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011 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 8, numero 15 dal 18 al 24 aprile 2011 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 15 2 SPERIMENTAZIONE Il Sottosegretario Martini ha firmato ieri il decreto di istituzione del primo Centro di referenza in Italia per lo sviluppo dei metodi alternativi alla sperimentazione animale. Il Centro avrà sede a Brescia, presso l'Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna. ONAOSI Concluse le operazioni elettorali, la Fon- dazione ONAOSI inizia a definire la com- posizione dei suoi organi statutari. Vin- cono le liste "Onaosi insieme" (veterinari pubblici) e "I valori Onaosi" (contribuenti volontari). Deludente la partecipazione alle prime elezioni aperte a tutti gli iscrit- ti. Ma i medici veterinari hanno onorato il voto più delle altre categorie. COLLARI ELETTRICI L'ENCI ha precisato il senso della pro- pria iniziativa sui collari elettrici: "porre fi- ne a possibili usi barbari di siffatti stru- menti", il che "non presuppone” - si leg- ge in un comunicato - alcuna sollecita- zione a favore di un utilizzo di strumenti coercitivi". L'ENCI “respinge con fer- mezza ogni tentativo di strumentalizza- zione e interpretazione faziosa della pro- pria posizione nei confronti del collare e- lettrico”. ESCHE L'Emilia Romagna ha realizzato la prima mappa regionale dei luoghi dove vengo- no ritrovati i "bocconi avvelenati". Una fotografia del fenomeno che vuole esse- re uno strumento per interventi di pre- venzione e per rendere più incisiva l'atti- vità di repressione delle Forze di Polizia. TRASPORTO Due milioni di euro sono stati destinati dalla Commissione Europea a progetti finalizzati all'alta qualità dei posti di ispe- zione per la sosta degli animali durante i lunghi viaggi. I finanziamenti sono fina- lizzate ad innalzare il benessere animale attraverso procedure di qualità per i tra- sportatori che si avvalgono di posti di controllo "certificati". Scadenza: 31 a- gosto 2011. STRACANINA Stracanina a Genova il 22 maggio. Or- ganizza l’Associazione Mediterraneo con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche per il Benessere degli Animali e di ANMVI. Un’equipe di veterinari sarà a disposizione per un controllo ai cani “corridori”. Un'altra occasione di pubblica visibilità per la nostra profes- sione. CI PERDONI SCOPELLITI A PAGINA 3 QUOTE LATTE E ANAGRAFE BOVINA A PAGINA 5 A PAGINA 6 A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 18 INAUGURATA VIA MARIO SCHIANCHI QUINTO APPUNTAMENTO CON LE BPV RINNOVATO IL CD SIMUTIV LA LOMBARDIA IN SOCCORSO DELLE APA CONFPROFESSIONI BREVI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA L’Area Sanitaria punta sul territorio Prima riunione plenaria dei quadri regionali . Confprofessioni risorsa per medici veterinari odontoiatri, medici di famiglia e psicologi www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line “LA CRESCITA DI UNA REGIONE - HA SCRITTO IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA, GIUSEPPE SCOPELLITI, in una lettera inviata al Mi- nistro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini - si fonda, tra le altre cose, sulla capa- cità di formare una classe di professionisti con profonde conoscenze teorico- pratiche, legate al territorio”. L’intervento del Presidente a difesa del Corso di Laurea in Medicina Veterinaria di Catanzaro continua evidenziando la neces- sità determinante per il comparto agroalimentare della Calabria di avere Medici Veterinari che possano essere “di reale ausilio alle piccole e medie imprese del settore agro-zootecnico e dell’industria agroalimentare (caseifici, salumifici, preparazione di prodotti carnei, ecc.)”. Ci perdonerà Scopelliti se non possia- mo essere d’accordo con lui nel sostegno ad un Corso di Laurea di Medicina Veterinaria veramente inesistente, quello di Catanzaro che manca totalmente di strutture e di docenti. Un Corso che non prepara Medici Veterinari ma che elargisce titoli senza contenuto e senza essere in grado di garantire neppure una minima preparazione a questi futuri professionisti. La Calabria, come dice lo stesso Presidente, ha bisogno di validi professionisti, come ne ha già tanti, ma questi non potranno mai uscire da un Corso di Laurea come quello di Ca- tanzaro. Molto meglio per il settore agroalimentare della regione che i giovani interessati a diventare Medico Veterinario vadano a formarsi presso Università accreditate tornando poi sul territorio con “profonde conoscenze teorico-prati- che” ed un’ampia e seria formazione professionale veramente necessaria e determinante per l’economia della regione. CHI LA DURA… Questa volta la veterinaria ha colto nel segno. Lunedì 18 apri- le, il presidente della Commissione Economia della Regione Piemonte, Gian Luca Vignale, ha indetto la conferenza stampa “Redditometro e Cavalli: Proposte e suggerimenti per salvare un settore in crisi”. So- no intervenuti Paola Gulden per ANMVI e Andrea Brignolo per SI- VE, da tempo im- pegnati sul fronte politico e fiscale, per rimettere in discussione la presenza del ca- vallo nel reddito- metro. Vignale ha presentato un dossier articolato e da sottoscrive- re, nella sostanza e nella forma come segno di atten- zione della politica verso un settore già colpito da una crisi troppo gra- ve per sopportare il peso delle ini- quità fiscali. La disamina economi- ca e fiscale della questione richie- de "un passaggio dalla teoria alla realtà" - ha dichiarato Vignale. E proprio perché l'Agenzia delle En- trate non ha ancora concluso le sue valutazioni Vignale chiede "un tavolo di confronto al fine di valuta- re il corretto coefficiente attribuibile al diverso possesso di un cavallo". Al riguardo, il Presidente Vignale ha annunciato anche un ordine del giorno da presentare oggi stesso al Consiglio Regionale: "È ora neces- sario- dichiara- attuare un'azione di sensibilizzazione e informazione del problema ai parlamentari pie- montesi in modo tale da riuscire a sensibilizzare il Parlamento nazio- nale sul problema e portare verso la revisione del red- ditometro, che e- scluda il posses- so di un cavallo d'affezione come indicatore di be- nessere". Lo sco- po di Vignale è di ottenere "un'au- dizione nelle Commissioni Fi- nanze di entram- be le Camere" per una soluzione "che non penalizzi un settore tanto importante e che tuteli i proprietari nonché i cittadini da un sistema fi- scale anacronistico". Il dossier cita anche passaggi sulla tutela del ca- vallo e l’impegno espresso da que- sto stesso Governo per volere del Sottosegretario Martini. Dunque di cosa parliamo? Di evasione per il solo fatto di possedere un cavallo? Pare che all’Agenzia delle Entrate abbiano già avuto i primi ripensa- menti… Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Salute risparmio e

Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 15

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 15

011SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 8, numero 15 dal 18 al 24 aprile 2011Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona152

SPERIMENTAZIONEIl Sottosegretario Martini ha firmato ieri ildecreto di istituzione del primo Centrodi referenza in Italia per lo sviluppo deimetodi alternativi alla sperimentazioneanimale. Il Centro avrà sede a Brescia,presso l'Istituto Zooprofilattico dellaLombardia e dell’Emilia Romagna.

ONAOSIConcluse le operazioni elettorali, la Fon-dazione ONAOSI inizia a definire la com-posizione dei suoi organi statutari. Vin-cono le liste "Onaosi insieme" (veterinaripubblici) e "I valori Onaosi" (contribuentivolontari). Deludente la partecipazionealle prime elezioni aperte a tutti gli iscrit-ti. Ma i medici veterinari hanno onoratoil voto più delle altre categorie.

COLLARI ELETTRICIL'ENCI ha precisato il senso della pro-pria iniziativa sui collari elettrici: "porre fi-ne a possibili usi barbari di siffatti stru-menti", il che "non presuppone” - si leg-ge in un comunicato - alcuna sollecita-zione a favore di un utilizzo di strumenticoercitivi". L'ENCI “respinge con fer-mezza ogni tentativo di strumentalizza-zione e interpretazione faziosa della pro-pria posizione nei confronti del collare e-lettrico”.

ESCHEL'Emilia Romagna ha realizzato la primamappa regionale dei luoghi dove vengo-no ritrovati i "bocconi avvelenati". Unafotografia del fenomeno che vuole esse-re uno strumento per interventi di pre-venzione e per rendere più incisiva l'atti-vità di repressione delle Forze di Polizia.

TRASPORTODue milioni di euro sono stati destinatidalla Commissione Europea a progettifinalizzati all'alta qualità dei posti di ispe-zione per la sosta degli animali durante ilunghi viaggi. I finanziamenti sono fina-lizzate ad innalzare il benessere animaleattraverso procedure di qualità per i tra-sportatori che si avvalgono di posti dicontrollo "certificati". Scadenza: 31 a-gosto 2011.

STRACANINAStracanina a Genova il 22 maggio. Or-ganizza l’Associazione Mediterraneocon il patrocinio dell’Assessorato allePolitiche per il Benessere degli Animalie di ANMVI. Un’equipe di veterinarisarà a disposizione per un controllo aicani “corridori”. Un'altra occasione dipubblica visibilità per la nostra profes-sione.

CI PERDONI SCOPELLITI

A PAGINA 3

QUOTE LATTE E ANAGRAFE

BOVINA

A PAGINA 5 A PAGINA 6 A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 18

INAUGURATA VIA MARIO SCHIANCHI

QUINTOAPPUNTAMENTO

CON LE BPV

RINNOVATO IL CD

SIMUTIV

LA LOMBARDIA IN SOCCORSO

DELLE APA

CONFPROFESSIONI

BREVI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

L’Area Sanitariapunta sul territorioPrima riunione plenaria dei quadriregionali. Confprofessioni risorsa per medici veterinari odontoiatri, medici di famiglia e psicologi

www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line

“LA CRESCITA DI UNA REGIONE - HA SCRITTO IL PRESIDENTEDELLA CALABRIA, GIUSEPPE SCOPELLITI, in una lettera inviata al Mi-nistro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini - si fonda, tra le altre cose, sulla capa-cità di formare una classe di professionisti con profonde conoscenze teorico-pratiche, legate al territorio”. L’intervento del Presidente a difesa del Corso diLaurea in Medicina Veterinaria di Catanzaro continua evidenziando la neces-sità determinante per il comparto agroalimentare della Calabria di avere MediciVeterinari che possano essere “di reale ausilio alle piccole e medie impresedel settore agro-zootecnico e dell’industria agroalimentare (caseifici, salumifici,preparazione di prodotti carnei, ecc.)”. Ci perdonerà Scopelliti se non possia-mo essere d’accordo con lui nel sostegno ad un Corso di Laurea di MedicinaVeterinaria veramente inesistente, quello di Catanzaro che manca totalmentedi strutture e di docenti. Un Corso che non prepara Medici Veterinari ma cheelargisce titoli senza contenuto e senza essere in grado di garantire neppureuna minima preparazione a questi futuri professionisti. La Calabria, come dicelo stesso Presidente, ha bisogno di validi professionisti, come ne ha già tanti,ma questi non potranno mai uscire da un Corso di Laurea come quello di Ca-tanzaro. Molto meglio per il settore agroalimentare della regione che i giovaniinteressati a diventare Medico Veterinario vadano a formarsi presso Universitàaccreditate tornando poi sul territorio con “profonde conoscenze teorico-prati-che” ed un’ampia e seria formazione professionale veramente necessaria edeterminante per l’economia della regione.

