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Anno 11° N. 3 settembre 2007 Spedizione in a.p. - 45% art. 2 comma 2/b Legge 662/96 - Filiale di Trento edito dalla Federazione Trentina delle Pro Loco e Consorzi Comitato UNPLI Trentino EDITORIALE NUOVE PRO LOCO? PAG. 2 - 3 LA NOSTRA IMMAGINE CONSORZIO DELLE PRO LOCO DELLA VALLE DI NON PAG. 4 LA NOSTRA IMMAGINE PRO LOCO DI CAVARENO PAG. 4 APPROFONDIMENTI IN ALTO ADIGE ESISTONO LE PRO LOCO? PAG. 6 NATURA LA GEOLOGIA DEL MONTE PELLER PAG. 7 - 9 DALLE PRO LOCO TASSULLO PAG. 10 - 11 DALLE PRO LOCO CAVIZZANA PAG. 12 - 13 DALLE PRO LOCO RAGOLI PAG. 14 - 15 DALLE PRO LOCO SAGRON MIS PAG. 16 DALLE PRO LOCO MARGONE PAG. 17 DAI CONSORZI VIGOLANA PAG. 27 DALLE PRO LOCO MONTAGNE PAG. 20 DALLE PRO LOCO CARISOLO PAG. 22 DALLE PRO LOCO DARZO PAG. 23 DALLE PRO LOCO PRADE, CICONA, ZORTEA PAG. 24 DALLE PRO LOCO BOSENTINO PAG. 25 DALLE PRO LOCO LAVIS PAG. 18 - 19 DALLE PRO LOCO RUMO PAG. 26

CENTOPAESI 2007-3

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rivista delle Pro Loco e dei Consorzi Pro Loco del Trentino

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Page 1: CENTOPAESI 2007-3

Anno 11°

N. 3settembre 2007

Spedizione in a.p. - 45%art. 2 comma 2/b Legge 662/96 - Filiale di Trento

edito dalla

Federazione Trentinadelle Pro Loco e Consorzi Comitato UNPLI Trentino

EDITORIALE

NUOVE PRO LOCO?

PAG. 2 - 3

LA NOSTRAIMMAGINE

CONSORZIO DELLEPRO LOCO DELLA

VALLE DI NON

PAG. 4

LA NOSTRAIMMAGINE

PRO LOCODI CAVARENO

PAG. 4

APPROFONDIMENTI

IN ALTO ADIGEESISTONO

LE PRO LOCO?

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NATURA

LA GEOLOGIA DEL MONTE PELLER

PAG. 7 - 9

DALLE PRO LOCO

TASSULLO

PAG. 10 - 11

DALLE PRO LOCO

CAVIZZANA

PAG. 12 - 13

DALLE PRO LOCO

RAGOLI

PAG. 14 - 15

DALLE PRO LOCO

SAGRON MIS

PAG. 16

DALLE PRO LOCO

MARGONE

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DAI CONSORZI

VIGOLANA

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DALLE PRO LOCO

MONTAGNE

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DALLE PRO LOCO

CARISOLO

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DALLE PRO LOCO

DARZO

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DALLE PRO LOCO

PRADE, CICONA, ZORTEA

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DALLE PRO LOCO

BOSENTINO

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DALLE PRO LOCO

LAVIS

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DALLE PRO LOCO

RUMO

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NUOVE PRO LOCO?

Faccenda diffi cile quella che ci ha coinvolto nel riparto dei fondi che la Provincia Autono-ma di Trento destina ogni anno alle Pro Loco. Da luglio 2006 si è infatti presentato sul nostro cammino una nuova diffi coltà. Con la delibera di giunta n°1356 del 30/06/2006 si gettava benzi-na sul fuoco dei già complessi rapporti tra Pro Loco e Aziende di promozione turistica (Apt). Per essere precisi, si stabilivano nuovi principi:

a) le Pro Loco attive in un comune dove è ope-rativa la sede centrale dell’Apt non avrebbe-ro ricevuto fi nanziamenti dalla Provincia,

b) le Pro Loco attive in un comune dove è ope-rativo un uffi cio periferico dell’Apt avrebbero ricevuto fi nanziamenti ridotti del 50%. Prende così il via una serie di colloqui/con-

tatti volti a sciogliere la questione che, per for-tuna ma anche purtroppo, porta a casa il male minore senza disperdere le nubi all’orizzonte. Praticamente, con la deliberazione di giunta n° 1600 del 27/07/2007 è stata messa una “pezza riparatoria”, stabilendo che la precedente restri-zione sui fi nanziamenti vale solo per le Pro Loco iscritte all’albo provinciale dopo l’entrata in vi-gore dei nuovi criteri (dopo il 30 giugno 2007).

Dopo aver sferrato l’attacco l’istituzione fa un passo indietro, si abbassa così il volume delle lamentele ma non siamo soddisfatti, rimane un muro, rimane il dubbio sul futuro: cosa ne sarà delle Pro Loco che nasceranno dopo? Quella proposta dal servizio Turismo è una misura che sbarra la strada alla crescita del movimento Pro Loco e delude fortemente le persone che hanno deciso di occuparsi –gratuitamente- nelle loro Comunità per portare avanti un progetto di Pro Loco. La normativa di riferimento, la LP 8/2002, afferma che il compito delle Pro Loco è la “rea-lizzazione di iniziative”di abbellimento del ter-ritorio e di intrattenimento del turista/cittadino (art 12 ter 1b). La misura proposta rivela però che non c’è comprensione, non c’è chiarezza, sui differenti compiti che spettano alle Pro Loco rispetto a quelli che delle Apt; sul chi fa che cosa. E’ quindi indispensabile, modifi care questa premessa, di fatto di incompatibilità, per chiari-re le funzioni che hanno le une e le altre. Una tale misura viene letta dalle Pro Loco come una

volontà espressa, di soffocare l’Associazionismo turistico logorandolo per sfi nimento attraverso ostacoli e paletti limitatori vari, che impediscano il suo ulteriore sviluppo gia sul nascere. Con lo stesso principio si può interpretare il vincolo posto alla nascita di nuovi Consorzi di Pro Loco interni agli Ambiti Turistici, nuovi e non, che vuole la preesistenza di almeno 7 Pro Loco alla data del 30 giugno 2007: ciò vuole dire che, in questa situazione,se il Consorzio gia non esiste, il Consorzio non s’ha da fare! Anche il fatto che le risorse per le Pro Loco siano rimaste le stesse da 3 anni a questa parte a fronte della nascita di nuove Associazioni sembra andare in questa direzione.

Altri atteggiamenti fanno pensare che si vo-glia eliminare dei possibili futuri concorrenti delle Apt dall’utilizzo delle risorse messe a di-sposizione per il comparto turistico impedendo il fi nanziamento di Pro Loco come Pinzolo, Per-gine, Caldonazzo, Serrada di Folgaria, Tenna… perché se quest’anno l’esclusa è solo Ravina l’anno prossimo le escluse saranno tutte quelle appena nominate se non riusciremo a modifi care la delibera!

Forse sono proprio le Amministrazioni comu-nali che, pur avendo aderito all’Apt, ora spingo-no per la nascita della Pro Loco perché si sono accorte che la prima non svolge le funzioni del-le seconda: Apt e Pro Loco non sono infatti la stessa cosa e se si danno i soldi alla prima si fi nanziano promozione e commercializzazione mentre se si danno soldi alla seconda si fi nan-ziano eventi e manifestazioni (le due componen-ti andrebbero saggiamente mischiate sullo stesso territorio). La nascita delle Apt come soggetti privati ha messo in luce anche le funzioni delle Pro Loco , e dove sono state costituite le Azien-de del Turismo stanno nascendo, parallelamente, nuove Pro Loco perché si è compresa la necessi-tà di svolgere sia le funzioni di promocommer-cializzazione che quelle di animazione ed acco-glienza. In questo caso ritenere che dove il turismo è molto sviluppato, le Pro Loco non debbano ricevere fi nanziamenti è decisamente la mossa più sbagliata che si potesse attuare perché va contro la tanto agognata differenzia-zione dei ruoli e la tanto sospirata specializza-zione delle funzioni.

La misura proposta preoccupa sul lungo pe-riodo poiché se nascono 4 Pro Loco all’anno e altrettante ne muoiono esiste la concreta possi-

EDITORIALE

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Direttore responsabile: Armando Pederzolli

Direzione e Redazione:via Garibaldi, 3 - 38100 Trento - telefono 0461.239006 - fax 0461.264757 - e-mail: [email protected] del Tribunale di Trento n. 926 del 26.9.96Grafi ca e stampa a cura di Tipografi a Ceschi s.a.s.

IN COPERTINA: Verso l’autunno sul Lago di S. Giustina - Foto di Daniele Prevedel

bilità che, nella peggiore delle ipotesi, in 36 anni le nostre 146 Pro Loco siano

completamente sostituite da nuove Pro Loco e a quel punto, se fosse ancora in vigore la mi-sura, i fi nanziamenti andrebbero unicamente a quelle Pro Loco dove non c’è l’Apt.

Comprensibile che la Provincia voglia rispar-miare denaro e mandare pochi soldi ai territori ai quali, si dice, già ne destina parecchi, un po’ diffi cile digerire il fatto che il risparmio si faccia sulla pelle di chi fa Volontariato e che riceve le risorse minori. Incomprensibile la fi losofi a di pensiero con cui è stata operata questa scelta, dato che anche dove c’è un’Apt risulta indispen-sabile l’animazione delle Pro Loco, e qualora queste non la dovessero più fare voglio vedere come faranno le Aziende per il turismo a farsi bastare i fondi che ricevono attualmente.

La nostra è una posizione di difesa, una riti-rata di fronte ad un movimento che aveva trova-to nella legge 8/2002 un riconoscimento e che però vede ora, nelle sue applicazioni tecniche, misure che vanno in direzione completamente contraria, discutibili, e forse anche contro la legge stessa.

Per quest’anno l’amarezza è enorme per la Pro Loco di Ravina, l’unica che rimane a bocca asciutta con mio immenso dispiacere, perché il

gruppo di lavoro che la costituisce è giovane, operativo e ben radicato alla propria realtà. E’ tremendamente amaro dire loro ‘ci dispiace’, in un contesto urbano dove procacciare fondi è diffi cilissimo dato l’alto numero di associazioni che già bussano alla porta dell’Amministrazione comunale. Vorrei potermi risparmiare queste parole per le Pro Loco che nasceranno d’ora in poi! Abbiamo ricevuto la promessa che la que-stione sarebbe stata risolta, non ci resta che in-sistere. Voglio chiudere ricordando l’importante evento che ci aspetta il 26 ottobre 2007, l’assem-blea costituente della nuova Federazione delle Pro Loco e Consorzi che vedrà la partecipare per la prima volta delle rappresentanze di tutte le Pro Loco associate insieme ai loro Consorzi. L’oc-casione è buona per mostrare come il nostro movimento stia crescendo,in qualità, professio-nalità e quantità per poter giocare fi nalmente un ruolo forte all’interno del comparto turistico della nostra Provincia Autonoma di Trento.

