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1 Copia Gratuita La rivista è disponibile anche in formato sfogliabile sul sito wwwairplanesmagazineit Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma - Editore Associazione IDEAE - via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma - Direttore Responsabile Alessio Piano www.airplanesmagazine.it - cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Finito di stampare nel mese di aprile 2016 presso LitografTodi - Todi - Anno 10 - numero 1 - aprile 2016. Fotografie Aeronautica Militare 2016

Airplanes 1 2016

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La rivista è disponibile anche in formato sfogliabile sul sito www.airplanesmagazine.it

Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma -Editore Associazione IDEAE - via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma - Direttore Responsabile Alessio Pianowww.airplanesmagazine.it - cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Finito di stampare nel mese di aprile 2016 pressoLitografTodi - Todi - Anno 10 - numero 1 - aprile 2016. Fotografie Aeronautica Militare

2016

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Il 22 dicembre, presso l’hangar del 313° Gruppo, siè svolta la tradizionale presentazione del Poster edella Formazione 2016 della Pattuglia AcrobaticaNazionale. Il Tenente Colonnello Jan Slangen,Comandante delle “Frecce Tricolori”, ha ripercorso

l’entusiasmante stagione acrobatica 2015 contraddistintadallo straordinario successo del 55° anniversario e dal-l’impegnativa trasferta negli Emirati Arabi Uniti. Poi,ovviamente, ha presentato ufficialmente la Formazione2016 della Pattuglia: anche quest’anno rimane confermatala posizione del Capoformazione, affidata al MaggioreMirco Caffelli, così come resta immutato il Leader dellaSeconda Sezione, “Pony 6”, Capitano Mattia Bortoluzzi.Confermata anche la posizione “Pony 10”, il Solista delle“Frecce Tricolori”, del Capitano Filippo Barbero alla suaseconda stagione in questo ruolo.Diversi, invece, i cambi di posizione per i gregari del teamacrobatica, che vedrà tra l’altro un nuovo inserimento: ilCapitano Emanuele Savani, pilota di AMX proveniente dal132° Gruppo del 51° Stormo di Istrana, che volerà con il

numero 8. Il Capitano Vigilio Gheser, giunto al terminedella sua permanenza alle “Frecce Tricolori”, si occuperàdell'addestramento acrobatico di questa nuova formazio-ne, supervisionando le complesse fasi che porteranno laPattuglia ad essere pronta per l'inizio della 56a stagioneacrobatica. Questa la formazione 2016 al completo:“Pony 0” T.Col. Jan Slangen, “Pony 1” Magg. Mirco Caffelli,“Pony 2” Cap. Gaetano Farina, ”Pony 3” Cap. GiulioZanlungo, “Pony 4” Cap. Massimiliano Salvatore, “Pony 5”Cap. Stefano Vit, “Pony 6” Cap. Mattia Bortoluzzi, “Pony 7”Cap. Luca Galli, “Pony 8” Cap. Emanuele Savani, “Pony 9”Cap. Pierangelo Semproniel, “Pony 10” Cap. FilippoBarbero, “Pony 11” Cap. Vigilio Gheser.Per chiudere, il Ten. Col. Slangen ha presentato il Poster2016 delle “Frecce Tricolori” che ritrae il suggestivo sorvo-lo dello scorso 4 novembre sul Quirinale, nel giorno in cuiil Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha resoomaggio all’opera “Angeli degli Eroi”, realizzata dall'arti-sta Flavio Fanelli in memoria di tutti i caduti in missione dipace dal dopoguerra.

La Formazione 2016

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Il Gen. Enzo Vecciarellinuovo Capo di SMAIl 30 marzo scorso, presso l’aeroporto militare di Ciampino, il passag-gio di consegne tra il Generale Preziosa ed il Generale Vecciarelli.

«Grazie Aeronautica Militare perquello che mi hai dato». Queste leparole conclusive di un discorsoforte e, in alcuni passaggi com-movente, del gen. s.a. Pasquale

Preziosa che, dopo tre anni ha, lasciato la guidadell’Aeronautica Militare al Generale di SquadraAerea Enzo Vecciarelli. La cerimonia di avvicenda-mento si è tenuta alla presenza del Ministro dellaDifesa, Senatrice Roberta Pinotti, e del Capo diStato Maggiore della Difesa, Generale ClaudioGraziano.  «Oggi lascio la guida della ForzaArmata – ha esordito il Generale Preziosa  – ed ètempo di bilanci: non per i tre anni da Capo di Statomaggiore, ma per i 45 passati da pilota e da milita-re con il Tricolore sul braccio. In quarant’anni i

confini della sicurezza hanno smesso di coinciderecon quelli fisici, geografici. Questa nuova sfida ècoincisa con un periodo di ristrettezze di bilancio.E l’Aeronautica Militare ha dovuto individuaresoluzioni idonee a garantire l’identico livello disicurezza pur in presenza di risorse minori. Cisiamo riusciti e continueremo a farlo. [...] oggiposso dire – ha continuato il gen. Preziosa – chelascio un’Aeronautica pronta per il futuro»  IlGenerale Preziosa ha voluto poi ricordare le paro-le  che il  Capo dello Stato ha rivolto alla ForzaArmata, definendo «l’Aeronautica Militare come unmotivo di orgoglio per il Paese, così come gli astro-nauti, un vero “vanto” per l’Italia. Grazie ad ognu-no di voi: ho una certezza, al Paese ho dato tuttoquello che avevo».

