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Il Grande Sport n. 179 del 05.05.2013

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pagine di pura passione - magazine sportivo - quindicinale

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pagine di pura passione n. 179(anno IX n. 9) diffusione gratuitaquindicinale 5 maggio 2013

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Brunopremi, giùla serie B, su le leonesse U16

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La zoomataUn calcio all’epilessiada avvocati e medici

Un calcio all’epi-lessia è l’appunta-mento, organizzato dall’associazione “Il Colore Viola, bambi-ni liberi dall’epiles-sia” a cui Jus Sport Bassano aderisce con entusiasmo. Sabato 4 maggio organiz-za una giornata con avvocati e medici insieme per soste-nere l’associazione Onlus che si occupa di bambini e ragazzi con epilessia, nata a Bassano da genitori e persone sensibili al problema, con volontari provenienti anche da fuori provincia che hanno trovato all’Ulss 3 l’attenzione necessaria.

Sabato 4 maggio si affronte-ranno allo stadio di San Miche-le di Bassano lo Jus Sport Bas-sano e il San Bassiano Football

per un match tutto solidale.Il giorno dopo, domenica 5

maggio, si celebra la 12. gior-nata nazionale per l’epilessia e diverse manifestazioni vedran-no in tutta Italia medici e asso-ciazioni promuovere un’infor-mazione corretta sulla malattia neurologica che colpisce circa l’1% della popolazione.

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|||| pagina 7FOTO R. BOSCA

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Ormai il mio intervento nella rubrica ha preso il rit-mo mensile e subito dopo aver inviato il pezzo mi chiedo “chissà cosa scriverò la prossima volta”.

Guardando la data di questo numero mi è venuto in mente l’anniversario dell’operazione ai tendini di Achille, il 5 maggio del 2005, che mi ha ridato vita agonistica, risolvendo un primo azzoppamen-to. Chi mi guarda e mi vede troppo bene, in atte-sa dell’evoluzione positi-va del secondo, mi chiede “perché non corri?”.

La stessa domanda non è proponibile ad Alex Za-nardi, che ho avuto oc-casione di osservare da vicino alla maratona di Treviso, fotografandolo: sembra il personaggio di Italo Calvino, il Visconte dimezzato, tagliato per l’altro verso. Chissà dove stanno guidando le sue gambe staccate dal tronco nel terribile incidente in auto. Con protesi o hand-bike si muove con natura-lezza sulle strade del mon-do dove può succedere di tutto.

Perfino che degli infami si inventino una dimo-strazione senza alcun senso che colpisce una del-le più gioiose e storiche manifestazioni collettive come la maratona di Boston. La struttura degli or-digni (pentole a pressione piene di schegge metal-liche, chiodi e cuscinetti a sfera) e il loro posizio-namento sembravano fatti apposta per mirare agli arti inferiori e mutilare: infatti molti feriti gravi hanno subito amputazioni. Nel tempo si ricorde-

ranno quel giorno che doveva essere di festa, in particolare la famiglia Richard, spezzata negli af-fetti dalla morte del piccolo Martin, con mamma e sorella in attesa del papà all’arrivo.

L’allarme si è subito esteso ai successivi eventi, possibili bersagli di simili attacchi: la cattura dei responsabili, due sbandati incapaci di emuli, ha

in parte sollevato gli ani-mi. Fra i colpiti rimane la pena da portare avanti giorno per giorno: non avevano scelto di essere bombardati.

Come capita ad alcuni in cui si inceppano certi meccanismi fisiologici e magari si sviluppano ma-lattie che sono chiamate “rare”, perché poco diffu-se e poco interessanti per la ricerca medica e far-macologica. I casi umani emergono dalla statistica e possono diventare l’or-goglio di una comunità che si stringe attorno, anche per accompagnarli sulla via del Santo alla

Maratona di Padova: la devozione che li attor-nia vale un miracolo riassunto nel motto “Gli amici sono angeli silenziosi che ci aiutano a rimetterci in piedi quando le nostre ali non si ricordano più come si fa a volare”. Ecco Mau-ro che mi arriva incontro: costretto dalla SLA in carrozzina, quasi sospeso dall’entusiasmo che lo circonda. Nella corsa c’è posto per tutti, anche per chi non può correre.

http://enricovivian.blogspot.it/

mondoRunningdi Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

La corsa di quelli chenon possono correre

il grande Sport sportivamente 5 maggio 2013 - 2

Alex alla Treviso Marathon, Mauro alla Maratonadi Padova: nella corsa c’è assolutamente

posto per tutti (foto E. Vivian)

Tra gli eventi sportivi scolastici è una manifesta-zione che si è ritagliata un ruolo molto “speciale”. La quarta edizione di “Scuole a Staffetta Trofeo Città di Cassola” si svolge il matti-no del 10 maggio sulla pista di San Giuseppe di Cassola. Come sempre sono invitate le scuole del Bassanese e di tutta la provincia, primarie, medie e superiori, per una competizione promozionale che vede in lizza staffette inusuali. Per i più pic-coli delle elementari (quest’anno classi quarte) un 8x50, per medie e superiori invece distanze che vedono un mix di frazioni veloci e di frazioni di mezzofondo.

La manifestazione, organizza-ta dalla società di casa, il Gs Mar-coni, coi patrocinii di Comune di

Cassola, Coni Vicenza, Comitato Provinciale Fidal, con la collabo-razione dell’Ufficio Scolastico Provinciale, è sostenuta da Ban-ca di Romano e Santa Caterina, Banca San Giorgio Quinto Valle Agno e Libreria La Bassanese. Il lato originale della manifesta-zione consiste nei premi speciali, che quest’anno verranno asse-gnati durante il Meeting Atletica & Simpatia Lunardon Sport che si svolgerà nello stesso stadio il pomeriggio del giorno dopo, 11 maggio: in palio 1.400 euro in assegni e buoni libro. Negli ultimi anni i premi vinti dalle scuole sono stati utilizzati anche per aiutare nel diritto allo studio studenti bisognosi, segnalati dai Servizi sociali.

Iscrizioni e informazioni: www.atleticassola.com

L’evento. Il 10 maggio a Cassola

Scuole a staffetta, sfida mistatra velocisti e fondisti

MARCE E CORSEsi trovano sul web:da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it

registrazione tribunale di Bassano del Grappan. 8/2004 del 24.09.2004

REDAZIONE E AMMINISTRAZIONEVIA VERONA, 40, 36022 CASSOLA (VI)TELEFONO E FAX 0424 833717www.ilgrandesport.itPER CONTATTARE LA REDAZIONEE INVIARE FOTO E [email protected] RESPONSABILEMICHELE ZARPELLON 338 2022152CONSULENZA EDITORIALECLAUDIO STRATI 338 3509386COLLABORATORI Stefano Cirillo, Michelangelo Cecchetto,Enzo Casarotto, Rino Piotto, Barbara Tode-sco, Vincenzo Pittureri, Gabriele Zanchin EDITRICE LITTERA srl OFFICINA [email protected] Centro Servizi EditorialiGrisignano di Zocco (Vi)Il Grande Sport è freediffuso in oltre 900 punti a: Asiago Asolo Bassano del Grappa Borso del Grappa Breganze Caerano San Marco Campolongo sul Brenta Castelfranco Castello di Godego Cartigliano Cassola Cismon del Grappa Cittadella Conco Crespano del Grappa Enego Fontaniva Fonte Galliera Veneta Gallio Loria Lusiana Marostica Maser Mason Vicentino Montebelluna Molvena Mussolente Nove Pianezze San Lorenzo Possagno Pove del Grappa Pozzoleone Riese Pio X Romano d’Ezzelino Roana Rosa’ Rossano Veneto San Martino di Lupari San Nazario San Zenone degli Ezzelini Sandrigo Schiavon Schio Thiene Solagna Tezze sul Brenta Valstagna... e non solo!Lo puoi sfogliare e leggere anche nel webwww.ilgrandesport.ite in Facebook alla pagina Grande Sport

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Atletica

Mondiali U18, Fiorese

ha il pass

All’esordio sui 100 metri piani ha già centrato il minimo per i Mondiali Under 18 in Ucraina. Bella performance, allo Ju-nior Meeting di Conegliano, per Beatrice Fiorese, in forza all’Atletica Vicentina Frattin Auto e facente parte del Grup-po Marconi di Cassola. Il crono di 12”45 segnato vincendo la gara della categoria Allieve le dà il minimo che può regalarle la maglia azzurra quest’estate a Donetsk. Di certo potrà fare anche molto meglio in questi mesi, visto che a Conegliano l’uscita dai blocchi non è sta-ta delle migliori. La sedicenne proverà a conquistare il mini-mo anche nel lungo e nei 200, specialità alla sua portata.

