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EDITORIALE Cari Soci, ecco il nuovo numero del Noti- ziario che esce dopo molti mesi. È l’occasione per riallacciare i contatti con tutti voi; mi auguro che sfogliandolo possiate ripercorrere le tante tappe che insieme abbiamo superato, farne tesoro e prepararvi ai nuovi appuntamenti che abbiamo in programma. La vostra presenza, lo scambio di idee, il confronto e la riflessione insieme, saran- no senz’altro proficui perché l’attività del Centro sia il risultato di un lavoro comu- ne. Approfitto per esprimere, insieme al Consiglio, a tutti voi e alle vostre famiglie un caloroso Augurio di Buon Santo Natale. Paola Scagnolari ... e Buona Lettura! È PRONTO IL NUOVO CALENDARIO Quest'anno il Calen- dario della famiglia di Dio, illustrato da Federica Negri, ci accompagna, di mese in mese, nella riflessione su Sacra- mento del Matrimo- nio e Spiritualità fa- miliare. Il nostro calendario vuole celebrare la presenza di un Dio vivo attraverso la sua Parola che genera ogni giorno nella nostra famiglia una famiglia nuova. Il ricavato delle of- ferte andrà devoluto, oltre che per sostenere le attività del Centro, anche a favore dell'Albero di Cirene onlus, un'associazione di volontariato che persegue la promozione e la valorizzazione della per- sona in qualunque condizione essa si trovi, non solo a Bologna ma anche all'estero. In particolare vogliamo sostenere le iniziative Aurora, rivolta alle madri con figli che vivono situazioni di difficoltà, e Casa Magdala, casa di accoglienza per l'ospitalità temporanea di giovani donne uscite da situazioni di violen- za e sfruttamento. Attendiamo fiduciosi le vostre richieste. www.alberodicirene.org G. P. DORE NOTIZIE ANNO XXXI – 2 1 n. 2/2013 Centro di Documentazione e promozione familiare G. P. Dore Redazione e Amministrazione: Via del Monte, 5 – 40126 Bologna – tel. 051/239702 – ccp. n. 12628400 Dir. Resp. Piergiorgio Maiardi – Autorizz. Tribunale Civile di Bologna n. 5079/1983 Diffusione “in rete”; www.centrogpdore.it – chiuso il 29/11/2013

Notiziario dore 2 2013

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Rivista del Centro di Documentazione e Promozione Familiare G.P. Dore

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EDITORIALECari Soci, ecco il nuovo numero del Noti-ziario che esce dopo molti mesi.È l’occasione per riallacciare i contatticon tutti voi; mi auguro che sfogliandolopossiate ripercorrere le tante tappe cheinsieme abbiamo superato, farne tesoroe prepararvi ai nuovi appuntamenti cheabbiamo in programma.La vostra presenza, lo scambio di idee, ilconfronto e la riflessione insieme, saran-no senz’altro proficui perché l’attività delCentro sia il risultato di un lavoro comu-ne.Approfitto per esprimere, insieme alConsiglio, a tutti voi e alle vostre famiglieun caloroso Augurio di Buon SantoNatale.

Paola Scagnolari

... e Buona Lettura!

È PRONTO IL NUOVO CALENDARIO

Quest'anno il Calen-dario della famiglia diDio, illustrato daFederica Negri, ciaccompagna, dimese in mese, nellariflessione su Sacra-mento del Matrimo-nio e Spiritualità fa-miliare.Il nostro calendariovuole celebrare lapresenza di un Diovivo attraverso la suaParola che generaogni giorno nellanostra famiglia unafamiglia nuova.Il ricavato delle of-ferte andrà devoluto,oltre che per

sostenere le attività del Centro, anche afavore dell'Albero di Cirene onlus,un'associazione di volontariato che perseguela promozione e la valorizzazione della per-sona in qualunque condizione essa si trovi,non solo a Bologna ma anche all'estero.In particolare vogliamo sostenere le iniziativeAurora, rivolta alle madri con figli che vivonosituazioni di difficoltà, e Casa Magdala, casadi accoglienza per l'ospitalità temporanea digiovani donne uscite da situazioni di violen-za e sfruttamento.Attendiamo fiduciosi le vostre richieste.

www.alberodicirene.org

G. P. DORE NOTIZIE ANNO XXXI – 2

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n. 2/2013

Centro di Documentazione e promozione familiare G. P. DoreRedazione e Amministrazione: Via del Monte, 5 – 40126 Bologna – tel. 051/239702 – ccp. n. 12628400Dir. Resp. Piergiorgio Maiardi – Autorizz. Tribunale Civile di Bologna n. 5079/1983Diffusione “in rete”; www.centrogpdore.it – chiuso il 29/11/2013

P A R R O C C H I AP A R R O C C H I ADI

SAN GIOVANNI BATTISTAPiazza Garibaldi, 10

44047 DOSSO (FE)tel/fax 0532.848023

[email protected]

Iniziative di solidarietà

Cari soci, come ricorderete con la distribuzionedei calendari 2013 ci siamo proposti di sostenerela Scuola materna di Dosso, uno dei paesi colpitidal sisma del maggio 2012. Il Parroco, don Ga-briele Carati, ha comunicato a tutta la comunitàparrocchiale la buona riuscita di questa iniziativa.Pur in mezzo a tante incertezze, i parrocchianihanno avuto un segno di sostegno per andareavanti con fiducia. Don Gabriele ci ha inviato que-sta lettera che volentieri pubblichiamo.

