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PROVINCIA DI MANTOVA CONSIGLIO PROVINCIALE DEL 15.5.2012 PROVINCIA DI MANTOVA ______________________________________________________________________ CONSIGLIO PROVINCIALE DEL 15 MAGGIO 2012

PROVINCIA DI MANTOVA · derivante da sentenza esecutiva TAR Brescia N. 1730/2011 4) ... - Ordine del giorno presentato dal Capogruppo IDV Paolo Refolo, in merito

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PROVINCIA DI MANTOVA CONSIGLIO PROVINCIALE DEL 15.5.2012

PROVINCIA DI MANTOVA

______________________________________________________________________

CONSIGLIO PROVINCIALE

DEL 15 MAGGIO 2012

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Sessione Ordinaria Seduta del 15 maggio 2012 L’anno duemiladodici il giorno 15 del mese di maggio alle ore 18.00 in Mantova nella sala consiliare, convocato dal Presidente del Consiglio Simone Pistoni, nelle forme di legge, si è riunito il Consiglio Provinciale di Mantova con la partecipazione del Segretario Generale Francesca Santostefano per la trattazione del seguente ordine del giorno:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio

Comunicazioni del Presidente

1)- Bilancio di Previsione 2012 e allegati, corredato dal Bilancio Pluriennale 2012-2014 e dalla Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014. Presentazione

2)- Approvazione del Verbale della seduta consiliare del 28 marzo 2012

3)- Riconoscimento debiti fuori bilancio ex art. 194 lett. A) D.Lgs. 267/2000 derivante da sentenza esecutiva TAR Brescia N. 1730/2011

4)- Riconoscimento debiti fuori bilancio ex art. 194 lett. A) D.Lgs. 267/2000 derivante da sentenza esecutiva Tribunale di Mantova N. 1102/2011

5)- Riconoscimento debiti fuori bilancio ex art. 194 lett. A) D.Lgs. 267/2000 derivante da sentenza esecutiva Tribunale di Mantova N. 1184/2011

6)- Mozione presentata dal Gruppo Consiliare PD per sollecitare la Giunta della Regione Lombardia ad individuare aree non idonee all’installazione di specifiche tipologie di impianti alimentati da fonti rinnovabili

7)- Ordine del giorno presentato dai Consiglieri PD: Montagnini, Soffiati, Gazzoli, per la pubblicazione sul sito istituzionale della Provincia dell'attività consiliare e delle presenze dei Consiglieri Provinciali

8)- Ordine del giorno presentato dai Consiglieri PD: Montagnini, Soffiati, Negrini, Gazzoli, Cavaglieri per l'adesione e il sostegno alla campagna "#salvaiciclisti"

9)- Ordine del giorno presentato dal Capogruppo IDV Paolo Refolo, in merito alla realizzazione del sottopasso ferroviario S. Antonio – Mantovanella

10)- Ordine del giorno presentato dal Capogruppo IDV Paolo Refolo, in merito alla realizzazione dell’acquedotto nella frazione Soave di Porto Mantovano

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11)- Interrogazione con richiesta di risposta scritta, presentata dal Gruppo

consiliare Lega Nord, in merito alla crisi del Distretto della Calzetteria del mantovano

12)- Interrogazione con richiesta di risposta scritta urgente, presentata dal Gruppo consiliare Lega Nord, in merito alla gestione del Servizio Idrico Integrato nel Comune di Monzambano

13)- Interrogazione con richiesta di risposta scritta, presentata dal Gruppo consiliare Lega Nord, in merito alla pessima gestione del Servizio Inquinamento Atmosferico del Settore Ambiente della Provincia

14)- Interrogazione con richiesta di risposta scritta, presentata dal Gruppo consiliare Lega Nord, in merito alla situazione della Fiat e Fiat Industrial Service

15)- Interrogazione con richiesta di risposta scritta, presentata dal Gruppo consiliare Lega Nord, in merito al possibile trasferimento dei Servizi ASL di Castiglione delle Stiviere, per mancanza di locali comunali

16)- Interrogazione con richiesta di risposta scritta, presentata dal Gruppo consiliare Lega Nord, in merito all'impegno di spesa per la retribuzione di posizione per le Posizioni Organizzative

17)- Interrogazione con richiesta di risposta scritta, presentata dal Gruppo Consiliare Lega Nord, in merito alla situazione della discarica Tononi di Monzambano

18)- Interrogazione con richiesta di risposta scritta, presentata dal Gruppo Consiliare Lega Nord, relativamente all’ingresso secondario di Palazzo di Bagno

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La seduta si apre con l’appello nominale del Segretario Generale Pastacci Alessandro Presente Pistoni Simone Presente Barai Giampietro Presente Beduschi Alessandro Assente Bianchera Elisa Assente Bignotti Germano Presente Cavaglieri Luigi Presente Chiodarelli Adriana Presente Dara Andrea Presente Fava Giovanni Assente Gazzoli Elga Presente Mancini Paola Presente Meneghelli Stefano Assente Montagnini Massimiliano Presente Morselli Beniamino Presente Negrini Francesco Presente Pasetti Cedrik Presente Pellizzer Maurizio Presente Pippa Davide Presente Refolo Paolo Presente Roveda Candido Presente Soffiati Gianni Presente Stefanoni Gabriele Presente Tiana Franceschino Presente Zucca Tiziana Presente Risulta assente giustificato il Consigliere: Beduschi Constatato che l’Assemblea è in numero legale per validamente deliberare, viene dichiarata aperta la seduta.

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Comunicazioni del Presidente del Consiglio Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : C’è una mia comunicazione relativamente alla relazione sulle attività delle Commissioni consiliari del secondo semestre 2011, che è prevista dall’art. 17 del Regolamento del Consiglio Provinciale. È un obbligo regolamentare, praticamente è il riassunto dell’attività delle Commissioni che si è svolto nel secondo semestre del 2011 e che quindi coincide con l’inizio della nostra legislatura. Nei prossimi giorni, quindi, la relazione, come avevo anticipato nella conferenza capigruppo, verrà spedita a tutti i Consiglieri. Quindi la riceverete per posta elettronica nei prossimi giorni. Prego Consigliere Tiana. Consigliere Tiana : È un’informativa che quanto meno chiedo che il Presidente della Provincia ci relazioni in merito. Dopo il Consiglio Comunale e Provinciale di ieri in cui si è dibattuto sull’Università a Mantova e in considerazione della scadenza ravvicinata di trovare una soluzione fra il FUM, l’Università di Pavia, quindi i soggetti interessati, se noi ci stiamo attivando, così come emerso un po’ da tutti gli interventi di questi Consigli congiunti, per fare in modo da riuscire nell’arco di due o tre giorni a trovare la soluzione affinché l’Università a Mantova rimanga, con tutta una serie di problematiche che dopo dovranno essere affrontate successivamente, con l’urgenza che questo comporta. Grazie. Alessandro Pastacci – Presidente : Rispetto all’incontro e al Consiglio Aperto di ieri, oggi c’è stato un incontro del FUM e come già anticipato ieri, anche alla proposta di ulteriori momenti di approfondimento che nell’incontro con Pavia erano già emersi soprattutto per chiarire degli aspetti che erano stati oggetto di una sospensione e di una mancata conclusione congiunta e condivisa tra le parti, positiva o negativa che fosse, ma dove Pavia da una parte piuttosto che il FUM dall’altra hanno rivendicato una posizione di apertura e gli altri una posizione anch’essi di apertura, quindi non si è mai capito dove è stata la chiusura. A parte le battute, soprattutto anche per quelle, come dicevo anche ieri nel mio intervento, che erano una serie di elementi che probabilmente necessitano di una maggiore chiarezza. Quindi c’è stata la disponibilità a questo incontro, domani pomeriggio ci sarà questo incontro che noi faremo probabilmente qua in Provincia, il Comune parteciperà con una propria rappresentanza e avremo anche i tecnici del FUM perché la questione è valutare degli aspetti che sono tecnici rispetto alla convenzione, che teoricamente scadrebbe nel 2019 ma che era oggetto, come avete sentito, dall’anno scorso e quest’anno di una rimodulazione dovuta a una serie di obiettivi che nella primavera scorsa e poi confermati nei primi mesi di quest’anno erano stati presi anche dall’Università di Pavia, obiettivi che successivamente non riuscivano a realizzare rispetto a una presa in carico di tutta una serie di attività su Mantova. Quindi l’approfondimento necessario che era stato richiesto verrà fatto, domani ci sarà questo incontro, molto probabilmente (dobbiamo ancora avere conferma) sarà presente il Preside della facoltà di ingegneria Ciapponi. Come anticipato ieri ci sarà anche…perché come abbiamo

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condotto questi approfondimenti e soprattutto sugli elementi che hanno anche generato una divergenza che ha portato poi a prendere atto la fondazione di una necessità di procedere con il recesso della convenzione e di Pavia di non fornire ulteriori informazioni o ulteriori aperture. Quindi sarà presente a che una delegazione degli studenti, come abbiamo fatto nell’incontro di venerdì, come abbiamo fatto nell’incontro di lunedì, prima dei Consigli Aperti e quindi come si farà domani, poi se ci sarà la necessità tra giovedì e venerdì di farne ulteriori auspicando che si possa trovare chiarezza su quanto in questi mesi hanno discusso e la chiarezza non era emersa. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Presidente. Consigliere Tiana. Consigliere Tiana : La ringrazio Presidente. Io la invito esplicitamente a mettere in atto tutto quello che è possibile per quanto riguarda noi come Provincia per fare in modo di realizzare almeno in questa fase che questa Università rimanga. Dopo tutte le problematiche di carattere economico, di prospettiva, saranno affrontate successivamente. Sarebbe un gravissimo danno se non dovessimo riuscire a trovare un’intesa. Grazie. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Consigliere Montagnini. Consigliere Montagnini : Io sul tema annuncio già che è mia intenzione convocare la Commissione, proprio sul tema dell’università, per vedere quali sono i risultati della trattativa e per quanto riguarda anche una posizione della Provincia, quindi una discussione su quale sarà il futuro dell’Università di Mantova. Quindi annuncio a tutti i colleghi Consiglieri che nelle prossime settimane si terrà proprio una Commissione sul tema. Grazie. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Capogruppo Pasetti. Consigliere Pasetti : Grazie Presidente. Mi rivolgo al Presidente Pastacci. L’intervento di oggi in merito all’università, come quello di ieri, mi hanno rallegrato, ha fatto capire in buona sostanza la posizione del nostro ente. Tenendo presente che tutte le istituzioni, per cui il Comune di Mantova, la Provincia, nonché tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione che fossero in Comune oppure in Provincia hanno dato il la ad un accordo con Pavia, io confido che questo possa avvenire. Ho dei dubbi sinceramente nel CdA, come ho manifestato ieri, della Fondazione dell’Università di Mantova proprio per l’alta litigiosità che si è andata a creare. Pertanto reitero la mia richiesta di azzeramento della CdA, anche se in verità se io fossi un consigliere d’amministrazione credo che dopo quando ho sentito ieri sera avrei rassegnato le dimissioni. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Consigliere Pasetti. Procediamo con l’O.d.G.

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1) Bilancio di Previsione 2012 e allegati, corredat o dal Bilancio Pluriennale 2012-2014 e dalla Relazione Previsionale e Programm atica 2012-2014. Presentazione Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : È la presentazione del Bilancio, non è prevista una discussione. Quindi passerei la parola per la lettura della relazione all’Assessore Dall’Aglio. Assessore Dall’Aglio : Grazie Presidente, buonasera a tutti. Innanzitutto desidero ripercorrere un attimo insieme le tappe di lavoro attorno al Bilancio di Previsione. Quest’oggi, come è stato specificato dal Presidente Pistoni, ci sarà una relazione circa l’illustrazione della manovra che, successivamente, verrà inviata via mail a tutti voi. Io ho dato disposizione comunque che, anche se non è integrale sul sito per motivi regolamentari diversi, fosse già pubblicata sul sito dell’Amministrazione provinciale. Penso che domani mattina verrà inviato il Bilancio con tutti gli allegati, anzi ne sono certo, a ciascuno di voi. Se ci fossero delle necessità cartacee viene stampato e vi viene dato, quindi fate richiesta in Segreteria, se invece desiderate incominciare a dare un’occhiata ritengo che sia già pubblicato sul sito internet della Provincia. Detto questo, passata la giornata dei lavori di oggi, da domani comincia il lavoro delle Commissioni, vale a dire che per dare la massima trasparenza e la possibilità di fare più domande possibili, quindi entrare in profondità sul Bilancio di Previsione, sono state convocate diverse Commissioni. Si partirà dalla Commissione Bilancio, nella quale si delineeranno i contorni della manovra, quindi l’entrata, la sua descrizione, la spesa, per poi succedersi nelle successive Commissioni dove sarà possibile entrare nel merito di ciascun argomento di spesa. Entro il giorno 25 sarà possibile presentare eventuali mozioni, tutto questo in termini di Regolamento di contabilità, e sempre rispettando il Regolamento di contabilità vigente dell’ente a partire dall’8 di giugno sarà possibile convocare il Consiglio Provinciale dove ci sarà il dibattito attorno alla manovra di bilancio. Spero di essere stato chiaro, queste sono le tappe che ci portano all’approvazione del Bilancio. Quindi oggi una breve introduzione da parte mia, del Presidente e di chi ritiene opportuno dare un contributo da parte della Giunta, la possibilità di fare approfondimenti durante tutte le varie Commissioni che si succederanno entro il giorno 25, che è il giorno entro il quale, ripeto, sarà possibile presentare eventuali emendamenti. Successivamente, a partire dal giorno 8 di giugno, sarà possibile discutere e dibattere il Bilancio. Questo in estrema sintesi. Detto questo, io mi sono preparato una breve relazione che vi leggo. La presentazione del Bilancio 2012 avviene in un momento storico che si caratterizza per una particolare gravità. La profonda crisi economico finanziaria ha una dimensione internazionale e l’Italia ne ha risentito in modo particolare a causa della debolezza dell’economia del paese durante la fase pre-crisi e dell’elevato livello del debito pubblico. Tra il 2001 e il 2007, infatti, il Prodotto Interno Lordo italiano è cresciuto di 6,7 punti percentuali, contro i 12 della media dell’area euro. Secondo la Commissione Europea a termine del 2012 il Prodotto Interno Lordo dell’Italia sarà ancora di 4,5 punti al di sotto del livello raggiunto prima della crisi, mentre per la stessa data l’area dell’euro avrà

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recuperato la perdita di Prodotto Interno Lordo dovuta alla crisi. In questo contesto di particolare gravità il governo italiano assunto provvedimenti finalizzati al contenimento della spesa pubblica e all’affermazione del principio dell’equilibrio di bilancio nella tenuta dei conti pubblici. I provvedimenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica adottati negli ultimi mesi hanno richiesto un forte contributo anche delle autonomie locali e si aggiungono a quelli già adottati nel luglio del 2011. Al solo comparto delle Province viene richiesto dal complesso delle manovre adottate dal 2011 un concorso pare a 915 milioni di euro, che si traduce in corrispondenti minori trasferimenti erariali e quindi in minori risorse disponibili. Anche i tagli alle risorse destinate alle Regioni si sono inevitabilmente ridotti in minori possibilità di finanziamento delle Province da parte di queste ultime. Gli ingenti tagli ai trasferimenti erariali introdotti dalle manovre economiche emanate nel 2011 hanno, pertanto, fortemente condizionato le politiche tributarie dell’ente. Il taglio complessivo subito dalla Provincia di Mantova è stato di circa 6,2 milioni di euro rispetto al 2010 mentre di 4 milioni di euro rispetto al 2011. I provvedimenti di stabilizzazione dei conti hanno, inoltre, aumentato i vincoli alle possibilità di indebitamento degli enti locali e hanno aggravato in maniera considerevole gli obiettivi del patto di stabilità. Per la Provincia di Mantova l’obiettivo 2012 del patto di stabilità è di 7.761.000 euro, contro un obiettivo del 2011 di 1.332.000 euro. Per il 2013 e il 2014 il saldo obiettivo sarà ancora più elevato e passerà a euro 9.841.000. Si tratta di misure che influenzano profondamente la possibilità di finanziamento degli investimenti. Resta però la convinzione che il patto di stabilità così strutturato non sia la cosa che più serve ora al paese. L’attuale meccanismo del patto di stabilità produce, infatti, il paradosso per cui vi sono enti locali con disponibilità di risorse e investimenti già finanziati, come è il caso della nostra Amministrazione, costretti a rinunciare alla realizzazione di importanti opere pubbliche che darebbero un contributo al rilancio dell’economia locale. Un meccanismo che rappresenta un freno alla realizzazione degli investimenti e che obbliga a fare una scelta abbastanza imbarazzante tra rimettere nel cassetto gli investimenti previsti o dilazionare in maniera insostenibile i pagamenti. Sarebbe, quindi, opportuna una revisione del patto di stabilità che permettesse, pur mantenendo i vincoli al contenimento della spesa pubblica, di dare impulso agli investimenti. Le imprese soffrono dei ritardati pagamenti e della riduzione degli investimenti della pubblica amministrazione, condizionati dal patto di stabilità. Il piano degli investimenti triennale che abbiamo definito si muove con questa consapevolezza. In questo Bilancio vi è un ritorno all’uso di risorse proprie per finanziare gli investimenti quali le alienazioni del patrimonio immobiliare dell’ente - e voi sapete bene che in questa fase non è semplice e occorre del tempo -, a contributi a fondo perduto da parte di altri enti, principalmente la Regione e una rigorosa limitazione delle politiche di indebitamento. Questo è sicuramente un atto di responsabilità verso le imprese e verso i cittadini. Non ci sarebbe nulla di etico nel cantierare future opere che poi difficilmente potranno essere terminate o potranno essere realizzate solo ricorrendo al rallentamento dei pagamenti dei fornitori. La scelta nell’elaborazione del Bilancio di previsione 2012 è stata quella di definire prioritariamente le azioni di valenza strategica, cioè quelle che si ritengono

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fondamentali per il prossimo futuro, privilegiando il finanziamento e l’attuazione in questo modo delle funzioni oggettivamente strategiche, anche nell’ottica della modifica istituzionale in atto delle Province. In un’ottica di recupero di risorse la linea seguita nell’elaborazione del Bilancio 2012 è stata quella di un rigoroso contenimento della spesa corrente. Si è proceduto in primo luogo ad analizzare la composizione delle spese di funzionamento dell’ente per arrivare a un contenimento della spesa grazie a forme più efficienti di gestione che permettano contenimenti di spese sostenibili. Anche la razionalizzazione dell’utilizzo delle attrezzature in dotazione e la corretta utilizzazione degli strumenti a disposizione degli uffici garantirà risparmi di spesa e un’ottimizzazione del loro impiego. Si è privilegiato il ricorso alla realizzazione dell’attività con personale dell’ente anziché tramite l’affidamento all’esterno, riducendo in questo modo la spesa per prestazioni di servizi ed incarichi. Gli stanziamenti relativi a studi, incarichi di consulenze, mostre, convegni, missioni e spese di rappresentanza sono stati attentamente monitorati e contenuti nei limiti imposti dal D.L. 78/2010. Ulteriori risparmi di spesa saranno ottenuti attraverso la ridefinizione delle procedure amministrative, la digitalizzazione delle fasi e la progressiva dematerializzazione dei documenti amministrativi. L’obiettivo del contenimento della spesa di personale passerà attraverso la valorizzazione della risorsa umana e la riorganizzazione più efficace di alcuni processi organizzativi. La riduzione delle entrate ha portato inevitabilmente a una riduzione della spesa discrezionale. La scelta è stata quella di non effettuare tagli lineari alle spese ma di seguire un percorso condiviso e collegiale da parte di tutti gli assessorati, definendo prioritariamente le attività e i progetti coerenti con gli obiettivi strategici del programma di mandato, da finanziare e attuare.

