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“Pronto? Sono Bruno Giorgi, l’allenatore del Cosenza. Prima di lasciare la città ho chiama- to per salutare e ringraziare”. Con queste parole non richieste, né attese, si congedò da noi, chia- mando in redazione alla fine di un campio- nato a dir poco esal- tante. Sono passati oltre vent’anni da allora. Nei giorni scori, la no- tizia della prematura scomparsa di Bruno Giorgi ha colpito la cit- tà molto più di quello che si può credere. Non è stato neanche un anno a Cosenza, eppure ci ha accom- pagnato per mano fi- no a farci toccare il cielo con un dito. Rimarrà per sempre nel mi- to rossoblù. Con lui non andava bene nessuno degli stereo- tipi che certa tifoseria affibbia al malcapitato al- lenatore di turno. Disponibile con tutti, non fa- ceva comunella con nessuno in particolare; aperto finché basta, non si lasciava andare ad eccessi neanche nei pochi momenti convi- viali. Con lui non fun- zionava la battuta sul naso rosso come il vi- no, o altre più grevi. Il suo eloquio, poi, era tutto un programma. Non era un oratore, ma aveva il gusto di di- re le cose sempre con un giro di parole. Ne abusava al punto che, da allenatore della Fio- rentina e del Cagliari, la Gialappa’s faceva veri e propri tormen- toni con le sue intervi- ste. Il suo modo di tenere i rapporti umani era “di un’altra categoria”. E quanta umanità nel suo approccio all’uomo prima che al calciatore. Di Bergamini diceva: “è calciatore nella testa, pri- ma che nelle gambe”. Era un Signore per davvero. Nelle relazioni con la tifoseria e con la dirigenza, con la stampa e con i calciatori. Mai una parola di troppo, ma neanche vuoti che non fossero carichi di signi- ficato. Lo ricordo ancora dopo una bugiarda sconfit- ta a Udine, in un ritorno a casa a dir poco ro- cambolesco. Il maltempo ci costrinse a resta- re in Friuli, l’indomani non ebbe alcun proble- ma nell’ospitarci sul pullman rossoblù. Avrem- mo dovuto spostarci a Trieste per prendere un aereo, ma da Trieste passammo a Venezia, poi a Bologna, inseguendo una nebbia che sem- brava giocare d’anticipo. Il pullman-elastico, noleggiato per poche decine di chilometri, si allungò fino a Cosenza. Io scesi sulla bretella di Roma e lui mi regalò un sorriso complice. La ritrovai, quella complicità, negli spogliatoi del vecchio stadio di Bari – lo Stadio della Vit- toria – al termine di un incredibile trionfo da- vanti a quarantamila spettatori. Anno XXV n. 28 SETTIMANALE SPORTIVO Copia omaggio SABATO 2 OTTOBRE 2010 www.forzacosenza.it > CONTINUA A PAGINA 3 ADDIO ALLENATORE GENTILUOMO La fotografia in bianco e nero è quella utilizzata da Roby Baggio, sul suo sito, per dirgli addio. Giorgi lanciò il "Divin Codino" nel Vicenza quando aveva ancora 17 anni.

Forza Cosenza n.28

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Forza Cosenza settimanale sportivo Rosso Blu

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“Pronto? Sono Bruno Giorgi, l’allenatore delCosenza. Prima di lasciare la città ho chiama-to per salutare e ringraziare”. Con queste parole non richieste, né attese, sicongedò da noi, chia-mando in redazionealla fine di un campio-nato a dir poco esal-tante.Sono passati oltrevent’anni da allora.Nei giorni scori, la no-tizia della prematurascomparsa di BrunoGiorgi ha colpito la cit-tà molto più di quelloche si può credere.Non è stato neancheun anno a Cosenza,eppure ci ha accom-pagnato per mano fi-no a farci toccare ilcielo con un dito. Rimarrà per sempre nel mi-to rossoblù.Con lui non andava bene nessuno degli stereo-

tipi che certa tifoseria affibbia al malcapitato al-lenatore di turno. Disponibile con tutti, non fa-ceva comunella con nessuno in particolare;aperto finché basta, non si lasciava andare ad

eccessi neanche neipochi momenti convi-viali. Con lui non fun-zionava la battuta sulnaso rosso come il vi-no, o altre più grevi. Il suo eloquio, poi, eratutto un programma.Non era un oratore,ma aveva il gusto di di-re le cose sempre conun giro di parole. Neabusava al punto che,da allenatore della Fio-rentina e del Cagliari,la Gialappa’s facevaveri e propri tormen-toni con le sue intervi-

ste.Il suo modo di tenere i rapporti umani era “diun’altra categoria”. E quanta umanità nel suoapproccio all’uomo prima che al calciatore. DiBergamini diceva: “è calciatore nella testa, pri-ma che nelle gambe”. Era un Signore per davvero. Nelle relazioni conla tifoseria e con la dirigenza, con la stampa econ i calciatori. Mai una parola di troppo, maneanche vuoti che non fossero carichi di signi-ficato. Lo ricordo ancora dopo una bugiarda sconfit-ta a Udine, in un ritorno a casa a dir poco ro-cambolesco. Il maltempo ci costrinse a resta-re in Friuli, l’indomani non ebbe alcun proble-ma nell’ospitarci sul pullman rossoblù. Avrem-mo dovuto spostarci a Trieste per prendere unaereo, ma da Trieste passammo a Venezia, poia Bologna, inseguendo una nebbia che sem-brava giocare d’anticipo. Il pullman-elastico,noleggiato per poche decine di chilometri, siallungò fino a Cosenza. Io scesi sulla bretella diRoma e lui mi regalò un sorriso complice.La ritrovai, quella complicità, negli spogliatoidel vecchio stadio di Bari – lo Stadio della Vit-toria – al termine di un incredibile trionfo da-vanti a quarantamila spettatori.

