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007 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 4, numero 26, dal 9 al 15 luglio 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 262 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. RIFORMA Il Parlamento accelera e fissa il termi- ne del 16 luglio per un testo base sul- la riforma delle professioni. Al riguar- do sarà istituito un Comitato ristretto tra le Comissioni Giustizia e Attività Produttive della Camera. Le audizio- ni, ha dichiarato Mantini, sono con- cluse. FIRME La raccolta delle firme per presenta- re l’alternativa alla riforma Mastella, il disegno di legge di iniziativa popola- re per la riforma delle professioni in- tellettuali, ha raggiunto le 10.000 fir- me in 7 giorni. La FNOVI, che sostie- ne l’iniziativa del CUP, ha rivolto l’invi- to ad aderire. I centri di raccolta del- le firme, istituiti presso le province, sono pubblicati al sito fnovi.it CONDIZIONALITÀ La Commissione Europea alleggeri- sce la condizionalità e, relativamente agli obblighi ambientali, acconsente ad una semplificazione amministrati- va e dei controlli. Ma nel breve perio- do chiede uno sforzo formativo dei consulenti aziendali previsti dai piani di sviluppo rurale, anche da parte dei relativi Ordini professionali. CODEX ASSALZOO L’Assemblea di Assalzoo ha presen- tato il Codex Assalzoo, il nuovo disci- plinare per la produzione di mangimi finalizzato a garantire la massima si- curezza alimentare. Dopo la positiva valutazione del Comitato permanen- te UE, nel gennaio 2007, il codice do- vrebbe trovare applicazione dal pros- simo anno. TRF È ancora aperta la questione della previdenza complementare dei di- pendenti pubblici, anche se ha inizia- to il suo iter costitutivo il fondo per gli enti locali e la Sanità. Uno dei nodi da sciogliere sta nel ruolo dell’INPDAP che di fatto provvede già ad accan- tonare e liquidare il trattamento di fi- ne rapporto. Al fondo confluirebbero solo le quote previste contrattual- mente a carico del datore di lavoro e del dipendente. UNIRE Nei primi sei mesi del 2007 sono vi- stosamente calati gli introiti dell’Era- rio e dell’UNIRE derivanti dalle scom- messe sui cavalli. E nel corso dell’an- no la situazione peggiorerà. Errori strategici e scarsa professionalità dei lavoratori del settore le lacune da col- mare.In Commissione Finanze è sta- ta avanzata la proposta di trasferire le scommesse ad altri gestori, ver- sando all’UNIRE solo il minimo ga- rantito. DOG RUNNING Cani obesi o iperattivi? A Manhattan è nata un’agenzia di dog running. Con lavoratori part-time, l’agenzia gestisce 150 cani alla settimana. La veterinaria Monica Clare approva e apprezza: “a certi cani serve più che una passeggiata”. Prima di affidare il cane al dog runner si consigliano controlli veterinari su articolazioni e funzionalità respiratoria. Brevi Sicurezza alimentare la PR O FESSI O NE VETERINARIA Al centro il Direttore Fabrizio Oleari, ospite dell'ANMVI a Palazzo Trecchi. Con lui, da sinistra, Giancarlo Belluzzi e Bartolomeo Griglio. www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line Le liberalizzazioni non consentono la cointeressenza L a Commissione Centrale Esercenti le Professioni Sanitarie (CCE- PS) del Ministero della Salute “ha confermato la sospensione di 6 mesi al medico veterinario titolare di una struttura sanitaria attivata nel contesto di una attività commerciale, riconoscendo, nonostante le modifi- che introdotte dalla Legge Bersani, le ragioni di cointeressenza che ne a- vevano determinato la sospensione”. Ne ha dato notizia nei giorni scorsi la FNOVI, precisando che si tratta del “sanitario che aveva prodotto un e- sposto all’Antitrust nei confronti dell’Ordine di Torino e della FNOVI”, in- nescando un’istruttoria per violazione dell’art. 82 del Trattato CE sulla concorrenza atteneva alla pubblicità sanitaria ed all’esistenza di un tarif- fario minimo deontologico”. In attesa di conoscere le motivazioni della C- CEPS possiamo avanzare alcune considerazioni di estrema importanza per la nostra professione. La prima è che il divieto di cointeressenza rimane un confine deonto- logico invalicabile e che per commistione tra attività medico-sanitaria e attività commerciale l’Ordine può ancora aprire procedimenti disciplinari e, nel caso, infliggere sanzioni. È il caso di ricordare che l’Ordine dei me- dici veterinari della provincia di Torino contestava all’iscritta (oltre a tariffe e pubblicità) “la violazione del divieto di accordi di cointeressenza a cau- sa degli stretti rapporti con l’associazione Animalcity” (Provvedimento n. 15451 dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato- Adunanza 24 maggio 2006) di cui l’iscritta figura come direttore sanitario. Lo Statuto dell’associazione, “prevede, fra l’altro, che questa possa aprire ambula- tori veterinari, promuovere la vendita ai soci di prodotti alimentari e non, e di ogni specie animale, organizzare con ogni mezzo qualsiasi iniziativa che possa aiutare i possessori di animali ad accudire gli stessi nel mi- glior modo possibile”. (ibidem) L’Antitrust, chiamata in causa dall’interes- sata, si appuntava solo sugli articoli 54-57-60-64 del vecchio Codice Deontologico (su tariffe e pubblicità). La seconda considerazione è che nessuno può forzare - più o meno in buona fede - la Legge Bersani e le regole della concorrenza spingendosi fino ad interpretazioni inconciliabili con la deontologia professionale. Il nuovo Codice, approvato dal Garante e conforme alle liberalizzazioni, continua a bandire la cointeressenza come contraria all’etica professio- nale: - Il Medico veterinario svolge attività professionale a prevalente ap- porto intellettuale. Qualunque forma di cointeressenza, che condizioni la libertà intellettuale del Medico Veterinario, costituisce violazione del pre- sente Codice Deontologico. (Art. 42 - Cointeressenza). Inoltre, la deonto- logia vieta di svolgere un’altra attività, se tale attività comporta una qual- siasi limitazione od influenza l’indipendenza intellettuale del Medico vete- rinario nello svolgimento dell’attività professionale. Le più recenti circolari della Federazione (es. l’ultima sul pet corner) si ispirano ad una condotta deontologica che risulta conforme alla Legge Bersani e alle regole della concorrenza e non intende snaturare l’essenza professionale del medi- co-veterinario. Un Segretariato per la valutazione del rischio Incontro con il Dottor Fabrizio Oleari, nuovo Direttore Generale A PAG. 3 Negli anni ci siamo abituati ad esse- re continuamente criticati, intendia- mo noi dell'ANMVI, con le accuse più diverse e spesso pesanti: non fate niente, fate solo i vostri interessi, non siete democratici, raccontate solo bugie, chissà quanti soldi prendete, pensate solo alla vostra carriera, ecc. "È come essere alla fiera: tre palle 100 lire." disse una volta, un po' scoraggiato, un dirigente dell'ANM- VI, di fronte a questi continui attac- chi, superficiali, disinformati, gratuiti, portati spesso a livello personale. Ben vengano le critiche quando so- no costruttive o progettuali, ma fan- no veramente cadere le braccia quando arrivano da chi se ne sta tranquillo alla finestra senza aver mai dato la minima disponibilità ad impe- gnarsi. Negli ultimi tempi, in verità, la situazione è abbastanza cambiata e si è riusciti a sviluppare spesso un confronto serio e costruttivo che ha permesso di arrivare ad approfondi- menti importanti per l'ANMVI e per tutta la categoria. Ultimamente, inoltre, alcuni risultati ottenuti hanno evidenziato come il continuo impegno dell'Associazione possa raggiungere qualche obiettivo importante. La sentenza del Tar del Lazio, che su nostro ricorso, ha final- mente annullato il decreto del Miur che autorizzava il nuovo Corso di Laurea a Catanzaro, è stata una vit- toria importante; l'annullamento del- l'obbligo al Contributo ONAOSI, san- cito nell'ultima Finanziaria, è il risulta- to anche del nostro forte impegno, come lo è ora la sentenza della Cor- te Costituzionale che permetterà a molti sanitari privati di chiedere il rim- borso di quanto versato. La riduzio- ne del numero programmato per il Corso di Laurea 2007/2008, ottenuto in questi giorni dalla FNOVI, è anche il risultato di una lunga battaglia che l'ANMVI sostiene da vari anni. Ed è forse meno importante l'ammissione ufficiale del MIPAAF che riconosce: "allo stato attuale manca nel nostro Paese qualsiasi norma che consenta l'identificazione a figure professionali diverse da quella del veterinario"? E questi risultati sono costati tempo, fa- tica e tanti soldi per avere i consulen- ti migliori. Ci aspettavamo forse dai colleghi un maggior apprezzamento o riconoscimento degli sforzi fatti, ma anche il silenzio va bene se significa "assenso". SILENZIO: ASSENSO?

Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26

007SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 26, dal 9 al 15 luglio 2007Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona 262ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

RIFORMAIl Parlamento accelera e fissa il termi-ne del 16 luglio per un testo base sul-la riforma delle professioni. Al riguar-do sarà istituito un Comitato ristrettotra le Comissioni Giustizia e AttivitàProduttive della Camera. Le audizio-ni, ha dichiarato Mantini, sono con-cluse.

FIRMELa raccolta delle firme per presenta-re l’alternativa alla riforma Mastella, ildisegno di legge di iniziativa popola-re per la riforma delle professioni in-tellettuali, ha raggiunto le 10.000 fir-me in 7 giorni. La FNOVI, che sostie-ne l’iniziativa del CUP, ha rivolto l’invi-to ad aderire. I centri di raccolta del-le firme, istituiti presso le province,sono pubblicati al sito fnovi.it

CONDIZIONALITÀLa Commissione Europea alleggeri-sce la condizionalità e, relativamenteagli obblighi ambientali, acconsentead una semplificazione amministrati-va e dei controlli. Ma nel breve perio-do chiede uno sforzo formativo deiconsulenti aziendali previsti dai pianidi sviluppo rurale, anche da parte deirelativi Ordini professionali.

CODEX ASSALZOOL’Assemblea di Assalzoo ha presen-tato il Codex Assalzoo, il nuovo disci-plinare per la produzione di mangimifinalizzato a garantire la massima si-curezza alimentare. Dopo la positivavalutazione del Comitato permanen-te UE, nel gennaio 2007, il codice do-vrebbe trovare applicazione dal pros-simo anno.

TRF È ancora aperta la questione dellaprevidenza complementare dei di-pendenti pubblici, anche se ha inizia-to il suo iter costitutivo il fondo per glienti locali e la Sanità. Uno dei nodi dasciogliere sta nel ruolo dell’INPDAPche di fatto provvede già ad accan-tonare e liquidare il trattamento di fi-ne rapporto. Al fondo confluirebberosolo le quote previste contrattual-mente a carico del datore di lavoro edel dipendente.

UNIRENei primi sei mesi del 2007 sono vi-stosamente calati gli introiti dell’Era-rio e dell’UNIRE derivanti dalle scom-messe sui cavalli. E nel corso dell’an-no la situazione peggiorerà. Erroristrategici e scarsa professionalità deilavoratori del settore le lacune da col-mare.In Commissione Finanze è sta-ta avanzata la proposta di trasferirele scommesse ad altri gestori, ver-sando all’UNIRE solo il minimo ga-rantito.

DOG RUNNINGCani obesi o iperattivi? A Manhattanè nata un’agenzia di dog running.Con lavoratori part-time, l’agenziagestisce 150 cani alla settimana. Laveterinaria Monica Clare approva eapprezza: “a certi cani serve più cheuna passeggiata”. Prima di affidare ilcane al dog runner si consiglianocontrolli veterinari su articolazioni efunzionalità respiratoria.