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Il Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli nel-l’assumere il comando della Forza Armata haespresso sentimenti di sincera riconoscenza egratitudine ed ha voluto sottolineare comel’Aeronautica Militare sia «una solida squadra didonne e uomini di assoluto valore che possanouniformare ed identificare il proprio stile di vitanel “servire lo Stato prima di se stessi”, valoriz-zando in ogni attività il senso di utilità al Paese,desiderosi di rappresentare riferimento e motivod’orgoglio per ogni cittadino italiano». «La difesadello spazio aereo nazionale, insieme alla sicurez-za dei nostri concittadini – ha concluso il nuovoCapo di SMA – rimarrà il cardine delle nostre atti-vità, unitamente all’ineludibile esigenza di darecontinuità alle operazioni in atto e senza far maimancare il necessario sostegno morale e materia-le al personale che da tempo sta operando insiemealle altre Forze armate, fuori dai confini delloStato».  Il Capo di Stato Maggiore della Difesa nelcorso del suo intervento, dopo aver ringraziato ilGenerale Preziosa per quanto fatto durante il suomandato e aver rivolto al Generale Vecciarelli gliauguri per il  nuovo incarico, ha sottolineato che«l’Aeronautica Militare, componente chiave per  lasicurezza della Nazione, si è rivelata elementosinergico nell'ambito del sistema Paese. Quello chepiù conta – ha proseguito il Generale Graziano – èl'impegno professionale per la sicurezza del Paesee per la sicurezza dei cittadini, a prezzo del sacri-ficio personale». Nel suo intervento il Ministrodella Difesa Roberta Pinotti, nel ricordare i 45anni di carriera del Generale Preziosa, ha sottoli-neato che quello passato «non è stato un periodofacile ma lei lo ha attraversato con determinazio-ne, impegno e molta energia». Il Ministro si è con-gratulato con il Generale per il lavoro svoltodall’Aeronautica Militare, impegnata in molteplicicampi, e ha formulato i suoi auguri al nuovo Caposottolineando che «non dobbiamo farci illusioniperché temo che anche il suo periodo di comandonon sarà dei più facili e tranquilli, ma siamo sicuriche Lei sarà all’altezza della sfida». E tutti noiappassionati di aeronautica glielo auguriamo!

Il Gen. Enzo Vecciarellinuovo Capo di SMA

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4

Lo scorso 5 aprile presso il 31° Stormo di Ciampino, alla presenza delPresidente della Repubblica Sergio Mattarella, si sono svolte le celebra-zioni del 93esimo anniversario dell’Aeronautica Militare.

«N ovantatre anni sono passatida quel 28 marzo 1923 in cuiprendeva vita l’Aeronauticacome Forza Armata autono-ma, una tra le prime al

mondo. Sembrano pochi ma si tratta di anni costel-lati da memorabili pagine di eroismo, di onore e dipassione del suo personale e da incalzanti traguar-di tecnologici che hanno arricchito il grande librodella storia e del progresso dell’Italia. Se solo pen-siamo che i 12 secondi di volo dei fratelli Wrightrisalgono al 1903 e che oggi c’è una stazione orbi-tante nello Spazio, ci rendiamo conto di quantosiano stati intensi questi anni e di come sia statoimpegnativo tenere il passo alle continue sfide

dell’innovazione». Con queste parole, il Capo diStato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generaledi Squadra Aerea Enzo Vecciarelli, ha aperto laCerimonia per la celebrazione del 93° anniversariodella costituzione dell’Arma Azzurra alla presenzadel Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una giornata particolare quella del 93esimo anni-versario in quanto, oltre a festeggiare la ForzaArmata si è voluta ricordare una pagina importan-te della Storia dell’Aeronautica Militare: l’anniver-sario della Guerra del Golfo.Il Capo di SMA ha rivolto un omaggio alla Bandieradi Guerra dell’A.M e un saluto al personale che 25anni fa ha preso parte alla liberazione del Kuwaitnell’ambito dell’Operazione “Locusta”. Il Capo di

93ANNI diAERONAUTICA MILITARE

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ANNI diAERONAUTICA MILITARE

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Stato Maggiore della Difesa, Generale ClaudioGraziano, presente anch’esso all’evento ha volutosottolineare come «l’Aeronautica Militare è ingrado di esprimere un'ampia gamma di capacità,grazie ad una costante opera di ottimizzazionedelle risorse disponibili e alla continua ricerca disoluzioni d’avanguardia che confermano questaForza Armata quale componente aperta all’inte-grazione multidimensionale e multidisciplinare,oltreché importante traino alla ricerca e all’inno-vazione». Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,

nel messaggio inviato per l’occasione ha dichiara-to: «L’Arma Azzurra, istituita come Forza Armataautonoma tra le prime del mondo quando eranotrascorsi solamente 5 anni dalla conclusione delprimo conflitto mondiale, celebra oggi il suo 93°anniversario. Rivolgo con rispetto e commozione ilmio pensiero e la gratitudine del Paese alla memo-ria degli aviatori di ogni grado e specialità, cadutinell’adempimento del dovere, e rendo omaggio alla

bandiera di guerra dell’Aeronautica Militare, sim-bolo dell’unità nazionale, dell’onore, del sacrificio edel valore. L’Aeronautica Militare, operando neiteatri dell’Afghanistan, dell’Africa, dei Balcani,dell’Europa, del Medio Oriente e del Mediterraneo,nella molteplicità dei compiti che è chiamata asvolgere, offre il proprio importante contributoall’affermazione dello stato di diritto, alla sicurez-za del Paese e della comunità internazionale […]Viva l’Aeronautica Militare, viva le Forze Armate,viva l'Italia!». Al termine degli interventi, ilPresidente ha consegnato le Onorificenze alleBandiere di Guerra della 46a Brigata Aerea di Pisa,del 15° Stormo di Cervia, del 9° Stormo diGrazzanise, del 14° Stormo di Pratica di Mare, del16° Stormo “Protezione delle Forze” di MartinaFranca e del 17° Stormo “Incursori” di Furbara.Infine, è stata consegnata una Medaglia di Bronzoal Valore Aeronautico al Colonnello pilota MicheleMorelli per essersi distinto durante una missionein Afghanistan.

