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INCORAGGIANTI I RISULTATI DELLA PRIMA EDIZIONE DEL PROGETTO MANI IN 350 AL SEMINARIO SUGLI IMPIANTI TERMICI: NOVITÀ PER IMPRESE E CLIENTI RINNOVATO IL MOVIMENTO GIOVANI IMPRENDITORI, ELISABETTA PARISE NUOVO PRESIDENTE PRESENTATA LA XVI INDAGINE CONGIUNTURALE, CON TUTTI GLI INDICATORI ANCORA NEGATIVI UDINE Anno XIV - Supplemento n. 3 - Marzo 2014 Periodico mensile - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli Organi direttivi di Associazione Sindacale Bolzonello: a breve nuovi interventi per l’artigianato

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INCORAGGIANTI I RISULTATI DELLA PRIMA EDIZIONE DEL PROGETTO MANI

IN 350 AL SEMINARIO SUGLI IMPIANTI TERMICI: NOVITÀ PER IMPRESE E CLIENTI

RINNOVATO IL MOVIMENTO GIOVANI IMPRENDITORI, ELISABETTA PARISE NUOVO PRESIDENTE

PRESENTATA LA XVI INDAGINE CONGIUNTURALE, CON TUTTI GLI INDICATORI ANCORA NEGATIVI

UDINE

Anno XIV - Supplemento n. 3 - Marzo 2014

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Bolzonello:a breve nuovi interventiper l’artigianato

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EDItorIAlE

03 “Pluitost di nuie a l’e’ miôr pluitost” non è una logica seducente

I FAttI

04 Imprenditori benemeriti protagonisti della cerimonia di San Giuseppe Artigiano

07 Progetto MANI: uno strumento concreto per avvicinare i giovani ai mestieri artigiani

08 I dati lo confermano: tagliare subito tasse e burocrazia!

09 Elisabetta Parise alla guida del Movimento Giovani di Confartigianato Udine

I NoStrI IMPrENDItorI

10 Quando il vintage incontra il moderno e l’originalità

CAtEgorIE

12 Acconciatori, corso per i docenti della prima formazione del FVG

13 Gas refrigeranti, continua il percorso formativo per la certificazione delle imprese

14 La “Casa da Duga” scrigno delle opere della fotografa Ulderica Da Pozzo

15 350 imprese al seminario sugli impianti termici

CroNAChE

16 Bankitalia promuove Confidimprese Fvg a conclusione della visita ispettiva

17 La rete dà dipendenza già in giovanissima età

18 Due secoli di invenzioni friulane che hanno cambiato il mondo

19 Il futuro, per molte imprese manifatturiere, è fare rete

PErIoDICo MENSIlEDI CoNFArtIgIANAto IMPrESE F.V.g.

Autorizzazione del Tribunale di Triesten. 1020 del 08/03/2001Anno XIV - Supplemento al n. 3 - Marzo 2014Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine

Bollettino degli organi direttivi di Associazione sindacale

Direttore responsabile:Tiziana Sabadelli

Comitato di redazione:Alessio Belgrado, Enrico Eva, Gian Luca Gortani,Gianfranco Trebbi

hanno collaborato a questo numero:Gian Luca Gortani, Mauro Nalato, Luca Nardone, Giulia Peccol, Tiziana Sabadelli, Nicola Serio, Marinella Tolloi

Direzione, redazione,Amministrazione:Via Coroneo 6, 34133 TriesteTel. 040 363938

Editore:Confartigianato Imprese Friuli Venezia GiuliaVia Coroneo 6, 34133 Trieste - Tel. 040 363938

Progetto grafico:Unidea

Stampa:Cartostampa Chiandetti srlReana del Rojale - Via Vittorio Veneto 106

Pubblicità:Per la pubblicità su Informimpresapotete contattare Rosanna PalmiscianoTel. 0432 516738

Contenuti

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Editoriale

Capita spesso che un imprenditore ponga domande del tipo “ma Confartigianato cos’è riuscita ad ottenere per me in questi ultimi anni?”, “che risultati ha portato a casa nell’in-teresse della categoria?”.Sono domande sensate, sacrosante e legitti-me. E sono interrogativi a cui non è facile ri-spondere. Non perché i risultati manchino, ma per altri motivi.Proviamo a sintetizzare il perché in pochi punti.Primo: quando si tratta di negoziare, contrat-tare e mediare l’esito finale è necessariamente un compromesso tra interessi diversi e il più delle volte diametralmente opposti. Nei casi migliori l’accordo è una via d’uscita vincente per tutti, originale e creativa. Nella maggior parte dei casi è una via di mezzo, un incon-tro più o meno a metà strada in cui ogni parte deve concedere qualcosa, spesso più di quan-to fosse disposta inizialmente a mollare. In tut-ti questi casi il “non ottenuto” peserà sempre più dell’”ottenuto” e sarà difficile far apprezza-re il risultato a chi, anche comprensibilmente, si aspetta battaglie del tipo “o tutto o niente”. La filosofia del “pluitost di nuie a l’e’ miôr plu-itost” sarà anche logica, ma non è seducente.Secondo: mai dimenticare che siamo sul piatto meno pesante della bilancia. Sulla carta i nu-meri sono dalla nostra parte: milioni di azien-de e imprenditori sono l’ossatura economica e sociale del Paese. All’atto pratico queste cifre non contano se non trovano una sintesi uni-taria e coesa. Senza questo, portare a casa i risultati è più che difficile. Un mese fa i 60.000 artigiani, commercianti ed esercenti di piazza del Popolo a Roma hanno dato un segnale forte in questa direzione, ma ora di tratta di non disperdere quell’energia e farla pesare sui tavoli che contano.

