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Marina di Ragusa 13- 09 - 2009 Euro 2,50 Marina di Ragusa Air Show 2009 11

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11 Euro 2,50 Marina di Ragusa 13- 09 - 2009 SALUTO DEL SINDACO DI COMISO GIUSEPPE ALFANO SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI RAGUSA ON. FRANCO ANTOCI 1

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Marina di Ragusa13- 09 - 2009

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Marina di Ragusa Air Show 2009

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SALUTO DEL SINDACO DI COMISO GIUSEPPE ALFANO

L’ evento che anticipa l’evento. Cari lettori, perdonatemi il sintatticogioco di parole, ma penso sia uno dei pochi modi per spiegare

l’arrivo delle Frecce Tricolori a Comiso. L’Aeroporto degli Iblei – VincenzoMagliocco per l’occasione, agghindato a festa, pronto al primo decolloche anticipa l’apertura dell’aerostazione. Ciò che in questi anni è sem-brata una chimera; un sogno “inarrivabile” per i cittadini della Provinciadi Ragusa è oggi pronto alla dirompente entrata in scena tutt’altro chein punta di piedi. Per l’occasione, come detto, saranno le Frecce Tricolori,l’evento aeronautico per eccellenza, rinomato e acclamato in tutto ilMondo, a fare da battesimo al Vincenzo Magliocco. In qualità di Sindacodella città di Comiso è per me un onore oltre che un piacere ospitare unevento di tale caratura, che darà slancio e valore al nostro territorio.Sabato 12 Settembre 2009 sarà la prima data nel calendario anagrafi-co dell’aerostazione “degli Iblei”. Appassionati del volo, società civile, istituzioni uniti da un rapporto siner-gico e dallo stesso intento: dichiarare realtà questa nuova struttura aero-portuale. Con profonda commozione ed un pizzico di umile orgoglio mirivolgo ai cittadini della Provincia di Ragusa e della Sicilia tutta affinchè“l’evento nell’evento” sia accolto con il giusto calore e la dovuta atten-zione. E’ un momento importante per la città di Comiso, pronta ad affac-ciarsi sul panorama nazionale del “volo” offrendo un piatto più che ricco.Territorio virtuoso e fortemente vocato al turismo; ampia presenza distrutture ricettive; calore e gentilezza tutta ragusana rappresentanoalcuni degli ingredienti, di primario ordine, che faranno del nostro terri-torio, “pietanza” oltre modo appetibile. Siamo giunti al giro di boa. Lo siattendeva da parecchio tempo e grazie alle Frecce Tricolori, metteremoun punto di partenza verso il tanto atteso decollo dell’Aeroporto degliIblei. Oggi possiamo dire che è tutto pronto per l’inizio della grande sfidaeconomico – culturale, che il territorio ragusano e comisano nello speci-fico dovrà affrontare “face to face” con le realtà imprenditoriali e com-merciali nazionali ed estere. . Noi amministrazione, Comiso e i suoi cit-tadini presenti in prima fila alla stesura dell’appello!

SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI RAGUSA ON. FRANCO ANTOCI

L’ A mministrazione Provinciale di Ragusa ha accolto con entusiasmo

la proposta dell’Aeroclub Comiso "Angelo D'Arrigo" e la scuola di

volo Mosquito di Marina di Modica, di portare nei cieli iblei l'Aeronautica

Militare con la sua celebre pattuglia acrobatica. L'esibizione delle Frecce

Tricolori è sempre un evento prestigioso, un appuntamento irrinunciabi-

le per gli appassionati ed amanti del mondo dell’aviazione.

È, comunque, uno spettacolo entusiasmante, che offre agli specialisti, ma

anche ai curiosi, la possibilità di avvicinare l'avvincente mondo degli

aerei e dell’aeronautica in generale, un settore dove l'Italia, sin dagli albo-

ri dell’aviazione, ha una tradizione di qualità e di maestria.

Sono cosciente che la P.A.N. è, in tutto il mondo, simbolo della tecnologia

e intraprendenza italiana, e vederla volteggiare sul nostro territorio in

occasione di “VOLA SUGLI IBLEI AIR SHOW 2009”, certamente, sarà un

momento indimenticabile per tutta la nostra comunità.

