Corriere Cesenate 35-2015

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  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 35-2015

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    Giovedì 8 ottobre 2015

    Giovedì

    8 ottobre 2015

    anno XLVIII (nuova serie)numero 35 - contiene I.P.

     35

    Poste Italiane spaSped. abb. postaleDL 353/2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46)art. 1, DCB Forlì

    Redazione:via del Seminario, 8547521 Cesena

    tel. 0547 300258

    fax 0547 328812

    Sarsina 17Il cammino

    dei profughiverso l’integrazione

    Cesena 13Scontro in cittàsul destinodella piazza

    Longiano 16Gesto di unità

     fra cattolicie musulmani

    Cesenatico 15La chiesa compie250 anni. Sabatoun convegno

    Cardinale Bagnasco:“Ricostruire alla lucedella misericordia”

    Chiesa 8Diocesi 7Pastorale giovanileUn nuovo testodel vescovo Douglas

    L a riflessione a conclu-sione del Sinodo deigiovani. E si pensa allaGmg di Cracovia: sabato10 ottobre primo incontro

    Incarico nazionale 7

    Diaco, un cesenatealla direzionedi un Ufficio Cei

    Da vicedirettore del Pro-getto culturale, è statonominato direttore del-l’Ufficio per l’educazione,la scuola e l’università

    Nella prolusione del pre-sidente Cei conferma-ta l’azione della Chiesa afianco del Papa nell’acco-glienza dei profughi

    Grazie alle condizioni meteo davvero favorevoli, il sole e le alte tem-perature hanno caratterizzato tutta l’estate e anche il mese di set-tembre, la stagione turistica 2015 sarà ricordata come una delle piùpositive degli ultimi anni. Lo confermano alcuni degli operatori turi-stici di Cesenatico. Gli albergatori affermano che i villeggianti sonorimasti più a lungo rispetto al passato e ciò non può che essere giu-dicato positivamente. Un giovane “bagnino”, per la prima volta alleredini di uno stabilimento in spiaggia, è rimasto ben impressionatodalle tante iniziative in grado di attirare turisti.

    Primo piano alle pagg. 4 e 5

    Editoriale

     Tormentone postedi Francesco Zanotti

    Cosa restadell’estate

    “Legge la realtàcon il cuore di Dio.Non è un parlamento”

    Sinodo sulla famiglia 9

    Il cardinale Erdò, relatoregenerale, ha indicato ibinari della riflessione: ve-rità e misericordia, dottri-na e pastorale

    Il bilancio della stagione in Riviera

    LA SPIAGGIA A VILLAMARINA

    DI CESENATICO

    Non si può stare un solo giornotranquilli. Non si fa in tempo aprendere un minimo di respiro chesubito arriva una notizia che fa ritornaretutta l’apprensione di un momento davveroterribile per la stampa.Torno in argomento perché i lettori devonosapere. Dobbiamo tenerli informati suquanto sta accadendo sulle nostre teste e sulnostro lavoro. Ma anche e soprattutto su ciòche succede nel mondo dell’informazione,vero snodo per un Paese democratico. Èdavvero a rischio il pluralismo e con essotutta l’informazione legata al territorio,settimanali diocesani in testa.Non sto qui a ripetere quanto già scrittoun’infinità di volte sulla nota vicenda deicontributi all’editoria. Ora si ragiona diriforma e ben venga, anche se rimane il nodotutto da sciogliere sul quantumdel 2014 eanche per l’anno in corso. Briciole,ricordiamolo, ridotte sempre più negli ultimianni. Briciole distribuite con il contagocce eincerte fino alla fine.Un sostegno inutile se il giornale non giungenelle case dei lettori. È della scorsa settimanala buona notizia della sospensione da partedi Poste italiane del Piano previsto dal primoottobre. Piano che prevede, in tre fasi, laconsegna a domicilio nei piccoli comuni unasettimana al lunedì, mercoledì e venerdì equella successiva di martedì e giovedì. Unascelta incomprensibile che seleziona icittadini e pone notevoli difficoltà e chi èabbonato a quotidiani e settimanali.Opportuno è giunto l’intervento del Governoa stoppare le Poste. Poi, però, le Poste hannofatto sapere che il loro Piano viene sospesonon per tutta la corrispondenza (ancora non

    riguarda il nostro territorio), ma solo per iprodotti editoriali. Quali l’effetto e il senso diquesta specifica, se Poste italiane fa uscire ipostini solo per consegnare i giornali?Resta difficile rispondere. Non si intravedenè logica nè buon senso in una taledecisione. Rimane il dubbio di voler caricarei soli giornali di tutto l’onore per la loroconsegna a casa dei lettori-abbonati. Unpeso da fare gravare ancora di più, vagliandoi prodotti da portare nelle buchette dellelettere.Cercheremo soluzioni alternative, pareabbastanza scontato. Non smetteremo didire la nostra su queste decisioni impostesolo per raccattare quattrini. Pochi ricordanoche il servizio universale che Poste dovrebbegarantire cinque giorni su sette fa parte diquelli essenziali, come impone l’Unioneeuropea. Qualcuno vuole imbavagliare le

    voci della periferia? Faremo di tutto perresistere. Ai voi lettori chiediamo disostenerci, come sempre.

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    Giovedì 8 ottobre 2015 3Opinioni

    Mondo nuovo

    violenza arcaica

    immagine dei manager francesi di AirFrance con i vestiti a brandelli dopol’aggressione subita da parte di ungruppo di lavoratori inferociti lascia

    sgomenti. Come è possibile, all’alba del TerzoMillennio, che si possa pensare di regolare i conti perstrada? Cosa sta accadendo nella civilissima Francia,patria dei diritti dell’uomo e orgogliosa della sualaicità senza se e senza ma?Può un piano dolorosissimo di tagli al personale(2.900 esuberi) giustificare il ricorso alla violenzadiretta sui presenti responsabili di una crisi

    aziendale? La risposta dei fatti, la violenza esercitataed esibita, sembrano dare ragione a chi intravede inquesta fase delle relazioni sindacali una crisi

    “L’

    Il caso serio di Air France

    Da questo punto di vista, la Giornatamissionaria mondiale costituisceun’occasione privilegiata per fare chiarezza.Nel 2016 la ricchezza detenuta dall’1 per

    cento della popolazione mondiale supereràquella del restante 99 per cento. È quanto silegge nel recente rapporto sulle grandidisuguaglianze di Oxfam. Nel documentodella nota organizzazione umanitaria sievidenzia come “questa disuguaglianza siain continua e costante crescita, rendendonecessarie misure dirette a invertire latendenza”. Una situazione allarmante cheriguarda sia i Paesi avanzati, come anchequelli in via di sviluppo. Ecco che allora vi èsempre più una concentrazione di potere eprivilegi nelle mani di pochissimi, grazieall'invenzione dell'economia del debito ealla violazione di altri diritti come la casa, ilcibo e il lavoro. Certamente, la stragrandemaggioranza delle Chiese particolari nelSud del mondo è povera per molte ragioni:dalla mancanza di mezzi materiali, alladimensione minoritaria in contesti come

    quello islamico, induista o buddhista, avolte perseguitate e martoriate dalle vicendeumane di molti loro fratelli e sorelle.Una cosa è certa: il mistero dellapredilezione di Gesù per i poveri e la lorocentralità nei dinamismi del Regnosuggeriscono a ogni Chiesa particolare dicondividere la vita dei poveri, usando ildenaro per una solidarietà efficace erispettosa della loro dignità, evitando difavorire dipendenze economiche.Da rilevare che la quasi totalità del denaroper l'evangelizzazione raccolto in Italia èofferto dai fedeli delle nostre parrocchie, diestrazione economica medio-bassa, conuno spirito evangelico incentrato, spesso,sulla rinuncia, sul nascondimento e sullafedeltà nel tempo verso i poveri.

     A questo proposito, papa Francesco, nellatradizionale missiva per la Giornata, cirammenta che “nell'immenso campo

    dell'azione missionaria della Chiesa, ognibattezzato è chiamato a vivere al meglio ilsuo impegno, secondo la sua personalesituazione”. Ecco che, allora, il personalecontributo economico di ogni fedele, nelcorso della Giornata mondiale,tradizionalmente a favore delle Pontificieopere missionarie, è il segno diun'oblazione, prima al Signore e poi aifratelli, perché la propria offerta materialediventi strumento di evangelizzazione diun'umanità che si costruisce sullacondivisione.In riferimento al tema vocazionale, papaFrancesco si è rivolto nel suo messaggio“soprattutto ai giovani, che sono ancoracapaci di testimonianze coraggiose e diimprese generose e a volte controcorrente:non lasciatevi rubare il sogno di unamissione vera, di una sequela di Gesù che

    implichi il dono totale di sé”. Il numero deimissionari sta diminuendo, a riprova che lacrisi vocazionale rappresenta una sfida chenon può essere disattesa dalle nostrecomunità ecclesiali.

    Giulio Albanese

    Dalla parte dei poveri. La posta in gioco

    profondissima della rappresentatività nel mondo del lavoro. Masoprattutto, ed è il non detto, sembra emergere una rassegnazione difondo: i rapporti di forza nel mondo del lavoro al tempo dellaglobalizzazione sono tali che l’esito delle vertenze è già scritto. Cioè quei2.900 lavoratori sono già “condannati” e le trattative vengono consideratesolo un tempo di lenta e dolorosa agonia. Anche perché la possibilità per iGoverni di scaricare i costi dei conflitti di lavoro sulla fiscalità generale,

    attraverso vari meccanismi, sono ormai fuori dalle regole europee. Pernon parlare della manifesta contrarietà delle opinioni pubblicheultratassate e spaventate.Non resta che avviare una seria r iflessione sulle responsabilità e sul ruolodei sindacati in un mondo globalizzato. Nella consapevolezza che questomondo nuovo porta con sé il ritorno della violenza arcaica.

     www.agensir.it

    La Giornata missionaria mondiale costituisce un’occasione privilegiataper fare chiarezza. Nel 2016 la ricchezza detenuta dall’1 per centodella popolazione mondiale supererà quella del restante 99 per cento.La quasi totalità del denaro per l’evangelizzazione raccolto in Italia è offertodai fedeli delle nostre parrocchie, di estrazione economica medio-bassa,con uno spirito evangelico incentrato, spesso, sulla rinuncia,sul nascondimento e sulla fedeltà nel tempo verso i poveri 

    l tema della Giornata missionaria mondiale di quest'anno è la cartina al tornasole del magistero dipapa Francesco: “Dalla parte dei poveri”. L'intento è quello di richiamare l'attenzione delle nostrecomunità sulla centralità dell'impegno “ad gentes”, per raggiungere i poveri, cioè coloro che vivononelle periferie geografiche ed esistenziali del nostro tempo.

    Papa Bergoglio è un vescovo latinoamericano che porta nel proprio bagaglio esperienziale il patrimoniodi una Chiesa che, in alcune sue significative componenti, ha compiuto la scelta dei poveri, per i poverie con i poveri. La posta in gioco è alta perché ogniqualvolta la Chiesa affronta questioni che hanno ache fare con il sociale, il magistero del Papa e dei vescovi generano polemiche. La convinzione di moltibenpensanti è che la fede in Gesù Cristo non c 'entri assolutamente con le grandi ingiustizie esopraffazioni che stanno acuendo le sofferenze di chi vive nei bassifondi della Storia. Stiamo parlando,per inciso, di uomini e di donne che trovano difficoltà a esistere, a crescere, a esprimersi in un mondosegnato, come dice papa Francesco, “dalla globalizzazione dell'indifferenza”.