Cari delegati vi aspetto, per un saluto perso-nale, all’assemblea del 26 ottobre.

Evviva le Pro Loco

IL PRESIDENTE

Armando Pederzolli

26 OTTOBRE 2007 - ore 17:30SALA DELLA COOPERAZIONE – TRENTO

ASSEMBELA DELLA FEDERAZIONE TRENTINAPRO LOCO E LORO CONSORZI

Da quest’anno anche le Pro loco votano i propri rappresentanti insieme ai Consorzi in seno al comitato direttivo. Nominate il vostro delegato, scaricate il modulo da www.unplitrentino.it

EDITORIALE

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CONSORZIODELLE PRO LOCO DELLA VALLE DI NON

La Valle di Non è geografi camente molto vasta e, da una zona all’altra, si possono trovare differenze notevoli, nel linguaggio, nelle usanze, nel tipo di economia.

Per consuetudine la Valle viene suddivisa in quattro zone: Le Maddalene, l’Alta Val di Non, la Predaia, la Media e Bassa Val di Non.

Ecco quindi che, nel momento di scegliere un logo per il Consorzio che comprende tutte le Pro Loco della Valle, abbiamo pensato alle tessere di un puzzle, che sono sin-gole sì, ma unendosi danno forma ad un unico soggetto. Ecco una breve presentazione delle quattro zone:

LE MADDALENE: è la zona che va dal Passo Palade fi no alla Valle di Rabbi e comprende dieci Comuni che si trovano alle pendici della catena montuosa delle Mad-dalene da cui la zona prende il nome. Sono montagne dai pendii dolci, adatte al trekking, anche familiare, d’estate e allo scialpinismo d’inverno. I paesi, alle pen-dici della catena, sono per la maggior parte a vocazione agricola. Buone presenze turistiche a Rumo.

L’ALTA VAL DI NON: va da Sanzeno fi no al Passo Palade. Compren-de 11 Comuni, ricchi di arte, storia, passeggiate suggestive, canyons, escursioni, siti archeologici, castelli e palazzi signorili, testimoni di periodi di gloria di nobili famiglie della valle. La zona è quasi tutta a vocazione turistica, con una buona offerta alberghiera ed extralberghie-ra. Seggiovia per l’inverno, con due piste, Nevelandia e Funny Park. Interessanti la zootecnia e l’artigianato.

LA PREDAIA: è un balcone sulla Val di Non, quasi tutta a vocazione turistica, con sei Comuni incastonati nel verde, sulle pendici del Roen, fra bellissime pinete, prati e boschi, dove c’è la possibilità di passeggiate, pe-sca sportiva, visita a siti archeologici, escursioni. L’offer-ta invernale presenta due belissime piste con risalita in skilift, ed inoltre tapis roulant, pista baby e pista slitte.

MEDIA E BASSA VAL DI NON: comprende undici Comuni a vocazione prevalentemente agricola, ma con buone potenzialità tu-ristiche. Confi na infatti con il Parco Adamello Brenta, dove si trova quel gioiello naturalistico che è il Lago di Tovel e dove l’orso è il principale rappresentante di una notevole ricchezza faunistica. Da ricordare inoltre Castel Thun, sede una volta di una delle più po-tenti e ricche casate trentine e il capoluogo della Valle, Cles, centro commerciale e industriale.

Quattro zone uniteQuattro zone unitedagli stessi idealidagli stessi ideali

LA NOSTRA IMMAGINE

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Il campanile si trova spesso nel logo delle Pro Loco: simboleggia l’attacca-mento della gente di Pro Loco al pro-

prio paese, al proprio campanile. Nel caso di Cavareno, c’è anche un simpatico topo-lino. Per saperne l’origine, dobbiamo fare un passo indietro per conoscere un grande pittore, vanto della vicina Romeno, Gio-vanni Battista Lampi (Romeno 1751-Vienna 1830).

Egli si forma tra la bottega del padre e l’Accademia di Verona. Dopo il 1780 si tra-sferisce a Innsbruck e poi a Vienna, dove ritrae i membri della famiglia imperiale e dove insegna all’Accademia di Arti Figura-tive. Soggiorna a Varsavia presso la corte dell’ultimo re di Polonia e poi a San Pie-troburgo presso Caterina II.

Il ragazzo era molto vivace, perfi no ris-soso e manesco, ma aveva una grande vo-cazione, la pittura.

Tra le opere del Lampi vi sono alcuni dipinti ad olio presenti nelle facce del pul-pito della Vecchia Chiesa di Cavareno. Egli

dipinse la Mad-d a l e n a , u n S . G i o v a n n i Evangelista e un S.Antonio il tutto con molta cura e devozio-ne.

Nel S.Giovan-ni però il Lampi commise un pic-colo errore, in-fatti, dipinse una penna nella mano sinistra del Santo che al tempo di allora rappresentava una cosa contra-ria ad ogni buon

costume. Il gio-vane pittore pensò di rime-diare dipingen-do un calamaio sotto la stessa. In questo modo sembrava che il santo stesse estraendo la penna dal cala-maio.

Gli abitanti di Cavareno si presero gioco del pittore per questa sua “sco-perta” e, per vendicarsi, il Lampi dipinse nella porticina del pulpito della chiesa un piccolo topo che si nascondeva dietro un vaso di fi ori.

Da quel giorno gli abitanti di Cavareno vengono soprannominati “sorsi” (topi).

Oggi quella porta non esiste più, resta solo il racconto, che viene tramandato da padre in fi glio, di un pittore che per vendi-carsi dalle burle della gente di un paese dipinse un piccolo topo in un luogo sacro.

Filippo

PRO LOCODI CAVARENONel logo ci sono il campanilee un topolino… d’autore !

LA NOSTRA IMMAGINE

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Da qualche tempo l’UNPLI nazionale ave-va chiesto alla nostra sede di Trento di avventurarsi nel territorio dell’Alto Adi-

ge per sapere se le Pro Loco fossero attive anche lì e per comprendere con quali modalità operassero. La mission era quella di allargare il movimento UNPLI all’ultima provincia italia-na che non avesse nemmeno una Pro Loco tes-serata. Siamo dunque andati alla ricerca delle associazioni turistiche di un territorio così vi-cino e per certi versi così lontano scoprendo alcune cose molto interessanti: vi avverto da subito che qualcosa di simile alle nostre Pro Loco non lo abbiamo ancora trovato, paese che vai…

Innanzitutto dobbiamo considerare che le Tursimusverein, traducibile in Associazioni Tu-ristiche, non corrispondono alle Associazioni Pro Loco del resto d’Italia. Le Turismusverein, che erroneamente potevano essere confuse con le Pro Loco, sono sì delle associazioni ma non di volontariato. I soci delle Tursimusverein sono principalmente gli operatori del settore turismo e quindi alberghi, campeggi, esercenti… Questi soci pagano quote annuali consistenti, un hotel di una zona turistica molto rinomata può paga-re anche varie decine di migliaia di euro ogni anno per far parte dell’Associazione.

Cosa fanno le Turismusverein? Si occupano dell’accoglienza del turista e dell’informazione turistica, hanno in gestione gli uffi ci Iat (infor-mazione e accoglienza turistica) e programma-no le attività di animazione ed intrattenimento. Sono in pratica l’interfaccia del turista con il territorio, curano la relazione con questo attra-verso gli uffi ci informazione, hanno dipendenti qualifi cati e risorse dalla provincia per le loro attività. E allora rimane da chiedersi cosa han-no a che fare con le nostre Pro Loco? Pratica-mente niente: molte delle nostre Pro Loco in Alto Adige sarebbero chiamate “comitati per le feste patronali o qualche cosa di simile”. Questo non toglie che il sistema turistico altoa-tesino sia comunque interessante, soprattutto salendo di livello.

Come avviene il coordinamento delle 87 Turismusverein? Queste sono raggruppate in 11 Consorzi che non si occupano minimamente di informazione bensì solo di rapporti con i mer-cati e azioni di promozione comune. Gli uffi ci dei consorzi non sono aperti al pubblico e la loro attività è solo quella di coordinamento del marketing.

Ed infi ne, in ordine di livello, verso l’alto c’è la Suedtirol Marketing, una società di marke-ting che si occupa di promuovere l’immagine dell’Alto Adige nel suo complesso e che cura alcuni club di prodotto che interessano tutta la Provincia di Bolzano. A fi anco della Suedtirol-Marketing opera un’organizzazione che si chia-ma Lts (Landestursimus verband), una sorta di federazione delle associazioni turistiche che cura gli interessi collettivi di queste e i rappor-ti con la Provincia e le altre istituzioni sovra-provinciali.

Il sistema turistico Alto atesino appare quin-di piramidale e ordinato, a prima vista sembra così chiaro, così semplice, soprattutto per chi ha a che fare come noi con Pro Loco, Consorzi di Promozione, Consorzi di Coordinamento, Aziende per il Turismo e quant’altro… e questo si rifl ette positivamente sui servizi al turismo che il territorio riesce ad offrire, ad esempio un sistema di prenotazioni che comprende tut-te le strutture ricettive, sempre prenotabile e aggiornato. L’elemento che fa la differenza è il supporto che la politica ha dato al sistema, la scelta di trasformare negli anni ’90 le vecchie aziende di soggiorno in associazioni turistiche dove gli operatori fossero chiamati in causa in prima persona. Certo, associarsi diviene una scelta libera da parte degli operatori e il com-pito di chi sta nelle Turismusverein e ancor più nei consorzi è quello istaurare rapporti di fi du-cia con chi lavora con il territorio. Quando però gli operatori che hanno un grosso peso e paga-no quote associative elevate possono minaccia-re credibilmente di ritirarsi, e il lavoro si fa così molto diffi cile per chi ha in mano la gestione dei vari livelli. Lavorare nei consorzi turistici dell’Alto Adige non è facile, il turnover dei direttori è alto. In questo caso gli altoatesini invidiano la prospettiva Trentina di reintrodur-re la tassa di soggiorno, perché il singolo ope-ratore è sempre tentato di muoversi da solo se ne ha le possibilità, benché il prezzo dell’auto-nomia sia molto alto dato che chi non si associa ad una turismusverein rimane escluso da tutti i servizi che la potente macchina della promo-zione turistica made in Suedtirol sa offrire.

In conclusione possiamo dire che, pur non avendo trovato le nostre reali sorelle Altoate-sine abbiamo trovato un sistema turistico mol-to molto diverso, interessante da osservare e forse, perché non da copiare in qualche suo elemento.

IN ALTO ADIGEESISTONO LE PRO LOCO?di Ivo Povinelli

APPROFONDIMENTI

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LA GEOLOGIA DEL MONTE PELLERdott. geol. Claudio Menapace

Oltre che per il paesaggio da favola, il Monte Peller (Dolomiti di Brenta, q.

