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Numero quattro

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Page 1: Numero quattro

BLACK & WHITEBLACK & WHITEBLACK & WHITEBLACK & WHITE

Giovedì 3 giugno alle ore 17:00 nella sala con-

vegni del Virgo Fidelis, il nostro Istituto parte-

ciperà alla preparazione del 150° anniversario

dell’Italia Unita, che ricorrerà l’anno prossi-

mo. Introdurrà il convegno il nostro Preside,

Ing. Leonardo Micelli; saranno presenti il

Sindaco di Trebisacce, Arch. Mariano Bianchi

e, fra gli altri, si segnalano le presenze del

Prof. Vincenzo Loiero, Docente dell’Unical, e

di Roberto Rizzuto, Sindaco di Villapiana.

LA REDAZIONE

...ASPETTANDO I 150 ANNI DELL’UNITA’ D’ITALIA

Periodico dei Licei Paritari Linguistico e Psico-Socio-Pedagogico Virgo Fidelis di Trebisacce

Aprile/Giugno 2010

Anno II Numero 4

150° Unità d’Italia 1

Musica: Tokio Hotel 1

Letti e Visti Per Voi! 3

Passione Rossonera 4

Sommario:

NOTA DELLA REDAZIONE

Siamo arrivati alla frutta:

l’anno scolastico sta per

concludersi e noi auguria-

mo a tutti dei risultati

finali soddisfacenti.

Un saluto particolare va

meritoriamente alle 5

diplomande...

Le vacanze estive sono

alle porte: preparate dun-

que ombrellone e costu-

me!!!

PROFF.

ANTONELLO CORRADO

FRANCESCA PARISE

FOGLIO ILLUSTRATIVOFOGLIO ILLUSTRATIVOFOGLIO ILLUSTRATIVOFOGLIO ILLUSTRATIVO DISTRIBUZIONE GRATUITADISTRIBUZIONE GRATUITADISTRIBUZIONE GRATUITADISTRIBUZIONE GRATUITA

LICEO VIRGO FIDELIS DIRIGENTE SCOLASTICO: ING. LEONARDO MICELLI TEL. PRESIDENZA: +39 098151480

LINGUISTICO E PSICO-SOCIO-PEDAGOGICO VIA GIACOMO LEOPARDI, SNC SEGRETERIA: +39 0981235177

SCUOLA PARITARIA 87075 TREBISACCE (CS) MAIL: [email protected]/[email protected]

TOKIO HOTEL WORLD BEHIND MY WALL

World Behind My Wall , la mia canzone preferita dell’ultimo album dei Tokio Hotel: Humanoid. Questo è stato un album ricco di novità: infatti, la band è molto cambiata dallo stile al sound. World behind my wall è stato il secondo singolo estratto dall’album, dopo il primo singolo Auto-matic. In questa canzone si parte da una situazione iniziale di monotonia e infelicità, visibile nelle prime due strofe, ad una situazione in cui vi è un profumo di forte speranza affinché la monotonia della nostra vita possa subire una sterzata in senso positivo. È presente il forte desi-derio di cambiare la propria vita e si è disposti a tutto: cadere, strisciare, guarire, pur di essere felici e, infine, torna il tema della speranza: speranza in un mondo migliore che costituisce il filo conduttore delle canzoni dei Tokio Hotel. Il mio percorso con i Tokio Hotel inizia il 7 luglio 200-7, e il grande amore per Bill, Tom, Gustav e Georg, mi ha portato a Roma l’11 aprile 2010 per andare al loro concerto. È stato fantastico davvero, un’ora e mezzo di grandi emozioni, ho visto quattro delle persone che amo di più al mondo: erano loro, i Tokio Hotel, davanti a me, un sogno che diventava realtà, qualcosa che aspettavo da tre lunghi anni e finalmente si è concretizzata. E mentre io ascoltavo e guardavo loro, calde lacrime rigavano il mio viso, per la felicità e l’im-mensa gioia di essere lì con loro, e durante la canzone finale Forever Now, avrei voluto fermare il tempo per rivivere tutto di nuovo, per rivivere quell’ora e mezza in cui, forse, sono stata dav-vero felice per la prima volta in vita mia: Danke Shön Tokio Hotel!!! Amo i Tokio Hotel perché mi aiutano ad andare avanti, anche quando mi sembra tutto perso e privo di significato, mi ricorda-no che devo credere nei miei sogni e in me stessa. Li difenderò sempre e comunque contro le persone che li attaccano: dietro la loro apparenza, ci sono quattro ragazzi straordinari, capaci di regalare emozioni indescrivibili, quattro ragazzi dal cuore immenso, i miei Angeli: i Tokio Hotel. Antonella Mastrolorenzo