Terzo: ammettiamolo, non siamo ancora abba-stanza bravi a comunicare i risultati che otte-niamo, le battaglie che conduciamo e le picco-le o grandi vittorie che riusciamo a conseguire.In tutti e tre i casi, come organizzazione pos-siamo e dobbiamo migliorare. Se lo aspettano gli imprenditori che rappresentiamo e ce lo chiedono gli associati che ripongono in noi la fiducia nel cambiamento.C’è di più: ce lo impone il nuovo contesto poli-tico, in cui la voglia e la necessità di risposte ra-pide a problemi per troppo tempo inaffrontati si traducono in tempi decisionali sempre più serrati. La politica sta mettendo in discussione la validità e la stessa ragion d’essere dei cosid-detti ‘corpi intermedi’. In altre parole, cerca di mettere in discussione noi associazioni.Come in mezzo ad una marea che sale rischia-mo di essere travolti dalla domanda di cam-biamento. Quando la marea si ritirerà, se nel frattempo non avremo migliorato le nostre prestazioni, rischiamo di essere spazzati via. Sbrighiamoci quindi a rispondere agli interro-gativi da cui siamo partiti o saranno altri a dare le risposte giuste.

“Pluitost di nuie a l’e’ miôr pluitost” non è una logica seducente

Non siamo ancora abbastanza bravi a comunicare i risultati che otteniamo

di gian luca gortani Direttore Confartigianato Udine

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Nuove risorse per l’artigianato (1,5 mi-lioni per il Cata Artigianato, per altro insufficienti secondo Confartigianato,

e rassicurazioni sulla copertura del fabbisogno per finanziare i progetti di ricerca e sviluppo). In arrivo, fra un mese e dopo il confronto con le Associazioni del comparto, il regolamento di attuazione delle botteghe-scuola, seguito a maggio dal nuovo piano per lo sviluppo in-dustriale e artigianale che prevede la revisione anche del ruolo dei confidi, che dovranno esse-re maggiormente integrati nel sistema finanzia-rio e creditizio regionale ed infine un apparato pubblico che non sia più controparte delle im-prese e delle organizzazione imprenditoriali ma che collabori con esse. Sono queste le risposte alle reiterate richieste di Confartigianato alla Regione (nella finanziaria regionale le risorse per gli incentivi erogati dal CATA sono attual-mente pari a zero) dell’assessore regionale alle attività produttive Sergio Bolzonello intervenu-to domenica 23 marzo a Gemona del Friuli alla tradizionale celebrazione di San Giuseppe ar-tigiano organizzata da Confartigianato Udine. Su piano delle istanze nazionali della categoria, è intervenuto il Segretario generale di Confar-tigianato Imprese Cesare Fumagalli ha invece evidenziato tre sfide lanciate al Governo e alle Amministrazioni locali: correggere l’iniquo e

inaccettabile riduzione dell’Irpef che beneficia i soli lavoratori dipendenti ed esclude a prio-ri gli autonomi; fare in modo che l’apprezza-bile riduzione dell’Irap, nel caso di artigiani e commercianti, venga realizzata attraverso un aumento della franchigia anziché la riduzione dell’aliquota; convincere i Comuni a non river-sare sulle imprese gli oneri e gli squilibri deter-minati dalla disciplina della TASI.Durante la cerimonia, presentata da Claudio Moretti e da Bettina Carniato, sono stati conse-gnati attestati di benemerenza a 43 imprese ar-tigiane della provincia di Udine, mentre il pre-mio speciale del Movimento “Donne Impresa” dedicato alla memoria di Donatella Pressello è stato assegnato alla delegazione udinese dell’A.N.D.O.S. – ONLUS, l’Associazione Na-zionale Donne Operate al Seno.“In questi mesi – ha dichiarato il Vicepresiden-te regionale Bolzonello dopo aver difeso i tanti dipendenti pubblici che fanno il loro dovere e invitato la classe imprenditoriale ad avere una visione per il futuro - stiamo vivendo i momenti più difficili degli ultimi 60 anni. Da questa si-tuazione usciamo con una visione per il futuro e con un forte impegno quotidiano”. Il presi-dente di Confartigianato Udine Graziano Tilat-ti, denunciata la politica di svendita di azien-de friulane che continua ad essere praticata

Imprenditori benemeriti protagonisti della cerimonia di San Giuseppe Artigiano

Tilatti: “La Pubblica Amministrazione non sia contro le imprese”

I Fatti

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in Friuli ed evidenziato come il mondo della piccola impresa e dell’artigianato sia riuscito a resistere in questi anni di crisi, nonostante le troppe incrostazioni che frenano il lavoro del-le imprese, ha parlato dei sogni delle imprese. “Le imprese sognano - ha detto - una pubblica amministrazione che diventi partner delle im-prese e che non si limiti a sanzionarle e a con-trapporsi ad esse; delle banche che tornino a erogare il credito alle imprese, il rispetto dei tempi di pagamento da parte della pubblica amministrazione e delle grandi imprese ed una pubblica amministrazione efficiente”.I lavori sono cominciati con i saluti del presi-dente della zona dell’Alto Friuli di Confarti-gianato Roberto Vicentini che ha sottolineato l’orgoglio e lo spirito di appartenenza all’Asso-ciazione trasmessogli da suo padre. E’ poi in-tervenuto il sindaco di Gemona Paolo Urbani, che ha criticato aspramente il contratto unico dei dipendenti degli enti locali (“costa troppo e non dà nulla in cambio in termini di efficien-za e mobilità”); i sindacati, colpevoli di parla-re unicamente dei diritti dei lavoratori ma mai dei doveri, ed ha invitato la classe politica ad avviare un’azione di sfoltimento della giungla burocratico-amministrativa. Il presidente del-la Provincia di Udine Pietro Fontanini, nel suo intervento ha denunciato il Patto di stabilità

che impedisce anche alla Provincia, pur aven-do in cassa le risorse, di procedere con le gare d’appalto. Apprezzato anche l’intervento del membro di Giunta della Camera di commercio Rosanna Clocchiatti che ha sottolineato come il rilancio dello sviluppo del Paese debba pas-sare soprattutto attraverso la valorizzazione del Made in Italy, del turismo e dell’integrazione a filiera tra agricoltura, artigianato e turismo.Fra i presenti anche il prefetto di Udine Prov-videnza Delfina Raimondo, Alessandro Miconi delegato dal Questore, Antonio Tozzi, il presi-dente del Consiglio regionale del FVG Franco Iacop, il presidente onorario di Confartigianato Udine Carlo Faleschini e il vicepresidente di Confartigianato Imprese FVG, Ariano Medeot.