CHI LA DURA…Questa volta la veterinaria hacolto nel segno. Lunedì 18 apri-le, il presidente della CommissioneEconomia della Regione Piemonte,Gian Luca Vignale, ha indetto laconferenza stampa “Redditometroe Cavalli: Proposte e suggerimentiper salvare un settore in crisi”. So-no intervenuti Paola Gulden perANMVI e AndreaBrignolo per SI-VE, da tempo im-pegnati sul frontepolitico e fiscale,per rimettere indiscussione lapresenza del ca-vallo nel reddito-metro. Vignale hapresentato undossier articolatoe da sottoscrive-re, nella sostanzae nella forma come segno di atten-zione della politica verso un settoregià colpito da una crisi troppo gra-ve per sopportare il peso delle ini-quità fiscali. La disamina economi-ca e fiscale della questione richie-de "un passaggio dalla teoria allarealtà" - ha dichiarato Vignale. Eproprio perché l'Agenzia delle En-trate non ha ancora concluso lesue valutazioni Vignale chiede "untavolo di confronto al fine di valuta-re il corretto coefficiente attribuibileal diverso possesso di un cavallo".

Al riguardo, il Presidente Vignale haannunciato anche un ordine delgiorno da presentare oggi stesso alConsiglio Regionale: "È ora neces-sario- dichiara- attuare un'azionedi sensibilizzazione e informazionedel problema ai parlamentari pie-montesi in modo tale da riuscire asensibilizzare il Parlamento nazio-

nale sul problemae portare verso larevisione del red-ditometro, che e-scluda il posses-so di un cavallod'affezione comeindicatore di be-nessere". Lo sco-po di Vignale è diottenere "un'au-dizione nelleCommissioni Fi-nanze di entram-

be le Camere" per una soluzione"che non penalizzi un settore tantoimportante e che tuteli i proprietarinonché i cittadini da un sistema fi-scale anacronistico". Il dossier citaanche passaggi sulla tutela del ca-vallo e l’impegno espresso da que-sto stesso Governo per volere delSottosegretario Martini. Dunque dicosa parliamo? Di evasione per ilsolo fatto di possedere un cavallo?Pare che all’Agenzia delle Entrateabbiano già avuto i primi ripensa-menti… ■

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

Salute risparmioe

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di CARLO SCOTTICoordinatore dell’Area Sanità e Salute

Giunta Esecutiva di Confprofessioni

Sala partecipata e grandeaffluenza sabato 19 aprileall’Hilton di Fiumicino.Vorrei dire che è stata unagiornata storica. La primanel suo genere e nella

quale noi medici veterinari abbiamo dimo-strato di essere pronti e attivi. Eravamo inmolti, dal Friuli alla Sicilia, e ringrazio anche ipochissimi che non ce l’hanno fatta a rag-giungerci, perché conosco le difficoltà perso-nali e il rammarico di non aver potuto presen-ziare. L’esperienza politica in ANMVI è servi-ta, anzi è indispensabile per entrare nel mec-canismo di Confprofessioni, che è comunquecomplesso e richiede una certa preparazio-ne. Cosa vuol dire essere parte sociale? Co-sa sono gli enti bilaterali? Perché possiamoparlare di welfare delle professioni? Saper ri-spondere è importante perché è da questedomande che nasce la nostra forza. A Fiumi-cino abbiamo fatto formazione, abbiamo fat-to un quadro d’insieme di Confprofessioni,un excursus storico e d’organigramma dellaconfederazione, con la grande soddisfazionenel vedere tutti i dirigenti dell’area sanitaria u-niti: la nostra rappresentanza territoriale,quella dei medici di famiglia, degli odontoiatrie degli psicologi. Se erano le prove generalidella nostra coesione territoriale le abbiamosuperate con lode. L’Area Sanità e Salute diConfprofessioni si è rivelata la forza trainantedi Confprofessioni, pronta a diventarne il mo-tore anche a livello regionale. È un’Area ca-pace di mettere a fuoco i problemi comuni diarea sanitaria, un ambiente in cui si parla e siriflette, in cui la Veterinaria gode di grandeconsiderazione.A Fiumicino c’erano i vertici di ANDI, ANMVI,FIMMG e PLP e tutti i rispettivi delegati re-gionali per una giornata di formazione qua-dri, oltre cento professionisti della salute, datutto lo Stivale, per affinare le strategie comu-ni e replicare il modello centrale sul territorio.Abbiamo voluto cementare la nostra comuneappartenenza alla nostra Area e farne un pro-pulsore per la casa comune confederale. Di-mostrare identità e compattezza è da sem-pre il nostro obiettivo e sabato l’abbiamo fat-to con la prima riunione plenaria della nostradirigenza territoriale. In pochi anni, Confpro-fessioni ha radicalmente cambiato il mondodella rappresentanza dei professionisti che a-desso deve crescere in egual modo sul terri-torio, aggregando aree professionali e identi-ficandosi in progetti comuni. L’Area Sanità eSalute ha individuato una identità comune, u-na dimensione identitaria e una progettualitàcomune, come professionisti: i rapporti di la-voro, la creazione di nuovi profili ausiliari, glistudi di settore. Anche cedendo una parte

della propria individualità e una autoreferen-zialità che ha danneggiato le professioni ren-dendole non chiaramente identificabili ai poli-tici e alla Politica.

PARTE SOCIALE IN TUTTELE REGIONI

La forza di Confprofessioni (2 milioni di pro-fessionisti di area tecnica, giuridica, econo-mica e sanitaria) è quella di firmare un con-tratto collettivo nazionale di lavoro per i di-pendenti degli studi professionali. Cioè di da-re lavoro, di creare occupazione. Il Ministerodel Lavoro riconosce Confprofessioni nazio-nale per questo e oggi dobbiamo puntare adottenere questo riconoscimento per tutte leConfprofessioni regionali. Dal 2010 Confpro-fessioni è anche nel CNEL. Attorno al con-tratto è costruito un sistema di welfare, attra-verso la formazione dei dipendenti con Fon-doprofessioni, la loro tutela sanitaria con Ca-diprof e l’ente bilaterale Ebipro che è il verointerprete delle esigenze del territorio. Un si-stema che ha fatto in modo che i professio-nisti, anche grazie agli ammortizzatori sociali,si siano rivelati una forza occupazionale chenon ha licenziato. Abbiamo sopportato la cri-si senza scaricarla su altre forze sociali e co-me dice Roberto Callioni “ci mettiamo la no-stra faccia e il nostro portafoglio”. Questo e-norme credito politico-economico ci dà lachiave d’ingresso ai Palazzi e la forza di a-vanzare rivendicazioni anche per i professio-nisti stessi, anche per i giovani anche per chinon ha dipendenti in senso contrattualmentestretto. Siamo calcolati per il 12,5% del Pildel Paese. Questa ricchezza prodotta deveora passare all’incasso. Per arrivarci dobbia-mo svolgere questo ruolo professionale finoin fondo, al Centro e sul territorio e non solo

pensando al federalismo, ma perché i politicie la politica, come ha giustamente evidenzia-to Stella, nascono dal territorio. I politici chearrivano a Roma partono dal territorio, quindise lavoriamo sul territorio, quando arrivano alcentro sanno già con chi hanno a che fare econoscono i professionisti. Eppure, come hafatto giustamente notare Stella, ci sono pro-fessionisti che per distrazione, disinteresse odisinformazione ai loro dipendenti non appli-cano il ccnl degli studi, ma di altre organizza-

zioni (del commercio, es.) dando linfa ad or-ganizzazioni che poi non vanno certo a rap-presentare i nostri interessi.

I NOSTRI TEMISi può andare oltre, si può valorizzare oltre, iprofessionisti, una parte della società sco-moda, è stato detto da Gianfranco Prada, in-dividualisti, non facilmente inquadrabili, e avolte quindi disturbano gli schemi politici ge-nerali. Ma se lo siamo è anche perché dasempre siamo discriminati. La Tremonti terper esempio non ci ha considerato, come li-beri professionisti non abbiamo l’obbligo del-l’aggiornamento facilitato, abbiamo subito laLegge Bersani, la pubblicità sanitaria nonpermette una corretta competizione con ifranchising da parte dei piccoli, gli Studi diSettore sono una battaglia continua. Sonotanti gli aspetti per cui Confprofessioni devemobilitarsi e crescere. Come professionistidella sanità stiamo anche cercando di defini-re i profili ausiliari, figure tecniche di cui tutti imedici privati hanno grandemente bisogno.Abbiamo un contratto collettivo, crediamo sipossano inquadrare con correttezza. Abbiamo enormi problemi con un diritto dellavoro che non ha saputo recepire la lezionedi Biagi, che ragiona ancora per “subordina-zione” e non ha capito che il mondo del lavo-ro tra professionisti è una grande realtà e vadefinita con strumenti giuridici nuovi. Pensia-mo alla mono-committenza, ma potrebbechiamarsi diversamente, il senso non cam-bia: il lavoro libero professionale non può es-sere apparentato dai controllori a quello su-bordinato. Le logiche tradizionali saltano ecreano distorsioni invece di liberare la capa-cità di creare relazioni di lavoro fra i profes-sionisti. Il tema della competitività è centralee si sposa ad una visione manageriale piùconsapevole. L’attività professionale non puòpiù essere gestita come una volta, c’è unmercato di servizi professionali molto allarga-to. In tutte le famiglie italiane c’è un profes-sionista, siamo presenti nella competizioneeconomica e nella trasformazione sociale.Facciamoci conoscere. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 15| 2011 Area Sanitaria Confprofessioni 3

Veterinari professionisti che contanoRiuscita giornata di formazione dei quadri regionali: in Confprofessioni motivati e compatti

Reti e filiere è il leit motiv di Confprofessioni, richiamato dal suo presidente Gae-tano Stella: “Siete “produttori” di sanità - ha dichiarato - coinvolti al pari delle al-tre professioni liberali dalla competizione economica e dalla trasformazione so-

ciale”. Un tasto, quello della competitività, egualmente insistito da Roberto Callioni(ANDI e membro della Giunta Esecutiva di Confprofessioni) Gianfranco Prada (ANDI) eGiacomo Milillo (FIMMG), così come quello del sostegno economico e da un sistema diincentivi (es. la Tremonti ter) dal quale i professionisti sono esclusi. Come pure quellodei rapporti di lavoro, un tema urgente per la veterinaria particolarmente sentito anchedagli psicologi. Nella foto da sinistra: Antonio Zuliani (Presidente PLP), Massimo Magi(FIMMG, Presidente di Fondoprofessioni) Gianfranco Prada (Presidente ANDI), RobertoCallioni (ANDI, Giunta Esecutiva di Confprofessioni), Gaetano Stella (Presidente diConfprofessioni), Carlo Scotti (Coordinatore Area Sanitaria, Giunta Esecutiva Confpro-fessioni), Giacomo Milillo (Segretario Nazionale FIMMG), Dario Grisillo (FIMMG, curato-re della giornata di formazione di Fiumicino).