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arricchito dalla preziosa cornice del Lago di Garda, dai sapori vivaci

della cucina mediterranea, dal massimo del comfort e dell’ospitalità

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UnaSQUADRAcheVOLA

Sintetizzare in 25 minuti di volole capacità e l’ingegno di un’isti-tuzione militare e di un interoPaese. Questo fanno le “FrecceTricolori”, raccogliendo l’espe-

rienza e l’addestramento di più di 80 annidi acrobazia aerea in un programma divolo che unisce spettacolarità e tecnica. Il313° Gruppo Addestramento Acrobatico“Frecce Tricolori”, è dislocato sull’aero-porto di Rivolto, a pochi chilometri daCodroipo, Udine, nel cuore del Friuli

Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militaresono la componente sicuramente piùconosciuta e visibile. Ma le “FrecceTricolori” rappresentano, in realtà, la sin-tesi delle capacità dei piloti e degli specia-listi di un’intera Forza Armata. Sono quel-la componente che con i suoi dieci velivolidi produzione italiana Alenia Aermacchi,gli MB.339PAN, costituisce la più nume-rosa compagine acrobatica al mondo. 18le figure che danno vita a un’esibizioneche non dà tregua. Una delle peculiarità,

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infatti, di questa armonia tutta tricolore èquella di essere uno splendido continuum.Circa mezz’ora da passare in apnea alter-nando lo sguardo tra la formazione dinove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e ilvelivolo solista; e poi gli incroci, le salite, itonneaux, le virate schneider e la Bomba,la figura che ha contribuito a renderefamose le “Frecce Tricolori” nel mondo,imitata molto, replicata mai, da tutte leformazioni acrobatiche. Chiude il grandeed emozionante tricolore finale dell’Alona.Tutto si svolge con estrema naturalezza etutti hanno la convinzione di compierenulla di eccezionale. Questo deriva dallastoria professionale di ciascuno dei com-ponenti, piloti e tecnici, di questo Reparto,comunque singolare: sono tutti inquadratinei ruoli dell’Aeronautica Militare e il loroiter istituzionale e formativo non differi-sce da quello dei colleghi in servizio pressole altre unità della Forza Armata; con loroesprimono quei valori e quelle caratteristi-che che sono patrimonio culturale di unintero Paese, prima che di una ForzaArmata. Ardimento, capacità, disciplina,affiatamento, spirito di appartenenza,generosità, sofisticata creatività, e,soprattutto, senso dello Stato. Su questipilastri poggia il lavoro quotidiano dellaPattuglia Acrobatica Nazionale, una dellepiù ammirate ed amate al Mondo.

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FORMAZIONE 2016

PONY 5STEFANO VIT

PONY 10FILIPPO BARBERO

PONY 8EMANUELE SAVANI

PONY 6MATTIA BORTOLUZZI

PONY 0JAN SLANGEN

PONY 11VIGILIO GHESER

PONY 3GIULIO ZANLUNGO

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FORMAZIONE 2016

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PONY 0JAN SLANGEN

PONY 4MASSIMILIANO SALVATORE

PONY 1MIRCO CAFFELLI

PONY 2GAETANO FARINA

PONY 7LUCA GALLI

PONY 9PIERANGELO SEMPRONIEL

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IL RELAX PARTE DA QUI...È TUTTO PRONTO PER IL PRIMO INTERNATIONAL WELLBEING MEETING POINT IN SALENTO, ORGANIZZATO DA ANTISTRESS ACADEMY. A MAGGIO E A SETTEMBRE IL TEMPIO DEL BENESSERE PER ECCELLENZA APRE AL TRAVEL & RELAX FOR WELLBEING

È tempo di progettare qualcosa di diverso per le vacanze, magari puntando su un seg-mento che negli ultimi anni sta diventando sempre più gettonato: il travel&relax. Un modo per mettere insieme benessere, diver-timento, salute e tranquillità. Missione pos-sibile per l’Iberotel Apulia Antistress Resort 4 stelle di Ugento, teatro, nei prossimi mesi, di un importante appuntamento di respiro internazionale che metterà insieme i più grandi professionisti del benessere psico-fiico ed emotivo. A Maggio e a Settembre, la struttura ospiterà l’International Wellbe-ing Meeting Point in Salento, organizzato da Antistress Academy capofila, con Ibero-tel Apulia Antistress Resort, del circuito di Resorts Collection Unique Antistress in the world. Dal 14 maggio al 4 giungo e poi dal 10 al 30 settembre, gli operatori del ben-essere non solo si confronteranno fra loro, ma si prenderanno cura dei clienti accompa-gnandoli per mano in un percorso che si arti-colerà in incontri, laboratori, seminari appro-fondimenti senza trascurare la presentazione di nuovi strumenti e nuove tecniche legate al mondo del wellness &wellbeing che spa-ziano dal food alle arti orientali, alle arti di strada e all’universo ludico per i più piccini. La location ben si presta a questo tipo di es-perienza sensoriale ed emotiva che abbrac-cia a 360 gradi la dimensione dell’antistress experience. Ampi spazi verdi, nel parco naturale di Ugento, un paesaggio incontami-