Il pubblico potrà ammirare per ben due volte i volteggi della pattuglia

aerea che ci invidia tutto il mondo, un raro privilegio che, come

Presidente della Provincia di Ragusa, apprezzo a nome di tutto il ragu-

sano, visti gli innumerevoli impegni nazionali e internazionali dei nostri

piloti tricolore.

Ringrazio l’Aviazione Militare per la disponibilità dimostrata nei confronti

di questo territorio e mi auguro di poter rivedere al più presto la “coda

tricolore” segnare l’azzurro del nostro cielo.

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VOLARE IN CORO

Le �Frecce Tricolori� sonoun reparto dell�Aeronauti-ca Militare. Raccolgonol�esperienza e l�addestra -mento di piu` di 80 anni diacrobazia aerea in un pro-gramma di volo che unisce,in un insuperabile compro-messo, spettacolarita` etecnica. Le Frecce Tricolorisintetizzano in 25 minuti diprogramma di volo lecapacita` e l�ingegno nonsolo di un�istituzione mili-tare ma di un intero Paese,l�Italia.

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Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico �Frecce Trico-lori�, Pattuglia Acrobatica Nazionale, e` dislocato sul-l�aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo

�Udine�, nel cuore del Friuli Venezia Giulia e dell�Aero-nautica Militare sono la componente sicuramente piu`conosciuta e visibile. Ma le �Frecce Tricolori� rappresen-tano in realta` la sintesi delle capacita` dei piloti e deglispecialisti di un�intera Forza Armata. Sono quella compo-nente che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana �Alenia Aermacchi MB.339PAN � costituisce la piu` nume-rosa compagine acrobatica al mondo che offre in circa 25minuti di �volo in coro� uno spettacolo indimenticabileanche al piu` smaliziato degli spettatori e una dimostra-zione di capacita` e coraggio, orgoglio di un�intera nazio-ne.18 sono le figure che danno vita a uno spettacolo che nonda` tregua. Una delle peculiarita` infatti di questa armoniatutta tricolore e` quella di essere uno splendido conti-nuum. Circa mezz�ora da passare in apnea alternando losguardo tra la formazione di nove che si divide in duesezioni �5 e 4�, il velivolo solista, e gli incroci, le salite, itonneaux, le virate schneider per concludersi nel grandeed emozionante tricolore finale dell�Alona. E poi la Bomba, la figura che ha contribuito a renderefamose le Frecce Tricolori nel mondo, imitata molto,replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiun-que intendesse visitare il �cenacolo� dell�acrobazia collet-tiva italiana, e il 1° maggio e` un�occasione �succosa�, devepredisporsi a subire un�emozione forte e del tutto parti-colare, sebbene l�atmosfera che si respira in aeroporto, aRivolto, nella dimora dell�acrobazia con la �A� maiuscola,e` di assoluta normalita`. Tutto si svolge con estrema natu-ralezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla dieccezionale. Questo deriva dalla storia professionale diciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo repar-to comunque singolare, sono tutti inquadrati nei ruolidell�Aeronautica Militare e il loro iter istruzionale e for-mativo non differisce da quello dei colleghi in serviziopresso le altre unita` della Forza Armata; con loro espri-mono quei valori e quelle caratteristiche che sono patri-monio culturale di un intero Paese, l�Italia, prima che diuna Forza Armata. Ardimento, capacita`, disciplina, affia-tamento, spirito di appartenenza, generosita`, sofisticatacreativita`. E, soprattutto, senso dello Stato su questi pila-stri poggia il lavoro quotidiano del 313° Gruppo Addestra-mento Acrobatico - Pattuglia Acrobatica Nazionale, capa-ce di stendere il tricolore piu` lungo del mondo.