“PRODUTTORI” DI SANITÀ

Come ANMVI, anche Confprofessioni è organizzata in delegazioni regionali. Ec-cetto Basilicata, Molise e Valle d’Aosta che confluiscono nelle Conf-regionali li-mitrofe, la Confederazione replica il modello nazionale sul territorio. Nella foto, i

Colleghi intervenuti alla giornata del 19 aprile, con incarichi nelle Conf-regionali. Da si-nistra: Emanuele Minetti (Lombardia), Gualtiero Tanturli (Liguria), Corrado Carotti (Mar-che), Sergio Guttadauro (Sicilia), Gianni Cavedagna (Sardegna), Daniela Boltrini (Lazio),Andrea Gallo (Calabria), Luca Cicola ( Puglia), Manciola Giuseppe (Marche), Marco Del-la Torre (Abruzzo), Stefano Candotti (Friuli Venezia Giulia), Carlo Scotti (Coordinatored’Area e Giunta Confprofessioni) Roberto Callioni (ANDI- Giunta Confprofessioni), Lam-berto Barzoni (Veneto), Marco Melosi (Toscana), Francesco Carrani (Toscana), GiulianoLazzarini (Emilia Romagna), Giovanni Zorzi (Trentino).

VETERINARI CON ORGOGLIO

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Si parte da un presuntoscoop e si finisce con la ri-chiesta, da parte dei Co-bas, di commissariamentodell'Agea. La richiesta è dibloccare le azioni di revoca

di quote e di ingiunzione di pagamento... Rea-zioni, repliche e contro-repliche. In questi gior-ni, i dati della reale consistenza zootecnica na-zionale hanno goduto di molta attenzione me-diatica. Attorno alle quote latte, Il Fatto quoti-diano, nella rubrica “Il Paese dei Furbi” ha co-struito la storia delle “mucche ottuagenarie efantasma”: “In Italia ci sono 300 mila muccheche producono latte ma non esistono o hannofino a 83 anni d’età, quando la vita media è diotto”. Lo avrebbero scoperto i Carabinieri delNac (Comando politiche agricole e alimentari):“capi inventati per giustificare la produzione dilatte dichiarata dal Governo all’Unione Euro-pea”. Il giornale riferisce che ogni anno nel nostroPaese “finiscono sul mercato 12 milioni di quin-tali di latte di provenienza sconosciuta maspacciato come prodotto da mucche tricolore”.E punta il dito contro Agea, Izs di Teramo e Mi-nistero dell’Agricoltura. La situazione sarebbequesta: arrivare a un numero di capi tale da po-ter giustificare il livello produttivo nazionale di-chiarato, alzando l’età massima dei bovini.

L’IZS SMENTISCEIl coinvolgimento è stato prontamente smentito

dall'ufficio stampa dell'IZS: "L'Istituto "G. Ca-porale" non è coinvolto in alcun tipo di lavoro senon quello di gestire i dati immessi nella BancaDati Nazionale e non ha alcun tipo di compiti dicontrollo, validazione o indagine. E inoltre, "nonc'è stata alcuna intercettazione di corrispon-denza elettronica: il materiale d'indagine cui sifa riferimento nell'articolo e che sarebbe stra-namente giunto alla stampa è stato consegna-to dal personale dell'Istituto "G. Caporale" aicarabinieri del Nucleo politiche agricole e ali-mentari (Nac) nell'ambito di un'indagine svoltadagli stessi". Bollando quanto pubblicato come"frutto di un incredibile livello di ignoranza ed in-competenza o, peggio, di una considerevoledose di malafede", l'Istituto ha anche fornito leseguenti precisazioni:- il Decreto interministeriale 31 gennaio 2002,affida all'Istituto "G. Caporale" di Teramo unaserie di compiti, legati alla gestione dell'Anagra-fe dei Bovini. Tra questi, come cita l'articolo 13di detto Decreto, quello «rendere disponibili al-l'Agenzia per l'erogazione in Agricoltura (Agea)»secondo modi richiesti dall'AGEA, una serie didati, compresi quelli sulla presenza, la movi-mentazione, le nascite, le morti di bovini sul ter-ritorio nazionale.- Il compito di immettere i dati in Banca Dati Na-zionale, relativamente agli animali presenti negliallevamenti o macellati, sempre secondo quan-to stabilito dal Decreto interministeriale 31 gen-naio 2002, spetta solo ed esclusivamente aidetentori (titolari di aziende agricole e allevatori)ed ai titolari degli impianti di macellazione, chesono responsabili della loro veridicità di frontealla legge.- Il compito di vigilare sulla corrispondenza tradati immessi in anagrafe e la reale consistenzaaziendale è dei servizi veterinari delle ASL.

L’AGEA CHIARISCEIl presidente dell'Agea, Dario Fruscio, avverte "ildovere, oltre che l'esigenza, di portare oggettivi

elementi di chiarezza" circa le affermazioni, giàapparse negli ultimi giorni su vari organi distampa, riguardanti il numero delle vacche dalatte presenti nelle stalle italiane. E lo fa con uncomunicato ufficiale. Il tema delle vacche in lat-tazione è stato rappresentato al Presidente edal Commissario di governo per le quote latte dauna delegazione di produttori di latte ricevutipresso la sede dell'Agea il 7 aprile 2011, alloscopo di mettere in discussione la legittimitàdelle multe applicate nel tempo nei confrontidelle aziende italiane per esuberi produttivi ecosì concludere per una sospensione dei pa-gamenti dovuti. Al riguardo, Agea ha ribaditotestualmente:• Ai sensi della regolamentazione comunitaria(fin dal Reg. Ce 3950/92) il prelievo è calcolatosulle dichiarazioni di commercializzazione di ac-quirenti e produttori basate esclusivamente sudocumenti fiscali (fatture); le altre informazionipresenti nelle banche dati, come il numero dicapi risultante nell'Anagrafe zootecnica, sonoutilizzate soltanto come elemento di riscontrodella coerenza del quantitativo di latte prodottoe fatturato da ciascuna stalla in relazione ai capipresenti e idonei a produrre latte;• Tale funzione di riscontro ha lo scopo di evi-denziare prontamente alle Amministrazioni re-gionali, competenti per legge, le situazioni "a ri-schio" sulle quali esse attivare accertamenti mi-rati, ferma restando la facoltà delle stesse di

procedere ad ogni ulteriore accertamento cheritengano necessario;• Con decisione n. C(2006) 350 del 13 feb-braio 2006, la Commissione delle Comunità eu-ropee ha sancito che "la base di dati italiana peri bovini è riconosciuta pienamente operativa adecorrere dal 1' aprile 2006".Con questo riconoscimento dell'Anagrafe Bo-vina, accompagnato dalle garanzie in materiadi controlli all'uopo fornite dal Ministero dellaSalute, è sancita la piena valenza delle informa-zioni circa l'esistenza in vita delle vacche da lat-te come registrate nell'Anagrafe Bovina stessa;pertanto nell'ambito del gruppo tecnico ristret-to Regioni/AGEA si è deciso di rimuovere il pre-detto limite "artificiale" a partire dalla campagna2007/2008. Da tale momento è conseguito chel'Anagrafe bovina ha assunto valore certificato-rio erga omnes. Giova ribadire anche che l'A-gea non ha competenze in materia di controllo. È infine opportuno precisare, per ogni conse-guente effetto ed affinché risulti evidente e chia-ro il quadro delle responsabilità in materia dicontrolli, che dall'entrata in vigore della legge n.119/2003 non risultano essere pervenute all'A-gea né dalle Regioni, né dall'Ispettorato centra-le repressione frodi, né dalle forze di poliziacompetenti, segnalazioni di aziende con consi-stenza zootecnica incompatibile con la produ-zione dalle medesime fatturata, tali da porre indiscussione i dati di cui testè. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 15| 2011 Quote latte Attualità 5

L'Anagrafe bovina ha valorecertificatorio erga omnesPatrimonio zootecnico e produzione reale di latte. Dati anagrafici a confronto con il fatturato

Professione Veterinaria 15-2011:ok 22-04-2011 11:34 Pagina 5

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di FABIO VIGANÒPast President SIMUTIV

Domenica 10 Aprile si èsvolto a Cremona il pri-mo incontro 2011 dellaSocietà Italiana di me-dicina d’urgenza e tera-pia intensiva veterinaria

(Simutiv), durante il quale, grazie alla presen-za di un relatore americano diplomato in me-dicina d’urgenza, terapia intensiva e aneste-sia, sono stati illustrati i fondamenti dell’ap-proccio diagnostico e la gestione dei pazienticritici affetti da patologie dell’apparato respi-ratorio, come preparare tali pazienti per un’a-nestesia generale e come assisterli nel perio-do postoperatorio. Nel corso dell’incontro,grazie alla preparazione del collega sono sta-te illustrate anche le tecniche per poter effet-tuare una adeguata terapia del dolore che intali pazienti può essere di non semplice ap-proccio potendo compromettere alcune fun-zioni vitali, ma che comunque si rende ne-

cessaria a causa della notevole componentedolorosa che consegue alla chirurgia del to-race. L’incontro assistito dalla traduzione si-

multanea del relatore straniero operata dadue brave interpreti, si è potuto svolgere gra-tuitamente (per i soci Simutiv) grazie anchealla sponsorizzazione di Royal Canin Italia.Nel corso dell’incontro è stata affrontata an-che la diagnostica ecotomografica in medici-na d’urgenza (Fast) secondo le più recentiacquisizioni mediche comparate. Nei pazien-ti critici affetti da distress respiratorio è moltoimportante poter seguire un iter diagnosticorapido, che non sia responsabile di un aggra-vamento del distress ma che permetta nelcontempo di effettuare una diagnosi correttaed aderente alla realtà. A tal fine Domenica è

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 20116 Dalle Associazioni Attività

Malattie dell’apparato respiratorio e nel traumatizzatoAll’incontro SIMUTIV la gestione pre e post operatoria del paziente

NUOVO CD SIMUTIV

Nel corso della giornata si è svoltal’assemblea dei soci per le elezio-ni del nuovo Consiglio Direttivo in

carica nel prossimo triennio. Nella foto, apartire da sinistra Fabio Viganò - PastPresident, Chiara Valtolina - Consigliere,Marco Bertoli - Presidente, Paolo Gaglio- Vice Presidente.