Anno XXV n. 28SETTIMANALE SPORTIVO Copia omaggio

SABATO 2 OTTOBRE 2010

www.forzacosenza.it

> CONTINUA A PAGINA 3

ADDIO ALLENATORE GENTILUOMO

La fotografiain bianco e neroè quella utilizzatada Roby Baggio,sul suo sito,per dirgli addio.Giorgi lanciòil "Divin Codino"nel Vicenzaquando avevaancora 17 anni.

CENTRO S.I.P.I.C.Diagnostica Echo dopplerFotoringiovanimento del viso - Epilazione definitivaTrattamento inestetismi cutanei e fibrolipomatosidegli arti con elettroporazioneChirurgia laserVaricole - Varici - Nevi - Angiomi - Fibromi - TatuaggiTrattamento emorroidi col metodo Hal-Doppler

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1 LECCE - CATANIA2 BOLOGNA - SAMPDORIA3 CHIEVO - CAGLIARI4 FIORENTINA - PALERMO5 GENOA - BARI6 LAZIO - BRESCIA7 NAPOLI - ROMA8 PAGANESE - RAVENNA9 PISA - TARANTO

10 PERGOCREMA - SPAL11 SALERNITANA - SPEZIA12 BENEVENTO - TERNANA13 FOGGIA - VIAREGGIO14 INTER - JUVENTUS

RISULTATI

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RISULTATI

FINALI

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I N G E N E R A L E C A S A F U O R I

PARTITE RETI PARTITE RETI PARTITE RETI

PT G V N P F S MI V N P F S V N P F S

ATLETICO ROMA 15 5 5 0 0 8 0 +3 2 0 0 4 0 3 0 0 4 0

TARANTO 13 6 4 1 1 7 4 -1 4 0 0 7 3 0 1 1 0 1

FOGGIA 10 6 3 1 2 16 13 -1 0 1 1 6 7 3 0 1 10 6

LUCCHESE 10 6 3 1 2 10 7 -2 2 0 1 6 1 1 1 1 4 6

COSENZA 10 6 2 4 0 5 3 -1 1 2 0 2 1 1 2 0 3 2

VIRTUS LANCIANO 10 5 3 1 1 9 7 -1 3 0 0 7 3 0 1 1 2 4

BENEVENTO 10 6 3 1 2 6 7 -2 2 1 0 4 2 1 0 2 2 5

GELA 9 6 3 0 3 9 7 -3 3 0 0 7 2 0 0 3 2 5

NOCERINA 9 6 2 3 1 7 6 -2 2 1 0 5 2 0 2 1 2 4

FOLIGNO 8 6 2 2 2 10 8 -3 1 1 1 3 2 1 1 1 7 6

ANDRIA 8 6 2 2 2 7 7 -3 1 2 0 3 2 1 0 2 4 5

TERNANA 8 6 2 2 2 3 5 -3 2 1 0 3 0 0 1 2 0 5

JUVE STABIA 7 6 2 1 3 9 7 -4 1 0 2 5 4 1 1 1 4 3

VIAREGGIO 7 6 2 1 3 6 8 -4 2 0 1 5 3 0 1 2 1 5

PISA 4 6 0 4 2 3 6 -5 0 2 1 2 4 0 2 1 1 2

CAVESE 3 6 0 3 3 3 8 -6 0 2 1 2 5 0 1 2 1 3

SIRACUSA 3 6 1 0 5 2 9 -7 1 0 2 2 2 0 0 3 0 7

BARLETTA 1 6 0 1 5 3 11 -8 0 1 2 2 5 0 0 3 1 6

C L A S S I F I C A1^ DIVISIONEG I R O N E B

SERIE B PLAYOFF PLAYOUT 2^ DIVISIONE

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ANDRIA - FOLIGNO 2-1 ATLETICO ROMA - VIRTUS LANCIANO RINV.COSENZA - PISA 0-0

GELA - LUCCHESE 3-0JUVE STABIA - FOGGIA 0-2SIRACUSA - NOCERINA 2-0TARANTO - CAVESE 1-0TERNANA - BARLETTA 2-0VIAREGGIO - BENEVENTO 1-2

Solo la Lega Pro fer-ma la capolista Atleti-co Roma; la gara pre-vista per sabato 25 allostadio “Francesca Gianni”,causa l’indisponibilità del “Flami-nio”, doveva essere disputata a porte chiu-se, come da disposizioni delle autorità. LaLega ha ritenuto che la partita non potevaessere giocata in assenza totale di pubbli-co, ed ha deciso per il rinvio. Il secondogradino è occupato, dopo sei giornate, dalTaranto che in casa non conosce ostacolie, nel posticipo serale, batte la Cavese con

una rete di Ciotola. Alle spalle deidelfini un nutrito gruppo a dieci

punti. Il Foggia ottiene a Castellam-mare di Stabia la terza vittoria in quat-

tro partite esterne: i soliti Sau, capocan-noniere con sei reti, ed Insigne regalano aZeman tre punti importanti. Il Beneventoespugna lo stadio “Dei Pini” di Viareggiograzie ad un’autorete di Massoni e ad unarete di Clemente. Per i bianconeri avevapareggiato Marolda, al suo terzo centrostagionale. Il Cosenza non va oltre lo 0-0al “San Vito” contro il Pisa; per la squadrasilana è il quarto pareggio stagionale, il ter-