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Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Assessore Dall’Aglio. Presidente, prego. Alessandro Pastacci – Presidente : Rispetto al lavoro che si è fatto in questi mesi siamo partiti con un lavoro sul Bilancio che è iniziato negli ultimi mesi dell’anno scorso, quindi già nell’autunno. Purtroppo poi Monti non ci ha aiutato perché con la manovra di dicembre ha rivisto sia la riduzione ulteriore dei trasferimenti alle Regioni sia l’irrigidimento del patto di stabilità. Vorrei dire che il lavoro che è stato condotto e che ci ha portato all’equilibrio di questo Bilancio, che poi avvierà il suo iter di approfondimento, di lavoro, di confronto, di studio, nelle Commissioni consiliari, per giungere in giugno poi alla trattazione in Consiglio per la sua approvazione in via definitiva, ha visto un percorso lungo di lavoro sua dei vari settori, dei vari dirigenti, del Direttore Generale e dei vari assessorati, un lavoro che è stato condotto direi in maniera molto coordinata e condivisa perché credo che dal punto di vista del quadro complessivo della finanzia pubblica derivata per questo Bilancio sia probabilmente uno tra i bilanci più complessi della storia di

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questa Provincia, visto che in questi anni le risorse non erano limitate in questo modo e soprattutto perché livelli di patto di stabilità di questa entità e di questa rigidità rispetto anche a tutto l’impianto sanzionatorio che è uscito a livello normativo in questi mesi induce ulteriormente, anche se sa amministratore devo dire che il rispetto del patto di stabilità, per quelle che sono le norme che ci dà il legislatore, deve essere una priorità, dovrebbe essere l’eccezione il fatto di sforarlo. Qualcuno invece lo ha adottato lo sforamento, giusto per dire “mi ripulisco e poi riparto” (è successo in diverse città italiane). Sicuramente questo è andato ad aggravare la compatibilità della tenuta complessiva del Bilancio sul patto perché a 4 milioni di risorse in meno se ne sono aggiunte 7 e 7 di rispetto di saldo patto e quindi è una sorta di manovra aggiuntiva di riduzione di spesa ma di mantenimento delle entrate o di rafforzamento, quindi di per sé un controsenso, perché se uno riduce le spese dovrebbe poter ridurre le entrate, diminuire le tasse ai cittadini. In questo paese purtroppo non funziona in questo modo perché abbiamo un modello di patto di stabilità che ormai è noto, posso dirlo, non condivido nelle sue forme, non condivido nella forma di una competenza mista che a livello europeo ha solo l’Italia ma che probabilmente dovrebbe sempre di più orientarsi sì sulla parte di competenza e quindi relativamente alla spesa corrente, togliere la parte investimenti o perlomeno congelare o sterilizzare la parte di investimenti che ha già accantonato risorse e che quindi sono già in corso, invece questo non avviene, e bloccare l’indebitamento che oggi, invece, per certi versi è ancora possibile e se il problema di questo Stato è l’indebitamento ed è un indebitamento aggregato di tutte le amministrazioni pubbliche probabilmente iniziare a bloccarlo non sarebbe male. Quindi pur non condividendo l’impostazione di questo patto ma essendo legge dello Stato dobbiamo rispettarlo e quindi abbiamo fatto di tutto per fare in modo che questo Bilancio rispettasse il patto di stabilità e quindi trovasse una sua quadratura definitiva. Volevo dare un’indicazione anche per quanto riguarda la lettura dei documenti. Sapete che la relazione previsionale e programmatica è la parte descrittiva complessivamente, la fotografia di ciò che è la Provincia e l’indicazione di quelle che sono invece le progettualità e le linee di indirizzo di governo per il triennio, in particolare per l’anno di riferimento. La relazione previsionale e programmatica quest’anno è stata rivista nelle sue modalità di stesura, è una relazione previsionale e programmatica che non parte tanto dai settori dei servizi ma parte dagli obiettivi complessivamente che l’Amministrazione e il Consiglio si è dato nell’approvazione delle linee programmatiche, delle linee di governo e traduce le linee di governo dall’interno dell’azione amministrativa, naturalmente con una descrizione più ampia rispetto anche a tutte le competenze che la Provincia esercita, però aggregate, come vi dicevo, per macro obiettivi e non tanto per settori. Credo che questo sia un elemento ulteriormente importante perché evidenzia e probabilmente facilita anche una lettura rispetto agli obiettivi che vuole conseguire l’Amministrazione e non solo rispetto a una descrizione ed un elenco di azioni da mettere in campo, che sono naturalmente direttamente collegate ma che si andranno a esplicitare in modo più determinato e puntuale all’interno del Piano Esecutivo di Gestione. Per quanto riguarda la revisione della spesa, come potete immaginare è stato un tema sicuramente molto presente e ha

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portato a tutta una serie di azioni che sicuramente hanno visto sia una riduzione di una serie di attività, naturalmente con a monte una valutazione, e qui devo dire fortunatamente c’è sempre stata una visione comune e condivisa da parte di tutti i componenti dell’esecutivo nell’andare a individuare delle voci con dei tagli e delle riduzioni che fossero selettive e non lineari. Questo da un certo punto di vista ha facilitato il compito perché sicuramente individuando delle priorità sul resto si può intervenire creando e mantenendo dei valori che siano sostenibili ma che abbiano avuto una loro contrazione rispetto al passato, favorendo certi processi nell’individuazione delle priorità che porta a non andare a parcellizzare eccessivamente anche l’eventuale sostegno a iniziative che dovessero esserci, ma selezionando in un momento come questo iniziative che hanno particolare merito per essere riconosciute. L’altro aspetto importante, i temi sicuramente toccati sono quelli sulla quale l’attenzione è stata ampia rispetto anche al momento in cui si colloca questo Bilancio, la parte del sociale, la parte della formazione, la parte relativa anche a diversi eventi, soprattutto di sistema e di rete, quindi favorendo anche nell’ambito della cultura piuttosto che in altri settori ciò che è in una condizione di sistema territoriale tra i Comuni, tra gli enti e quindi favorendo quello piuttosto che altri processi. Aggiungo che nella relazione previsionale e programmatica in coerenza con gli obiettivi e l’azione che è stata messa in campo dall’Amministrazione viene evidenziato un ruolo sempre più forte che la Provincia deve avere nella conduzione di una strategia territoriale ampia e quindi di coordinamento anche con gli enti, con le cose che in questo Consiglio anche in questi mesi più volte sono uscite riguardo al supporto di servizi, riguardo a strategie condivise d’area e quindi trovano oggi anche un riscontro negli strumenti di programmazione quando fino a ieri no perché è il primo documento fondamentale di previsione che come Consiglio Provinciale ci accingiamo a discutere e poi ad approvare nella sua integralità oppure nelle modifiche che richiederà rispetto alle Commissioni e alle discussioni che verranno fatte. A questo voglio aggiungere in chiusura che sia l’aspetto della riorganizzazione che da qualche tempo è in corso e che si concluderà a breve, è funzionale al disegno complessivo che il Bilancio disegna all’interno sia quindi dell’individuazione della struttura e del ruolo anche dei dirigenti che hanno contribuito anche già in questa fase, pur non a organizzazione definita, però a mettere in evidenza un’individuazione e organizzazione dell’ente differente rispetto al passato. Per esempio le funzioni relative anche ai Comuni la possibilità accorpando le aree, come per esempio l’area tecnica, di poter arrivare a dare anche supporti esterni molto più incisivi rispetto al passato. Ultima considerazione. Vorrei dire che è stato particolarmente anche valutato l’aspetto dell’intervento interno di innovazione dell’ente che non è un aspetto secondario. Ritengo che la macchina della pubblica amministrazione oltre che chi si accinge a guidarla o si propone di guidarla non sia solo quello di approntare una serie di attività che sono necessarie e di servizi da erogare come gli viene richiesto ma ci debba anche essere il ruolo di cercare di innovare la struttura internamente. Credo che il processo che accenna anche l’Assessore prima di una tendenza forte di questo ente a trovare modalità che si spostino sempre più sulle modalità di digitalizzazione, di razionalizzazione, di

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dematerializzazione principalmente, sperando che portino alla semplificazione, ma tutto ciò non è scontato visto l’impianto legislativo nostro in questo momento, però questo sicuramente è il presupposto per poter mettere nelle condizioni anche questo ente o il nostro ente di poter essere un ente che può competere nel proprio sistema territoriale e soprattutto può essere al passo con le esperienze più innovative anche del sistema produttivo territoriale. Questo è uno sforzo che questo ente deve fare, è uno sforzo che si è iniziato ad avviare già da qualche tempo ma che va fortemente accelerato soprattutto nell’utilizzo e nel cambio di una cultura anche interna che porti veramente a comprendere l’importanza di questo processo. La Regione qualche tempo fa con la redazione dell’agenda digitale, il governo pochi mesi fa con la costituzione dell’agenzia nazionale, sempre su questi ambiti, non è una velleità oggi ma è una necessità e quindi anche il nostro ente deve fortemente lavorare in questa direzione. Questo lo abbiamo sottolineato e lo dico perché credo che sia particolarmente importante. Vi ringrazio. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : A lei, Presidente.

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2) Approvazione del Verbale della seduta consiliare del 28 marzo 2012 DECISIONE Approvazione dei verbali delle sedute consiliari del 28 marzo 2012. CONSIDERATO che non vi sono richieste di rettifica; PARERI

Visto il parere allegato, formulato sulla proposta di deliberazione in oggetto ai sensi dell’art. 49 comma 1° del Testo Unico delle l eggi sull’ordinamento degli Enti Locali, adottato con decreto legislativo 18.8.2000 n. 267 da: • Dirigente del Settore Risorse e Sviluppo Organizzativo - Affari Istituzionali che

attesta la regolarità tecnica;

D E L I B E R A - di approvare il verbale della seduta consiliare del 28 marzo 2012, nel testo allegato al presente atto. Non avendo nessun Consigliere chiesto la parola, il Presidente del Consiglio pone in votazione in forma palese, eseguita con sistema elettronico, il punto all’ordine del giorno e ne proclama il seguente esito:

Favorevoli: n. 22

In conformità di ciò, il Presidente proclama approvata all’unanimità la deliberazione stessa.

Esce Pastacci Presenti 21

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3) Riconoscimento debiti fuori bilancio ex art. 194 lett. A) D.Lgs. 267/2000 derivante da sentenza esecutiva TAR Brescia N. 1730 /2011 Visto l’art.194, 1^ co. lett. a) del DLGS 18 agosto 2000 n. 267, il quale dispone che con deliberazione consigliare gli enti locali riconoscono la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenza esecutiva; Accertata l’esistenza di debiti fuori bilancio derivanti dalla seguente sentenza: Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia, sez. di Brescia n. 1730 del 30.11.2011, depositata il 14.12.2011 resa nel ricorso promosso da S.E.A. s.r.l., Itagas Ambiente s.r.l., Promoeco sme s.r.l. per l’annullamento dell’avviso pubblico prot. n. 53049 del 12 ottobre 2011, con il quale la Provincia di Mantova aveva invitato i soggetti interessati a presentare domanda per l’inserimento in un elenco di ispettori impianti termici; Rilevato che la sentenza dichiara improcedibile il ricorso e compensa le spese di giudizio, ponendo a carico della Provincia il contributo unificato ai sensi dell’art. 13 comma 6 bis 1 del D.P.R. 30 maggio 2002 n. 115; Dato atto che l’art. 13 D.P.R. 30/05/2002 n. 115, stabilisce che il contributo unificato, quale imposta dovuta per l’accesso alla tutela giurisdizionale, è dovuto “in ogni caso dalla parte soccombente, anche nel caso di compensazione giudiziale delle spese e anche se esso non si è costituito in giudizio. Ai fini predetti, la soccombenza, si determina con il passaggio in giudicato della sentenza”. Dato che la sentenza è passata in giudicato, non essendosi proposto appello nei termini previsti dall’art. 118 2° c. C.P.A.; Dato atto che l’onere posto a carico dell’Amministrazione va quantificato in €. 4.000,00 pari al contributo unificato dovuto per la proposizione di ricorsi al TAR in materia di appalti, ai sensi dell’art. 13, comma 6 bis lett. b) del D..P.R. 30.5.2002 n. 115; Visto l’art. 28 del Regolamento di contabilità della Provincia di Mantova; Richiamata la determinazione n. 1705 in data 30.12.2011, recante accantonamento per provvedere al pagamento di spesa di soccombenza, con la quale è stato assunto impegno iscritto al n. 11/5005 del cap. 19320 del PEG; Dato atto che i debiti fuori bilancio trovano copertura al capitolo 19360, c.c. 0300 v.d.s. 2111 del PEG 2012 imp. N. 11/5005 e vengono liquidati nel dettaglio come segue: €. 4.000,00 a favore di SEA Servizi Energia Ambiente s.r.l., Itagas Ambiente s.r.l., Promoeco sme s.r.l. in parti uguali fra le stesse; Vista l’allegata relazione della responsabile dell’Ufficio Legale avv. Eloisa Persegati, sui fatti di causa per il ricorso di cui trattasi; Dato atto che la deliberazione di riconoscimento del debito fuori bilancio sarà trasmessa alla Procura Regionale della Corte dei Conti Lombardia ai sensi dell’art. 23 comma 5, della legge n. 289/02;

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Rilevato che il riconoscimento dei debiti in esame, essendo statuito in sentenza, è obbligatorio e non suscettibile di valutazione discrezionale; Rilevato che il ritardo nel provvedere espone l’Amministrazione all’avvio di procedura esecutiva, con conseguente aggravio di spesa; Visti i pareri favorevoli espressi ai sensi e per gli effetti dell’art. 49, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000, dal Dirigente del Settore Risorse e Sviluppo Organizzativo – Affari Istituzionali sotto il profilo tecnico e dal Dirigente del Settore Finanziario sotto il profilo contabile;

DELIBERA 1) Di riconoscere, ai sensi dell’art. 194 TUEL, comma 1 lett. a, la legittimità del debito fuori bilancio di cui in parte narrativa che qui s’intende integralmente richiamata e trascritta, nella misura complessiva, di €. 4.000,00 a favore di SEA Servizi Energia Ambiente s.r.l., Itagas Ambiente s.r.l., Promoeco sme s.r.l. in parti uguali fra le stesse; 2) Di dare atto che tale debito trova copertura finanziaria all’intervento 1010903 gestione residui 2011 del bilancio 2012 capitolo 19320, RP 2011 imp. N. 11/5005 c.c. 0300 v.d.s. 2111; 3) Di trasmettere la deliberazione di riconoscimento alla Procura Regionale della Corte dei Conti Lombardia, ai sensi dell’art. 23, comma 5, della Legge 27/12/2002, n. 289; 4) Di dare al presente provvedimento immediata eseguibilità ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000. Presidente del Consiglio - Simone Pistoni : La parola all’Assessore Dall’Aglio. Assessore Dall’Aglio : Grazie Presidente. Chiedo all’avv. Persegati di intervenire. Eloisa Persegati – Responsabile Ufficio Legale : Si tratta di procedere al riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell’art. 194 del Testo Unico degli Enti locali, derivanti da sentenze esecutive nelle quali la Provincia di Mantova è risultata in tutti i casi che andremo ad esaminare parzialmente soccombente. Il primo debito fuori bilancio scaturisce da una sentenza del TAR di Brescia nel quale era stato impugnato un avviso pubblico, pubblicato nell’ottobre del 2011, relativo alla formazione di un elenco di ispettori di impianti termici per l’affidamento di attività di controllo sul territorio mantovano. In seguito alla proposizione del ricorso, l’Amministrazione ha preso atto di un indirizzo giurisprudenziale del tutto nuovo, inaugurato da una sentenza del TAR Milano che era stata pronunciata poco tempo prima, in virtù del quale ha deciso di revocare l’avviso per rimodularlo secondo altri criteri. Il TAR è entrato nel merito del ricorso perché i ricorrenti insistevano per ottenere il riconoscimento delle spese di soccombenza. Nel ricorso le ditte contestavano l’avviso pubblicato sotto il profilo della mancata corretta applicazione delle regole dell’appalto pubblico di servizio, sostanzialmente contestavano che

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non fosse stata bandita una gara su base provinciale, con aggiudicazione al prezzo più basso. Il TAR ha solo parzialmente ritenuto fondato il ricorso e ritenuto che nel caso di specie non si facesse questione di appalto di servizi ma piuttosto si trattasse di una concessione di servizio pubblico locale, quindi con applicazione soltanto dei criteri generali stabiliti dal codice dei contratti che riguardano la pubblicità, la parità di condizioni, il principio di non discriminazione e ha ritenuto che l’avviso, seppure revocato, non definisse con sufficiente chiarezza i criteri per l’attribuzione degli incarichi che poi si sarebbero dovuti affidare. Di conseguenza trattandosi comunque di una questione particolarmente complessa e sulla quale ci sono contrasti giurisprudenziali ha compensato le spese di giudizio e in applicazione della normativa in materia di contributo unificato ha posto a carico dell’Amministrazione l’onere del pagamento di questa imposta. Va detto che in base alla disciplina sul contributo unificato il contributo unificato è sempre a carico della parte soccombente anche in caso di compensazione delle spese e anche nel caso che non si sia costituita in giudizio. A questi fini la soccombenza è determinata dal passaggio in giudicato della sentenza. Ricorrono tutte le condizioni perché la sentenza è passata in giudicato e quindi sussiste la necessità di procedere al riconoscimento di debiti fuori bilancio per provvedere al pagamento così come statuito. Presidente del Consiglio - Simone Pistoni : Ci sono domande? Interventi? Passiamo alla votazione. Non avendo nessun altro Consigliere chiesto la parola, il Presidente del Consiglio pone in votazione in forma palese, eseguita con sistema elettronico, il punto all’ordine del giorno e ne proclama il seguente esito:

Favorevoli: n. 14

(Pistoni – Barai – Cavaglieri – Chiodarelli – Gazzoli – Montagnini – Morselli – Negrini – Pippa – Refolo – Roveda – Soffiati – Tiana – Zucca)

Contrari: n. 7 (Meneghelli – Stefanoni – Pasetti – Dara – Mancini – Bignotti – Pellizzer)

In conformità di ciò, il Presidente proclama approvata la deliberazione stessa.