    I

    FOTO SIR

    La fotografia

    I volontari del Banco di Solidarietà di Cesena hanno trascorso la giornata di sabato 3 ottobre a Roma, partecipando a due gesti con papa Francesco:la mattina, all’udienza privata con il Banco Alimentare in aula Paolo VI. Ilpomeriggio, alla veglia per il Sinodo della Famiglie in piazza San Pietro,dove hanno rivolto una preghiera particolare per le famiglie in difficoltà as-sistite dall’associazione.

     O t t o b r e  m i s s i o n a r i o

    FRANCIA, 5 OTTOBRE:MANAGER FRANCESI DI AIR FRANCEAGGREDITI DA UN GRUPPO DI LAVORATORI(FOTO AFP/SIR)

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    Giovedì 8 ottobre 20154 Primo piano

    "La stagione 2015 nella Riviera roma-gnola: turismo fuori dalla crisi?" è il ti-tolo dell’indagine della Confesercenticesenate presentata nei giorni scorsia Cesenatico. La ricerca effettuata dalCentro studi della Confesercenti, suun campione di 100 imprese del terri-torio di riferimento, scaturisce dal-l’esigenza di monitorare l’andamentodella stagione turistica 2015 e in par-ticolare valutare lo stato della situa-zione del turismo romagnolo. "La rile-vazione - ha spiegato il responsabile

     Angelo Spanò - è stata effettuata tra-mite un sondaggio telefonico nei gior-ni 7-8-9 settembre. Dalla ricerca emer-ge che nella stagione turistica 2015 ilfatturato delle imprese turistiche è inaumento per il 12 per cento, mentre èstabile per circa il 52 per cento e di-

    minuisce per il 36 per cento . La situazio-ne rimane critica anche quando si passaa esaminare gli utili e riflette il momentodifficile in quanto solo il 7 per cento di-chiara utili in aumento, sono stabili gliutili per il 55 per cento e in diminuzioneper il 38 per cento degli intervistati".Per il 70 per cento del campione l’anda-mento della stagione turistica 2015 è do-vuta alle favorevoli condizioni climati-che, mentre per il 12 per cento sull’an-damento della stagione turistica ha in-fluito la crisi economica generale e per il

    10 per cento ha influito la crisi del mo-dello romagnolo. Per il 47 per cento delcampione la stagione 2015 ha segnato uncambio di direzione in positivo, mentreper il 43 per cento la stagione 2015 è unfenomeno passeggero"."Per quanto riguarda gli interventi pub-

    blici per migliorare il modello turisticoromagnolo - aggiunge Spanò - il 29 percento chiede un miglioramento delle in-frastrutture, mentre il 15 per cento pen-sa a politiche di stimolo dei consumi epoi in classifica figurano l’eccessivo pesodella burocrazia e maggiori iniziativepromozionali. Le azioni che il campioneritiene prioritari sono quelle di dotarsi distrutture più moderne, maggiore promo-zione nei mercati esteri e offerte tuttocompreso. Infine si fa presente che unalarga fetta del campione ha ritenuto di

    voler sottolineare a tutti i costi un gene-rale degrado delle condizioni della città eper questo chiede una maggiore atten-zione alle attività di manutenzione emantenimento di un decoro idoneo eadatto a una città turistica come Cesena-tico".

    Da un’indagine della Confesercenti emerge un calo degli incassi per il 36 per cento degli intervistati

    Stagione turistica, c’è chi si lamenta del guadagno

     Albergatori col sorriso

    “Ma si può migliorare”o calcolato una mediadi 25mila euro diincassi in più per ognialbergo: è un conto

    ’della serva’ ma che, secondo me,rispecchia l’andamento del 2015".Giancarlo Barocci, presidentedegli albergatori dell’Adac diCesenatico, è soddisfatto dellastagione turistica."Il buon andamento meteo - spiega il presidente -ha fatto sì che i turisti rimanessero qualche giornoin più. L’anno scorso, ad esempio, se prenotavano 7giorni, a causa del maltempo dopo 4 se ne

    andavano. Quest’anno qualcuno, se avevaprenotato una settimana, è rimasto anche 10giorni".Secondo Barocci però i numeri positivi non sono daimputarsi solo alla mancanza di piogge. Tutta lafascia del nord Africa, e anche alcune zone delMedio Oriente, non sono ben viste dai turisti acausa dei disordini interni. "Complice la crisi -aggiunge Barocci - abbinata a un certo timore diandare in Paesi a rischio, molta gente ha preferitotrascorrere la vacanza sulla Riviera romagnola. Enoi di questo siamo ben lieti".Quindi anche gli arrivi sono aumentati, segno diuna ritrovata fiducia verso la Romagna. Considerato

    H"

    che il mare è quello che è,e che molti alberghi non sonocambiati rispetto agli anni ’60quando nacquero, quali sono i motivi che spingono

    un bolognese o un milanese a frequentare la costaromagnola? Secondo Barocci il segreto è uno: "E’ lanostra ospitalità a fare la differenza rispetto ad altriversanti marittimi. La conduzione familiare dialberghi e ristoranti, così come degli stabilimentibalneari, fa sì che si instauri un rapporto di fiducia.Noi facciamo di tutto per fare sentire il turista acasa propria. Ci sacrifichiamo in tutti i modi peramore dei nostri clienti. E questo loro loavvertono".Un po’ come il comico Paolo Cevoli descrive neisuoi spettacoli ricordando la "pensione Cinzia" aRiccione di proprietà dei suoi genitori, dove ilturista era visto come un ’semidio’ che tutto poteva

    chiedere e tutto si faceva per cercare di

    accontentarlo. Agli albergatori però tocca rinnovare le propriestrutture. "Credo che se un albergatore - replicaBarocci - investe in questo periodo sia daconsiderare un pazzo. Però qualche coraggioso c’è.Per mettere mano a un albergo servono almeno 5 o6 milioni di euro. Il Comune dovrebbe aiutarequesti imprenditori ad esempio dando la possibilitàdi fare più camere. Si può rientrare delle spesesolamente con una maggior capacità ricettiva. Pareche il nuovo Rue, il Regolamento urbanisticoedilizio, che sarà approvato nei prossimi mesi,andrà in questa direzione. Speriamo".

    Cristiano Riciputi

    "Facciamo tutto per i turisti"

    Giancarlo Barocci, presidente Adac:"C’è stata una congiuntura favorevole,vale a dire il clima, la tensione nel nordAfrica e una piccola ripresa.Auspichiamo un maggior impegnodel Comune sul fronte del Rue"

    Un viale alberato a Cesenatico

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    Giovedì 8 ottobre 2015 5Primo piano

    Turismo A colloquio con il gestore di uno stabilimento balneare di Cesenatico

    "Fino a qualche anno fai bagnanti lasciavanola spiaggia alle 18Ora restanofino alle 21 o anche oltreE poi c’è la malattiadel marafone"

    Cristiano Riciputi

    a parola a un operatore. Ma

    non è uno qualsiasi, nel sensoche ha alcune caratteristicheche lo contraddistinguono.

    Prima di tutto il 2015 è stato l’annoche lo ha visto alla guida di unostabilimento balneare per la primavolta. In seconda battuta non èromagnolo, ma originario di Latina,quindi non ha pregiudizi o schemi

    L

    "Gli eventifanno da traino

    al nostro settore"

    precostituiti. E, infine, è giovane (32anni) e gestisce il bagno Florida(zona Levante, non lontano dallaspiaggia antistante il grattacielo)insieme alla fidanzata di Cesena, lagiornalista Elisabetta Zandoli."Per noi è stato il primo anno digestione - esordisce Guido Gargiulo -e non possiamo di certo lamentarci.Per gli stabilimenti balneari,comunemente chiamati Bagni , ilsole è tutto. Senza quello la gentenon viene in spiaggia, mentre puòfare shopping nei negozi del centro ocenare al ristorante. Per questo lastagione 2015 può essere giudicatasolo positivamente".Ma al di là del sole, Gargiulo spendeapprezzamenti per quanto

    Cesenatico è in grado di offrire."Sono rimasto stupito - dice - daitantissimi eventi che animano tuttala stagione. Forse i romagnoli non sene accorgono, forse sono abituati acerti livelli e non ci fanno più caso,ma io sono rimasto sorpreso. DallaNove Colli in maggio fino alTriathlon di fine settembre, tutta

    l’estate è scandita da sagre, feste,eventi culturali, rievocazioni cheattirano in Riviera i turisti. Penso chequesto sia uno dei punti di forzadell’offerta romagnola. In tanti mihanno detto che venivano inspiaggia attirati, ad esempio, dallafesta di Garibaldi che si sarebbesvolta la sera oppure dalla sagra delpesce. Senza dimenticare tutti gliappuntamenti sportivi specialmentequelli legati al mondo delle dueruote".Ma fare il "bagnino" è un lavorofacile o no? Lo stereotipo è che unbagnino guadagni tanto lavorandotre mesi l’anno. Ma Gargiulo sfata ilmito. "Il lavoro inizia a metà marzoper sistemare lo stabilimento, e

    finisce a metà ottobre. Ora, adesempio (sabato 3 ottobre alle 14,momento dell’intervista, ndr), sonoqua al Florida a fare dei lavori invista della chiusura. E ne avrò ancoraper una settimana. Sono quasi 7mesi di impegno, quindi, anche se ilperiodo davvero intenso dura circa 4mesi".

    Gargiulo viene da un’esperienza dicalciatore e poi di agente dicommercio. Gli piace stare fra lagente e non potrebbe esserealtrimenti dato il lavoro che svolgeadesso."In estate - precisa - siamo adisposizione dei clienti quasi 24 oresu 24. Si inizia al mattino alle 6,30 e

    si finisce non prima delle 21,30. Poiho scoperto che qua c’è una malattiapiuttosto grave, una sorta diepidemia di cui i giornali nonparlano. Si chiama marafone . Cisono ’ammalati’ che, specie dal tardopomeriggio, comincianointerminabili ’mani’: la partita, larivincita, la bella, la bella della bella,e poi ancora la partita e così via.Magari mangiano qualcosa al volo, epoi riprendono fino a tarda sera. Emica li puoi cacciare, cimancherebbe: sono la nostra risorsa.Mi dicono che fino a 20 anni fa nonera così: il turista stava in spiaggiafino alle 18 e poi tornava a casa.Posso confermare che oggi nonaccade più".Ma Cesenatico non ha problemi? Larealtà descritta da Gargiulo sembra

    tutta rosa e fiori. "Alcune lamentelele ho sentite - conclude l’operatore -e riguardano i parcheggi. I turistilamentano che sono pochi. Credo siaun problema strutturale di una città’esplosa’ in un periodo in cui le autonon erano molte. Non so se si potràfare qualcosa nei prossimi mesi peraumentare il numero degli stalli".