I Fatti

Il Presidente Tilatti durante il suo intervento,

e in basso il SegretarionazionaleFumagalli

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Zona Friuli orientale: Adamo Luigino autotra-sportatore di Tarcento; Marco Bordon e Linda Codromaz della ditta Il Golosone di Bordon Marco & C. Snc, pasticceria e gelateria di Tar-cento; Cristian e Thomas Feregotto e Luca No-acco della ditta Infostar Service Srl assistenza informatica di Tarcento; Sinesio e Silao Paolo-ni idraulici di Orsaria di Premariacco; Eleonora Peressini, produzione di yogurt crepes e gelati di Cividale del Friuli; Luigi Cosmar idraulico lattoniere di Orzano; Enzo Cozzi, carpentiere di San Giovanni al Natisone; Sandro e Rino Fabbro e Rino Innocentin della Sira Srl, lavora-zione legno di Lauzacco Pavia di Udine.

Zona Friuli occidentale: Enrico Binucci, odon-totecnico di Mortegliano; Guido Feruglio, ter-moidraulico di Blessano, Gianni Cucchiaro, autotrasportatore di Virco di Bertiolo; Stefa-no Chiarvesio carrozziere di Fagagna; Renzo Bertoia, termoidraulico di Colloredo di Mon-te Albano; Antonino Zanello, Beppino Zanin e Carlo Ponte della Z.P.Z. di Zanello A. & C. Snc, impianti elettrici di Flumignano; Mario e Marco Rabassi lavorazione marmi a Carpacco di Dignano; Gabriele e Cristian Pontisso lavo-razioni meccaniche a Romans di Varmo; Franca Valvason, parrucchiera di Bressa di Campofor-mido.

Zona Alto Friuli: Maurizio Screm, falegname di Comeglians; Renato e Riccardo Aita, officina meccanica a Gemona del Friuli; Giuseppe e Li-cio Pascolo, edili di Gemona del Friuli; Monica Stroppolo tipografa di Camporosso di Tarvisio; Gianni e Manuel Casasola, officina meccanica-gommista di Tolmezzo; Andrea Calligaro e Gianluca Pauluzzo, officina meccanica di Buja;

Beppino e Luciano Puntel, sabbiatura e vetri-ficazione a Rivo di Paluzza; Fabrizio Buzzulini, della Termoel, termoidraulico di Gemona; Da-niele Fachin edile di Socchieve.

Zona Basso Friuli: Luigi Casasola, fabbro di Lignano Sabbiadoro; Antonio Parise, impianti elettrici di Latisana; Severino Schiff, serramenti blindati di Pocenia; Luigi, Mauro, Umberto To-nini e Natalina Cecchetto della Tonini snc, of-ficina meccanica e riparazione mezzi agricoli di Aquileia, Bruno Buttus idraulico a Cervignano del Friuli; Guglielmo Seretti, serramenti metal-lici e vetro architetture di San Giorgio di No-garo; Andrea, Bruno, Mario, Mauro e Renato Ceccherini, costruzione e riparazione natanti - vendita ed assistenza motori marini a Marano Lagunare; Luca Boga, pittore edile a Felettis di Bicinicco; Elena Ceccotti, parrucchiera di Villa Vicentina.

Zona di Udine: Giuliano Piovesan, barbiere di Udine, Federico Condolo, elettrauto a Udine; Valentina Pittia, parrucchiera di Udine, Adria-na Chiarandini produzione oggetti di vetro a Pasian di Prato; Maurizio Paravan, officina meccanica di Pradamano; Gianfranco De Lui-sa e Mariella Sabadelli, panificio, pasticceria e gelateria di Udine; Ariedo Martinig della ditta Agix Srl, fotografia industriale e grafica pub-blicitaria a Udine; Ulderica da Pozzo, fotografa di Udine.

Premio speciale del Movimento “Donne Im-presa” dedicato alla memoria di Donatella Pressello: A.N.D.O.S. – ONLUS, Associazione Nazionale Donne Operate al Seno, Comitato di Udine.

Gli imprenditori premiati il 23 marzo

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I Fatti

Progetto MANI: uno strumento concreto per avvicinare i giovani ai mestieri artigiani

Bilancio positivo per la prima edizione del progetto, dopo un intenso lavoro di 18 mesi

Quindici progetti concreti di sviluppo im-prenditoriale di cui otto già operativi, 260 giovani (tra i 14 e i 35 anni) iscritti sul sito,

450 partecipanti alle diverse iniziative, 120 stu-denti provenienti da 6 istituti scolastici di istruzio-ne superiore coinvolti nelle attività. Sono questi i numeri più significativi, dopo 18 mesi di lavoro, del progetto Mani (Mestieri Artigianali per Nuovi Imprenditori), guidato da Confartigianato Udine e sostenuto dalla Regione Fvg con l’obiettivo di avvicinare i giovani ai mestieri artigianali tradizio-nali. Un’attività più che positiva e fruttuosa che è stata analizzata il 18 marzo nel salone del Museo Etnografico di Udine nel corso di un affollato con-vegno intitolato “Mani verso il futuro”.“Il progetto MANI – ha detto l’assessore regiona-le al lavoro, formazione e istruzione Loredana Pa-nariti - va nella direzione giusta. L’amministrazio-ne regionale ha intenzione di sostenere in futuro progetti come questo per dare altre opportunità ai giovani del Friuli Venezia Giulia”. Al convegno sono intervenuti, oltre all’assessore Panariti, la presidente del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Udine Elisabetta Parise, il di-rettore di Confartigianato Udine Gian Luca Gorta-ni, il direttore dell’Irtef di Udine (partner del pro-getto Mani) Sergio Simeoni e il coordinatore del progetto World Skills, le Olimpiadi dell’Artigana-to, per l’Associazione Provinciale dell’Artigianato di Bolzano, Mirko Cutrì. Anche il presidente della VI commissione consiliare del FVG Franco Code-

