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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 09.04.2013 Pagina 1 di 24

Rassegna Stampa IDV 09.04

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Rassegna Stampa IDV 09.04

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

09.04.2013

Pagina 1 di 24

Bologna

Piacenza

Reggio Emilia

Modena

Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

INDICE

"RAEE in carcere", inaugurata la mostra. I manufatti esposti in Regione fino al 22 aprile08/04/13 Bologna2000.com 3

L'anno nero dell'occupazione: trentanove licenziati al giorno09/04/13 Corriere di Bologna 4

Gli istituti di pena scoppiano raccolta di firme in tribunale09/04/13 La Repubblica Bologna 5

PARTITO DI GRILLO09/04/13 La Repubblica Bologna 6

In carcere opere d’arte riciclando rifiuti09/04/13 Unità edizione Bologna 7

Idv Piacenza: "Il partito è vivo, pronti a ripartire"08/04/13 Piacenzasera.it 8

Idv Piacenza: "Il partito à vivo, pronti a ripartire"08/04/13 Piacenzasera.it 9

La polizia presidia, cittadini soddisfatti in attesa dell’ordinanza09/04/13 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 10

«Rilanciare il centro? Si deve e si può»09/04/13 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 11

Il centro cittadino invaso dai Sikh09/04/13 Gazzetta di Modena 12

Idv, Fli e Pdci in estinzione Consiglieri orfani di partito09/04/13 Il Resto del Carlino Modena 13

Castelfranco, tutto esaurito alla manifestazione dei Sikh09/04/13 Il Resto del Carlino Modena 14

Il museo di Byron avrà più spazio09/04/13 Il Resto del Carlino Ravenna 15

“Pedibus”, attivato nuovo percorso09/04/13 Il Corriere Romagna Forlì 16

Stop al calcestruzzo, arriva il primo sì09/04/13 Corriere Romagna di Rimini 17

Metrò di costa, la giunta tira il freno09/04/13 Corriere Romagna di Rimini 19

Pruccoli e Francolini si ribellano ‘Assenti,maa rappresentare il Comune’09/04/13 Il Resto del Carlino Rimini 20

In consiglio senza grandi numeri09/04/13 La Voce di Romagna Rimini 21

“Tutta questione d’immagine”09/04/13 La Voce di Romagna Rimini 22

LARGO AL DIBATTITO09/04/13 La Voce di Romagna Rimini 23

“La mia bandiera non gira col vento”09/04/13 La Voce di Romagna Rimini 24

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"RAEE in carcere", inaugurata la mostra. I manufatti esposti in Regione fino al 22 aprile

Fili di rame e componenti di schede madri di pc trasformati in monili. Un cesto da

lavatrice che rivive in una lampada piantana. Ingranaggi di stampanti utilizzati per la

scultura "Pesce all' amo". Pezzi unici e irripetibili quelli esposti nella mostra

"opeRAEE, esercizi artistici di recupero degli apparecchi elettrici ed elettronici",

inaugurata oggi nella Sala Polivalente dell' Assemblea legislativa della Regione

Emilia-Romagna. Fino al 22 aprile sarà possibile vedere i manufatti (dal lunedì al

venerdì, dalle 8 alle 17), frutto del progetto "RAEE in carcere", che punta a

promuovere l' inclusione socio-lavorativa di persone in esecuzione penale o

dimesse dal carcere attraverso un processo industriale e formativo nel settore del

recupero dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). "Con

questo progetto il recupero delle persone passa attraverso il recupero delle cose - è

il commento dell' assessore alle Politiche sociali della Regione, Teresa Marzocchi -

. Un progetto importante, sotto più profili: il lavoro, che rappresenta un' opportunità

concreta e fondamentale per le persone detenute, per il loro percorso di

reinserimento. E poi c' è la forma di gestione: è un progetto di respiro europeo, che

vede una forte integrazione tra amministrazione penitenziaria e terzo settore". La

sostenibilità è l' altro aspetto fondamentale di "RAEE in carcere". "Il recupero di

questi rifiuti - sottolinea l' assessore regionale all' Ambiente Sabrina Freda -

contribuisce alla riduzione dell' impatto ambientale che deriva dalla loro gestione e

al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla nuova direttiva europea su raccolta,

tracciabilità e corretto riciclo dei Raee. Obiettivi recepiti peraltro nel Documento

preliminare al Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato recentemente dalla

giunta regionale, che indica tra le priorità la valorizzazione del recupero di materia

dai rifiuti". "RAEE in carcere", i dati Finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con il

Fondo sociale europeo all' interno dell' iniziativa comunitaria "Equal Pegaso", il

progetto prevede il "disassemblaggio" dei rifiuti (provenienti dalle isole ecologiche)

da parte delle persone coinvolte, la suddivisione nelle varie componenti e l' avvio,

dove possibile, al recupero o riciclo. Numerosi i partner, tra quelli "trasversali"

(Regione Emilia-Romagna, Provveditorato regionale del Dipartimento

amministrazione penitenziaria, Gruppo Hera Spa, Province di Bologna, Ferrara,

Forlì-Cesena, Consorzio RAEE Ecodom, Consorzio RAEE Ecolight, Cefal Emilia-

Romagna, Enaip Ferrara, Techne scpa Forlì-Cesena) e quelli locali. Dal 2009 sono

attivi i 3 laboratori produttivi all' interno o all' esterno delle carceri di Bologna, Forlì e

