6.000auspicati all'atto dell'inaugurazione della tratta". In sostan-za 60 passeggeri a treno. Con questi dati, a Milano, è diffi-cile pensare a collegamenti su ferro con gli aeroporti,immaginiamoci per Bergamo. Rimangono sul tavolo altreipotesi avanzate dagli stessi cittadini, che aprono scenarinuovi: un collegamento con la tramvia della valle Seriana.Un'ipotesi agile, leggera e diretta tra l'aeroporto e la sta-zione, senza passare per la Fiera ma attraverso la zona diPorta sud, il campus scolastico. Linea più breve, tracciatoancora tutto sgombro da edifici che potrebbe costare,

proiettando i costi della TEB e le previsionigià contenute nel piano della mobilità dai30 ai 40 milioni di euro. Dal punto di vistaviabilistico, inoltre, l'attraversamento diPorta sud permetterebbe il collegamentotra due centri della città (Stazione-portasud con Orio), con la possibilità di pensareal prolungamento verso Porta Nuova e CittàAlta. Si avrebbe un asse tranviario "vertica-le" che connette tutti i centri di Bergamovecchia e nuova. Un'ultima propostapotrebbe essere quella di costruire unanuova linea autonoma ma così breve darisultare antieconomica, e in concomitanzaprolungare l'attuale tranvia delle valli, farscavalcare la ferrovia, e unire le due tratte.Per i nuovi amministratori è già tempo discelte. A Pirovano e Tentorio, per ora, l'one-re di "far volare" Bergamo, l'onore arriveràse manterranno fede alla promessa.

O rio - Prosegue il trend posi-tivo del movimento passeg-geri all'aeroporto di Bergamo,

che nel mese di maggio registra unincremento dell'8,5% rispetto adun anno fa. Il raggiungimento dellasoglia di 612.625 passeggeri, 40mila in più di quelli transitati nelmaggio 2008, è il risultato dei valo-ri mediamente elevati di load fac-tor sui voli di linea e conferma lapreferenza accordata dall'utenza alnetwork di collegamenti offerti.Nei primi cinque mesi del 2009 i

passeggeri che hanno volato daOrio sono stati 2.637.630, più 4,4% rispetto al periodo gennaio-maggio 2008. Si riduce invece ilcalo delle merci aeree, che conti-nua a registrare un andamentonegativo come nel resto degliscali italiani per il perduraredella congiuntura economica. Iquantitativi movimentati dai vet-tori courier, pari a 8.319 tonnella-te, sono risultati inferiori del20,4% in confronto all 'attivitàsvolta nel maggio 2008.

Orio a Maggio passeggeriin aumento dell’8,5%

Page 65: Bergamo Economia Luglio 2009
Page 66: Bergamo Economia Luglio 2009

ECONOMIA&BUSINESS

66

You Bergamo?Yes, la nuova city breakIN COPERTINA

Roberto Bonfanti, amministratore unico di Eurovia Srl e a capo della rete di agenzie viaggi AlteVette, presenta un innovativo progetto che aiuterà il nostro territorio a trasformarsi in un polo turistico d'eccezione: "Un modo nuovo di fare turismo"

Scoprire la nostra città con un approccio turisticodiverso, dare il giusto valore al territorio bergama-sco, aprendolo a scenari economici innovativi. E'questo il senso di You Bergamo, un progetto pen-

sato e creato nei suoi dettagli da un intraprendente "selfmade man" seriano. Parliamo di Roberto Bonfanti, dal 2001protagonista nel settore turistico con il marchio AlteVette diEurovia Srl, network di 12 agenzie di viaggio sparse in modocapillare su tutto il territorio locale. Un imprenditore che,seppur nato professionalmente in un contesto diverso comela termoidraulica e le energie rinnovabili, ha trovato nelladiversificazione settoriale nuovi mercati e scenari occupazio-nali per l'area della Valle Seriana. Come? Con un'idea inno-vativa, che verrà lanciata proprio a luglio sul mercato inter-nazionale: proporre Bergamo e il suo territorio con pacchettituristici dinamici ed economici, rendendo l'offerta maggior-mente fruibile a tutti i viaggiatori, di passaggio da Orio alSerio, che ancora non conoscono la nostra città. Così facen-do Bergamo - e tutta la provincia - si trasformeranno in brevetempo, da semplice punto di transito aeroportuale a poloturistico attrattivo di grande rilevanza. La parola chiave è city

ARTICOLO DI LUCA T. BILOTTAPHOTO: LAURA PIETRA

Il nostro è un brand graficamenteaccattivante su cui far convergere,attraverso nuove tecnologie ed innovative politiche di marketing,una serie di pacchetti diversificatichiamati activity break e suddivisi in proposte che spaziano dalla cultura al wellness, passando per la enogastronomia e le auto d'epoca"

Page 67: Bergamo Economia Luglio 2009

67

"L'obiettivo è coinvolgere sul territorio tutti gli operatori di

settore, creando sinergie con i vettori aerei, gli alberghi,

le società di trasporto e, non ultimi, gli uffici del turismo locale"

Page 68: Bergamo Economia Luglio 2009

break, fenomeno internazionale che si può definire una dellenuove frontiere del turismo moderno. "Oramai il normale ruolodelle agenzie di viaggio si sta modificando. Le tecnologie comeinternet - afferma l'amministratore delegato di Eurovia Srl,Roberto Bonfanti - e le compagnie low cost hanno stravolto ilmercato, ponendo il consumatorecome primo tour operator virtualedi se stesso. Dobbiamo renderciconto che, se vogliamo avere futuro,ci si deve trasformare. Si deve avereun approccio assolutamente propo-sitivo, in termini tecnici fare inge-gneria del prodotto e - al contempo- della destinazione turistica".

Una trasformazione radicale?"Si deve capire che, con la crisicongiunturale, il cliente ha modifi-cato le proprie esigenze e noiagenzie dobbiamo modificarci diconseguenza. Anche le localitàturistiche devono adeguarsi conuna filosofia differente. Teniamoconto che una destinazione, alla

fine, non è altro che un brand. Pertanto, tutti gliaddetti ai lavori devono operare per gestire e pro-muovere al meglio questo marchio, su cui far con-vergere i prodotti e le offerte più rilevanti di tuttoil sistema turistico".

In che modo?"Con accordi di marketing e di management riskcon tour operator e compagnie low cost. Il nuovomodo di fare turismo deve coinvolgere tutti glioperatori di settore. Senza dimenticare i vettoriaerei, le società di trasporto e, non ultimi, gliuffici del turismo locale. Proprio questi devonoessere il fulcro delle attività e non semplici cen-tri istituzionali preposti alla mera diffusione delmateriale informativo. Il loro ruolo deve esserepiù diretto e coordinato, in gergo tecnico devonopreoccuparsi della destination managementorganization".

In pratica stravolgere il modus operandidel settore?"Il classico pacchetto di viaggio, che si proponevafino a pochi anni fa, non è morto. Ma ci troviamoa dover fare i conti con un fenomeno nuovo per ilnostro settore. Come detto le nuove tecnologiehanno stravolto tutti gli equilibri e hanno portatoal self packaging: ovvero i turisti prenotano da solii voli e gli alberghi con internet, creandosi auto-

nomamente il tour personalizzato. E' un fenomeno che sta tra-sformando il turismo e il modo di organizzarlo e di venderlo".

Da qui nasce il progetto "You Bergamo"."Esattamente. E' dal 2001 che mi occupo di turismo, precisa-

68

Page 69: Bergamo Economia Luglio 2009

69

"You Bergamo è la divisione incoming di AlteVette, con cui i clienti esteri e italiani prenotando i vari pacchetti sul sito www.youbergamo.com possono anche interagire direttamente attraverso le varieagenzie sul territorio”

mente con il marchio AlteVette. Abbiamo creato una realtàinnovativa sul territorio anche grazie alla grande professio-nalità dei nostri collaboratori, coordinati dal direttoregenerale Angelo Spreafico. Siamo partiti dalla ValleSeriana, precisamente dal mio paese natale Colzate. Inpochi anni abbiamo aperto sul territorio 12 agenzie viaggi,un network esclusivamente territoriale in continua cresci-ta, che si occupa prettamente di turismo globale. Ma hosempre avuto a cuore la mia provincia, volevo fare qualco-sa d'innovativo che potesse dare il giusto valore alle nostrebellissime terre. Così abbiamo creato il marchio "YouBergamo", un progetto realizzato per incentivare turistica-mente - in chiave incoming - la Bergamasca".

Di cosa si tratta?"Come detto, prima era il cliente che si doveva adattarealle proposte di noi operatori turistici, oggi siamo noi adoverci adattare al cliente e al prodotto che chiede. Eccoperché abbiamo pensato: "Abbiamo la fortuna di avere unaeroporto come Orio al Serio che, con il passare degli anni,

ha assunto un ruolo di leadership dei voli low cost. Eppurei turisti esteri, appena scesi dall'aeromobile, si chiedono:"Ma che città è questa? Orio al Serio o Milano?". Così sifinisce per disperdere l'attrattiva di Bergamo, perdendoogni possibilità di trattenere nel nostro territorio le centi-naia di migliaia di nuovi visitatori".

Incanalare i flussi turistici in città, rendendoBergamo non più punto di passaggio?"Esatto, i vettori low cost hanno cambiato la geografia turi-stica. Non si sceglie più la meta per questioni d'interessepersonale, ma sempre più attraverso una spinta economicaed emozionale, cercando di trovare la vacanza a bassocosto fra le destinazioni proposte dalle compagnie aeree.Non vi siete mai chiesti perché Strasburgo o altre cittàmeno note, dove non c'è alcuna attrattiva culturale, regi-strano centinaia di migliaia di turisti l'anno? Allora perchénon aiutare Bergamo ad essere una vera city break? Ovverofavorendo il concetto di shorts breaks, più precisamentedei pacchetti di pochi giorni in cui poter scoprire le bellez-

Page 70: Bergamo Economia Luglio 2009

70

ze architettoniche, culturali ed enogastronomiche dellenostre terre?".

Bergamo, nuova city break: ma come?"Semplice, con You Bergamo. Un brand graficamenteaccattivante su cui far convergere, attraverso nuove tecno-logie ed innovative politiche di marketing, una serie di pac-chetti diversificati chiamati activity break e suddivisi inproposte che spaziano dalla cultura al wellness, passandoper la enogastronomia e le auto d'epoca"

Un nuovo modo per promuovere il territorio."Una proposta innovativa prevalentemente rivolta al mer-cato anglosassone e dell'Est europeo, ma fruibile anchedagli italiani. Sono tantissimi i turi-sti che arrivano dal Sud, con nume-rosi voli di linea che colleganoNapoli, Crotone e Catania con Orioal Serio. E' un modo nuovo di fareturismo a Bergamo, che crea auto-maticamente un indotto economiconon indifferente".

Il tutto coordinato dalla vostrarete di agenzie?

"Esattamente. You Bergamo è la divisione incoming diAlteVette, con cui i clienti esteri e italiani - prenotandoi vari pacchetti sul sito www.youbergamo.com - possonointeragire direttamente attraverso le varie agenzie sulterritorio. Siamo attualmente leader nella Bergamascafra le realtà aperte sia all'incoming sia all'outgoing".