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CALENDARIO DELLE ESIBIZIONI PAN - 2009

Data Evento Localita` Attivita` PAN

13 settembre Vola sugli Iblei Marina di Ragusa �RG� Esibizione

20 settembre Savona Air Show Savona Esibizione

25 settembre 50° Anniversario Costituzione AWTI Decimomannu �CA� Esibizione

04 ottobre 100° Anniversario 1° volo a Cameri Cameri �NO� Esibizione

04 novembre Festa Unita` Nazionale e delle FF.AA. Roma Sorvolo

15-19 novembre Dubai Air Show 09 Dubai Esibizione

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Da sx:Cap. Stefano Centioni - pony 9Cap. Fabio Martin - pony 8Ten. Piercarlo Ciacchi - pony 5Ten. Marco Zoppitelli - pony 6Cap. Dario Paoli - pony 3Cap. Simone Pagliani - Supervisore AddestramentoT. Col. Massimo Tammaro - ComandanteMagg. Marco Lant - CapoformazioneMagg. Simone Cavelli - SolistaCap. Fabio Capodanno - pony 4Cap. Jan Slangen - pony 7Cap. Mirco Caffelli - pony 2

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Il solista merita un discorso a parte. Nell�economia delprogramma della Pattuglia rappresenta uno spettacolonello spettacolo, e` colui che consente alle �Frecce

Tricolori� di offrire al pubblico quella armonia econtinuita` nella sequenza delle figure che e` altracaratteristica peculiare della PAN. Come per il restodella Pattuglia, il programma del numero �10� vienemesso a punto durante la fase invernale dell�adde-stramento. Si analizza quindi ogni singola figura e sidecide l�introduzione di qualche �tecnicismo� o dipiccole personalizzazioni che generalmente nonvanno a stravolgere un programma consolidatonegli anni. Durante la stagione invernale, ogni volod�addestramento del solista prevede l�esecuzione ditutto il programma della Pattuglia perche´ unabuona parte della difficolta` del volo del solista e`costituita dalla scelta dei tempi di inserimento tra le figu-re eseguite dalla formazione. Il rispetto dei tempi di ingres-so e` una responsabilita` del solista il quale deve modificarela propria esibizione per riuscire ad accordarsi al ritmo det-tato dal capoformazione, un ritmo che puo` dipendere dallacopertura nuvolosa, dal vento, dal luogo in cui si svolgel�esibizione. Il 60% della difficolta` dell�esibizione del soli-sta sta nell�esecuzione delle manovre; il restante 40% stanel rispetto della tempistica. I voli di addestramento del solista richiedono la presenzacostante presso la biga �in collegamento radio� del coman-dante, l�unico pilota titolato a commentare e a seguire gliaspetti di sicurezza del volo del �10�. Il comandante solita-mente si limita a esprimere considerazioni sulla qualita`estetica della manovra senza fornire suggerimenti tecnici:solo il solista titolare detiene il bagaglio di conoscenze tec-niche necessarie a correggere eventuali difetti di esecuzio-ne delle figure acrobatiche a suo appannaggio. Del resto, anche dal punto di vista addestrativo il solista e`abbastanza autonomo rispetto alla formazione potendopianificare, eseguire e gestire nella sua interezza il proprioallenamento.

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Il Solista

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EQUIPAGGIAMENTO PER IL VOLO

A. Il casco da volo dispone di interfono e di doppia visiera, antisole oneutra. B. La maschera dispone di microfono incorporato e di uno specialesensore che ne consente lo sgancio automatico in caso di caduta inacqua. C. Il giubbotto �secumar� si gonfia automaticamente a contatto conl�acqua. D. Il colore azzurro della tuta da volo e` un ulteriore elemento distin-tivo dei piloti delle �Frecce Tricolori�.E. Al momento dell�espulsione dal velivolo, l�attivatore della radiod�emergenza aziona il dispositivo che facilita la radiolocalizzazionedel pilota da parte delle unita` di soccorso.F. Lo spinotto collega l�interfono del casco all�impianto radio del veli-volo. G. Durante le manovre a elevata accelerazione, il pantalone anti-g sigonfia � e` alimentato ad aria compressa � per ridurre l�afflusso disangue verso la parte bassa del corpo, prevenendo cosi` una carenzadi ossigeno al cervello che potrebbe portare alla �visione nera� e allaperdita di conoscenza. H. Indossate a mo� di giarrettiere, le cinghie sono collegate al seg-giolino eiettabile e assicurano che le gambe siano posizione correttaprima che il pilota abbandoni il velivolo.I. Calzari da volo.L. Attraverso il tubo corrugato viene erogata la miscela di aria nor-male o l�ossigeno puro che alimenta la maschera del pilota.M. Guanti da volo impermeabili.