ga è intervenuto dicendo: “Ben vengano iniziati-ve come questa. L’Europa ci chiede una grande attenzione all’alternanza scuola-lavoro”.Ad arricchire ulteriormente il programma della mattinata, la testimonianza diretta di Alessandra Martin e Angela Urbani, due giovani startupper che, anche grazie al progetto MANI, hanno svi-luppato la propria idea imprenditoriale. Il progetto MANI ha coinvolto gli Istituti: Mar-chetti di Gemona, Solari di Tolmezzo, Deganutti, Percoto, Stringher e Uccellis di Udine. Sono stati organizzati 6 incontri formativi e testimonianze di giovani imprenditori artigiani friulani all’Istituto Marchesini di Sacile (in due classi 5^ rispettiva-mente dell’indirizzo commerciale e turistico). Ben 48 i progetti personalizzati degli studenti delle scuole superiori finalizzati a dei brevi tirocini in aziende artigiane del territorio. 15 invece i pro-getti imprenditoriali che poi si sono concretizzati in 8 business plan sviluppati attraverso attività for-mative (workshop, summer camp, autumn camp sull’autoimprenditorialità, sul webmarketing, e-commerce, gestione economica dell’impresa, crowdfunding, ecc.). Per far conoscere ai giova-ni le attività formative realizzate nell’ambito del progetto e le novità ed opportunità previste per la seconda edizione, dal 12 al 15 marzo è stato anche allestito uno stand alla Fiera Young 2014, all’interno del quale venivano proiettati alcuni vi-deo di artigiani che raccontano la loro esperienza e la passione per il loro mestiere.

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I Fatti

I dati lo confermano: tagliare subito tasse e burocrazia!

Presentata la XVI indagine congiunturale, con tutti gli indicatori ancora negativi

Dalla crisi non si esce senza riforme”. Lo ha detto, commentando i dati non positivi della XVI indagine sulla con-

giuntura dell’artigianato dell’Ufficio Studi di Confartigianato Udine, il presidente provin-ciale Graziano Tilatti che ha aggiunto: “Sono ormai indilazionabili provvedimenti sul triplo binario della diminuzione della spesa pubbli-ca improduttiva, del calo delle imposte e della sburocratizzazione, condizioni necessarie per ridare potere d’acquisto alle famiglie italiane e rilanciare la domanda interna per consumi e investimenti”. Un appello non nuovo quello di Confartigianato Udine alla politica che viene rafforzato da dati che, anche se evidenziano un lieve miglioramento, sono ancora preoccu-panti e testimoniano che - come ha spiegato il responsabile dell’Ufficio Studi Nicola Serio - “non appare prossima la fine della crisi infi-nita, che da 6 anni sta decimando le imprese friulane”.“Se da una parte - ha spiegato Serio - si assiste a un lieve miglioramento rispetto allo scorso luglio, dall’altra tutti gli indicatori continua-no a rimanere negativi. Anche i settori interni all’artigianato sono tutti in rosso: vanno peg-gio i servizi, in particolare le autofficine ed i servizi alla persona. Un segnale incoraggian-te arriva dall’arredo dove dopo anni di calo il saldo d’opinione sul fatturato è ritornato posi-tivo nel 2013, grazie alla buona performance dell’export”. “Anche se i segnali positivi sono deboli - ha commentato il direttore Gian Luca Gortani - occorre che non siano vanificati da una clas-se politica che continua a rinviare le riforme necessarie a ridare competitività al paese. Nonostante le difficoltà di sistema - aggiunge Gortani - 8 artigiani su 10 continuano ad ave-re fiducia nella propria capacità competitiva mentre la stessa percentuale (80%) si ritrova alla voce sfiducia verso il futuro dell’economia italiana”.

tempi di pagamenti e rispetto delle leggi - L’Italia dovrà pagare una multa salata perché la pubblica amministrazione non rispetta le direttive europee che impongono di pagare in 30 giorni. Decine di miliardi di debiti delle amministrazioni pubbliche verso i piccoli imprenditori, che po-trebbero ridare ossigeno all’economia, sono an-cora bloccati.

Il crollo dei prestiti bancari - Il secondo fatto-re di criticità indicato dalla imprese artigiane è la mancanza di capitali per investimenti causata dal-la chiusura dei rubinetti dei finanziamenti all’arti-gianato attuata dalla Regione e soprattutto dalla stretta creditizia. In Fvg i prestiti bancari sono ca-lati di 2.304 milioni dal 2011, in 2 anni c’è stata una stretta creditizia di 24 mila euro ad impresa, un mix micidiale, per gli equilibri finanziari, so-prattutto perché abbinato ai ritardi nei pagamenti delle fatture.

Più innovazione e marketing. Meno di un ar-tigiano su due utilizza smartphone o tablet. Le imprese devono attuare delle politiche di inno-vazione e di marketing per incrementare il nume-ro di clienti e la spesa media per cliente, anche sfruttando al massimo le nuove tecnologie, le applicazioni informatiche per smartphone e ta-blet e le opportunità offerte dalla rete e dai social network. La diffusione di queste nuove tecnolo-gie consentirà nei prossimi anni di proporre delle “app” per servizi sempre più personalizzati sulle esigenze dei clienti.

Il presidente Tilatti, ringraziate le 605 imprese ar-tigiane che hanno risposto all’intervista telefoni-ca, ha rimarcato: “La cosa che non sopportiamo per il nostro Paese è che con la stessa noncuranza con cui l’Italia trascura il suo immenso patrimonio storico, artistico e culturale, il nostro Stato con-tinua a non puntare come dovrebbe su cultura, giovani e piccole imprese, sperperando la ric-chezza di creatività e la voglia di fare incarnata da milioni di imprenditori e dalle loro aziende”.

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I Fatti

Elisabetta Parise alla guida del MovimentoGiovani di Confartigianato Udine

Sarà affiancata, nel mandato 2014-2018,da Francesco Roiatti e Gianpiero Bellucci

Elisabetta Parise, di Latisana, laureata in Let-tere all’Università di Udine, socia della Pari-se Impianti srl nel 2009 ed ora responsabile

gestionale dell’azienda, è la nuova presidente dei Movimento Giovani Imprenditori di Confartigiana-to Udine che giovedì sera 27 febbraio s’è riunito in assemblea per il rinnovo del consiglio direttivo. Direttivo che, appena eletto, si è insediato per in-dividuare presidente e vice presidenti. Parise, che è anche vicepresidente vicaria del Movimento Gio-vani Imprenditori di Confartigianato Imprese Fvg e siede nel consiglio di amministrazione di Confarti-gianato Udine Servizi srl, fa anche parte dello staff

