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2° Convegno
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ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLI ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA UNIVERSITÀ DI BOLOGNA DIRETTORE: PROF. SANDRO GIANNINIDIRETTORE: PROF. SANDRO GIANNINI
PROTESI DI GINOCCHIO:PROTESI DI GINOCCHIO:NUOVE PROSPETTIVENUOVE PROSPETTIVE
INTRA E POSTOPERATORIEINTRA E POSTOPERATORIE
ANDREA ENSINI – ROSSANA GENCOANDREA ENSINI – ROSSANA GENCO
2° Congresso per Infermieri di Camera OperatoriaSan Marino, 28-29 Settembre 2012
PAZIENTE ANZIANO
PAZIENTE GIOVANE ED
ATTIVO
ARTROSI DI GINOCCHIO
75%Femmine
20% - 40%Associate patologie vascolari
venose periferiche
40% - 60%Associata obesità
Popolazione > 60 anni
27,5%Artrosi del ginocchio
60%Artrosi Poliarticolare
EPIDEMIOLOGIA DELL’ARTROSI
1. IDIOPATICA
2. GENETICADisplasie epifisarie, Condrodistrofie, Condromalacia
3. DA OVER USEAttività sportiva
Attività lavorativa
4. AUTOIMMUNE - METABOLICAEmofilia, Artrite reumatoide, Artriti giovanili autoimmuni, Gotta,
Condrocalciosi, Diabete
5. IATROGENAOsteosintesi non adeguateMeniscectomie chirurgiche
Episifiodesi iper o ipocorrettive
EZIOLOGIA
primitiva
6. TRAUMATICAFratture articolari ed extra-articolari di femore, rotula e tibia
Lesioni legamentose: LCA, LCP, LCM, LCLLesioni meniscali
Lesioni osteocondrali
EZIOLOGIA
• In Emilia Romagna
35 000 Protesi Totali
5 000 Protesi Monoc.
2 500 Revisioni
Anno 2000-09
Registro RIPO, Emilia Romagna
EPIDEMIOLOGIA
PROTESI DI GINOCCHIO
• Istituto Ortopedico Rizzoli - Bologna
4 055 Protesi Totali
605 Protesi Monoc.
592 Revisioni
Anno 2001-09
EPIDEMIOLOGIA
PROTESI DI GINOCCHIO
Protesi di ginocchio: Protesi di ginocchio: Clinica Ortopedica e traumatologica II Clinica Ortopedica e traumatologica II
(ex VI Divisione)(ex VI Divisione)
Protesi tri/bicompartimentali = 1,8:1
EPIDEMIOLOGIA
• • Artrosi monocompartimentale o osteonecrosi del condilo femorale Artrosi monocompartimentale o osteonecrosi del condilo femorale
con assente/lieve sintomatologia nel compartimento con assente/lieve sintomatologia nel compartimento
controlaterale e nella femoro-rotulea controlaterale e nella femoro-rotulea
•• Età superiore a 55-60 anni
•• Bassa richiesta funzionale
•• ROM >90°, contrattura in flessione <5°
•• Deformità assiale <10°, correggibile
• • Angolo di Cartier <5°Angolo di Cartier <5°
• • 1°-2° grado di artrosi secondo Ahlback1°-2° grado di artrosi secondo Ahlback
• • Presenza dell’LCA. Se LCA insufficiente, dare un P.S. <7°Presenza dell’LCA. Se LCA insufficiente, dare un P.S. <7°
• • Assenza di obesitàAssenza di obesità
Kozinn SC , Scott R. J Bone Joint Surg Am 1989Scott RD et al. C.O.R.R. 1991
Beard DJ, Pandit H, Gill HS, et al. J Bone Joint Surg Br 2007Borus T, Thornhill T. J Am Acad Orthop Surg. 2008
Hernigou P, Deschamps G. J Bone Joint Surg Am 2004
PROTESI MONOCOMPARTIMENTALEPROTESI MONOCOMPARTIMENTALEINDICAZIONI
Gonartrosi Gonartrosi monocompartimentalemonocompartimentale
OsteonecrosiOsteonecrosi
PROTESI MONOCOMPARTIMENTALEPROTESI MONOCOMPARTIMENTALE
PROTESI MONOCOMPARTIMENTALEPROTESI MONOCOMPARTIMENTALE
• Integrità dei tessuti molli- Buona funzionalità dei legamenti crociati (LCA&LCP)- Geometria della superficie articolare (congruenza)- Fisiologica funzionalità muscolare (funzione propriocettiva dell’LCA)
• Fissazione protesi-osso: - Cemento - Componente tibiale all-poly Vs metal-back
•Allineamento delle componenti protesiche
Successo chirurgico
Taglio tibialeLA Whiteside, J Arthroplasty, 2005
TECNICA CHIRURGICA
T, Sawatari,et al. J Orthop Res, 2005K. Iesaka, et al. J Biomech, 2002
LA Whiteside, J Arthroplasty, 2005
TAGLIO TIBIALE
Eccessiva resezione dell’osso tibiale → Frattura di tibiaResezione insufficiente o eccessivo spessore protesico → Ipercorrezione
Eccessivo varismo nel taglio tibiale → maggior sollecitazione nell’interfaccia protesi-osso
TECNICA CHIRURGICA
La probabilità di sopravvivenza dell’impianto a 10 anni per le protesi di ginocchio monocompartimentali cementate è dell’80.1% (n. 2288), mentre per le protesi tricompartimentali cementate è di 92.0% (n. 3032), con un rischio relativo di revisione di 2.0 per le mono rispetto alle totali.