2320 m slm) attira numerosi vi-sitatori e studiosi da tutta Eu-ropa per le notevoli particola-rità geologiche, geomorfologiche e paleontologiche rilevabili in tutta la zona.

Il monte Peller costituisce le propaggini più settentrionali del Gruppo delle Dolomiti di Brenta, importante sistema montuoso che con le sue vette aguzze, le creste ed i numerosi ghiacciai (“vedrette”) caratteriz-za tutta la porzione occidentale del Trentino.

LE ORIGINI GEOLOGICHE DEL PELLER

Le rocce calcaree che costituiscono il Monte Peller si sono originate in un pe-riodo compreso tra 220 e 70 milioni di anni fa (Triassico-Giurassico-Cretaceo) come conseguenza della lenta deposizione sul fondale marino degli scheletri calcarei di microscopici organismi planctonici.

Successivamente, a partire da 60 fi no a circa 8 milioni di anni fa, la Terra è stata interessata da intensi fenomeni tettonici dovuti alla progressiva rottura dell’unico continente allora esistente (la Pangea), il quale inglobava tutte le terre emerse so-pra un’unica grande placca.

In particolare nell’area euro-asiatica, immense spinte tettoniche dirette preva-lentemente da sud verso nord, hanno cau-sato prima la deformazione e successiva-mente la rottura della crosta terrestre, originando un appilamento in falde (fram-menti di crosta) sovrapposte le une sopra le altre; in questo modo si sono formate la maggior parte delle più spettacolari catene montuose euro-asiatiche, orientate prevalentemente in direzione est-ovest (Himalaya, Carpazi, Alpi, Pirenei).

LE ROCCEDal punto di vista litostratigrafi co il

Monte Peller poggia su un basamento costituito da rocce calcareo-dolomitiche di origine tipicamente marina, risalenti al periodo Triassico e Giurassico (da 225 a 135 milioni di anni fa) sulle quali si sono deposte rocce calcareo-marnose più recenti (anch’esse sedimentarie e di ori-gine marina) appartenenti alla “Forma-zione della Scaglia Rossa” (Cretaceo – ca. 70 milioni di anni fa). La Scaglia Rossa

Il Monte Peller (2320 m slm) visto dalla Val Nana

Foto 1: Falde detritiche ai piedi delle pareti sud-est (Passo della Forcola).

NATURA

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(roccia costituente il Monte Peller) pre-senta una caratteristica colorazione ro-sata e al contrario delle soggiacenti roc-ce calcareo-dolomitiche compatte, si presenta molto degradabile e facilmente erodibile sotto l’azione degli agenti at-mosferici (gelo-disgelo, precipitazioni, vento). Tutti i versanti del Monte Peller sono quindi coperti e circondati da ab-bondante “detrito di falda” che testimo-nia appunto l’estrema erodibilità di que-sta formazione rocciosa.

Il Pian della Nana è stato per anni idea-le “palestra” per l’osservazione di feno-meni geologici altrove non apprezzabili con la stessa chiarezza.

Le pareti rocciose del versante nord del Monte Peller osservabili dall’omonimo ri-fugio o quelle del Pallon visibili dal Passo della Forcola mostrano chiaramente la roc-cia rossastra fi ttamente stratifi cata (Sca-glia Rossa) con porzioni localmente deli-mitate da discontinuità e caratterizzate da strati scompaginati e ripiegati. Sono il segno di antichi scivolamenti in mare pro-fondo (“slumping”) di quei fi ni sedimenti non ancora consolidati che oggi compon-gono la Scaglia Rossa. Discontinuità nella stratifi cazione dovute a franamenti sotto-marini ben più consistenti si possono os-servare dal passo della Forcola guardando in direzione est.

La parete nord di Cima Vallina presen-ta chiaramente la nicchia di distacco di un’antica frana sottomarina risalente al Cretaceo che ha interessato le chiare roc-ce carbonatiche giurassiche già solidifi ca-te. La discontinuità, che appare legger-mente inclinata, è colmata da strati orizzontali di Scaglia Rossa, che si sono deposti quando ancora non erano consoli-dati.

L’ultima di queste discontinuità, forse la più appariscente, si trova al di là del Pian della Nana, sul versante orografi co sinistro della Val Madris, lungo il sentiero che da Malga Tuena sale verso Passo Pra-castron. Anche qui è evidente la nicchia di distacco di una frana sottomarina pro-dottasi entro le massicce pareti di calcari giurassici, con i fi tti strati di Scaglia Rossa che in seguito, durante il Cretaceo, hanno colmato la nicchia di distacco.

LE FORME GLACIALI DEL PIAN DELLA NANA

Il vasto anfiteatro della Val Nana si estende a sud delle pendici del Monte Peller e costituisce una testimonianza tan-gibile della presenza e dell’azione esara-trice e modellatrice dei ghiacciai, scom-parsi da qui circa 12.000 anni fa.

Tuttora se ne possono riscontrare trac-ce più o meno evidenti: dai “cordoni mo-renici”, (accumuli di materiale detritico depositati dal ghiacciaio lungo i suoi fi an-chi), ai “dossi montonati”, forme di erosio-ne risultato dell’azione abrasiva del ghiac-ciaio che scorreva lentamente sopra le rocce. Questi ultimi si presentano solita-mente come dossi di roccia levigata dalla caratteristica forma a “dorso di mulo”.

LE FORME CARSICHEPoiché il substrato roccioso del Pian

della Nana è costituito interamente da rocce calcaree, le forme carsiche, dovute alla dissoluzione del calcare ad opera dell’acqua piovana leggermente acida, sono comuni in questa località.

Le più tipiche morfologie carsiche del-la zona sono i numerosi campi solcati o carreggiati (karrenfeld), le conche (doli-ne) ed anche alcune forme sotterranee (non molto sviluppate) quali piccole grotte e fratture che danno vita ad una fi tta rete di circolazione idrica sottera-nea. Tra le microforme visibili sulle su-perfi ci delle rocce calcaree del Pian del-la Nana ricordiamo i “rinnenkarren”, fi tte scanalature nella roccia più o meno accentuate (foto 3 e 4).

Foto 2: Rocce calcaree “montonate” (Pian della Nana).

NATURA

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I FOSSILI DEL CASTELLAZZOIl Monte Peller ed

in particolare il sotta-stante Pian della Nana sono rinomati anche dal punto di vi-sta paleontologico. Un’interessante giaci-mento fossilifero si trova poco a sud del rilievo del Castellazzo, alla testata della Val Formiga, particolar-mente ricco di “Am-moniti” e “Brachiopo-di”.

I fossili sono inglo-bati nel “Rosso Ammonitico”, un calcare nodulare di colore rosato, con una certa frazione argillosa, inglobante spesso nu-merosi noduli selciferi.

Le Ammoniti, che si sono estinte oltre 120 milioni di anni fa, appartenevano alla classe dei “cefalopodi” di cui fanno parte attualmente polpi, seppie e calamari; al giorno d’oggi il parente più prossimo del-le antiche Ammoniti è il Nautilus, avente una conchiglia concamerata e considerato non a torto un “fossile vivente”.

Le Ammoniti si sono evolute nel tempo in maniera molto veloce e con forme tal-mente diverse nelle varie epoche geologi-che, che i loro gusci fossilizzati permetto-no di datare con molta precisione molti sedimenti marini risalenti ad epoche di-verse. I gusci e le impronte delle Ammo-niti si rinvengono in sedimenti che sugge-riscono inoltre ambienti marini tra loro diversi, ma che comunemente denotano una certa profondità del mare, quale do-veva essere quella ove è sedimentato il Rosso Ammonitico.

Foto 3 e 4: Rinnenkarren carsici su rocce calcaree (Pian della Nana).

NATURA

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PRO LOCO DI TASSULLOFesta alla Tassulla

Domenica 12 agosto presso la malga Tas-sulla si è tenuta la

“1a Festa alla Tassulla”, da quando la malga non è più gestita dalla società alleva-tori.

Quest’anno la Pro Loco, con i gestori, l’amministrazio-ne comunale, la sat e gli al-pini, si sono trovati per orga-nizzare questa affascinante festa.

Il programma prevedeva alle ore 10:45 il benvenuto agli ospiti presso la malga e alle 11:00 la Santa Messa celebrata da Don Luciano, parroco di Tassullo. Terminata la messa gli alpini hanno chiesto al parroco di benedire il nuovo capitello, consacrato in onore di tutti gli alpini caduti. Poi tutti a pranzo a base di polenta e crauti. Il pastore Paroletti Salvatore, originario della Val Camonica, ha cucinato una squisita pecora in umido.

Per l’occasione la strada che porta alla Tassul-la è stata aperta al traffi co, anche se alcune per-sone, invogliate anche dall’amministrazione comu-nale, hanno preferito lasciare l’auto al parcheggio e raggiungere la malga a piedi. È stata questa l’occasione per ammirare il panorama, la vegeta-zione circostante e la fauna.

DALLE PRO LOCO

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Malga Tassulla è situata ai piedi del Monte Peller, nella parte più orientale del Gruppo Brenta e so-vrasta la Val di Tovel. La malga è composta da tre edifi ci: lo stallone (ricostruito negli anni sessanta) per la mungitura e la stabulazione in caso di forti intemperie, il ricovero dei pastori con annesso il caseifi cio (ricostruito negli anni novanta) ed un edifi cio dato in comodato all’En-te Parco Adamello - Brenta che da porcilaia e deposito Lo ha trasfor-mato in ricovero e punto di appog-gio per il proprio personale.

La malga si raggiunge a piedi in 30-40 minuti dal parcheggio ove è posto il divieto di transito (al parcheggio vi si può arrivare da Cles con strada bian-ca percorribile in auto e da Tuenno per strada bianca precorribile con fuoristra-da). Come si può vedere dalla foto, l’ecce-zione conferma la regola: nella seconda domenica di agosto, in occasione della festa della malga vi si può arrivare anche in auto. Nel percorrere la comoda strada di accesso si costeggiano i piedi del Mon-te Peller e si vedono, in basso il lago di Tovel e di fronte il Passo del Grostè; rag-giunta la malga si è percorso gran parte del pascolo appartenente alla stessa e dalla malga si apre la Val Nana, quasi

tutta di proprietà del Comune di Nanno ed il cui pascolo è attualmente annesso a quello della Malga Tassulla.

In fondo alla valle, a chiudere le varie cime che fanno da corona, si erge il Sasso Rosso. Il pascolo della malga Tassulla è completamente aperto e privo di bosco: nel periodo dell’inizio alpeggio è un’unica aiuola di fl ori dai mille colori e forme.

La gestione è affi data ad una società cooperativa formata da allevatori: come per altre malghe, l’esigenza di creare una società è nata nel comune di Tassullo quando c’erano molte aziende con bovini, mentre oggi continua per la passione di

alcuni allevatori che sono rimasti legati all’alpeg-gio. La società si avvale di più collaboratori per la sorveglianza e c’è sempre una famiglia a presiedere la malga. Nei pressi della malga passano alcuni sentieri che vanno verso Malga Tuenna, malga Cle-sera e Rifugio Peller e verso Passo del Grostè su due itinerari. Alla malga è aperto un bivacco gesti-to dalla SAT di Rallo.

