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settimanale di caserta e provincia in distribuzione gratuita
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CaSERTa. Dietro ad un risultato
elettorale ci sono sempre scelte az-
zeccate e “fregature” che determi-
nano l’andamento del voto. Per
capire cosa è funzionato nei singoli
partiti e nei singoli schieramenti è ne-
cessario fare una radiografia dei ter-
ritori evidenziando quelle che sono le
risorse in campo.
In questa tornata, al di fuori di ogni
ragionamento, è il Movimento 5
stelle di Beppe grillo per il quale
tutto è andato nel verso giusto nei
centoquattro comuni. Per gli altri par-
titi, però, non si può fare lo stesso ra-
gionamento. Per capire cosa sia
successo prendiamo in considera-
zione i voti che i partiti hanno rac-
colto alla Camera.
La delusione di questa tornata elet-
torale, è, sicuramente rappresentata
dall’Udc di gianpiero Zinzi. Nono-
stante gli sforzi profusi da lui e dal
padre, che comunque sono serviti a
contenere la disfatta, l’Udc casertano
è naufragato assieme a quello nazio-
nale pur raccogliendo una percen-
tuale superiore alla media, il 4,96%
pari a 22.929. Sul dato ha pesato
tantissimo il risultato di Aversa. Qui
l’Udc ha raccolto 722 con il 2,78%
dei consensi nonostante la candida-
tura di Romilda Balivo e il sostegno
più o meno ufficiale del sindaco giu-
seppe Sagliocco. Lo stesso di-
scorso vale per San Prisco dove
l’incidenza del sindaco antonio
Siero e di una fetta consistente della
giunta non si è vista. Sul Comune
dell’Appia, l’Udc si è fermato a 199
pari al 3,07%. Abbondantemente al
di sotto delle aspettative, il dato di
Maddaloni dove nonostante una vera
e propria corazzata, anche con un
paio di sindaci in pectore, l’Udc è an-
dato al di sotto della già bassa media
provinciale. Per 759 pari al 4,09% si
sono mossi giacomo Lombardi di
Maddaloni Futura, Maria Letizia,
gennaro Cioffi, il consigliere provin-
ciale antimo Caturano, giovanni
Ianniello, Michele Cerreto.
Al di sotto delle aspettative anche il
risultato di Orta di Atella dove il bat-
tagliero Salvatore Del Prete e il suo
gruppo, non sono andati oltre 358
preferenze pari al 3,00% sempre al
di sotto della media provinciale. Molti
i Comuni al di sotto delle aspettative
anche nel Partito democratico. Caso
più eclatante è Villa di Briano dove,
addirittura, si sono registrati più voti
alle primarie che alle elezioni. Nono-
stante il sindaco Dionigi Magliulo,
nel Comune dell’agro ci sono stati
460 voti a fronte di una percentuale
del 15,44% a fronte di una media
provinciale comunque bassa che ha
visto il Pd raccogliere complessiva-
mente 90.113 voti pari 19,49% del
consenso.
La disfatta ha caratterizzato un po’
tutto l’agro aversano. A Casal di Prin-
cipe, per esempio, i democratici
hanno raccolto 833 voti pari ad un
misero 9,95% nonostante Renato
Natale ed Ennio Natale che sono ai
vertici del partito senior e del movi-
mento giovanile.
I flop del votoTutti quelli che hanno steccato alle politiche
PARLAMENTARI“dimezzati”Il numero degli eletti casertani
scende da tredici a sette dopo que-
sta tornata. Pag.3
Il mare di contraddizioni messe a
sistema dal Partito democratico
della provincia di Caserta sono
emerse con esasperante dram-
maticità in mezzo pomeriggio di
scrutinio lunedì sera. C’è solo
l’imbarazzo di dover decidere da
dove cominciare per rappresen-
tare il disastro Pd in Terra di La-
voro dopo queste politiche. Il
vezzo tutto bersaniano di dire
che la delegazione parlamentare
del Pd è stata scelta attraverso le
primarie viene smentito dal risul-
tato delle urne. L’unica candidata
alle primarie eletta è la terza
classificata della competizione di
fine dicembre, la deputata
uscente Pina Picierno per garan-
tire la quale sull’altare del Pd
sono stati immolati prima Gen-
naro Oliviero, poi Nicola Caputo
ed infine Lucia Esposito... Nono-
stante l’ex assessore provinciale
abbia fatto il pieno a San Nicola
la Strada e, soprattutto, nono-
stante sia stata la seconda più
votata alle primarie, prima di fatto
stante l’esclusione di Caputo,
Esposito è fuori dal Parlamento.
Il tentativo chiassoso e di dubbio
gusto di dire che Zavoli si debba
dimettere perché anziano, non
servirà a darle, almeno da subito,
quello che le è stato tolto... Po-
stilla, se Zavoli non era adatto al
Senato, la battaglia andava fattacontinua a pag.2
diFrancesco Marino
L’editoriale
continua a pag.2
Quel pasticcioDemocraticodelle primarie
I risultati dopo lo scrutinio
VOTO tra polemichee rinnovamentoL’analisi del voto a Caserta di Pdl e
Pd. I berlusconiani: un trionfo. I de-
mocratici polemici. Pag.4
CRISI è fuggi fuggi da CasertaL’analisi del segretario della Cisl Cri-
sci: non siamo più attrattivi per gli in-
vestitori. Pag.5
CONGRESSO PDi renziani: subito L’ala del partito vicina a Marino:
serve un ricambio immediato, con
società civile e territorio. Pag.6
ESPOSITO-ZAVOLIsi apre il casoNel Pd si chiedono le dimissioni del
giornalista per far posto alla sena-
trice di San Nicola. Pag.7
LA PONTIDAdel MezzogiornoSanta Maria Capua Vetere segna un
exploit della Lega Nord grazie a Di
Monaco. Pag.8
PDL mini-esodoverso Beppe GrilloL’analisi del voto a Capua dopo le
politiche. In crescita il Pd grazie alla
Affinito. Pag.9
Per informazioni328.3997148
www.casertafocus.net
Anno IV n. 0802/03/2013
distribuzione gratuita
Periodico d’informazione della Provincia di CasertaDirettore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Me-ridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere(CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net
2 02/03/2013 CASERTA
continua da pag.1
prima, indipendentemente dal risul-
tatonon dopo le elezioni, in questa
maniera la sensazione è che si cer-
chi solo di curare un interesse di
bottega.
Troppo poco per mettere in discus-
sione la figura del maestro Sergio
Zavoli.
Restando alle primarie, l’immagine
della grande festa democratica for-
nita per descrivere la partecipa-
zione si dissolve in maniera
velocissima se si vanno a compa-
rare i dati delle parlamentarie con
quelli delle politiche...
E’ mai possibile che i voti raccolti in
una competizione interna ad un par-
tito siano superiori a quelli delle ele-
zioni nazionali?
A Villa di Briano, sicuramente sì!
Analizzando questi dati si capisce
anche come il più alto strumento di
democrazia che hanno a disposi-
zione i cittadini, i soloni del Pd defi-
niscono così le primarie, non sono
altro che un’arma impropria a dispo-
sizione di chi comanda... E, in que-
sto quadro, via libera al
tesseramento... Quello che ci vo-
leva per gettare della sana benzina
su un fuoco che sta bruciando
quanto di buono potrebbero pro-
durre i democratici della provincia di
Caserta.
I numeri raccolti e la vittoria perso-
nale di Silvio Berlusconi, poi, fanno
cancellare, quasi con un colpo di
spugna, quelli che sono i problemi
del centrodestra casertano. Spet-
terà ora alla dirigenza locale dimo-
strare di poter condurre il processo
di ricostruzione della classe diri-
gente del Pdl, altrimenti per gli uo-
mini del Cavaliere queste elezioni
saranno servite solo a nascondere
la polvere sotto al tappeto. Il resto è
solo Movimento 5 stelle con un Udc
quasi non pervenuto nonostante gli
sforzi di Zinzi...
E credete non è assolutamente
poco....
segue dalla prima
Copione molto simile a Casape-
senna dove i numeri non sono stati
poi così tanto differenti.
Il Partito democratico della candidata
alla Camera Raffaella Zagaria e del
possibile candidato sindaco Raffaele
De Rosa hanno raccolto appena 383
voti pari al 12,61% dei consensi. A
Villa Literno la prima elezione dopo
l’uscita di scena del consigliere rehio-
nale Enrico Fabozzi si è vista e
come per i democratici.
Il Pd che sino a poco tempo fa fa-
ceva il pieno di consensi in elezioni
del genere, oggi si è fermato ad un
misero 12,64% con appena 644 con-
sensi raccolti.
Il risultato del Pd è stato al di sotto
delle aspettative anche a Cellole
dove Aldo Izzo non è riuscito a dre-
nare più di tanto consensi alla causa
di Pierluigi Bersani.
La percentuale si è fermata al
13,72% con 573 voti.
Leggermente al di sotto della media
provinciale anche Macerata Campa-
nia guidata dal sindaco Luigi
Munno, uno dei leader del Pd in
Terra di Lavoro.
L’ex dirigente dei Ds è riuscito a rac-
cogliere 1.013 consensi pari al
18,26% in favore di Pierluigi Bersani.
Nel calderone dei flop anche il sin-
daco di Vairano Patenora Bartolo-
meo Cantelmo che si ferma
leggermente sotto la media provin-
ciale con 671 voti e una percentuale
del 18,32%.
Più difficile stabilire i flop del Pdl alla
luce del grande consenso che il par-
tito ha ottenuto.
Silvio Berlusconi esce con 149.316
voti alla Camera pari al 32,31%. Al di
sotto della media provinciale Casa-
giove dove il sindaco Elpidio Russo
è, comunque, riuscito a raccogliere
1.757 voti pari 21,86% dei consensi.
Al di sotto della media, ma, comun-
que, con percentuali rotonde, anche
Pasquale Delli Paoli a San Nicola la
Strada. Il sindaco, infatti, riesce a
raccogliere un significativo 21,24%
con 2.566 voti, che, però, è lontano
ben dodici punti dalla media provin-
ciale. L’impegno massimo profuso
dalla candidata locale di San Nicola
per il Pd Lucia Esposito ha sicura-
mente pesato
Francesco Marino
elezioni i sindaci non tiranoMolti primi cittadini non impongono la loro legge
Dionigi MagliuloRomilda BalivoGianpiero ZinziAntonio Siero
Pasquale Delli PaoliRaffaella ZagariaLuigi Munno Elpidio Russo
CASERTA. Si riduce sensibilmente il
numero dei parlamentari casertani
all’interno del prossimo governo. Le
urne, o, meglio, le liste, non hanno
premiato i politici casertani, ridu-
cendo la consistenza della delega-
zione di Terra di Lavoro rispetto a
quella di cinque anni fa. Nel 2008 fu-
rono eletti ben tredici parlamentari
(Nicola Cosentino, Mario Landolfi,
Giovanna Petrenga, Enzo D’Anna,
Carlo Sarro, Pasquale Giuliano,
Gennaro Coronella, Italo Boc-
chino, Gianfranco Paglia, Americo
Porfidia, Stefano Graziano, Pina
Picierno e Domenico Zinzi) contro
i sette attuali (Carlo Sarro, Giovanna
Petrenga, Enzo D’Anna, Pina Pi-
cierno, Rosaria Capacchione,
Vilma Moronese e Lucio Romano).