progettuale del progetto MANI e sarà affiancata nel nuovo incarico dal vicepresidente vicario France-sco Roiatti, 38 anni, contitolare di “Giochi di Luce”, azienda manifatturiera del settore artistico con sede a Pasian di Prato, e da Gianpiero Bellucci, 34 anni, giornalista e titolare della Bellucci Comunicazione di Pradamano.“Ringrazio il mio predecessore Alberto Dreossi per il grande lavoro svolto – ha detto Parise – e i colleghi per la fiducia. Noi giovani possiamo fare molto per lo sviluppo del settore artigiano e della piccola impresa soprattutto per la crescita e diffusione di progetti di rete tra imprese, ma anche nella creazione di un collegamento con il mondo della formazione, lavorando per costruire un ponte più solido tra scuole e mestieri artigiani”. I lavori dei “Giovani di Confartigianato” si sono svolti alla presenza del presidente uscente, Alberto Dreossi, che ha evidenziato come “sia importante e formante una esperienza in una associazione di ca-tegoria anche perché ci insegna a lavorare in squa-dra, a dialogare con enti e istituzione” e del past president del Gruppo Giovani e attualmente presi-dente di Confartigianato Udine Servizi srl, Daniele Nonino, che ha sottolineato come molti compo-nenti e presidenti del recente passato abbiano poi fatto strada sia nella professione sia all’interno della struttura di Confartigianato come pure in incarichi esterni all’Associazione.

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I nostri imprenditori

La storia di tre donne con la passione per la sartoria e il desiderio di trasmetterla agli altri

ATELIER SART’É – UDINE

Quando si parla di Made in Italy e delle eccellenze del sistema manifatturie-ro che ci hanno reso grandi in tutto

il mondo, il pensiero ricade inevitabilmente nell’universo della moda. Ma dimentichiamo-ci per un attimo delle passerelle e puntiamo invece la nostra attenzione su quella figura professionale che molto spesso sta “dietro le quinte”. Sì, stiamo parlando proprio del sar-to, l’artigiano specializzato nella realizzazione di abiti su misura. Questo mestiere tradizio-nale - senza dubbio uno tra i più affascinanti e creativi che si possano esercitare - soffre della mancanza di un vero e proprio ricambio generazionale. I giovani che puntano su que-sta strada non sono molti, ma c’è ancora chi cerca di incoraggiarli ed è disposto a svelare loro i segreti del mestiere. Ne è un esempio tangibile l’Atelier Sart’è di Udine, che fa capo a tre giovani donne - Simona e Sabina Seba-stianis (che sono sorelle) e Patrizia Battacchi - con la passione per la moda ed una grande attenzione alla formazione delle nuove gene-razioni.Avviato nel 2011, l’Atelier Sart’è è una sarto-ria contemporanea dal gusto retrò, un luogo moderno, dove è possibile entrare in contat-

to con le nuove tendenze, senza dimenticare le ispirazioni di ieri. Il laboratorio sartoriale artigianale offre diversi servizi: confezione di abiti e accessori, modifiche sartoriali di qua-lità, noleggio di costumi e abiti per diverse occasioni, nonché una consulenza di stile personalizzata.“Il laboratorio e il negozio - ci racconta Simo-na - si trovano in un edificio degli anni ‘20 che è stato ristrutturato in modo conservativo allo scopo di mantenere un’atmosfera retrò, che ben trasmette l’idea della sartoria artigianale e di qualità di un tempo. Le nostre creazioni, quindi, si ispirano al passato, ma con un toc-co attuale e innovativo. Nel gennaio 2013 si è aggiunto il negozio “Ti presto un incanto”, al n. 3 sempre di via Cussignacco, gestito da Sabina. Uno spazio dedicato alla vendita e al noleggio di abiti da sera, cerimonia, sposa e costumi di carnevale”. Mentre Sabina è più concentrata sugli aspet-ti commerciali dell’attività, Simona e Patrizia sono le “anime artigiane” di Sart’è, quelle che mettono le “mani in stoffa”. Entrambe hanno alle spalle una formazione molto diversa. Si-mona è laureata in lingue e si è avvicinata al mondo della sartoria abbastanza di recente,

Quando il vintage incontra il moderno e l’originalità

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I nostri imprenditori

men-tre Patri-

zia ha iniziato a cucire fin da giovanissi-

ma. Un obiettivo preciso però le accomuna, quello di far superare il

concetto di moda stereotipata che uniforma e appiattisce i gusti personali. Sul sito dell’A-telier, infatti, scrivono: “La moda deve essere personale, a tutti gli effetti una non-moda perché ogni abito parla di noi, racconta la storia di chi lo indossa e non può che essere unico e irripetibile”. Sart’è collabora da anni con Istituti scolastici e enti di formazione del territorio per accogliere giovani interessati ad imparare il mestiere direttamente sul campo. Anche alcuni partecipanti del progetto MANI (Mestieri Artigianali per Nuovi Imprenditori) di Confartigianato Udine verranno ospitati all’Atelier per svolgere un tirocinio formati-vo, oltre ad altre aspiranti sarte dell’Ires Fvg dove Patrizia è docente. È bello riscontrare in queste artigiane l’entusiasmo di tramandare le proprie competenze alle nuove generazio-ni, con il desiderio di salvaguardare questo mestiere quasi come se fosse un esemplare prezioso in via di estinzione.

G.P.