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4) Riconoscimento debiti fuori bilancio ex art. 194 lett. A) D.Lgs. 267/2000 derivante da sentenza esecutiva Tribunale di Mantov a N. 1102/2011 Visto l’art.194, 1^ co. lett. a) del DLGS 18 agosto 2000 n. 267, il quale dispone che con deliberazione consigliare gli enti locali riconoscono la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive; Accertata l’esistenza di debito fuori bilancio derivante dalla seguente sentenza: Tribunale di Mantova n. 1102 del 20.10.2011, depositata in data 14.11.2011, resa nella causa promossa da A.F. di C. M. contro la Provincia di Mantova avente ad oggetto la pretesa al pagamento della somma di €. 76.213,35 oltre interessi e rivalutazione monetaria, a titolo di pretesi danni e somme relativi a contratto di appalto di lavori di adeguamento alle norme di sicurezza ai sensi del Dlgs n. 626/1994 di edifici scolastici e non scolastici della Provincia di Mantova; - la Provincia si è costituita in giudizio, contestando l’inammissibilità e l’infondatezza delle pretese, chiamando in manleva la società assicuratrice Lloyd’s di Londra, in forza della polizza RC stipulata con la medesima; - la sentenza ha rigettato integralmente le domande proposte da parte attrice, in accoglimento dell’eccezione di decadenza dall’azione proposta nelle difese della Provincia, peraltro, giudicando il sinistro non coperto dalla polizza, ha dichiarato tenuta e condannato la Provincia di Mantova alla rifusione delle spese di lite sostenute dalla terza chiamata, la società assicuratrice Lloyd’s di Londra, le quali spese sono liquidate in complessivi €. 3.500 (di cui 1.500 per diritti, €. 2.000 per onorari), oltre a rimborso spese generali, iva e cpa come per legge; Dato atto che la sentenza è immediatamente esecutiva, ai sensi dell’art. 282 c.p.c. e sussiste quindi l’obbligatorietà e la necessità di provvedere a tempestivo pagamento, al fine di evitare l’aggravio di spese connesso all’avvio di procedure esecutive; Salva e riservata ogni valutazione in ordine all’opportunità di proporre appello per la riforma della sentenza, nel capo recante statuizione di condanna a carico dell’amministrazione; Visto l’art. 28 del Regolamento di contabilità della Provincia di Mantova; Richiamata la determinazione n. 1705 in data 30.12.2011, recante accantonamento per provvedere al pagamento di spesa di soccombenza, con la quale è stato assunto impegno iscritto al n. 11/5005 del cap. 19320 del PEG; Dato atto che i debiti fuori bilancio trovano copertura al capitolo 19360, c.c. 0300 v.d.s. 2111 del PEG 2012 imp. N. 11/5005 e vengono liquidati nel dettaglio come segue: €. 3.500 per spese processuali; €. 437,50 per maggiorazione 12,50% per spese generali €. 157,50 cpa 4% Dato atto che sulle somme non va liquidata l’iva, in quanto la beneficiaria del pagamento è un’impresa che ha diritto alla detrazione dell’imposta, ex art. 19 L.iva;

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Che dunque la complessiva somma, comprensiva di spese, diritti ed oneri accessori maturati, ammonta a €. 4.095,00 a favore dei Lloyd’s di Londra; Vista l’allegata relazione della responsabile dell’Ufficio Legale avv. Eloisa Persegati, sui fatti di causa per il ricorso di cui trattasi; Dato atto che la deliberazione di riconoscimento del debito fuori bilancio sarà trasmessa alla Procura Regionale della Corte dei Conti Lombardia ai sensi dell’art. 23 comma 5, della legge n. 289/02; Rilevato che il riconoscimento del debito in esame, essendo statuito in sentenza, è obbligatorio e non suscettibile di valutazione discrezionale; Dato atto che il ritardo nel provvedere espone l’Amministrazione all’avvio di procedura esecutiva, con conseguente aggravio di spese; Visti i pareri favorevoli espressi ai sensi e per gli effetti dell’art. 49, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000, dal Dirigente del Settore Risorse e Sviluppo Organizzativo – Affari Istituzionali sotto il profilo tecnico e dal Dirigente del Settore Finanziario sotto il profilo contabile;

DELIBERA 1) Di riconoscere, ai sensi dell’art. 194 TUEL, comma 1 lett. a, la legittimità del debito fuori bilancio di cui in parte narrativa che qui s’intende integralmente richiamata e trascritta, nella misura complessiva, comprensiva delle spese e diritti successivi di €. 4.095,00 a favore dei Lloyd’s di Londra, salvo successivi adeguamenti in relazione ad eventuali spese e diritti ulteriori e conseguenti alla sentenza, come per legge, da determinarsi in sede di liquidazione; 2) Di dare atto che tale debito trova copertura finanziaria all’intervento 1010903 gestione residui 2011 del bilancio 2012 capitolo 19320, RP 2011 imp. N. 11/5005 c.c. 0300 v.d.s. 2111; 3) Di trasmettere la deliberazione di riconoscimento alla Procura Regionale della Corte dei Conti Lombardia, ai sensi dell’art. 23, comma 5, della Legge 27/12/2002, n. 289; 4) Di dare al presente provvedimento immediata eseguibilità ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : La parola all’avvocato Persegati.

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Eloisa Persegati – Responsabile Ufficio Legale : La seconda deliberazione sempre inerente al riconoscimento debiti fuori bilancio derivante da sentenza esecutiva, la sentenza è una sentenza del Tribunale di Mantova, la 1102 del

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novembre scorso, nella quale è stato promosso pagamento di maggiori somme da parte di una ditta che aveva ottenuto in appalto i lavori di adeguamento alle norme di sicurezza di edifici scolastici e non scolastici della Provincia di Mantova. La ditta chiedeva il riconoscimento di maggiori somme per oltre 76 mila euro che attribuiva a un anomalo andamento del cantiere asseritamente dovuto a modifiche introdotte al progetto esecutivo ed altre ragioni. L’Amministrazione provinciale si è costituita in giudizio contestando in prima battuta la decadenza dell’azione promossa nei suoi riguardi perché oltre il termine fissato dal capitolato generale dei lavori pubblici, decreto del 2000. Nel merito, contestando integralmente tutte le domande svolte, facendo presente che non di responsabilità dell’Amministrazione ma di responsabilità dell’appaltatrice a causa della mancanza di organizzazione dei lavori e della scarsa capacità che avevano dimostrato nell’andamento dell’appalto. In subordine l’Amministrazione ha proposto domanda di manleva e chiamato in garanzia l’assicurazione Lloyd’s in virtù di una polizza assicurativa per la responsabilità civile e patrimoniale. La sentenza ha accolto l’eccezione preliminare di intervenuta decadenza dell’azione e quindi ha rigettato integralmente le domande proposte dalla ditta appaltatrice, ma in accoglimento delle eccezioni della società assicuratrice ha ritenuto che l’evento per cui era causa non fosse coperto dalla garanzia assicurativa e di conseguenza ha condannato la Provincia a pagare le spese di giudizio a favore della società assicuratrice per l’ammontare di 3.500 euro, oltre oneri di legge. La sentenza di primo grado è esecutiva e quindi sussistono anche in questo caso i requisiti per procedersi al riconoscimento debiti fuori bilancio necessario per il pagamento. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie avvocato Persegati. Prego Consigliere Pasetti. Consigliere Pasetti : Grazie Presidente. Qui ci troviamo di fronte a una sentenza da parte di un giudice ordinario che ha considerato l’operato da parte dell’Amministrazione in buona sostanza sbagliato. Ci sta, i giudizi si vincono, si perdono, bisogna capire se ci sono i presupposti poi per impugnarli o meno. In Commissione ho avuto modo di argomentare con la collega avvocato Persegati e cercare di capire se l’Amministrazione aveva preso atto delle motivazioni di questa sentenza e le motivazioni per le quali ha ritenuto di non impugnare la sentenza. Come ho detto in Commissione, se un qualunque cittadino privato perde una causa è proprio …[cambio lato audiocassetta n. 1]… in Commissione, e spero che Presidente o l’Assessore competente possa darmela adesso. Voglio capire se c’è stata quanto meno una presa d’atto da parte dell’Amministrazione e se hanno deciso congiuntamente e formalmente di non impugnare. Io anticipo già quella che sarà la nostra votazione che sarà sicuramente negativa e pertanto chiedo eventualmente se ci sono da parte dell’Assessore competente delle spiegazioni in merito. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Prego Assessore Dall’Aglio. Assessore Dall’Aglio : Guardi, molto semplicemente l’appello non è all’ordine del giorno, è all’ordine del giorno il riconoscimento del debito fuori bilancio. Quindi io sinceramente è a questo che mi limito. In Commissione purtroppo io non ho

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partecipato, mi è stato riferito che c’è stato un dibattito vivo, importante. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Prego Consigliere Pasetti. Consigliere Pasetti : Assessore, io le ho fatto una domanda, credo come Consigliere che mi sia dovuta una risposta. Le ho solo chiesto se l’Amministrazione ha valutato o meno i presupposti per fare un appello. Non posso concepire che mi sia data risposta esclusivamente “non ne parlo perché non è all’ordine del giorno”. Assessore Dall’Aglio : Se vuole le dico che ne abbiamo parlato e abbiamo valutato di non farlo. Consigliere Pasetti : Non voglio che diventi un dibattito tra me e l’Assessore, però vede, io sono un Consigliere, il mio gruppo è chiamato a votare questo debito fuori bilancio, io voglio capire cosa votare. Allo stato credo che la sentenza stabilisca che l’Amministrazione ha toppato e come Consigliere mi posso chiedere: ha sbagliato il giudice, perché ci può stare, oppure ha sbagliato l’Amministrazione? Per cui se lei mi risponde come mi ha risposto, in maniera arrogante secondo me, non le posso dire a questo punto voto favorevolmente, perché credo che, come Consigliere di opposizione, non ci siano i presupposti per votare a favore. Tutto qua. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Consigliere Bignotti. Consigliere Bignotti : Chiedo scusa, devo dire che anche il nostro gruppo assolutamente trova condivisibile l’obiezione del capogruppo della Lega, in quanto non credo che sia banale decidere se riconoscere un debito fuori bilancio, giustamente perché non si ritiene opportuno per delle motivazioni valide o assolutamente condivisibili, il fatto di non proporre ricorso in appello o il contrario. La materia potrà essere pur oggetto di un’interrogazione che magari faremo, però credo che la Giunta potrebbe fornire al Consiglio delle informazioni su quali siano comunque le motivazioni per le quali ha deciso di non proporre appello e la ritengo assolutamente un’informazione del tutto importante da fornire al Consiglio, deve essere un presupposto per prendere la decisione se riconoscere o meno il debito. Grazie. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : A lei Consigliere Bignotti. Consigliere Refolo. Consigliere Refolo : Grazie Presidente. La risposta dell’Assessore mi ha colto un pochino esterrefatto, nel senso che credo sia nella facoltà dei Consiglieri chiedere delucidazioni, specialmente quando vi sono variazioni di bilancio dove magari è possibile anche, con il proseguimento del procedimento legale, arrivare anche a non pagare questa cifra. Come mai avete valutato di non proseguire questo iter? Io credo che sia lecito chiederlo. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Consigliere Refolo. Consigliere Tiana.

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Consigliere Tiana : Su questo argomento abbiamo dibattuto in due Commissioni e nell’ultima se non sbaglio si è affrontato nel modo che ci era consentito per cercare di capire il perché si era scelta questa strada. Nell’ultima Commissione si è chiesto esplicitamente che durante il Consiglio ci venisse data risposta e spiegazione del perché si è deciso di non impugnare la sentenza, con una scelta doverosa di andare a procedere con l’approvazione del debito fuori bilancio. Quindi io penso che sia doveroso sapere quali sono le motivazioni, anche perché in due Commissioni non siamo stati nelle condizioni di capire perché non si è impugnato. Visto che se ci sono le condizioni che noi riteniamo e che l’Amministrazione o chi ha deciso di non impugnare vorremmo capire bene se noi avevamo ragione, e quindi è giusto impugnare, oppure se le motivazioni del Tribunale ci hanno convinto della giustezza di non impugnare quella sentenza. Spero che ci sia questa spiegazione, non solo su questa, era anche sulla precedente e su quella che arriverà successivamente, perché bene o male sono quasi simili. Assessore Dall’Aglio : Innanzitutto io non sono arrogante con nessuno, faccio delle domande, esprimo delle considerazioni, possono essere ritenute sufficienti o insufficienti, ma io non sono arrogante con nessuno. Questo ci tengo a precisarlo. La motivazione è molto semplice. Si è ritenuto di non procedere per non riportare in discussione una questione che è già stata chiusa e che potrebbe esporre l’ente ad ulteriori oneri e spese. Questa è la motivazione, che può essere condivisa o non condivisa, ma questa è la valutazione che è stata fatta in Giunta. Io non voglio essere arrogante però non c’è altro. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Dichiarazione di voto. Consigliere Pasetti : Confermo che il mio gruppo voterà in maniera negativa, anche perché ogni sentenza deve essere letta in un modo diverso da quello che ha espresso l’Assessore. Le sentenze sono giuste e sono sbagliate, se sono giuste e sono poi negative nel dispositivo si pagano e si affrontano; se invece sono sbagliate si valuta di impugnarle. Credo allo stato degli atti e credo dalle parole dell’Assessore che la Provincia abbia sbagliato, per cui nella fattispecie ha chiamato in causa una persona o una società, un’assicurazione, che non doveva essere chiamata in causa, pertanto il giudice l’ha condannata alle spese dell’avvocato di questa assicurazione. Per cui credo, da quello che emerge oggi, che l’Amministrazione provinciale abbia sbagliato. Pertanto il mio gruppo voterà in maniera negativa. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Consigliere Pasetti. Consigliere Tiana per dichiarazione di voto. Consigliere Tiana : Preso atto delle risposte e della discussione che abbiamo fatto in Commissione il mio voto sarà favorevole, con quello che è già emerso all’interno della Commissione e cioè con un invito molto forte affinché successivamente le situazioni che si sono evidenziate, anche perché se non sbaglio le polizze assicurative che la Provincia eroga sono cifre abbastanza importanti, se non sbaglio sui 600 mila euro all’anno, che quindi bisogna che ci sia una valutazione attenta sulle coperture e in che modo si interviene. Quindi che questo debba

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servire, che quanto meno questa situazione debba servire per evitare che nel futuro ci siano valutazioni oppure mancate valutazioni oppure valutazioni un po’ superficiali che portano a delle situazioni di questo tipo. Questo è il mio auspicio e spero che serva quella discussione che si è evidenziata in questo periodo. Non avendo nessun altro Consigliere chiesto la parola, il Presidente del Consiglio pone in votazione in forma palese, eseguita con sistema elettronico, il punto all’ordine del giorno e ne proclama il seguente esito:

Favorevoli: n. 14

(Pistoni – Barai – Cavaglieri – Chiodarelli – Gazzoli – Montagnini – Morselli – Negrini – Pippa – Pastacci – Roveda – Soffiati – Tiana – Zucca)

Contrari: n. 7 (Meneghelli – Stefanoni – Pasetti – Bignotti - Mancini – Pellizzer – Dara – Refolo)

In conformità di ciò, il Presidente proclama approvata la deliberazione stessa.

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5) Riconoscimento debiti fuori bilancio ex art. 194 lett. A) D.Lgs. 267/2000 derivante da sentenza esecutiva Tribunale di Mantov a N. 1184/2011 Visto l’art.194, 1^ co. lett. a) del DLGS 18 agosto 2000 n. 267, il quale dispone che con deliberazione consigliare gli enti locali riconoscono la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive; Accertata l’esistenza di debiti fuori bilancio derivanti dalla seguente sentenza: Tribunale di Mantova n. 1184 del 8.11.2011, depositata in data 5.12.2011, resa nella causa promossa da E. C., V. T., A. M. C. e M. A. C. contro la Provincia di Mantova ed il Comune di Virgilio, volta al riconoscimento di responsabilità in capo all’amministrazione provinciale e comunale nella causazione di sinistro mortale occorso in data 5.6.2005 sulla S.P. n. 29 ed al risarcimento di danni patrimoniali, biologico, morale ed esistenziale agli attori; - la Provincia si è costituita in giudizio, contestando l’infondatezza delle pretese azionate e chiamando in manleva la società assicuratrice Milano Assicurazioni, in forza della polizza RC stipulata con la medesima; - la sentenza ha rigettato tutte le domande degli attori, giudicandole infondate, peraltro ha giudicato prescritta la garanzia assicurativa e conseguentemente ha condannato la Provincia di Mantova a rifondere alla Milano Assicurazioni s.p.a. le spese di lite, liquidate in €. 31,00 per spese, €. 2.088,00 per diritti, €. 4.500 per onorari oltre i.v.a., c.p.a. e 12,50% per spese generali; Dato atto che la sentenza è immediatamente esecutiva, ai sensi dell’art. 282 c.p.c. e sussiste quindi l’obbligatorità e la necessità di provvedere a tempestivo pagamento, al fine di evitare l’aggravio di spese connesso all’avvio di procedure esecutive; Salva e riservata ogni valutazione in ordine all’opportunità di proporre appello per la riforma della sentenza, nel capo recante statuizione di condanna a carico dell’amministrazione; Visto l’art. 28 del Regolamento di contabilità della Provincia di Mantova; Richiamata la determinazione n. 1705 in data 30.12.2011, recante accantonamento per provvedere al pagamento di spesa di soccombenza, con la quale è stato assunto impegno iscritto al n. 11/5005 del cap. 19320 del PEG; Dato atto che i debiti fuori bilancio trovano copertura al capitolo 19360, c.c. 0300 v.d.s. 2111 del PEG 2012 imp. N. 11/5005 e vengono liquidati nel dettaglio come segue: €. 2.088,00 per diritti, €. 4.500 per onorari per spese processuali; €. 823,50 maggiorazione 12,50% per spese generali su €. 6.588; €. 296,46 cpa 4% €. 31,00 per spese,

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Dato atto che sulle somme non va liquidata l’iva, in quanto la beneficiaria del pagamento è un’impresa che ha diritto alla detrazione dell’imposta, ex art. 19 L.iva; Che dunque la complessiva somma, comprensiva di spese, diritti ed oneri accessori maturati, ammonta a €. 7.738,96, a favore della Milano Assicurazioni spa; Vista l’allega relazione della responsabile ufficio Legale, avv. Eloisa Persegati, sui fatti di causa per il ricorso di cui trattasi; Dato atto che la deliberazione di riconoscimento del debito fuori bilancio sarà trasmessa alla Procura Regionale della Corte dei Conti Lombardia ai sensi dell’art. 23 comma 5, della legge n. 289/02; Rilevato che il riconoscimento dei debiti in esame, essendo statuito in sentenza, è obbligatorio e non suscettibile di valutazione discrezionale; Dato atto che il ritardo nel provvedere espone l’Amministrazione all’avvio di procedura esecutiva, con conseguente aggravio di spese; Visti i pareri favorevoli espressi ai sensi e per gli effetti dell’art. 49, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000, dal Dirigente del Settore Risorse e Sviluppo Organizzativo – Affari Istituzionali sotto il profilo tecnico e dal Dirigente del Settore Finanziario sotto il profilo contabile;

DELIBERA 1) Di riconoscere, ai sensi dell’art. 194 TUEL, comma 1 lett. a, la legittimità del debito fuori bilancio di cui in parte narrativa che qui s’intende integralmente richiamata e trascritta, nella misura complessiva, comprensiva delle spese e diritti successivi di: €. 7.738,96, a favore della Milano Assicurazioni spa, salvo successivi adeguamenti delle somme, in relazione ad eventuali spese e diritti ulteriori e conseguenti alla sentenza, come per legge, da determinarsi in sede di liquidazione; 2) Di dare atto che tale debito trova copertura finanziaria all’intervento 1010903 gestione residui 2011 del bilancio 2012 capitolo 19320, RP 2011 imp. N. 11/5005 c.c. 0300 v.d.s. 2111; 3) Di trasmettere la deliberazione di riconoscimento alla Procura Regionale della Corte dei Conti Lombardia, ai sensi dell’art. 23, comma 5, della Legge 27/12/2002, n. 289; 4) Di dare al presente provvedimento immediata eseguibilità ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Do la parola all’avvocato Persegati.

