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Fipav, progetto Piramide, si parte dalla Campania Il selezionatore delle azzurre Bonitta il 20 gennaio a Napoli Il ct dell’Italvolley Berruto ospite dei pallavolisti e Scampìa Direttore Responsabile Roberto Esse Aut. Trib. Napoli n.29 del 30 marzo 2011 Settimanale del Comitato Regionale Fipav Anno 7 numero 1 dell’8 gennaio 2015

Campania Sottorete anno 7 Numero 1

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Fipav, progetto Piramide,si parte dalla Campania

Il selezionatore delle azzurre Bonitta il 20 gennaio a NapoliIl ct dell’Italvolley Berruto ospite dei pallavolisti e Scampìa

Direttore Responsabile Roberto EsseAut. Trib. Napoli n.29 del 30 marzo 2011

Settimanale del Comitato Regionale FipavAnno 7 numero 1 dell’8 gennaio 2015

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n. 1Aut. Trib Napoli numero 29

30 marzo 2011

Settimanale del Comitato Regionale Fipav

Direttore responsabile

Roberto Esseprogetto grafico

About:BlankGraphic&Contents

Hanno collaborato a questo numero

Sante Cossentino, Daniele Naddei, Stefano Telese

Antonella Manfellotto

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Il ct Berruto a ScampìaBonitta parte da CercolaInizio anno con il botto per il movimento della pallavolo campana.Nel corso del mese di gennaio la regione sarà sotto i riflettori dell’intera nazione. Si parte il giorno 13 gennaio con la vis-ita a Scampìa del commissario tecnico dell’Italvolley Mauro Berruto.Un incontro fortemente voluto dall’Athena Volley, società che opera sul territorio, e che ha trovato terreno fertile nella Fipav Campania che insieme al comitato provin-ciale di Napoli ha lavorato sodo per realiz-zare il sogno dei ragazzi di Scampìa.Appuntamento fissato alle ore 10 del 13 gennaio all’Auditorium di Scampìa. Ad ac-

cogliere Mauro Berruto ci sarà il presidente del comitato regionale della Fipav Cam-pania Ernesto Boccia quello del comitato provinciale di Napoli Umberto Capolongo in compagnia del responsabile dell’Athena Ivan Capozzi.Ad accompagnare il commissario tecnico della nazionale italiana ci sarà anche il presidente della Fipav Carlo Magri.Prevista anche la partecipazione del sinda-co di Napoli Luigi De Magistris, del presi-dente della Municipalità che ospita Scamp-ìa Angelo Pisani.Ma i veri protagonisti saranno i ragazzi delle scuole Medie e superiori di Scampìa che avranno l’opportunità di conoscere il commissario tecnico della nazionale ed av-vicinarsi ulteriormente ad uno degli sport più praticati in Italia.Berruto visiterà anche il quartiere di Scamp-ìa mentre il presidente federale Carlo Magri avrà l’occasione di stringere la mano al sin-daco del capoluogo campano.PROGETTO PIRAMIDE - Dal 20 gennaio al via l’innovativo progetto voluto dalla Fi-pav per scovare sul territorio nazionale le giovani promesse. Per questo motivo sbar-cherà al centro federale di Cercola il com-missario tecnico della nazionale femminile Marco Bonitta che osserverà i migliori tal-enti della Campania.Chiaro che il lavoro dei selezionatori re-gionali non si esaurisce con la venuta di Bonitta.

Anche nel corso della stagione è possibile identificare giocatrici di interesse e fare la relativa segnalazione ai Tecnici Federali con la possibilità di un intervento di vi-sione diretta o di una convocazione in al-lenamento nella sede del Club Italia.Per agevolare il lavoro dello staff azzurro, i Selezionatori Regionali, in occasione della giornata di Talenti Regione dovranno pre-disporre e consegnare ai tecnici federali un elenco dettagliato delle atlete convo-cate per l’attività, corredato dei dati neces-sari per l’aggiornamento della banca dati Federale. Inoltre le ragazze non dovranno essere più di una quindicina in modo da consentire allo staff azzurro di valutarle nel migliore dei modi. Anche Del Core, De Gennaro e Chirichella del resto hanno cominciato così.