Brevi Sicurezza alimentare

laPROFESSIONE VETERINARIA

Al centro il Direttore Fabrizio Oleari, ospite dell'ANMVI a Palazzo Trecchi.Con lui, da sinistra, Giancarlo Belluzzi e Bartolomeo Griglio.

www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

Le liberalizzazioni non consentonola cointeressenza

La Commissione Centrale Esercenti le Professioni Sanitarie (CCE-PS) del Ministero della Salute “ha confermato la sospensione di 6

mesi al medico veterinario titolare di una struttura sanitaria attivata nelcontesto di una attività commerciale, riconoscendo, nonostante le modifi-che introdotte dalla Legge Bersani, le ragioni di cointeressenza che ne a-vevano determinato la sospensione”. Ne ha dato notizia nei giorni scorsila FNOVI, precisando che si tratta del “sanitario che aveva prodotto un e-sposto all’Antitrust nei confronti dell’Ordine di Torino e della FNOVI”, in-nescando un’istruttoria per violazione dell’art. 82 del Trattato CE sullaconcorrenza atteneva alla pubblicità sanitaria ed all’esistenza di un tarif-fario minimo deontologico”. In attesa di conoscere le motivazioni della C-CEPS possiamo avanzare alcune considerazioni di estrema importanzaper la nostra professione. La prima è che il divieto di cointeressenza rimane un confine deonto-logico invalicabile e che per commistione tra attività medico-sanitaria eattività commerciale l’Ordine può ancora aprire procedimenti disciplinarie, nel caso, infliggere sanzioni. È il caso di ricordare che l’Ordine dei me-dici veterinari della provincia di Torino contestava all’iscritta (oltre a tariffee pubblicità) “la violazione del divieto di accordi di cointeressenza a cau-sa degli stretti rapporti con l’associazione Animalcity” (Provvedimento n.15451 dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato- Adunanza24 maggio 2006) di cui l’iscritta figura come direttore sanitario. Lo Statutodell’associazione, “prevede, fra l’altro, che questa possa aprire ambula-tori veterinari, promuovere la vendita ai soci di prodotti alimentari e non, edi ogni specie animale, organizzare con ogni mezzo qualsiasi iniziativache possa aiutare i possessori di animali ad accudire gli stessi nel mi-glior modo possibile”. (ibidem) L’Antitrust, chiamata in causa dall’interes-sata, si appuntava solo sugli articoli 54-57-60-64 del vecchio CodiceDeontologico (su tariffe e pubblicità).La seconda considerazione è che nessuno può forzare - più o meno inbuona fede - la Legge Bersani e le regole della concorrenza spingendosifino ad interpretazioni inconciliabili con la deontologia professionale. Ilnuovo Codice, approvato dal Garante e conforme alle liberalizzazioni,continua a bandire la cointeressenza come contraria all’etica professio-nale: - Il Medico veterinario svolge attività professionale a prevalente ap-porto intellettuale. Qualunque forma di cointeressenza, che condizioni lalibertà intellettuale del Medico Veterinario, costituisce violazione del pre-sente Codice Deontologico. (Art. 42 - Cointeressenza). Inoltre, la deonto-logia vieta di svolgere un’altra attività, se tale attività comporta una qual-siasi limitazione od influenza l’indipendenza intellettuale del Medico vete-rinario nello svolgimento dell’attività professionale. Le più recenti circolaridella Federazione (es. l’ultima sul pet corner) si ispirano ad una condottadeontologica che risulta conforme alla Legge Bersani e alle regole dellaconcorrenza e non intende snaturare l’essenza professionale del medi-co-veterinario.

Un Segretariatoper la valutazione del rischioIncontro con il Dottor Fabrizio Oleari,nuovo Direttore Generale A PAG. 3

Negli anni ci siamo abituati ad esse-re continuamente criticati, intendia-mo noi dell'ANMVI, con le accuse piùdiverse e spesso pesanti: non fateniente, fate solo i vostri interessi, nonsiete democratici, raccontate solobugie, chissà quanti soldi prendete,pensate solo alla vostra carriera,ecc. "È come essere alla fiera: trepalle 100 lire." disse una volta, un po'scoraggiato, un dirigente dell'ANM-VI, di fronte a questi continui attac-chi, superficiali, disinformati, gratuiti,portati spesso a livello personale.Ben vengano le critiche quando so-no costruttive o progettuali, ma fan-no veramente cadere le bracciaquando arrivano da chi se ne statranquillo alla finestra senza aver maidato la minima disponibilità ad impe-gnarsi. Negli ultimi tempi, in verità, lasituazione è abbastanza cambiata esi è riusciti a sviluppare spesso unconfronto serio e costruttivo che hapermesso di arrivare ad approfondi-menti importanti per l'ANMVI e pertutta la categoria. Ultimamente, inoltre, alcuni risultatiottenuti hanno evidenziato come ilcontinuo impegno dell'Associazionepossa raggiungere qualche obiettivo

importante. La sentenza del Tar delLazio, che su nostro ricorso, ha final-mente annullato il decreto del Miurche autorizzava il nuovo Corso diLaurea a Catanzaro, è stata una vit-toria importante; l'annullamento del-l'obbligo al Contributo ONAOSI, san-cito nell'ultima Finanziaria, è il risulta-to anche del nostro forte impegno,come lo è ora la sentenza della Cor-te Costituzionale che permetterà amolti sanitari privati di chiedere il rim-borso di quanto versato. La riduzio-ne del numero programmato per ilCorso di Laurea 2007/2008, ottenutoin questi giorni dalla FNOVI, è ancheil risultato di una lunga battaglia chel'ANMVI sostiene da vari anni. Ed èforse meno importante l'ammissioneufficiale del MIPAAF che riconosce:"allo stato attuale manca nel nostroPaese qualsiasi norma che consental'identificazione a figure professionalidiverse da quella del veterinario"? Equesti risultati sono costati tempo, fa-tica e tanti soldi per avere i consulen-ti migliori. Ci aspettavamo forse daicolleghi un maggior apprezzamentoo riconoscimento degli sforzi fatti, maanche il silenzio va bene se significa"assenso".

SILENZIO: ASSENSO?

Page 2: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26
Page 3: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26

“Risulta necessario definire i limitidi un’attività che quando esercita-ta in libera professione nulla ha ache vedere con l’attività istituziona-le del SSN”. Un Documento sul-l’attività libero professionale deiveterinari SSN è stato trasmessomercoledì 4 luglio da ANMVI e AI-VEMP alla Commissione Igiene eSanità del Senato dove è in di-scussione il Ddl 1598 “Disposizio-ni in materia di sicurezza dellestrutture sanitarie e gestione del ri-schio clinico, nonché di attività li-bero - professionale intramuraria edi esclusività del rapporto di lavo-ro dei dirigenti del ruolo sanitariodel Servizio sanitario nazionale”. Nel documento si chiede “un ap-profondimento sulla libera profes-sione nel settore pubblico veteri-nario” in vista di “una specifica re-golamentazione” e che sul dise-gno di legge in esame siano valu-tate “opportune modifiche che va-dano a definire meglio gli spazi diintervento della libera professionedei veterinari pubblici”. SecondoANMVI e AIVEMP, le finalità della li-bera professione medica (es.la ri-duzione delle liste d’attesa) “nontrovano logica applicazione ed uti-lità nell’ambito della prevenzioneed in particolare della veterinaria”.Al contrario, “la libera professionedei veterinari SSN si collochereb-be al di fuori del mandato istituzio-nale”. Inoltre, “la mancanza di unaregolamentazione specifica, po-trebbe lasciare spazio a situazionidi incompatibilità di ruoli, se non e-spressamente di conflitto di inte-ressi” basti pensare al settore del-la sanità animale e della sicurezzaalimentare “dove l’autorità veteri-naria che controlla i capi e le pro-duzioni agro-alimentari non puòche essere soggetto super par-tes”. Il documento, trasmesso an-che al Ministro della Salute e aiSottosegretari Patta e Zucchelli, e-videnzia che “l’attività istituzionalelibero professionale intramurariadei dirigenti medici non coincidecon l’attività istituzionale dei diri-genti sanitari dei dipartimenti diprevenzione (nel quale sono inse-

riti i medici veterinari)”. E inoltreche l’attività libero professionaledei dirigenti medici e veterinari deldipartimento “è quella che concor-re ad aumentare la disponibilità ea migliorare la qualità complessivadelle azioni di sanità pubblica inte-grando l’attività istituzionale”.

Migliorare le azioni di sanitàpubblicaL’analisi della legislazione vigentee l’excursus storico dei fatti inter-venuti dalla legge 833/78 istitutivadel Servizio Sanitario Nazionalenon pone dubbi sul diritto dei vete-rinari pubblici dipendenti di eserci-tare attività libero professionale.Ma è necessario evidenziare, ai fi-ni di una corretta lettura, che l’atti-vità istituzionale libero professiona-le intramuraria dei dirigenti medicinon coincide con l’attività istituzio-nale dei dirigenti sanitari dei dipar-timenti di prevenzione (nel qualesono inseriti i medici veterinari).L’attività libero professionale dei di-rigenti medici e veterinari del di-partimento è quella che concorread aumentare la disponibilità e amigliorare la qualità complessivadelle azioni di sanità pubblica inte-grando l’attività istituzionale.È evidente che questa limitazionerisulterà essere fondamentale nel-la definizione della materia. L’assi-stenza zooiatrica, ad esclusionedell’attività di profilassi e preven-zione delle zoonosi e al di fuori del-l’attività connessa al randagismocanino e felino, non costituiscecompito e fine istituzionale dellaSanità Veterinaria pubblica. Taleesclusione deve costituire la chia-ve di interpretazione per un corret-to esercizio da parte dei veterinaripubblici a rapporto di lavoro esclu-sivo con il SSN di attività libero pro-fessionale. Diversamente si par-lerà di libera professione extramu-raria e di rapporto di lavoro non e-sclusivo. A titolo esemplificativo:• è connaturata con i fini istituzio-

nali l’organizzazione e la parte-cipazione a progetti finalizzati alcontrollo e/o all’eradicazione dimalattie infettive, piani di miglio-

ramento della qualità degli ali-menti, la vendita di servizi inte-grativi dell’attività istituzionale(es. prestazioni erogate in oraridiversi dalla fascia diurna, su ri-chiesta e nell’interesse dell’ope-ratore economico)

• non è conforme ai fini istituzio-nali l’assistenza zooiatrica aglianimali da reddito e d’affezionein territori in cui è disponibile u-na diversa assistenza. In que-sto senso non è giustificabilel’approntamento da parte delleaziende sanitarie di strutture al-l’esclusivo scopo di consentirel’attività libero professionale in-tramuraria in favore degli ani-mali d’affezione.

Si evidenzia inoltre che non puòdarsi per scontata l’inesistenza diincompatibilità tra funzioni pubbli-che e attività libero professionale infavore di animali d’affezione.

Limiti del non contrastoDecadono per la libera professio-ne extramuraria i vincoli rispetto altipo di prestazione. Sarà possibile esercitare in liberaprofessione extramuraria qualsiasiattività tipicamente libero profes-sionale (es. assistenza zooiatricaagli animali da reddito e/o affezio-ne) fatto salvo il rispetto dei limitidel non contrasto.L’attività libero professionale insenso lato (intramuraria ed extra-muraria) dei medici veterinari SSNdovrà essere esercitata entro i limi-ti del non contrasto:• non dovrà essere incompatibile

con le funzioni istituzionali • non sarà erogabile in favore di

soggetti pubblici o privati daparte di veterinari che svolgononei confronti dei medesimi sog-getti funzioni di vigilanza e con-trollo;

• anche un contrasto potenzialedovrà essere motivo di esclu-sione dall’attività libero profes-sionale intramoenia.