Ferrara. I risultati: per quanto riguarda il laboratorio interno al carcere di Bologna,

dalla data di avvio della sperimentazione (luglio 2009) al mese di febbraio 2013

sono state assunte 6 persone detenute; 12 quelle coinvolte nell' attività, una

persona ex detenuta impegnata nel progetto di comunicazione di RAEE in carcere

per la gestione e l' aggiornamento del sito (www.raeeincarcere.org); 2, infine, i

lavoratori accompagnati all' inserimento in imprese del territorio al termine della

pena. Sempre per quanto riguarda l' attività bolognese, ammontano a circa 766 le

tonnellate di rifiuti lavorati. Nel laboratorio esterno al carcere di Forlì, dall' inizio

della sperimentazione (14 settembre 2009), sono state assunte 6 persone

detenute; 24 quelle impegnate nel progetto, una persona ex detenuta impegnata

nel progetto di comunicazione di "RAEE in carcere" per la gestione e l'

aggiornamento del sito; 493 le tonnellate di RAEE lavorato. Con il laboratorio

interno al carcere di Ferrara, infine, dall' avvio del progetto (febbraio 2010) sono

state assunte 5 persone detenute (8 quelle impegnate complessivamente); circa

590 le tonnellate di rifiuti trattati. Dal 2009 è stata istituita una Cabina regionale di

monitoraggio del progetto, cui partecipano tra gli altri il Provveditorato per l' Emilia-

Romagna del Dipartimento Amministrazione penitenziaria e i rappresentanti dei tre

assessorati regionali all' Ambiente, Politiche sociali, Scuola - Formazione

professionale - Università - Lavoro.

Bologna200008/04/2013

Periodicità: sito web

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09/04/2013 pressunE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

dati L'assessore provinciale De Biasi: «Un aumento del 23% per quelli legat alle cessazioni aziendali»

L'anno nero dell'occupazione: irentanove licenziati al giorno

C'è anche un pezzo di Bolo-gna in quel milione di posti di lavoro persi in tutta Italia nel 2012 e la situazione per ì disoc-cupati, sotto le Due Torri, conti-nua a peggiorare. Lo dicono i dati della Provincia sulla cessa-. zione del rapporto di lavoro re-gistrati lo scorso anno: in tota-le riguardano 185.023 persone, un calderone in cui però fini-sce di tutto, anche cessazioni, decessi e dimissioni volonta-rie.

I licenziamenti in totale so-no stati 14.477 e sono suddivi-si in due tipi: «per giustificato motivo oggettivo», causati da fallimenti o chiusure di reparti; e «collettivi», dovuti a chiusa-

re aziendali. I primi sono stati 12.835, i secondi 1.642. Senza contare tutti «i rapporti a termi-ne cessati» (107.146) che costi-tuiscono più della metà del to-tale, ma che non 'è detto che non siano stati in parte rinno-vati.

«in generale, guardando so-lo il totale delle cessazioni, tra 20:11 e 2012 sembrano apparen-

I numerl del precari I rapporti a termine cessati sono stati 107,146, più della metà del totale

temente in diminuzione (-4,92%). In realtà occorre sof-fermarsi sui licenziamenti che identificano i lavoratori in

e sono diretta conseguen-za delle cessazioni aziendali. Sommandoli si ha pertanto un aumento del 2:3% dal 2011 al 2012 ---- ha osservato Giuseppe De Biasi, l'assessore provincia-le al Lavoro —. Si tratta di lavo-ratori in forza lavoro nel 2011

che nel 2012 risultano in mobi-lità. A questi dati bisogna ag-giungere il numero di avvia-- menti che sono diminuiti, nel-lo stesso periodo, del 5,1%, ag-gravando ulteriormente la si-tuazione complessiva».

Sempre in ambito licenzia-

12.385 Sono le persone che hanno perso il lavoro nel 2012 «per giustificato motivo oggettivo», cioè per colpa di fallimenti o chiusure di reparti

L642 Questa cifra si riferisce invece a quanti sono stati espulsi dal mondo del lavoro a causa della chiusura di intere aziende. Si tratta dei licenziamenti «collettivi»

menti, la Cgil continua a fare conti con la legge Fornero e ha censito i licenziamenti avvenu-ti nel 2012 per «ragioni econo-miche»: a marzo 2013 erano 203, il 6o% dei quali per io più nel settore merceologico del commercio; il resto meccanici, chimici, grafici e tessili. «Sono avvenuti per una buona metà in aziende con 15 dipendenti e sono mascherati da ragioni eco-nomiche che in realtà non Io sono affatto ---- ha argomenta-to Maurizio Lunghi della Cgil ----- abbiamo impugnato questo 50% e in io casi il giudice ha in-timato alle aziende di retroce-dere dal licenziamento». Lun-ghi ha parlato di un aumento del 40-45% dei licenziamenti le-gati alla legge Fornero, di 85mila iscritti ai centri per l'im-piego e di 15mila persone con gli ammortizzatori in deroga.

Andrea Rinaidi

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Tresceilbullismoneiparchiesuibus" IlprocuratorePastore viaaurebencadati

09/04/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

A Bologna e a Ferrara le iniziative per il varo di tre leggi

Gli istituti di pena scoppiano raccolta di firme in tribunale

INTRODURRE il reato di tortura nel codice penale, in li-nea con le convenzioni internazionali e gli impegni pre-si dall'Italia, vietando la concessione dell'immunità di-plomatica agli stranieri condannati all'estero per abusi e violenze fisiche e mentali. Incidere sul sovraffollarnento delle carceri con misure come il "numero chiuso" e l'e-stensione agli adulti della "messa in prova", istituendo la figura del Garante nazionale per le persone private della libertà. Modificare la normativa sugli stupefacenti, di-versificando i percorsi dei consumatori di droghe legge-re da quelli degli utilizzatori di droghe pesanti, amplian-do la platea dei soggetti arnmessi ai lavori di pubblica uti-lità. Anche in Emilia Romagna entra nel vivo la carnpa-gna nazionale per il varo di tre leggi di iniziativa popola-re. Questa mattina, dalle 9 alle 13, davanti al Tribunale di Bologna e nella piazza municipale di Ferrara saranno raccolte le sottoscrizioni ai tre testi proposti (info e det-tagli suwww.31eggi. it) . L' iniziativa è sostenuta daunven-taglio assortito di sigle e di soggetti attivi sul territorio, da Arci e C gil alla Camera penale, dall'associazione Federi-co Aldrovandi ai Giuristi democratici, dai Garanti locali ad Antigone. L'obbiettivo finale è di raccogliere 50mila firme entro luglio. Per arrivare al numero necessario, tro-vando altri sostenitori, è stata chiesta anche l'autorizza-zione ad entrare negli istituti di pena regionali.