Se il Partito democratico mantiene
costante la sua presenza in Parla-
mento, due furono gli eletti nel 2008,
due lo sono stati nel 2013, lo stesso
non si può dire per il Pdl che passa
da nove eletti, compresi Paglia e
Bocchino passati poi in Futuro e li-
bertà, ai tre attuali. A rimpolpare la
pattuglia casertana in questa tornata,
ci pensa Maria Rosaria Rossi di
Piedimonte Matese eletta, sempre
con il Pdl, al Senato in Lazio. Scom-
pare l’Udc casertano dal parlamento
italiano, dal momento che la staffetta
padre-figlio Domenico Zinzi Gian-
piero Zinzi non è riuscita a causa
del crollo verticola che ha subito
l’Unione di centro. Una rappresen-
tanza centrista viene, comunque, ga-
rantita dall’aversano Lucio Romano,
medico, eletto al Senato con la lista
Monti. Novità assoluta, ovviamente,
è la senatrice sammaritana Vilma
Moronese che è stata eletta con il
Movimento 5 stelle di Beppe Grillo.
Per la prima volta, dopo tantissimi
anni, l’agro aversano non è rappre-
sentato in Parlamento in maniera
massiccia. In qualche maniera,
l’unica a portare la bandiera è Gio-
vanna Petrenga del Popolo delle Li-
bertà, originaria di Casal di Principe,
ma da anni trapiantata a Caserta
città.
parlamentari ‘dimezzati’Si passa da tredici a sette più la matesina Rossi in Lazio
302/03/2013CASERTA
Vilma Moronese
Giovanna PetrengaCarlo Sarro Enzo D’Anna
Pina Picierno Rosaria Capacchione
CASERTA. Entusiasmo alle stelle in
casa Pdl dopo il risultato elettorale.
«La straordinaria vittoria conseguita
dal Pdl in provincia di Caserta, mag-
giore qui rispetto anche al resto della
Campania che pure ha confermato
un grandissimo consenso per il no-
stro partito, è frutto dell’effetto trai-
nante del presidente Berlusconi ma
anche di un grandissimo lavoro fatto
dal basso sul territorio, da sindaci,
amministratori locali, consiglieri co-
munali e provinciali, consiglieri regio-
nali e da tantissimi iscritti e
simpatizzanti per il Pdl - dichiara im-
pettito - Angelo Polverino - Ora
spetta alla nostra rappresentanza
parlamentare, consistente e qualifi-
cata, dimostrare con con i fatti l’attac-
camento e la capacità di incidere in
favore del nostro territorio. Terra di
Lavoro ha bisogno di attenzione in
tutti i settori e di sviluppo e ripresa
economica. Proporrò a breve dei ta-
voli tematici in cui i parlamentari sa-
ranno chiamati ad indicare progetti
ed impegni che saranno sottoposti
periodicamente a verifica da parte
del partito e della base. Io sono fer-
mamente convinto che bisogna ini-
ziare a praticare e non solo a
proclamare un modo nuovo di fare
politica e bisogna anche continuare
nel processo di rinnovamento, con-
servando le positività e le esperienze
del passato, interno al partito. Un ra-
gionamento a breve, inoltre, va fatto
con gli alleati laddove il Pdl governa
le istituzioni locali. Il consenso degli
elettori e i rapporti di forze tra i vari
schieramenti politici vanno valutati
nuovamente in termini di rappresen-
tanza». «Il Pdl a Caserta città è il
primo partito, cosa che non accade
negli altri capoluoghi di provincia
della regione Campania - fa eco il
sindaco Pio Del Gaudio - Inoltre, ri-
spetto alle città di Napoli, Salerno,
Benevento e Avellino, abbiamo la
percentuale più alta. Nonostante il
dissesto del Comune e l'onda di pro-
testa generalizzata di cui si sono fatti
protagonisti molti casertani, il mio
partito è il primo a Caserta. E' la
sconfitta di quanti hanno ripetuta-
mente affermato, anche sulla stampa
locale, che un tracollo del mio partito
sarebbe stato una perdita da attri-
buire a me. Vince, con i voti asse-
gnati al mio partito, il buon governo
che abbiamo assicurato, la qualità
dei servizi che con responsabilità ga-
rantiamo fin dall'avvio della nostra
Amministrazione. Vince il rapporto
con la gente, che per noi si era già
tradotto recentemente negli apprez-
zamenti che la maggioranza della
città ci riserva per la qualità dei nostri
interventi. Vince il contatto diretto
con le persone, che è per noi prassi
quotidiana e metodo di governo al
servizio della città. Vince la verità,
contro ogni tentativo di perpetuare
vecchie logiche, anche di trasformi-
smo e di promesse non mantenute».
Si inserisce nell’analisi anche la pre-
side Adele Vairo, candidata alla Ca-
mera. «Siamo l’unico progetto
politico concreto presente sul territo-
rio, gli elettori lo hanno compreso e
ci hanno premiato con il loro voto -
ha dichiarato - Primo partito in città,
primo partito in provincia, con numeri
da capogiro. Rispetto al Movimento
5 stelle abbiamo raccolto oltre cin-
quantamila preferenze in più, imba-
razzante diventa il divario con il Pd
che è stato staccato di quasi sessan-
tamila consensi. La continuità di una
dirigenza qualificata che ha saputo
governare i processi, la novità della
proposta di candidature espressione
del territorio sono stati gli ingredienti
di un successo che, solo coloro che
non sanno delle cose della politica,
non si aspettavano». Vairo sottolinea
come, comunque, questo non sia il
momento di fermarsi e cullarsi sugli
allori. «Noi tutti del Pdl sappiamo che
il risultato elettorale è il punto di par-
tenza di un processo di rimodula-
zione della classe dirigente che ci
consentirà di essere guida e riferi-
mento su questo territorio ancora per
moltissimo tempo – ha detto – la
stella polare della nostra azione deve
essere una sola, dare risposte al ter-
ritorio. La gente vede in noi gli unici
in grado di farlo e, per questo, non
dobbiamo deluderli. Ringrazio quei
tanti amici, sino a qualche settimana
fa distanti dalla politica, che si sono
appassionati al Pdl con la mia candi-
datura. E’ nei loro confronti, prima
ancora che di tutto il territorio che ho
l’obbligo morale di andare avanti nel
solco tracciato in questa campagna
elettorale. C’è voglia di politica, e noi
lo abbiamo dimostrato».
Lo stesso clima non si vive in casa
Partito democratico. «E’ necessario
avviare un processo di costruzione
del partito che tenga conto di quello
che c’è e che attribuisca il giusto pro-
tagonismo nelle scelte ad un territo-
rio importante come quello della
provincia di Caserta». E’ lucida l’ana-
lisi che fa il capogruppo del Pd al Co-
mune di Caserta Franco De Michele
dopo la sconfitta elettorale subita in
occasione delle elezioni politiche.
«Abbiamo sempre sostenuto che il
nostro territorio era determinante
nella conquista del Senato in Cam-
pania, ma, evidentemente, questa
nostra considerazione è rimasta ina-
scoltata – ha sottolineato De Michele
– il segretario regionale Amendola
parla di una vicenda critica per Ca-
serta. Non si scopre certo oggi que-
sta criticità. E, poi, lui è il deputato di
Caserta avendo scelto di candidarsi
al numero due nella nostra circoscri-
zione». De Michele identifica le ra-
gioni della sconfitta del Pd in due
scelte effettuate da Bersani. «Un
anno e mezzo fa si è deciso di soste-
nere un progetto come quello di
Monti che ha minato il grande van-
taggio che avevamo raccolto – ha
spiegato De Michele – inoltre, si è
vanificato il grande entusiasmo che
si è registrato con le primarie tra Ber-
sani e Renzi con le parlamentarie
che hanno portato solo guerre sui
territori e la provincia di Caserta ne è
un esempio eclatante». De Michele
è poi vicino alle amiche candidate
che si sono viste sfuggire l’elezione
per un soffio e ringrazia Rosida Baia
per il grande lavoro svolto sul territo-
rio in questa campagna elettorale.
«Abbiamo perso, cominciamolo a
dire a chiare lettere». Il dirigente pro-
vinciale del Pd Enrico Tresca non
va per il sottile. «E’ necessario rifon-
dare la classe dirigente di questo
partito che ha dilapidato un patrimo-
nio di consensi enorme sino ad un
anno e mezzo fa per uno spirito di
autoconservazione di un gruppo diri-
gente che non è riuscito a produrre
nulla – ha sottolineato Tresca – c’è
bisogno di un ricambio generazio-
nale che non è anagrafico, ma di
idee che, è stato il vero punto cru-
ciale di questa campagna eletto-
rale». Tresca sottolinea come non è
sufficiente parlare di lavoro, ma
come sia opportuno fornire dei mes-
saggi chiari agli elettori. «Berlusconi
ha detto che restituisce l’Imu, Grillo
ha parlato dell’inviolabilità di beni
come l’acqua – ha detto – è stato
Grillo il vero vincitore di queste ele-
zioni ed è con Grillo che dobbiamo
aprire un’alleanza a termine su temi
come la riforma elettorale, il conflitto
di interessi per poi ritornare al voto e
ridare stabilità al Paese. A determi-
nare la vittoria non sono state nem-
meno le parole di Renzi, sono altri gli
impegni che una vera forza riformista
deve assumere».
Tresca sottolinea come sia stato un
voto d’opinione a reggere il Pd. «La
dimostrazione sono i risultati delle
grandi città – ha detto – dove sono i
risultati delle primarie? A Villa di
Briano abbiamo raccolto più voti alle
primarie che alle politiche… nell’agro
aversano il partito raggiunge percen-
tuali residuali. Amendola parla di un
nodo Caserta, questo nodo c’era
anche un anno e mezzo fa ed è stato
anche lui a non riuscire a risolverlo…
voto polemiche e impegniL’analisi di Pdl e Pd a Caserta dopo le consultazioni
4 02/03/2013 CASERTA
Pio Del Gaudio
Enrico TrescaFranco De Michele
Angelo Polverino
CASERTA. «Caserta, nonostante le
ottime risorse che possiede in ambito
economico, culturale e turistico, si
trova oramai in declino non essendo
più, o quasi, una città attrattiva in
nessuno di questi campi». Queste
sono le parole del Segretario Gene-
rale della Cisl, Carmine Crisci, il
quale, con rammarico descrive una
provincia che pur dotata di tutte le
strutture necessarie per migliorarsi,
svilupparsi, non ha saputo approfit-
tare del grande boom economico
degli anni scorsi, favorito soprattutto
dall’ingresso di imprese piccole o
medio grandi nel nostro territorio. In
realtà, come illustra il Segretario, «un
Paese, in questo caso il nostro terri-
torio, per crescere ha bisogno so-
prattutto dell’appoggio delle
istituzioni locali, le quali non si dimo-
strano attente alla decadenza in cui
riversa il territorio di Caserta e, non
vi è alcun impegno da parte loro di
favorire l’ingresso delle aziende che
provengono da fuori, favorendo e in-
coraggiando la loro permanenza
qui».
