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PREMIATI 15 “CAPITANI CORAGGIOSI” CHE HANNO AVVIATO IMPRESA NEL 2012 VINTA LA BATTAGLIA SULLE QUALIFICHE PROFESSIONALI PER GLI INSTALLATORI D’IMPIANTI A ENERGIE RINNOVABILI AL VIA LA SCUOLA PERMANENTE SULLA GESTIONE D’IMPRESA, PROMOSSA DAI MOVIMENTI DONNE E GIOVANI A CHE PUNTO È LA NOTTE? PRESENTATI I DATI DELL’UFFICIO STUDI DI CONFARTIGIANATO UDINE UDINE Anno XIII - Supplemento n. 6 - Giugno 2013 Periodico mensile - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli Organi direttivi di Associazione Sindacale Dal Congresso provinciale la visione di un futuro possibile

Informimpresa Udine giugno 2013

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Informimpresa Udine giugno 2013

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PREMIATI 15 “CAPITANI CORAGGIOSI” CHE HANNO AVVIATO IMPRESA NEL 2012

VINTA LA BATTAGLIA SULLE QUALIFICHE PROFESSIONALI PER GLI INSTALLATORI D’IMPIANTI A ENERGIE RINNOVABILI

AL VIA LA SCUOLA PERMANENTE SULLA GESTIONE D’IMPRESA, PROMOSSA DAI MOVIMENTI DONNE E GIOVANI

A CHE PUNTO È LA NOTTE? PRESENTATI I DATI DELL’UFFICIO STUDI DI CONFARTIGIANATO UDINE

UDINE

Anno XIII - Supplemento n. 6 - Giugno 2013

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Dal Congresso provincialela visione di un futuro possibile

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EDItorIAlE

03 La visione di un futuro possibile

I FAttI

04 Merletti alla politica: “Fate il vostro dovere: Costruire il futuro del Paese”

06 Riqualificazione del patrimonio edile la strada per uscire dalla crisi

08 Ecco i “Capitani Coraggiosi” che hanno avviato impresa nel 2012

10 Presentata la nuova “Scuola per imprenditori” di Confartigianato Udine

10 Ottavo Rapporto annuale sull’artigiano

I NoStrI IMPrENDItorI

12 La pasticceria pronta a coccolare i tuoi desideri

CAtEGorIE

14 Scampato pericolo per gli installatori d’impianti a energie rinnovabili

15 Migliorare l’efficienza energetica degli edifici per risparmiare

CroNACHE

16 Comune di Udine e Confartigianato: tavolo permanente sulle iniziative

17 Giuseppe Bortolussi ospite del circolo codroipese “La tribuna”

18 Tutti i numeri del progetto “Maestri di mestieri 2012-2013”

19 Faleschini:”Turello, l’unico vero assessore all’artigianato”

PErIoDICo MENSIlEDI CoNFArtIGIANAto IMPrESE F.V.G.

Autorizzazione del Tribunale di Triesten. 1020 del 08/03/2001Anno XIII - Supplemento al n. 6 - Giugno 2013Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine

Bollettino degli organi direttivi di Associazione sindacale

Direttore responsabile:Bruno Gazulli

Comitato di redazione:Enrico Eva, Bruno Gazulli, Gian Luca GortaniGianfranco Trebbi

Hanno collaborato a questo numero:Alessandro Cesare, Gian Luca Gortani, Mauro Nalato, Rachele Francescutti, Tiziana Sabadelli, Nicola Serio

Direzione, redazione,Amministrazione:Via Coroneo 6, 34133 TriesteTel. 040 363938

Editore:Confartigianato Imprese Friuli Venezia GiuliaVia Coroneo 6, 34133 Trieste - Tel. 040 363938

Progetto grafico:Unidea

Stampa:Cartostampa Chiandetti srlReana del Rojale - Via Vittorio Veneto 106

Pubblicità:Per la pubblicità su Informimpresapotete contattare Rosanna PalmiscianoTel. 0432 516738

Contenuti

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Abbiamo una visione. È quella di un Friuli in cui fra tre anni più di 15.500 imprese artigia-ne (oggi sono 14.453) possano dare lavoro a 41.000 persone (oggi sono 36.400. Un Friuli in cui il tutte le imprese possano contare su un accesso alla rete in banda larga, ricco di 2500 apprendisti artigiani (oggi sono 1.444) fieri di imparare un mestiere in azienda, fianco a fian-co con 4.200 giovani titolari under-35 (oggi sono meno di 3.400) che hanno avviato una nuova azienda o ne hanno rilevato una fondata da altri. Un Friuli in cui far partire un’azienda sia facile come a Singapore (al 1° posto nel mondo per facilità di fare impresa) o almeno come in Spagna (al 44° posto rispetto al 73° dell’Italia) e in cui ogni impresa possa essere pagata a 30 o 60 giorni dalle aziende clienti (oggi in media occorrono 96 giorni) così come dalla Pubblica Amministrazione (che oggi paga in media a 170 giorni). Un Friuli in cui nessuna piccola impresa sia costretta a chiudere “per troppi crediti” e in cui il 90% dei finanziamenti a medio-lungo termine serva per fare investimenti produttivi e solo il 10% per consolidare le passività a breve termine (oggi le proporzioni sono invertite!). Nel nostro sogno una piccola azienda otterrà credito perché la sua banca conosce e capisce la bontà del suo progetto di sviluppo, anche se il rating matematico direbbe “no”, e perché negli anni precedenti Regione e imprenditori hanno rafforzato il suo Confidi, che ora può dare garanzie in tempi rapidi e con commissio-ni sostenibili. Quel sogno è un po’ tormentato per il fatto che le tasse e le imposte nazionali sono ancora alte, anche se stanno calando, ma subito rasserena-to dalla consapevolezza che gli enti locali sono riusciti in pochi anni a ridurre l’imposizione lo-cale, migliorando i servizi e tagliando le spe-se improduttive. Anzi, nel nostro sogno molte nuove iniziative sono nate proprio nel sociale,