Date storiche: inaugurata“Via Mario Schianchi”,veterinario sindacalista

Èstata inaugurata venerdì scorso"Via Mario Schianchi, veterinariosindacalista". Il gesto dell'ammini-

strazione comunale di Montechiarugolo - Mon-ticelli Terme (Parma), nel quartiere recentemen-te sorto sui suoi terreni, è un tributo alla figurastorica di un padre dell'attivismo professionale. Nel 2009 il Consiglio Comunale aveva delibe-rato la nuova denominazione stradale anchegrazie all’interessamento dell’On. Mancuso,del Dott. Marabelli e del Prof. Zanichelli. Allacerimonia erano presenti oltre ai colleghi amicidi Mario, i componenti del CdA di ENPAV e ilPresidente FNOVI Gaetano Penocchio. Allacerimonia ha partecipato anche il Presidentedell'ANMVI Sandro Barbacini che si è unito adamici e colleghi nel ricordo di una figura stori-ca, accanto alla quale si è formata un'intera

generazione di dirigenti veterinari. L’On. Gianni Mancuso, Presidente ENPAV haorganizzato il Consiglio di Amministrazione del-l’ENPAV proprio nella provincia parmense neigiorni dell’inaugurazione, perché, con il Vice-presidente dott. Tullio Scotti, con tutti i Consi-glieri e i membri del Collegio Sindacale e i Diri-genti, l’Ente potesse essere presente al ricor-do di questa importante figura di veterinario.“Da un lato un gesto doveroso, - dice l’on.Mancuso - dall’altro un ricordo affettuoso e ri-conoscente che ho come Presidente dell’EN-PAV, come medico veterinario e come uomo”. Buiatra, fondatore del Sivelp, attivo poi in Fno-vi, Mario Schianchi (1920-1998) è stato fra iprimi a credere nell'impegno "per garantire, an-che ai liberi professionisti, assistenza e previ-denza consoni al ruolo svolto nella società mo-derna", attraverso gli enti Enpav e Onaosi.Mario Schianchi è considerato l'iniziatore e ilprecursore delle lotte politiche e sindacali dellacategoria. "Un esempio di umiltà, caparbietà esoprattutto di dedizione nel tutelare i più debo-li", come lo ricorda il figlio Alberto - anch'egliimpegnato oggi in incarichi istituzionali e pro-fessionali - "tutt'ora di esempio per quanti han-no avuto la fortuna di conoscerlo".Ma non solo per loro. L'intitolazione della Via èun riconoscimento per l'intera Categoria, attra-verso il quale Mario Schianchi continua a dareuna lezione di tenacia e ad infondere orgogliodi categoria. ■

stato illustrato l’iter diagnostico per la valuta-zione ecografica del torace sia in medicina u-mana che in medicina veterinaria. Per chi ha potuto partecipare è stata una ve-ra occasione di confronto con un relatorestraniero di rara disponibilità e preparazionee con tutti i membri della Società al fine di po-ter valutare lo stato dell’arte della medicinad’urgenza ed ottenere informazioni utili al fi-ne di migliorare le proprie conoscenze dia-gnostiche e terapeutiche così importanti nel-la medicina d’urgenza e terapia intensiva so-prattutto quando le decisioni devono essereprese rapidamente. ■

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di ALESSANDRO CHIATANTE

Il 12 Aprile 2011, presso l’UniversitàCattolica del Sacro Cuore di Piacen-za si è tenuto il Convegno: “Nuovestrategie per il controllo delle mo-sche in zootecnia, un’ opportunitàper migliorare la biosicurezza e le

produzioni”. Il Convegno è stato organizzatodall’Ordine dei Veterinari della Provincia di Pia-cenza insieme alla Facoltà di Agraria dell’Uni-versità Cattolica, in collaborazione con NovartisAnimal Health, con il patrocinio della SIVAR edella AUSL di Piacenza. L’evento è stato il momento conclusivo di un’in-teressante esperienza di collaborazione tra gliallevatori conferenti del Caseificio CooperativoS. Vittoria di Carpaneto Piacentino (PC), alcuniprofessionisti del controllo entomologico dellemosche e l'unità di campo della Novartis Ani-mal Health, con lo scopo di ridurre le popola-zioni di insetti molesti negli allevamenti boviniattraverso l'impiego ragionato ed integrato ditutti i sistemi di lotta disponibili.La giornata di studio ha rappresentato quindiun momento di incontro e scambio di esperien-ze tra tutte le figure coinvolte: Veterinari Azien-dali e di Sanità Pubblica, Allevatori, Agronomi,Operatori del Controllo Infestanti, etc.

Le mosche rappresentano da sempre un pro-blema per gli allevamenti zootecnici. Le proble-matiche derivanti dall’eccessiva presenza diquesti artropodi sono legate al peggioramentoqualitativo e quantitativo delle produzioni, alloscadimento del benessere degli animali allevati,al peggioramento degli standard di biosicurez-za ed infine all’uso indiscriminato di insetticidicon danno alle specie non bersaglio, sviluppodi resistenze, e possibile presenza di residui nel-le produzioni alimentari. Non bisogna poi di-menticare gli inconvenienti igienici causati dallapresenza di mosche nelle aree rurali, residen-ziali o urbanizzate che insistono intorno agli al-levamenti zootecnici.La lotta alle mosche, come a tutti gli altri animaliinfestanti, deve essere affrontata sempre in mo-do “integrato”, mettendo in campo, oltre aiclassici, e a volte abusati mezzi chimici, anchemezzi fisici, biologici e di miglioramento del ma-nagement. Ai fini dell’efficacia del controllo, lalotta alle larve assume un’importanza prioritariarispetto agli adulti, coprendo comunque l’interastagione di sviluppo delle mosche, da inizio pri-mavera fino all’abbassamento delle temperatu-re di inizio inverno.Dopo un benvenuto a tutti i partecipanti da par-te del Prof Piero Cravedi, Direttore dell’Istitutodi Entomologia della facoltà di Agraria, il Con-

vegno è stato aperto da Alessandro Chiatante,medico veterinario responsabile del settorecontrollo infestanti dell’AUSL di Piacenza, conuna rapida carrellata su tutti i motivi per cui èfondamentale combattere le mosche in alleva-mento. È poi intervenuto Guglielmo Pampiglio-ne, Agronomo dell’IZS dell’Abruzzo e Molise,che ha illustrato i principi attivi disponibili in Italiaper il controllo larvicida ed adulticida delle mo-sche, spiegandone il meccanismo d’azione epresentandone, con l’ausilio di un pratico pie-ghevole, l’utilizzo e l’eventuale pericolosità.Fabrizio Montarsi dell’IZS delle Venezie, insie-me a Simone Martini di Entostudio, hanno rac-contato una esperienza di monitoraggio dellemosche sul territorio di un gruppo di Comuni inprovincia di Padova, con valutazione delle cor-relazioni tra presenza di mosche e quantità e ti-pologia di allevamenti presenti nella zona.Hanno seguito due relazioni sul fenomeno dellaresistenza agli insetticidi e sulle strategie per su-perarla e prevenirla, presentate dal Dr. Emanue-le Mazzoni, Ricercatore della Università Cattoli-ca di Piacenza, e da Davide Di Domenico di Gi-co System.Emanuela Gioia, Medico veterinario Libero Pro-fessionista, ha quindi raccontato con dovizia diimmagini esplicative, l’esperienza di lotta inte-grata presso i 21 allevamenti bovini soci del Ca-seificio Santa Vittoria, elencando i principalipunti critici riscontrati, le azioni correttive e tutti imetodi di lotta impiegati in modo integrato. Nel pomeriggio, Stefano Gianazza ha presen-

tato il nuovo manuale di Novartis Animal Healthsul controllo muscidico, una pubblicazione mol-to articolata e completa, che abbraccia tutti gliaspetti del problema e fornisce un valido sup-porto a tutti gli operatori interessati.Il lavori si sono conclusi con una Tavola Roton-da, cui hanno partecipato, oltre ai relatori già ci-tati, Claudio Venturelli, Entomologo della Azien-da USL di Cesena, che ha affrontato i problemidi Sanità Pubblica e gli inconvenienti igienici le-gati alla presenza di mosche, e Paolo Guerra,di HPC-OSD, che ha illustrato le novità sulla lot-ta biologica con parassitoidi, ed in particolarel’impiego di Nasonia Vitripennis. Davide di Domenico ha approfondito l’analisidegli effetti tossici di differenti sostanze larvici-de, utilizzando l’analisi morfologica di pupe dimosca trattate. Infine, Angelo Veneziani, sociodella Coop. Santa Vittoria, ha espresso il puntodi vista dell’allevatore rispetto alla assistenzatecnica ricevuta dagli allevatori durante l’espe-rienza di collaborazione, con particolare riferi-mento alla lotta integrata. Alla tavola rotonda hafatto seguito un vivace e partecipato dibattito,ove, oltre ad approfondire ulteriormente le varietematiche affrontate, sono stati posti ai relatoriquesiti su aspetti del problema non affrontati,come ad esempio le tematiche normative lega-te alla gestione degli inconvenienti igienici.Chi desiderasse ricevere copia cartacea del“Manuale per il Controllo delle Mosche in alle-vamento” può richiederla a [email protected]

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 20118 Dalle Associazioni SIVAR

Insetti molesti negli allevamenti boviniConvegno sulle nuove strategie per il controllo delle mosche

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Centro Studi Veterinari E.V. Soc. Cons. a r.l. - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel. 0372/40.35.37- [email protected]

GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPVMercoledì, 18 Maggio 2011 - Palazzo Trecchi, Cremona

DOMANDA DI PARTECIPAZIONEDA INVIARE ENTRO IL 9/05/2011

al fax 0372/40.35.26 o in busta chiusa: ANMVI Via Trecchi 20 - 26100 Cremona o via posta elettronica all’email [email protected]

IL SOTTOSCRITTO

COGNOME ...................................................................................................... NOME ............................................................................................................

VIA ......................................................................................................................................................................................... CAP. .........................................

CITTÀ .................................................................................................................................................................................... PROVINCIA ..............................

TEL. ............................................................... CELL. ............................................................... EMAIL ...................................................................................

CODICE FISCALE ........................................................................................... ORDINE DEI VETERINARI DI .........................................................................

CHIEDE DI ISCRIVERSI ALLA

� GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - Mercoledì 18 Maggio 2011VERSANDO LA QUOTA DI 600,00 EURO + IVA (20%)(N.B. comprensiva di un anno di assistenza a distanza, del Manuale ANMVI per le BPV e del Sistema Documentale)

E REGOLA LA QUOTA DI ISCRIZIONE TRAMITE:

� VAGLIA POSTALE intestato a EV Soc. Cons. a r.l. - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona. Causale del versamento: Avviamento alla certificazione.Si prega di allegare copia del versamento alla presente scheda di iscrizione

� CARTA DI CREDITO

� CARTA SI � MASTERCARD � VISA(non sono accettate carte di credito elettroniche)

NUMERO DELLA CARTA SCADENZA (MESE E ANNO)

CVV2 (NUMERO DI 3 CIFRE RIPORTATO SUL RETRO DELLA CARTA)

TITOLARE CARTA (NOME / COGNOME) ...............................................................................................................................................................................

FIRMA PER L’ADDEBITO........................................................................................................................

� AVVERTENZA: I partecipanti possessori di CARTA DI CREDITO ANMVI-VISA possono richiedere la rateizzazione (finanziamento a tasso zero)del pagamento.

� PAGAMENTO RATEIZZATO TRAMITE CARTA DI CREDITO ANMVI-VISA (Finanziamento a TASSO ZERO)

mediante: � 6 rate mensili, senza interessi � 12 rate mensili, senza interessi

NUMERO DELLA CARTA DI CREDITO ANMVI-VISA SCAD. (MESE E ANNO)

CVV2 (NUMERO DI 3 CIFRE RIPORTATO SUL RETRO DELLA CARTA)

TITOLARE CARTA (NOME / COGNOME) ...............................................................................................................................................................................

DATA DI NASCITA (GIORNO / MESE / ANNO) ........................................................................................................................................................................

FIRMA PER AUTORIZZAZIONE ALL’ADDEBITO CON RATEIZZAZIONE ..........................................................................................................................

FATTURAZIONE (indicare i dati per l’intestazione) ...................................................................................................................................................................