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09/04/2013 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

PARTITO DI GRILLO

Alle 21 all'associazione Civico 32

(Nazario Sauro 24/b), presentazione del libro «Il partito di Grillo» a cura di Piergiorgio Corbetta ed Elisabetta Gualmini.

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Pagina 1 EaaiEia Romagna

' Caos a 5 stcllc, gh eletti sfidano Glii10

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l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo

09/04/2013 press LinE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

In carcere opere d'arte riciclando rifiuti BOLOGNA

SAMUELE LOMBARDO

hoiog ria@u n:ta l t

«Recuperiamo le persone recuperan-do gli oggetti». La sintesi è dell'assesso-re regionale al Welfare, Teresa Mar-zocchi, che insieme alla collega all'Am-biente, Sabrina Freda, e alla Garante regionale dei detenuti. Desi Bruno, ha tenuto a battesimo oggi in Regione la mostra «OpeRaee», .figlia del progetto «Raee in carcere». Nata nel 2009 coin-volgendo i penitenziari di Bologna, Fer-rara e Forlì, l'iniziativa vede i detenuti impegnati nel recupero dei rifiuti elet-tronici. Una doppia occasione: lavorati-va da un lato, artistica dall'altra. Quelli che un tempo erano pezzi di tv, compu-ter o lavatrici oggi sono sculture e com-plementi d'arredo: c'è un mobile a quat-tro ripiani fatto con i cestelli delle lava-trici; c'è un piccolo calcio balilla con vecchi cellulari al posto di giocatori; c'è una lampada da terra fatta con cavi elettrici e un'altra, da tavolo, realizzata con paraurti e Freno a disco di un'auto.

«Non sono solo esercizi artistici -spiega Daniele Staccariella, responsabi-le laboratorio Raee della coop lt2 den-tro alla Dozza e curatore della mostra - in molti casi sono prototipi che, se piac-ciono e funzionano, vorremmo iniziare a produrre, per dare ulteriori possibili-tà di lavoro ai detenuti», Per Marzoc-chi, «la fatica è tenere aperti progetti come questo. Abbiamo bisogno di con-tinuare a far la.vorare i detenuti, ci ser-ve il sostegno politico ed economico: le imprese diano lavoro ai detenuti». Ma soprattutto, :insiste l'assessore, «dob-biamo estendere il progetto a tutta la regione», Bruno sottoscrive. «La pri-ma cosa che chiedono i detenuti è di poter lavorare - afferma la garante - il lavoro è un elemento .fondante del trat-tamento carcerario. E anche dentro al penitenziario aiuta a prevenire i suici-di. Molti di quelli che si uccidono in car-cere potevano essere aiutati anche col lavoro», La percentuale dei detenuti impegnati in attività professionali molto scarsa. Su una popolazione di 3.400 carcerati in Emilia-Romagna, so-lo 812 lavorano e, di questi, 587 sono alle dipendenze dell'anmúnistrazione carceraria e si occupano dei lavori ordi-nari dentro al penitenziario.

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Idv Piacenza: "Il partito è vivo, pronti a ripartire"

"Ci siamo ancora: l' Italia dei Valori non si scioglie, anzi riparte". A dirlo è la

segreteria di Piacenza dopo che nel weekend l' esecutivo nazionale ha votato a

larghissima maggioranza contro lo scioglimento del partito proposto dall' ufficio di

presidenza il 26 marzo scorso, e ha confermato il congresso straordinario del 28-30

giugno. "Siamo vivi - si legge in una nota - e vogliamo ricominciare prendendo

come riferimento la tradizione dell' Italia dei Valori delle origini. Si riparte dalla

nostra identità di alternativa, in contrapposizione alla staticità dell' attuale contesto

politico, al voto di protesta manifestato così clamorosamente alle ultime elezioni e

alla costante minaccia del berlusconismo. Portiamo con noi la nostra storia, fatta di

lotte come i referendum sul nucleare, sull' acqua e sul lodo Alfano, ma anche gli

impegni più recenti, dalla sempre tenace opposizione al governo Monti alla critica

forte nei confronti della presunta autosufficienza del Pd". "Servono ora idee nuove,

ma soprattutto si avverte il bisogno di concretezza. A chi si lamenta del tempo

finora perso nel confronto post-elettorale, estraendo dal cilindro - naturalmente a

posteriori - ricette e nomi sicuri per la governabilità del Paese, va ricordata la

necessità di formulare progetti che possano avere una rapida attuazione. La lotta al

precariato e alla crisi occupazionale, il problema degli esodati, il tema della

trasparenza ed efficienza nella pubblica amministrazione, le tante battaglie

ambientali sono argomenti scottanti che non possono sopportare ulteriori ritardi: è

anche da qui che passa la rivitalizzazione dell' Italia dei Valori". "Nonostante le

difficoltà di questi mesi, anche in ambito locale non abbiamo mai abbassato la

guardia. Il nostro impegno in Consiglio comunale non è mai venuto meno,

esaminando con la massima attenzione ogni proposta fatta dalla Giunta del sindaco

Dosi, di cui continuiamo a denunciare la staticità e l' immobilità. Pur non facendo

più parte della coalizione di centrosinistra in Comune e Provincia, il nostro

contributo si è sempre fatto sentire, dall' opposizione alla richiesta di Cementirossi

di poter smaltire rifiuti nell' impianto del Capitolo fino alla recente proposta perché la

Fondazione acquisisca l' area ex Pertite. È da qui che vogliamo ripartire, o meglio,

proseguire il nostro percorso: nella partecipazione alla vita politica di Piacenza l'

Italia dei Valori non si è mai fermata".