Escono Bignotti e Roveda Presenti 20

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Eloisa Persegati – Responsabile Ufficio Legale : L’ultima deliberazione concerne una causa civile davanti al Tribunale di Mantova nella quale si faceva questione di un sinistro mortale. I congiunti di una vittima di un incidente stradale hanno evocato in giudizio la Provincia di Mantova e il Comune di Virgilio assumendo che la responsabilità solidale del sinistro fosse da ricondurre alla Provincia come proprietaria della strada e del Comune in quanto tenuto alla segnaletica orizzontale, assumendo che la causa del sinistro fosse da ricondurre a una non adeguata manutenzione del fondo stradale e a una non adeguata manutenzione anche della segnaletica orizzontale. La Provincia si è costituita in giudizio, come anche il Comune di Virgilio, contestando la responsabilità e svolgendo domanda di garanzia nei confronti della società Milano Assicurazioni in forza della polizza di responsabilità civile verso terzi con essa stipulata. L’assicurazione si è regolarmente costituita in giudizio eccependo l’intervenuta prescrizione del diritto alla copertura assicurativa asserendo che non avrebbe ricevuto tempestivamente la richiesta di risarcimento del danno presentato alla Provincia. La causa si è risolta con sentenza del dicembre dell’anno scorso, nella quale il Tribunale di Mantova ha ritenuto che il sinistro fosse da ricondurre a responsabilità esclusiva della vittima dell’incidente e non dipendesse dalle condizioni della strada e della segnaletica e quindi ha respinto tutte le domande svolte dagli attori, i quali agivano per il risarcimento di danni morali, materiali, esistenziali e quant’altro. Nel contempo, però, ha accolto la domanda della Milano Assicurazioni e ritenendo prescritta l’azione di garanzia nei suoi riguardi ha condannato l’Amministrazione a rifondere le spese di giudizio a favore di quest’ultima. La sentenza di primo grado, come nell’altro caso del Tribunale Civile, è esecutiva, quindi sussistono le condizioni per il riconoscimento debiti fuori bilancio. Rilevo che il riconoscimento debiti fuori bilancio non comporta acquiescenza alla sentenza ma è dovuto solo per ricondurre a Bilancio una obbligazione che si è maturata per eventi esterni non prevedibili e non regolamentabili. Presidente del Consiglio Simone Pistoni : Consigliere Pasetti. Consigliere Pasetti : Grazie Presidente. Come nel punto precedente, io vorrei sapere… Mi rendo conto, avvocato Persegati, che il riconoscimento o meno non è vincolato all’appello o meno, però vorrei capire quanto meno la responsabilità della Provincia in merito alla sentenza oppure capire eventualmente se c’è stato uno sbaglio del giudice, sappiamo benissimo che succede spesso. Vorrei capire, pertanto, come Consigliere e come capogruppo del mio gruppo consiliare se quanto ha stabilito il giudice nella sentenza sia stato valutato dalla Giunta e quali sono state le motivazioni che hanno portato a fare in modo che l’appello non venisse espletato, perché qui ci troviamo di fronte a una responsabilità, se è vero quanto dice il giudice, abbastanza grave, cioè c’è stata una denuncia fatta all’assicurazione di un sinistro oltre il tempo massimo. Questo è inserito, è scritto nelle condizioni di polizza. Qui è stata fatta una denuncia all’assicurazione esattamente due anni dopo aver ricevuto quella che era la denuncia di sinistro. Per cui vorrei capire, qui il giudice non avendo gli atti, non avendo visto quello che era il fascicolo…vorrei capire se il giudice ha sbagliato e pertanto se ha sbagliato visto che stiamo parlando di soldi pubblici credo che sia giusto e doveroso interporre appello a questa sentenza. Se invece il giudice ha visto giusto vorrei quanto meno

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capire se la Giunta ne ha preso atto di questo. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Assessore Dall’Aglio, prego. Assessore Dall’Aglio : La risposta è molto semplice ed è simile per certi aspetti in termini di principio a quella che le ho appena dato. Vale a dire che a maggior ragione in questo caso, in considerazione dell’evento principale e quindi dell’ingente richiesta che c’era stata a causa di questo decesso avvenuto sulla strada, e ci fu, mi dice l’avvocato, una richiesta milionaria, la Giunta ritiene opportuno chiudere la vicenda e non riportare, anche in considerazione di questo, a galla delle questioni che potrebbero poi essere rivolte contro l’ente, nel senso che è opportuno rispettare la sentenze in questo caso e chiudere la vicenda. Questa è la valutazione che è stata fatta, condivisibile, non condivisibile, anche perché lei dico lei ha ragione, sono soldi pubblici. Non li buttiamo via i soldi pubblici. Questo risarcimento, che è modesto ma comunque sono soldi pubblici, è legato a una fattispecie di risarcimento danno molto più ampia. Riteniamo opportuno non procedere e quindi rispettare la sentenza. Questa è stata la valutazione fatta in Giunta. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Assessore. Consigliere Negrini, prego. Consigliere Negrini : Grazie Presidente. Come avrete notato, nessun Consigliere del Partito Democratico è intervenuto nei due riconoscimenti debiti fuori bilancio che abbiamo appena votato, intervengo solo io in questo, dove preannuncio il nostro voto favorevole alla pratica, come abbiamo fatto nei punti precedenti. Sui motivi del perché non si è ricorso noi abbiamo piena fiducia nel rappresentante legale dell’Amministrazione, che fino a norma invariata è il Presidente Pastacci, quindi avrà fatto tutte le valutazioni del caso e del perché non era opportuno ricorrere e quindi di conseguenza noi appoggiamo questa sua riflessione. Nello stesso tempo è chiaro che la delibera del debito fuori bilancio è una delle delibere, per sua natura, più delicate che i Consiglieri sono chiamati a votare, per mille motivi che non sto qua a spiegare perché gli avvocati potrebbero benissimo spiegarci il perché. Noi voteremo anche questo debito fuori bilancio, però riteniamo che l’Amministrazione debba nel prossimo futuro comunque cominciare ad accantonare delle somme qualora esistano delle sentenze che ci vadano male, per le spese legali, cose di questo tipo qua, perché comunque andare sempre a un riconoscimento del debito fuori bilancio è un po’ un problema. L’altra cosa che io ritengo però ancora più importante di quella che ho appena detto è che è necessario avere un monitoraggio da parte di tutti gli organi, quindi anche da parte del Consiglio, sulle cause in corso, nel senso che fermo restando che le cause hanno la loro durata, hanno le loro cose di riservatezza, è necessario che venga convocata una o più Commissioni per capire dall’ufficio legale quali sono le cause in corso, quali sono gli eventuali esborsi finanziari che saremo costretti a fare se queste cause qui noi ci auguriamo ci vadano tutte bene, però se qualcuna di queste andrà male è necessario che abbiamo un po’ il quadro della situazione, anche perché questi debiti fuori bilancio arrivano, abbiamo fatto una Commissione, sono stati discussi che non erano all’ordine del giorno, poi è stata fatta una

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Commissione dove invece sono state emanate le sentenze, c’è stata una discussione molto approfondita. Però non dobbiamo parlare di queste cose qui solo quando ne siamo obbligati, in quanto dobbiamo rispettare quelle che sono le sentenze che ci dicono che dobbiamo pagare questi quattrini. Grazie. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Consigliere Negrini. La parola al Consigliere Barai. Consigliere Barai : Grazie. Anche noi dichiariamo il nostro voto favorevole. Volevo precisare due cose. Non so se si possano stabilire degli accantonamenti per eventuali sentenze che passino in giudicato, quindi per eventuali debiti fuori bilancio per cui non sappiamo esattamente l’ammontare complessivo, su questo non sono sicuro. Però vorrei richiamare l’attenzione su una cosa. La decisione della Giunta di non procedere con i secondi gradi di giudizio e così via sottintende ovviamente un parere relativo al grado di giudizio a favore di quello che ha stabilito il giudice. La mia sensazione è che però forse bisogna richiamare la parte tecnica. È vero che chi fa sbaglia e chi non fa non sbaglia, questo è verissimo, però effettivamente due anni di ritardo su una richiesta di azione sono un po’ tanti. Forse il monitoraggio andrebbe fatto esattamente su questo, cioè errori che poi ci portano ad aumentare la spesa corrente diventano un problema per noi e per tutti. Grazie. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Consigliere Barai. Aveva chiesto la parola l’Assessore Dall’Aglio, prego. Assessore Dall’Aglio : Cerco di dare una risposta complessiva. Io ricordo che ci insediammo in giugno e che a settembre chiesi, in accordo con il Presidente, un dato su quelli che possono essere i rischi, tra virgolette, potenziali ai quali l’Amministrazione è esposta per liti o cause. La situazione viene costantemente monitorata, magari potrà essere anche oggetto di una Commissione, io lo faccio volentieri perché è una delle prime cose che ho pensato pensando al bilancio futuro di non trovarci poi di fronte a dei macigni che ci mettessero in difficoltà visto già il momento difficile dal punto di vista finanziario che stiamo passando. Non esiste un fondo però si può costituire. Noi abbiamo un accantonamento di 50 mila euro per liti e atti della Provincia, spese legali. Non è accantonato per le soccombenze, quindi per quello che poi alla fine veniamo condannati a risarcire. Io mi impegno alla prima Commissione utile, magari chiuse le Commissioni Bilancio a fare una Commissione nella quale diamo conoscenza della situazione complessiva e dell’esposizione potenziale al rischio da parte dell’Amministrazione provinciale. Per quanto riguarda invece le coperture assicurative, ci sono delle coperture assicurative obbligatorie, sono coperture costose perché di fatto solo la rete stradale è quella che fa la parte del leone in termini di rischiosità e quindi anche meno manutenzioni si fanno perché meno soldi ci sono, più i premi assicurativi costano. Questo è un altro dato che va tenuto in considerazione. Noi siamo obbligati ad assicurare tutta la rete, lo facciamo, facciamo delle gare con il broker per cercare di strappare condizioni migliori per evitare cartelli, tuttavia purtroppo con il deterioramento delle strade e la scarsità di risorse finanziarie che abbiamo a disposizione ci troveremo tante richieste di danno. Questa è una mia previsione

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personale che non si fa fatica a fare. Però mi impegno a fare una Commissione apposta in cui parleremo di coperture assicurative, faremo il punto attorno a queste e faremo anche il punto attorno alle liti che l’Amministrazione provinciale ha in corso. Non avendo nessun altro Consigliere chiesto la parola, il Presidente del Consiglio pone in votazione in forma palese, eseguita con sistema elettronico, il punto all’ordine del giorno e ne proclama il seguente esito:

Favorevoli: n. 14

(Pistoni – Tiana – Pastacci – Negrini – Zucca – Gazzoli – Montagnini – Morselli – Cavaglieri – Soffiati – Refolo – Barai – Chiodarelli – Pippa)

Contrari: n. 6 (Meneghelli – Stefanoni – Pasetti – Dara - Mancini – Pellizzer)

In conformità di ciò, il Presidente proclama approvata la deliberazione stessa.

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6) Mozione presentata dal Gruppo Consiliare PD per sollecitare la Giunta della Regione Lombardia ad individuare aree non ido nee all’installazione di specifiche tipologie di impianti alimentati da font i rinnovabili

PREMESSA Ribadendo la nostra consapevole quanto più ovvia condivisione dello sviluppo di produzioni energetiche attraverso fonti rinnovabili;

VISTO CHE La normativa di riferimento contenuta nel D. Lgs. N. 387/2003 e avente ad oggetto l’“Attuazione della Direttiva n. 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità”;

VISTO CHE Il Governo ha emanato con D. M. del 10/09/2010 (Gazz. Uff. n. 219 del 18/09/2010) le Linee Guida in materia di autorizzazioni degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, dando tempo alle Regioni per adeguare le rispettive discipline entro 90 giorni dalla data in vigore delle Linee Guida nazionali e che in mancanza di tale adeguamento entro il predetto termine, si applicavano le disposizioni impartite dalle Linee Guida nazionali;

CONSIDERATO CHE Solamente con la Deliberazione n. IX/3298 del 18/04/2012 la Giunta Regionale della Lombardia ha emanato le Linee Guida in materia di autorizzazioni degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili

CONSIDERATO INOLTRE CHE Regione Lombardia non ha ancora adempiuto a quanto previsto dall’art. 17 delle Linee Guida adottate con D. M. del 10/09/2010, ovvero all’individuazione delle aree non idonee all’installazione di specifiche tipologie di impianti alimentati da fonti rinnovabili;

EVIDENZIATO CHE Tale scelta continuerà a creare gravi problemi sull’intero territorio provinciale in quanto gli impianti biogas e gli impianti biomasse si stanno moltiplicando ed allo stesso tempo stanno creando numerosi problemi circa la viabilità; l’accaparramento dei terreni agricoli con il conseguente rialzo dei prezzi d’affitto degli stessi. Problema non di poco conto poiché, nel brevissimo periodo, mai si erano viste aumentare così vertiginosamente le cifre d’affitto rispetto all’utilizzo dei terreni.

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P.Q.M.

IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI MANTOVA SOLLECITA La Giunta Regionale della Lombardia ad individuare, ai sensi e agli effetti di quanto previsto dall’art. 17 D. M. del 10/09/2010, le aree non idonee all’installazione di specifiche tipologie di impianti alimentati da fonti rinnovabili. * Si prega di inoltrare questa mozione ai parlamentari mantovani, ai consiglieri regionali mantovani, al Presidente della Giunta Regionale della Lombardia, al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, al Ministero Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare, al Presidente della Regione Lombardia ed all’Assessore Regionale all'Ambiente, Energia e Reti e all’Assessore Regionale all’Agricoltura. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Qualcuno interviene del gruppo? Se ritiene di passare direttamente alla votazione perché in effetti la discussione era stata fatta, c’era un problema semplicemente legato a… Consigliere Dara. Consigliere Dara : La mozione non l’ho letta attentamente ma dice “Mozione presentata dal Gruppo Consiliare PD per sollecitare la Giunta della Regione Lombardia ad individuare aree non idonee all’installazione di specifiche tipologie di impianti alimentati da fonti rinnovabili”. Con delibera di Giunta Regionale 18.04.2012 sono state fatte proprio le linee guida regionali per l’autorizzazione degli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti energetiche mediante recepimento della normativa nazionale in materia. Magari l’hai presentata prima questa mozione…

Entrano Bignotti e Roveda Presenti 22

Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Ha chiesto di intervenire il Consigliere Montagnini. Consigliere Montagnini : Spiego un attimino. La mozione ha questa logica. La Regione Lombardia con la delibera del 18 aprile 2012 ha emanato le linee guida regionali dopo un anno e mezzo le linee guida del Ministero dello Sviluppo Economico. All’art. 17 di queste linee guida nazionali si dà la possibilità alle Regioni di individuare le aree non idonee all’installazione degli impianti da fonti rinnovabili. Noi stiamo semplicemente chiedendo questo, cioè sollecitiamo la Regione a prevedere quanto è previsto dall’art. 17 delle linee guida. Ovviamente è una facoltà della Regione, perché usa proprio la parola “può”. Secondo noi è meglio andare a individuare quali sono le aree non idonee facendo un’analisi attenta del territorio lombardo e andando a dare possibilità agli uffici della Provincia di poter opere in maniera più sicura, in maniera più precisa per quanto riguarda questa normativa. Il senso della mozione è questo, non ha senso polemico, non ha alcun altro senso. L’unica cosa secondo noi è dal punto di vista politico anche un

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prendere una posizione in tal senso. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Consigliere Montagnini. Consigliere Dara. Consigliere Dara : Una domanda tecnica. La Provincia può assumersi la facoltà di individuare delle aree? Consigliere Montagnini : No, la competenza è una competenza legislativa delegata alle Regioni.