Infatti una provincia può dirsi svilup-
pata solo se favorisse l’incremento di
alcuni fattori competitivi divenendo
attrattiva per tutti coloro che decides-
sero di investire. Ora, come spiega
lo stesso Segretario «non possiamo
parlare di sfide tra aziende, anche
perché la competizione tra esse è
caratterizzata da fattori strategici e
tecnici interni. Invece, è giusto par-
lare di sfide tra territori poiché, molte
aziende hanno deciso di abbando-
nare Caserta ed investire altrove, in
luoghi che presentano infrastrutture
idonee, nonché aiuti maggiori e mi-
gliori da parte dei governi locali volti
alla promozione del territorio e delle
industrie presenti».
Le infrastrutture sono uno di quei fat-
tori che caratterizzano il processo
analitico di scelta dei paesi nei quali
investire. Caserta presenta un PIL
basso, un livello culturale inferiore
dettato dalla mancata integrazione
dei poli universitari con lo stesso ter-
ritorio nonché, una crescita della di-
soccupazione a causa della chiusura
di molte aziende. Sono dati che do-
vrebbero fare riflettere poiché un ter-
ritorio poco attrattivo e che non fa
nulla per diventarlo, può soltanto re-
gredire e non favorire alcuna pro-
spettiva di crescita e di futuro per i
giovani.
Sulla negligenza delle infrastrutture
del territorio casertano, il Segretario
Crisci illustra una visione non rosea
affermando che «l’interporto ha ora-
mai perso il suo essere struttura in-
termodale per cui era stato costruito;
le Ferrovie non funzionano bene e
sono anche mal collegate. Nume-
rose aziende chiudono come tasselli
del domino, una dopo l’altra, oppure,
rimangono aperte costringendo gli
operai di stare in cassa integrazione.
Ancora, il settore dei trasporti in ge-
nerale è completamente mal funzio-
nante o assente. L’aeroporto di
Grazzanise, ad esempio – continua
Crisci - è da tempo questione di di-
battito ed anche oggetto di numerosi
programmi politici elettorali, ma ri-
mane inutilizzato quando invece sa-
rebbe utile per il trasporto dei cargo».
La CISL si sta battendo e continuerà
a farlo sul ripristino di alcuni settori
vitali per Caserta e la provincia: la
presenza di aziende importanti come
la FIREMA, aziende specializzate
nel settore delle Telecomunicazioni,
dell’elettronica, del chimico farma-
ceutico e molte altre, spiega Crisci
«devono essere nella condizione di
rimanere sul territorio essendo esse
importanti per lo sviluppo stesso
della provincia».
Un territorio per essere competitivo
ed attrattivo ha bisogno di sviluppare
e migliorare anche altre fette impor-
tanti dell’economia locale che contri-
buiscono alla crescita della città:
l’agricoltura, l’artigianato, il turismo e
l’integrazione culturale.
Nel settore agricolo, Crisci sostiene
che «bisogna favorire i prodotti locali
e farli conoscere al di fuori della Re-
gione, innanzitutto partendo con la
creazione di un mercato orto-frutti-
colo provinciale. Inoltre bisogne-
rebbe permettere alle industrie
agricole medio-piccole di unirsi in
consorzi così da espandersi e ren-
dersi competitive anche altrove».
Sull’artigianato, continua il Segreta-
rio «Caserta era famosa per l’indu-
stria tessile della seta di San Leucio,
anche qui, un grosso sbaglio perché
invece di seguire una strategia volta
allo sviluppo dell’impresa stessa, si è
preferito un sistema di welfare costi-
tuito da grande speculazione indivi-
duale tale da fare fallire una delle
produzioni storiche più importanti
nel settore della seta nonché un
vanto per la nostra città».
Lo sviluppo turistico è un settore im-
portante per il territorio, Crisci sotto-
linea infatti la presenza di Palazzo
Reale, il borgo di Casertavecchia,
San Leucio: tutti luoghi che dovreb-
bero essere pubblicizzati altrove at-
traverso politiche promozionali
idonee. Infine, ma non di importanza,
l’integrazione culturale è uno degli
aspetti importantissimi descritti da
Crisci perché «dove c’è cultura, c’è
sviluppo e la possibilità che i giovani
possano integrarsi nel proprio territo-
rio sempre che, università e gover-
nance interna viaggino insieme e
non come due monadi».
Einstein diceva che tutto ciò che ha
valore nella società umana dipende
dalle opportunità di progredire che
vengono accordate ad ogni indivi-
duo. Sarà vero? La risposta sta a
noi.
Angela Santonastaso
crisi fuggi fuggi da casertaCrisci suona il campanello d’allarme: non siamo attrattivi
502/03/2013CASERTA
Carmine Crisci
Ztl, ok ai pass per i residenti gratuitiCASERTA. "Daremo immediata attuazione a un'ini-
ziativa condivisa, l'eliminazione del costo del pass
per gli automobilisti residenti nella ztl.
Confermiamo le nostre proposte, già rese note alle
associazioni dei commercianti, circa l'invito al com-
parto commerciale cittadino per orari più adeguati
agli stili di vita e dei consumi in un'area commer-
ciale da vivere in maniera più funzionale e per
un'informazione più approfondita di attività produt-
tive e loro clienti su tutto il ventaglio delle ampie
opportunità e convenzioni che nel corso dei mesi
passati l'Amministrazione ha provveduto a solleci-
tare, favorire e realizzare nel settore della mobilità,
dei parcheggi e del trasporto pubblico locale.
Siamo disponibili a valutare tutte le modifiche ora-
rie della ztl che, su base stagionale, dovessero es-
sere condivise dal Tavolo Città, così come ogni
altra azione che anzi continuiamo ad auspicare af-
finché il Tavolo lavori all'unisono, anche fuori della
sua sede istituzionale, per sviluppare iniziative e at-
tività indirizzate a far crescere e animare la ztl".
Lo ha detto il sindaco Pio Del Gaudio al termine
della riunione del Tavolo Città sulla ztl.
All'incontro, oltre ai rappresentanti delle associa-
zioni di categoria del commercio e civiche, per
l'Amministrazione, erano presenti il vicesindaco e
assessore alla Mobilità e alla Polizia Municipale,
Vincenzo Ferraro; l'assessore alle Attività Produt-
tive, Emilio Caterino; i consiglieri comunali Pa-
squale Antonucci, Antonio De Crescenzo, Antonio
Maiello, Massimiliano Palmiero e Donato Tenga; i
dirigenti Francesco Biondi, Giovanni Natale e il co-
mandante della Polizia Municipale, Alberto Negro.
Durante la riunione le associazioni di categoria
hanno illustrato ai presenti le proposte già presen-
tate all'Amministrazione e le altre associazioni civi-
che sono intervenute sul tema.
L.P.
CASERTA. Dopo la tregua legata
all’appuntamento con le elezioni po-
litiche, in casa Partito democratico si
riaccende la discussione sui vertici
provinciali. Allo stato attuale la segre-
teria è retta da Ludovico Feole, ex
sindaco di Roccamonfina, suben-
trato a Dario Abbate dopo le dimis-
sioni presentate dall’avvocato per
partecipare alle primarie.
Quello di Feole sarebbe dovuto es-
sere un incarico a termine, dal mo-
mento che era stato stabilito di
affidargli il partito sino al 15 gennaio
per poi provvedere a nuovi assetti.
Così non è stato, dal momento che
Feole è tutt’ora in carica. A riaccen-
dere le ostilità è stata l’area Renzi
con un documento prodotto a mar-
gine dell’analisi del voto. «Numerosi
e rappresentativi di tutte le realtà co-
munali della provincia di Caserta, i
responsabili dei Comitati Adesso, e
tanti militanti e simpatizzanti Demo-
cratici che si riconoscono nella cosid-
detta area Renzi, hanno analizzato il
dato elettorale in provincia ragio-
nando sul futuro del Partito Demo-
cratico di Terra di Lavoro e sulle
aspettative e sulle speranze per l’im-
mediato futuro - si legge nella nota -
Una nuova stagione è stato il leit
motiv che è stato invocato e prospet-
tato negli innumerevoli interventi dei
partecipanti; sindaci, amministratori,
dirigenti e militanti del Partito Demo-
cratico, tutti convinti che il risultato ot-
tenuto in provincia di Caserta sia
stato estremamente deludente ben-
ché non corrispondente alle poten-
zialità reali del partito. Potenzialità
non espresse appieno perché soffo-
cate da una insufficiente azione del
partito negli ultimi anni, che ha visto
l’epilogo nelle dimissioni del segreta-
rio provinciale, dalle diatribe interne
che hanno contrassegnato la ge-
stione dello stesso partito, e dalle
contraddizioni che hanno caratteriz-
zato le primarie e che inesorabil-
mente sono riaffiorate in questa
campagna elettorale.
Contraddizioni, criticità, deficit orga-
nizzativi, parzialità nei confronti della
componente renziana, che sono
state puntualmente denunciate pub-
blicamente.
Ora - è emerso chiaro - è il tempo di
cambiare passo, di sperimentare un
diverso agire politico, di credere nel
partito come spazio di elaborazione
di azioni tese ad iniziative di inte-
resse sociale e di difesa del nostro
territorio, aperto alla società reale di-
ventandone luogo di espressione e
strumento di autodeterminazione.
La classe dirigente che ha governato
il partito ad oggi ha fallito sia nella
componente di maggioranza che in
quella di minoranza, anzi l’omologa-
zione del dibattito interno è stata la
prima causa di un depotenziamento
dell’iniziativa del PD in Provincia di
Caserta, sempre troppo dedita a cal-
coli personalistici ed a rendite di po-
sizione di gruppi e di posizioni
personali che dovranno da oggi dare
spazio e corpo ad una nuova sta-
gione di partecipazione.
Si chiede quindi che venga convo-
cata l’assemblea del Partito Provin-
ciale per la determinazione delle
procedure per l’indizione di un Con-
gresso provinciale al quale arrivare
in tempi brevi.
Alla nuova stagione, i tanti iscritti e
militanti che si riconoscono nell’area
Renzi, sono pronti a presentarsi con
la elaborazione di un processo forte-
mente innovativo che veda il coinvol-
gimento di nuove forme di
aggregazione sociali, associative,
movimenti di politica diffusa, con la
valorizzazione di esperienze civiche
ben presenti in questa provincia; che
veda finalmente il Partito tornare a
parlare di temi, individuando i pro-
blemi di questo territorio e – soprat-
tutto – fornendo soluzioni chiare e
percorribili; un necessario grado di
autonomia rispetto al Partito regio-
nale, corresponsabile dell’ennesima
sconfitta; un rinnovato senso di ap-
partenenza di d’identità e la costru-
zione di una nuova classe dirigente
di Democratiche e Democratici».
i renziani congresso subito«Dobbiamo aprirci alla società civile e ai territori»
6 02/03/2013 CASERTA
Ludovico Feole
SAN NICOLA LA STRADA. Primo
partito in città con numeri da capo-
giro, eppure Lucia Esposito è rima-
sta fuori dal Parlamento. All’ex
assessore provinciale, non sono ba-
stati 3.706 voti a San Nicola la
Strada, pari 34,71% dei consensi,
per poter essere eletta a Palazzo
Madama. Il tracollo del Partito demo-
cratico, la vittoria del Pdl hanno fatto
in modo che fossero solo cinque i se-
natori appannaggio del Pd in Cam-
pania, con la Esposito sesta fuori
dall’elezione. Alla luce del risultato
raccolto in città, in rete si è sviluppata
una vera e propria crociata in favore
della Esposito per chiedere a Pier-
luigi Bersani di farla entrare in Se-
nato. La strada che i democratici
individuano per ottemere questo ri-
sultato è quella di chiedere le dimis-
sioni di Sergio Zavoli, secondo della
lista al Senato, ritenuto troppo vec-
chio per poter rappresentare il partito
nel nuovo governo.