E’ Filippo Moyersoen il cam-pione italiano 2013 di salto osta-coli. Il cavaliere lombardo ha ottenuto sui campi dell’Horses Riviera Resort di San Giovan-ni in Marignano il suo quarto successo dopo quelli siglati nel 1983 (Adam), 1989 e 1991 (Du-gano). In sella a Canada, fem-mina grigia di 10 anni da Cornet Obolensky di proprietà di Mas-simo Scarpelli, Moyersoen è stato l’unico dei 57 binomi che hanno preso parte alla massima competizione nazionale a uscire dal campo di gara senza alcuna penalità nelle tre manches pre-viste dal regolamento.

A indossare l’argento è sta-to Fabio Brotto, rosatese de Le Roane in sella a R-Gitana, la stessa cavalla con la quale ha partecipato nel 2010 ai mondiali di equitazione in Kentucky per la nazionale italiana. Il cava-liere veneto è uscito dal campo al termine dei tre giri con una sola penalità per avere sforato leggermente il tempo massimo consentito nell’ultima fase della gara. L’oro è sfuggito quindi per un soffio.

Medaglia di bronzo per Fran-cesco Franco su Cassandra. Il pugliese, da poco rientrato a montare con i colori azzurri dopo una breve pausa, che l’ha visto impegnato con l’Azerbai-gian, ha chiuso il suo campiona-to con 2 sole penalità

“Vincere un campionato con Canada – ha detto Filippo Moyersoen – mi ha molto emo-zionato, perché mi ricorda mol-to Dugano. Sapevo che sarebbe stato di buon auspicio. E’ una cavalla apprensiva, generosa e

molto agile, che monto da ormai tre stagioni, da quando aveva 7 anni. Il campionato di quest’an-no su due giornate di gara – ha aggiunto Moyersoen – ha rispar-miato senz’altro i cavalli. Credo che a inizio stagione sia molto importante”.I primi tre classi-ficati del campionato italiano, premiati dal presidente federale Antonella Dallari, insieme a Juan Carlos Garcia, che in sella a Blue Boy ha ottenuto la quarta posizione e a Davide Kainich, quinto in sella a Tamarix F-M, prenderanno parte di diritto, se-condo quanto previsto dal pro-gramma del dipartimento salto ostacoli, alla 81. edizione dello Csio di Roma Piazza di Siena – Fixdesign Horse Riding, dal 23 al 26 maggio.

“E’ stato un campionato com-battuto sino alla fine – ha com-mentato il presidente federale Antonella Dallari -, che ha visto i primi tre classificati a una sola penalità di differenza”.

Equitazione. Salto ostacoli

Brotto e R-Gitanaargento tricolore

Correva l’anno 1913 quando a Venezia centro storico alcuni ardimentosi decisero che oltre all’acqua, le barche, le regate, in laguna ci poteva essere spa-zio anche per la bici. Uno spazio particolare, questo è chiaro, che più di guardare all’Adriatico, aveva un orizzonte che stava in terra ferma ma soprattutto giar-dava al Grappa, il Monte Sacro alla Patria.

Con questo obiettivo alcuni ardimentosi, pionieri del pedale partirono alla volta della con-quista del monte ma una volta arrivati a Montebelluna presero la strada per Asolo fino ad arri-vare al magnifico centro storico e pensarono che giunti fino a lì, poteva bastare. Uno sforzo, un ardimento che diede ufficial-mente il via alla storia del “Peda-le Veneziano”. A cento anni da quell’avventura a tutto tondo un gruppo di moderni ardimentosi amanti del “Pedale veneziano”, proprio in occasione delle cele-brazioni per i cento anni dalla nascita della benemerita società ciclistica, hanno pensato bene di ripetere quel giro avventuro-

so, sancendo così una specie di gemellaggio sportivo con Asolo. Il tutto grazie all’interessamento del delegato allo sport del comu-ne di Asolo Alessandro Botter e di Franco Cappelletto del club dei “tabarri”.

Così qualche giorno fa un gruppo di ciclisti veneziani, dopo aver “provato” il percorso fino ad Asolo, si sono ufficial-mente cimentati nell’impresa che segna appunto l’inizio del-le celebrazioni del centenario e sono arrivati fino al centro sto-rico asolano. Qui sono stati ac-colti dagli amici locali ed anche da due campioni del pedale qua-li Matteo Tosatto e Alessandro Ballan. Poi il sindaco Loredana Baldisser li ha accolti in muni-cipio per l’accoglienza ufficiale e dopo, chiusura d’obbligo con l’immancabile “cicchetto” in piazza. Insomma, non potevano iniziare nel modo migliore le celebrazioni a ricordo di questi primi cento anni di storia per il Pedale Veneziano che ora avrà altre tappe da percorrere, quasi in sintonia con il Giro d’Italia.

Gabriele Zanchin

Fabio Brotto su R Gitana

Da Venezia ai piedi del Grappa

Cento anni dopo, pedalata ad Asolo

La locandina dell’evento

Page 3: Il Grande Sport n. 179 del 05.05.2013

Grande festa dal 17 al 19 maggio per i 60 anni dell’Associazione Calcio San Vito. Saranno tre giorni speciali: parteciperanno all’evento gli atleti, gli allenatori e i dirigenti che negli anni hanno dato lustro alla società. Una festa che coinvolgerà anche il quartie-re, che per l’occasione sarà chiu-so alla circolazione delle auto nel tratto di via Col Moschin, da via San Carlo Borromeo a via San Giovanni Bosco per permettere l’insediamento delle bancarelle. Canti, musica e balletti alliete-ranno la festa e ben otto squadre di pulcini parteciperanno al 9. torneo “Madonna della Salute “ e “Memorial Vanis Cortese”.

L’Asd San Vito Bassano si conferma realtà viva del quar-tiere, una società nella quale da sempre si sono avvicendati ra-gazzi desiderosi di praticare uno sport non privo di sacrifici. La passione per il calcio ha spinto alcuni di questi ragazzi a realiz-zare cose che talvolta sembre-rebbero irraggiungibili.

Facciamo un passo indietro. L’Associazione San Vito nasce nel primo Dopoguerra, all’om-bra del campanile, nel piccolo e mitico campo a sud del centro parrocchiale “Madonna della Salute”. Non va dimenticato che ogni rione possedeva il suo pic-colo terreno di gioco: da ricor-dare il Prato Santa Caterina, il Borgo Urta, il Motton, via Piave e via Trieste.

Nel 1953 viene iscritta per la prima volta una squadra del San Vito al Centro Sportivo Italiano. Nel 1956 il campo del centro parrocchiale viene dotato di un impianto d’illuminazione e si disputa il primo torneo notturno dei quartieri bassanesi. Le di-mensioni non regolari del terreno di gioco costringono il San Vito a disputare le partite casalinghe più importanti in trasferta. Suc-cessivamente s’inizia a utilizzare il terreno comunale (oggi campo d’allenamento) di via don Rizzi, anche se gli spogliatoi rimango-no quelli del centro parrocchiale, perciò si è costretti a frequenti e pericolosi spostamenti.

Nel 1976 si contano già un centinaio di giovani calciatori: di conseguenza, per disputare le partite di campionato, si è co-stretti ancora una volta a migrare presso i campi di gioco degli altri sodalizi della zona. Nel 1977 la società ottiene l’affiliazione alla Federazione Italiana Gioco Cal-cio e a quel punto la dirigenza so-cietaria e la parrocchia premono sull’amministrazione comunale, sulla stessa Figc e sul Coni per ottenere un campo di gioco re-golare. La determinazione di al-cuni dirigenti dell’Associazione, appoggiati dalla volontà popola-re e dall’allora sindaco Antonio Basso, nell’onda lunga della vittoria ai mondiali spagnoli del 1982 porta a compimento un so-gno che da tanti anni aleggiava

il grande Sport primo piano 5 maggio 2013 - 3

Storie di società Dal 17 al 19 maggio il Quartiere celebra l’anniversario con il torneo “Madonna della Salute”

San Vito in festa per i 60 anni

Partendo dall’alto, in senso orario, i ragazzi

della Scuola Calcio, gli Esordienti, i Giovanissimi e la squadra che milita in Terza Categoria, assieme ai vari dirigenti e accom-

pagnatori, tutti pronti a festeggiare l’anniversario

della società

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nei desideri degli sportivi e nel 1986 il quartiere viene dotato di un campo da calcio regolare.

L’inaugurazione ufficiale avviene l’anno successivo alla presenza delle massime autorità cittadine.

Nel 1988 per merito delle vit-torie conquistate nella stagione precedente dalle formazioni Giova-nissimi e Pulcini viene aperto presso il nuovo complesso sportivo il Centro Coni per l’avvia-mento allo sport, ora Scuola Calcio. Sono invitati a San Vito anche due fuo-riclasse brasiliani: il campione del mon-do Dialma Santos e l’ex Juventus e

Vicenza Cinesinho per impartire lezioni di calcio ai ragazzi del-le giovanili. Nel 2006 la società ottiene dal Coni la prestigiosa “Stella di Bronzo” al merito sportivo. Oggi la società parte-cipa ai campionati locali della Figc con 9 squadre per un totale di oltre 160 atleti.