Organizzazione e tariffeL’attività libero professionale intra-muraria:• dovrà essere esercitata fuori

dall’impegno di servizio, com-presa la pronta disponibilità,sarà organizzata dall’azienda enon dovrà avere un volume ora-rio superiore a quello assicura-to per i compiti istituzionali,

• le tariffe dovranno essere sta-bilite dall’azienda e dovrannoessere approvate dagli Ordiniprofessionali competenti perterritorio per evitare forme diconcorrenza sleale nei con-fronti del settore privato e ga-rantire la copertura economicadei costi sostenuti dalla strut-tura pubblica. ■

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Documento ANMVI AIVEMP

Libera professione dei veterinari SSNma solo entro il mandato istituzionaleDefinire i limiti di un’attività che non ha molto a che vedere con il miglioramento della sanità pubblica

laPROFESSIONE VETERINARIA 26/2007

“Non abbiamo bisogno di inventare niente di nuovo”

I l dottor Fabrizio Oleari - Diretto-re Generale Segretariato nazio-

nale della valutazione del rischiodella catena alimentare presso il Di-partimento per la sanità pubblica ve-terinaria la nutrizione e la sicurezzadegli alimenti del Ministero della Sa-lute - è stato ospite dell’ANMVI il 2 lu-glio. Al colloquio, presso la sede na-zionale di Palazzo Trecchi, sono in-tervenuti il Vice Presidente dell’ANM-VI, Giancarlo Belluzzi e il Vice Pre-sidente dell’AIVEMP BartolomeoGriglio. L’ANMVI ha espresso parti-colare soddisfazione per l’avvenuta

nomina alla Direzione del Segretariato, organismo inserito nel Diparti-mento per la sanità pubblica veterinaria il cui vertice risultava vacanteda molto tempo.L’Associazione, a suo tempo promotrice della ricostituzione del Dipar-timento di Sanità Pubblica Veterinaria, nel garantire il proprio sostegnocollaborativo alle istituzioni ministeriali e dipartimentali preposte allasanità veterinaria ed alla sicurezza degli alimenti di origine animale, haassicurato la più qualificata collaborazione e la piena disponibilità adun fattivo apporto di competenza, anche riguardo alle attività di coor-dinamento dei rapporti con l’EFSA. Quanto all’istituendo Comitato na-zionale per la sicurezza alimentare (Cnsa), l’ANMVI ha manifestato lapropria condivisione circa le recenti dichiarazioni del Ministro della Sa-lute. Livia Turco, annunciando la presentazione del Comitato in Consi-glio dei Ministri, ha infatti sottolineato che in Italia “non abbiamo biso-gno di inventare niente di nuovo, non ci occorre un’autorità a se stan-te, ma ci occorre rendere autorevoli l’insieme delle eccellenti profes-sionalità e competenze disseminate sul territorio nazionale: nel Servi-zio sanitario nazionale, negli istituti zooprofilattici, nelle università nelmondo della ricerca’’. Un compito che potrà essere svolto dal Cnsache avrà una competenza tecnico scientifica in materia e sarà in gra-do di sintetizzare gli apporti delle altre istituzioni”. L’incontro è statoanche l’occasione illustrare al Direttore Oleari le attività di formazionee di aggiornamento svolte dall’ANMVI e dalle sue associazioni federa-te in tutti i comparti della veterinaria, sia a livello nazionale che interna-zionale, per la qualificazione del professionista operante nel settorepubblico e nel settore privato.Il Segretariato nazionale della valutazione del rischio della catena ali-mentare nutrizione ha sede in Piazza G. Marconi 25 a Roma. È artico-lato nei seguenti uffici di livello dirigenziale:• Ufficio I - Affari generali: segreteria del direttore generale; gestione

del personale della direzione e vigilanza sulle modalità di svolgimen-to del rapporto di lavoro; gestione finanziaria e contabile; program-mazione e verifica delle attività della direzione generale; coordina-mento con il controllo di gestione dipartimentale; affari giuridici ecoordinamento normativo.

• Ufficio II - Rischio chimico-fisico e biologico: valutazione del rischiochimico-fisico e biologico.

• Ufficio III - Consulta delle associazioni dei consumatori e dei produt-tori in materia di sicurezza alimentare: coordinamento dei rapporticon le associazioni dei consumatori in materia di sicurezza alimen-tare;

• Ufficio IV - Segreteria del Comitato nazionale per la sicurezza ali-mentare: coordinamento dei rapporti con l'EFSA; Segreteria del Co-mitato nazionale per la sicurezza alimentare

Il CNSA, istituito con l’Intesa Stato, Regioni e Province autonome del17 giugno 2004, è l’interfaccia italiana dell’Autorità Europea per la Si-curezza Alimentare (EFSA). Ha il compito di promuovere e coordinare la definizione di metodi u-niformi di valutazione del rischio alimentare, proporre metodi per la pia-nificazione dei programmi di monitoraggio e sorveglianza per il con-trollo della sicurezza dei prodotti agroalimentari e per la verifica dellacorretta applicazione della normativa relativa alla sicurezza alimentaree alle biotecnologie. (www.sicuralimentare.it)

ANMVI INFORMA

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26

Con il 1°giugno 2007 èentrata in vigore la va-riante 1 alla guida CEI

64-56 “Edilizia a uso residenzialee terziario Guida per l’integrazio-ne degli impianti elettrici utilizza-tori e per la predisposizione diimpianti ausiliari, telefonici e ditrasmissione dati negli edifici.Criteri particolari per locali a usomedico” dedicata alle struttureveterinarie individuate dall’accor-do tra ministero della Salute, Re-gioni e Province Autonome del26 novembre 2003. Prima dellapubblicazione della variante i lo-cali delle strutture veterinarie e-rano assimilati a quelli a uso me-dico.Gli ambienti veterinari vengonoclassificati dalla variante 1 allaGuida CEI 64-56 in locali di

gruppo 0 (clinica e diagnosticanon strumentale) o di gruppo 1(clinica e diagnosticastrumentali e terapia chirurgi-ca). La libertà di scelta fra ungruppo e un altro è lasciata almedico veterinario responsabiledella struttura. In ogni caso, èbene che le scelte operate sia-no sottoscritte dal responsabilesanitario prima della costruzio-ne o dell’adeguamen- to dell’im-pianto elettrico.Il nuovo documento CEI rac-comanda che anche i locali digruppo 0 siano provvisti di im-pianto di illuminazione di riserva odi sicurezza (ad esempio anchemediante lampade autoali-mentate). Rientrano nella categoria locali digruppo 0 i locali di degenza ad u-so veterinario.Si considerano di gruppo 1gli ambienti veterinari dove glianimali vengono sottoposti adiagnosi o trattamenti conl’ausilio di apparecchi elettro-medicali, definiti dalla Norma CEIEN 60601-1 (CEI 62-5), conparti applicate.Questi locali possono essere uti-lizzati anche per interventi chirur-gici in anestesia generale inquanto non si considera, in ge-nere , i l r i sch io d i micro-shock. Le scelte che intende a-

dottare il medico veterinario risul-tino da una dichiarazione scritta,redatta prima della costruzione odell’adeguamento dell’impianto e-lettrico.Per la protezione contro i contattiindiretti nei locali di gruppo 1 siforniscono le seguenti racco-mandazioni:a) per i sistemi TN e TT si consi-

dera sufficiente, quando siusano interruttori differen-ziali, l’uso di interruttori diffe-renziali di tipo A;

b) per l’alimentazione delle appa-recchiature radiologiche (RX)di tipo fisso, alimentate senzainterposizione di un gruppopresa/spina, si possono adot-tare interruttori differenzialicon correnti differenziali supe-riori a 0,03 A (si consiglia dinon superare 0,5 A). Per ildimensionamento della linea dialimentazione va sempre cal-colata la Resistenza Apparen-te di Rete come definita nellanorma CEI 62-27 (Rar).

Nei locali appartenenti al gruppo1 il rischio di esplosione pratica-mente non esiste, poiché per l’a-nestesia di animali, vengono uti-lizzati gas medicinali alogenati i-nalati, quali ad esempio: alota-no, forane, sevorane, vaporizzatinelle dosi consentite. (da: Il Sole24 Ore 25, giugno 2007) ■

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Impianti elettrici

Strutture veterinarie, basta il differenzialeUn approfondimento del Sole 24 Ore illustra le nuove regole tecniche del CEI

laPROFESSIONE VETERINARIA 26/2007

Generatori d’emergenza con il segnalatore

Per l’illuminazione dì sicurezza si raccomanda che:• le lampade scialitiche e gli apparecchi elettromedicali che neces-

sitano dell’alimentazione di sicurezza in continuità o a interruzionebreve siano rialimentati senza interruzione o entro un periodo di com-mutazione di 0,5 s;

• tutti gli altri servizi possano essere rialimentati con periodi di com-mutazione superiori a 15 s (interruzione lunga), in accordo con le de-cisioni scritte dal medico-veterinario.

Sarebbe opportuno che l’installatore provveda a fornire un sistema disegnalazione ottica e acustica che avvisi tempestivamente il medicoveterinario della avvenuta cessazione dell’alimentazione elettrica ordi-naria. Nei casi in cui si ritenga utile l’adozione di gruppi generatori perl’alimentazione diemergenza, spetta al medico veterinario, il quale me-glio conosce i tipi e i tempi di cura o d’intervento che intende effettuareagli animali, decidere circa l’autonomia da assegnare al gruppo gene-ratore.Per i locali veterinari di gruppo 1, la variante 1 consiglia l’adozione diun Ups garantendo condízíoni di selettività. Si ricorda che la lampadascialitica può essere alimentata anche a corrente continua, derivata di-rettamente da batterie (di tipo chiuso, non del tipo per autotrazione)complete di carica batteria (gruppo soccorritore).I locali delle strutture veterinarie - in quanto ad uso medico - sono sog-getti all’obbligo di progettazione. In alcuni casi si tratta di locali inseritiall’interno delle strutture con destinazioni anche diverse da quelle di u-so medico-veterinario. L’unità immobiliare che li contiene, pertanto, an-che se non tutti i locali sono del gruppo 0 o 1, è soggetta all’obbligo diprogetto, secondo quanto stabilito dal Dpr 447/91, articolo 4. (S. 24 O.)

Quarta edizione di Fido Park.

Dal 6 luglio i proprietari in viaggio nei week-end potranno contare sulle aree di sosta

dell’Autogrill per l’assistenza al loro cane. Infatti,per il quarto anno consecutivo, ANMVI aderisce alprogetto Fido Park, promosso da Autogrill. Fino al26 agosto, all’esterno di 16 punti di ristoro Auto-grill, i proprietari in sosta potranno ricevere assi-stenza per i loro animali e avvalersi della consulen-za di un medico veterinario. L’iniziativa, ampiamen-

te pubblicizzata dalle agenzie stampa, coprirà i seguenti orari: dalle o-re 12.30 alle ore 14.30 dei week end. Le aree sono pensate per la so-sta degli animali da compagnia che viaggiano verso le vacanze con iloro proprietari. Sono dotate di cucce isolate termicamente e igienizza-te, di aree di agility con acqua corrente e distributore di paletta. Ai pro-prietari viene consegnato un regolamento in lingua italiana e inglese ri-portante le condizioni di utilizzo del servizio. I medici veterinari del-l’ANMVI saranno presenti per prestare consulenza e assistenza agli a-nimali in viaggio con i proprietari. Al medico veterinario nell’area di so-sta Fido Park vengono richiesti consigli su come prevenire stress daviaggio e colpi di calore o su come trattare l’animale nei luoghi di va-canza, in montagna o al mare. In caso di bisogno, l’animale in difficoltàviene indirizzato verso la struttura veterinaria territorialmente più vicinaal Fido Park dove potrà ricevere cure adeguate. La prestazione veteri-naria, gratuita per il cliente, è retribuita al professionista dall’organizza-tore. Ai medici veterinari si chiede di indossare il camice e un badge diidentificazione per rendersi facilmente riconoscibile. L’iniziativa impe-gna 45 medici veterinari lungo tutta la Penisola. Molti i Colleghi già im-pegnati nelle precedenti edizioni e altrettanti quelli che hanno chiestodi poter partecipare, segno di attenzione e interesse per l’iniziativa.L’ANMVI ringrazia per la collaborazione e l’entusiasmo.

di Silvia Berri e Angelo Baggini

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Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26
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C on il Decreto 3 luglio2007 “Definizione postiper le immatricolazioni

corso di laurea specialistica/magi-strale in Medicina Veterinaria” il Mi-nistero dell’Università ha fissato in1.342 i posti per l’anno accademi-co 2007-2008. Sono 63 in meno ri-spetto ai 1.405 dell’anno scorso,ma sono ben 707 in più (+53%) ri-spetto ai 635 richiesti dalle Regio-ni”. E il Presidente della FNOVI nonè soddisfatto: “auspicavamo - hacommentato Gaetano Penocchio -che almeno quanto proposto dalTavolo tecnico (una riduzione di125 posti correlata alla qualità del-l’offerta formativa verificata dal-l’EAEVE, francamente irrilevante,ma che poteva rappresentare l’ini-zio di un serio discorso di progres-siva riduzione su base pluriennaledel numero di immatricolazioni) tro-vasse conferma nel decreto mini-steriale. Così non è stato”. La Federazione, che aveva chiestoe ottenuto di entrare a far parte deltavolo tecnico per la programma-zione delle professioni sanitarie loscorso giugno, non è soddisfatta ecommenta dal proprio portale che“il criterio adottato dal MIUR per laripartizione appare non coerente ri-spetto alla richiesta delle Regioni erispetto al potenziale formativo didiverse Università”. La FNOVI haannunciato che chiederà la revisio-ne del decreto: la soluzione adotta-

ta dal MIUR “non è assolutamentecondivisibile”.I criteri di riduzioneIl decreto parla invece di “conside-razioni condivise” dal Tavolo tecni-co e dell’ “opportunità di definirel’offerta formativa degli Atenei cor-relandola alla richiamata rilevazio-ne attraverso una progressiva ridu-zione su base pluriennale a partiredal prossimo anno accademico, te-nendo anche conto della qualitàformativa così come richiesta dalledirettive dell’Unione Europea nn.1026 e 1027 del 18 dicembre 1978e della conseguente approvazioneda parte dell’European Associationof Establishments for Veterinary E-ducation (EAEVE)”. La definizionein riduzione dell’offerta formativanon si estende “a quegli Atenei chehanno ottenuto dal predetto Orga-nismo un riconoscimento di qualitàa livello europeo e, al contrario ri-guardi, nella misura fissata per ilprossimo anno accademicodel dieci per cento, quegli Ateneiche non presentano adeguati re-quisiti funzionali e strutturali e nellamisura del cinque per cento le ri-manenti sedi”. Con 63 posti in me-no la Categoria ha comunque otte-nuto la riduzione più bassa maiconcessa dal Miur. Nei due anniprecedenti la riduzione complessi-va era stata di 21 unità.Il dettaglio (v. tabella) assegna i nu-meri di ciascuna facoltà. ■