Escono Pasetti e Zucca Presenti 20

Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Consigliere Refolo. Consigliere Refolo : Grazie Presidente. Io volevo solo ribadire quanto ho detto nella scorsa occasione dove i Consiglieri dell’opposizione mancavano. L’individuazione di queste zone non idonee, specialmente in un territorio come quello mantovano dove è presente un polo chimico ad interesse nazionale e dove tutte le aree limitrofe sono classificate come zone inquinate è importante che avvenga questo, altrimenti ci troviamo inquinamento su inquinamento, anche se queste centrali inquinano poco, ma comunque lo andiamo a sommare a quello che c’è già. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Consigliere Refolo. Altri interventi? Dichiarazione di voto del Consigliere Tiana. Consigliere Tiana : Faccio la dichiarazione di voto. Sono pienamente favorevole a questa mozione, anche perché sicuramente è opportuno che la Regione Lombardia, dopo un po’ di tempo in cui ha aspettato a fare le linee guida ma siccome è un aspetto fondamentale individuare le zone idonee per la localizzazione di questi impianti, proprio vedendo anche quello che comporta a noi come Provincia ma quello che comporta anche alla Provincia di Cremona e anche altre, quindi è opportuno sollecitare per fare in modo che almeno determini… e spero che anche da altre parti ci sia questa sollecitazione perché si riesca in tempi non lunghi a fare in modo di individuare queste aree che servono alla Provincia nella valutazione delle autorizzazioni che deve rilasciare e ai Comuni per andare a programmare il proprio strumento urbanistico in cui andare a identificare le aree idonee o non idonee a questo tipo di impianti. Grazie. Non avendo nessun altro Consigliere chiesto la parola, il Presidente del Consiglio pone in votazione in forma palese, eseguita con sistema elettronico, il punto all’ordine del giorno e ne proclama il seguente esito:

Favorevoli: n. 14

(Pistoni – Tiana – Pastacci – Negrini – Gazzoli – Montagnini –

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Morselli – Cavaglieri – Soffiati – Refolo – Barai – Chiodarelli – Pippa - Roveda)

Contrari: n. 6 (Meneghelli – Stefanoni – Bignotti – Dara – Pellizzer - Mancini)

In conformità di ciò, il Presidente proclama approvata la deliberazione stessa.

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7) Ordine del giorno presentato dai Consiglieri PD: Montagnini, Soffiati, Gazzoli, per la pubblicazione sul sito istituzional e della Provincia dell'attività consiliare e delle presenze dei Consiglieri Provinc iali

Premesso che

i cittadini sono sempre più attenti all’attività della rappresentanza politica nelle

Istituzioni e si ritiene doveroso facilitare la conoscenza dell’attività degli eletti nelle

assemblee di ogni ordine e grado.

Ritenuto che

la trasparenza dell'attività politica è un elemento fondamentale per la democrazia;

Considerando che

la pubblicità attraverso internet del maggior numero di informazioni possibili

sull'operato dei pubblici amministratori può stimolare i cittadini ad essere più

partecipi alla vita pubblica, stimolando il loro controllo sugli eletti e i funzionari

pubblici.

Il Consiglio Provinciale di Mantova impegna

il Presidente del Consiglio Provinciale a

pubblicare sul sito istituzionale della Provincia di Mantova ogni documento

presentato (mozioni, ordini del giorno, interrogazioni ed interpellanze) dal singolo

consigliere;

pubblicare l’esito delle votazioni con il voto di ogni singolo consigliere di ogni

documento messo in votazione;

pubblicare trimestralmente sul sito della Provincia le presenze dei singoli consiglieri

al consiglio e alle commissioni consiliari.

inoltre impegna il Presidente del Consiglio provinc iale

a dare attuazione al presente ordine del giorno entro il termine di sei mesi dalla

propria approvazione in Consiglio Provinciale.

Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Consigliere Montagnini. Consigliere Montagnini : L’ordine del giorno lo do per letto e spiego un attimino il senso. Il senso è che al giorno d’oggi, soprattutto in un momento come questo di

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anti politica, secondo noi un segnale nei confronti dei cittadini è quello di pubblicare tutti gli atti proposti dai Consiglieri e ogni trimestre anche le presenze in Consiglio Provinciale e nelle varie Commissioni. Secondo noi è un documento molto importante perché dà modo all’Amministrazione di essere più trasparente nei confronti dei cittadini. Quindi io spero che il documento venga approvato all’unanimità perché si dà un segnale ben preciso che la politica è molto più vicina ai cittadini di quanto si è, perché un Consigliere lavora sì sul territorio ma spesso di sono dei limiti di comunicazione, quindi anche se vengono pubblicati come un Consigliere vota, quali sono i documenti presentati in Consiglio Provinciale, quali sono le presenze del rappresentante di un tal territorio, secondo me e secondo noi agevola l’attività di qualsiasi cittadino. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Consigliere Montagnini. Consigliere Refolo. Consigliere Refolo : Grazie Presidente. Io sono pienamente d’accordo perché la trasparenza degli enti viene prima di tutto perché comunque noi siamo eletti dai cittadini e a questi dobbiamo rendere conto sia dal punto di vista di cosa votiamo, di come ci esprimiamo e della frequenza con cui frequentiamo le aule. Io però credo che questo debba essere esteso anche ai membri della Giunta, perché spesso e volentieri… è vero, ci sono impegni istituzionali, per carità, ognuno ha i propri impegni, però anche questo deve essere segnalato. Praticamente noi dobbiamo permettere ai cittadini di sapere anche la Giunta amministrativa come frequenta l’aula, non solo i Consiglieri. Sono comunque d’accordissimo sulla pubblicazione di questi dati. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Consigliere Barai, prego. Consigliere Barai : Io invece dichiaro che il nostro voto sarà contrario perché qua si instaura il concetto di trasparenza, cioè che cosa vuol dire esattamente trasparenza. Un conto è la trasparenza sugli atti, esattamente a cosa accedo e cosa faccio, un conto è un’ipotetica dichiarazione per cui ogni Consigliere ovviamente lavora in funzione delle mozioni che presenta. Io vedo che è passato questo concetto in questo Consiglio Provinciale per cui ci troviamo come la volta scorsa a votare mi sembra 50 tra mozioni che poi secondo me portano a poco e quindi io sono contrario a produrre un sito che diventi un vomitatoio di tutto ciò che passa poi per la testa del Consigliere, quindi ripropone esattamente in Consiglio. Bisogna produrre sul sito atti che siano formalmente capibili, effettivamente gestibili da parte degli utenti, perché se io presento tutte le mozioni adesso sono 200, 300 mozioni, forse anche di più, cioè un contenitore all’interno del quale un cittadino non ci si ritrova. Io preferisco avere un sito nel quale c’è chiarezza, ci sono gli atti effettivi, che cosa ha fatto l’Amministrazione, certo, forse come ha votato rispetto ad alcuni atti ma mettere tutto mi sembra davvero un’assurdità. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Consigliere Barai. Per chiarezza, magari dico una cosa ovvia. Un po’ perché sembra quasi che l’ente non dia trasparenza di questi dati, un po’ per… adesso non vorrei aver inteso male l’intervento del Consigliere Barai, però con la pubblicazione delle delibere, nelle

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delibere se uno le guarda ci sono le presenze, come si è votato, cosa è stato presentato, il contenuto della mozione, chi l’ha presentata. Quindi è anche un po’ per difendere la trasparenza che c’è, è giusto esplicitarla e lo faccio con questo mio intervento. Sicuramente c’è sempre modo di migliorare, di cercare di efficientare quelle che sono tutte le possibili trasparenze, però già oggi non manca la possibilità all’utente, al cittadino, alla stampa, a chi vuole, di poter evincere quelle che sono state le cose richiamate. Paradossalmente forse l’unico aspetto che manca è che nelle delibere non è esplicitato chi vota favorevolmente, però chiaramente date le presenze volendo uno le evince. Qui lo dico come Consigliere, io voterò assolutamente a favore, però giusto per chiarezza oggi comunque esponiamo sul sito degli atti che consentono comunque di poter capire quale sia stata l’attività dei Consigliere e i temi che vengono proposti e votati dai singoli. Consigliere Dara : Questi dati effettivamente ogni tanto capita anche a me di scaricarli dal sito della Provincia. Qui si chiede di pubblicare le mozioni, ordini del giorno, interrogazioni, interpellanze, che ci sono, pubblicare l’esito di ogni votazione di ogni Consigliere, ci sono, sulla presenza o meno dei verbali si vede se uno era presente o assente. Io non so cosa la votiamo a fare. Se c’è già è una perdita di tempo. Non lo so, se si vogliono aggiungere gli stipendi… non lo so, magari ci sono anche quelli… appunto, ci sono anche quelli. Consigliere Tiana : Per quanto mi riguarda penso che non ci debba essere nessuna preclusione al fatto che i cittadini sappiano quello che fa un Consigliere che loro stessi hanno eletto. L’importante è che lo spirito di questo, di andare a mettere nel sito in modo preciso, anziché desumerlo dalla lettura dei verbali del Consiglio Provinciale o delle Commissioni, di come si comporta, l’importante è che lo spirito non sia quello di fare delle valutazioni. Siccome un po’ di tempo fa la “Gazzetta” ha fatto una pagina intera che dava pagelle, in modo sbagliato, con dei criteri sbagliati, in base a quello che un Consigliere presentava, quante interrogazioni, quante mozioni, come se fosse il lavoro più importante, facendo dei nomi e dei voti precisi. Io spero che questo non sia…per rispondere a quello noi facciamo valutare qual è il grado di intervento, di presenza e di attività politica che fa all’interno dell’Amministrazione, Consiglio, Commissione o altro, da parte dei Consiglieri. Io spero che non sia questo lo spirito perché penso che la trasparenza, il come un Consigliere si deve muovere, deve essere accessibile a tutti, magari anche mettendo anche il suo reddito sul sito, perché è giusto che si sappia quello che si guadagna. Però lo spirito deve essere per la trasparenza, non certo perché dopo venga utilizzato come criterio per dare i voti a questo o a quell’altro, perché penso che sia sbagliato in questo modo e penso che i cittadini abbiamo la possibilità di valutare e verificare effettivamente quello a cui loro hanno dato il voto stia facendo giusto o stia sbagliando …[cambio audiocassetta da n. 1 a n. 2]…. Così, tra virgolette, in pasto ai cittadini, nome per nome quello che i Consiglieri fanno. Grazie.

Entra Zucca Presenti 21

Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Consigliere Montagnini, prego.

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Consigliere Montagnini : So molto bene che i documenti sono già sul sito, però è un sito molto complesso da part dei cittadini da poter consultare, quindi bisogna andare sull’albo pretorio, eccetera. A me è arrivata sollecitazione di semplificare il sito internet ed è questo il senso dell’ordine del giorno, quindi andare sulla pagina di ogni Consigliere e capire qual è la presenza, quali sono gli atti presentati, come ha votato un tal Consigliere. Io so benissimo che ci sono già tutti gli atti sul sito, però bisogna semplificarlo ulteriormente ai cittadini. Questo è il senso dell’ordine del giorno, semplificare la vita ai nostri cittadini, perché per quanto riguarda la mia attività di Consigliere tutti mi vengono a chiedere “Ma cosa stia facendo?”. Non risulta. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Consigliere Montagnini. Prego Consigliere Bignotti. Consigliere Bignotti : Grazie Presidente. Volevo esprimere la posizione del nostro gruppo che è radicalmente diversa da quello che abbiamo sentito finora. Io credo che se l’intenzione dell’ordine del giorno fosse stato quello di semplificare l’accessibilità ai dati che ci sono nel sito internet dovesse essere scritto quello e non qualche cosa di diverso, nel senso che noi non condividiamo molto, pur essendo assolutamente pubblici e consultabili tutti i dati, tutte le presenze, tutte le delibere e chi ha votato come, non riteniamo giusto per due ordini di motivi il fatto che si debba appesantire l’attività degli uffici per estrapolare da quelli che sono i documenti che vengono votati, quindi dalle delibere del Consiglio Provinciale, dalle delibere di Giunta, un Consigliere quante volte è stato presente, quante volte non lo è stato, dove ha votato a favore, dove ha votato contro, anche perché forse quel tempo magari potrebbe essere impegnato, passatemi la battuta, per evitare qualche debito fuori bilancio invece che per lavorare di più su altre cose. Ulteriormente va detto che non siamo in grado di estrapolare dei dati riassuntivi e delle statistiche che siano assolutamente asettiche, perché l’attività di un Consigliere Provinciale, e ce ne siamo accorti tutti quando è uscito l’articolo sulla “Gazzetta di Mantova”, non può essere limitata a quante volte uno presenta una mozione, perché allora potrei dire la mia opinione, probabilmente alcune mozioni sarebbe meglio non presentarle perché non sono pertinenti all’attività della Provincia. Quindi le valutazioni potrebbero essere tante. Una volta fatte le prime statistiche ci troveremmo di fronte al fatto che magari un Consigliere dice: il mio operato sul territorio non è significato solamente da quante delibere voto in Consiglio ma magari da quante iniziative faccio sul territorio e quant’altro. Quindi secondo me andiamo su un terreno piuttosto difficile, che andrebbe da un lato ad appesantire l’operato degli uffici, dall’altro a portarci su delle ulteriori complicazioni che in questo momento mi pare non ci servano e potremmo dedicare le risorse del personale interno a cose più fattive. Ulteriormente, se un Consigliere vuole la pagella credo che la pagella la possa ottenere con le iniziative che lasciano un segno sul suo territorio anziché con un numero in più o un numero in meno su una delibera. Grazie.

Esce Pastacci Presenti 20

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Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Consigliere Tiana. Consigliere Dara : Condivido quanto detto dal collega Bignotti. Quindi io visto che abbiamo discusso mezz’ora su questo ordine del giorno se è da portare avanti, votare o non votare, io chiedo che venga modificato, a questo punto, con scritto che sollecitiamo l’Amministrazione provinciale a cambiare il sito internet in questione per renderlo più semplice all’accesso degli atti che sono già pubblicati adesso. Se la problematica è l’accesso a questi atti che sono già pubblicati sul sito internet della Provincia chiediamo che venga semplificato. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Consigliere Montagnini. Consigliere Montagnini : Per semplificare la vita a tutti ritiro il documento, però faccio questa raccomandazione all’Amministrazione: di migliorare il sito internet in maniera da rendere meglio accessibile a tutti i nostri concittadini l’attività dei Consiglieri, pregando la pubblicazione ogni tre mesi della presenza in Consiglio Provinciale e nelle Commissioni. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Consigliere Negrini. Consigliere Negrini : Prendo atto del ritiro dell’ordine del giorno. Volevo ricordare, Presidente, che ancora oggi sul sito della Provincia c’è una sola determina pubblicata. Visto che abbiamo approvato invece un ordine del giorno all’unanimità spero che sia in corso il lavoro e che al più presto la cosa venga fatta. È un sollecito, non una critica. Grazie. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Vuole replicare Assessore Dall’Aglio? Assessore Dall’Aglio : Volevo solo dire in una frase che c’è un gruppo di lavoro, recentemente costituito, che si sta occupando della comunicazione e anche del sito e recepiamo questa raccomandazione. Stiamo lavorando anche nella direzione che ha appena esposto il Consigliere Negrini. In più prendiamo anche buona nota di questo, stiamo lavorando a migliorare tutta la comunicazione istituzionale sul sito. Consigliere Dara : Scusate, abbiamo perso 40 minuti su questo punto. Non potevate parlavi? Consigliere Morselli : Non ho capito perché quando discutiamo gli argomento della Lega possiamo perdere delle opere, per una volta che viene presentato… Consigliere Dara : Mi scusi, stavo parlando, non mi faccia incazzare… Siete vi la maggioranza, siete voi che amministrate, non mi sembra che ci sia una nostra firma. Noi siamo all’opposizione e facciamo delle semplici proposte, facciamo anche delle mozioni che magari non contano niente, ma siete lì in maggioranza, siete lì tutti insieme, mettetevi d’accordo, semplificate questo sito.

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8) Ordine del giorno presentato dai Consiglieri PD: Montagnini, Soffiati, Negrini, Gazzoli, Cavaglieri per l'adesione e il so stegno alla campagna "#salvaiciclisti"

PREMESSO CHE lo scorso 2 febbraio 2012 il quotidiano londinese “The Times” ha lanciato una campagna denominata “Cities fit for cycling” anche a seguito di un grave incidente subito in novembre da una sua giornalista ora in coma, chiedendo al governo inglese una serie di azioni da porre immediatamente in campo per tentare di fermare una strage che ha fatto registrare, in 10 anni, ben 1.275 vittime;

PREMESSO INOLTRE CHE successivamente l’appello che ha lanciato la campagna “Cities fit for cycling” è arrivato anche in Italia, e denominato campagna “#salvaiciclisti”, rilanciata da decine di blogger e di siti dedicati al mondo della mobilità ciclistica raggiungendo in pochi giorni decine di migliaia di adesioni, che di giorno in giorno stanno aumentando;

CONSIDERATO CHE in Italia l’appello è stato lanciato da decine di blogger e di siti dedicati al mondo della mobilità ciclistica; l’appello prevede otto (8) punti programmatici pensati in modo da fare diminuire il numero di incidenti che coinvolgono i ciclisti. Anche perché in Italia il dato inglese drammaticamente raddoppia. In 10 anni in Italia sono stati 2.556 i ciclisti vittime della strada. Nel 2010 il nostro è stato il terzo Paese europeo per numero di morti tra i ciclisti che percorrono le strade, 263 contro i 462 della Germania e i 280 della Polonia; nel 2010, in base a dati ISTAT, in Lombardia si sono avuti 4138 incidenti stradali che hanno visto coinvolti i ciclisti; l’indice di gravità degli incidenti rilevati tra veicoli per quanto riguarda le bici è tra i più alti, secondo solo a quello fatto segnare dai motocicli;

POSTO CHE in Lombardia la ciclabilità è stata riconosciuta non solo come parte integrante della moderna mobilità quotidiana ma come soluzione efficace e a impatto zero per gli spostamenti cittadini personali su mezzo privato attraverso l’approvazione della legge n.7/2009;

EVIDENZIATO CHE di recente è stato presentato presso il Senato della Repubblica un disegno di legge sottoscritto da senatori di diverse forze politiche, di maggioranza ed opposizione, che riprende i punti elencati nell’appello della campagna “#salvaiciclisti”;

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tale appello, rilanciato e sottoscritto tra gli altri dalla Gazzetta dello Sport, ha come contenuto i seguenti otto punti: 1. gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote; 2. gli incroci più pericolosi devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere sul lato; 3. indagine nazionale per determinare quanti vanno in bici e quanti vengono uccisi o feriti; 4. il due (2) per cento del budget dell’ANAS dovrà essere destinato a piste ciclabili di nuova generazione; 5. migliorare la formazione di ciclisti e autisti e la sicurezza dei ciclisti come parte fondamentale dei test di guida; 6. limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili a 30 km/h; 7. invitare i privati a sponsorizzare la creare piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato; 8. ogni città nomini un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme;

PRESO ATTO CHE

il Consiglio Regionale della Lombardia, con deliberazione n. IX/415 del 27/3/2012, ha aderito ufficialmente alla campagna “#salvaiciclisti”; inoltre hanno aderito alla campagna “#salvaiciclisti” i sindaci di Milano, Firenze, Bologna, Torino, Roma, il presidente dell’ANCI nonché molti Comuni del territorio provinciale mantovano;

IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI MANTOVA aderisce e sostiene la campagna “#salvaiciclisti”

INVITA LA GIUNTA PROVINCIALE

a mettere in essere tutte le iniziative necessarie per arrivare all’inserimento dei punti contenuti nell’appello all’interno della legislazione nazionale. Consigliere Montagnini : Lo ritiro per il semplice motivo che la manifestazione ci è già stata e comunque ci sembra un po’ troppo tardi discuterlo in questo momento. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie per l’esplicitazione della motivazione del ritiro.