Pulcini

Al torneo Petuccovince la Juventus

Si è giocato nonostante la piog-gia scrosciante della mattinata, nello stadio Giusti del Centro Giovanile di Bassano il 33° Torneo Michele Petucco, uno dei più prestigiosi appuntamenti per la categoria Pulcini a livello nazionale Tutte le 16 squadre, compresi noi Gruppo Cosmos, organiz-zartore del torneo si sono pre-sentate puntualmente alle ore 9 al fischio d’inizio degli arbitri, messi gentilmente a disposizio-ne dalla sezione Aia di Bassano.

Gli incontri si sono disputati all’insegna del sano agonismo e della correttezza: tutti i ragazzi delle 16 società partecipanti, dal Gruppo Cosmos, Bassano Vir-tus, Cittadella, Treviso, Chievo, Juventus, Portogruaro, Liven-tinagorghense, Montebelluna, Padova, Vicenza, Bologna, An-cona, Pozzoleone, Mezzacoro-na, Sudtirol, ricorderanno con gioia questa giornata trascorsa a Bassano del Grappa sui campi del Centro Giovanile.

Per la cronaca quest’anno il trofeo, bellissimo pagliaccio in ceramica realizzato dal bassane-se Cristian Parise, è stato vinto dalla Juventus, che partecipava per la prima volta al torneo, con il risultato di 3-1, dopo una bel-lissima gara con il Vicenza Cal-

cio. Per il terzo e quarto posto si sono affrontate Padova e An-cona, società di Prima categoria, con la vittoria dei patavini per due a zero.

La premiazione è stata pre-senziata da Maurizio Viscidi, vice coordinatore della naziona-le italiana, e dall’assessore allo sport Alessandro Fabris. Du-rante la manifestazzione è stato assegnato anche il premio me-morial Morosini per altruismo e generosità a Kevin Grappiglia del Gruppo Cosmos.

Domenica, sempre al Centro Giovanile, è stato giocato il “Sei bravo a...”, torneo, sempre per la categoria Pulcini, organizza-to dalla sezione Figc di Bassano presieduta da Livio Birti.

Il lavoro del Gruppo Cosmos non si ferma con questi due bellissimi tornei, ma ci sono in programma, il “City Camp 2013”, che durerà due settima-ne a giugno, dove i bambini non faranno solo calcio, ma andran-no in piscina per due pomeriggi a settimana e un’intera giornata a fare un’escursione esterna, o allo zoo di Catrigliano, o una di-scesa con il gommone “Rafting sul Brenta”.

Quindi il “Notti Magiche” una rievocazione, del vecchio storico torneo dei bar.

Page 4: Il Grande Sport n. 179 del 05.05.2013

il grande Sport le nostre big 5 maggio 2013 - 4Seconda divisione Pro I giallorossi si giocano l’intera stagione nelle ultime due gare di campionato

Bassano, questione di sprintPensavamo di avere visto tutto col clamoroso e fragoroso tra-collo di Casale, che poi difatti ne ha perse altre due di fila ed è ma-linconicamente retrocesso mate-maticamente in anticipo pescan-do il jolly solo contro la Virtus, mi pare anche logico e giusto, l’unico loro sorriso in una valle di lacrime. E invece sette giorni dopo il Bassano è riuscito a fare di meglio: partitone fotonico a Savona, match dominato in lun-go e in largo come all’andata e stesso identico epilogo, cioè suc-

cesso ai liguri col surplus della beffa al minuto 93 in contropiede (!), vai così e taca banda coi sa-vonesi che sono riusciti, per loro stessa ammissione a papparsi 6 punti tra andata e ritorno senza meritarne manco uno.

Così va la strampalata giostra del pallone, l’unico aspetto che non torna è che quando Bassano gioca male perde, quando invece confeziona la sua brava gara di sostanza e addirittura spadro-neggia, perde ugualmente e allo-ra c’è qualcosa che non funziona alla voce cattiveria agonistica, personalità, innata ferocia, per-chè la qualità è acclarata e sotto gli occhi di tutti. L’arcano l’ha risolto in parte lo stesso tecnico Rastelli quando ha riconosciuto pubblicamente che la sua squa-dra “è carente di temperamento, nel clima da battaglia difetta di carattere privilegiando le doti di palleggio. In più non c’è un alle-natore in campo che prenda per mano i compagni nei momenti di difficoltà e all’occorrenza molli pure due urlacci se serve”.

Alè, promozione diretta ama-bilmente a ramengo e con la Pro Patria bisognerà vincere a tutti costi avevano subito detto i nostri prodi per riacciuffare un posto al sole nei playoff. Vero

niente, con la capolista solitaria Pro Patria al Mercante bisogna innanzitutto non perdere si sono più prosaicamente rassicurati tra le quattro mura dello spogliatoio i rastelliani. O meglio, non pren-derle ed eventualmente darle dove si può. Perciò ne è uscita una partita molto tattica che ai più potrà non essere piaciuta (a proposito, gran colpo d’occhio di pubblico al velodromo) ma che invece a mio avviso Bassa-no ha interpretato mirabilmente perchè se avesse mantenuto così

alta la soglia di attenzione a Ca-sale e pure a Savona a questo punto ad alitare addosso ai liguri per il gran balzo istantaneo in C1 ci sarebbero stati ancora i vir-tussini, vittima delle loro stesse sventatezze.

SPRINT ROVENTE: La si-tuazione è la seguente: Bassano quinto (agli spareggi accedono la terza fino alla sesta) e due sfi-de ancora in calendario, a Forlì e in casa col retrocesso Milazzo che tuttavia non molla un fico secco e a Monza quasi stecchi-sce i brianzoli a domicilio. Con 6 punti su 6 i giallorossi non solo vanno dentro la sestina ma-gica, ma nel mucchio selvaggio della bagarre per la C1 è facilis-

simo che scalino pure qualche altra posizione. Se si incartano in Romagna (Forlì ha qualche remotissima chance di inserirsi ma deve vincere per sperare) ri-schiano serissimamente di essere sfrattati dalle elette e, per l’amor del cielo, guai solo a pensarlo. In teoria, ma lo diciamo sotto-voce, ci sarebbe persino qualche spicchio ridotto di possibilità di superare il Savona secondo e salire dritti con una rocambole-sca combinazione di risultati che una persona mentalmente stabile

non dovrebbe neppure prendere in considerazione se non fosse che da un mese a questa parte il campionato rovescia sistema-ticamente qualunque verdetto scritto.

E non è ancora finita, la netta impressione è che qualcos’altro di sensazionale accadrà, anche se in questo senso Bassano ha già dato e il vacillante Savona lassù potrebbe anche franare a un metro dallo striscione d’ar-rivo. Magari a beneficio del Ve-nezia che ha il vantaggio dello scontro diretto dell’ultimo turno al Penzo. Perchè coi lagunari ai playoff, meglio non avere nulla a che fare. Fidatevi.

Vincenzo Pittureri

Nelle foto di Stefano Cirillo due immagini dell’ulti-ma gara giocata al Mercante contro la Pro Patria

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L’ora ics si avvicina. Domeni-ca 12 maggio, al PalaLago di Marola, a Torri di Quartesolo, andranno in scena i campionati nazionali assoluti di Kickbo-xing, Muay Thai e le MMA (le nuove discipline che si praticano dentro la gabbia).

La kermesse inizia fin dal mattino, anche se il pubblico è atteso dalle 14 in poi, quando potrà assistere al clou delle com-petizioni.

Questa gara vedrà almeno 800 atleti sul ring, che rappresentano tutte le regioni d’Italia, dalla Si-cilia, Sardegna, Puglia, Calabria in su. Tutti con l’obiettivo di cimentarsi nelle discipline della kick boxing, muay thai ed Mma, senza tralasciare le discipline secondarie che però non sono meno importanti.