Malga Tassulla

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Sono trascorsi tre anni da quando è stato formalizzato l’atto costitutivo dell’Asso-ciazione Pro Loco di Cavizzana, con con-

seguente necessità di rieleggere l’intero diret-tivo. La mia sensazione è che questo lasso di tempo sia trascorso rapidamente, dal momen-to in cui mi è stato affi dato il ruolo di presi-dente. Un ruolo sicuramente stimolante e mo-tivante , poiché accanto alla gestione fi nanziaria e burocratica , si sovrappone un compito ancor più interessante che è quello di interlocutore con i soci, con i consiglieri, con l’amministrazione comunale, e con even-tuali altre forme di volontariato presenti in paese. Un’esperienza positiva quindi, che ti arricchisce e ti rafforza mettendoti a servizio degli altri. Ritengo importante arrivati a que-sto punto fermarsi, rifl ettere su quanto è sta-to fatto cercando di condividere con i lettori alcune considerazioni sul mondo del volonta-riato, e sulle nostre aspettative. Lo so che questo dovrebbe essere fatto in qualsiasi cir-costanza e con cadenza regolare, ma spesso capita che per fretta, per negligenza o per mille altri motivi si soprassiede a questa ne-cessità. Di certo posso dire, che da questo mandato ho ca-pito l’importan-za che il volonta-r ia to r iveste nella nostra quo-tidianità, l’im-portanza di rita-g l ia rs i ne l la sfera del proprio io dei momenti da dedicare alla comunità. Ma anche, la possi-bilità o meglio la necessità di rifiutare tante cose che ci ven-gono continuamente somministrate dalla pub-blicità, dai nostri comportamenti, dando im-portanza invece ad altri valori quali: la voglia di stare insieme, la voglia di fare gruppo, la voglia di progettare e costruire. Pro Loco come laboratorio , dove indicare e portare a compi-mento le nostre idee, dove ognuno di noi con la propria sensibilità e personalità collabora per il bene pubblico, evidenziando un forte e spiccato senso civico,mettendo a disposizione il proprio bagaglio culturale e il suo tempo.

Pensandoci bene tre anni rappresentano solo l’inizio di un percorso, è tuttavia giusto ricor-dare quanto è stato fatto sia per riconoscenza per chi ha lavorato, ma anche e soprattutto per dare nuovi stimoli continuando a coltivare questa voglia di proporsi, non tanto per sod-disfare bisogni personali, ma bensì per un attaccamento al proprio paese, con una giusta dose ( non eccessiva) di Campanilismo per renderlo più accogliente e caratteristico. Ri-percorrere questi tre anni sarebbe bello, ov-viamente lo spazio a nostra disposizione non ce lo consente, e tanto meno lo pretendiamo , posso dire che di iniziative ne sono state pro-poste diverse , accomunate però da un unico comune denominatore , quello cioè di creare il giusto connubio fra cultura, tradizione, di-vertimento, ma anche rispetto e valorizzazione dell’ambiente. L’obbiettivo è quello di prose-guire per la strada già intrapresa consolidan-do i risultati ottenuti, cercando ovviamente di migliorarsi facendo capire che una Pro Loco oltre a proporsi , guarda molto più lontano, mirando a creare aggregazione, all’interno della comunità, in un contesto, quale risulta essere il mondo di oggi troppo spesso proiet-

tato a preclude-re sempre più i rapporti fra le persone. A que-sto punto desi-dererei soffer-marmi, seppur brevemente, sul-la ricorrenza del 50° anno di fon-dazione del no-stro Comune e del Corpo dei vi-gili del fuoco, iniziativa svolta-si nel paese di Cavizzana nelle

giornate del 27-28-29 luglio 2007. Tre giorni intensi sotto ogni profi lo considerando la no-stra piccola realtà dove le stesse persone of-frono la loro disponibilità in più ambiti ( Co-mune, Coro Parrocchiale , Vigili del fuoco, Pro loco) tanto per citarne alcuni .Un fi ne setti-mana ricco di emozioni di diversi momenti signifi cativi, dove hanno trovato posto la cul-tura, la tradizione, la gastronomia, e l’aspetto religioso. Mettere insieme il tutto non è stato facile e ha richiesto tempi lunghi di ideazione

PRO LOCO CAVIZZANA“L’importanza della continuità“

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e realizzazione . Basti pensare alla ricerca di documenti inerenti la storia del nostro Comu-ne, oppure una meticolosa ricerca fotografi ca che richiamasse alla memoria il cambiamento di usi e di costumi che in cinquant’anni ha interessato ovviamente il paese, oppure anco-ra volti di persone magari che ci hanno lascia-to, oppure fotografie che rappresentassero scorci di vita agreste e rurale. In complesso possiamo ritenerci soddisfatti per la riuscita dell’iniziativa e vorrei cogliere l’occasione per rivolgere un grazie a coloro che in forme e modi diversi , lavorando anche dietro alle quin-te, hanno dato il loro prezioso contributo. Sia-mo arrivati comunque in fondo consapevoli

della nostre capacità, e dell’importanza di riunire le forze e le idee per raggiungere un obbiettivo comune. Sicuramente errori ne sono stati commessi, ma fanno parte del gioco e della quotidianità.

Confucio affermava che:” Il più grande motivo di orgoglio non è quello di non cadere mai, ma di risollevarsi ogni volta si inciampa!” . Un saluto alla Pro loco di Cavizzana e a tut-te le Pro Loco del Trentino. Concludo propo-nendovi una nostra poesia che ripercorre un anno di attività.

Il presidente Oliviero Zanolli

Le stagioni della vitaPassi sulla neve Illuminati da rifl essi di luna…Voglia di scherzi, di risate;grandi e piccini in allegre mascherate!Si risveglia la natura e con essa la voglia di fare…Ecco un capitello da ristrutturare!Non solo “fare” ma anche “raccontare”…“Cavizzana di ieri, Cavizzana di oggi..”Memoria di un Paese racchiusa tra le pagine di un libro.Note musicali, dolci , movimentate…per piccoli, giovani, anziani,per amici lontani…Lo spirito da rigenerarema il corpo non è da trascurare!E’ l’amore per la montagna ad unire,Sotto la pioggia, sotto il sole cocente,rilassa il cuore, distende la mente!“Giochi d’estate”, un vero divertimento!E’ l’unità dei giovani solandri a trarne godimento!Gite culturali, due lanci con le bocce e nasce un torneo…Momenti di condivisione davvero speciali!Bambini e ragazzi all’opera:mani che creano, idee che s’intrecciano…Un pizzico di fantasia e l’estate vola via…!E viene la stagione dei fotografi , dei pittori…Tempo di mele, di scuola, di vivaci colori…! Uno scorcio di sole ed è subito San Martino; con emozione ed in trepidante compagnia i piccini attendono l’arrivo di S. Lucia! Nasce la voglia di costruire un presepe… Dolce presepe...Per accogliere Gesù nel nostro cuore, …Con calore e tanto amore! E’ bello far parte di un paese…sentirsi bene con gli altri Confrontarsi, divertirsi, impegnarsi…Progettare, costruire, realizzare, condividere le stagioni della vita….Unire le forze, i pensieri, le qualità che ognuno di noi ha… quante cose si possono fare…insieme! Pro Loco di Cavizzana

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Il 2007 in casa Pro Loco, si è aperto con l’elezione del direttivo: L’appuntamento è stato fi ssato per il 9 febbraio nella sala

consigliare. All’assemblea ha partecipa un di-screto numero di persone, gradito segno che la Pro Loco rimane un organo ed un’istituzione sentita all’interno del paese.

Confermato l’ormai collaudato gruppo, che, nonostante gli anni e le fatiche, continua ad andare avanti a dispetto di chi ci vuole non troppo bene.

Capitano della ciurma è il nostro Giuseppe, presidentissimo ormai da… 7 anni? 8? Abbiam perso il conto. Al suo fi anco Claudio e Barbara, colonne portanti e poi Giuseppe, Ivan, Fabio, Tiziano ed Enrica. Novità del nuovo triennio che ci siam apprestati ad affrontare, è l’entra-ta di due nuovi ragazzi: Cesare Paoli (Cesarino) e Michele Giacomini (Chele). I ragazzi son sopravvissuti in modo egregio alla fatica del Country… ottima cosa, no? Perfettamente in-seriti nel gruppo e cosa stupenda, pieni di buona volontà e voglia di fare.

Per loro l’augurio che questi anni con noi, ser-vano a promuovere lo spirito che ci contraddi-stingue, che li possano aiutare a cullare sogni che si realizzano solo con l’aiuto di tutti e che essi rappresentino l’en-tusiasmo dei ragazzi che, speriamo numerosi, vo-gliono affiancarci fino a… prendere il nostro posto!

Parliamo ora delle feste svolte nell’anno 2007? Tenetevi forte… non vi annoierete… e, se aveste partecipato a tut-te, sareste stanchi come noi!

Prima pagina assolu-ta per il Country… Co-lore, allegria, festa, mu-sica, spettacoli, ottima cucina, balli sfrenati,

animazione, live, intrattenimento.... e chi più ne ha, più ne metta!

Di che stiamo parlando? Ma del Ragoli Country Legend, un nome, una leggenda.

La Pro Loco ha festeggiato l’undicesimo compleanno della festa, celebrandolo come un vero e proprio evento.

L’appuntamento è stato l’8, 9 ed il 10 giugno

nella campa-gna di Ragoli, in loc. Iscla.

Doppio tea-tro tenda, in-gresso gratui-t o , t a n t a musica e spet-tacolo sono stati il biglietto d’invito con cui, anche que-st’anno, la Pro Loco ha dato il benvenuto a tutti i suoi amici

Venerdi 8 ha visto la partecipazione della band live 7S8, un gruppo che sta facendo par-lare molto di se nel campo musicale naziona-le.

Sabato 9 country disco night con i vocalist di Viva Fm Lou Albert e Cristian Donati. Dj Service Max Marchi ha accompagnato il gran-de pubblico fi no a… a notte fonda… o mattino inoltrato! Novità dell’edizione è stata l’elezio-ne di Miss e Mister Ragoli Country Legend. La nostra Miss si chiama Denise e abita a Storo, ma, terza classifi cata, Michelle… ovviamente bellissima sia in abito da sera che in versione country.

Le modelle soni state accompagnate in pas-serella dai Ru De Boys… un grazie ancora a 10 Orsi e Equitrek Tione.

Domenica 10, oltre alla classica cucina, l’or-mai consueto toro allo spiedo. Sempre Vasco l’artefi ce dell’impresa, sempre maestro, sempre perfetto. Durante il pranzo la Bovisa String Band ha saputo far divertire il numeroso pub-blico e ci ha accompagnati fi no al pomeriggio… di fuoco.