PARTITA IVA ................................................................................................................................................. (per i non titolari vale il Codice Fiscale sopra riportato)

DATA ............................................................................................ FIRMA ...........................................................................................................................

ACCOGLIMENTO DELLE DOMANDE - La Segreteria dei corsi accoglierà le domande nell’ordine cronologico di ricezione e fino ad esaurimento dei posti disponibili, il nu-mero dei quali è stabilito dalla Direzione dei corsi nel numero di 25, sulla base delle esigenze didattiche e dell’ ottimizzazione delle risorse logistiche. La Segreteria non consi-dera vincolanti eventuali espressioni di interesse alla frequenza, scritte o verbali, ma considererà valide solo le domande di iscrizione regolarmente pervenute.

RINUNCE ED ESUBERI - Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 5gg dalla data di attivazione del corso. Per le domande in esuberonon si procederà all’addebito della carta di credito e all’iscrizione.

CONFERMA - Agli iscritti ammessi alla frequenza della giornata di consulenza verrà inviata una comunicazione di conferma della partecipazione.

PRIVACY - Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto consente al trat-tamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cuila stessa deve rivolgersi.

FIRMA ………………………………………………………………………………

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI ANMVI SERVIZI BPV

QUALITALIA®

�laPROFESSIONE

VETERINARIA 15 | 201110 Anmvi Informa Buone Pratiche Veterinarie

Quinto appuntamento peri titolari di struttura chevogliono applicare leBuone Pratiche Veteri-narie ANMVI, in vistadella certificazione di

qualità: il percorso di consulenza sulle BPV edi avviamento alla certificazione ripartirà nel

2011 con la giornata del 18 maggio prossi-mo, presso il Centro Studi di Palazzo Trecchi.Docente del percorso di consulenza è il Col-lega Andrea Verme.Il percorso di qualità è basato sul Manualedelle Buone Pratiche Veterinarie dell’ANMVI,patrocinato dalla FNOVI e dal Ministero delLavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.

Ad oggi si contano 92 strutture, che hannogià ottenuto la certificazione del CSQA, l'en-te prescelto da ANMVI come partner per lecertificazioni BPV, mentre altre sono in corsodi preparazione.Dal punto di vista geografico le strutture certi-ficate sono presenti in quasi tutte le Regioniitaliane.

Quinto appuntamento con la certificazione BPVIl 18 maggio i titolari di struttura per animali da compagnia potranno misurarsi con lo standard di qualità delle Buone Pratiche Veterinarie

TARGET E OBIETTIVILa giornata del 18 maggio 2011 è rivolta atitolari di struttura veterinaria per animali dacompagnia ed è propedeutica alla certifica-zione BPV perché prepara alla corretta ap-plicazione del Manuale e a sostenere la ve-rifica ispettiva (audit) con l’ente certificatore.In fase di audit di certificazione, l’auditor va-luterà se i vari elementi del sistema qualitàstrutturale sono documentati, implementati,mantenuti e costantemente perfezionati. Iltitolare di struttura potrà scegliere se equando richiedere la verifica di certificazio-ne in qualsiasi momento. Il percorso di con-sulenza non vincola al conseguimento dellacertificazione. L’ente di certificazione indivi-duato dalla Commissione ANMVI per laQualità, valutate esperienza e convenienza,è il CSQA.

PROGRAMMALa giornata prevede otto ore di docenza e 1anno di assistenza a distanza e dà diritto aricevere eventuali aggiornamenti periodicidel materiale documentale ed una serie dinote informative che aiutano a mettere inpratica il sistema BPV nella propria struttu-ra. La consulenza fornisce elementi teorici epratici per la comprensione del ManualeBPV e per apprendere le modalità di utilizzodel sistema documentale, entrambi curatidalla Commissione ANMVI per la Qualità. Ilprogramma dei lavori nella sede di PalazzoTrecchi tratta dei seguenti argomenti: orga-nizzazione generale del disciplinare BPV, a-nalisi dei requisiti del disciplinare BPV, valu-tazione della documentazione di riferimentoe audit BPV. Ai titolari partecipanti viene consegnato ilManuale ANMVI delle Buone Pratiche Vete-rinarie e una dispensa didattica. I titolari af-frontano in sede anche delle esercitazionipratiche, allo scopo di personalizzare il si-stema documentale, adattare il Manuale al-la propria struttura, impostando da subito ladocumentazione che dovrà essere utilizzatauna volta rientrati nella propria struttura. Do-cente e partecipanti sono affiancati da audi-tor BPV e da un medico veterinario titolaredi struttura.

CERTIFICARE CHI E COSALa certificazione BPV è applicabile a qua-lunque struttura rientri tra le seguenti: Studiveterinari, Studi veterinari associati, Ambu-latori veterinari, Cliniche veterinarie, Ospe-dali veterinari, Laboratorio veterinario di a-nalisi. Il campo di applicazione del certifica-to deve essere dichiarato dalla struttura ri-chiedente e riferibile alle prestazioni sanita-rie erogate nella stessa, tra le seguenti: a-rea medica, area chirurgica e anestesiologi-ca, diagnostica per immagini, laboratorio a-nalisi interno alla struttura, medicina d’ur-genza/terapia intensiva, ricovero e degen-za.

IL PROCESSO DICERTIFICAZIONE

La certificazione BPV prevede i seguenti step:1. sottoscrizione contratto quadro fra ANM-

VI e OdC2. invio richiesta di certificazione a CSQA

tramite ANMVI3. sottoscrizione accordo contrattuale tra C-

SQA e la struttura richiedente (validità 4 anni)4. verifica di certificazione5. emissione del certificato di conformità (va-

lidità 4 anni)6. verifica di sorveglianza7. rinnovo del certificato di conformità ■

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DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIAIN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DEI MED VET DI BRESCIA

IL PAZIENTE PARETICOPatologie spinali e problemi del sistema nervoso periferico a confronto

Brescia, 15 Maggio 2011

RELATORECristian Falzone

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Come localizzare e differenziare le di-

verse patologie a carico del midollospinale

10.30 Pausa 11.00 Come localizzare e differenziare le di-

verse patologie a carico del sistemanervoso periferico

12.30 Pausa pranzo14.00 Casi clinici: Il paziente spinale: impa-

riamo a riconoscerlo e trattarlo nelmodo corretto

15.00 Pausa15.30 Casi clinici: Il paziente periferico: im-

pariamo a riconoscerlo e trattarlo nelmodo corretto

16.30 Correzione del questionario e discus-sione finale

17.00 Termine della giornata

SEDECentro Mater Divinae Gratie - Via Sant’Emi-liano 30 - Brescia

PER INFORMAZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel. 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

5 CREDITI ECM

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC PUGLIAApproccio clinico diagnostico e terapeutico al prurito

del cane e del gattoBari, 8 Maggio 2011

RELATOREFederico Leone

OBIETTIVILa giornata si propone di fornire ai parteci-panti tutte le informazioni necessarie per unapproccio sistematico alle malattie prurigino-se del cane e del gatto. Durante la sessionemattutina viene affrontato l’iter diagnostico alprurito evidenziando le differenze esistenti tracane e gatto. La sessione pomeridiana è de-dicata alla discussione di casi clinici interattiviattraverso i quali sono affrontate le diverseopzioni terapeutiche disponibili per ogni sin-gola situazione.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e veri-

fica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed iniziodei lavori

9.30 Approccio clinico, diagnostico e tera-peutico al prurito del cane

11.00 Pausa11.30 Approccio clinico, diagnostico e tera-

peutico al prurito del gatto13.00 Spazio per eventuale relazione com-

merciale a cura di Hill’s13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimen-

to e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDE: Sheraton Bari Hotel - Via CardinaleAgostino Ciasca 9 - 70124 Bari

PER INFORMAZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel. 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E -mail: [email protected] www.scivac.it

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

5 CREDITI ECM

PROGRAMMA SCIENTIFICO1° giorno - 16 settembre 2011

Palazzo Trecchi (Cremona)9.00 Registrazione dei partecipanti9.25 Saluto ai partecipanti, presentazione

di relatori ed istruttori, informazionipratiche sul corso ed inizio dei lavori

9.30 Vantaggi e svantaggi dell’EmbryoTransferSandro Barbacini

10.00 Gestione riproduttiva della donatriceSandro Barbacini

10.30 Selezione e management delle rice-ventiDuccio Panzani

11.00 Pausa caffè11.30 Metodi di raccolta embrionale e fattori

influenzantiFrancesco Camillo

12.15 Identificazione, manipolazione e clas-sificazione degli embrioniDuccio Panzani

13.00 Pausa pranzo14.00 Refrigerazione e trasporto degli em-

brioniDenis Necchi

14.30 Trapianto embrionaleDenis Necchi

15.00 Fattori influenzanti le percentuali digravidanzaFrancesco Camillo

15.45 Pausa caffè16.15 Aspetti legislativi

Paola Gulden 16.45 Casi clinici e discussione

Tutti i relatori17.45 Fine dei lavori

Secondo giorno - 17 settembre 2011SBS Italia, San Daniele Po (CR)

Dimostrazione pratica da parte dei relatori suanimali vivi e preparati anatomici.Esercitazioni pratiche di flushing uterino, ri-cerca, manipolazione e classificazione degliembrioni. Esercitazione sulle tecniche di refri-gerazione e sul trapianto embrionaleOrario: dalle ore 9.00 alle ore 18.00

Direttore del corsoSandro Barbacini

Lingua: Italiano

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: Soci SIVE::€ 800,00+IVANon soci SIVE: € 900.00+IVATermine iscrizioni: 1° agosto 2011Numero massimo partecipanti: 20

PER INFORMAZIONIMonica Borghisani - Segreteria SIVE Tel. 0372/40.35.02 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] - www.sive.it

CORSO PRATICO DI EMBRYO TRANSFER Cremona, 16-17 Settembre 2011

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINISOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Richiesto accreditamento

CORSO REGIONALE DI FISIOTERAPIAPozzuoli (NA), 24-26 Giugno 2011

RELATORILudovica Dragone, Chiara Chiaffredo

PROGRAMMA SCIENTIFICOVENERDÌ 24 GIUGNO 2011

8.30 Registrazione dei partecipanti e verificapresenze

9.00 Saluto ai partecipanti del Presidente SCI-VAC Campania, presentazione dei relatoried inizio dei lavori

9.15 Fisioterapia: Cos’è, Come, QuandoLudovica Dragone

10.00 Fisioterapia: Perché - Ludovica Dragone11.00 Pausa caffè11.30 Valutazione iniziale per la fisioterapia:

girthometer, range of motion, end feelChiara Chiaffredo

12.15 Esercitazione praticaLudovica Dragone, Chiara Chiaffredo

13.00 Pausa pranzo14.00 Termoterapia - Ludovica Dragone15.00 Esercizi - Ludovica Dragone16.15 Pausa caffè16.45 Esercitazione pratica

Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo18.30 Discussione e termine della giornata

SABATO 25 GIUGNO 20119.00 Idroterapia - Ludovica Dragone

10.00 Ultrasuoni - Chiara Chiaffredo11.00 Pausa caffè11.30 Elettrostimolazione - Ludovica Dragone12.45 Pausa pranzo14.00 Esercitazione pratica

Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo

16.00 Pausa caffè16.30 Magnetoterapia - Chiara Chiaffredo17.30 Diatermia - Ludovica Dragone18,30 Discussione e termine della giornata

DOMENICA 26 GIUGNO 20119.00 Laserterapia - Chiara Chiaffredo

10.00 Esercitazione praticaLudovica Dragone, Chiara Chiaffredo

11.00 Pausa caffè11.30 Gestione del paziente neurologico e princi-

pali patologie - Ludovica Dragone13.00 Pausa pranzo14.00 Gestione del paziente ortopedico e princi-

pali patologie - Chiara Chiaffredo15.30 Pausa caffè16.00 Stesura di un protocollo riabilitativo

Ludovica Dragone16.30 Casi Clinici - Chiara Chiaffredo17.15 Casi Clinici - Ludovica Dragone18.00 Discussione finale e test di valutazione del-

l’apprendimento18.30 Consegna degli attestati di partecipazione

e termine della giornata

QUOTE DI ISCRIZIONESoci SCIVAC € 300,00 + IVA 20%NON SOCI SCIVAC € 500,00 + IVA 20%Iscrizioni entro il 26 maggio 2011

SEDEComplesso Turistico Averno - Pozzuoli (NA)

PER INFORMAZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] - www.scivac.it

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 2010 Eventi Veterinari 13

Professione Veterinaria 15-2011:ok 22-04-2011 11:35 Pagina 13

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di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

L'utilizzo di seme sessato peril miglioramento produttivoe genetico degli animalizootecnici si è dimostrato u-tile con diversi gradi di effi-cacia in numerose specie,

oltre che economicamente valido nei bovini.Nelle ultime due decadi sono state messe apunto alcune innovative tecnologie riprodut-tive applicabili ai bufali. Recentemente, a seguito della nascita deiprimi vitelli di bufalo mediante inseminazioneartificiale (AI) con seme sessato, è cresciutol'interesse commerciale per lo sfruttamentodel sessaggio del seme in questa specie.Al fine di verificare l'efficacia dell’adozione di que-sta tecnologia nel bufalo, uno studio ha confron-tato l’AI con seme sessato e l’AI tradizionale conseme non sessato in questa specie.Si effettuava la sincronizzazione dell'ovulazio-ne utilizzando il protocollo Presynch in 379bufale del sud Italia. Al momento della AI gli

animali venivano suddivisi a caso in tre grup-pi sperimentali: (1) 102 bufale sottoposte adAI nel corpo dell'utero con seme sessato (SScorpo); (2) 104 bufale sottoposte ad AI nelcorno uterino con seme sessato (SS corno)e (3) 106 bufale sottoposte ad AI nel corpodell'utero con seme convenzionale non ses-sato (NSS corpo). Il tasso di gravidanza veni-va valutato inizialmente il giorno 28 dopo l’AIe rivalutato il giorno 45 per via ecografica. Il tasso di gravidanza non era significativa-mente differente tra gli animali inseminati conseme sessato e non sessato, essendo ri-spettivamente pari a 80/206 (38,8%) e40/106 (37,7%).Tuttavia, la sede di inseminazione con il se-me sessato influenzava il tasso di gravidanzain maniera significativa, dato che era maggio-re quando il seme veniva depositato nel cor-po dell'utero, anziché nel corno: rispettiva-mente 46/101 (45,5%) e 34/105 (32,3%).L'utilizzo di seme sessato nella bufala, conclu-dono gli autori, otteneva tassi di gravidanzasoddisfacenti ma assimilabili a quelli ottenuticon il seme convenzionale non sessato. Tut-tavia, il tasso di gravidanza aumentava signifi-cativamente con la deposizione del seme ses-sato nel corpo anziché nel corno uterino.“Pregnancy rates following AI with sexed se-men in mediterranean Italian buffalo heifers(Bubalus bubalis)” Campanile G, GasparriniB, Vecchio D, Neglia G, Senatore EM, BellaA, Presicce GA, Zicarelli L. Theriogenology.2011 Apr 14. [Epub ahead of print] ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 201114 Vet Journal Attualità scientifica o

Inseminazioneartificiale con semesessato nelle bufaleitalianeTassi di gravidanza simili alla AI convenzionale.Ruolo della sede di inseminazione

Itumori mammari della donna e dellacagna condividono un recettore co-mune. Lo indica uno studio delle Fa-

coltà di Medicina Veterinaria e di Medici-na dell'Università di Vienna pubblicato suPLoS Currents. Il risultato potrebbe apri-re nuove strade per il trattamento dellaneoplasia umana e canina. Lo studio si è concentrato sul marker tu-morale CEA (antigene carcinoembriona-rio) e ha permesso di rivelare che il recet-tore CEAR di tale antigene è sostanzial-mente identico nelle due specie e po-trebbe costituire un comune target tera-peutico. (M.G.M.)"Phylogenetic discordance of human andcanine carcinoembryonic antigen (CEA,CEACAM) families, but striking identity of

UN RECETTORE COMUNE NEI TUMORI MAMMARI UMANI E CANINI

the CEA receptors will impact compara-tive oncology studies" WeichselbaumerM, Willmann M, Reifinger M, Singer J,Bajna E, Sobanov Y, Mechtcherikova D,Selzer E, Thalhammer JG, Kammerer R,Jensen-Jarolim E. PLoS Curr. 2011 Mar16;3: RRN1223

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pub-blico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio.Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondodelle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzowww.vetjournal.it/

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Mycobacterium capraepuò infettare sia l’uo-mo sia gli animali.Per meglio compren-dere l’epidemiologiadi M. caprae, uno

studio spagnolo ha effettuato la spoligotipiz-zazione di 791 isolati animali. I risultati sug-geriscono che l’infezione è diffusa in Spagnae interessa 6 specie domestiche e selvati-che. L’epidemiologia è guidata dall’infezionenei caprini ma l’organismo è emerso anche

nei bovini. Mycobacterium caprae è un cluster del com-plesso M. tuberculosis. È stato riconosciutoin Europa centrale, dove è stato occasional-mente isolato da lesioni tubercolari di bovini,suini, cervi e cinghiali. È descritto anche l’i-

solamento nell’uomo, spesso con probabilevia di trasmissione il contatto con il bestiame.Il patogeno non sembra essere mai stato i-solato al di fuori dell’Europa continentale(tranne in un uomo in Australia e un bovino inAlgeria). L’identificazione degli isolati nell’uomo hamostrato che M. caprae è un patogeno uma-no. In spagna causa lo 0,3% dei casi di tu-bercolosi umana. Il ruolo del patogeno comerischio per la sanità pubblica è dovuto allapossibile presenza delle lesioni anche nellemammelle delle capre infette, con possibileinfezione derivata dal consumo di latticini nonpastorizzati. M. caprae rappresenta quindi un serio ri-schio, concludono gli autori, per la salute del-le capre ma anche di altri animali domestici eselvatici e per l’uomo. Considerato il ruolo delpatogeno nella tubercolosi animale, la legi-slazione dovrebbe considerare l’infezione daM. caprae come è stato fatto con M. bovis.(M.G.M.)“Mycobacterium caprae infection in livestockand wildlife, Spain” Rodríguez S, Bezos J,Romero B, de Juan L, Álvarez J, CastellanosE, et al. Emerg Infect Dis [serial on the Inter-net]. 2011 Mar. ■

Ruolo di Mycobacterium capraenella tubercolosi animale Il patogeno è un potenziale rischio per la salute animale e pubblica, secondouno studio effettuato in Spagna

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 201116 Vet Journal www.vetjournal.it o

In 10 piccoli ruminanti giovani maschiinteri (7 capretti e 3 agnelli) affetti daurolitiasi ostruttiva, visitati con un'a-

namnesi di tre giorni di blocco urinariocompleto e prima della rottura della ve-scica e dell'uretra, si effettuava una ci-stotomia con catetere mininvasiva attra-verso la fossa paralombare sinistra. Il catetere veniva posizionato nel lumedella vescica attraverso una cannula me-tallica e fissato alla cute con una sutura.L'intervento veniva effettuato con l'ani-male in stazione (6 casi) o in decubito la-terale destro (4 casi) il giorno stesso del-la presentazione. Tutti gli animali veniva-no dimessi il giorno stesso.Otto soggetti urinavano normalmenteentro un tempo medio di 7 giorni (inter-vallo, 4-10 giorni). In un soggetto si veri-ficava un blocco del flusso urinario a se-guito della flessione del catetere il terzogiorno dopo l'intervento e in un altrosoggetto il catetere collassava il quartogiorno. Questi due casi venivano trattatimediante una seconda cistotomia concatetere chirurgica convenzionale. In unperiodo di follow-up di 6 mesi non si no-tavano recidive della condizione in nes-sun soggetto. (M.G.M.)"Minimally invasive surgical tube cysto-tomy for treating obstructive urolithiasisin small ruminants with an intact urinarybladder" Fazili MR, Malik HU, Bhatta-charyya HK, Buchoo BA, Moulvi BA,Makhdoomi DM. Vet Rec. 2010 Apr24;166(17):528-31

CISTOSTOMIA CONCATETERE MININVASIVANEI PICCOLI RUMINANTI

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La situazione è drammatica esi aggrava ogni giorno di più.Manca qualsiasi prospettivae il ministero fa come lostruzzo e mette la testa sot-to la sabbia. Mi auguro che il

nuovo ministro delle Politiche agricole vogliaaffrontare il problema. Al momento le unicheistituzioni che si sono mosse sono state le re-gioni, a partire dall'Emilia-Romagna". È quan-to ha affermato l'assessore regionale all'Agri-coltura Tiberio Rabboni sul mancato finanzia-mento da parte del governo delle attività dimiglioramento genetico gestite dalle Apa, leassociazioni provinciali degli allevatori. "Abbia-mo promosso numerosi e infruttuosi incontripresso il ministero - ricorda Rabboni - arrivan-do a impegnare in prima persona lo stessopresidente della conferenza delle regioni Va-sco Errani in un'iniziativa che ha visto la par-tecipazione dei presidenti delle associazioni a-gricole, dei sindacati, dell'associazione nazio-nale allevatori e di quelle regionali. In questoincontro Errani ha chiarito che non c'è nessunrimpallo tra il ministero e le regioni perché ilgoverno ha vistosamente tagliato i trasferi-menti statali comprendendo in questo taglioanche le risorse destinate alle Apa: dai 5,2 mi-

liardi di euro del 2010 si è passati ai 0,9 miliar-di del 2011". "Sono numeri scritti nel bilanciodello Stato e delle regioni e chiunque può ve-rificarli. Proprio in quella occasione - spiegaancora Rabboni - il presidente Errani ha pro-posto di convocare una riunione congiuntacon i ministri delle Finanze, dell'Agricoltura edei rapporti con le regioni sia per definire la si-tuazione dei trasferimenti sia per mettere apunto un piano di emergenza in grado da ga-rantire l'operatività delle Apa nel 2011 e neglianni successivi, chiedendo al governo unostanziamento adeguato e assicurando la di-sponibilità delle regioni a eventuali integrazio-ni. Tuttavia - sottolinea Rabboni - sono tra-scorse diverse settimane e non c'è stato an-cora modo di avere l'incontro, annunciato dalministro fitto e poi sconvocato. È bene dun-