Altra motivazione addotta in favore
della politica di San Nicola la Strada,
il fatto di essere stata la seconda
nelle primarie per la scelta dei parla-
mentari alle spalle di Nicola Caputo,
quindi, nei fatti, la prima, e poi essere
rimasta fuori dall’elezione. Quella di
essere la prima dei non eletti, per la
Esposito sembra essere diventata
una sorta di maledizione, dal mo-
mento che la stessa sorte l’è toccata
anche alle regionali. L’ex esponente
della giunta De Franciscis, infatti, è
arrivata alle spalle di Enrico Fabozzi
e, anche in quel caso, di Nicola Ca-
puto. La maledizione si è ripetuta con
le politiche...
Ma chi sono i nuovi senatori eletti in
Campania? Sedici le caselle al Po-
polo delle libertà, tutte quelle desti-
nate alla coalizione vincente, così
come è successo cinque anni fa. Per
il Pdl dentro Silvio Berlusconi,
Francesco Nitto Palma, Alessan-
dra Mussolini, Giuseppe Esposito,
Cosimo Sibilia, Luigi Compagna,
Vincenzo D’Anna, Antonio Milo,
Lucio Barani, Riccardo Villari, Do-
menico De Siano, Mauro Giovanni,
Ciro Falanga, Giuseppe Compa-
gnone, Eva Longo, Pietro Langella
a cui si va ad aggiungere il diciasset-
tesimo Vincenzo Fasano che entra
in parlamento con le dimissioni di
Berlusconi. Per la minoranza, in-
vece, sono due le caselle che sono
andate alla lista Monti, Pierferdi-
nando Casini e l’aversano Lucio
Romano, mentre cinque sono toc-
cate al Movimento 5 stelle di Grillo.
Si tratta di Sergio Puglia, Andrea
Cioffi, Paola Nugnes, Vilma Moro-
nese e Bartolomeo Pepe. Cinque
sono stati, poi i senatori eletti dal Pd
la casertana Rosaria Capacchione,
Sergio Zavoli, Vincenzo Cuomo,
Angelica Saggese e Pasquale
Sollo. Fuori per il momento Lucia
Esposito, dal momento che il venti-
novesimo seggio è stato assegnato
a Peppe De Cristofaro di Sel.
pd il caso Esposito-ZavoliCrociata web per ottenere le dimissioni del giornalista
702/03/2013APPIA
Sergio ZavoliLucia Esposito
E’ di nuovo emergenza cani randagiCASAGIOVE. Con la primavera ormai alle porte ri-
cominciano le antiche preoccupazioni: giornal-
mente i cittadini casagiovesi, preoccupati,
segnalano la presenza di branchi di cani randagi
che scorazzano liberamente per la città diffondendo
pulci e zecche ed incutendo paura ai ciclisti ed ai
pedoni. Le zone più interessate dalla loro presenza
sono sicuramente la via XXV Aprile, via Gramsci, via
Recalone, via Mazzocco, viale della Libertà, etc.. in
cui si sono stabiliti alcuni branchi piuttosto nume-
rosi che, più volte, hanno portato scompiglio tra gli
incauti passanti e gli amanti del jogging pomeri-
diano rincorrendoli o inveendo contro di loro. No-
nostante la quantità di lamentele e appelli dei
cittadini, non si hanno ancora notizie di interventi
da parte dell’amministrazione comunale. Quotidia-
namente si rileva sul territorio urbano la presenza
davvero notevole di tali branchi, che rappresentano
un costante pericolo per l’incolumità e la salute
pubblica dei cittadini; le segnalazioni di emergenza
e paura, da parte di alcuni residenti, ad uscire dalle
proprie abitazioni soprattutto nelle prime ore del
mattino e nelle ore notturne continuano ad aumen-
tare, per quelli che posseggono un cane domestico
è diventato proibitivo persino portarlo a spasso. In
una società civile come la nostra sono ingiustifica-
bili episodi di questo tipo, se si pensa al numero
sempre maggiore di famiglie con un animale dome-
stico ed alle politiche di tutela e benessere degli ani-
mali condotte dal Ministero dell’Ambiente. A poco
servirebbe che il nostro distratto sindaco emettesse
un’ordinanza di accalappiamento di tutti i cani ran-
dagi sul territorio comunale, senza distinzione di
comportamento, aggressività e docilità degli ani-
mali. Poiché la popolazione degli animali rinselva-
tichiti andrebbe controllata semplicemente
applicando le leggi già esistenti, come la 281/1991,
la quale stabilisce che “il controllo della popola-
zione dei cani e dei gatti” dovrebbe essere effet-
tuato ”mediante la limitazione della nascite”,
considerando il “progresso scientifico, presso i ser-
vizi veterinari delle unità sanitarie locali”. E la
stessa legge Finanziaria 2007 obbliga i Comuni ad
impiegare gran parte delle proprie risorse economi-
che nelle attività di prevenzione del randagismo per
attuare piani annuali di sterilizzazione. Attraverso la
sterilizzazione di tutti i cani vaganti, come stabilisce
la legge, praticamente si andrebbe “per esauri-
mento” dei randagi, perché incapaci di riprodursi,
e in qualche anno il problema sarebbe sensibil-
mente ridotto e, si spera, via via risolto. Invece da
anni si continua a mettere toppe al problema come
se si spazzasse la polvere e la si nascondesse sotto
al tappeto. Le amministrazioni comunali hanno con-
tinuato a sperperare denaro pubblico appaltando i
servizi di cattura dei quadrupedi, facendoli ricove-
rare presso una struttura convenzionata senza dare
una reale soluzione. Ed adesso che, con la crisi che
attanaglia sempre più le famiglie, aumentano gli ab-
bandoni, il fenomeno potrebbe arrivare a numeri
davvero preoccupanti. Anche la costruzione di un
canile comunale, come annunciato qualche tempo
fa da questa amministrazione, risolverebbe tempo-
raneamente il problema. Invece l’ente comune, di
concerto anche con l’Asl, dovrebbe impegnarsi ad
effettuare un rapido censimento degli animali va-
ganti, come del resto già la legge obbliga e pone
nelle responsabilità del sindaco. Solo ciò compor-
terebbe una maggiore conoscenza del numero
esatto degli animali, della loro localizzazione, del
sesso, delle condizioni di salute e di pericolosità di
alcuni soggetti. Per fortuna, in mezzo a tanta disor-
ganizzazione e menefreghismo istituzionale, tantis-
simi cittadini, da soli e rimettendoci di tasca
propria, cercano di porre rimedi e di curare gli amici
a quattro zampe. Il giorno 24 Marzo dalle ore 9.00
alle ore 13.00 in Piazza Dante a Caserta i volontari
dell’ENPA con i Medici Veterinari dell’Ente offri-
ranno visite gratuite e inseriranno i microchip senza
alcun costo, dando anche tutte le informazioni sulle
norme di detenzione degli animali d’affezione a tutte
le persone che accorreranno all’evento.
Luigi Di Costanzo
SANTA MARIA CAPUA VETERE.
Impossibile non parlare di elezioni.
Soprattutto è impossibile non parlare
di queste elezioni, la cui importanza
è stata accresciuta esponenzial-
mente dal difficile momento storico.
Per la gioia di tutti i giornalisti, inoltre,
questa tornata elettorale non è stata
solo decisiva per il futuro del Paese,
ma anche particolarmente interes-
sante. La rimonta di Berlusconi, lo
scivolone di Ingroia e l’incapacità (fi-
siologica?) del Pd di ottenere una
maggioranza degna di tale nome,
riempiono le pagine dei giornali e le
copertine dei Tg. Ma cos’è venuto
fuori dalle urne di Santa Maria Capua
Vetere? Lasciamo che parlino i nu-
meri… Nella città del foro ha stra-
vinto il Pdl. Il partito dei berlusconiani
ha infatti toccato percentuali da ca-
pogiro: 32,24% dei voti al Senato e
29,31% alla Camera. Del resto il co-
ordinatore cittadino Salvatore Ma-
stroianni aveva avvertito tutti: «A
Santa Maria festeggeremo un buon
risultato», queste le parole del pidiel-
lino una decina di giorni prima del
voto. Bene anche il Movimento 5
stelle, i “seguaci” di Grillo hanno in-
fatti registrato un ottimo 21,86% ac-
caparrandosi ben 3.824 voti. Male,
molto male, il Pd. I democrat si piaz-
zano sul terzo gradino del podio:
3311 voti, 21,44% al Senato e
20,49% alla Camera. Che c’è di sor-
prendente in questi numeri? Assolu-
tamente nulla, il risultato dei tre
principali partiti della città è perfetta-
mente in linea con il dato regionale,
che vede il trionfo del Pdl e il buon
piazzamento (peraltro ampiamente
previsto) del M5s. Tutto regolare in-
somma? Non proprio... Basta analiz-
zare con maggiore attenzione questi
numeri per capire che qualcosa non
torna. Innanzitutto stupisce che il Pd
abbia ottenuto una percentuale così
bassa alla Camera (dove era plausi-
bile l’elezione di Camilla Sgam-
bato). Assurdo che i democratici
abbiano ottenuto numeri così bassi
nonostante la presenza di un candi-
dato “in bilico” e nonostante il soste-
gno della Giunta, a cominciare dallo
stesso Biagio Di Muro. Non va di-
menticato, infatti, che il Pd sammari-
tano è al timone dell’amministrazione
comunale. Per concludere: a Santa
Maria i sostenitori di Bersani hanno
ottenuto un dato non lontano dalla
media regionale, ma ciò che stupisce
è che ciò sia successo nonostante
nella città del foro ci fossero molti
dati che lasciavano intendere un ri-
sultato del tutto diverso. Le sorprese
migliori, però, arrivano dai risultati dei
partiti minori. Innanzitutto c’è il dato
dell’Udc che passa dal 4,82% del
2008 al 3,44% del 2013 nonostante
l’imponente campagna mediatica di
Zinzi. Festeggia invece il gruppo dei
“Sammaritani” che ha appoggiato la
lista Fratelli d’Italia. Il movimento
della Meloni ha strappato un ottimo
3,56%. L’incoraggiante risultato ha
immediatamente spinto i Sammari-
tani a ricordare a Di Muro la richiesta
di ampliamento della Giunta da loro
avanzata (comunicato stampa del
gruppo consiliare del 26/02/2013). Al
limite del surreale, invece, il risultato
della Lega Nord. Sono stati circa 440
gli elettori sammaritani che hanno
votato la lista di Tremonti (sostenuta
dal consigliere comunale Gaetano
Di Monaco). Insomma, il partito an-
timeridionalista del “fu Umberto
Bossi”, registra un inaspettato con-
senso anche nella cittadina cam-
pana.
Salvatore Mastroianni, il parere
del vincitore alla fine della gara…
«Siamo entusiasti del risultato… I
sammaritani hanno confermato an-
cora una volta la fiducia che nutrono
nei confronti del
Pdl. Stiamo già
preparando dei
manifesti 6x3 con i
quali ringrazieremo
i nostri elettori. Chi
esce veramente
sconfitto è il Pd, in-
sieme alla Giunta
che l’ha soste-
nuto».
