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Ufficio stampa IDV E-R Rassegna Stampa del 18-08-2012 Pagina 1 di 35

Rassegna Stampa IDV del 18-08-2012

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Rassegna Stampa IDV del 18-08-2012

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Ufficio stampa IDV E-R

Rassegna Stampa del 18-08-2012

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extra IDV

Nessuna cartella

INDICE

Ancora furti nelle auto18/08/12 Corriere Romagna Cesena 3

Movimento 5 Stelle, divisi sul web: “Beppe, basta con le ingerenze”18/08/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 4

Il Pd si stringe intorno a Ferioli: «Sta facendo un gran lavoro»18/08/12 Gazzetta di Modena 5

"Meglio le webcam e i rilevatori di fumo"18/08/12 Il Resto del Carlino Ravenna 6

Piante abbattute, grillini all'attacco: "Cittadini esclusi dalla discussione"18/08/12 Il Resto del Carlino Reggio 7

«Serve un nuovo statuto»18/08/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 8

IL BOLOGNINO18/08/12 La Repubblica Bologna 10

Il grillino Favia fa il mea culpa: stop alle interviste tv a pagamento18/08/12 La Repubblica Bologna 11

FESTE PD18/08/12 La Repubblica Bologna 13

Pianeta Ramazzotti Il seme della rinascita18/08/12 La Voce di Romagna Ravenna 14

Atto vandalico Danneggiata l’auto di Ferioli, sindaco di Finale Emilia18/08/12 La Voce di Romagna forlì 16

Il suo “timbro”su undici edizioni della Fiera di Sant’Antonino18/08/12 Libertà 17

Graffi all’auto del sindaco: scoppia il caso18/08/12 Modena Qui 18

Danneggiata l’auto di Ferioli, solidarietà delPd18/08/12 Unità edizione Bologna 19

Festa de l'Unità - Borgata La Città18/08/12 Unità edizione Bologna 20

Il turismo mette in ombra i cittadini18/08/12 www.forli24ore.it 21

La maggioranza liquida Arduini: «Non sta più con noi»18/08/12 Corriere Romagna di Rimini 22

I burloni del Porcellum18/08/12 Espresso 23

Il boom dei “Compro oro” a Reggio18/08/12 Il Giornale di Reggio Emilia 25

Studente, lavoratore e consigliere18/08/12 Il Giornale di Reggio Emilia 26

Soprintendenza, sondaggi per il parcheggio Trovate Cittadella e tracce di case romane18/08/12 Il Resto del Carlino Reggio 28

Ghiretti: "Fantini, meglio fare che criticare"18/08/12 Il Resto del Carlino Reggio 30

Nasce il nuovo multipolo per l’ambiente a Ferrara18/08/12 La Nuova Ferrara 31

Gli enti locali devono essere protagonisti18/08/12 La Nuova Ferrara 32

Una risposta all’assessore Fantini18/08/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 33

Festa dell’Unità, chiude la Bindi e Sel sfida il Pd sul referendum18/08/12 La Repubblica Bologna 34

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Page 3: Rassegna Stampa IDV del 18-08-2012

•• 6 BOLOGNAPRIMOPIANO SABATO 18 AGOSTO 2012

di MARA PITARI

PESCI grandi e pesci piccoli. Co-lossi della grande distribuzione enegozi di vicinato. Nell’acquariodel commercio cittadino si incro-ciano correnti diverse. Portanoaria di riqualificazione da un la-to e bisogno di attenzione daparte di chi fa fatica a tenere al-zate le saracinesche.

Assessore Nadia Monti,cosa bolle in pentola?

«Tanti progetti su scala me-tropolitana che riguardanosia il centro che la prima cin-tura periferica dove ci sonoimprese validissime, soprat-tutto nel settore agroali-mentare. Due le propostein particolare: la gestioneunica delle merci e la ri-qualificazione dei merca-ti, i cosiddetti ‘centri com-merciali naturali’».

Partiamo dalla pri-ma...

«Quello della logistica in-tegrata è un progetto vir-tuoso ispirato a modellicollaudati con successoin altre città, come Pado-va che insieme con ilCaab stiamo studiandoper riproporre l’esempio.

Dalle verifiche fatte su città che lohanno realizzato, si è registrato unabbattimento dei costi ambientalidi oltre il 30 per cento. Si tratta dicreare un centro di raccolta unico(abbiamo eccellenze come il Caabe l’Interporto), da cui far partire

mezzi ecologici che smistino i ge-neri alimentari nel centro pedona-le e nelle aree più difficili da rag-giungere da parte dei fornitori. Unservizio che creerebbe un indottoeconomico e ridurrebbe l’inquina-mento».

Con quali risorse?«Quelle del pubblico e del privatoinsieme, il progetto è in fase di stu-dio».

Parliamo dei mercati cittadini:quello di Mezzo che porterà ilmarchio Coop, quello delle Er-be e il mercato San Donato...

«Si tratta di tre realtà molto diver-se. Il Mercato di mezzo è un puntodi eccellenza e un mercato turisti-co; è importante investirci. Sonomolto contenta di quanto sta avve-

nendo al Mercato delle erbe: gli in-terventi di recupero sono già parti-ti grazie anche ai fondi stanziati incompartecipazione con il consor-zio di imprenditori, presto si po-tranno accogliere nuovi soggetti fa-cendo ripartire il giro d’affari. ASan Donato manca la forma con-sorziale: è aperto il dialogo con icommercianti per capire se siaquella più adatta, ma non è detto».

La Coop e i piccoli. Il sindacoMerola ha detto al Carlino:

«La crisi richiede capacità di cre-scita e aggregazione [...]. Trovostrana la polemica sulle Coop, nonvedo monopoli ma logiche di mer-cato e capacità di investire». È d’ac-cordo con lui?«Direi che sono favorevole a tuttociò che può portare innovazione efare uscire dallo stallo. Quando si

richiede la partecipazione dei pic-coli imprenditori si vede chi ha laforza economica di affrontare le co-se. Lo fa chi può».

Ma il rischio è che chi non haabbastanza risorse economi-che resti sempre tagliato fuo-ri...

«Sì, ma ci sono parti della città chevanno riqualificate per portare in-dotto economico. Se non lo fa chisi propone e ha la disponibilità, co-me Coop, chi lo fa?

L’unione dei piccoli può esse-re una soluzione?

«L’aggregazione va incentivata.Laddove c’è un’associazione di im-prenditori che crea produttività eposti di lavoro si possono anche ap-plicare politiche di esenzione dal-le imposte comunali, valutando ca-so per caso».

SI CHIAMA Cityporto ed è ilservizio di distribuzione urbanadelle merci con mezzi a metanoed elettrici gestito dal 2004dall’Interporto di Padova. Frut-ta, verdura e generi alimentari ar-rivano così direttamente al vendi-tore tagliando costi di trasporto,traffico e smog che affliggono ilcentro storico. Cosa c’entra tuttoquesto con Bologna? Quello pa-dovano è un esempio virtuoso digestione integrata della filieradell’agroalimentare di cui a Pa-lazzo d’Accursio si parla da annie, nell’agenda dell’assessore al

commercio Nadia Monti, unodei punti caldi su cui costruire lacittà metropolitana. Cityporto aPadova funziona così: i corriericonsegnano le merci a una piatta-forma logistica (l’Interporto). Daqui partono i mezzi a basso im-

patto ambientale per la distribu-zione in centro, mezzi che hannolibero accesso e possibilità disosta alla Ztl per tutte le 24ore e utilizzano, se neces-sario, le corsie preferen-ziali. Il servizio è de-dicato ai corrierima è accessibile an-che a chi effettuail trasporto perconto proprio, co-me i verduraiche ogni matti-na si rifornisco-no all’ingrosso.

I NODI DEL COMMERCIO«IL COMUNE SARÀ A FIANCO DI CHI VUOLEAFFRONTARE LA CRISI, REAGIRE E METTERSIIN GIOCO SENZA LAMENTARSI»

SUL NOSTRO PORTALERileggi l’intervistadi Ferragosto al sindacoVirginio MerolaClicca su

MEROLA: «IL PROBLEMA PER LOROÈ LA DIMENSIONE. LA CRISI RICHIEDECAPACITÀ DI INVESTIRE E RISCHIARE»

LE IMPRESE«È INACCETTABILE CHE UN SINDACODICA AI SINGOLI CHE DA SOLINON POSSONO FARCELA»

GIANCARLO TONELLI (ASCOM)«DA SOLI NON SI VA DA NESSUNAPARTE, MA IL RUOLO DEI SINGOLIÈ FONDAMENTALE E NON SI DISCUTE»

LORENO ROSSI (CONFESERCENTI)

www.ilrestodelcarlino.it/bologna

«SE NOI piccoli ci associamo, possiamo fare in-sieme dei gruppi d’acquisto. Nulla di più. Con-tro i colossi come Coop non abbiamo armi». Pa-rola di Mauro Montaguti. Il presidente del Co-mitato dei baristi di Ascom, sull’idea dell’unio-ne delle forze comuni, lanciata dal sindaco, èscettico.

Montaguti, cosa non la convince?«Non è facile a livello logistico mettere insiemele esigenze di tutti. Ogni piccola attività ha lesue particolarità, impossibile uniformarle».

Precisiamo: l’aggregazione non funzio-na o non è la soluzione alla recessione?

«L’unione delle forze è un passo avanti controal crisi, ma non il modo per contrastare i gran-di».

Qualepotrebbe essere unadelle soluzio-ni?

«Obbligare la grande distribuzione a non ven-dere prodotti al dettaglio. Sono contrario allaproliferazione di catene di supermercati soprat-tutto nel centro storico. Hanno troppo potere, ipiccoli esercizi vanno tutelati».

In che modo?«Con un po’ di buon senso: interpellando sem-prle le categorie prima di prendere delle deci-sioni».

Come l’apertura delle porte del Mercatodi mezzo a Coop?

«Sì, un gesto deleterio. Bisognava resistere e da-re spazio ai privati».

Ha inmentequalcosadaproporreperdi-fendere l’interesse delle piccole attività?

«A novembre proporrò al consiglio direttivodei pubblici esercizi di acquistare soltanto pro-dotti dolciari fuori dai circuiti della grande di-stribuzione».

Un’alternativa costosa...«Sì, ma avremmo un prodotto che ci diversifi-ca: un modo per non lasciarci sommergere».

m. p.

MONTAGUTI (BARISTI)

«Non prenderemo più le paste dalla grande distribuzione»

ILMODELLO

Padova, dovefrutta e verduravanno a metano

DIPIETRISTAL’assessore Nadia Monti,dell’Idv, 31 anni

«La spesaL’assessore Monti:

CENTRO E NODa sinistra, il

Mercato San Donato,in via Tartini,

il Mercato delle erbe,in via Ugo Bassi,e quello che saràil nuovo Mercato

di mezzo,nel Quadrilatero

al mercato ricomincia da tre. Ed è pulita»«Stiamo già riqualificando le strutture di Mezzo, delle Erbe e di San Donato»

ECOLOGIA«Si tratta di creare un centrodi raccolta delle merci dadistribuire con mezzi verdi»

«PRIMA si lasciano sparire dei mestieri, come quelli artigiani,e poi si spendono soldi per ritrovarli e valorizzarli nelle loro bot-teghe storiche». Per il presidente dell’Associazione panificatori,Francesco Mafaro (sopra), le istituzioni dovrebbero correggereil tiro delle politiche economiche.In Comune sbagliano a dare spazio a chi, come Coop, puòpermettersi la spesa del rilancio di certi punti commerciali,come Zanichelli e Mercato di mezzo?«Loro sono in buona fede. Ma è una buona fede che non fa beneal commercio. Viviamo in una realtà che ha bisogno delle istitu-zioni, ma se loro non tutelano gli interessi di tutti, fare bene ilproprio mestiere non basta. Il problema a Bologna è storico: Co-op non è cresciuta da un giorno all’altro. Si parla di decine dianni in cui si lavora in quella direzione. Quarant’anni fa Coopera davvero un servizio sociale, vi si accedeva solo con la tesserae si rivolgeva alle persone svantaggiate, ora è atutti gli effettiun’impresa. È per questo che ci vuole più attenzione al lavorodegli artigiani e dei piccoli imprenditori».Il sindaco parla di necessità per i piccoli di aggregarsi controla crisi. L’associazione dei panificatori può essere un esem-pio di aggregazione valido?«Sì, ma non basta: aprire un’attività con tante realtà diverse alsuo interno è impossibile. Del resto, Coop ha comunque il pre-dominio. Non sono riuscite le grandi catene di distribuzione acontrastarla, non ci riusciranno i piccoli associati».

m. p.

MAFARO (PANIFICATORI)

«Aggregare gli artigiani?Inutile contro le Coop»

ASCOM Mauro Montaguti,presidente dei pubblici esercizi

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••7BOLOGNAPRIMOPIANOSABATO 18 AGOSTO 2012

di MARA PITARI

PESCI grandi e pesci piccoli. Co-lossi della grande distribuzione enegozi di vicinato. Nell’acquariodel commercio cittadino si incro-ciano correnti diverse. Portanoaria di riqualificazione da un la-to e bisogno di attenzione daparte di chi fa fatica a tenere al-zate le saracinesche.

Assessore Nadia Monti,cosa bolle in pentola?

«Tanti progetti su scala me-tropolitana che riguardanosia il centro che la prima cin-tura periferica dove ci sonoimprese validissime, soprat-tutto nel settore agroali-mentare. Due le propostein particolare: la gestioneunica delle merci e la ri-qualificazione dei merca-ti, i cosiddetti ‘centri com-merciali naturali’».

Partiamo dalla pri-ma...

«Quello della logistica in-tegrata è un progetto vir-tuoso ispirato a modellicollaudati con successoin altre città, come Pado-va che insieme con ilCaab stiamo studiandoper riproporre l’esempio.

Dalle verifiche fatte su città che lohanno realizzato, si è registrato unabbattimento dei costi ambientalidi oltre il 30 per cento. Si tratta dicreare un centro di raccolta unico(abbiamo eccellenze come il Caabe l’Interporto), da cui far partire

mezzi ecologici che smistino i ge-neri alimentari nel centro pedona-le e nelle aree più difficili da rag-giungere da parte dei fornitori. Unservizio che creerebbe un indottoeconomico e ridurrebbe l’inquina-mento».

Con quali risorse?«Quelle del pubblico e del privatoinsieme, il progetto è in fase di stu-dio».

Parliamo dei mercati cittadini:quello di Mezzo che porterà ilmarchio Coop, quello delle Er-be e il mercato San Donato...

«Si tratta di tre realtà molto diver-se. Il Mercato di mezzo è un puntodi eccellenza e un mercato turisti-co; è importante investirci. Sonomolto contenta di quanto sta avve-

nendo al Mercato delle erbe: gli in-terventi di recupero sono già parti-ti grazie anche ai fondi stanziati incompartecipazione con il consor-zio di imprenditori, presto si po-tranno accogliere nuovi soggetti fa-cendo ripartire il giro d’affari. ASan Donato manca la forma con-sorziale: è aperto il dialogo con icommercianti per capire se siaquella più adatta, ma non è detto».