Fipav

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Arriva il Refree Coach,cresce la tutelaper i giovani arbitri

Immaginate di avere un angelo custode che vi segue nel vostro lavoro, immaginate di avere qualcuno costantemente al vostro

fianco che vi accompagna e vi sostiene mentre cercate di svolgere al meglio il compito che vi è stato affidato o che avete intenzione di portare a termine. Pensate che qualcuno così non possa esistere? Sbagliato. L’innovativo progetto “refree coach “ presentato lo scorso 28 Dicembre dal Settore Uf-ficiali di Gara del Comitato provinciale di Napo-li mira alla crescita omogenea dell’intero gruppo arbitri della provincia mediante l’affiancamento

di una figura di nuova concezione per il settore, il “refree coach” appunto. Secondo quanto spiegato nel progetto, il coach in questione seguirà l’arbitro nelle prime fasi del suo ingresso nel settore ufficiali di gara, ac-compagnandolo prima in gare di allenamento e, successivamente, in gare ufficiali come un tutor. La figura che si vuole creare non è uno psi-cologo o un consigliere o un formatore ma un vero e proprio partner che si farà promotore di una relazione positiva attraverso il metodo del coaching. Ma chi sono le persone più adatte a ricoprire questo ruolo? Durante la presentazione del

di Antonella Manfellotto (AntoManf8)

Fipav Napoli

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progetto il Prof. Marcello Russo, ex arbitro pro-vinciale di Napoli, ha catturato l’attenzione dei presenti sul come valorizzare il potenziale dei giovani arbitri attraverso un’appropriata ges-tione dei ritmi pregara e attraverso anche la cura delle attività collaterali fondamentali per una buona resa. Tra le personailità presenti alla presentazione dell’iniziativa, il presidente della Fipav Cammpa-nia, l’avvocato Ernesto Boccia: “Sono curioso di vedere gli effetti che apporterà questo progetto - ha esordito - Da parte mia c’è il pieno sosteg-no per questo progetto promosso dal Comitato Provinciale di Napoli, mi auguro possa portare i suoi buoni frutti”. Curiosità e buoni propositi nelle parole del presidente Boccia che ha poi sottolineato l’importanza, per tutto il movimento pallavolis-tico campano, della crescita di una buona classe arbitrale: “Gli arbitri a cui si fa riferimento sono quelli che poi passeranno, con tutti i buoni aus-pici, al regionale e perchè no al nazionale, è im-

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Arriva il Refree Coach,cresce la tutelaper i giovani arbitri

Serie C

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portante, dunque, che questi giovani vengano messi nelle migliori condizioni per svolgere al meglio il loro lavoro e crescere nel modo più corretto possibile”. A dar ulteriore valore alla presentazione dell’iniziativa nata dalla mente di Maurizio di Meglio, Commissario Provinciale degli ufficiali di gara con la coordinazione del Vice Comm. U.G. - area valutazione, Gennaro Bonetti, la presenza della dottoressa Tania Petriccione, es-perta in coching dello sport e Luigi Roccatto, Responsabile del Settore Tecnico Nazionale uf-ficiali di gara che ha parlato del progetto come ad una possibile arma vincente contro il feno-mento dell’abbandono dell’attività arbitrale dei giovani durante il passaggio dal provinciale al regionale. E’ stata una mattinata all’insegna del nuovo che avanza e se è vero ciò che ha detto Lawrence, e cioè che l’eccellenza si raggiunge con il car-attere e non con la competenza tecnica, questo progetto avrà sicuramente il seguito che merita.