La tesi della Fondazione secon-do cui tutte le casse di previ-

denza sarebbero “trascinate” nellastessa situazione di incostituziona-lità, si schiera l’ENPAF che respin-ge ogni azione di solidarietà neiconfronti dell’ONAOSI. La Fonda-zione aveva annunciato che si sa-rebbe rivolta all’ADEPP e infatti , lascorsa settimana, nel corso del-l’Assemblea dell’’Associazione cheriunisce le 19 Casse di previdenzadei professionisti , il presidente del-la Fondazione Aristide Paci, ha sol-lecitato l’impegno degli Enti previ-denziali per ristabilire l’obbligato-rietà del contributo ONAOSI pertutti i professionisti sanitari iscritti airispettivi Ordini. Secondo Paci in-fatti, la sentenza della Corte Costi-tuzionale che - anche sulla spintadelle categorie interessate - avevaabrogato l’obbligo del contributoONAOSI rappresenterebbe un pe-ricoloso precedente e potrebbepreludere a ulteriori futuri colpi dimano sulle Casse previdenziali. Ma contro questa considerazioneè intervenuto il presidente dell’EN-PAF Emilio Croce che dichiara: “Sitratta di una questione specifica ecompletamente avulsa dal sistemaprevidenziale obbligatorio. Vasempre ricordato che l’ONAOSInon ha mai fatto previdenza. Se-condo l’ENPAF non ci sono quindipericoli per le altre Casse a segui-to della succitata sentenza. Indub-biamente” ha proseguito Croce“siamo in presenza di una senten-za scritta male, che promana daun giudizio, in cui la difesa delle te-si ONAOSI è stata sostenuta sol-tanto dall’Avvocatura dello Stato.

Sarebbe interessante conoscere imotivi per i quali l’ONAOSI non siè neppure costituita”. D’altra partela norma approvata nella Legge Fi-nanziaria 2003 era una norma inbianco, che non prevedeva alcunmodello procedimentale per lacorretta determinazione del contri-buto rispetto alle prestazioni”. “LeOrganizzazioni dei Farmacisti all’u-nanimità hanno sempre contestatol’assenza di qualsivoglia correla-zione tra obbligo contributivo eprestazioni assistenziali, che tral’altro non sono circoscritte solo a-gli orfani dei sanitari” ha prosegui-to Croce “Su questo punto la Cor-te Costituzionale ha dato la sua va-lutazione. È ammissibile una con-tribuzione correlata all’assenza diprestazioni di valenza generale?Andrebbe chiaramente dettoquanti sono gli orfani assistiti dal-l’ONAOSI e quante altre personesono invece presenti nelle suestrutture”. Per il presidente dell’EN-PAF, forse a questo punto andreb-be fatto un “mea culpa” da chi haproposto una norma inserita in Fi-nanziaria e approvata senza qual-siasi consultazione con alcunaprofessione sanitaria. Anche per-ché l’ONAOSI esisteva e svolgevala sua attività già prima della Leg-ge del 2003. Gli obblighi contribu-tivi delle Casse sono finalizzati aprestazioni di carattere generale infavore di tutti gli iscritti: vi è pertan-to una stretta correlazione tra ob-blighi contributivi e prestazioni pre-videnziali. Di qui il netto dissensodi Croce e il suo voto contrario aqualsiasi iniziativa di solidarietàdell’ADEPP in favore dell’ONAOSI.

E intanto si chiede il rimborsoArrivano a ritmo incessante e quo-tidiano, negli uffici dell’ANMVI, le ri-chieste del fac-simile per il rimbor-so delle quote ONAOSI versate daiveterinari negli anni 2003-2006 invirtù di disposizioni di legge boc-ciate come anticostituzionali dallaConsulta. Il rimborso attiene anchea alla restituzione delle somme conrivalutazione monetaria e interessilegali. Più complicato, ma egual-mente efficace, l’iter di chi non ave-va mai pagato la contribuzione ob-bligatoria: è necessario proporreindividualmente ricorso contro l’i-scrizione a ruolo, chiedendo la di-chiarazione di nullità o l’annulla-mento della cartella. Alla luce dellasentenza della Corte Costituziona-le, l’esecuzione forzata ed il fermoamministrativo dei beni mobili regi-strati ( es. l’automobile) oppure l’i-poteca sugli immobili di proprietà,conseguenti al mancato pagamen-to del contributo, risultano azioninon più riconducibili ad un diritto diriscossione. Il ricorso è di compe-tenza del giudice territorialmentecompetente cioè del tribunale delluogo in cui ha la residenza il vete-rinario ricorrente. L’incostituziona-lità, si legge sul Sole 24 Ore Sanità,si direbbe decretata anche per icontributi versati dai veterinari con-venzionati e dipendenti, dato chela Finanziaria 2003 aveva affidatoall’iniziativa del Consiglio di Ammi-nistrazione la determinazione dellequote, secondo procedure che,benché approvate dai ministeri vi-gilanti, risultavano anticostituzionalialla fonte. Il fac-simile può essererichiesto a: [email protected]

6ATTUALITÀ

1342 posti: ancora troppi per il mercato

Facoltà, il Ministro Mussi abbassa il numero programmatoCon 63 posti in meno la Categoria ottiene la riduzione più bassa mai concessa dal Miur

laPROFESSIONE VETERINARIA 26/2007

E Catanzaro impugna la sentenza

Èstata impugnata dall’ateneo di Catanzaro la sentenza del Tribunale Amministrativo del Lazio che, acco-gliendo il ricorso dell’ANMVI, ha annullato il decreto del Ministero dell’Università 3 settembre 2003 con

il quale l’allora Ministro Letizia Moratti autorizzava l’istituzione del corso di laurea in medicina veterinaria di Catan-zaro. L’udienza è fissata per martedì 10 luglio. Motivo del contendere: la sospensione dell’efficacia della sentenzadel TAR. Sul ricorso in appello proposto dall’Università degli Studi Magna Grecia di Catanzaro, l’Associazione Na-zionale Medici Veterinari Italiani, in virtù della bontà delle proprie motivazioni, confida nel parere favorevole delConsiglio di Stato. Il Tribunale Amministrativo del Lazio aveva infatti accolto tutte le censure dell’Associazione ri-corrente nei confronti del provvedimento ministeriale e ha riconosciuto piena legittimazione dell’ANMVI ad agire insede giurisdizionale. Il TAR del Lazio ha inoltre respinto l’assunto che l’ANMVI non tuteli nella sua interezza la cate-goria professionale dei veterinari. Nella sentenza infatti si legge che l’Associazione, nel contrastare l’attivazione diun corso di laurea in medicina veterinaria non tutela solo una parte della Categoria a scapito di un’altra, ma anzi a-gisce “nel perseguimento del duplice e connesso obiettivo di tutelare, da un lato, la professionalità del medico ve-terinario e, dall’altro, di garantire una migliore ripartizione delle opportunità di lavoro”.

Determinazione del numero dei posti disponibili per l'accesso alcorso di laurea specialistica/magistrale in Medicina Veterinaria -Classe 47/S anno accademico 2007-2008

Università Comunitari e non comunitari di cui alla legge 30 luglio 2002

n. 189, art. 26.

Bari 135

Bologna 150

Camerino 76

Catanzaro 22

Messina 90

Milano 180

Napoli "Federico II" 114

Padova 70

Parma 77

Perugia 90

Pisa 90

Sassari 43

Teramo 85

Torino 120

Totale 1.342

f. to IL MINISTRO Fabio MussiVia libera dal Ministero del Lavoro al CdA ENPAV

I l Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale ha trasmesso all’ENPAV il decreto che ufficializza la ri-costituzione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Sindaci dell’Ente. Da lunedì 2 luglio, i

vertici dell’Ente, eletti nel novembre dell’anno scorso dall’Assemblea dei Delegati, sono formalmente in carica.L’avvicendamento alla Presidenza vede l’On. Gianni Mancuso succedere ad Alessandro Lombardi, che rimane inConsiglio di Amministrazione come Rappresentante dei Pensionati. “Affronto questo incarico con serenità- ha di-chiarato Mancuso- grazie al lavoro del mio predecessore. Intendo svolgerlo all’insegna della continuità, a corona-mento di un impegno che a vario titolo, come delegato e consigliere, porto avanti da quindici anni. Mi sento fortedell’eredità lasciata da un Cda che ha lavorato molto bene nel precedente mandato, di una Vice Presidenza digrande esperienza e di Colleghi molto attenti e impegnati”. Mancuso è affiancato dal Vice Presidente Tullio PaoloScotti e da un Consiglio così composto: Roberta Bortone Rappresentante del Ministero del Lavoro e della Previ-denza Sociale, Renata Parisse Rappresentante del Ministero della Salute, Gaetano Penocchio Presidente FNOVI,Alessandro Lombardi Rappresentante Pensionati e, in veste di rappresentanti degli iscritti, Giovanni Cottignoli O-scar Gandola Gianfranco Gili, Francesco Sardu e Alberto Schianchi.

ONAOSI, l’incostituzionalità non coinvolge gli enti di previdenza

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26

PremessaCon Provvedimento del Direttoredell’Agenzia delle Entrate del25 maggio 2007, pubblicato sulsupplemento ordinario n. 139 al-la Gazzetta Ufficiale n. 136 del14 giugno 2007, sono stati indivi-duati gli elementi informativi esono state definite le modalitàtecniche ed i termini relativi allatrasmissione degli elenchi deiclienti e dei fornitori il cui obbligodi trasmissione è stato dispostodall’articolo 37, commi 8 e 9, deldecreto legge 4 luglio 2006, n.223, convertito con modificazio-ni, dalla legge 4 agosto 2006, n.248.

Soggetti obbligatiSono obbligati alla trasmissionetelematica degli elenchi deiclienti e dei fornitori tutti i sogget-ti passivi IVA e quindi:• Artisti e professionisti• Ditte individuali• Società di persone• Società di capitali• Enti ed altri soggetti, pubblici o

privati, dotati di partita IVA.

Elementi informativi daindicare negli elenchiA regime gli elementi informativida indicare negli elenchi sono iseguenti:• Il codice fiscale e la partita IVA

del soggetto a cui si riferisce lacomunicazione degli elenchi.

• L’anno a cui si riferisce la co-municazione (il primo elencosarà quello relativo all’anno2006).

• Il codice fiscale ed eventual-mente la partita IVA (ove ne sia-no titolari) dei soggetti nei cuiconfronti sono state emessefatture nel corso dell’anno cui siriferisce la comunicazione. Sitratta quindi di soggetti di ognitipo sia privati sia artisti o pro-fessionisti o imprese.

• Il codice fiscale e la partita IVAdei soggetti da cui sono statieffettuati acquisti rilevanti ai finidell’applicazione dell’impostasul valore aggiunto. Sono quin-di esclusi, ad esempio, gli ac-quisti effettuati da privati.

• Per ciascun cliente e per cia-scun fornitore occorre indicarel’importo complessivo delle o-perazioni effettuate, distinto traoperazioni imponibili, non im-ponibili (ad esempio esporta-zioni) ed esenti (si tratta di tuttele operazioni indicate nell’arti-colo 10 del D.P.R. 633/72) alnetto delle relative note di va-riazione, e l’importo dell’IVA af-ferente.