dove i privati hanno dimostrato di essere più efficienti della PA nel prestare servizi di pubbli-ca utilità. In quel Friuli e in quell’Italia, tra l’al-tro, pagare le tasse e affrontare le procedure amministrative sarà sempre meno complicato e meno caro (oggi la burocrazia costa 31 mi-liardi, di cui oltre 300 milioni alle aziende della provincia di Udine). Del resto ci sarà il Garan-te regionale delle PMI ad assicurare che leggi, regolamenti e procedure siano a misura “dei piccoli” e i suoi provvedimenti saranno inflessi-bili. L’energia costerà come nel resto d’Europa (non il 40% in più, come oggi) e oltre 1000 im-prese della nostra provincia lavoreranno solo o in prevalenza nel settore delle fonti rinnovabili. Sogniamo un Friuli in cui la progressiva riquali-ficazione energetica del patrimonio edilizio, sia residenziale che produttivo, trainata da una po-litica regionale che utilizza al meglio le risorse dei fondi europei, darà lavoro a buona parte delle 8.200 imprese del comparto costruzioni (oggi sono meno di 7.400) per l’82% artigiane. Ci sarà così un mercato secondario per i ca-pannoni e le abitazioni, che vedranno aumen-tato il proprio valore, senza consumare altro territorio. Sarà un Friuli in cui l’abusivismo e la concorrenza sleale saranno ridotti a fenomeni marginali perché sarà così facile e convenien-te fare impresa “in chiaro” da rendere davvero poco appetibile rifugiarsi nel sommerso. Sarà un Friuli in cui artigiani e imprenditori saranno fieri di esserlo perché tutta la collettività e le istituzioni saranno fieri di loro. Nei loro temi i bambini scriveranno che da grandi sognano di fare gli artigiani e in cui gli artigiani in pensio-ne avranno giovani che bussano in bottega per imparare il mestiere.

State pensando che questo è solo un sogno? Forse… ma noi vogliamo lavorare per realizzar-lo davvero!

La visionedi un futuro possibile

Editoriale

di Graziano tilattipresidente Confartigianato Udine

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La voce dell’artigianato, la voce delle pic-cole imprese italiane risuona forte nelle parole del Presidente di Confartigianato

Giorgio Merletti che, l’11 giugno a Roma, dal palco dell’Assemblea nazionale ha chiesto alla politica un cambio di marcia per dare speran-za di futuro agli imprenditori e al Paese.“Chiediamo alla politica - ha detto Merletti - di costruire e di indicare finalmente un pro-getto di futuro per il Paese intorno al quale coinvolgere gli sforzi e l’impegno di tutti. Ab-biamo bisogno di condividere un obiettivo comune su cui lavorare ognuno per la propria parte. Adesso tocca a voi, tocca al Governo, tocca al Parlamento, tocca alla politica. Lo abbiamo detto nel Manifesto che un mese fa abbiamo presentato nell’Assemblea di Rete Imprese Italia. Lo diciamo di nuovo oggi, lo dicono le migliaia di imprenditori che, anche in quest’ultimo mese, hanno continuato a fir-mare il nostro manifesto e che vi chiedono una cosa molto semplice: Governate! Fate il vostro dovere! Ora bisogna agire e, senza esitazioni sui fronti del fisco, della burocrazia, del credi-

to, del lavoro”. Governare l’Italia, per Confar-tigianato, significa quindi affrontare i problemi che stanno mettendo in ginocchio gli impren-ditori. Imprenditori come quelli intervenuti all’Assemblea per denunciare una pressione fiscale che pesa per quasi il 70 per cento su-gli utili lordi d’impresa, un accesso al credito sempre più difficile, una burocrazia che alle aziende costa 31 miliardi l’anno, un mercato del lavoro carico di oneri e complicazioni. Ma le piccole imprese italiane sanno anche reagi-re con la passione dei giovani che si lanciano in settori innovativi. E a questa passione, al patrimonio produttivo del made in Italy biso-gna dare risposte immediate e concrete.“Ad una crisi così - ha detto il Presidente di Confartigianato - non si risponde solamente contrastandone gli effetti, ma bisogna scen-dere in profondità e riaccendere il motore che dà energia e forza a tutto il sistema Paese”.All’Assemblea di Confartigianato Imprese è intervenuto anche il ministro per lo Svilup-po economico, Flavio Zanonato, snocciolan-do i primi interventi realizzati dal Governo

Merletti alla politica: “Fate il vostro dovere. Costruite il futuro del Paese”

All’assemblea di Confartigianato il ministro Zanonato lancia le priorità per la crescita: fisco, credito e semplificazioni

I Fatti

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e presentando quelli già in agenda per il prossimo futuro. Con un impegno di fondo: dedicare la massima attenzione alle micro e piccole imprese. “Il compito che ci siamo posti è quello di cre-are i presupposti perché le imprese tornino ad investire, a crescere, ad assumere, mettendole in condizione di competere ad armi pari con i concorrenti europei” ha detto il Ministro da-vanti agli oltre 2600 delegati di Confartigiana-to presenti a Roma. Se questo è l’obiettivo le

tappe per raggiungerlo passano per un netto alleggerimento del carico burocratico e fiscale e per un credito più accessibile per cittadini e imprese. Il ministro Zanonato ha affrontato i tanti, forse troppi, problemi che assillano le imprese di questo paese. Un’analisi che ha convinto gli imprenditori presenti. Numerosi gli applausi durante il suo intervento. Ma oggi, nel trambusto di una crisi senza fine, imprendi-tori e rappresentanti delle imprese aspettano fatti concreti.