L’ha sorpresa ve-
dere dei voti per
la Lega Nord?
«Abbastanza… E’
chiaro che quei voti
sono il frutto del la-
voro di un valido
catalizzatore di voti
come Gaetano Di
Monaco».
Si pone una que-
stione: i Samma-
ritani, che
appoggiano la
giunta di centro-
sinistra, hanno sostenuto Fratelli
d’Italia, che a livello nazionale è al-
leato con il Pdl. Come si spiega
questa anomalia?
«Questa situazione nasce dall’etero-
geneità della Giunta comunale.
Un’amministrazione sorta unica-
mente per sconfiggere il centrode-
stra e che ora paga le conseguenze
dell’avere all’interno esponenti di op-
poste estrazioni politiche».
Matteo Donisi
Nasce la poNtida del SudTrionfano Pdl e M5s, crolla il Pd e spunta la Lega
8 02/03/2013 S. MARIA C.V.
Gaetano Di Monaco
Patto di stabilità, ok i conti del ComuneSANTA MARIA CAPUA VETERE. Il Comune ha ri-
spettato il patto di stabilità per il 2012. E’ quanto
emerge dal monitoraggio per il secondo semestre,
effettuato dai competenti uffici di Palazzo Lucarelli,
i cui risultati saranno inviati al ministero entro il 31
marzo, così come prescrivono le norme. I dati con-
fermano, pertanto, la corretta gestione dei conti co-
munali e rappresentano un successo
dell’amministrazione guidata dal sindaco Biagio Di
Muro, che commenta: “A dispetto delle voci cata-
strofiste di alcuni esponenti dell’opposizione, dei
manifesti urlanti e delle dichiarazioni irresponsabili
sulla solidità delle casse comunali, anche per il
2012 il patto di stabilità è stato rispettato. Si con-
ferma così quanto abbiamo sempre sostenuto e
cioè che i conti di Palazzo Lucarelli sono in ordine
e che la gestione della finanza locale, pur in un pe-
riodo di tagli delle risorse per i Comuni e di crisi
economica, è corretta e trasparente”. L’amministra-
zione comunale poi è in prima linea per il recupero
strutturale dell’anfiteatro. Da contatti presi con al-
cuni liberi professionisti, il sindaco Di Muro ha in-
fatti acquisito la disponibilità dell’ingegnere Pietro
Angiello a effettuare gratuitamente prove statiche
delle traversine di legno che costituiscono la co-
pertura dei vani sotterranei dell’arena. Lo stesso
professionista, di sua iniziativa, ha proposto – in
qualità di sponsor dell’intera operazione – un labo-
ratorio tecnologico e un’azienda di prodotti per il
recupero e il miglioramento meccanico delle traver-
sine. Dai risultati delle verifiche che saranno effet-
tuate sarà possibile avere un quadro completo
delle caratteristiche di resistenza delle traverse e,
conseguentemente, stabilire se necessitano di in-
terventi per aumentarne le capacità portanti, fino
alla redazione di un certificato di idoneità statica.
“La disponibilità a farsi sponsor dell’operazione di
consolidamento della pavimentazione dell’arena –
dichiara il sindaco Di Muro – costituisce un motivo
di merito per l’ingegnere Angiello e per i partner di
questo intervento. L’amministrazione non può che
essere grata per lo spirito di servizio offerto all’in-
tera città di Santa Maria Capua Vetere. L’idoneità
statica dell’anfiteatro si rende indispensabile in
previsione di manifestazioni ed eventi di tipo cultu-
rale che, al momento, non possono essere pro-
grammati all’interno del sito archeologico proprio
per questioni di sicurezza. Tali appuntamenti, in-
vece, potrebbero rappresentare un’occasione di vi-
sibilità del nostro patrimonio storico, oltre che un
volano di sviluppo economico, sociale e culturale.
E’ per queste ragioni che la città deve essere rico-
noscente a chi offre il suo contributo e la sua com-
petenza per far rivivere i fasti di un passato in cui
Santa Maria era al centro delle attività culturali ed
economiche dell’intera provincia”.
CAPUA. Il Pdl con il 29,50% dei voti,
resta il primo partito in città anche se
fa registrare un fortissimo calo di voti.
Calo che riguarda l’intera coalizione
di centrodestra se si prende in
esame il risultato ottenuto due anni
fa alle amministrative (79%) con
quello di pochi giorni fa (44%). I raf-
fronti tra due tipologie di elezioni,
completamente diverse tra loro,
come sostiene il sindaco Carmine
Antropoli (candidato alla Camera
dei Deputati), non sono proponibili e
si dice soddisfatto del risultato uscito
fuori dalle urne capuane. «Sono sod-
disfatto – afferma il primo cittadino -
del risultato ottenuto dal partito. Tre-
mila voti non sono affatto pochi
anche in considerazione della fram-
mentazione del quadro politico». C’è
però un elemento che, dall’entou-
rage del sindaco, giudicano impor-
tante nell’aver contribuito,
probabilmente, a non rendere più
marcato il risultato del Pdl. Gli stretti
collaboratori del sindaco “sospet-
tano”, infatti, che esponenti di area
Pdl abbiano portato acqua al mulino
di Beppe Grillo e del suo Movimento.
Il classico “salto” sul carro del vinci-
tore? Chissà.
Quel che è certo è che in città i
gruppi “grillini” sono due e, proprio
nella giornata di oggi si “confronte-
ranno” apertamente. Il primo gruppo
è formato in gran parte da giovani
che “operano” quasi esclusivamente
attraverso il web mentre l’altro, da
quanto si è appreso, è formato, tra
gli altri, proprio da esponenti ex Pdl.
«Si è vero – ci dice un giovane mili-
tante - noi siamo i giovani, loro un po'
meno, e tra loro ci sono esponenti
già noti alla politica capuana, eletti
per due mandati prima con Forza Ita-
lia e poi col Pdl, e ci incontreremo
proprio per capire come procedere.
Ovviamente noi non chiudiamo a
nessuno ma siamo per il rinnova-
mento generazionale. Non abbiamo
da temere nessuno perché il movi-
mento siamo noi, con le facce nuove,
quelli puliti che non si sono mai spor-
cati le mani in niente». Insomma la
porta del Movimento è aperta a tutti
ma si “vigilerà” per evitare strumen-
talizzazioni. Il “pericolo”, in questo
Momento di grande successo per il
Movimento su tutto il territorio nazio-
nale, è che esponenti politici navi-
gati, di destra di sinistra e di centro
possano trovare una nuova casa
anche attraverso l’inserimento tra i
grillini di propri “uomini” dalla faccia
pulita. C’è però da evidenziare che
così come è strutturato il Movimento
di Grillo ciascun aderente che vorrà
mettersi in gioco sarà passato ai
raggi x. Vedremo come si evolverà la
situazione dal momento che questo
Movimento a Capua è il secondo
partito con il 24,79% dei voti. Giudica
“negativo”, a differenza del sindaco,
risultato ottenuto dal Pdl il portavoce
Antonio Minoja. «I risultati – dice –
parlano chiaro. Con la candidatura
diretta del sindaco il partito doveva
quanto meno ottenere seimila voti. Ci
siamo fermati alla metà e non c’è
stato quel valore aggiunto, come la
candidatura, che ha fatto la diffe-
renza». Dichiarazioni che ricordano
come nel Pdl la “resa dei conti” è an-
cora aperta. Soddisfatti, invece, sul
fronte del centrosinistra che vede
l’uscita dal tunnel dopo la “batosta”
delle amministrative. Voci “trionfanti”
arrivano dal Partito Democratico che
metteva in campo, seppur in posi-
zione “non utile” Loredana Affinito.
«Il partito a Capua – dice – ha otte-
nuto il terzo miglior risultato tra tutti i
comuni della provincia di Caserta
(22,57). Questo ci fa ben sperare per
il futuro».
Mimmo Luongo
pdl “la fronda” pro GrilloAffinito si gode la rinascita del Pd. Minoja contro Antropoli
902/03/2013CAPUA
Carmine Antropoli
Sant’Angelo in Audoaldis, tra storia e degrado
CAPUA. Un esempio di come è ridotto il patrimonio storico, artistico ed architettonico della città è rap-
presentato dalla Chiesa di Sant’Angelo in Audoaldis. Un vero e proprio gioiello, di epoca normanna, com-
pletamente abbandonato circondato dal degrado e dall’incuria. Un brutto biglietto da visita per quei turisti
che, soprattutto nei fine settimana, fanno capolino in città e setacciano il centro storico alla scoperta dei
grandi tesori di Capua. La chiesa, nonostante i lavori di restauro a cui è stata sottoposta negli ultimi de-
cenni è chiusa. Ma c’è di peggio. Il portone d’ingresso, le colonne esterne e le mura perimetrale sono
vandalizzate quotidianamente e il porticato è stato trasformato dai senza fissa dimora in un luogo dove
fare i propri bisogni fisiologici. Un vero e proprio schiaffo alla storia di questa città che dovrebbe vivere
di turismo e custodire gelosamente i propri tesori. Ed invece così non è. Le autorità preposte non sem-
brano interessarsi al grave stato di degrado in cui versa una delle poche testimonianze normanne del-
l’Italia meridionale e, più in generale, del patrimonio culturale cittadino. Con questa realtà forse è il caso
di rimodulare l’appellativo di” Capua città d’arte in “Capua città dell’arte negata”.
LA SCHEDA - La chiesa prende il nome dalla famiglia Audoaldis cui si deve la fondazione. Originariamente
fuori le mura che cingevano il primitivo nucleo longobardo, poi ne divenne parte integrante a seguito
dell'ampliamento della cinta muraria della città fatto dai Normanni. Dedicata all'Arcangelo S. Michele fu
più volte trasformata nel corso dei secoli usando materiale di spoglio.
Fu sconsacrata nel 1790 e solo dopo il 1860 fu incorporata in un edificio civile. L'impianto presenta una
pianta basilicale a tre navate, cui corrispondono tre absidi; un portico di accesso ed un campanile sulla
navata destra. Il portale romanico è inserito nell'arcata centrale della zona d'ingresso e conserva ancora
il distico dedicatorio sull'elemento orizzontale. Presenta inoltre notevoli elementi architettonici antichi
tra cui il pavimento di tessere di marmo bianco e colorato, un frammento di affresco nell'abside e due ca-
pitelli romanici accanto al portale.
M.L.
La chiesa di San’Angelo in Audoaldis
MADDALONI. Archiviata la pratica
politiche, è Maddaloni si riaccende la
febbre per le comunali. I riflettori, ov-
viamente, sono puntati sul Pdl e sul
sindaco uscente Antonio Cerreto.
L’avvocato dopo aver perso la guida
della città perché sfiduciato sul bilan-
cio, è stato candidato alla Camera
nella lista del Popolo delle Libertà
senza, però, riuscire ad essere eletto
a causa della sconfitta a Montecitorio
riportata da Silvio Berlusconi. No-
nostante tutto, a Maddaloni il Pdl ha
riportato un’affermazione “rotonda”
con circa 5800 voti, pari al 32% dei
consensi.
Tale risultato, anche se le due com-
petizioni sono profondamente di-
verse tra loro, rilancia le ambizioni di
Cerreto come sindaco di Maddaloni
in maniera fortissima.