zo per 0-0. Seconda sconfitta consecutivaper la Lucchese di Favarin, che a Gela su-bisce un netto 3-0. La squadra siciliana,con le reti di Stamilla, Franciel su rigore eBigazzi, al “Vincenzo Presti” non conosceostacoli: terza vittoria consecutiva. Tempiduri per il Barletta di Sciannimanico, scon-fitto per la quinta volta in questo inizio distagione; a Terni cade sotto i colpi di TozziBorsoi e Lacheheb e adesso è fanalino dicoda con un solo punto. Prima vittoria peril Siracusa del nuovo tecnico Ugolotti: al“Nicola De Simone” Mancino e De Ange-lis regalano i primi tre punti ai propri tifosi,

e lasciano l’ultimo posto in classifica. LaNocerina era convinta di ottenere una vit-toria ed invece deve raccogliere i cocci.L’Andria batte il Foligno tra le mura amichecon le reti di Berretti e Lacarra. Inutile lamarcatura di Sciaudone a venti minuti daltermine. Sedici le reti realizzate, una in piùrispetto alla seconda giornata. Pisa, Cave-se e Barletta non hanno ancora ottenutouna vittoria, mentre Siracusa, Gela e Atle-tico Roma non conoscono il segno X. Uni-che due squadre imbattute sono il Cosen-za e l’Atletico Roma.

Ernesto Pescatore

IL PUNTO AL CAMPIONATO

BARLETTA - COSENZA

BENEVENTO - TERNANA CAVESE - SIRACUSA FOGGIA - VIAREGGIO FOLIGNO - GELA LUCCHESE - ATLETICO ROMA NOCERINA - ANDRIA PISA - TARANTO VIRTUS LANCIANO - JUVE STABIA

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ANDRIA - VIRTUS LANCIANO ATLETICO ROMA - NOCERINA COSENZA - BENEVENTO

GELA - FOGGIA JUVE STABIA - VIAREGGIO PISA - CAVESE SIRACUSA - BARLETTA TARANTO - LUCCHESE TERNANA - FOLIGNO

Sembravamo un agnello da sacrifica-re sull’altare di un Bari stratosferico,invece rifilammo una tripletta ai gallet-ti, al termine della più bella partita cheio abbia mai visto giocare al Cosenzain tutta la mia vita.Per anni ho usato la radiocronaca diquella partita per fare training autoge-no. Nel tentativo, fortunatamente riu-scito, di seguire il ritmo della gara, co-minciai a correre con la voce al primominuto e riuscii a respirare solo dopoil fischio finale. Fu come una lunghis-sima apnea, che mi toglie il fiato an-che solo al ricordo. Quando incrociaiil suo sguardo, in quello spogliatoio, fubellissimo condividerne la gioia inte-riore.E all’allenatore Giorgi la serie B anda-va davvero strettissima. Lo capimmosubito, da quando vedemmo la squa-dra giocare contro la Juventus di RuiBarros. Appena arrivato voleva gioca-re a zona, ma non ci mise molto a ca-pire che i giocatori a sua disposizioneavrebbero dato il meglio giocando inmodo tradizionale. La squadra diede tanto spettacolo,però, e non solo al San Vito. Alla finedel campionato il Cosenza vinse 17partite su 38, di cui 6 in trasferta. Seci fosse stata già all’epoca la regoladei 3 punti per vittoria, il Cosenza sisarebbe classificato al terzo posto,con tre punti di vantaggio sull’Udine-se. Invece quell’anno l’innovazione fuun’altra: la classifica avulsa. Sulla ba-se delle regole di quel campionato,non solo arrivammo quarti, insieme al-la Cremonese e alla Reggina, ma fum-mo anche esclusi dagli spareggi (cheerano stati giocati fino all’anno prima)

a vantaggio di grigio rossi e amaran-to che, con i 3 punti per vittoria sareb-bero arrivati abbondantemente quin-ti.Nonostante ciò, sono in molti a ricor-dare il palo con cui Claudio Lombar-do sfiorò la vittoria in casa control’Udinese di Sonetti. Se quel palloneavesse gonfiato la rete, probabilmen-te, la serie A non sarebbe rimasta unachimera.Per lui, invece, Cosenza divenne untrampolino. Andò prima a Firenze, poia Bergamo, Genova, quindi a Cagliari,dove chiuse la carriera togliendosi lasoddisfazione di mostrare a Trapatto-ni quale fosse la differenza tra l’obiet-tivo-scudetto e l’obiettivo-salvezza.Problemi familiari, si disse, lo portaro-no lontano dal calcio. Di certo avevachiuso le porte alla sfera di cuoio. Enon volle aprirle neanche quando locercai di nuovo, nel 1999, per pre-miarlo in occasione dell’85° anniver-sario rossoblù. Mi trattenne a lungo altelefono, parlando del Cosenza e deicosentini. Poi, per non mancare al-l’evento, ci fece avere il suo affetto tra-mite poche parole spedite con un te-legramma.Aveva gli occhi azzurri come il cielo inun pomeriggio d’agosto, una posturada eroe greco, un portamento da lordinglese. In campo aveva l’audacia diuno sceriffo in una città del Far West.Ci siamo sentiti orfani di Giorgi già nel-l’autunno dell’89. Oggi, che ci ha pre-maturamente salutato, non possiamoche alzare gli occhi e rendergli onoreper la dignità con cui ha vissuto. CiaoMister, STTL, ti sia lieve la terra.