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di aprile ed e` interamente dedicato all�addestra-mento e all�inserimento in formazione dei pilotineoassegnati. In questo periodo la PAN opera principalmenteda Rivolto, volando in media tre sortite al giornoper cinque giorni alla settimana. Il normale turn-over che caratterizza ogni reparto operativo pre-vede che, prima dell�inizio della stagione estiva,uno o due nuovi piloti siano selezionati perentrare a far parte della formazione nelle posi-zioni che si rendono libere per il naturale avvi-cendamento all�interno del gruppo. Anche il meccanismo della selezione si basa su unmodello ormai ben consolidato: una prima scre-matura dei candidati segnalati dai vari gruppiviene eseguita direttamente dal Comando dellaSquadra Aerea sulla base del profilo di carrieradel pilota. L�esito della prima valutazione riducea non piu` di 8-10 il numero dei candidati che,superato lo sbarramento iniziale, sono invitati atrascorrere, tra marzo e aprile, una settimana aRivolto per la seconda e decisiva selezione, con-dotta direttamente dalle �Frecce Tricolori . Anche se durante il soggiorno a Rivolto e` previ-sto un volo con il comandante, uno in coppia euno con la formazione completa, i nuovi pilotisono scelti non solo sulla base dello �skill , maanche e soprattutto per le qualita` caratteriali. Ci spiega il comandante: �Trattandosi di pilotiche possiedono gia` un certo bagagliod�esperienza, tutti i candidati sono dotati piu` omeno delle stesse capacita` di pilotaggio.Conseguentemente, la valutazione e la successi-va scelta si basano su altri criteri. Quel che contain pattuglia e` l�umilta`, la capacita` di mettersi indiscussione, lo spirito di sacrificio e la possibilita`di inserirsi velocemente nel gruppo.

L�ADDESTRAMENTO

L�anno delle �Frecce Tricolori puo` essere suddi-viso in due grandi periodi, impropriamente defi-niti �stagione estiva e �stagione invernale . Lastagione estiva si identifica con l�intero periododelle manifestazioni, che inizia ufficialmente il 1°maggio con la tradizionale esibizione di Rivolto etermina generalmente verso i primi di ottobre.La stagione invernale invece coincide grossomodo con il periodo che va da novembre alla fine

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I professionisti del volo acrobatico: ottanta anni di storia

Era il novembre 1929 e i sergenti Citi e Brizzolari, a bordo di due velivoli Fiat CR.20 del 1° Stormo Caccia, effettuarono alcuni pas-saggi a bassa quota sull'aeroporto di Campoformido realizzando una serie di looping a distanza, allora, proibitiva ala contro ala. Idue piloti volevano mettere in evidenza in modo così spettacolare che un volo tanto spericolato era in realtà un esigenza della cac-cia, avrebbe permesso di ottenere il massimo nel combattimento aereo. Il colonnello Rino Corso Fougler, loro comandante, sposòin pieno quella tesi e la rappresentò ai superiori riuscendo a convinceli. Naque così la stagione epica del volo acrobatico militare.Le prime pattuglie acrobatiche furono inizialmente individuate nell'ambito dei reparti da caccia: alla pattuglia del 1° Stormo seguì,nel '36, la formazione del 4° Stormo e poi quella del 6° e del 53° Stormo, che suscitarono da subito ammirazione e apprezzamento,in Italia e l'estero.