La Coop e i piccoli. Il sindacoMerola ha detto al Carlino:

«La crisi richiede capacità di cre-scita e aggregazione [...]. Trovostrana la polemica sulle Coop, nonvedo monopoli ma logiche di mer-cato e capacità di investire». È d’ac-cordo con lui?«Direi che sono favorevole a tuttociò che può portare innovazione efare uscire dallo stallo. Quando si

richiede la partecipazione dei pic-coli imprenditori si vede chi ha laforza economica di affrontare le co-se. Lo fa chi può».

Ma il rischio è che chi non haabbastanza risorse economi-che resti sempre tagliato fuo-ri...

«Sì, ma ci sono parti della città chevanno riqualificate per portare in-dotto economico. Se non lo fa chisi propone e ha la disponibilità, co-me Coop, chi lo fa?

L’unione dei piccoli può esse-re una soluzione?

«L’aggregazione va incentivata.Laddove c’è un’associazione di im-prenditori che crea produttività eposti di lavoro si possono anche ap-plicare politiche di esenzione dal-le imposte comunali, valutando ca-so per caso».

SI CHIAMA Cityporto ed è ilservizio di distribuzione urbanadelle merci con mezzi a metanoed elettrici gestito dal 2004dall’Interporto di Padova. Frut-ta, verdura e generi alimentari ar-rivano così direttamente al vendi-tore tagliando costi di trasporto,traffico e smog che affliggono ilcentro storico. Cosa c’entra tuttoquesto con Bologna? Quello pa-dovano è un esempio virtuoso digestione integrata della filieradell’agroalimentare di cui a Pa-lazzo d’Accursio si parla da annie, nell’agenda dell’assessore al

commercio Nadia Monti, unodei punti caldi su cui costruire lacittà metropolitana. Cityporto aPadova funziona così: i corriericonsegnano le merci a una piatta-forma logistica (l’Interporto). Daqui partono i mezzi a basso im-

patto ambientale per la distribu-zione in centro, mezzi che hannolibero accesso e possibilità disosta alla Ztl per tutte le 24ore e utilizzano, se neces-sario, le corsie preferen-ziali. Il servizio è de-dicato ai corrierima è accessibile an-che a chi effettuail trasporto perconto proprio, co-me i verduraiche ogni matti-na si rifornisco-no all’ingrosso.

I NODI DEL COMMERCIO«IL COMUNE SARÀ A FIANCO DI CHI VUOLEAFFRONTARE LA CRISI, REAGIRE E METTERSIIN GIOCO SENZA LAMENTARSI»

SUL NOSTRO PORTALERileggi l’intervistadi Ferragosto al sindacoVirginio MerolaClicca su

MEROLA: «IL PROBLEMA PER LOROÈ LA DIMENSIONE. LA CRISI RICHIEDECAPACITÀ DI INVESTIRE E RISCHIARE»

LE IMPRESE«È INACCETTABILE CHE UN SINDACODICA AI SINGOLI CHE DA SOLINON POSSONO FARCELA»

GIANCARLO TONELLI (ASCOM)«DA SOLI NON SI VA DA NESSUNAPARTE, MA IL RUOLO DEI SINGOLIÈ FONDAMENTALE E NON SI DISCUTE»

LORENO ROSSI (CONFESERCENTI)

www.ilrestodelcarlino.it/bologna

«SE NOI piccoli ci associamo, possiamo fare in-sieme dei gruppi d’acquisto. Nulla di più. Con-tro i colossi come Coop non abbiamo armi». Pa-rola di Mauro Montaguti. Il presidente del Co-mitato dei baristi di Ascom, sull’idea dell’unio-ne delle forze comuni, lanciata dal sindaco, èscettico.

Montaguti, cosa non la convince?«Non è facile a livello logistico mettere insiemele esigenze di tutti. Ogni piccola attività ha lesue particolarità, impossibile uniformarle».

Precisiamo: l’aggregazione non funzio-na o non è la soluzione alla recessione?

«L’unione delle forze è un passo avanti controal crisi, ma non il modo per contrastare i gran-di».

Qualepotrebbe essere unadelle soluzio-ni?

«Obbligare la grande distribuzione a non ven-dere prodotti al dettaglio. Sono contrario allaproliferazione di catene di supermercati soprat-tutto nel centro storico. Hanno troppo potere, ipiccoli esercizi vanno tutelati».

In che modo?«Con un po’ di buon senso: interpellando sem-prle le categorie prima di prendere delle deci-sioni».

Come l’apertura delle porte del Mercatodi mezzo a Coop?

«Sì, un gesto deleterio. Bisognava resistere e da-re spazio ai privati».

Ha inmentequalcosadaproporreperdi-fendere l’interesse delle piccole attività?

«A novembre proporrò al consiglio direttivodei pubblici esercizi di acquistare soltanto pro-dotti dolciari fuori dai circuiti della grande di-stribuzione».

Un’alternativa costosa...«Sì, ma avremmo un prodotto che ci diversifi-ca: un modo per non lasciarci sommergere».

m. p.

MONTAGUTI (BARISTI)

«Non prenderemo più le paste dalla grande distribuzione»

ILMODELLO

Padova, dovefrutta e verduravanno a metano

DIPIETRISTAL’assessore Nadia Monti,dell’Idv, 31 anni

«La spesaL’assessore Monti:

CENTRO E NODa sinistra, il

Mercato San Donato,in via Tartini,

il Mercato delle erbe,in via Ugo Bassi,e quello che saràil nuovo Mercato

di mezzo,nel Quadrilatero

al mercato ricomincia da tre. Ed è pulita»«Stiamo già riqualificando le strutture di Mezzo, delle Erbe e di San Donato»

ECOLOGIA«Si tratta di creare un centrodi raccolta delle merci dadistribuire con mezzi verdi»

«PRIMA si lasciano sparire dei mestieri, come quelli artigiani,e poi si spendono soldi per ritrovarli e valorizzarli nelle loro bot-teghe storiche». Per il presidente dell’Associazione panificatori,Francesco Mafaro (sopra), le istituzioni dovrebbero correggereil tiro delle politiche economiche.In Comune sbagliano a dare spazio a chi, come Coop, puòpermettersi la spesa del rilancio di certi punti commerciali,come Zanichelli e Mercato di mezzo?«Loro sono in buona fede. Ma è una buona fede che non fa beneal commercio. Viviamo in una realtà che ha bisogno delle istitu-zioni, ma se loro non tutelano gli interessi di tutti, fare bene ilproprio mestiere non basta. Il problema a Bologna è storico: Co-op non è cresciuta da un giorno all’altro. Si parla di decine dianni in cui si lavora in quella direzione. Quarant’anni fa Coopera davvero un servizio sociale, vi si accedeva solo con la tesserae si rivolgeva alle persone svantaggiate, ora è atutti gli effettiun’impresa. È per questo che ci vuole più attenzione al lavorodegli artigiani e dei piccoli imprenditori».Il sindaco parla di necessità per i piccoli di aggregarsi controla crisi. L’associazione dei panificatori può essere un esem-pio di aggregazione valido?«Sì, ma non basta: aprire un’attività con tante realtà diverse alsuo interno è impossibile. Del resto, Coop ha comunque il pre-dominio. Non sono riuscite le grandi catene di distribuzione acontrastarla, non ci riusciranno i piccoli associati».

m. p.

MAFARO (PANIFICATORI)

«Aggregare gli artigiani?Inutile contro le Coop»

ASCOM Mauro Montaguti,presidente dei pubblici esercizi

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Largo San Giacomo tra verde incolto e auto depredate

c,o'r'fiere di Forlì e Cesena

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

18/08/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Ancora furti nelle auto I grillini su Largo San Giacomo e l'incuria su verde e Sala

CESENATICO. Frazioni periferiche nel dimentica-toio e parcheggio di Largo San Giacomo, nel centro storico, sempre più alle prese con l'incuria delle zone verdi e teatro di furti all'interno delle auto. Una situazione di degrado evi-denziata dal Movimento 5 Stelle. Sottolinea Alberto Papperini che durante il periodo estivo i riflettori sono tutti quanti puntati su servizi ed esigenze tu-ristiche ma si corre il ri-schio di dimenticarsi che Cesenatico è anche una cittadina abitata da 26 mi-la cittadini, i quali hanno bisogno di servizi pubbli-

ci che siano efficienti. «Purtroppo dobbiamo constatare che troppo spesso diverse zone di Ce-senatico vengono dimen-ticate nel periodo estivo. In particolare vorremmo porre l'attenzione su Lar-go San Giacomo e il quar-tiere di Sala».

Papperini inizia dal cen-tro: «Il parcheggio di Lar-go San Giacomo ormai da tempo si trova in una si-tuazione di degrado e ab-bandono. Gli aspetti più critici sono legati all'as-senza di cura per il verde e ai periodici furti all'inter-no delle vetture parcheg-giate. Le manutenzioni

del verde sono pressoché inesistenti, a parte le aiuole adiacenti alla nuo-va Casa dell'acqua che ri-sultano ben curate. Gli impianti di irrigazione so-no tagliati e non funzio-nanti. La sporcizia lascia-ta all'interno delle aree verdi. Non sono stati ri-messi gli alberi sradicati o secchi. Lo spazzamento è insufficiente. Tutto ciò crea una situazione di ab-bandono per uno dei par-cheggi più utilizzati da re-sidenti e turisti. A ciò va aggiunta la scarsa sicu-rezza appalesata dai nu-merosi furti che avvengo-no nelle vetture parcheg-

giate». Poi si passa alla pe-riferia: «A Sala numerosi residenti manifestano di-sagi nei confronti dell'am-ministrazione comunale. Sebbene siano consapevo-li come d'estate le atten-zioni siano puntate perlo-più a quel che serve all'a-rea costiera ma tuttavia rivendicano l'esigenza di

avere quantomeno i servi-zi primari». Nel merito, Papperini rispolvera le ri-chieste avanzate ancora prima dell'istituzione dei Comitati di zona, ricondu-cibili alla maggiore pre-senza dei vigili; più atten-zione del verde pubblico; irrigazione per le albera-ture da poco piantumate.

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Tagli alle braccia per fingere la rapina

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

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18/08/2012 press unE *Fatto

Emi► Romagna Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Movimento 5 Stelle, divisi sul web: "Beppe, basta con le ingerenze" La questione degli spazi acquistati in tv spacca i militanti. Favia: "Regolare, trasparente e avevo chiesto il permesso". Grillo: "L'uso di soldi pubblici inconciliabile con ciò che siamo". E così tornano a galla le ruggini tra il blogger genovose e il consigliere regionale dell'Emilia Romagna. Dal caso Defranceschi a quello Tavolazzi fino alla discussione sulla democrazia interna

di Emiliano Liuzzi I Bologna I 17 agosto 2012

Se qualcosa si è incrinato bisogna tornare al 5 marzo scorso, giorno in cui Valentino Tavolazzi viene espulso dal Movimento 5 Stelle. Fuori Tavolazzi, finisce irrimediabilmente anche la breve storia d'amore tra Giovanni Favia, il più politico degli impolitici, Beppe Grillo, l'uomo immagine e Gianroberto Casaleggio, padre padrone di quel fenomeno che avrebbe irrimediabilmente sconvolto la politica italiana.

Se fino a oggi Favia e Grillo si sono sopportati, la vicenda degli spazi pubblicitari acquistati sulle tv locali coi soldi che la Regione mette a disposizione dei gruppi consiliari ha fatto emergere tutti i loro malumori repressi per mesi. Favia si è trovato nel vortice delle polemiche, si è difeso come ha potuto ("così possiamo avere visibilità") e Grillo, senza pensarci un attimo, lo ha scaricato: "Comprare spazi pubblicitari sulle televisioni è come pagare per andare al proprio funerale". Favia, consapevole di quello che questa frase vuol dire, ha reagito a modo suo, amareggiato , ma senza alzare il tono della voce: "Avrei preferito che Grillo nel suo comunicato spiegasse meglio la questione. Capisco che si senta attaccato, ma non ho fatto un utilizzo illegale dei finanziamenti della Regione". Per poi aggiungere, sapendo che la questione non finirà qui: "Smentisco chi dice che Beppe mi abbia scomunicato".

Sui post in rete, se i simpatizzanti del movimento non si fanno la guerra, poco ci manca. Quelli con Grillo "sempre e comunque " e quelli che invece stanno dalla parte di Favia, e diktat non ne vogliono. Il commento più votato al post con cui Grillo, ieri, è intervenuto sulla vicenda, è, per esempio, quello di una signora parmigiana che, nel suo intervento, attacca senza mezze misure le ingerenze del comico: "Provo un fastidio enorme — ha scritto — per le sue continue intromissioni sull'operato dei sindaci eletti. Se vuole davvero intercettare il partito dei non votanti comprenda che un movimento non può basarsi sopra un'unica mente pensante". Tanti quelli che ricordano l'operato dei consiglieri. Altrettanti coloro che se la prendono con i giornalisti che hanno sollevato il caso.

Ma se in molti non hanno gradito la presa di posizione di Grillo, ci sono anche internauti che hanno preso decisamente male la storia degli spazi acquistati in tv: "Favia ha tradito uno dei principi cardine del Movimento — ha scritto Donato — e va cacciato senza se e senza ma. Se ciò non fosse ci si renderebbe uguali agli altri partiti". O Giovanni, che propone, per i prossimi eletti, di far loro firmare delle lettere di "dimissioni in bianco". Non è che negli ultimi tempi Favia avesse fatto molto per tornare a essere il cocco di Beppe. Il rientro di Tavolazzi dalla finestra, lo hanno architettato lui e il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, e questo non è andato giù a Grillo, ma soprattutto a Casaleggio.

E se la ruggine esisteva da tempo, c'è un altro caso che ha ruotato attorno a Favia e al gruppo degli emiliano romagnoli: la quasi espulsione di Andrea Defranceschi, altro consigliere regionale, anche lui legato a Favia. Siamo alla fine dello scorso anno e Defranceschi firma una risoluzione che chiede al presidente della Regione, Vasco Errani, di impegnarsi per il salvataggio del quotidiano l'Unità. Grillo non perde tempo e lo mette praticamente alla porta: "Se qualcuno nel M5S la pensa diversamente, il Pd meno elle sarà pronto ad accoglierlo a braccia aperte". Defranceschi medita le dimissioni, poi scioglie le riserve: resta. Ma da quel giorno pur di non inciampare evita di apparire troppo spesso.