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Corpora Aversa in altosupera la Delta Trentinoe centra il quarto postoUna battaglia straordinaria, epica, pie-

namente rappresentativa dell’elite del volley nazionale alla quale le due squa-

dre in campo fanno pienamente parte: la Cor-pora mette agli atti la quinta vittoria consecutiva, al termine di una battaglia per cuori forti vinta in rimonta al tie-break contro una squadra valo-rosa e indomita, Trento, che conosce al PalaJa-cazzi per la prima volta il sapore della sconfitta esterna. Partita divisa nettamente in due: primi due set totalmente guidati dalle ospiti; ultimi tre parziali con le padrone di casa in crescendo, in grado di infiammare gli 800 assiepati sugli spalti dell’impianto aversano. Con questo successo la squadra di Della Volpe si piazza al quarto posto a tre lunghezze da Vi-cenza, il cui campo la Corpora andrà a far visita domenica prossima.Coach Della Volpe non cambia lo starting pla-yer rispetto alle ultime uscite e comincia con Dekany e Donà di mano, Cvetanovic opposto in diagonale con il capitano Drozina, Nardini e Lapi al centro con Minervini libero. Marco Gazzotti opta per Demichelis in palleg-gio, in diagonale con Giada Marchioron; Lam-prinidou e Candi centrali, Martini e Bezarevic in banda e Cardani libero.Inizio estremamente contratto e falloso, in cui si alternano infrazioni banali a scambi al cardiopal-mo. Il primo break porta la firma di Chiara Lapi, che con una fast firma il 7-4. Trento rosicchia lo svantaggio e con Bezarevic, Candi e Marchioron sigla il 10-13. Il vantaggio è puntellato ancora dall’opposto (12-16), con timeout di Della Vol-pe. Trento prende fiducia e su questa certezza rie-sce ad amministrare il vantaggio, resistendo al tentativo di ritorno operato da Dekany (18-21) e sfruttando una serie letale di errori delle avver-sarie, che cedono nettamente il parziale 18-25.Secondo parziale a ranghi invariati rispetto al primo. Trento abbassa le sue percentuali, Aversa alza la concentrazione e l’equilibrio è totale: De-kany sale in cattedra per il primo mini-break (9-

7), un muro-fuori della Marchioron ristabilisce il pari (12-12). È ancora l’ungherese a tirare fuori dal cilindro un punto in torsione, ed è 16-14, con time-out Gazzotti. L’interruzione scuote le ospiti, proprio quando le aversane sembravano aver ritrovato i propri riferimenti: un bel colpo di Candi vale il pareg-gio a quota 18. La ventunenne centrale ravennate si ripete mu-rando Cvetanovic (18-20) e dà il la alla vittoria del parziale delle sue, in un finale condito ancora da distrazioni imperdonabili delle bianco-blu.Il terzo set si sblocca ancora all’insegna di Sonia Candi: il suo undicesimo punto vale il 9-7 per le trentine. Dopo il primo tempo discrezionale per Della Volpe arriva il turno in battuta di Dekany: Cve-tanovic impatta di furbizia (9-9) e mette la frec-

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Sorride Pavia, per Caserta ancora una vol-ta è forte il rammarico per una gara gio-cata per larghi tratti su livelli di eccellenza dove non sarebbe stato impossibile porta-re a casa un risultato positivo.Quella vista in scena al Palaravizza è sta-ta decisamente un’altra squadra rispetto a quella che si arrese alla Corpora Aversa il giorno di Santo Stefano. Stavolta le rosanero hanno giocato una gara più che dignitosa ,una partita che, per come si era messa, avrebbe anche po-tuto riservare gioie importanti alla Volalto. Le ragazze di Monfeda, però, hanno paga-to ancora una volta passaggi a vuoto nei momenti caldi della contesa. E’ successo nel secondo parziale quando sono passa-te dal 19-19 a perdere il set, e nel quarto quando sotto di due punti (13-11), si sono viste infliggere un break di 12-1 che ne ha spento ogni velleità. Peccato. Quelli conquistati contro Pavia sarebbero stati punti decisamente pesanti come quelli in palio domenica prossima quando a Caser-ta arriverà l’Entu Olbia,diretta rivale per la salvezza delle rosanero. Dichiarazioni Monfreda.“Grande rammarico e rabbia per una par-tita che forse avremmo anche potuto por-tare a casa, ma ancora una volta siamo stati vitima sia dei meriti avversari che di nostri improvvisi black out. Ottimo il no-stro primo set così come buona parte del secondo. Qui, come nel quarto, ci siamo, però, ancora una volta fermate li dove oc-correva spingere ancora di più. Mi è pia-ciuta molto la reazione avuta, invece, nel terzo parziale quando abbiamo annullato