Rischio relativo di revisione rispetto alle protesi totali di ginocchio
Dolore rischio relativo 11.3
Mobilizzazione asettica della componente femorale rischio relativo 4.8
Frattura periprotesica rischio relativo 3.2
Fallimento asettico della componente tibiale rischio relativo 1.9
Infezione rischio relativo 0.3
Furnes O. et al, JBJS Am 2007
COMPLICANZE
Fallimento Monocompartimentali
Marcatore protesi
Marcatore osso
Marcatore di riferimento
Studio Radio-Stereofotogrammetrico (RSA)
- Determinazione micromovimenti
- Predizione di stabilità
RSA
Studio Radio-Stereofotogrammetrico (RSA)
Follow-up
3, 6, 12, 24 mesi:
• Rotazioni
• Traslazioni
• Maximum total point motion ( MTPM)
RSA
Nelle protesi totali di ginocchio una
migrazione della componente tibiale
(MTPM) superiore a 0.2 mm tra 1 e 2 anni
indica un aumentato rischio di futuro
fallimento dell’impiato con un potere
predittivo di circa l’85%.
Ryd et al. J Bone Joint Surg BR 1995
ΔMTPM (24-12) > 0,2 mm → Instabilità
RSA
Varismo della componente tibiale > 5° → Instabilità
-5
RSA
Varismo pre-operatorio 10° --- Revisione a 5 anni con una protesi totaleper mobilizzazione asettica
RSA
SESSO ETA’ MTPM12 MTPM24 Δ MTPMVarismo
Tibiale
M 62 0,8 1,3 0,5 10°
INDICAZIONIPROTESI TOTALEPROTESI TOTALE
•• Artrosi della femoro - rotulea grave
• Artrosi femoro - tibiale di II, III, IV e V grado di Ahlback del compartimento mediale e laterale associato o meno all’artrosi della femoro rotulea
• Artrosi femoro - tibiale di I e II grado molto sintomatiche che:- hanno eseguito in precedenza artroscopia chirurgica di
meniscectomia e/o pulizia articolare- età > 60 - 65 anni- motilità < 120°- contrattura in flessione, anche lieve- lassità capsulo-legamentosa severa- attività fisica moderata
• Artrosi femoro - tibiale post - traumatica con difetti ossei focali
• Artrosi femoro - tibiale evolutiva dopo osteotomia correttiva femorale e/o tibiale
PROTESI TOTALEPROTESI TOTALE
•• CRCR
•PS
•Menisco mobile
•• CCKCCK
•Vincolata
TIPI DI PROTESI TOTALE
•CR
•PS
•Menisco mobile
•• CCKCCK
•Vincolata
TIPI DI PROTESI TOTALE
• CR
• PS
•• Menisco mobileMenisco mobile
• CCK
• Vincolata
TIPI DI PROTESI TOTALE
• CR
• PS
• Menisco mobile
•• CCKCCK
• Vincolata
TIPI DI PROTESI TOTALE
• CR
• PS
• Menisco mobile
• CCK
•• VincolataVincolata
TIPI DI PROTESI TOTALE
• Strumentario tradizionale
• Navigazione chirurgica
• Mascherine “su misura”
Tipologia di strumentario
PROTESI TOTALE
TECNICA CHIRURGICA
TECNICA CHIRURGICA
ACCURATEZZA
PERDITE EMATICHE
TEMPI CHIRURGICI
COSTI
CURVA DI APPRENDIMENTO
STRUMENTARIO TRADIZIONALE
• Guide intramidollari
• Guide extramidollari
TECNICA CHIRURGICA
NAVIGAZIONE CHIRURGICA• Computer e Trackers (localizzatori), puntatori: attivi o passivi
• Software per la navigazione
TECNICA CHIRURGICA
ACCURATEZZA
PERDITE EMATICHE
TEMPI CHIRURGICI
COSTI
CURVA DI APPRENDIMENTO
TECNICA NAVIGATA
• Strumentario dedicato
• Tecnica a mano libera
TECNICA CHIRURGICA
TECNICA NAVIGATA: ACCURATEZZA
PIANIFICAZIONE
CONTROLLO
TECNICA CHIRURGICA
TECNICA NAVIGATA: PERDITE EMATICHE
NO GUIDE INTRAM.