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Dopo la 2a Guerra Mondiale, in perfetta concordan-za con la rinascita dell�Aeronautica, manifestazio-ni nazionali e internazionali fecero da ribalta a

compagini leggendarie, l�acrobazia collettiva riprese dun-que rapidamente quota. Negli anni 50, l�Italia veniva rappresentata dalla pattugliadel �Cavallino Rampante� della 4a Aerobrigata equipag-giata con De Havilland DH-100 �Vampire� ; dai �GettiTonanti� della 5a Aerobrigata dotata di Republic F-84G�Thunderjet�; dalle �Tigri Bianche� della 51a Aerobrigata,con gli stessi velivoli; dal �Cavallino Rampante� della 4a

Aerobrigata con i North American F-86 E �Sabre� ; dai�Diavoli Rossi� della 6a Aerobrigata con i Republic F-84 F�Thunderstreak�; dai �Lancieri Neri� della 2a Aerobrigatasu velivoli �Sabre� e infine di nuovo dai �Getti Tonanti�della 5a Aerobrigata con gli F-84 F . Gli innumerevoliimpegni della nostra formazione acrobatica rendevanopero` sempre piu` difficile mantenere la formula dell�alter-nanza tra i reparti da caccia. Si rendeva percio` necessariala costituzione di una pattuglia �dedicata�.Nel 1960 la pattuglia titolare era quella dei �Getti Tonan-ti�con i suoi F-84F, come pattuglia di riserva il �CavallinoRampante� montata sugli F-86E.. Questa pattugliaformo` il nucleo del 313° Gruppo Addestramento Acrobati-co �Frecce Tricolori� che nel 1961 lo Stato Maggiore del-l�Aeronautica costitui` con sede stabile sull�Aeroporto diRivolto. Le �Frecce Tricolori� erano ben evidenti sullalivrea del �Sabre�: fondo blu con le strisce tricolori sulventre delle superfici orizzontali e fregio sui fianchi cherappresentava un rombo celeste allungato con decorazio-ne in nero e rosso all�interno, quindi le tre saette tricolo-ri della PAN. La prima macchina in dotazione, la versionecanadese del caccia statunitense F-86 E �Sabre� �sciabo-la�, era caratterizzata dalla �coda volante� �piani orizzon-tali interamente mobili e servocomandati�, dal parabrez-za a tre pannelli gia` introdotto sulle ultime serie �A-6 e A-7� di F-86A e dal radar di direzione tiro inserito nel �lab-bro� superiore della presa d�aria e collegato ad un tra-guardo di puntamento computerizzato. Queste innova-zioni erano state apportate per dare piu` efficacia al�Sabre� consolidando la sua superiorita` complessivarispetto al M1G-15 la cui comparsa nei cieli coreani avevamesso in crisi le forze aeree alleate. Nel 1964 le �FrecceTricolori� acquisiscono un nuovo velivolo, il Fiat G.91PAN e una diversa livrea: i rombi sulla fusoliera furonosostituiti da tre frecce stilizzate con i colori nazionali e laderiva fu contraddistinta da numeri individuali di coloregiallo. La versione PAN del G.91 si differenzia dal G.91Rper i comandi �desensibilizzati� con smorzatori di bec-cheggio �pitch damper�, e per un impianto per i fumicolorati. Le armi, con il relativo munizionamento, sonostate sostituite da contrappesi sagomati �sostituzionereversibile per riportare gli aerei alla configurazione ope-rativa� e infine non vi sono installate le macchine foto-grafiche Vinten di serie sull�erre. Nel gennaio 1982 giungono a Rivolto i primi AermacchiMB.339A/PAN che equipaggiano ancora oggi le FrecceTricolori.

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IL PROGRAMMA ACROBATICO

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Nell�attivita` operativa dell�Aeronautica Militare,grande risalto hanno gli interventi a favoredella collettivita`, impieghi che vanno dal con-

corso in occasione di pubbliche calamita` �in coordina-mento con la Protezione Civile all�intera tipologiadelle missioni SAR �Search And Rescue, ricerca e soc-corso. L�Aeronautica assicura questi interventi tuttol�anno, ventiquattr�ore al giorno con equipaggi ed eli-cotteri pronti al decollo con brevissimo preavviso.Proprio lo scorso aprile anche questi aeromobili sonostati utilizzati in Abruzzo nelle zone colpite dal sisma,soprattutto nelle fasi iniziali dei soccorsi, per traspor-tare feriti e squadre d�intervento con cani da ricerca eoperatori specializzati del club alpino italiano. Lo schieramento e le caratteristiche ognitempo deglielicotteri biturbina HH-3F e AB.212 permettono diraggiungere qualsiasi parte del territorio nazionale odelle acque territoriali in un massimo di un�ora emezza di volo. Insieme ai velivoli da trasporto, gliHH-3F del 15° Stormo di Pratica di Mare sono anchetra gli assetti piu` versati l i a disposizione

