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Ufficio stampa

Rassegna Stampa Idv ER del 17-4-2012

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extra IDV

Bologna

Piacenza

Reggio Emilia

INDICE

“I collegamenti sui binari? Buoni solo per un porticciolo”17/04/12 La Voce di Romagna Ravenna 4

Galassini: “Abolirei la Provincia ma torno”17/04/12 La Voce di Romagna Ravenna 5

I partiti:«Non abolire i rimborsi pubblici»17/04/12 Libertà 6

PIEROTTI E FABBRI AL VOODOO17/04/12 Il Resto del Carlino Ferrara 7

«Una vicenda romanzesca che coinvolge i poteri forti»17/04/12 Il Resto del Carlino Ravenna 8

"Iniziativa reversibile"17/04/12 Il Resto del Carlino Reggio 9

Mozione anticasta, salta il numero legale Tutto rinviato sul taglio degli assessori17/04/12 Il Resto del Carlino Reggio 10

Formazione, la maggioranza ‘grazia’ Pini17/04/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 11

Treni, i "grillini": «Con la Regione un serio confronto sulla Modena-Sassuolo»17/04/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 13

Macché asili, la casta pensa a sé17/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 14

Il punto sulle carte dell’esposto di Lusetti17/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 15

Nuovi investimenti per Iren dalla cessione di parte delle proprie sedi a un fondo: 150 milioni in arrivo17/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 16

Grillo: “Ci stanno suicidando”17/04/12 La Voce di Romagna Rimini 17

T days, Colombo ferma Idv e Ascom: si fanno17/04/12 Corriere di Bologna 18

Sondaggi, sfida grillini "Qui in doppia cifra, l'Emilia è la frontiera"17/04/12 Corriere di Bologna 20

Colombo respinge il contro piano di Ascom, Idv furiosa17/04/12 Il Resto del Carlino Bologna 21

Pedonalità, scontro sulla chiusura della ‘T’ «Così si rischia di creare una città di cartapesta»17/04/12 Il Resto del Carlino Bologna 22

Pedonalità, scontro sulla chiusura della ‘T’ «Così si rischia di creare una città di cartapesta»17/04/12 Il Resto del Carlino Bologna 24

Colombo respinge il contro piano di Ascom, Idv furiosa17/04/12 Il Resto del Carlino Bologna 26

T-Days, controproposta Ascom la giunta tira dritto: avanti così17/04/12 La Repubblica Bologna 27

LA VIA CRUCIS DELLA LEGA17/04/12 La Repubblica Bologna 29

I partiti:«Non abolire i rimborsi pubblici»17/04/12 Libertà 6

Costi della politica, e la seduta salta17/04/12 Gazzetta di Reggio 30

“Massima fiducia nel sindaco Rivi”17/04/12 Il Giornale di Reggio Emilia 31

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Modena

Imola

Ferrara

Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

Nazionale

“Bravo Di Pietro a rinunciare”17/04/12 Il Giornale di Reggio Emilia 32

Effetti del bilancio Lega: "A rischio la tenuta dei conti dell'Unione"17/04/12 Il Resto del Carlino Reggio 33

"Iniziativa reversibile"17/04/12 Il Resto del Carlino Reggio 9

Mozione anticasta, salta il numero legale Tutto rinviato sul taglio degli assessori17/04/12 Il Resto del Carlino Reggio 10

Macché asili, la casta pensa a sé17/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 14

Il punto sulle carte dell’esposto di Lusetti17/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 15

Nuovi investimenti per Iren dalla cessione di parte delle proprie sedi a un fondo: 150 milioni in arrivo17/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 16

Bursi: «Imu più cara? I 3,7 milioni finiranno nelle casse statali»17/04/12 Gazzetta di Modena 34

Il voto anticipato per sostituire Lalla Reggiani17/04/12 Gazzetta di Modena 36

Castelnuovo: ecco gli ottanta candidati17/04/12 Gazzetta di Modena 37

«Centro storico, straniera la metà dei residenti»17/04/12 Il Resto del Carlino Modena 40

Formazione, la maggioranza ‘grazia’ Pini17/04/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 11

Treni, i "grillini": «Con la Regione un serio confronto sulla Modena-Sassuolo»17/04/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 13

I grillini “Sulla Cnh servono risposte”17/04/12 La Voce di Romagna Imola 41

PIEROTTI E FABBRI AL VOODOO17/04/12 Il Resto del Carlino Ferrara 7

“I collegamenti sui binari? Buoni solo per un porticciolo”17/04/12 La Voce di Romagna Ravenna 4

Galassini: “Abolirei la Provincia ma torno”17/04/12 La Voce di Romagna Ravenna 5

“Un referendum per il Piano Sosta”17/04/12 La Voce di Romagna Ravenna 42

«Una vicenda romanzesca che coinvolge i poteri forti»17/04/12 Il Resto del Carlino Ravenna 8

Sicurezza, finalmente il Comune si è svegliato17/04/12 Il Resto del Carlino Cesena 43

Inaugurata la nuova sede della Bcc17/04/12 Corriere Romagna di Rimini 44

Vigili di notte, è Rimini la Cenerentola romagnola17/04/12 Il Resto del Carlino Rimini 45

Grillo: “Ci stanno suicidando”17/04/12 La Voce di Romagna Rimini 17

«De Gregorio pagato per passare dall’Idv al Pdl»17/04/12 Il Resto del Carlino 46

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E 55 Il vicesindaco difende l'autostrada avversata da ambientalisti e grillini

"I collegamenti sui binari? Buoni solo per un porticciolo"

La prima contestazione è aniva-ta da Legambiente, poi è stata la volta dei grillini. Tutti con-trari alla E55, definita "inutile

e costosa", e propensi a lavorare sul progetto di una Romea ferroviaria. Ora, arrivano le puntualizzazioni del vice-sindaco Mingozzi, accusato di aver cal-deggiato l'opera. Mingozzi prende in e-same i tre principali punti su cui i mi-litanti del M5S avevano insistito. Sugli investimenti, di cui i grillini avevano scritto che si trattava di una "torta mi-liardaria di soldi pubblici e imprese che si dilapiderebbe", il vicesindaco precisa che è "un investimento congiunto pub-blico privato che, per la prima volta, re-sponsabilizza in una grande arteria chi

"Rischio di appalti so-spetti? Battaglia che abbiamo già iniziato"

la dovrà poi gestire". E aggiunge che "se poi c'è una battaglia da fare contro la mafia negli appalti la stiamo condu-cendo come Comune, vedi l'accordo col ministro degli Interni siglato a Ri-mini". Sul traffico su gomma, Mingozzi ribadisce che la nuova E55 adempierà ad esigenze "commerciali e industriali".

Infine, la stoccata: "Potenziare il tra-sporto su rotaia e mettere in sicurezza le infrastrutture esistenti è un obiettivo che condivido, ma se non inseriamo anche una grande via di comunicazio-ne europea, quale la nuova E55 auto-strada, tutte le altre strategie sono utili solo per un porticciolo. Se vogliamo ac-crescere occupazione e redditi dobbia-mo puntare sulla velocità dei collega-menti e sulla fortuna di avere un porto baricentrico per tanti paesi dell'Ue".

Il vicesindaco Mingozzi

Pagina 17 Galassini:"Abolirei la Pro-lincia

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Galassini:"Abolirei la Provincia ma tol

"Leolleganentistlbiw solo, un sa

Galassini: "Abolirei la Provincia ma torno 99 PIAZZA CADUTI Rudi Capucci ha uflicilizzato ieri l'addio

all'ente. Entra l'azzurro: è la sua terza consiliatura

Rudi Capucci non è più consigliere provinciale. Le dimissioni del vice-presidente del Consi-

glio di Piazza Caduti sono state protocollate ieri mattina dagli uf-fici dell'ente. Capucci aveva an-nunciato nelle settimane scorse la sua intenzione a lasciare la Provincia per cui era stato can-didato presidente nella lista uni-taria Pdl-Lega Nord. Proprio questa candidatura por-ta alla beffa ai danni del Carroc-cio: al suo posto, infatti, non en-tra un leghista ma un azzurro. Così tocca di nuovo a Vincenzo Galassini che da questa settima-na inizia la sua terza candidatura in piazza dei Caduti. Originario di Brisighella, di cui è stato anche sindaco, Galassini rientra in un ente che non ama, almeno dal punto di vista dell'istituzione: "Io continuo a sostenere che le Pro-vince vadano abolite - spiega -però sono contento di tornare. Porterò avanti le battaglie che ho sempre sostenuto". In particolare Galassini è uno dei più convinti fautori dell'esistenza di un con-flitto di interessi tra Coop rosse e amministrazione che spesso si manifesta nei piani di program-mazione adottati dalle giunte. In questo mandato non avrà al suo fianco Giovanna Maria Benelli, consigliera provinciale che è scomparsa il mese scorso e che con lui ha condiviso molti mo-menti: "Mi mancherà. Cercherò di movimentare un po' il consi-glio provinciale, come faceva lei con le sue osservazioni e il suo spirito battagliero". Dopo le ele-zioni l'azzurro aveva chiesto un rinnovamento al partito. Rinno-vamento che c'è stato sia a livello locale sia a livello nazionale: "Io ne avrei fatto uno ancora più ra-dicale. Sarà perché vengo da For-za Italia ma mi piacerebbe vede-

re Berlusconi prendere in mano le redini del movimento, rico-minciare dal basso". Per quanto riguarda la Lega Nord e il caos interno, Galassini confessa che non si aspettava così tanti pro-blemi: "Sapevo che c'era qualche questione nel partito ma non credevo si arrivasse a questo punto". Quello che sta succedendo a li-vello nazionale pesa anche all'in-terno del Carroccio romagnolo. Già a febbraio da Ravenna e Forlì arrivavano le richieste di un rin-novamento dei vertici, compresi quelli più alti. La Lega Nord Ro-magna è guidata dal deputato Gianluca Pini, forlivese, indicato da molti addetti a lavori come "fedelissimo" di Roberto Maroni, che in tanti vedono ormai come

futuro segretario leghista. Pini è rimasto al suo posto ma negli ul-timi mesi sono cambiati il segre-tario comunale e quello provin-ciale del partito. Capucci ha detto che le ragioni del suo addio sono state dettate da motivi lavorativi ma non solo. Dopo alcune interviste critiche verso il movimento a Capucci sono piovuti addosso gli strali del partito. Alla Voce pochi giorni fa il consigliere si diceva "deluso" da questa Lega Nord. E ex consiglie-re non ha lesinato critiche ai ver-tici, accusando il movimento di "poca democrazia" con "militanti lasciati ai margini". Difatti. con-cludeva, "la metà di quelli che conosco hanno lasciato". E da ie-ri in quella metà c'è anche lui.

Am

LA CARRIERA ALL'ENTE

Anni m aula Vincenzo Galassini è stato in consiglio provinciale per due legislature, prima nelle fila di Forza Italia e poi nel Pdl. E' sta-to anche candidato presidente per il Partito di Berlusconi. In passato ha ricoperto la carica di sindaco di Brisighella lan-ciando le feste medievali.

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I partiti. «Non abolire i rimborsi pubblici» Mano, Bersani e Casini: sarebbe un errore drammatico I radicali: «Intascati 2,3 miliardi e spesi 580 milioni»

ROMA - Abolire il finanziamento pubblico ai partiti? «Un errore drammatico». Abc", ovvero i lea-der di Pdl, Pd e Udc, mettono ne-ro su bianco il loro «no» a cancel-lare del tutto il contributo che lo Stato dà alla politica. Con una presa di posizione destinata a fa-re rumore e alimentare il fuoco dell'antipolitica. Ne è convinto Antonio 'Di Pietro: «I cittadini ar-riveranno coi forconi». Ma intan-to avanza Beppe Grillo, con suo Movimento 5 Stelle. Urla che i partiti «ci stanno suicidando» e si prepara a erodere consensi elet-torali.

«Cancellare del tutto i finanzia-menti pubblici ai partiti - già dra-sticamente tagliati dalle manovre 2010-2011 - sarebbe un errore drammatico, che punirebbe tut-ti allo stesso modo (compreso chi ha rispettato le regole) e mette-rebbe la politica nelle mani delle lobby». Lo scrivono Anelino Al-fano, Pierluigi Bersani e Pierferdi-nando Casini nella relazione alla loro proposta di legge sulla tra-sparenza e il controllo dei bilan-ci dei partiti. Questo non vuoi di-re che non ci possa essere spazio, sottolinea il Pd, per «ridurre ulte-riormente il finanziamento pub-blico». Anzi, il partito di Bersani, che ne parlerà oggi nella segrete-ria, è pronto a «discutere da subi-to una riforma di sistema». Ma

per ora il discorso è rimandato al-la legge attua uva dell'articolo 49 della Costituzione, attesa in Aula a maggio (conterrà «regole di de-mocraticità» invocate da Giorgio Napolitano, insieme a «meccani-smi corretti e misurati di finan-ziamento», scrivono Abc).

Ma chi chiede di intervenire da subito sui rimborsi elettorali non si accontenta. Anche perchè cer-te cifre fanno impressione: i Ra-dicali ricordano che, in barba al referendum abrogativo del '93, dal '94 ad oggi le forze politiche hanno intascato 2,3 miliardi di rimborsi, a fronte di spese per 580 milioni. E allora se Casini af-ferma che la politica «non vive senza un contributo forte» dello Stato, dal Terzo polo Francesco Rutell.i (Api) invoca un «taglio drastico» e Eli prende le distanze da Abc (sarebbe «immorale non ridurre i finanziamenti almeno del 50%», dice Italo Bocchino).