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     Annata positiva. Conferma

    anche dalla ConfcommercioIl coordinatore Giancarlo Andrini afferma che in città vannomigliorati alcune criticità, come la gestione e la pulizia dei canalie l’efficienza del depuratore

    Giancarlo Andrini è il presidente dellaConfcommercio di Cesenatico. Nella suaposizione ha il "polso" dell’andamento dellastagione turistica sotto tutti i punti di vista:quello degli albergatori, dei ristoratori, deibar, dei negozianti e degli stabilimentibalneari. E il suo giudizio complessivorispetto all’estate 2015 è positivo."I turisti sono venuti e sono stati anche perqualche giorno in più rispetto al passato",

    dichiara Andrini. "Certo, la capacità di spesa

    è più contenuta, ma a questo ormai ci siamoabituati. Quello che mette in difficoltà molteimprese sono il carico fiscale, davveroelevato, e la burocrazia che ruba tempo erisorse che potrebbero essere destinatea fare

    crescere l’attività".Il presidente, ma preferisce definirsicoordinatore, lancia anche dei messaggiall’Amministrazione. "Per migliorare lanostra città servono alcuni interventiurgenti. Il depuratore quest’anno ha causatogrossi problemi specie nel mese di agosto. Icanali interni, anche quelli del centrocittadino come la Vena Mazzarini,dovrebbero essere ripuliti e riqualificati. Ituristi guardano i particolari e non possiamopermetterci una città poco decorosa.Cesenatico ha, come diverse città dellacosta, un problema di fondo, cioè un’unicafogna per le acque chiare e quelle nere. Ciòprovoca grossi problemi di smaltimentospecie in certi periodi dell’anno e quandopiove abbondantemente. So che oggigiorno,quando vengono compiuti dei lavorisotterranei, le due linee di fognatura

    vengono divise. Ma ci vorrà del tempo per

    completare l’opera".Un altro aspetto affrontato da Andriniriguarda le regole del commercio: "A volte cisono troppe deroghe, specie per feste esagre, dove chiunque può somministrare

    cibi e bevande. Allo stesso tempo ancheall’interno dei pubblici esercizi siriscontrano anomalie, con esercenti chepotrebbero servire solo piatti di "piccolaristorazione" e invece preparano menù di 5portate. Occorrono regole chiare per tutti".Un fronte su cui ogni operatore puòlavorare, specie gli albergatori, riguardal’implementazione dei servizi online. "Algiorno d’oggi - aggiunge Andrini - il turistavuole decidere e prenotare tutto da casa,seduto alla propria scrivania. Quindidobbiamo essere in grado di spiegare eoffrirgli i servizi tramite i siti internet o iportali dedicati ai turisti. Le prenotazioniormai viaggiano solo online, specie fra i piùgiovani, ma le cronache riportano anche ditruffe e prenotazioni ’fantasma’. Glioperatori seri devono sapersi distinguere eoffrire tutte le garanzie de caso".

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    Guodo Gargiulo:"Quello del bagnino puòsembrare un lavorofacile, ma le ore sonotanteSono impressionatodalla mole di eventiche il Comune e i privatiriescono ad organizzare"

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    Giovedì 8 ottobre 20156 Vita della Diocesi

    Messe ferialia Cesena7.00   Cattedrale, Cappuccine,

    Cappella dell’ospedale7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine8.00   Cattedrale, San Paolo,

     Addolorata, Villachiaviche,Santa Maria della Speranza

    8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Sant’Egidio, capp. cimitero,Santo Stefano, Case Finali,

    9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00  Cattedrale 17.00 Capp. ospedale (no sabato),

    Ponte Pietra

    18.00  Cattedrale , Madonnadelle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza

    18.30 San Pietro, Sant’Egidio,Santa Maria dellaSperanza, Cappuccini,San Bartolo

    19.00  Tipano20.00 San Giovanni Bono,

     Torre del Moro, Gattolino20.30  Villachiaviche,

    San Pio X 

    Sabato

    e vigilie15.30 Macerone (Lieto Soggiorno)

    15.00 Formignano17.00 Cappella cimitero Cesena,

    Luzzena (1° sabato mese),Bora (2° sabato mese)

    17.30 Santuario del Suffragio18.00  Cattedrale , San Domenico,

    Osservanza,Santuario Addolorata,Convento Cappuccini,Osservanza, Santo Stefano,San Paolo, Sant’Egidio,Madonna delle Rose, Villachiaviche,Case Finali, Diegaro, Torre del Moro, Borello,San Mauro in Valle,San Giorgio, San Vittore

    18.30 San Pietro, San Rocco,Santa Maria della Sper.Bulgarnò

    20.00 San Giovanni Bono,Bulgaria, Ruffio, Pioppa,Pievesestina, Tipano,Calisese,Gattolino, Ponte Pietra

    20.30 San Pio X 

    Messe festive7.00   Cattedrale, Basilica del

    Monte7.30 Santuario dell’Addolorata,

    Cappuccine,Cappella osp. “Bufalini”,Calabrina, Ponte Pietra, Villachiaviche

    8.00 Basilica del Monte,San Pietro,San Pio X,

    Santa Maria della Sper.San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese, Torre del Moro,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

    8.30   Cattedrale , San Rocco,Case Finali, Martorano, Tipano, San Cristoforo,Gattolino, Roversano

    9.00 San Giuseppe (Cesenacorso Comandini),chiesa Benedettine,Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina,Ponte Pietra, Bagnile,

    Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio

    9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

    Santuario dell’Addolorata,Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,Sant’Egidio,Montereale, San Tomaso

    9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale, Case Finali,

    San Rocco, Santa Mariadella Speranza, Torre del Moro, Carpineta,Cappuccini, San Pio X,Sant’Andrea in B.,

    10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono

    10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Santuario Addolorata,

    Basilica del Monte,Osservanza,San Domenico, SantoStefano, San Paolo,San Bartolo, Villachiaviche,Sant’Egidio, San Giorgio,San Giovanni Bono,Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Mauro in Valle,Martorano, San Demetrio,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Bulgaria,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

    11.10  Torre del Moro

    11.15 Diegaro, Madonnadelle Rose

    11.30 Cattedrale , San Rocco,San Pietro, San Pio X,Case Finali, Santa Mariadella Speranza

    17.00 Cappella del cimiteroCappella dell’ospedaleBufalini

    18.00  Cattedrale,San Domenico,Osservanza

    18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo,

     Villachiaviche

    Comuni delcomprensorio

    Bagno di Romagnaore 20 (sabato);11,15 / 20San Piero in Bagno:chiesa parrocchialeore 18 (sabato);8 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale “Angioloni”:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(20,30 sabato); Acquapartita: 9 Valgianna: 10

    BertinoroSanta Maria Nuova: 9, 11(19 sabato)

    Cesenatico

    Sabato: ore 16 Villamarina;16,30 San Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti;18 San Giacomo;20 Sala; 20,30 Villalta

    Festivi:8 San Giacomo, Bagnarola,Santa Maria Goretti,Gatteo Mare;8,30 Sala, Boschetto;9 Cappuccini;9,15 San Pietro;9,30 Valverde;9,45 Cannucceto;10 Villalta, Villamarina;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 San Giacomo,

    Boschetto, Santa MariaGoretti, Sala;11,15 Bagnarola,Gatteo Mare;16 cimitero urbano;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

    Civitella di RomagnaGiaggiolo: 9,30Civorio: 9

    Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10/ 11,15 / 18.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

    Gatteoore 20 (sabato);9 / 11,15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45; Casa di riposo: 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:  festivi: 8 / 11,15

    LongianoSabato:18 Santuario

    SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

    Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8,30 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;9,45 Balignano;10 Badia, Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

    Mercato Saraceno10.00; Ciola: 8,30Linaro: 11,15;Monastero di Valleripa: 9;Montecastello: 11Montejottone: 8.30Montepetra: 8.30Piavola: prefestiva sabatoore 18 (San Giuseppe);9,30 chiesa parrocchiale;Pieve di San Damiano11,30; San Romano: 11; Taibo: 10

    Montianoore 20,30 (sabato); 9.Montenovo:ore 18,30 (sabato), 10,30

    RoncofreddoSorrivoli: 11,15;

    Diolaguardia: 9;Gualdo: 18 (sabato), 11;Bacciolino: 9,30

    SarsinaConcattedrale: 7 / 9 / 11 / 18; Casa di R iposo:ore 16 (sabato);

     Tavolicci: 10,30 (liturgiadella Parola con Eucar.);Ranchio: 20 (sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino in Appozzo: 9(liturgia della Parola conEucaristia); Quarto:10,30; Pieve di Rivoschio:15,30; Romagnano:11,15; Pagno: 16(seconda dom. del mese).

     Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaparrocchiale): 8,15 / 11,15 / 18;eremo Sant’Alberico:

    15,30 (domenica);Montecoronaro: 9,45;Montecoronaro orat. Ville(al sabato): 16; Alfero: ore 17 (sabato);11,15; Riofreddo: 10Corneto: 11; Pereto: 10

    ✎   A MESSA DOVE

    Direttore editorialePiero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettoreErnesto Diaco

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     Tiratura del numero 34 dell’1 ottobre 2015: 8.507 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in redazione

    alle 17,30 di martedì 6 ottobre 2015

    Domenica 11 ottobre XXVIII Domenica Tempo Ordinario - Anno BSap 7,7-11; Sal 89; Eb 4,12-13;Mc 10,17-30

    “Che cosa devo fare per avere lavita eterna?”. A questa domandasenz’altro Gesù ha gioito perchéquest’uomo che corre per incontrarlo nondice: “Che cosa bisogna fare”, ma: “Chedevo fare…”. Vuole impegnarsipersonalmente per realizzare il progetto diDio su di lui. Ed è quello che Gesù siaspetta da ciascuno di noi.E noi sposi cristiani ci siamo mai fatti lastessa domanda? “Maestro buono, cosadevo fare perché mio marito, mia moglie,abbia la vita eterna?”, cioè sia felicecamminando verso la santità?

    È questo il progetto che ci siamoimpegnati a realizzare il giorno del nostromatrimonio nel quale non sono io, ma èDio il principio e il fine della nostra vita:non posso amare sempre più il coniugesenza amare sempre di più Dio eviceversa. È questo amore che arricchiscela nostra vita spirituale, consolida l’unità eci aiuta a sopportare le difficoltà.Forse però ci accontentiamo di una felicitàterrena senza aspirare alla vera felicità cheè quella eterna, siamo attenti alla legge eosserviamo i suoi comandamenti:andiamo alla Messa tutte le domeniche,mandiamo i figli al catechismo, restiamofedeli al nostro matrimonio… ma, come il

    giovane ricco, sentiamo che qualcosa cimanca perché la felicità non sta nellafedeltà a delle regole.Per questo Gesù ci dice di vendere tutto!Noi subito pensiamo ai beni materiali, maspesso non sono quelli cheappesantiscono la nostra vita e il nostrocuore. Dobbiamo vendere quelle zavorreche ci portiamo dentro e che ciimpediscono di incontrare il nostro sposo:l’orgoglio, per imparare a chiedere scusa ea perdonare; il possesso dell’altro, perimparare a non manipolare; l’esserescapolo sposato, per aprire lo sguardo alleesigenze dell’altro...Se le nostre mani sono piene di cose, nonpossiamo accogliere e abbracciare ilnostro coniuge. Così è il nostro cuore: se èpieno di questi atteggiamenti non può

    spalancarsi nel dono completo di sé enell’accoglienza dell’altro.“Allora Gesù fissatolo lo amò”: se cilasciamo toccare da quello sguardo, ciaccorgeremo di aver legato il nostro cuorea pretese e attese verso il nostro coniuge,non importa se più o meno grandi: sono lenostre ricchezze, quelle che dobbiamovendere. Ma non andiamo via tristi perchénon si tratta di lasciare, ma avere cosegrandi, il tesoro: l’amore di Dio e la vitaeterna. Ecco allora cosa fare: mettere tuttonelle Sue mani e seguirlo, riceveremocento volte tanto perché nulla èimpossibile a Dio.