Sono in palio oltre 200 cinture di campione italiano nelle varie categorie e gli atleti sono appro-dati a questa finale dopo aver su-perato le fasi regionali nei mesi scorsi. L’ottava edizione degli Assoluti si presenta dunque suc-cosa, per palati fini, o meglio, per chi ama l’abbinamento fra lo sport e il contatto fisico. Per ogni informazione basta visitare il sito www.kombatleague.net

Kombat League

Grande attesa per gli Assoluti a Marolacon 800 atleti e 200 cinture in palio

Serie B

Il Cittadella ritrova continuità,obiettivo salvezza sotto controllo

Per il Cittadella l’obiettivo della salvezza è sotto controllo grazie a quattro risultati utili consecuti-vi ottenuti con Vicenza, Padova, Verona e Juve Stabia, che han-no fruttato otto punti in classi-fica. Battuta d’arresto, invece, a Varese nella quart’ultima di campionato, mentre potrà esse-re decisiva la partita di sabato prossimo al Tombolato con la Reggina, squadra che dista cin-que lunghezze dai granata ed è punto di riferimento nella corsa per evitare i play out. Al Bente-godi il tecnico Claudio Foscari-ni (nella foto) ha rispolverato il 3-5-2 imbrigliando la corrazzata di Andrea Mandorlini e impo-nendo al Verona un meritatissi-mo 0-0. Nella successiva partita al Tombolato il modulo è stato riproposto con la Juve Stabia conservando l’imbattibilità della porta di Cordaz e vincen-

do la gara grazie ad un gol del centravanti Samuel Di Carmi-ne, che è risultato il migliore in campo. Il successo sui campani ha fatto volare il Cittadella a metà classifica con 47 punti. Il trend si è purtroppo inceppato a Varese, dove la prova opaca della squadra ha determinato la sconfitta per 2-0, favorita anche da una inferiorità numerica do-vuta all’espulsione del difensore Michele Pellizzer, che è incorso in due gialli evitabili, di cui il

secondo dovuto a una eccessiva severità del direttore di gara. “La continuità dei risultati –ha rilevato il presidente An-drea Gabrielli- è sempre stata la nostra lacuna. Non fa parte del dna della squadra, ma anche in altre situazioni analoghe ho vi-sto una straordinaria capacità di reazione da parte dei giocatori. Dopo la sconfitta di Varese mi aspetto contro la Reggina una dimostrazione di orgoglio e un pronto riscatto in modo da poter festeggiare con due giornate di anticipo la garanzia di un altro anno di serie B. Anche dal pub-blico sono convinto che saranno attuate coreografie adeguate, mentre la società studierà inizia-tive per un coinvolgimento del-la cittadinanza. La serie B è un bene prezioso da conservare con il pieno appoggio di tutti”.

Rino Piotto

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Le leonesse giallorosse continuano a macinare vittorie: nei quarti di finale non hanno dato scampo alle rodigine del Fruvit e alle bellunesi dello Spes battute con un doppio 3-0. Sabato 11 maggio la semifinale regionale con il temibi-le Pool Patavium Padova, ultimo ostacolo sulla strada che porta alla finale regionale. Regala soddisfazioni l’Under 16 Brunopremi.com che nel concentramento dei quarti di finale della fase regionale centra l’obiettivo al PalaBruel, davanti al pubblico di casa.

Al Golden Game Bassano non è riuscita l’impresa di andare a vincere sul parquet del Cus Pisa, e così bisognerà attendere l’ul-tima giornata di campionato per sapere se i giallorossi riusciran-no a conquistare la permanenza in serie B1. Dopo aver di fatto ri-mandato la salvezza cadendo 3-1 a Conselice qualche settimana fa, i giallorossi hanno sprecato un’altra occasione, perdendo tre a uno a Pisa al termine di una partita incan-descente. Si sapeva che la posta in palio era alta, soprattutto perché delle due squadre in cam-po una, il Pisa, era necessaria-mente obbligata a vincere, pena la retrocessione ma-tematica. I toscani si sono aggrappati alle residue speranze salvezza e al braccio armato di bomber Sabatini, piegando la resistenza di un Bassano che ha giocato a corrente alternata e che ha let-teralmente buttato via almeno un punto, se non l’intera posta in palio, nel terzo set, quando Guarise e compagni conduce-vano 14-22 salvo poi subire un parziale di 11-0 che ha chiuso di fatto la partita. A una giornata dal termine dunque tutto è ancora da decide-re. La classifica vede coinvolte

il grande Sport volley 5 maggio 2013 - 6

Serie B Il sestetto giallorosso non è ancora salvo

Golden, accelera!

Under 16 donne

Arriva la semifinale regionale

Servizio immediato per qualsiasi destinazione fino a 8 posti

Serie B donne

Brunopremi.com retrocesso in Cma senza alcuna recriminazione

La Brunopremi.com batte la capolista Bolzano ma retroce-de in serie C. La decima vit-toria stagionale delle leones-se non evita la retrocessione che arriva per la vittoria del Montale sul Rovigo. In fondo si sapeva che sarebbe finita così. Si sapeva che Montale avrebbe vinto condannando la squadra di Malinov alla retro-cessione con una giornata di anticipo. E infatti da Modena la notizia del 3-0 del Bingo Globo è arrivata piuttosto pre-sto, ma questo non ha impedi-to alle leonesse di giocare una delle più belle partite della stagione e di togliersi la soddisfa-zione per nulla platonica di batte-re la squadra più forte del torneo, la capolista Bolzano. La vittoria per 3-1 sul Neruda non evita dun-que una retrocessione che, al di là della comprensibile amarezza delle ragazze e di mister Mali-nov, non brucia nemmeno tanto

perché davvero le leonesse non devono rimproverarsi niente: alla fine per tutte loro sono solo applausi, tanti e tutti meritati, perché hanno disputato una sta-gione straordinaria, regalando emozioni a non finire soprattutto al PalaBruel dove sono arrivate 8 vittorie una più bella ed emozio-nante dell’altra. 10 vittorie e 25

punti all’attivo sono un miracolo sbattuto in faccia a quanti ave-vano accolto con scetticismo la pazza idea di affrontare la serie B1 con una squadra composta dall’ossatura delle ragazze Under 16 Campionesse d’Italia in cari-ca più qualche giovane innesto e con la sola Kamelia Arsenov a fare da chioccia.

nella lotta per non retrocedere quattro squadre, perché la quin-ta, Monselice, si è tirata fuori sconfiggendo il Conselice 3-1. La lotta che si protrarrà fino all’ultima giornata coinvolge quindi il Bibione, sestultimo con 31 punti, il Bassano, quin-tultimo con 30, il Conselice quartultimo con 29 e proprio il Pisa, terzultimo sempre con 29

punti e virtualmente retrocesso. La ventiseiesima giornata ve-drà il Golden Game impegnato in casa con l’Orte penultimo e già in B2, mentre il Pisa sarà di scena a Carpi con la terza forza del torneo, Bibione giocherà in casa con il tranquillo Monseli-ce e Conselice se la vedrà con l’Appignano. I giallorossi, senza guardare quello che accadrà sugli altri campi, hanno dunque la pos-sibilità di salvarsi con le loro forze: dopo aver risollevato un

campionato che pareva segnato con un girone di ritorno straor-dinario, il Golden Game dovrà fare un ultimo piccolo grande sforzo: battere Orte, per tagliare così il traguardo all’ultima gior-nata e chiudere la stagione con una salvezza che in dicembre pareva un miraggio. La squadra di Poletto, per ora, si lecca le fe-rite e rimanda all’ultima giorna-

ta il verdetto sulla salvezza: si tornerà al PalaBruel, da-vanti al pubblico amico, dopo più di un mese di assenza per l’ultimo atto della stagione. La situazione attuale, con i gial-lorossi a giocarsi l’esito di una sta-gione all’ultima giornata di cam-pionato, fa torna-re alla mente lo sfortunato torneo

2009-2010, quando il Bassano Volley, guidato prima da Cretu e poi da Di Pietro, si giocò la permanenza in A2 ai play-out contro la Canadiens Mantova, dopo aver concluso la regular-season al tredicesimo posto. Come molti tifosi ricorderanno, i giallorossi vennero sconfitti al tie-break della “bella” per la sal-vezza, retrocedendo così in B1. Ma questa volta l’ultimo atto stagionale dovrebbe avere esito diverso…

Stefano Cirillo

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AVVOCUPPENSANDO ALLA QUARTA FINALE

Anche quest’anno è partita nel migliore dei modi l’avventura dello Jus Sport Bassano nel Campio-nato di Calcio Forense, Avvocup 2013, che si è aggiudicato il primo posto nel girone di qualificazione regolando Treviso, Padova, Vi-cenza e Pordenone. Per il quarto anno gli avvocati giallorossi ten-tano di agguantare la finale, che finora non li ha mai visti vincitori. Ai quarti di finale, mercoledì 15 maggio, a Travettore, dovranno affrontare i colleghi di Reggio Emi-lia. Le semifinali si giocheranno il mercoledì successivo 22 maggio, mentre la finale è in programma sabato 1 giugno a Pordenone.

CICLISMOBELLIN E MERLO AVANTI TUTTA

Si è disputata a Fiuggi, domenica 28 aprile, la prima prova valida per il Campionato Italiano di Ciclismo Forense su un percorso con continui mangia e bevi e con salita finale di 10 Km, per complessivi 84,676 Km e 1.418 mt di dislivello. Numerose le cadute a causa del fondo scivoloso. In una di queste è stato coinvolto an-che Francesco Bellin. Risalito in sel-la si è però messo all’inseguimento concludendo la gara con un ottimo secondo posto assoluto. Buona pre-stazione anche dell’altro bassanese Nereo Merlo, che ha conquistato il secondo posto nella categoria ma-ster6, nonostante sia rimasto vittima di crampi a 10 Km dall’arrivo.