PiacenzaSera.it08/04/2013

Periodicità: sito web

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Idv Piacenza: "Il partito à vivo, pronti a ripartire"

"Ci siamo ancora: lâ Italia dei Valori non si scioglie, anzi riparte". A dirlo à la

segreteria di Piacenza dopo che nel weekend lâ esecutivo nazionale ha votato a

larghissima maggioranza contro lo scioglimento del partito proposto dallâ ufficio di

presidenza il 26 marzo scorso, e ha confermato il congresso straordinario del 28-30

giugno. "Siamo vivi - si legge in una nota - e vogliamo ricominciare prendendo

come riferimento la tradizione dellâ Italia dei Valori delle origini. Si riparte dalla

nostra identità di alternativa, in contrapposizione alla staticità dellâ attuale contesto

politico, al voto di protesta manifestato cosà clamorosamente alle ultime elezioni e

alla costante minaccia del berlusconismo. Portiamo con noi la nostra storia, fatta di

lotte come i referendum sul nucleare, sullâ acqua e sul lodo Alfano, ma anche gli

impegni più recenti, dalla sempre tenace opposizione al governo Monti alla critica

forte nei confronti della presunta autosufficienza del Pd". "Servono ora idee nuove,

ma soprattutto si avverte il bisogno di concretezza. A chi si lamenta del tempo

finora perso nel confronto post-elettorale, estraendo dal cilindro â" naturalmente a

posteriori â" ricette e nomi sicuri per la governabilità del Paese, va ricordata la

necessità di formulare progetti che possano avere una rapida attuazione. La lotta al

precariato e alla crisi occupazionale, il problema degli esodati, il tema della

trasparenza ed efficienza nella pubblica amministrazione, le tante battaglie

ambientali sono argomenti scottanti che non possono sopportare ulteriori ritardi: Ã

anche da qui che passa la rivitalizzazione dellâ Italia dei Valori". "Nonostante le

difficoltà di questi mesi, anche in ambito locale non abbiamo mai abbassato la

guardia. Il nostro impegno in Consiglio comunale non à mai venuto meno,

esaminando con la massima attenzione ogni proposta fatta dalla Giunta del sindaco

Dosi, di cui continuiamo a denunciare la staticità e lâ immobilità . Pur non facendo

più parte della coalizione di centrosinistra in Comune e Provincia, il nostro

contributo si à sempre fatto sentire, dallâ opposizione alla richiesta di Cementirossi

di poter smaltire rifiuti nellâ impianto del Capitolo fino alla recente proposta

perché la Fondazione acquisisca lâ area ex Pertite. à da qui che vogliamo

ripartire, o meglio, proseguire il nostro percorso: nella partecipazione alla vita

politica di Piacenza lâ Italia dei Valori non si à mai fermata".

PiacenzaSera.it08/04/2013

Periodicità: sito web

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Ia pdlda Inattesa dellidlnalua

PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

09/04/2013 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

DEGRADO I residenti di via Roma e via Secchi hanno incontrato il questore. Nel mirino il comportamento di alcuni esercenti

La polizia presidia, cittadini soddisfatti in attesa dell'ordinanza Ghiretti (Pd): (Controlli intensificati . Speriamo che la lotta al degrado continui in vista dell'estate»

are si stia avviando a 1. un miglioramento la situazione di degrado che nei giorni scorsi ha portato una delegazione di cittadini di via Secchi e via Roma a incontrare il questore di Reggio Do-menico Savi. Sotto accu-sa erano alcuni esercen-ti, rei, secondo quanto ri-ferito dai residenti alle forze dell'ordine, di gesti-re in modo irresponsabi-le le loro attività e favo-rire l'aggregazione ac-canto ai loro negozi di spacciatori e ubriachi.

«Dopo l'incontro con il questore, in queste vie e più in generale nei punti più critici del centro sto-rico, è nettamente mi-gliorata - afferma il capo-gruppo del Pd della Città

Storica e portavoce dei cittadini, Claudio Ghi- retti - Dell'impegno della

Polizia, se n'è fatto diret- tamente carico il vice questore Cesare Capoca-

sa, il quale ha disposto u-na serie di servizi e azio-ni che stanno riportando la normalità in situazio-ni che stavano destando preoccupazione fra i cit-tadini. Si tratta di un se-gnale forte e importante sia nei confronti di gesto-ri che non intendono ade-guarsi a comportamenti di civiltà e rispetto nei confronti della cittadi-nanza, sia verso i cittadi-ni, che possono contare sull'ascolto effettivo e sull'aiuto delle forze dell'ordine».

Ghiretti si augura sia data continuità a queste azioni e chiede di perse-guire, a norma di legge, i gestori che persisteran-no nel tenere comporta-menti irresponsabili. «Se

ciò accadrà potremo guardare in modo ragio-nevolmente positivo al futuro e, in particolar modo all'approssimarsi della bella stagione che, come noto, in talune par-ti di città tende a molti-plicare le criticità legate, soprattutto, all'abuso di bevande alcooliche - af-ferma l'esponente del Pd e ricorda - Siamo infatti, alla vigilia di una serie di provvedimenti impor-tanti anche da parte del Comune: entro aprile en-trerà in vigore l'ordinan-za antialcool in via Sec-chi, via Roma e Largo de-gli Alpini, poi sarà estesa in tutto il centro storico e ad alcune zone oltre i via-li di circonvallazione. Spero che questa nostra

Claudio Ghiretti, portavoce dei cittadini

esperienza di cittadini attivi - conclude - possa essere d'incoraggiamen-to, per tutti i nostri con-cittadini a farsi essi stes-si attivi e a non temere di segnalare, con obiettivi-tà e serietà, episodi e si-tuazioni d'illegalità e de-grado, alla polizia e alle autorità cittadine, per-chè potranno trovare a-scolto e contribuirà a mi-gliorare la vita di tutti».

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torno importante in termini economici, come testimonia-no iniziative come i festival culturali delle città limitrofe. Perchè, a tal proposito - si do-manda Fantuzzi - non dedica-re mostre permanenti al cele-bre pittore reggiano Antonio Fontanesi e alla storia del Tricolore?»

In ultima analisi l'esponen-te dell'Italia dei Valori sostie-ne che il recupero della vivi-bilità del centro storico non si configura soltanto come oc-casione di socialità tra i citta-dini «ma anche come concre-ta opportunità di investimen-to per gli attori del territorio, compreso il nostro Comu-ne».

Pagina 6

iiRilanciare il centro? Si deve e si può.