que che la pressione delle associazioni alleva-tori oltre che alle regioni si indirizzi anche al mi-nistero perché faccia seguito ai suoi impegni".La Regione Lombardia conferma invece il suopieno impegno per il reperimento a livello cen-trale dei fondi necessari al sostegno del siste-ma allevatori lombardo". A darne notizia è l'A-ral, Associazione regionale allevatori Lombar-dia, nel riferire l'esito di un'audizione dellacommissione Agricoltura regionale, presiedu-ta da Carlo Saffioti (Pdl), cui hanno partecipa-to il presidente e il direttore dell'Aral GermanoPè e Massimo Battaglia. "A conclusione dellaseduta - comunica l'Aral - l'assessore all'Agri-coltura Giulio De Capitani è stato categorico,affermando che la regione proseguirà con for-za l'azione fin qui intrapresa in tutte le sedi mi-nisteriali competenti per ribadire l'assoluta ne-cessità di coprire con risorse nazionali i costiper le attività di miglioramento genetico delsettore agricolo". Al centro della questione ifinanziamenti per l'attività di selezione geneti-ca che rappresenta ormai da 60 anni la mis-sione del sistema allevatoriale nazionale: ingioco ci sono 60 milioni di euro, di cui 15,5destinati alla Lombardia, stanziati nel decretoMilleproroghe dal Consiglio dei ministri masulla cui effettiva copertura finanziaria non vi

sono ancora certezze. "La decisione di regio-ne Lombardia di sostenere con grande fer-mezza la nostra posizione - ha detto Germa-no Pè - è per noi motivo di speranza e soddi-sfazione. L'impegno di tutti è che finalmente,dopo tanti mesi - auspica Pè - si possa trova-re una via d'uscita positiva da una situazionedrammatica di stallo che sta già mettendo se-riamente a rischio non solo l'attività di molteassociazioni di allevatori, ma anche 400 postidi lavoro a livello regionale cui si aggiungonoalmeno una cinquantina di collaboratori ester-ni". Nel corso dell'audizione, Pè e battagliahanno ricordato l'importanza delle attività diselezione genetica svolte dalle Apa (le Asso-ciazioni provinciali allevatori), che solo in Lom-bardia interessano circa 4.500 allevamenti e540 mila capi, per un totale di oltre 4 milioni dicampioni di latte analizzati ogni anno nel labo-ratorio Aral, il più importante d'Italia. "Un'atti-vità fondamentale - ha precisato il presidentedell'Aral - anche per le garanzie di sicurezzaalimentare e di qualità dei prodotti zootecnicimade in Italy, che in oltre 60 anni di storia hasaputo portare il latte lombardo a vertici im-battuti in termini di qualità e garanzie igienico-sanitarie. Un patrimonio troppo importanteperché possa essere disperso nel nulla". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 201118 Info Regioni Zootecnia

Apa: “Troveremo i finanziamenti per la selezione genetica”La Lombardia conferma il suo impegno nei confronti degli allevatori lombardi

Il Decreto 1 aprile 1997 fissa tra il 60° eil 90° giorno di vita l'intervallo di tempoentro il quale effettuare la prima vacci-

nazione, in considerazione del declino de-gli anticorpi materni. "Tale indicazionenon implica necessariamente che si deb-ba attendere il termine massimo per effet-tuare la profilassi immunizzante e, quindi,movimentare i suini fino a 90 giorni senzaalcuna vaccinazione".Il chiarimento è della Direzione Generaledella Sanità Animale e del Farmaco Vete-rinario in una nota diffusa lo scorso 20 a-prile, che risponde alla Regione Umbria.La Regione chiedeva delucidazioni sullemodalità di vaccinazione dei suini desti-nati allo svezzamento/magronaggio.La valutazione del rischio, effettuata dalCentro di Referenza Nazionale per la Ma-lattia di Aujeszky, che ha tenuto conto an-che dell' attuale situazione epidemiologi-ca, " fa ritenere inadeguata la movimenta-zione di animali con la sola residua immu-nizzazione passiva (materna) verso un al-tro sito". Tenuto conto che l'aspetto com-merciale non è rilevante e che nel cosid-detto "sito 2" i suinetti rimangono circadai 20/30 agli 80/90 giorni di vita, la Dire-zione ministeriale raccomanda di "effet-tuare la prima vaccinazione alcuni giorniprima (7-14) dello spostamento degli ani-mali verso il cosiddetto "sito 3", nel quale,successivamente, dovrà essere effettuatoil richiamo".

AUJESZKY: PROFILASSIE MOVIMENTAZIONE

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Modelli di prontosoccorso

Ricevo con regolare ritardo “Profes-sione Veterinaria” e, quando i pri-mi giorni di gennaio, nel numero

40/2010, vedo l'articolo “Pronto Soccorso, inLiguria un progetto pilota”, rimango …. stupi-to.Provo a sintetizzare: • l'ambulanza che giganteggia sotto il titolo(e sottotitolo) è la nostra; niente a che vederecon quanto scritto nell'articolo. Ora, a parte ilfatto che nessuno ha chiesto l'autorizzazioneall'utilizzo dal sito, nessun problema di dispo-nibilità, ma le motivazioni avrebbero indotto u-na discussione ed evitato quella che, secon-

do me, è una bufala; in ogni caso la foto, noninerente, è fuorviante per chi si appresta a leg-gere.• Quanto di seguito descritto non è un model-lo di pronto soccorso e, pertanto, non è unmodello da seguire.1) Argomento ambulanza: invio le foto dellenostre due ambulanze, quella vecchia e quellanuova con le modifiche dettate da sette annidi attività, da circa 3000 recuperi e dal nuovoCodice della strada.L'argomento ambulanza; dato il nuovo Codi-ce della strada, dovrebbe essere motivo di di-scussione tra medici veterinari o, almeno, traquelli che si occupano, è utile ricordarlo, 24 H/ 24 H di Pronto Soccorso. Questo servirebbead evitare che “coloro che non se ne occupa-no ma pontificano e, soprattutto, decidono o

fanno decidere”, facciano piovere sulle nostreteste decisioni tecnicamente, legalmente, fi-scalmente e, soprattutto, professionalmente i-nadeguate.Già si legge su Internet di proposte non con-divisibili così come si vedono circolare iniziati-ve che danno più un'impressione folkloristica,una sorta di scimmiottatura della situazione u-mana che non una espressione di professio-nalità veterinaria.La nostra ambulanza viaggia sempre con ilmedico veterinario a bordo: da solo, col per-sonale tecnico professionalmente abilitato o,se serve, con due medici veterinari. Sicura-mente non è tutto il meglio che si può fare,però ritengo sia una buona base che noi met-tiamo alla prova quotidianamente, notte e gior-no, senza esclusione di festività dal 2003.

Ritornerò sull'argomento successivamente.2) Modello di Pronto Soccorso. Bisogna inten-dersi su cosa significa pronto soccorso. Senzaper il momento prendere a prestito l'esperien-za di umana che rimane comunque importan-te, è essenziale distinguere il soccorso pronto(o pronto soccorso) dal soccorso differito intermini di tempo e di luogo. Il soccorso differitoè quello che prestano la maggior parte dellestrutture veterinarie che intervengono subito seè presente qualcuno al momento dell'urgenza;diversamente rispondono, salvo segreterie, altelefono: A) andranno in ambulatorio (tempo diattesa) - B) danno qualche consiglio pur senzaavere la possibilità di visitare il paziente (tempoimprevedibile tra il contatto e la visita, che puòessere non urgente ma anche tardiva) - C) invi-tano il proprietario a contattare un altro Colle-ga o a rivolgersi alla più vicina struttura di pron-to soccorso (in questo caso sono differiti il tem-po o il luogo se non entrambi). Qui è utile ri-prendere l'esperienza di umana: quando unapersona ritiene di avere un grave problema disalute, va direttamente in quel luogo che vienechiamato “pronto soccorso”, dove si effettuala visita urgente H 24.L'articolo si riferisce ad una iniziativa di con-venzione di otto ambulatori, poi diventati quat-tro (questo significa che il 50% dei professio-nisti che ha partecipato all'iniziativa ha dato ungiudizio negativo!) che vede un'interlocuzionetelefonica con 118 / ASL N. 0185 329082 dacui l'autorizzazione ai volontari della “CroceBianca di Rapallo” di intervenire con persona-le non veterinario né abilitato professionalmen-te (con un mezzo che.....non è quello in foto)a valutare se la situazione ha connotati di tran-quillità o se sussiste un rischio di approccioper il paziente o per il personale, oppure se lasituazione sia critica per lo stato di salute delpaziente e richieda competenza veterinaria edesperienza di approccio al paziente critico.Pensandola diversamente: ….si carica il pa-ziente in qualche modo ed in qualche modo losi fa arrivare all'ambulatorio che non è unpronto soccorso con tutto quello che ne con-segue, prima di tutto l'osservazione sanitariasuccessiva. Come è evidente, non c'è ironianella mia descrizione, perché io penso chenessuno faccia mai abbastanza né tutto be-ne, ma anche che si debba cercare l'approc-cio quanto più professionale possibile. I corsiScivac di pronto soccorso e di terapia com-portamentale non sono fatti per semplice pas-satempo. Altro argomento; credo che sia doveroso farpresente che convenzioni tra liberi professio-nisti per dare “reperibilità” (che è diverso dapronto soccorso) ce ne siano e ce ne sianostate ovunque, anche qui da noi, più di 15 an-ni fa. Questo però non è pronto soccorso maun'assistenza veterinaria differita. Voglio, per concludere, riportare la nostra e-sperienza. Qui all'ASL 7 in provincia di Trevi-so, nella primavera 2005 è stata indetta unagara di appalto per avviare (1 giugno 2005) un

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“Le dichiarazioni dei politici sullasperimentazione effettuata sugli animalirischiano di distruggere il nostro lavoro”.