quattro palle set alle pavesi. Forse se aves-simo vinto anche quel set, la storia della partita sarebbe stata diversa. Dobbiamo lavorare su questi aspetti. Capire perchè ci spegniamo li dove dobbiamo accender-ci ancora di più. Adesso ci aspettano altre sfide delicate. Olbia, Club italia e Sovera-to. Rimbocchiamoci le maniche e tornia-mo in palestra a lavorare”.

Corpora Aversa in altosupera la Delta Trentinoe centra il quarto posto

cia (10-9), le bianco-blu non si fermano e volano 15-9. Il parziale devastante di 8-0 spacca in due sia il set che l’intero match. Sulla saetta in battuta di Donà Trento non attac-ca ed è +7 (20-13). Le squadre scalano di marcia e risparmiano car-burante in vista della quarta, cruciale, partita: il set non ha più niente da raccontare e si chiude 25-17.Si riparte con una Corpora inferocita: ancora il turno in battuta di Dekany regala il 3-0 iniziale. Marchioron mette a segno il punto numero 17 e accorcia (6-4), ma un doppio Nardini manda tutti al tempo tecnico sul 12-6. Una magia di Drozina innesca Cvetanovic per il 13-8 ma Trento ha mille vite e si riavvicina di nuovo, artigliando il -2 al termine di uno scam-bio infinito chiuso da un lob di Lamprinidou (13-11). Le energie vengono meno e ogni punto è una guerra che coinvolge nervi, muscoli e cuore del-le 12 in campo. Entra la rumena Pirv, va in battuta e riporta Trento a -1 (16-15). Il primo ace Corpora del match (Donà) vale il 18-15, il secondo (Giam-pietri) timbra il 22-16, punto che di fatto manda tutti al tie-break (25-20). Il tie-break comincia con due ore di gioco già alle spalle, e la stanchezza rende ancora più af-fascinante la battaglia finale: la Corpora mette subito il naso davanti con un diagonale di Cve-tanovic (5-1). Donà la imita (6-1) e Gazzotti in-terrompe l’inerzia facendo entrare Morolli per Demichelis. Marchioron sigla il punto numero 24 e accorcia (6-4). Si cambia campo 8-6 grazie all’ennesima pro-dezza di Drozina ma Trento non molla, finché due errori di misura le costano il -4 (11-7). Tutto il resto è una lenta ascesa di Aversa ver-so il paradiso: le normanne capitalizzano il pri-mo dei sei match-point (15-8) in un PalaJacazzi esultante, che tributa con un lungo applauso un successo tanto sofferto quanto strepitoso delle proprie beniamine.

Serie A2

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Il coach della Volalto commenta la sconfitta nella gara con il Pavia

Monfreda arrabbiato: Troppi black-out

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La squadradi Barravorrebberipeterele affermazionimaturatenell’annoappena finito

Il Centro Ester vuole vivere un’altra annata di successi e Nico Borghesio ed il suo grup-po hanno già ricominciato a lavorare per

presentarsi nelle migliori condizioni alla ripresa, fissata per sabato 10 gennaio a Benevento con-tro la Volare Onlus. “Viviamo una situazione confortante per quel che riguarda le prestazioni ed anche per la po-sizione in classifica, relativamente tranquilla”, sottolinea Giosuè Napolitano, vicepresidente del Centro Ester e presidente della sezione Pal-lavolo della Polisportiva rossoblu. “Grazie alle ultime due vittorie ci siamo allontanati dalla zona caldissima, alimentando le speranze di poter raggiungere tranquillamente la salvezza. Dopo dieci giornate di campionato pos-siamo candidamente affermare che siamo in linea con le aspettative di inizio anno: siamo al passo con la tabella salvezza e stiamo lan-ciando in campo delle debut-tanti che si stanno tutte met-tendo in evidenza nella nuova categoria, naturalmente accanto alle più esperte che stanno garan-tendo un buon rendimento”. Non altrettanto positivo il bilancio della prima parte di stagione per la seconda formazione este-rina, impegnata nel campionato di serie D: “Do-bbiamo prendere coscienza che questo secondo gruppo giovanile non riesce a spiccare il volo, a qualificarsi in una maniera decisiva”, ammette Napolitano. “Oggettivamente, visto il livello del