I Fatti

Qui a fianco il Presidente Merletti

all’assemblea nazionale,sotto il Ministro dello Sviluppo Economico

Flavio Zanonato.

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Occorre un grande progetto di riqualifica-zione del patrimonio edilizio, in chiave di sostenibilità energetica e ambientale,

sfruttando i progetti comunitari della programma-zione 2014-2020”. Queste le parole del presidente Graziano Tilatti al congresso annuale di Confartigianato Udine, che si è svolto sabato 15 giugno, nel capannone di Li-vio Fantini, ex titolare di una ditta specializzata nel-la meccanica per il settore del legno e ora scultore.“Innovazione, economia diffusa e “green”, stop al consumo del territorio, green social housing, rilancio dell’iniziativa privata - ha detto ancora Ti-latti, nella relazione sulle linee di indirizzo - come energie da coltivare, a condizione che le istituzioni condividano l’obiettivo e facciano la loro parte”. I lavori del congresso, coordinati dal direttore di Confartigianato Udine Gian Luca Gortani, sono cominciati con i saluti del sindaco di Manzano Li-dia Driutti e con la relazione introduttiva di Giu-sto Maurig, presidente della zona ospitante (Friuli Orientale). Non a caso Confartigianato Udine ha scelto di convocare il congresso annuale in un ca-pannone, per decenni luogo-simbolo dello svilup-po produttivo maturato e oggi della crisi. Da qui può infatti ripartire il successo del modello artigia-

no e della piccola impresa. Ma occorre non solo che la Regione sposi il progetto, serve che rimuo-va ostacoli vecchi e nuovi che frenano le imprese. Come?

Fisco e burocrazia: gli artigiani chiedono una fi-scalità, anche locale, che non penalizzi le piccole aziende - ad esempio con l’Imu e Tares - e con semplificazioni burocratiche reali - concertate a partire dalle proposte operative delle categorie economiche. A questo proposito Confartigiana-to lancia una sfida alla Regione: l’istituzione di un tavolo tecnico-politico fra categorie e Regione in grado, con la politica dei piccoli passi, di indivi-duare e di risolvere i problemi burocratici.Occorre inoltre accelerare sul fronte della sussidia-rietà, potenziando il Cata regionale e accreditando anche in FVG (come in Lombardia, Lazio, Veneto e nelle Marche) la neonata Agenzia per le imprese di Confartigianato.

Infrastrutture e habitat imprenditoriale: Con-fartigianato Udine chiede una accelerazione sul fronte delle infrastrutture. Serve un territorio in cui la banda larga abbia raggiunto entro tre anni il 100% delle imprese e in cui aprire un’azienda

Riqualificazione del patrimonio edile la strada per uscire dalla crisi

Il congresso provinciale si è tenuto in un capannone, luogo-simbolo dellosviluppo dal quale ripartire

I Fatti

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sia facile almeno come nella media dei paesi Ue (l’Italia è al 73° posto nel mondo). Fare impre-sa deve tornare ad essere “facile e prestigioso” perché solo così si favorisce l’emersione del som-merso, la lotta all’abusivismo e alla concorrenza sleale, rilanciando l’imprenditoria giovanile (oggi il FVG è la peggiore regione d’Italia per flessione dei titolari artigiani under 35). Non è una questio-ne di incentivi, ma di un mix appunto di sempli-ficazione, fiscalità sostenibile, infrastrutture ed ambiente culturale positivo.

Credito e liquidità: occorre rafforzare i confidi, con uno sforzo congiunto pubblico-privato, e do-tarli di nuove competenze per superare il credit-crunch che penalizza soprattutto le micro e pic-cole imprese (-5,5% di prestiti bancari negli ultimi due anni). Ridurre i tempi di pagamento, perché le aziende hanno diritto di essere pagate a 30-60 giorni, come del resto d’Europa e non a 170 giorni dalla Pubblica amministrazione e a 96 giorni dalle aziende medio-grandi.