    Sabrina e Andrea Delvecchio

    IL GIORNODELSIGNORE

    Il vero grande tesoro: l’amore di Dio e la vita eterna

    lunedì 12 ottobresan SerafinoRm 1,1-7; Sal 97;Lc 11,29-32

    martedì 13san VenanzioRm 1,16-25; Sal 18;Lc 11,37-41

    mercoledì 14san Callisto I papaRm 2,1-11;Sal 61;Lc 11,42-46

    giovedì 15santa Teresa di Gesù

    Rm 3,21-30a;Sal 129;Lc 11,47-54

     venerdì 16santa Margherita

     M. Alacoque Rm 4,1-8; Sal 31;Lc 12,1-7

    sabato 17sant’Ignaziodi AntiochiaRm 4,13.16-18;Sal 104;Lc 12,8-12

    La Parola

    di ogni giorno

    ✎ NOTIZIARIO DIOCESANO Veglia missionaria a San Damiano di Mercato SaracenoSabato 17 ottobre, presieduta dal vescovo Douglas

    “Dalla parte dei poveri” è il tema della Giornata missionariamondiale che si celebra nel mondo domenica 18 ottobre, edè il tema della Veglia missionaria diocesana che sarà presie-duta dal vescovo Douglas sabato 17 ottobre alle 21 nella

    Pieve di San Damiano di Mercato Saraceno.In occasione dell’ “Ottobre missionario” è in distribuzionepresso il Centro pastorale di Palazzo Ghini in corso Sozzi aCesena (aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12) mate-riale per incontri e l’animazione per gruppi parrocchiali, as-sociazioni e movimenti.Per info: Centro pastorale di Palazzo Ghini, tel. 0547 611001.

    Corso per fidanzati in preparazione al matrimonioOrganizzato dall’Ufficio di pastorale familiare

    Si terrà negli spazi parrocchiali di Martorano di Cesena uncorso per fidanzati, in preparazione al sacramento del matri-monio. Il corso inizierà il 13 ottobre alle 21 e si terrà ognimartedì sera fino al 24 novembre.Per informazioni e iscrizioni: Anna e Terzo Foschi, tel. 0547382138; Sandra e Mauro, tel. 0547 353376; don Andrea Bude-lacci, tel. 0547 383019.

    ✎ CHIESA INFORMAGruppo di preghiera “Amici di padre Guglielmo”

     Appuntamento a giovedì 15 ottobre ai Cappuccini di Cesena

    Proseguono gli appuntamentimensili del gruppo di preghiera“Amici di padre Guglielmo”, fratecappuccino morto a 85 anni il 15dicembre 1999. Giovedì 15 ottobrealle 20,30, al convento deiCappuccini a Cesena, preghiera delRosario meditato; alle 21celebrazione della Messa.

    “Queste cose vi scriviamo, perché la vostra gioia sia piena” (1Gv 1,4)

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 35-2015

    7/25

    Giovedì 8 ottobre 2015 7Vita della Diocesi

    Brevi

     Azione Cattolica,Lectio divina al SuffragioL’Azione Cattolica di Cesena-Sarsina invita agliincontri di Lectio Divina del nuovo annopastorale. “Si alzò e andò in fretta: sui passi diMaria nel Vangelo di Luca” è il tema del primoappuntamento, guidato dall’assistentegenerale dell’Ac diocesana don Giordano

    Amati, che si terrà venerdì 9 ottobre alle 21 alSantuario di Santa Maria del Suffragio, in viaZefferino Re, in centro a Cesena.

    Sacramento della CresimaCorso per adultiInizia sabato 24 ottobre, dalle 16 alle 17 neglispazi delle opere parrocchiali del Duomo, inpiazzetta don Ravaglia 1 (accanto alla chiesadei Servi), a Cesena, un corso per adulti inpreparazione al sacramento della Cresima.Gli incontri saranno tenuti da don GiordanoAmati, parroco del Duomo.La celebrazione della Confermarzionesi effettuerà domenica 28 novembre,in Cattedrale a Cesena,durante la Messa delle 18.Per informazioni e iscrizioni: don Giordano,tel. 0547 21173, 339 4228650.

    lberto Marvelli: l’Eucaristia vissuta infamiglia e in società” è il tema del

    primo degli incontri promossi dall’Ufficio perla Pastorale familiare in collaborazione con lapastorale Sociale, che si terrà lunedì 12ottobre in Seminario a Cesena, con inizio alle21. “Pane di vita per i viandanti della fede” è iltema del seminario di studio (dalla Lettera delvescovo Douglas).Gli appuntamenti successivi saranno lunedì26 ottobre alle 21 con il saggista e allievo didon Milani Francesco Gesualdi, su “Piccoli

    gesti per un grande cambiamento: stili di vitaper cambiare l’economia”.Nel pomeriggio di sabato 14 novembre (dalle16 alle 18,30) e domenica 15 novembre (dalle9 alle 12,30), incontro “Eucaristia pane deglisposi” (entrambe le giornate con servizio dibaby sitter).Per info: Andrea e Sabrina (Pastoralefamiliare): 338 1424377; William (Pastoralesociale): 329 9057293.

    A“

    Seminari di studio

    “Pane di vitaper i viandanti della fede”

    Ernesto Diacodirettoredell’Ufficio Ceiper l’educazione,

    la scuolae l’università

    l termine dei lavori che si sonotenuti a Firenze dal 28

    settembre a venerdì 2 ottobre, ilConsiglio episcopale permanentedella Cei ha provveduto anche allanomina dei membri delleCommissioni episcopali, i cuipresidenti erano stati eletti nelcorso dell’Assemblea generale

    tenuta nel maggio 2015.Tra le nomine rese note, vi è anchequella di Ernesto Diaco (nella foto)- vice direttore del Corriere Cesenate 

    e finora vice responsabile delServizio nazionale per il Progettoculturale - a direttore dell’Ufficionazionale Cei per l’educazione, lascuola e l’università.Il presidente della Commissione èmonsignor Mariano Crociata,già segretario generale della Ceie ora vescovo a Latina; tra i

    componenti della Commissioneper l’educazione cattolica,la scuola e l’università,anche l’arcivescovo di Modena-

    Nonantola, il forlivese monsignorErio Castellucci.Sono stati inoltre nominati duesottosegretari della Conferenzaepiscopale italiana: monsignorGiuseppe Baturi e don Ivan Maffeis.Monsignor Baturi (della diocesi diCatania) è direttore dell’Ufficionazionale per i problemi giuridici

    della Cei; don Ivan Maffeis (Trento)è invece direttore dell’Ufficionazionale per le comunicazionisociali.

    A

     A.M.A., appuntamentomissionario al Cantiere 411Si terrà domenica 18 ottobre, dalle 15,30 alle18,30 al Cantiere 411 in via Mami a Cesena,l’appuntamento missionario annuale “A.M.A.”,promosso dalle suore francescane della Sacra

    Famiglia. Alla preghiera iniziale seguirà unabreve introduzione della madre superiora suorDaniela. “Un corpo tante membra” è il titolodell’incontro ravvicinato con diverse realtàmissionarie che si racconteranno. Tra questi:“Nuovi stili di vita: è possibile?”.Sarà attivo un mercatino missionario.

    Istituto LugaresiMessa al MonteDomenica 11 ottobre alle 10, nella Basilica diSanta Maria del Monte, a Cesena, si terrà lacelebrazione della Messa per l’inizio delleattività annuali dell’Istituto Lugaresi di Cesena.La celebrazione sarà animata dal gruppo Scout Cesena 1.

    Gruppo Nainper chi ha perduto una persona cara

    Sabato 10 ottobre alle 16,30, in Seminario aCesena, si terrà il primo incontro del “Gruppo Nain,all’ombra della Sua mano”: un cammino spiritualeper chi ha perduto una persona cara. “R-accogliamoci all’ombra della sua mano” il tema delprimo appuntamento.Per info: Giovanna e Marco Giannini, tel. 054791204, [email protected] 

    Appuntamenti◗“Coppia in costruzione”, primo incontro

    “Accogliere l’altro nella sua diversità” è il tema delprimo incontro del ciclo “Coppia in costruzione. Ipassi dell’amore”, promosso dall’Ufficio dipastorale familiare in collaborazione con l’Ufficiovocazioni. Gli incontri mensili si terranno nellaparrocchia di Villachiaviche, a Cesena, dalle 20,30.Primo appuntamento venerdì 16 ottobre.Per info: Roberta e Alex Lucchi, tel. 0547 480675,[email protected] 

    biettivo di ogni percorso cristiano è favorirel’incontro con Gesù per poi seguirlo in una vitanuova. Tale è anche l’obiettivo della pastoralegiovanile”. Con queste parole il vescovo

    Douglas introduce le linee di pastorale giovanile. Taledocumento parte da questopresupposto: l’incontro con Gesùcambia la vita e la rende piena eautentica. Quanti giovani oggi cercanola felicità e molto spesso siaccontentano di un fuoco di paglia, diemozioni che si consumanovelocemente e lasciano spazio presto atanto vuoto? Abbiamo bisogno diabbeverarci a una fonte incontaminatache ci disseta riempiendoci di gioia.Mi risuonano ancora nella mente leparole di san Giovanni Paolo II che,

    durante la Gmg del 2000, si rivolgeva aigiovani dicendo che “in realtà, è Gesùche cercate quando sognate la felicità;è Lui che vi aspetta quando niente visoddisfa di quello che trovate; è Lui labellezza che tanto vi attrae”.Queste storiche parole sono in sintoniacon quanto scritto dal nostro vescovo eci esortano a metterci in camminoverso quell’incontro che ci stravolge lavita.