Ma come si struttura un simile progetto?"Abbiamo creato una rete di collaborazioni con vettoriaerei, alberghi, ristoranti, centri benessere e società ditrasporti del territorio. Un modus operandi che ci ha vistigià operativi nel recente passato, quando siamo diven-tati partner tecnici di "TrenoBlu" e della "Strada del vinoe dei sapori Valcalepio". Già con loro avevamo creato

"Internet e le compagnie low cost stanno stravolgendo il mercato turistico, ponendo il consumatore come primo tour operatorvirtuale di se stesso. Noi cerchiamo di adeguarci al mercato proponendo e qualificando Bergamocome city break internazionale"

Lo staff di AlteVette

Page 71: Bergamo Economia Luglio 2009

delle visite tematiche e dei pacchetti ad hoc. Oraabbiamo esteso a tutte le altre realtà del territorioquesta formula di marketing".

Un progetto di grande respiro, che sta richie-dendo ingenti risorse economiche. Non avetepensato di coinvolgere anche le istituzioni delterritorio?"Ne stiamo parlando, ovviamente siamo aperti a qual-siasi contatto. Il nostro è un progetto privato, ma confinalità che toccano pure la sfera pubblica. Siamoaperti anche a contatti con soggetti privati, già ope-rativi sia nel settore turistico sia in altri comparti.Non abbiamo alcuna velleità d'esclusiva".

Un po' come ha fatto lei: dalla termoidraulica alturismo."Vero. Ho iniziato l'avventura imprenditoriale affian-cando mio padre Andrea nell'azienda di famiglia, laTermoidraulica Bonfanti. Un'attività storica diColzate, nata nel 1958 e cresciuta con il passare deglianni, a tal punto che ci siamo inseriti anche nel com-parto delle energie rinnovabili e della distribuzione digas metano ed energia elettrica con Italian Energy.Naturalmente il settore turistico mi ha sempre appas-sionato. Per questo motivo è nata AlteVette e, l'ulti-mo tassello, You Bergamo. Un progetto in cui - ribadi-sco - credo molto, perché può essereun’importante risorsa per i nostri territori".

Di sicuro siete una delle rarissimerealtà che assume personale, per lomeno in Val Seriana."E' vero. La nostra Valle sta attraversandoun periodo di crisi non indifferente, un cal-vario iniziato qualche anno fa nel ramotessile e ora arrivato a livelli di criticitàimpensabili. Certamente con You Bergamopossiamo offrire nuove opportunità occu-pazionali al nostro territorio in difficoltà.Con AlteVette lavorano già oltre 30 perso-ne, fra dipendenti e collaboratori. Siamoin continua crescita ed entro il 2011vogliamo arrivare a quota 15 agenzie sulterritorio. Del resto il mio obiettivo è dareun modesto contributo occupazionale,dando nuovi posti di lavoro ai bergama-schi, grazie ad AlteVette e You Bergamo.Solo rimboccandoci le maniche ed inve-stendo pesantemente - come stiamofacendo - si possono raccogliere i fruttinel medio periodo, superando quella crisicongiunturale che ci coinvolge".

71

L a società Eurovia Srl, creata daRoberto Bonfanti, ha lanciatonel febbraio 2001 il brand

AlteVette. Un innovativo network diagenzie viaggio ubicate esclusiva-mente nel territorio bergamasco perprecisa scelta strategica. Strutturatocon un team di collaboratori esperticon un know-how nel settore conso-lidato da decenni, AlteVette si avvaleinoltre di corrispondenti presenti intutto il mondo, garantendo così aipropri clienti un ottimo rapporto qua-lità-prezzo. Attualmente Eurovia Srl èpresente in provincia di Bergamo con12 agenzie, alcune delle quali neiprincipali comuni della Valle Seriana(Albino, Cene, Clusone, Colzate,Nembro, Ponte Nossa) e per l'interaprovincia (Dalmine, Torre Boldone,

San Paolo d'Argon, Stezzano). Dasegnalare anche la sede di Bergamo- in via Sant'Alessandro 42/c - e l'uf-ficio dedicato all'incoming all'aero-porto di Orio al Serio. L'obiettivo è laprogressiva apertura nel biennio2010/2011 di altre agenzie viaggio(per un totale di 15) che porterannocosì AlteVette ad essere il principa-le "gruppo di riferimento" per i flussituristici italiani e stranieri in transitonella nostra provincia. Tra le iniziati-ve più importanti, realizzate negliultimi anni, vi è la collaborazionecon l'Associazione F.T.I. - FerrovieTuristiche Italiane promotrice dell'i-niziativa "TrenoBlu" - Treni Turisticiper il Lago d'Iseo e quella con l'as-sociazione "Strada del Vino e deiSapori della Valcalepio".

Network bergamasco,con copertura internazionale

L’agenzia di via Sant’Alessandro a Bergamo

Page 72: Bergamo Economia Luglio 2009

72

Still Alluminio, tecnologiaal servizio della tradizione

La storica azienda di Brembate Sopra - leader nella produzione e posa dei serramenti - si racconta. Dal presidente Aldo Baldi, il testimone è passato ai figli Giuseppe, Gianni e Nadia

TOP BUSINESS

La parola d'ordine è investire. Una scelta che permolte aziende potrebbe apparire come una chime-ra, è invece semplice normalità per la StillAlluminio Serramenti, una realtà nata nel 1978

dal cuore imprenditoriale di Aldo Baldi. Ora i tempisono cambiati: da quando il "self made man" bergama-sco è andato in pensione, infatti, la carica di ammini-stratore unico è passata nella mani dei figli. Scusateci,parlare di pensione è un affronto, la presenza ed espe-rienza del presidente Baldi rimane tutt'ora un cultdell'azienda di Brembate Sopra. Ogni mattina,anche superati i 65 anni, la sua sveglia punta allostesso orario e il "tam tam" rimane il medesimo.Passione, sicuramente, ma anche voglia d'inse-gnare e volontà d'essere un esempio per le futuregenerazioni. Ne parlano fieri i figli Giuseppe(responsabile di produzione, assieme al fratelloGianni) e Nadia, amministratrice dell'impresa."Inizialmente - affermano all'unisono -, l'aziendadi famiglia si chiamava MGM (Montaggi GeneraliMetallici), solo nel 1987 siamo diventati Still

Alluminio Serramenti. Abbiamo cambiato sede, ora laparte produttiva si trova a Brembate Sopra, mentre loshow-room è stato aperto a Mozzo. Dopo aver imparatol'arte dei posatori - facendo anche alcune esperienzeall'estero, complice ancora mio padre -, abbiamo decisodi effettuare il salto di qualità. Da semplici artigianisiamo diventati una vera e propria impresa produttiva,con una mentalità proiettata al futuro e un know-howfondato sull'esperienza e sulla tradizione".

ARTICOLO DI GIORGIO CHIESA

"Abbiamo investito - affermano i figli -in due macchinari d'ultima generazioneGrazie a questa apparecchiatura ottenere il "bollino di garanzia" sarà molto più immediato. Con un annod'anticipo, siamo pronti ad accoglierela normativa CE"

AZIENDE

Page 73: Bergamo Economia Luglio 2009

73

Di futuro parlano anche le vostre recenti scelteimprenditoriali."Il cliente - continua Giuseppe Baldi - ha bisogno di duefattori: velocità e qualità. Come detto, il nostro gruppoha scelto di specializzarsi non solo nella posa, ma anchenella costruzione vera e propria del prodotto. Riusciamocosì a occuparci di una moltitudine di progetti che spa-ziano dagli infissi ai serramenti, passando per le vetra-te, le vetrine, le porte, i portoni, le persiane, le tende dasole e le zanzariere. Anche questa è innovazione, garan-tire alla committenza un pacchetto completo, senza sor-prese. Dopo il sopralluogo preliminare e la valutazionedel lavoro, ci mettiamo in moto con le sole nostre forze.Nessun'altro interverrà in alcuna fase della produzione eposatura".

Mentre, per quanto concerne la qualità?"Abbiamo investito in due macchinari d'ultima generazio-ne (grazie ai consigli dell'amico Lazzaro Impagliatelli diEmmegi). Non abbiamo risentito della crisi, al contrario,pensiamo di essere un'azienda al passo coi tempi. Lo dico

per una semplice ragione: dal 2010 sarà presente l'obbli-go di certificazione CE per tutti i serramenti. Se prima -come naturale che fosse - poteva capitare che non tutti inostri prodotti fossero perfetti fino all'infinitesimo di mil-limetro (con conseguenti scarti di lavorazione), grazie aquesta apparecchiatura ottenere il "bollino di garanzia"sarà molto più immediato. In poche parole, siamo prontiad accogliere la nuova normativa con un anno d'anticipo".

Come funzionano queste macchine d'ultima genera-zione?“Sono macchinari a controllo numerico, che collegati tra-mite un cavo di rete, acquisiscono dall'ufficio tecnico levarie lavorazioni da effettuare. Essendo macchine gestiteda un computer, hanno un margine di errore relativamentebasso, unitamente a una qualità di lavorazione ottimale.Grazie a un dispositivo palmare che percepisce tutti i datie le varie fasi di lavorazione (con possibilità di controllaree archiviare in qualsiasi momento la qualità del progettoin lavorazione), possiamo rilasciare i dati sensibili allacertificazione dei nostri serramenti".

Da sinistraGiuseppe assime al padre Aldo Baldi, la sorella Nadia e il fratello Gianni

Page 74: Bergamo Economia Luglio 2009

74

E il marchio CE?"Adesso viene il bello. Dopo la lavorazione e l'archiviazione, èpossibile stampare le etichette CE dedicate alle tipologie diprodotto delle commesse. Queste saranno da allegare aidocumenti che il serramentista dovrà consegnare ai suoiclienti finali. Ma non è finita qui. Le macchine, infatti, sono inrete. Questo vuol dire che il committente può guardare le fasidi lavorazione sul suo computer e accorgersi in tempo realedello stato di produzione del suo prodotto. Prima la marchia-tura avveniva manualmente, ora è quasi un lavoro di squadranel quale partecipa anche il cliente finale".

Con queste tecnologie sembrerebbe che chiunquepossa fare il vostro lavoro."Grazie a questo nuovo sistema, riusciamo ad avere molto piùcontrollo. Con la stessa qualità, la nostra produttività si èinnalzata vertiginosamente. Tuttavia non è così semplice.Qualsiasi lavorazione e prodotto richiedono delle solide cono-scenze di base, unitamente allo studio delle caratteristiche

Page 75: Bergamo Economia Luglio 2009

75

del luogo dove il prodotto stesso verrà installato. Se da unlato la velocità è aumentata, dall'altro è divenuto fondamen-tale avere molta flessibilità, una caratteristica che si imparasolamente con anni di lavoro alle spalle".

Con flessibilità intendete anche avere un ampio venta-glio di mercato?"Passiamo dal privato al pubblico, senza distinzioni. Non cinascondiamo dietro a un dito, i nostri lavori sono di altissimaqualità e necessitano di un interlocutore serio ed affidabile.Dove c'è un affare dal punto di vista commerciale, imponiamoil rispetto della normativa in tutte le sue componenti, daimateriali alla sicurezza. Solo per fare due esempi, cisiamo occupati di alcune importanti aziende a livelloeuropeo e di diverse ville in Costa Azzurra. Questo facapire come la nostra filosofia sia poliedrica ed adatta-bile a qualsiasi tipo di esigenza".

La vostra grande intraprendenza è il risultato diuna struttura aziendale snella?"Siamo affiancati da un team di operai specializzati e daalcuni artigiani che si occupano della posatura.Abbiamo una mentalità da PMI e un cuore da micro

impresa, lo dimostra la passione con cui mio padre segue ogniaspetto dell'azienda".