Intanto, la maggioranza prova ad accelerare sulle nuove norme su trasparenza dei bilanci (con l'istituzione di una commissione di controllo). Gianfranco Fini ha chiesto l'esame in sede legislati-va del testo firmato Abc. E oggi in Aula alla Camera si voterà su questo. Con il rischio che la Lega (59 deputati) con qualche altro parlamentare raggiunga la quota di 1/10 di deputati, necessaria a opporsi all'approvazione in com-

missione. Sono in bilico i sei radi-cali, che condizionano il loro sì all'emendabilità del testo e alla diretta tv

Le proposte di Abc sono co-munque una «presa in giro», se-condo Di Pietro, che prevede: «Se si continua così i cittadini arrive-ranno con i forconi». Ma è a Bep-pe Grillo che i partiti guardano con più preoccupazione. Alle sue Cinque stelle alcuni sondaggi consegnano infatti il ruolo di ter-zo partito italiano, dopo Pd e Pdl. Dando così forza all'opera da

Grillo avviata di demolizione del sistema dei partiti.

Sono «oltre la vergogna», tuona il blogger dal palco di un comizio a Cesano Mad.erno (Monza). «Se non vogliono i rimborsi basta che prendano il libretto degli assegni e ridiano indietro i soldi che han-no derubato in 5. Noi avevamo diritto a 1,7 milioni, ma li abbia-mo lasciati perché non prendia-mo refurtiva». E ancora: «Se pa-gassimo tutti le tasse non cam-bierebbe nulla perché rubereb-bero il doppio». E pure contro

Napolitano: «Se gli islandesi lo a-vessero avuto come presidente, sarebbero morti di debiti».

Ma guai a chiamarla antipoliti-ca. Se Massimo D'Alema defini-sce Grillo «un impasto tra il pri-mo Bossi e il Gabibbo», i consi-glieri regionali grillíni fanno spal-lucce: «Siamo la politica con la "P" maiuscola, perché lavoriamo "a progetto" per i cittadini: 2 mandati e poi a casa, senza pren-dere finanziamenti pubblici», di-ce il piemontese Davide Bono.

Serenella Ma ttera

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I partiti: «Non abolire i rimborsi pubblich ,

, .

clevis , onlannudato Beaul,

press LinE 17/04/2012 LIBERT

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press LinE 17/04/2012

it Resto del Cadi no

FERRARA S,'\N GIUSEPPE PIEROTTI E FABBRI AL VOODOO V00000 Arci Club di San Giuseppe propone per domani alle 21 'Scatola Politica' unn incontro con il candidato sindaco Alessandro Pierotti, sostenuto dalla civica L'Onda, Pd, Futura Comacchio e Terzo POlo. L'iniziativa prosegue il giorno dopo giovedì sempre alle 21, sempre al Voodoo Arci Club) che all'interno del contenitore 'Scatola Politica' propone il dibattito con candidato sindaco Marco Fabbri, sostenuto dal Movimento 5 Stelle. L'ingresso alle due serate è gratuito.

douthndo ...edu,3 ra. addio ,acad,

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orlane,. qopo Io ono tornano ij, tu «Cn;eckler irorruncilte ugto ceni>,

press LinE

il Resto del Carlino 17/04/2012 Ravenna

«Una vkenda romanzesca che co nvoLge poteri fortì»

‹‹Quando si parla dell'eredità del Conte Carlo Galletti Abbiosi — scrive Pietro Vandini, capogruppo consiliare del Movimento Cinque stelle -- succedono sempre cose particolari. , Abbiamo letto dei Vescovo che chiese di non far visi onare più a nessuno documenti relativi all'eredità; è successo che la Rai (Mi manda Rai 3) decise qualche mese fa di fare una puntata sull'argomento, arrivò tino a Marina di Ravenna per effettuare ore di riprese e interviste con le orfane, ma poi non se ne fece nulla». Víindjiti riassume poi i termini della vicenda che vede le orfaitelle quali attrici nella causa contro la Fondazione Galletti Abbiosi (presieduta dal vescovo) e svolge alcune considerazioni. «Bisogna considerare l'età delle orfine nonché dei testimoni

indictiti» e proprio perquesto e per i tempi dea causa, Vandini, qualora Sl a ' entrasse nel merito della'

vicenda, evidenzia il rischio dì non poter sviscerare questo pezzo di storia «della

da' «dell

nostra città, una vicenda l contorni romanzeschi che coinvolge tutti i poteri forti de,liiterritorio , La vicenda dell'eredità ha travolto le vite di tantissime persone e ha

fainlstravolto quella delle

e che, ,dopo aver subito in tenera eta maltrattamenti,

irigtíistizie e vessaz' cill ti, e fanno

orrore, vedrebbero

spegnersi forse per sempre la luce di uza,

l'unica probabilmente speranza

abilmente rimasta: che emerga la verità. oggi — cOnciude \d

— la Fondazion e,

che ve ere con la beneficenza» nè «vien erogato alcun servizio L gratuitamente, ta nto

titolo di beneficenza, a w mentre fruisce di notevoli agevolazioni fiscali»,

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press LinE 17/04/2012

il Resto dei Carlino Reggio

ZRZN CESSIONE DEGLI IMMOBILI

«Iniziativa reversibile» L'ASSESSORE Minimo Spadoni difende l'opera-zione Iren di cedere i propri immobili a un fondo immobiliare, per ottenere 150 milioni dì euro per nuovi investimenti. «Non si tratta di una vendita ve-ra e propria - ha detto l'assessore rispondendo a un'intenogazione di Matteo Olivieri (Reggio5Stel-le) ma di una operazione "reversibile", non deter-minata da difficoltà dell'azienda a reperire liquidità sul mercato». La percentuale degli immobili che Iren cederà va "dal 50 al 70%". «Prendo come affer-mazione 'nuova' - ha replicato Olivieri - il fatto che questa operazione non sia legata a difficoltà».

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CONS:s0 SEDUTA SOSPESA, NIENTE MANIFESTI CON IL RISULTATO DEL VOTO

Mozione anticasta, salta il numero legale Tutto rinviato sui taglio degli assessori ERANO pronti a mettere in piazza i nomi di chi (nesso votato contro i ta-gli dei costi della politica. Ma è salta-to il numero legale e la mozione anti-casta è slittata. «Siamo venuti per ri-sparmiare sulla politica - dice Anto-nio Casella di Reggio Democratica -- e invece paghiamo 34 gettoni della politica». Con lo slogan "Meno asses-sori, più asili" i promotori chiedono l'eliminazione delle figure di cinque assessori, del direttore generale e di due dirigenti d'area, destinando le ri-sorse cosi recuperate (600mila eum all'anno) al settore della scuola.

LA SVOLTA L'iEL OSATTTO Confronto in tilt sulla delibera sul gas metano che precedeva quella sui costi detta politica

REGGIO DEMOCRATICA fl presidio del promotori della mozione

LA PAROLA fine è stata scritta al Manienik, del voto su una delibera sul gas, clw precedeva la mozione antica-sta nelt'ordine dei lavori. Matteo Oli-vieri (Reggio5Stelle) ha presentalo una mozione d'ordine per interrompe-re il dibattito e affrontare la mozione firmata da Riva, Barbieri, Olivieri, Damian, Iinrnovilii, Gualtieri, Bas-si e Cataliotti. Il numero legale è sal-tato una prima volta sul voto relativo alla mozione d'urdine. Dopo cinque minuti, in un secondo appello, il int-

mero legale c'era di nuovo ma poi, quando si è arrivati 01 7)010, è manca-to una seconda volta e il Consiglio è stato sospeso come da regolamento. Al momento del secondo voto in aula c'era quasi tutto il Pd (assenti per im-pegni dall'inizio della seduta Andrea Capelli, Roberto Pierfèderici e Ales-sandro Anceschi) e Piccino Nasuti di Sei. Lo stesso sindaco Graziano Delrio è risultato assente, essendo arri-vo con un attimo di ritardo al voto. Hanno tolto la scheda, facendo man-

care il numero legale, Lega, Pdl, Reg-gio5Stelle e il gruppo misto.

NELLA mozione sul servizio ubbli-co del gas metano gestito da Iren. In discussione c'è l'indennità che dovrà essere versata a Iren dall'eventuale soggetto che potrebbe subentrare dopo Issegnazione dei servizio. Libono Cataliotti (Pd1) ha chiesto che i con-sulenti incaricati di calcolare l'inden-nità siano scelti tra le associazioni professionali. Mentre l'ipotesi della giunta prevede quattro rappresentan-ti del Comune e uno esterno.

Pagina 4

• E3,bad Papelo, R,AkIto ultu

press LinE 17/04/2012

il Resto del Carlino Reggio

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MZE3WR: Graziano Pini

SN'W. Federico Ricci

Davide Torrini

PRIMA PAGINA

press LinE 17/04/2012

di Modena e Provincia

CONSISLO COMUNALE Approvata la delibera per l'unificazione delle società: da Pd e Sinistra sì a denti stretti

Formazione, la maggioranza 'grazia' Pini Torrini (Ude): «Non possiamo pagare i corsi alle badanti con l'imu»

clí LUCA GARDINALE

isto da fuori poteva sembrare il primo

'schiaffo' dei Pd alla giunta, con la maggioranza vicina a bocciare una delibera dell'assessore Pini. In real-tà, i dubbi del centrosinistra erano sul merito della que-stione: ieri pomeriggio, in-fatti, l'assessore alle Politi-che economiche ha presen-tato in Consiglio comunale una delibera per l'unifica- zione delle società pubbliche di formazione professionale della provincia. «Daremo vi-ta ad una nuova realtà - ha spiegato l'assessore Grazia-no Pini - unificando le tre so-cietà di formazione che ope-rano in provincia, facendo nascere 'ForModena'. In questi tre anni - ha aggiunto l'assessore - la giunta ha la-vorato per accentuare il ruo-lo del capoluogo promuo-vendo servizi e assumendo decisioni che servono anche agli altri Comuni».

Dopo l'assessore è interve-nuto il consigliere Federico Ricci (Sinistra per Modena),

che ha presentato una mo-zione: «Prima di tutto - ha spiegato - è necessario chia-rire il business pian della so-cietà che nascerà, nonchè garantire che i posti di lavo-ro siano tutelati. In secondo luogo - ha aggiunto - vorrei capire quali sono le ragioni dell'opportunità di costitui-re un ente formativo a totale capitale pubblico: in un mo-mento in cui la tendenza è e-sternalizzare, ha senso un ente di formazione compie-

tamente pubblico? Oggi, poi, ci viene chiesto di approvare una delibera sul 'contenito-re', ma io vorrei (e lo vorrei da tempo) parlare di conte-nuti, e non solo dell'opera-zione che va a ridisegnare gli assetti societari».

Molto critico Davide Tor-rini (Udc), che ha parlato di. «delibera vecchia, fuori tem-po massimo. Con le fiscalità generale - ha aggiunto i.l con-sigliere centrista - non pos-siamo pagare i corsi alle ha-

danti: oggi con.lafiscalità ge-nerale bisogna pagare i ser-vizi primari, e solo in un se-condo momento scegliere chi può essere finanziato con i soldi dei cittadini. Inol-tre - ha aggiunto Torrini - bi-sogna individuare un. par-tner che possa entrare in so-cietà e acquisirlo: un par-tner che possa avere un pro-getto industriale vero, e ga-rantisca da un lato i servizi, e dall'altro i posti di lavo-ro».

Pagina 8

f equazione, la auggiorazza 'grazia' Pini

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PRIMA PAGINA

press LinE 17/04/2012

di Modena e Provincia

Stefano Prampohn

Nel dibattito è intervenuto anche Stefano Prampoli-ni, consigliere Pd ed ex as-sessore alle Politiche econo miche: «Il Comune - ha detto - si pone da anni il problema della razionalizzazione de-gli enti di formazione a par-tecipazione pubblica: ora credo che questa operazione sia maturata e fortemente voluta, anche perché sta per terminare il piano europeo 2007-2013 dei fondi destinati agli Stati membri su cui si

reggevano gli enti di forma-zione. Ma il futuro di questi centri non sarà certo roseo se, come la nascente 'ForMo-dena', gli stessi centri non sapranno finanziarsi con. fondi privati. Particolare at-tenzione si dovrà porre ai co-sti di gestione, vera sfida per il futuro: la riduzione dei consigli di amministrazion.e e dei relativi compensi è già un primo passo da sottoli-neare».

Sempre nelle file del Pd, Giuliana Urbelli ha parlato di «delibera non troppo tem-pestiva», tanto che Nicola Rossi (Lega Moderna) ha i-ronizzato su «un assessore lasciato solo dalla sua mag-gioranza». Maggioranza che alla fine ha votato favorevol-mente (e un po' a denti stret-ti) la delibera.. Approvata con il voto favorevole del Pd anche la mozione di Federi-co Ricci, che proprio in virtù del 'si' al suo documento ha votato la delibera.

Pagina 8

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PRIMA PAGINA press unE 17/04/2012 Modena e Provincia

Treni, 'griliini": «Con la Regione un serio confronto sulla Modena-Sassuoio»

pendolari e il trasporto su rotaie stan- no a cuore al gruppo Assembleare Mo-

vimento 5 Stelle-Beppegrillo.it Emi- :::: lia-Romagna: «Qualche settimana fa ab-biamo depositato un'interrogazione per chiedere alla Giunta come intendesse far fronte alle evidenti carenze della trat- ::::

ta ferroviaria Modena-Sassuolo, la più penalizzata in. Provincia; inoltre chiede-vamo se la Regione fosse intenzionata a partecipare ad una serie di tavoli di con-fronto con FER e con gli Enti locali che da anni chiedono un confronto. L'asses-sore Peri., nella risposta, ha concordato sulle criticità da noi evidenziate , in par-ticolare in merito alle essenzialità che

dovrebbe garantire qualsiasi stazione e fermata ferroviaria, ma che non vengo-no garantite nella suddetta tratta: come le bacheche informative assenti, la diffi coltà nel reperire i biglietti, i monitor non funzionanti... Senza contare le cor-se soppresse, cioè 249 nei 2011».

Per i "g;rillini" il tempo delle chiacchie-re, però, è finito. Servono soluzioni.