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La Idaprosld c In

PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

09/04/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

REGGIO CHE CAMBIA II coordinatore cittadino dell'Idv rilancia il dibattito per rianimare il cuore della città

«Rilanciare il centro? Si deve e si può» Rintuzzi: «I mercoledì rosa non bastano, serve un progetto organico»

A umentare la pedonaliz- zazione, allestire mostre

permanenti, coinvolgere le a-ziende locali nell'allestimen-to di festival dedicati ai pro-dotti tipici. Ecco alcune delle proposte con cui il coordina-tore cittadino dell'Idv Fran-cesco Fantuzzi rilancia il di-battito, spesso troppe volte trascurato, ma nello stesso tempo mai sopito, che ha per tema il rilancio del centro sto-rico di Reggio.

«Non possiamo più affron-tare le tematiche della sicu-rezza navigando a vista e ge-stendo le emergenze - spiega Fantuzzi - è necessaria una visione sull'argomento, un progetto strategico comples-sivo a lungo termine che af-fronti anche quello della rina-scita del centro e del sostegno del commercio colpito dalla crisi, favorendo il ritorno del- la gente sulle strade, l'occupa-zione permanente degli spazi pubblici, per riappropriarci finalmente della nostra città. Non dobbiamo sentirci sicuri in casa, ma fuori».

Secondo l'esponente dell'Idv qualcosa in questi an-ni è stato fatto, ma non basta. Il riferimento è ai mercoledì rosa e alle feste di quartiere: iniziative orientate a rag-giungere un obiettivo, che pe-rò dovrebbero inserirsi in un progetto di più ampie vedu-te.

«Occorre stabilire un patto, un'alleanza tra Comune, Ca-mera di Commercio, associa-zioni di categoria e sfruttare il finanziamento regionale

sulla promozione dei centri commerciali naturali e il de-creto legislativo Bersani del 1998 che permette di indivi-duare aree deboli e di agevo-

• Estendere la pedonalizzazione fino a San Pietro • Organizzare festival di prodotti tipici interessando le aziende locali • Mostre permanenti sul pittore Fontanesi e sul Tricolore • Aumentare l'offerta di intrattenimento serale: concerti nelle piazze, spettacoli e caffè letterari

lare le attività che vi si inse-dino per i tributi di sua com-petenza - afferma Fantuzzi - Il nostro centro storico deve di-venire un palcoscenico per- manente dove le attività com-merciali possano trovare nuova linfa».

Da qui le proposte: amplia-re la pedonalizzazione del cuore della città «che dovreb-be cominciare dalla Chiesa di San Pietro creando uno spa-zio permanente aperto al pas-seggio e all'incontro delle per-sone»; strutturare un'offerta di intrattenimento, soprat-tutto serale, adeguata con concerti nelle principali piaz-ze, spettacoli, mercatini a te-ma, caffè letterari, festival di prodotti tipici come il Parmi-giano Reggiano «interessan-do le aziende locali e dunque non solo limitando i costi, ma che ricevendone anche un ri-

Il coordinatore

cittadino dell'Idv

Francesco

Fantuzzi

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09/04/2013 press LinE GAllETTA DI MODENA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.465

Direttore Responsabile: Enrico Grazioli Diffusione: 10.513

CASULFRANW

centro clttadlno lnvaso dal Sfidi ME Un migliaio di Sikh ha invaso domenica il centro per una festa. li gruppo Sikh, oltre 450 nel casteifranchese, ha già da tempo inserito a pieno regime nella realtà locale l'opportunità anche attraverso questa manifestazione di far conoscere ogni anno i propri usi, costumi e tradizioni. «Siamo grati alla comunità Sikh per quello che ci ha dimostrato in questi anni - commenta l'assessore Barbara Padovan - per generosità e disponibilità, che vanno nella direzione della migliore integrazione».

Pagina 24

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(Pdci)

Il it orfari prrt:to

il Resto del Carlino

MODENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

09/04/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

DSTRETTO MENTRE I GRILLINI RIMANGONO FUORI

Idv, Fu e Pdci in es *one Consiglieri orf di partito Basile: «Basta politica», Viola: «Tutelare l'identità»

GitosePPe %da

'AIUTO, mi si è ristretto il parti-to', è il grido di dolore dei consi-glieri comunali del distretto espressione di partiti oggi assenti in Parlamento. Idv, Fli, Udc, Pdci, formazioni politiche con un grande futuro alle spalle: «Credo che la mia esperienza politica non possa che concludersi qua — ta-glia Corto Sergio Basile, consi-gliere di Idv a Sassuolo, nessuna tentazione di trasmigrare su qual-sivoglia carro — Mantengo la mia posizione in questi tempi in cui

ThM P ÀNDAT Tante formazioni politiche una volta con un certo peso, ma ora praticamente virtuali

tutti cambiano per rispetto di chi mi ha votato ed era animato da certi valori. Per il futuro escludo di ripresentarmi». A Sassuolo, tra gli orfani dei partiti ormai virtua-li, c'è anche l'attuale assessore Claudio Corrado: «Sono conflui-to in Fui perché mi convinceva una parte del programma e in li-nea con la mia estrazione politica di destra, ma in futuro credo che non militerò più. in alcun partito e opterò per la lista civica legata a Luca Caselli». Particolarmente nutrita la rappre-sentanza ci politicamente 'figli di nessuno' a Fiorano: del partito di Fini attualmente fanno parte il ca-pogruppo Matteo Orlando, Anto-nio Grazioli, Andrea Cuoghi, e poi ci ci sono anche i dipietristi Rie-

cardo Amici (caspogruppo), Francesco Di Mitri e gli assesso-ri Alessandro Borghetti e Sergio Pederzini. Tra i rappresentanti in cerca di sponde politiche anche i maranel-lesi Luigi Barone e Nicola Mon-tone, rispettivamente capogrip-po e assessore in quota Di Pietro. Mentre Formigine annovera i fi-gli di un dio minore dei Comuni-sti italiani: «I partiti piccoli come noi hanno poche o nulle risorse economche e questo incide — fti presente l'assessore formiginese Giuseppe Viola, primo degli elet-ti quattro anni nelle file del Pdci (alle sue spalle i consiglieri Silve-stro Passaro e Francesco Gras-so) —. La legge elettorale penaliz-za i piccoli partiti e questo è un problema anche per il centrosini-stra, perché le identità vanno sal-vaguardate.. Alle prossime comu-nali per arrivare un consigliere si dovrà arrivare al 6%, cinque anni era sufficiente il 3». Tumultuosa invece la spaccatura dell'atomo a F017111 igine. Dove l'Idv, un piede dentro e un piede fuori dalla maggioranza, deve ve-dersela con l'inquieto Romano Drasiani, che pur sconfessato e in gelidi rapporti (per usare un eu-femismo) con il collega di partito Claudio Botti conferma fino a fi-ne legislatura la sua permanenza nel partito, rappresentato in giun-ta dalla disciplinatissima assesso-ra Reriza Bigliardi. Come s i ripo-sizioneranno tra un anno tutti co-storo?