Siete sicuramente una PMI fortemente proiettata nelfuturo. Avete in cantiere altri investimenti?"Per il momento vorremmo stabilizzarci con questa struttura.Ciò non significa che dobbiamo sederci sugli allori, ma chebisogna sempre guardare avanti perché non si finisce maid’imparare. Siamo addirittura in anticipo sul futuro, tuttaviacrediamo che solo con la lungimiranza si possano raggiunge-re risultati soddisfacenti. E' quello che ci ha insegnato nostropadre, ed è ciò che tramanderemo ai nostri figli".

"Il cliente - afferma Giuseppe Baldi - ha bisogno di due fattori: velocità e qualità. Per queste ragioni la nostraazienda ha scelto di specializzarsinon solo nella posa, ma anche nella costruzione del prodotto finale"

Page 76: Bergamo Economia Luglio 2009

AZIENDE

76

Page 77: Bergamo Economia Luglio 2009

"Siamo partiti dalla tradizione del maestro HiroshiShirai, ora siamo pronti per aprire un innovativocentro fitness-wellness". L'affermazione - quan-tomeno originale - è frutto di una riflessione di

Alberto Gamba, primogenito della famiglia che da oltre 25anni investe negli "Health & Sport Clubs" più conosciuti dellacittà. "Mercoledì 17 giugno, infatti, sono partiti i lavori per lacostruzione del nuovo Sportpiù di Curno. Si troverà proprio alleporte d'ingresso del paese - in via Enrico Fermi -, subito dopo ilpassaggio a livello. Sarà una struttura di ben 5mila metri qua-dri coperti e diventerà il club riferimento per tutto il Nord Italia".L'ennesimo tassello di una storia imprenditoriale di successo,parliamo della famiglia Gamba che in questi ultimi vent'anni hacostruito un business significativo a Bergamo nel campo del fit-ness e del wellness. Un'avventura iniziata complice - comedetto - Hiroshi Shirai, il primo maestro (arrivato in Italia) nel-l'arte del karate di stile shotokan . Ma procediamo con ordine:cosa centra il misterioso giapponese con la nostra città? Perrispondere a questa domanda bisogna fare un passo indietro.Precisamente al 1968, anno durante il quale il giovane DarioGamba (padre di Alberto, Luca e Renato e già cintura nera dijudo), affascinato dalla maestria e dalla classe della nuovadisciplina che stava avanzando a Milano, decise assieme a ungruppo di cari amici di aprire la prima palestra a Bergamo perpraticare il karate: la "Yamato Damashi". Per quanto stranopossa sembrare, è proprio questa l'origine di quello che, nel1981, sarebbe diventato il primo centro Sportpiù di via SanBernardino. Le stesse radici che Alberto Gamba - responsabilemarketing del gruppo - vuole sottolineare con forza fin dallebattute iniziali. "Tutte le nostre attività sportive partono da qui.

Il karate a Bergamo è stato portato da un'idea di mio padre.La prima palestra aprì in via Sant'Orsola proprio alla fine deglianni '60, un periodo durante il quale io e i miei fratelli, inveceche andare in oratorio o al campo da calcio, eravamo obbligatida nostro padre a passare il tempo libero praticando arti mar-ziali. Ora, assieme a loro, sono pronto per aggiungere un altrotassello prestigioso, grazie alla nuova sede di Curno. Sarà dinuova concezione, composta da un'area verde di 33mila metriquadri. Non verrà risparmiata un'ampia zona per gli svaghiestivi, oltre ai campi da tennis (fruibili in tutte le stagioni) avràal suo interno innovative aree per il wellness e una grandezona termale di 500 metri quadri. Non solo, ci sarà una parteriservata alle arti marziali e agli sport di combattimento.Inoltre, sarà costruita una palestra in acqua per sole donneoltre ad altre piscine coperte e scoperte per il nuoto e il tempolibero. Dopo otto anni passati dietro alla burocrazia, ce l'ab-biamo fatta. Ancora un anno e saremo pronti per regalare aBergamo il primo club ecosostenibile".

Un regalo che nasce da una filosofia aziendale moltoparticolare. In che modo le arti marziali hanno influen-zato la vostra vita?"Oltre al divertimento, queste discipline - ribadisco il termine"disciplina", da non confondere con sport di combattimento - cihanno insegnano uno stile di vita sportivo, attraverso il quale lapersona impara a rendersi conto della propria forza e a gestiremeglio il proprio corpo. Questa particolare consapevolezza t'in-segna anche ad avere grande rispetto per chi ti sta di fronte, sianel combattimento che nella vita di tutti i giorni. E' una passio-ne di famiglia, sono gli stessi valori che hanno poi portato mio

ARTICOLO DI GIORGIO CHIESA

77

Centri Sportpiù,il business del fitness

Dagli albori del 1968 - con una palestra di arti marziali -, conoscono il massimo splendore negli anni '90. Sono i famosi "Health & Sport Clubs"della famiglia Gamba, pronti a celebrare l'ennesimo successo: l'apertura della nuova palestra di Curno da 5mila metri quadri coperti

SPORT&AFFARI

Page 78: Bergamo Economia Luglio 2009

padre Dario ad insegnare le arti marziali anche in altre palestrecomunali e private, fino all'arrivo degli anni '70".

Cosa successe in quel periodo?"Mio padre iniziò a fare gare di karate in tutto il mondo, entrandoanche nella nazionale e vincendo più volte il campionato italiano.Grazie alla sua passione, ebbe la possibilità di viaggiare molto edi entrare in contatto con punti di vista diversi, vale a dire con pro-prietari di alcune palestre europee e americane di nuova conce-zione. Proprio grazie a questi contatti arrivò l'ispirazione. Questepalestre non erano semplicemente sale dove fare arti marziali,ma veri e propri centri sportivi per la cura del corpo, nei quali allapratica della disciplina si univa anche una zona composta daattrezzi per il potenziamento della massa muscolare. Erano glianni del mito di Arnold Schwarzenegger, tanto per intenderci".

Quindi - al ritorno da uno dei viaggi - suo padre decide diaprire il primo centro sportivo poliedrico. Vale a dire unluogo che univa le classiche sale di arti marziali ad alcu-ne macchine per il body building."Esattamente. Nel 1981 fu aperta la nostra prima palestra in viaSan Bernardino, composta da un paio di sale. Una dedicata allearti marziali, l'altra all'aerobica di Jane Fonda. Sempre lì, qualcheanno dopo, cominciammo ad avere le prime macchine per il bodybuilding, unitamente alla prima piscina dedicata non solo al nuoto,ma anche all’acqua-gym (altra eredità americana).Successivamente, arrivarono i centri di Curno (nel 1989), di via 24Maggio trasferitosi poi in via Baioni, di Zingonia, di Cenate Sotto(quattro anni fa) e - da marzo di quest'anno - la palestra per soledonne nel centro di Bergamo, limitrofa al Coin (Area Donna, n.d.r.)".

Dato lo sviluppo aziendale che avete avuto, ci verrebbeda dire che suo padre ha avuto un'intuizione geniale."Il percorso non è stato così semplice. Nel corso degli anniabbiamo dovuto vincere alcune "barriere" culturali, non tutte lenovità vennero accolte allo stesso modo. Ad esempio, quandoiniziammo ad importare le prime macchine per il fitness (tapisroullant, bike e step), - cioè per l'allenamento cuore polmoni -proprio quest'ultime vennero chiamate le "macchinette per lesignore". Quello che le persone non sapevano è che stavaavvenendo un grande cambiamento. Da palestra per il bodybuilding (cioè semplice costruzione del corpo), iniziammo adiventare un vero e proprio centro fitness-wellness, vale a direun luogo dove ritrovare l'armonia con il proprio corpo".

Diciamo che siete stati i precursori italiani di unanuova formula imprenditoriale."Non la chiamerei in questo modo, per noi non è mai stata una"formula", ma una passione personale. Tantissimi imprendito-ri, negli anni '90, ereditarono la moda di aprire centri fitness acatena. Il pensiero comune era che fosse un sistema veloceper fare soldi. Però, come spesso accade, queste impresecostruite "per business" fallirono alla stessa velocità con cuivennero concepite. Ancora oggi, in Italia, il quadro dell'indu-stria del benessere è tutt'altro che roseo".

Si riferisce alla crisi economica globale?"Non solo. La crisi ha messo in luce molti aspetti che sarebbe-ro rimasti sommersi in tempi normali. L'Italia, con 6mila pale-stre per il fitness, è seconda nella graduatoria mondiale comenumero d'impianti, dietro solo agli Stati Uniti. Il problema è

che siamo terz'ultimi come utilizzatori, con alle spallesolamente Grecia e Malta (fonte ISTAT, n.d.r.). Questovuol dire che - negli anni passati - c'è stata una specu-lazione notevole, che inizia a presentare il suo contoproprio in questo periodo. Basta guardarsi intorno pervedere che le palestre stanno chiudendo. Ad aggrava-re la situazione, ancora oggi nessuno promuove l'atti-vità fisica come stile di vita".

Dunque cos'è che fa la differenza?"Sicuramente la componente umana. Per questo inostri istruttori seguono un percorso formativo interno.Ci teniamo che siano buoni e preparati professionisti.Sono loro a fare la differenza, come per ogni piccola emedia impresa, la nostra filosofia è fidelizzare il clien-te attraverso la qualità del servizio, per farlo sentire acasa. Con la nostra mentalità, se paghi un abbona-mento e non vieni in palestra, sei un cattivo cliente. Permolti altri, invece, è un risparmio di acqua calda (ioquesti li chiamo "centri affitta attrezzi"). Non vogliogiudicare nessuno, ci tengo solo a ribadire che nonsiamo una multinazionale del fitness, ma un’aziendafondata sulla passione".

78

Dario Gamba

Page 79: Bergamo Economia Luglio 2009
Page 80: Bergamo Economia Luglio 2009

Gli appassionati di tennis e di molti altri sport se nesaranno già accorti. Gli atleti che calcano le sceneinternazionali del Ventunesimo secolo hanno unacapacità di recupero straordinaria, che ha del mira-

coloso. Sintomo di un aspetto nutrizionale e di una prepara-zione atletica curata nei minimi dettagli, certo, ma anche diqualcosa in più. Non è come state pensando, non vogliamointendere né doping né altre pratiche illeci-te. Al contrario, quello che va da anni prati-cando la dottoressa Maria Conforti è un"recupero tramite guarigione" e non unasemplice "eliminazione del dolore". Lo stru-mento adottato? Il laser. Proprio così, nellospecifico il laser di ultima generazione -chiamata FP3 System - ha curato i fastidi dinumerosi illustri sportivi: Alberto Tomba,Carlton Myers e, più recentemente, ZlatanIbrahimovic, Roger Federer e Rafael Nadal."L'FP3 - afferma la dottoressa Conforti - èuna terapia fisica che si presta particolar-mente a risolvere i problemi dello sportivo,quindi tendiniti, lesioni muscolari e patolo-gie da sovraccarico in generale, come lalombalgia. Questa tecnologia è nata aBergamo nel 1982 da un progetto della"Elettronica Valseriana". Arrivata aBergamo, nel 1984, ho iniziato subito adapprezzarne le potenzialità, mi si è letteral-mente aperto un nuovo mondo. Da allora,anche grazie al supporto dell'ingegnere

Giannino Algeri (con il quale collaboro dagli anni '90), abbia-mo fatto passi da gigante in termini di applicazioni e risultati".