campionato, l’ultimo posto in classifica ci sta un po’ stretto. Speriamo che con il recupero delle infortunate, da Scafaro a Schettino alla stessa Mottola, la situazione possa migliorare. In al-cuni casi non siamo stati neppure assistiti dalla buona sorte, in altri invece siamo venuti meno. Non so se è un problema del gruppo, tecnico, di lucidità o di determinazione: la verità è che non riusciamo a spiegarci i perché di questo avvio difficoltoso”.Ottime, invece, le performance delle varie for-mazioni di categoria: “Nelle prime fasi non ab-biamo difficoltà ad essere tra le prime: certo, a volte ci capita di perdere con squadre che, in-sieme a noi, rappresentano le eccellenze a livello

giovanile in provincia. Speriamo di rius-cire a portare anche quest’anno

qualche squadra alla fase re-gionale, come da tradizione”.

Grandi risultati, insomma, ottenuti ancora una volta nonostante un budget limi-tato: “Probabilmente non si

riesce a comprendere fino in fondo quanta passione e ab-

negazione animi chi si prodiga quotidianamente per portare avanti

un discorso tecnico e sportivo di grande pro-filo a dispetto di risorse economiche contenute. Cerchiamo di ridurre i costi il più possibile, ma alla lunga potrebbe non bastare. E non sempre si potrà riuscire a mantenere i livelli raggiunti se non saremo supportati adeguatamente”.

Parla Napolitano:

La zona caldaadessoè più

lontana

Centro Ester, sogni di gloria

Arriva il 2015

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Il patron Nappi tira le somme

Il Pianura cercarinnovamento e continuità

Continuità, rinnovamento e crescita sono le tre parole che contraddistinguono il 2014 dell’asd Pianura Volley. “In quest’ultimo giorno dell’anno voglio soffermarmi proprio sullo sviluppo della società – sottolinea il presi-dente Mario Nappi – Abbiamo allestito ben 3 squadre maschili (serie C, Prima Divisione, Under 17) e la no-vità assoluta della formazione femminile. Poi c’è il set-tore mini volley con sempre più tesserati e, nel prossimo futuro, vogliamo ampliare ulteriormente i nostri numeri collaborando strettamente con le scuole del quartiere che rappresentano il bacino d’utenza per le nuove leve”. In quei luoghi di cultura ed aggregazione possono essere trovati altri talenti, ma soprattutto adolescenti che vogli-ono cimentarsi in uno sport bello, sano, pulito e svolto in un contesto serio, professionale, qualificato in cui tutti si sentono come in una grande famiglia. Una realtà giovane, preparata e vogliosa di emergere ancora. “Nel 2014 abbiamo festeggiato il 5° anno d’attività e ci avviamo a grandi passi verso la conclusione del 6° - pros-egue – Abbiamo varato un nuovo logo, un segnale di rin-novamento e di continuità per l’associazione. Entrambi potrebbero essere l’emblema del passaggio dal vecchio al nuovo”. Un’evoluzione naturale di una compagine che augura ai propri membri, alle rispettive famiglie, a tutto il movimento pallavolistico e non solo un 2015 ricco di soddisfazioni nello sport e nella vita.