lavoro e formazione: superata l’emergenza del rifinanziamento degli ammortizzatori sociali oc-corre investire di più nelle politiche attive del la-

voro, focalizzate sulle persone, nonché rilanciare l’apprendistato e tutte le modalità di formazio-ne ‘in azienda’, rilanciando quella professionale, quindi più lavoro per le imprese e per i nostri col-laboratori.Il dibattito è proseguito con gli interventi di Pietro Botti (presidente del Gruppo Anap provinciale e re-gionale); Daniele Cuciz (presidente Comitato Pmi); Ilario De Nardo (zona del Friuli Occidentale); Ro-berto Vicentini (presidente di Confidimprese FVG); Francesca Comello (vicepresidente provinciale del Movimento “Donne Impresa” e vicepresidente aggiunto della zona Alto Friuli; Adriano Stocco (capo categoria provinciale “Impianti elettrici”; Ali-da Liberale (zona di Udine); Ermes Vatri (zona del Friuli Occidentale); Germano Uliana (capo catego-ria provinciale “Ferro e metalli”); Alberto Dreossi (presidente provinciale del Movimento “Giovani Imprenditori”); Pierino Chiandussi (capo categoria provinciale e regionale, nonché membro del diret-tivo nazionale, di Confartigianato Trasporti; Mauro Pinosa (zona del Friuli Orientale); Carlo Faleschi-ni (presidente onorario di Confartigianato Udine); Giorgio Turcati (capo categoria provinciale “ter-moidraulici”); Enrico Pivotti (zona dell’Alto Friuli e membro del CdA di Udine e Gorizia Fiere SpA.

I Fatti

Un momentodel Congresso.

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Ecco i “Capitani Coraggiosi” che hanno avviato impresa nel 2012

Ospitata al Parco Scientifico di Udinela terza edizione del premio promossodai Giovani Imprenditori

I Fatti

L’imprenditoria giovanile rappresenta il futuro dell’economia del Friuli e va coltivata in ogni modo”. Lo ha detto, partecipando alla terza

edizione di Capitani Coraggiosi che si è svolta ve-nerdì 31 maggio al Parco scientifico e tecnologico Luigi Danieli, il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini. Nel corso della serata, organizzata dal Movimen-to Giovani Imprenditori di Confartigianato Udine, hanno ricevuto il diploma di “Capitano Coraggio-so” i migliori 15 neoimprenditori che hanno ini-ziato un’attività imprenditoriale in un periodo di grave crisi, come l’anno 2012.. “La mancanza di investimenti - ha aggiunto Fontanini - sta aggra-vando la situazione di crisi, come dimostra il fatto che solo metà dello stanziamento di 10 milioni di euro deliberato dalla Provincia di Udine a favore di Confidimprese e delle BCC friulane sia stata uti-lizzata dalle aziende”.

Il neo assessore all’innovazione e allo sviluppo economico del Comune di Udine, Gabriele Gia-comini, nel saluto, ha citato una frase pronunciata da Luigi Einaudi, economista e primo presidente della Repubblica, mentre il direttore di Friuli Inno-

vazione, Fabio Feruglio, ha sottolineato la positiva collaborazione con Confartigianato Udine, anche nell’ambito di alcuni progetti finalizzati a sup-portare l’innovazione nelle piccole imprese del territorio. Il presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti, sollecitando la politica a sostene-re maggiormente le imprese attraverso politiche creditizie più efficienti e più rispondenti alle attuali esigenti, ha presentato la nuova Scuola per im-prenditori, una scuola “permanente” sulla gestio-ne d’impresa, che proporrà corsi di formazione specifica per mettere gli imprenditori in condizio-ne di affrontare i problemi che quotidianamente emergono nella gestione della loro azienda.

Nel corso della serata, presentata da Claudio Moretti, il presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato Udine Alberto Dreossi, insieme al presidente regionale dei Giovani Francesco Fran-cescut, ha sottolineato il lavoro svolto dal movi-menti per sviluppare l’imprenditoria giovanile ed ha spiegato il perché di questa iniziativa dedicata a chi avvia un’impresa. Il “concorso” è stato suddiviso in 2 categorie: ju-nior (under 35) e senior (over 35).

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I Fatti

Il gruppo dei 15 premiati.

Premiati Under 35: Denis & Gabriele Savio Im-prenditore del settore legno San Giovanni al Na-tisone; Andrea Bortolotti Impianti elettrici Ma-jano; Manuela Modotti Parrucchiera Pozzuolo del Friuli; Aelita Khaymakhan Pasticceria Udine; Fabrizio rovesti Prototipazione 3D Udine. I di-plomi sono stati consegnati da Rudi Matiz vice-presidente del direttivo giovani.

Premiati over 35: Michela Bellucci Parrucchiera Unisex Udine Impresa; Antonio Moliterni Sarto Udine; Edy livon Imprenditore del settore legno Pradamano; Silvio Carnelutti Impianti elettrici Basiliano. Ha consegnato i diplomi Elisabetta Pa-rise, vicepresidente del direttivo giovani.

Segnalati come casi aziendali interessanti: Mar-co Ferigutti, assistenza tecnica elettrodomestici Udine; Danilo Macorig, impresa di autotrasporti Pavia di Udine; Alessio rossi, imprenditore edile di Basiliano; Giorgio Dose, spazzacamino di Ba-siliano; Paolo Dolce, gelateria di Udine; Fabiano Saccavini, impianti di riscaldamento a biomassa di Remanzacco. Ha consegnato i diplomi Marco Bressan, consigliere del direttivo giovani.

Nel corso della serata apprezzate le relazio-ni di Roberto Treu, presidente del Comitato di pilotaggio di Eures-T-Euradria che ha illustrato le proposte di questo progetto transfrontaliero per i giovani e di Sandro Zorino, della Theorema Consulting che ha parlato di come migliorare la reputazione creditizia verso le banche. Presenti anche Mauro Damiani, presidente della zona di Udine, Giusto Maurig, presidente della zona Friuli orientale, Marco Scodellaro, presidente Giovani Imprenditori di Pordenone, Cristina Zanello, vi-cepresidente Donne Impresa Udine e Gian Luca Gortani, direttore di Confartigianato Udine.