Quindi questa innovativa tecnologia è nata a Bergamo?"Non solo, si è anche sviluppata nella nostra città.Attualmente, le novità della laser terapia partono daBergamo. Personalmente, ho avuto modo di usare tutte gli

AZIENDE

80

Laser terapia, un'invenzionetutta bergamasca

Una tecnologia nata a Bergamo nel 1982 da un progetto di "Elettronica Valseriana" e divulgata oltre confine dalla dottoressa Maria Conforti

TECNOLOGIA&MEDICINA

La dottoressa Maria Conforti silaurea in Medicina e Chirurgiaall'Università di Parma nel 1981.

Tre anni dopo si specializza inFisioterapia sempre all'Università diParma. Dal 1981 al 1983 è assistentenel reparto di Ortopedia di Fidenza (PR).Nel 1985, ottiene un diploma universita-rio triennale presso l'Università diMarsiglia C.E.D.A.T. in agopuntura cine-se. Nel 1987, consegue un'ulteriore spe-cializzazione in Medicina dello Sportpresso l'Università di Pavia. Nel 1991, èaiuto di recupero e rieducazione al pre-sidio di Piario dell'U.S.S.L. n.25, appenadopo specialista ambulatoriale inMedicina dello Sport dell'A.S.L. di

Bergamo, dove si è occupata di valuta-zioni funzionali con metodica isocineti-ca e con pedana di Kisler. Nel 1999,consegue un diploma di Podologiapresso l'Università di Bologna, IstitutiRizzoli. Nel 2001, scrive il capitolo sullalaserterapia del Libro della U.T.E.T. delprof. Valobra di Torino e nel 2003 scri-ve il libro "Il Laser Nd:Yag", edito daEdizioni Martina. Nel 2009 frequentaun Master in Podologia dello Sport alGemelli di Roma - Università del SacroCuore -, oltre a un Master in Ecografiamuscolo scheletrica presso l'IstitutoRizzoli di Bologna. E' presidente dellaIALT (International Association LaserTherapy) dal 2008.

Conforti, dal 1981 nel campo della medicina sportiva

Page 81: Bergamo Economia Luglio 2009

81

La dottoressaMaria Conforti

Page 82: Bergamo Economia Luglio 2009

82

apparecchi laser - dal 96 ad oggi -, credo di potermi definireun'esperta in materia. La metodica, infatti, è poco nota oltreo-ceano (in particolare negli Stati Uniti). Gli americani sono restiiad accogliere le novità che arrivano dall'estero. Meglio così,anche grazie a questo atteggiamento ho avuto la possibilità dicurare in Italia moltissimi sportivi anche americani , accre-scendo notevolmente la mia esperienza".

Una domanda da profani: questi laser sono sicuri?"Si, non è più possibile provocare ustioni o coaugulazioni di ema-tomi, perchè non si hanno più alti riscaldamenti cutanei. Gliapparecchi laser d'ultima generazione sono certificati sec. (diret-tiva europea 93/42) e registrati al Ministero della Salute. Leapparecchiature, infine, sono in via di certificazione alla Food andDrug Administration (FDA, n.d.r.). Questo significa che - entrobreve - saranno classificate come veri e propri dispositivi medici,un riconoscimento che lancerà i laser oltre i confini europei".

E' una metodica da usare isolata?"La tecnologia FP3 s'inserisce sempre in un percorso riabilita-tivo. Oggigiorno, lo sportivo è studiato in tutti gli aspetti, anchequelli metabolici e nutrizionali. Il segreto della medicina spor-tiva, quindi, diventa la rapidità di diagnosi e la somministra-zione di cure adeguate. Il concetto di riposo totale è sparito,ora si parla di riposo relativo: in tre giorni il paziente dev'esse-re in grado di svolgere pienamente l'attività agonistica. Laradiazione laser - ad esempio - è ben abbina-bile all'agopuntura".

Entrando più nello specifico, come agi-sce la radiazione laser?"In breve, la radiazione laser ha effetto foto-fisico. Con questo intendiamo un effetto antal-gico nella terapia del dolore (agendo sui recet-tori del dolore) e un effetto antiinfiammatoriofavorendo la cicatrizzazione e la guarigionedel tessuto muscolare, tendineo e articolare".

Quali sono i campi d'applicazione dellaser?"Con il laser si curano dalle tendiniti dellemamme che tengono in braccio il loro piccolo,al tendine d'Achille di un marciatore. Oppureuna sofferenza cervicale (come il colpo di fru-sta), o una lombalgia, una lesione muscolare,una fascite plantare, una epicondilite, l'artro-si e molto altro ancora".

Ci sembra di capire che non si occupasoltanto di sportivi d'alto livello."Nel mio studio in Bergamo arrivano sportivi,ma anche anziani che non praticano assoluta-mente attività agonistica. Sono comunque

prevalentemente una riabilitatrice sportivo e, in particolare,seguo il calcio, l'atletica e la danza. Avevo bisogno di uno stru-mento che accelerasse i risultati e che allo stesso tempo fossemaneggevole e sicuro. Approfondendo gli studi sulla radiazio-ne laser, sono diventata presidente della IALT (InternationalAssociation Laser Theraphy, n.d.r.), un'associazione nata nel2001 per promuovere la ricerca sperimentale della laser tera-pia nei vari rami della medicina".

Concludendo, come mai questa tecnica di cura non èpromossa dai mass media?"Abbiamo curato poco l'immagine e io, in particolare, ho lavo-rato tanto, non potendo dedicare abbastanza tempo alla scrit-tura di articoli in letteratura. Infatti, si trovano ancora pubbli-cazioni sulla laserterapia a bassa potenza, attualmente supe-rata dall'alta. Le novità della terapia fisica, inoltre, sono prin-cipalmente italiane e - nel caso della laserterapia - bergama-sche. Inoltre, vorrei sottolineare il fatto che non basta averel'apparecchiatura per poter curare in modo adeguato. Il requi-sito fondamentale è quello di porre una diagnosi corretta,avvalendosi di moderne strumentazioni e della collaborazionedi colleghi. E' fondamentale seguire dei protocolli di tratta-mento che la IALT regolarmente diffonde. Infine, è ancora ilbuon rapporto medico-paziente che permette di capire chiabbiamo di fronte, così da offrirgli le cure più adeguate e,magari, anche un sorriso".

L' ingegnere Giannino Algerisi laurea in Ingegneria elet-tronica nel 1977 al Politecnico

di Milano. Nel 1988 partecipa al pro-getto di realizzazione del primo lasera Nd:YAG defocalizzato per la terapiafisica. L'anno seguente partecipa alprogetto di realizzazione del primolaser a semiconduttore ad alta poten-

za e nel 1995 alla costruzione del dis-positivo ad alta potenza e doppia lun-ghezza d'onda. Successivamente, dal1998 al 2002, è curatore del laser atripla lunghezza d'onda, in corso dibrevetto per la terapia fisica. E' coau-tore del testo "Il Nd:YAG e la terapialaser ad alta energia" - edito daMartina - e del "Trattato di MedicinaFisica e Riabilitazione, a cura diGiorgio Nino Valobra", edizioni UTET.Inoltre, è autore di pubblicazioniscientifiche relative alla laser terapiaad alta energia, oltre ad essere statopresidente della IALT, fino al 2007.Sempre dal 2008, è titolare di setteimportanti brevetti relativi alle tec-nologie di trasferimento di energialaser dei tessuti. Attualmente èamministratore unico della "TouchLife Rehab",con sede a Bergamo.

Algeri, l'ingegnere al servizio dello sport

Page 83: Bergamo Economia Luglio 2009
Page 84: Bergamo Economia Luglio 2009

RUBRICHE

84

Tennis Vip 2009,il galà dei record

Ad un passo i 500 mila euro di raccolta benefica in sei anniGiovanni Licini, anima della manifestazione: "Una grande emozione, ringrazio tutti gli amici che ci hanno aiutato ad ottenere questo traguardo"

ARTICOLO DI LUCA T. BILOTTAPHOTO: FOTO SAN MARCO

SOLIDARIETà&SPORT

Non si poteva che chiudere con una grande festa il TennisVip edizione 2009. Alla Fiera di Bergamo, infatti, un par-terre di grande livello ha accompagnato la cena di galaconclusiva della manifestazione tennistica benefica.

Venerdì 12 giugno scorso, infatti, i riflettori sono stati puntati sututti i vincitori delle varie categorie, oltre agli illustri ospiti che sisono mescolati ai 500 invitati presenti all'evento. Da segnalare,inoltre, il grande concerto per 2.000 persone con il sound classicodell'orchestra Bagutti, diretta magistralmente dal maestro FrancoBagutti, e il pop dei Camaleonti. Uno spettacolo - realizzato il gior-no precedente, al centro sportivo M. Mongodi di Cividino - conclu-sosi con un'asta che ha messo in palio le maglie atalantine diBellini e Manfredini e quelle milaniste di Seedorf, Ambrosini eBeckham. L'ultimo atto della manifestazione però, come recita latradizione, è stato il galà Vip con raccolta benefica agli Amicidell'Oncologia della Valle Seriana e Valle Cavallina. Una serata,dicevamo, che ha visto primeggiare - ancora una volta - la solida-rietà, ascoltando totalmente quanto richiesto, ben 365 giorniprima, da Giovanni Licini, organizzatore della kermesse e vice-presidente dell'Accademia del Tennis: "Non lasciateci soli". E cosìè stato. L'ultimo atto del Vip 2009 (18° Trofeo Achille e CesareBortolotti, 3° Torneo Giacinto Facchetti, 1° Trofeo Lodauto

Page 85: Bergamo Economia Luglio 2009

85

Mercedes), si è rivelato un inno all'abbondanza, un successo a molti zeri a dispetto della crisi. Numeri da capo-giro: non solo per i 300 partecipanti in 20 giorni di torneo, ma soprattutto per le 11 mila presenze che hannoanimato il centro sportivo Mario Mongodi di Cividino, allietate dalle proposte enogastronomiche di ChiccoCoria, chef del ristorante “Del Moro” di Bergamo. Un vero e proprio trionfo della solidarietà, con un parterreregale. Un appuntamento che ha assunto tratti politici, con i debutti istituzionali del nuovo sindaco diBergamo, Franco Tentorio ("M'impegno a stare vicino alla manifestazione", ha proclamato) e del neo-presi-dente della Provincia, Ettore Pirovano ("A tennis non sono capace di giocare, ma in politica - per fortuna - è

tutto diverso"), senza dimenticare l'u-scente Valerio Bettoni, attuale pre-sidente del Coni ("Il Vip è un'istituzio-ne"). "Quest'anno non posso che rite-nermi soddisfatto - ha commentatoGiovanni Licini, mente, braccio eanima del torneo -, abbiamo raggiun-to un traguardo storico. Sarò ripetiti-vo, ma devo nuovamente ringraziaretutto lo staff dell'Accademia delTennis e tutti gli amici che hanno datoun contributo fondamentale nel ren-dere questa manifestazione ognianno più bella. L'edizione della mag-giore età - la diciottesima - è statafantastica, soprattutto perché pensia-mo di raggiungere quota 500 mila diraccolta benefica, dopo aver devoluto425 mila euro negli ultimi sei anni."