G íanpaolo Aronese Luigi Giuliani

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il Resto del Carlino

MODENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

09/04/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano

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Attraverso questa iniziativa iich locali hanno potuto far conoscere a tutti i propr costumi e tradizioni, cementando

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SCRIGNO Palazzo Guiccioli, in via Cavour: Byron vi abitò nel 1920.

L'edificio ospiterà anche il Museo del Risorgimento, oggi in via Baccarini

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press unE il Resto del Carlino 09/04/2013

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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..'3ALAM :C WeCOL VARIANTE ALL'ACCORDO, IL COMUNE INCASSERÀ 6O7MILA EURO

Il museo di Byron avrà più spazio La Fondazione Cassa di &spaurii° ha acquistato un'altra ala

IL COMUNE cederà alla Fonda-zione Cassa di risparmio di Raven-na un'altra porzione di palazzo Guiccioli: ieri la quinta commis-sione di palazzo Merlato ha appro-vato un'integrazione al protocollo d'intesa con la fondazione Quest'ultima acquisirà, al prezzo di 607 mila curo, anche il primo piano dell'ala che dà sul retro della. corte interna. Secondo la versione iniziale dell'accordo, quella parte dell'im-mobile — che finora ha ospitato tre alloggi per studenti universita-ri —sarebbe dovuta restare di pro-prietà dell'amministrazione. «La modifica al protocollo d'intesa — spiega l'assessore Guido Guerrie-ri, che ha presentato l'atto in com-missione — è finalizzata a rendere più ampi e funzionali gli spazi mu-scali». I progetti della fondazione prevedono infatti la realizzazione, all'interno di palazzo Guiccioli, di un museo incentrato sulla figura. di Lord Byron, che proprio in quell'edificio visse nel 1820. Inol-tre, nel palazzo verrà trasferito il museo del Risorgimento (oggi in via Baccarini).

L'ASSESSORE OUEREWRI «Sacrificati' tre alloggi per studenti, ma verificheremo il. fabbisogno di appartamenti»

«L'obiettivo dell'operazione non è fare cassa — assicura Guerrieri — ma completare al meglio il proget-to museale. La cifra ricavata non ha una destinazione vincolata. L'amministrazione, comunque, si

impegna a verificare le necessità di alloggi studenteschi in città».

CON questa seconda tranche, l'in-vestimento della Fondazione Cas-sa di Risparmio per acquistare pa-lazzo Guiccioli sale a quasi 4 milio-ni e 400 mila euro, ai quali si ag-giungeranno i 6,4 milioni necessa-ri per il restauro. Oltre ai musei, so-no previsti spazi per attività com-merciali e pubblici esercizi.

Francesco Monti

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Pedibus", attivato nuovo percorso L'iniziativa per i bambini delle scuole sta riscuotendo un buon successo FORLÌ. Procede positi-

vamente il "Piano Pedi-bus" a favore della mobi-lità, dell'ambiente e dell'educazione stradale.

Il vicesindaco Giancar-lo Biserna illustra il nuo-vo e secondo percorso al servizio della scuola "Diego Fabbri".

«E' stata attivata la li-nea verde - illustra l'am-ministratore comunale con capolinea in piazza Montefeltro, della scuola "Diego Fabbri". I bambi-ni coinvolti al momento

sono una quindicina. Il pedibus effettuerà il ser-vizio tutti i giorni dal lu-nedì al venerdì. Il "per-corso rosa", con capoli-nea da Porta Ravaldino, già attivo da settembre, dal 3 aprile effettua il ser-vizio tutti i giorni. Que-sto è stato possibile gra-zie alla costante e conti-nua partecipazione al progetto pedibus, dei bambini, dei genitori e dei volontari. I bambini i-scritti sulla linea rosa so-no 55».

«Ringrazio la scuola -prosegue Biserna - i geni-tori, gli accompagnatori, i vigili urbani, i nostri uf-fici, anche per questa nuova piccola, ma impor-tante realizzazione, che senza il loro contributo non sarebbe potuta decol-lare. Anticipo che si sta lavorando su un "Nuovo Pedibus", importantissi-mo, al servizio della "De Amicis", scuola ubicata in zona di alta attenzione strategica per il traffico cittadino». Il progetto "Pedibus" per i bambini delle scuole

cfiffiere di Forlì e Cesena

Direttore responsabile:Pietro Caricato

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CronacatliForn

Ladri al Mps, attacco alle cassefo

"Pedibus", attivato nuovo percorso

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orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

09/04/2013

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Stop al cakestrazzo, arriva il primo sì • • • • •

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Peezagl e I o man od no

Fuoco e fiamme in aula, dopo quattro ore di dibattito il via libera. Il legale del Comune apre la strada: le sentenze dicono che è tutto legittimo

Stop al calcestruzzo, arriva il primo sì Variante al Prg, la commissione approva la riduzione di circa 1.800 appartamenti RIMINI. La lotta al calce-

struzzo ha un punto fer-mo: la variante al Prg che riduce del quaranta per cento il consumo del terri-torio è legge. Approvata ieri mattina in commis-sione. Ora la partita passa in consiglio comunale.