Carta d’identitàNome: Atelier Sart’èAttività: Sartoria, noleggio abiti Sede: Via Cussignacco, 46 - Udinewww.ateliersarte.it

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Acconciatori, corso per i docenti della prima formazione del FVG

Organizzato, in collaborazione con Effepi, per diffondere una conoscenza omogenea a livello regionale

Categorie

La ricerca della qualità delle imprese artigiane asso-ciate è uno degli obiettivi di Confartigianato Fvg che coltiva per tutti i settori. E proprio nell’ottica

di innalzare la competitività delle imprese attraverso il miglioramento e la valorizzazione dell’offerta formativa, che è stato organizzato il corso per acconciatori dedi-cato esclusivamente ai docenti della prima formazione, che insegnano le materie tecniche inerenti il settore ac-conciatura. Il corso, organizzato in collaborazione con Effepi, si è svolto nella sede di Confartigianato di San Giorgio di Nogaro, in via Marittima. L’obiettivo, piena-mente centrato dal gruppo dirigente degli acconciatori di Confartigianato a livello regionale – la capogruppo Loredana Ponta per la provincia di Udine, Lucia De Mar-

co per Pordenone, Susy Ritossa Cattonar per Gorizia, Maura Romanelli e Marisa Miccoli per Trieste - era di contribuire a diffondere orientamenti tecnici, didattici e psicopedagogici omogenei sul territorio regionale e di garantire una gestione ottimale dei processi educativi rivolti ai giovani in formazione. Ad alternarsi in cattedra erano i nostri validissimi docenti: Sonja D’Orlando, Fe-liciano Di Benedetto e Sergio Marchioro. Fra le materie insegnate “la gestione efficace della relazione didattica (il sistema regionale di istruzione e formazione profes-sionale, progettare il percorso didattico e valutare gli apprendimenti, conoscere gli adolescenti e gestire effi-cacemente la classe); e il trasferimento delle competen-ze tecniche professionali agli allievi (glossario e lessico comune, accoglimento del cliente, scheda cliente, ana-lisi e valutazione tecnica, lettura dell’immagine e così via). Il corso ha dato risposte concrete alla mancanza delle linee guida “tecnico-professionali” ai docenti che attualmente insegnano le materie tecniche di acconcia-tura (come ci si deve relazionare con gli allievi quando gli si insegna ad accogliere un cliente, a fare un taglio di capelli, fare una piega, uno shampoo).

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Gas refrigeranti, continua il percorso formativo per la certificazione delle imprese

Oltre 110 partecipanti al seminario realizzatoin collaborazione con Climambiente

Hanno partecipato oltre 110 imprendi-tori al seminario organizzato da Con-fartigianato Udine, in collaborazione

con Climambiente di Azzano X° e Wigam di Arezzo, sugli adempimenti e sanzioni nella gestione dei gas refrigeranti che si è svolto il 27 febbraio nella sala Valduga della Camera di commercio di Udine. “Il sistema di certifi-cazione delle persone è ormai entrato a re-gime - ha spiegato il capo categoria dei ter-moidraulici Giorgio Turcati - e sono sempre più numerose le imprese che stanno portan-do ora a termine il processo di certificazione aziendale e che partecipano con attenzione ai corsi che organizziamo”. Relatore del semi-nario è stato Lorenzo Ristori che ha illustrato gli adempimenti legati alla gestione dei gas refrigeranti, sia per le imprese che per gli uti-lizzatori di impianti che li contengono, esami-nando con attenzione gli adempimenti legati al divieto di utilizzo, a fine 2014 del gas R22, ampiamente diffuso nei tempi passati.

Attenzione particolare è stata data anche al regime sanzionatorio previsto, che riguarda sia la gestione dei gas da parte delle impre-se che degli impianti da parte dei proprieta-ri. Tutti gli impianti di condizionamento e di refrigerazione che contengono almeno 3 kg di gas fluorurati, devono essere almeno an-nualmente sottoposti a ricerca delle perdite di gas, con cadenze più frequenti a seconda delle quantità di gas.Inoltre tali impianti devono essere dotati del registro dell’apparecchiatura ed entro il pros-simo 31 maggio deve essere denunciata al Ministero dell’Ambiante, in via telematica, la quantità di gas contenuta.Ristori ha sottolineato l’importanza della cer-tificazione dei tecnici (il cosiddetto patentino) e ha ribadito l’obbligatorietà di certificarsi per le imprese che operano in questi ambiti, nonché quella dei committenti di affidarsi ad aziende certificate.

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La “Casa da Duga” scrigno delle opere della fotografa Ulderica Da Pozzo

Una rassegna e un luogo che simboleggianoil coraggio dell’artigianalità

Ristrutturare una casa del ‘700 in una piccola fra-zione di un comune montano e ricavarne uno spazio espositivo, un centro di animazione cul-

turale e un luogo in cui organizzare incontri e, perché no, ospitare artisti in cerca di ispirazione…Può apparire un’impresa impossibile, specie in tempi come gli attuali, e invece è esattamente quanto ha realizzato con tenacia e determinazione Ulderica Da Pozzo, fotografa, fieramente artigiana e autrice di nu-merose pubblicazioni. Il sogno diventato realtà si chia-ma “Casa da Duga”, in omaggio a un’ava di Ulderica

piena di carattere, e si trova a Salars di Ravascletto, nel cuore della Carnia.Per la fotografa carnica è il luogo dei ricordi, “dove ho passato i momenti più belli della mia vita, la casa degli odori, della gente che non c’è più, ma anche la casa delle mie radici” dice Ulderica.Per tutti gli altri è un piccolo gioiello da scoprire, ad esempio visitando la mostra fotografica intitolata “Stanze/Rooms” ed inaugurata lo scorso 28 dicem-bre, che raccoglie una serie di immagini che ritraggo-no angoli di stanze abbandonate, in edifici del nostro Friuli, facendole diventare quasi delle “nature morte dell’abitare”.“Si tratta di una rassegna e di un luogo che simbo-leggiano il coraggio dell’artigianalità” ha sottolineato Eva Seminara - rappresentante dell’artigianato artisti-co nel Consiglio direttivo di Confartigianato Udine - durante una recente visita alla mostra, sottolineando “la passione, l’amore per la propria terra e la voglia di contribuire allo sviluppo della montagna, testimo-niato dall’aver aperto il proprio studio proprio a Ra-vascletto, nel 1980, con un banco realizzato da un artigiano-artista che ora arreda la piccola biblioteca di Casa da Duga”.

www.assicuragroup.it

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350 imprese al seminariosugli impianti termici

Grandi novità per installatori e clientiSoddisfazione del capo categoria Giorgio Turcati