Dosso 27 maggio 2013

Spett. CENTRO DI DOCUMENTAZIONEE PROMOZIONE FAMILIARE G.P. DORE

Ringrazio sentitamente a mio nome e dellaScuola Materna di Dosso, per il contributo di €1.000,00 offerto per il sostegno delle famiglie indifficoltà nei pagamenti della retta mensile, a causadelle conseguenze del sisma dello scorso anno.

Tale contributo di solidarietà e amicizia. cipermette di continuare a svolgere questo preziososervizio per le famiglie del territorio e di guardare confiducia al futuro.

Un grazie di cuore al Centro G.P. Dore per ilservizio instancabile a favore delle famiglie. È undono prezioso per tutta la nostra comunità diocesanadi Bologna.

Vi saluto fraternamente nel Signoreil parroco

don Gabriele Carati

ConsultorioFamiliareBolognese

Quando si sente parlare diConsultorio DiocesanoFamiliare, c’è il rischio di

incorrere in una sorta di pregiudizio. Ovvero quello dipensare che tale servizio sia solo per persone chehanno un certo percorso di fede, o per chi simpatizzaper tutto ciò che riguarda la Chiesa.Pensiero che in parte può considerarsi vero, ma deltutto incompleto!Il Consultorio è stato pensato, creato e fortementevoluto per tutti, senza distinzione di razza, credenzareligiosa e percorso di vita individuale.L’accesso è libero e gratuito.Il servizio si propone come aiuto e sostegno sia allefamiglie, che alle coppie in difficoltà.Sostegno, perché offre consulenza sia alla coppiache alla famiglia su svariati temi, tenendo conto deibisogni più diversi. L’intervento può riguardareproblemi educativi, concedendo un’opportunità nonsolo per disagi emergenti, ma anche un’occasione diriflessione, crescita e confronto.Formazione, perché si organizzano incontri di studioe approfondimento, su tematiche specifiche, pressoparrocchie, scuole, centri d’interesse, ecc.L’équipe è costituita da persone che vi operanodedicando il loro tempo a scopo di volontariato, ecomprende: psicoterapeuti, psichiatri, counselorfamiliari, sessuologi e mediatori familiari.Per ulteriori informazioni, è utile rivolgersi a:Consultorio Familiare BologneseVia Irma Bandiera, 22 – 40134 BolognaTel. 0516145487www.consultoriobolognese.cominfo@consultoriobolognese.com

I soci del Centro G.P. Dore sono famiglie cheincontrano altre famiglie, sono spesso impegnate ingruppi famiglia e può capitare di incontrare qualcunoche ha bisogno di un aiuto, o anche solo di unconsiglio: non esitate a parlare loro di questa realtà,perché ... molte volte la crisi è “non comunicazione”;un aiuto per conoscersi può essere fondamentale percapirsi, e dalla comprensione può rinascerel’armonia.

Lisa Mattei

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Solidarietà e informazione n. 2/2013

Famiglia: unritratto alla luce

del ConcilioLa “Domenica in Biblioteca” del 14 aprile ha avutoper titolo: Famiglia: un ritratto alla luce delConcilio. È stata una prima occasione perprepararci all’incontro con Mons. Bettazzi e periniziare a pensare ai campi estivi. Abbiamo fatto la scelta di utilizzare brani da duesoli testi Breve storia del concilio Vaticano II diGiuseppe Alberigo e Roma, due del mattino diHélder Câmara.Grazie al primo abbiamo percorso alcune tappestoriche con particolare riferimento al contributodel gruppo bolognese del quale facevano parteDossetti e il Cardinal Lercaro; col secondo cisiamo calati nei pensieri più intimi di un uomo, ilvescovo di Olinda e Recife in America Latina, chenelle lettere alla sua comunità ci ha lasciato nonsolo impressioni, pensieri, speranze, racconti, masoprattutto la testimonianza di un amore allaChiesa davvero immenso.

Paola Scagnolari

Assemblea diPrimavera

Il Concilio Vaticano II 50 anni dopo

Quest’anno l’assemblea di primavera ha avuto unaconnotazione particolare: si è tenuta in primaveraavanzata per potere ascoltare un testimone d’ec-cezione. Domenica 12 maggio alla parrocchia diSanta Maria della Misericordia S. E. Mons. LuigiBettazzi, vescovo emerito di Ivrea, ci ha parlato de“Il Concilio Vaticano II 50 anni dopo”. Abbiamo po-tuto rivivere l’atmosfera e le attese del Conciliodalla viva voce di un protagonista di quell’impor-tantissimo evento per la storia della Chiesa. Egli ciha illustrato come per la prima volta si sia trattatodi un Concilio Pastorale e non Dogmatico e delconributo del gruppo ‘dei bolognesi’ di cui anch’egliera parte. Ha poi risposto ad alcune domande cheavevamo preparato sulla famiglia e sul sacramentodel matrimonio. Al momento dei saluti ci ha fattodono di due suoi libri che ora arricchiscono la bi-blioteca. L’incontro è stato registrato e presto saràdisponibile in forma scritta.Mons. Bettazzi ci ha caldamente suggerito di‘visitare’ il sito www.vivailconcilio.it nel quale nonsolo si fa memoria di questo grande eventoecclesiale, ma si trova anche molto materiale.