Ma Favia, pur nel cercare di smorzare la polemica, di una cosa è forte: aveva chiesto ai suoi elettori, in uno dei due appuntamenti annuali dove si tracciano i bilanci di come ognuno ha svolto il proprio mandato, il permesso ai suoi elettori di acquistare spazi pubblicitari. E la richiesta era passata senza neppure un voto contrario. "Dobbiamo arrivare anche dove la rete non può", avevano detto in un'assemblea. Incassato il sì aveva pubblicato sul sito ogni dettaglio della spesa. Dunque? Dunque non ci sarebbe polemica, se non nel fatto che il movimento in queste cose si differenzia dagli altri partiti. Tutti lo fanno, loro promettono di non fare quello che gli altri praticano con disinvoltura da anni. "I soldi pubblici e il M55 sono inconciliabili", ha scritto Grillo nel suo post di ieri. Per questo proporrò a tutte le prossime liste regionali, prima di presentarsi, di

impegnarsi a restituire alla Regione, o a un istituto di pubblico interesse regionale, la differenza tra lo stipendio percepito e quello regionale".

Il Fatto Quotidiano, 17 agosto 2012

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

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18/08/2012 press unE GAllETTA DI MODENA Direttore Responsabile: Enrico Grazioli

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.465

Diffusione: 10.513

Il Pd si stringe intorno a Ferioli: «Sta facendo un gran lavoro» L'abbraccio che gli riserva Errani è di quelli intensi, quasi fraterni così come quello che un istante dopo gli tributaAlberto Si Ivestri. tre scherzano sull'atto vandalico

contro l'auto di Fernando Feriali: un modo per stemperare la tensione di un gesto vile che incassa la censura dell'assessore regionale Muzzarelli («Al sindaco di Finale tutta la mia solidarietà, restiamo uniti, non facciamoci intimorire»). Ma è tutto il Pd a fare quadrato intorno a Feriali. «Ha subito un gesto ignobile-

scrive Matteo Richetti - una intimidazione che non fermerà certo lo straordinario lavoro che sta facendo sul fronte della ricostruzione a Finale. Sono vicino a Fernando, un amico, e alla popolazione di Finale. Nei giorni scorsi con lui abbiamo avviato progetti concreti di ricostruzione e non saranno episodi simili a impedire quel ritorno alla normalità che il sindaco di Finale sta perseguendo con coraggio e tenacia». «Chi voluto lanciare un messaggio

intimidatorio a Feriali - scrivono i consiglieri regionali Bonaccini, Costi e Vecchi - é vigliacco due volte: la prima perché mette davanti al bene della comunità i suoi interessi personali; la seconda perché l'ha fatto con l'intenzione di indebolire il primo cittadino. A Fernando Feriali va la nostra solidarietà e un abbraccio affettuoso alla sua famiglia e ai finalesi». Un messaggio pubblico è arrivato anche dal coordinatore del Pd Area Nord, Massimo Michelini.

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Erraci «l'al«, chiederà ;Iniare i papmenti»

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PROTEZIONE LE PROPOSTE DEI GRILLINI

«Meglió le webcam e i rilevatori di fumo»

«RITENIAMO che lo spazio maggiore debba essere dato alla ri-crescita naturale senza dimenticare che un'area chiusa, tra zone antropiche e spiaggia in erosione qualche aiuto, come dice la Fo restale, deve averlo». Il Movimento 5 Stelle anticipa così il suo orientamento sulle soluzioni da adottare per la rinascita della pi-neta. Soluzioni, specificano i grillini, che competono comunque alla Forestale. «Qualsiasi cosa esca dal consiglio comunale, sarà un contributo alla discussione». Il gruppo consiliare prendedeci- samente le distanze dall'ipotesi di recintare l'area pinetale da ripa-rare, che farebbe da barriera agli spostamenti della fauna. Meglio cercare soluzioni ad elevato contenuto tecnologico. In particolare «webcam wireless, termorilevatori, rilevatori di prossimità maga-ri alimentati ad energia solare e con un'acquisizione di segnali tramite Plc e computer nelle sale operative della Forestale».

LA GRANDE FERITA

Dopo n rogo, tutti alla riscoperta -della pineta

press unE il Resto del Carlino 18/08/2012

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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Tasse, ag7a-tiglre entrate ttLe ritellUte vanno versate

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press LinE ii Resto del Carlino 18/08/2012

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

Periodicità: Quotidiano

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SAN MARTINO

Piante abbattute, grillini all'attacco: «Cittadini esclusi dalla discussione»

— SAN MARTINO — LE ARGOMENTAZIONI del Comune di San Martino in Rio su verde pubblico e comunicazio-ne? «Un refrain trito e ritrito». E' il pensiero del Movimento 5 Stel-le. «Dal momento dell'insedia-mento della nuova amministra-zione e forse anche da prima — di-cono i grillini — ci sentiamo cicli-camente dire che la comunicazio-ne si può e si deve migliorare. Pri-ma la riunione a Gazzata riguar-dante il biogas indetta col meto-do 'porta a porta', cioè un volanti-no anonimo inserito nella casset-ta per la posta degli abitanti di Gazzata, poi gli alberi abbattuti con assemblea convocata, si sup-pone, con lo stesso metodo di quella di Gazzata. L'amministra-zione capisce o no che nel caso de-gli abbattimenti si parlava di par-co pubblico e per correttezza tutti i cittadini avrebbero dovuto ave-xe la possibilità di avere informa-zioni e poter esprimere la loro opi-nione? L'amministrazione cosa aspetta per migliorare la comuni-cazione?» Discorso commissioni. «L'amministrazione dichiara — proseguono i grillini — di non averle eliminate. Forse è vero, a parole. Nei fatti le commissioni andavano istituite entro il novem-bre 2011. A tutt'oggi si è ancora in alto mare per la loro convoca-zione. Per ora si parla ma non si conclude niente. E intanto se n'è già andato oltre un anno di man-dato. Invitiamo l'amministrazio-ne a dire una volta per tutte cosa intende fare per le commissioni. Chi vince le elezioni ha il diritto di governare, ma ha anche il dove-re di assumersi la responsabilità di fronte ai cittadini per le decisio-ni che prende».

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

18/08/2012 press LinE

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Il leader grillino reggiano smorza i toni della polemica sulle spese di Favia per l'intervista in tv e propone una soluzione al problema del Movimento a 5 Stelle

di E-ha Miliari

T i Movimento 5 Stelle ha bi- sogno di un nuovo statu-

to». il giorno dopo aver condan-nato le ospitate in tv a paga-mento del collega grillino Gio-vanni Favia, il capogruppo dei 5 Stelle in Sala del Tricolore Matteo detta la sua li-nea per evitare in futuro il ri-petersi di errori simili.

Le parole di Olivier", intervi-stato da Prima Pagina, hanno riscosso successo tra la base del MoVimento, che sul -web ha apprezza io l'aver preso le di-stanze da una scelta, conside-rata da molti, quantomeno i-nopportuna. «Sono stupito ed amareggiato - aveva detto Oli-vieri. - Conosco da tanti anni il consigliere regionale Favia, è un validissimo rappresentante del nostro movimento, ma que-sto volta bisogna ammetterlo: ha fatto un errore. Non potrà continuare a pagare per essere intervistato. Il M5S ha dimo-strato che è possibile fare poli-tica a costi bassissimi».

Quando gli chiediamo come Favia abbia potuto scegliere in modo autonomo di pagare per andare in tv, in un movimento che si vanta di condividere tut-te l.e decisioni con, la base, in particolare quelle che riguar-dano í soldi pubblici, Olivieri. spiega: «Ogni rappresentante del M5S può sceglie autonoma-mente quanti. soldi, di quell.i. che la regione fornisce ad ogni consigliere, spendere per la co-municazione. Ad esempio, a Reggio abbiamo deciso di non. utilizzare neanche un soldo pubblico. Per quanto riguarda

Favia, bisogna specificare che in questo caso ha potuto sce-gliere in modo indipendente perché si trattava di una cifra contenuta. Se avesse voluto proporre una campa gn.a pub-blicitaria di diverse migliaia di euro, avrebbe dovuto consulta-re tutti gli eletti del M5S».

E qual è il limite di spesa en-tro il quale la scelta può essere autonoma? «Non c'è un limite prefissato», ammette Olivier". «Dipende da situazione a situa-zione. Questo problema prima di oggi non si è mai presentato, fino ad ora le spese erano ab-bastanza contenute».

Il consigliere reggiano dei 5 stelle si accorge della falla e propone la sua soluzione: «Ora

abbiamo solo il "NonStatuto del MoVimento" che però non. entra così nei dettagli. Per evi-tare questo tipo di disguidi sa-rebbe opportuno avere uno sta-tuto più preciso, che definisca meglio i budget e le circostanze in cui è obbligatorio consultare l.e assemblee provinciali. Fino ad ora, in diverse circostanze, il senso di responsabilità ha funzionato, ma per il futuro bi-sognerà porsi delle regole più chiare. Nei partiti tradizionali, da Pd a Lega, nessuno sa come vengano spesi i soldi, il Movi-mento 5 Stelle deve distinguer-si. Come ha sempre fatto tran-ne in questa occasione deve fornire un atteggiamento cri-stallino nei confronti degli e-lettori».

Nel frattempo, i simpatizzan-ti dei 5 Stelle aspettano anche la nuova piattaforma web, pro-messa da Grillo negli scorsi. mesi, per poter scegliere -diret-tamente offline- i candidati del MoVimento che si presente-ranno alle elezioni della pros-sima primavera. Sarà la prima tornata elettorale in cui i 5 stel-I.e cercheranno di sfondare a li-vello nazionale.

MOV:WAUA 5 STELLE La proposta d Matteo 0Hvierì dopo caso Favìa

«Serve un nuovo statuto» «Decidere insieme budget e circostanze di uscita»

E «Nei partiti tradizionali, da Pd a Lega, nessuno sa come vengano spesi i soldi, il Movimento 5 Stelle deve distinguersi ed essere chiaro con ali elettori»

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

18/08/20/2 press LinE

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OWESA Favia ribatte

«Informazione in mano a chi governa dobbiamo difenderci»

ggi l'informazione in regione, è in mano a chi governa, a chi ha i

rapporti con le lobby economiche. La giunta ha 31 giornalisti e 40 comunica-tori, noi dobbiamo difenderci e far sape re cosa stiamo facendo». Non retrocede di un passo il consigliere regionale dei 5 Stelle Giovanni Favia. Ieri pomeriggio, con alcune frasi postate su Fa.cehook, Favia ha replicato a quanti - come il reg-giano Olivieri - criticano la sua scelta di pagare per andare in tv: «La trasmissio-ne è un'ora al mese in diretta, coi tele-fon.o aperto ai citta.dini. E poi, tutti par-lano di tv ma in realtà la forza di quella trasmissione è la diffusione radio, guar-date lo studio e vi renderete conto che è una radio con addosso puntata una vi-deocamera». Tuttavia Favia ha ricono-sciuto. definendolo «l'unico punto di-scutibile», che nella trasmissione non compariva la dicitura in sovraimpres-sione con scritto "spazio a pagamento". Così il tutto avveniva alle spalle dei te-lespettatori, che pensavano di assistere ad un normale confronto televisivo.

il presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti Enzo la copino che in una nota stigmatizza: «Mi vergogno per quel che leggo. In Emilia Romagna ci so-no consiglieri regionali che pagano per essere intervistati dalle tv. E giornalisti che ammettono di prendere il denaro. E informazione, questa? Non credo. Mi auguro che l'Ordine regionale si attivi, anche con una riunione straordina-ria».

Oltre ai 5 Stelle Favia, tra gli "ospiti" accertati nelle trasmissioni a pagamen-to, anche Ga.leazzo Bign ami. del Pdl, Ma-nes Bernardini della Lega Nord, Gian-guido Naldi. di Sei e Silvia Noè

(Elia Minari)

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1 consigliere regionale del «Movimento 5 stel-le» Giovanni Favia ha detto basta alle intervi-ste televisive apagamento.Anzi, pare che Bep-

p e Grillo abbia intenzione di pagarlo per tacere. (federico taddia)

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DicesfroDdi READ DA

Un agente speciale per il terremoto

18/08/2012 press LinE

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

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Ilino paviatilmeaculpa: stop alle interviste rv apagunento

11131 Infonumoneadukerata

Lorneleibumnati

18/08/2012 pressunE

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Dietrofront di Favia: basta interviste tv a pagamento DOPO una settimana di polemiche, il grillino Giovanni Favia scrive un lungo intervento sulla sua pagina Facebook per annunciare di aver bloccato il rinnovo del contratto con 7 Gold per le partecipazioni a pa- gamento alla trasmissione "Sette in punto". Una decisione presa in realtà prima ancora che Repubblica sollevasse il caso: «C'erano criti- citàchenonmiconvincevano» diceFavia, che aggiunge: «Tra esse ilfat- to che non fosse chiaro che si trattava di messaggi a pagamento. Que- sto è l'unico punto su cui Repubblica ha ragione. Io ho segnalato il pro- blema, ma questo non mi giustifica, quindifaccio anche io mea culpa».

BIGNAMI A PAGINA II

Il grillino Favia fa il mea culpa: stop alle interviste tv a pagamento Il consigliere: un errore non avvertire i telespettatori

SILVIA BIGNAMI

ALLA fine il grillino Giovanni Fa-via fa mea culpa sul caso delle in-terviste in tv pagate con soldi pubblici. Dopo una settimana sulla graticola e lo schiaffo web di Beppe Grillo, che senza mezzi termini ha scritto sul suo blog che «pagare le interviste, per il Movi-mento, è come pagarsi il funera-le», il consigliere ha postato ieri su Facebook un lungo intervento in cui annuncia il blocco del rinno-vo del contratto con 7 Gold. Una decisione, sostiene ora Favia, presa due settimane prima l'ini-zio delle polemiche «perché c'e-rano criticità che non mi convin-

ndo manCat com. senv"t è a z.'isz;z:sk :Rone onì szA del Wlz-&-sas,,-I,2

cevano». Tra queste, «il fatto che non fosse chiara la committenza pubblica degli spazi, che compe-te all'editore». In sostanza, che non fosse segnalato che le inter-viste a Sette in Punto erano a pa-gamento: «È l'unico punto su cui Repubblica ha ragione. Ho se-gnalato il problema a chi di dove-re ma questo non mi giustifica. Devo fare anch'io mea culpa».

Niente rinnovo con 7 Gold dunque. Il tutto in attesa, aggiun-ge Favia, di una discussione con i cittadini: «Nei prossimi incontri (ogni sei mesi propongo durante

assemblee pubbliche lemie di-missioni) affronteremo il tema comunicazione e fondi del grup-po. Decideremo insieme, io sono a disposizione. Sono solo uno strumento al servizio diuna gran-de moltitudine civica». Difficile comunque che i contratti venga-no rinnovatiin futuro,visto chelo stesso Beppe Grillo ha chiesto di interrompere la pratica delle comparsate a pagamento. Il Mo-vimento 5 Stelle prova così a chiudere la partita, dopo sette giorni di polemiche. Dalle prime dichiarazioni di Favia, in cui il consigliere era intervenuto spontaneamente per spiegare di aver pagato per le ospitate a Sette in Punto, condotta da Dario Pat-tacini, fino alle accuse di «sciacal-laggio» a Repubblica p er l'inchie-sta sulle interviste pagate con i soldi pubblici dai politici in tv. Una pratica assai diffusa in viale Aldo Moro, raccontata da altri eletti, tra cui Manes Bernardini della Lega Nord, Silvia Noè del-l'Udc, Gian Guido Naldi di Sel e Galeazzo Bignami del Pdl.