Page 86: Bergamo Economia Luglio 2009

Numeri record: 500 invitati alla cena, 300giocatori in 20 giorni di torneo. Senza dimen-ticare il grande concerto per 2.000 personecon il sound classico dell'orchestra Bagutti eil pop dei Camaleonti e le 11 mila presenze alcentro sportivo Mongodi di Cividino

Un risultato unico, reso ancora più toccante dalla lettera diun'ammalata di cancro, letta sul palco - nel corso della serata -dal direttore del Bolognini, Amedeo Amadeo, con vocescheggiata d'emozione. Solidarietà e sport, quindi, un connubioche ha conquistato Bergamo e i bergamaschi. E a proposito disport, non poteva mancare Cristiano Doni, Golden Vip 2009,introdotto con un filmato ad hoc pieno di gol e dalle parole diVittorio Feltri ("Il più forte giocatore della storia dell'Atalanta")e del consigliere regionale Daniele Belotti ("Realizziamo unastatua per lui in centro città"). Una parentesi calcistica conclu-sa con Bedi Moratti, premiata da Licini prima della consegnaa Giacomo Agostini ed Ezio Chiesa degli altri due GoldenVip 2009. Con loro Renato Pasini, lo zar di Russia del fondoitaliano, Vip d'onore Gianni Radici. Ma i veri protagonisti deltorneo sono stati loro, i vincitori sulla terra battuta che hannosfilato sul palco affiancati dalla presentatrice Simona Befani,fra sorrisi e applausi. Da Paolo e Cristiano Agnelli (quest'ul-timo vincitore del singolare B) a Damiani-Carmignani, vinci-tori del doppio maschile, passando per Super Oscar Magoni,re del singolo, e la coppia Ganz-Ganz. Con loro il main spon-sor della kermesse rappresentato da Sergio Bosio, capoareadel Credito Bergamasco, che ha promesso un bis ("Orgogliosi diquesto abbinamento"). "Sport e solidarietà si conferma unbinomio vincente", sono le parole di Alessandro Masera a con-clusione della serata. Ed è vero, perché - la serata ha gettatosolide basi per aggiungere l’ambita vetta dei 500 mila euro di

86

Page 87: Bergamo Economia Luglio 2009

87

Diciottesimo Trofeo Achille e Cesare Bortolotti(doppio maschile)Giuseppe "Oscar" Damiani e Pietro "Gedeone"Carmignani

Terzo Torneo Giacinto Facchetti (singolare A maschile)Oscar Magoni

Primo Trofeo Lodauto Mercedes (doppiomisto):Luisa Ancelotti e Pier Gallivanoni

Singolare B maschileCristiano Agnelli

Golden Vip d'onore "Gianni Radici"Renato Pasini

Golden Vip 2009Giacomo Agostini, Ezio Chiesa, Cristiano Doni

Premio speciale Fair-play del Panathlon di BergamoGedeone Carmignani

Vincitori e premiati dell’edizione 2009

raccolta benefica. Menzione speciale, infine, per lo Scriba del tennis, ilgiornalista e scrittore Gianni Clerici, arrivato a sorpresa e a sorpresabacchettatore di Federer ("Piange quando vince, piange quando perde:ha la lacrimite. Basta, tifo Nadal"). Il tutto per l'ilarità dei presenti, per-ché il Vip è anche questo: fare del bene, con il sorriso sulle labbra.

Page 88: Bergamo Economia Luglio 2009

RUBRICHE

88

Curnis e Tudor scandiscono il tempo dell'arte

ARTE&OROLOGI

Alla galleria "27 Arte e Design" di Via Broseta, è andato in scena il primo concorso "Curnis per l'arte", organizzato dall'omonima gioielleria

cittadina con la collaborazione della concessionaria Bonaldi Motori

Page 89: Bergamo Economia Luglio 2009

L'arte e il meglio dell'orologeria più raffinata sono stati protago-nisti di un originale evento, allestito in una delle gallerie piùattive della Bergamasca. Parliamo del primo concorso "Curnisper l'arte", promosso dall'omonima gioielleria. Protagonisti indi-

scussi sono stati alcuni tra i più promettenti diplomati dell'AccademiaCarrara delle Belle Arti di Bergamo. Due realtà conosciute e radicate nellatradizione locale, quindi, si sono unite in un vernissage che ha avuto comefilo conduttore l'amore per il bello e la tradizione che accomunal'Accademia Carrara, la Gioielleria Curnis e la concessionariaBonaldi Motori. A partire dalle 19 - presso la galleria "27 Arte e Design"di Via Broseta - si sono potute ammirare le opere dei cinque artisti sceltitra gli alunni ed ex alunni più promettenti dell'Accademia, già partecipan-ti e vincitori di prestigiose mostre nazionali e internazionali. EranoPamela Bianchi, Mario Scudeletti, Francesca Tavani, AriannaTrabucchi e Juri Merati, autori di altrettante opere ed esponenti didiversi stili e varie aree artistiche. Per l'occasione è stata presentata - inanteprima rispetto al Salone Mondiale dell'Orologeria e della Gioielleria diBasilea 2009 -, la nuova collezione di orologi Tudor, una delle tante pre-stigiose esclusive della gioielleria che ha fatto la storia di Bergamo. Unodi questi perfetti gioielli del tempo è stato l'omaggio che Cesare Curnisha deciso di regalare al simbolico vincitore della mostra. E' stato lui atenere il discorso finale, proprio mentre iniziavano a scendere le luci dellasera. Come corollario al lusso e alla classe, ha fatto capolino (nel cortileesterno alla galleria stessa) la sportiva da sogno Porsche Carrera 911, gen-tilmente esposta grazie alla collaborazione di un partner d'eccezione: laconcessionaria Porsche Bergamo del Gruppo Bonaldi."Ho voluto premiare -afferma Curnis - l'opera che più delle altre mi ha trasmesso emozioni. Iosono un profano dell'arte d'avanguardia, ma da gioielliere ritengo chetutto ciò che regala "gioia" alle persone rientri nel nostro lavoro di creati-vi e - passatemi il termine - artisti. Per questo ho scelto "Ritratti", la crea-zione di Juri Merati, un giovane a cui va il mio sincero applauso".

89

Da Sinistrail vincitore JJuurrii MMeerraattii

con CCeessaarree CCuurrnniiss,,al momento

della premiazione

ARTICOLO DI GIORGIO CHIESA Per l'occasioneè stata

presentata - in anteprima

rispetto al SaloneMondiale

dell'Orologeriadi Basilea 2009

-, la nuova collezione di orologi

"Tudor" e la Porsche

911 cabrio

Page 90: Bergamo Economia Luglio 2009

90

Protagonistiindiscussi sono stati

alcuni tra i piùpromettenti

diplomatidell'Accademia

Carrara delleBelle Arti

di Bergamo

Page 91: Bergamo Economia Luglio 2009
Page 92: Bergamo Economia Luglio 2009

RUBRICHE

92

G.L.A. Antichità,un gioiello in Sant'Orsola

Un raffinato evento ha svelato il nuovoshow-room di Bergamo. Un luogo in cui storia, cultura e arte si fondono per darevita ad uno spettacolo visivo senza pari

PHOTO: LAURA PIETRA

LUSSO&ANTIQUARIATO

Un nuovo show-room in cui poterosservare da vicino pregiatipezzi d'antiquariato. Gian LucaAndreotti, uno dei più rinomati

antiquari bergamaschi, ha inaugurato - loscorso 11 giugno, con un prestigiosoevento - la nuova sede in via Sant'Orsola17 a Bergamo. All'interno di un cortilesettecentesco nel cuore della città, infat-ti, d'ora in poi troveranno la giusta corni-ce i mobili d'epoca, i quadri e - soprattut-to - i gioielli che Gian Luca scova da anniin giro per il mondo. Un open space da150 metri in cui storia, cultura e arte sifondono per dare vita ad uno spettacolovisivo senza pari. "Era necessario - affer-ma - poter dare un punto d'incontro nuovoe più spazioso alla clientela. Anche se il

Page 93: Bergamo Economia Luglio 2009

93

nostro lavoro ruota principalmente in Italia e in Europa,complici fiere di settore ed esposizioni, era arrivato ilmomento ideale per dare un valore aggiunto allanostra offerta". Una scelta che può stridere con la crisicongiunturale che attanaglia l'economia nazionale, mache è dettata - in particolare - dalla necessità di darequel quid in più ad un'attività che col tempo si è rive-lata leader nel settore sia nel Belpaese sia all'estero."Avevamo programmato - prosegue Andreotti - questotrasferimento da tempo. Ed anche se l'idea può sem-brare una mossa azzardata, possiamo vederla come uninvestimento necessario per dare il giusto valore aglioggetti che esponiamo. Del resto la nostra clientela èmolto variegata. Molti amano ricevere l'antiquario per-sonalmente a casa, ma altri prediligono scegliere innegozio il mobile o l'oggetto d'antiquariato che meglio

Page 94: Bergamo Economia Luglio 2009

94

s'adatta alle proprie esigenze. Per questo era necessariocreare uno spazio che potesse dare il giusto rilievo aglioggetti in esposizione, esaltandone le lavorazioni e le deco-razioni". Un luogo in cui il tempo si ferma, uno show-roomideale anche per mostrare la bellezza di gioielli realizzatidalle sapienti mani dei designer internazionali più importan-

Page 95: Bergamo Economia Luglio 2009

95

ti del secolo scorso. "Prima i gioielli (settore di cuiGian Luca si può definire uno dei più grandi espertinazionali, n.d.r.) erano sacrificati in piccole teche, cheforse non rendevano giustizia alle opere d'arte orafaesposte. Ora possiamo, anche con le giuste luci, dareun'idea diversa di questi preziosi". Il nuovo show-room si presenta come un raffinato punto d'incontroper gli amanti dell'antiquariato, ma anche per chivuole avvicinarsi a questo affascinante mondo per laprima volta. Un negozio che si può definire una vera epropria "perla" di Gian Luca Andreotti, coadiuvato nel-l'attività dalla sorella Lorella e dal fratello Emanuele."La passione ti spinge, spesso, a scelte molto impor-tanti - ha chiosato l'antiquario al taglio del nastro -.Ora con questo nuovo spazio possiamo ritenerci sod-disfatti. Diciamo che è il giusto coronamento di un'at-tività che m'appassiona e mi rende felice, giorno dopogiorno". Un'inaugurazione in grande stile, dicevamo,con champagne francese ed un aperitivo di livello,complice la maestria del servizio catering curato dallochef Chicco Coria dell'Antico Ristorante del Moro. Unincontro in cui selezionati amici e clienti hanno potu-to osservare da vicino questo scrigno d'eccezione. Unluogo in cui, necessariamente, si deve entrare almenouna volta. Così da goderne la fragranza che sprigional'antico mondo delle arti.

Page 96: Bergamo Economia Luglio 2009

RUBRICHE

96

BMW Serie 5 GT,una principesca anteprima

Al castello di Marne, Lario Bergauto ha svelato le linee innovative della nuovaberlina bavarese: oltre 200 invitati per un'incontro stilistico fra classico e moderno

ARTICOLO DI LUCA T. BILOTTAPHOTO: GIORGIO CHIESA

MOTORI&ANTEPRIME

Ideata per divorare l'asfalto e - al tempostesso - offrire un elevato comfort diguida, la nuova Serie 5 Gran Turismo diBMW, è stata svelata in anteprima - gio-

vedì nove giugno scorso, al castello di Marne-, complice la concessionaria BMW LarioBergauto del Dottor Saul Mariani. Leimmagini pubblicate da alcuni giornali di set-tore tedeschi l'avevano già confermato: lafiammante berlina Gran Turismo, come vienedefinita dalla Casa madre bavarese, ha unalinea tutt'altro che usuale. Vedendola di per-sona, poi, la sensazione è ancora più forte:cattiva e armoniosa, davvero un modello checolpisce. Una berlina accattivante, che strizzal'occhio a chi oramai è abituato ad osservarei Suv in giro per le città italiane ed europee.L'ennesima sperimentazione stilistica del

Page 97: Bergamo Economia Luglio 2009

97

centro design di BMW, che - come successo in passato con modelli quali X5, oltresette anni fa, e X6 da un anno - farà proseliti nel settore automobilistico.