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I Fatti

Presentata la nuova “Scuola perimprenditori” di Confartigianato Udine

Una scuola permanente sulla gestione d’impresa, promossa dai Movimenti Donne e Giovani

www.assicuragroup.it

Nel corso della serata Capitani coraggiosi è stata presentata la nuova Scuola per imprenditori di Confartigianato Udine. Si

tratta di una scuola “permanente” sulla gestione d’impresa, promossa dai Movimenti Donne Im-presa e Giovani Imprenditori, che ogni anno ap-profondirà uno specifico tema imprenditoriale. “È sempre più importante per gli artigiani - ha detto il presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti - affiancare al lavoro e all’abilità manuale competenze manageriali; questa inizia-tiva di Confartigianato Udine si muove proprio in tale direzione”. La Scuola per imprenditori pro-porrà ad artigiani e micro-piccoli-medi impren-

ditori, corsi di formazione specifica per metterli in condizione di affrontare i problemi che quoti-dianamente emergono nella gestione della loro azienda. Corsi specifici sulla gestione d’impresa saranno proposti anche per le persone che han-no appena iniziato il cammino imprenditoriale, le start-up e per chi non ha ancora avviato impresa.La prima edizione della Scuola è dedicata alle banche e al credito e Sandro Zorino, nella le-zione d’avvio sul tema “Come migliorare la mia reputazione creditizia verso le banche”, ha an-che brevemente illustrato il programma 2013 che affronterà temi come il rating bancario, lo smobilizzo crediti, il consolido, la riduzione dei costi bancari, il credito convenzionato e le ban-che estere. Le prime due lezioni sul tema della lettura dell’estratto conto e del rating bancario si terranno a Udine il 1° e il 15 luglio nella sede di FFF (via Savorgnana, 14).

Per maggiori dettagli visitareil sito www.confartigianatoudine.comnella sezione formazione.

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I Fatti

Ottavo Rapporto annualesull’artigianato

A che punto è la notte? Presentati i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Udine in occasione del congresso

Da alcuni anni si parla di crisi economica e l’otta-vo Rapporto annuale sull’artigianato della pro-vincia di Udine, presentato in una conferenza

stampa il 15 giugno scorso, conferma con le cifre che la notte non è ancora finita.Per comprendere l’intensità della recessione, misurata da molteplici variabili economiche, l’Ufficio Studi ha posto i più recenti numeri sul settore in un orizzonte temporale di lungo periodo con un’analisi che si è spinta all’indietro per un trentennio e oltre. Una serie di graduatorie annuali consente così di capire se l’at-tuale crisi è stata veramente la più intensa o se per alcune variabili, anche in passato, si erano registrati valori così preoccupanti. I numeri delle ore di Cassa integrazione guadagni straordinaria richieste nell’ulti-mo triennio, sono in assoluto i più alti dagli anni ‘70, segnale dell’elevatissimo numero di crisi strutturali che stanno colpendo le imprese della provincia di Udine. Il tasso di disoccupazione dopo aver raggiunto livel-li “frizionali” a metà degli “anni zero”, dal 2008 è in decisa crescita ma il dato rilevato nel 2012 (6,8%) è al 15° posto nella classifica dei 35 anni compresi tra 1977 e il 2012. Il massimo è stato toccato nel 1987 con il 9,1%. Desta preoccupazione la crescita di questo indi-ce negli ultimi 5 anni, ma i livelli raggiunti, grazie an-che alle consistenti risorse investite per il sostegno al reddito, sono ancora lontani da quelli degli anni ’80.

Un altro indicatore che è invece giunto su valori record è la disoccupazione giovanile: è dal 1985 (30,6%) che il FVG che non registrava un tasso alto come l’attuale (30,4%). Preoccupa anche la demografia delle impre-se, con il 2012 terzo peggior anno dell’ultimo trenten-nio. Da notare però che, anche in questo caso, in pas-sato ci sono stati periodi più difficili dell’attuale (primi anni ‘90). 50 anni fa gli apprendisti artigiani in provincia di Udine erano 6.480 ossia 4 volte e mezzo gli attuali, mentre rispetto a 5 anni fa l’edilizia ha perso il 24% dei lavoratori, il 26% di imprese e il 34% di ore di lavoro. Il numero di lavoratori dipendenti dell’artigianato, dopo il massimo del 2007 è crollato nell’ultimo quinquen-nio (-17%); la perdita di posti di lavoro ha riguardato soprattutto operai e apprendisti artigiani, mentre il nu-mero di impiegati ha tenuto.I prestiti bancari sono stati tagliati del 5,5% negli ultimi due anni e la quota di artigiani sfiduciati, misurata dal-la semestrale indagine congiunturale, ha raggiunto la quota record dell’84,6%. Alla conferenza stampa che ha anticipato il congresso annuale tenutosi nel pomeriggio dello stesso giorno, sono intervenuti il presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti i vice presidenti Franco Buttazzoni ed Edgarda Fiorini, il presidente di Confartigianato Udine Servizi Daniele Nonino, il direttore Gian Luca Gortani e il responsabile dell’Ufficio Studi Nicola Serio.