nato ed un tappeto di ulivi secolari sono la cornice perfetta per creare una dimensione di pace e relax all’interno di un Ecoresort che si contraddistingue per la sua formula “all inclusive.” L’International Wellbeing toccherà gli ambiti del gusto, delle arti ori-entali, delle discipline sportive e bionatu-rali e si concentrerà anche sull’educazione alimentare e psicofiica. Le sane abitudini possono e devono radicarsi anche nel com-portamento a tavola. Fondamentale è, a tal proposito, la conoscenza degli alimenti e del loro apporto energetico. Da questa consape-volezza prenderanno il via apposite lezioni di foodtherapy, il tutto con uno sguardo riv-olto alla cucina mediterranea e anche ai più piccoli, perché il “vivere bene” è un cam-mino che vale la pena intraprendere sin da bambini. A loro saranno riservati percorsi individuali e di gruppo, distinti in fasce d’età, per un approccio naturale al ben-essere, con animazioni e attività ricreative all’interno dell’anfieatro dedito al mini-club. In programma, tra le altre cose, anche lezioni di golf, scout ed ecoattività con im-portanti nomi dello scenario internazionale. Oltre al corpo, bisogna saper nutrire anche la mente. Niente di meglio, allora, delle arti marziali e delle tecniche orientali, come Qi Gong, Tai Chi, Feng Shui e Meditazione. L’International Weelbeing Meeting Point sarà l’occasione per approfondire lo studio e la conoscenza di tali discipline, sempre più

apprezzate e conosciute dal popolo occiden-tale. Per l’occasione giungeranno nel Salen-to le più importanti personalità ed i più noti maestri del settore. Questa è la prima ed-izione, ma una cosa è certa: l’International Wellbeing Meeting Point in Salento è des-tinato a diventare un appuntamento fiso nell’esclusivo settore del “travel&relax”. Gli ingredienti per il successo ci sono tutti: una location prestigiosa, istruttori di provata esperienza e la giusta atmosfera dove realiz-zare un percorso di crescita psico-fisica. La struttura ha già messo le radici nel panorama dell’offerta turistica che punta ad un nuovo concept di travel style. Chi soggiorna qui viene coccolato dal primo all’ultimo della vacanza. Un Antistress Coach, affincato da un team specializzato, crea per gli ospiti un programma su misura, integrando la buona alimentazione con l’attività fiica e le attività relax più adatte. Un ruolo fondamentale lo gioca anche la Spa, con il suo centro ben-essere e la vasta gamma di trattamenti esteti-ci e massaggi esclusivi. La professionalità dello staff è apprezzata a livello internazio-nale, tanto da meritare il titolo di “Official Antistress Academy”, e dal 2015 è capo-fia dei 14 Unique Antistress Resorts in the world, travel club internazionale di strutture dedicate al relax (6 in Europa, 1 in Africa, 2 nelle Americhe, 2 in Asia e 3 in Oceania).

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1961-2016 313° GRUPPO - NUMERI IN VOLO PROGRAMMA ACROBATICO _FULL DISPLAY SEQUENCE1961-2016