Federico Bria

SABATO 2 OTTOBRE 2010 3N E W S

Direttore ResponsabileFEDERICO BRIA

Direzione, Redazione e amministrazione:Via G. Barrio (pal. Filice) COSENZA

Tel. 0984.462190

www.forzacosenza.it

Reg. Trib. Cosenza n. 434/1986

Foto e statistiche: Ernesto Pescatore

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di MARIO TOCCIVia De Cardona, 18-20-32/ATel. 0984.394140 - COSENZA

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CLASSIFICA MARCATORICOSÌ DOMENICA SCORSA GIUDICE SPORTIVO

Comunicato Ufficiale n. 31/div del 28 settembre 2010Lega Italiana Calcio Professionistico

Gare del 26-27 settembre 2010Sesta giornata d’andata

Il Giudice Sportivo Not. Pasquale Marino, assistito dal Rappre-sentante dell'A.I.A. Sig. Roberto Calabassi, nella seduta del 27- 28 Settembre 2010 ha adottato le deliberazioni che di se-guito integralmente si riportano: 1a divisione - girone B:Società: ammenda di € 9.000,00 al Taranto perché proprisostenitori introducevano e accendevano nel proprio settorenumerosi fumogeni che venivano lanciati nel recinto e nel ter-reno di gioco, pregiudicando la visibilità, nonché facevanoesplodere alcuni petardi di notevole potenza; gli stessi, piùvolte durante la gara, intonavano cori offensivi ed esponeva-no uno striscione contenente frasi ingiuriose, il tutto nei con-fronti del ministro degli interni; per indebita presenza neglispogliatoi, nell’intervallo della gara, di persone non identifica-te, ma riconducibili alla società, le quali stazionavano nel me-desimo luogo anche al termine della gara e a seguito dell’in-vito dell’arbitro ad allontanarsi rivolgevano al medesimo frasiingiuriose e minacciose; € 1.000,00 all’Andria Bat perchépersona non identificata, ma riconducibile alla società, si intro-duceva indebitamente nel recinto di gioco e prendeva postosulla panchina.Calciatori espulsi: squalifica per due gare effettive a Marot-ta Alessandro (Lucchese), per atto di violenza verso un av-versario con il pallone non a distanza di gioco. Squalifica peruna gara effettiva per doppia ammonizione a Pomante Mar-co (Nocerina), entrambe per condotta scorretta verso un av-versario.Calciatori non espulsi: squalifica per una gara effettiva perrecidività in ammonizione (IV infr.) a Favasuli Francesco (Pisa).

6ª Giornata - Domenica 26 settembre 2010 – ore 15:00Cosenza – Stadio comunale “San Vito”

COSENZA 0PISA 0

COSENZA: Petrocco, Musca, Di Bari, Raimondi, De Rose, Gia-comini, Roselli, Coletti (56' Fanucci), Essabr (82' Gagliardi),Daud (56' Biancolino), Mazzeo. A disposizione: De Luca, Wa-gner, Scarnato, Olivieri. All. P. Stringara.PISA: Lanni, Ton, Gimmelli, Obodo, Calori, Bizzotto, Tabbiani (80'Anania), Passiglia, Mosciaro (82' Miani), Carparelli, Favasuli. A di-sposizione: Adornato, Cossu, Ilari, Scampini, Saline. All. S. Cuo-ghi.ARBITRO: Abbattista Eugenio di Molfetta (BA).ASSISTENTI: Di Lascio Paolo di Salerno e Fiorito Valentino di Sa-lerno.NOTE: giornata nuvolosa, con qualche sprazzo di sole e di piog-gia. Terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori 3.500 circa,di cui una ventina di tifosi del Pisa con la tessera del tifoso, siste-mati nel settore ospiti della curva nord. Assenti gli ultras in curvasud, per protesta sia contro la tessera del tifoso e sia contro ladiffida di un loro compagno. Paganti 3.293 per un incasso di30.705 euro. Abbonati 180. Cosenza con la classica maglia ros-sa davanti e blu dietro; Pisa in maglia bianca con una fascia oriz-zontale nerazzurra sul petto. Ammoniti: 23' De Rose e Favasuli,62' Tabbiani, 73' Roselli, 75' Musca, 78' Passiglia. Al 19' De Ro-se ha colpito la traversa. Assenti nel Pisa Amoroso, Pugliesi, Rec-colani, Perez e Wellington infortunati; Audel, Gagliardi e Ceroneper scelta tecnica. Cosenza privo di Degano e Matteini squalifi-cati; Bernardi, Adriano e Stefano Fiore, Chianello e Ungaro infor-tunati; Martucci e Galeano per scelta tecnica. Ex della partitaRaimondi, Degano e Musca, nonché Manolo Mosciaro, che haindossato la maglia dell’AS Cosenza nella stagione 2004-05.Calci d’angolo 12-6 per il Pisa. Tempo recuperato: p.t. 1'; s.t. 3'.

6 reti Sau (Foggia);4 reti Ciofani (Atletico Roma) e Corona (2) (Juve Stabia);3 reti Pintori (Benevento), Ciano C. (1) (Cavese), Insigne

(Foggia), Giacomelli (Foligno), Biggi e Marotta (Luc-chese), Marolda (Viareggio), Di Cecco (Virtus Lancia-no);

2 reti Berretti (Andria Bat), Bal-zano (Atletico Roma), La-ribi e Romagnoli (Foggia),Sciaudone e Falcinelli (Fo-ligno), Raimondi A. (JuveStabia), D’Anna (Gela), Ca-staldo e Galizia (1) (Noce-rina), Rantier e Innocenti(Taranto), Tozzi Borsoi (1)(Ternana), Longobardi(Viareggio), Turchi (VirtusLanciano);

1 rete Lacarra, Doumbia, Nuli-cek, Paolucci e Sibilano (Andria Bat), Caputo e Fran-chini (Atletico Roma), Margiotta (1), Caccavallo e In-fantino (Barletta), Clemente ed Evacuo (1) (Bene-vento), Mazzeo (1), Bernardi e Fiore S. (1) (Cosenza),Kone, Tomi, Varga (Foggia), Cavagna, Coresi e Fon-di (Foligno), Cruciani, Giardina, Stamilla, Franciel (1),Bigazzi, Piva e Cunzi (1) (Gela), Albadoro e Valtulina(Juve Stabia), Bertoli, Piccinni, Pezzi e Grassi (1) (Luc-chese), Cavallaro, Catania e Di Maio (Nocerina), Mo-sciaro (1), Gimmelli e Carparelli (Pisa), Mancino e DeAngelis (Siracusa), Ciotola, Di Deo e Russo (Taran-to), Lacheheb (Ternana), D’Antoni (Viareggio), Impro-ta (1) Antonioli, Mammarella e Zeytulaev (Virtus Lan-ciano).