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9) Ordine del giorno presentato dal Capogruppo IDV Paolo Refolo, in merito alla realizzazione del sottopasso ferroviario S. An tonio – Mantovanella

PREMESSA

Da anni le Amministrazioni Comunali di Porto sollecitano le Ferrovie dello Stato per la realizzazione di un sottopasso fra l’abitato di S. Antonio e Mantovanella, possibilmente in prossimità dell’attuale stazione ferroviaria di S. Antonio. Anche l’attuale Amministrazione Comunale ha sollecitato le Ferrovie dello Stato a riguardo, ma senza risultato. Il problema è alquanto grave perché l’intensificarsi del traffico ferroviario, soprattutto negli utlimi10 anni con un enorme aumento di treni merci, ha portato di fatto ad una separazione continua dei due centri abitati con grande svantaggio per Mantovanella che non ha servizi perché un quartiere nuovo. In un incontro tenutosi 3 mesi fa nella sala civica di Bancole e promosso dal Sindaco di Porto con la presenza del responsabile servizio infrastrutture e territorio della Provincia, Dott. C. Leoni, è emersa la possibilità che il nostro Ente concorra alla spesa per realizzare il sottopasso in oggetto. Ipotesi più volte espressa anche per iscritto nel programma del Sig. Sindaco di Porto, Salvarani e dallo stesso capogruppo di Comunità e Territori che è pure capogruppo a Porto, Sig. G.P. Barai. Ora è giunto il tempo di procedere al cofinanziamento sia del progetto esecutivo dell’opera, sia della sua realizzazione e pertanto è decisivo l’intervento della Provincia, visto che il Comune di Porto ha già prev isto ben 2 milioni di Euro sui 5 necessari. Evidente che occorreranno altresì almeno un milione di Euro della Regione visto che le Ferrovie non forniranno neppure 1 Euro (vedi qua nto emerso dalla lettura di una e-mail di un alto dirigente del dipa rtimento di Verona, da parte del Sindaco nell’incontro prima citato). A questo punto è naturale che la Provincia concorra con 2 milioni di Euro per la realizzazione del sottopasso in oggetto. Evidente che occorra prima realizzare il progetto definitivo poi l’esecutivo che si dice costino non meno di 500.000 €. Perciò anche su questo la Provincia potrebbe concorrere con almeno 200.000 €. L’opera in oggetto ha una valenza sovra comunale in quanto è previsto un enorme parcheggio in superficie che potrebbe portare all’utilizzo della Stazione di S. Antonio (prima stazione ferroviaria mantovana costruita da Radetzky) a servire gli abitanti di S. Giorgio. Marmirolo, Colle Aperto, Gambarara e Porto per circa 35.000 (eguali a Villafranca). Una funzione sovra comunale che deve vedere la Prov incia partecipe alla realizzazione dell’iniziativa.

ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio Provinciale, preso atto della premessa del Consigliere Paolo Refolo riguardante il sottopasso ferroviario S. Antonio-Mantovanella, si impegna a prevedere nel bilancio 2012 per 1 milione di Euro e per 1 milione di Euro nel bilancio 2013, per concorrere alla realizzazione del sottopasso S. Antonio-Mantovanella descritto in premessa. Inoltre si impegna a prevedere nel bilancio

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2012 200.000 € quale concorso alla realizzazione dei progetti definitivi ed esecutivi. Il Consiglio Provinciale invita pertanto il Presidente della Provincia e la Giunta Provinciale ad inserire l’opera in oggetto nel bila ncio di previsione 2012-2013 con relative spese per le progettazioni soprarichia mate. Il Consigliere Refolo dà lettura dell’ordine del giorno Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Consigliere Refolo. Consigliere Soffiati, prego. Consigliere Soffiati : Io in qualità di Consigliere Provinciale di Porto chiedo al mio collega Refolo che ritiri questo ordine del giorno perché è indiscutibile e che magari possa fare delle osservazione al Piano Triennale delle Opere Pubbliche della Provincia e magari in un secondo tempo trovarci attorno a un tavolo con ò e Comune di Porto Mantovano per vedere di risolvere il problema. Grazie

Entra Pastacci Presenti 21

Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Consigliere Soffiati. Ha ricevuto questa sollecitazione al ritiro, se vuol replicare Consigliere Refolo. Consigliere Refolo : Io penso che trattandosi di un’opera importante, anche di valenza sovracomunale, visto che si parla anche di Grande Mantova noi dobbiamo dare la possibilità agli abitanti di Gambarara, Marmirolo, Porto e S. Giorgio di avere un parcheggio per poi utilizzare la ferrovia per recarsi in città. Questo sgraverebbe dal parte di traffico la città di Mantova. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Ha chiesto la parola il Consigliere Negrini. Consigliere Negrini : Il mio intervento è molto semplice e breve. Innanzitutto non riesco a capire perché il Consigliere Refolo non accolga la richiesta del Consigliere Soffiati, perché indubbiamente priorità infrastrutturali sul nostro territorio se ci mettiamo ad elencarle oggettivamente non finiamo quasi mai più. Quindi non entro nel merito se l’opera sia utile o no, sicuramente lo sarà anche se non conosco la situazione, però lo è e se lo è lo è come tantissime altre. Le ristrettezze di bilancio le conosciamo però è altresì vero che valutare la situazione e l’eventuale intervento nei prossimi anni è compito dell’Amministrazione. Quindi io chiedo che l’Amministrazione si esprima su questa cosa, cioè qual è l’opinione dell’Amministrazione a fronte di una richiesta di questo tipo, non di inserire l’intervento ma se si prenderanno contatti con l’Amministrazione comunale o se non li si prenderanno perché si ritiene che comunque l’opera non è utile. Qualcosa deve essere pur detto però, altrimenti oggettivamente siamo qui ma possiamo andare anche a casa.

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Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Consigliere Barai. Consigliere Barai : A quanto ha esposto il Consigliere Negrini posso rispondere io. Come ha citato il Consigliere Refolo, su quest’opera ci ho lavorato prima fuori dal Consiglio Comunale di Porto Mantovano e poi in Consiglio Comunale a Porto Mantovano. A parte la modalità con cui il Consigliere Refolo l’ha presentata, che effettivamente mi lascia un po’ così perché se ognuno porta le… però è difficile per me votare contro nel senso che il problema è questo. Io credo fortemente che la linea Mantova – Verona sia una linea prioritaria per l’espansione di Mantova. Nel 2020 Verona sarà l’interscambio merci più grande d’Italia perché è sul tracciato est/ovest – nord/sud. Verona si espanderà notevolmente. Lo sviluppo di Mantova se pensato e strutturato in modo opportuno sicuramente dovrà guardare in modo attentissimo verso Verona. Verona queste cose le ha già valutate in modo prioritario, tenete conto che la Provincia di Verona ha già finanziato tutti i sottopassi sulla linea Mantova – Modena e questo è frutto di incontri con la Regione, con le Ferrovie, in parte con la Provincia ci siamo già incontrati più volte, perché ovviamente tutte le tratte che seguono Verona – Bologna, i merci non ce la fanno, non riescono a seguire quelle tratte, quindi vanno giù per la Mantova – Bologna, devono fare quel tragitto e quindi anche le Ferrovie dello Stato hanno interesse a gestire in modo adeguato quella linea. Noi da tempo abbiamo chiesto il sottopasso anche in previsione di una strutturazione diversa del traffico su Mantova che preveda l’interscambio a Porto Mantovano e poi il tragitto verso Mantova. Su questo abbiamo chiesto molte volte, così come sulla ciclabile Mantova – Porto un’espressione della Provincia, effettivamente abbiamo fatto fatica ad avere una concretezza su questi atti. Devo dire che sulla mozione dubito che passerà però io voterò a favore, nel senso che spero che la Provincia investa su quella tratta, investa su quel progetto, perché è un progetto secondo me nodale e basilare per Mantova.

Esce Roveda Presenti 20

Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Consigliere Bignotti. Consigliere Bignotti : Grazie Presidente. La nostra posizione è molto simile a quella che abbiamo tenuto in occasione della discussione di una mozione altrettanto simile, quando si parlava della rotonda sulla Postumia, a Goito. Mi sembra di aver capito, se non ho interpretato male le parole del Presidente e dell’Assessore al Bilancio, che ci troveremo di fronte a un Bilancio con la scure del patto di stabilità che andrà molto pesante rispetto alle possibilità di investimento. Quindi credo che valutare singolarmente un ordine del giorno che impegna a spendere 2 milioni di euro per un’opera sia francamente un po’ fuori da quelle che sono le possibilità di questo Consiglio. Quindi ben venga, però ben venga una valutazione non sulla singola opera, che ritengo sicuramente necessaria ed opportuna, ma una valutazione delle priorità che ci aspettiamo che nel Piano delle Opere Pubbliche l’Assessore ci sappia illustrare individuando con attenzione quelli che saranno quei pochi interventi sui quali destinare le risorse della Provincia, altrimenti il fatto di dare spazio a ordine del giorno e mozioni come queste

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probabilmente ci sconvolgono quel già difficoltoso Bilancio che credo ci dobbiamo aspettare. Grazie. Consigliere Tiana : Anch’io concordo con quanto è stato appena detto, infatti come abbiamo fatto la discussione quando il Consigliere Pippa ha presentato la sua mozione abbiamo ritenuto che questa valutazione pur prendendo in esame che sicuramente l’opera non è da non realizzare, ma sicuramente per quanto ci riguarda come Provincia deve essere valutata all’interno delle risorse a disposizione e delle priorità, valutazione che deve essere fatta all’interno del Piano delle Opere Pubbliche. Quindi anch’io ritengo che non sia da approvare proprio per queste motivazioni, perché deve essere fatta una valutazione complessiva. Grazie. Alessandro Pastacci – Presidente : Relativamente alla richiesta prevista nella mozione, naturalmente l’invito è a presentare l’osservazione al Piano delle Opere Pubbliche e quindi a valutarla successivamente rispetto alla compatibilità del Piano, perché come potete ben pensare ci sono infiniti interventi che potrebbero essere presentati. Però la compatibilità del Piano è quella, credo che l’osservazione fatta dal Consigliere Bignotti sia più legittima e realistica rispetto al fatto che c’è un Piano delle Opere Pubbliche che per la maggior parte dei suoi interventi trova finanziamento o con risorse esterne o con alienazioni e quindi si realizzerà in base al reale concretizzarsi delle alienazioni stesse. Devo dirvi anche che parte delle alienazioni verranno sicuramente utilizzate per andare a finanziare opere ma che fondamentalmente sul patto di stabilità serviranno per buona parte per andare a coprire e a generare saldo positivo per coprire opere che sono già in corso e di cui la Provincia ha già accantonato risorse. Non vi sto dicendo che questo intervento non vada bene o che non venga visto come un intervento fondamentale, soprattutto su una tratta strategica come quella ferroviaria che insiste su quel percorso, dico anche che forse prima di far spendere risorse direttamente al Comune o alla Provincia sarebbe bene riaprire operativamente un tavolo, di cui se volete noi ci possiamo impegnare, con Regione Lombardia, con le Ferrovie dello Stato e che ognuno faccia la propria parte, perché la rete ferroviaria in questo caso non è una competenza specifica delle Province, però la Provincia può diventare sicuramente un motore importante. Noi abbiamo sottolineato, come ho già avuto modo di dire al Consigliere Barai, che anche il tema della ciclabile è un tema estremamente interessante perché va ad implementare tutta la parte relativa alla mobilità sostenibile di collegamento e quindi anche lì bisognerà comprendere la fattibilità rispetto alle prospettive, alle proiezioni che fa il Comune di Mantova sul proprio tragitto, perché c’è da comprendere anche quello. Per quanto riguarda invece questo io inviterei, vista la sollecitazione del Consigliere Refolo, a non porre in votazione questo tipo di intervento ma ad aprire un momento di confronto con le Amministrazioni e più ampio e più puntuale con gli enti interessati, perché in questo momento l’impegno senza verificare le compatibilità non tanto per la validità dell’intervento non sarebbe possibile da parte del Consiglio prenderlo e quindi ci metteremmo nella condizione che pur condividendo quell’intervento il Consiglio obiettivamente non può prendersi quell’impegno se non valutando il bilancio a posteriori, e questo secondo me è invece un percorso di concertazione interessante e che non solo è auspicabile ma potrebbe essere concretizzabile.

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Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Presidente. Consigliere Refolo, prego. Consigliere Refolo : Vorrei solo far presente al Presidente che le Ferrovie è stata sollecitata più volte, specialmente dal Comune di Porto e mi è testimone il Consigliere Barai che è il capogruppo della maggioranza dell’Amministrazione di Porto. Le Ferrovie hanno detto chiaramente che non metteranno un euro e quindi io la mozione non la ritiro perché sono convinto che quest’opera specialmente per gli abitanti di Porto sia importante. Quindi la pongo in votazione. Non avendo nessun altro Consigliere chiesto la parola, il Presidente del Consiglio pone in votazione in forma palese, eseguita con sistema elettronico, il punto all’ordine del giorno e ne proclama il seguente esito:

Favorevoli: n. 3

(Refolo – Barai - Chiodarelli)

Contrari: n. 10 (Pastacci – Pistoni – Tiana – Negrini – Zucca – Gazzoli – Montagnini – Morselli – Cavaglieri – Soffiati)

Astenuti: n. 7 (Meneghelli – Stefanoni – Dara – Mancini – Bignotti – Pellizzer – Pippa)

In conformità di ciò, il Presidente proclama respinta la deliberazione stessa.

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10) Ordine del giorno presentato dal Capogruppo IDV Paolo Refolo, in merito alla realizzazione dell’acquedotto nella frazione S oave di Porto Mantovano

Premessa

Nell’autunno 2006 l’ATO di Mantova ha approvato l’affidamento del servizio idrico-integrato ai 5 gestori presenti in provincia di Mantova, tra i quali A.SE.P S.p.A. di Porto Mantovano per il servizio nei comuni di Porto Mantovano e S. Giorgio. L’ATO Mantova ha altresì approvato il piano industriale per il servizio idrico integrato presentato da A.SE.P S.p.A. sulla base del piano industriale provinciale ATO. Nel suddetto piano industriale di A.SE.P S.p.A. e naturalmente nel piano industriale ATO provinciale è prevista la realizzazione dell’acquedotto per la frazione di Soave. Una frazione di circa 2.000 abitanti, con ipotesi, nel nuovo PGT 2011, di altri 400, come più volte esposto da Sindaco e Vice di Porto Mantovano negli ultimi mesi. Uno dei pochi centri a bitati importanti nel mantovano ancora senza acquedotto. Ricordo che per informazione ricevuta nei mesi scorsi e in questi giorni, il terreno di Soave è ad altissima permeabilità, così che sostanze varie possono raggiungere velocemente la falda acquifera anche di superficie (20-30 mt) e che è altresì risaputo che molti dei pozzi privati a Soave sono t ra i 30 e 50 mt. di profondità. Il terreno molto ghiaioso rende perciò molto possib ile inquinamenti delle falde. Inoltre va sottolineato che pur essendo frazione Soave ha molti più abitanti di vari comuni mantovani e l’ipotesi prevista e per una crescita sino a circa 2.500 abitanti con la creazione cioè del Villaggio ex FACEP Ciò porta questa comunità ad avere la dimensione di un medio comune mantovano. E’ urgente pertanto sanare la situazione attraverso la realizzazione dell’acquedotto con estrema urgenza. Tra l’altro A.SE.P S.p.A. come si può constatare dai bilanci compreso l’ultimo 2011 (la Provincia è socia) ha forti disponibilità finanziarie inutilizzate e d epositate in banca. Un vero controsenso anche perché è assurdo avere so ldi in banca all’1% o 2% e non realizzare l’acquedotto di Soave. E’ l’opera più importante del piano industriale del S.I.I. di A.SE.P S.p.A. e non viene realizzata. Perché? Quale sarebbe il motivo visto che in A.SE.P vi sono forti risorse? E’ chiaro che vi sono precise responsabilità non solo degli organi di A.SE.P, che non procedono dopo ben 6 anni dall’approvazione del piano industriale, a realizzare la vera priorità del piano, ma anche prima di ATO e dora della Provincia e anche dell’Azienda Speciale. Responsabilità che non stanno in capo, a mio parere, solo agli organi politici, ma anche ai dirigenti dell’ATO, della Provincia e anch e dell’Azienda Speciale. Nel periodo transitorio fra la cessione delle competenze di ATO a qualche settimana fa con la costituzione dell’Azienda Speciale per l’acqua, la competenza e il controllo erano in capo alla Provincia. Perché non si è sollecitato l’acquedotto di Soave? La domanda è rivolta in particolare sia all’Assessore A. Grandi, competente in materia, sia ai dirigenti del settore Ambiente ed Acqua. Si aspetta forse che il servizio passi a TEA Acque? Cosa inattuabile sia sul piano giuridico, sia fattuale, perché si penalizzerebbe, senza motivo, A.SE.P e innalzerebbero i costi e le tariffe per il servizio ai cittadini di Porto e S. Giorgio.

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Mi auguro che si rimuova urgentemente questa situazione di gravis simo ritardo per la salute dei cittadini di Soave.

ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio Provinciale di Mantova, valutando positivamente le considerazioni svolte in premessa all’ordine del giorno del Consigliere Paolo Refolo,

c h i e d e

l’urgente intervento dell’Azienda speciale per il servizio idrico da poco costituta presso la società A.SE.P S.p.A. di Porto Mantovano al fine di accelerare, con la massima urgenza, la realizzazione dell’acquedotto di Soave. Il Consiglio Provinciale delega altresì il Presidente, l’Assessore all’ambiente e i dirigenti del settore ambiente a richiamare per iscritto A.SE.P a ffinché proceda a realizzare l’opera in oggetto con la massima urgenz a. Il Consiglio Provinciale attraverso il Presidente della Provincia solleciterà anche il Sindaco di Porto Mantovano, socio di maggioranza e S. Giorgio (socio costitutore e destinatario del S.I.I. come Porto), affinché impongano con urgenza ad A.SE.P di procedere nella realizzazione dell’acquedotto a Soave. Il Consigliere Refolo dà lettura dell’ordine del giorno in oggetto Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Interventi? Risposta dell’Assessore, prego. Assessore Grandi : Ovviamente non sto qui a ripercorrere tutta la storia che ha portato all’istituzione dell’Azienda Speciale, altrettanto ovviamente l’ampliamento della rete acquedottistica anche alla frazione di Soave è vista da questa Amministrazione in maniera più che positiva, ma questo vale per Soave come per tutte le altre aree della nostra Provincia che non hanno l’acquedotto, e sappiamo che la nostra provincia ha parecchie aree prive di questo servizio fondamentale. Però mi preme anche ricordare che nel momento in cui il Consigliere Refolo ci richiama ai nostri obblighi che in assenza dell’Azienda Speciale la Provincia aveva il compito di gestire il servizio idrico ma solo per normale amministrazione, quindi non poteva fare scelte di carattere strategico industriale come sarebbe stata quella di implementare e poi finanziare una nuova rete acquedottistica. A questo proposito, fra l’altro, anche l’urgenza che viene richiamata forse è il caso in qualche modo di stemperarla un po’, perché i dati di cui noi siamo in possesso ci indicano che la situazione dell’acqua di falda a Porto Mantovano non è così grave come invece in altre aree, soprattutto per quanto riguarda l’arsenico che è la principale emergenza per quanto riguarda l’acqua nella nostra provincia. In realtà Porto Mantovano si pone in una situazione tutto sommato non ideale, perché comunque ci sono stati degli sforamenti che riguardano il 18% dei campioni effettuati sul territorio di Porto Mantovano. Nella media dei Comuni mantovani questi sforamenti sono del 27%, quindi stiamo parlando di una situazione non eccellente ma

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nemmeno disastrosa. Adesso c’è il CdA che si è costituito e quindi le scelte di carattere industriale stanno nell’Azienda Speciale che poi farà una linea di priorità e sulla base di questa scegliere dove investire, in che modo e con quali risorse. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Assessore. Prego Consigliere Barai. Consigliere Barai : Un aggiornamento su questo fatto. Devo precisare che in realtà gli investimenti per l’acquedotto della zona di Soave erano investimenti giù deliberato dall’ATO precedentemente e infatti ASEP penso che sia l’unica azienda che sta investendo, sta finendo con la tratta fognaria che porta allo scolmatore e sta finendo con il tratto principale dell’acquedotto di Soave, quindi sulla strada che porta a Soave si sta portando l’acquedotto. Tra l’altro prima dell’estate interesseranno varie vie ed entro fine giugno daranno completati i collegamenti con il depuratore di Mantovanella e la posa della tubazione dorsale dell’acquedotto fino alla via finale di Soave. In realtà l’acquedotto a Soave lo si sta realizzando. Spero che il nuovo Ufficio d’Ambito, nel quale io avevo chiesto una rappresentanza più ampia della Grande Mantova, che non è avvenuta, tenga presente di questa realtà che sembra un po’ la più penalizzata all’interno della Provincia. Grazie. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Grazie Consigliere Barai. Prego Consigliere Refolo. Consigliere Refolo : Solo una precisazione su quanto detto dall’Assessore Grandi, cose più o meno condivisibili, per carità. Però essendo un investimento già previsto e deliberato da un piano dell’ATO non rientrava nella gestione delle scelte di investimento perché comunque l’accantonamento dei soldi o quella che era la spesa per poter fare l’acquedotto praticamente c’era, c’era solamente da dare inizio ai lavori dove c’era un progetto esecutivo. Quindi anche dire che la gestione della Provincia doveva limitarsi solo alla normale amministrazione, io credo che il perseguimento dei programmi già stipulati, dove c’erano già gli investimenti pronti per essere fatti… io credo che comunque la presenza di arsenico dia un carattere d’urgenza. Posso capire che ci siano zone più colpite, questo è normale, però mi sembra un po’ riduttivo andare a dire che c’era la normale amministrazione, lo so, però logicamente essendo già che c’erano i finanziamenti, c’era il progetto esecutivo, come mai aspettare sei anni per farlo? Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Prego Consigliere Tiana. Consigliere Tiana : Prendo atto, almeno se le dichiarazioni del Consigliere Barai corrispondono a quello che il Comune di Porto Mantovano sta facendo, che portare l’acquedotto alla frazione Soave è già in atto e verrà completato nell’arco di qualche mese. Allora una cosa è questa e mi sembra che se è così, cosa che non ho modo di dubitare se il Consigliere Barai visto che è in Amministrazione a Porto ce lo conferma. L’ordine del giorno in cui si chiede di accelerare con urgenza mi sembra che è già decaduto. Un’altra cosa è invece una valutazione, una polemica, un qualcosa rispetto a quello che poteva essere fatto dall’Ufficio d’Ambito, oppure dall’ATO oppure dall’Amministrazione provinciale in questo frattempo, oppure del

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perché si è aspettato sei anni per realizzare questo. Però io penso che siamo arrivati l’anno scorso, non penso che siamo nelle condizioni di assumerci questa responsabilità di dire che la colpa è nostra. Quindi penso che l’ordine del giorno di per se stesso è inutile anche votarlo visto che l’acquedotto lo si sta già realizzando. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Una breve replica, poi votiamo. Consigliere Barai : Posso rispondere anche a questa osservazione. Quando all’interno dell’ATO venivano presentati il progetto l’ATO approvava il progetto e approvava un lasso di tempo entro il quale il progetto doveva essere realizzato. Questo lasso di tempo era il 2012. Lo ha fatto al limite però lo ha fatto entro i termini previsti dalla parte progettuale. Non avendo nessun altro Consigliere chiesto la parola, il Presidente del Consiglio pone in votazione in forma palese, eseguita con sistema elettronico, il punto all’ordine del giorno e ne proclama il seguente esito:

Favorevoli: n. 1

(Refolo)

Contrari: n. 15 (Pastacci – Pistoni – Tiana – Negrini – Zucca – Gazzoli – Montagnini – Morselli – Cavaglieri – Soffiati – Barai – Chiodarelli – Pellizzer – Bignotti – Mancini)

Astenuti: n. 3 (Pippa - Stefanoni – Meneghelli) In conformità di ciò, il Presidente proclama respinta la deliberazione stessa.

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11) Interrogazione con richiesta di risposta scritt a, presentata dal Gruppo consiliare Lega Nord, in merito alla crisi del Dist retto della Calzetteria del mantovano

Premesso che:

il distretto della calzetteria del mantovano è uno dei più importanti del settore a livello mondiale; negli ultimi anni il settore è stato travolto da una crisi importante che non permette di fare previsioni sulla sua fine, la cui causa risulta essere la somma di diversi fattori; -il primo e maggiormente delicato è quello dei prezzi: nel 2010 sono diminuiti dello 0,8% confermando il trend degli ultimi anni. Anche se la Cina ha rallentato sui mercati internazionali, i clienti continuano a fare pressioni al ribasso. E, con la crisi che soffia sul collo delle imprese, non faticano a metterle in competizione; -il secondo problema è il rincaro delle materie prime: i polimeri usati nella calzetteria costavano 2.200 euro alla tonnellata nel marzo 2010 e oggi sono schizzati a 2.730, in una corsa che non accenna a fermarsi (e che è slegata dall'andamento del mercato del petrolio); l'impennata, ponderata con la spesa per gli altri fattori (lavoro ed energia su tutti), si traduce in un aumento dei costi di produzione di circa cinque punti percentuali. Ecco perché i profitti 2010 delle imprese si discostano poco da quelli dell'anno precedente: i margini sono lontani dai livelli del passato; i dati raccolti dalla fine del periodo estivo non sono incoraggianti, essendo state presentate numerose richieste di cassa integrazione; la crisi dei grandi gruppi, ove i lavoratori sono più tutelati, fisiologicamente si riversa sulle aziende che lavorano nell’indotto; l’interruzione delle commesse, la chiusura delle linee di credito da parte delle banche sono un combinato che è distruttivo per tutto il tessuto produttivo mantovano; le previsioni parlano di circa 2.500 posti di lavoro a rischio; p.q.m.

Si interroga l’Assessore Competente per sapere

se essendo a conoscenza della situazione non intenda intervenire con misure a sostegno delle imprese del settore, per l’occupazione, con incentivi nella ricerca al fine di implementare un know-how unico al mondo, contribuendo a garantire il mantenimento della produzione mantovana su standard qualitativi molto elevati nonché il fatto che la stessa continui ad essere un punto di riferimento a livello mondiale; quale ruolo abbia svolto in questo contesto il Centro Servizi Calza di Castelgoffredo, società alla quale la Provincia di Mantova partecipa in qualità di azionista di riferimento. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Chiedo al Consigliere Dara se si dichiara soddisfatto. Consigliere Dara : Poco soddisfatto.

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12) Interrogazione con richiesta di risposta scritt a urgente, presentata dal Gruppo consiliare Lega Nord, in merito alla gestion e del Servizio Idrico Integrato nel Comune di Monzambano

PREMESSO

o che con delibera della Giunta del Comune di Monzambano (n. 53 del 28.09.2011) è stata approvata la bozza di convenzione fra il Comune di Monzambano; la Società SISAM spa (erogatore del servizio idrico-integrato per la zona dell’Alto Mantovano) (con Presidente Giampaolo Ogliosi); la Società SICAM srl (gestore delle reti del suddetto servizio) (con Presidente Bignotti Germano) e la società G6 Rete Gas spa (attuale gestore del servizio), per il trasferimento della gestione servizio idrico integrato del comune di Monzambano alla Società SISAM spa;

o che la gestione del servizio Idrico Integrato del comune di Monzambano era stato affidato dal 01.01.2001 ad Arcalgas spa ora G6 Rete Gas spa e il relativo contratto stipulato, aveva scadenza il 31/12/2020;

o che per far decadere il contratto stipulato con Arcalgas spa ora G6 Rete Gas spa il comune di Monzambano ha dovuto corrispondere al gestore cessante un indennizzo per il valore residuo delle reti e degli impianti realizzati non interamente ammortizzati pari a €.315.000.000 + IVA, somma che sarà corrisposta da SICAM srl.

Considerato o che a causa della suddetta convenzione, l’onere complessivo di subentro verrà

recuperato mediante un incremento tariffario approvato dall’Autorità d’Ambito; o che l’allinemanto graduale delle tariffe, porterà Monzambano a passare dagli

attuali 0,673 €/mc, a 1,00 €/mc nel 2011; a 1,37 €/mc nel 2012; a 1,67 €/mc nel 2013 con un incremento del 150% in tre anni e comunque con un minor gettito rispetto a quello previsto da SISAM pari a € 257.416,75;

o che sempre con delibera di Giunta il comune di Monzambano ha approvato la bozza di accordo, fra il Comune di stesso e la Società SISAM spa; riepilogativa dei patti e delle condizioni concordate e nella quale bozza, è stata calcolata la somma non pagata dai cittadini di Monzambano per gli investimenti previsti nel piano industriale e per le spese di gestione dell’ATO dal 2006 al 2010 in € 521.197.

Considerato inoltre

o che il recupero delle somme sopraccitate da parte di SISAM sarà così ottenuto: in parte dal minor canone che verrà versato al comune di Monzambano dall’Erogatore pari a € 215.00,00; in parte dai mancati investimenti nel territorio di Monzambano che tra il 2006 e il 2010 sono stati stimati in € 100.000 e in parte da una riduzione prevista degli investimenti fino al 2025 da €1.103.264,64 previsti inizialmente a €78.249,85 dopo il ricalcolo, con un differenziale di €1.024.992,79 in meno degli investimenti previsti.

Preso atto che o che con deliberazione del Consiglio di Amministrazione del Consorzio

dell’Autorità d’Ambito Territoriale della provincia di Mantova, (n.2 del 25/03/2011) è stato avvallato il trasferimento della gestione del Servizio Idrico Integrato dei Comuni di Monzambano e Volta Mantovana al gestore d’Ambito SISAM spa e contestualmente il nulla osta all’applicazione della tariffa di riferimento SISAM così come deliberata nella seduta assembleare del 16/07/2010;

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o che nella stessa delibera sopraindicata si fa presente che la modifica del Piano industriale dovrà essere indirizzata alla costituenda Azienda Speciale Ufficio d’Ambito in quanto il consorzio ATO può svolgere solo la mera attività ordinaria nonché gli atti necessari alla chiusura del Consorzio medesimo;

Tutto ciò premesso

con la presente si interroga il Presidente per sape re

Se ritiene che il Comune di Monzambano fosse obbligato a interrompere il rapporto con Arcalgas spa ora G6 Rete Gas e a convenzionarsi con SISAM e SICAM alle condizioni proposte nella relativa convenzione;

Se ritiene che la bozza di accordo trasferimento gestione Servizio Idrico Integrato proposta da SISAM e approvata dal Comune di Monzambano nella parte relativa al ricalcolo delle somme dovute dal Comune di Monzambano a SISAM sia efficace ovvero non attuabile in quanto non avvallata dall’ATO per incompetenza nel merito;

Se ritenga che la cifra di € 78.249,85 prevista per gli investimenti sul territorio di Monzambano fino al 2025 siano adeguati alle reali necessità del sistema idrico locale;

Se ritenga, data la situazione economica attuale poco rassicurante, che l’incremento del 150 % in tre anni del costo dell’acqua sia tollerabile da parte della cittadinanza locale ovvero sia in linea con le altre realtà provinciali;

Quale orientamento e quali indicazioni l’Amministrazione Provinciale darà alla Società d'Ambito in merito alla vicenda.

Consigliere Dara : Non c’è ancora la risposta. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Infatti negli appunti non è ancora stata inviata risposta scritta, è stata inviata dell’Assessore Grandi formale richiesta di informazioni al Consorzio ATO. Se eventualmente vuole integrare la risposta. Consigliere Dara : Sinceramente è da un po’ che è stata fatta questa richiesta, per cui mi pare un po’ strano che non ci sia ancora la risposta. Chiedo quali siano i motivi. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Do la parola all’Assessore Grandi. Assessore Grandi : Ovviamente i motivi per cui l’ATO non trasmette i dati non li conosco, bisogna chiederli all’ATO, non a me. Ribadisco, un’ora prima del Consiglio Provinciale ho rifatto la domanda ai nostri uffici per sapere se sono arrivati questi documenti e non sono ancora arrivati, quindi non sono in grado di produrre una risposta. Consigliere Dara : Speriamo che arrivino, altrimenti andrò io a prenderli. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Non appena comunque arriverà la documentazione sarà inoltrata tempestivamente.

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13) Interrogazione con richiesta di risposta scritt a, presentata dal Gruppo consiliare Lega Nord, in merito alla pessima gestio ne del Servizio Inquinamento Atmosferico del Settore Ambiente della Provincia

Premesso che:

− da alcuni mesi viene negato alle ditte o consulenti di queste la facoltà di protocollare direttamente agli sportelli dell’URP la richiesta di autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi dell’art 269 del Dlgs 152/06;

− solo su richiesta di appuntamento è possibile presentare la suddetta richiesta di autorizzazione;

− l’appuntamento viene fissato solamente nei giorni di lunedì e giovedì mattina e mediamente l’appuntamento viene fissato dopo due settimane dalla richiesta;

− risulta difficile contattare telefonicamente i referenti del servizio inquinamento atmosferico per avere informazioni/chiarimenti, addirittura sul sito sono stati tolti i numeri di telefono diretti dei referenti, vi è presente solo il numero di fax;

− vi sono molte ditte che a distanza di anni dalla presentazione della richiesta di autorizzazione alle emissioni in atmosfera devono ancora ricevere l’autorizzazione e che molte di queste hanno protocollato lettere di lamentela sulla gestione del servizio;

− la questione è stata posta informalmente da mesi al Presidente della Provincia da parte dello scrivente gruppo senza che ci risulti siano stati presi provvedimenti di alcun tipo;

Considerato che:

− per quanto sopra esposto si viene a creare un notevole danno economico alle ditte in quanto non possono mettere in esercizio gli impianti produttivi in tempi certi in quanto l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera viene rilasciata oltre il termine stabilito dal Dlgs 152/06, in molti casi oltre l’anno;

p.q.m. si interroga l’Assessore Competente per sapere

- per quali motivi viene negata la facoltà di protocollare direttamente agli

sportelli dell’URP la richiesta di autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi dell’art 269 del Dlgs 152/06, considerando che tale modalità si profila come un illecito amministrativo;

- quali misure si intendono adottare al fine di migliorare l’attuale pessima gestione del Settore Ambiente - Servizio Inquinamento Atmosferico;

- Se e come intenda potenziare il Servizio Inquinamento Atmosferico, considerando che nonostante la delicatezza e l’importanza del problema a Mantova, attualmente vi lavorano solamente n. 2 persone.

Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Chiediamo se siete soddisfatti o meno della risposta. Consigliere Dara : Questa la spostiamo.

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Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Come avevamo anticipato già nella capigruppo è già almeno la seconda volta che viene richiesto, quindi non potrà essere rimessa all’ordine del giorno per la richiesta di soddisfazione o meno della risposta. Abbiamo, tra l’altro, sollecitato e condiviso – adesso non c’è qui il Consigliere Pasetti – di arrivare a una metodologia che consenta ai presenti dei singoli gruppi di potersi esprimere sulla soddisfazione o meno della risposta scritta, che di norma viene mandata, salvo imprevisti, in tempi decenti, quindi consente a tutti i componenti del gruppo di poter esprimere una soddisfazione o meno della risposta scritta ricevuta. Consigliere Dara : Va bene, non so se sono soddisfatto perché non l’ho presentata io, l’ha presentata Pasetti, quindi la lasciamo decadere, poi se avrà bisogno di delucidazioni presenterà ulteriore interrogazione. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Per l’interrogazione con risposta scritta il principio che vale è quello, cioè viene inoltrata quindi c’è tutto il tempo per poterla esaminare anche dai non presentatori. L’invito che faccio a tutti i gruppi è di potersi organizzare per poter mettere nelle condizioni i Consiglieri presenti, anche se non sono quelli istanti, di poter esprimere la soddisfazione o meno.