Pagina 14 fuuùuuu

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press unE 17/04/2012

PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

.03CUSSIONE UFFA Va tutto all'aria nel momento del voto finale su una delibera sul gas, che precedeva la mozione

Macché asili, la casta pensa a sé Il Consiglio salto per mancanza del numero ega e. E manager festeggiano

oba da non credere. Ma. A.invece tocca farlo, per-ché chi ieri pensava di poter dare un volto e un nome ai consiglieri schierati in dife-sa della casta, ha invece do-vuto fare i conti con una realtà ben diversa. Che in u-na fase economica come questa, in cui famiglie e pensionati faticano ad arri-vare a metà mese (figuria-moci alla fine), appare an-cor più beffarda. Una presa per i fondelli, insomma. Nessuna vergogna, si po-trebbe sintetizzare: la casta continua a dormire sonni. tranquilli senza manco preoccuparsi del giudizio dell'opinione pubblica.

È infatti. saltato per man-canza del numero legale il Consiglio comunale che ie-ri avrebbe dovuto esprimer-si sulla mozione (prima po-polare, poi trasformata in documento istituzionale sottoscritto anche dal con-sigliere del Gruppo Misto Matteo Riva) denominata "Meno assessori, più asili".

Con il documento si chie-deva in sintesi l'eliminazio-ne delle figure di cinque as-sessori, del direttore gene-rale e di due dirigenti d'a-rea, destinando le risorse cosi recuperate al settore della scuola.

La parola fine per le aspet-tative di chi attendeva il di-battito (mille le firme rac-colte a sostegno della mo-zione e presentate a novem-bre scorso) è stata scritta al momento dei voto finale su una delibera sul gas, che precedeva la mozione nell'ordine dei lavori. Ades-so si riparte dal via, con la mozione la cui discussione dovrà essere nuovamente

calendarizzata dalla Confe-ren.za dei capigruppo che si. riunisce domani.

Per quanto riguarda la di-namica che ha portato alla conclusione anticipata dell'assemblea cittadina, durante la discussione del-la delibera sul gas, il capo-gruppo del Movimento 5 Stelle, Matteo Olivieri, ha presentato una mozion.e d'ordine per interrompere

il dibattito e affrontare la mozione popolare di Reggio Democratica. Il numero le-gale è saltato una prima vol-ta sul voto relativo alla mo-zione d'ordine.

Dopo cinque minuti, in un secondo appello, il numero legale c'era di nuovo ma poi, quando si è arrivati al voto, è mancato una secon-da volta e il Consiglio è stato sospeso come da regola-mento.

Al momento del secondo voto in aula c'era qu.asi tut-to il Pd e Nasuti di Sei. Man-cava tutta la Lega, tutto il P-dl, più Matteo Olivieri di Reggio 5 Stelle e l'Udc.

I promotori della mozione Zeno Panarari e Antonio Casella di Reggio Democra-tica, hanno comunque deci-so, come avevano annuncia-to, di. mettere dei. cartelloni in piazza Prampolini sui cui avrebbero dovuto scri-vere i nomi dei partecipanti alla seduta e segnare come votato rispetto alla loro mo-zione.

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press unE 17/04/2012

PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provinc

Qui a lato Procuratore della

Repubblica Giorgio Grandinetti; a

destra l'ex esponente leghista Marco

Insetti che ha presentato un esposto

contro la gestione del suo ex partito

- uovi approfondimenti sulla vicenda della Le-

ga Nord e la gestione dei suoi fondi a Palazzo di Giu-stizia, dove è stato aperto un fasciolo e quattro perso-ne risultano indagate. 11 punto di partenza resta l'e-sposto presentato dall'ex consigliere Marco Lusetti., la cui ricostruzione sta gui-dando gli inquirenti. a una conoscenza più approfondi-ta sia della gestione reggia-na dei fondi a dispozione della Lega Nord che di quel-la regionale.

Nella Lega squassata dal-le accuse degli "ex'', oggetto di indagini della magistra-tura sia a Bologna che a Reggio Emilia, si consuma la lacerazione tra i massimi esponenti bolognesi del movimento. Manes Bernar-dini, consigliere comunale e regionale del Carroccio a Bologna, ha preso di mira la collega Lucia Borgonzoni, considerata vicina al Cer-chio magico e al segretario regionale, il deputato reg-giallo, Angelo Alessandri. Casus belli, la. riunione dei vertici emiliani del Carroc-cio, previsto per ieri sera proprio a Reggio. Borgon zoni, dopo aver partecipato ieri mattin.a alla commis-sione sul traffico a Bologna,

Le vicende giudiziarie e quelle più strettamente legate agli ecuilibri politici interni della Lega Nord si intrecciano in questi giorni dì grande confusione, mista ad amarezza e incredulità. Ieri sera un nuovo summit a Reggio

non si e' presentata in Con-siglio comunale. E ciò è ba-stato perche la guerra fred-da all'interno della Lega Nord regionale, tra l'attua-le gestione e quanti chiedo-no un rinnovamento - an-che in vista del congresso che si terrà dopo le elezioni amministrative - diventi. qualcosa di «Si vede che per lei viene prima Reg-gio che Bologna» ha chiosa-to durissimo Bernardini che da Bologna guida la fronda alla gestione emilia-na del partito, con la regia di Alessandri, e che invece era in aula insieme agli al-

tni. consiglieri, comunali della Lega Nord a Bologna.

Le vicende giudiziarie e quelle più strettamente le-gate agli equilibri politici interni della Lega Nord si intrecciano in questi giorni di grande confusione, mi-sta ad amarezza e incredu-lità. All'appuntamento di ieri sera Alessandri, presi-dente in carica della Lega Nord regionale, si è presne-tato forte del via libera che iscritti e simpatizzanti. reg-giani del Carroccio gli han-no confermato nel corso della riunione di sabato all'Amarcord.

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BUFERA LEGA NORD Magistratura al lavoro

Il punto sulle carte dell'esposto di Lusetti

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press unE 17/04/2012

PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

Il caso chiarito in consiglio comunale dall'assessore Spadoni dopo una interrogazione

Nuovi investimenti per Iren dalla cessione di parte delle proprie sedi a un fondo: 150 milioni in arrivo

s"'m razie alla cessione degli immobili, delle proprie

sedi ad un fondo immobiliare, Iren otterrà' 150 milioni per realizzare nuovi investimenti. Inoltre, non si tratta di una vendita vera e propria, ma di una operazione "reversibile", non determinata da difficoltà' dell'azienda a reperire liquidi-tà sul mercato.

Lo ha detto in sala del Trico-lore l'assessore Minimo Spa-doni- riportando la posizione di Iren- rispondendo ad una in-terrogazione sulla multiutill-ty del capogruppo del Movi-mento 5 stelle Matteo Olivie-ri.

L'assessore ha chiarito dun-que che "lo smobilizzo della

proprieta' degli immobili ad u-so uffici-terziario e' comunque una soluzione reversibile". Quindi, prosegue, "non e' una vendita, ma il conferimento in un fondo di una parte degli im-mobili che non e' legata a dif-ficolta' di reperire liquidita' sul. mercato, ma permetterà' rispetto alla liquidita' che nor-malmente Iren avra.' dalla pro-pria attivita' ordinaria di ave-re un surplus quantificato in 150 milioni di euro da investire nelle attività' caratteristiche dell'azienda". Infatti, spiega ancora Spadoni, "a differenza

dei privati o degli. enti pubblici per altri versi., dove il patrimo-nio e' una garanzia ma anche una rendita, nelle aziende de-ve essere finalizzato agli inve-stinienti e alla creazione di. nuovi business. Poi il giudizio sarà' se questi nuovi business hanno prodotto per l'azienda dei ritorni superiori a quelli garantiti dal patrimonio in se o viceversa questo tipo di ri sultato non e' stato prodotto". Insomma "il patrimonio delle aziende va investito e non usa-to com.e rendita".

L'assessore ha reso poi noto

che la percentuale degli immo-bili che Iren cederà va "dal 50 al 70%", e il beneficio "deriva dall'atto che il valore di questi immobili e' sostanzialmente storico, in parte ammortizzato e quindi la plusvalenza da po-ter investire si genera dalla differenza tra il valore storico a bilancio, e il valore di merca-to che viene determinato at-traverso il conferimento nel fondo". E' vero, dice Spadoni, "che nel conferimento poi al fondo si riconosce la redditivi-ta' attraverso gli affitti, ma e' anche vero che da un lato non ci saranno pio' gli ammorta-menti e anche certamente dai costi finanziari che sarebbero necessari per reperire questa cifra sul mercato".

Non del tutto convinto Oli-vierl che ha replicato: "Si trat-ta di una operazione reversibi- le ma immagino a condizioni che invaliderebbero tutti i. be-nefici finanziari di cui abbia-mo parlato quindi, il passaggio della nuda proprietà' alla so-cietà' ci sarà».

Nelle fito, Minuno Spado-ni e Matteo Olivieri

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pt cade ddrezpobip

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Grillo: "Ci stanno suicidando" "Ci stanno suicidando. Sie-te sicuri che se pagassimo tutti le tasse questo Paese sarebbe governato meglio? Ruberebbero il doppio". Lo ha detto Beppe Grillo, in-tercettato domenica sera tra le vie di Genova, ai mi-crofoni Agorà su Rai Tre, parlando dei partiti in Par-lamento.

Pagina 6 ITALIA NON.

Si dimette anche Monica Rizzi la badante del Trota

press LinE 17/04/2012 IAVOCEdi

Rimini e San Marino

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press LITE 17/04/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

Dipietristi contrari all'intero weekenc senz'auto. Colombo: basta, si va avanti r days, l 'asse de: n() e Idv-Ascom

L'Italia dei valori «spo-sa» l'idea di pedonalizzazio-ne di Ascom. Segno che la maggioranza di centrosini-stra un accordo sui T days non l'ha ancora raggiunto. Ieri il consigliere Caviano ha attaccato la giunta Mero-la: «C'è una foga talebana di chiudere il centro», ha detto il dipietrista. Che, co-me Ascom, ha proposto:

«Facciamo un unico T day la domenica o chiudiamo il centro nel pomeriggio».

La giunta va avanti e boc-cia senza mezzi termini il piano di Ascom portato ie-ri in commissione. L'asses-sore Colombo: «Se mai il T day fosse unico, sarebbe proprio il sabato». I com-mercianti pronti al ricorso.

A PA.GiNA 7 Cornee.

Mobilità Non si placa Io scontro sulla pedonalizzazione anche all'interno della maggioranza. Proteste pure delle associazioni disabili

T days, Colombo fe a Idv e Ascom: si fanno Caviano attacca: «Foga talebana sulla chiusura». E Tonelli: «Iniziamo solo con la domenica»

Aveva già «mugugnato» qual-che settimana fa. Ma ieri, sulla. partenza dei T days il 12 maggio, l'Italia dei valori, tramite il consi-gliere Pasquale Caviano, è uscita allo scoperto, schierandosi con l'Ascolti e proponendo di pedo-nalizzare la T solo la domenica. «Questa foga talebana di chiude-re strade principali, eliminare parcheggi e vietare l'accesso an-che ai motorini, senza aver pri-ma concluso il contorno del pro-getto, sortirà l'unico effetto di creare disagi a lavoratori, com-mercianti, residenti».

Una posizione netta che indi-ca come la maggioranza di cen-trosinistra un accordo sul prov-vedimento ancora non l'ha rag-giunto. Anche se l'assessore al Commercio, la dipietrista Nadia Monti, ieri ha aperto: «Vediamo che consenso c'è. Ogni possibili-tà è aperta: in fondo nel pro-gramma elettorale l'obiettivo è la sperimentazione della chiusu-ra della T, del resto non si par-la». Insomma, la Monti non si sbilancia, ma aggiunge: «Condi-vido gli obiettivi della giunta, si tratta ora di vedere come rag-giungerli: ad esempio, gli orari del carico e scarico devono anco-ra essere valutati, lavoriamo sul-la base delle richieste della cit-tà». Eppure per l'assessore alla Mobilità Andrea Colombo, che

ieri non ha voluto commentare nemmeno la protesta dei taxisti per il trasferimento in piazza Ro-osevelt, non ci sarebbero più margini di trattativa. Nè con l'Idv. Nè tanto meno con Ascom, il cui piano ieri è stato stroncato dalla giunta durante la commis-sione Mobilità.

«La chiusura della T nel fine settimana — ha osservato il di-rettore dell'Ascom Giancarlo To-neili

— va a toccare il giorno più

importante per i commercianti, che il sabato producono il 25% del fatturato settimanale. Perché non fare una sperimentazione iniziale solo la domenica? Si è studiato l'impatto del provvedi-mento sulle 35 mila persone che lavorano in centro?»

Una proposta condivisa dal consigliere dipietrista che azzar-da: «Facciamo un passo indie-tro, cerchiamo di vedere cosa succede chiudendo solo la dome-nica, oppure, ancora meglio, so-lo al pomeriggio», ha detto ieri Caviano. Ma non solo: l'ldv dà battaglia anche sui motorini e sullo spostamento dei taxi in piazza Roosevelt. «Se si tolgono dieci stalli moto ---- continua Ca- viano — ne vanno messi altret-tanti, perché non si possono cambiare le abitudini di tutti, to-gliendo la praticità di raggiunge-

re il posto di lavoro in moto. Si dia la possibilità di scegliere, questa è la democrazia». Quanto ai taxi: «Non sono convinto che la nuova collocazione sia buona. per gli addetti e per i clienti».

Non transige l'assessore Co-lombo: «Se proprio si doveva scegliere un giorno per il T day sarebbe stato il sabato». Una giornata in cui, a sentire l'asses-sore all'Urbanistica Patrizia Ga-bellini, «l'afflusso delle persone è ostacolato dalle auto». Quindi non si parli di «sperimentazio-ne»: «Bisogna cominciare, que-sta città è 30 anni che è ferma»,

dice Gabellini. E ieri il consiglio, con 19 voti a favore e 7 contro, ha approvato un ordine del gior-no del capopappo del Movimen-to 5 stelle Massimo Bugani per ri-durre traffico e smog.