• Per ciascun soggetto (cliente efornitore) e per ciascuna tipolo-gia di operazione (imponibile,non imponibile ed esente) oc-corre indicare l’importo com-plessivo delle eventuali note divariazione relative ad annualitàprecedenti e l’importo dell’IVAafferente.

Come chiarito al punto 2.3 del ci-tato Provvedimento del Direttore

dell’Agenzia delle Entrate per in-dividuare le informazioni da tra-smettere occorre aver riguardoall’anno indicato sulla fattura (osulla nota di variazione), e nonall’anno di registrazione. Ad e-sempio, una fattura datata31.12.2006, pervenuta del 2007e registrata nel 2007, andrà regi-strata negli elenchi relativi all’an-no 2006.

Operazioni escluseLe seguenti operazioni non an-dranno indicate negli elenchiclienti e fornitori:• Cessioni intracomunitarie di

beni e servizi• Acquisti intracomunitari di beni

e servizi• Importazioni• Esportazioni risultanti da docu-

mento doganale (art. 8, comma1, lettere a) e b) del D.P.R.633/72).

Non sono comprese tra le opera-zioni escluse le cessioni, senzaapplicazione dell’imposta, effet-tuate nei confronti di esportatoriabituali (art. 8, comma 1, letterac) del D.P.R. 633/72).

Agevolazioni per gli anni 2006 e 2007Per i primi due anni di applicazio-ne sono previste le seguenti age-volazioni:• L’elenco dei soggetti nei cui

confronti sono state emessefatture (clienti) comprenderàsolamente i titolari di partita IVA(non dovranno essere inclusiquindi i clienti soggetti privatiprivi di partita IVA).

• Sia per i clienti che per i forni-tori sarà possibile indicare so-lamente la partita IVA (e nonquindi il codice fiscale).

• Non dovranno essere compresinegli elenchi i dati relativi a fat-ture, emesse o ricevute, di im-porto inferiore ad Euro 154,94,registrate cumulativamente aisensi dell’articolo 6 del D.P.R. 9dicembre 1996, n. 695.

• Non andranno comprese neglielenchi le operazioni, relative afatture emesse o ricevute, perle quali non è prevista la regi-strazione ai fini IVA (qualsiasifattura con IVA indeducibile perle quali quindi non sussistel’obbligo di registrazione aisensi del comma 7 dell’articolo6 del D.P.R. 9 dicembre 1996,n. 695).

• Non andranno incluse le fattureemesse dai commercianti aldettaglio ed annotate nel regi-stro dei corrispettivi.

• Potranno non essere indicate lenote di variazione riferite ad an-ni precedenti (tale agevolazio-ne è prevista nelle specifichetecniche allegate al Provvedi-mento).

Modalità di trasmissione degli elenchiI soggetti tenuti alla trasmissionedegli elenchi dei clienti e dei for-nitori potranno effettuare la tra-

smissione utilizzando il serviziotelematico Entratel o Internet (Fi-sconline).Sarà possibile anche avvalersidei soggetti (intermediari abilita-ti) di cui all’articolo 3, commi 2-bis e 3, del D.P.R. 322/98:a) gli iscritti negli albi dei dottori

commercialisti, dei ragionieri edei periti commerciali e deiconsulenti del lavoro;

b) i soggetti iscritti alla data del30 settembre 1993 nei ruoli diperiti ed esperti tenuti dallecamere di commercio, indu-stria, artigianato e agricolturaper la sub-categoria tributi, inpossesso di diploma di lau-rea in giurisprudenza o in e-conomia e commercio o equi-pollenti o diploma di ragione-ria;

c) le associazioni sindacali dicategoria tra imprenditori in-dicate nell’articolo 32, com-ma 1, lettere a), b) e c), deldecreto legislativo 9 luglio1997, n. 241 nonché quelleche associano soggetti ap-partenenti a minoranze etni-co-linguistiche;

d) i centri di assistenza fiscaleper le imprese e per i lavora-tori dipendenti e pensionati;

e) gli altri incaricati individuaticon decreto del Ministro del-l’economia e delle finanze;

f) società facente parte di unGruppo.

Tempistica di trasmissione degli elenchiA regime la trasmissione deglielenchi dovrà essere effettuatada tutti i soggetti passivi IVA, in-dipendentemente dal volumed’affari, entro il 29 aprile dell’an-no successivo a quello cui si ri-feriscono gli elenchi.Per il solo anno 2006 sono statepreviste due scadenze differen-ziate:• 15 novembre 2007 per tutti i

soggetti passivi IVA che nel-l’anno di riferimento (2006)hanno realizzato un volumed’affari non superiore ad Euro309.000 per le imprese aventiper oggetto prestazioni di ser-vizi e per gli esercenti arti oprofessioni ovvero Euro516.000 per le imprese aventiper oggetto altre attività.

• 15 ottobre 2007 per tutti i sog-getti passivi IVA che nell’annodi riferimento (2006) hannorealizzato un volume d’affarisuperiore ai predetti limiti.

Notizia dell’ultima oraIl 2 luglio scorso è stato appro-vato in Senato un emendamentoalla legge che, se approvato an-che alla Camera, potrebbe e-scludere, per il solo anno 2006,dall’obbligo di trasmettere gli e-lenchi clienti e fornitori i titolaridi partita IVA che operano in re-gime di contabilità semplificataed i professionisti indipenden-temente dal volume dei com-pensi contabilizzati. ■

7

Elenchi annuali Iva

laPROFESSIONE VETERINARIA 26/2007

di Giovanni Stassi

Dottore Commercialista, Torino

RUBRICA FISCALE

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26

Il tribunale amministrativo re-gionale, accogliendo la richie-sta dell’ordine dei veterinari

di Palermo, ha sospeso il decretosul randagismo pubblicato lo scor-so 6 aprile sulla gazzetta ufficialedella Regione siciliana’. Lo dice, inuna nota, Paolo Giambruno, Presi-dente dell’ordine dei veterinari di

Palermo. ‘La legge regionale sulrandagismo - continua la nota - lanumero 15 del 2000, a distanza disette anni dalla sua approvazionerimane, quindi, ancora senza il re-golamento di attuazione e quindinon è ancora completamente ap-plicabile’. L’ordine dei veterinari diPalermo, assistito dall’avvocato

Cristian Dolce, aveva proposto ri-corso al Tar perché il decreto im-poneva che le sterilizzazioni fosse-ro effettuate in base alle quote mi-nime individuate dal tariffario del-l’ordine provinciale dei medici ve-terinari togliendo cioè ai professio-nisti la possibilità di applicare tarif-fe superiori alle minime. “Abbiamo

protestato con l’Assessorato fa-cendo presente che le tariffe mini-me erano state abrogate dal de-creto Bersani ma ci hanno ripostofacendo confusione tra tariffe mini-me (abrogate) e tariffario.” spiegaPaolo Giambruno. “Addirittura cihanno risposto che il decreto Ber-sani è dell’11 agosto 2006 e loro il

decreto sul randagismo lo aveva-no inviato per il parere due giorniprima, anche se poi il decreto èstato firmato a gennaio 2007.” Ma,secondo quanto scritto nel ricorsodell’avvocato Dolce, ancor più i-naccettabile era quella parte deldecreto che imponeva ai VeterinariLiberi Professionisti di effettuaregratuitamente le sterilizzazioni neicani e nei gatti i cui proprietari“hanno compiuto i sessantacinqueanni di età e che sono titolari dipensione sociale”. “Questo oltread andare contro ogni legge, vacontro ogni logica ed contro ogniragione” scriveva Giambruno nellasua lettera di protesta del 21 apri-le scorso, “in quanto priverebbe iveterinari del diritto alla giusta re-tribuzione sancito dall’art. 36 dellaCostituzione”. “Sono semmai i fun-zionari che hanno partorito cotan-to decreto che andrebbero privatidella retribuzione.”Ma l’assessora-to non aveva voluto sentire ragio-ni.Da qui la decisione dell’Assem-blea dei Veterinari di ricorrere alTAR.“L’Ordine dei Veterinari di Pa-lermo non è mai stato sentito nono-stante la legge lo prevede espres-samente.” precisa Giambruno“Forse se lo avessero fatto, forse,avrebbero evitato un siffatto risul-tato del quale certamente la Re-gione Siciliana non potrà andarefiera”.Il decreto addirittura pone acarico dei già disastrati bilanci del-le aziende sanitarie locali i farmaciper i cani presenti nei rifugi.“Diquesti aspetti del decreto” ag-giunge Giambruno “interessere-mo la Corte dei Conti”. ■

8

Randagismo

Il Tar dà ragione all’Ordine di Palermo

laPROFESSIONE VETERINARIA 26/2007

Se muore il cavallonon è dannoesistenziale

Se il cavallo viene investitoda un TIR il proprietario

non ha automaticamente dirittoal danno esistenziale. Secondola Cassazione (sentenza n.14846/07) l’amore per il propriodestriero non rientra nella sferadi integrità affettiva costituzio-nalmente garantita (salute, fami-glia, reputazione, libertà di pen-siero, ecc.). Perciò il proprieta-rio deve rassegnarsi ad incas-sare il valore economico dell’a-nimale di razza. A meno chenon possa dimostrare, a mezzotestimoni, che quella perdita gliha cambiato la vita. La giuri-sprudenza si ferma quindi aldanno patrimoniale e la perditadi un animale d’affezione puòcostituire tutt’al più “lesione mo-rale” (autonoma ipotesi di dan-no non patrimoniale collegatointimamente all’entità ed inten-sità della sofferenza) e dare di-ritto a un risarcimento simbolico.Ma i giudici italiani non si sonoancora spinti a riconoscere laperdita di un animale come per-dita “esistenziale”.

RUBRICA LEGALE

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L a Giunta Regionale dellaLiguria, con delibera n.572 del 1° giugno 2007, ha

approvato il piano pandemico re-gionale di preparazione e di ri-sposta ad una pandemia influen-zale. Il documento, pur indivi-duando le modalità essenziali at-traverso le quali procedere, verràvia via aggiornato ed integratocon successivi provvedimenti. O-biettivo del piano pandemico re-gionale è rafforzare la preparazio-ne alla pandemia a livello locale incoerenza con il Piano Nazionale.Il piano prevede pertanto le se-guenti azioni:- aggiornare in tempo reale il

computo dei casi di influenzaaviaria nell’uomo nel mondo,comprese le caratteristiche deiceppi virali studiandone l’evo-luzione;

- seguire l’epidemiologia dell’in-fluenza aviaria negli animali nelmondo e in Italia, particolar-mente durante le fasi e secon-do le linee migratorie dell’avi-fauna selvatica;

- identificare, confermare e de-scrivere rapidamente casi diinfluenza causati da nuovi sot-totipi virali, in modo da ricono-scere tempestivamente l’iniziodella pandemia;

- minimizzare il rischio di tra-smissione e limitare la morbo-sità e la mortalità dovute allapandemia;

- ridurre l’impatto della pande-mia sui servizi sanitari e socialied assicurare il mantenimentodei servizi essenziali;

- assicurare un’adeguata forma-zione del personale coinvoltonella risposta alla pandemia;

- garantire informazioni aggior-nate e tempestive per i deciso-ri, gli operatori sanitari, i mediaed il pubblico;

- monitorare l’efficienza degli in-terventi intrapresi.