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14) Interrogazione con richiesta di risposta scritt a, presentata dal Gruppo consiliare Lega Nord, in merito alla situazione del la Fiat e Fiat Industrial Service

Premesso che: con la lettera inviata alle organizzazioni sindacali il 21 novembre scorso è stata formalizzata da parte di Fiat e Fiat Industrial la disdetta degli accordi in vigore, alcuni risalenti agli anni settanta. Tale disdetta è da intendersi come atto esclusivamente tecnico, in quanto l’iniziativa fa seguito alla decisione di uscire da Confindustria (ampiamente attesa dagli addetti ai lavori); l’obbiettivo che l’azienda si propone è di allineare il sistema produttivo italiano di Fiat e di Fiat Industrial agli standard richiesti dalla concorrenza internazionale e di dotarlo degli strumenti per competere con i migliori; secondo quanto annunciato alle parti la comunicazione per recedere dagli accordi aziendali del passato rientra quindi a pieno titolo nelle iniziative intraprese per migliorare la competitività e l’efficienza della struttura produttiva; volontà dell’azienda è quello di accantonare l’attuale modello contrattuale, caratterizzato da anni di contrattazione aziendale obsoleta e non più coerente con le condizioni attuali, con un impegno da parte di Fiat a definire al più presto possibile con le Organizzazioni Sindacali accordi più moderni in grado di assicurare la flessibilità e governabilità degli stabilimenti, garantendo alle persone condizioni di lavoro migliori e adeguati trattamenti economici; le trattative per discutere il nuovo contratto, iniziate martedì 29 novembre, proseguiranno venerdì 2 e lunedì 5 dicembre; a questo punto appare certa l’estensione del “modello Pomigliano” anche a Iveco; è comprensibile la preoccupazione dei lavoratori dell’Iveco sul futuro del proprio lavoro, delle garanzie e degli impegni che il contratto collettivo proposto dall’azienda propone; p.q.m.

si interroga l’Assessore Competente per sapere

Se e in quale modo l’Amministrazione Provinciale sia stata coinvolta nella vicenda da parte delle parti sociali e delle realtà aziendali; se essendo a conoscenza della situazione non intenda intervenire con le istituzioni preposte alle scelte in oggetto affinché le stesse vigilino sulla corretta applicazione degli accordi, salvaguardando i livelli occupazionali e le tutele dei lavoratori. Consigliere Dara : Sono soddisfatto.

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15) Interrogazione con richiesta di risposta scritt a, presentata dal Gruppo consiliare Lega Nord, in merito al possibile trasfe rimento dei Servizi ASL di Castiglione delle Stiviere, per mancanza di locali comunali

P R E M E S S O - Che in una logica di razionalizzazione dei Servizi Sociali, in ottemperanza alle

linee Regionali che dettano indirizzi chiari al fine di garantire la massima qualità dei Servizi alla popolazione, l’A.S.L. di Mantova intende perseguire tali indirizzi accentrando alcuni Servizi ed Uffici di riferimento, ora presenti sul territorio di Castiglione delle Stiviere;

- L’A.S.L. di Mantova infatti, nello stabile di via Garibaldi 10 a Castiglione d/St.

eroga i seguenti Servizi:

• SERT (Servizio territoriale dipendenze); • Medico di Continuità Assistenziale (Guardia Medica); • Veterinaria; • Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione; • Corsi di preparazione al parto; • Personale Infermieristico di Assistenza Domiciliare Integrata; • altro personale amministrativo;

- al fine di garantire la continuità di questi Servizi Specialisti, al momento presenti

nell’immobile in dismissione di via Garibaldi 10 - pur ottimizzando gli unici spazi disponibili nell’edificio di via Garibaldi 16, da lamentele/informazioni ricevute da parte di numerosi cittadini di Castiglione, sembra che l’Amministrazione Castiglionese - al fine di mantenere tali Servizi sul territorio, abbia messo in disponibilità all’A.S.L. solo alcuni locali in via Bernardo Ordanino n° 9;

V I S T O

1) Che i locali Comunali di via Bernardo Ordanino, sono ubicati in una corte

interna, priva degli indispensabili parcheggi destinati alla numerosa utenza, poiché la corte interna è già destinata a parcheggio di altre Associazioni ed Uffici, quali:

• Centro Anziani; • Club Anni d’Argento – A.U.S.E.R.; • A.V.I.S.; • Associazione Volontari San Cristoforo; • Uffici Assistenti Sociali;

2) I locali messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale sono privi di servizi

igienici e solo 145 mq. (su un totale di 240 mq.) sono dotati di impianti a norma; il resto è “al rustico”;

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- per quanto sopra è perciò impensabile, trasferire in via Bernardo Ordanino, anche solo una parte dei Servizi A.S.L. di via Garibaldi 10, poiché per rendere agibili ed accreditabili i locali comunali, si rendono necessari interventi onerosi ed insostenibili per l’A.S.L.;

- la mancata disponibilità di altri locali sul territorio Castiglionese, rende

inevitabile il trasferimento dei Servizi A.S.L., in altro Comune;

C O N S I D E R A T O - Che Castiglione d/St. è la seconda Città più popolosa della Provincia di

Mantova e che a tali Servizi afferiscono, oltre che i cittadini di Castiglione, anche quelli residenti nei Comuni di Solferino, Medole, Guidizzolo, Cavriana, e limitrofi;

C H I E D E

1. Se quanto sopra corrisponde al vero e più precisamente, se

l’Amministrazione Comunale di Castiglione d/St., non intenda dare in disponibilità all’A.S.L. altri locali (già a norma) al fine di evitare che i Servizi altamente specialistici ed indispensabili per la popolazione, vengano trasferiti da via Garibaldi 10 in altra località fuori dal comune di Castiglione delle Stiviere, con inevitabili disagi per l’intera collettività.

2. Se l'amministrazione provinciale sia intenzionata o meno a destinareLocali di sua proprietà (come l'ex caserma dei carabinieri di via Barziza)con eventuali parcheggi destinati alla numerosa utenza, con impianti a norma o quantomeno a contribuire al fine di garantire la continuità di questi Servizi Specialisti sul territorio castiglionese.

Consigliere Dara : Questa l’ho presentata io. Sono soddisfatto della risposta

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16) Interrogazione con richiesta di risposta scritt a, presentata dal Gruppo consiliare Lega Nord, in merito all'impegno di spes a per la retribuzione di posizione per le Posizioni Organizzative

Premesso che:

- con determinazione n. 1704 del 30/12/2011, a firma della dirigente del Settore risorse e sviluppo organizzativo e affari istituzionali, Dott.ssa Barbara Faroni, la Provincia di Mantova ha provveduto all’impegno di spesa per la proroga delle posizioni organizzative per i primi mesi dell’anno 2012 (gennaio, febbraio) in attesa della definizione della riorganizzazione della struttura dell’Ente, così come anticipata dalla giunta provinciale ai media;

- in data 23/02/2012 è stato adottato con atto n. 24 dalla Giunta Provinciale l’atto di indirizzo concernente la revisione dell’assetto strutturale dell’Ente;

- con successiva deliberazione di Giunta Provinciale n. 30 del 09/03/2012 è stata approvata una modifica e integrazione dell’atto di indirizzo n. 24 del 23 febbraio 2012 riguardante la revisione assetto strutturale dell'ente;

- con determinazione n. 183 del 24/02/2012 è stata impegnata la spesa, per la somma complessiva pari a Euro 47.647,87, per la proroga delle posizione organizzative sino al 31/03/2012 poiché asseritamente si rendeva necessario fino alla operatività del nuovo assetto organizzativo, in seguito all’approvazione da parte della Giunta dell’atto di indirizzo sulla revisione dell’assetto strutturale dell’Ente in data 23/02/2012;

- a tutt’oggi non è ancora stata adottata la deliberazione finale di riorganizzazione della struttura dell’Ente.

- con determinazione n. 313 del 29/03/2012 si è ritenuto di procedere all’impegno di spesa degli attuali n. 30 incarichi di posizioni organizzativa fino alla operatività del nuovo assetto organizzativo, per il periodo dal 01/04/2012 sino al 30/06/2012, pari ad una spesa complessiva di Euro 142.943,59;

Rilevato che:

- che il numero di 30 incarichi per le posizione organizzative appare abnorme rispetto ai reali bisogni dell’attività amministrativa provinciale e del tutto contrario ai criteri di opportunità e di buon andamento della gestione delle competenze dell’Ente stesso;

- che il sovrannumero delle P.O. appare ancor più rilevante se si considera come la Giunta tutt’intera ed in particolare il Presidente e l’Assessore al bilancio non perdano occasione sui media per lamentarsi dell’impossibilità di far quadrare i bilanci a causa del taglio dei contributi statali e del patto di stabilità, andando addirittura ad avvertire che sarà difficile per l’Ente saldare i fornitori e coprire le spese del welfare;

- che addirittura l’assessore Dall’Aglio in un’intervista ad un quotidiano locale arriva a paventare l’ipotesi della vendita degli immobili di proprietà dell’Ente;

Considerato che

- la Giunta stessa ha adottato un atto di indirizzo concernente la revisione dell’assetto strutturale dell’Ente declamando ai media la propria volontà di

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diminuire le pesanti spese, ma a tutt’oggi il nuovo assetto operativo non è stato ancora adottato;

p.q.m.

con la presente si interroga il Presidente e l’Ass essore competente per sapere

- la motivazione per la quale non si è provveduto ad attuare l’operatività del nuovo assetto organizzativo e quando ritengono che tale riassetto potrà avvenire;

- se non ritiene che il numero totale delle P.O. all’interno della pianta organica dei dipendenti provinciali sia in notevole esubero per le esigenze della gestione amministrativa dell’Ente.

Consigliere Dara : Sono poco soddisfatto.

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17) Interrogazione con richiesta di risposta scritt a, presentata dal Gruppo Consiliare Lega Nord, in merito alla situazione del la discarica Tononi di Monzambano

Premesso che :

con DGR n°41568 del 11/4/89, la Regione Lombardia a utorizzò il progetto per la realizzazione di una discarica controllata per il deposito dei rifiuti solidi urbani in loc. Tononi a Monzambano la discarica, così come era previsto nell’atto di autorizzazione originario doveva essere costruita in più lotti (in particolare tre), autorizzati con appositi atti separati; il primo lotto venne eseguito dal C.I.M.E. tra maggio 1992 e Novembre 1993 con un conferimento di rifiuti di circa 108.500 tonnellate; con DGR n°40211 del 2/8/93 (pervenuta al C.I.M.E. i n data 15/11/93) la Regione Lombardia autorizzava la costruzione e gestione del 2° settore, prescrivendo la trasmissione di un progetto esecutivo di completamento e recupero ambientale di tutta la discarica; dal 1° luglio 1995 il Consorzio CIME si trasformò i n SIEM SpA, in ottemperanza ai disposti della L. n°140/90, assumendosi l’impegno d el completamento della discarica in oggetto; il secondo lotto venne eseguito dalla S.I.E.M. s.p.a. che dal gennaio 1996 iniziò i lavori della copertura definitiva del 1° settore, o ttenendo dalla Regione Lombardia anche l’autorizzazione alla costruzione e gestione del 2° lotto e degli interventi necessari per il completamento definitivo della discarica; i lavori per la realizzazione del secondo lotto iniziarono nel settembre 1996 e proseguirono fino al completo esaurimento dello stesso, terminando con la necessaria copertura definitiva del lotto; ad oggi, sui due settori completati che sono in gestione post mortem, si evidenzia un assestamento anomalo della massa dei rifiuti, con un pericoloso “scivolamento” del corpo della discarica in direzione del 3° lotto la situazione complessiva della discarica è ulteriormente aggravata dalla presenza del canale VAI il cui corso scorre in una condotta artificiale e sotterranea che attraversa l’area interessata dal terzo lotto. Nel progetto di rinaturalizzazione definitiva della discarica, di tale canale, è prevista la messa “a giorno” in fregio alla stessa discarica. A seguito di occlusioni del canale VAI, avvenute a monte dell’impianto, durante piogge particolarmente forti, il canale ha cambiato più volte il proprio corso, riversando le acque nel fondo del 3° settore, direttamente a contatto con il setto di separazione del 2° settore. Il progetto relativo al terzo lotto, prevede la rinaturalizzazione della zona mediante un raccordo naturale con l’esistente e la messa in sicurezza del corso d’acqua superficiale (canale VAI) che attraversa il corpo della discarica stessa

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il Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti approvato con D.G.R. VIII/8890, colloca il territorio di Monzambano in una porzione di territorio non idoneo alla localizzazione di nuovi impianti per la gestione dei rifiuti.

Considerato che già in una interrogazione alla precedente Amministrazione Provinciale (giugno 2009), l’allora capo gruppo della Lega Nord, On. Giovanni Fava, faceva presente le criticità della discarica di Monzambano mettendo in luce i rischi ambientali ai quali poteva essere sottoposta l’area circostante e per questo ne sollecitava le necessarie soluzioni e/o rassicurazioni al Comune interessato. A luglio 2011, con una interrogazione, un Consigliere di minoranza, ha chiesto a codesta Amministrazione di “esprimersi in merito alla chiusura del terzo lotto della discarica di Monzambano stante l’impossibilità, con le regole vigenti nel piano e nell’assenza di previsione di specifiche deroghe, di procedere alla sua chiusura con il rischio di compromettere la sicurezza dei due lotti già chiusi”. Nella risposta dell’Assessore Grandi alla suddetta interrogazione, si sottolinea il fatto che nessuno stimolo alla risoluzione della questione sia partito dal Comune di Monzambano nei confronti della Regione e che da parte della Provincia vi è la disponibilità a valutare possibili interventi nella ex Cava di località Tononi in collaborazione con tutte le altre Amministrazioni competenti.

Considerato inoltre che

è voce di questi giorni che vi siano stati dei contatti tra i funzionari della Regione Lombardia e gli amministratori locali di Monzambano per la definizione della procedura da seguire per la chiusura della discarica di via Tononi è altrettanto insistente la voce che anche la Provincia di Mantova stia valutando le necessarie operazioni per l’attivazione del procedimento per la chiusura della discarica a Monzambano con il completamento del terzo e ultimo lotto previsto

p.q.m.

si interroga l’assessore competente per sapere

Se sia vero che gli amministratori locali del comune di Monzambano abbiano richiesto sia alla Regione che alla Provincia di Mantova la riattivazione della procedura per la chiusura della discarica in loc. Tononi Se ritenga che le condizioni della discarica di Monzambano, già a suo tempo manifestate nella interrogazione dell’On. Gianni Fava ma non tenute in debita considerazione da parte della precedente amministrazione provinciale, siano mutate nel tempo, tanto da rivalutarne le richieste espresse dallo stesso Onorevole. Se ritenga siano mutati i presupposti precedentemente manifestati nella Sua risposta del 27/06/2011 relativa all’interrogazione sulla ex discarica di Monzambano

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Se ritenga che le problematiche relative allo straripamento del canale VAI siano state risolte definitivamente ovvero in caso di forti piogge si riscontri ancora oggi l’allagamento dell’area relativa al terzo lotto. Se ritenga che vi siano elementi pericolosità intrinseci che rendono indifferibile la chiusura della discarica di Monzambano con il completamento del terzo lotto Come intenda procedere la Provincia su eventuali richieste (sempre che non siano state già effettuate) da parte del Comune di Monzambano per addivenire alla chiusura della discarica ex cava Tononi Se siano già state formulate delle ipotesi concrete con proposte significative per la chiusura definitiva della discarica di Monzambano Quali ritenga, possano essere i criteri generali da seguire per il completamento del terzo lotto della discarica ex cava Tononi Consigliere Stefanoni : Non posso essere soddisfatto ancora perché la risposta è molto incompleta ed è priva di contenuti. Alla domanda se il Comune di Monzambano abbia richiesto la riattivazione della procedura per la chiusura della discarica non c’è minimamente risposta …[cambio lato audiocassetta n. 2]… nessuna riflessione sull’esistenza di elementi di pericolosità intrinseci che renderebbero improcrastinabile la chiusura della discarica; nessuna indicazione sulla procedura che la Provincia penserebbe di adottare in caso di richiesta da parte del Comune di Monzambano, attualmente assolutamente nulla sui criteri generali che secondo questa Provincia si dovrebbero adottare per il completamento del terzo lotto della discarica. Crwdo che un responso dato con tale sufficienza su un problema molto sentito dalla comunità monzambanese non vada a suo onore, signor Assessore, e per questo e per la considerazione di una parte dei cittadini dell’Alto Mantovano le richiedo una nuova e più dettagliata risposta ai quesiti che abbiamo sottoposto alla sua attenzione.

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18) Interrogazione con richiesta di risposta scritt a, presentata dal Gruppo Consiliare Lega Nord, relativamente all’ingresso se condario di Palazzo di Bagno

Premesso che:

- da indiscrezioni risulta che Ella abbia richiesto, e successivamente ottenuto, le chiavi della porta d’ingresso secondaria di Palazzo di Bagno, sede dell’Ente Provinciale di Mantova e della Prefettura della Repubblica, posta sul passo carrabile in Via Mazzini;

- sembrerebbe, inoltre, come Ella sia stato visto entrare dalla stessa porta, posta nel retro del palazzo provinciale, in orari notturni quando nessun dipendente della Provincia è in servizio e nessun ufficio risulta operativo;

- apparirebbe, inoltre, che la circostanza sia stata avversata fortemente dalle forze dell’ordine che prestano servizio per la tutela dell’Ente e del Prefetto la cui postazione si trova all’ingresso principale del Palazzo, in Via Principe Amedeo;

- Le Forze dell’Ordine, in sostanza, lamenterebbero una forte diminuzione della sicurezza posto che l’ingresso posteriore, lontano dalla loro postazione, non potrebbe essere chiuso con accorgimenti più rilevanti come catenacci o sbarre e sarebbe, pertanto chiuso solo con la serratura di non troppo difficile apertura;

Considerato che

- La facile violabilità dell’entrata posteriore potrebbe essere molto negativa per tutto quanto si trova e per i dati contenuti negli uffici provinciali;

- la sicurezza dell’“inquilino” Prefetto della Repubblica, inoltre, e del contenuto dell’immobile di Sua pertinenza appare ancor più rilevante e, nel caso di conseguenze dovute ad ingressi da parte di terzi potrebbero richiedere rilevanti responsabilità dell’Ente Provincia anche con richieste di danni subiti;

Ritenuto che

- non si comprendono le motivazioni che potrebbero portare ad un ingresso seppur del Presidente della Provincia, rappresentante dell’Ente, in momenti di totale inoperatività degli uffici;

p.q.m.

con la presente si interroga il Presidente, per sap ere

- Se sia vera la vicenda prospettata in premessa;

- la motivazione per la quale ritiene di far ingresso nel Palazzo Provinciale quando tutti gli uffici sono chiusi e non vi sono dipendenti provinciali;

- se non ritiene che la circostanza può causare una limitazione nella sicurezza dell’Ente e della Prefettura della Repubblica.

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Presidente del Consiglio – Simone Pistoni : Siete soddisfatti o meno della risposta? Consigliere Dara : Il capogruppo che l’ha presentata noi ha detto che non era molto soddisfatto della risposta. Le chiedo, ironicamente, gli orari notturni che fa qui in Provincia, se i suoi impegni le portano a rientrare in così tarda serata. Alessandro Pastacci – Presidente : Il problema è che nella mia vita non sono abituato a fare solo gli orari di ufficio ma ad andare anche oltre, perché se dovessi finire tutti i giorni alle 2 credo che qui sarebbe un problema.

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La seduta è tolta alle ore 20,45

Letto, approvato e sottoscritto

IL PRESIDENTE F.to Simone Pistoni

IL SEGRETARIO GENERALE

F.to Francesca Santostefano