Il piano di Ascom, al contra-rio, ieri è stato bocciato dalla

SI prepara 11 [ricorso Sui piede di guerra: «La delibera è già all'esame dei nostri legali e dei nostri tecnici»

giunta anche su navette e par-cheggi: «Un progetto troppo len-to e che farebbe aumentare il traffico», ha osservato Colom-bo. I commercianti sono pronti al ricorso: «Non escludiamo niente — ha detto Tonelli —: la delibera è già all'esame dei no-stri legali e dei nostri tecnici». Cresce anche il malcontento dei disabili in vista dei T days: giove-dì le associazioni si riuniranno in un summit per discutere dub-bi e proposte.

Daniela Corneo daniela,[email protected]

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'Incontro con la cIttà La prossima tappa sarà

3 maggio: si prepara un mega convegno aperto a tutta la città

Nucleo vigili del centro:

sindacati l [tacco

Cgil hanno spedito ai Comune una diffida chiedendo che

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press LITE 17/04/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

convegno «Take Care Bo»

11 progetto alternativo dei commercianti stroncato sul nascere

I commercianti vanno avanti comunque. Dopo aver an-nunciato di aver affidato ai propri legati lo studio dell'ordi-nanza comunale sui '1' clays, ieri pomeriggio, a distanza di solo mezz'ora dalla fine della commissione Mobilità in cui hanno ricevuto la stroncatura del, loro piano da parte della giunta, hanno aperto le porte della loro sede per il conve-gno «Take Care Bo», fatto in collaborazione con la facoltà di Architettura di Ferrara.

Un modo per presentare alla città e ai propri associati lo studio alla base del progetto alternativo di pedonalizzazio-ne realizzato dall'Ascom, fatto «per dimostrare che la ped.o-nalizzazione è un mezzo e non un fine, e che la chiusura al traffico di un compatto urbano non dovrebbe essere vista. come un obiettivo unico e risolutivo». Durante il convegno ieri sono state messe a confronto alcune esperienze interna-zionali: Copenhagen, Mel-bourne, Lione, Londra, Barcellona. Tutte città in cui i cambiamenti che hanno portato a una pro-gressiva pedonalizzazio-ne del centro storico han-no avuto bisogno di molti anni. Addirittura 43 anni a Copenhagen, 20 nella città australiana così co-me a Lione, 9 a Londra (dove il progetto è ancora in corso) e 27 a Barcello-na dove i lavori non sono finiti. Tempo stimato a Bologna: i mese. Se la giunta Merola. ha accusa-to Ascom di aver realizza-to un progetto che si di-lunga troppo, perché pen-sato su un periodo di 12 anni, i tecnici invitati al convegno «Take Care Bo» ieri hanno detto senza mezzi termini che servono periodi di adattamento molto lunghi per cambiare le priorità di movimento in una città e che questi stessi cambiamenti devono essere attuati solo dopo aver comple-tato le infrastrutture.

Ma non solo: per gli esperti di Architettura di Ferrara la politica corretta per una città non è certo «quella del divie-to» adottata d.a Palazzo d'Accursio. E in ogni caso, a sentire i tecnici, bisognerebbe partire da «piccole isole, micro inter-venti, nuovi materiali e design». La prossima «tappa» del progetto di Ascom sarà il 3 maggio; i commercianti faranno un mega convegno aperto a tutta la città e consegneranno finalmente il libro sulla pedonalizzazione vista da loro. A quel punto i «giochi» saranno fatti: toccherà poi all'ammini-strazione dire se è disposta a lasciare uno spiraglio al piano alternativo o chiudergli definitivamente la porta.

Da. Cor. R,PRODUZZNE R!SERVATA

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grillini dalle falde ai sondaggi boom: «Conquisteremo l'Fmilia-Romagna» di FRANCESCO ROSANO

Se gli ultimi sondaggi li danno in

Sul eccetto Seppe nerlIle in niez,a Maggiore e! comizio eeelecml regionali nel 2010

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press LinE 17/04/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

Italia al 7%, in Emilia-Romagna i grillini puntato decisamente più in alto. «Alle prossime politiche ci aspettiamo un risultato a due cifre, spazzeremo via i partiti», dice Giovanni Pavia del Movimento cinque stelle. Con 53 eletti in regione, i grillini si preparano alle amministrative di maggio. Le politiche del 2013 sono però la vera sfida. E anche stavolta, giurano tutti, sarà la Rete a scegliere i candidati,

A PAGINA 8

Il caso Ricerca Swg dà I'MSS al 7% in Italia, complice la crisi della Lega. Dal V day in piazza alle faide nel movimento

Sondaggi, sfida grillini «Qui in doppia cifra, l'Emilia è la frontiera» Favia: siamo un virus. Pd: .nessun timore

In quasi tutte le regioni italia-ne il 7,2% assegnato dall'ultimo sondaggio Swg al Movimento cinque stelle è una sorpresa. In quasi tutte, appunto. In Emi-lia-Romagna il 7% «é la base da cui partiamo. Siamo già più in allo, alle politiche puntiamo su un risultato a due cifre», scom-mette il capogruppo dei grillini in Regione Giovanni Favia, Che promette: «Spazzeremo via i partiti». Mentre il Pd, testimo-ne delle recenti tensioni inter-ne ai seguaci di Beppe Grillo, inette il dito nella piaga: «Non siamo preoccupati dalle percen-tuali, ma dalla gestione padro-nale del movimento».

A volte le cifre dicono più di mille parole. Alle elezioni regio-nali del 2010, un anno dopo la sua fondazione, il Movimento cinque stelle era già al 6% (con il candidato presidente al 7%). Alle amministrative dello scor-so anno Massimo Bugani, che ha preso il testimone di Pavia a Palazzo d'Accursio, è arrivato al 9,5%. Dei i3o eletti in giro per l'Italia, 53 stanno in Emilia-Ro-magna. «Questa é la frontiera, noi siamo l'avanguardia — ri-

vendica Pavia qui è partito tutto e qui le cose si muovono più velocemente».

Le prossime sfide sono a maggio. Alle amministrative i grillini presenteranno i propri candidati sindaco a Piacenza, Parma, Comacchio e Budrio. Conquistare la poltrona da pri-mo cittadino resta difficile, ma a sentire loro non è quello il tra-guardo. «Siamo ancora in fase embrionale — spiega Pavia — il nostro obiettivo é inoculare un virus nella macchina, apren-do un canale di trasparenza con i cittadini».

A Palazzo d'Accursio il virus è entrato nel 2009 con Pavia, ex cameraman ora ai piani alti di viale Aldo Moro. Oggi che i con-siglieri grillini in Comune sono tre, tocca a Massimo Bugani (che gestiva dei negozi di foto-grafia in città) guidare il grup-po. «Di solito prendiamo i son-daggi con le pinze ---- dice ma anche noi ci accorgiamo che il consenso sta aumentan-do, è un percorso naturale, partiti stanno autodistniggen-dosi perdendo ogni credibili-tà». Il merito, però, non è Vanti-- politica. «Macché, noi mante-

niamo le promesse, è questo che ci distingue dagli altri».

Le politiche del 2013 saran-no la prova del nove. Anche per-ché i numeri del movimento si sono trasformati in un'arma a

doppio taglio. Spingendo Bep-pe Grillo a intervenire, sempre più spesso, per richiamare o espellere (com'è successo a Fer-rara con Valentino Tavolazzi ) militanti accusati di tradire lo

spirito del movimento. Ma chi si candiderà? «In questo mo-mento non ci penso neanche al Parlamento, rimango ancorato al mio mandato in Regione», giura Pavia. A scegliere sarà an-

che questa volta la Rete, come in primarie online. «Non sap-piamo ancora come funzionerà lo strumento dice Bugani —, ma sarà un filtro molto rigi-do che selezionerà candidati di

massima integrità». E il Pd? Re-sta a guardare da lontano, giu-rando di non temere l'avanzata movimentista «Non mi preoc-cupa la consistenza elettorale del Cinque stelle, che non è pa-ragonabile alla nostra — dice il segretario Raffaele Donini — quello che mi preoccupa, e cre-do preoccupi anche loro, è l'idea di un movimento padro-nale dove chi non è d'accordo con il leader si autoesclude pri-ma di venir cacciato fuori».

Francesco Rosa no [email protected]

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\ DECISO L'assessore

k Andrea Colombo

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il Resto del Orlino

IMOLA

press LITE 17/04/2012

MAGGIORANZA nq TILT CAVIANO ATTACCA LA «FOGA TALEBANA» DELL'ASSESSORE E CHIEDE I T-DAYS SOLO DI DOMENICA

Colombo respinge il contro piano di Ascom, Idv furiosa

NON si costruiranno più parcheg- gi in centro storico, perché «sareb- be un motivo ulteriore di attrazio- ne del traffico, proprio il contrario di ciò che vogliamo». Così, con po- che parole ben scandite, l'assessore alla Mobilità Andrea Colombo re- spinge al mittente il piano alterna-

' tivo di Ascom sul centro storico. L'associazione di categoria però 'incassa l'appoggio (già annuncia- .: to) di una parte della maggioran- za: il consigliere dell'Idv Pa- squale Caviano boccia, infatti, buona parte delle scelte della giunta, sia sugli stalli moto can- cellati sia sui T-clays nei weekend. Cautamente l'assesso- re Nadia Monti, anche lei dell'Idy, sposa la linea morbi- da: «Io condivido tutti gli obiet-

tivi della giunta, si tratta ora di ve-dere come raggiungerli». 11 terreno di scontro è stata la seduta della commissione consigliare di ieri mattina, dedicata proprio al dibat-

STOP AI P.00HEGGI «Non ne costruiremo più in centro, sennò creeremmo attrazione per te macchine»

tito sul piano alternativo presenta-to da Ascom. L'associazione era stata invitata a parlare in commis-sione dal capogruppo del Pdl Mar-co Lisci.

LA CHIUSURA della T «va a toc-

care il giorno più importante dal punto di vista commerciale — ha spiegato il direttore di Confcom-mercio Giancarlo Tonchi — quel-lo in cui molti commercianti pro-ducono il 25% del fatturato settima-nale. Perché non provare a fare una sperimentazione di T-day solo sulla domenica?». La replica dell'assessore Colombo ribalta il concetto: «Costretti a scegliere tra i due, il T-day l'avremmo fatto pro-prio al sabato, quando il flusso di pedoni è maggiore». Due visioni agli antipodi. E anche su questo punto il dipietrista Caviano sposa la tesi di Ascom: «Facciamo un pas-so indietro, cerchiamo di vedere co-sa succede chiudendo solo domeni-ca». A spalleggiare il collega Co-lombo anche l'assessore all'Urbani-

stica Patrizia Gabellin i: «Soprattut-to al sabato l'afflusso è ostacolato dalla presenza delle automobili».

ALTRO tema dibattuto è quello degli stalli moto cancellati, che l'as-ses‘sore Colombo ha dichiarato di non volere compensare: «Se si tol-gono 10 stalli moto — commenta Caviano — ne vanno messi altret-tanti». Bocciatissimo il piano Ascom anche per quanto riguarda la sostituzione dei mezzi snodati at-tuali con una flotta di navette: «Ah-biamo fatto i conti e costerebbe 10 milioni di turo», stima sempre Co-lombo. Per quanto riguarda poi le microaree da pedonalizzare propo-ste da Ascom Colombo fa muro: «Le proposte parlano di zone già esistenti come via Zamboni, via

del Pratello o il Quadrilatero. In pratica confermano solo il quadro esistente». Lo scontro continua poi nella sedu-ta consigliare pomeridiana, dove Pasquale Caviano alza ancora di più il tiro: «Questa foga che defini-rei 'talebaria' di chiudere strade principali, eliminare parcheggi e vietare l'accesso anche ai motorini sortirà l'unico effetto di creare im-mani disagi». Esulta anche la Con-fesercenti per questa posizione di netta contrarietà dell'Idv: «Ora bi-sogna convergere tutti per partire solo con la domenica. Speriamo che altri si accodino. Chiediamo che il partito di maggioranza relati-va, cioè il Pd, rifletta bene finché è in tempo».

Saverio Migliari

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INCONTRO presidente di ASCOPII, Enrico P.taccilini, durante il suo intervento al dibattio di ieri nella sede di Strada Maggiore; nel plquadro, Roberto Carnagni, del Politecnico di Milano

il Resto dei Orlino

IMOLA

press LITE 17/04/2012

Pedonalità, scontro sulla chiusura della 'T' «Così si rischia di creare una città di c pesta» Gli urbanisti di Con commercio: «Stop al traffico, ma senza stravolgere»

di' LUCA ORSI

PER UN CENTRO storico «ac-cessibile, vivibile e utilizzabile». L'Ascom continua a promuovere il dibattito sulla mobilità cittadi-na, dopo avere presentato una pro-posta alternativa (e critica) al pia-no di pedonalità varato dalla giun-ta Merola. «Una proposta lungimi-rante, in sintonia con i tempi, eco-- sostenibile», spiega Enrico POStaC-chini, presidente dell'associazione commercianti di strada Maggiore. Che poi pizzica l'assessore Patrizia Gabellini: «Sento parlare di tram, un progetto mai nato, arruginito nei cassetti. E meno male che i re-trogradi saremmo noi...». Ascom ha organizzato ieri in collabora-zione con la facoltà di Architettu-ra di Ferrara — il convegno Take Care Bo città viva 24H), con l'obiettivo di «mettere in luce alcu-ne strategie per garantire l'accessi-bilità, la vivibilità e l'utilizzo del centro storico».