Page 7: Il Grande Sport n. 179 del 05.05.2013

il grande Sport altri sport 5 maggio 2013 - 7Hockey pista A1 Dopo aver conquistato il quarto posto nei play off i bassanesi se la vedranno col Forte dei Marmi

Geo&Tex, come complicarsi la vita

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(V.P.) - Tre giorni per mandare al diavolo una stagione bella corposa. Al Bassano gli riesce spesso. Rovinare in un attimo quello che ha costruito con profitto per lunghi mesi. Tre anni fa la repentina uscita ai playoff per mano del Breganze, due anni fa stesso copione coi rossoneri carnefici al primo turno della postsea-son. Lo scorso anno l’eliminazione in 72 ore per mano del Valdagno subito dopo la sbornia della Coppa Europa Cers, in parte guastato da quel doppio schiaffo. Stavolta l’ondata di amarezza arriva già sulle ultime curve della regular season, col Geo&Tex che lo scorso mercoledì si presenta terzo con 3 lunghezze di mar-gine sul Lodi e una mezza ipoteca tanto sul podio che soprattutto sul ritorno in Champions League.

E invece viene prima impallinato a domicilio dal ruggente Forte dei Mar-mi 4-3, poi nel secondo matchball nella tana dell’Amatori, rivale diretto, crolla alla distanza. Con un pari avrebbe mes-so in ghiaccio l’obiettivo, ma è andato a schiantarsi sul più bello. Conservato il pari per trequarti di gara (0-0 sino a metà ripresa), i giallorossi si sono sfracellati sulle curve conclusive: prima fallendo i

penalty del vantaggio, quindi, sul 2-1 del-la speranza, incassando i colpi definitivi dell’ex Festa e di una squadra che ha sa-puto capitalizzare le occasioni chiudendo in goleada (4-1), mentre Bassano che crea regolarmente il doppio se non il triplo del volume di gioco avversario, non concre-tizza mai un accidente e a questi livelli è un peccato mortale. Così adesso quelli di Giudice, scivolati al quarto posto, incro-ceranno nel tabellone playoff proprio il Forte in gran spolvero. Garauno in Ver-silia già questo week-end, ritorno al pa-lazzo martedì ed eventuale bella sempre a Ca’ Dolfin giovedì 16 maggio perchè di mezzo c’è la final four di Coppa Cers in Spagna l’11 maggio con Cunegatti e soci di scena in semifinale a El Vendrell coi favoritissimi padroni di casa.

Come dire che difendere il trofeo sarà impresa tanto improba ed è un eufemi-smo, perchè in questo tipo di manifesta-zioni è vivamente “consigliato” che chi organizza approdi come minimo in fina-lissima. Insomma, ritmi e date serratissi-me per un gruppo che ora deve convivere pure con qualche ammaccatura di troppo (Zen e Montigel) e che sotto il profilo emotivo gli è scesa la catena.

Una tregua del maltempo ha permesso il regolare svolgimento della seconda tappa 2013 del Nordic Walking in Tour nella terra degli Ezzelini. Si è conclusa con successo la manifestazione a San Zenone degli Ezzelini durante la Fiera di San Marco. L’associazione Asd Nordic Walking Montegrappa, organizzatrice da anni di eventi per la promozione del nordic walking nel territorio, è sbarcata per la prima volta a San Zenone organiz-zando una tappa del Nordic Walking In Tour, circuito italiano di camminate per gli amanti della disciplina con i bastonci-ni. La kermesse si è svolta regolarmente con 150 persone che si sono presentate alla partenza dei due percorsi e sono state

premiate dal timido sole che ha continua-to a fare capolino tra le nuvole per tutta la giornata trasmettendo con la sua pre-senza buonumore, voglia di camminare e donando ai camminatori scorci bellissimi del nostro territorio tra colline e coltiva-zioni antiche di migliaia di anni.

Nordic walking

A S. Zenone la tappa “In tour”

Basket serie B

Zepa ai playoff, Fiorese out(V.P.) - Una va brillantemente ai playoff e l’altra invece no. Marostica in una sta-gione travagliatissima per un’infinità di motivi dentro e fuori dal campo centra un risultatone afferrando un sugosissimo quarto posto in griglia che gli regala il vantaggio del fattore campo già nel fine settimana contro Tortona. Poteva arri-vare terza? Sì avrebbe potuto, ma non è detto che sarebbe stato un affare poichè si sarebbe trovata di fronte Torino, quin-tetto giovane e di grande energia che è in piena salute, mentre gli Orsi del Der-thona, appaiono un filo più declinanti ri-spetto a quando furoreggiavano in inver-no. Sarebbe ovviamente molto bello che gli scaligeri prolungassero il loro sogno almeno sino alle semifinali per la A, ma non si può nemmeno pretendere la luna da un gruppo che è già tanto se non ha mollato la presa durante l’annata, fiac-cato da cento, mille colpi bassi. Quanto a Bassano ha chiuso nel mucchione del

decimo posto a sole quattro lunghezze dai playoff, ma è un traguardo fallito. Bastavano un paio di quelle gare interne sciaguratamente sciupate per celebra-re una meta succosissima e invece qua hanno dilapidato un patrimonio con un roster potenzialmente da primissimi posti, ma pasticciato in fase di progetta-

zione, orfano sin dall’inizio di un play di spessore a cui affidare le chiavi del basket giallorosso. A prescindere dagli esiti del campo, ora preoccupa il futu-ro dei due club. Come finità? Se anche uno solo dei due farà ancora la B l’anno venturo ci sarà da stappare lo spumante e alzare i calici.

Simone Guadagni-ni, coach dello Zepa Marostica, si prepara alla fase finale della stagione

Il Geo&RTex Bassano impegnato a Lodi nelle immagini di Roberto Bosca

Page 8: Il Grande Sport n. 179 del 05.05.2013

il grande Sport altri sport 5 maggio 2013 - 8Parapendio Un pilota racconta come si comincia a volare

Il primo volo non si scorda

Il Magico Tempe ha dato spet-tacolo sulla salita finale di Sega di Ala alla quarta e ultima tappa del Giro del Trentino, vinto da Nibali. Sulla salita considerata la più dura dell’edizione 2013 il funambolo bassanese ha antici-pato il passaggio dei corridori e, come ormai da copione, è riusci-to a percorrere gli 11.5 chilome-tri della salita (dislivello 1069 metri, pendenza media 9,22 %) iniziando la sua performance dalla frazione di Sdruzzinà nel comune di Ala a quota 160 me-tri, sulla sponda sinistra del fiu-me Adige superando uno dopo l’altro i 21 tornanti che portano al traguardo finale. Un’ascesa molto dura specialmente nel

tratto centrale dove le pendenze arrivavano fino al 20 per cento. «Ho dovuto compiere uno sfor-zo immenso - ha dichiarato Si-mone Temperato - , ma alla fine ho concluso anche questa prova nel migliore dei modi. Gli ultimi chilometri sono stati un vero e proprio calvario per le forti raf-fiche di vento, ho provato a far-mi scudo con l’ammiraglia che mi precedeva ma senza nessun esito, arrivavano da tutte le dire-zioni, averlo saputo sarei partito senza ruota! Il pubblico mi ha sostenuto e incitato come sem-pre». Ora Simone sta preparan-do un’altra sua magia con la bi-cicletta al Giro d’Italia: sorpresa per ora coperta dal segreto.

Giro del Trentino

Aspettando Nibali, passail Tempe (su una ruota)

Forse pochi lo sanno, ma il mez-zo più semplice per volare è il parapendio: un’accurata sinergia di materiali tecnici colorati, cuci-ti ad arte e dei fili resistentissimi che dalla calotta vanno all’im-bragatura per comporre il mezzo volante più leggero al mondo. Il resto lo fa la natura regalando delle meravigliose giornate per librarsi nell’aria alla ricerca di correnti ascensionali e veleggia-re liberi sopra le montagne.

Per molti siamo dei pazzi ma vi assicuro che si sbagliano. Per guidare un parapendio non serve essere dei geni, basta avere un po’ di sale in zucca e di rispetto per la natura. Sì, rispettare la na-tura è il primo passo per rendere questa attività molto sicura; basta conoscere e seguire le sue rego-le, poi basterà un po’ di umiltà e tanta voglia di divertirsi. Il resto viene da sé, un po’ alla volta.

Da Borso del Grappa fino alla Slovenia senza l’uso del motore, a contatto con la natura, sono queste le possibilità che offre questa attività. Di certo un volo così non è per tutti e neppure un volo da fare in biposto, ma piloti molto preparati e determi-nati spesso riescono a percorrere distanze di questo tipo. A dirla tutta il record del mondo supe-ra i 500 km ma qui cominciamo ad andare sull’estremo, in prati-ca riservato a poche persone al mondo.

Ma da dove si comincia que-st’avventura? Per volare bisogna seguire un corso in una scuola certificata che porterà all’esame gli allievi, i quali dopo una prova pratica e una di teoria, potranno ricevere il brevetto di volo. Ma prima di tutto ciò, senza do-ver effettuare nessun corso, c’è un’altra possibilità: il volo in Pa-rapendio Biposto!

Accompagnati da piloti abi-litati ed esperti, si ha cosi la

possibilità di provare l’ebbrezza del volo in totale sicurezza. Poche istruzioni e si è subito in aria, a vivere questa emozionate ed intensa esperienza. I piloti del Montegrappa Tandem Team, che da molti anni volano sul Mas-siccio del Grappa, ac-compagnano in questa avventura, cercano di mettere fin dall’inizio a proprio agio i pas-seggeri e rendendoli, non più solo ospiti, ma primi protagonisti di questo mondo; an-che per vedere se que-sto mondo può appartenere loro.