E’ lo stesso coordinatore provinciale
del Pdl Pasquale Giuliano, in occa-
sione della conferenza stampa di
analisi delle politiche, a benedire la
candidatura del primo cittadino
uscente.
Il senatore, con grande naturalezza,
nel parlare dell’impegno del Pdl alle
comunali, sottolinea la presenza di
Cerreto.
Il magistrato normanno, pur sottoli-
neando come l’ultima parola sulle
candidature spetti al coordinamento
provinciale e regionale, ribadisce
come Cerreto sia il candidato natu-
rale per la fascia tricolore di Madda-
loni. L’uscita di Giuliano, se da un
lato rafforza Cerreto, dall’altra raf-
fredda gli entusiasmi di possibili
competitor all’interno del Popolo
delle Libertà. In questo momento, co-
munque, a Maddaloni c’è solo una
candidatura ufficiale in campo ed è
quella di Andrea De Filippo con
Maddaloni del cuore che è ufficial-
mente in corsa per la carica di sin-
daco. Anche alla luce del flop
raccolto, più difficile diventa la posi-
zione dell’Udc dove ambiscono ad
un ruolo di primi attori l’ex consigliere
del Pdl Giovanni Ianniello, passato
tra le fila centriste proprio in coinci-
denza della fine dell’esperienza Cer-
reto, l’ex presidente del consorzio
idrico Maria Letizia, il coordinatore
cittadino Salvatore Mataluna.
Sempre in campo la proposta di
Maddaloni Futura di Giacomo Lom-
bardi che, nelle settimane scorse si
è rafforzato con l’ingresso nel pro-
getto di Mirko Trovato, ex coordina-
tore dei Popolari liberali. Nonostante
il progetto sembra consolidato, però,
la candidatura del funzionario delle
Poste non viene ufficializzata.
In alto mare, il discorso per quello
che riguarda il centrosinistra. Lun-
ghissima la schiera dei pretendenti
soprattutto in casa Partito democra-
tico. Maurizio Reitano, Claudio
Smarrelli, Arcangelo Correra, ma
anche Giovanna Sabba, Alessan-
dro Sforza e lo stesso Gaetano Pa-
scarella sono tutti nomi possibili.
A questi si deve aggiungere, per
forza di cose, quello di Aldo Taglia-
fierro dell’Italia dei Valori impegna-
tissimo a Maddaloni.
giuliano ‘lancia’ CerretoIn alto mare il OPd, solo De Filippo ufficialmente in campo
02/03/2013 MADDALONI
Uno dei comizi di Antonio Cerreto
Oss, la Uil: «Nessuna guerra tra poveri»MADDALONI. Si è tenuta, presso il presidio ospe-
daliero di Maddaloni l’assemblea degli Operatori
Socio Sanitari (OSS) della Cooperativa AIDO/Pelli-
cano, in servizio negli Ospedali e nei servizi del-
l’Asl Caserta.
All’ordine del giorno il nuovo appalto per la forni-
tura del servizio di OSS, il cui bando scade nel
prossimo mese di marzo e che, rispetto a quello
operante, presenta numerose novità che potreb-
bero pregiudicare i livelli occupazionali o, nella
migliore delle ipotesi, una vera e propria ‘lotta fra
poveri’.
Il bando, infatti, non prevede il mantenimento del
personale attualmente impegnato, ignorando la
classica clausola di salvaguardia dei livelli occu-
pazionali esistenti, inoltre rimane irrisolta la que-
stione delle 130 ore minimo pro capite, cosi come
previsto dal capitolato d’appalto. Monte ore da ga-
rantire al personale, che attualmente lavora solo
78 mensili.
L’assemblea - convocata dal Segretario provin-
ciale UIL-FPL, Franco di Lucia e dal segretario
aziendale del PO di Maddaloni Caterina Buccivo,
si è posto un quesito basilare: come è possibile
aumentare le ore di lavoro se non si aumenta il re-
lativo stanziamento di Bilancio? La speranza è che
dietro questo mancato finanziamento non si na-
sconda il pericolo di perdita di lavoro per una
parte del personale, così come del resto, si voci-
fera all’interno dell’azienda. La UIL-FPL , nell’in-
tento di difendere gli attuali livelli occupazionali,
con una nota ha chiesto al Direttore generale: di
modificare il bando di gara con l’inserimento della
norma di salvaguardia per i livelli occupazionali
esistenti; la modifica dello stanziamento, pur nei
limiti di spesa esistenti, al fine di aumentare le ore
di ciascun operatore, che allo stato attuale, con le
78 ore non raggiunge la cifra di 500 euro mensili di
stipendio; e, infine, un incontro urgentissimo
sull’argomento, al fine di valutare ogni percorso
utile per il raggiungimento di questo obbiettivo, di
concerto con tutte le organizzazioni sindacali di
categoria.
L’affollata assemblea ha mostrato forti perplessità
sulla poca attenzione che l’azienda ha riservato al-
l’argomento pur essendo a conoscenza che i lavo-
ratori in questione prestano ininterrottamente la
loro opera da circa 10 anni all’interno delle strut-
ture ospedaliere.
“La UIL-FPL - ha dichiarato il Segretario provin-
ciale Di Lucia - non lesinerà alcuna azione pur di
salvaguardare lavoratori che da circa 10 anni
stanno garantendo il servizio all’interno delle cor-
sie ospedaliere a diretto contatto con gli ammalati.
Auspichiamo – ha concluso Di Lucia - che il Diret-
tore generale dia immediate risposte a queste pre-
occupazioni. In caso contrario non esiteremo ad
intraprendere tutte le azioni di lotta necessarie in
concerto con le altre sigle sindacali”.
A.L.
10
MARCIANISE. «I cittadini ci hanno
lanciato in segnale chiaro per le co-
munali, vogliono un’amministrazione
del Pdl pura, senza ibridi o alleanze
particolari così come è successo in
passato».
Analizza così l’ex assessore Ge-
rardo Trombetta, leader dei Popo-
lari liberali, l’esito delle consultazioni
a Marcianise che hanno visto trion-
fare il Popolo delle Libertà con oltre
cinquemilacinquecento voti a disca-
pito dell’Udc che, addirittura, è
quarta forza in città alle spalle di Mo-
vimento 5 stelle e Pd con la metà dei
voti dei berlusconiani.
«Nonostante la batteria di ex ammi-
nistratori da sempre legata all’Udc,
qualche ex consigliere di altri schie-
ramenti che è sceso a fare campa-
gna elettorale per i centristi, il
risultato per Zinzi è stato deludente -
ha detto Trombetta - è evidente che
la popolazione ha voluto dare un se-
gnale rispetto ad un gruppo diri-
gente, premiandone un altro.
Questa volta non si può tergiversare
sul dato raccolto, in campo non c’era
uno qualsiasi, ma Zinzi in persona.
Mi auguro che anche alle prossime
comunali schierino un altro Zinzi per
ottenere un risultato simile...».
Trombetta sa che, comunque, la par-
tita delle comunali è cosa differente
rispetto alle politiche, ma, alla stessa
maniera è consapevole che il suo
schieramento “detiene” un vantaggio
enorme.
«Non dobbiamo cullarci sugli allori,
ma dobbiamo consolidare il risultato
delle urne - ha detto - mettendo in
campo una candidatura che sia
espressione del Popolo della Libertà.
Non riteniamo di aver già vinto, è
chiaro che con le amministrative en-
trano in gioco altre situazioni, ci sono
i consiglieri, ma il segnale che ci ha
dato la popolazione di Marcianise è
stato inequivocabile».
Trombetta analizza complessiva-
mente il dato delle politiche a Marcia-
nise dove il Movimento 5 stelle si è
posizionato come seconda forza in
città.
«C’è un dato che non può essere
sottovalutato rispetto all’avanzata del
Movimento 5 stelle anche se questo
tipo di schieramento trova difficoltà
ad esprimersi quando scende in
campo alle amministrative - ha sotto-
lineato l’ex consigliere provinciale - a
Marcianise abbiamo avuto un’espe-
rienza assimilabile a quella dei gril-
lini, anche se di estrazione
completamente differente, con il co-
mitato Mamme e famiglie». Trom-
betta fa comunque i suoi auguri a
Gianpiero Zinzi.
«Il giovane Zinzi ha sempre detto di
aver costruito sul campo il suo per-
corso politico - ha spiegato - ritengo
che lui possa avere, per la qualità
messa in campo, una carriera più
rosea anche di quella del padre.
Sono convinto che avrà la possibilità
di dimostrare il proprio valore».
Allo stato attuale, a Marcianise,
l’unica candidatura ufficialmente in
campo è quella dell’ex primo citta-
dino Filippo Fecondo per il Partito
democratico.
trombetta sindaco al Pdl«La popolazione ci ha dato un segnale inequivocabile»
02/03/2013 MARCIANISE
Gianpiero Zinzi
Coca, l’Ugl dice no alla rotazione sui 21 turniMARCIANISE. La Ugl Agroalimentare Campania ha
diffuso una nota agli organi di stampa per moti-
vare il suo No all’accordo sottoscritto ieri in Con-
findustria Caserta dalle altre organizzazioni
sindacali relativo alla nuova turnazione aziendale
da effettuarsi nello stabilimento Coca Cola Hbc
Italia di Marcianise.
La Ugl Agroalimentare” si legge nella nota del Se-
gretario Palumbo ”aveva presentato una specifica
proposta, da noi stessi denominata flessibilomen-
tro, in virtù della quale all’aumentare del disagio
ed al calare delle percentuali di produttività i lavo-
ratori avrebbero dovuto ricevere bonus economici
variabili con tetti di spesa per l’azienda prossimi a
quelli erogati negli altri stabilimenti italiani. Dopo
ventiquattro giorni” spiega il sindacalista
“l’azienda ci ha risposto convocato per dirci no e
ci ha contestualmente richiesto di firmare in venti-
quattro minuti un verbale già definito durante con-
vocazioni private con le altre sigle, condizione
questa che ha fatto slittare di tre ore l’incontro uf-
ficiale. Fermo restando che auspichiamo per Mar-
cianise il massimo delle produzioni possibili,
abbiamo chiesto trentasei ore di tempo per inter-
rogare i lavoratori e per domandare cosa ne pen-
savano, un atteggiamento non certo
ostruzionistico ma rispettoso di chi materialmente
dovrà effettuare i nuovi turni”. “La questione non
è quella di consentire a Marcianise di accogliere
nuove commesse, la cosa appare scontata” ha
commentato il Dirigente provinciale Ciro De Vita
“noi siamo interessati a comprendere con chia-
rezza cosa ci vogliono far firmare. Laddove sia ne-
cessario precisarlo ulteriormente, ricordo che non
siamo a rimorchio di nessuno e che siamo stufi di
fungere da notai per accordi discussi in altre
stanze; ci hanno riferito che per questa mattina la
multinazionale esigeva un accordo e la richiesta ci
è sembrata più un prendere o lasciare che la ne-
cessaria conclusione di una trattativa. Ad ogni
modo la Ugl accenderà i riflettori sulle modalità di
assunzione degli interinali poiché riteniamo che i
sacrifici richiesti dovranno essere accompagnati a
misure trasparenti. Non comprendiamo come sia
stato possibile che chi fino a due giorni fa procla-
mava stati di agitazione ai quali per responsabilità
non abbiamo preso parte, sia improvvisamente di-
ventato accondiscendente su un accordo firmato
al volo”.