Cesare Galli

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servizio di recupero cani vaganti e / o perico-losi nei 28 comuni dell'Unità Sanitaria. La garad'appalto, tutt'altro che frequentata, e da noivinta, a parte l'ovvia e continua disponibilitàdal punto di vista sanitario, non poneva e nonpone (quella più recente è del giugno 2010)obblighi particolari se non “la medicazioned'urgenza, vaccinazioni e trattamenti antipa-rassitari e microchippatura”. Ciò nonostante,è stata da noi interpretata come un serviziosovrapponibile a quanto succede in umana:chiamata all'Ospedale, invio dell'ambulanza,stabilizzazione del paziente, se necessario,trasporto al nosocomio, Nello specifico, inquesta ASL, l'utente segnala alle forze pubbli-che, al 118, al numero di reperibilità dell'ASL,il caso. Questi attori autorizzano l'interventodell'ambulanza / ospedale veterinario ed il re-cupero del/dei pazienti di specie canina, aprescindere dalla situazione (critica o menoche sia), anche nel caso di utilizzo della telea-nestesia (per la quale è necessario, oltre che ilfucile per sparare i dardi anestetizzanti, anchel'apposita “autorizzazione all'uso di munizio-namento speciale”). Il cane, se non di pro-prietà, viene tenuto, per l'osservazione sanita-ria, dieci giorni nel caso di animale adulto e 20giorni se si tratta di cuccioli, salvo patologie.Questo incarico è stato da noi interpretato inmaniera estensiva, fornendo ai cani, se in sta-to patologico, un'assistenza clinica, strumen-tale, laboratoristica e chirurgica, nei limiti chenoi ci siamo autoimposti e senza l'aiuto eco-nomico o logistico, né del'ASL né di alcuna as-sociazione animalista a cui nulla, per la verità,è stato richiesto e di cui sono a conoscenza.Posto che prima del nostro intervento gli attorierano gli stessi: ASL, ENPA / altre associazionianimaliste, Amministrazioni Comunali ed il tas-so di conversione (animali arrivati al canile pro-vinciale dall'ASL 7 / animali usciti) era intornoal 20%, già in pochi mesi dall'inizio della nostraattività lo stesso tasso è arrivato al 67% ed og-gi è invertito rispetto a prima di giugno 2005. Èoggettivo constatare come questo approcciosia …...produttivo. Ed è normale che la pre-senza di personale H 24 rispetto ad un canile,favorisca il numero e la qualità dei contatti coni potenziali adottanti; che l'interazione con per-sonale tecnico ed in un ambito logisticamentediverso quale è quello di una struttura privatache non può prescindere dall'immagine, rap-presenta un insieme di fattori favorevoli. Tutta-via, pur con le difficoltà importanti che ci sono,a partire da quelle economiche, credo chequesto sia l'unico esempio, per quanto di miaconoscenza, di pronto soccorso propriamentedetto: struttura operativa H 24 con locale de-dicato, come da normativa, personale abilitatosia in sede che nel recupero / stabilizzazione /trasporto in ospedale, per emergenze sia pub-bliche che private (e, perciò, di ottemperare aquanto previsto dalle modifiche del Codice del-la strada).L'unico punto dell'articolo sul quale concordo(non da oggi ma da ben prima dell'inizio dellanostra esperienza) è il seguente: solo la com-partecipazione tra pubblico e privato può eli-

citare contemporaneamente esigenze econo-miche, logistiche e professionali con minoresforzo da parte di tutti. Questo è quanto la no-stra modesta e migliorabile esperienza ci hainsegnato.

Dott. Ernesto SchieveninDirettore Sanitario - Ospedale Veterinario

Città di Conegliano

Sul ritardo siamo spiacenti, porteremo la Tualamentela alle poste alla prossima consegna.Brevemente sulla foto e poi nel merito. L’as-senza di didascalia nell’articolo di cui si parla,voleva intenzionalmente rendere la foto generi-camente illustrativa e disgiunta dal progettodescritto. Ringraziamo senz’altro delle illustra-zioni che ci vengono inviate per questa occa-sione di confronto. E appunto di confronto sideve trattare, perché l’argomento è dei più at-tuali. Crediamo di interpretare correttamentele dichiarazioni del nostro amico e referente diANMVI Liguria, Gualtiero Tanturli, nel precisa-re che quando parla di “modello da esporta-re” intende riferirsi ad una situazione di coin-volgimento delle strutture veterinarie private incollaborazione con la ASL. Questo è il model-lo che ci piace e che sarà vincente per orga-nizzare un vero sistema di soccorso comevuole il nuovo Codice della Strada. Esulandodal caso di Chiavari, testimoniato da Profes-sione Veterinaria per questa valenza sinergicaPubblico-Privato, nell’articolo si spiegava an-che che l’attuazione del Codice della Stradadovrà far leva sulla presenza di strutture vete-rinarie private che sono già attrezzate e pron-te. Come giustamente scrivi, i corsi Scivac dipronto soccorso non sono fatti per semplicepassatempo. Non sembra un dato acquisitoda parte di una certa veterinaria pubblica e daun certo animalismo, entrambi tentati dall’ideadi fare a meno dei liberi professionisti. Pensosi possa essere d’accordo, anche alla lucedella vostra esperienza. Siamo d’accordo an-che sulla necessità assoluta di fare chiarezzasu primo e pronto soccorso, su assistenzastradale e intervento veterinario, sui mezzi disoccorso/trasporto, sulla cooperazione fra o-peratori con competenze diverse e su comedebba essere attuato il nuovo Codice dellaStrada che come tutti sanno attende un de-creto attuativo per essere efficacemente ap-plicato. Più complesso entrare nelle dinami-che degli appalti, delle convenzione e in gene-rale dei meccanismi di arruolamento del Pri-vato nel Pubblico. Le esperienze di Chiavari equella di Treviso si sommano a miriadi di solu-zioni, felici o infelici, che richiedono una armo-nizzazione delle regole e delle procedure. Parecomunque, mentre scriviamo, che il Ministerodei Trasporti stia per varare il famoso decretosullo “stato di necessità” e attendiamo con an-sia di vedere quanto corrisponderà ai suggeri-menti che l’ANMVI ha dato al Ministero dellaSalute, a suo tempo interpellata in proposito.Se il quadro si farà più chiaro o più confuso lovedremo insieme e sarà interessante ripren-dere il discorso. Auguri per la Tua attività.

Carlo Scotti

laPROFESSIONE VETERINARIA 15| 2011 Lettere al Direttore 21

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Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regio-nali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

8 MAGINCONTRO ANMVI / SIMV GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE. LA CENTRALITÀ DELLA RISORSA UMANA NELL’ORGANIZZAZIONE. “MANAGER, LEADER E

CAPO COACH : LA DIMENSIONE INDIVIDUALE E LA DIMENSIONE DI TEAM” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richie-sto Accreditamento per 6 Crediti - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segr. Practice Management - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: [email protected]

8 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE SI FA PRESTO A DIRE PANCIA: PROBLEMI DI GASTROENTEROLOGIA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA COM-IN COLLABORAZIONE CON SOVEP PAGNIA - Hotel Campanile -Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Monica Borghisani -

Segr. Delegazioni Reg. SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

9 - 12 MAGCORSO SCIVAC INTERNATIONAL COURSE - AO MASTERCLASS COURSE ON DISTAL EXTREMITIES SURGERY ANDAttenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. TRAUMATOLOGY - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 31 Crediti - Per informazioni: Paola

Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

11 - 14 MAGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 1° IT. MEDICINA INTERNA: II PARTE - EMATOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Richiesto accreditamento per 50 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Con-

gressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

12 - 13 MAGCORSO SIVAL ANIMAL BIOSAFETY E CONTROLLO DEL BIORISCHIO LEGATI NELL’IMPIEGO DI VETTORI VIRALI - Attenzione: Evento annullato. Auditorium, medicines Research Centre - Siena Biotech - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni:

Lara Zava - Segreteria SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

13 - 14 MAGCORSO SIVE IN COLLABORAZIONE CON BLACKSMITH CORSO SIPE TEORICO PRATICO DI PODOLOGIA EQUINA - Parma - Facoltà di Medicina veterinaria - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

14 - 15 MAGSEMINARIO SCIVAC IN COLLAB. CON ZOOMARK COSA C’È DI NUOVO IN MEDICINA FELINA NEL 2011? - BolognaFiere, Bologna - Piazza della Costituzione -

ECM: Richiesto accreditamento per 3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi,Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

15 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA IL PAZIENTE PARETICO - Brescia - Centro Mater Divinae Gratie - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informa-

zioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

18 MAGCORSO ANMVI GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona -

Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - SegreteriaANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

19 - 20 MAGCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON AICQ CORSO PER VALUTATORE INTERNO DEI SISTEMI DI GESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE IMPRESE AGROALIMENTARI UNI EN

ISO 19011/2003, REG. CEN. 852-853/2004, UNI EN ISO 9001/2008 - PRIMA PARTE - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

23 - 25 MAGCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON AICQ CORSO PER VALUTATORE DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITÀ DELL’AUTORITÀ COMPETENTE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE

(ASL, REGIONI) UNI EN ISO 19011/2003, REG. CE N.882/2004, UNI EN ISO 9001/2008 - SECONDA PARTE - Palazzo Trecchi - Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Accr. non richiesto - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

27 - 29 MAGCONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC 69° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini - Via

della Fiera, 52 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-VAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

29 MAGGIORNATA DI APPROFONDIMENTO ATAV IL TECNICO TRA SALA OPERATORIA E GESTIONE DELLE DIETE - Palacongressi della Riviera di Rimini, IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC Rimini - Via della Fiera, 52 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Lara Zava - - Tel. 0372 403541

- E-mail: [email protected]

6 - 7 GIUCORSO SCIVAC APPROCCIO DIAGNOSTICO DI BASE ED AVANZATO DELLE NEOPLASIE EMATOPOIETICHE DEL CANE E

DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. per 16 Crediti - Per info: PaolaGambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

9 - 10 GIUITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. OFTALMOLOGIA: IV PARTE - RAGIONAMENTO CLINICO ORIENTATO AL PROBLEMA IN OFTALMO-

LOGIA: ADESSO FACCIAMO DIAGNOSI! - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr.per 33 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

10 GIUCORSO SCIVAC ENDOSCOPIA DELL’URINARIO INFERIORE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richie-

sto accreditamento per 9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi eSeminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

10 GIUSEMINARIO NAZIONALE SIVE IN COLLABORAZIONE PATOLOGIE DELL’OSSO SUBCONDRALE E FRATTURE DA STRESS NEL CAVALLO SPORTIVO - Park Hotel CON GARDA ENDURANCE LIFESTYLE Golf Resort Peschiera del Garda (VR) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -

Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

16 - 18 GIUCORSO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accre-

ditamento per 27 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

19 GIUINCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghi-

sani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

19 GIUINCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA ASVAC - DALLA VISITA ORTOPEDICA ALLA DIAGNOSI DI ZOPPIA - Cagliari - Ordine dei Medici Veterinari -IN COLLABORAZIONE CON ASVAC Via Carroz,14 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni

Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

22 - 24 GIUITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 33 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-VAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

24 - 26 GIUCORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI FISIOTERAPIA CAMPANIA - Complesso Turistico Averno -Pozzuoli (NA) - Via Monte

Nuovo Licola Patria, 85 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Dele-gazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

29 GIU - 2 LUGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 4° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: II PARTE - DIAGNOSI DIFFERENZIALI, ESAMI DIAGNOSTICI E LE

GRANDI SINDROMI IN NEUROLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. per47 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

1 - 3 LUGCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON FSA CORSO FSA- SICILIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -

Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

5 - 9 LUGCORSO SCIVAC CITOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 47 Crediti -

Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 -E-mail: [email protected]

2) Qual è il numero minimo di visite in allevamento(suino) che un veterinario deve effettuare per averela possibilità di vendere un prodotto farmaceuticosenza vedere gli animali?

a Non è possible vendere medicinalisenza vedere gli animali

b Una volta al mese

c Ogni quattro mesi

d Due volte all’anno

1) Come varia l’ingestione di sostanza sec-ca di una bovina da latte ad alta produzio-ne (BLAP) nel giorno precedente e succes-sivo al parto rispetto alla ingestione dei pe-riodo di asciutta?

a Aumenta del 20/30%

b Rimane invariata

c Diminuisce del 20/30%

QUIZ 1Risposta corretta: c)

Congresso Multisala SIVAR“Benessere animale” -

Cremona, maggio 2009

QUIZ 2Risposta corretta: d)

Seminario SIVAR: “Esperienzedi management

dell’allevamento suino” -Parma, Gennaio 2008

SOLUZIONI

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