LA PROTAGONISTA - Questo modello, dicevamo, ha tutt'altro che sfigurato difronte alle linee classiche dell'esclusiva location. La berlina si è concessa aglisguardi degli invitati fra le guglie del castello di Marne, svelando a tutti le sue"forme" fuori dagli schemi tradizionali, un design concepito sfruttando e misce-lando diverse soluzioni stilistiche. Il corpo vettura è stato, infatti, impostato conun frontale da berlina che declina, a partire dalle portiere anteriori, in un'elegan-te coupé a quattroporte, con una coda alta e massiccia che ricorda le ultime lineedella Casa bavarese. Omologata per cinque posti, questa vettura risulta essereparticolarmente spaziosa e lussuosa, secondo le tradizioni BMW. Grazie alla pos-sibilità di far scorrere i sedili, la nuova Serie 5 GT può passare da 430 litri a 1.650litri di capacità, posizionandosi al secondo posto tra le auto più capienti dellaserie, seconda solo alla X5. I motori disponibili saranno un 3.0 litri benzina, un 3.0litri turbodiesel, ed un V8s turbo. Tre, invece, i modelli: il 530d, il 535i, e il 550i. Inparticolare, il 530d ha un'accelerazione da zero a 100 km/h in 6,9 secondi, con unavelocità massima di 240 km/h. Ottime le percentuali di consumo di carburante,solo 43.5 mpg, con delle emissioni di CO2 di soli 173g/km. Ancora migliori le pre-stazioni degli altri due modelli, che possono offrire una velocità massima che arri-va fino ai 250 km/h in totale sicurezza. Non dimentichiamoci, infatti, che la nuova"BMW Serie 5 Gran Turismo" dispone di tutte le più importanti doti tecniche comeil controllo adattivo della trasmissione e il controllo dinamico di stabilità DSC (conDTC e DBC). Massimo comfort e totale abitabilità, quindi, al servizio della tecno-logia e della sicurezza.

LA SERATA - Linee accattivanti e design innovativo che si sono fuse, come anti-cipato, in un prestigioso vernissage d'anteprima. La Serie 5 Gran Turismo, infatti,arriverà nelle concessionarie BMW (a Bergamo, ovviamente da Lario Bergauto) apartire dal 24 ottobre prossimo. I selezionati invitati - più di 200 persone - hanno

In alto il tagliodella torta e l’addi Lario Bergauto

Dott. Saul Mariani

Un eventoimmerso nella

classe di uncontesto regale,

concluso con il taglio di torta

naturalmentegriffata BMW

Lario Bergauto

Page 98: Bergamo Economia Luglio 2009

98

In concessiona-ria a partire

dal 24 ottobreprossimo,

la fiammanteberlina

Gran Turismo si è concessa

agli sguardicon "forme"

fuori daglischemi

tradizionali

così potuto "gustarsi" la nuova stella del firmamento bavarese,accompagnati dalla musica di un duetto piano-tromba e da un deli-zioso banchetto curato "ad hoc" per l'occasione. Nel parco delcastello era comunque lei ad accaparrarsi gli sguardi dei presenti,mostrando charme e classe anche con un tempo a tratti inclemen-te. Ma nulla può fermare lo stile spiccato della Serie 5 GT, un'auto

Page 99: Bergamo Economia Luglio 2009

99

così "caratteriale". Nemmeno qualche piccola goccia dipioggia. Un evento immerso nella classe di un contesto prin-cipesco, concluso con il taglio di torta - naturalmente grif-fata BMW Lario Bergauto - e un gentile omaggio: il libro "Daquando non provi l'emozione di una prima volta", consegna-to agli ospiti prima del congedo. E per rendere l'idea dellabellezza dell'evento, abbiamo scelto una frase del designerAdrian van Hooydonk. "Lo sviluppo di un auto è un pro-cedimento emozionale ed è mio desiderio che tali emozioniconfluiscano nel prodotto finale e arrivino al cliente. Ildesign deve toccare la gente". Di questa filosofia dei sensisi "nutre" ogni nuova creazione, e da questa concezioneparte anche lo spirito che da sempre contraddistinguono glieventi BMW Lario Bergauto. Non a caso una serata così ele-gante non poteva che essere creata per un modello che,come detto, - di design e carattere - ne ha da vendere.

Page 100: Bergamo Economia Luglio 2009

100

Risparmio:la differenza con laversione integrale è di circa 3.000 euro in meno a listino, valore interessantesoprattutto per chi èattratto dalle lineeestetiche di un fuori-strada, ma non neces-sita di avere un 4x4

RUBRICHE

Si è distinta fra le Suv di nuova gene-razione per l'immancabile binomioqualità-prezzo. Ora l'Opel Antara sipresenta al mercato italiano con un

ulteriore colpo di scena. Proprio per non farsimancare niente, la casa tedesca ha creatouna nuova versione a trazione anteriore delvendutissimo crossover conosciuto anche perle innate qualità di fuoristrada. Una lietanotizia per il portafoglio, considerando che ladifferenza con la versione integrale è di circa3.000 euro in meno, valore interessante

soprattutto per chi è attratto dalle linee este-tiche di un fuoristrada, ma non necessita diavere un quattro per quattro fra le mani.Detto questo, il Suv Opel è pressoché rima-sto invariato sia nelle linee estetiche, sempremoderne e in linea con i canoni di mercatoeuropei, sia nelle performanti motorizzazioni.Noi abbiamo scelto una 2.0 CDTI Ecotecbianco perlato (Olympic White, per essereprecisi), con allestimento Cosmo e cambioautomatico. E il risultato non poteva cheessere brillante, testato alle porte di

ARTICOLO DI LUCA T. BILOTTAPHOTO: GIORGIO CHIESA

Page 101: Bergamo Economia Luglio 2009

101

Sulle colline di Bergamo il Suv tedesco si svela nella sua nuova veste:

colori più accattivanti e soprattutto una trazione non integrale accompagnata

da un turbodiesel common-rail 2.0 CDTI da 127 CV e un 2.4 benzina da 140 CV

Due ruote motriciper l'Opel Antara

Bergamo precisamente in via Gaito sopraTorre Boldone e Redona.

NOVITA' - Non solo la trazione, però, è unadelle novità di Antara. La configurazione "pri-mavera-estate" 2009 prevede anche altriomaggi della "Casa". Con un occhio al porta-foglio del cliente, che non guasta mai in tempid'austerity. Il marchio tedesco, infatti, ha pre-visto nuovi colori - fra cui, come accennato, ilbianco perlato della nostra prova su strada -oltre all'argento "Sovereign Silver" e le duetonalità di grigio "Placid" e "Thunder Grey".Quanto agli allestimenti, invece, la versioneEdition plus d'ora in poi sarà disponibile -

senza sovrapprezzo - con i rivestimenti interniin tessuto morocanna nero o beige, mentresulla versione Cosmo i rivestimenti in pelle,sempre di colore nero oppure beige, farannoparte della dotazione di serie. E a propositod'interni, chi sceglie Antara trova dentro l'abi-tacolo un vero e proprio salotto. Rifiniture cro-mate con plastiche di livello, oltre ad un cru-scotto leggibile ed armonioso. Ottimi i varivani portaoggetti, sempre utili, e il bagagliaioda 70 litri di capacità, che ovviamente puòaumentare sino ad un massimo di 1.420 litriabbattendo i sedili posteriori. Deliziosa inoltrela leva del freno, una maniglia ovale in mezzoai sedili anteriori che s'inserisce perfettamen-

Novità:la configurazione

"primavera-estate"2009 prevede nuove

tonalità come il biancoperlato (Olympic White)

della nostra prova sustrada, oltre all'argento

"Sovereign Silver" e i due grigio "Placid"

e "Thunder Grey"

LA NOVITA'

Page 102: Bergamo Economia Luglio 2009

102

Page 103: Bergamo Economia Luglio 2009

103

Longhi24125 Bergamo (BG)79/81, v. Ghislandi

tel: 035 210315www.longhiopel.it

Sicurezza: di serie 6 airbag, ABS,EBD ed ESP. A questi

si aggiungono il CBC, ilcontrollo della frenata incurva, il DCS - il controllodella marcia in discesa -ed il ARP, la protezioneattiva anti ribaltamento

te nell'elegante contesto. Presente, in ogni versione, la chiusura centralizzata ad onderadio, il climatizzatore automatico con dispositivo antipolline, i cerchi in lega leggera da17 pollici, i sedili anteriori riscaldabili, gli alzacristalli anche posteriori elettrici, gli spec-chietti riscaldati e regolabili, il computer di bordo, lo stereo CD MP3 controlla-bile mediante tasti posti sul volante.

IN STRADA - Destreggiarsi tra ciottolato, viuzze ostiche, parcheggi millimetrici, mar-ciapiedi e buche, non sembra impensierire molto Opel Antara, che dimostra unamanovrabilità eccellente nonostante la stazza, quasi fosse una normale berlina. Nelraggiungere il set fotografico sulle colline di Bergamo, infatti, l'auto si è rivelata unavalida compagna d'avventura sia nella trafficatissima via Corridoni, sia nella strettavia Marzanica. Ci si "ricorda" di guidare un Suv, altezza e comfort a parte, perchéanche negli ingorghi infernali che precedono i centri abitati - come l'ingresso di TorreBoldone -, gli altri cedono il passo, elemento quest'ultimo che molti automobilisti ado-rano: si sa, l'ego vuole la sua parte. Lo sterzo è preciso e puntuale, mentre il cambioautomatico è fluido nelle cambiate agevolando al massimo chi guida. Anche la posi-zione è ottimale con una buona visuale sul quadro comandi ed una tranquillizzantevista sull'esterno. In sintesi: ha le comodità di una berlina (ne sanno qualcosa i pas-seggeri della seconda fila che dispongono di 933 mm per le gambe: il massimo peruna vettura di questo segmento) e un elevato comfort di marcia.

MOTORI - Quanto alle motorizzazioni dobbiamo fare un distinguo. La versione adue ruote motrici è disponibile solo con due motorizzazioni. Precisamente con ilturbodiesel common-rail 2.0 CDTI Ecotec da 127 CV (93 kW) e con un 2.4 a benzi-na da 140 CV (103 kW). Il primo consuma 7,3 litri di gasolio ogni 100 chilometrinel ciclo misto e raggiunge i 100 km/h con partenza da fermo in 11.5 secondi.Questo propulsore è dotato di serie di un filtro anti-particolato che non richiedealcun tipo di manutenzione. Il benzina, invece, è un 4 cilindri in linea con distribu-zione a due assi a camme in testa, due alberi controrotanti di equilibratura ed

acceleratore elettroni-co. Con questa motoriz-zazione Antara raggiun-ge i 100 km/h con par-tenza da fermo in 11.6secondi e consuma 9,3litri ogni 100 chilometrinel ciclo misto. Le altremotorizzazioni - per la4x4 - sono i canonici 2.416V benzina da 140 CV,i due 2.0 CDTI turbodie-sel Ecotec da 150 CVcon filtro antiparticola-

to (uno con cambio automatico-sequenziale ActiveSelect, l'altro manuale) e ilpotentissimo benzina 3.2 V6 da 227 CV equipaggiato solo con un cambio automa-tico-sequenziale ActiveSelect. Tutte e quattro le motorizzazioni, comunque, sonole stesse che hanno fatto la fortuna di Antara dal lancio sul mercato ad oggi.