Il decreto, identifica un comitatoPandemico Regionale che costi-tuisce il livello tattico, classifica ilrischio, definisce gli obiettivi e lepriorità preventive e assistenziali,graduate in rapporto alla situazio-ne epidemiologica e gli indicatorida utilizzare per il monitoraggiodell’efficacia del meccanismo diallerta. L’Azienda Sanitaria Loca-le, tramite il Dipartimento di Pre-venzione, garantisce il livello es-senziale di assistenza per la pre-venzione e il controllo delle malat-tie infettive quale compito istitu-zionale e a supporto dell’AutoritàSanitaria Locale. Il decreto è pub-blicato sul Bollettino Ufficiale del-la Regione Liguria n.27 del 4 lu-glio. ■

TOSCANA

Modificata la leggesulle MNC

La legge della Regione Tosca-na recante “modalità di

esercizio delle medicine comple-mentari da parte dei medici e o-dontoiatrici, dei medici veterinarie dei farmacisti” è stata modifica-ta dal consiglio regionale che hapromulgato un nuovo testo. Lalegge che era stata approvata dalconsiglio nel mese di febbraio erastata in seguito annullata dallaCorte Costituzionale perché rite-neva illegittimi gli elenchi dei sa-nitari. In seguito all’incontro tra gliesperti del ministero e della regio-ne, le modifiche hanno spostatol’asse dalla Regione all’Ordine deimedici - con un patto d’intesa conla regione - per quanto riguardal’istituzione degli elenchi e la defi-nizione dei criteri di accredita-mento. La legge stabilisce lacreazione di appositi elenchi diprofessionisti (medici e odontoia-tri, veterinari e farmacisti) che e-sercitano le medicine complemen-tari. Sarà compito degli Ordini inquestione istituire questi elenchi aiquali potranno iscriversi i profes-sionisti in possesso dei requisitinecessari. I criteri verranno definitiin un protocollo di intesa tra gli Or-dini professionali e la Regione.(Fonte: Il Sole 24 Ore)

LAZIO

Frosinone, lotta alrandagismo con

26,34 euro

Un punto a favore di chi lot-ta contro il randagismo”.

La presidente della sezione Enpadi Frosinone, Nives Campanelli,ha reso noto un provvedimentodell’Asl cittadina, il cui direttoresanitario, dott. Raffaele Ciccarel-li, ha firmato un accordo per ga-rantire ai cittadini privati una se-rie di servizi veterinari a prezzoforfetario: microchip, svermina-zione, vaccinazioni e sterilizza-zioni “a un costo più che accetta-bile anche per chi ha qualche dif-ficoltà a farsi carico delle spesesanitarie del proprio amico”. Glianimali che vengono adottatipossono essere controllati dallestrutture dei servizi veterinari del-la provincia “ a un prezzo ragio-nevole, evitando così il diffonder-si di zoonosi e per evitare le ripro-duzioni incontrollate che non fan-no che aumentare il randagismo”.Questo accordo ha anche l’inten-to di limitare gli abbandoni. EnpaFrosinone sottolinea poi come,pure riducendo così gli oneri peri privati cittadini, lo stesso Comu-ne potrà risparmiare somme no-tevoli: ogni animale ospitato in u-na struttura privata costa all’am-ministrazione locale circa 700 eu-ro più Iva ogni anno. “Ridurre ilnumero dei cani randagi non èsolo eticamente auspicabile, maè addirittura economicamentevantaggioso anche come investi-mento, nonostante l’iniziale costoper sterilizzazioni”. Non solo, l’A-SL di Frosinone potrà ridurre i co-

sti degli interventi di accalappia-mento dei randagi che vengonoeffettuati fuori servizio e che am-montano a circa 250 euro più IVA.Affinché il provvedimento dell’A-SL diventi esecutivo gli animalistidovranno compilare un modellocon i dati del cane e della perso-na che lo ha adottato. Tale docu-mento deve essere timbrato e ap-provato dal competente ufficiodel Comune nel territorio in cui ilcane è stato trovato e poi saràpresentato al dipartimento veteri-nario dell’ASL. (fonte: CiociariaOggi)

UMBRIA

Progetto pilotacontro randagismo

Su proposta dell’assessorealla sanità della Regione

Umbria - Maurizio Rosi - è statoapprovato dalla giunta regionaleun progetto pilota contro la lotta al

randagismo. A darne notizia è laRegione Umbria che in un comu-nicato stampa spiega che l’obiet-tivo del progetto è quello di ridur-re il fenomeno del randagismo an-che attraverso la sterilizzazionedegli animali. Il progetto prevedeuna sperimentazione della duratadi diciotto mesi, che sarà attuatadal servizio veterinario di sanità a-nimale dell’Asl n.3 (Foligno-Spo-leto) sul territorio di competenza.Il progetto, proposto in un incon-tro sul randagismo che si è tenutonello scorso settembre con il sot-tosegretario alla Sanità Giampao-lo Patta, è reso possibile dalle di-sposizioni contenute nella leggeFinanziaria nazionale. Per la spe-rimentazione del servizio, la Giun-ta regionale ha stabilito di eroga-re un contributo di 25 mila euro.L’iniziativa - continua il comunica-to - rientra in una serie di misureper la revisione e l’integrazionedell’anagrafe canina regionale,che è stata tra le prime in Italia a

essere inserita nel sito internet delMinistero della Salute con lo sco-po di limitare il fenomeno del ran-dagismo, in funzione della Bancadati nazionale canina in via di co-stituzione.

BASILICATA

Rinnovatala Giunta Regionale

Nuova Giunta della Basilica-ta. Il presidente della Re-

gione Basilicata, Vito De Filippo,l’ha presentata il 2 luglio presso lasala Verrastro del Palazzo regio-nale. Giunta che è stata varata il30 giugno con i decreti di nominaper Vincenzo Folino (Ds, vicepre-sidente-Attività Produttive), Anto-nio Potenza (Udeur, Sanità), Ro-berto Falotico (Margherita, Agri-coltura), Antonio Autilio (Idv, For-mazione), Vincenzo Santochirico(Ds, Ambiente), Innocenzo Lo-guercio (Sdi, Infrastrutture). ■

11

Delibera della Regione Liguria

Approvato il piano pandemico regionale

laPROFESSIONE VETERINARIA 26/2007INFO REGIONI

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26

S arà creata, in Sardegnauna task force interas-sessoriale per debellare

la peste suina africana e continua-re nell’opera di valorizzazione de-gli allevamenti e delle produzionidel suino sardo. Dell’emergenzasanitaria e dei progetti per consen-tire ai produttori di avere una pro-spettiva economica con alleva-menti in regola, ne hanno parlatonel corso di una riunione che si è

tenuta lo scorso 4 luglio gli asses-sori regionali Francesco Foddis (A-gricoltura) e Nerina Dirindin (Sa-nità), insieme ad alcuni ammini-stratori locali del Nuorese (Orgoso-lo) e dell’Ogliastra (Arzana, Talana,Urzulei). Erano presenti anche itecnici di Ersat, Era, Ente Forestee Corpo Forestale, oltre ai rappre-sentanti dell’Università di Cagliari.“Occorre agire nel più breve tem-po possibile per eliminare la peste

suina - ha detto l’assessore Dirin-din - e superare una volta per tuttei problemi sanitari. Sarà fondamen-tale continuare nel processo di tu-tela e valorizzazione già avviato daComuni e Regione”. Su quest’ulti-mo punto si è trovato d’accordol’assessore Foddis: “Un gruppo ri-stretto, al quale prenderanno partetecnici ed esperti degli assessoratiregionali competenti (Agricoltura,Ambiente, Enti locali e Sanità), do-

vrà lavorare in sintonia con le esi-genze dei Comuni per gestire esuperare l’emergenza”. Gli asses-sori Dirindin e Foddis hanno ancheauspicato che, con l’impegno ditutti i settori dell’amministrazioneregionale, si arrivi a un rapido rila-scio dei nulla osta e delle autoriz-zazioni mancanti che fanno capoal Corpo forestale, all’assessoratodell’Ambiente e agli uffici di Tuteladel paesaggio. “Grazie all’opera

virtuosa di alcune amministrazionilocali, che stanno convincendo iproduttori delle loro comunità a re-golarizzare gli allevamenti, si staarginando l’allarme - ha continuatoFoddis -. Siamo di fronte a un per-corso culturale di estrema impor-tanza, che dà la possibilità di trai-nare i Comuni che ancora incon-trano difficoltà nel coinvolgimentodei produttori. A questo processooccorre affiancare un progetto peril rilancio del comparto del suinosardo, arrivando alla tutela dellarazza autoctona. Un risultato alquale si può giungere dando lapossibilità ai produttori di aderirealla filiera, accompagnandoli finoal mercato. Sono necessari i disci-plinari per certificare il valore delleproduzioni così peculiari di questezone. Nel Programma di svilupporurale 2007-13, appena spedito aBruxelles, sono previste diversemisure per la tutela della biodiver-sità animale e per la valorizzazio-ne produttiva e commerciale dellarazza autoctona sarda”. Altra esi-genza irrinunciabile, sulla qualetutti si sono trovati d’accordo, è iltrasferimento delle competenze fi-nanziarie (come il pagamento deipremi e degli indennizzi) dalla Re-gione ai Comuni: questo per facili-tare le procedure e tagliare i tempitecnici. Considerazioni che hannotrovato l’assenso degli amministra-tori, i quali hanno poi fatto una se-rie di proposte per sostenere gli al-levatori locali: dai progetti pilota almarchio Dop, dalla progettazioneintegrata all’associazione tra pro-duttori, fino a una maggiore sensi-bilizzazione per arrivare a nuovisbocchi di mercato. (Regione Sar-degna) ■

12

Task force in Sardegna per contrastare la peste suina

laPROFESSIONE VETERINARIA 26/2007INFO REGIONI

PUGLIA

Canile abusivo a Bari: denunciato

titolare

I l Nucleo Investigativo Provin-ciale di Polizia Ambientale e

Forestale del Corpo forestale del-lo Stato di Bari, in collaborazionecon il personale del Nucleo Inve-stigativo per i Reati in Danno agliAnimali (NIRDA), ha posto sottosequestro più di 200 cani so-pravvissuti all’incendio scoppia-to in un canile abusivo di Torre aMare, vicino a Bari, durante ilquale sono morti oltre cinquantacani. I Forestali hanno sequestra-to gli animali presso tre strutturedi associazioni animaliste nei co-muni di Valenzano, Triggiano eMolfetta, in provincia di Bari, edenunciato all’Autorità Giudizia-ria competente il titolare del cani-le abusivo coinvolto nell’incen-dio, per maltrattamento continua-to degli animali. La maggior par-te degli animali, inoltre, presenta-va gravi patologie infettive, comela rogna e la rabbia, ed erano pri-vi dei necessari microchip previ-sti dalla legge. L’uomo rischia o-ra la reclusione da 3 mesi ad unanno o una multa da 3 a 15 milaeuro.

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26

I l regolamento (CE) N.658/2007 del 14 giugno 2007(GUCE L155 del 15.06.2007)

ha stabilito le regole per l’irrogazio-ne di sanzioni pecuniarie (ammen-de o penalità) ai titolari delle auto-rizzazioni all’immissione in commer-cio per le violazioni di determinatiobblighi e nei casi in cui le violazio-ni in questione possano avere im-portanti implicazioni per la salutepubblica. In caso di inosservanza,l’Agenzia Europea per i Medicinalipuò avviare il procedimento di infra-zione di sua iniziativa o su richiestadella Commissione o di uno Statomembro. Per assicurare l’efficaceesecuzione della fase d’indaginedella presunta violazione, l’Agenziae la Commissione devono far ricor-so alle autorità competenti degliStati membri. A tal fine è appropria-to che le autorità di sorveglianza e-spletino le attività d’ispezione e disorveglianza che loro competonoconformemente - per quanto attie-ne i farmaci veterinari - alle disposi-zioni della direttiva 2001/82/CE delParlamento europeo e del Consi-glio, del 6 novembre 2001, recanteun codice comunitario relativo aimedicinali veterinari. Gli obblighi da rispettare penasanzioni sono:• completezza e accuratezza del-

le informazioni e dei documenticontenuti nella domanda di auto-rizzazione all’immissione in com-mercio e di tutti gli altri documen-ti e dati presentati all’Agenzia eu-ropea per i medicinali

• condizioni o restrizioni previste

nell’autorizzazione all’immissio-ne in commercio e concernentila fornitura o l’uso del medicinale

• condizioni o restrizioni inclusenell’autorizzazione all’immissio-ne in commercio e concernentil’uso sicuro ed efficace del me-dicamento

• introduzione di eventuali varia-zioni necessarie nei termini del-l’autorizzazione all’immissione incommercio per tener conto delprogresso tecnico e scientifico econsentire la fabbricazione e ilcontrollo dei medicinali sulla ba-se di metodi scientifici general-mente accettati

• presentazione di eventuali nuo-ve informazioni che comportinouna variazione nei termini del-l’autorizzazione all’immissione incommercio, la notificazione di e-ventuali divieti o restrizioni impo-sti dalle autorità competenti diqualsiasi paese nel quale il me-dicinale è immesso in commer-cio, o la comunicazione di qual-siasi informazione che possa in-fluenzare la valutazione dei be-nefici e dei rischi del prodotto

• presentazione, a richiesta dell’A-genzia, di dati che dimostrinoche il rapporto rischi/benefici ri-mane favorevole