> SEGUE DALLA PRIMA

ADDIOALLENATORE GENTILUOMO

Manolo Mosciaro,attaccante Pisa

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SABATO 2 OTTOBRE 20104B A R L E T T A v s C O S E N Z A / 1

L’ORGANICO DEL BARLETTA

1 Agnelli Christian Antonio D2 Anselmi Fabrizio D3 Baraldo Stefano D4 Bellomo Nicola C5 Caccavallo Giuseppe C6 Caggianelli Gianfranco A7 Carbonaro Paolo A8 D’Allocco Antonio C9 Di Masi Giuseppe P10 Dossena Renato P11 Guerri Simone C12 Infantino Saveriano A13 Lanotte Alessio C14 Lorusso Benedetto D15 Lucioni Fabio D16 Margiotta Massimo A17 Masiero Mattia D18 Menicozzo Michele C19 Perico Simone D20 Picone Andrea Luca A21 Rajcic Ivan C22 Shiba Henry C23 Simoncelli Daniele A24 Tesoniero Andrea PAll. Sciannimanico Arcangelo

In campionatoPartite disputate 25

Vittorie Cosenza 4

Pareggi 11

Sconfitte 10

Reti fatte 20

Reti subite 32

In Coppa ItaliaPartite disputate 1

Vittorie Cosenza 1

Pareggi 0

Sconfitte 0

Reti fatte 3

Reti subite 0

Prima partita disputata24.01.1943

Barletta-Cosenza 0-4

Ultimo pareggio17.09.1989

Barletta-Cosenza 1-1

Ultima vittoria11.01.2009

Barletta-Cosenza 1-2

Ultima sconfitta05.03.1989

Barletta-Cosenza 2-0

N. Cognome Nome Ruolo

L’ULTIMA DEL BARLETTA

Sesta giornata, domenica 26 settembreTerni, Stadio comunale “Libero Liberati”

TERNANA 2BARLETTA 0

TERNANA (4-4-2): Visi 7; Bizzarri 5,5 Borghetti 6 Giubilato 6,5 Imburgia 6; No-lè 6,5 D’Antoni 5,5 (38' Fusciello 5) Arrigoni 6,5 Vailatti 5,5 (46' Lacheheb 6,5);Tozzi Borsoi 6,5 (72' Noviello sv) Balistreri 5. A disposizione: Cunzi, Procida, Ca-millini, Alessandro. All.: R. Gobbo.BARLETTA (4-3-1-2): Dossena 5,5; Masiero 5,5 (80' Baraldo sv) Anselmi 5,5Lucioni 6 Perico 5,5 Menicozzo 5 Agnelli 6 Rajcic 6 (68' Simoncelli 5); Bello-mo 6,5; Margiotta 6 Caccavallo 5,5 (60' Infantino 5,5). A disposizione: Teso-niero, Guerri, D’Allocco, Lanotte. All.: A. Sciannimanico.ARBITRO: Di Paolo di Avezzano.ASSISTENTI: Pentangelo di Nocera Inferiore e Falanga di Torre del Greco.MARCATORI: 50' Tozzi Borsoi, 83' Lacheheb.NOTE: spettatori 1.500 circa; incasso non comunicato. Ammoniti: Lucioni (B),Masiero (B), Menicozzo (B), Simoncelli (B), Giubilato (T). Calci d’angolo 7-4 perla Ternana. Tempo recuperato: p.t. 1'; s.t. 3'.

IL CAMMINO DEL BARLETTA

Prima giornata – 22 agostoLucchese - Barletta 2 - 0

2' Marotta - 79' Piccinni Seconda giornata – 29 agostoBarletta - Pisa 1 - 1

44' Infantino (B) - 86' Carparelli (P)Terza giornata – 5 settembreBarletta - Juve Stabia0 - 2

19' Tesoniero (aut) - 53' Corona (rig.)Quarta giornata – 12 settembreNocerina - Barletta 2 - 1

11' Cavallaro (N) - 13' Catania (N) - 83' Caccavallo (B)Quinta giornata – 19 settembreBarletta - Foggia 1 - 2

45' Sau (F) - 52' Insigne (F) - 59' Margiotta (B)Sesta giornata – 26 settembreTernana – Barletta 2 – 0