Il fatto. Il sindaco An-drea Gnassi (Pd) ha pro-messo in campagna eletto-rale la lotta al cemento e lo stop al consumo del terri-torio. Il problema: le pre-visioni del Prg (5.400 nuo-vi apparta- menti) e il passaggio al Psc (ridotti a 5mila). A ciò si aggiunga- no quei pia- ni particola- reggiati che grazie alle norme transitorie hanno indici da Prg, nonostante il Psc adottato. Il consiglio ha già bocciato le varianti Celle e Santa Giustina (so-no stati promessi ricorsi). Mentre siamo in regime di commissario ad acta per i piani via Secchiano ed ex Corial.

La via d'uscita. La giun- ta ha scelto la strada della variante al Prg (del 1999) con la quale le previsioni vengono ridotte del 40 per cento: in appartamenti si traduce in un ulteriore ta-glio da 1.200 a 1.800. Le vo-ci contrarie dicono che i

privati hanno presentato piani, attendono da anni di potere costruire, hanno pagato prima l'Ici e poi l'I-mu, hanno quindi diritti da fare valere. In caso con-trario la stagione dei ri-corsi è pronta a partire.

II voto. Dopo una prima presentazione (la scorsa settimana) ieri mattina la variante è giunta in com-missione ed è stata appro-vata dopo quasi quattro o-re di confronto: 8 sì (Alle-grini Pd, Bertozzi Pd, Fra-ternali Pd, Mazzocchi Pd, Zoffoli Pd, Mancini Pd, Galvani Fds, Pazzaglia Sel), 3 no (Piccari Pdl, Marcello Pdl, Moretti Pdl) e 2 astenuti (Camporesi 5 Stelle, Brunori Idv).

"Dura lex". Uno dei pun-ti sui quali i consiglieri hanno chiesto spiegazio-ne è la parte legale. In sin-tesi: se andiamo a cancel-lare previsioni, quante possibilità abbiamo di so-pravvivere alla valanga di contenziosi?

In aula era presente il le-gale del Comune Maria Assunta Fontemaggi e do-po un week end di studio e approfondimenti ha forni-to rassicurazioni: si può fare. La sentenza prodotta è solo una delle tante che tutte insieme producono un «orientamento consoli-dato». In pratica un'am-ministrazione ha la più

ampia discrezionalità quando disciplina il pro-prio territorio e può anche rivedere precedenti previ-sioni urbanistiche. C'è u-na eccezio-ne: quando si va a inci-dere su sin-gole posizio-ni. In questo caso l'ammi-nistrazione, prima di «sacrificare gli interessi dei soggetti coin-volti» deve indicare le ra-

gioni «logi-che che han-no portato a tale nuova scelta piani-ficatoria».

Il dibatti- to. Per

Gioenzo Renzi (Fratelli d'Italia) la variante è solo uno strumento di propa-ganda politica, ci «saran-no contenziosi a tutti i li-

I consiglieri del Pd: possiamo rivendicare la coerenza

velli». Marco Casadei (Lega) ha pronosticato u-no tsunami di ricorsi, tale da produrre un dissesto e-conomico per il Comune

di propor-zioni cata-nesi. Per Luigi Cam-poresi (5 Stelle) l'inte-resse pub-blico della

variante coincide con l'immagine del sindaco. Simone Bertozzi (Pd) av-verte. «E' mistificatorio confondere i diritti con le aspettative. Questa deli-bera non incide sui piani particolareggiati già con-venzionati o sugli articolo 18». Carlo Mazzocchi (Pd) sintetizza l'umore di chi ha votato sì. «I consi-glieri possono finalmente rivendicare un valore che è sempre più raro: la coe-renza».

del Pd: 'endicare

Dibattito acceso Minoranza preoccupata per la valanga di ricorsi

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orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

09/04/2013

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pressunE

L'assessore Roberto Biagini ieri in aula durante il dibattito sulla variante al Prg

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Metri') di costa, la giunta tira il freno

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di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Pietro Caricato C ; (JJ'i A (__-)' ` L • orriere

09/04/2013

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Le modificate condizioni economiche starebbero alla base della scelta dell'amministrazione. Ora però va aperta una trattativa

Metrò di costa, la giunta tira il freno Il legale ingaggiato dal Comune: «Si può uscire dall'accordo di programma»

Una presa d'atto da par-te della giunta non do-vrebbe tardare molto ad arrivare, non appena fini-to il trambusto dell'ap-provazione del bilancio. In quella delibera, il Co-mune non farà altro che avvalersi del parere lega-le chiesto all'avvocato ro-mano Gianfranco Passa-lacqua, specializzato in diritto amministrativo, che ha fornito un parere di natura esclusivamente legale sulla possibilità o meno per il Comune di Riccione di uscire dall'ac-cordo di programma. Pa-rere che (finora visionato direttamente solo dal sin-daco, dall'assessore al bi-lancio e da altri dirigenti comunali), come emerso anche nei giorni scorsi, ha sancito questa possibi-lità. A questo punto, la de-libera non sarebbe altro che il primo passo politi-co cui potrebbe fare se-

dall'accordo di program-ma senza darne comuni-cazione agli altri che lo hanno sottoscritto. Nell'ambito del tavolo di coordinamento occorre segnalare questa decisio-ne e, sulla base di queste motivazioni, dire di voler recedere dall'accordo di programma».

E nel caso di Riccione quali sarebbero le mo-tivazioni?

«Nel caso di Riccione, il recesso potrebbe avveni-re per una serie di ragioni che hanno mutato il con-testo che era alla base dell'accordo: è intervenu-to nel frattempo il patto di stabilità che ha tagliato le gambe agli enti che si ri-trovano a non avere fles-sibilità di spesa e costrin-ge i Comuni a dover or-ganizzare le uscite finan-ziarie in funzione degli interessi da tutelare. Inol-tre, sono stati ridotti i tra-

guito, come consigliato dall'avvocato Passalac-qua, il ritiro dall'accordo di programma del Trc nell'ambito del tavolo di coordinamento, altro step formale fondamenta-le per uscire dalla realiz-zazione del trasporto pub-blico che ha l'obiettivo di collegare Rimini con Ric-cione, correndo parallela-mente al tracciato della ferrovia, opera che costa 102 milioni di euro.