Massimo Gazzano

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n. 2/2013Vita del centroSpiritualità

Gli sposi e la missione di CristoCome è nello “stile Dore” anche i Campi Famigliadi questa estate hanno visto le famiglie stesse im-pegnate nello sviluppare in prima persona gliaspetti del tema cercando, studiando, preparandomateriale per offrirlo poi alla condivisione delle al-tre famiglie. Qui riportiamo un breve ‘assaggio’ del-la riflessione fatta da Milena e Paride Bergaminidal titolo Spiritualità laicale nella coppia. L’inter-vento completo come tutto il materiale raccoltosarà presto disponibile sul sito web del Centro.Grazie agli autori!

Omissis

Gli sposi e la missione di CristoL’aiuto e l’amore reciproci mettono in evidenza unaltro aspetto importante del matrimonio: esso,come l'ordine sacro, è un sacramento ministeriale,cioè è ordinato alla salvezza altrui e se contribui-sce alla salvezza personale, questo avviene attra-verso il servizio agli altri. Il primo “altrui” in questio-ne è sicuramente il nostro sposo, e di questo ab-biamo già parlato nella ‘lotta spirituale’ a due. Manel catechismo si specifica che l'ordine e il matri-monio conferiscono una missione particolare nellaChiesa, servono alla edificazione del popolo diDio: non è quindi un fatto privato! Nel passato, in-vece, anche la Chiesa lo ha ritenuto tale (permet-tendo ad esempio le celebrazioni private del matri-monio), e questo l'ha impoverita. Il Concilio dà unmessaggio molto forte in questo senso: rende ilmatrimonio una vera e propria chiamata, una vo-cazione, una via alla santità alla pari del sacerdo-zio. La Chiesa deve camminare con due gambe,non saltellare su un solo piede. In questo senso glisposi sono una pietra che conta.La chiamata alla santità nel matrimonio specifica lachiamata universale alla santità che avviene pertutti nel battesimo, e consiste nell'accrescere sem-pre di più la comunione con Gesù.Gli sposi realizzano l'evento battesimale in due,ovvero formano una comunità in Cristo.

Questo significa “amare il Cristo nell'altro”, ovveroamare Dio nel prossimo più prossimo, cioè nel co-niuge. Vuol dire anche che ciascuno è Cristo perl'altro, è sacramento per l'altro. Ognuno è per l'al-tro il Cristo che porta sulle spalle la pecorellasmarrita dopo averla ritrovata. Ognuno è per l'altroanche la croce che il Cristo ha comandato di pren-dere per essere veramente suo discepolo.Come avviene concretamente questoL'esortazione Apostolica Familiaris Consortio (FC,di Giovanni Paolo II, 22 novembre 1981) usa unafrase molto chiara per indicare la concretezza dellaspiritualità coniugale: “tutti i coniugi sono chiamatialla santità nel matrimonio” e “nel matrimonio”vuol dire attraverso i fatti, i problemi, le difficol-tà dell'esistenza di tutti i giorni: in questo modola vita diventa un continuo sacrificio spirituale.Ma il matrimonio non è solo per l'edificazione vi-cendevole dei coniugi, per spiegarmi meglio citoun'immagine di Don Tonino Bello: “gli sposi cristia-ni sono un'icona vivente della Trinità: attraverso laloro vita si può contemplare il volto di Dio, capireun po' di più chi è Dio, qual è la sua natura profon-da. La famiglia è una agenzia periferica della Tri-nità. È come dire che la Trinità è la banca centralee le famiglie sono come tante agenzie periferichenelle quali circola la stessa moneta, la stessa ric-chezza. Ogni famiglia è in grado di esprimere untratto della ricchezza di amore che circola all'inter-no della Trinità, è in grado di rendere presentesacramentalmente l'amore di Dio nella storiadegli uomini”.Detto in ‘linguaggio teologico’: gli sposi parte-cipano dell'amore di Cristo e quindi anche del-la sua missione sacerdotale, profetica e regale.

La missione sacerdotale

Il sacerdote è l'intermediario tra il mondo e Dio,rende presente Dio nel mondo e porta il mondo aDio. I coniugi, come luogo dove Dio ha deposto ilsuo amore, rendono presente Dio ai figli e al mon-do tanto che il Concilio chiama la famiglia “chiesadomestica”. Ma finché la famiglia renda palpabilela presenza di Dio, deve mantenersi continuamen-te in dialogo con Lui. In che modo?Con la preghiera, che ha sue caratteristiche spe-cifiche: è fatta in comune, marito e moglie insieme,genitori e figli insieme, perché “dove due o tresono riuniti nel mio nome... “ Mt 18,19.