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Logo celebrativo del 150° anniversario dell’Unità d’Italia

Page 2: Numero quattro

World behind my wallWorld behind my wallWorld behind my wallWorld behind my wall It's raining today The blinds are shut It's always the same I tried all the games that They play But they Made me insane Life on TV It's random It means nothing to me I'm writing down What I cannot see Wanna wake up in a dream Oh They're telling me It's beautiful I believe them But will I ever know The world behind my wall Oh The sun will shine Like never before One day I will be Ready to go See the world behind my wall Trains in the sky Are travelling Through fragments of time They're taking me to parts Of my mind That no one can find I'm ready to fall I'm ready to crawl On my knees to know it all I'm ready to heal I'm ready to feel Oh They're telling me It's beautiful I believe them But will I ever know The world behind my wall Oh The sun will shine Like never before One day I will be Ready to go See the world behind my wall I'm ready to fall I'm ready to crawl On my knees to know it all I'm ready to heal I'm ready to feel ...Take me there! ...Take me there! ...Take me there! Oh They're telling me It's beautiful I believe them But will I ever know The world behind my wall

Pagina 2 BLACK & WHITE Anno II Numero 4

Il mondo dietro il mio muroIl mondo dietro il mio muroIl mondo dietro il mio muroIl mondo dietro il mio muro Oggi sta piovendo Le persiane sono chiuse E’ sempre lo stesso Ho provato tutti i giochi che fanno ma mi fanno impazzire. La vita in tv é imprevedibile, non ha significato per me Sto scrivendo ciò che non posso vedere Voglio svegliarmi in un sogno Oh - Mi dicono che è bellissimo Io gli credo Ma conoscerò mai Il mondo dietro il mio muro? Oh - Il sole splenderà Come non mai Un giorno sarò pronto per andare a vedere il mondo dietro il mio muro I treni nel cielo stanno viaggiando attraverso frammenti di tempo Mi stanno portando dentro parti della mia mente sconosciute Sono pronto a cadere Sono pronto a strisciare sulle mie ginocchia per scoprire tutto Sono pronto a guarire Sono pronto a sentire

Oh - Mi dicono che è bellissimo Io gli credo Ma conoscerò mai Il mondo dietro il mio muro? Oh - Il sole splenderà Come non mai Un giorno sarò pronto per andare a vedere il mondo dietro il mio muro (x4) Sono pronto a cadere Sono pronto a strisciare sulle mie ginocchia per scoprire tutto Sono pronto a guarire Sono pronto a sentire

Portami lì! ….

Il sole splenderà Come non mai Un giorno sarò pronto per andare a vedere il mondo dietro il mio muro

Gli autori della canzone: i Tokio Hotel

Immagini dell’ultimo album dei Tokio Hotel, Humanoid

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DALLA PAGINA ALLO SCHERMODALLA PAGINA ALLO SCHERMODALLA PAGINA ALLO SCHERMODALLA PAGINA ALLO SCHERMO LA STORIA INFINITALA STORIA INFINITALA STORIA INFINITALA STORIA INFINITA

CINEMACINEMACINEMACINEMA STEVEN SPIELBERGSTEVEN SPIELBERGSTEVEN SPIELBERGSTEVEN SPIELBERG DUELDUELDUELDUEL

La Storia Infinita, romanzo

di successo di genere fanta-

stico composto dallo scrit-

tore tedesco Michael Ende,

venne pubblicato per la

prima volta nel 1979 e suc-

cessivamente tradotto e

ripubblicato in tutte le prin-

cipali lingue del globo.