• rilevazione dei residui nel caso dimedicinali veterinari

• immissione in commercioconformemente al contenutodel sommario delle caratteristi-che del prodotto e dell’etichet-tatura o del foglietto illustrativoquali previsti nell’autorizzazione

all’immissione in commercio;• persona adeguatamente qualifi-

cata responsabile della farmaco-vigilanza,

• registrazione e comunicazione dipresunti effetti collaterali negativie, nel caso dei medicinali veteri-nari, di effetti collaterali negativiper l’uomo,

• comunicazione di presunti effetticollaterali negativi gravi e inatte-si, presunte trasmissioni attraver-so un medicinale di un agente in-fettivo e, nel caso dei medicinaliveterinari, di effetti collaterali ne-

gativi per l’uomo, • tenuta di registrazioni dettagliate

di tutti i presunti effetti collateralinegativi e loro presentazione sot-to forma di relazioni periodichedi aggiornamento sulla sicurez-za

• comunicazione al pubblico diinformazioni sui problemi di far-macovigilanza

• raccolta e verifica dei dati speci-fici di farmacovigilanza

All’atto di determinare se imporre omeno una sanzione pecuniaria e distabilire la sanzione pecuniaria ap-

propriata la Commissione si ispiraai principi di efficacia, proporziona-lità e dissuasività. Per la quantifica-zione è determinante anche la va-lutazione degli effetti dalla violazio-ne stessa sulla salute e sul benes-sere degli animali e l’impatto suiproprietari di animali. È rilevante an-che il fatto che la violazione costitui-sca o possa costituire un rischio perla salute umana, la salute degli ani-mali o l’ambiente. Altrettanto rilevala gravità della violazione in relazio-ne alla salute umana, alla salute a-nimale e all’ambiente. ■

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Farmaci veterinari nel REG. (CE) N. 658/2007

AIC in regola o scatta la procedura d’infrazioneDecise le sanzioni per le violazioni connesse all’autorizzazione in commercio

laPROFESSIONE VETERINARIA 26/2007LEGGI IN GAZZETTA

UE: la Decisione 2006/415/CE si applica fino al 30 giugno 2008

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea è pubblicata la decisio-ne CE del 29 giugno 2007 che modifica la decisione 2006/415/CE

che reca alcune misure di protezione dall’influenza aviaria ad alta patogeni-cità del sottotipo H5N1 nel pollame nella Comunità. Secondo la commissio-ne, data la situazione epidemiologica, è opportuno estendere il periodo diapplicazione della decisione 2006/415/CE al 30 giugno 2008. Tra le modifi-che adottate ad integrazione delle misure precedentemente stabilite, l’arti-colo 3 è sostituito dal seguente: “Aree A e B 1. L’area di cui alla parte A del-l’allegato (“area A”) è classificata come area ad alto rischio consistente inzone di protezione e di sorveglianza istituite a norma dell’articolo 16 delladirettiva 2005/94/CE. 2. L’area di cui alla parte B dell’allegato (“area B”) èclassificata come area a basso rischio comprendente l’intera zona ulterioresoggetta a restrizioni, o parti di essa, istituita in conformità dell’articolo 16 della direttiva 2005/94/CE e che se-para l’area A dalla parte dello Stato membro interessato esente dalla malattia, se tale parte è individuata, odai paesi vicini.” Non appena sospettata o confermata la presenza di un focolaio di influenza aviaria ad altapatogenicità causata dal virus dell’influenza A, sottotipo H5, ad alta patogenicità, di cui sia sospettata o con-fermata l’appartenenza al tipo di neuroaminidasi N1, lo Stato membro interessato istituisce: un’area A confor-memente alle prescrizioni giuridiche di cui all’articolo 16 della direttiva 2005/94/CE; un’area B, tenendo contodei fattori geografici, amministrativi, ecologici ed epizootici legati all’influenza aviaria. Lo Stato membro inte-ressato dovrà comunicare le aree A e B alla Commissione, agli altri Stati membri e, se del caso, al pubblico.La decisione è in vigore dal 1° luglio. Le misure adottate sono conformi al parere del comitato permanente perla catena alimentare e la salute degli animali.

LMR, diidrosteptomicina e streptomicina

Con Regolamento (CE) N.703/2007 del 21 giugno

2007 la Commissione ha modifi-cato l’allegato I del Reg. comuni-tario 2377/90 sulle sostanze far-macologicamente attive da som-ministrare ad animali destinati al-la produzione alimentare.La sostanza diidrostreptomici-

na è inserita nell’allegato I del reg. 2377/90 in riferimento a tutti i rumi-nanti per muscoli, grasso, fegato, reni e latte, nonché in riferimento aisuini per muscoli, pelle, grasso, fegato e reni. In seguito all’esame di u-na domanda per l’estensione ai conigli della voce già esistente per ladiidrostreptomicina, si è ritenuto opportuno modificare la voce in que-stione per comprendere i conigli. La sostanza streptomicina è inseritanel medesimo allegato in riferimento ai bovini e agli ovini per muscoli,grasso, fegato, reni e latte, nonché in riferimento ai suini per muscoli,pelle e grasso, fegato e reni. In seguito all’esame di una domanda perl’estensione ai conigli della voce esistente per la diidrostreptomicina etenendo presente che la valutazione della sicurezza delle due sostanzein questione è stata effettuata inizialmente a livello congiunto, sulla basedella struttura chimica e dell’attività biologica simili, la Commissione haritenuto opportuno modificare la voce relativa alla streptomicina percomprendere il riferimento ai conigli per quanto riguarda muscoli, gras-so, fegato e reni. Si ritiene inoltre opportuno modificare la voce relativaalla streptomicina per i bovini e gli ovini inserendo una nuova voce riferi-ta a tutti i ruminanti per muscoli, grasso, fegato, reni e latte. Prima di ap-plicare il nuovo regolamento occorre prevedere un periodo adeguatoper consentire agli Stati membri di effettuare le modifiche eventualmentenecessarie in base al regolamento stesso, relative alle autorizzazioni perl’immissione in commercio dei medicinali veterinari, rilasciate a normadel Codice comunitario relativo ai medicinali veterinari.

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26

E sistono scarsi dati clinicicirca l’utilizzo dell’ap-proccio laparoscopico

per la rimozione delle ovaie pato-logicamente aumentate di volumenella cavalla in stazione. Uno stu-dio ha valutato il tasso di succes-

so e le complicazioni associati al-la rimozione di ovaie patologichesotto guida laparoscopica, utiliz-zando solo metodi elettrochirurgi-ci per l’emostasi, nella cavalla se-data in stazione. Si rivedevano re-trospettivamente 55 cavalle sotto-

poste a rimozione di un ovaio au-mentato di volume mediante laprocedura laparoscopica stan-dard per l’ovariectomia di routinein stazione, utilizzando unicamen-te una pinza elettrochirurgica bi-polare con ghigliottina per l’emo-

stasi e la scontinuazione del pe-duncolo ovarico. In 45 cavalle su55 l’intervento aveva successo. Inuna cavalla si verificava una signi-ficativa emorragia intraoperatoriache induceva ad utilizzare ancheun dispositivo emostatico protesi-

co. Le uniche complicazioni ag-giuntive incontrate erano doloreaddominale postoperatorio (n =9), ritardo di cicatrizzazione dellaferita incisionale (n=6) e punturauterina iatrogena (n = 2). Una ca-valla sviluppava una lacerazionerettale, non come diretta compli-cazione della procedura chirurgi-ca. Gli autori concludono che,nella cavalla sedata in stazione, larimozione delle ovaie patologica-mente aumentate di volume (finoa 30 cm di diametro) può essereeffettuata in maniera prevedibile esicura applicando l’approccio la-paroscopico standard utilizzatoper l’ovariectomia laparoscopicadi routine, incluso l’utilizzo esclu-sivo di strumenti endoscopici elet-trochirurgici per l’emostasi del pe-duncolo ovarico. ■

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Ovariectomia laparoscopica terapeutica nella cavalla in stazioneEfficace la tecnica dell’ovariectomia standard in una cinquantina di soggetti

laPROFESSIONE VETERINARIA 26/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

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Atopia umanaed esposizione

ai gattiUno studio ipotizza un ruolodegli allergeni felini anche neisoggetti non allergici al gatto

L ’esposizione ai gatti potreb-be esacerbare i sintomi del-

l’allergia nei soggetti atopici.Sono le osservazioni preliminaridi uno studio pubblicato sull’A-merican Journal of Respiratoryand Critical Care Medicine. Lostudio ha inaspettatamente ri-scontrato che le persone nonspecificamente allergiche algatto ma con allergie diversemostravano una maggiore re-sponsività bronchiale in presen-za dei gatti. In particolare, sem-brerebbero più coinvolte le per-sone allergiche a muffe, coda ditopo e acari della polvere. “La responsività bronchiale è u-na misura della propensità allacostrizione delle vie aeree; ben-ché non sia sinonimo di asma, èun indicatore della possibilità diuna risposta asmatica delle vieaeree” spiegano gli autori. Iquali precisano però che occor-rono ulteriori studi per confer-mare tali risultati, comunquenon sufficienti per raccomanda-re la non esposizione ai gatti deisoggetti atopici.

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26

U n articolo descrive lapossibile trasmissionezoonosica dell’epatite

E mediante contatto diretto tra unmaialino d’affezione e il suo pro-prietario in Francia. In un uomo di41 anni con sintomi di affatica-mento si identificavano igM spe-cifiche e RNA virale di HEV (virusdell’epatite E), ascrivibili a dia-gnosi di epatite E. Si identificavaun isolato di genotipo 3, simile aquello di altri isolati europei maspecifico per questo caso. Ottosettimane prima della comparsadei sintomi, l’uomo aveva ricevutoin regalo un maialino vietnamita di

3 mesi nato in Francia. L’animaleera maneggiato di frequente dalproprietario. I campioni sierologi-ci prelevati dal maialino erano po-sitivi per HEV. Come nel proprie-tario, si identificava un ceppo

HEV genotipo 3. Il virus dell’epati-te E si trasmette in genere attra-verso cibo e acqua tuttavia nontutte le vie di trasmissione neipaesi industrializzati sono note.L’isolamento del virus con se-

quenze correlate a HEV da un pa-ziente umano e dal suo maialinosuggeriva che la più probabile viadi trasmissione fosse quella dalsuino all’uomo. Il caso supportal’attuale ipotesi che l’HEV può es-

sere un virus zoonosico e che ilsuino d’affezione domestico puòessere una delle specie ospitenaturale del virus. Tuttavia, l’origi-ne dell’infezione HEV in questi a-nimali non è conosciuta. ■

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Possibile trasmissione di epatite E da un maialino all’uomoIn Francia, HEV isolato da maiale d’affezione e dal suo proprietario

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Amiloidosi nel furetto

Probabile la predisposizionegenetica in Mustela nigripes

Uno studio descrive gli a-spetti clinici, istologici, im-

munoistochimici e di microsco-pia elettronica dell’amiloidosi Adei furetti dai piedi neri (Muste-la nigripes) di otto strutture zoo-logiche americane. I furetti pre-sentavano anemia non rigene-rativa, quadro biochimico riferi-bile a nefropatia cronica e pro-teinuria. L’amiloide era presentein una varietà di tessuti, ma erapiù grave nei glomeruli renali edera associata a perdita proteicatubulare ed emaciazione. Lecolorazioni rosso Congo/per-manganato di potassio (KM-nO4) e immunoistochimica rive-lavano che l’amiloide era del ti-po AA. Si consideravano qualifattori contribuenti principali perlo sviluppo dell’amiloidosi lemalattie concomitanti e la predi-sposizione genetica. L’analisidell’albero genealogico non ri-velava una convincente esisten-za di un antenato comune tra ifuretti affetti, tuttavia la predi-sposizione genetica era ritenu-ta probabile poiché tutti i furettiin cattività erano imparentati.

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26

Per la risposta alla lettera delCollega che qui pubblichiamoho ritenuto opportuno richiede-re l’intervento del Collega Giu-liano Lazzarini che, come tuttisanno, da qualche anno fa par-te della commissione di espertidell’Agenzia delle Entrate inca-ricata di discutere gli studi disettore con le categorie profes-sionali. Ringrazio entrambi peri contributi che ci hanno man-dato.