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Spiritualità n. 2/2013

Il contenuto della preghiera consiste in tutti glieventi della vita di famiglia (gioie e dolori, nascite,compleanni, lutti, partenze, ritorni, scelte decisive,ecc...). Perché? Perché sono questi gli eventi chesegnano gli interventi dell'amore di Dio nella storiadella famiglia. Infine, si prega per invocare l'aiutodi Dio per vivere tutta la responsabilità che una fa-miglia comporta. Pregando insieme adempiamoanche a un altro compito sacerdotale che è educa-re i figli alla preghiera, poiché l'esempio concreto èpiù forte di qualunque parola. I genitori devonoeducare non solo alla preghiera privata, ma ancheprolungare in casa la celebrazione dei tempi e del-le festività dell'anno liturgico in maniera adatta allecapacità dei suoi membri. Viene poi proposta, inparticolare, la recita del rosario.Con il perdono vicendevole di tutti i membri e conla partecipazione al sacramento della confessione,per permettere a Dio di ricostruire la comunione fa-miliare che può incrinarsi per tante ragioni.Con la partecipazione all'eucaristia che viene defi-nita (FC 57) “fonte stessa del matrimoniocristiano”: nell'eucaristia celebriamo Cristo cheama il suo popolo, la sua Chiesa, donandosi finoalla morte in croce; così noi sposi siamo chiamatiad amarci con lo stesso amore e dobbiamo quindilasciarci plasmare e trasformare sempre di più par-tecipando insieme all'eucaristia e offrendoall'offertorio tutta la nostra vita familiare.

La missione profetica

Il profeta è colui che accoglie la parola di Dio erivela il disegno di Dio sull'umanità (cioè ci facapire cosa dice Dio). Gli sposi e la famigliadevono quindi accogliere la parola di Dio eannunciarla, ovvero essere comunità credente edevangelizzante (FC).La dimensione profetica della famiglia è,innanzitutto, lo sposo per la sposa e viceversa;perché il Signore mi parla attraverso il mio coniugee insieme dobbiamo capire a cosa siamo chiamatinoi in particolare nella nostra situazione familiare esociale (chiamata al matrimonio, chiamata nelmatrimonio). La dimensione profetica si ha poiverso i figli, ai quali annunciamo per primi laparola, ma non solo! Compito profetico è aiutare ifigli a discernere il disegno che Dio ha su di loro,aiutarli a capire cosa Dio chiede loro.

La famiglia viene infatti definita (FC 53) “il primoseminario della vocazione alla vita diconsacrazione al regno di Dio”.Il ministero di evangelizzazione e di catechesi deigenitori prosegue anche nell'adolescenza, dove avolte incontra aperta opposizione: come nellaChiesa l'evangelizzazione non va disgiunta dallasofferenza dell'apostolo, così i genitori devonoaffrontare con serenità d'animo e coraggio ledifficoltà che incontrano nei figli.Poi vi è una dimensione profetica verso la società:la famiglia dovrebbe irradiare il vangelosoprattutto con la vita, cioè vivere secondo lavolontà di Dio e annunciare così a tutti l'amore diDio e il suo progetto sul matrimonio e sullafamiglia. Addirittura la FC dice che “la futuraevangelizzazione dipende in gran parte dallachiesa domestica”.

La missione regale

Il re è colui che attua la regalità di Cristo. La regali-tà di Cristo è quella della lavanda dei piedi e siesprime quindi con il servizio. Questo servizio d'a-more si esprime ovviamente tra gli sposi e verso ifigli; Don Isidoro esemplificava con “pulire la caccaai bimbi”. Questo è un servizio molto concreto, macompito regale dei genitori è promuovere nella fa-miglia una autentica comunità di persone fondatasull'amore (FC “intima comunità di vita e diamore”), creare armonia tra i suoi membri, senzaperò chiudersi in se stessa. Deve infatti educareall'amore verso tutti aprendosi innanzitutto verso laparrocchia: la famiglia ha il compito di addomesti-care la parrocchia, nel senso di conferirle un'atmo-sfera più domestica, contagiarla con rapporti piùfraterni. Infine il servizio, l'apertura all'amore di cuiparlavamo, si esprime verso tutti gli uomini biso-gnosi (quelle che Papa Francesco chiama periferieesistenziali), soprattutto coloro che non rientranoin nessun precorso strutturato dalla società e chesono emarginati, soli, in difficoltà. Per direl'importanza che il Concilio assegna al matrimonio,citiamo due frasi prese dai documenti: “la famigliaè culla della Chiesa”, “L'avvenire dell'umanitàpassa attraverso la famiglia”.

Omissis

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n. 2/2013Spiritualità

Campi FamigliA2013

Non è un errore di battitura: “secondo me andrebberochiamati campi famigliA” ha detto una partecipante,perché mi sono sentita parte di un'unica grande fami-glia. E ci è piaciuto! Ha sintetizzato lo spirito caratte-ristico dei campi Dore che anche quest’anno hannovisto la partecipazione di 7 famiglie e 16 ragazzi alprimo campo e 10 famiglie e 22 ragazzi al secondocampo.

Il tema era alto “Alla riscoperta della spiritualitàconiugale”. Qualcuno leggendo il titolo si è un po’spaventato…ma lo spirito era quello di sempre: chipuò dona agli altri…ed é stato sviluppato in questi 3aspetti:

- I laici nella Chiesa- La spiritualità nella coppia- Il ministero degli sposi

Qualcuno alla fine del campo ha ammesso: “ero pre-occupato, non mi sentivo all’altezza ma ora mi avetefatto venire la voglia di leggere i documenti del conci-lio!”.Per la preparazione dell’incontro, alcune famigliesono ricorse all’aiuto di membri anziani della nostraassociazione con molta conoscenza in materia: ilsupporto è stato utile perché ha reso le famiglie rela-trici più sicure, è servito a chiarire alcuni concetti e hamesso in evidenza come l’associazione si nutre dellapartecipazione di ogni membro!Ma qualcosa è cambiato e ci fa capire che anche ilDore si aggiorna coi tempi: quest’anno alcuni incontrisono stati supportati da “Power Point”!