PER ATTUARE un piano di pedonalità efficace, spiega Alessan-dro Gaiani, del dipartimento di Ar-chitettura di Ferrara, «non biso-gna intervenire con forzature, an-che se qualche segno di discontinuità va dato». In ogni ca-so, si devono mettere in conto «pe-riodi di adattamento lunghi», ed è bene «lavorare per microsistemi, piccoli progetti che diffondono il benessere. Se si pedonalizza di col-po, si rischia di creare un out/et, un centro di cartapesta». «Trasformare la città senza stravol-gerla», raccomanda Elisa Poli, do-cente a Venezia. Che suggerisce «come primo passo per rivitalizza-re la città, un'azione di marketing urbano, in sinergia fra il Comune e le associazioni di categoria, e te-

nendo bene in considerazione tut-ti gli attori che vivono la città». Tutto all'insegna di una «lunga e paziente negoziazione» e di «inter-venti mirati e leggeri».

GIOVANNI AVOSANI, docente a Ferrara, cita le esperienze di Am-sterdam, Copenhagen, York. sotto-linea possibile prospettive di una pedonalizzazione. «Se attuata con le strategie corrette porta un au-mento del valore fondiario e della rendita di locazione, una diminu-zione dei reati, del degrado e degli interventi di manutenzione». Michele Ghirardelli (facoltà di Ar-chitettura di Ferrara') afferma che un piano di pedonalità «deve ag-giungere possibilità di scelta per i cittadini». Sottolinea «il binomio

POSTACCI All'assessore Gabeilini: «Parla ancora di tram, un progetto già arrugginito»

accessibilità/appetibilità» del cen-tro. E indica «il grande sfasamento fra i provvedimenti della giunta che partiranno a maggio (i T-days, ndr) e una città che non è pronta ad accoglierli». Su tutti, c'è il pro-blema della mancanza di parcheg-gi. Quelli indicati dal piano del Co-mune «sono in genere a distanze eccessive dal centro, mentre il pro-getto ASCOIT1, con una copertura più capillare del territorio, rispon-de in modo ben più soddisfacente

alle necessità dei cittadini».

VA CONTROCORRENTE Ro-berto Camagni, del Politecnico di Milano, Non crede in una pedona-lizzazione per step successivi: «Me-glio dare un messaggio forte e non ambiguo su quali obiettivi si vo-gliono raggiungere e fare seguire subito regole chiare». Deve però es-sere messo in campo anche «un for-tissimo meccanismo di monitorag-gio per seguire tutte le fasi che por-tano a nuovi comportamenti» dei cittadini. Mentre Ascom propone una rete di nuovi parcheggi sotter-ranei, Camagni suggerisce di rea-lizzarne «fuori terra, in strutture leggere, la cui realizzazione può ac-compagnare in tempo reale le scel-te che il Comune si appresta a fa-re».

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Page 23: rassegna Idv ER del 17-4-2012

press LITE 17/04/2012

i Resto del Carfino

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INCONTRO Il presidente di Asconi, Enrico Postaccisini, durante il suo intervento al dibattito di ieri nella sede di Strada Maggiore; nel riquadro, Roberto Camagni, del Politecnico di Milano

Resto dei CO mo BOLOGNA

press LITE 17/04/2012

Pedonalità, scontro sulla chiusura della 'T' «Così si rischia di creare una città d c pesta» Gli urbanisti di Confcommercio: «Stop al tra ma senza stravolgere»

di LUCA ORSI

PER UN CENTRO storico «ac-cessibile, vivibile e utilizzabile». L'Ascaro continua a promuovere il dibattito sulla mobilità cittadi-na, dopo avere presentato una pro-posta alternativa (e critica) al Dia-no di pedonalità varato dalla giun-ta ,'ernia. «Una proposta lungimi-rante, in sintonia coni tempi, eco-sostenibile», spiega Enrico Postac-chini, presidente dell'associazione commercianti di strada Maggiore. Che poi pizzica l'assessore Patrizia Gabellini: «Sento parlare di tram, un progetto mai nato, arruginito nei cassetti. E meno male che i re-trogradi saremmo noi...». Ascom ha organizzato ieri in collabora-zione con la facoltà di Architettu-ra di Ferrara — il convegno nike Cere Bo (la città otre 2411), con l'obiettivo di «mettere in luce alcu-ne strategie per garantire l'accessi-bilità, la vivibilità e l'utilizzo del centro storico».

PER ATTUARE un piano di pedonalità efficace, spiega Alessan-dro Gaiani, del dipartimento di Ar-chitettura di Ferrara, «non biso-gna intervenire con forzature, an-che se qualche segno di discontinuità va dato». In ogni ca-so, si devono mettere in conto «pe-riodi di adattamento lunghi», ed è bene «lavorare per inicrosistemi, piccoli progetti che diffondono il benessere. Se si pedonalizza di col-po, si rischia di creare un cnidet, centro di cartapesta». «Trasformare la città senza stravol-gerla», raccomanda Elisa Poli, do-cente a Venezia, Che suggerisce «come primo passo per rivitalizza-re la città, un'azione di marketing urbano, in sinergia fra il. Comune e le associazioni di categoria, e te-

nendo bene in considerazione tut-ti gli attori che vivono la città». Tutto all'insegna di una «lunga e paziente negoziazione» e di «inter-venti mirati e leggeri».

GIOVANNI AVOSANI, docente a Ferrara, cita le esperienze di Am-sterdam, Copenhàgen, York. sotto-linea possibile prospettive di una pedonalizzazione, «Se attuata con le strategie corrette porta un au-mento del valore fondiario e della rendita di locazione, una diminu-zione dei reati, del degrado e degli interventi di manutenzione». Michele Ghirardelli (facoltà di Ar-chitettura di Ferrara) afferma che un piano di pedonalità «deve ag-giungere possibilità di scelta per i cittadini», Sottolinea «il binomio

P OSTACC H N All'assessore «Parla ancora di tram, un progetto già arrugginito»

accessibilità/appetibilità» del cen-tro. E indica «il grande sfasamento fra i provvedimenti della giunta che partiranno a maggio (i T--days, ndr) e una città che none pronta ad accoglierli». Su tutti, c'è il pro-blema della mancanza di parcheg-gi. Quelli indicati dal piano del Co-mune «sono in genere a distanze eccessive dal centro, mentre il pro-getto Ascom, con una copertura più capillare del territorio, rispon-de in modo ben più soddisfacente

alle necessità dei cittadini».

VA CONTROCORRENTE Ro-berto Camagni, dei Politecnico di Milano. Non crede in una pedona-lizzazione per step successivi: «Me-glio dare un messaggio forte e non ambiguo su quali obiettivi si vo-gliono raggiungere e fare seguire subito regole chiare». Deve però es-sere messo in campo anche «un for-tissimo meccanismo di monitorag-gio per seguire Ritte le fasi che por-tano a nuovi comportamenti» dei cittadini. Mentre Ascom propone una rete di nuovi parcheggi sotter-ranei, Camagni suggerisce di rea-lizzarne «fuori terra, in strutture leggere, la cui realizzazione può ac-compagnare in tempo reale le scel-te che il Comune si appresta a fa-re»,

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BOLOGNA press LITE

17/04/2012

GLI ESPERTI

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il dei Carlino BOLOGNA

press LITE 17/04/2012

MAGGINRANSS IN TNT CAVIANO ATTACCA LA «FOGA TALEBANA.» DELL'ASSESSORE E CHIEDE I T-DAYS SOLO DI DOMENICA

Colombo respinge il contro piano di Ascom, Idv furiosa

NON si costruiranno più parcheg-gi in centro storico, perché «sareb-be un motivo ulteriore di attrazio-ne del traffico, proprio il contrario di ciò che vogliamo». Così, con po-che parole ben scandite, l'assessore alla Mobilità Andrea Colombo re-spinge al mittente il piano alterna-

Itivo di Ascom sul centro storico. L'associazione di categoria però

• incassa l'appoggio (già annuncia-to) di una parte della maggioran-za: il consigliere dell'Idv Pa-

. squale Caviali° boccia, infatti, buona parte delle scelte della giunta, sia sugli stalli moto can-cellati sia sui T-clays nei weekend. Cautamente l'assesso re Nadia Monti, anche lei dell'Idy, sposa la linea morbi-da: «Io condivido tutti gli obiet-

tivi della giunta, si tratta ora di ve-dere come raggiungerli». 11 terreno di scontro è stata la seduta della commissione consigliare di ieri mattina, dedicata proprio al dibat-

STOP AI P.00HEGGI «Non ne costruiremo più in centro, sennò creeremmo attrazione per te macchine»

tito sul piano alternativo presenta-to da Ascom. L'associazione era stata invitata a parlare in commis-sione dal capogruppo del Pdl Mar-co Lisci.

LA CHIUSURA della T «va a toc-

care il giorno più importante dal punto di vista commerciale — ha spiegato il direttore di Confcom-mercio Giancarlo Tonchi — quel-lo in cui molti commercianti pro-ducono il 25% del fatturato settima-nale. Perché non provare a fare una sperimentazione di T-day solo sulla domenica?». La replica dell'assessore Colombo ribalta il concetto: «Costretti a scegliere tra i due, il T-day l'avremmo fatto pro-prio al sabato, quando il flusso di pedoni è maggiore». Due visioni agli antipodi. E anche su questo punto il dipietrista Caviano sposa la tesi di Ascom: «Facciamo un pas-so indietro, cerchiamo di vedere co-sa succede chiudendo solo domeni-ca». A spalleggiare il collega Co-lombo anche l'assessore all'Urbani-

stica Patrizia Gabellin i: «Soprattut-to al sabato l'afflusso è ostacolato dalla presenza delle automobili».

ALTRO tema dibattuto è quello degli stalli moto cancellati, che l'as-sessore Colombo ha dichiarato di non volere compensare: «Se si tol-gono 10 stalli moto — commenta Caviano — ne vanno messi altret-tanti». Bocciatissimo il piano Ascom anche per quanto riguarda la sostituzione dei mezzi snodati at-tuali con una flotta di navette: «Ah-biamo fatto i conti e costerebbe 10 milioni di turo», stima sempre Co-lombo. Per quanto riguarda poi le microaree da pedonalizzare propo-ste da Ascom Colombo fa muro: «Le proposte parlano di zone già esistenti come via Zamboni, via

del fratello o il Quadrilatero. In pratica confermano solo il quadro esistente». Lo scontro continua poi nella sedu-ta consigliare pomeridiana, dove Pasquale Caviano alza ancora di più il tiro: «Questa foga che defini-rei 'talebana' di chiudere strade principali, eliminare parcheggi e vietare l'accesso anche ai motorini sortirà l'unico effetto di creare im-mani disagi». Esulta anche la Con-fesercenti per questa posizione di netta contrarietà dell'Idv: «Ora bi-sogna convergere tutti per partire solo con la domenica. Speriamo che altri si accodino. Chiediamo che il partito di maggioranza relati-va, cioè il Pd, rifletta bene finché è in tempo».

Saverio Migliari

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T-1),o s,controproposta Ascom uionta tira dritto: avanti cosi

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press unE 17/04/2012

la Repubblica

BOLOGNA

T-Days, controproposta Ascom la giunta tira dritto: avanti così Mal'Idvstacoicommercianti: TogatalebanadiColombo"

CATERINA GIUSBERTI

LA GIUNTA tira dritto sui T-D ays permanenti. Non saranno con-cesse dilazioni, né periodi di p ro-va. Si parte il 12 maggio, tra meno di un mese. «Bisogna cominciare — è sbottata ieri in commissione l'assessore Gabellini — sono 30 anni che questa città non va ne avanti ne indietro sul fronte della mobilità». Fuori dal politichese: basta parlarsi addosso. Concetto ribadito anche dall' assessore alla mobilità, Andrea Colombo: «La consultazione di questi mesi non è servita a decidere il se, ma il co-me. E non è vero che non abbia-mo raccolto suggerimenti. I T-Days ci hanno fatto capire che andava potenziato il trasporto pubblico e per questo lanceremo la navetta T», che collegherà il parcheggio Sant'Orsola con San Vitale, Strada Maggiore e le Due Torri. Ora però bisogna andare avanti. E non, «perché la giunta su questo piano si gio ca la faccia», ma perché «la città ci si gioca il fu-turo».

La giunta risponde alle critiche di Ascom, che ieri ha presentato in commissione il proprio con-tropiano della mobilità. Marep li-

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sSo domenkza g-Cx-An.nL Mam.o

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cosìla giornata del sabato che «da sola rappresenta per molti nego-zianti il 25% del fatturato della settimana». E l'Idv, a sorpresa, sottoscrive tutto: i parcheggi («è

positivo — ha detto Caviano —che ci sia un pool di imprese inte-ressato alla costruzione di par-cheggi in città»), la gradualità («bisogna fare un passo indietro e iniziare chiudendo solo la do-menica o al massimo il sabato pomeriggio») e le deroghe per le due ruote. Caviano mette da par-te il politicamente corretto e cri-tica a viso aperto la maggioranza di cui fa parte. «Questa foga tale-bana — sbotta — di chiudere le strade principali, eliminare par-

cheggi e vietare l'accesso ai mo-torini, senza averprima concluso il contorno del progetto, sortirà l'unico effetto di creare immani disagi ai lavoratori, ai commer-cianti e anche ai residenti». Clima teso anche in consiglio, dove il di-pietrista si è astenuto dall'ordine del giorno sul piano pedonalità, presentato dalla maggioranza. E la Lega soffia sul fuoco, con Ber-nardini che invita la giunta «anon aver paura della democrazia».

La giunta replica colpo su col-po. I parcheggi si faranno, ma grandi e fuori dal centro (già pre-visti alla Staveco e alla sede Hera di B erti Pichat) perché altrimenti si rischierebbe di aumentare il traffico, invece di ridurlo. Le mo-to avranno i loro stalli, ma fuori dalla T. Sostituire gli autobus con le navette costa troppo (10 milio-ni di euro) per un settore soste-nuto al 65% da contributi pubbli-ci. E aspettare 12 anni, come pre-visto dal piano Ascom, «non è possibile». Ma i commercianti non si danno per vinti. La delibe-ra che istituisce i T-D ays, precisa il direttore Giancarlo Tonelli, è già in mano agli avvocati di Ascom.