Carlo Scotti

Studi di settoree incrementiretributivi

Nell’ambito delle svariateriflessioni pervenute presso que-sto giornale, volevo aggiungerela mia, che so per certo non co-stituire caso a sé. Sono laureatoda quasi 10 anni ed esercito co-me libero professionista da 9. Agli inizi è anche capitato checollaborassi contemporanea-

mente con 3-4 strutture (sia distampo ambulatoriale sia distampo “pronto soccorso 24 o-re”), a tutt’oggi (stabilmente dal2002) con un ambulatorio e conun pronto soccorso. Ho all’attivo(come una certa quota dei lettori)250 ore di lavoro al mese, 12 me-si l’anno, reperibilità escluse.Congruo e coerente fino a dueanni fa, lo scorso anno sono risul-tato essere assolutamente non anorma, e per l’anno in corso nonho ancora avuto il coraggio dichiedere al commercialista. E co-

me potrete immaginare al fine diconseguire la congruità in passa-to avevo dovuto dichiarare nonoltre le 40 ore di lavoro la settima-na. Quanto sia sottopagato uncollaboratore di pronto soccorsoè tra noi arcinoto, quanto sia nonproporzionato anche il “netto inbusta” per il titolare d’impresa loso perfettamente, avendo coimiei titolari non solo rapporti pro-fessionali ma anche di sincera a-micizia, per cui conosco fin trop-po bene le oggettive difficoltàche essi incontrerebbero nel con-

cedere ai collaboratori un seppurminimo incremento retributivo.Quello che tuttavia trovo para-dossale nel contesto generale,offensivo per la mia dignità pro-fessionale, ma che alla fine devonon solo sopportare ma persinoavallare è l’essermi trovato co-stretto a ridurre il fatturato al tito-lare d’impresa al fine di rendere ilmedesimo congruo e coerente,finendo così col dover emettereio direttamente fatture a clientinon miei pur di non ridurre il miovolume d’affari. Certo, mi vengo-no corrisposti gli importi relativiad IVA ed ENPAV, ciò che non miviene trattenuto alla fonte comeritenuta d’acconto mi verrà poi ri-chiesto con l’anno a venire (ossiaso che il mio netto in busta di fat-to rimane lo stesso), ma l’assur-dità del contesto mi pare eviden-te. In tale ambito, inoltre, non de-ve altresì essere omesso un “insi-gnificante” dettaglio: se io emet-to fattura per un intervento chirur-gico e poi ci dovessero essere e-siti tanto infausti da subire una ci-tazione a giudizio, chi ne è di fat-to responsabile? So per certo che le folli penaliz-zazioni a cui si era soggetti finoallo scorso anno (quando venivasupposto che un bene strumen-tale acquistato da poco dovesseimmediatamente dare un marca-to incremento delle relative entra-te) sono state in qualche modosmorzate, ma ho avuto modo diapprendere che se il medesimotitolare d’impresa investisse lamedesima cifra in collaborazioniesterne, ecco che tale depenaliz-zazione diviene assolutamente i-nesistente. Vede, direttore, il pro-blema non è lavorare tanto, dinotte, di festività; il problema nonè non avere un reddito che mimetta in condizione di cambiarel’auto prima magari di passare ol-tre i 350.000 km, il problema nonè trovarsi a quasi 40 anni avendodifficoltà oggettive nell’affrontareil seppur minimo imprevisto eco-nomico. Il problema è inveceche, pur essendo in tanti nellemie stesse condizioni, nessuno intanti anni ha osato farsi avanti; ilproblema è che sebbene fossenoto anche nelle alte sfere diri-genziali della categoria che talisituazioni popolassero il “sotto-bosco” veterinario, in ambito diinterazione con le massime figu-re istituzionali, si sia finiti soltantocon il soffermarsi sulle conse-guenze relative ad un eccessivonumero di corsi di laurea in medi-cina veterinaria, dimenticandosi

16 laPROFESSIONE VETERINARIA 26/2007LETTERE AL DIRETTORE

@

“Una potenziale pandemiainfluenzale nell’uomo non si può

escluderefinché il virus continua ad essere

presente nei polli”.Joseph Domenech, responsabile

Ufficio veterinario Fao

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26

di problematiche sicuramentenon meno importanti e sicura-mente di maggiore gravità (e nonsoltanto nel breve periodo). Mi

rendo conto di quanto possa ap-parire irriconoscente e noiosaquesta mia disamina, ma un’one-sta presa di coscienza di questetematiche rappresenta la condi-zione necessaria per far sì che sipossa godere un giorno, tutti in-sieme, del giusto riconoscimentoe della dignità che spetta ad o-gnuno di noi.

Lettera firmata

Caro collega, le problematiche da te sollevatesono, in parte, giustificabili tecni-

camente perché dopo sette annidi inizio lavoro o apertura partitaIVA, vengono a chiudersi quelle“agevolazioni” che l’Agenzia del-le Entrate mette in atto per i neolaureati. La congruità dell’annoprima può non essere raggiuntal’anno seguente. I nuovi indicatori di normalità eco-nomica, che da pochi giorni sonostati resi sperimentali e quindi po-tranno essere rivisti nel caso in cuinon riflettessero la realtà, non so-no in grado da soli di fare cambia-re lo stato di soggetto congruo ad

una struttura così come tu dici. In-fatti se provi ad introdurre nel pro-totipo Gerico una struttura con uncerto ricavo ed aggiungi un colla-boratore, otterrai una non con-gruità sia per il 2005 che per il2006 fermo restando le entrate.Questo significa che i nuovi INEnon penalizzano la struttura di piùdi quanto accadesse prima.Credo che si voglia dare un’im-portanza finanziaria ad un pro-blema che ha un’altra veste,quella di una veterinaria che ar-ranca sotto il peso di scelte poli-

tiche che niente hanno a che fa-re con la razionale risposta alleesigenze della nostrasocetà. Non mi addentro oltre inun problema più volte affrontato,concludo solo dicendo che laqualità del nostro lavoro deve es-sere quella che ci permette di e-sigere un prezzo e di vivere di-gnitosamente una vita in cui ab-biamo scelto una professioneche deve progredire e migliorarefino all’ultimo giorno in cui ci de-dicheremo a lei.

Giuliano Lazzarini,

17laPROFESSIONE VETERINARIA 26/2007LETTERE AL DIRETTORE

@

Università di Teramo

Master sugliaspetti

produttivi egestionali

della FilieraAvicunicola

La Facoltà di Medicina Veterina-ria dell’Università degli Studi diTeramo ha organizzato un Ma-ster di II livello sugli “Aspettiproduttivi e gestionali della filie-ra avicunicola”. Il master è fi-nanziato dalla Regione Abruzzoed è gratuito. Finalità del Masterè quella di approfondire le co-noscenze sui diversi compartidella filiera avicunicola, conparticolare riferimento al polloda carne, al coniglio e alla galli-na ovaiola. La didattica propo-sta considererà gli aspetti rela-tivi alla moderna tecnologia diallevamento ed alimentazionedelle specie avicole e cunicoledestinate alla produzione dicarne e uova. Verranno svilup-pati temi relativi al benessereed alla protezione animale nellefasi di allevamento, trasporto esosta pre-macellazione degli a-nimali, sia dal punto di vista sa-nitario, sia da quello ispettivo eargomenti relativi alla lavorazio-ne delle carni, al confeziona-mento, conservazione e com-mercializzazione dei prodotti,alla tracciabilità, alla qualità del-le produzioni e alla loro certifi-cazione. Saranno infine consi-derati aspetti di marketing, digestione dell’informazione e diindagine di mercato. L’obiettivodel master sarà quindi quello diformare personale qualificatoche possa operare nei diversisettori della filiera avicunicola. Ilmaster è rivolto a 20 allievi inoc-cupati e/o occupati di età infe-riore a 29 anni in possesso diLaurea magistrale in MedicinaVeterinaria classe 47S; Laureespecialistiche classi 77S, 78S,79S; o Lauree V.O. in MedicinaVeterinaria, Sc. Agrarie, Sc. Pro-duzioni animali. Per informazio-ni: Tel. 0861/266990 E-mail: [email protected]

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26

18 laPROFESSIONE VETERINARIA 26/2007CALENDARIO ATTIVITÀ

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INCONTRO MACROREGIONE CENTRALE SIVE LAMINITE E RADIOLOGIA DIGITALE: VECCHI PROBLEMI E NUOVE SOLUZIONI - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: IV PARTE - CHIRURGIA TORACICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP / E.V. IN COLLABORAZIONE IL VETERINARIO CONVENZIONATO CON IL SSN - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM:CON REGIONE LOMBARDIA Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537

- E-mail: [email protected] SIVAR/E.V. IN COLLABORAZIONE IL VETERINARIO AZIENDALE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’EPIDEMIOSORVEGLIANZA -CON REGIONE LOMBARDIA Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli -

Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected] SIVE CORSO BASE DI EMBRYO TRANSFER - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona e San Daniele Po (CR) -

Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel.+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) NELLA PRATICA CLINICA - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO L’OCCHIO DOLENTE - Park Hotel Villa Fiorita, Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Hotel Campanile - Rivoli IN COLLABORAZIONE CON SOVEP (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segrete-

ria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC ANESTESIA: IV PARTE - ANESTESIA E SISTEMA NERVOSO - TERAPIA DEL DOLORE - COMPLICAN-

ZE IN CORSO DI ANESTESIA - EUTANASIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Ri-chiesto Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SIVE CONCETTI APPLICABILI DI DERMATOLOGIA EQUINA PER IL VETERINARIO PRATICO - Palazzo Trec-chi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segrete-ria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Novotel Caserta Sud, Caserta - Strada Statale,87 Sannitica - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC APPROCCIO E GESTIONE PRATICA DELLA LEISHMANIOSI - Holiday Inn Cagliari, Cagliari - Viale IN COLLABORAZIONE CON ASVAC Umberto Ticca - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -

Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected] SIARMUV L’ANESTESIA NEI PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIE EPATICHE E RENALI - Centro Studi SCIVAC, Cre-

mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO CRITERI DI VENDITA DI UN SERVIZIO AL CLIENTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - DI PRACTICE MANAGEMENT ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -

Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI ED EFFETTUA-RE UN’ADEGUATA TERAPIA. - Hotel Internazionale, Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: Rich. Ac-cr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP/EV IN COLLABORAZIONE IL VETERINARIO DI SANITÀ PUBBLICA: DALL’ISPEZIONE DI PRODOTTO AL SISTEMA DEGLI AUDIT (INCON REGIONE LOMBARDIA APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI 854/2004 E 882/2004) - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cre-

mona - ECM: Rich. Accr. - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE: IV PARTE - LA GESTIONE DEL CLIENTE E DEL PAZIENTE E LA PREVENZIONE

COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR VALLE D’AOSTA PATOLOGIE DEL GIOVANE VITELLO - IZS Piemonte, Ligura e Valle D’aosta (Quart) - Regione Amerique,7/g - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione ScientificaSIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC PATOLOGIE OSTRUTTIVE DELLE VIE RESPIRATORIE: VIVERE CON UN FILO D’ARIA - Sheraton Pado-va Hotel Conference Center, Padova - Corso Argentina, 5 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazio-ni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SINUV PATOLOGIE OSTRUTTIVE NON ONCOLOGICHE DELLE VIE URINARIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Spe-cialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA LA GERARCHIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA FRIULI VEN. GIULIA COMPAGNIA - “Il Quadrifoglio srl” Ronchi dei Legionari - Gorizia - Via Staranzano, 23 - ECM: 4 Crediti - Per

informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Matera - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Palermo - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DERMATOLOGIA: IV PARTE - TERAPIA IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO: APPRENDI-MENTO BASATO SUL PROBLEMA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: VI PARTE - ECOGRAFIA AVANZATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON CORSO REGIONALE SICILIA - CHIRURGIA NEI PICCOLI ANIMALI - Istituto Zooprofilattico sperimentale DELEGAZIONE SCIVAC SICILIA della Sicilia, Ragusa - c/a Nunziata km 1.3 S.P 40 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Moni-

ca Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON CORSO REGIONALE SICILIA - ANESTESIOLOGIA NEL CANE E NEL GATTO - Istituto Zooprofilattico DELEGAZIONE SCIVAC SICILIA sperimentale della Sicilia, Ragusa - c/a Nunziata km 1.3 S.P 40 - ECM: Richiesto Accr. - Per informazioni:

Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIDEV / SIONCOV LE SINDROMI PARANEOPLASTICHE: IL PUNTO DI VISTA DELL’ONCOLOGO E DEL DERMATOLOGO -Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: ElenaPiccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

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