SICUREZZA - Anche sul fronte della sicurezza, infine, il Suv di casa Opel non si famancare niente. Partiamo con gli immancabili airbag (frontali, laterali e a tendina perla testa) e i dispositivi quali ABS, EBD ed ESP. A questi si aggiungono il CBC, ossia ilcontrollo della frenata in curva, il DCS - per i meno avvezzi alle sigle sarebbe il con-trollo della marcia in discesa - ed il ARP, protezione attiva anti ribaltamento.

Page 104: Bergamo Economia Luglio 2009

104

Motore:la vera novità è sotto al cofanoLa nuova nata è motorizzata con il noto quattro cilindri benzina 1.4, ma in una configurazione da 75 CV

RUBRICHE

ARTICOLO DI LUCA T. BILOTTAPHOTO: LAURA PIETRA

La chiamano l'anticrisi trendy, inrealtà la parola giusta è "l'altraMINI". Nel senso che, seppur congli incentivi statali (1.500,00

euro) ed un prezzo più basso di listino,le caratteristiche e le peculiarità sonoidentiche alle sorelle british style dalcuore tedesco. Parliamo della MINIRay, la chic entry level provata sull'a-sfalto bergamasco nel suggestivoborgo storico di Costa di Mezzate.Saldamente ancorata alle proverbiali

doti intrinseche del prodotto - stabilità,robustezza, kart feeling -, la nuovaMINI Ray spinge con determinazionesulle qualità tipiche della gamma. Èaggregante perché sa proporsi conimmediatezza e semplicità. È irriveren-te perché non rinuncia ad affermare lapropria personalità originale e non con-venzionale. Ed è all'avanguardia per-ché sa anticipare le tendenze attual-mente in atto in ambito fashion, designe lifestyle. Ma vediamola nel dettaglio.

Page 105: Bergamo Economia Luglio 2009

105

Filosofia:prezzi contenuti

ma un look sorprendente

e talmente “char-mant” da suscitare

l'attenzione e l'entusiasmo di nuove fasce

di clientela come i neopatentati

DESIGN E INTERNI - Le linee sono lestesse del restyling MINI, ovvero la ver-sione aggiornata e migliorata dal puntodi vista stilistico della prima edizione"moderna". Per quel che concerne l'este-tica è da sottolineare come i designertedeschi abbiano volutamente conserva-to l'inconfondibile stile della MINI anchese il prezzo si è ridotto in modo conside-revole. Stessa sorte per gli interni e ilcruscotto, ovviamente "ripulito" daglioptional. Tutto il resto, infatti, si paga aparte. A cominciare dal pacchetto"Delite" (700 euro), comprensivo di cerchiin lega leggera Star Spooler da 15",

volante in pelle a due razze, computer dibordo e fari fendinebbia.

FILOSOFIA - Pochi accessori, quindi,ma prezzo più basso: 15.900 euro.Un'equazione commerciale semplice, manon scontata nel mondo delle auto e chesolo negli ultimi mesi è tornata d'attualità.Così anche MINI, un brand icona dello stilee della personalizzazione dell'automobile,si è adeguata proponendo la "Ray", unaversione caratterizzata da un equipaggia-mento minimal. Ovviamente, però, le perso-nalizzazioni sono - come sempre - moltepli-ci. Anzi, la nuova nata sfoggia un look sor-

Nel borgo storico di Costa di Mezzate vi sveliamo la chic entry level della Casa

Anglo-tedesca: la più sportiva, ma anche la più economica della sua categoria

MINI Ray,style minimal

LA NOVITà

Page 106: Bergamo Economia Luglio 2009

106

Page 107: Bergamo Economia Luglio 2009

107

Colori:proposta in tre diversetonalità di carrozzeria:Dark Silver, MidnightBlack e Pepper White

Ha le calotte degli specchietti

e le placche delle frecceAlien Green

(come la versione provata per voi),

Lemon Yellow, FlashWhite, Energy Pink,

Vitamin Orange e Shocking Blue

prendente e talmente 'charmant' da suscitare l'attenzione e l'entusiasmo dinuove fasce di clientela come i neopatentati. Un esempio? Esteticamente lanuova MINI Ray è proposta in tre diversi colori di carrozzeria: Dark Silver,Midnight Black e Pepper White, mentre le calotte degli specchietti retroviso-ri esterni e le placche delle frecce laterali si presentano accoppiati in seidiversi colori fluorescenti estremamente vistosi: Alien Green (come la versio-ne provata per voi), Lemon Yellow, Flash White, Energy Pink, VitaminOrange, Shocking Blue. Completano l'aspetto giovanile i copricerchi Dark Silver.

MOTORE - Ma la vera novità sta sotto al cofano: la MINI Ray, infatti, è motoriz-zata con il noto quattro cilindri benzina 1.4, ma in una configurazione da 75 CV. Lariduzione della cavalleria e delle prestazioni (13,2 secondi nello scatto 0-100 km/hè 175 km/h di velocità massima), ha comunque migliorato i livelli di consumi edemissioni inquinanti dichiarati della Casa. Il motore, infatti, è dotato di un coman-do a valvole interamente variabile, pompa a olio a volume regolato e pompa delrefrigerante che si attiva a seconda della necessità. In questa nuova specifica ilmotore raggiunge il rendimento massimo di 55 kW/75 CV alla velocità di soli4.000 giri al minuto, mentre la coppia massima di 120 Newton/metro è disponibi-le a 2.500 giri al minuto. Con questi livelli di performance, insieme ad un consu-mo di carburante medio di 5,3 litri ogni 100 km e un livello di emissioni di CO2 di128 grammi al chilometro, secondo i requisiti dell'Unione Europea, la nuova MINIRay non è solo la più sportiva, ma anche la più economica della sua categoria.Come anticipato, come gli altri modelli, anche la nuova MINI Ray offre notevoliprestazioni in fatto d'efficienza, grazie a una serie di misure di riduzione dei con-sumi e delle emissioni. La nuova nata è, infatti, equipaggiata di serie con compo-nenti high-tech nei gruppi secondari capaci di ridurre il consumo di carburante eincrementare ulteriormente il divertimento di guida. Il pacchetto di interventi com-posto dal recupero dell'energia frenante, dalla funzione automatica start/stop edall'indicatore del punto ottimale di cambiata consente di realizzare un ottimorapporto tra divertimento di guida e consumo.

SICUREZZA - La dotazione di serie, infine, prevede airbag per guidatore e pas-seggeri (due frontali, due laterali e due laterali per la testa), fari alogeni regola-bili elettricamente, DSC (Dynamic Stability Control) e quattro freni a disco conABS (Antilock Braking System), EBD (Electronic Brake Distribution) e CBC (CornerBrake Control). Insomma, l'ideale per chi vuole spendere il giusto e restareancorati alla strada. In massima sicurezza e comodità, per buona pace dei geni-tori che decideranno di regalare il gioiellino MINI ai propri figli diciottenni.

MINI LARIO BERGAUTOVia Campagnola, 50

Tel. 0354212211 - Bergamowww.lariobergauto.mini.it

Page 108: Bergamo Economia Luglio 2009

108

Festeggiare dieci anni di vita con un partner storico e dalla"secolare" cultura imprenditoriale. E' stata questa l'unioned'intenti che ha animato l'evento dello scorso venerdì 29maggio. Per le dieci candeline, infatti, Elettrica Service ha

scelto la qualità e la tradizione. Parliamo della collaborazione fral'azienda di Cisano e la storica "Pentole Agnelli" di Lallio. Proprionella sede dell'impresa di Baldassare Agnelli si è tenuto un ver-nissage molto particolare. Si è partiti con una dimostrazione:Stefano Valsecchi - presidente di Elettrica Service - ha scopertol'impianto elettrico d'ultima generazione che dona energia allenuove strutture produttive della Pentole Agnelli. Ne è seguito, subi-to dopo, un elegante aperitivo nel "Museo della Pentola", nel qualesi è colto - una volta in più - l'incredibile sviluppo tecnologico vis-suto dai cento anni di storia dell'azienda di Lallio. Una volta entra-ti nello spazio del "Concept Restaurant", i fortunati ospiti hannopotuto gustare una deliziosa cena preparata da uno dei più grandichef italiani e internazionali: Federico (in arte Chicco) Coria. Nelcorso del vernissage, i sentiti ringraziamenti di Stefano Valsecchisono stati dedicati ai clienti presenti, ma non solo. Durante il suodiscorso, infatti, sono stati chiamati "sul palco" tutti i tecnici diElettrica Service, che uno a uno hanno potuto dedicare una parolaal decimo compleanno dell'azienda. Dalla tradizione del passato alrichiamo verso il futuro. A questa concezione rimanda il "cadeau"con cui gli ospiti si sono congedati, una simpatica "casetta da cen-trotavola" con tanto di pannello solare. Il settore in cui l'azienda diCisano, che ha recentemente inaugurato il più grande impiantofotovoltaico privato in Lombardia, è divenuta "prima della classe".

PHOTO: LAURA PIETRA

Elettrica Servicee Pentole Agnelli,la tradizione si accende

CHI, DOVE E PERCHÈ

EVENTI

Page 109: Bergamo Economia Luglio 2009

109

Page 110: Bergamo Economia Luglio 2009

110

Page 111: Bergamo Economia Luglio 2009
Page 112: Bergamo Economia Luglio 2009

E'un’attività sportiva senza fini di lucro nata nel maggio del2001. E' un'associazione di volontari che da anni cerca di dif-fondere la cultura nautica nel territorio bergamasco. Parliamodello Yacht Club Bergamo e dell'evento di venerdì 5 giugno

scorso, il "YCBG Vela Party Summer". Dove? Semplice, la discoteca cultodella Bergamasca: il Bobadilla Feeling Club di Dalmine. Il partner è statol'eccellenza: BMW Lario Bergauto. Una coppia vincente già dalle battu-te iniziali della serata. A fianco dell'elegante fontana d'ingresso, infatti,dava sfoggio della sua bellezza l’esclusiva cabrio, la nuovissima BMWZ4 in livrea rossa. Uno spettacolo per gli occhi che non ha mancato distupire tutti gli invitati della serata. Dopo un delizioso buffet e una cenaal tavolo (a discrezione dei presenti), la gustosa serata è entrata nelvivo. Per l'occasione è stato Giovanni Campi - presidente dello YCBG - aintrattenere gli invitati, la sua performance da vocalisti ha fatto lette-ralmente "cantare" molti degli sponsor presenti alla serata. Proprio lorosono stati gli assoluti protagonisti della lotteria finale con cui sono statiassegnati svariati premi, tra cui uno splendido cofanetto Cartier conte-nente portafoglio e biro della celebre firma francese. Da segnalareanche numerose teche di orologi - sempre Cartier -, anch'essi gentil-mente esposti dalla gioielleria di Anna e Maurizio Torelli. Tra gli invita-ti anche Gianfranco Baraldi - presidente dell'Associazione NazionaleAtleti Olimpici e Azzurri d'Italia -, che nel corso dell'estrazione ha gene-rosamente offerto una targa simbolica "al merito" (guadagnato sulcampo, o più facilmente in acqua) di YCBG. Il gran finale è stato peròriservato al primo premio: la concessionaria Lario Bergauto ha offerto uncorso di guida su pista per testare con mano - o meglio con gas -, lepotenzialità del nuovo gioiello di casa BMW, la sinuosa Z4.