Apertura danze da parte del gruppo Anima-zione by Pro Loco di Ragoli. Le nostre ragazze, un plauso grande a Michelle, Natalie, Sabrina, Claudia, Chiara ed Elisa, hanno proposto una sfrenata Baby Dance… i bambini non si sono fatti pregare ed hanno partecipato in modo stu-pendo al momento di festa. Le “7up” hanno inol-tre intratterranno i nostri bambini (e non solo) durante tutti gli appuntamenti dell’estate.

Spettacoli equestri, allegra fattoria e… “as-salto alla diligenza” hanno tenuto il fi ato so-speso del popolo country..

Come nel vero Far West, un gruppo di ban-diti ha cercato di rapire una principessa… sparatorie e confronti a cavallo hanno dato spettacolo vero.

Alla sera ballo liscio con l’orchestra spetta-colo anni 60 - 2000 “Renzo e Nelly le note del cuore”,moltissime le coppie in pista fino a notte inoltrata.

Quindi grande pubblico, tanto incoraggiamen-to, molti sorrisi e ringraziamenti… Siamo forti!

PRO LOCO RAGOLINon solo Country

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Il vero successo della festa? Che nonostan-te i numerosi partecipanti, il clima è rimasto sempre sereno e disteso. Niente interventi da parte della sicurezza, niente lavoro per i ragaz-zi del Trasporto Infermi di Madonna di Cam-piglio e… niente incidenti in auto!

Di certo anche quest’anno la manifestazione ha riscosso un notevole successo… mille le diffi coltà che si sono poste di fronte a noi pri-ma di partire con la festa… ed esattamente mille i problemi superati e che ci siamo lascia-ti alle spalle.

Ci hanno un po’ spiazzato i vari articoli usciti sui giornali locali che, per far rifl ettere i lettori sul problema alcool tra i giovani.. han-no perso di mira proprio la nostra festa. Per parlare della diffusione dell’alcool tra i giova-ni, della birra che scorre a fi umi nelle feste si parla del nostro Country? Anche ora diciamo un secco NO, non ci stiamo. Fatto sta che la nostra manifestazione, al posto che passare per ciò che realmente è, è stata appunto utilizzata come esempio negativo… …la cosa non ci fa-rebbe cosi male se, non dessimo veramente tutto per organizzarla. E le rifl essioni dello scrittore locale hanno dato seguito ad una serie di risposte, di approvazioni…. …

Dalla nostra invece le risposte della gente, di chi ha lavorato con noi per organizzare l’evento, dalla nostra la loro rabbia nel vedere sminuire la loro opera… ma purtroppo non possiam dare la giusta risposta in quanto meno seducenti e meno supportati.

Ovviamente l’attività della Pro Loco non si ferma qui… una festa non può assolutamente bastare.

Terza settimana di luglio “III° edizione del Memorial Giorgio Martini”. Tutti ormai sanno di che si tratta… numerose le squadre che presentano la loro candidatura per la conquista dell’ambito trofeo. La manifestazione è in me-moria di un amico scomparso, un amico che ci ha sempre fatto forza aiutandoci sia fi sicamen-te che moralmente.

Quarta settimana di luglio durante la sagra di “S. Faustino“, apertura del bar e brindisi il mattino. Nel pomeriggio gara de “La torta pù bòna e pù bèla”, concorso pittorico. Happy hours, Spriz e Trinciato Tabacos. Alla sera Pael-la fest con sangria. Dolci in piazza e orchestra spettacolo.

Seconda settimana di agosto. Marcia podi-stica non competitiva tra i sentieri ed i punti panoramici di Madonna di Campiglio nella

parte di Comune di Ragoli. Ristoro all’arrivo per i partecipanti con ricordo in memoria del-la felice giornata passata insieme.

A concludere la stagione estiva ci ha pen-sato la sagra di S. Agostino. Come tradizione la festa dura una settimana intera; riapertura de “l’ostaria dal Remo” (sempre fi duciosi che la pazienza del Remo sia proprio infi nita) e, ad ogni sera, cena tipica. Tornei di briscola, mora daranno sfogo alla grinta dei campioni di valle: ricchi premi in palio. Concerto del coro Monte Iron e de la Banda sociale di Ra-goli, ci hanno accompagnato nelle serate di festa. Al sabato apertura del vaso della fortuna, ore 17:00 via alla marcia podistica di S. Ago-stino. Durante la serata ballo in piazza e pre-miazioni giochi vari.

Coniato e lanciato lo slogan: “la Pro Loco di Ragoli fa la differenzia-ta”. A testimonianza della nostra sensibilità in merito alla questione rifiuti, la Pro Loco di Ragoli ha organizzato gran parte delle mani-festazioni, utilizzando posate e accessori com-pletamente biodegrada-bili. Sottolineiamo che non in tutte le feste è stato possibile proporre il 100% bio, per una pura questione di bud-get: purtroppo tali ser-vizi costano anche 10 volte rispetto agli ele-menti in plastica, sem-pre e comunque ricicla-bili.

Scordato qualcosa? Di certo si… proprio per questo seguiteci sul sito internetwww.proloco.ragoli.net e sarete sempre infor-mati riguardo alla no-stra attività.

A presto,Pro Loco Ragoli

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PRO LOCO SAGRON MIS5ª Gnodolina: una marcia podistica per ogni età

Mis - In questo piccolo comune del comprensorio del Primiero, nel Trentino orientale, costituito da

due paesi alpini distinti, Sagron e Mis, si-tuati in una conca tra il Passo Cereda e l’Agordino (è l’entità territoriale con la maggior distanza dal capoluogo provincia-le, oltre 113 Km), si è svolta in luglio la 5ª edizione della corsa competitiva ed ama-toriale denominata «La Gnodolina».

Termine “gnodoli”, con il quale da sem-pre sono soprannominati gli appena 200 abitanti di questo comune, che a moltissi-mi trentini è del tutto sconosciuto. Ed è un vero peccato, visto la bellezza dei luo-ghi, la tranquillità del posto ed il forte senso d’appartenenza che contraddistin-gue i suoi abitanti, i quali pur a ridosso con il Veneto, si differiscono per carattere e dialetto da quelli vicini di Gosaldo nel Bellunese. Noti erano i “gareghéti” (seg-giolai) ambulanti o, come si chiamavano in gergo, i “conza” (in gergo furbesco era

ch i a m a t o lo “Scabe-lamént del Conza” di Mis e di Sa-gron. Que-st’anno, la corsa che si sviluppa su un percor-so misto di 10,750 Km, è inserita nel «1° Cir-cuito podi-stico del Primiero», ed ha visto la parteci-pazione di 89 adulti e ben 49 giovanissimi atleti. L’evento è organizzato dal «Comita-to Manifestazioni Mis» (presidente Walter Broch), in collaborazione con la locale Pro Loco (presidente Martino Salvatori), l’Unione Sportiva Primiero-San Martino (presidente Antonio Maimone), e gli inso-stituibili vigili del fuoco volontari diretti dal comandante Fedele Paganin. Tra i gio-vanissimi da evidenziare la partecipazio-ne di Stefania Pongan (di soli 20 mesi) che si è cimentata sul percorso, a loro riserva-to, di 850 metri. Vincitori della «Baby Gno-dolina» Lorenzo Jagher (10 anni) con il tempo di 3’27”, mentre nella categoria femminile Ylenia Bettega (8 anni) in 3’562. Diversi, invece, i ritmi sostenuti da-gli agonisti, con la netta vittoria di Carlo Rigoni in 40’58” e la sorella Silvia in 57’42”. Concorrente più anziano Mario Broch classe 1931. Il circuito podistico è proseguito domenica 12 agosto a Mezzano per la 10 Km della «Calakili par i solivi), mercoledì 15 agosto a Canal San Bovo per la 10 Km «La Peschedada», sabato 22 set-tembre a Transacqua per la 7 Km «Tran-sacqua-Caltena» e sabato 6 ottobre a Fie-ra di Primiero per la 7 Km «Corrinfi era».

Roberto Franceschini

DALLE PRO LOCO

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In occasione della festa in onore della patrona Santa Maria Maddalena, il 22 luglio, promossa dalla locale Pro Loco, alla quale hanno partecipato numerosi amici della piccola frazione vezzanese anche per godersi un po’ di fresco in queste torride giornate estive, si è svolta una gara riservata ai cani da pista da sangue. Manifestazione cinofi la organizzata dalla sezione cacciatori di Vezzano di-retta dal rettore Claudio Margoni, in collaborazione con l’Associazione provinciale conduttori cani da traccia presieduta da Rolando Stenghele, su inca-rico dell’Associazione cacciatori trentini presente con il rettore provinciale Sandro Flaim. Il gruppo di cacciatori da traccia, fondato nel 1998, raggrup-pa circa 140 appassionati di questa disciplina, la quale addestra delle ben definite razze canine (segugi) nella ricerca degli animali selvatici feriti durante le uscite di caccia, e talvolta a causa di scontri accidentali con delle vetture. La prova d’abi-litazione si è articolata nei boschi circostanti la frazione, con l’approntamento di 17 percorsi (trac-ce) pari al numero dei partecipanti. Il cacciatore con il cane, durante la prova è seguito da un giu-dice, il quale valuta le capacità dell’animale nel seguire le tracce artifi ciali di sangue (in preceden-

za disposte nel bosco), sino a raggiungere un reperto dell’ipotetico selvatico ferito. Il cane è sempre al guinzaglio, va condotto sulla traccia almeno 24 ore dopo, lascian-dolo ragionare senza disturbarlo con l’incitamento ma correggendolo lungo il percorso segnato. La traccia, per la gara, varia dai 500 metri a qualche km. Buona norma far trovare sempre qualche cosa al cane durante la ricerca ed a fi ne traccia. Gene-ralmente una pelle secca o congelata. Tra le razze canine partecipanti al ritrovo, degli ottimi esem-plari di Segugio Annoveriano (HannovercherSweis-shund), Segugio Bavarese (Bayerischer GebirgSweis-shund), Bassotto tedesco a pelo duro (Dachsund Teckel), Fox Terrier continentale, Tiroler Brake, Dachs Brake e Kurzhaar Drathaar. Già i nomi delle razze indicano il paese di provenienza, la Germania, dove la caccia agli ungulati è sempre stata pratica-ta in piena libertà del rispetto delle regole concor-date. La festa patronale è poi fi nita con un torneo di briscola, vinto dalla coppia Matteo Bridarolli e Giuseppina Sommadossi da Ranzo.