La protesta dei lavoratori della
Coca Cola
12
CASAGIOVE. Dalla fusione di due icone del gusto
quali il ristorante “Le Quattro fontane” e la pizzeria
“Il brillo parlante”, nasce a Casagiove una vera e
propria casa del gusto, che, da domenica 3 marzo,
in viale della Libertà esaudirà tutti i desideri dei
buongustai più esigenti. il nuovo complesso pi-
scine San Michele si prepara, infatti, a sbalordire
tutti coloro che vi faranno visita con una nuova for-
mula, innovativa. L'esperienza decennale della fa-
mosa osteria di Casagiove mescolata alla
maestria dei pizzaioli del piú giovane Brillo par-
lante daranno vita ad un connubio perfetto tra
gusto e convivialità, l'ambiente moderno e acco-
gliente ospiterà al suo interno i protagonisti della
tradizionale cucina campana a marchio Slow food.
Dall'antipasto alle numerosissime varietà di pizze
passando per la riscoperta di antichi sapori della
cucina tradizionale campana, ed in particolar
modo casertana, saranno per gli ospiti motivo di forte
indecisione che li spingerà a diventare clienti affezio-
nati di questo nuovo progetto imprenditoriale.
Cambia il look e la location ma la qualità rimane il
punto di forza, dalla garanzia dei prodotti a chilometri
zero, alla sicurezza della freschezza di giornata, pas-
sando per i preziosi oli e la grande varietà di formaggi,
e come potrebbe mancare la maestria nella prepara-
zione della carne alla brace accompagnata sempre
dalla grande varietà delle freschissime verdure di sta-
gione, il tutto annaffiato dalle pregiatissime varietá di
vini presenti nella cantina. Garanzia di successo, alla
fine, è sempre lui, lo chef Michele pronto a regalare a
clienti vecchi e nuovi prelibatezze che hanno fatto la
storia de Le Quattro fontane, come il baccalà, la carne
di bufala, il maialino nero, ma anche novità assolute
che andranno ad arricchire la già variegata offerta di
piatti del suo locale. Dunque non resta che aspettare
ancora qualche settimana per visitare e scoprire da vi-
cino le vere potenzialità di questo matrimonio gastrono-
mico. Per tutti i buongustai è già partito il conto alla
rovescia per tuffarsi in questa nuova festa di sapori che
si vivrà al complesso piscine San Michele. Alle 12 di
domenica si brinda in viale della Libertà al matrimonio
di gusto e tradizioni. Buon appetito a tutti...
Isidoro Ferrara
13
La casa dei saporiLe Quattro fontane e Brillo parlante si fondono
02/03/2013Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...Il “realismo sporco” di Bukowski al Civico 14
Il palcoscenico del Teatro Civico14 di Caserta accende i riflettorisul “realismo sporco” di unadelle penne più amate e, allostesso tempo, odiate del nove-cento. Bukowski a night with Hank èun monologo per attore solo di-retto e interpretato da RobertoGalano, un racconto diun’anima tormentata che af-fronta, in solitudine, una malin-conica notte capace di dividereil mito dello scrittore Charles“Hank” Bukowski dal fragileubriacone perdente, dal perso-naggio che l’immaginario collet-tivo si aspetta morbosamenteattaccato alla bottiglia. Finalistaal Torino Fringe Festival lapièce, prodotta da Teatro dei Li-moni, andrà in scena sulle le ta-vole del teatro di Vicolo dellaRatta domenica 3 marzo [ore19.00].
Nilde Iotti “rivive” al teatro“Caserta città di pace”
Al Comunale “Va dove ti porta il piede...”CASERTA. Evento eccezionale al Teatro Comunale
di Caserta.
Domenica 3 marzo 2013, ore 11.00, per la X Edi-
zione della Rassegna “A Teatro con Mamma e
Papà”, direzione artistica di Roberta Sandias, ar-
riva la Compagnia Il Teatro dei Piedi con la straor-
dinaria Laura Kibel e il suo spettacolo “Va dove ti
porta il piede…”.
Laura Kibel da 18 anni padroneggia questa spe-
ciale tecnica teatrale di animazione: piedi, gambe
e ginocchia si trasformano in burattini vivi. E’ la
solista italiana di teatro di figura più conosciuta e
apprezzata nel mondo tanto da ottenere consensi
e premi in tutti i paesi d’Europa, ha sconfinato in
Corea, Cina, Giappone, Canada, Messico, ha colla-
borato con il Cirquedu Soleil, con la TVE in Spa-
gna, France2,Tv Germania, Antena 1 in Romania,
Norvegia, Belgio e Svizzera.
Altrettanto originale è la trama dello spettacolo “
Va dove ti porta il piede…” : sono i pezzi classici
del suo repertorio; l'Angelo e il Diavolo, la Strega
Pasticciona, i Teneri Sposini, e la Musicista Cial-
trona. Ritmo rapido, ricchezza di colori e varietà
dei temi proposti sono la formula vincente di que-
sto spettacolo sorprendente.
Si tratta del primo spettacolo che Laura Kibel ha
destinato ad un pubblico internazionale e di tutte
le età, un contenitore di storie con messaggi chiari
e semplici. In modo originale e brillante l’Artista
infatti veste e trasforma i suoi piedi, le sue gambe
o le sue mani in fantastiche creature. Una colonna
sonora, composta per lo spettacolo, sostiene il
racconto gestuale superando i confini della lingua.
Una stazione, un deposito bagagli, tante valige ac-
cumulate e dimenticate negli anni ed una turista
che, alla ricerca della propria, le aprirà una alla
volta svelandone i contenuti. Ogni valigia rac-
chiude vestiti, oggetti e storie diverse, dalla Spa-
gna dei Toreri all’Oriente, dalla Foresta
Amazzonica agli Abissi marini… nasce così un’av-
ventura fatta di ritmo, colori e musica tra strani
personaggi che, senza parlare, amano, soffrono,
ridono e fanno ridere.
“Va dove ti porta il piede…” : un nuovo viaggio in-
torno al mondo, attraverso l’incantevole tecnica di
animazione del Teatro dei Piedi con la straordina-
ria Laura Kibel. Lo spettacolo è per tutti, da 0 a
100 anni, è senza parole, solo musica e gestualità,
così unico ed originale tanto da diventare imperdi-
bile.
Il costo del biglietto è di euro 5,00 a persona.
Per informazioni Compagnia La Mansarda tel.
0823. 343634 o cell. 339.8085602
Per i biglietti Botteghino Nuovo Teatro Comunale
di Caserta: tel. 0823.444051 (dal martedì al sabato ,
ore 10.00-13.00 e 17.00-19.30).
Nilde e Michela: due grandidonne in un grande spettacolod’autore. Michela Cescon inter-preta Nilde Iotti. Si chiude con ilmonologo scritto da SergioClaudio Peroni la rassegna“In…canto Teatrale”, ideata dalcomitato Città di Pace e dall’as-sociazione Gli Esclusi, con la di-rezione artistica di AnnaD’Ambra. Sabato 2 marzo alleore 21 sul palco di Puccianielloarriva uno spettacolo dedicatoad una donna eccezionale, anziad una storia eccezionale di unadonna normale. Così titola, in-fatti, “Leonilde”, lo spettacoloispirato a Nilde Iotti che MichelaCescon porterà in scena questosabato. Un’attrice d’eccezioneper rappresentare una politicad’eccellenza in uno spettacoloche fa rivivere un’epoca interaattraverso un pezzo importantedella sua storia. Una regia ma-gistrale, firmata RobertoD’Andò, dà vita alla biografia diClaudio Peroni.
ore 19,15 e 21,15Domenica 3Sabato 2 ore 21,15
PARI DI RIGORE NEL FORTINO DEL LICATA
La ventitreesima giornata di campionato vede la Casertana impegnata sul
difficile campo del Licata, I falchetti,
reduci della brillante affermazioen
casalinga contro il Messina, scen-
dono in campo con la chiara inten-
zione di fare bottino pieno. I
padroni di casa sbloccano la situa-
zione di stallo di partenza grazie ad
una sortita offensiva del difensore
Santonocito, abile a sfruttare una
disattenzione della retroguardia
campana in occasione del primo
minuto di gioco. La reazione della
Casertana non tarda ad arrivare: al
13' il direttore di gara concede un
penalty Petriello e compani. Mariotti
non spreca l'occasione per ripor-
tare la situazione sul binario della
parità. La prima frazione di gioco si chiude con il parziale di uno ad uno.
Nella ripresa il canovaccio tattico non cambia. Gli ospiti assediano l'area si-
ciliana senza riuscire però a violare per la seconda volta i pali difesi del-
l'estremo difensore Zangara. La truppa rossoblu è costretta a fare ritorno in
Terra di Lavoro con un solo punto all'attivo.
CHIODI EX BOMBER ALLA GUIDA DELLA VIGOR POLLENZA
Roberto Chiodi, nativo di Ascoli Piceno, comincia la carriera da calciatore
nel settore giovanile della
propria città natale. Sin dalle
prime apparizioni nelle rap-
presentative giovanili dimo-
stra di avere un'ottima
propensione al gol. Dopo
aver girovagato a lungo su
campi di formazioni profes-
sionsitiche nel 1992 accetta
di fare ritorno nella propria re-
gione sposando il progetto
della nuova Maceratese pre-
sieduta dal patron Maurizio Mosca. La squadra parte con 7 pareggi conse-
cutivi, poi però viaggia come un treno e da vita ad un testa a testa con il
Forlì. Il 23 marzo 1993 c'è lo scontro diretto all'Helvia Recina davanti ad
oltre 6.000 spettatori. La "Rata" (nome con cui viene chiamata dai tifosi la
Maceratese) perde 1-0. Sembra finita. Ancora una volta una partita decisiva
sembra essere letale ma questa volta non è così; i biancorossi infilano 6 vit-
tore consecutive e conquistano l'atteso ritorno in serie C2. L'anno seguente
approda a Caserta. Con la casacca rossoblu colleziona sedici presenza rea-
lizzando sei reti. Appese le scarpette al chiodo, ha cominciato l'avventura di
allenatore. Attualmente siede sulla panchina della Vigor Pollenza.
CASERTA. Il campionato infinito
della Casertana continua. Il guizzo
vincente di Scognamiglio in occa-
sione dei minuti di recupero in terra
laziale consente alla truppa di Enzo
Maiuri di continuare a credere nel
miracolo.
Il punto conquistato sul campo della
Lupa Frascati ha un valore aggiunto.
La tenacia con la quale è stato con-
quistato testimonia la determina-
zione di un collettivo, che non ha
mollato e sembra aver ritrovato nuovi
stimoli.
Intanto la Torres è stata costretta al-
l'ennesimo pari sul campo dell'Anzio
Lavinio ed ha dimostrato ancora una
volta di non avere le caratteristiche
per staccare definitivamente il
gruppo ed incamminarsi verso la
conquista della promozione nel tor-
neo di Seconda Divisione.
I falchetti non hanno nulla da perdere
nelle ultime partite e potranno fare
pressione ad una squadra di vertice
senza particolare esperienza, carat-
teristica che potrebbe risultare nega-
tivamente decisiva alla resa dei
conti.
Al Pinto domenica, i rossoblu
avranno il dovere di dare continuità
all'ultima affermazione casalinga. In
Viale Medaglie d'Oro giungerà la rap-
presentativa rossoblu dell'Arzachena
guidata da un illustre ex.