L’esperienza verrà immortala-ta con video e foto professionali per lasciare una traccia indelebi-le delle emozioni provate. Una tipologia di volo adatta a tutti, dai dieci agli ottant’anni (fisico permettendo) per uomini, donne e bambini. È proprio questa la tipologia di persone che spesso

vengono ad affrontare questa di-vertente esperienza. Spesso per-sone alle quali questa avventura è stata regalata per un complean-no, per un anniversario, per una cresima o un addio al celibato o nubilato, per una laurea e o per qualsiasi altra occasione per fare un regalo. Come già detto po-chi sono i passi che servono per

trovarsi in una dimensione che solo con il parapendio è possi-bile raggiungere. Un po’ di cu-riosità iniziale e un po’ di fiducia nel proprio pilota è tutto ciò che serve, ed il gioco è fatto. Molte le emozioni condivise anche da parte dei piloti che, ad ogni volo, vivono con i propri passeggeri un’esperienza nuova ed unica.

Molte le risposte e le spie-gazioni che i piloti danno ai passeggeri per coinvolgerli e renderli partecipi del volo. Un rapporto di fiducia e di amicizia che si instaura fin dal primo mo-mento e che rimane anche dopo il volo.

Ogni stagione è scrigno di pa-norami unici ed affascinanti, di cui si diventa parte integrante, vivendo emozioni irripetibili.

Inverno, primavera, estate ed autunno, un cambiamento di colori che, visti dall’alto, danno un valore aggiunto alla bellezza della natura. In volo con i fal-chi che spesso si avvicinano per darci una mano a trovare le rotte ideali e prolungare la durata del volo, per giocare assieme e sen-tire la vita che spinge e pulsa più che mai. Borso del Grappa, cen-tro internazionale del volo libe-ro, conosciuto in tutto il mondo per le possibilità di ottimi voli durante tutto l’arco dell’anno, è la sede dei nostri voli e dei cor-si di parapendio. Strutture ben organizzate sono anche una ga-ranzia per la sicurezza e per l’ac-coglienza, fattore importante sia per i piloti che per i passeggeri. “Una volta che abbiate cono-sciuto il volo, camminerete sulla terra guardando il cielo, perché là siete stati e là desidererete tor-nare” diceva Leonardo Da Vinci, e noi vi aspettiamo per farvi sen-tire che non si sbagliava affatto.

Alessandro Olinwww.montegrappatandemteam.it

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Page 9: Il Grande Sport n. 179 del 05.05.2013

il grande Sport 5 maggio 2013 - 9ciclismo

Il vero protagonista della quarta edizione della Granfondo fi’zi:k Città di Marostica è stato il sole, nonostante le previsioni meteo minacciose.Dal punto di vista agonistico, invece, sono stati più o meno i “soliti” a movimentare le fasi più calde della gara ed anche a sali-re sul gradino più alto del podio di una corsa affascinante, com-battuta, soprattutto sulle asperi-tà più irte, le salite di Salcedo, dell’Altopiano di Asiago e di Monte Corno. Astrid Schartmül-ler, Marco Fochesato, Giuseppe Di Salvo e Marina Ilmer sono i vincitori di giornata, rispettiva-mente del percorso medio, 100 km e 1670 metri di dislivello, e del lungo, 154 km e quasi 3.000 metri di dislivello di sole salite.

Prima del via c’è stata la pe-dalata con i campioni e con i ragazzi in via di guarigione da quel brutto male qual è il cancro, la The Race of Brave Bikers. Al loro fianco anche professionisti di fama come Alessandro Bal-lan, Paolo Tiralongo e altri che poi si sono divertiti a pedalare con i granfondisti per tenere la gamba allenata.

Coreografica la partenza in Piazza Castello, dove tra sban-dieratori e tamburini il com-missario del Comune Renata Carletti ha dato il via ai 2.000 granfondisti.

Le scaramucce sono inizia-te prestissimo, soprattutto con Schiaratura e Laghi che hanno per un po’ destabilizzato il grup-po. Ma già sulla prima vera sali-ta della giornata, quella di Salce-do, i più forti hanno cominciato a sgomitare e a “prendere aria” per primi si sono messi Palazzi e Fochesato, ma alle loro spalle c’erano i vari Cunico, Bertuola, Zen, Minuzzo con Eskov, il te-

desco Steinkeller e soprattutto Di Salvo. La gara è entrata nel vivo sulla salita da Pedescala ca-tapulta all’Altopiano di Asiago.

A metà salita ha messo un po’ di pepe nella sua azione Federi-co Cerri (Maggi) ma anche il suo tentativo è stato smorzato subito. Alle porte di Asiago la gara ha cominciato ad illuminarsi con la fuga a quattro di Kairelis, Zen, Di Salvo e Bertuola. Cunico, Magazzini, Camozzi e Fantini si sono incaricati di rintuzzare l’attacco, ma quello di Kairelis e Di Salvo si è concretizzato nel-la discesa dove si sono involati in solitaria e da soli poi, passato senza dubbi il bivio medio-lun-go, hanno affrontato per la se-conda volta la salita di Salcedo. Un buon minuto e più di distacco su Romano, tallonato dagli attesi

Cunico, Bertuola, Zen, Magazzi-ni, Blaz ed Eskov.

Era presumibile che la salita finale di Monte Corno sarebbe stata determinante. I due fuggi-tivi ci sono arrivati all’inizio con oltre 2’ di vantaggio, poi arriva-to fino a 3’. Dopo metà ascesa Kairelis ha iniziato a rallentare vistosamente e nel frattempo Cunico, rimasto a secco, saliva sulla sua ammiraglia. Quando la gara si stava avvicinando al-l’ultimo Gpm di Monte Corno, Di Salvo era tranquillamente al comando, dietro Kairelis veniva risucchiato da Zen e Bertuola, mentre Kairelis perdeva contat-to. Da lì a Marostica c’era poco, ovvero una ventina di chilome-tri, ma tutti in discesa e Di Salvo non si lasciava certo sfuggire la ghiotta occasione della seconda

vittoria su due tappe del Challenge Gior-dana. Il traguardo lo bruciava in 4.28.02, poi dopo 2’18” ecco Enrico Zen che nel-l’imboccare la discesa ha “salutato” Bertuola attanagliato dai cram-pi. Per il trevisano il podio era comunque garantito a 2’54” da Di Salvo. Per il quarto posto volatona, Eskov si è trovato a fianco l’austriaco Steinkeller, i due di sono toccati e Steinkeller è finito ruo-te all’aria, comunque 5. davanti a Minuzzo.

Senza storia la gara femminile. Marina Il-mer si è destreggiata senza problemi tra i maschietti e ha chiuso con 5h00’30”. Brava la tedesca Caroline Ko-pietz che, a dispetto dei pronostici, è balzata in-consapevole sul podio a 13’ e davanti all’atte-sa Valentina Gallo, poi sono sfilate Claudia Avanzi e Dorina Vac-caroni, la già schermi-trice olimpionica, e via via tutte le altre.

Il percorso medio è stato appannaggio di Marco Fochesato che si è preso il lusso di mettersi dietro la coppia della Isolmant con Magri e Camoz-zi, dominatrice alla GF Liotto. Tra le don-ne, inutile rimarcarlo, Astrid Schartmüller ha celebrato l’ennesima vittoria per distacco, con quasi 10’ su Sa-brina Zogli e Manuela Sonzogni.

Granfondo A Marostica ben duemila in corsa nonostante il meteo. Vincono Di Salvo, Ilmer, Fochesato e Schartmuller

Amatori e campioni contro il cancro

Alle pendici del Grappa è andato in scena un XC dal sapore anti-co: ventisei anni portati bene dal team Macro, diretto da Fietta con la regia del segretario Serventi, edizioni divise con il Misquil bike dal lontano 1988 per pas-sare al 2000 con la Grappissima, per arrivare ad oggi con l’XC del Grappa, edizione dai numeri ri-stretti ma con un qualificato lotto di partenti, alcuni tra i migliori amatori con in testa il campione del mondo Fabio Zampese.

Giornata soleggiata, solo al-cuni nubi minacciose, il Grappa con il colorito primaverile ad accogliere i biker: partenza con le ormai classiche griglie di ca-tegoria, davanti gli Open con gli Junior (4 e 3giri) nel circui-to misto collinare di 6,4 km un dislivello di 200 m. a tornata, seguiti a 1 minuto le rimanenti partenze. Bisogna aspettare circa 20 minuti al passaggio di Carraro dell’Fpt industrie di S.Maria di Sala, una quarantina di secondi, sempre da solo, spunta la maglia della cicli Olympia con Pallaoro, tiene molto bene lo junior Segat del Torpado a ridosso dei primi, ma ecco i protagonisti di gior-nata. Tra i master élite un volto nuovo, Della Dora del Grana Padano comanda la categoria, pochi secondi ed ecco la maglia azzurra con l’iride di Fabio Zam-pese avvicinarsi ai primi. Non è da meno l’M2 Pintarelli del team BSR che fa registrare il giro più veloce, tra gli M3 seppure scon-tata la supremazia dell’ex Euro-peo Tasca, Zanini del bike club 2000 sembra intenzionato a non mollare.