FIGURE FIGURES

18

linea davanti

rombetto

ricongiungimento

schneider

TRASFORMAZIONEA TRIANGOLONE

INCROCIO

BASTONEROMBETTO

BASTONELINEADAVANTI

TONNEAU IN 4 TEMPI

FUORI TUTTI ERICONGIUNGIMENTO

INCROCIOIN BASSO

INCROCIO IN ALTO

TONNEAU - ROVESCIO - TONNEAU

TONNEAU DESTRO

LINEA DI FRONTEDEL 2, 3, 4, 5, 7 E 8

SCHNEIDER NEGATIVA

scintillaTricolore

LOMÇOVAK

TRASFORMAZIONEA PIRAMIDONE

DOPPIO DEGLIESTERNI 4, 5

PRESENTAZIONE DELtriplo TONNEAU

DOPPIO DEI GREGARIINTERNI 2, 3

RICONGIUNGIMENTODELLA BOMBALOoPING CON

IL CARRELLO

TONNEAU CONIL CARRELLO

LOOPING

TRASFORMAZIONEA ROMBO

TRASFORMAZIONEDEL 7 E 8INDIETRO TONNEAU SINISTRO

ROVESCIO - DRITTO - ROVESCIO

SCHNEIDERPOSITIVA

TONNEAU

PULL-UPNEGATIVO

INVERSIONELINEA DAVANTI

INVERSIONEROMBETTO

INCROCIOINVERSIONEROMBETTO

INVERSIONELINEA DAVANTI

SCAMPANATASEPARAZIONEDELLE 2 SEZIONI

APERTURAE SEPARAZIONE

DI TUTTALA FORMAZIONE

INCROCIODEL SOLISTA

SCHNEIDER DESTRAIN DECELERAZIONE

volo folle

PULL-UP

INCROCIO

SEPARAZIONEIN 3 SEZIONI

SEPARAZIONEDEL CUORE

7 E 8 AVANTI ERICONGIUNGIMENTO

TONNEAUDEL 2, 3, 4 E 5

TONNEAUDEL 7 E 8

SERIE DI 5 TONNEAU

TONNEAU lento

4 E 5 A POSTO

TRASFORMAZIONEA CIGNO

2 E 3 IN LINEADI FRONTE

LOOPINGA CALICE

LOOPING DI RIENTRODELLA LINEA DAVANTI

incrocio

LOOPING DI RIENTRODEL ROMBETTO

TRASFORMAZIONEin ALONA

INSERIMENTODEL SOLISTA

La sequenza incalzante delle manovre del programma acrobatico delle Frecce Tricolori, così come la conosciamo oggi, è frutto di un lavoro di squadra e cura del dettaglio che si protrae dal 1961. Tale sequenza può subire però delle variazioni in caso di condizioni meteo avverse o particolari conformazioni dell’area di manifestazione. Nel programma denominato “BASSO” non trovano esecuzione alcune manovre a sviluppo verticale al fine di mantenere la formazione al di sotto di eventuali nubi; in caso invece di visibilità ridotta e nubi molto basse si vola il programma denominato “PIATTO” all’interno del quale vengono eliminate le manovre a sviluppo verticale e non avviene mai la separazione della formazione in 3 sezioni.

Per tali motivi, ad esempio, la manovra del “CUORE” può essere sostituita da quella dell’ “AQUILA”, così come la “SCINTILLA TRICOLORE” può essere sostituita dal “BULL’S EYE”.

The aerobatic displays of the “Frecce Tricolori” that we see today are the result of team work and an attention to detail that started in 1961. However, the display may differ from the one planned due to weather conditions or particular restrictions in the area where the performance takes place.

For instance, in the sequence called “BASSO” some vertical aerobatic maneuvers are not performed in order to keep the formation flying below cloud level.In case of reduced visibility and low cloud, the aerobatic team will fly the program called “PIATTO” in which all vertical maneuvers are eliminated and the formation will not separate into 3 sections. For such reasons, for example, the sequence “CUORE” can be replaced by the sequence called “AQUILA”, just as the “SCINTILLA TRICOLORE” can be replaced by the “BULL’S EYE”.

1 4

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2 5

8

3 6

9

SCHNEIDER E RICONGIUNGIMENTO

SCHNEIDER E RICONGIUNGIMENTO

CUORE TONNEAU ROVESCIO TONNEAU

TONNEAU DESTRO A CIGNO -SCHNEIDER NEGATIVA ARIZONA - SCAMPANATA SCINTILLA- LOMÇOVAK

LOOPING D’INGRESSO

TONNEAU SINISTRO -ROVESCIO DRITTO ROVESCIO

INCROCIO DEL CUORE TONNEAU SCHNEIDER POSITIVA E PULL - UP NEGATIVO

CARDIOIDE E SEPARAZIONEDEL SOLISTA

VENTAGLIO APOLLO 313SERIE DI TONNEAU

4 E 5 POSTO LOOPING A CALICE TONNEAU LENTO

16 17 18RICONGIUNGIMENTO -TONNEAU E LOOPING CON IL CARRELLO

SCHNEIDER A DESTRA -VOLO FOLLE

ALONA E INSERIMENTODEL SOLISTA13 14 15DOPPIO TONNEAU

E PIRAMIDONEAPERTURA DELLA BOMBAE INCROCIO DEL SOLISTA

INCROCIO DELLA BOMBAE LOOPING DI RIENTRO

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FIGURE FIGURES

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linea davanti

rombetto

ricongiungimento

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TRASFORMAZIONEA TRIANGOLONE

INCROCIO

BASTONEROMBETTO

BASTONELINEADAVANTI

TONNEAU IN 4 TEMPI

FUORI TUTTI ERICONGIUNGIMENTO

INCROCIOIN BASSO

INCROCIO IN ALTO

TONNEAU - ROVESCIO - TONNEAU

TONNEAU DESTRO

LINEA DI FRONTEDEL 2, 3, 4, 5, 7 E 8

SCHNEIDER NEGATIVA

scintillaTricolore

LOMÇOVAK

TRASFORMAZIONEA PIRAMIDONE

DOPPIO DEGLIESTERNI 4, 5

PRESENTAZIONE DELtriplo TONNEAU

DOPPIO DEI GREGARIINTERNI 2, 3

RICONGIUNGIMENTODELLA BOMBALOoPING CON

IL CARRELLO

TONNEAU CONIL CARRELLO

LOOPING

TRASFORMAZIONEA ROMBO

TRASFORMAZIONEDEL 7 E 8INDIETRO TONNEAU SINISTRO

ROVESCIO - DRITTO - ROVESCIO

SCHNEIDERPOSITIVA

TONNEAU

PULL-UPNEGATIVO

INVERSIONELINEA DAVANTI

INVERSIONEROMBETTO

INCROCIOINVERSIONEROMBETTO

INVERSIONELINEA DAVANTI

SCAMPANATASEPARAZIONEDELLE 2 SEZIONI

APERTURAE SEPARAZIONE

DI TUTTALA FORMAZIONE

INCROCIODEL SOLISTA

SCHNEIDER DESTRAIN DECELERAZIONE

volo folle

PULL-UP

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SEPARAZIONEDEL CUORE

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TONNEAUDEL 2, 3, 4 E 5

TONNEAUDEL 7 E 8

SERIE DI 5 TONNEAU

TONNEAU lento

4 E 5 A POSTO

TRASFORMAZIONEA CIGNO

2 E 3 IN LINEADI FRONTE

LOOPINGA CALICE

LOOPING DI RIENTRODELLA LINEA DAVANTI

incrocio

LOOPING DI RIENTRODEL ROMBETTO

TRASFORMAZIONEin ALONA

INSERIMENTODEL SOLISTA

La sequenza incalzante delle manovre del programma acrobatico delle Frecce Tricolori, così come la conosciamo oggi, è frutto di un lavoro di squadra e cura del dettaglio che si protrae dal 1961. Tale sequenza può subire però delle variazioni in caso di condizioni meteo avverse o particolari conformazioni dell’area di manifestazione. Nel programma denominato “BASSO” non trovano esecuzione alcune manovre a sviluppo verticale al fine di mantenere la formazione al di sotto di eventuali nubi; in caso invece di visibilità ridotta e nubi molto basse si vola il programma denominato “PIATTO” all’interno del quale vengono eliminate le manovre a sviluppo verticale e non avviene mai la separazione della formazione in 3 sezioni.