La prima edizione italiana

del libro fu a cura della casa

editrice Longanesi e risale

al 1981.

Il libro parla di un bambino

di nome Bastian, orfano di

madre e grande sognatore.

Ama molto leggere libri

avventurosi e fantastici ed

un giorno per errore capita

in una libreria, dove sottrae

uno splendido vecchio vo-

lume. Il libro rubato si

chiama La storia che non ha

mai fine. Bastian decide di

passare tutto il tempo ne-

cessario alla sua lettura in

una vecchia soffitta: rimar-

rà talmente affascinato dal-

le avventure di Atreyu, un

suo coraggioso coetaneo,

da diventare egli stesso un

personaggio della storia

letta. Incontra molti perso-

naggi, alcuni amici ed altri

nemici, e porta in salvo il

Regno di Fantàsia.

Bastian rimane imprigiona-

to nel mondo del libro,

andando alla ricerca della

propria “vera volontà”.

Il film ricalca fedelmente il

libro di Ende. La pellicola

riesce ad affascinare e an-

che ad esprimere concetti

profondi, dando agli spetta-

tori un messaggio preciso:

se gli uomini smetteranno

di sognare non riusciranno

a sopravvivere.

Gli effetti speciali sono

molto belli da vedere, an-

che se meno computerizza-

ti del solito.

Consigliamo questo film

agli amanti del genere av-

venturoso e di quello fan-

tasy.

CLASSE IV A

Duel è uno dei miei film prefe-riti per numerosi motivi: è il primo lungometraggio di Ste-ven Spielberg, eccellente regi-sta, autore, fra l’altro, di E.T., The Terminal, Minority Report, Prova a prendermi…; è una pellicola realizzata con due soldi, ma che può gareggiare in tensione ed eleganza visiva con molte superproduzioni odierne; è un film dove la suspense si affetta col coltello, privo di effetti speciali, ma di alto livello spettacolare.

La storia è molto semplice: l’automobilista David Mann (l’Uomo Davide) deve vedersela in una lotta all’ultimo sangue con un enorme, poderoso ca-mion, il cui autista (che nel film non si vede mai in volto) è uno spietato assassino che vuole

uccidere—senza apparente motivo—David.

Ancora una volta, però, Davide avrà la meglio su Golia (il be-stione, l’enorme tir), in un duel-lo, appunto, che non lascia un attimo di tregua.

È un film senza grandi nomi di attori, giocato soprattutto sulla bravura di Dennis Wea-ver, poco conosciuto interprete che in questo film darà la mi-gliore prova della sua carriera.

È un titolo, infine, che molti registi di oggi dovrebbero mandare a memoria, per ap-prendere come si può creare tensione dal niente e come fare un bel film spendendo soltanto un pugno di dollari!!!

Prof. Antonello Corrado

Pagina 3 BLACK & WHITE Anno II Numero 4

SUGGESTIVA LOCANDINA DEL FILM DIRETTO DA WOLFGANG

PETERSEN NEL 1984

IL GENIALE REGISTA STEVEN SPIELBERG

LOCANDINA DEL FILM DI CUI SI PARLA NELL’ARTICOLO

Page 4: Numero quattro

Milan: un nome e tanti trofei!!!

Il passato rossonero è ormai leggenda così

come sono leggendari gli uomini che lo

hanno scritto: presidenti, allenatori e cal-

ciatori.

Vittorie clamorose, ottenute in qualsiasi

parte del mondo, testimoniano la forza,

l’organizzazione e lo spirito di una squadra

senza eguali.

Il Milan Football and Cricket Club nasce

ufficialmente il 16 dicembre del 1899 nella

Fiaschetteria toscana di via Berchet 1, nel

centro di Milano, fondata da un gruppo di

italiani ed un gruppo di inglesi.