NO RIMOZ. MDS
TECNICA CHIRURGICA
TECNICA NAVIGATA: TEMPI CHIRURGICI
CALIBRAZIONE
TECNICA MANO LIBERA
TECNICA CHIRURGICA
TECNICA NAVIGATA: COSTI
HARDWARE
SOFTWARE
TECNICA CHIRURGICA
TECNICA NAVIGATA: CURVA DI APPRENDIMENTO
CALIBRAZIONE
SISTEMI DI RIFERIMENTO
xy
z
x
yz
GUIDA DI TAGLIO ROTULEA NAVIGATAADEGUATO POSIZIONAMENTO RISPETTO A TUTTI I PIANI PRIMA DELLA RESEZIONE OSSEA
GUIDA NAVIGATA DI VERIFICAUSATA DOPO IL TAGLIO PER:- VERIFICARE ORIENTAMENTO DELLA RESEZIONE ROTULEA- POSIZIONARE MEGLIO LA GUIDA PER ESEGUIRE I FORI
TRACKER ROTULEODIGITALIZZAZIONE LANDMARK ANATOMICI E CINEMATICA ROTULEA
TRACKER ROTULEODIGITALIZZAZIONE LANDMARK ANATOMICI E CINEMATICA ROTULEA
TECNICA CHIRURGICA
TECNICA NAVIGATA: LA NAVIGAZIONE DI ROTULA
Localizzazione della componente rotulea(rispetto al sistema di riferimento rotuleo
e alla cresta tibiale)
MED
LAT
SUP
INF
XPYP
ZP
Op
Intact patella
L
Resurfaced patella
L±Δ
Orientamento resezione rotula
(rispetto al sistema di riferimento rotuleo)α
SAGITTAL VIEW
Pat
ella
r cu
t ax
is
Pat
ella
r pr
oxim
o-di
stal
axi
s
TRANSVERSE VIEW
Patellar medio-lateral axis
Patellar cut axis
β
TECNICA CHIRURGICA
TECNICA NAVIGATA: LA NAVIGAZIONE DI ROTULA
RMN o TC pre-op. e produzione delle
mascherine di taglio “su misura” con
incastro sugli osteofiti.
Produzione dei modelli osso-mascherina.
Planning pre-operatorio delle osteotomie.
TECNICA CHIRURGICA
MASCHERINE “SU MISURA”
TECNICA CHIRURGICA
ACCURATEZZA
PERDITE EMATICHE
TEMPI CHIRURGICI
COSTI
CURVA DI APPRENDIMENTO
TECNICA CON MASCHERINE “SU MISURA”
TECNICA CHIRURGICA
MASCHERINE “SU MISURA”: ACCURATEZZA
PIANIFICAZIONE
CONTROLLO
TECNICA CHIRURGICA
MASCHERINE “SU MISURA”: PERDITE EMATICHE
NO GUIDE INTRAM.
TEMPI PIU’ VELOCI
TECNICA CHIRURGICA
MASCHERINE “SU MISURA”: TEMPI CHIRURGICI
CALIBRAZIONE
TECNICA MANO LIBERA
TECNICA CHIRURGICA
MASCHERINE “SU MISURA”: COSTI
MASCHERINE TC O RMN
SALA OPERATORIA
Tempi chirurgici
Sterilizzazione
Ingombro strumentari
TECNICA CHIRURGICA
MASCHERINE “SU MISURA”: CURVA DI APPRENDIMENTOPOSIZIONAMENTO MASCHERINE
Accurata pulizia dei tessuti molli e
posizionamento delle mascherine di taglio
a incastro, con tecnica a mano libera.
Verifica del corretto posizionamento
rispetto al planning
pre-operatorio.