PHOTO: GIORGIO CHIESA

Il "Rosso BMW"e il "blu mare" YCBG,infiammano il Boba

CHI, DOVE E PERCHÈ

EVENTI

112

Page 113: Bergamo Economia Luglio 2009

113

Page 114: Bergamo Economia Luglio 2009

114

Page 115: Bergamo Economia Luglio 2009
Page 116: Bergamo Economia Luglio 2009

116

Una cornice di livello, per una competizione che si può tran-quillamente definire un gioiello. Passateci il gioco di paro-le, ma domenica 7 giugno scorso all'Albenza, fra le 18buche del Golf Club Bergamo, si sono sfidati 132 parteci-

panti nell'edizione 2009 della "Gioielleria Rota Fumagalli Cup". Unaensemble golfistica con formula "Luisiana a Coppie Stableford Hcp 2cat.", che ha visto primeggiare con 50 punti (1° categoria, primonetto) Gregorio Bianchi e Federico Castelli. A seguire MarinoVergani e Maraly Arzuffi (1° categoria, primo lordo) con 39 puntie, infine, con 50 punti Matteo Zanetti e Raul Montanari (1° cate-goria, secondo netto). Gli altri premiati della giornata, che hannoavuto modo di portare a casa alcuni fra i più belli gioielli dellaGioielleria Rota Fumagalli, Giampietro Gritti e Leonardo Rossi(2° categoria, primo netto) con 54 punti, oltre alla coppia MariaTeresa Bisetti e Domenico De Felice (2° categoria, primo lordo)con 51 punti. Dulcis in fundo le coppie "Primo Lady" e "PrimoSenior": con punti 50 Roberta Ferrari e Alessandra De Beni e -con lo stesso punteggio - Camilla Crippa e Annibale Ravasio.

PHOTO: LAURA PIETRA

Gioielleria RotaFumagalli Cup,all'Albenza buche da 18 carati Stableford

CHI, DOVE E PERCHÈ

EVENTI

Page 117: Bergamo Economia Luglio 2009

117

Page 118: Bergamo Economia Luglio 2009

118

Sono state toccate le corde dell'emozione. Lo hanno fatto i soci delclub bergamasco del Panathlon, grazie ad una serata nella qualesono stati discussi temi dal forte richiamo emotivo come i "GiochiOlimpici della Gioventù". Giovedì 18 giugno scorso, a Villa D'Adda

- ospiti del socio Piero Biffi, presidente della Biffi S.p.a. -, si sono trattatiargomenti fondamentali per tutto il movimento sportivo. Il Panathlon,infatti, è un'associazione che ha fatto del fair play uno stile di vita e unmodus operandi, che si è sempre battuta affinché lo sport agonistico gio-vanile avesse caratterizzazioni soprattutto educative, ma anche menocruente, meno esasperate, meno condizionate dai mezzi di comunicazionee dalle campagne pubblicitarie. I due illustri ospiti della serata sono statiGiuseppe Gianfreda - responsabile del settore giovani della preparazioneOlimpica del C.O.N.I. - e Maurizio Monego, presidente della CommissioneCultura del Panathlon International. Con il loro contributo è stato illustra-to il tema da una duplice visione, convenendo che i positivi valori espres-si dai Giochi Olimpici della Gioventù (Singapore, l'anno prossimo, ospite-rà la prima edizione estiva) sono strettamente legati a quanto altro siriuscirà ad ottenere per dare ancora maggior peso ai momenti culturali edi socializzazione. "Grazie ad un lavoro certosino, meeting dopo meeting ecommissione dopo commissione si è ottenuto un risultato soddisfacente.Prima delle gare, fra le gare e dopo le gare, infatti, ci saranno momenti diaggregazione, momenti culturali, momenti socializzanti e di solidarietà.Questo è il programma sulla carta. Ora si dovrà attuarlo con la partecipa-zione di tutti gli attori, i ragazzi, i loro allenatori e gli ospiti del villaggioolimpico". Grazie al tema di fondamentale importanza - che ha stimolatonumerosi interventi - e alla splendida accoglienza di casa Biffi, la convi-viale amichevole si è così tradotta in un piacevole convegno.

PHOTO: GIORGIO CHIESA

Panathlon e Biffi,in campo per i giovani

CHI, DOVE E PERCHÈ

EVENTI

Page 119: Bergamo Economia Luglio 2009

119

Page 120: Bergamo Economia Luglio 2009

120

Finestre aperte all'innovazione. Uno slogan mai abbandonato per ilGruppo Begnini, realtà imprenditoriale ampiamente consolidata nelsettore edilizio e accreditata su tutto il territorio nazionale. Con l'inau-gurazione del nuovo showroom - avvenuto lo scorso giovedì 25 giugno

-, la Begnini Serramenti S.p.a. va incontro al futuro. L'azienda gestita dall'a.d.Mirco (figlio del fondatore Giovanni Battista Begnini), ha così spostato partedella sua produzione di serramenti in alluminio dalla vecchia sede di Colognoal Serio - dove rimane la produzione storica del legno - all'innovativo centroproduttivo ed espositivo di Urgnano. Grazie ad una struttura curata nei mini-mi dettagli, infatti, l'ambientazione coinvolge anche parte degli uffici dell'a-zienda e uno spazio espositivo di assoluta eccellenza. In un clima di grandecordialità che ha coinvolto familiari (tra cui il padre Giovanni Battista, il fra-tello Gianluca e il cugino Mauro), amici, clienti e autorità, l'amministratoredelegato Mirco Begnini ha così potuto mostrare la qualità dei nuovi prodottidell'azienda e presentare il nuovo sito internet www.begniniserramentispa.it.Questa volta non solo serramenti, ma anche eleganti mobili, grazie all'accor-do per Bergamo con la "Pircher", azienda di Bolzano leader nelle soluzionid'arredamento in legno per casa e giardino. Il buffet inaugurale, infine, è statocurato dagli chef di Villa Manzoni (sempre di proprietà del Gruppo) e servitonell'ampio giardino esterno allo showroom stesso.

PHOTO: GIORGIO CHIESA

BegniniSerramenti,inaugurato il nuovo showrooma Urgnano

CHI, DOVE E PERCHÈ

EVENTI

Page 121: Bergamo Economia Luglio 2009

121

Page 122: Bergamo Economia Luglio 2009

122

Un evento con una doppia anima, una bianca e una nera, èandato in scena giovedì 11 giugno scorso alla concessionariaLexus "Livio Cella Team" di Bergamo, in Borgo Palazzo.Bianco e nero non solo negli arredi, negli allestimenti, nel-

l'elegante servizio catering, nell'abbigliamento delle ragazze, mabianca e nera erano anche le due nuove Lexus RX450h esposte per lafelicità dei selezionati invitati all'evento. La dicotomia cromatica havoluto essere un richiamo alla dualità insita in questo ultimo gioiellodi casa Lexus, che coniuga motore elettrico e benzina in una solaparola: ibrido. La musica dal vivo, gli effetti speciali - fumogeni com-presi -, sono stati solo il contorno della presentazione di una delleauto destinate a cambiare la guida in città, e non solo. I numerosi invi-tati hanno così potuto apprezzare le caratteristiche dell'auto in ante-prima e tastare con mano come l'eleganza possa essere rappresenta-ta anche nelle grandi forme di un Suv speciale.

PHOTO: GIORGIO CHIESA

RX450h, l'ibridosi veste black and white

CHI, DOVE E PERCHÈ

EVENTI

Page 123: Bergamo Economia Luglio 2009

123

Page 124: Bergamo Economia Luglio 2009

124

Page 125: Bergamo Economia Luglio 2009
Page 126: Bergamo Economia Luglio 2009

126

Per "ANDI Giovane" è tempo di festeggiamenti. Con un evento diclasse - tenuto nel suggestivo scenario della romantica VillaFinardi lo scorso 28 maggio - si è celebrato il terzo compleanno delgruppo di dentisti bergamaschi. Nata nel 2006 per delibera del

Consiglio Provinciale di Bergamo (sotto la presidenza del dottor StefanoAlmini), "ANDI Giovane" accoglie la felice intuizione del giovane consi-gliere dottor Lorenzo Givoia. Si tratta di un punto d'incontro per professio-nisti che, complice una formula vincente, alterna eventi culturali a eventiricreativi. Il tema della serata è stato una citazione di Sigmund Freud:"Non riesco a pensare ad alcun bisogno dell'infanzia altrettanto fortequanto il bisogno della protezione di un padre". Una tematica che si è benlegata con l'intervento al microfono di Arianna, figlia di un'associata, il cuisogno è quello di esercitare la medesima professione della madre. E a pro-posito di "quote rosa", il fascino delle giovani professioniste - numerica-mente ben rappresentate, a testimonianza di una professione che semprepiù si sta tingendo di rosa - ha definitivamente delineato i toni di una sera-ta apprezzata e ben riuscita. Nel corso della stessa, non a caso, sono stateespresse parole di'apprezzamento e riconoscenza nei confronti del gruppo"ANDI Giovane" da Stefano Almini (presidente provinciale) e da RobertoCallioni (presidente nazionale) che, impegnato a Roma per motivi istitu-zionali, ha fatto pervenire un eloquente scritto. Al taglio della torta, ilcoordinatore del gruppo - Lorenzo Givoia - ha voluto intorno a sé, chia-mandoli uno a uno per nome, i colleghi che in questi tre anni hanno stret-tamente collaborato con lui: Domenico Dalessandri, Vittorio Farina,Lorenzo Andreatta, Aurelio Bonafini, Fabio Oberti, Giulio Rampinelli,Alessandro Grisa, Paolo Pagliardi, Cattaneo Chiara, Citella Silvia eCristopher Mancilla. E' evidente che questi giovani, portando nuove ener-gie siano una splendida risorsa per l'intera associazione.

PHOTO: GIORGIO CHIESA

La serata dei sorrisi,per i giovanidell'ANDI

CHI, DOVE E PERCHÈ

EVENTI

Page 127: Bergamo Economia Luglio 2009

127

Page 128: Bergamo Economia Luglio 2009

128

Per celebrare la conclusione di una stagione indimenticabile lasocietà Basket Valtesse si è regalata una serata di festeg-giamenti nella prestigiosa cornice dell'hotel "Cinque Vie" diAlmenno San Salvatore. La dirigenza, lo staff tecnico, il

roster al gran completo della prima squadra e le aziende sponsor delsodalizio cittadino, hanno partecipato alla cerimonia per la conqui-stata promozione. Mancava solo il presidente del Comitato provin-ciale di Bergamo della Federazione Italiana di Basket, GiuseppeVentre, impegnato a Bormio nel concomitante XX° TorneoBulgheroni. Dopo aver dominato il campionato di Promozione, vin-cendo la regular season con ampio margine sulle dirette avversarie,la compagine del presidente Colacello si è confermata anche nellafase finale dei playoff, riuscendo a centrare l'obiettivo dichiarato delsalto di categoria. Una cena sfiziosa e un'atmosfera festante egoliardica hanno caratterizzato la festa per il conseguimento dellaSerie D. Prima del taglio della torta celebrativa, il presidenteGiorgio Colacello ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno col-laborato per realizzare questo sogno ed ai presenti ha dato appun-tamento alla prossima stagione, sempre da protagonisti.

PHOTO: GIORGIO CHIESA

Basket Valtesse,obiettivo centrato:cena con gli sponsorper la serie D

CHI, DOVE E PERCHÈ

EVENTI

Page 129: Bergamo Economia Luglio 2009

129

Page 130: Bergamo Economia Luglio 2009

130

Page 131: Bergamo Economia Luglio 2009
Page 132: Bergamo Economia Luglio 2009