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ca anche alla propria maggioran-za, che sulla pedonalità si è ru-morosamente spaccata. Con il consigliere dipietrista Pasquale Caviano che ha spalleggiato sen-za mezzi termini le richieste dei commercianti. Più parcheggi (16 sotterranei, per 4mila posti au-to), un sistema di navette al posto dei bisonti snodati dell'Atc, dero-ghe per le due ruote e sette micro aree pedonali. Ma soprattutto più gradualità: chiudere la T solo la domenica, salvaguardando

TEMPI I negozianti, spalleggiati da Lega, Pdle Idv, chiedono Più gradualità e vorrebbero che la T fosse chiusa soltanto la domenica

PARCHEGGI Secondo Ascom ne servono 16 dì medie dimensioni. La giunta punta invece sul due grandi fuori dal centro storico, Here e Staveco

AUTOBUS Ascom chiede di sostituire i "bisonti" di Atc con piccole navette. Ma per la giunta il progetto costerebbe troppo: 10 milioni di euro

SCOOTER I commercianti chiedono più tolleranza per le due ruote. LLa giunta: moto e motorini avranno i loro stalli fuori dalla T

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la Repubblica

BOLOGNA

Postacchini lancia "Take care Bo" •

PRESIDENTE Enrico

Postacchini di Ascom

UNA pedonalità alternativa, che renda il centro di Bologna aperto e accessibile h24. È questo il sen-so del progetto Take care Bo, rea-lizzato dalla facoltà di Architettu-ra di Ferrara, per conto di Ascom. «Invece che intervenire chirurgi-camente attraverso un'operazio-ne di chiusura forzata — ha spie-gato ieri il professore Alessandro Gaiani dell'Università di Ferrara

— bisognerebbe attivare un per-corso virtuoso che porti tutti i sog-getti interessati a inn parare a pren-dersi cura della città». Per farlo però, spiega il docente, c'è biso-gno di tempi molto più lunghi, di quelli ipotizzati dall'amministra-zione. E non pensare la pedona-lizzazione come una chiusura to-tale, ma come tante piccole isole integrate in uno spazio più ampio.

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T-1),o s,controproposta Ascom uionta tira dritto: avanti così

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press unE 17/04/2012

la Repubblica

BOLOGNA

Lacrime e veleni la via crucis della Lega Nord SILVIA BIGNAMI

ACERAZIONI e lacrime squassano, in consiglio

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comunale, la dilaniata Lega Nord. Piange Mirka Cocconcelli, leghista dura e pura, «umiliata dalle derisio-ni, dagli insulti e dai gossip»: e si commuove, gridando con voce rotta che no, «la Lega non morirà mai». Si arrabbia Manes Bernardini, capo-gruppo che non esita a divi-dere, nell'ora delle spaccatu-re, e gelala collega "bossiana"

Lucia Borgonzoni, vicina al deputato Angelo Alessandri (indagato nell'inchiesta sui fondi neri emiliani) . E' assen- te, la Lucia, dall'aula del con- siglio, perché è andata a Reg- gio Emilia, per partecipare in serata alla riunione dei verti- ci emiliani del Carroccio. «Si vede che per lei viene prima Reggio che Bologna», sibila Bernardini. E lei si infuria. «Ci vuole un bel coraggio a dare a me dell'assenteista». E men- tre la scena si gonfia di queste fraterne baruffe, il le ader Udc Pier Ferdinando Casini, ieri a Budrio, stigmatizza caustico: «Chi di populismo ferisce, di populismo perisce. Io me li ri - cordo bene, i deputati della Lega Nord, quando esibiva- no il cappio in Parlamento».

SEGUE A PAGINA V

LA VIA CRUCIS DELLA LEGA SILVIA BIGNAMI

(segue dalla prima di cronaca)

S CISSIONI e divisioni, all'ombra di un terromoto emotivo, oltre che giudiziario, che scuote tutto

il Carroccio. La più turbata è la Coc-concelli, che cede alle lacrime parlan-do delle «iene e degli sciacalli» che og-gi deridono «l'eccezionale avventura della gente del Nord». L'avventura del Carro ccio, decapitato a Roma e travol-to dalle inchieste. Si alza in consiglio comunale per il suo intervento di ini-zio seduta e ammette le colpe, invoca la pulizia, ma difende tutti. Difende Renzo Bossi, «un ragazzino immaturo e forse un po' pirla, ma che si è dimes-so». Difende il Senatùr, «leader vero, carnale, patriarca, tutto e il contrario di tutto, ma ladro e corrotto mai. Se-gretario che si è dimesso senza aver ri-cevuto nemmeno un avviso di garan-zia, in un paese in cui Fini è ancora li, tenacemente abbarbicato al suo scranno». Difende il sogno padano, la Cocconcelli, perché «noi che in questi anni abbiamo sacrificato tempo e de-naro al movimento, sappiamo che la Lega non può morire, mai. Come scri-

veva Manzoni, due volte nella p olvere, due volte sull'altar». Un intervento ac-corato, che alla fine le vale la solida-rietà di molti colleghi, di destra e sini-stra, mentre il capogruppo leghista Bemardini le rende onore: «Ci hame s-so la faccia, e ha mo strato che la politi-ca è anche sentimento e affezione». Ma per una lode alla Cocconcelli, il "maroniano" Bernardini attacca a muso duro la "b o ssiana" Borgonzoni, «che preferisce essere a Reggio piutto-sto che a Bologna». Lei reagisce in se-rata, con sarcasmo: «Non vorrei che fosse solo un attacco strumentale con altri fini». Una "guerra" politica sullo sfondo dellavicendagiudiziaria, che si arricchisce ieri di un nuovo elemento: esisterebbe infatti un fax, citato dall'ex leghista Alberto Veronesi nel suo esposto, in cui l'ex te soriera della Lega Nadia Dagrada illustrava il sistema usato per aggirare le norme sui rim-borsi elettorali. Intanto ieri la Corte dei Conti emiliana ha annunciato che sta valutando se aprire un fascicolo sui bi-lanci della Lega, dopo le inchieste del-le procura di Bologna e Reggio.

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I-Days, oontopropostLAscom la giunta tira dritto: avanti cosi

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Costi della politica, e la seduta salta In programma l'iniziativa anti-Casta davanti al municipio. Manca il numero legale, mozione rinviata. Ma la Caselli replica

La trasformazione da mozione popolare a ordine del glomo è stato il tentativo da parte dei promotori della raccolta di fir-me con lo slogan "Meno asses-sore e più asili", supportato da un gruppo di consiglieri (che trasversalmente va dagli ex id -v e Lega, a Udc, Pdi e Reggio Cin-que Stelle), per riportare in con-siglio comunale la discussione sui costi della politica.

Un tentativo che anche ieri non è riuscito, perché per l'en-nesima volta in sala Tricolore è saltato il numero legale. La maggioranza già risicata per l'assenza fin da inizio seduta dei consiglieri Anceschi, Capel-li e Pierfederici, al momento della verifica, intorno alle 18.30 ha visto, ad esempio, il consi-gliere Matteo Riva presente in aula togliere la scheda. inutile anche l'arrivo di un trafelato Graziano i)elrio. Venti coloro che sono :risultati presenti e la seduta è saltata. Per arrivare in consiglio l'ordine del giorno do-vrà attendere la prima settima-na di maggio, (dopo la discus-sione sul bilancio) , per rilancia-re il tema della mozione popo-lare promossa dal movimento Reggio Democratica (che pro-poneva di ridurre gli assessori da undici a cinque, con un ri-sparmio sul bilancio comunale nellordine di diverse centinaia di migliaia di euro) e che venne dichiarata inammissibili dal presidente del consiglio canili-

naie Emanuela Caselli su pare-re del segretario generale.

«Quella mozione venne di-chiarata inammissibile - ha spiegato ieri il presidente Ema-nuela Caselli - in quanto c'era una palese invadenza del ruolo e delle prerogative dei sindaco da parte del consiglio comuna-le. E anche il rispetto dei ruoli significa rispetto delle regole

democratiche. Spetta solo al sindaco la decisione sul nume-ro degli assessori e non al consi-glio comunale. L'attuale ordine del giorno è invece una dichia-razione di intenti, non un ordi-ne con il quale si impegna il sin-daco a ridurre gli assessori».

Il presidente non ha manca-to di sottolineare che il vero og-getto della discussione non è

tanto il numero degli assessori, ma il vento dell'antipolitica che soffia nel Paese ormai da di-versi mesi, alimentato da scan-dali, rivelazioni giudiziarie e una sempre maggiore sfiducia verso i. partiti. Una "crociata" che non la convince. «Non te-mo di andare contro la maggio-ranza - aggiunge Caselli - nel sostenere che la battaglia giu-

sta contro gli sprechi e quella contro la politica sono due co-se distinte. Respingo questo modo delatori° (la promessa di Reggio :Democratica di scrivere su uno striscione i nomi dei consiglieri che hanno votato no e quindi a fa ore della casta, ndr), di raccontare i lavori del Consiglio comunale, di cui di-fendo la trasparenza perché gli atti sono sempre pubblici e consultabili su web e tra poco ci sarà anche la diretta dei lavo-ri; ma non si può guardare solo ai costi, bisogna anche vedere quanto si produce, e in Comu-ne a Reggio la riduzione dei co-sti e il taglio del personale si fa, come conferma il gradimento dei cittadini». (r.f.

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ASSESSORI

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presidio di fronte al Comune che ieri ha visto protagonisti gli esponenti di Reggio Democratica

«Ce rhanno messa tutta per non farcela» Panarari attacca i consiglieri in aula

Ancora nessuna risposta alla • mozione di rdziativa popolare

Per ridurre il numera degli assessori presentata dal Movimento Reggio Democratica. «Si chiudono asili, centri diurni - spiega Panarari - noi vogliamo reperi re risorse senza tagliare i servizi, là dove riteniamo che si possano accorpare le funzioni senza che il servizio alla cittadinanza venga messo pregiudicato». Panarari ha le idee molto chiare su come agire.

«Ci sono 3 assessori per l'urbanistica, 2 per la socialità, due per sport e cultura. Siamo sicuri si possano accorpare, riducendo le spese: ogni assessore costa 40 mila euro l'anno, mentre un dirigente ne costa 120 mila,accorpandoli si risparmierebbero più di 500 mila euro l'anno. Ci si pagherebbe anche i funghi dei Musei civici...ma lasciamo perdere.11000 cittadini che han firmato attendono un risposta, che il sindaco e la giunta continuano a non dare: hanno fato davvero di tutto per non farcela neanche questa volta».

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press LinE 17/04/2012 GAllETTA DI REGGIO

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Nella foto grande il Castello di S. Valentino, nel riquadro Liana Barbati

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Barbati, Tdv, difende l'amministrazione di Castellarano. La Lega Nord: "Vendita del patrimonio immobiliare, soluzione sbagliata"

"Massima fiducia nel sindaco Rivi" "Ha avuto coraggio a denunciare il debito esistente, ma per rientrare non aumenta le tasse"

CAS'FELLARANO — Continua a tenere banco la questione del debito di quasi due milioni di curo contratto dal comune di Castellarano e portato a cono-scenza della cittadinanza da parte del sindaco Rivi nell'incontro pubblico di venerdì scorso. Ieri a muoversi è stata anche Liana Barbati, capogruppo dell'Italia del Valori alla- Regione Romagna e Segretario provincia-le delndv a Reggio, clic si schie- ra apertamente al fianco del primo cittadino del comune cera-mico: «L'Italia dei Valori di Reg-gio Emilia ribadisce con forza il pieno sostegno all'amministra-zione Rivi di Castellarano, che ha intrapreso una coraggiosa e doverosa azione di risanamento dei conti pubblici - sottolinea

vicesindaco del comune di Reggio li disavanzo dichiarato, lmilione 960mila euro è consi-stente; averlo reso pubblico con trasparenza è un coraggioso atto politico, in linea con i valori più volte espressi dal nostro partito a tutti i livelli».

«Il comune di Castellarano, negli anni precedenti, ha scelto di mantenere costante la qualità ele-vata dei servizi erogati al cittadi-no, a fronte di un forte calo delle entrate. li piano di rientro preve-de l'alienazione di beni, ma non contempla l'aumento delle tasse. A nostro avviso a Castellarano è scelto di intraprendere l'unica sta& corretta di fronte ad un problema di così grande portata: assunzione di responsabilità, pre-sentazione di un piano di rientro, lasciare invariata la pressione fiscale e comunicare apertamente con i cittadini. Massima fiducia in Paolo lotti e nell'amministra:- ziorte Rivi»,

Di tutt'altro tenore, e non potrebbe essere altrimenti, è l'in-tervento di Fabio Ferrari, capo-gruppo della Lega Nord del Con-siglio Comunale dell'Unione Co-muni Tresinaro Secchia: «In merito all'indebitamento di quasi. 1.960,000 euro, leggiamo che lo stesso per rientra?e, del debito, mette in vendita azioni, beni immobili, fra cui il Castello di San Valentino. Se l'amministra:- zione ritiene che sia risolutivo vendere un patrimonio storico, artistico, culturale, per risolvere l'indebitamento, riteniamo che questa soluzione non sia delle più apnropriate. Per gli altri immobili, considerata l'attuale crisi economica del settore immobiliare e dell'ediliza, rima-niamo in attesa di sapere quanto pensa di incassare il comune e con quali criteri».

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Berciotti e i rimborsi

"Bravo Di Pietro

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Gian Luca Berc)ott)

CAVRIAGO --- «Rimbor-si elettorali ai partiti, bene la scelta dell'Idv. Ora si deve lavorare per abolire i vitalizi ai parla-mentari».