La fondazione del club fu resa nota il lu-

nedì 18 dicembre dalla Gazzetta dello Sport.

Primo presidente della squadra rossonera

è Mr. Alfred Edwards, già viceconsole

britannico a Milano e personaggio noto

negli ambienti dell’alta società milanese.

A lui si affianca in veste di capitano Her-

bert Kilpin, ideatore non solo della maglia

a strisce rossonere, ma anche del simbolo

dei diavoli.

Nel 1901 il Milan vince il suo primo

scudetto.

La vittoria si ripete nel 1906 e nel

1907.

Gli anni successivi non regalano par-

ticolari soddisfazioni.

3 Coppe intercontinentali, 1 Mondiale

per club, 5 Super Coppe Europee, 2

Coppe delle Coppe, ma soprattutto la

fiducia e la fedeltà di milioni di perso-

ne, compreso lo scrivente!!!

Di Bella Carmine

IV Liceo Linguistico

CHI NASCE CAMPIONE NON PUO’ MORIR DIVERSAMENTECHI NASCE CAMPIONE NON PUO’ MORIR DIVERSAMENTECHI NASCE CAMPIONE NON PUO’ MORIR DIVERSAMENTECHI NASCE CAMPIONE NON PUO’ MORIR DIVERSAMENTE PASSIONE ROSSONERAPASSIONE ROSSONERAPASSIONE ROSSONERAPASSIONE ROSSONERA

Sul finire degli anni 40 la presidenza pas-

sa a Umberto Trabattoni e, nello stesso

periodo, il nome della squadra passa da

Associazione Calcio Milano ad A. C.

Milan.

Grazie all’ingranaggio del mitico trio

formato da Gren, Nordahl e Liedholm il

Milan vince il suo 4° scudetto nel 51.

Succede alla presidenza di Trabattoni

Andrea Rizzoli, che porta il Milan a di-

ventare campione d’Italia nel 1955, nel

1957 e nel 1959, con l’aiuto di Juan Al-

berto Schiaffino e José Altafini.

Successivamente nel 1962 e poi nel 1968,

con la perizia di Nereo Rocco, conquista

ancora il titolo italiano.

Dopo un decennio oscuro, il Milan si

riprende vincendo nel 1979 il suo decimo

scudetto, che arricchisce la maglietta con

una prima stella vicino allo stemma.

Purtroppo nel 1980 lo scandalo del Toto-

nero sconvolge e travolge il club rosso-

nero. Il Milan viene fatto retrocedere il

Serie B, dove rimarrà per due anni.

I primi anni 80 sono da dimenticare, ma

allo stesso tempo da ricordare per l’arrivo

di Paolo Maldini e per l’inizio della presi-

denza di Silvio Berlusconi (attuale presi-

dente).

Da questo periodo il Milan può vantare

una serie di vittorie.

Nel 1988 torna a vincere il titolo di Cam-

pione d’Italia.

Nel 1992 arriva come tecnico Fabio Ca-

pello assieme ai calciatori Van Basten e

Gullit.

La squadra conquista 4 scudetti (di cui 3

consecutivi).

Gli anni Novanta non sono granché e si

ricordano solo per il 16° scudetto nel

1999 (anno del Centenario della fonda-

zione).

La panchina viene allora affidata a Carlo

Ancelotti, che conquista il 17° ed ultimo

scudetto fino ad ora.

Oltre ai 17 campionati vinti, il Milan può

vantarsi di aver conquistato 5 Coppe

Italia, 5 Supercoppe italiane, 7 Cham-

pions League (ex Coppa dei Campioni),

MITICA FIGURINA PANINI CON UN GIOVANE MARCO VAN BASTEN

RIVISTA SPAGNOLA CHE EVIDENZIA LA DIFFERENZA MINIMA DI CHAMPIONS VINTE DAL REAL MADRID (9) ED IL MILAN (7)