50' Tozzi Borsoi, 83' Lacheheb

I PRECEDENTI A BARLETTA

QUATTRO VITTORIEIN VENTICINQUE INCONTRI

ESSABR“È TUTTA UNA QUESTIONE MENTALE”"C'è da lavorare. Non devono mancare rabbia e determina-zione, altrimenti rischi di perdere punti e non possiamopermettercelo". Sono queste le parole di Oussama Essabrper cercare di spronare una squadra che ha qualità ine-spresse e che, per l’ennesima volta, è stata costretta a di-videre un punticino con gli avversari. Il Cosenza anche do-menica scorsa, dopo un primo tempo incoraggiante, non èriuscito a piazzare la zampata vincente. "Siamo rammarica-ti perché dovevamo mostrare più grinta ed esprimere almeglio il nostro calcio. Purtroppo non è andata così ed èmancato lo spirito messo in mostra nella recente prestazio-ne a Lucca". Neanche Essabr vuole sentire parlare di pro-blemi legati al modulo o alle scelte del tecnico. "Non biso-gna parlare di errori tattici perché questa squadra deve so-lo migliorare nella mentalità. In futuro non dovranno maimancarci le motivazioni e solo con il lavoro riusciremo a tro-vare forza ed equilibrio". Nonostante il pareggio intanto, ilCosenza è ancora secondo in classifica. Essabr crede chesia arrivato il momento di iniziare a correre. "E' un campio-nato molto difficile e sapevamo che avrebbe nascosto tan-te insidie. E' vero che l'Atletico Roma vola ma è altrettantoincoraggiante vedersi li in classifica a lottare per i primi po-

sti perché questo ci invoglia a far me-glio. Io sono ottimista di natura ma cre-do che tutti debbano stare tranquilliperché abbiamo qualità e mezzi per di-re la nostra e, superate queste difficol-tà iniziali, riusciremo ad esprimere tut-to il nostro potenziale".NUMERI Il torneo di Prima Divisione èentrato nel vivo e soltanto la capolistaAtletico Roma e il Cosenza possono

vantarsi di non aver mai perso in campionato. Ma se per icapitolini, che hanno una gara in meno, non c'è traccia nem-meno di un pareggio, i rossoblu sono assieme al Pisa il so-dalizio che ha pareggiato più volte: 4. Già detto delle 5 vit-torie del team di Incocciati, il rovescio della medaglia dice0 successi per Cavese, Pisa e Barletta, rispettivamente ul-timo e prossimo avversario di Stringara. I pugliesi hannoanche un altro primato negativo: in 5 occasioni sono an-dati al tappeto così come il Siracusa di Vincenzo Cosa. Il Ta-ranto quando gioca allo Jacovone non lascia nulla agli av-versari: 4 affermazioni in altrettanti incontri gli sono valsigrazie anche al pareggio del San Vito la seconda piazzadella classifica. Lontano dalle mura amiche il discorso cam-bia e ed entra in gioco il Foggia. Come l'Atletico Roma, hasbancato 3 volte i fortini avversari dimostrando che per Ze-man non esiste il fattore campo. A proposito dei ragazzi ter-ribili del boemo, il suo calcio è sempre spettacolare e in Pu-glia sta scrivendo una nuova favola facendo sognare i tifo-si a suon di gol. Sau è il capocannoniere del torneo con 6centri (una media di 1 gol a partita), ma i rossoneri hannosegnato già in 16 occasioni ed hanno il miglior attacco di tut-to il professionismo italiano. Alle loro spalle ci sono Lucche-se e Foligno con 10, mentre il Cosenza ha fatto esultare isuoi tifosi solo in 5 occasioni. La difesa? Beh, quella delFoggia, come era nelle aspettative, traballa e risulta la piùperforata con 13 reti incassate. La migliore è quella della ca-polista che non ha mai raccolto la palla in fondo al sacco,ma a seguire ci sono Raimondi e soci: soltanto 3 gol subi-ti. In ultimo, uno sguardo alla media inglese. Nel girone Bci sono tutti segni negativi, tranne per la prima piazza: +3.I lupi presentano un -1, ma vincendo a Barletta il segno me-no diventerebbe positivo... in tutti i sensi.

Gianpaolo D’Elia

L’ATTACCANTEANALIZZAIL MOMENTODEI SILANIE AMMETTE:“NON È UNAQUESTIONETATTICA”

DI ERNESTO PESCATORE

SABATO 2 OTTOBRE 2010 5B A R L E T T A v s C O S E N Z A / 2

Stadio "Cosimo Puttilli" - BarlettaDomenica 3 ottobre - ore 15,00BARLETTA COSENZA

1234567891011

DOSSENA GALEOTO

© ANSELMILUCIONI PERICO

MENICOZZOAGNELLI RAJCIC

BELLOMO MARGIOTTA

CACCAVALLO

ALLENATORESCIANNIMANICO STRINGARA

PETROCCOMUSCAMAGGIOLINIDE ROSE ©RAIMONDIDI BARIROSELLICOLETTIBIANCOLINODEGANOMAZZEO

IL COSENZA A BARLETTARITROVA DEGANO

Ultimi in classifica ma temibili. Il calcio si sa, è strano. E allo-ra è facile pensare che per il Cosenza di Stringara quella diBarletta possa essere una passeggiata. Sbagliato soprattuttodopo quanto accaduto in settimana in Puglia. Allenatore in di-scussione con Torricelli che sta col fiato sul collo di uno Scian-nimanico che sa bene che, contro il Cosenza, si gioca il fu-turo sulla panchina biancorossa. In tutto ciò la dirigenza pu-gliese ha deciso di fare un altro sforzo mettendo sotto con-tratto Galeoto, ex Crotone, che metterà di sicuro l’esperien-za al servizio della squadra. Ragion per cui il Cosenza dovràscendere in campo con la stessa concentrazione di Lucca.Stringara ritroverà Degano dopo il turno di squalifica. Possi-bile l’utilizzo dal primo minuto di Biancolino. Per Fiore possi-bile un nuovo forfait anche se il capitano sta recuperando avista d’occhio.