L'intervento sui costi della politica italiana arri-va da (Earl Luca Berciot-ti, assessore a Giovani, Sport e Tempo Libero del Comune di Cavriago, che pochi giorni fa aveva già preso la parola per chie-dere ai partiti, in primis l'Italia dei Valori, di rinunciare ai rimborsi elettorali per il 2012 ancora da ricevere (oltre 100 milioni di curo com-plessivi fra tutte le forze politiche aventi diritto).

«I-Io appreso con Mia soddisfazione, che il resi-dente dell'Italia dei Valo-ri Antonio Di Pietro aveva già espresso pub-blicamente la volontà di rinunciare alla quota parte dei rimborsi eletto-iati spettanti ali? Idv per il 2012, inoltre sembra che altri partiti si accodi-no nel prendere la stessa decisione», afferma ora Berciotti .

Che, soddisfatto per questo punto adesso cam-bia bersaglio, rivolgendo-si verso i vitalizi dei par-lamentari.

«Nel settembre 2010 l'onorevole Borghesi pre-sentò alla Camera dei Deputati un ordine dei giorno per abolire i vitali-zi dei parlamentari, ebbe-ne, 22 voti a favore (tutti dell'IDV) 5 astenuti e 498 contrari, aggiungo che l'Ufficio di Presidenza della Camera ha dato il via libera a partire dal primo gennaio 2012 alla possibilità di rinunciare volontariamente al vitali-zio». «E ora mi chiedo, si con-tinua a chiedere sacrifici ai cittadini ma ad oggi quanti parlamentari hanno rinunciando a que-sto privilegio?», si domanda l'assessore cavriaghese. (adr.a7;

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C ,W T E L Z,A R N

Effetti del bilancio Lega :«A rischio la tenuta dei conti dell' Unione»

CASTEUARANO

11, DEFICIT del comune di Ca-stellarano mette a rischio la tenu-ta dell'Unione dei Comuni. Que-sto l'allarme che lancia Fabio Ferrari, capogruppo della Lega Nord nel consiglio comunale dell'Unione Tresinaro Secchia. Ferrati infatti dubita se «il comu-ne di Castellarano potrà mante-nere gli impegni economici fi-nanziari, tecnici e dei servizi da corrispondere agli altri tre comu-ni dell'Unione (oltre a Castellara-no ci sono Scandiano, Casalgran-de e Rubiera, neir)». E' diretto, pur in forma interrogativa l'attac-co dell'esponente leghista alla giunta guidata da Gianluca Rivi. «Se il deficit attuale del Comune venisse diviso tra tutti i suoi abi-tante, ogni persona di Castellara-no avrebbe un debito di 129 cu-ro». Il consigliere Ferrati entra anche nel merito del piano di rientro dei debito ipotizzato dall'amministrazione (tagli alle

spese e soprattutto vendita di ter-reni e immobili): «Quanto soldi — attacca Ferrari — il Comune pensa di incassare da questa alie-nazione? E quali saranno i crite-ri di vendita di questi beni? Ri-maniamo in attesa di sapere quanto pensa di incassare il co-mune da queste vendite e con quali criteri di vendita. Ma la do-manda che sorge spontanea è co-me si e arrivati ad una simile si-tuazione?».

IN SOCCORSO della giunta di Rivi interviene l'Italia. dei Valori (il Pd ancora tace). «L'Idv ribadi-sce con forza afferma Liana Barbati, coordinatrice provincia-le Idv — il pieno sostegno all'am-ministrazione Rivi di Castellara-no, che ha intrapreso una corag-giosa e doverosa azione di risana-mento dei conti pubblici. Il disa-vanzo dichiarato, 'milione 960mila euro, è consistente; aver-lo reso pubblico con trasparenza è un coraggioso atto politico. A Castellarano si è scelto di intra-prendere l'unica strada corretta di fronte ad un problema di così grande portata: assunzione di re-sponsabilità, presentazione di un piano di rientro, lasciare inva-riata la pressione fiscale e comu-nicare apertamente con i cittadi-ni».

Alberto Ansaloni

press LinE 17/04/2012

il Resto del Carlino

REGGIO

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Burs 137 ' ' oni nelle casse statali» Maranelloa II sindaco replica alle critiche della lista civica «Previste detrazioni e nessun ritocco alle tariffe dei servizi»

Imu più c

di Edda Ansaloni MARANELLO

«A Maranello l'Imu sarà -più ca-ra di Sassuolo e di Fiorano, do-ve si pagherà lo 0,40% . I mara-nellesi subiranno COSÌ una ve-ra e propria stangata, che met-terà ancora più in difficoltà chi già risente della crisi economi-ca». Così Luca Barbolini ed Emilio Zannoni della Lista civi-ca "Per Maranello" commenta-no la decisione di innalzare al-lo 0,50% l'Imo sulla prima ca-sa. «P improprio paragonare la situazione attuale con i dati economici di otto armi fa», re-plica il sindaco Lucia 'Bolsi a proposito del bilancio di previ-sione 2012-2014 che è stato ap-provato venerdì scorso. Han-no votato a favore Pd e Idi', contrari Pdl, Udc, Lega Nord e Barbolini per Maranello.

«L'applicazione dello 0,50% sulla prima casa sostengono Barbolini e Zannoni è conse-guenza di oltre otto anni di ir-responsabili politiche. I dati di

il sindaco Lucia Bairsi

bilancio parlano chiaro: nel consuntivo 2004 la spesa cor-rente era di 14.664.273 euro, nel bilancio di previsione 2012 la spesa corrente del comune sarà di 16.344.406 euro, che sommati ai costi della Società Patrimoniale (nel 2004 non esi-steva) pari a 2.275.227 euro, di-mostrano un in cre mento della spesa di quasi 4 milioni di eu-ro. Nella spesa corrente del bi-lancio non ci sono solo le risor-se destinate al sociale e alla scuola, ma tante voci di spesa

inutili o rimandabili, che un' amministrazione responsabi-le, soprattutto in tempo di cri-si, avrebbe dovuto tagliare o posticipare: le spese connesse alla realizzazione della nuova biblioteca fino a quelle legate alla progettazione e realizza-zione del nuovo centro sporti-vo indicano che sindaco e giunta continueranno a spen-dere, anche se questo compor-terà l'inevitabile aumento del-le tasse e del debito. A Mara-nello l'aliquota sarà applicata anche alle case in affitto libero, a quelle a canone concordato, alle slitte e anche al comodato gratuito. Avrà poi ripercussio-ni sull'economia locale la deci-sione di introdurre la tassa di soggiorno di 2 euro a notte per i turisti che si fermeranno ne-gli alberghi di M acuitati».

«Da ricordare che la polizia municipale, che dal 2006 ha vi-sto un aumento del 42%, e i servizi sociali e i servizi per l'in-fanzia hanno avuto incremen-ti molto significativi- replica il

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Casa de d'oalea: oltre 12, litri 1.gi

plis errai 3,7 milioui l'h-omone

nelle casse

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Uno scorcio dei centro storico di Maranelio

sindaco Bursi - La farmacia co-munale produce reddito (338 mila curo di utile nel 2011). Non ha senso aggiungere ai co-sti del Comune quelli della so- n eli

patrimoniale: la lettura

proposta dalla lista civica, che somma due volte la stessa spe-sa, è errata. Voglio ricordare che il debito residuo di Comu-ne e patrimoniale non è in au-mento ma si ridurrà di circa due milioni di curo nei prossi-mi tre anni. Per quanto riguar-da l'Imu, è vero che Sassuolo e Firmino applicheranno le ali-quote núnime, ma si tratta, so-stanzialmente, degli unici due casi in provincia: a Maranello sono previste, a supporto dell' aliquota allo 0,5 per mille sulla prima casa, detrazioni di 200 euro per la casa e 50 curo per ogni figlio ed esenzioni per al-

cune categorie, e manterremo inalterate sia l'addizionale Ir-per che le tariffe dei servizi: in questo modo saranno salva-guardati i redditi medio-bassi, mentre le famiglie con uno o più figli pagheranno meno ri-spetto a nuclei familiari com-posti da una o due persone. Siamo consapevoli che l'intro-duzione dell'Imu potrà risulta-re una misura impopolare, ma non l'abbiamo deciso noi: ri-cordo che 3,7 milioni di euro dal gettito derivante dall'Imu non andranno al Conume di Maranello, Ma alle casse dello Stato. Per quanto riguarda l'imposta sul tunsmo, si tratta di un contributo che crediamo potrà aiutare ad investire in un. settore, che si sta rivelando sempre più strategico».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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Casa de,l'oalea: altre 121 litri 1.gi

plis cavai i 3,7 milioui Si -omone ce& casse

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SEGGI APERTI IL 6 E 7 MAGGIO

11 voto anticipato per sostituire Latta Reggiani Con la scomparsa, ad appena 62 anni del sindaco Maria Lau-ra :Reggiarti a causa di urta fun-ga malattia, a Caste inuovo si va ad elezioni anticipate il 6 e 7 maggio. Nella tornata elettora-le precedente, nel 2009, la Reg-giani aveva conquistato la pol-trona di primo cittadino cor-rendo per la coalizione "Centro sinistra liste civiche per Castel-nuovo e Montale". La coalizio-ne guadagnò tredici seggi con una percentuale del 54,87 e 4.334 voti.

Alle elezioni scorse era candi-data anche Isa Seidenari che si ripresenta anche nell'attuale tornata. Nel 2009 la Seidenari prese 2.030 voti, riscuotendo il 35,83% delle preferenze e si guadagnò sei seggi nel civico consesso.

Ed anche Claudio Botti è una vecchia conoscenza degli elet-tori che nel 2009 espressero a suo favore il 9,29% delle prefe-renze, permettendogli di aggiu-dicarsi 734 voti e una poltrona da consigliere. Questa volta Botti cercherà di attrarre tutte le preferenze ambientaliste.

Nella tornata precedente era-no soltanto tre le liste in corsa per le elezioni, una situazione pili vicina al hipolarismo di quella attuale che ne presenta addirittura cinque. Non si va, comunque, a ballottaggio quin-di il rischio è di avere un vinci-tore senza la maggioranza asso-luta. (s.a.)

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Pagina 22 Casteinuovo: ecco pii et4eala

imunicipio di C Muovo: a maggio si vota

press LinE 17/04/2012 GAllETTA DI MODENA

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Casteinuovo: ecco gli ottanta candidati Elezioni. Scopriamo chi sono i sostenitori nelle cinque liste degli aspiranti sindaci Ferrari, Bruzzi, Botti, Seidenari e Cini

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dei candidati alle prossime elezioni amministrative del 6 e 7 maggio. Dopo le foto dei quasi 100 candidati di Novi, oggi è il turno di Castel-nuovo Rangone, in cui sono 80 i cittadini in corsa per una candidatura a sindaco e un seggio in consiglio comunale, Cinque sono le liste in cui si distinguono ancora i partiti tradi-zionali. Grande favorito è Carlo Bruzzi con la lista

"Centrosinistra per Castelnuovo e Montale". Bruzzi è appog-giato da Pd, Idv, Sel, Psi e Pdci, Sempre a sinistra, Claudio Botti si candida a sindaco per Rifondazione Comunista. Spo-standosi nel centrodestra, si ripresenta Isa Seidenari con "Il centrodestra per Castelnuovo e Montale", mentre Giancarlo Cini, dopo la spaccatura tra il Carroccio ed il vecchio alleato

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sostegno del movimento Ambiente & Territorio. Si presenta anche il Terzo Polo Unione Terre di Castelli, ultima coalizio-ne a depositare le liste elettorali quasi a scadenza del termi-ne. Sarà Paolo Ferrari il candidato a sindaco in quota Ude, So-no tre i partiti che sostengono questa coalizione, oltre allo scudocrociato, anche Futuro e Libertà e il Movimento per le Autonomie. (s.a.)

O. l3enassi M.L. Liotti M. Sghedoni F. Ferrari P. Ferrari

Si presenta in extremis il terzo polo che candida il sempreverde Paolo Ferrari, 57 anni

M. Morselli

R. Cancro

M. Rubbiani

F. Fiori

G. Gorrasi

l candidati delle elezioni comunali del 6-7 maggio a Castelnuovo Servizio e Foto di Serena Arbizzi D. Franco R. Costi

G. D'Angelo M. R. Vigilia

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press LinE 17/04/2012 GAllETTA DI MODENA

L'assessore all'urbanistica Carlo Bruni sarà sostenuto da Pd, Idv, Sel, Socialisti e Comunisti Italiani

Il centrodestra per Castelnuovo e Montale correrà dl nuovo sostenendo

I. Seidenari Isa Seidenari Ferrarini

M. Barbieri C. Cavalieri

Caste:ai:cito: ecco gli ottanta candidati

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press LinE 17/04/2012 GAllETTA DI MODENA

S. Giovannini Zandomenegbi

La Lega Nord e il movimento "Ambiente & Territorio" sostengono

candidato Giancarlo Cirri

Caste:ai:cito: ecco gli ottanta candidati

Rifonclazione Comunista sostiene Claudio Botti capace nel 2009

raggiungere il 9.2% L. Benedetti

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VGNOLA LA DENUNCIA DELLA LISTA CIVICA VIGNOLA CAMBIA'

«Centro storico, str era la metà dei residenti»

Paltrinieri: «In alcune vie il dato supera il 70 per cento» LA MINORANZA ALLARMATA

IL centro sta diventando un ghetto, cosa da evitare Questa concentrazione è determinata dagli affitti a basso costo e dat degrado

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di WALTER BELL151

VIGNOLA –

«IL CENTRO storico di Vignola sta diventando un ghetto. Non è 'un luogo che ospita una residen-za equilibrata nella composizione sociale', come recita il testo con cui l'amministrazione comunale presenta gli incontri coi residenti per il Patto di cittadinanza per il centro storico». Così Andrea Pal-trinieri — già assessore v ignolese alla Scuola e alle Politiche sociali, ora sostenitore della lista civica di minoranza Tignola Cambia' — critica, dati alla mano, la giunta Denti.

sapevano — prosegue Paltr-nieri — perché l'allarme è stato lanciato già qualche anno fa sul blog 'Amare Vignola' e viene con-fermato oggi. All'anagrafe comu-nale risulta infatti che, al 31 mar-zo 2012, il 53,4% dei residenti del centro storico è straniero. Percen-tuale che è passata dal 42,6% del 2008 al 49,3% del 2010, fino a rag-giungere il dato odierno». Paltrinierì sottolinea inoltre che ci sono vie del centro in cui i resi-denti stranieri sono più del 70%,

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vedi via Cantai, via Soli e via Fontana. E che anche nel quadri-latero tra corso Italia-via Battisti-via Bellucci-via Pellegrini, la per-centuale degli immigrati sul tota-le dei residenti è passata dal 30,9% (aprile 2008) al 36,3% (feb-braio 2010) e al 41,7% (marzo 2012).