Favia si difende: «Il M5S è l'u-nico ad aver pubblicato sul web il pagamento per le spese tv». I200 euro al mese per le ospitate a Set-te inPunto figurano allavo ce "Ac-quisto spazi a Punto Radio e Rete 7", e sono divisiin due tranche sul bilancio dei 5 Stelle, una da 1.800 e una da circa 400 euro. Favia ne-ga però di aver dichiarato di voler continuare ad acquistare gli spa-zi: «La mia risposta a Repubblica (in una intervista-ndr) sul conti-nuare o meno ad usufruire di

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Faviatil meaculpa: stop alle interviste rv apagunento

11131 Infonumoneadukerata

Lorneleibumnati

18/08/2012 pressur1E

Periodicità: Quotidiano

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queM s;anno serlvemZz: zmr

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GRILLO E FAVIA A sinistra Beppe Grillo e Giovanni Favia. A destra, uno studio televisivo

questo servizio, quando ho detto "presumo di sì, fino a quando l'informazione non sarà libera", era provocatoria», dice ora il con-sigliere regionale. Tanto è vero che, aggiunge, il gruppo aveva già deciso di bloccare il rinnovo del contratto con Sette Gold. La deci-sione sul futuro, ora, è nelle mani dei cittadini, «ma vediamo di spersonalizzare un po' "dal pro e contro Favia"», visto che «tutti i

consiglieri regionali del M5 s han-no ritenuto legittimo dedicare questi fondi per l'informazione alla tv». Una pratica diffusa non solo in Emilia Romagna, ma an-che in Piemonte. Del resto, il gril-lino ribadisce che «oggi l'infor-mazione in regione è in mano a chi governa, a chi ha i rapporti con le lobbyeconomiche», e spie-ga: «Io voglio raggiungere anche il pensionato in montagna che

vota "il partitone" da una vita». Quanto ai rapporti con Beppe

Grillo, Favia rassicura: «Beppe continui da b attitore libero a scri-vere ciò che p ensa e quelle che so-no le sue opinioni, che nella stra-grande maggioranza dei casi condivido. Io in Regione ho un impegno coi cittadini, un appun-tamento con la speranza che non posso mancare».

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e mio.1, p.soep..e"

18/08/2012 press LinE

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FESTE PD Alla Festa del Pd alle Budrie, alle 21 il dibattito "Il Pd e la sfida per il governo del Paese", con Paola Marani, responsabile Welfare Pd Bologna, e Stefano Bonaccini, segretario regionale. A Savigno, alla Festa dell'Unità di Ca' Bortolani, alle 21,45 il dibattito "La forza dei volontari a sostegno della buona politica", con Raffaele Donini, segretario Pd Bologna, e Lele Roveri, responsabile Feste Unità Bologna.

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press LinE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

18/08/2012

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omani sarà il giorno del 'lutto civico', oggi quello delle scelte. Le scelte che - ad un mese dall'incendio doloso che ha di-

strutto 65 ettari della pineta di Lido di Dante - dovranno favorire la rinascita di quell'ecosistema unico. E che, per un periodo di almeno 5 anni, cambie-ranno le modalità di fruizione, non so-lo della pineta, ma anche del litorale sul quale si affaccia la pineta stessa. Il sindaco svela il 'piano rinascita' Questa mattina, alle 10, alla sala D'At-torre di Casa Melandri è in program-ma l'audizione pubblica promossa dal sindaco Matteucci per discutere il te-ma della ricostruzione della pineta di Lido di Dante. In apertura il sindaco illustrerà le idee dell'amministrazione comunale. Il ripristino ambientale "Tra la fine di questa estate e l'inizio dell'autunno - anticipa Matteucci - ri-muoveremo tutte le piante distrutte dal fuoco puntando sulla rinnovazione naturale del pino marittimo. Dalla fine dell'autunno prossimo - prosegue il sindaco - provvederemo all'innalza-mento dello stradello retrodunale per costituire un riparo dai venti gelidi e salmastri che nei mesi invernali po-trebbero comportare effetti negativi sul processo di ripristino ambientale del suolo ma anche per proteggere la pineta dall'ingressione marina. Per al-zare lo stradello - precisa il primo cit-tadino - si pensa di utilizzare il mate-riale di scavo dai lavori portuali, ovvia-mente se arriverà l'ok dalle analisi chi-mico-fisiche". Stop alle esercitazioni dei mezzi militari "Lo ha fatto notare il presidente del Parco del Delta Massimo Medri e sono perfettamente d'accordo con lui - af-ferma il sindaco anticipando quanto dirà questa mattina in sede di audizio-ne pubblica - il sorvolo della pineta da parte di elicotteri militari provoca il sollevamento di enormi quantità di polvere e spaventa moltissimo gli ani-mali. Bisogna quindi rivedere anche le mappe delle esercitazioni militari per

Domani giornata di lutto cittadino: alle 8.30 camminata fino al centro della pineta devastata dall'incendio

evitare ulteriori danni ad una zona co-sì martoriata". Recinzione e chiusura del "sistema spiaggia-pineta" Il sindaco, per garantire la ripresa ve-getale dell'area distrutta dalle fiamme, mira a precludere il libero accesso dell'uomo al 'sistema spiaggia-pineta': "Occorre verificare la sostenibilità tec-nico-economica dell'opera - afferma -ma stiamo pensando alla realizzazione di una recinzione non valicabile nel-l'intero arco stagionale per un periodo iniziale di 3-5 anni". No ai bagnanti, sì alle visite guidate "Riteniamo quanto mai utile prevede-re un sistema di visite guidate per po-ter far accedere al sito solo coloro che realmente sono interessati alla cono-scenza ed alla fruizione naturalistica delle aree protette - afferma il sindaco - e io propongo anche orari limitati di apertura dei cancelli. Una particolare valutazione - prosegue Matteucci -merita l'eventuale chiusura del tratto di spiaggia prospiciente il fronte a ma-re dell'incendio, magari sempre me-diante una recinzione non valicabile. Inoltre --_aggiunge il primo cittadino - proporremo, sempre per un periodo che andrà dai 3 ai 5 anni, una chiusura totale del litorale, zona comunque compresa nella Riserva Naturale, ri-servando un piccolo tratto verso l'abi-tato di Lido di Dante ad uso dei cam-peggi e della libera balneazione". I Grillini contro gli steccati La propoita avanzata da Ancisi (LpRa) e poi ripresa dal sindaco - quella della recinzione protetttiva - non piace af-fatto ai Grillini. "Riteniamo che lo spa-zio maggiore debba essere dato alla ri-crescita naturale senza dimenticare che, un'area naturale chiusa tra zone antropiche e spiaggia in erosione qualche aiuto, come dice la Forestale, deve averlo. Ma "aiuto" -a detta dei Grillini - non significa re-cinzione. Perché - continua il Movi-i mento 5 Stelle - "un murq,15̀

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rete;non possono certo feaxe gli in-tenti dolosi di piromani e incendiarie di certo nulla hanno a che fare con lo spirito ambientalista". E allora come fare? Intanto scordarsi le recinzioni poi

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press unE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

18/08/2012

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ncendlo che t119 luglio ha devastato ta pineta di Lido di Dante: oggi l'assemblea per sta bilire' come avvia la ric zio

ASSEMBLEA OGGI PUBBLICA

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- affermano i Grillini - prendere come esempio Porto Caleri, "il Giardino Bo-tanico, sito nella parte meridionale del litorale di Rosolina Mare. Quel Giar-dino ha lo scopo di conservare un am-biente naturale unico e di notevole in-teresse scientifico, senza utilinare re-cinzioni. "La visita agli ambienti del Giardino Botanico litoraneo - spiegano i Grillini - può essere effettuata grazie a tre diversi sentieri sopraelevati". La parola (virtuale) ai cittadini Nei prossimi giorni Palazzo Merlato at-tiverà un sito internet per permettere a chiunque - fino al 15 settembre - di avanzare idee, suggerimenti, proposte per la rinascita della pineta. Poi, suc-cessivamente, l'amministrazione as-sumerà i propri orientamenti definitivi confrontandosi con il Corpo Forestale e il Parco del Delta del Po. Domenica di lutto civico Una domenica per non dimenticare. Comune e Comitato cittadino di Lido di Dante hanno organizzato diversi e-venti nella giornata di domani, gior-nata in cui ricorre il primo mese dal-

l'incendio della pineta. Alle 8.30, con ritrovo all'ingresso pineta Ramazzotti si terrà una passeggiata fino al centro della pineta devastata dall'incendio. Successivamente trasferimento da Li-do di Dante al Centro Visite Cubo Ma-gico Revanella: con la propria auto, raggiungendo Savio, a piedi, in bici o con Nordic Walldng attraverso la Pine-ta di Classe. Qui, alle 10.30, interver-ranno il sindaco Matteucci e il presi-dente del Parco del Delta Massimo Medri. Sempre domani, in occasione della giornata di lutto civico, il Comi-tato Cittadino di Lido di Dante ha or-ganizzato alle 18.30 un concerto per Arpa nella Pineta Ramazzotti. Punta Marina: omaggio alla pineta ferita Domani, alle 21,15, in piazza San Mas-simiano a Punta Marina "Punta.... poe-sia fra le note sotto le stelle - Tre tenori in concerto". Con questo evento anche Punta Marina vuole partecipare al do-lore della cittadinanza di Lido di Dante colpita dallo sfregio della pineta.

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E ROMAGNA FORLÌ & CESENA

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18/08/2012

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ROMAGNA éum Polemicagul gup elle ffiudieliera Errani

Anivafiguppointerforzeco., eventuali intiltrazionimMio,e

TERREMOTO 3

Atto vandalico Danneggiata l'auto di Ferioli, sindaco di Finale Emilia FINALE EMILIA. L'auto personale del sindaco di Finale Emilia, Fer-nando Ferioli, è stata presa di mi-ra probabilmente come gesto di ritorsione rispetto a qualche provvedimento non gradito. E al-lora il segretario Pd dell'Area Nord Massimo Michelini esprime solidarietà al primo cittadino: "Se ci sono persone che, per il loro i impegno, per la loro capacità, per il loro coraggio, hanno guada- gnato sul campo la stima e il plauso dei loro concittadini, in

questi mesi difficili del post-ter- remoto, questi sono senz'altro i sindaci dei Comuni dell'area col-pita dal sisma. E' anche per que-sta ragione che desidero espri-mere la più sentita solidarietà al sindaco di Finale Ferioli la cui vettura, nei giorni scorsi, è stata oggetto di vandalismi da parte di ignoti". Il dirigente democratico Il sindaco di Finale Fernando Ferioli dice anche che "non si può esclu- dere che il gesto sia frutto di una qualche forma di scontento per le ultime decisioni prese dal sindaco in vista di un graduale ritorno alla normalità. Se questa matrice fosse confermata, il gesto sarebbe ancora più grave e da condannare con maggiore decisione per-ché la strada da imboccare è quella giusta, le nostre comunità hanno il diritto di cercare di riprendersi quella quotidianità che, per troppe settimane, ci è sfuggita. Ognuno è libero di giudicare e criticare anche con forza provvedi-menti che non ritiene adeguati, il vandalismo di chi nasconde la mano è, invece, inaccettabile". Solidarietà a Ferioli e condanna del gesto vandalico anche dal segretario regionale del Pd, Stefano Bonaccini. Così come, in una nota, si schie-rano con Ferioli i consiglieri regionali modenesi del Pd con queste parole: "Chi ha voluto lanciare un messaggio intimidatorio al sindaco di Finale Emilia è vi-gliacco due volte: la prima perché in quel gesto mette davanti al bene della comunità i suoi interessi personali; la seconda perché l'ha fatto con l'intenzione di indebolire il primo cittadino che, oggi più che mai, ha bisogno invece del sostegno di tutta la sua gente, per continuare un lavoro difficile e ancora lun-go". "Esprimo la mia solidarietà al sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli. Ha subito un gesto ignobile, una intimidazione che non fermerà certo lo straor-dinario lavoro che sta facendo sul fronte della ricostruzione dopo il terremoto che ha colpito l'Emilia e, in particolare, proprio Finale". Così il presidente del-l'Assemblea legislativa, Matteo Richetti, dopo che l'auto personale del primo cittadino di Finale Emilia è stata oggetto di atti di vandalismo da parte di i-gnoti. "Sono vicino a Fernando, un amico, e alla popolazione di Finale. Nei giorni scorsi con lui abbiamo avviato progetti concreti di ricostruzione- chiude Richetti- e non saranno episodi simili a impedire quel ritorno alla normalita' che il sindaco di Finale sta perseguendo con coraggio e tenacia".

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Il suo ‘‘timbr()" su undici edizioni della Fiera di Sarit'Antc)nino Iniziò ad occuparsi dell'organizza'zione nel 1998

Sopra premiazione al Mercato Europeo con Giovanni Struzzola e a destra sorridente

LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

18/08/2012 pressunE

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ma (ma. mo ) Cominciò a oc-cuparsi della Fiera di sant'Anto-ni io nel 1998, quando gli am-bu anti si presentavano ancora il giorno prima in viale Bevei o-ra presso gli uffici comunali, con le ricevute delle bollette per l'occupazione di suolo pubbli-co per l'energia elettrica e per rifiuti: «Una tragedia - diceva file interminabili. Problemi a non finire< Sicché dec delfini° di accorpare in un'unica tran-che questi pagamenti e di sce-gliere come sede il palazzetto dello sport di via Alberici, un luogo più spazioso e più adatto alla spunta dei banchi, alla riso-luzione dei problemi che si pre-sentano di volta in volta».