Roberto Franceschini

PRO LOCO MARGONE Festa patronale e cani da traccia Festa patronale e cani da traccia

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DALLE PRO LOCO

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Quest’anno è toccato al 31 agosto ospitare in calendario l’ennesima edizione della fortunatissima

“Cena Contadina”, varata una decina d’an-ni fa dalla Pro Loco lavisana e sempre sostenuta in pieno anche dall’Amministra-zione Comunale locale. Un pomeriggio intenso che è andato avanti fi n quasi alla mezzanotte, è stato uffi cialmente un addio all’estate lavisana che con questa manife-stazione ha saputo concludere degnamen-te l’intensa attività svolta nel periodo estivo in tutti gli ambiti associativi della borgata, Parco Urbano compreso. Un po-meriggio di festa per tutti i numerosi par-tecipanti nella piazzetta della Biblioteca Comunale, calcolati intorno alle cinque-cento persone, che hanno potuto gustare con il sottofondo musicale ormai di rito, tutti i prodotti trentini e lavisani serviti in tavola e sfornati a ripetizione dai bravi cuochi locali. Tutti coordinati dal trio com-posto da Bruno Girardi, Carmen Rosa e Riccardo Andreatta e assistiti da un ag-guerrito staff di collaboratori d’ambo i sessi, hanno cucinato e creato tutti i pro-dotti di una volta previsti nel ricco menù. Il principe di tutta l’intera Cena Contadi-na è stato ancora una volta il “minestrone della nonna”, oggi modernamente chiama-to “pasta e fagioli” dai più eleganti soste-nitori. Preparato come la ricetta contadi-na, era rimasto a bollire lentamente nell’enorme pentolone per tutta la giornata,come vuole appunto la tradizione

e il risultato è stato veramente ottimale e i veri intenditori se ne sono aggiudicati anche parecchi piatti. E’ poi seguito il famoso “tortel de patate”, con i tuberi della pianura lavisana bianchi e saporiti, con il contorno casalingo di lucaniche, formaggi e verdure varie, come usavano appunto oltre cinquant’anni fa tutti i no-stri contadini ritornando dalla campagna. Naturalmente non sono mancati i vini lavisani doc e per i palati meno tradizio-nali anche la birra e tutto il resto. Caffè naturalmente per tutti, predisposto e di-stribuito dall’organizzazione lavisana del Mandacarù, sempre pronta a collaborare con tutti. La fi sarmonica del bravo Regna-na ha poi fatto tutto il resto, l’atmosfera è stata cullata dalle musiche d’altri tempi, e solo da quelle,per la gioia dei tradizio-nalisti e degli immancabili nostalgici del bel tempo che fu. Qualcuno degli irridu-cibili ha anche accennato la canzone dei Righeira, quella forse più in sintonia con

la serata di fine agosto e cioè “l’estate stà fi nendo”.Quello che diceva la canzone è veramente accaduto a Lavis, in quella bella, godibile e nostalgica serata che ha dato il benvenuto al mese di settembre e alla ven-demmia anticipata.Un’altra fati-cata per la Pro Loco lavisana, con-clusasi con la soddisfazione di tutti quanti, avventori e organiz-zatori compresi

Giovanni Rossi

PRO LOCO LAVISCon la cena contadina addio all’estate 2007:

DALLE PRO LOCO

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Erano oltre ventimila ai porteghi lavisani:

È stata l’undicesima edizione, quella dei “Porteghi & Spiazi d’Istà” con-sumatasi nel primo week-end di lu-

glio in pieno centro storico lavisano. La gente, malgrado le altre innumerevoli feste che hanno imperversato in tutto il Trentino nella tre giorni da venerdì a domenica compresa, si è presentata come sempre in massa, assediando in ogni dove la borgata e superando in presenze anche quelle del-lo scorso anno. E’ stato calcolato che nelle tre serate clou erano in circolazione oltre ventimila persone, le quali hanno visitato la quindicina di “porteghi e spiazi” orga-nizzati e voluti dalle altrettante associazio-ni volontaristiche e sotto la regia della Pro Loco e anche del Comune. Gente, tanta gente, dalla via Carlo Sette alla via Filzi,mentre la via Matteotti è stata sicu-ramente la più vissuta e partecipata, con ben 8 postazioni superaffollate nei carat-teristici e storici portici di tutta la zona. Le Associazioni più impegnate nel sociale e nel volontariato si sono distinte come sempre: dal Crcs Paganella al Gruppo Spe-leo, dai Radiantisti alla Lega Pasi & Batti-sti, dal Gruppo Strumentale Giovanile al-l’Unione Sportiva e ancora dal Club dei 3P a quello delle Donne Rurali, dagli Alpini ai Vigili del Fuoco Volontari, dal Team Pe-dale Vittoria al Parco Urbano. Ricchi tutti i menù presentati nei vari stand, dal tutto pesce fi no alla cucina tipicamente lavisana e trentina, con qualche scorribanda nei vari prodotti esotici e anche di richiamo. Ricche le tre serate con il contorno musicale in piazza Grazioli e impe gnate nello spettaco-

lo di Danza del Ritmomisto lavisano, del Liscio Gasato, nella Live Cover Band Me-tropolis e per fi nire in bellezza anche nei mitici anni ‘60 con Paolo & Ferro in con-certo. Non è mancato per gli appassionati ed estimatori pure lo sport con la Pallanuo-to in Piscina Comunale, il Free Street Basket in piazza e anche la Pallacanestro al Palavis. La Pro Loco non ha nemmeno dimenticato i più piccoli e ha organizzato, tutto per loro, il grande gioco gonfi abile all’interno del piazzale dell’ex Palazzo de Maffei. I visitatori hanno anche apprezzato lo stato avanzato dei lavori di arredo urba-no all’interno del centro storico lavisano, ultimata la nuova pavimentazione di via Roma e dell’intera piazza Manci a tempo di record e proprio in occasione della festa dei primi di luglio. Soddisfatta la Pro Loco con tutto il suo consiglio direttivo,ora tutto va in archivio, ma si pensa già ad alcune innovazioni e soluzioni avanzate per la pros-sima edizione, sia logistiche che organizza-tive, sia all’interno che all’esterno dei “por-

teghi & spiazi d’istà” del 2008. Una di queste innovazioni logistiche, sicuramente la più importante e della quale se ne parla già da mol-to tempo, è quella dell’auspicata chiusura alle macchine dell’intero centro storico, dalla chiesa fi no al-meno all’incrocio con la via Zanel-la, a gran voce lo hanno chiesto veramente in tanti...

Giovanni Rossi

DALLE PRO LOCO

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Gli sforzi organizzativi si sono concen-trati in due manifestazioni che por-tano nel loro nome anche l’orgoglio

di essere gente di Montagne ; infatti si trat-ta di “Montagne dipinge, montagne dipinte” -IX edizione – e “Montagne golose,, giunta al II anno.

“Montagne dipinge, montagne dipinte,, è nata ormai 9 anni fa e si tratta di un con-corso artistico il cui fi lo conduttore è Mon-tagne ed anche le montagne, da cui il nome. Ormai possiamo dirlo con una punta di or-goglio si tratta di un must per gli artisti locali ( Giudicarie, Valle dei Laghi, Valle dell’Adige, Alto Bresciano etc) che non man-cano di partecipare numerosi all’evento. La serietà delle giurie che si sono succedute nel corso degli anni ha contribuito inoltre a formare anche un folto pubblico di appas-sionati che partecipa alla premiazione sera-le in cui vengono illustrate le motivazioni che hanno contribuito a formare il giudizio. Una particolarità che contraddistingue il concorso è la possibilità, da parte del pub-blico, di esprimere con una votazione, du-rante il corso della giornata, l’opera di mag-giore gradimento. Quest’anno si sono avuti circa 250 votanti. Il concorso ha premiato come vincitrice la Sig.ra Tozzi Gina di Pa-dergnone, seguita da Ivan Nicolic, Jarka Prasek ed Alda Dorigoni. Nel corso degli anni si è così potuto creare anche una pic-cola collezione artistica che riassume, nel suo piccolo, le tendenze artistiche attuali.

La manifestazione “Montagne golose,, come si può dedurre dal titolo, è incentra-ta sul rapporto tra cibo ed altro. In modo particolare, nell’edizione appena conclusa,

ci siamo concentrati sulla mescolanza tra generi. Per veicolare meglio l’iniziativa è stato creato un apposito sito internet , gra-zie alla preziosa collaborazione della ditta d’informatica Kumbe, il cui indirizzo è www.montagnegolose.it, e che è stato visi-tato da più di 1000 persone nella settimana antecedente la manifestazione. La manife-stazione ha avuto vasta eco anche sulla stam-pa locale (l’Adige, Il Trentino, Radio Dolo-miti) che ha sottolineato “l’originalità della proposta, che mira a valorizzare le realtà locali che non si sentono più periferia,,

Il Venerdì sera con l’allestimento di uno spettacolo teatrale a tinte gialle, il cui fi lo conduttore era un delitto avvenuto nel corso di una cena; da cui il nome “Cena con de-litto,,.

La serata del sabato è stata all’insegna della musica con la presenza di un trio acu-stico locale (gli Aperitrio) e da un gruppo che rappresenta la quintessenza della musi-ca acustica nazionale i “Bermuda Acoustic Trio,,. Durante la serata i numerosi parteci-panti hanno potuto degustare piatti della tradizione di Montagne, in modo particolare “I Rofi oi,, la cui ricetta è risultata la vinci-trice nel concorso indetto, nel 2005, dalla Provincia Autonoma di Trento per la valo-rizzazione della cucina tradizionale . La se-rata di Domenica invece i piatti presentati al pubblico erano un riassunto di quanto offre il territorio sito nella “Strada del Vino e dei Sapori dal Garda alle Dolomiti”.

Grazie a tutti coloro che hanno contribui-to al successo delle manifestazioni ed arri-vederci al 2008.

PRO LOCO MONTAGNENuovo sito Web e tante attivitàdi Ivan Simoni

DALLE PRO LOCO

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Orario di aperturadalla domenica al giovedì dalle 10.00 alle 19.30, venerdì e sabato dalle 10.00 alle 20.30

il 24 dicembre: dalle 10.00 alle 17.00

“Idee regalo e tradizione artigianale per decorare il Natale”

organizzazione collaborazione

Piazza Fiera24 novembre - 24 dicembre 2007

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PRO LOCO DI CARISOLO2007: un anno di soddisfazioni2007: un anno di soddisfazioni

È con orgoglio e soddisfazione che vi parlo del 2007, anno particolarmente intenso non solo per le varie proposte

della Pro Loco di Carisolo a livello turistico, ma anche per le molteplici attività ed opportunità di incontro che l’associazione ha per i propri

soci e censiti, come contemplato nel Bi-lancio di Responsa-bilità Sociale.