Segno che famiglie giovani hanno portato il lorocontributo, segno che i tempi sono maturi per farciconoscere in modalità diverse: e allora comeconsiglio abbiamo deciso di mettere a disposizionequesto materiale sul sito del Dore per poterlo rendereaccessibile a tanti etrovare un altro modo perfarci conoscere (ci vorràun po' di tempo, mastiamo organizzandoci).Ovviamente Casa PuntaAnna, le montagne, lemolte gite e il bel tempohanno completato labuona riuscita dei campi.Come testimonianza delbel clima vissuto,volentieri condividiamo labella lettera che altermine del campo ci hascritto una famiglianuova.

Anna e Stefano Draghetti

“BuongiornoTi scrivo con immenso piacere per esternare lamia felicità, contentezza e piena soddisfazio-ne per la partecipazione all’esperienza del campo:il tutto, per noi, è stato veramente fantastico sia dalpunto di vista della gestione, della partecipazioneche del futuro.Volevo ringraziarvi particolarmente per averci “intro-dotto” in questo nuovo “mondo” , di averci apertoquesta porta per farci scoprire quanto poter dare e ri-cevere in una “comunità” , come quella cristiana dellaChiesa.Volevo sottolineare quanto non sono riuscito a farenei giorni trascorsi insieme, proprio perché mi sentoquesta “energia”/forza dentro che il campo mi ha la-sciato.L’apertura della porta della casa della Chiesa che ciavete “offerto” ha infatti coinvolto la nostra famiglia inuna “avventura”importante e coinvolgente, intensa disignificati e di sensazioni forti che hanno, non solosuscitato interesse e fatto trascorrere una settimanaindimenticabile, ma anche ravvivato e nutrito un’e-sperienza spirituale che non avevamo percorso.

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Campi 2013 n. 2/2013

La conoscenza di altre persone/famiglie è stato unbellissimo spunto di riflessione che la settimana ci halasciato e alla fine non è stato importante essere onon essere in linea con i pensieri/ modalità di gestio-ne nel dettaglio ma lo spirito di unione, l’essere cre-denti, il riconoscersi come famiglia e comunità dellaChiesa: è stato fantastico sentirsi parte di un gruppo,pur essendo appena arrivati !!La settimana è stata veramente densa e credo che lafamiglia sia in una fase importante di consolidamentodei propri fondamenti e proprio per questo ti confer-mo che la partecipazione e l’energia di tutti voi siastata l’ottima base con cui abbiamo potuto “ assapo-rare” a avvicinarci al messaggio in modo per noi fon-damentale , per non dire unico.Credo sinceramente di aver aggiunto un “tassello”importante alla nostra vita cristiana familiare.Credo anche (e ne sono sinceramente sicuro) diaver trovato una famiglia , delle persone che potran-no essere non solo amici ma qualcosa di più.Grazie ancora per l’opportunità che ci avete dato. Marco”

Avvisi...Avvisi...

Avvisi...

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Campi 2013 n. 2/2013

Ricordiamo a tutti i soci la

GIORNATA MENSILE di PREGHIERA

a cura dell’Ufficio Famiglia della diocesi.Un LUNEDÌ al mese (ordinariamente ilprimo), la Comunità diocesana siincontra, alle ore 21.15, presso laparrocchia di S. Severino, Largo Card.Lercaro 3 - Bologna, per celebrare la S. Messa per esprimere la preghierapersonale e familiare per i fidanzati, glisposi e le famiglie, soprattutto quelle indifficoltà. Le prossime date sono: 2/12 - 2013;13/1, 3/2, 3/3, 7/4, 5/5, 9/6 - 2014

Centro G.P. Dore Iniziative in cantiere:

- Per-corso genitori: corso diformazione alle relazioni familiari

per i soci (da fine gennaio)

- Lettura in biblioteca collegata alle manifestazioni per laGiornata per la Vita (inizio febbraio)

- Assemblea di primaveraVi terremo informati!!!!!!!!

Giornata Diocesana di Spiritualità Familiare

Domenica 13 ottobrepresso la Parrocchiadi S. Nicolò di Calcarasi è svolta la GiornataDiocesana di Spiritua-lità Familiare, organiz-zata dall’Ufficio Pasto-rale della Famiglia. IlVicariato di Bazzanoinfatti ospiterà e cure-rà il cammino di pre-parazione al prossimoConvegno Diocesanodelle Famiglie.Le riflessioni sono sta-te guidate con capaci-