STRINGARA TUONA:“FUORI GLI ATTRIBUTI”

Il tecnico fa mea culpa: “Questa squadrapuò e deve migliorare”

Non ha ancora smaltito la rabbia per la prestazione nonproprio convincente di domenica Paolo Stringara che haespresso le sue impressioni nella lunga conferenza stam-pa del martedì. Il tecnico chiede grinta e vigore ai suoima invita tutti alla calma. “Mi sento responsabile per lospettacolo visto, domenica scorsa al San Vito, contro lasquadra di Cuoghi. Sono abituato ad assumermi le re-sponsabilità per le brutte prestazioni e ribadisco chequando la squadra non gira è soprattutto colpa del mi-ster. Ho rivisto però il primo tempo disputato contro il Pi-sa e non è tutto da buttare. E’ chiaro che siamo lontanidall’idea di squadra che voglio vedere in campo ma hoindividuato diverse situazioni di gioco che limitano lenostre prestazioni ed ora lavoreremo per migliorarle”.Non basta lo score realizzato finora dai silani a PaoloStringara. “Parto dal presupposto che gare come quel-le di domenica le vinci solo con la cattiveria. E’ da tem-po che faccio questo discorso che va risolto perché bi-sogna scendere in campo con la giusta mentalità. Ci sa-rà da sudare negli allenamenti, da cambiare qualcosa,perché se non tiriamo fuori gli attributi rischiamo di per-dere punti importanti. Aggiungo anche che questo grup-po, con me in testa, deve capire che se vuoi fare un cam-pionato di vertice devi assolutamente dare di più”. Ed e’questo l’obiettivo del tecnico che chiede a tutti uno sfor-zo ulteriore. Contro il Pisa si è visto qualche giocatore sot-totono ma Stringara preferisce giudicare il lavoro dellasquadra. “E’ il gruppo che deve fare il salto di qualità. Hosentito critiche su Giacomini, ma a me non è affatto di-spiaciuto. Stesso discorso per Coletti. Lo ho sostituito inalcune occasioni per variare le situazioni tattiche nonper bocciare un giocatore che sta crescendo notevol-mente sotto tanti aspetti”. L’imperativo per il Cosenza èiniziare a correre in campionato e macinare punti e pre-stazioni. Il tecnico toscano è fiducioso e chiarisce le sueimpressioni sul futuro dei rossoblù. “Sono stato costret-to a variare il modulo in diverse occasioni ma ho una ideaben precisa quando vedrò l'infermeria vuota. E’ chiaroche nel calcio moderno le squadre capaci di giocare intanti modi hanno qualcosa in più, ma io ho gli uomini giu-sti per interpretare un sistema di gioco che ho bene intesta. Quando avrò tutti a disposizione svelerò le mie car-te e sono convinto che vedremo tutti una squadra cat-tiva, determinata e pronta a vincere ovunque”.

Francesco Palermo

Un altro pareggio, ma stavoltale proteste più robuste vengo-no proprio dall'interno dellospogliatoio. Stringara non hadigerito il modo in cui è matu-rato lo 0-0 con i pisani. Lasquadra, d'altra parte, è statacostruita con una stella pola-re: il carattere. E domenicascora, proprio quella luce èvenuta a mancare. Perciò nonpossiamo che essere d'accor-do con l'allenatore e confida-re in quello che farà per cor-reggere i difetti. Cosa non ci èpiaciuto? Risultato a parte,non abbiamo visto intensitànel cercare di vincere la parti-ta. Questo è il difetto più gran-de. Ma, se vogliamo guardar-ci intorno cercando anchequalche motivazione, alloraannotiamo che mancavano:Stefano ed Adriano Fiore, Ber-nardi, Degano, Matteini, Unga-ro. Che lo stesso RaffaeleBiancolino, ritornato in camponel secondo tempo contro ilPisa, non ha ancora il ritmo

partita. L'assenza di tifo ha in-fluito? Si, probabilmente an-che il mancato apporto delpubblico - quello caloroso chesiamo abituati a sentire al SanVito - ha tolto un'altra frecciadalla faretra rossoblù. Ma, diquesti tempi, tutte le curved'Italia sono più interessate apolemizzare col ministro Ma-roni piuttosto che fare il tifoper la propria squadra delcuore. Ma il tecnico non haaccampato scuse. Bene! Vuoldire che è concentrato sul ri-sultato finale e ritiene di averlasciato per strada due punti.Non era calcolato, vuol direche dovremo andare a pren-derli di nuovo fuori casa. Pocomale, finora la squadra ha se-gnato più fuori che dentro lemura amiche. Nonostante ilfatto che la prolificità dell’at-tacco rappresenti uno dei pro-blemi sui quali dovrà rifletterel’allenatore. Cinque reti in seipartite non sono un gran bot-tino, se poi consideriamo le 3

reti subite le cose peggiorano.Sul modello, però, bisogna in-tendersi: il Cosenza non pun-ta ad emulare il Foggia di Ze-man. Sarebbe impossibile. I“satanelli”, del resto, hanno giàsegnato 16 reti subendone13, realizzando quella meravi-gliosa giostra del gol che è unmarchio di fabbrica del tecni-co boemo. Il Cosenza, proba-bilmente, deve guardare più inalto. Il primato in classifica, at-tualmente, è appannaggio deiromani del’Atletico – che han-no una partita in meno. Nonessendo scesi in campo permotivi davvero inconcepibili inun Paese con la tradizione cal-cistica dell’Italia – che in cin-que partite hanno segnato“appena” 8 reti (la metà deifoggiani), ma non ne hannosubito neanche uno. Ecco, do-vendo trovare dei modelli daseguire per costruire un ipote-tico primato, orientiamoci ver-so la capitale. Ci è più conge-niale…

COME COSTRUIREUN PRIMATO!

SABATO 2 OTTOBRE 20106F O T O S T O R I A

Un tiro di Mazzeo impegna il portiere LanniPetrocco salva il risultato su tiro di Gimmelli

Un tiro di testa di Essabr termina

abbondantemente fuori lo specchio di porta

Essabr giocoliere tra due difensori del PisaEssabr in fuorigioco supera il portiere Lanni

ma il pallone esce fuoriScontro di gioco Calori-Giacomini

...si stampa sulla traversa e ritorna in campo...termina ancora di poco fuori

Un colpo di testa di Essabr...