L'ASSESSORE BAS LE «Prima di parlare di dati bisogna aspettare l'esito finale del censimento»

«Da un punto di vista abitativo — aggiunge l'ex assessore comunale — il centro storico di Vignola sta progressivamente diventando un 'ghetto', condizione assolutamen-te da scongiurare. Sia per il centro storico, sia per gli stranieri, visto che questa concentrazione è deter-minata dal basso costo degli affit-ti in quell'area a causa di alloggi degradati e igienicamente preca-ri. Ma se l'amministrazione comu-nale non riconosce il problema, potrà mai mettere in cantiere un programma adeguato per contra-

fl centro di Vignola e Andrea Paitrinieri della lista civica `Vignola cambia'

stare questo fenomeno? Certamente no. Durante i primi tre anni della giunta Denti la si-tuazione è ulteriormente peggio-rata, segno che è mancata una ve-ra politica di riqualificazione del centro. E ancora nulla di significa-tivo si vede all'orizzonte». Dal Comune, in particolare dall'assessore ai Servizi Demogra-fici e al Sociale Maria Francesca Basile, arriva subito una prima re-plica alle critiche. «C'è da premet-tere — spiega l'assessore — che nel corso degli anni, anche a Vi-gnola, l'immigrazione è aumenta-ta. Mi sembra dunque naturale che il numero di residenti stranie-ri sia cresciuto, di pari passo, in va-rie zone della città. Ma i dati por-tati da Paltrinieri sono anche da prendere con le pinze, almeno fi-no a quando non ci sarà l'esito fi-nale del censimento. Circa 600 persone, in gran parte stranieri, non hanno risposto al censimen-to, e dunque a breve, dopo le veri-fiche del caso, molti di questi ver-ranno cancellati dalla lista dei resi-denti, proprio perché non abitano più a Vignola. A quel punto potre-mo fare tutte le considerazioni ne-cessarie, ma su dati aggiornati».

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il Resto del Carlino

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press LITE 17/04/2012

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favolo,esedrtn,d,lf MicAsiteguidate gratia fim

LA PROPOSTA Claudia Berdondini, ex responsabile Idv Faenza: "Il Piano non faceva parte del programma di coalizione concordato. No ad altre 'tasse' ai cittadini in un frangente simile. C'è solo una soluzione..."

"Un referendum per il Piano Sosta"

M i sento chiamata in causa dall'enfasi con cui viene por-tato avanti, ormai

da due anni, il Piano Sosta. Sì, perchè il programma di coalizio-ne discusso e concordato col sin-daco non lo prevedeva. Stessa co-sa dicasi per il programma dell'I-talia dei Valori, votato all'unani-mità in tante assemblee pubbli-che da me tenute tra il 2009 e il 2010. Mai e poi mai il Piano Sosta è apparso sul tavolo delle tratta-tive. Evidentemente però sotto il tavolo, in qualche cassetto chiu-so, giaceva assieme ad altri un progetto che i precedenti sindaci avevano preferito accantonare.

I punti forti della nostra intesa erano sobrietà, trasparenza, cit-tadinanza attiva, valorizzazione centro storico. Si era voluta mar-care una rottura col passato, po-nendo il cittadino con i suoi pro-blemi reali al centro delle deci-sioni che riguardano la sua vita, al di fuori di ideologismi e affari-smo. Nella premessa al program-ma Idv (Democrazia e sue impli-cazioni') si legge: 'Gli ammini-stratori pubblici non devono ver-gognarsi di porsi come semplici notai nelle scelte di valore (Refe-rendum), anzichè arrogarsi la funzione di tutori di un popolo che si vuole presumere costituito da minori e da incapaci". Pre-messa sostanzialmente recepita da Malpezzi nel programma di coalizione (pag.10). Naturale che questo patto coi cittadini debba

costituire un impegno nella pub-blica amministrazione. Già un anno fa abbiamo dovuto consta-tare che tutto in Italia stava cam-biando. La fase attuale è econo-micamente molto difficile per tutti con un'imposizione fiscale

pesantissima: tasse su tasse e da giugno la stangata dell'Imu.

In queste condizioni dramma-tiche il Comune di Faenza vor-rebbe mettere in campo la costo-sissima macchina del Piano So-sta, vissuta dai cittadini come

un'altra Imu che si aggiungerà a quella di Monti, con effetti deva-stanti per alcune categorie. Do-podichè ci aspetta inesorabile anche l'aumento Iva. Attualmen-te si sono formati sul progetto 2 fronti contrapposti: da una parte l'Amministrazione che si vanta di aver consultato le 'categorie': dall'altra i contrari che affermano di aver raccolto e consegnato al sindaco Malpezzi migliaia di fir-me (si dice 5mila).

Di sicuro non va trascurata la preoccupazione di consultare le

"Migliaia di firme di faentini contrari da tener in conto"

organizzazioni di categoria. E' un passo avanti, meglio il corporati- vismo che niente. Ma coraggio: un altro passo e riscopriremo la democrazia. Pertanto propongo l'istituto del Referendum: con es- so i cittadini possono legittimare le nuove proposte dell'Ammini- strazione dandole una fiducia su- periore al 4% che riservano oggi al sistema dei partiti, oppure la maggioranza dovrà cambiare metodo, ma molto a fondo. Di Pietro, in un comizio elettorale a Faenza (elezioni 2010) sosteneva che "al Sindaco andava detto non solo quello che doveva fare, ma anche ciò che non doveva fare".

Prof. Claudia Berdondini Ex responsabile Idv Faenza

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Sicurezza, finalmente il Comune si è svegliato CI FA MOLTO piacere leggere che il sindaco Lucchi e l'assessore alle sicurezze Piraccini, 'nottetempo', si siano finalmente resi conto della situazione insostenibile che da diverso tempo alcuni quartieri di Cesena (Ravennate e Cesena Nord in primis) sono costretti a subire. L'ondata di furti a tappeto, danneggiamenti elo vandalismi subiti, e le proteste dei cittadini, sembrano infatti aver raggiunto il 'disattento' palazzo, dopo che per molti mesi le nostre segnalazioni e quelle di altre forze politiche sono rimaste inascoltate ed ignorate, etichettandole come semplici 'allarmismi' non

supportate da fatti concreti. Congiuntamente Pli e Fli chiedono ora a Cesena un'azione efficace, e non solo di facciata, per stroncare questo fenomeno di insicurezza che crea giustificato allarme sociale, colpendo per primi i cittadini più indifesi e deboli. Da anni chiediamo a sindaco e prefetto un riequilibrio di forze che dia al commissariato di Cesena — autorità locale di pubblica sicurezza la copertura di personale adeguato ad una città delle nostre dimensioni e con queste problematiche. Sollecitiamo anche che sia rivista la gestione ed il coordinamento delle forze già

presenti sul territorio per ottenere da esse il massimo dell'efficienza e dell'efficacia. Chiediamo inoltre che la polizia municipale non rappresenti solo un esercito di esattori d'imposte, tramite le contravvenzioni, ma una funzionale forza anti-crimine, con adeguato addestramento e specializzazioni e con un'organizzazione effettiva, così da essere d'ausilio alle altre forze dell'ordine.

Ugo Vandelli, responsabile di Futuro e Libertà

per Vitalizi di Cesena Stefano Angeli,

segretario provinciale del Partito Liberale Italiano

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n Resto del Carlino

CESENA

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press LinE 17/04/2012 C WiLVAIdie orriere

di Rintini e San Nlarino

inaugurata la nuova sede

della Bcc RICCIONE. Aperta a Ric-

cione Paese la seconda fi-liale del Credito coopera-tivo di Gradara. Alla ceri-monia di sabato alla pre-senza del vicesindaco Lan-franco Francolini: «L'a-pertura della filiale vuole essere una dimostrazione di fiducia nella ripresa e-conomica del Paese - ha commentato il presidente della Bcc, Fausto Caldari - vogliamo farci apprezzare per la collaborazione con le istituzioni e le associa-zioni locali».

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Strancuone afka9les1 e thibal,

Mini parco perla bicicletta

Il taglio del nastro della filiale

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:0L2N:C,‘ TURNO NOTTURNO NEI CAPOLUOGHI E NELLA RIVIERA

Vigili di notte, è la Cenerentola romagnola Ravenna e Forlì più presidiate: siamo ultimi con Cesella SE A Rimini di notte la polizia municipale dorme sonni tranquil-li, non è così nelle principali loca-lità della riviera, e negli altri capo-luoghi romagnoli. Quasi ovun-que, seppure con modalità diver-se, le municipali svolgono anche servizio notturno. Partiamo dalla soporifera Forlì: la polizia munici-pale fa un turno di notte alla setti-mana per l'intero arco dell'anno. Da segnalare che la sede della pm non ha servizio esterno privato di. vigilanza, come a Rimini, ma un. sistema d'allarme. Ravenna: da maggio a settembre due pattuglie venerdì e sabato, sino alle 6 del. mattino. Ogni 15 giorni, tutto l'anno, due pattuglie, cui se ne af-fianca una terza al sabato. A rical-

care il 'modello Rimini' troviamo la sola Cesena: anche qui mai vigi-li urbani di notte, salvo eccezioni. L'ultimo turno per gli 87 agenti termina all'una, poi tutti a nanna, caschi il mondo. Torniamo nel Ri-minese. Anche se durante l'estate non offre uno spiegamento not-turno di forze paragonabile a quel-lo di pochi anni fa (un paio di me-si col turno 1-7 del mattino), Ric-cione non perde l'occasione di guardare dall'alto in basso i cugi-ni del capoluogo. «D'inverno niente notte — spiega l'assessore alla polizia municipale Lanfranco Francolini —. A partire dalla pri-mavera gli orari notturni si allun-gano gradualmente: prima sino al-le tre, poi alle quattro, e per il 10 o

15 giorni più caldi di agosto c'è co- pertura 24 ore su 24. In questo pe- riodo arriviamo all'una di notte, salvo casi di particolare necessità come la Notte Rosa dove tiriamo diritto». Gli agenti municipali del- la Perla Verde guidati da Graziel- la Cianini sono poco più di 60 an- nuali, arrivano a 105-110 con i rin- forzi estivi. A Cattolica servizio fi- no all'una tra maggio e giugno, per arrivare alle 3 in agosto. D'in- verno si chiude verso le 19,30 (sal- vo Capodanno o pattugliamenti). Gli agenti annuali guidati da Rug- gero Ruggicro sono 24, quasi 40 con gli stagionali. A Bel.laria tutti i week end sino all'130. D'estate notte piena due volte a settimana.

Mario Gradara

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vIgiA notte, è. kInhi emerenda 7onapela

press LinE 17/04/2012

it Resto del Carlino

RIMINI

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',ICHIESTA D'ARRESTI PER IL SENATORE 'TRADITO' DA UN EX COLLABORATORE. LUI SI DIFENDE: «MAI PRESO SOLDI»

«De Gregorio pagato per passare dall'Idv al Pdl» ROMA

È ARRIVATA al Senato la richiesta di arresti do- miciliari per per il senatore Sergio De Gregorio (Pdl) inoltrata dal gip di Napoli che ha già spe-dito in carcere Lavitola. Il Presidente Reno-to Schifani ha subito trasmesso la richiesta alla Giunta per le immunità, presieduta da Marco Follini (Pd), Toccherà poi all'aula di-re il sì o no definitivo. De Gregorio, iscritto

i. sul registro degli indagati della Procura di Napoli per le ipotesi di reato di concorso in truffa e false fatturazioni, nella nuova ordi-nanza si vede contestare l'associazione per de-' quere finalizzata a «operazioni» sui contri-

buti statali per l'editoria. Accusa di cui devono rispondere anche l'ex direttore dell'Avanti La-vitola e gli altri quattro arrestati nel nuovo capi-tolo dell'inchiesta, tre dei quali iscritti all'Ordi-ne dei giornalisti della Campania (che ieri li ha sospesi).

MI DIFENDERÒ con le unghie e con i denti — ha replicato De Gregorio —. Non mi sono mai sottratto ai giudici e non capisco il perché di questa misura cautelare. Da quando sono con Berlusconi non mi è stato risparmiato dav-vero nulla». Un salto dal centrosinistra al cen-trodestra che per Andrea Vetrornile fu «lauta-mente remunerato». De Gregorio però nega:

«Non ho mai preso soldi».

INTERROGATO due mesi fa dai pili napoletani, Vetromile, ragioniere tributarista ed ex consu-lente del lavoro per conto di società di De Gre-gorio, ha dichiarato: «Utilizzando i suoi privile-gi di parlamentare ha trasferito all'estero ingen-ti capitali provenienti da fondi neri la cui prov-vista era costituita sia dal contributo statale per l'editoria sia da quei soggetti che avevano acqui-stato quote delle società del cosiddetto 'gruppo De Gregorio' (televisive) e dalla 'Fondazione italiani nel mondo'», creata nella fase di passag-gio dall'Idv al Pdl, tra il 2006 e il 2008.

Bruno Ruggiero

Prob toron a Nuptà ■ ,<Voleva rigarne rhliliuni da Re.ithrodi»

press LinE 17/04/2012 il Resto del Carlino

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