Confartigianato Udine e UniCredit organizzano l’incontro formativo

Per informazioni: Ufficio di Cividale | tel. 0432 / 731091 | [email protected]

Negli uffici di Confartigianato Udine Servizi a Cividale ( viale della libertà 46/I/8)

Programma:le logiche di valutazione del merito creditizioIl set informativo per l’accesso al creditola Centrale d’Allarme Interbancaria (C.A.I.)La Centrale Rischi (CRIF)

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I nostri imprenditori

Ingredienti: ricerca della qualità,cura nei dettagli e ascolto del cliente

PaStiCCERia GiaDa – tRiCESiMO

Solo varcando la soglia della Pasticce-ria Giada sembra di respirarla e viverla la grande passione di Andrea Paoloni per la sua azienda: venticinque anni di attivi-tà ma con l’entusiasmo del primo giorno. Dopo aver lavorato da dipendente in una pasticceria; insieme alla moglie Assunta decidono di aprire il loro laboratorio, chia-mandolo come la figlia: Giada. L’azienda si è distinta da subito, proponendo pro-dotti ricercati, dall’alta pasticceria italiana alla tradizionale francese. La ricerca della giusta materia prima, in grado d’infondere aromi inconfondibili e inebrianti, la risco-perta di antiche ricette e metodi di prepa-razione, la capacità di saperli reinterpre-tare in chiave moderna, l’idea di proporre vere e proprie collezioni che si rinnovano secondo le stagioni, hanno fatto della Pa-sticceria Giada un riferimento per intendi-tori e più in genere per persone dal palato fine e attento.“Negli anni abbiamo mantenuto la nostra passione e la dimensione artigianale, per dare al cliente la cura e la qualità che ci

hanno sempre contraddistinto” ci spiega Andrea Paoloni.L’attività della Pasticceria Giada è un riferi-mento anche sul territorio: Andrea Paoloni, infatti, fa parte del gruppo “Etica del Gu-sto” (www.eticadelgusto.it), crea e parte-cipa a eventi coinvolgenti, anche specifici per i bambini, per sensibilizzare alla cultura del gusto, della tradizione e dell’artigiana-to ed è capofila al progetto “Botteghe di mestiere”, un modello sperimentale per la formazione dei giovani, che sono ospitati per 6 mesi, con l’obbiettivo di insegna-re loro l’arte pasticcera. “Vedere giovani crescere in azienda, formarsi e acquisire nuove competenze mi riempie di soddi-sfazione e orgoglio” continua Adrea Pa-oloni. Oggi, oltre alla maestria dei titolari, l’azienda può contare sulla professionalità artistica di quattro collaboratori. La pastic-ceria Giada offre ai suoi clienti mignon e le praline di cioccolato, proposte in più di 40 tipi, oltre alle torte, ai dolci di stagione, alle ricercatezze per specifiche occasioni come matrimoni, ricevimenti e feste. “Ne-

La pasticceriapronta a coccolarei tuoi desideri

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I nostri imprenditori

gli ult imi

anni abbia-mo dedicato una

particolare attenzione al packaging e alla presentazione del

prodotto ci racconta un doveroso corona-mento alla precisa ricerca d’equilibrio tra vista e gusto, tra occhio e palato.” Quando chiediamo ad Andrea Paoloni come vede il futuro della sua at-tività, lui risponde con inaspettata positi-vità: “roseo” dice “la cerchia di persone che apprezzano i nostri prodotti è ogni giorno più grande, li vedono e li conosco-no online, attraverso il nostro sito e la no-stra pagina facebook e poi li conquistiamo con il sapore. Un vero successo, ottenuto ascoltando e coccolando i clienti, condi-videndo con loro la nostra passione”. La-sciamo la Pasticceria Giada e il suo Mastro Pasticcere con un buonissimo vassoio di paste e con la chiara sensazione di aver incontrato un imprenditore determinato, entusiasta che ha voglia di realizzare an-cora molti sogni.

Carta d’identitàNome: Pasticceria Giada Attività: produzione dolci, mignon, praline, gelatine Sede: via San Pelagio, 24 - Tricesimo (UD) www.giadapasticceria.it

Uno dei premi del Photo Contest del Progetto MANI è stato ritirato alla Pasticceria Giada da Evin Vin

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Categorie

Scampato pericolo per gli installatori d’impianti a energie rinnovabili

La mobilitazione di Confartigianato ha portatoalla modifica del decreto sulle qualifiche professionali

La mobilitazione di Confartigianato a nome delle imprese che installano impianti a energie rin-novabili - molte delle quali temevano di dover

chiudere i battenti dal prossimo 1 agosto - ha dato i suoi frutti: è stata infatti modificata la formulazione del decreto (28/2011) riguardante i criteri di qualifi-cazione professionale. Per Giorgio Turcati e Adriano Stocco, presidenti dei Termoidraulici e degli Elettri-

cisti di Confartigianato Udine, si tratta di «un colpo assestato contro la burocrazia inutile grazie alle no-stre iniziative, culminate il mese scorso con l’invio di una lettera di protesta al Ministero dello Sviluppo Economico. L’iniziativa è stata in grado di coinvol-gere le imprese locali e l’intero sistema nazionale».Nello specifico della norma, viene dunque modifica-to il sistema abilitante per le attività di installazione di impianti a energie rinnovabili, riconoscendo l’e-sperienza già acquisita sul campo; quindi le aziende potranno continuare a lavorare, come previsto dai criteri del decreto del 2008 in relazione ai responsa-bili tecnici. «È una importante vittoria per le imprese - commentano i dirigenti di Confartigianato Udine - che spesso devono lottare non solo con la crisi, ma anche con gli effetti di una regolamentazione che ingessa l’operatività preoccupandosi di normare aspetti insignificanti ignorando le reali necessità di chi opera».