Per tali motivi, ad esempio, la manovra del “CUORE” può essere sostituita da quella dell’ “AQUILA”, così come la “SCINTILLA TRICOLORE” può essere sostituita dal “BULL’S EYE”.

The aerobatic displays of the “Frecce Tricolori” that we see today are the result of team work and an attention to detail that started in 1961. However, the display may differ from the one planned due to weather conditions or particular restrictions in the area where the performance takes place.

For instance, in the sequence called “BASSO” some vertical aerobatic maneuvers are not performed in order to keep the formation flying below cloud level.In case of reduced visibility and low cloud, the aerobatic team will fly the program called “PIATTO” in which all vertical maneuvers are eliminated and the formation will not separate into 3 sections. For such reasons, for example, the sequence “CUORE” can be replaced by the sequence called “AQUILA”, just as the “SCINTILLA TRICOLORE” can be replaced by the “BULL’S EYE”.

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SCHNEIDER E RICONGIUNGIMENTO

SCHNEIDER E RICONGIUNGIMENTO

CUORE TONNEAU ROVESCIO TONNEAU

TONNEAU DESTRO A CIGNO -SCHNEIDER NEGATIVA ARIZONA - SCAMPANATA SCINTILLA- LOMÇOVAK

LOOPING D’INGRESSO

TONNEAU SINISTRO -ROVESCIO DRITTO ROVESCIO

INCROCIO DEL CUORE TONNEAU SCHNEIDER POSITIVA E PULL - UP NEGATIVO

CARDIOIDE E SEPARAZIONEDEL SOLISTA

VENTAGLIO APOLLO 313SERIE DI TONNEAU

4 E 5 POSTO LOOPING A CALICE TONNEAU LENTO

16 17 18RICONGIUNGIMENTO -TONNEAU E LOOPING CON IL CARRELLO

SCHNEIDER A DESTRA -VOLO FOLLE

ALONA E INSERIMENTODEL SOLISTA13 14 15DOPPIO TONNEAU

E PIRAMIDONEAPERTURA DELLA BOMBAE INCROCIO DEL SOLISTA

INCROCIO DELLA BOMBAE LOOPING DI RIENTRO

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Il solista rende lo spettacolo più avvin-cente, facendo restare il pubblico conil fiato sospeso e strappando applausia scena aperta alla fine di ogni esibi-zione. Nell’economia del programma

della Pattuglia rappresenta uno spettacolonello spettacolo, è colui che consente alle“Frecce Tricolori” di offrire alla gente quel-l’armonia e continuità nella sequenza dellefigure che è altra caratteristica peculiaredella PAN. Come per il resto della Pattuglia,il programma del numero “10” viene messoa punto durante la fase invernale dell’adde-stramento. Si analizza ogni singola figura esi decide l’introduzione di qualche “tecnici-smo” o di piccole personalizzazioni che gene-ralmente non vanno a stravolgere un pro-gramma consolidato negli anni. Durante lastagione invernale, ogni volo d’addestra-mento del solista prevede l’esecuzione ditutto il programma della Pattugliaperché una buona partedella difficoltà del

volo del“Pony 10” è

costituita dalla scelta dei tempi di inseri-mento tra le figure eseguite dalla formazio-ne. Il rispetto dei tempi d’ingresso è unaresponsabilità del solista, il quale deve modi-ficare la propria esibizione per riuscire adaccordarsi al ritmo dettato dal capoforma-zione, un ritmo che può dipendere dallacopertura nuvolosa, dal vento, dal luogo incui si svolge l’esibizione. Il 60% della difficol-tà della performance del solista sta nell’ese-cuzione delle manovre; il restante 40% stanel rispetto della tempistica. I voli di adde-stramento del solista richiedono la presenzacostante presso la biga (in collegamentoradio) del comandante, l’unico pilota titolatoa commentare e a seguire gli aspetti di sicu-rezza del volo del “10”. Il comandante solita-mente si limita a esprimere considerazionisulla qualità estetica della manovra senza

Spettacolo nelloSPETTACOLO

PONY 10FILIPPO BARBERO

fornire suggerimenti tecnici: solo il solistadetiene il bagaglio di conoscenze tecnichenecessario a correggere eventuali difetti diesecuzione delle figure acrobatiche. Del resto, anche dal punto di vista addestra-tivo il “Pony 10” è abbastanza autonomorispetto alla formazione, potendo pianifica-re, eseguire e gestire nella sua interezza ilproprio allenamento.

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AUTOGIRI DA RECORD

ALWAYS A STEP AHEAD M

AGNI GYRO

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STEFANO CENTIONIoperativo a GALATINA

L’ex pilota della PAN parla del suo nuovo impiego aGALATINA (Lecce) dopo l’esperienza meraviglio-sa fatta al 313° Gruppo Acrobatico.