La Pro Loco di Carisolo ha sempre avuto un occhio di riguardo per la valo-rizzazione e conser-vazione del proprio ambito territoriale sia dal punto di vista ecologico/ambienta-

le (in particolare per l’area dell’antico casta-gneto), che da quello culturale mediante la promozione di eventi e progetti miranti a far conoscere le bellezze artistiche e la storia loca-le. Finalmente quest’anno sono iniziati i lavori per il ripristino del castagneto di Carisolo da parte degli addetti del Servizio di ripristino ambientale della Provincia Autonoma di Trento. E’ dal lontano 1996 che i Consiglieri della Pro

Loco di allora hanno iniziato questo lavo-ro perché credevano fermamente nell’im-portanza del ripristi-no di una zona così bella ed importante del paese. Mediante le pagine di Cento-paesi, vada il mio ringraziamento a tutti coloro che han-no collaborato, in

particolare a coloro che fi n dall’inizio si sono prestati per i faticosi lavori preliminari: il taglio delle tante resinose che avevano quasi soffoca-to gli antichi castagni, ed una accurata pulizia del sottobosco. In un secondo momento i volon-tari hanno piantato un centinaio di castagni ed oggi, con grande soddisfazione, se ne vedono i primi frutti. Parlando del castagneto di Cariso-lo il mio pensiero corre veloce all’amico Flavio Povinelli, Consigliere della Pro Loco prematu-ramente scomparso, che si è dedicato a questo progetto con passione ed entusiasmo.

Un ringraziamento va anche all’Amministra-zione Comunale di Carisolo ed all’Assessore alle politiche sociali della P.A.T. Sig.ra Marta Dalma-so che hanno appoggiato il progetto di ripristino del castagneto. Terminati i lavori, quest’area sarà una proposta didattica importante perché al suo interno verrà creato un percorso con la classifi -cazione di tutte le piante autoctone.

Per ciò che concerne le attività estive la Pro Loco ha organizzato il Pellegrinaggio dei Giova-ni in Adamello in collaborazione con il comitato appositamente costituito. Oltre alla partecipa-zione agli eventi organizzati in valle ho notato con soddisfazione che alla messa celebrata nei pressi del rifugio Lobbia Alta presso l’altare dedicato a Giovanni Paolo II e trasmessa in di-retta su Rai Uno, assieme ai pellegrini dell’Agorà erano presenti anche i giovani di Carisolo asso-ciati al gruppo Scout e all’U.S. Carisolo.

La Pro Loco ha poi collaborato anche con la fondazione “Maria Pernici - Antica Vetreria” nella preparazione dei vari eventi e mostre nel-l’ambito della rassegna “Montagne di vetro” che ha interessato tutta l’alta Val Rendena, comin-ciando con la proposta didattica rivolta agli alunni delle quinte elementari. Tornare indietro nel tempo e conoscere al meglio quello che sono state le vetrerie per la Val Rendena è stato un arricchimento storico-culturale importante. A Carisolo si è svolta poi la rappresentazione tea-trale ”Barzovaglia. Il respiro del vetro” che ha ben spiegato la storia dell’antica vetreria. Erano presenti ben 1500 persone. Un’altro evento del-la rassegna proposto a Carisolo, è stata la dimo-strazione della soffi atura del vetro con il maestro Silvano Signoretto, artista molto affermato.

Per quel che riguarda le altre manifestazioni, e soprattutto le feste a carattere culinario, il Consiglio d’Amministrazione della Pro Loco di Carisolo quest’anno ha deciso di impegnarsi maggiormente nel promuovere le “eco-feste” utilizzando stoviglie in materiale biodegradabi-le, seppur molto più costose di quelle in plasti-ca, ed invitando i partecipanti ad effettuare la raccolta differenziata dei rifi uti.

Concludendo il mio intervento, porgo un sa-luto a tutti i soci e simpatizzanti nella speranza di incontrarvi numerosi alle manifestazioni che saranno per Voi organizzate.

Il PresidenteGiampietro Morandi

DALLE PRO LOCO

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La Pro Loco Darzo, nata nel 1963, da sempre svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo sociale e culturale del

piccolo abitato situato nel Trentino sud-occi-dentale. Il direttivo attualmente in carica ha messo in cantiere un ambizioso progetto in-titolato “La strada delle Miniere”. Lo stesso ha avuto inizio lo scorso anno con la realiz-zazione di due murales nel piccolo borgo del comune di Storo, utilizzando la tecnica “Af-fresco 2000”. I soggetti nelle due opere d’ar-te sono riferiti ad usanze e tradizioni locali per favorire il recupero della memoria, in primis protagonista è stata la barite, defi ni-ta da queste parti “l’oro bianco”, estratta dalle montagne sovrastanti Darzo dal 1894. I due dipinti sono stati realizzati nel corso dell’estate 2006: il primo realizzato dai ragaz-zi dell’istituto Vittoria sapientemente diretti dall’insegnate Rolando De Filippis; il secon-do grazie all’intenso lavoro dell’artista tren-tina Paola De Manincor. L’idea di ravvivare il paese con alcuni dipinti che raffi gurino la tradizione mineraria del piccolo centro è im-portante per diversi motivi: l’affetto che lega gli abitanti ai vecchi mestieri illustrati nei racconti dei nonni, l’idea di creare un’attrat-tiva che spinga il turista a visitare il piccolo centro ed infi ne, ma non per importanza, la caratterizzazione dell’abitato con opere d’ar-te che possano durare nel tempo. Le medesi-me motivazioni si riportano alla proposta che la Pro Loco sta portando avanti quest’anno, in particolare la realizzazione di un video documento, che riporti la storia delle minie-re, dei minatori e di tutte le persone che l’hanno vissuta. Nei mesi scorsi notevoli sono

stati i contatti ed i rapporti presi dall’associazione con le istituzioni pubbliche e private per la realizzazione del dvd, necessari sia per il supporto economico che per la realizza-zione materiale del video. Tra questi le due aziende ancora attive sul ter-ritorio nell’attività estrattiva (Maffei e Ba-ritina), enti pubblici quali l’assessorato alla cultura della Provincia Au-tonoma con il connubio per-fetto ritrovato nel progetto “Memoria per il Trentino”, l’Ecomuseo della Valle del Chiese, attento al recupero della memoria e alla valorizzazione del territorio, ed il Comune di Storo. Ma l’aspetto più toccante ed emo-zionante del pro-getto è stato rag-g i u n t o c o n l e interviste ai mina-tori, alle cernitrici (donne che a valle effettuavano la cernita del mate-riale) ed ai traspor-tatori. Racconti di una vita vissuta di episodi divertenti ed altri più tristi, di condizioni lavo-rative impensabili al giorno d’oggi che sembrano ri-portarci ad un epo-ca tanto lontana dalla nostra… in realtà si parla di soli 40/50 anni fa! La miniera smetterà nei prossimi anni di fornire il suo prezioso materiale, forse ces-serà l’attività d’estrazione già a partire da quest’anno. La Pro Loco ha voluto quindi con questo progetto tenere in vita un pezzo di storia dei nostri nonni, cercando delle modalità artistiche per presentarlo alle fu-ture generazioni.

PRO LOCO DARZO“La Strada delle Miniere”

PER CHI FOSSE INTERESSATO AL VIDEO:

info 0465.685033

DALLE PRO LOCO

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PRO LOCO PRADE, CICONA, ZORTEAConcorso Cicona Fumetto

Sono soddisfatti i curatori del tendone delle feste, per aver dato fondo a tutte le riserve alimentari, ma anche

Michela De Angelis non è rimasta delusa..Stiamo parlando della premiazione del

concorso per la creazione del logo di Cico-na Fumetto, promosso dalla Pro Loco Prade Cicona Zortea, Biblioteca Comunale di Ca-nal San Bovo, Ecomuseo del Vanoi, Consor-zio Turistico Valle del Vanoi.

Michela, la vincitrice del concorso, è arrivata da Roma con la sorella e i genito-ri, è rimasta sorpresa sicuramente dalla tranquillità della zona e dalla bellezza del nostro paesaggio, ma ha anche apprezzato l’originalità del concorso.

Con lei erano presenti anche alcuni autori segnalati: Gabriele Nardelli (Trento), Laura Putrino (Bolzano).

Gli interventi delle autorità e degli or-ganizzatori hanno messo in evidenza la qualità dei lavori presentati, ma ancor di più la soddisfazione per la formula di met-tere insieme fumetto e turismo; in effetti questa nuova proposta, che non dà premi in denaro, ma offre vacanze e ospitalità nel territorio, rappresentava un azzardo… che

si è dimostrato vin-cente.

Un successo, non solo per la buona qua-lità dei lavori, ma an-che per la partecipa-zione delle numerose persone: cittadini e turisti che si sono sof-fermati a guardare la mostra dei soggetti per il concorso ma an-che delle tavole origi-nali del fumetto su Godimondo e Fortu-nato, realizzato nel

laboratorio dai ragazzi della Scuola Media.I lavori sono stati esposti nei vari locali

pubblici della zona, con questo si è voluto anticipare uno degli appuntamenti che di-venteranno tradizionali per Cicona Fumetto: la mostra itinerante di tavole a fumetti.

Un tentativo di coniugare cultura e ri-creazione, turismo ed arte.

Motivo di orgoglio per tutti è il risultato di essere presenti all’evento che, la Società degli Alpinisti Tridentini, propone a Cava-lese: ”In montagna con la SAT” 26/08 - 02/09 a Cavalese, in questo spazio, dedicato al-l’alpinismo estremo, trova collocazione an-che la mostra con i lavori che hanno parte-cipato al nostro concorso.

Prossimi appuntamenti a Canal San Bovo sempre nelle attività di formazione nell’am-bito di Cicona Fumetto: 28 e 29 settembre con il laboratorio di illustrazione, con Sara Colautti, Paolo Cossi e Vincenzo Bottecchia, rivolto ai bambini delle elementari.

Marco Felici,Presidente della Pro Loco Prade,Cicona, Zortea

Vincenzo BottecchiaCuratore di Cicona Fumetto

DALLE PRO LOCO

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PRO LOCO BOSENTINOUNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO!

Così si potrebbe riassumere l’estate della Pro Loco di Bosentino. Nel corso della primavera, come tradi-

zione, si sono riunite tutte le associazioni di Bosentino intorno al tavolo del Consi-glio Comunale per iniziare a pianifi care le attività dell’estate. Nel corso della riu-nione tutti hanno presentato programmi, idee e problematiche da affrontare per portare avanti programmi ricchi e dedica-ti a grandi e piccini. Alla richiesta se la Pro Loco avrebbe riproposto lo spettacolo pirotecnico, purtroppo ci si è trovati a dire no, quest’anno purtroppo non si sono le risorse economiche! Ed ecco che, in ma-niera molto spontanea, e con grande en-tusiasmo da parte di tutti i presenti, è nata l’idea di portare avanti, tutti insieme, quanto proposto nel corso dell’estate 2006: la festa dell’estate e soprattutto lo spet-tacolo pirotecnico.

Detto fatto, tutte le associazioni hanno dato la disponibilità a contribuire alla realizzazione dello spettacolo, ed ancora una volta, unendo forze ed energie si è riusciti a proporre un grande spettacolo, spettacolo che ha entusiasmato tutti.