    O“

    “Giovani, è Gesù che cercateLui è la bellezza

    che vi attrae”

    Il vescovo Douglas indicacinque piste di lavoro.Particolare attenzione è riservataad Eucaristia e Riconciliazione

     N u o v e  l i n e e  p a s t o r a l i

    Nelle linee di pastorale giovanile vienepresentato anche il brano evangelicodel giovane ricco, dove possiamoscorgere il nostro egoismo, il nostroattaccamento alle cose, la nostrapovertà e riconosciamo la nostratristezza quando non siamo pronti aseguire la via di Cristo e gli sbattiamo laporta del nostro cuore in faccia. A fianco del g iovane ricco, il vescovo cipresenta il santo Piergiorgio Frassati e

    una testimone contemporanea,Mariachiara Mangiacavallo. Entrambele figure sono un esempio di personeche hanno incontrato Cristo erispondendo gioiosamente alla suachiamata hanno vissuto in pienezza.Nel buio che oggi spesso avvolge lanostra società abbiamo molto bisognodi luci che ci illuminino il cammino e ciaiutino ad andare verso Gesù.Presentare dei testimoni

    contemporanei è un grande segno disperanza, perché ci indica che èpossibile anche nella nostra societàmoderna spendere la propria vita inCristo.Il vescovo ci indica cinque pistepastorali da seguire. Per formulareognuna di queste piste monsignorRegattieri ha ascoltato attentamente lavoce dei suoi giovani attraverso quantoemerso dal Sinodo dei giovani.

    Tantissime sono le indicazioni pastoraliche ci vengono donate mediantequeste linee. Si parte da quelle cheriguardano maggiormente ladimensione intima della persona e lasua spiritualità fino ad arrivare adindicazioni pastorali che riguardano lavita nella società, nella scuola, nellavoro, nella politica. Molto interessantisono le indicazioni pastorali cheriguardano l’Eucarestia e il sacramentodella Riconciliazione. Ora il compitopiù arduo forse spetta a tutti glioperatori di pastorale giovanile chedovranno tradurre nelle comunitàquanto scritto in queste linee. Compitonon facile, ma l’incontro di tantigiovani con Gesù e potrà accendere icuori di Felicità.

    Stefano Tappi

    Gmg 2016 a Cracovia, incontro introduttivoabato 10 ottobre alle 21, in Seminario a Cesena, serata di apertura della GmgCracovia 2016. Durante la serata il vescovo Douglas consegnerà le Linee di

    pastorale giovanile e si darà avvio a un percorso in preparazione alla Gmg. Verrannopresentati il tema e le informazioni tecniche per il viaggio.

    S

    Rinnovamento Spirito◗ A Bellaria convocazione regionale

    Si terrà al Palacongressi di Bellaria IgeaMarina domenica 11 ottobre la 15esimaConvocazione regionale dei gruppi e dellecomunità del Rinnovamento nello SpiritoSanto. Tra i diversi momenti (anche perbambini e ragazzi), alle 10,30 lariflessione di padre Raniero Cantalamessasu "Radichiamo la fraternità nellamisericordia di Dio. Nasce la comunità".

    FOTO SIR

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 35-2015

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    Giovedì 8 ottobre 20158 Vita della Chiesa

    CANONIZZAZIONE DEI BEATI CONIUGI

    LUIGI MARTIN E ZELIA GUÈRINgenitori di Santa Teresa di Gesù BambinoIl prossimo oobre si celebrerà a Roma la canonizzazione della prima coppia di sposi dell’era modernainnalzata agli onori degli altari. I genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino, durante il prossimo Sinododella Famiglia, saranno proclama san da papa Francesco che celebrerà la solenne Eucarisa

    domenica 18 oobre alle ore 10, in piazza San Pietro , a RomaL’Ufficio Pellegrinaggi, in collaborazione con l’Ufficio per la pastorale della Famiglia, organizza alcunipullman per dare la possibilità di partecipare a questo evento di grazia

    Quota di partecipazione 50 euroNella quota sono compresi: il viaggio in pullman con due aus - la tassa di ingresso Ztl Roma, i parcheggi e i pedaggi - il biglieodi ingresso - alcuni ogge/segno per fare festa in piazza San Pietro e per ricordare l’evento.Le prenotazioni si possono effeuare fino a esaurimento dei pos disponibili presso questo Ufficio Pellegrinaggi (tel. 0547 610280)e presso l’Ufficio per la Pastorale della Famiglia (Andrea e Sabrina, 338 1424377)

    Polizza assicurava R.C. Allianz n. 74372043

    CONSIGLIO PERMANENTE CEI

    “Ricostruire

    la società alla luce

    della misericordia”Nella prolusione del cardinale presidente Angelo Bagnascoconfermata l’azione della Chiesa italiana a fiancodi Francesco nell’accoglienza dei profughi.Un grande impegno per la seconda metà del decennio:“Se nella prima parte abbiamo voluto guardare in modoprevalente all’interno delle comunità cristiane,nella seconda intendiamo intensificare alleanze rispettosee collaborative con la società civile”

    i è tenuto la scorsa settimana a Firenze ilConsiglio episcopale della Cei con laprolusione del cardinale presidente AngeloBagnasco. Analizzati tutti i temi cruciali

    della vita ecclesiale senza trascurare le emergenzedei profughi, delle famiglie, dei poveri e dei senzalavoro. “Vogliamo essere in prima fila nelrispondere a questo pressante appello”. Con questeparole il cardinale Bagnasco ha rinnovato il “grazie”della Chiesa italiana al Papa “per il recente invito adaccogliere una famiglia di immigrati in ogniparrocchia, comunità religiosa, santuario,monastero d’Europa”. “Già lo siamo con la generosacollaborazione con le amministrazioni locali”, haassicurato aprendo il Consiglio permanente: “Inquesti giorni cercheremo le vie più sicure epraticabili per corrispondere all’appello del Papa,facendo anche una mappa dei migranti che giàsono ospitati nelle strutture ecclesiali o sono

    accompagnati dai nostri volontari in enti nondiocesani. E - nella responsabilità dei singolivescovi - prenderemo in attento esame le normecivili, alle quali attenerci in vista di una accoglienzapiù capillare”. Da quella che tra poco più di unmese sarà la “capitale” della Chiesa italiana, inoccasione del Convegno ecclesiale nazionale,Bagnasco ha parlato dell’esodo dei migranti come“svolta storica”, che “chiama in causa” anche l’Onue ha ammonito: “non si può né stare a guardare confastidio - come l’Europa ha fatto per anni - né fare isofisti”. No alla “cultura degli eufemismi” sullafamiglia, sì alla vigilanza sui “pof” delle scuole perevitare la colonizzazione del “gender”. Al Paese, ilpresidente della Cei ha chiesto un “esame dicoscienza” di fronte al “popolo degli onesti”. Allafine della prolusione, il cardinale ha ribadito che “lestrutture che sono riconducibili a realtàecclesiastiche e che svolgono attività di naturacommerciale rispettano gli impegni a cui per legge

    sono tenute”. Tra gli esempi positivi di impegnoconcreto, “i sei milioni di pasti assicurati ogni annodalle nostre mense e i 15.000 servizi rivolti ai piùindigenti, quali i senza dimora, i coniugi impoveritidalla separazione, le vittime del disagio psichico emolti altri”. Almeno 500mila le “solitudini” che

    Sapprodano ai Centri di ascolto. Ma soprattutto un grandeimpegno per la seconda metà del decennio: “Se nellaprima parte abbiamo voluto guardare in modo prevalenteall’interno delle comunità cristiane, nella secondaintendiamo intensificare alleanza rispettose ecollaborative con la società civile”.

    “Una comunità che giudica ed esclude non ha futuro, ma si condanna alla divisione sociale che non giova adalcuno”. È il monito del cardinale Bagnasco, che hadefinito il Giubileo ormai imminente “un segno forte pertutta la società”, in un mondo che “rimane spesso avvintodentro logiche individualistiche”. La “medicina prescritta”dal Papa, per il presidente della Cei, è chiara: “Usaremisericordia verso chi ha sbagliato e verso chi è indifficoltà”, per “incontrare tutti e annunciare a tutti -nessuno escluso - che Dio ci ama e ci accompagna, e perquesto un mondo migliore è veramente possibile”. Di quila necessità di “ricostruire la nostra società alla luce della

    misericordia, rivedendo le logiche che la reggono”, chesignifica “ri-progettare, ri-fondare e ri-costruire untessuto più umano, fondato sulla fiducia e sullacomprensione”. È il tema di Firenze: le parole del Papa“non solo confermano, ma illuminano la nostrariflessione e incoraggiano la strada del decennio sul temaeducativo”.

    Per migranti “intervenire” su “tre fronti”. “L’oggi, ildomani e i Paesi di provenienza”: sono i tre fronti su cuiagire per rispondere alla sfida dei migranti. “A chi ha famebisogna, innanzitutto, dar da mangiare”, ha spiegatoBagnasco: “Le comunità cristiane lo sanno e operano contrasparenza, lontane da qualunque basso interesse, daben prima dell’onda migratoria”. Il secondo fronte è dare“un futuro di dignità, poiché non si può vivereperennemente da assistiti”. Infine, “la comunitàinternazionale deve concretamente intervenire favorendolo sviluppo dei Paesi di provenienza”. Tra i migranti, c’èanche chi fugge da “sanguinarie persecuzioni di ordine

    religioso o etnico”, la maggior parte delle quali“colpiscono i cristiani”: “la mattanza continua,programmata e feroce sia in Terra Santa che in altri Paesidel Medio Oriente e del Continente africano”. Bisognafermarla, smascherando “i grandi burattinai”.

    “Una comunità chegiudica ed escludenon ha futuro, ma sicondanna alladivisione sociale chenon giova adalcuno”. È il monitodel cardinaleBagnasco, che hadefinito il Giubileoormai imminente“un segno forte per

    tutta la società”, inun mondo che“rimane spessoavvinto dentrologicheindividualistiche”. La“medicina prescritta”dal Papa, per ilpresidente della Cei,è chiara: “usaremisericordia versochi ha sbagliato everso chi è indifficoltà”, per“incontrare tutti eannunciare a tutti -nessuno escluso -

    che Dio ci ama e ciaccompagna, e perquesto un mondomigliore èveramente possibile”

    No a “cultura degli eufemismi” sulla famiglia. “Le parole più sacre della vita edella storia umana - come persona e libertà,amore e famiglia, vita e morte, sessualità egenerazione - sono sottoposte da decenni aforti pressioni culturali. Così che ciòche fino a ieri era impensabile oggidiventa plausibile e addiritturaoggetto di legislazione”.Bagnasco è tornato a stigmatizzare la “teoriadel gender”, che tenta di “colonizzare”l’Europa, e ha ricordato che “in diversi Paesieuropei perfino certe aberrazioni come lapedofilia, l’incesto, l’infanticidio,il suicidio assistito sono motivo didiscussioni e di interrogativi non astratti”.È la “cultura degli eufemismi”, che “consistenel chiamare le cose peggiori con nomimeno brutali e respingenti per la sensibilità

    generale”.

    “Esame di coscienza” di fronte al “popolodegli onesti”. “Un serio esame di coscienza apartire da una verità molto semplice: siraccoglie ciò che si semina”. Lo “spettacolo”dei “molti fatti tristi di cronaca che ognigiorno invadono le nostre case” non devefarci dimenticare “il popolo degli onesti,popolo grande, maggioritario, che portaavanti non solo la propria esistenza condignità, ma anche le proprie famiglie e la vitadella nazione. Senza questo popolo, nessunalegge o programmazione potrebbe avererisultati”.

    “La gente chiede lavoro per tutti, a cominciare dai giovani”. L’Italia non è néuna provincia di qualche impero, né unprotettorato, né un laboratorio”. C’è “un altro

    indicatore che, almeno nei Paesi occidentali,rivela lo stato di salute di una società: i figli”:“singoli, famiglie, istituzioni civili e religiosedevono remare con lealtà e forza” perfavorire la natalità.