La gara più avvincente è stata sicuramente la M4 con il cam-pione italiano di ciclocross Zop-pas e il tenace Fabbris del team 21; via libera per Furlanetto dei Pedali di Marca tra gli M5, tut-to da giocarsi tra gli M6 dove si alternano al comando Bolognesi del Four Es e Masotti della Perla Verde. Nella femminile già “pa-drona” la Soligo del Bike club

Misquilbike

Una gara in stile Team MacroDominano Carraro e Soligo

2000 sulla Troldi dell’Olympia. Allievi già all’ultima tornata, Fusco tiene a debita distanza la coppia Gobbo del Bike Tribe e Rattin del team Primiero. Primo arrivo di giornata: con oltre 21 minuti Menegazzo del Torpado Victoria centra un successo pie-no alle sue spalle, con oltre un minuto, i compagni di scuderia Meneghin e Botteon.

Seconda tornata, non cambia-no le posizioni, rimane solo una coppia nella M4, le rimanenti vedono tutte un leader unico. 42’28”309 il tempo per il primo allievo, Fusco del Bike Club co-glie il primo successo stagionale, secondi e terzi la coppia Rattin- Gobbo mano nella mano. Finish anche per la Pilat Noemi allieva del Torpado.

Continua la marcia in solitaria il vincitore della Gf di Concor-dia, Carraro che trova la condi-zione e la giornata giusta. Pal-laoro, reduce dal nazionale delle forze armate, sembra appagato, il primo a chiudere la prova nei tre giri è lo junior Segat del Torpado Victoria, oltre un minuto per Ta-

La partenza della MisquilBike 2013. Sotto, gli arrivi vincenti di Carraro e Soligo

gliapietra del Bike Tribe e bronzo per il veneziano della Perla Ver-de Roccon. M5, Furlanetto vince nettamente davanti all’atleta di casa Zonta e il coordinatore re-gionale del fuoristrada Clementi della Perla Verde; della stessa società il vincitore tra gli M6: Masotti supera Bolognesi dopo una bella lotta, bronzo per Fietta del Grana Padano. Nella fem-minile è il quarto risultato utile stagionale per la Soligo del Bike Club 2000, staccata la Troldi alla ricerca della condizione, quindi la Boscoscuro del Gs Schio.

Nel gran finale Carraro centra il secondo traguardo assoluto regalando all’azienda Salese un successo davvero prestigioso in una “terra”poco adatta alle sue prestazioni di grande pedalatore dal lungo rapporto.Argento per Pallaoro, bronzo per Savi del Bettini bike. Miglior tempo an-nunciato per Pintarelli che nel finale supera pure l’iridato Zam-pese, alle loro spalle Tasca det-ta la regola del più forte tra gli M3, lasciandosi dietro el grinta” Zanini e Bazzanella del team BSR. Chiude in solitaria pure il master élite Della Dora, podio completato da Nervo dello Schio e Scremin della squadra di casa, il Team Macro. Il duello tanto atteso per l’ultima categoria a pieni giri vede l’allungo nel fi-nale per l’Italia del cross Zoppas su un ottimo Fabris, argento per il be-niamino di casa, “il guerriero” Lollato, felice del risultato ma con il pensiero già al nostro circui-to l’Autunno. Tasca si aggiudica anche il “Memorial Mau-rizio Scandiuzzi”, il trofeo dedicato allo sfortunato atleta del Team Macro tragica-mente scomparso nel maggio del 2007.

Finale col pasta party preparato dal Gruppo Alpini di Semonzo nella pa-lestra del capoluogo messa a disposi-zione dal Comune, presente anche alle premiazioni dei pri-mi 7 per categoria con l’assessore allo sport Manuela Ba-ron: montepremi in denaro per i giovani.

Da segnalare, in-fine, il pacco gara previsto dagli orga-nizzatori per ciascun partecipante e degno di una Granfondo con la T-shirt cele-brativa dei 25 anni di attività del team Ma-cro, un pacco pasta e un pacco tortellini del pastificio Monte-grappa, gel della V-Italnutrion, piantina ornamentale Misquil Flor al gentil sesso, il tutto con l’impor-to minimo di un XC (meditate, granfon-disti). D’obbligo il plauso al Team Ma-cro: la sua grande storia continua.

LucianoMartellozzo

Città Murata

Grand Prixpronti via

Si presenta sabato 4 maggio alle 10.30 in Villa Rina a Cittadella la presentazione del Trofeo In-ternazionale Grand Prix Città Murata e della seconda pro-va Alta Padovana Tour del 25 maggio. Oltre alla presentazio-ne del trofeo, sarà interessante ascoltare il Comitato di Tappa di Riese Pio X, guidato dal pre-sidente Giampietro Bonin, che illustrerà il passaggio della 21. frazione Riese-Brescia del 96. Giro d’Italia che domenica 26 maggio transiterà nell’Alta Pa-dovana.

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Il Team Bassano diventa mag-giorenne! Esattamente diciotto anni fa quattro giovani bassa-nesi facevano muovere i primi passi al “Team A112 Abarth Bassano”, visto che erano ac-comunati dalla passione per la piccola grande Autobianchi che all’epoca non era ancora considerata vettura storica. Un po’ alla volta il sodalizio, mos-so da grande fermento ed en-tusiasmo da parte dei tesserati, crebbe di dimensioni e grazie alle numerose richieste di pos-sessori di altre vetture da corsa aprì a tutti e cambiò il nome in Team Bassano. Le prime uscite corsaiole erano rivolte a raduni e gare di regolarità, ma il suc-

cesso sempre crescente dei ral-ly storici fece presa anche sui ragazzi di Bassano del Grappa e da qualche anno il Team reci-ta il ruolo di protagonista nelle gare della zona e sempre più in quelle del Campionato Italiano Rally Autostoriche nel quale proprio lo scorso anno ha con-quistato l’ambìto Trofeo riser-vato alle Scuderie!

Lo spirito sportivo accomu-nato al clima di festa ed allegria sempre presente, ha fatto sì che le richieste di adesione arrivi-no da tutta Italia e, addirittura, il Team annovera una delega-zione elbana che si è formata grazie alla solida amicizia con Roberto Pellegrini.

il grande Sport motori 5 maggio 2013 - 10Rally storico Il piemontese, navigato da Arena, vince a Isola Vicentina su Audi Quattro Gruppo 4

Al Campagnolo comanda ZivianLe premesse per una gara esal-tante c’erano tutte ma nessun regista avrebbe ideato una sce-neggiatura come quella andata in onda ad Isola Vicentina per la nona edizione del Rally Campa-gnolo!

Sei cambi al vertice dell’as-soluta, molti dei papabili per la vittoria fuori gara o in difficol-tà sul bagnato. Andrea Zivian passa con disinvoltura dalla Fiat Grande Punto con la quale ha vinto la scorsa domenica un rally moderno all’Audi Quat-tro Gruppo 4 con la quale si è aggiudicato la gara vicentina in coppia con Nicola Arena.

Passato al comando dopo la sesta speciale se l’è visto soffiare da uno sfortunatissimo “Lucky” che sull’ultima speciale, con sei secondi di vantaggio è costretto alla resa per la rottura del cam-bio della sua Ferrari 308 GTB.

Eredita quindi la seconda piazza la Porsche 911 RSR dei bravi Nicholas Montini e Mi-chele Ognibeni che sono autori di una gara senza sbavature che vale loro un bottino pieno per il Campionato Italiano!

Campagnolo sotto le aspetta-tive per Lucio Da Zanche e Pao-la Valmassoi che concludono comunque terzi con la Porsche 911 RSr e per un soffio prece-dono la vettura gemella di un soddisfatto Riccardo Andreis in coppia con Stefano Farina! Pri-mo Raggruppamento all’Alpine Renault di Luigi Capsoni e Lu-cia Zambiasi.

Nel Trofeo A112 Abarth Giorgio Santagiuliana e Matteo Zoso bissano la vittoria dello scorso anno davanti alle com-battive Lisa Meggiarin e ai bravi toscani Francesco “Meo” Mea-rini e Massimo Acciai i quali dovrebbero prender il comando del Trofeo dopo due gare. Paolo Piacentini ed Elena Tiberti primi tra le vetture di serie.ù

Challenge Rally Autostori-che: nella classe fino a 1300 dei Gruppi 2/4 vittoria per l’Alpine

Motori

Il Team Bassano festeggiail diciottesimo compleanno

Renault di Luigi Capsoni e Lu-cia Zambiasi, nella 1600 per la Volkswagen Golf Gti di Vinicio Bertocco e Antonio Nicoletti e nella 2000 per la Ford Escort RS di Maurizio Elia e Flavio Zanel-la. Paolo Piacentini ed Elena Tiberti sono i più veloci nella

L’equi-paggio Andrea

Zivian e Nicola Arena

su Audi Quattro

festeggia all’arrivo.