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Successo per l’evento organizzato dalla Polisportiva Due Principati

Una schiacciata all’indifferenzaLa Nemesi sul gradino più alto

Applausi, sorrisi, buona cornice di pubblico e tanta generosità. Ha trionfato la solidari-età al Pala Irno di Baronissi. La casa della pallavolo ha ospitato il primo trofeo “Una schiacciata all’indifferenza”, organizzato dalla Due Principati Volley, con il patrocinio del Comune di Baronissi, per raccogliere fondi a sostegno dell’associazione di volontariato Centro d’ascolto e carità San Francesco d’Assisi. Il triangolare di pallavolo è stato vinto dalla Nemesi di Castel-lammare di Stabia che ha battuto 3-0 la P2P nella gara d’esordio e ha bissato (2-1) contro Antares Sala Consilina. La squadra guidata da coach Lina Infante porta nella città delle terme anche il premio miglior giocatrice del torneo. I tecnici, i capitani e i direttori di gara - i signori Marco Ferrante e Gennaro Mannara della sezione di Salerno - hanno eletto MVP la palleggia-trice della Nemesi Martina Migliardo, classe ‘91. La Due Principati ha chiuso al sec-ondo posto: ha battuto 3-0 Antares nella finale di consolazione. Alla cerimonia di premiazione ha partecipato anche Massimo Pessolano, presidente provinciale Fipav. «La nostra iniziativa è una goccia nell’oceano della solidarietà - ha detto Franco Montuori, patron della Due Principati - nel nostro piccolo cerchiamo di adoperarci per il nostro territorio e siamo stati lieti di accogliere l’invito di Gioventù Libera e del Comune di Baronissi per l’organizzazione di un torneo di volley con finalità benefica. Il primo trofeo “Una schiacciata all’indifferenza” è stato realizzato grazie alla disponi-bilità di Nemesi Stabia e Antares Sala Consilina, che ringraziamo. Il doppio test è stato un buon banco di prova per le atlete della P2P, in vista del primo impegno ufficiale del 2015, l’11 gennaio ad Aversa».

Arriva il 2015

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Il patron Nappi tira le somme

Il Pianura cercarinnovamento e continuità

Continuità, rinnovamento e crescita sono le tre parole che contraddistinguono il 2014 dell’asd Pianura Volley. “In quest’ultimo giorno dell’anno voglio soffermarmi proprio sullo sviluppo della società – sottolinea il presi-dente Mario Nappi – Abbiamo allestito ben 3 squadre maschili (serie C, Prima Divisione, Under 17) e la no-vità assoluta della formazione femminile. Poi c’è il set-tore mini volley con sempre più tesserati e, nel prossimo futuro, vogliamo ampliare ulteriormente i nostri numeri collaborando strettamente con le scuole del quartiere che rappresentano il bacino d’utenza per le nuove leve”. In quei luoghi di cultura ed aggregazione possono essere trovati altri talenti, ma soprattutto adolescenti che vogli-ono cimentarsi in uno sport bello, sano, pulito e svolto in un contesto serio, professionale, qualificato in cui tutti si sentono come in una grande famiglia. Una realtà giovane, preparata e vogliosa di emergere ancora. “Nel 2014 abbiamo festeggiato il 5° anno d’attività e ci avviamo a grandi passi verso la conclusione del 6° - pros-egue – Abbiamo varato un nuovo logo, un segnale di rin-novamento e di continuità per l’associazione. Entrambi potrebbero essere l’emblema del passaggio dal vecchio al nuovo”. Un’evoluzione naturale di una compagine che augura ai propri membri, alle rispettive famiglie, a tutto il movimento pallavolistico e non solo un 2015 ricco di soddisfazioni nello sport e nella vita.

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Roberto Gatta:Il terapista è l’angelocustode della squadra

Fisioterapisti prestati alla pallavo-lo per il benessere delle squadre campane e del volley in generale.