tà e grande conoscenza della Scrittura da don MarcoSettembrini (in vece di Elena Bartolini, impossibilitataper motivi di salute).È stata un'occasione per approfondire la conoscenzadi alcune coppie della Bibbia, ma soprattutto perriflettere, alla luce della loro esperienza, sulla nostravita di coppie oggi.La riflessione della mattinata è stata dedicata all’Anti-co Testamento.Partendo dai brani sulla Creazione, dove il Signorecrea mediante la sua Parola, siamo stati condotti a ri-pensare quanto sia importante nella nostra vita e nel-le nostre case la Parola di Dio, perché il Signore cheparla è fonte di vita e di amore. Di conseguenza sonoanche importanti le parole che ci diciamo: è il dialogoche sostiene l’amore.La prima coppia sulla quale siamo stati invitati a riflet-tere è stata quella di Adamo ed Eva. Appena creatiDio dice di loro che sono “cosa molto buona” e quindila coppia in ogni tempo è cosa buona. Adamo ed Eva sono stati fatti “responsabili” della ter-ra che abitano: per noi oggi vuol dire essere respon-sabili della nostra realtà, del nostro paese, della no-stra città, del nostro mondo... E questa è una missio-ne grande per la coppia.Don Marco ci ha poi presentato le figure di Abramo eSara: una coppia che non ha vita facile. Incontranovarie difficoltà, lui è un migrante, non hanno figli, en-trano nella terra promessa che però è occupata daaltri…

In questo sono simili a molti di noi, con le difficoltàche incontriamo quotidianamente. L’invito è a nonlasciarci troppo indurire il cuore dalle difficoltà.Altre figure di coppie dell’Antico Testamento sonostate Giacobbe e Rachele ed Isacco e Rebecca.Abbiamo capito che l’incontro con la persona amatanon è casuale: occasione per riflettere su come cisiamo incontrati e comprendere che c’è un piano disalvezza per la nostra famiglia. Queste le riflessioni della mattina conclusa con la S. Messa celebrata in Parrocchia da Mons. MassimoCassani, a cui è seguita una visita guidata ai tesoriartistici della Parrocchia. Il pranzo insieme è stata oc-casione di convivialità fra coppie diverse, motivo diincontro fra amici e di nuove conoscenze. La ripresadel pomeriggio è stata un po’ faticosa, nonostante la“mokona” di caffè preparata per tutti.Nel Nuovo Testamento abbiamo incontrato due cop-pie: Zaccaria ed Elisabetta, Giuseppe e Maria.L’incontro fra Elisabetta e Maria nell’episodio della Vi-sitazione è sì incontro fra due donne, ma anche tradue famiglie. La coppia non è isolata, le coppie si in-contrano, si incontrano le loro vicende: da questo in-contro siamo stimolati anche noi a condividere uncammino di aiuto reciproco fra famiglie.Da ultimo don Marco ci ha presentato le figure diAquila e Priscilla: persone che lavorano, si spostanoper lavoro, vivono una situazione normale, non privi-legiata, e si affiancano all’Apostolo nella sua missio-ne. Le nostre coppie con la loro vita normale sonochiamate a sentirsi partecipi e a lavorare per l’evan-gelizzazione.Nella realtà in cui viviamo, noi coppie possiamo aiu-tare la comunità cristiana a crescere, insegnando avivere l’esperienza di famiglia che caratterizza la vitadei fratelli e ad esportarla anche nella esperienza divita della comunità.L’Adorazione Eucaristica ed il Vespro hanno conclu-so una giornata bella, tranquilla, con un “ritmo” dadomenica in famiglia, trascorsa nell’amicizia, nella ri-flessione e nella preghiera. Unico rammarico la partecipazione: sì numerosa, mache sicuramente poteva essere più ampia; un belmomento che vorremmo poter condividere con piùpersone.

GIGI & PATTY (LUIGI E PATRIZIA FAVA)

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Ufficio Famiglia n. 2/2013

La redazione di EsSeNoneSse e il Centro G.P. Dore hanno organizzato un seminario dal titolo:Famiglia, basta una parola? - Diverse parole,diverse famiglie -.Il seminario si è svolto domenica 10 novembrepresso la nostra biblioteca e ha visto la presenzadi una ventina di persone in rappresentanza di va-rie realtà. Dopo un’introduzione narrativa di PadreMarcello Matté, redattore di Settimana, Alessan-dra Deoriti ha aperto i lavori parlando de ‘La faticadi pensare il nuovo’, quindi il Prof. Marcello Neri,professore di teologia cattolica presso l’Universitàdi Flensburg, ha tenuto la relazione ‘Il corpo e ilsuo sentire’, poi Padre Matté ha attualizzato par-lando di ‘Famiglie in corso’.

Ha coordinato gli interventi la nostra PresidentePaola Scagnolari; Pierpaolo Ridolfi ha animato ledomande da parte degli intervenuti. Sono emersinumerosi spunti che saranno condivisi insieme ainostri soci nella ‘domenica in biblioteca’ l’1dicembre prossimo.Alcuni “assaggi” dalla relazione del Prof. Neri: - ladismissione del “giudizio” in nome di un “lasciarfare” diminuisce la nostra capacità di intervento; - ilcorpo ha un “suo sentire” proprio che abbiamo per-so; - siamo nel mondo delle relazioni attraverso il“sentire del corpo”; - il “sentire del corpo” è mani-polabile fin nelle convinzioni più profonde e puòessere inculcato un “sentire dal di fuori”; - c’è unpiano di sentire più profondo, è la sensazione me-diante la quale “entriamo in contatto con la vita”: èil “tatto interiore” che guida a muoverci in manieraappropriata nell’ambiente in cui siamo.