Sotto Maurizio

Senna e Marco Calegari vincito-ri della

Regolarità Sport

classe fino a 1300 per le vetture dei Gruppi 1/3.

Anche la Coppa Porsche Mi-chelin emette i verdetti dopo la prima gara, consegnando la vit-toria alla 911 RSR di Nicholas Montini e Michele Ognibeni che precedono le vetture gemelle di

Andreis – Farina e di Savioli – Failla.

A bocce ferme dunque gli or-ganizzatori del Rally Club Isola Vicentina tirnao le somme che danno ancora una volta risultati straordinari. La due giorni si è conclusa quando l’ultima delle

centosessantaquattro vetture par-tite venerdì sera ha superato la pedana di piazza Marconi. Dopo il rally storico e il rally classic, anche la Regolarità Sport è ter-minata e ha consegnato i nomi dei vincitori dell’assoluta, delle varie divisioni e della classifica del Trofeo Tre Regioni.

Dopo un’avvincente sfida sul filo dei centesimi di secondo, l’ha spuntata la BMW 2002 di Maurizio Senna e Marco Cale-gari i quali hanno preso il co-mando a due prove dalla fine ed hanno concluso la gara ac-cumulando trentacinque cente-simi di penalità, nove in meno dei secondi classificati, i toscani Paolo Pagni ed Antonella Bal-dasseroni su Porsche 911 i quali hanno preceduto di un’inezia

l’Ople Kadett Gt/e dei manto-vani Giordano Mozzi e Stefania Biacca. Le veronesi Anna Dusi e Linda Tripi su Fiat Ritmo Abarth si sono aggiudicate la classifica femminile mentre tra le scuderie si è imposta la Sca-ligera Rallye.

Anche questa gara è stata fla-gellata dall’incessante pioggia ed è stata portata a termine da cinquantasei dei sessantanove equipaggi partiti.

Il Campagnolo Historic era la seconda gara del Trofeo Tre Regioni il cui podio è stato composto dalla BMW dei vin-citori assoluti Senna – Calegari, dall’Opel Kadett Gt/e d Mozzi – Biacca e dall’Innocenti Mini Cooper di Paolo e Sergio Vero-nese.

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il grande Sport motori 5 maggio 2013 - 11Autoraduno La kermesse organizzata dalla Jtc di Gigi Bariani conta su una sessantina di vetture al via

Irrompe il Montegrappa LegendSabato 4 maggio scatta la 1. edi-zione del Montegrappa Legend - Trofeo Renato Ferrazzi. La ma-nifestazione, organizzata dalla Jtc di Gigi Bariani, è attesa dagli appassionati del mondo dei mo-tori per più motivi. In primis la novità di un evento che non ha precedenti, che vuole restituire ai piloti la possibilità di guida-re la propria vettura solo per il gusto di farlo, e che accantona per un giorno il puro e semplice aspetto agonistico (che invece negli anni è diventato il primo motivo per partecipare a una gara). E in effetti qui di gara non si parla, perchè sabato mattina da Pove partirà un autoraduno con tanti big, famosi e comuni, per un giro intorno al Massiccio del Grappa, in compagnia e in allegria.

La nuova filosofia proposta da Bariani ha letteralmente travol-to tutti quelli che ha incontrato sulla sua strada, con un ritrovato entusiasmo che ha soverchiato i valori precedenti: lo testimonia-no le decine di persone volonta-rie schierate lungo il percorso, che da Pove vedrà la carovana transitare per Valstagna, Enego, Primolano, Arsiè, Feltre, Seren del Grappa, Cima Grappa, Pon-te San Lorenzo, Lepre, San Gio-vanni, Campo Solagna, Romano d’Ezzelino e con arrivo a Pove.

Circa 240 chilometri di per-corso, nel pieno rispetto del co-dice della strada e sotto l’occhio attento e vigile dell’Aci-Csai per una manifestazione d’interesse storico e culturale unica nel suo genere, anteprima d’eccezione in vista del centenario del ‘15-‘18, la Grande Guerra che sul

Vetture in gara

Munari testimonial

Massiccio ha visto cadere mol-tissimi uomini.

Non a caso gli Alpini hanno risposto positivamente all’invi-to “e di questo ringrazio senti-tamente Giancarlo Gentilini - ha commentato Bariani - che mi ha dato l’opportunità di creare un collegamento significativo con loro”. Ma non solo, a dare man forte all’organizzazione, dopo i numerosi patrocini dei Comu-ni, ci sono la Polizia locale, le Forze dell’ordine, i commissa-

ri di percorso, gli addetti alla viabilità, un nutrito gruppo di volontari, tutti all’unisono per rivedere sulle proprie strade le vetture che hanno fatto la storia di un’intera generazione. E non una contro l’altra, ma tutte insie-me per una grande festa.

Ma chi vincerà alla fine? La Città della Speranza, che con i suoi “cento metri” decreterà una classifica in base a un conteggio fatto con il goniometro, un’idea fantasiosa, nata da Gigi Bariani

e Massimo Frigo, il noto mecca-nico di Miki Biasion. Ecco per-chè l’organizzazione consiglia a tutti di andarsi a recuperare il libretto della manifestazione, perchè il ricavato verrà devo-luto alla ricerca sulle leucemie infantili.

Infine la grande festa “Al Pioppeto” tutti assieme, dove sono previste le premiazioni e dove interverranno Magda Fer-razzi, Noelio Ferrazzi, Elena Donazzan e Sandro Munari.

Il percorso disegna-

to dagli organiz-

zatori che prevede un giro di 240 chilometri intorno al Massiccio

del Grappa con la clas-sifica finale

che verrà stilata at-

traverso la novità del goniome-

tro, tutto da scoprire

Sandro Munari a bordo della sua Lancia Stratos, vettura che gli

ha regalato tante emozioni e sod-

disfazioni

ristoranteal Pioppeto

Dalla Menaalbergo ristorante

RISTORANTE AL PIOPPETO, Via San Gregorio Barbarigo, 13 - Romano d’Ezzelino Loc. Sacro CuoreTel 0424 570502 Fax 0424 570733 www.pioppeto.it [email protected]

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CAMERE

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IL LOCALE STORICOPER L’ASPARAGO DI BASSANOCUCINA TIPICADEL TERRITORIO

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SOGGIORNIVACANZA

CUCINATRADIZIONALE

TempiPARTENZA STARTPOVE DEL GRAPPA Ore 09.00 Km 0SolagnaCampolongoOlieroVALSTAGNA Ore 09.30 Km 15FozaStonerENEGO Ore 10.30 Km 40

PrimolanoFastroValneveraMellameARSIÈ Ore 12.00 Km 25FonzasoFELTRE Ore 13.00 Km 25

Seren del GrappaCaupoScarponP.S. San LorenzoLEPRE Ore 15.00 Km 60FinestronSan GiovanniCamposolagnaRomano d’Ezzelino

ARRIVOPOVE DEL GRAPPA Ore 18.30 Km 60

Il 1. Montegrappa Legend - Histo-ric Event conta al via numerose e curiose vetture. Fra queste com-paiono Maserati, Kadett Gte, Ful-via Hf, Fulvia Zagato Hf, Porsche Gr. 4, Porsche Gr. 3, Porsche 356, 131 Abarth Gr. 4, Lancia Stratos Alitalia, Lancia Delta Martini, Alfa Romeo, Giulietta T, Escort, Escort Cosworth, Sierra Coswor-th, 127 Sport, 112 Abarth, 124 Special T, 125 Special, Lancia

Delta S4, Topolino C, Deltona...Fra questi farà da testimonial

il “Drago”, Sandro Munari, vera leggenda degli anni ’70, quando salì agli onori delle cronache per le sue imprese. Ricordiamo solo che nel ‘77 conquistò la Coppa Mon-diale per Piloti Rally, titolo che ha preceduto la laurea di Campione del Mondo Piloti introdotto solo due anni più tardi, a partire dal 1979. Munari si è distinto a bordo della Lancia al quale restò sempre legato: dapprima al volante della

Fulvia nelle varie versioni, poi con la Stratos, costruita su misura da Cesare Fiorio.

Ma tanti altri saranno i prota-gonisti al via, e fra tutti vogliamo citarne alcuni, giusto per dare un esempio di chi ha risposto positi-vamente alla proposta della Jtc.

Al via il patron della Base Enzo Scapin, il direttore di gara Alberto Riva, e poi ancora Gior-gio Costenaro, Franco Ceccato, Ezio Facchinello e la due volte campionessa del mondo Mitropa Cup Renza Facchinello con la sua mitica Delta. Il parco macchine è individiabile, l’organizzazione pure e lo spirito per divertirsi non manca. Basta solo partecipare.

Page 12: Il Grande Sport n. 179 del 05.05.2013