Si tratta di Raffaele Cerbone, ex at-
taccante degli anni della grande Ca-
sertana di Enzo Cuccaro.
La squadra sta cercando di mettersi
a riparo dalle sabbie mobili della re-
trocessione e potrebbe giungere in
terra campana con l'intenzione di
strappare un punto alla corazzata del
patron Lombardi.
I falchetti dovranno contrastare pro-
prio il prevedibile atteggiamento ri-
nunciatario dei sardi. E' chiaro che i
tre punti saranno d'obbligo. Ruscio
e soci devono soltanto confidare
sulle proprie forze e non guardare la
classifica.
Alla luce dell'andamento comples-
sivo del torneo, un filotto di risultati
utili consetivi, preferibilmente vittorie,
potrebbe catapultare la rappresenta-
tiva di Terra di Lavoro sul gradino più
alto del podio. Sperare non costa
nulla, soprattutto senza farsi illusioni.
Nicola Maiello
casertana serve continuitàDopo il pari a Frascati, si punta al quarto risultato utile di fila
14 02/03/2013 SPORT/Casertana
Accadde oggi... 1986Chi l’ha visto
Il difensore Scognamiglio
CLASSIFICA
SEF TORRES 48
CASERTANA 43
TURRIS 42
SARNESE 41
LUPA FRASCATI 41
S.BASILIO P. 41
SORA 39
OSTIA MARE 38
CYNTHIA 32
PORTOTORRES 30
ARZACHENA 29
BUDONI 29
ISOLA LIRI 26
ANZIOLAVINIO 24
SELARGIUS 23
CIVITAVECCHIA (-3) 21
REAL SM HYRIA 20
PROGETTO S.ELIA 15
1527/02/2013SPORT/Juvecaserta
CASERTA. Prosegue il momento nerissimo della Juve Caserta, che cede
64-66 alla Virtus Roma ed inanella la terza sconfitta consecutiva. Gli uomini
di coach Sacripanti disputano un buon incontro fino al quarto periodo,
quando crollano inesorabilmente. Buona partenza dei bianconeri (8-2) che
costringono Calvani a chiamare time out dopo tre minuti. Piove sul bagno
col secondo fallo di Datome e la bomba di Maresca che lancia la fuga (15-
5). Jonusas è in serata e al primo stop si va sul 20-14. Si sveglia Lawal che
riesce a portare i suoi a -4. Bobby Jones inizia a prenderci, ma l’Acea soffre
tremendamente Akindele. Il match comunque resta sul filo dell’equilibrio
(29-27). Caserta riallunga appena Gentile inizia ad attaccare il canestro
mentre Akindele travolge Lawal. Roma reagisce con le triple di Goss e D’Er-
cole che riescono a recuperare parte del gap. La Juve, nel terzo periodo,
non molla un centimetro e mantiene il naso avanti coi 5 punti di Jelovac. Al-
l’ultimo stop è +8 per i campani presi per mano dalla coppia Gentile-Jelovac.
Taylor inizia a colpire al cuore la difesa casertana e, con quattro punti, porta
l’Acea al pareggio (57-57 al 34'). Caserta non segna nei primi 5 minuti del
quarto periodo e crolla sul -5 dopo un pesantissimo 0-13 di break. I bianco-
neri sono sulle gambe, provano una reazione di orgoglio con Mordente che
riesce a segnare il -2. A 11″ dalla fine l’ultimo tiro è bianconero: Jelovac sba-
glia, Akindele prende il rimbalzo ma stavolta non trova i punti per l’over time.
Esulta Roma, Caserta inizia male il suo ciclo terribile, che proseguirà con le
due trasferte di Varese e Bologna per poi concludersi, il 17 Marzo, in casa
contro Siena.
La sconfitta è stata archiviata abbastanza velocemente, perchè, come ormai
accade da molto tempo, è la questione societaria a tenere banco a Caserta.
Non è un mistero che quella trascorsa è stata una delle settimane chiave
per il futuro della Juve, per capire se questo futuro sia roseo oppure nebuloso
come spesso c'è capitato di vedere in questi mesi, quasi anni. Circolano tanti
nomi (inutile fare pubblicità a chi poi, in realtà, difficilmente farà qualcosa),
la scorsa settimana c'era l'insistente voce che la SERI S.P.A., di Vittorio Ci-
vitillo, potesse seriamente entrare in società per dare un aiuto reale e con-
sistente, ma, a quanto pare, una voce è rimasta, andata via via svanendo.
L’unica certezza è che, ora, c’è qualcosa di concreto all’orizzonte. Forse ba-
steranno pochi giorni e tutto verrà allo scoperto. Vige il silenzio, difficile da
tenere in una città dove, troppo spesso, le notizie arrivano prima ai tifosi e
poi agli addetti ai lavori, vige il lavoro nell’ombra di Pino Sacripanti e dello
staff, vige la massima riservatezza. Potrebbe essere, finalmente, la volta
buona, la volta in cui il pessimismo cosmico di questi mesi può essere can-
cellato in un sol colpo. Può essere il momento decisivo per avere, finalmente,
un futuro e per far si che il sogno possa continuare, cioè quello di avere una
squadra di basket nella città del basket, nella città dove la palla a spicchi è
l'argomento base in ogni suo angolo.
Tornando al campionato, la salvezza, come dicevamo in precedenza, è an-
cora tutta da conquistare. Al termine della stagione regolare mancano 10
partite, è palese che la benzina, nelle gambe (e nella testa) dei giocatori sia
terminata. Il tanto temuto conto da pagare è arrivato, ovvero l'aver disputato
gran parte di questo campionato in 7 effettivi, il non poter riposare, il non
poter recuperare al meglio da infortuni e acciacchi vari. Sono uomini, fatti di
carne e ossa, non certo robot indistruttibili, senza dimenticare che l'età media
del gruppo di Sacripanti, tolta qualche eccezione, di certo non è bassa.
Saranno anche alibi, ma sono cose di cui bisogna tener conto, anche perchè
questa squadra ha vinto 8 partite, 7 delle quali nel girone d'andata, chiuso
ad un passo dalla clamorosa qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia.
E il casertano, che spesso ha memoria corta, alcune cose se le deve ricor-
dare. Il vantaggio dall'ultimo posto (che significa retrocessione in Legadue)
è ancora abbastanza cospicuo (8 punti); lo svantaggio, negli scontri diretti,
con Biella (che ha vinto 4 partite in tutto, due contro Caserta, si, è proprio
così!) impone di chiudere davanti ai piemontesi, arrivare a pari punti signifi-
cherebbe finirci dietro per lo svantaggio di cui sopra. 10 partite sono ancora
un numero consistente, la Juve deve provare ad interrompere l'emorragia:
sinceramente, e saremmo contentissimi di sbagliare, vediamo molto difficile
riuscire ad arrivare al 17 Marzo con almeno una vittoria. Nel mirino c'è, sicu-
ramente, la partita in casa con Pesaro del 24 Marzo, un vero e proprio scon-
tro diretto. Quella potrebbe essere
la partita che porterebbe ad un no-
tevole slancio. Sono ipotesi, con-
tentissimo se la prossima settimana
leggerete di una vittoria della Juve
già in quel di Varese.
Varese appunto, il prossimo avver-
sario della Juve, con anticipo alle
12 e diretta televisiva nazionale su
La7D e Sportitalia 2. Cimberio che
viene dalla pesante sconfitta nel
derby con Cantù, che però non le
ha impedito di conservare l'attuale
primato in classifica, anche se in
coabitazione con la sempre più sor-
prendente Sassari.
La squadra allenata da Frank Vitucci, probabilmente ancora orfana di
Bruno Cerella (alle prese col recupero di una frattura da stress al 5° meta-
tarso del piede sinistro) presenta, in regia, Mike Green: alla terza stagione
consecutiva in Italia, torna in serie A dopo l'esperienza, in Legadue, a Bar-
cellona Pozzo di Gotto. Play maker molto fisico (190 cm per 85 kg), abilis-
simo in penetrazione, dove regge molto bene i contatti, è anche ottimo
passatore (5.9 assist di media) e bravo nel coinvolgere esterni e lunghi. Al
suo fianco Adrian Banks: capocannoniere dell'ultima lega israeliana, è una
guardia che, in attacco, ha un ampio ventaglio di soluzioni, dal tiro dalla
medio/lunga distanza alla penetrazione, sia con chiusura in lay up che con
schiacciata. Il back court lo completa Ebi Ere: indimenticato ex di turno (83
partite, in due stagioni, in canotta bianconera tra campionato, Coppa Italia
ed Eurocup), sta vivendo un momento di forma scintillante, che lo proietta ai
vertici del rooster "bosino". Anch'egli attaccante completo e versatile, ottimo
nel tiro e nella penetrazione, è anche un buonissimo difensore, situazione
dove sfrutta la sua grande fisicità. Dalla panchina l'ex head coach di Avellino
si avvale della grande velocità di Andrea De Nicolao: play maker scuola
Benetton Treviso, 21 anni, è velocissimo, è il classico play maker da ritmi
alti che, in campo aperto, può creare grattacapi. Erik Rush è l'oggetto mi-
sterioso della Cimberio, forse unica nota stonata dell'ottima stagione dei lom-
bardi. Nativo di Meridian, in possesso di passaporto svedese, prodotto di
Montana State University, nell'ultima stagione ha giocato a Cipro: è, in pre-
valenza, un tiratore, ma in questo momento sta incontrando notevoli difficoltà
di adattamento al campionato italiano.
Sotto le plance, in posizione di ala grande, Dusan Sakota: tornato al basket
che conta dopo il grave problema occorsogli il 25 aprile 2010 quando, con
la casacca di Pesaro, nel corso del match esterno contro Teramo, si scontrò
fortuitamente col play maker avversario Giuseppe Poeta, ma durante la
notte seguente si sentì male e venne operato d'urgenza all'intestino. Nella
giornata di martedì 27, a seguito di un'emorragia interna, venne nuovamente
operato e indotto in stato di coma farmacologico. Ala atipica, buonissimo ti-
ratore dalla lunga distanza, è una guardia nel corpo di un lungo, molto più a
suo agio lontano dal canestro. Il pivot è Bryant Dunston: non un centro
"extra large", ma con un innato senso della posizione, che gli permette
grande presenza, a rimbalzo, su ambo i lati del campo, oltre ad essere un
ottimo interprete del pick & roll e del post basso, senza dimenticare il clamo-
roso "timing" nella stoppata, visto che piazza quasi 3, di media, a partita, con
un "high" di 6 lo scorso 20 Gennaio contro Brindisi. Dalla panchina tutto l'atle-
tismo di Achille Polonara: alla definitiva consacrazione dopo le ottime cose
fatte vedere a Teramo, è un giocatore esplosivo, un "nero nel corpo di un
bianco", eccellente stoppatore e schiacciatore, discreto anche nel tiro e in
difesa. Il reparto lo chiude il pivot estone Janar Talts: unico confermato della
scorsa stagione, è un giocatore che fa del contatto fisico e della lotta la sua
principale caratteristica, oltre a conservare una discreta propensione al rim-
balzo. Non è dotato di una tecnica eccelsa. In quintetto iniziano con Green,
Banks, Ere, Sakota e Dunston.
Francesco Padula
juve altra sfida impossibileBianconeri contro Varese per riscattare il ko con Roma
Marco Mordente
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