6
136 Zeiss presenta in anteprima le sue novità La rincorsa alla perfezione è una costante per offrire alla clientela varietà di scelta e stimolanti opzioni nei binocoli come nelle ottiche di puntamento e la Casa di Wetzlar ha invitato a una prova un congruo numero di giornalisti europei di Emanuele Tabasso Evento

Red zeissnovita 2012

Embed Size (px)

DESCRIPTION

 

Citation preview

136

Zeiss presentain anteprimale sue novità La rincorsa alla perfezione è una costante per offrirealla clientela varietà di scelta e stimolanti opzioninei binocoli come nelle ottiche di puntamentoe la Casa di Wetzlar ha invitatoa una prova un congruo numerodi giornalisti europei

di EmanueleTabasso

Anteprima ZeissEvento

137

Anteprima ZeissEvento

138

Anteprima Zeiss

1 2

1. Al poligono di Giessen c’è ancora pochissima lu-ce e piove: Achille Berti inizia le prove dei nuovi binocoli

2. La luce migliora senza tuttavia fermare la pioggia3. L’addetto alle linee di tiro spiega i particolari del

cannocchiale montato sulla carabina di prova4. Chi era perfettamente sicuro della collimazione

poteva esibirsi al tiro alle rose (finte): si spara al

cilindretto di cartone che le sostiene5. Pare che alla gentile dimostratrice della Zeiss qual-

cuno abbia domandato: “Ma è sicura che sia me-glio della concorrenza?” ottenendo questa emble-matica espressione

6. Esemplificata la praticità del nuovo piazzamento della rotella di regolazione: impugnando il vecchio e il nuovo binocolo il fatto risalta immediatamente

Sul magnifico zaino in loden, dono dell’azienda,spiccano i due nuovi modelli Victory HT da 8x e 10x

compatti, maneggevoli, ergonomicie con lenti HT d’avanguardia

Eventi

139

Organizzare nella settimana antecedente il Natale un ritrovo presso la sede di Wetzlar è stato un regalo particolarmente piacevole che la Zeiss, unitamente ai distributori nazio-

nali, ha offerto a una cinquantina di giornalisti europei di settore. Per l’Italia il dr. Achille Berti della Bignami SpA è stato anfitrione ed eccellente accompagnatore per cui il lungo viaggio in auto si è rivelato piacevole e interessante. Dopo un aperitivo in albergo si cena in un luogo affascinante ricavato dai locali del mulino di un’antica abbazia poco distante da Wetzlar: la grade-vole compagnia, il ritrovarsi fra persone conosciute e stringendo nuove amicizie fa trascorrere piacevolmen-te la serata senza ancora accennare alla sostanza del lavoro. La mattina successiva vede il trasferimento al poligono di tiro della Società dei Cacciatori di Giessen e dobbiamo dire che la Zeiss ha poteri quasi illimitati: in un bosco di varie essenze e quindi con diversa coper-tura nel sottobosco la pioggia ci accoglie copiosa, ma gli addetti ai lavori sono tutti ben attrezzati e, come ve-dremo, questo clima si rivelerà eccellente per apprez-zare le effettive possibilità dei nuovi binocoli illustrati dai responsabili aziendali a gruppetti raccolti di uditori. Si inizia dai nuovi Conquest HD 8x42 e 10x42, la fascia d’attacco al mercato dove per primo appare il nuovo disegno delle zone di impugnatura, con piccole diffe-renze nei raccordi di curvatura: sembrano insignifican-ti, ma l’alternarsi in mano un vecchio e un nuovo mo-dello convince che il particolare conta. Si è poi ampliato il campo visivo per migliorare il controllo del territorio (rispettivamente 128 e 115 m a 1 km); si è ridotta a 2 m la distanza di messa a fuoco per osservare nitida-mente i particolari anche degli insetti; la rotella di re-golazione è di sezione maggiorata per finezza e celerità di intervento; i materiali di elevata qualità e le forme, tutto Made in Germany, consentono leggerezza, 750 g, ed ergonomia; da ultimo il fattore di più alto interesse rappresentato dalle nuovissime lenti HD, cioè ad alta definizione, che trasmettono il 90% della luce in entra-ta consentendo, unitamente ai prismi Schmidt-Pechan e allo specchio dielettrico con superficie trattata, sia una definizione dei particolari di eccellente livello, sia