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Siamo abituati a vederli in tuta blu,esibirsi sopra le nostre teste conevoluzioni mozzafiato, atterrareper essere accerchiati da giornali-sti e fan, a caccia di un’intervista o

di una foto. Ma i piloti dell’AeronauticaMilitare che entrano a far parte dellaPattuglia Acrobatica Nazionale, poi che cosafanno? Al 61° Stormo di Galatina, Lecce,abbiamo incontrato Stefano Centioni, fino apoco tempo fa Pony delle “Frecce Tricolori”.Da Udine a Lecce, Stefano ricorda gli annitrascorsi al 313° Gruppo. «Mi sento moltofortunato nell’aver fatto questa esperienza.La cosa più bella è stato indossare la tuta bluper rappresentare l’Italia, avendo il contattodiretto con la gente. È una grande responsa-bilità, che porta con sé oneri e onori. Quisono capo sezione Piani e Operazioni, quindinon svolgo solo attività di volo, ma ancheattività gestionale e direzionale. La mattinaarrivo in base alle 7.00 e mediamente faccioun volo al giorno, che può essere istruziona-le o di prova del velivolo». Ci racconta la suanuova quotidianità in un pomeriggio inver-nale, mentre il cielo terso è attraversatodalle nuvole e il rumore dei Macchini e dei T-346 si fa sentire. Stefano ha una grandeesperienza alle spalle: ottenuto il brevetto èstato assegnato all’AMX, poi gli anni in PAN,e ora anche l’attività di istruttore, ma qualeveste preferisce indossare? «Preferisco loStefano pilota – risponde senza esitazione –quello che ha avuto la fortuna di essere unpilota da caccia, pilota acrobatico e oraistruttore, con tutto il bagaglio di esperienzache queste tre attività portano con sé».Perché un pilota delle “Frecce Tricolori”dovrebbe scegliere proprio una scuola volo,dopo l’attività di alto livello professionalesvolta in un team acrobatico? «Se ho realiz-zato il mio sogno lo devo all’AeronauticaMilitare, perciò ho cercato di restituire unpo’ di quel che ho avuto scegliendo la scuoladi volo internazionale del 61° Stormo. Hocreduto che il modo migliore per mettere adisposizione dei più giovani la mia esperien-za operativa e acrobatica fosse quello divenire qui, dove tutto comincia, dove si for-mano i piloti del futuro». Le ore trascorse abordo del Macchino, lo stesso velivolo indotazione alla Scuola, possono far crescerela sicurezza di sé nel gestire qualsiasi tipo disituazione, ma può capitare di aver paura?«Marco Lant, da Comandante delle “Frecce”,mi disse che la paura è il periodo di tempoche va dal momento in cui ti accade qualcosaa quello in cui risolvi. Più esperienza hai,minore è il tempo necessario per risolvere lasituazione. L’importante è avere questa

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coscienza, senza sfociare nell’eccesso di sicurezza,nell’over-confidence, perché tutto deve esserebilanciato». Il silenzio ora avvolge completamente la stanza.Chiediamo a Stefano se sente la mancanza dellavita condotta a Rivolto, dove ogni volo è un evento esi avverte il “calore” del pubblico. «Sono una perso-na molto estroversa – ci dice – e ho sempre pensatoche il 50% del lavoro in Pattuglia fosse di pubblicherelazioni. Il pilota della PAN fa rappresentanza,appena sceso dall’aereo deve mettere da parte lesue considerazioni, le critiche al volo che ha appenaaffrontato, anche se non lo ha soddisfatto al massi-mo, per dedicarsi alle migliaia di persone che sonolì per i dieci velivoli dell’Aeronautica Militare. Nonsento la mancanza dei bagni di folla, perché tuttociò che si fa in quel contesto lo si fa in squadra, unasquadra unita che lavora al servizio della ForzaArmata. Le “Frecce Tricolori” sono l’espressionepiù visibile delle capacità e delle professionalità diogni singolo appartenente all’Aeronautica Militare». Continuiamo la nostra chiacchierata spostandoci efacendo un giro per la base salentina, passandodalla sala equipaggiamento alla nuova struttura

dedicata al T-346. Certo, per gli allievi piloti avere“a disposizione” un ex PAN è un’opportunità in piùper imparare. «Qualche allievo è venuto da me perqualche consiglio specifico sul volo acrobatico. Inquel caso, oltre al ripasso della procedura, cerco ditrasmettergli una determinata tecnique che hoappreso nel tempo». Intanto, un grande ammasso di nubi corre nel cielosconfinato del Salento, mischiandosi a ovest conun sole pronto per il tramonto: luci gialle e violadanno spettacolo lassù, mentre una coppia diMacchini fa un’apertura tattica sulla pista. abbia-mo tempo ancora per una domanda e chiediamo aStefano quale sia la dote più importante in un pilo-ta, quella che cerca di insegnare agli allievi già aterra. «L’equilibrio è un concetto fondamentale perme. È la chiave di volta, la differenza che porta ascegliere un pilota rispetto a un altro. È il fattorcomune di ogni pilota transitato nelle “FrecceTricolori”. Equilibrio, passione e professionalitàsono i tre pilastri del nostro lavoro, qui come inqualsiasi altro Reparto dell’Aeronautica Militare».