Avvocato Passalac-qua, ci si può "sfilare" dall'accordo di pro-gramma?

«Sì. A condizione che avvenga nel rispetto della natura policentrica dell'accordo: nel momen-to in cui un ente parteci-pa a un accordo lo fa aven-do come obiettivo la tute-la dell'interesse di ciascu-no e persegue l'interesse pubblico relativo all'ente. Ma l'interesse pubblico può mutare a seconda del-le circostanze. Se ci sono delle evenienze che muta-no il quadro di riferimen-to, l'ente deve poter eser-citare il suo potere di au-totutela».

Quindi è possibile? E come si fa?

«Non si può uscire

sferimenti statali al tra-sporto pubblico locale; è mutato anche l'impegno finanziario perché nasce-va di circa 90 milioni di euro ed è lievitato oltre. E, in particolare, non ci sono certezze sull'onere di gestione. Per conclude-re, tutte queste motiva-zioni sono state già ogget-to di una delibera di in-dirizzo del consiglio, che stabilisce come Riccione non voglia superare la spesa di 6 milioni di euro nella realizzazione dell'o-pera. Si tratta di un atto di indirizzo che è un vin-colo e a sua volta la pre-messa delle motivazioni che potrebbero indurre il Comune a sottoporre al comitato di coordina-mento, tenuto conto di tutte queste motivazioni, l'intenzione di recedere».

E a quel punto che po-trebbe succedere? L'ad-dio di Riccione potreb-be significare l'impos-sibilità di realizzazione dell'opera stessa.

«Si aprirà una fase in cui tutti i soggetti e gli en-ti possono recedere a se-guito di un passaggio pro-cedurale che consenta a tutti i soggetti di pronun-ciarsi».

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RICCION E. Una delibera di giunta per scendere dal Trc. E' ciò su cui si sta lavorando negli uffici del Co-mune: un passaggio ritenuto fondamentale per av-viare senza troppi incidenti di percorso una direzio-ne di marcia da alcuni desiderata da tempo, dato il clima non troppo favorevole che da un anno e mezzo a questa parte si respira quando si nomina il metrò di costa. Fermarlo ora costerebbe 51 milioni.

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il Resto del Carlino 09/04/2013 press unE

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isti chiedono di..lar parte an- minisauzione a &lagni(' e in Pro- aurizio .Th.uccoli e Larfran- vincita», A mettere il dito sulle tra-

ilini, «Delle poche, asseri- s'erte in rappresentanza del Ca- n giunta — premette Prue- mune é anche il vicesuidaca Fran-

tut tenute in conto quelle colini. «Le mie assenze sono state r trasferte rara 6 ltingo iuta" d 2012. Di queste,

untsauzunze„ A ben cinque accasiom non ho pa- rta notare tv- trr,tca essere pésente perché rappé- ,

tate 8 in seratavo il Comune altrove»,

e rc odi equivoci gaie k mie assenze

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press LinE ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO

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press LinE DI ROMAGNA

& SAN MARINO

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pressunE ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO

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pressunE D I RO M AG NA RIMINI & SAN MARINO

Come in un film dizione Sindaco ripesca unuomo

La galleria a Scacciano dell'Al4 dove passerà la nuova Ss16

"La mia bandiera non gira col vento" MISANO 11 grillino Montico ricostruisce i cambiamenti di idee sul tracciato della. nuova Ss16: prima dritta fino Cattolica, ora l'interruzione a Belvedere

MISANO Silvio Montico ora "or-ganizer" (sic) del Movimento 5 Stelle, replica sulla Ss16 all'am-ministrazione comunale e all'ex sindaco Tiraferri. Riassunto: i gni-lini dicono no e chiedono un re-ferendum sulla nuova Statale 16 poiché non prosegue fino a Cat-tolica e si interrompe a Misano attraversando l'abitato di Belve-dere; il Comune ricorda l'impor-tanza della strada, pur chiedendo che prosegua fino a Cattolica. 'Non rinnego il mio passato, ho buona memoria e prove, sono stato tra i pochi cittadini. che hanno inoltrato ricorso al traccia-to Ss16 a Ministero e Anas - scri-ve Montico -. Sono stato presi-dente dei Circolo Socialista di Mi-sano "fiboni . per alcuni anni". Come Socialisti per Misano, pri-ma all'opposizione e poi in ap-poggio ai sindaco Magnani, ricor-da un comunicato del 2007, fir-mato da "Ds, Margherita, PdCI, Socialisti per Misano e -Verdi, che appoggiavano la giunta Magnani, dove, venuti a sapere che la nuo-va SS16 si fermava a Misano, si

chiedeva al Sindaco e al Presi-dente della Provincia alcune priorità, tra cui la Ss16 dritta. Co-me mai tanta :forzatura e si lavo-rava senza consenso dei referenti politici locali e il disegno in pa-rallelo alla A14 su San Giovanni e Cattolica viene eliminato? Su Cat-tolica e San Giovanni è giusto che decidano loro. Ma a Misano come mai certi personaggi volevano a tutti i costi la Ss16 anche se finiva a Misano? Come mai non si è vo-luto cercare un accordo politico con Riccione per far proseguire la Ss16 dritta forzando le linee pro-vinciali, ragionando su blocco a nord? Come mai con una delibe-ra Consiliare votata da maggio-ranza e opposizione veniva stra-volta e portata avanti da alcuni politici locali di maggioranza di-versamente? Gradirei risposte dai sindaci Tiraferri, Magnani e Gian nini. Ricordo a Tiraferri un pas-saggio: riunione alla San Pellegri-no nei 2004, veniva proposta da lei una Ss16 che finiva a Misano, ma tanti cittadini accettavano il sacrificio purché proseguisse ol-tre confine in parallelo alla A14, altrimenti no. Da lì a poco ci sa-rebbero state le elezioni comu-nale e il sindaco fece seguire un documento dove si chiedeva il proseguimento fino a Cattolica. La mia bandiera non gira come tira il vento, rimane con le stesse idee di quando ero dentro un ra-gionamento socialista".

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