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Migliorare l’efficienza energetica degli edifici per risparmiare

Presentato il tool per monitorare se quanto paga il GSEè realmente quello che produce l’impianto fotovoltaico

La domotica può costituire un ottimo stru-mento per ottimizzare la gestione energe-tica di un edificio, migliorandone quindi

l’efficienza con un consistente risparmio nelle bollette e una riduzione degli sprechi. L’argo-mento è stato approfondito nel corso di un se-minario organizzato da Confartigianato Udine nell’ambito del progetto B.R.EF. sull’utilizzo efficiente delle risorse da parte delle micro e piccole imprese (finanziato dal progetto Inter-reg IV Italia-Austria). Durante l’incontro, intitolato “Energy efficiency. Migliorare l’efficienza energetica degli edifici con la building automation”, è emerso come, proprio grazie alla domotica, cioè a quell’insie-me di tecnologie finalizzate al miglioramento della qualità della vita negli ambienti antropiz-zati, si possono raggiungere risparmi del 30-40%, con tempi di rientro dell’investimento effettuato di un paio d’anni. «Il risparmio ener-getico - ha detto il capo categoria elettricisti di

Confartigianato Udine Adriano Stocco - pas-sa prima di tutto per l’efficienza energetica. Eppure, recenti indagini, hanno rivelato che, nella scelta di un immobile a uso residenziale, non ha ancora il dovuto peso il fattore rispar-mio energetico, nonostante la significativa in-cidenza sul contenimento dei costi nelle bol-lette di casa». Al seminario hanno partecipato una sessanti-na di imprese alle quali Ferdinando Massarella, consulente per ABB Spa e ABB SACE Division, ha mostrato diversi casi reali di studio, facen-do delle comparazioni fra utilizzo e non utiliz-zo della gestione energetica in domotica che comporta risparmi del 30/40% di energia. Diego Passon di Tpf Energie ha invece mostra-to il monitoraggio in tempo reale di un impian-to fotovoltaico ed ha presentato il tool che si sta sviluppando per valutare se quanto pagato dal GSE al titolare dell’impianto corrisponde a quanto l’impianto ha realmente prodotto.

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Cronache

Comune di Udine e Confartigianato:tavolo permanete sulle iniziative

La proposta dell’assessore al commercioe turismo Alessandro Venanzi

Un tavolo permanente per programmare per tempo iniziative, eventi e progetti con il con-tributo delle categorie economiche. Eventi -

ha aggiunto l’assessore Venanzi - che dovrebbero sempre di più coinvolgere tutto il territorio comu-nale compresi i “borghi” ed i quartieri. In questo contesto la pianificazione di Friuli Doc dovrebbe avere un orizzonte di almeno tre anni, per ottimiz-zare l’uso delle risorse finanziarie”. Lo ha proposto il 5 giugno il nuovo assessore al commercio e tu-rismo del Comune di Udine, Alessandro Venan-zi incontrando il Consiglio della zona di Udine di Confartigianato nella sede dell’associazione in via Del Pozzo che ha suggerito all’assessore di utilizza-re lo stesso tavolo per lavorare assieme anche nella semplificazione delle procedure. “Siamo consape-voli delle difficoltà che i comuni stanno affrontan-do, anche per effetto del patto di stabilità e dei ri-dotti spazi di bilancio - ha infatti detto il presidente zonale di Confartigianato Mauro Damiani - e per questo proponiamo di concentrare gli sforzi sulla semplificazione di procedure e adempimenti, sen-za costi per le casse pubbliche”. “Su Friuli Doc e su altre manifestazioni - hanno evidenziato il vicepre-

sidente zonale Franco Paravano e il capo categoria provinciale dell’edilizia Gino Stefanutti - crediamo sia importante puntare sulla qualità, sia dell’offerta sia del pubblico, per premiare e valorizzare le vere eccellenze del territorio, tra cui l’artigianato”. Eva Seminara, rappresentante dell’artigianato artistico nel direttivo provinciale, ha rilanciato la proposta di collaborazione con il Comune - già condivisa nella predisposizione del Pisus - per la realizzazione di un centro permanente al tempo stesso culturale ed espositivo in cui i veri artigiani, a rotazione, possano presentare i propri prodotti, illustrare il proprio me-stiere e trasmettere la passione del fare alle giovani generazioni. Venanzi ha infine accolto l’invito di Eli-sabetta Parise e Francesco Roiatti, rappresentanti del Movimento Giovani Imprenditori, a portare la testimonianza di un giovane amministratore agli imprenditori under-40 in occasione di un prossimo appuntamento. Per sottolineare il positivo e stretto rapporto con il turismo ed il commercio, Confar-tigianato Udine ha infine auspicato di aggiungere la parola “artigianato” al referato dell’assessore “e questo non solo per un mero scopo simbolico” ha evidenziato il presidente Damiani.