Lodovica Palazzoli

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Al 6° Stormo di Ghedi (Bs) abbiamo incontrato ilCapitano Marco Zoppitelli, ex primo finalinodella PAN. Lo seguiamo nella pilot lounge del154° Gruppo, quello dei celeberrimi “DiavoliRossi”. Seduti sul divanetto della sala, con il

sottofondo dei Tornado in decollo con i post bruciatori acce-si, Marco ricorda gli anni vissuti nella base di Rivolto: «Èstata un’esperienza che mi ha fatto crescere professional-mente e che mi ha arricchito. Ho portato via con me la sen-sazione di atterrare e trovare lì a bordo pista la gente entu-siasta. In tutti gli Stormi lavori per l’Aeronautica Militare,ma al 313° Gruppo vedi immediatamente la gratitudinedelle persone». Marco come è scandita la tua giornata qui aGhedi, al 154° Gruppo? «È piuttosto standard, tipo quellache si vive alla PAN, con qualche variazione perché l’obietti-vo qui è l’addestramento necessario a ottenere anche il mas-simo livello di sicurezza nelle operazioni. Perciò si arriva inbase alle 7:30 del mattino e c’è il briefing meteo, la vita poi sisposta nei gruppi volo dove si pianifica. La pianificazione quiè molto importante, richiede tempo e concentrazione. Il volodura un’ora e mezza, due ore; tornati a terra si fa il debrie-

fing». Per renderci ancor più partecipi della vita in base,Marco ci accompagna in torre di controllo da dove ci godia-mo qualche decollo. Una foschia densa ricopre la pista, men-tre due caccia percorrono rullando il raccordino per rag-giungere la testata pista. Uno scenario che non è affattonuovo a Marco Zoppitelli: già prima di entrare nelle “Frecce”è stato qui, poi, prima della Pattuglia Acrobatica, ha fatto l’i-struttore al 61° Stormo. Ma quale sarà il suo ruolo preferito? «Non ce ne è uno in par-ticolare che preferisco – ci dice – perché sono tutte parti dime. Sono tutte fasi della mia vita che mi hanno reso quelloche sono. Ho fatto ritorno in questo Stormo dopo dieci anni equi ho trovato persone e lavoro completamente cambiati. ARivolto mi sono abituato a lavorare molto in gruppo. Il teamwork, sempre nel pieno rispetto delle gerarchie, è fondamen-tale in Pattuglia. La mia idea è quella di radicare anche quisempre più questa realtà. Il fatto di tornare qui ha compor-tato per me un riavvicinamento al Tornado e a un certo tipodi missioni alle quali non ero ovviamente più abituato, per-ciò anche nel tempo libero mi dedico alla lettura di manualie libri, cercando di carpire il massimo anche dai più anziani».

MARCO ZOPPITELLItorna tra i “Diavoli Rossi”MARCO ZOPPITELLI parla del suo nuovo impiego a GHEDI (Brescia)dopo l’esperienza meravigliosa fatta con le “Frecce Tricolori”

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Non si smette mai di imparare, insomma, nédi tenersi aggiornati. Lasciamo la torre di controllo e ci diri-giamo verso un hangar, per vedere più da vicino un Tornado.Camminando incrociamo un paio di giovani tenenti piloti,salutano Marco e gli sorridono. Ma come lo vedranno qui igiovani colleghi? «I più giovani mi vedono come un pilota diesperienza, anche per via del periodo trascorso nelle“Frecce”. Io, da una parte ho delle difficoltà oggettive nelmettermi al passo con i tempi perché il lavoro qui è mutatonegli anni; per altri versi alcune particolarità del volo, comel’acrobazia o le tecniche nell’affrontare determinate situa-

zioni sono più naturali per me. Leore che ho trascorso in aria mi ven-

gono in aiuto e questa è la tecnique checerco di trasmettere ai più giovani, sem-

pre con il massimo dell’umiltà».Camminando e parlando facciamo ritorno

verso il “154°”. Fuori dal Gruppo un F-104 punta il muso verso ilcielo, che comincia a prepararsi al tramonto. Nellastoria delle “Frecce Tricolori” molti colleghi diMarco, dopo l’esperienza di Rivolto hanno lasciatol’Aeronautica Militare, lui perché ha deciso di resta-re? «Ho sempre dato il 100% all’Aeronautica el’Aeronautica ha dato il 100% a me. Credo in questaistituzione non esiste alternativa che valga l’uscitadalla Forza Armata. Qui c’è tutto quello che desiderosia per la mia vita professionale, che privata. E poiamo il mio lavoro e il velivolo su cui lo svolgo». C’è unsorriso soddisfatto sul suo volto, mentre conclude lafrase. La giornata si sta per concludere anche al 6°Stormo, tana dei “Diavoli”. Accompagnamo Marco albar della base. Poco più in là due Tornando stanno

effettuando le prove motore in vista di una sortitanotturna: presto due scie di fuoco illumi-

neranno la pista d’asfalto, accen-dendo per un attimo la

notte. Sorseggiandoun caffè, gli

domando se cisia una frase che lo

ha accompagnato nellasua vita aeronautica, quasi

una massima che si è ripetuto neimomenti difficili o semplicemente valida

per quelle volte in cui si è trovato davanti a unascelta. «Mio papà diceva sempre una cosa: se dai

tanto, ti impegni tanto, prima o poi verrai ripagato.Questo è esattamente quello che penso anche io e che puòriassumere l’esperienza fatta fino a ora. Spero con il miolavoro di ogni giorno di aver dato tanto, quanto sento di averricevuto in tutti questi anni». Pilota una volta, pilota per sempre. Quando passione e pro-fessionalità creano una sinergia, non importa dove o che tipodi attività si sia chiamati a svolgere, perché l’approccioresterà lo stesso, come la voglia di migliorarsi e dare ilmeglio di sé. Parola di ex PAN.

Lodovica Palazzoli

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1961-201656° ANNIVERSARIOFRECCE TRICOLORI

BUON 2016!

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