Adriano Visai è stato tra i pro-tagonisti dell'organizzazione di questa kermesse estiva per un-dici edizioni consecutive: <le abbiamo portate avanti con professionalità- era solito ripe-tere - anche grazie alla collabo-razione di tutti i dipendenti del

settore commercio e dei vari uf- fici coinvolti, in particolare la

b)roliztolaIll

svolto unmunicipale, che ha sem -

pre s

n ruolo di grande ri- levanza Ricordava gli imprevi- sti e le vigilie interminabili: «Uf-fici comunali aperti fino zanotte commentava Ta - caldo torrido e ll sopralluogo il giorno prima; la mattina seguente dì buonora, quando a fiera pren-deva corpo con il sindaco e l'as-sessore al Commercio si inizia va il viaggio in questo lunghis-simo serpentone». Era solito ri-petere che la fiera ha rappresen-tato in più occasioni il battesi-mo per sindaci e assessori: «I ballottaggi di solito si concludo-no a meta giugno commenta-va - il 4 luglio è la prima uscita ufficiale di ogni nuovo sindaco». Accadde con i sindaci Guido tli e Reggi e con gli assessori Cagna-'li, Pareti. Squeri e Sabrina Fre dai., Un ultimo ricordo: «Un an-no, per non deturpare il Pubbli-co Passeggio, decidemmo di

collocare su un" unica fila le ban-carelle. I banchi erano 534, di cui 72 di generi alimentari, tura fila interminabile, Oggi. è Possi-bile contare sullinformat' zione dei servizi: cosa che do n- iniziai a occuparmi di questo

evento nto non era possibile. Lane- ra stata un piacevole incubo

per dirigenti e dipendenti, me compreso, ma è stato importan-te dare un'organizzazione accu-rata, definita, in cui ognuno a-vesse un ruolo consolidato nel tempo. E credo che ora tutto sia più semplice, anche se di anno

in anno le cose e soprattutto le scelte politiche cambiano< Co-inunque la nostra è una buona fiera, molto considerata< I com-mercianti provengono da ogni parte d'Italia: Piemonte, Lazio, Liguria, Veneto, Toscana, Puglia, Basilicata, Friuli, Marche &Valle D'Aosta. Sul Pubblico Passeggio i banchi sono circa 190, ma que-sto serpentone che blocca parte della città ha fascino,

in suaaestio- bb

ne e soprattutto n me muove ri-cordi fatti di notti insonni e di caldo afoso». Anche questo era Adriano Visai,

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Direttore Responsabile: Alessia Pedrelli

18/08/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

.A1 lZ.MI.7 VANDAL,11 Si teme una ritorsione dal mondo delle tendopoli

Graffi all'auto del sindaco: scoppia il caso Il Pd si mobilita condannando l'atto «vigliacco e intimidatorio» Si sta facendo più teso il clima a Fi-nale in questi giorni, forse anche in seguito alle ordinanze che hanno im-porto l'abbandono delle tende a chi ha un'abitazione agibile. Fatto sta che nei giorni scorsi qualcuno ha completamente rigato la macchina del sindaco Ferioli, parcheggiata sot-to casa. Un atto vile che ieri ha ricevuto la netta condanna del Pd, tanto a livel-lo locale quanto regionale. «Se ci so-no persone che, per il loro impegno, per la loro capacità, per il loro corag-gio, hanno guadagnato sul campo la stima e il plauso dei loro concittadi-ni, in questi mesi difficili del post-ter-remoto, questi sono senz'altro i sin-daci dei Comuni dell'area colpita dal sisma» ha osservato il segretario Pd dell'Area Nord Massimo Michelini. «E' anche per questa ragione che de-sidero esprimere, a nome mio e di tutto il partito, la più sentita solida-rietà al sindaco di Finale Ferioli la cui vettura, nei giorni scorsi, è stata oggetto di vandalismi da parte di

ignoti. Non si può escludere che il gesto sia frutto di una qualche forma di scontento per le ultime decisioni prese dal sindaco in vista di un gra-duale ritorno alla normalità. Se que-sta matrice fosse confermata, il gesto sarebbe ancora più grave e da con-dannare con maggiore decisione per-

LE ORDINANZE Nei giorni scorsi Ferioli

aveva disposto l'abbandono dei campi

per chi ha la casa agibile ché la strada da imboccare è quella giusta, le nostre comunità hanno il diritto di cercare di riprendersi quel-la quotidianità che, per troppe setti-mane, ci è sfuggita. Ognuno - ha con-cluso Michelini - è libero di giudicare e criticare anche con forza provvedi-menti che non ritiene adeguati, il vandalismo di chi nasconde la mano è, invece, inaccettabile».

Poi è stata la volta dei consiglieri re-gionali Stefano Bonaccini, Palma Costi e Luciano Vecchi: «Chi voluto lanciare un messag-gio intimidatorio al sindaco di Finale Em i l a Fernando Ferioli - hanno sot-toscritto in una no-ta condivisa - è vi-gliacco due volte: la prima perché in quel gesto mette da-vanti al bene della comunità i suoi in-teressi personali; la seconda perché l'ha fatto con l'in-tenzione di indebo-lire il primo cittadi-no che, oggi più che mai, ha biso-gno invece del so-stegno di tutta la sua gente, per con-tinuare un lavoro difficile e ancora lungo. A Fernando Ferioli va la no-stra solidarietà e un abbraccio affet-

tuoso alla sua famiglia e a tutta la comunità tinalese. Siamo convinti che un singolo atto vandalico non

comprometterà l'ottimo lavoro in-trapreso dopo la tragedia del sisma, né il coraggio di andare avanti nella ricostruzione».

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Terremoto, è tempo di bilanci L'Udc: «Trasparenza sui fondi» Qua voi& mo stati spesi quanti donati finora'

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Al rischio inahriecioni "' ■We è reale. lria lo hatheremo,

denz ra,se e la beffa

l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo

18/08/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

m m A

Danneggiata l'auto di FeriolM solidarietà del Pd to personale del sindaco di Finale la, Fernando Ferloii, è stata presa

di mira probabilmente come gesto di

ritorsione rispetto a duaiche provvedimento non gradito. E aiio segretario Pd dell<Area Nord Massimo Micheiirii esprime solidarietà al primo cittadino; «Se d sono persone che, per il loro impegno, per la loro capacità, per il iure coraggio, hanno guadagnato sul campo la stima e il plauso dei loro

concittadini, in questi mesi difficili del

post-t t , eliasstl acino sekr alt rz^ sindaci dei Comuni deirarea colpita»,

Se il motivo fosse una qualche forma di

contento per le ultime decisioni prese dal sindaco, «il gesto sarebbe ancora più grave e da condannare», chiude Michelini. Solidarietà a Feriali anche d segretario regionale dei Pd, Stefano Bonaccini e dai consiglieri regionali modenesi; «Chi ha voluto lanciare un messaggio intimidatorio ai sindaco è

vigliacco due volte»,

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RAVENNA

CONSELICE, fino al 20 agosto nell'area stadio comunale.

FERRARA

BONDENO, fino al 20 agosto.

l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo

18/08/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

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\ N N

MOLA CASTIGLIONE DI CERVIA, fino al 20 S. MARTINO, fino al 20 agosto agosto all'arena «Palma d'oro».

BORGATA CITTA', località Le Budrie -di San Giovanni in Persiceto. Alle 21

dibattito «II Partito Democratico e la

sfida per il Governo del Paese»,

interverranno Paola Marani, consigliere regionale e responsabile'Welfare Pd

Bologna, e Stefano Bonaccini, segretario Pd Emilia-Romagna.

CREVALCORE, Viale Amandola

(area cocomeraia)

LOIANO, Sala Primavera - via Santa

Margherita, I

MONTEVEGLIO, Parco Berlinguer

PIANORO NUOVO, parco del

Ginepro

SAVIGNO, Festa de l'Unità Bortolani.

Ca Bortolani. Alle 21.45, dibattito «La

forza dei volontari a sostegno della

buona politica. La Festa dell'Unità di

Bortolaní compie 40 anni», saranno presenti Raffaele Donini, segretario Pd

Bologna, e Lele Roveri, responsabile Feste Unità Pd Bologna.

Castel San Pietro, al Parco Scania fino al 23 agosto, «Equità, diritti e

legalità non hanno colore» è il filo rosso

che lega le serate,

RGG ìOM iLìA

BIBBIANO, al parco La Manara, festa biodemocratica. Osteria/birreria,

Ristorante con Specialità balcaniche,

Ristorante tradizionale, ristorante dei

pesce, area giochi, ballo liscio, arena

spettacoli, dibattiti e mostre e

proiezioni di film.

r`r MANDRIO DI CORREGGIO, fino al 19

agosto. Stasera alle 22, Area

Amarcord, ballo liscio con l'orchestra I

nobili del folk. Alle 21,30, area Verde,

Ettore Mattinelli, responsabile Diritti

Civili Segreteria nazionale Pd, farà il

punto su «Libertà e diritti civili», con la partecipazione di Luisa Cigarini di

Primo Piano. Alle 22.15, area Verde, Keravà, omaggio a Fabrizio De Andrà.

RIOLO TERME, fino al 19 agosto al parco Pedini, corso Matteotti.

COTIGNOLA, fino al 20 agosto, al campo sportivo «Vassura».

ALFONSINE, fino ai 21 agosto, all'area mensa Marini.

PORLÌ -CEfENA

CALABRINA, fino al 19 agosto al circo Fuorimano.

CAVA VILLANOVA E ROMITI, fino ai 19 agosto in via Sillaro presso l'area

verde di Cava.

SETTECROCIARI, fino al 26 agosto ai circolo Arci Settacroclarí

TRESIGALLO, fino al 22 agosto

PORTOMAGGIORE, fino al i9 agosto

LAGOSANTO„ fino al '39 agosto, e poi di nuovo dal 24 al 26.

MESOLA, fino al 19 AGOSTO

PONTELAGOSCURO-BARCO, fino al 10 settembre

PARMA

SALSOMAGGIO TERME, fino al 19

agosto al parco delle feste di via

Parma. Stasera alle 19 apertura del

ristorante, con Paella alla valenciana.

Alle 21 allo Spazio ballo liscio:

Orchestra Nicola Marchese

(ingresso 3 euro); alle 21,30, L'Altro Spazio: Ellade

funkyrock.

M N

San Giovanni in Marignano, fino ai 19 agosto al parco dei Tigli.

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Monto aagin piantò icradici

via Emi:ia

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18/08/2012 press unE

Periodicità: sito web

Il turismo mette in ombra i cittadini A;berto Fapporin; CLM2ICL2 sà".2=ì0 ■2 d; abba;bdmo o degrado a ;S'aia d Cosonatico

An+.ste, Cesena Cronaca Politica Società

Il Linimento 5 Stelle di Cesenatico invita l'amministrazione a ricordare che nel Comune marittimo vivono 26 mila cittadini che nel periodo estivo restano un po' nell'ombra, dato che i riflettori sono puntati sui servizi e le esigenze turistiche.

- Dobbiamo constatare — spiega il consigliere comunale dei grillini, Alberto Papperini - che troppo spesso diverse zone di Cesenatico vengono dimenticate nel periodo estivo. In particolare vorremmo porre l'attenzione sulle condizioni in cui si trova "Largo San Giacomo" e il Quartiere di Sala.

L'esponente del MoVimento ricorda come il parcheggio di "Largo San Giacomo" ormai da tempo si trovi in una situazione di degrado e abbandono. - Gli aspetti più critici sono legati

all assenza di cura per il verde e ai periodici furti che awengono all interno delle vetture parcheggiate', racconta Papperini. Le manutenzioni del verde sarebbero pressoché inesistenti, a parte le aiuole adiacenti alla nuova -casa dell'acqua` che risulterebbero invece ben curate. - Rami di albero e cespugli che occupano le carreggiate dei posteggi macchina, impianti di irrigazioni tagliati e non funzionanti — descrive il leader del Linimento 5 stelle - sporcizia lasciata all'interno delle aree verdi; mancata ripiantumazione di alberi sradicati o morti; spazzamento insufficiente'.

Per i grillini tutto ciò creerebbe una situazione di degrado e abbandono al di là di ogni limite di sopportazione, specie per uno dei parcheggi più utilizute sia dai residenti sia dai turisti che visitano Cesenatico. Papperini richiama anche la scarsa sicurezza all'interno del parcheggio, ricordando i numerosi furti - che awengono periodicamente nelle vetture parcheggiate. Troppe volte abbiamo letto sulla frantumazione di vetri di automobili e sulla rottura di serrature da parte di delinquenti'.

A Sala sono numerosi i residenti che hanno contattato il hiloVimento 5 stelle per esprimere il loro disagio riguardo al modo con cui l'amministrazione gestisce ed ha gestito le situazioni di degrado nel quartiere. - 1 Cittadini di Sala — dichiara Papperini -hanno ricordato che numerose richieste sono state avanzate ancora prima dell'istituzione dei Comitati di zona: maggiore presenza dei vigili; più attenzione del verde pubblico: manutenzione dell'irrigazione per le alberature appena piantumate'.

- Chiediamo — conclude l'esponente del Linimento - al Sindaco una maggiore attenzione sia per punti strategici per la città, sia per tutti i Quartieri periferici. che in periodo estivo hanno l'esigenza per lo meno di avere servizi primari efficienti'.

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ihao Inlapresen/e

L'ex consigliere del Pd Alessandro Arduini

di Rimini e San Marino Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

C ; (JJ'i A (__-)' `L o orriere 18/08/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

pressunE

Il chiarimento era stato chiesto dall'Italia dei valori

La maggioranza liquida Arduini:

«Non sta più con noi» Partiti e sindaco sanciscono il divorzio ufficiale:

serve più coerenza con l'atteggiamento in consiglio CATTOLICA. Sembra

proprio che il prossimo consiglio comunale vedrà Alessandro Arduini, con-sigliere eletto nelle file del Pd, ed ora nel "gruppo mi-sto", tra i banchi dell'op-posizione e non più su qualche scranno di mag-gioranza. Ieri, gli ex colle-ghi, il sindaco Cecchini e i partiti che ne appoggiano la giunta, con un comuni-cato stampa, hanno sanci-to il divorzio ufficiale.

E i dubbi sono pochi: «Il consigliere Arduini non fa parte della maggioran-za». Un atto di chiarezza -spiegano da Palazzo Man-cini - resosi necessario do-po le dichiarazioni di Ar-duini «che possono aver creato qualche equivoco nella cittadinanza. Le for-ze che sin dalle scorse e-lezioni sostengono il sin-daco Cecchini sono: Pd, Idv, Arcobaleno, Sel, Ri-fondazione Comunista, Socialisti Italiani e Catto-lica con Cecchini. Il con-sigliere Arduini, uscito per sua volontà dal Parti-to democratico e dal grup-po consiliare Pd, non fa più parte della maggio-ranza. Quando afferma di sostenere questo sindaco e la sua giunta esprime u-na opinione del tutto legit-tima e rispettabile, ci per-mettiamo però di osserva-re che tale posizione do-vrebbe essere maggior-

mente coerente con i voti e le opinioni espresse in consiglio».

Un atto ufficiale che sembra la conseguenza della scelta di Arduini di abbandonare l'aula al mo-mento del voto sulla deli-bera relativa ai parcheggi al Parco della Pace, deci-dendo così di adottare la stessa "strategia" dei con-siglieri di Pdl e Lega. «La

decisione di non parteci-pare alla discussione ed al voto uscendo dall'aula da parte dei consiglieri Del Corso, Lorenzi, Cecchini, Gennari ed Arduini - spie-ga il comunicato - non può essere giustificata con la mancanza di tempo per approfondire la questio-ne. Di tempo ce n'è stato abbastanza visto che la delibera era all'ordine del

giorno già nella seduta del 18 giugno, che sono state fatte due commissioni sull'argomento e che i do-cumenti erano a disposi-zione da quasi due mesi. Il mandato di consigliere si esprime votando, magari in modo contrario, e non abbandonando la sedu-ta».

Una richiesta sollecita-ta dal consigliere Idv Ti-

ziano Tonti, pronto a la-sciare la maggioranza se la posizione di Arduini non fosse stata chiarita. Un'ambiguità sottovalu-tata, quella che ha messo in pericolosa fibrillazione la maggioranza che so-stiene Cecchini. Una posi-zione che forse si sarebbe potuta assumere sin dal rientro di Arduini in con-siglio.