Anteprima Zeiss

3 4

5

6

Eventi

140

la copertura prospettica del bersaglio, finissimo pallino rosso illuminabile con terza torretta di regolazione con manovra intuitiva e tamburo ribassato per minimizzare l’ingombro, e al termine il particolare tecnico più inte-ressante dato dalle lenti HT di cui abbiamo tracciato le caratteristiche per i binocoli della stessa serie. Innega-bile come una simile dotazione metta il cacciatore in posizione privilegiata per il raggiungimento dei risultati così come abbiamo potuto verificare nel poligono di tiro che ci ospitava: la pioggia e il cielo del nord, pros-simo al solstizio d’inverno, si sono rivelati un banco di prova efficace per determinare la validità dei nuovi prodotti: una interessante possibilità di scelta a quo-tazioni differenti, con prestazioni di tutto rispetto per i binocoli Conquest mentre per la serie Victory, binocoli e cannocchiali, si è su un piano assolutamente di verti-ce. Dopo le prove all’aperto che proseguono ancora nel pomeriggio ci si raduna in un locale del castello di Lau-bach dove i dirigenti aziendali spiegano ulteriormente gli indirizzi tecnici e commerciali sottolineando con giu-sta soddisfazione come l’annata che si sta chiudendo sia in assoluto la migliore, per fatturato e utili, nella storia del prestigioso marchio. C’è da immaginare quali saranno gli investimenti in ricerca e miglioramento del prodotto e della produttività che lo status di Fondazio-ne determinerà ai fondi in arrivo.

La giornata di caccia La giornata successiva è dedicata alla caccia nella riser-va prossima alla cittadina di Laubach dove siamo ospi-tati in piccoli alberghi familiari, confortevoli e ricchi di aspetti caratteristici: il nostro comprende una fornitissi-ma pasticceria, la nota Konditorei dove i peccati di gola pare siano ammessi in franchigia. Partenza e raduno alla casa di caccia ancora a notte: i cagnini fra le gambe dei conduttori hanno già quell’espressione di chi è sul lavoro e fugge le distrazioni, mentre fra i nostri accom-pagnatori e tutta la compagine dei cacciatori passano pensieri rivolti alla sorte che toccherà a ognuno. Il suo-no dei corni, affascinante e coinvolgente nell’atmosfera del tutto peculiare, dà inizio alla giornata: il capocaccia impartisce precise disposizioni sul comportamento, i settori di tiro a cui attenersi quando si sarà alle poste, la selvaggina catturabile e quella assolutamente da ri-spettare. L’attenzione non è mai troppa e, proprio da invitati, occorre non sbagliare nel classificare i capi che dovessero arrivare a tiro: un binocolo Victory ci accom-pagna per la prova sul terreno e si rivelerà eccellente nelle condizioni di luce assai variabili secondo le ore e le zone di osservazione. La prima posta, quella del-la mattinata, ad esempio è incastonata in una radura dove abbiamo prato seguito da bosco di arbusti e lati-foglie, una tagliata con piante diverse che tolgono pa-recchia luce e, alle spalle, un fitto bosco di abeti sotto a cui è quasi buio. Proprio lì arriverà l’unico selvatico della prima battuta e sarà un maschio di capriolo a cui non si può sparare: siamo a favore di vento e ci godia-mo nel binocolo lo spettacolo dell’animale sospettoso che, fermo fra i fusti delle conifere, cerca di localizzare