Non ci si poteva però fermare qui, ed ecco che alla richiesta di collaborazione per la realizzazione della “Vigolana per Tre” le associazioni, in maniera compatta, hanno risposto NOI CI SIAMO! Un “noi ci siamo” importante che ha visto riunite

tutte le as-sociazioni di Bosenti-no alla Pro Loco, uni-te ne l la volontà di p o r t a r e avanti, in-s i e m e a Consorzio Pro Loco della Vigolana, una importante manifestazione turistica sportiva, che for-se, senza questa volontà, poteva perder-si.

Prendiamo così l’occasione di ringrazia-re tutti coloro che hanno collaborato con la Pro Loco per la realizzazione di tutto il programma estivo, programma che ha visto innumerevoli impegni, più o meno grandi ed impegnativi.

Sono state poi molte altre le collabora-zioni sviluppate, dall’aiuto nell’affrontare le burocrazie allo scambio di attrezzature tra le varie associazioni, il tutto per unire le forze per promuovere e attuare inizia-tive di vario interesse.

L’articolo 3 dello Statuto della Pro Loco, recita “promuovere coordinare ed attuare iniziative – ivi comprese quelle di abbelli-mento – anche in collaborazione con altri organismi, attività e manifestazioni di inte-resse turistico, ricreativo, sportivo e cultura-

le a carattere locale”. Non è sempre facile fare

questo, molti sono gli scogli bu-rocratici ed economici, ma la volontà e la capacità di colla-borare tutti insieme, ci ha per-messo e ci permetterà di pre-sentare, anche in futuro, un insieme di iniziative, sportive, ricreative e culturali importan-ti per una piccola comunità come quella di Bosentino.

Pro Loco Bosentino

DALLE PRO LOCO

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PRO LOCO RUMOCampionato del Mondodi Fisarmonica Diatonica

La fi sarmonica è sempre stata lo strumento musicale più popolare nelle mostre comunità. A Rumo in particolare, questa tradizione ha

portato alcuni anni fa all’istituzione di una scuola musicale, di cui una sezione cura l’insegnamento della fi sarmonica. Da qui all’organizzazione di un “Festival della Fisarmonica” il passo è stato breve, grazie anche all’interessamento dell’allora Consorzio Turistico delle Maddalene, nella persona del Presi-dente Leone Cirolini. Il successo di questa manife-stazione, diventata a carattere internazionale già alla seconda edizione, ha convinto l’AMISAL (Associa-zione Musicale Italiana Strumenti Ancia Libera) ad assegnare a Rumo l’organizzazione del 16° Campio-nato del Mondo di Fisarmonica Diatonica. Il Comi-tato Organizzatore, formato da Sandro Martinelli, Presidente della Pro Loco, Dario Fedrigoni, Vicesin-daco e Leone Cirolini, Presidente del Consorzio Pro Loco, ha avuto il sostegno dell’ Amministrazione

Comunale in primo luogo e an-che di Comprensorio, BIM del-l’Adige, Provincia e Regione. Convinta la partecipazione an-che della popolazione di Rumo, in particolare Artigiani e Com-mercianti, oltre a tutte le As-sociazioni di volontariato. Per tre giorni il centro di Rumo si è trasformato in un grande “au-

ditorium”, dove in ogni angolo riecheggiavano le note delle fi sarmoniche. Bellissimi gli stands degli opera-tori locali, con prodotti tipici e dell’artigianato, molto apprezzati dai visitatori. Grande partecipazio-ne anche di pubblico, con molti appassionati anche da fuori Regione. Molto apprezzata anche la parte-cipazione del Gruppo Folclosistico “Arkul” dalla Croazia e la rappresentazione teatrale “Fisarmonia, la storia della geniale intuizione di Mariano Dal-lapé”, presentata dalla Pro Loco di Brusino e dalla fi lodrammatica della Valle dei Laghi.

Per tre giorni, dal 20 al 22 luglio, sessanta cam-pioni di sedici nazioni, fra cui due extraeuropee, Australia e Canada, si sono susseguiti, prima nell’Au-

ditorium per le audizioni e poi al Teatro tenda per il gran fi -nale di domenica sera.

Prestigiosa la Giuria, com-posta da fi sarmonicisti che han-no portato in tutto il mondo il suono della fi sarmonica: Gerva-sio Marcosignori, che ha suona-to per il Papa e alla corte della Regina Elisabetta d’Inghilterra,

Giuliano Cameli, campione mondiale nel 1988, Fran-co Polidori, Direttore della Fisorchestra “Rossini” Città di Barge (CN), Zoran Lupinc, docente al Con-servatorio di Lubjiana e Svetlana Skorobogataia, bielorussa, Direttrice d’Orchestra.

La serata fi nale è stato un vero e proprio trionfo: dopo l’esibizione dei fi nalisti, sono stati consegnati premi, diplomi di partecipazione, coppe e gadget a tutti e sono stati incoronati i Campioni del Mon-do “junior” e “senior”. Nella categoria iunior si sono imposti a pari merito Alessandro Gaudi di Torre Orsaia(Salerno) e lo sloveno Niko Poles; Tra i senior vittoria del laziale Claudio Rossi di Roccagorga (Latina).

Dopo la cena al teatro tenda, i campioni hanno suonato per il ballo che ha concluso la manifestazio-ne, con decine di coppie entusiaste.

Concludiamo con le parole molto signifi cative del Presidente della Giuria, Gervasio Marcosignori: “Non è mai stato celebrato un campionato del mondo come a Rumo, sia per la qualità dei partecipanti, sia per la massiccia partecipazio- ne di un pubblico entusiasta” e quelle del Presidente del Comitato organizzatore, Leone Cirolini: “Speriamo di aver contribuito a incre-mentare in tutti l’amore per questo magnifi co strumen-to, specialmente nei giovani, perché la musica è una cosa bellissima: se si impara ad amarla da giovani, essa ci accompagnerà in modo positivo per tutta la vita.”

I campioni mondiali

Piccoli virtuosi

Claudio Rossi Niko Poles Alessandro Gaudi

DALLE PRO LOCO

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CONSORZIO TURISTICO ALTOPIANO DELLA VIGOLANA... niente può andare storto…

Bosentino, sabato 15 settembre, tardo po-meriggio: fi nalmente è tutto pronto, l’area cucina è sistemata, le motociclette e le

camionette dei Vigili del Fuoco hanno messo le frecce, le fettucce e i segnali delle oltre cinquan-ta postazioni di controllo sui 27 km del percorso della Vigolana per Tre, gara non competitiva in mountain bike che si svolge a rotazione nei quattro comuni dell’Altopiano della Vigolana.

La domenica precedente la Vigolana Baby Bike, dedicata ai più giovani, è stata un succes-so, più di 130 tra ragazzi e genitori hanno par-tecipato alla prova di abilità in mountain bike organizzata dal Consorzio Turistico della Vigola-na in collaborazione con la Scuola Mountain Bike Vigolana, grazie alle associazioni di Bosentino sono stati serviti centinaia di pasti, il parco del paese è stato pacifi camente invaso per tutta la giornata, Ghesla Cicli ha fatto assistenza tecni-ca, il Centro Equestre Vigolana ha fatto fare ai ragazzi centinaia di giri con i poni, la guida al-pina Mario Martinelli ha passato l’intera gior-nata a fare provare ai ragazzi la palestra di roccia.

Per domenica 16 settembre la mole di volon-tariato mobilitata è notevole, le associazioni di Bosentino si occupano della cucina e della logi-stica, sul percorso sono previsti quasi trenta Vigili del Fuoco dei quattro paesi oltre a più di quaranta volontari di quasi tutte le associazioni dell’Altopiano che rispondono sempre bene alla chiamata… certo quest’anno qualcuno manca, per scelta, è una ferita aperta, ma la scelta viene rispettata e non c’è nessun rancore. E poi fi nalmente dopo quattro edizioni sotto la pioggia, questa volta le previsioni metereologiche sono buone, i concorrenti già iscritti sono tanti… niente può andare storto…

Sabato 15 settembre, ore 21.00: scatta l’allar-me, una persona di Bosentino è scomparsa, è stata vista nel pomeriggio scendere dalle pen-dici della Vigolana e non si hanno più notizie, i Vigili del Fuoco iniziano le ricerche, battono tutti i sentieri, vanno avanti con le ronde tutta la notte, e alle sei del mattino riprendono in forze le ricerche. Ma durante l’emergenza i Vi-gili del Fuoco si preoccupano anche della mani-festazione, non sanno come fare, avevano dato la loro disponibilità, ma tutti sappiamo che la persona scomparsa è la priorità assoluta, gli diciamo che se vogliono sospendiamo la mani-festazione e dirottiamo anche i volontari delle

altre associazioni per le ricerche, ma non si può fare. Siamo combattuti, a livello morale, se an-dare avanti con la manifestazione, non possiamo fare nulla per il disperso, alla fi ne decidiamo di proseguire con la Vigolana per Tre anche se in forze ridotte e di fare del nostro meglio.

Tutti si attivano, la macchina organizzativa, pure provata dall’emergenza, funziona, si riesce a trovare qualche altro volontario e a dislocare le persone sul percorso per garantire la sicurez-za dei partecipanti, si riesce a fare fronte alle iscrizioni, la cucina riesce anche a preparare un centinaio di panini per Vigili del Fuoco e soc-corso alpino sempre impegnati nelle ricerche.

Ore 10.15: parte il percorso lungo in mountain bike con solo 15 minuti di ritardo, e dopo venti minuti riusciamo a fare partire anche i parteci-panti del percorso breve, vedo intorno a me tante api operaie, tantissimi volontari che stanno dando il massimo, ognuno fa il suo lavoro e anche quello di chi è impegnato nelle ricerche, anche se dalle facce capisco che ognuno di noi mentre lavora sta pensando e pregando per il disperso, e ci sono anche quelli che avevano deciso che non ci sarebbero stati, sono accorsi appena sa-puto dell’emergenza, la ferita si richiude.

Ore 11.00: arriva la notizia che tutti volevamo, Sandrino è stato ritrovato, è provato ma vivo, scoppia un applauso liberatorio e immediata-mente si decide di ospitare anche i Vigili del Fuoco a pranzo, per festeggiare tutti assieme.

Intanto arrivano i partecipanti, tiriamo un sospiro di sollievo, la gara è andata bene, sempre lavorando per due consegniamo pacco gara, buo-ni, premi, adesso i volontari in cucina lavorano per tre, i tavoli sono pieni di centinaia di con-correnti, decine di volontari di ritorno dal con-trollo del percorso, decine di vigili del fuoco provati da una notte di ricerche e anche tante persone che hanno voluto essere presenti alla manifestazione e ora partecipano alla festa.

Correndo da un lavoro ad un altro guardo tutte quelle persone, sono stanca ma felice e commossa, capisco la gioia e la soddisfazione che può dare il volontariato, lo spirito di gruppo e il senso di appartenenza che crea il lavorare assieme, le vette che si possono raggiungere collaborando tutti con passione e capisco quan-ta forza possiamo avere insieme.

L’avevo detto… niente poteva andare storto…

Roberta Casagranda

DAI CONSORZI

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