MASSIMO GAZZANO

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Domenica 1 dicembre 2013alle ore 16,30

Presso la biblioteca del Centro G.P.DoreVia del Monte, 5

Lettura in biblioteca:Famiglia, basta una parola?

Diverse parole , diverse famiglie

n. 2/2013Vita del Centro

Domenica 27 ottobre, presso la Par-rocchia del Corpus Domini, si è tenutal’Assemblea di Autunno, annuale ap-puntamento in cui il Nostro Presiden-te illustra l’attività dell’associazione eil Tesoriere presenta il bilancio econo-mico per l’approvazione.Quest’anno la partecipazione dei Sociè stata piuttosto scarsa.Ci auguriamo che ciò sia causato dalmoltiplicarsi degli impegni e non daun calo di interesse per le prossimeiniziative.

Come consuetudine ricorderemo don Gianfranco Fregni

con la celebrazione della S. Messalunedì 23 dicembre

presso la Parrocchia di Santa Maria della Carità

via S. Felice 64 alle ore 19. Speriamo di vederci numerosi

Sinodo dei VescoviIl Sinodo dei Vescovi, che Papa Francescoha convocato in Vaticano dal 5 al 19 ottobre2014, si interesserà della famiglia. In vista diquesto importante appuntamento è stato av-viato un complesso lavoro di preparazione.Proprio mentre stiamo chiudendo la stesuradel Notiziario apprendiamo della diffusionedel questionario con molte domande (38)con cui il Papa interroga le comunità eccle-siali di tutto il mondo per avere una fotogra-fia della realtà. Le domande sono piuttostocomplesse e i tempi per rispondere sono ri-stretti; ognuno di noi potrà dare un piccolocontributo su alcuni punti specifici.È bellissimo sentire che tutti sono chiamatia partecipare alla preparazione dell’assem-blea sinodale, si tratta della più grande con-sultazione mai effettuata dalla Chiesa catto-lica sulla famiglia con il coinvolgimento, at-traverso i Vescovi, di tutti i parroci e i singolifedeli.

Massimo Gazzano

Giornata perla vita

Il 4 novembre è stato reso noto il messaggio deivescovi per la prossima giornata per la vita, 2febbraio 2014, che ha per tema: Generare futuro. Ilmessaggio completo è reperibile dal sito webdell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia:http://www.chiesacattolica.it/famiglia/eccone uno stralcio:”... Ogni figlio è volto del “Signore amante della vita”(Sap 11,26), dono per la famiglia e per la società.Generare la vita è generare il futuro anche esoprattutto oggi, nel tempo della crisi; da essa si puòuscire mettendo i genitori nella condizione direalizzare le loro scelte e i loro progetti. La testimonianza di giovani sposi e i dati cheemergono da inchieste recenti indicano ancora ungrande desiderio di generare, che resta mortificatoper la carenza di adeguate politiche familiari, per lapressione fiscale e una cultura diffidente verso lavita. Favorire questa aspirazione (valutata nellapercentuale di 2,2 figli per donna sull’attuale 1,3 ditasso di natalità) porterebbe a invertire la tendenzanegativa della natalità, e soprattutto ad arricchircidel contributo unico dei figli, autentico bene socialeoltre che segno fecondo dell’amore sponsale.La società tutta è chiamata a interrogarsi e adecidere quale modello di civiltà e quale culturaintende promuovere, a cominciare da quellapalestra decisiva per le nuove generazioni che è lascuola.Per porre i mattoni del futuro siamo sollecitati adandare verso le periferie esistenziali della società,sostenendo donne, uomini e comunità che siimpegnino, come afferma Papa Francesco, perun’autentica “cultura dell’incontro”. Educando aldialogo tra le generazioni potremo unire in modofecondo la speranza e le fatiche dei giovani con lasaggezza, l’esperienza di vita e la tenacia deglianziani...

Massimo Gazzano

G. P. DORE NOTIZIE ANNO XXXI – 2

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Chiesa n. 2/2013

Verso la NascitaA cura di: VILMA BASTIANINI,DANIELA DANIELE, MARIA LUISA

VERLATO

La Meridiana, Molfetta (Bari), 2012, pp. 175Colloc. Dore S 10610

Il libro è frutto degli incontri diformazione e supervisionedegli operatori del ConsultorioFamiliare dell’Ausl di Rimini.Attraverso i racconti degli

operatori stessi, si comprende l’importanza delriconoscere le emozioni e dei vissuti che caratte-rizzano le relazioni all’interno del Consultorio, e dellaconseguente necessità di condivisione e confrontonella stessa équipe. Solo con questo metodo dilavoro, è possibile effettuare una lettura veradell’esperienza dell’utente e migliorare, così, sial’efficacia relazionale che quella comunicativa.Quindi la parola chiave risulta essere accoglienza,dove accogliere significa ricevere qualcuno oqualcosa, ospitare, mettere a proprio agio; dove silavora per la vita di ogni colore e provenienza, anchequando la maternità risulta difficile, oppureimpossibile. I contenuti sono di particolare interesseper chi lavora nel settore, ovvero: ostetriche,ginecologi, psicologi, medici, infermieri professionali,assistenti sociali e sanitarie. (L.M.)