un valore crepuscolare che sarà molto apprezzato da-gli osservatori di quei selvatici che si muovono abitual-mente con luce molto scarsa. Si passa quindi all’esame dei Victory HT 8x42 e 10x42, i binocoli di vertice dove ritroviamo le stesse linee e la stessa ergonomia nei punti di presa ulteriormen-te valorizzate dal ponte di giunzione a doppio braccio entro cui è alloggiata la rotella di messa a fuoco: per la sua dimensione e, soprattutto, per la sua posizio-ne impugnando il binocolo, cade esattamente sotto il dito indice, totalmente libero da qualsiasi lavoro di sostegno dell’attrezzo, ed è quindi manovrabile imme-diatamente con notevole precisione. Si rivela apprez-zabile questo continuo movimento di ricerca del det-taglio, della finezza, del pur minimo effetto che tenda alla perfezione. Nei particolari vediamo l’impiego del magnesio per robustezza e basso peso, l’impugnatura anatomica di recentissimo studio, l’impiego dei prismi Abbe König, lenti FL per annullare le aberrazioni croma-tiche, e soprattutto lenti HT ad alta trasmissione di luce che, documentazioni alla mano, lasciano passare il 95% circa di quella in ingresso, contro un 91% scarso della migliore concorrenza. Il brevetto è della notissima ve-treria Schott che ne ha attualmente riservato l’impiego in esclusiva proprio alla Zeiss. Altri parametri vedono il campo visivo a 1 km pari rispettivamente a 136 e 110 m, la pupilla d’uscita di 5,3 e 4,2 mm, la messa a fuoco fino a 1,9 m, il peso di 785 e 795 g. Anche i cannocchiali della serie Victory HT contengo-no diverse migliorie: dal disegno esterno con oculare di minore sezione per non coprire la visuale al di sopra, può sempre tornare utile uno sguardo panoramico per aggiustare la postura e la direzione del fucile, reticolo sul secondo piano di immagine per limitare al massimo

Anteprima Zeiss

Un momento di ristoro nel tardo pomeriggio prima della conferenza in cui si spiegheranno a fondo i nuovi prodotti e le prospettive dell’azienda

Eventi

141

di una sera che arriva con anticipo rispetto alle nostre zone e ai nostri desideri. L’allestimento del tableau con le diverse diecine di capi catturati dal cospicuo numero di partecipanti avviene alla luce delle fiamme sprigio-nate dalle feritoie aperte nei tronchi infissi a terra: le insegne delle società venatorie del luogo, il contorno di tante persone, nuovamente il suono dei corni dan-no una veste ricca e importante alla cerimonia. Ancora una volta la Zeiss ha fatto le cose in grande dando una veste di degna sostanza e di magistrale cornice come davvero merita quella “Z” in campo blu le cui lenti ci osservano dallo spazio, ci scrutano nelle ricerche me-diche, ci accompagnano nella Natura e nella nostra passione venatoria. Parafrasando il detto di un celebre personaggio si può affermare che la Zeiss non è la per-fezione assoluta, ma la differenza fra le due entità non la si riesce a scorgere. n

la provenienza del disturbo della quieta pubblica, nel-la fattispecie quei terribili Jagdterrier, alti poco più di una spanna, che pervicacemente tentano di mettersi da presso. E pensare che in quella magnifica posta ave-vamo possibilità di tiro a 360°. Pazienza, si esaurisce il tempo e un pulmino passa a riprenderci. Una sosta presso la casa di caccia per rifocillarci e poi nuovamen-te nel bosco verso un’altra posta: questa è situata in una faggeta con ampi spazi di visibilità e un’altra posta in vista per cui il settore di tiro è delimitato da oppor-tuni segnali rossi dipinti sui tronchi. Passano a tiro del nostro collega due mufloni giovani e uno sarà catturato mentre a noi arriva una femmina di capriolo che clamo-rosamente sbagliamo: sicuramente la vicinanza e una collimazione troppo alta avranno fatto saltare alla palla il bersaglio. Nulla di fatto per il resto del pomeriggio che si esaurisce rapidamente insieme alla tenue luce

Anteprima Zeiss

I tronchi fiammeggianti intorno al punto di raccolta creano un’atmosfera molto particolare

Le insegne della società venatoria con il cervo e il cinghiale

Eventi