Tanta esperienza al servizio dei settori tecnici, un marchio di qualità indiscutibile che lo staff medico apporta ogni anno ai team del volley. “Lo staff medico porta quei tre, quattro, punti a set che sono fondamentali” Roberto Gatta, il fisioterapista della Guerriero Lu.Vo Arzano, cita le parole di Antonio Piscopo, che si era espres-so così alla presentazione di quest’anno della Guerriero Lu.Vo Arzano. “E’ stato un ricono-scimento importantissimo non solo per me ma un po’ per tutta la categoria, perché è evidente che questo lavoro viene sempre più apprezzato nello sport”.Da quattro anni ad Arzano, Roberto Gatta si lancia nell’esperienza della pallavolo: “Ho accet-tato molto volentieri quest’incarico nell’Arzano – commenta il fisioterapista-. Non conoscevo molto bene la pallavolo, non sono un grande ap-passionato, ma alla fine è stato importante com-prenderne tutte le dinamiche. Affrontare questa nuova avventura è stato un passo importante anche per la mia carriera”. Lo sport è un’occasione importante per i fi-sioterapisti, è la linfa vitale del loro lavoro, ed al contempo il ruolo dello staff medico è fon-damentale per le squadre che lavorano per rag-giungere i vertici nei loro campionati. Insomma è un vero e proprio angelo custode per atleti e dirigenti che grazie al suo lavoro riescono a migliorare le prestazioni recuperando la forma migliore.“Ad Arzano abbiamo raggiunto grandi risul-tati dal punto di vista dei recuperi – aggiunge Roberto Gatta -.Negli anni scorsi i problemi di Vinaccia e Cozzolino sono stati quelli più diffi-cili da far rientrare, ma fortunatamente tutto lo staff si è impegnato ed ha lavorato per queste due ragazze. Entrambe avevano subito infortuni molto gravi e sono rientrate dopo sei mesi. L’ul-tima in ordine di tempo è stata Alessia Postiglio-ne, l’abbiamo seguita subito dopo l’operazione e

dopo quattro mesi siamo riusciti a riportarla in campo. Non tute le squadre possono permetter-si i servigi di un fisioterapista ed, in generale, di uno staff medico. Sicuramente dipende sempre dagli obiettivi: squadre che ambiscono al vertice devono essere coperte in tutti i settori societari e lo staff medico è una parte importantissima. Quando invece una società tiene bassi i propri obiettivi allora preferiscono avere fisioterapisti che collaborano ogni tanto”.“Il lavoro del fisioterapista, soprattutto in Cam-pania, è veramente molto difficile – ammette Roberto Gatta -. La cosa più complicata è quella di farsi notare, io sono laureato dal 2006, in più ho due anni di master ed una specializzazione di altri sei anni in osteopatia, questo lavoro è la mia passione. Purtroppo viene spesso rovinato da persone che, pur non avendo titolo per eser-citare, si spacciano per esperti della riabilitazione ma in realtà non lo sono”.Ormai nel mondo della pallavolo da diverso tempo il fisioterapista della Guerriero Lu.Vo Ar-zano ha ben presente il quadro della situazione, e delle problematiche che affliggono il mondo del volley: “Sicuramente la carenza infrastruttu-rale è il problema più grave – ha commentato -. Ad Arzano abbiamo quello che io simpatica-mente definisco il PalaGhiaccio, trovo ridicolo che le ragazze debbano allenarsi in una strut-tura che non offre un minimo di riscaldamen-to, è chiaramente uno dei motivi che ci porta maggiori difficoltà dal punto di vista fisico: in tal senso le ragazze sono soggette ad infortuni muscolari. Statisticamente parlando riscontro molti più infortuni durante il periodo invernale. Il mio futuro? Questo lavoro mi appassiona, mi vedo ancora per molto tempo ad Arzano, anche perché mi trovo benissimo in questa società e non ci sono segnali che mi facciano pensare ad una separazione”. Roberto Gatta, genitori napoletani ma arzanese di nascita, continua la sua particolare missione nel mondo del volley, da pioniere di un lavoro che in Campania ancora fatica a trovare spazio.

di Daniele Naddei

Il difficile è farsi notare

Personaggio

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Roberto Gatta:Il terapista è l’angelocustode della squadra

Il difficile è farsi notare

Il personaggio

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Luca Biagini euforico:Sono contentodi tornare a Cento VetrineIl popolare attore della fortunata fiction si racconta:“Sono un buon padre di famiglia nella serie Solo per amore,l’incontro con il regista Sepe è stata la svolta per la carriera”