    M. Michela Nicolais

    FIRENZE, 30 SETTEMBRE:PROLUSIONE DEL CARDINALE

    ANGELO BAGNASCOAL CONSIGLIO PERMANENTE

    (FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 35-2015

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    Padre Lombardi

    su monsignor

    Charamsa:

    “Scelta grave

    e non responsabile”

    ndebita pressione mediatica” sulSinodo. Così il direttore della Sala

    Stampa vaticana, padre Federico Lombardi(nella foto Sir), ha bollato l’intervista al“Corriere della Sera” in cui il sacerdotepolacco Krysztof Charamsa ha rivelato lapropria omosessualità e di avere uncompagno. Il teologo - che è officiale dellaCongregazione per la dottrina della fede -

    “non potrà continuare a svolgere i compitiprecedenti” presso la Congregazione stessa“e le università pontificie” (in cui insegna),

    I“mentre gli aspetti della sia situazione sono dicompetenza del suo ordinario diocesano”.Monsignor Ryszard Kasyna, vescovo di Pelplin(Polonia), diocesi di appartenenza dimonsignor Krzysztof Charamsa, nei giorniscorsi ha ammonito il presule affinché “tornisulla via del sacerdozio di Cristo” chiedendo aireligiosi e ai fedeli di pregare per questaintenzione. L’ammonizione è stata emessa “in

    relazione al comunicato della Sala Stampadella Santa Sede” e “in considerazione dellenorme del Codice del Diritto Canonico”.

    Monsignor Kasyna definisce le affermazioni ele dichiarazioni mediatiche di monsignorCharamsa “contrastanti con le Sacre Scritturee il Magistero della Chiesa cattolica”. Ladiocesi di Pelplin, sul cui territorio si trova ilseminario superiore dove, negli anni 1991-1993, ha studiato monsignor Charamsa,appartiene amministrativamente allaMetropoli di Gdansk (Danzica). Monsignor

    Charamsa nel 1993 ha lasciato il seminario diPelplin e la Polonia per continuare gli studiprima a Lugano e successivamente a Roma.

    Giovedì 8 ottobre 2015 9Vita della Chiesa

    IL PAPA AVVIA I LAVORI. Il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale, ha sottolineato come il Sinodo abbia suscitato uno“straordinario interesse e l'attiva partecipazione di tutto il popolo di Dio”. Il cardinale Erdò, relatore generale, ha indicato i binarilungo i quali si snoderà la riflessione: verità e misericordia, dottrina e pastorale. Escluse pressioni mediatiche sui lavori sinodali

    “Non è un Parlamento. Il Sinodo

    legge la realtà con il cuore di Dio”È difficile trovare le parole giuste per fare gli auguri ai padri sino-dali che in queste settimane sonochiamati a dare le risposte pasto-rali più adeguate per l’accoglien- za di tutte le famiglie in quella fa-miglia più grande che è la Chiesa. Abbiamo però una certezza, dopola grande preghiera di sabato 3ottobre in piazza San Pietro,l’omelia caritatevole di papaFrancesco e le parole che i parroci hanno pronunciato domenicascorsa in tutte le chiese italiane,“provocati” dalle felici letture pro-poste dalla liturgia sull’amore fraun uomo e una donna… Una cer-tezza dicevamo: lo Spirito Santoinvocato da tutta la comunità cre-dente ispirerà i padri sinodali inquesta assise per rispondere alladomanda di una “Chiesa dalle porte aperte” come la sogna e lavuole papa Francesco.Noi coltiviamo la speranza che il Sinodo - autentica “espressione ecclesiale” abitata dallo Spirito -sappia comporre le differenze, ri-spettare le diverse sensibilità, nonmortificare alcuna aspirazione,rispondere al bisogno di miseri-cordia che alberga nel cuore di tutti. È questo il migliore augurioche pensiamo si possa fare ai pa-dri sinodali in un momento “stori-

    co” per la vita della Chiesa catto-lica.

    Il migliore auguriooraggio apostolico, umiltàevangelica e orazionefiduciosa”: sono le tre virtùrichieste da papa

    Francesco ai 270 padri sinodali. Comenel discorso di apertura dell’anno scorso,è “parresia” la prima parola risuonata inaula, quando il Papa ha esortato i padririuniti per la prima Congregazionegenerale della XIV Assemblea generaleordinaria del Sinodo sulla famiglia a“leggere la realtà con gli occhi della fede econ il cuore di Dio”. Perché il “depositodella fede” non è “un museo da guardaree nemmeno solo da salvaguardare, ma èuna fonte viva alla quale la Chiesa sidisseta per dissetare e illuminare ildeposito della vita”. “Senza ascoltare Dio

    tutte le nostre parole saranno soltantoparole che non saziano e non servono”,ha ammonito Francesco: “Senza lasciarciguidare dallo Spirito tutte le nostredecisioni saranno soltanto delledecorazioni”. Il Sinodo “non è unParlamento”, dove “per raggiungere unconsenso o un accordo comune si ricorreal negoziato, al patteggiamento o aicompromessi”: è una “esperienzaecclesiale”, uno “spazio protetto” dove laChiesa “sperimenta l’azione dello SpiritoSanto” e risponde a un Dio che“sorprende sempre”, che è “sempre piùgrande delle nostre logiche e dei nostricalcoli”. Il Sinodo “non si lascia impaurirené di fronte alle seduzioni del mondo” nédi fronte “all’impietrimento di alcunicuori” che “allontanano le persone daDio”. Non vuole “puntare il dito contro gli

    altri per giudicarli, ma tendere loro lamano per rialzarsi senza mai sentirsisuperiori ad essi”.

     Verità e misericordia, dottrina epastorale: sono questi i due binari lungo iquali il Sinodo, fin dall’inizio dellacelebrazione di questa seconda econclusiva fase, intende muoversi,partendo dal desiderio di“accompagnamento” della vita concretadelle famiglie. Ne ha parlato il cardinalePéter Erdò, relatore generale,ripercorrendo le tre partidell’Instrumentum laboris , base deilavori di queste tre settimane. La famigliaè “un tema improrogabile per la missionedella Chiesa” e l’iniziativa inedita di papaFrancesco di voler celebrare il Sinodo indue tappe - ha fatto notare il cardinale

    Lorenzo Baldisseri, segretario generale -ha suscitato uno “straordinario interesse

    C “

    e l’attiva partecipazione di tutto il popolo diDio”, come attestano le 102 risposte arrivatealle 46 domande del questionario che haaccompagnato la “Relatio Synodi” dagliorganismi aventi diritto, a cui si sonoaggiunte oltre 400 osservazioni inviateliberamente da diocesi e parrocchie,associazioni ecclesiali e gruppi spontanei difedeli, movimenti e organizzazioni civili,nuclei familiari e singoli credenti; senzacontare i contributi di studio degli esperti edegli accademici.

    Niente effetti speciali, dunque, ma neanchesterile immobilismo: è quanto emerso dalprimo briefing svoltosi in sala stampavaticana. “Se dal Sinodo vi aspettate un

    cambiamento spettacolare della dottrina,sarete delusi”, ha assicurato il cardinale André Vingt-Trois, presidente delegato diturno. Alla stessa domanda, monsignorBruno Forte, segretario generale del Sinodo,ha integrato la risposta del cardinale Vingt-Trois spiegando che, nello stesso tempo,“non è che questo Sinodo si riunisce per nondire nulla: non è un Sinodo dottrinale, mapastorale, come lo fu il Vaticano II, perchérende la Chiesa vicina agli uomini del suotempo”. “La Chiesa non può restareinsensibile alle sfide pastorali”, ha dettoForte: “Si tratta di vedere, nella fedeltà alladottrina della Chiesa, come venire incontroa queste situazioni”. Al Sinodo, dunque, “nonci saranno modifiche dottrinali, ma le sfidepastorali” sono la “posta in gioco”. Tra lequestioni più calde per l’opinione pubblica,quella dei divorziati risposati, per i quali il

    cardinale Erdò ha incoraggiato “centri diascolto” nelle diocesi e ha auspicato un

    “accompagnamento pastoralemisericordioso il quale però non lasciadubbi circa la verità dell’indissolubilitàdel matrimonio insegnata da Gesù Cristostesso”. Quanto all’accesso allacomunione, “non è il naufragio delprimo matrimonio, ma la convivenza nelsecondo rapporto che impediscel’accesso all’Eucaristia”. Doverosal’attenzione pastorale “verso le personecon tendenza omosessuale”, senzadiscriminazioni, ma anche senzaindebite analogie con il matrimonio e lafamiglia.

    Non sono mancate domande e rispostesulle “pressioni” mediatiche, definite dal

    cardinale Erdò nella sua relazione, sullascorta dell’Instrumentum laboris , “deltutto inaccettabili”. Il Papa è“completamente libero dall’aria deltempo”, ha assicurato il cardinale Vingt-Trois, che ha poi risposto ad alcunedomande sul “coming out” delfunzionario vaticano gay Krzysztof Charamsa e sulle critiche mosse dall’ex-presidente irlandese Mary McAleese, cheha parlato di un Sinodo incongruamentecomposto da padri sinodali celibi che sioccupano di famiglia. “Siamo tutti, noi evoi, membri di famiglia, siamo figli diqualcuno, viviamo in rete con le nostrefamiglie, sorelle e fratelli, nipoti e zii”, hadetto Ving-Trois: “Il fatto che siamo celibisuccede a un alto numero di personenella società contemporanea, che nonper questo sono esclusi dalle loro

    famiglie”. M. Michela Nicolais

    VATICANO, 3 OTTOBRE:VEGLIA DI PREGHIERAIN PIAZZA SAN PIETRO

    PER L’APERTURA DEL SINODOSULLA FAMIGLIA(FOTO SICILIANI-

    GENNARI/SIR)

    VATICANO, 5 OTTOBRE:APERTURA DEL SINODO

    SULLA FAMIGLIA(FOTO

    SICILIANI-GENNARI/SIR)

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    Giovedì 8 ottobre 2015 11Attualità

    il Periscopio di Zeta

    In libreria un volume scritto dalle vaticaniste Alessandra Buzzetti e Cristana Caricato (edizioni Paoline)