La partecipazione di ben 350 imprenditori ter-moidraulici al seminario sulle nuove norme che regolano l’installazione e la manutenzione degli

impianti, sono la dimostrazione della volontà delle imprese artigiane di aggiornarsi costantemente ed anche dell’alta offerta formativa di Confartigianato Udine”. Lo ha detto Giorgio Turcati, capo categoria dei termoidraulici al termine del seminario al quale sono intervenuti come relatori il perito industria-le Giorgio Bighelli della E-training srl di Milano e il capitano Francesco Castorina, direttore tecnico del Cig Comitato Italiano Gas. Un successo che spinge Confartigianato Udine a rinnovare gli sforzi nell’or-ganizzazione di nuovi incontri. Bighelli ha fatto una presentazione sulla Delibera-zione 40/14 pubblicata qualche giorno prima sulle procedure per l’allacciamento degli impianti a gas, che contiene come grande novità anche la possi-bilità di dichiarare impianti eseguiti da altre impre-se. “Questo aspetto consente - ha spiegato - in un

periodo di stagnazione del mercato immobiliare e purtroppo di cessazioni di aziende, di potere com-pletare dal punto di vista documentale impianti per cui non sono più rintracciabili gli esecutoria”. Sem-pre Bighelli ha poi trattato gli adempimenti legati ai nuovi libretti di impianti con i relativi rapporti di controllo, che sono ormai di prossima pubblicazio-ne e che interesseranno il mondo della manuten-zione degli impianti, contenendo, come grande no-vità, anche la manutenzione obbligatoria non solo degli impianti di climatizzazione invernale ma anche di quella estiva (sopra certe potenze).Il capitano Castorina ha presentato la norma Uni 11528 “Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kW - Progettazione, installazione e messa in servizio” pubblicata proprio il giorno del seminario e attesa da molto tempo. Castorina ha poi parlato dell’attività di normazione del CIG e dell’importan-za dell’eseguire i lavori a regola d’arte, complimen-tandosi per la partecipazione così folta.

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Banca d’Italia ha consegnato al Consiglio di Am-ministrazione, al Collegio dei Sindaci e alla Di-rezione Generale di Confidimprese Fvg il primo

Rapporto Ispettivo, concernente gli accertamenti svolti nella sede della cooperativa di garanzia del comparto artigiano - che racchiude oltre 11 mila soci e più di 300 milioni di affidamenti garantiti - dallo scorso 15 ottobre al 13 dicembre.Il verbale si è chiuso con il giudizio finale pari a “Voto 3 - parzialmente favorevole”: il migliore finora asse-gnato da Banca d’Italia ad un Confidi e condiviso con soltanto tre altri soggetti sul territorio nazionale. Gli ispettori, illustrando il report finale, hanno eviden-ziato un contesto positivo, un’adeguata “governan-ce” della struttura e una buona dotazione patrimonia-le, fornendo anche alcuni suggerimenti per migliorare ulteriormente l’operatività e in particolare in un con-testo economico negativo quale quello attraversato attualmente dal nostro Paese. “La nostra soddisfazio-ne per il buon esito dell’ispezione - ha commentato il Presidente di Confidimprese Fvg Roberto Vicentini - è legata soprattutto al riconoscimento e alla certi-

ficazione della qualità della nostra organizzazione e dell’attenzione operativa. L’avere conseguito il voto più alto fino ad ora riconosciuto ai Confidi ispezionati è motivo di orgoglio, nella consapevolezza che molto possiamo fare ancora per migliorare ulteriormente la qualità del nostro servizio e fronteggiare le sofferenze originate dai nostri Soci. Ho la fortuna di poter conta-re sulla collaborazione di un validissimo Consiglio di Amministrazione e di un attento Collegio dei Sindaci: insieme potremo migliorare ancora”.“È un buon risultato - ha aggiunto il Direttore Genera-le Sandro Rozzino - che riscontra gli sforzi posti in es-sere da tutta la struttura - a cui vanno i miei più sentiti ringraziamenti - per affrontare con professionalità le sfide normative ed operative originate dall’essere un Confidi vigilato. Lo considero non un felice arrivo, ma un ottimo punto di partenza anche in relazione alla nostra tradiziona-le proattività, che ci ha portati a realizzare la prima fusione tra confidi nella regione Friuli Venezia Giulia e all’aver guidato con successo la gestione di Fondi europei per l’innovazione delle imprese”.

Bankitalia promuove Confidimprese Fvga conclusione della visita ispettiva

Cronache

Il Presidente Vicentini: “Soddisfazione e orgoglioper essere ai vertici della classifica nazionale”

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Terre di sedie è un progetto documentario che intende raccontare il Distretto della Sedia e la sua evoluzione socio-economica attraverso i filmati amatoriali. Chi ha in cantina o nel cassetto pellicole realizzate fino agli anni novanta può diventare autore dell’archivio della memoria familiare e d’impresa del Distretto della Sedia.

Per l’invio del materiale: [email protected] - www.terredisedie.it.

A.A.A. FIlMAtI SEDIE DI MANZANo CErCASI

Cronache

La rete dà dipendenzagià in giovanissima età

La dott.ssa Valorzi ha lanciato l’allarme durante la terza serata della Scuola per Genitori

Una eccessiva frequentazione delle rete dà i primi sintomi di dipendenza dalle tecnolo-gie si sviluppano nei ragazzi in giovanissi-

ma età”. L’allarme lo ha lanciato la dott.ssa Serena Valorzi intervenuta alla terza lezione della Scuola per Genitori organizzata da Confartigianato Udine e Fondazione Crup, si è svolta il 28 febbraio all’ Auditorium Erdisu di Udine. Parlando degli “affetti e dei pensieri dei ragazzi nell’area digitale” la, psi-coterapeutica ha illustrato l’impatto cognitivo ed emotivo delle nuove tecnologie sui ragazzi. “La ri-voluzione digitale – ha spiegato - ha influenzato gli

stili di vita, di comunicazione, di socializzazione e di apprendimento, ponendo nuove sfide alle fami-glie e alle scuole. Genitori e insegnanti si trovano a crescere i cosiddetti “nativi digitali”, ovvero ge-nerazioni di bambini che in tenera età utilizzano in modo naturale, veloce e spontaneo gli strumenti tecnologici. A volte li scoprono autonomamente, senza che nessuno gliene spieghi pericoli e po-tenzialità, senza che qualcuno ne regolamenti l’e-splorazione. Anzi, accade di frequente che siano i figli a spiegare ai genitori come si usa qualche fun-zione di un particolare telefono cellulare piuttosto che di un programma per computer”. Ma come sempre le tecnologie non sono né buon e né cat-tive e dipende dall’uso che se ne fa. “Le tecnolo-gie – ha spiegato Valorzi - vanno usate in maniera corretta, consapevole e responsabile, cercando di accompagnare i bambini nell’esplorazione del mondo digitale. L’impatto cognitivo non permet-te al bambino di sviluppare emozioni e pensieri, conseguentemente presentano difficoltà di modu-lazione emotiva e di capacità relazionali”.L’ultimo appuntamento della Scuola per Genitori è previsto per martedì 29 aprile con don Antonio Mazzi che chiuderà il V ciclo con la lezione “Come salvare un figlio dopo averlo rovinato”. Chi volesse iscriversi alla serata può farlo direttamente on-line sul sito scuolagenitori.confartigianatoudine.com.