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I burkffli del Porcelum

18/08/2012 press unE

Periodicità: settimanale

Tiratura: 368.945

Diffusione: 267.816

Direttore Responsabile: Bruno Manfellotto

Marco Travaglio Carta canta

I burloni del Porcellum

Dopo la bocciatura del referendum

sulla legge elettorale è stato un fiorire di impegni:

"La cambieremo in parlamento", hanno

detto i partiti come un sol uomo. Ma siamo ancora al

punto di partenza. E ora si va in

vacanza

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Page 26: Rassegna Stampa IDV del 18-08-2012

I burkffli del Porcelum

18/08/2012 press LinE

Periodicità: settimanale

Tiratura: 368.945

Diffusione: 267.816

Direttore Responsabile: Bruno Manfellotto

uando, un anno fa, Di Pietro, Segni e Parisi raccolsero le firme per i due referendum elettorali anti-Porcellum, dai partiti era tutto uno sghignazzo: ma dove

andate, ma cos'è questa fretta, lasciate fare al Parlamento e alla moral suasion del Quirinale. Quando poi, il 12 gennaio, la Consulta bocciò i quesiti firmati da 1 mi-lione 200 mila italiani, le tre massime ca-riche dello Stato - Napolitano, Schifani e Fini- se ne felicitarono a una sola voce: «È comune convinzione che tocchi alle forze politiche e alle Camere assumere rapida-mente iniziative di confronto concreto sui temi da affrontare e le soluzioni da concer-tare, assumendosi il compito di proporre e adottare modifiche della vigente legge elettorale secondo esigenze largamente avvertite dall'opinione pubblica».

CERTO, COME NO. Bersani:«Adesso tocca al Parlamento agire, da domani saremo impegnatissimi nel portare a buon fine il processo di riforma elettora-le ». Frattini: «Il messaggio che la politica deve raccogliere è un accordo solido e trasparente per una nuova legge elettora-le rispettosa del diritto di scelta dei citta-dini». Casini: «Ora spetta al Parlamen-to». Maroni: «Cambiamo la legge eletto-rale per non offendere il sentimento de-mocratico dei cittadini». Solo Di Pietro criticò la Consulta, convinto che il Parla-mento non avrebbe cambiato il Porcel-lum, se non magari per peggiorarlo, e fu trattato al solito come un eversore anti-politico da tutti gli altri, impegnatissimi come un sol uomo nella Grande Riforma.

"Tempo quasi scaduto, Quirinale in allarme" (Repubblica, 13-5). "Pdl e Pd, per la legge elettorale l'ipotesi del sì al doppio turno" (Corriere, 14-5). Napoli-tano: «Ineludibile la nuova legge eletto-rale» (14-5). "Orizzonte 2013: patto Al-fano-Bersani. Il segretario Pd accetta la sfida: via alla trattativa per cambiare il Porcellum in tre settimane" (Corriere, 8-6). "Alfano: Non si andrà a votare col Porcellum. Decolla tra i partiti il propor-zionale con obbligo di coalizione" (Re-pubblica, 15-6). "Passi avanti. Berlusco-

ni: intese sul modello tedesco. Alfano: sintesi entro luglio" (Repubblica, 27-6). "Bersani vede Alfano: accordo vicino, spunta il `provincellum'" (Repubblica, 28-6). "Intesa possibile" (Corriere, 29-6). "Si tenta un accordo entro metà luglio" (Stampa, 29-6). "Nel Pdl è rivolta contro l'accordo" (Repubblica, 29-6). "Rispun-ta l'idea di una Costituente. Piano bipar-tisan per le riforme, i partiti tentano l'ultimo sprint" (Repubblica, 3-7). "Il Pdl dà il via libera alla legge elettorale" (Cor-riere, 4-7). "Il ritorno del proporzionale. I dubbi del Pd: 48 ore per l'intesa" (Re-pubblica, 4-7).

DAQUANDOALFANO E BERSANI si erano dati tre settimane, ne sono passate quat-tro. Ma non c'è fretta. Finocchiar o e Zanda: "Tempo scaduto, subito intesa o avanti da soli in aula col doppio turno" (7-7). Fini: "Uninominale anglosassone" (7-7). "Legge elettorale, la volata finale" (Stampa, 9-7). "Scossa di Napolitano: basta rinvii. La svolta di Pd e Pdl: una riforma per la grande alleanza" (Repub-blica,10-7). "Sistema di voto, si riparte: gli otto sherpa del Senato. Napolitano: spero in un'intesa. Nel comitato anche Calderoli" (Corriere, 12-7). "Manca l'in-tesa. La trattativa slitta a ottobre" (Re-pubblica, 13-7). "Intesa vicina tra Pdl, Udc e berlusconiani della Lega" (Corrie-re, 14-7). "Casini delude il Pdl: niente imboscate anti-Pd" (Repubblica, 16-7). "Riforme, è finita. Pd e Idv: basta farse, non votiamo" (Unità, 19-7). "Casini: legge elettorale subito" (Stampa, 22-7). "Partiti, sprint sulla legge elettorale" (Corriere, 23-7). "Legge elettorale, Ca-sini fa il mediatore: presto incontro con Bersani e Alfano" (Repubblica, 24-7). "Bersani e Alfano: subito l'addio al Por-cellum" (Corriere, 25-7). "Preferenze e premio: Bersani sfida Alfano" (Repub-blica, 26-7). "Sistema di voto, l'intesa non c'è" (Corriere, 27-7). "Strappo del Pdl" (Corriere, 28-7). "Lite sulla legge elettorale. Alfano: avanti da soli. Bersa-ni: colpo di mano, rottura irrimediabile" (Corriere, 29-7).

Tanto c'è tempo. Buone vacanze.

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Page 27: Rassegna Stampa IDV del 18-08-2012

Molti vendono gioielli per riuscire a pagare tutte le spese

Pagina 3 boom dei "Compre ero" a Reggio

La notizia 13i•:settínaanale 18/08/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Roberto Rozzi

IL BZ SINESS Frequentati da chi vende i preziosi di famiglia, spesso sono al centro di ricettazione ed evasione

Il boom dei "Compro oro" a Reggio Tra crisi economica e appetiti della criminalità, in un anno sono triplicati sfiorando quota 40 ALESSANDRA CODELUPP1

REGGIO EMILIA — Dal braccialetto della prima comunione al dente del nonno, dalla spilla démodé della zia all'anello dell'ex: la vita va avanti e i ricordi (‘ talvolta) sbiadiscono, ma Foro, specie in questi tempi di crisi, brilla ancora di più, soprattutto se il vecchio portagioie può tra-sformarsi in un portamonete. C'era una volta il monte di pietà, dove chi aveva problemi economici poteva portare i pro-pri beni e depositarli a garanzia, ricevendo un in cambio po' di denaro. Ma ora che il banco dei pegni non c'è più, il lavoro è diventato precario e gli istituti. di credito sono sempre più restii a concedere mutui e prestiti, molte famiglie anche a Reggio hanno rispolverato il tesoretto di fami-glia per venderlo e avere soldi per pagare il mutuo, le bollette o fare la spesa.

FARE SOLDI Nasce da qui il boom dei "Compro oro", i negozi che acquistano preziosi e gioielli. Secondo l 'Eurispes, in Italia le attività sono quintu-plicate in meno di due anni, con un giro d'affari annuo che supera ormai i tre miliardi di euro l'anno. A spingere alla vendita c'è anche - l'andamento della quotazione dell'oro che, come bene-rifugio, in cinque anni ha avuto un picco del 160%: poco più di 42 euro al grammo - dato risalente ai primigiorni di agosto - contro i circa lo euro del

Ma l'apertura, di negozi, sia in franchising sia da parte di singoli esercenti, si spiega anche con un altro motivo non si paga l'Iva perché l'attività è considerata "di rotta.mazione". Il registro di carico e scarico merce, infatti, è l'unica prova del passaggio di proprietà dei gioiello preso in carico. E l'unico obbligo di legge, la registrazione dei dati del venditore dell'oro, spesso viene ignorato. Queste attività sono finite spesso anche al cen-tro delle attenzioni delle forze dell'ordine, che le sottopongono a controlli periodici per le attività illecite che nascondono o che potrebbero facilmente celare.

IL PICCO REGGIANO Anche Reggio non si discosta dalla tendehza, nazionale. Ai momento nella nostra provincia le attività di "Compro oro" sono in tutto trentasette, di cui diciotto sono concentrate in città e le

restanti diciannove nel resto del territorio reggiano. La proliferazione di queste insegne, che balza all'occhio a qualsiasi osservatore, trova un riscontro anche nei dati ufficiali: secondo quanto apprendiamo dalla que-stura di Reggio - alla quale occorre rivolgersi per avere

autorizzazione ad - avviare un'attività di "Compro oro" l'incremento delle aperture tra 2010 e 2011 è stato di ben il 130 per cento: ciò significa che, in un anno, i nuovi negozi sono, di fatto, pressoché triplicati. E la tendenza alla crescita è confermata anche quest' anno: nei primi tre mesi del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, l'aumento è stato del 10%.

IN' REGIONE Anche nella nostra regione si è riscontrato un grosso aumento di attività simili che, tra il 2009 e il 2011, hanno registrato un incremento pari al 25%, raggiungendo la quota di. circa 20nula.

La denuncia nella regione emiliano romagnola arriva dall'Italia dei Valori. Nello scorso ottobre la consigliera regionale reggiana Liana Barbati ha presentato una mozione, approvata ali unanimità, nel la quale ha denunciato il fenomeno

in crescita e richiesto l'istituzione di controlli: «La procedura amministrativa attuale sulla concessione delle licenze è fin troppo semplice, mentre --- prosegue Barbati — il controllo della filiera è pressoché inesi-stente. Questo dà ampio spazio a chiunque voglia sfruttare tutte quelle famiglie che, trovandosi nei guaii a causa c'ella crisi, hanno iniziato a vendere sempre di più i propri effetti personali. Siamo ai livelli dell'usura».

POCHI REQUISITI Ma l'oro venduto dalle famiglie disperate per mancanza di liquidità è soltanto una parte del business. L'altro è quello della criminalità organizzata, o anche più spicciola: si va dall'evasione fiscale all'usura, fino alla ricettazione e al riciclaggio. E' soprattutto la mancanza di. regolamentazione ad alimentare pratiche illegali. Per questi esercizi commerciali, infatti, non si prevedono particolari procedure di apertura, se non il rilascio di un'autorizzazione da parte della questura, per la quale non sono necessari requisiti particolarmente severi. Non è richiesto nemmeno il rispetto di presupposti quali la registrazione

a un albo o ti rilascio della ricevuta ai clienti. La transazione avviene direttamente tra il com-pratore, che dovrebbe tenere un registro di carico e scarico per la merce, e il privato che deve necessariamente esibire un

documento d'identità valido, anche se di fatto si tratta di una transazione finanziaria, e non di beni: chi compra, infatti, paga in denaro e rivende valuta visto che l'oro acquistato viene venduto alle fonderie per essere fuso. Il "Compro oro", inoltre, non è tenuto a rilasciare uno scontrino fiscale: non vende, ma acquista da un soggetto privato che non fattura.

Quanto

documento l'acquisto di altri gioielli di provenienza illecita.

Alcune proposte a livello nazionale hanno di recente avanzato l'idea di stringere le maglie troppo larghe del - settore istituendo un registro delle attività di compravendita di oro tenuto dalle Camere di commercio e introducendo l'ob-bligo della tracciabilità degli oggetti preziosi: i "Compro oro" dovrebbero così inviare alla que- stura entro ventiquattr'ore dall'acquisto ogni informazione sugli oggetti acquistati. Il tutto per evitare che, come già appurato in diverse città italiane, la criminalità possa saziarsi e anche ingrassare grazie al prezioso metallo.

all'obbligo di esibizione del documento d'identità da parte del venditore, necessario per evitare che siano acquistati oggetti preziosi di provenienza illecita, alcuni "Compro oro" ne fanno volentieri a meno. E. se lo chiedono, talvolta "caricano" sul

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Page 28: Rassegna Stampa IDV del 18-08-2012

Pagina 13 o

tudente consigliere

18/08/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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Direttore Responsabile: Roberto Rozzi

Emanuele Magnani è capogruppo dell'Idv in Provincia. "Giusto abolirle, ma Reggio è tra le meglio amministrate"

Studente, lavoratore e consigliere "A 24 anni il mio cantante preferito è Vecchioni. Le mie vacanze ideali: nelle città europee" CONOSCIAMO meglio Ema-nuele Magnani, capogruppo ldv in consiglio provinciale. Lei afferma di avere avuto un'infanzia non sedentaria: in che senso?

«Sono nato a Reggio Emilia il 16 novembre 1988 e ho vissuto i primi anni a Castelnovo Sotto, dove ancora adesso ho buona parte dei miei parenti. A 8 anni il "colpo di scena" che mi porta a vivere, insieme a mia madre, nella bellissima cittadina di Taormina (ME) per due anni per poi tornare a trasferirmi, questa volta definitivamente, ad ,albina, paese in cui risiedo tutt'ora (io lo definisco "il mio domi torno" in quanto la mag-gior parte del tempo lo vivo m macchina o a Reggio)». Lei frequenta eUniversità di Bologna e al contempo lavora, oltre all'impegno politico: come fa a far fronte a tutto?

«Diciamo cosi: adoro i caffè, senza di quello non potrei vive-re. Scherzi a patte, cerco di incastrare tutto nel miglior modo possibile. Certo non è cosa facile per un disordinato come me, però mi piace essere impegnato e utilizzare al meglio il tempo.

Magari per incastrare tutto, volte mi capita di fare delle

nottatacce per studiare o lavora-re, ma paztenza. Se non lo fac-cio a 23 anni!». Il suo primo contatto con Plidv: come, quando e perché è entrato nel partito?

«Premetto fin da subito che iar provengo da urta famiglia tradi-zionalmente molto di sinistra, quindi il "matrimonio" tra ine e ildv fu molto semplice da cele-brare, Ma prima del partito arri-vai a "conoscere" il leader, ovvero Antonio Di Pietro: essendo io un appassionato di Storia, sopranuto di quella poli-tica italiana, avevo ben presente chi fosse Di Pietro "m- agistra- to" ma ben poco sapevo del Di Pietro "politico". Dopodiché la strada fu in discesa: iniziai a partecipare alle riunioni, agli incontri, ai dibattiti, ai banchet-ti ,..ed eccomi qua!».

Lei fa parte del consiglio pro-vinciale dal 2009: cosa ha pensato alla sua prima sedu-ta?