Betania: una dimora perl’amicoa cura di JOSÉ GRANADOS –JOSÉ NORIEGA

Effatà, Cantalupa (Torino), 2012, pp.192Colloc. Dore S 10612

Scritto da due sacerdotireligiosi e professori presso ilPontificio Istituto GiovanniPaolo II, questo libro ha lo

scopo principale di spiegare cosa accade, nellafamiglia, quando si apre la porta della propria casa aGesù. Si vuole mostrare come la famiglia si inseriscein un progetto più grande, anzi divino: la potenzatrasformativa dello Spirito Santo, porta a cambiarel’amore coniugale, in carità coniugale, e l’amorefamiliare in carità familiare.

Il “noi” degli sposi è chiamato a crescere oltre séstesso, ovvero la promessa che li unisce li pone incammino verso un orizzonte comune.Con il Matrimonio gli sposi si amano di amore divino,diventando capaci di comunicarsi reciprocamente la grazia,ed ecco che si comprende la missione sacra delsacramento, che è quella di santificarsi l’un l’altra,sostenendosi nel cammino di fede.In tutta la stesura si nota quanto, gli autori, siano attivi nellapastorale familiare e si riconosce il contatto costante con lavita delle coppie.La lettura è consigliata a direttori spirituali di gruppi famigliae ai coniugi stessi (L.M.)

Neuroscienze, amore elibertà

A cura di: STEPHAN KAMPOWSKI

Cantagalli, Siena 2012, pp. 115Colloc. Dore 4279

Il cervello produce la mente? Illibro è una raccolta di cinqueinterventi redatti in occasionidiverse sul tema riguardante glistudi sul funzionamento delcervello. Tutti gli autori, coordinati da S. Kampowskihanno la comune convinzione che i risultati delleneroscienze non ci permettono di ridurre le nostreesperienze soggettive e spirituali – come il pensiero,il desiderio, l’amore, la libertà - a puri processineurochimici del nostro cervello. Sono quindiescluse facili conclusioni materialistiche. Anzi irisultati di tali scienze ci aiutano a valutare piùprofondamente l’essere vivente come un corpoanimato e possono essere inseriti in un orizzonteantropologico ed etico più ampio (P.R.)

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La presentazione dei testi è curata da Paola Passerini Bertolani (P.P.B.), Lisa Mattei (L.M.) Pierpaolo Ridolfi (P.R.)

Le nostrerecensioni

n. 2/2013

Carlo Rocchetta

CARLO ROCCHETTA

AbbracciamiPer una terapia della tenerezza.Saggio di antropologia teologica

ed. Centro editoriale dehoniano, Bologna 2012, pp. 256colloc. Dore 4271

Può stupire questo saggio per lanovità dell'argomento trattato daparte di un sacerdote, ma si spie-

ga con l'approfondita teologia e la fondazione di unCentro familiare Casa della tenerezza, che eglidirige, per la pastorale di coppie e famiglie. L'A.vuole così far riscoprire e sperimentare il profondosignificato umano e cristiano dell'abbraccio, espressonelle diverse forme di terapia, protezione, affettività,nuzialità, perdono, che rivelano l'immensa tenerezzacon cui il Signore avvolge, consola, ama le creature.Abbracciare l'altro vuol dire mettersi in gioco per con-dividere, donare, farsi carico, nel nome di quel Dioche ha abbracciato l'umanità divenendo uno di noi edè disposto a portarci nell'abbraccio lungo tutto il cam-mino della vita. In appendice si trovano le tracce perincontri di coppie, con esercizi pratici che aiutano adesprimere la tenerezza (P.P.B.)

LIA BELTRAMI

Sulle vie della speranzaGiuseppe e Miriam ieri e oggi

ed. PAOLINE, Milano, 2012, pp. 198colloc. Dore S 10614

Tutto da godere questo sussi-dio, che parla di storie intensee difficili, a partire da quella diMaria e Giuseppe, che con

esse si intreccia, narrate minuziosamente conaffettuosa partecipazione, dove il filo conduttore,nell'alterno avvicendarsi di dubbi, attese, incertezzeed ansie nell'avanzare del cammino da percorrere,resta il saldo e confidente abbandono fiducioso inquel Dio Padre, che con saggezza amorosa guidapremurosamente i sentieri della vita degli uomini ditutti i tempi (P.P.B.)

FRANCESCO CAMPIONE

La domanda che volaEducare i bambini alla morte e al lutto

ed. EDB EDIZIONI DEHONIANE BOLOGNA , Bologna, 2012, pp. 140colloc. Dore 4272

Come educare i bambini all'accettazione e al supera-mento della morte che ha colpito chi è loro vicino?Le teorie dominanti sono principalmente due: distrar-re il bambino dalla realtà con l'aiuto di narrazioni di-verse oppure comunicargli la verità nella sua crudez-za accettandone le conseguenze non sempre positi-ve. L'A., docente di psicologia clinica e operatore nelcampo psico-sociale, propone una nuova strada,motivandola e sostenendola con esempi concreti.Si tratta di fornire all'interessato un supportoimmediato per affrontare la nuova situazione, chemescoli insieme narrazione e realtà creando nellostesso tempo i presupposti per una spiegazione che,se al momento appare misteriosa, potrà esserechiarita in seguito nel tempo, mantenendo però vivo ildesiderio che la vita è sempre un bene da ricercare,proteggere e gustare in ogni situazione (P.P.B.)

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Le nostrerecensioni

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