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Cronache

Giuseppe Bortolussi ospite del circolo codroipese “La tribuna”

Gran successo di pubblico per discutere insieme la situazione economica e occupazionale

Il rigore non paga»: lo ha detto il segretario gene-rale della Cgia (Confederazione generale italiana artigianato) di Mestre, Giuseppe Bortolussi, inter-

venendo a un incontro organizzato dal circolo co-droipese «La tribuna» in collaborazione con Confar-tigianato Udine, Unioncamere FVG e patrocinato dal Comune. Circa 200 persone, fra cui sindaci e ammi-nistratori, ma soprattutto imprenditori, moltissimi di Confartigianato, preoccupati per la crisi drammatica. «La situazione economica e occupazionale nelle pic-cole e medie imprese del Triveneto» era appunto il titolo del convegno, introdotto dal saluto di Angelo Petri, che presiede «La tribuna», e dai presidenti di Unioncamere FVG, Giovanni Da Pozzo, e di Confar-tigianato Udine, Graziano Tilatti. I quali hanno deli-neato, per la nostra regione dove le micro e piccole imprese costituiscono la stragrande maggioranza del tessuto produttivo, un trend che non accenna a risa-lire la china, sottolineando la perdita di 4 mila 400

aziende dal 1999 a oggi, di migliaia di posti di lavo-ro. La pressione fiscale è insopportabile: “Abbiamo finito la scorsa settimana di lavorare per Roma”, pun-tando il dito sul patto di stabilità, sulle norme cape-stro per la sicurezza e sulle pensioni d’oro. “Non se ne può più - ha detto Da Pozzo - l’aumento dell’IVA sarebbe catastrofico”. Come se ne esce? Per Bortolussi «la politica di rigore che la Germania ci ha imposto la porterà alla rovina insieme ai Pigs (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna): è tollerabile una aumentata inflazione se serve a far ri-partire l’economia. Usa e Giappone hanno insegnato che si esce dalla crisi stampando denaro. Cosa che noi non possiamo fare, perché per noi l’euro è mo-neta straniera». Inoltre - ha sottolineato Bortolussi - occorre tenere presente che il 90% e più del mercato di riferimento è alimentato dalla domanda interna; l’export è importante, ma attenzione a non esagerar-ne il peso nella ripartita.

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Cronache

tutti i numeri del progetto “Maestri di mestieri 2012-2013”

23 scuole primarie coinvolte in provincia di Udine, oltre 2.000 bambini e 624 ore di laboratorio

Oltre 2.000 alunni delle scuole elementari friu-lane hanno partecipato al progetto speciale “Maestri di mestieri 2012-2013” organizzato

dal movimento Donne Imprese di Confartigianato Udine con il contributo della Regione FVG. Ad illu-strare i risultati di questa attività in una conferenza stampa che si è svolta il 18 giugno sono state la pre-sidente provinciale del Movimento Donne Impresa Michela Sclausero, Liviana Di Giusto, Chiara Iardi-no, Laomi Scanavini, artigiane maestre di mestiere e Francesca Tonini, animatrice del progetto. “Da una decina d’anni - ha spiegato Michela Sclausero - Confartigianato Udine collabora con le istituzioni scolastiche regionali per diffondere fra i bambini della scuola primaria l’artigianato e i suoi valori di creatività, tradizione, innovazione e cultura”. Ini-zialmente l’attività era svolta in modo occasionale, mentre dal 2008, grazie al sostegno della Commis-sione Regionale per l’Artigianato del FVG e all’im-pegno del Movimento Donne Impresa, l’attività si è progressivamente affermata ed è stata effettuata in modo sistematico, organizzato e capillare. Questo

ha consentito di passare dalle 2 alle 23 scuole che hanno partecipato nell’anno scolastico 2012/2013. Infatti grazie al contributo dei progetti speciali per la scuola della Regione FVG, è praticamente raddop-piata l’operatività del progetto, con 624 ore di la-boratorio portate in 104 classi delle scuole primarie, con il coinvolgimento complessivo di 2.122 piccoli artigiani. Le scuole che hanno partecipato alle attivi-tà sono localizzate in 19 comuni e appartengono a 13 diverse Istituzioni Scolastiche.

Alunni partecipanti

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Cronache

Faleschini: “turello, l’unico veroassessore all’artigianato”

Il presidente onorario di Confartigianato Udinericorda l’avvocato Venicio Turello

È stato l’unico assessore regionale all’artigia-nato con delega piena che utilizzò da subito promuovendo molti provvedimenti di legge

e riforme. Disponibile, concreto, attento, di po-che parole, se a una domanda rispondeva di sì, il problema era risolto, ma se la risposta era no, non c’era nulla da fare”. Così Carlo Faleschini, presidente onorario di Confartigianato Udine, già presidente dell’Esa, ente per lo sviluppo dell’arti-

gianato, ricorda la figura dell’avv. Venicio Turello. “Turello varò fra l’altro, solo un anno dopo il suo insediamento che fu nell’84, la legge 48 che erogava contributi in conto capitale fino al 15% e per la restante somma ammessa a contributo prevedeva un mutuo agevolato con Artigian-cassa. Assieme al consigliere Diego Carpenedo fece la legge montagna con contributi in conto capitale fino al 35% per la costruzione o l’ammo-dernamento di laboratori o l’acquisto di macchi-nari. Norme che consentirono un vero e proprio rilancio dell’artigianato dopo il terremoto. Ancora oggi gli artigiani lo ringraziano unitamente all’Esa al quale l’assessore delegò, per ridurre i tempi, la gestione delle pratiche lasciando all’assessorato compiti legislativi, di controllo e finanziari. Prati-camente fu lui a dare il via ai primi, e rari, esem-pi concreti di decentramento. Turello, che lavorò con il pieno appoggio dell’allora presidente della Regione Adriano Biasutti e della maggioranza, fu un esempio di competenza, serietà e di modera-zione. Un vero uomo del fare”.

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