    Testimoni alla ricerca di senso

    “Svegliate il mondo! Testimoni della profezia del Vangelo”. Questo il

    titolo del volume pubblicato quest’anno dalle Paoline e scritto dadue giornaliste che si occupano di fatti di Chiesa. Si tratta dellevaticaniste Alessandra Buzzetti delle televisioni del gruppo Mediaset eCristiana Caricato che lavora per Tv2000.Il libro presenta dodici figure di persone che, in maniera del tutto variegata,hanno donato la loro vita interamente al Signore. Si va da padre PierbattistaPizzaballa, il francescano custode di Terrasanta a Marilena Civetta dell’Ordovirginum, da madre Anna Maria Canopi del monastero che si trova nell’isoladi San Giulio, sul lago d’Orta, a suor Laura Girotto per tanti anni missionariain Etiopia.Le due giornaliste sanno coinvolgere il lettore con i profili dei loroprotagonisti. Non sono tutti dei santini da incorniciare. Anzi, ricchi diumanità, tutti i personaggi avvicinati e intervistati fanno comprendere comela bellezza dell’incontro con Gesù Cristo è stato in grado di fare cambiare laloro vita in maniera radicale.Suor Elisa Scalabrino, in un pomeriggio di un Venerdì Santo per lei decisivo,intuisce che il problema della vita “non è domandarsi ossessivamente cosa fareo dove andare, ma semplicemente cedere all’amore totale e gratuito di Chi hagià fatto tutto per te”. Si tratta solo di un esempio per testimoniare quanto si

    volontà o di gesti di generosità scaturiti solodal desiderio di mettersi in gioco. Si coglie inogni pagina scritta a quattro mani l’emergeredi una consapevolezza che giunge fino allettore e lo porta su versanti a volte inattesi.“Senza stare in ginocchio davanti alla

    presenza reale di Gesù non ci si può chinare aservire il suo corpo sofferente e malformato”,si legge nelle intense pagine che scorronoveloci.Lo sguardo è fisso sul Signore morto e risorto. Anzi, per alcuni è proprio da questa presa dicoscienza di un Dio che si è fatto uomo e hadonato la sua vita per noi che matura ladecisione di donare tutto se stessi. Chi in unagrande città, chi in territori sperduti, chi nelchiuso di un monastero, sempre alla ricerca diqualcosa che dia un senso all’esistenzaterrena. Sì, perché non si riesce a stare tra ipiù poveri dei poveri, se prima non si sasostare a lungo in preghiera in compagnia diColui che dà la vita.Don Oreste Benzi direbbe, “per stare in piedioccorre stare in ginocchio”. Una regolad’oro per tutti. (899)

    apprende e sitrova nellepagine di untesto che meritadi essere letto.Tutte le storie, al

    femminile o almaschile, sonoaccomunate dauna santainquietudine, daldesiderio dimettersi aservizio di Dioattraverso ilprossimo che siincontra o si va atrovare neiluoghi piùsperduti edifficili della

    terra. Prossimo che si può incontrare ancheaccanto a noi, dove non si vede chi tende la mano,come succede ormai spesso nelle nostre città.Non si tratta, per tutti, di scelte dettate dalla buona

     Villaggio globaledi Ernesto Diaco

    LA CIVETTA 

    NON CINGUETTA?

    Si può fare filoso-fia sui social net-

     work? È ladomanda che si èposto Adriano Fa-bris, docente di fi-losofia moraleall’Università diPisa e direttoredel Centro interdisciplinare di ricerchesulla comunicazione. Viviamo nell’epocadelle nuove tecnologie – si è detto il pro-fessore – e di fronte a questi cambiamentil’indagine filosofica non può restare in-differente e continuare a usare solamentele modalità, verbali o scritte, del passato.Sono davvero lontani i tempi in cui Pla-tone insegnava che i principi fondamen-tali non possano essere trasmessi periscritto, ma esclusivamente nell’oralitàdialettica dell’incontro faccia a faccia.Così Fabris per un mese ha pubblicato

    sul proprio profilo Twitter un pensiero algiorno, comprimendo nei 140 carattericonsentiti dal social network una breveriflessione filosofica sulla vita e, qualchevolta, anche sulla cronaca. L’esperimentomirava a generare ulteriore pensiero, aproseguire il discorso dando vita a con-versazioni condivise. Come attesta an-cora Platone, la filosofia vive nel dialogo eben si addice ad essa la costruzione di unflusso, una scrittura collettiva che con-duca oltre la provocazione iniziale.Se queste erano le premesse, qual è statoil risultato? Lo rivela lo stesso professorenell’agile volumetto “Il tempo esploso”(edizioni Edb): “La sfida era dunque que-sta. Ma non l’ho vinta. Almeno per ora.Ha prevalso nei followers una fruizionepassiva di ciò che, attraverso Twitter, ve-niva proposto”. I cinguettii filosofici, in-somma, sono stati letti e magari anche

    rilanciati, ma raramente hanno generatoulteriori tweet sul tema, ospitando nuovipunti di vista e la prosecuzione del di-scorso. “Sono stati considerati – spiegaancora il docente – nell’ottica della so-cietà dello spettacolo… quasi fossero soloqualcosa di mio e non uno spunto di ri-flessione condivisa”.Il social network, almeno questa volta, siè così rivelato ben poco “sociale”. Fabrisperò non si dà per vinto e promette di ri-provarci. “In parte si è trattato di un’occa-sione persa – confida – . Poco male, forse.Magari, come qualcuno ha detto, Twitternon è adatto a questo tipo di operazione.Io non lo credo. Credo invece che non cisia ancora l’abitudine a costruire un di-scorso comune. Si ritiene ancora che laricerca filosofica debba svolgersi nellapropria ‘cameretta ben riscaldata’, come

    diceva Cartesio”. Ma non è così, concludeFabris: “Senza la compartecipazione ilpensiero resta solamente un messaggiomesso in bottiglia e lasciato a galleg-giare”. Servirà forse più tempo, ma anchela civetta – che della filosofia è il simbolo– potrà iniziare a cinguettare.

    edere tanti giovani intrisi diodio, agire violentemente finoad uccidere, morire o essere

    uccisi è triste. Condanniamo con fermezzaquesti atti. La sola risposta che ci puòessere è quella del dialogo e dellaconoscenza e queste devono venire daibanchi di scuola. Sono valori che devonoessere insegnati sin da piccoli. Nonpossiamo lasciare che i giovani si prendanoa coltellate. Dobbiamo insegnare loroprincipi di vita e non di morte. Iprogrammi scolastici non devono favorirel’odio e l’oppressione". Le scene di mortedi questi giorni a Gerusalemme e inCisgiordania, che hanno visto protagonistigiovani palestinesi aggredire e ucciderefamiglie di ebrei e essere a loro volta colpitidalle forze israeliane riporta in primo

    piano il ruolo delle scuole. "È facile - spiegapadre Abdel Masih Fahim, segretariogenerale per le scuole cattoliche dellaCustodia di Terra Santa, una vita interaspesa nell’insegnamento - vedere come sinda piccoli, tra i banchi di scuola, si diventaattori del conflitto in corso. Gli studentivivono sulla propria pelle la retorica chefuoriesce dai libri di storia nei quali lanarrativa dell’altro, israeliano o palestineseche sia, vive della contrapposizione, deltema del nemico, dell’incarnazionedell’oppressione, dell’insicurezza e delpericolo dietro ogni angolo. I bambinicrescono con identità incompatibili". A generarle sono le interpretazioni oppostedi date, di storie, di eventi, di terre contesedai confini invisibili o forse meglio direinesistenti, tutto messo per iscritto, nero subianco, nei libri di scuola. Così facendo si

    distrugge il futuro e si segna ancora di piùla distanza tra visioni diverse.

    L’altro come nemico: questa è l’immagineche israeliani e palestinesi restituiscono gliuni degli altri secondo i testi scolastici.

    Una visione confermata da diversi studicondotti negli ultimi anni da diversiesperti. Uno di questi, promosso nel 2013dal Consiglio delle Istituzioni Religiose diTerra Santa (che rappresenta cristiani,musulmani e ebrei), ha visto gli autori,tutti di diversa provenienza, convenire chei libri israeliani e quelli palestinesi (nesono stati presi in esame 640, 492israeliani e 148 palestinesi), mancano di"informazioni sulla religione, la cultura,l’economia e altre attività quotidiane",quando queste non sono addiritturaignorate. Un modo "per negare la legittimapresenza dell’altro". Conclusioni chehanno ricevuto critiche sia da parteisraeliana sia palestinese. "I programmiscolastici non favoriscono lacomprensione e la pace tra i due popoli -

    conferma padre Fahim - i rispettivi idealivengono contrapposti e gli studenticrescono sui banchi di scuola con unanarrativa violenta e di opposizione. Lovediamo nello studio della storia, dellageografia, dell’arte, dell’educazionecivica". L’esempio portato dal francescanoè lo scoglio di Gerusalemme: "La cittàsanta - dice - è considerata da entrambe leparti come propria capitale. Inoltre iconfini dei due Paesi non esistono, non cisono. Si insegna che esiste una sola terra eun solo popolo che la abita. I palestinesiritengono che tutta la terra appartengaloro e lo stesso credono gli israeliani".Difficile pensare ad un futuro di pace "se sicresce così. La pace non viene considerata.Dalle due parti non sembrano arrivaremessaggi di comprensione e soprattutto didialogo". Cambiare i programmi appare

    questione insormontabile come ancheampliare i corsi di studio, introducendo,come ha fatto da qualche tempo l’Agenziadelle Nazioni Unite per i rifugiatipalestinesi (Unrwa) lo studio dellaDichiarazione universale dei diritti umani.

    E tra l’incudine e il martello ci sono lescuole cristiane che nel loro piccolocercano di veicolare messaggi di tolleranzae di convivenza giusta e pacifica. "Sono 36anni che lavoro nel mondo della scuola eho sempre cercato di favorire la nascita digruppi di israeliani e palestinesi, ebrei,cristiani e musulmani, capaci diconfrontarsi e parlare fuori dai luoghicomuni e dagli stereotipi, ma siamo pochi.Purtroppo - riconosce il segretariogenerale per le scuole cattoliche dellaCustodia di Terra Santa - non riusciamo aincidere nelle due società comevorremmo. Nonostante le difficoltàandiamo avanti lo stesso. Nelle nostrescuole, siano esse in Israele che inPalestina, seguiamo i programmi dei

    rispettivi Ministeri. I libri di testo -ribadisce - rappresentano le diverseposizioni dei due Paesi in lotta da decenni. Anche se siamo una minoranza, nellenostre scuole cristiane cerchiamo di farpassare il messaggio che la convivenza, lagiustizia, il rispetto e la conoscenzareciproca sono possibili". E poco importase la studio della storia del Cristianesimosia penalizzato nelle scuole palestinesi eisraeliane, dove, aggiunge il religioso, "nonpossiamo parlare di etica cristiana,spiegare che cosa è il Cristianesimo, cosa èla Chiesa e il significato della nostrapresenza qui". Ma qualcuno ora sembra sene stia accorgendo, stando al sostegno chele scuole cristiane in Israele (ben 47 per33mila studenti) hanno ricevutodall’opinione pubblica israeliana epalestinese in occasione di uno sciopero

    proclamato per denunciare il tagliomassiccio dei contributi statali impostonegli ultimi due anni da parte di Israele erevocato dopo un accordo con il Ministerodell’educazione.