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Il volume “Friulani delle idee. Dieci dialoghi con il mondo” ripercorre dieci storie di altrettanti in-ventori friulani, protagonisti del progresso e dello

sviluppo storico, economico e tecnologico del Friuli tra il 19° ed il 20° Secolo. Alla sua realizzazione han-no partecipato la Fondazione Crup, la Regione Auto-noma FVG e la Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia. L’opera è edita da Casamassima. Grazie ad una ricerca accurata delle invenzioni e ad una atten-ta ricostruzione delle biografie che si sono basate principalmente sullo spoglio di periodici, manoscrit-ti e brevetti, il volume fornisce informazioni inedite sulle figure che hanno legato il proprio nome a idee e prodotti la cui fortuna ha travalicato i confini na-zionali. Come ha riportato il professor Antonio Giusa

nell’introduzione, l’opera “mette in luce una nuova immagine del Friuli. ...Al di là del luogo comune che vuole il popolo friulano forte, onesto e lavoratore, il volume vuole contribuire a completare questa defi-nizione con l’aggettivo ingegnoso, che sintetizza la sua capacità di trovare soluzioni innovative.” Lionel-lo D’Agostini, presidente della Fondazione Crup, ha evidenziato che il libro ripercorre “due secoli signifi-cativi che hanno assistito alla nascita di idee innovati-ve ed al consolidarsi di un progresso di forte matrice friulana che ha lasciato segni nella storia economica e sociale di tutto il mondo. Siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di un’opera dedicata ad alcune delle nostre migliori eccellenze, e auspichia-mo che essa possa rappresentare uno sprone per i nostri giovani, affinché coltivino con tenacia i loro so-gni e affrontino con fiducia le sfide del loro futuro.”I dieci protagonisti del libro sono: giovanni Anto-nio Santorini, il così detto tessitore di idee; Andrea galvani che ha modernizzato l’industria tessile; il mo-saicista gian Domenico Facchina; Arturo Malignani (nella foto a fianco) ed il suo brevetto di perfeziona-mento del vuoto nel bulbo della lampadina; remigio Solari che rappresenta un passaggio fondamentale nell’industria dell’orologeria; Carlo leopoldo lual-di / glauco Corbellini riconosciuti per l’invenzione dell’“elicottero utilitario”; l’artista e designer Arieto (harry) Bertoia, affermatosi negli Stati Uniti; lino Zanussi, che ha conquistato i mercati mondiali nel settore degli elettrodomestici; lisio Plozner, il padre dell’accendigas piezoelettrico. Non poteva mancare Pietro Enrico Di Prampero, scienziato distintosi nel-la fisiologia spaziale.

Due secoli di invenzioni friulaneche hanno cambiato il mondo

Cronache

La Fondazione Crup presenta il volume “Friulani delle idee. Dieci dialoghi con il mondo”

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Cronache

Il futuro, per molte impresemanifatturiere, è fare rete

Seminario sulle reti d’impresa con alcune testimonianzedi imprenditori che hanno fatto questo passo

Per molte imprese la rete è la condizione per cre-scere e svilupparsi, l’alternativa è il declino. La nostra esperienza di rete fra 6 imprese, ci ha

consentito di rilanciare l’attività della nostra azienda, aumentando il parco clienti, avviando un processo d’in-ternazionalizzazione e di riorganizzazione dell’impresa pur mantenendo la dimensione di azienda familiare e l’autonomia”. Non ha dubbi Elena Corazza, impren-ditrice artigiana nel settore della meccanica di preci-sione, con azienda a Porcia, intervenuta il 13 marzo al seminario sulle reti d’impresa organizzato da Donne Impresa di Confartigianato Fvg che si è svolto nella sede di Confartigianato Udine di via Puintat. “Noi ci siamo messi in rete - ha spiegato un altro giovane im-prenditore artigiano della provincia di Gorizia, Marco Bressan, anch’egli attivo nel settore della meccanica di precisione - spinti dai clienti che pretendevano di avere

un unico interlocutore. Abbiamo dato vita a una rete a soggetto nel 2013. Non è stato difficile e i benefici sono stati immediati: abbiamo non solo mantenuto le commesse ma le abbiamo aumentate ed abbiamo av-viato una evoluzione dell’impresa un tempo a gestione strettamente familiare”. Insomma, il futuro, per molte imprese manifatturiere, è fare rete, ha commentato al termine dei lavori la neo presidente di Donne Impresa del Fvg Filomena Avolio che ha aggiunto: “Noi siamo convinti che per molte aziende il futuro passi attraverso la rete, oltre a momenti formativi e informativi come questi. Alla Regione chiediamo però di investire risorse in questa direzione”. I lavori, coordinati dal giornalista Davide Francescutti, hanno visto gli interventi della pre-sidente nazionale di Donne Impresa Edgarda Fiorini, del presidente regionale dei Giovani imprenditori ar-tigiani Francesco Francescut, di Luca Nardone, dell’uf-ficio categorie Confartigianato Udine, che ha illustrato le caratteristiche dei contratti di rete e ha spiegato che per sostenere le imprese in questo percorso Confarti-gianato ha dato vita a una serie di servizi e consulenze, di Sonia Turchet, dipendente della Dm Snc di Ongaro & Perissinotti, distaccata alla Mittech, una delle reti di 6 imprese e che svolge il ruolo di coordinatrice.

l a b a n c a d e l l a t u a c i t t à

Una grande storia legata alla nostra terra.

Viale Tricesimo, 85 - Udine - www.bancadiudine.it

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