«Beh ero ovviamente molto emozionato. Alle elezioni sono risultato essere il più votato per l'Idv di tutta la Provincia di Reggio e quando scoprii, oltre-tutto, di essere il Consigliere Provinciale più giovane d'Ita-lia, quasi non ci credevo! Fortu- natamente primo giorno avevo di fianco a me le "spalle robuste" della. Liana (Batbati) che mi sostenevano e mi hanno aiutato moltissimo anche in seguito: è stata ed è tuttora la

mia "fonte di esperienza politi-ca" di riferimento, un vero asso. Comunque per me quello era un inondo davvero sconosciuto, ora me la cavo discretamente penso (dico penso perchè non amo giudicare me stesso, lo trovo imparziale)». Abolizione delle Province: giusto o sbagliato? E lei cosa farà, se la Provincia di Reggio sparirà?

«Giusto. Personalmente penso che le strade da seguire siano due: o l'abolizione com-pleta della. Province o una revi-sione completa, dall'alto al basso, della- macchina statale. Uno dei problemi principA del nostro paese, oltre alla crimina-lità. e corruzione, è la burocrazie che blocca il sistema, Dubbia-- 1110 snellire, velocizzare e ridur-re i costi di gestione. E, tanto per essere chiari, preciso due cose. Sono d'accordo per l'eli-minazione delle Province ma Sono, nello stesso tempo, con-vinto che: a) finché tale ente esiste (ed esisterà! Non credo che i nostri politici di Roma abbiano la minima intenzione di eliminarle) deve essere gover-nato nel migliore dei modi;b) la Provincia di Reggio Emilia sia uno degli enti meglio gestiti in circolazione. Certo, pur con le difficoltà che si incontrano in questa "crisi degli spread", come la chiamano adesso in molti, l 'animi ni straz ione conti-nua a mantenere servizi e com-eetenza. di ottima qualità». .

molto attivo sul blog del- dove scrive di Iren e

acqua pubblica. Che rapporto ha con internet e i social network?

«Internet è urta risorsa molto importante per tutti. Ha rivolu-zionato la nostra vita quasi quanto lo ha fatto e continua a. fare la TV. Ma, strano a dirsi, non ho un gran rapporto con social network. E' vero, ti per-mettono di essere in contatto con il mondo intero nel giro di una frazione di secondo e pos-sono risultare molto utili in vari aspetti, ma su altri mi lasciano parecchie perplessità. E soprat-tutto. non neriso di esagerare, mi aspetto nei prossimi anni nuove forme di patologie per la dipendenza che possono causa-re. Lo stesso discorso può vale-re come per la Tv ed Internet: usare con cautela». Situazione sentimentale: c.om'è ora e come si immagina tra dieci anni.

«Diciamo che la mia situazio-ne attuale é abbastanza trava-gliata, ma questo fa parte del gioco. Cose che capitano, insomma..,Tra dieci anni come mi immagino? Bella domanda. Non sono una persona che fa progetti di lungo periodo: se le ambizioni sono alte e le cose non vanno come programmato, la delusione è grande. Meglio progetti a breve periodo. Pro-getto a breve periodo? Trovare un'anima pia che mi sopporti e mi apprezzi per quello che sono». Cosa le piace fare nel tempo libero?

«Tempo libero? E chi ne ha? Se riesco ad averne, mi piace molto fare sport e leggere. Appella ho un minuto di tempo corro sempre in libreria a vede-re le nuove uscite, anche se poi, ogni volta, finisco sempre per dimenticarmi quello che studio e quello che leggo per piacere, facendo un gran minestrone. E. poi viaggiare, ma non troppo, il

giusto: a me piace sentire anche un po' di sacra umidità reggia-

Musica preferita, film preferi-to e ultimo libro letto.

«Assolutamente il "cantauto-rato" italiano! Posso ben capire che sia strano sentir dire certe cose da un ventiquattrenne, ma (ebbene si) il mio cantante pre-ferito è il "Prof ' Roberto Vec-chioni. Ho tutti i suoi cd (nel vero senso della parola), quest'anno ho visto tre suoi concerti, di cui due (Bologna e Reggio) in due giorni! Altro poeta della canzone: Fabrizio De Andrè. Credo fortemente che possa essere considerato il miglior poeta e cantante italiano del XXsecolo.

Film preferiti: se dovessi dirne uno in particolare direi "Forrest {_lume". Ma adoro anche tutti quelli di Barman (soprattutto quelli di Timi Bar-ton: inarrivabili), i film di Fer-zan Ozpetek, "destra e sinistra" di Norberto Bobbio. Ora sto ini-ziando un nuovo libro, "il cer-vello delle donne", sempre che, concedetemi la battuta, fa stessa autrice abbia capito qualcosa a riguardo!!». Vacanze: mare o montagna?

«Non sono un tipo né da mare né da montagna. Preferisco le città: vita, mostre, musei, opere d'arte, monumenti... infatti la vacanza più interessante, bella e coinvolgente che abbia mai fatto fu un giro nel mezzo dell'Europa ili camper, di 15 giorni, con un mio amico. Riu-scimmo a visitare (tenendo ritmi insostenibili) Praga,

Potsdam, Monaco di Bavie-ra e Dachau. Insomma.,.niente male! E squisitamente interes-sante». I suoi amici dicono di lei.„

«Fatemi un'altra domanda, vi prego...»,

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pressunE

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18/08/2012

tudente consigliere

Emanuele Magnani in vacanza a Londra

Pagina 13 o

Direttore Responsabile: Roberto Rozzi

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ii Resto del Carlino

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

18/08/2012 press unE

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Soprintendenza, sondaggi per il parcheggio Trovate Cittadella e tracce di case romane Alto interesse archeologico nella zona vicina all'Isolato San Rocco SOTTO pochi metri di terra sono apparsi i resti della Cittadella. Re-sti massicci ritrovati dagli archeo-logi durante i sondaggi preventivi per il cantiere del parcheggio sot-terraneo di piazza della Vittoria. Ma ancora più interessanti sono stati i carotaggi lungo l'isolato San Rocco: l'ipotesi forte è che si possa-no individuare tracce di abitazioni romane. «Abbiamo trovato un tratto di cin-ta perimetrale sud della Cittadella - conferma Marco Podini, funzio-nario della Soprintendenza per i Beni archeologici dell'Emilia Ro-magna, responsabile per Reggio -. Li stavamo cercando, eravamo in un punto abbastanza vicino al tea-tro Ariosto».

Diciamo dove la rampa di ac- cesso curverebbe nel par- cheggio sotterraneo vero e

66 LE RICERCHE E IL CANTIERE '

«Se nella zona sud orientale gli esiti degli scavi saranno di un certo tipo, può essere che il parcheggio in quel settore non sia realizzabile»

proprio? «La zona è più o meno quella. Ab-biamo fatto un altro sondaggio, se-guendo virtualmente l'asse del mu-ro, ma non l'abbiamo più trovato. Forse era più rientrante e fuori dall'area del progetto».

Che cosa avete visto? «La testa del muro, perchè lo sca-vo mirava a verificarne la presen-za, non ad andare troppo in pro-fondità. Una lunghezza di circa 3,5 metri, con spessore di 1,8».

gio Nel perimetro del parcheg-

? «Proprio ai margini, sul filo rispet-to al progetto. Possiamo però già dire che il muro verrà preservato. Spancia un po' verso l'esterno, com'è normale per queste costru-

zioni». Il cantiere può essere l'occa-sione per renderlo visibile?

«Dovrà essere valutato in corso d'opera. Noi della Soprintendenza favoriamo sempre la valorizzazio-ne e quindi stiamo cavalcando pro-prio questa ipotesi».

È vero che la parte Orcheologi: camente piu interessante e

l'però tra l'Isolato San Rocco e area del fossato dell'ex Cit-

tadella? «Sì, perchè la Cittadella era una presenza già nota e documentata. E stata smantellata, ma a livello di fondazione e anche qualcosa di più si deve essere conservata. Men-tre nella parte sud orientale dell'in-vervento dovremo fare uno scavo archeologico accurato».

Niente di interessante nelle zone del vecchio fossato?

«No, lì per realizzarlo erano andati a otto, dieci metri di profondità ri-spetto all'attuale piano di calpe-stio, dunque sotto anche al livello di frequentazione romana. Come hanno confermato i nostri carotag-gi. Quello che c'era è stato asporta-to allora».

Qui si scaverà senza control-li?

«Assolutamente no, ci sarà sempre la presenza di un nostro archeolo-go. Ma lì con ogni probabilità non ci sono strutture, è solo un grande riempimento».

Livello romano che invece si trova nell'area sud orientale del progetto di parcheggio?

«Qui c'è il cosiddetto "rischio" ar-

IL RESPONSABILE MARCO PODINI

«Il muro è proprio ai margini rispetto al progetto. Come Soprintendenza cavalchiamo l'ipotesi di poterlo rendere visibile con il parcheggio»

cheologico. Faremo uno scavo sa-rà stratigrafico manuale: qualun-que cosa sia presente, sarà oggetto di un accurato studio scientifico fatto con metodologia rigorosa».

Cosa hanno mostrato i caro-taggi folti in quest'area?

«Dai carotaggi non riusciamo a ca- pire con precisione il grado di con- servazione e la consistenza monu-

mentale dei beni sepolti. Però pen-siamo che si possa trattare di strut-ture abitative di epoca romana. La prova matematica l'avremo solo con lo scavo».

Ma se troverete delle struttu-re romane, che cosa succede-rà al progetto del parcheg-gio?

«Le decisioni potranno essere pre-se solo a scavo concluso, seguendo come sempre il DL 163/2006. Su quest'area abbiamo già posto una riserva, se gli esiti fossero di un cer-to tipo, può essere che il parcheg-gio non sia realizzabile in questo settore».

Scavi archeologici possono ri-tardare molto i tempi del can-tiere?

«Alcuni mesi in più possono esse-re prevedibili. Dipende anche da quanti archeologi saranno impe-gnati».

Quanti sondaggi avete fatto? «Tredici carotaggi e tre sondaggi archeologici, eseguiti dalla ditta Archeosistemi»

Presente la Soprintendenza? «Io sono stato sempre presente. La Soprintendenza seguirà tutti i la-vori collegati a questi temi».

Paolo Patria

SCOMPARSA Nel dipinto ottocentesco di Paolo Ferretti, proprietà della Fondazione Manodori, un'immagine della Cittadella

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press unE il Resto del Carlino 18/08/2012

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

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INTERROGAZIONE DE OLIVIERE 94459

«Mappa sovrapposta di carotaggi e progetto»

I GRILLINI tornano all'at-tacco sul progetto di par-cheggio sotterraneo di piaz-za della Vittoria. Oggi il consigliere comunale Mat-teo Olivieri spedirà un'in-terrogazione a risposta scrit-ta richiedendo una serie di chiarimenti sulla verifica dell'interesse archeologico della zona. Il consigliere del Movimento 5 Stelle chiede «se nell'ambito del procedi-mento amministrativo sia stata attivata la procedura di verifica dell'interesse ar-cheologico di cui agli artico-li 95 e 96 del Codice degli appalti e dei contratti pub-blici approvato con DL 163/2006 (disposta dalla So-vrintendenza, come previ-sto dalla legge)». Inoltre do-manda «come e quando si sono svolti i sondaggi e i so-pralluoghi alla presenza dí rappresentanti della Sovrin-tendenza Archeologica in occasione dell'esecuzione dei carotaggi». Infine «in quali punti precisi sono sta-ti fatti i carotaggi, e se esiste una corografia dettagliata dei punti stessi, con sovrap-posizione dell'area interes sata dal progetto di parcheg-gio interrato».

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il Resto del Carlino

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

18/08/2012 pressunE

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L: 77:7

Ghiretti: Tantini,

meglio fare che criticare' Gentile assessore provinciale Marco Fantini, i problemi relativi alla sicurezza in città sono molto complessi, mentre le risorse per affrontarli sono scarse. Fortunatamente per noi, Reggio non è fra le realtà italiane più critiche, ma i problemi non mancano e la serenità dei cittadini è un bene prezioso. (...) Distribuire critiche sulle altre istituzioni, Polizia, Polizia Municipale e Comune di Reggio, perchè, a suo parere, operano in modo poco repressivo, appare non soltanto ingiusto, ma anche superficiale perchè ignora vincoli e ostacoli di ogni sorta e, soprattutto, non considera l'estrema scarsità di risorse. (..) Lei ha preposto di realizzare un "Portierato sociale" nei palazzi in cui la convivenza civile è compromessa o messa a

rischio. Questa proposta può essere interessante. Corrisponde alla proposta che avanzai due anni fa e che chiamai "Portierato Civico". Come Circoscrizione, non siamo ancora riusciti a traformarla in un vero e proprio progetto per mancanza di fondi. Sono richiesti, personale specializzato, la creazione di un quadro normativo di supporto e, per le situazioni più difficili, anche adeguate protezioni. Insomma, se approfondita e realizzata per un tempo sufficientemente lungo, questa idea può portare maggiore sicurezza e protezione alle situazioni condominiali critiche. Purtroppo, un progetto del genere richiede soldi che, al

- momento, Circoscrizioni e Comune non hanno. Ecco, se lei, come Assessore alla sicurezza sociale e alla casa della Provincia, volesse finanziarlo sarebbe una cosa molto utile per i cittadini e sono disponibile fin d'ora a lavorarci con lei. Se non le piacerà chiamarlo "Portierato Civico" lo chiameremo "Portierato sociale", perchè

fare è meglio che criticare. Claudio Ghiretti (Capogruppo Pd

Città Storica)

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18/08/2012 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

Periodicità: Quotidiano

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CENTRO IDEA

Nasce il nuovo multipolo per l'ambiente a Ferrara

Una mostra ecologica promossa dal Centro Idea

Il Centro Idea - Centro di Edu-cazione Ambientale dell'asses-sorato all'ambiente del Comu-ne di Ferrara, rispondendo al-le linee dettate dalla Legge Re-gionale 27 del 2009, ha ottenu-to l'accreditarne f110 a diventa-re "Multicentro urbano" per la città di Ferrara, in seguito al-la partecipazione al bando re-gionale del proprio progetto di riorganizzazione e di fun-zioni deliberato dalla Giunta Comunale. Il nuovo "Multicenno" risponde a tutti i criteri di legge ovvero "perso-nale qualificato, esperienze specifiche maturate nel cam-po della sostenibilità e una se-de idonea" che oltre ad acco-gliere studenti e cittadini per manifestazioni ed eventi for-mativi è dotata di una bibliote-ca tematica e di spazi per .labo-ratori già attivi. Tutto è pronto per lavorare con i diversi sog-getti del territorio sui temi del-lo sviluppo sostenibile.

L'atto della Regione Emilia Romagna (N. 10357 del 3 ago-sto 2012) ha valutato le candi-dature e approvato l'elenco dei nuovi Centri di educazio-ne alla sostenibilità

a-Romagna (Ceas) tra cui fi-gura a pieno dolo il Ceas Cen-tro Idea di Ferrara. Il Ceas ac-creditato nel Comune di Ferra-ra, unico per tutta l'area co-munale, utilizzerà a breve pro-tocolli d'intesa per integrazio-ni e sinergie tra enti, associa-. zioni, istituzioni scolastiche e aziende che operano nel cam-po della sostenibilità. R Ceas,

nato dalla già esistente struttu-ra Centro Idea che da quindici anni svolge attività di forma-zione, ricerca, documentazio-ne e educazione sui temi della sostenibilità, è stato individua-to come punto di riferimento dell'amministrazione comu-nale per l'attuazione di politi-che di miglioramento della qualità urbana, sposando una metodologia di lavoro che pre-vede la collaborazione attiva e la progettazione partecipata.