    Daniele Rocchi

    V“

    Israelianie palestinesigià “nemici” dai banchi di scuola

    Padre Abdel Masih Fahim, segretario generaleper le scuole cattoliche della Custodia di Terra Santa:“Gli studenti vivono sulla propria pelle la retoricache fuoriesce dai libri di storia nei quali la narrativadell'altro, israeliano o palestinese che sia,

    vive della contrapposizione, del tema del nemico,dell'insicurezza e del pericolo”.Occorrerebbe cambiare i programmi scolastici

    E s c a l a t i o n  d i  v i o l e n z e 

    GERUSALEMME, PALESTINESI BARRICATI DURANTE SCONTRICON SOLDATI ISRAELIANI PER PROTESTA CONTRO AGGRESSIONEISRAELIANA SUI PALESTINESI (FOTO AFP/SIR)

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    Giovedì 8 ottobre 201512   Cesena

    Un sorvegliato speciale

    Tutti i numeri dell’eternitamianto è fuorilegge dapiù di vent’anni ormai,eppure è ancora moltodiffuso. Altamente

    cancerogeno, diventa pericolosose sbriciolato, danneggiato orimosso in modo improprio. Perquesto è ancora presente in moltiluoghi, sia pure da sorvegliatospeciale. A vigilare sullo smaltimento dell’amianto e suipericoli connessi è l’Azienda Usl, che di recente hapubblicato un report sul territorio cesenateaggiornato al 2014. I dati non sono incoraggianti: lo

    scorso anno sono calate sia le bonifiche (460pratiche, meno 15 per cento) che il materialesmaltito (1093 tonnellate), con i conferimenti indiscarica (meno 38 per cento sul 2013) tornatiquasi ai livelli del 2009.Nella sola Cesena gli interventi di bonifica si sonopiù che dimezzati sull’anno precedente (409tonnellate smaltite, -52 per cento), mentre siregistrano decise diminuzioni anche negliinterventi in fascia collinare e montana (Sarsina,con 6,5 tonnellate, segna addirittura un -93 percento).Un calo determinato da un mix di fattori: la crisieconomica, il calo degli incentivi, il venir meno di

    ’L

    circostanze eccezionali (aseguito dei crolli dovuti alnevone 2012 lo smaltimentoaveva registrato un’impennata). Risulta in calo

    anche la dimensione media dei cantieri, dato che lamaggior parte delle bonifiche si è concentrata supiccoli insediamenti.Diverso il discorso sulla riviera, con Cesenaticoche, dopo aver segnato il passo per anni, registraun incremento delle bonifiche di oltre il 70 percento, grazie anche alle numerose ristrutturazionidi alberghi.Una buona notizia giunge anche dal settoredell’edilizia scolastica, dove è stato ormairaggiunto l’obiettivo di rimozione totale deipavimenti in vinil-amianto. Risulta più indietro,invece, la rimozione di questo materiale dallepavimentazioni delle case popolari Acer, anche se

    prosegue ad un ritmo costante di una decina di

    bonifiche l’anno.Non sembra avere fine, purtroppo, il fenomenodegli abbandoni in strada. Dopo anni di costantediminuzione, nel 2014 si è avuto un incremento aquota 30 (più 9), specie nei territori minori:Savignano ha registrato 6 abbandoni (+4), MercatoSaraceno 3 (più 3), mentre Cesena si mantienestabile a 10.Nel territorio di competenza dell’Ausl di Cesena èpresente da due anni un sito temporaneo distoccaggio dei materiali contenenti amianto incomune di Longiano, autorizzato ad accoglierequesto materiale per brevi periodi. Nel 2014 haaccolto 223,7 tonnellate di amianto.

    Contiene amianto che è cancerogeno

    Diventa pericoloso se vengonoinalate particelle liberatedella disgregazione del materialeNel 2014 le bonifiche sonodiminuite al pari del materialesmaltito

    Farà presto ritorno a ’casa’, nella chiesa dell’Osservanza, la sta-tua lignea della prima metà del XV secolo raffigurante l’Im-macolata Concezione. L’opera era stata prelevata dall’Ordinedei frati minori dell’Emilia Romagna (Provincia di Cristo Re)in occasione dello storico passaggio di testimone della par-rocchia alla Diocesi, avvenuto quasi tre anni fa. Ma, fin da su-bito, il vescovo Douglas e il parroco dell’Osservanza monsi-gnor Virgilio Guidi ne avevano chiesto la restituzione.La statua lignea, a mezzo busto e scolpita nella parte anterio-re, raffigurante ’La Vergine col Bambino’ ma da sempre cono-sciuta come ’L’Immacolata Concezione’, rappresenta infattiun pezzo di storia della venerazione popolare della città. Permotivi di sicurezza, dopo un lungo e delicato restauro, l’ope-

    ra era conservata in sagrestia e raramente esposta al pubbli-co."La statua non è di proprietà dell’Ordine francescano bensìdella chiesa: è un ex voto e oggetto di venerazione per quan-to, nel tempo, questo aspetto si sia un po’ arrugginito - spiegaMarino Mengozzi, direttore Ufficio diocesano per l’arte sacrae i beni culturali della Diocesi -. I frati, anche su sollecitazio-

    ne della Soprintendenza, si sono resi disponibili fin da subitoa restituirla.

     Abbiamo così preso l’occasione di questo episodio, un po’spiacevole, per ripensare a una sua collocazione in chiesa, alsicuro dai malintenzionati: sarà posizionata nell’ultima cap-pellina di sinistra verso l’altare maggiore all’interno di una te-ca blindata. L’opera dovrebbe fare ritorno a Cesena al più tar-di entro Natale".Informazioni storiche sulla statua si trovano nel volume ’La Ss.

     Annunziata l’Osservanza di Cesena’ di padre Bruno Monfar-dini, Giampiero Savini e Alberto Severi, pubblicato nel 1993nei Quaderni del Corriere Cesenate. "Fin quasi dalla fonda-zione della chiesa è stata oggetto di culto per tutta la comuni-

    tà cesenate, tanto che la municipalità fino al 1796 ogni anno,a dicembre-gennaio, offriva olio per la lampada che le ardevadavanti come scioglimento del voto fattole. Nel 1501 le fonti ele cronache locali affermano abbia liberato dalla peste Cese-na, la quale per questo aveva fatto il voto dell’olio e di una ta-voletta commemorativa posta un tempo nel chiostro".

    Francesca Siroli

    I frati l’avevano portata a Bologna. Sarà restituita alla parrocchia

    La statua tornerà all’Osservanza Messa per Salvi 

    Proprio nella sua amata scuola (all’Itt Blaise Pascal ),là dove ha speso la sua vita tra i “suoi” ragazzi, la

    scorsa settimana è stata celebrata la Messa in ricordodel professor Stefano Salvi, storico docente diReligione morto lo scorso gennaio. Ha celebrato donGiordano Amati alla presenza di studenti einsegnanti. (Bab)

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    Giovedì 8 ottobre 2015 13Cesena

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    SPOSI DA 65 ANNI 

    ELIGIO PISTOCCHI - PIA ABBONDANZA

    Un anniversario è l’occasione per celebrare iricordi di ieri, le gioie di oggi e le speranze didomani

    Per il vostro 65 anniversario di matrimoniocon tanto affetto dai vostri nipoti e pronipoti

    ❚❚ San Mauro in Valle

    La comunitàsi ritrovain parrocchiaE’ pronta al via la festa parrocchia-le a San Mauro in Valle. Dopo quel-la ricreativa di settembre la comu-nità si appresta a vivere una setti-mana di incontri e momenti spiri-tuali per celebrare la Madonna del-la Misericordia.

    Domenica 11 ottobre le Messe sa-ranno alle 8 e alle 11: durante que-st’ultima si terrà la presentazionedei cresimandi. Nella mattinata sisvolgerà la vendita delle torte per laraccolta di fondi da destinare all’ac-quisto dei materiali e dei libri per il

    catechismo. Dalunedì 12 a saba-to 17 ottobreogni mattina siterranno Rosarioe Messa a partire dalle 7.10. Tutte lesere fino a venerdì sarà celebrata la

    Messa alle 20. Venerdì 16 è in pro-gramma anche l’Adorazione euca-ristica. Si segnala lunedì 12 ottobre,dopo la Messa delle 20, l’incontrocon don Tarcisio Dallara che parle-rà della Confessione. Sabato 17 ot-tobre al pomeriggio ci saranno le

    confessioni e il catechismo e alle 18la Messa festiva.

    Domenica 18 ottobre festa dellaMadonna della Misericordia, dopole consuete Messe delle 8 e delle 11,sarà celebrata la Messa con l’unzio-ne degli ammalati e al termine siterrà un rinfresco.

    Barbara Baronio

    Martorano

    Festa parrocchialeComunità di Martorano in festa.Giovedì 8 ottobre alle 21 si terràl’incontro "Famiglia vivi l’Eucaristia"ricordando i coniugi Consilio Pistocchie Bruna Buratti. Venerdì 9 ottobre alle15 in chiesa ci sarà l’Adorazioneeucaristica vocazionale. Alla sera,dalle 20,30, processione con la statuadella Madonna partendo da via Urbinifino alla chiesa. Sabato 10 alle 21, nel

    teatrino parrocchiale, la compagniaDria l’arnaz de fium presenterà lacommerdia brillante "La banda dipensiunè".Domenica 11 ottobre alle 11 saràcelebrata la Messa solenne. Nelpomeriggio festa con musica dal vivocon il complessino Happy Band, standdei fiori e delle torte, lavoriartigianali, pesca. Il ricavato saràdevoluto alla diocesi di Makeni (SierraLeone) per formare infermieri controla malattia Ebola.

    a manifestazione di protestacontro la chiusura del parcheggiodi piazza della Libertà saràreplicata. E, nelle intenzioni degli

    organizzatori, sarà ancora più partecipatadi quella tenuta a metà settembre datoche, nel frattempo, il fronte del dissensosi è allargato con il coinvolgimento di altricomitati cittadini.La data scelta non è casuale: giovedì 8ottobre, giorno di riunione del Consigliocomunale. Questa volta però, a differenza

    L

    Piazza della LibertàReplica della protesta

    Giovedì 8 ottobre si terrà una manifestazione contro l’avvio dei lavori

    del mese scorso, è prevista una sessioneaperta proprio sui temi del centro storico(come richiesto da Pd, Libera Cesena eCesena siamo noi). L’auspicio è che ildibattito non degeneri come la voltascorsa, quando una indecorosa gazzarra,inscenata da un gruppetto dipartecipanti, costrinse il presidente delConsiglio comunale a dar l’ordine disgombrare l’aula.L’Amministrazione comunale, ad ognimodo, è intenzionata a tirare dritto sulla

    pedonalizzazione e riqualificazione dipiazza della Libertà. Un progetto di cui sidibatte nel concreto da una quindicinad’anni, anche se affonda le radici più in lànel tempo. Piazza della Libertà, infatti, è

    stata ricavata sul finire degli anni ’50 conla demolizione di parte del complessoepiscopale del ’400 che sorgeva alle spalledel duomo, dell’ex convento deicarmelitani (usato anche come palazzodelle Poste, da cui il soprannome dellapiazza) e di palazzo Mori-Venturelli (difronte alla fondazione Carisp). Una feritanel cuore del centro storico, uno dei tantiscempi commessi dalle amministrazionidell’epoca nel nome del "progresso"simboleggiato dalle auto.Con l’avvio dei lavori su piazza dellaLibertà, preceduti da indaginiarcheologiche, verranno meno 70 postiauto, più che compensatidall’abbondanza di posti liberi ai silosBarriera. Nei parcheggi meccanizzati,inoltre, dal primo settembre,parcheggiare costa 50 centesimi l’ora

    (due terzi in meno che in piazza), mentr