Essabr ci prova da fuori area...

La botta di De Rose da fuori area...

Il Pisa e ̀pericolo in area cosentinaEssabr vola in alto tra quattro pisani

COSENZA VS PISALE IMMAGINI DELL’ULTIMO MATCH ROSSOBLU

click di Ernesto Pescatore

...ma il suo tiro e ̀di poco a lato

Essabr va giu ̀in area pisana

SABATO 2 OTTOBRE 20108N E W S

Mai scontato e sempre schiettoDaniele Degano (28) che hatracciato un bilancio di questoprimo mese del Cosenza. L’attac-cante, un lusso per la categoria,non si è nascosto, analizzando iproblemi e i pregi dei rossoblùtargati Stringara. “E’ stato un ini-zio particolare perché quandouna squadra ha tanti giocatorinuovi ci mette un po’ a trovare igiusti ritmi e l’equilibrio che ti per-mette di controllare le partite. Hovisto una compagine che in alle-namento è capace di mettere inmostra grandi cose mentre poi ladomenica spesso non siamo ingrado di metterle in pratica. E’questo il problema. Trovare lagiusta mentalità e la consapevo-lezza che questa squadra può di-re la sua fino in fondo”. Mister egiocatori concordano nel ribadi-re che i silani hanno qualche limi-te caratteriale. Degano sa comeinvertire la rotta. “Preferisco pen-sare positivo e guardando i nu-meri vedo una squadra imbattu-ta che è legata al treno delle pri-me in classifica. Basta poco perdare la svolta al campionato equesto può accadere solo vin-cendo partite importanti e tro-vando la spinta del pubblico”. Atal proposito, l’attaccante invita i

tifosi rossoblù a spingere la squa-dra. “Quando sono arrivato a Co-senza ed in alcuni frangenti honotato subito il calore del pubbli-co di fede rossoblù. So però chequesta piazza sa dare molto dipiù di quello che abbiamo vistofino ad ora ed invito tutti ad esse-re presenti in massa al San Vitoperché sono proprio loro chepossono darci la spinta giustaper esaltarci e accendere quellascintilla che può regalarci risulta-ti pesanti e prestazioni esaltanti”.Degano è convinto che il Cosen-za sarà presto in grado di mo-strare a tutti il suo vero volto. “Ab-biamo affrontato squadre comeTaranto e Lucchese ed ho vistoanche tante altre formazioni. Pos-so dire che al momento la com-pagine che mi ha maggiormen-te impressionato siamo noi. Ne-gli ultimi dieci minuti a Cava, gliavversari non hanno mai visto ilpallone e nel secondo tempocontro il Taranto abbiamo fattodavvero bene. Se riusciamo finda subito a giocare per novantaminuti con quella grinta, quellacattiveria e la giusta intensità, sa-rà difficile per tutti fare risultatocontro di noi”. Ha voglia di vince-re Degano e lo dimostra quandosi trova a parlare del suo ruolo in

questo Cosenza. “Io ed il mistersappiamo bene quale è la miaposizione in campo. E’ chiaro pe-rò che tutti dobbiamo sacrificar-ci. A me è capitato contro la Luc-chese e ho rimediato un rossoche spero sia stato almeno utileal successo. Tutti devono averebene in mente che al primo po-sto ci sono i successi del gruppoed in questo senso ogni sforzo èpossibile”. In chiusura arriva unaltro invito schietto nei confrontidella squadra e del pubblico. “Sobene che la Lega Pro è un cam-pionato difficile e lungo. Così co-

me ritengo che io, i compagni ela tifoseria, meritiamo un’altra ca-tegoria. Ora dobbiamo sudare,sacrificarci e fare tutto ciò che ènelle nostre possibilità per gua-dagnarci la cadetteria sul cam-po”.FIORE E RAIMONDI. Dopo il pa-reggio casalingo contro il Pisache ha lasciato l'amaro in boccaa tutti quanti, urge conquistarel'intera posta in palio a Barletta.Per farlo, probabilmente Stringa-ra avrà uno Stefano Fiore in piùnel suo arco. "Non so ancora serientrerò - dice il capitano -. Mi

manca il contatto con la palla, maserve molta cautela per non ripe-tere quanto successo lo scorsocampionato". Questa l'analisi del-la gara giocata domenica scorsa."Nel primo tempo bene. Poi nel-la ripresa la squadra si è spezza-ta in due tronconi non riuscendoa segnare. Queste però sonopartite che si devono vincere an-che non giocando bene. Credoche i giovani siano ancora un po'condizionati e quando scendo-no in campo non devono pensa-re agli assenti, ma solo che fan-no parte di un team ambizioso".L'altra faccia della medaglia è piùincoraggiante. "Per fortuna ab-biamo acquisito una buona sta-bilità difensiva. Il Barletta? Unasquadra alla nostra portata, bastaassumere maggiore consapevo-lezza dei nostri mezzi". Gli fa ecol'altro leader dello spogliatoio,l’argentino Raimondi: "Non ab-biamo raggiunto ancora il top,ma sei o sette assenze si fannosentire". Il difensore, che nei gior-ni scorsi ha compiuto 33 anni,propone la sua ricetta. "Vorreiche la mia squadra segnasse ungol più degli avversari con unamanovra più fluida che possa fa-vorire anche il gioco offensivo".

Antonello Greco

DEGANO: “IO PENSO POSITIVO”IL FANTASISTA PRECISA: "BASTA PRENDERE CONSAPEVOLEZZA DEI NOSTRI MEZZI"