«La Regione Emilia Roma-gna - ha affermato l'assessore comunale Rossella Zadro - ha inteso consolidare e garantire il rilancio dei Ceas attraverso la costituzione nei comuni ca-poluogo di Multicentri, intesi come poli urbani capaci di ag-gregare le realtà preesistenti che operano nel campo della. sostenibilità, ovvero altri Cea (Centro Studi Documentazio-ne Carpeggiani, Lipu), scuole, musei, associazioni, sportelli informativi. La novità sta nell' aver individuato nella forma-zione e nell'educazione am-bientale un'importante misu-ra strutturale, determinarne nel miglioramento della quali-tà della vita.

Altro obiettivo Importati le a cui la Regione e i Comuni guardano è di evitare la disper-sione nell'utilizzo dei finanzia-menti pubblici e privati e pro-muoverne un uso efficiente, proprio attraverso la messa in rete di tutti i soggetti del terri-torio che operano sull'am-biente.

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18/08/2012 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 13.462

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Gli enti locali devono essere protagonisti

Vorrei intervenire sul Piano Energia che il governo ha intravi-sto per lo sviluppo futuro del Pae-se, piano che prevede estrazioni di metano e petrolio, rigassifica-tori, semplificazione di tali proce-dure, affondo delle rinnovabili. E' evidente che tale piano impat-terà anche sui nostri territori, lasciando scarse pOSSibilità agli enti locali di decidere se sì o no. Sulle questioni energetiche, di-ventate il fulcro intorno alle qua-li ruota la vita. cii tutti e tutto (co-me se invece la questione ali-mentare, la salute, ecc. fossero figlie di un Dio minore) le norme vigenti stanno praticamente spo-gliando gli enti locali della possi-bilità di decisione, salvo lasciare però a loro tutto il malessere so-ciale e le contestazioni. La pro-grammazione del territorio de-ve, una volta per tutte, vedere come soggetti principe gli ammi-nistratori ed i loro cittadini. Non voglio perdermi in preambo-li ed entro immediatamente nel merito della questione, Per farlo recupero parte di un mio inter-vento dello scorso anno in consi-glio comunale, avente come te-ma appunto le ricerche ed estra-zioni di idrocarburi sui territorio ferrarese, territorio da sempre oggetto di tali attività (senza pe-rò royalties che vengono riscos-se da Regioni e Stato). Territorio che oggi. anche alla luce degli eventi sismici degli ultimi mesi va riletto, ristudiato e ripensato, senza rimozioni scientifiche, tec-niche e politiche. II pericolo che le estrazioni di idrocarburi stravolgano l'asset-to naturale dei suoli, delle acque, dell'attività agricola e dell'intero

sistema economico-produttivo del Ferrarese ha prodotto allar-mismo e dissenso, legato anche al futuro dell'agricoltura nella nostra provincia, messo a rischio tanto quanto quella della regio-ne Basilicata. L'allarme degli agri-coltori è piuttosto acceso, Le estrazioni interesserebbero grande parte di un bacino (quel-lo padano) già sotto stress per qualità aria, sismicità, inquina-mento fiumi ecc; ancora una vol-ta oggetto di appetiti esci USiVa -

mente di pochi, Dal punto di vista ambientale -meteorologico, sempre più nu-merosi sono e saranno gli eventi estremi dovuti ai cambiamenti climatici, alle attività antropiche, con conseguenze spesso estre-me che mettono a dura prova i già esigui fondi che oggi i comu-ni hanno a disposizione per af-frontare il rischio idrogeologico. la su bsidenza, ecc. Tralasciando le considerazioni inerenti la compatibilitàdena lavorazione idrocarburi con l'am-biente, con il tessuto sociale e produttivo, preme osservare, valutando solo l'aspetto subsi-denza come dal punto di vista amministrativo la vicenda possa assumere contorni importanti da non sottovalutare. Un conto è estrarre da un deser-to, un conto è estrarre idrocarbu-ri da territori fortemente antro-pizzati dove la ricchezza della gente si trova in superficie. Le case, le aziende, le reti infrastrut-tura! i (strade, ponti, canal i, fiu-m i, acquedotti, le reti di gas, lu-ce, telefonia, internet, etc.) i mo-numenti, le chiese, i campanili, gli orti, i vigneti, i paesaggi ecc. Il suolo è il pavimento della vita di un territorio. La subsidenza lo collassa, pregiudicando larga parte dell'economia, del lavoro,

dellavivibilità. II territorio ferra-rese combatte, da tempo imme-morabile, la battaglia per la sicu-rezza idraulica e la difesa idro-ge-()logica, Queste attività probabil-mente lo minerebbero. Si sono spese, e si spendono tut-tora, anche in carenza di risorse, cifre ingenti per la regimentazio-ne delle acque, per la costruzioni di argini, di scoli e per la loro ma-nutenzione. Pertanto, ora che anche l'Italia (soprattutto i cittadini, un po' meno la poi dica, sembra!) ha intrapreso ed interiorizzato ii

cammino delle rinnovabili e cen-tinaia di migliaia sono gli addetti atale settore, perché intervenire sulla rotta con visioni prive di visione, per altro in controten-denza rispetto alle politiche che tutti i paesi del mondo stanno intraprendendo, ricavandone benefici per l'ambiente, la salu-te, il lavoro? La serripl ificazione. Oggi l'iter autorizzativo previsto per le estrazioni è stato spezzettato ad arte dai legislatore nazionale proprio perché diventi difficile dire di no alle imprese che lo ri-chiedano. Oggi. tra l'altro, il pano-rama mondiale pullula di miglia-ia di imprese, improvvisate o meno, con capitale sociale di qualche decina di migliaia di dol-lari, di cui poco o nulla si cono-sce. Quale credibil ità e sicurezza per i cittadini ed il territorio? E, ribadisco, se la semplificazione sta a significare che con una pro-cedura veloce e superficiale si possono ottenere autorizzazioni (tutte in mano al m inistero) sen-za che i Comuni abbiano voce in capitolo, ciò arrecherebbe un grave danno ai nostri territori già compromessi, lo ricordo, dal recente sisma. Le royalties, ovvero le compensa-

zioni ai territori per il disturbo, non gestite o decise dai territori, sono uno specchio per le allodo-le. A malapena sono sufficienti al ripristino del sistema idrogeolo-gico del territorio dopo le estra-zioni. Non apportano alcun bene-ficio al territorio, nessuna ric-chezza. Solo a malapena il suffi-ciente a riparare il danno. Oggi, a livello locale, la nostra attenzione deve andare alla rico-struzione dopo sisma ed alla pro-tezione e miglioramento del no-stro territorio. Dobbiamo evitare qualsiasi genere di attività che potrebbe rappresentare un peri-colo. E studiare, per conoscere meglio, da un punto di vista geo-logico e geotecnico, multidiscipli-nare, come non compromettere i patrimoni che possediamo. Le nostre vocazioni territoriali sono il turismo, l'agricoltura, anche l'industria e quella dell'energia che, come auspico anche per tutto il resto dei territorio italia-no, possa essere sostenuta e mi-gliorata con le opportunità di studio, innovazione, ricerca, tec-nologia, benessere ambientale e sociale che l'energia pulita offre.

Rosse" la Zadre Assessore ambiente

Comune di Ferrara

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Page 35: Rassegna Stampa IDV del 18-08-2012

PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

18/08/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

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Una risposta all'assessore Fantini Gentile direttore, mi permetta di rispondere all'assessore Provincia-le Fantini, | problemi relativi alla sicurezza in città sono molto com-plessi, mentre le risorse per af-frontarli sono scarse. Fortunata-mente per noi, Reggio Emilia non è fra le realtà italiane più critiche, ma i problemi non mancano e la serenità dei cittadini è un bene prezioso. Per questo credo valga la pena unire le poche forze disponibili ed evitare inutili con-trapposizioni. Distribuire critiche sulle altre i-stituzioni. Polizia di Stato, Polizia Municipale e Comune di Reggio, perché, a suo parere, operano in modo poco repressivo, appare non soltanto ingiusto, ma anche su-perficiale perchè ignora vincoli e ostacoli di ogni sorta e, soprat-tutto, non considera l'estrema scarsità di risorse in cui tutti gli enti e le forze pubbliche si tro-vano ad operare. Spero, tuttavia, che per ruolo, voglia prodigarsi per la risoluzione dei problemi non per la loro creazione. Ma non mi interessa alimentare questa polemica M'interessa, invece, provare a ricavare, dal suo in-tervento, un'opportunità di miglio-ramento concreto della qualità della vita di numerosi cittadini. Lei ha proposto di realizzare un "Por-tierato sociale" nei palazzi in cui la convivenza civile è compro-messa o messa a rischio. Questa proposta, per quanto complessa, se ben sviluppata, può essere interessante. Corrisponde alla pro-posta che avanzai due anni fa e che chiamai "Portierato Civico". Come Circoscrizione Città Storica, (ma potrebbe essere d'interesse dell'intera città) non siamo ancora riusciti a fraforrnarla in un vero e proprio progetto per mancanza di

fondi. Sono richiesti, infatti personale specializzato, la creazione di un quadro normativo di supporto e, per le situazioni più difficili, anche adeguate protezoni. Insomma, se approfondita e realizzata per un tempo sufficientemente lungo, questa idea può portare maggiore sicurezza e protezione alle si-tuazioni condominiali critiche. Pur-troppo, un progetto del genere richiede soldi che, al momento, Circoscrizioni e Comune di Reggio non hanno. Ecco, se Lei, come Assessore alla sicurezza sociale e alla casa della Provincia, volesse finanziarlo sa-rebbe una cosa molto utile per i

cittadini e sono disponibile fin d'ora a lavorarci con Lei e il Comune di Reggio per costruirlo insieme. Le posso assicurare che le situazioni problematiche non mancano e se non le piacerà chiamarlo "Portierato Civico" lo chiameremo, senz'alfro, "Portiera-

to sociale", perché fare è meglio che criticare. In attesa, di conoscere la sua disponibilità, la saluto cordialmen-te.

(Claudio Gbírettli

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Feqa chiude Bindi e Sel sfida ilPd sul referendum

18/08/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Festa dell'Unità, chiude la Bindi e Sel sfida. il Pd sul referendum Al Parco Nord dal 23 agosto al 1 7 settembre BEPPE PERSICHELLA

SARÀ Rosy Bindi a chiudere la Festa dell'Unità che apre i bat-tenti giovedì prossimo. Al presi-dente nazionale del Pd toccherà infatti l'ultimo intervento dal palco centrale dei dibattiti del Parco Nord. Un compito delica-to quello della Bindi, a poco più di un mese dal suo no alle nozze omosessuali che ha creato la spaccatura con la componente gay del partito.

Un 'insofferenza che si è river-sata anche in città. L'Arcigay ha minacciato da tempo di rifiuta-re, in segno di protesta proprio contro la Bindi, lo stand offerto dall'organizzazione ( il Cassero sarà comunque presente con una sua mostra sui trent'anni di lotta p er le unioni omosessuali). Ma nemmeno dentro al partito i gay sono stati zitti, basti ricorda-re il doppio sfogo del capogrup-po Sergio Lo Giudice contro la Bindi e, a distanza di poche set-timane, contro il leader dell'Udc Pierferdinando Casini.

Diversi sono gli altri big che interverranno durante le tre set-timane di festa al Parco Nord, una lunga cavalcata da giovedì

23 agosto a lunedì 17 settembre. Ci sarà segretario Pierluigi Ber-sani, atteso il 30 agosto. Poi, in ordine sparso, Massimo D 'Ale - ma, Dario Franceschini e la lea-der della Cgil Susanna Camus - so, mentre non sono previsti esponenti della Fiom.

Ma sono forse altre le assenze illustri. A parte un dibattito con gli esponenti locali di Sel e Idv,

che assieme ai democratici go-vernano a Palazzo D 'Accursio, non sono previsti altri incontri con le forze che a livello nazio-nale dialogano con il Pd. Né con i vendoliani, né tantomeno con l'Udc. «Non si è voluto entrare in questioni di profilo nazionale per non toccare la sensibilità della coalizione che governa in città» spiegano da via Rivani.

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Page 37: Rassegna Stampa IDV del 18-08-2012

Pagina 3 !Festa dell'Unità. e linde Bindi

e Sel sfida ilPd sul referendum

18/08/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Seguendo il filo di questo ra-gionamento diventa scontata quindi la scelta di non prevede-re dibattiti con il P dl, con il qua-le pur si sostiene il governo Monti, e men che meno con il Movimento 5 Stelle. È lontana diverse miglia insomma l'edi-zione di quattro anni fa, quella dove partecipò, con non poche contestazioni, il sindaco leghi-sta di Verona Flavio Tosi. Ci so-no poi ospiti non graditi come il Comitato articolo 33, che ha preventivamente ricevuto lo stop del segretario provinciale Raffele D onini ad usare gli spazi della festa per raccogliere le fir-me per il referendum contro il fi-nanziament o pubblico alle scuole paritarie. Mai referenda-ri potrebbero non mollare tanto facilmente l'osso e presentarsi con i proprio banchetti, magari anche con il sostegno di Sel, da-vanti ai cancelli del Parco Nord. Ci sarà invece spazio per i mini-stri del governo Monti. I114 set-tembre arriverà quello della Funzione Pubblica Filippo Pa-troni Griffi e si attende anche il sottosegretario all'Istruzione Marco RossiDoria. C'è anche un sogno che il Pd tiene nascosto dentro al cassetto, un'operazio-ne difficile da realizzare: ripor-tare nuovamente in città, questa volta però tra gli stand della fe-sta, il ministro degli Interni An-na Maria Cancellieri, che pro-prio ieri ha fatto visita sotto le Due Torri e a San Felice sul Pa-naro. Un tentativo quasi impos-sibile, è raro infatti che il titolare del Viminale partecipi a iniziati-ve di questa natura.

Un programma quindi in li-nea con quello delle passate edi-zioni, eppure la kermesse di quest'anno non saràcome quel-le degli ultimi anni. E non tanto per la rivoluzione tra gli stand, raggruppati per settore (risto-ranti, politica, cultura), ma per l'assenza di chi la amava più di ogni altro dentro al partito, il Cev. Maurizio Cevenini sarà in-fatti ricordato il 6 settembre, una serata completamente dedicata a lui, con i ricordi di chi lo ha co-nosciuto bene e un video che ri-percorre le fasi più importanti della vita politica del consigliere regionale e comunale scompar-so 1'8 maggio scorso. Compreso cl 1 dibattito i attito sotto un tendone stracolmo di cittadini dove il Cev annunciò di fatto la sua can-didatura a sindaco, un dibattito che si tenne proprio il 6 settem-bre di appena due anni fa.

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