BLOODLESS SURGERY
RIDUZIONE DELLE PERDITE EMATICHE:SIA CON LA TECNICA NAVIGATA
CHE CON LE MASCHERINE “SU MISURA”
Per perdita ematica prevista in un intervento chirurgico si intende la perdita complessiva:
- INTRA OPERATORIA- PERIOPERATORIA (fino al 3° giorno post-operatorio)
BLOODLESS SURGERY
Il controllo della perdita ematica e la sua gestione è di grande importanza per il successo dell’intervento chirurgico potendo influire sull’incidenza di:
– COMPLICANZE GENERALI
– COMPLICANZE LOCALI
– RIABILITAZIONE
BLOODLESS SURGERY
– COMPLICANZE GENERALI
• PER IL PAZIENTE- Eventi cardiovascolari avversi (infarto, ictus, TIA)- Ipossia (danni neurologici centrali e periferici)- Coagulopatie- Rischio biologico (da trasfusione omologa)- Maggior allettamento con aumento del rischio di
complicanze respiratorie e urinarie
• PER IL CHIRURGO
- Peggior visualizzazione delle procedure chirurgiche
- Rischio biologico
BLOODLESS SURGERY
– COMPLICANZE LOCALI
- Ematomi
- Tumefazione
- Deiscenza della ferita
- Aumento del rischio di infezione
- Prolungamento dell’ospedalizzazione
- Ritardo nel recupero funzionale
BLOODLESS SURGERY
• Meccanica
• Termica
• Chimica
EMOSTASI:
BLOODLESS SURGERY
EsternaTourniquet, lacci emostatici, medicazioni compressive, compressione manuale o digitale
InternaCompressione manuale o digitale diretta, legature, suture
– EMOSTASI MECCANICA
BLOODLESS SURGERY
• Elettrocauterio
• Bisturi ad Ultrasuoni
• Bisturi ad Argon
• Bisturi a Radio Frequenza
– EMOSTASI TERMICA
Emostatici Topici
Di diversa natura (Spongostan, Tabotamp), sono in grado di bloccare
sanguinamenti a nappo. Attivano il processo coagulativo attraverso un’azione
chimica e/o meccanica.
Sigillanti Emoderivati
Di natura biologica (Quixil), sono in grado di bloccare sanguinamenti di maggiore
entità in quanto svolgono un ruolo fondamentale nell’attivazione dei processi di
coagulazione
Sigillanti Chirurgici
Prevalentemente di natura sintetica. Svolgono un’azione sigillante. Interagiscono
con la cascata coagulativa esclusivamente per un azione meccanica.
BLOODLESS SURGERY
– EMOSTASI CHIMICA
28 pz. Età media: 64 aa; ASA 2-3
No Quixil
18%
NON TRASFUSI(nè omologo nè autologo)
PROTESI TOTALI DI GINOCCHIO
BLOODLESS SURGERY
TRASFUSIONI OMOLOGHE PROTESI TOTALI DI GINOCCHIO
No Quixil QUIXIL (5 ml)
N°sacche 14 pz./28
8 pz./28
BLOODLESS SURGERY
• Fasciatura
• Reinfusione del recupero intra-operatorio di
sangue
• Reinfuzione del recupero post-operatorio di
sangue
• Inibitori della fibrinolisi
-agenti emostatici
• Eritropoietina
• Farmaci (vasocostrittori)
BLOODLESS SURGERY
Presidi post-operatori:
• VANTAGGI CLINICI:
- Riduzione del sanguinamento intra- e post-operatorio- Riduzione delle co-morbidità- Riduzione dell’emartro e dell’ematoma nel post-
operatorio- Riduzione del dolore- Più rapido recupero funzionale
• VANTAGGI ECONOMICI:
- Riduzione del numero di trasfusioni eseguite- Riduzione dei giorni di ospedalizzazione
BLOODLESS SURGERY
CONCLUSIONI
L’intervento di artroprotesi di ginocchio presenta ottimi risultati in relazione ad una corretta indicazione chirurgica e di una adeguata scelta dell’impianto.
La protesi di ginocchio monocompartimentale è una buona soluzione chirurgica, se vi sono le corrette indicazioni; una adeguata tecnica chirurgica è fondamentale per avere degli ottimi risultati clinici e di sopravvivenza dell’impianto a lungo termine
Le nuove frontiere sono rappresentate dall’utilizzo di una tecnologia sempre più avanzata per migliorare l’accuratezza della tecnica chirurgica
- Chirurgia assistita dal computer- Chirurgia assistita dal robot- Patient matched technique
Studio di nuovi approcci- Approccio funzionale
Studio di nuovi disegni protesici e nuovi materiali
Il controllo del sanguinamento intra e post-operatorio determina dei vantaggi per il paziente, per i Medici, per il personale infermieristico e per l’Azienda Ospedaliera
GRAZIEGRAZIE