Lantissime novità per questa stagione oruca Biagini è uno dei protagonisti della nuova fiction di canale 5 “Solo per

amore”. Quale ruolo interpreti nella fiction “Solo per amore”? “Sono il generale Gianmaria Fiore, amico della famiglia al centro delle vicende della fiction. Un

prattutto ci ha regalato una giornata memorabile con gli amici più cari e le nostre famiglie in mez-zo alle crete senesi, dove sono nato. Un giorno di magico incanto”. Esiste l’amicizia nel ruolo dello spettacolo? tu hai amici tra i vari colleghi? “Ho pochi ma ottimi amici nel mondo dello spettacolo”. Quali sono state le tappe fondamentali della tua carriera? “Nel teatro l’incontro con il regista Giancarlo Sepe e il musicista Stefano Marcucci con i qua-li ho fatto spettacoli memorabili alla fine degli

di Massmedia

Vita da Vip

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buon padre, un buon amico, una persona “per bene”, sino a quando…”.Contento di tornare a Centovetrine? “Sono contento che la famiglia Della Rocca torni ad avere un ruolo importante, ha regalato colpi di scena, fascino e successo a Centovetrine e io sorveglierò che tutto vada a buon fine, di questi tempi non si sa mai”. Com’è stato ritrovare i tuoi figli Alessandro e Danilo?“Con Alessandro e Danilo non ci siamo mai persi di vista, siamo rimasti “quasi“ una famiglia anche fuori da Centovetrine. Comunque ci vo-gliamo bene nonostante differenze di età e di ca-rattere e lavorare con loro è sempre un piacere!” Prossimi impegni per i mesi futuri? “Sono impegnato quotidianamente con il dop-piaggio. Nei primi mesi del prossimo anno sarò in teatro a Roma con uno spettacolo bellissimo scritto da un giovane autore Marco Berardi e di-retto da Federico Vigorito. Al mio fianco come coprotagonista ci sarà una vecchia conoscenza di Centovetrine, il notaio Papisca ovvero Marco Zannoni e poi Alessandra Raichi e Paolo Gatti-ni. Nei mesi successivi preparerò uno spettacolo su Mussolini con testo e regia di Pier Francesco Pingitore.In cantiere anche un progetto per il ci-nema con Giovanni Mezzedimi”. Avevi mai guardato “beautiful” prima di doppia-re Eric Forester? “Quando va in onda Beautiful sono quasi sem-pre al lavoro. Spesso proprio per doppiare Eric!” Com’è cambiata la tua vita dopo il matrimonio con Barbara? “Il matrimonio con Barbara ha reso più com-pleta la nostra già collaudata convivenza e so-

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Luca Biagini euforico:Sono contentodi tornare a Cento Vetrine

Vita da Vip

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anni ’70 ad oggi. Nel doppiaggio l’incontro con il mitico Emilio Cigoli voce tra gli altri di John Wayne e l’incontro con il direttore di doppiaggio che ha fatto la storia di questo mestiere Mario Maldesi. La popolarità televisiva invece me l’ha regalata Centovetrine”. Quale ruolo al cinema o nelle fiction ti piacereb-be interpretare? “Mi piacerebbe interpretare personaggi dalla scorza dura e il cuore tenero. Vorrei avere la possibilità e il tempo per viaggiare. Vorrei im-parare l’inglese”. Un sogno personale e un sogno professionale da realizzare? “Vorrei fare teatro e cinema con progetti di qualità e indipendenti. In Italia? Ma sei pazzo?”. Quanto conta per te l’amicizia? “L’amicizia è fondamentale! Quella vera non si può acquistare e non si può vendere”. Tre aggettivi per descriverti...? “Tollerante, accogliente, riservato. Potrei conti-nuare ma non andrebbe così bene!” I tuoi sport preferiti? “Motociclismo, sci, snowboard e cam-minata veloce”. Un’artista a tutto tondo al quale va il nostro più sincero “in bocca al lupo”.

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Album di famiglia

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