dell�Aeronautica Militare per l�impiego in missioni�fuori area�, oltre i confini della nostra tradizionale�area di responsabilita`�. Lo dimostrano le migliaia divolo effettuate dagli HH-3F in Iraq nell�ambito dell�o-perazione �Antica Babilonia�.I reparti HH-3F hanno anche sviluppato una capacita`Combat SAR, molto apprezzata in campo internazio-nale e alleato, che rende possibile condurre, anche inambiente ostile, operazioni di soccorso e di evacua-zione sanitaria, cosi` come missioni di trasporto o disupporto alle forze speciali, a cominciare dagli opera-tori del Reparto Incursori e dei Fucilieri dell�Aria,unita` di nuova costituzione dell�Aeronautica Militareconcepite per operare nei moderni scenarid�intervento.Con opportuni equipaggiamenti gli HH-3F possonoessere impiegati anche nel ruolo SMI �Slow MoverInterceptor contribuendo, nell�ambito di dispositividi protezione aerea, alla capacita` di contrasto dieventuali attacchi terroristici condotti con aeromobi-li lenti e non convenzionali.

AGUSTA-SIKORSKY HH-3F PELICANdiametro rotore 18,90 m � lunghezza 22,25 m �con rotore in moto � altez-za 5,52 m � peso massimo al decollo 10.000 kg - impianto propulsivo dueturbine General Electric T58-GE-5 da 1.521 sHP � velocita` massima 260km/h � tangenza 3.500 m - autonomia 750 km � equipaggio 2 piloti, 2 spe-cialisti polivalenti, 2 aerosoccorritori � armamento: 2-3 mitragliatricibrandeggiabili cal. 5,56 mm.

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Proteggere lo spazio aereo nazionale da qualunqueviolazione, ventiquattr�ore al giomo, 365 giorniall�anno: questa e` la Difesa Aerea, da sempre il

compito primario, la ragion d�essere dell�AeronauticaMilitare. Una missione svolta in modo silenzioso e con-tinuo sin dalla costituzione dell�Arma Azzurra, ma cheha assunto nell�epoca del dopo 11 settembre un ruolo diprimissimo piano e a 360 gradi per fronteggiare unaminaccia che puo` prendere le sembianze piu` subdole etragicamente fantasiose. In quest�ottica l�AeronauticaMilitare ha riconsiderato negli ultimi tempi la filosofiad�impiego di alcuni suoi mezzi e reparti e si e` dotata diun caccia dell�ultima generazione: l�Eurofighter 2000Typhoon. Con questo velivolo, che e` un concentrato ditecnologia e sapienza ingegneristica, la Difesa Aerea haacquisito ulteriore efficacia e maggiore credibilita`. Daldicembre 2005 il Typhoon svolge il servizio d�allarme,ovvero e` parte attiva di quel dispositivo che, in unamanciata di minuti, assicura il decollo dei cacciadell�Aeronautica Militare per intercettare e identificarequalunque traccia aerea sospetta rilevata.Il 12 marzo 2008 due Eurofighter 2000 del 4° Stormo diGrosseto, gia` in volo sul Mare Tirreno meridionale peruna missione d�addestramento, hanno effettuato laprima intercettazione a opera dei Typhoondell�Aeronautica Militare. Ai piloti dei due caccia, infat-ti, il Combined Air Operation Centre del ComandoOperativo delle Forze Aeree di Poggio Renatico�Ferrara� ha dato l�ordine di effettuare il riconoscimen-to visivo di un velivolo �sospetto�, un Airbus 320 tunisi-no in volo nello spazio aereo nazionale con cui gli entidel traffico aereo avevano perso il contatto radio.Assistiti dai guida caccia della Difesa Aerea a terra i dueEurofighter 2000 raggiungevano l�Airbus nei cieli dellaSicilia e, dopo averne accertato l�identita`, lo scortavanofino al confine meridionale dello spazio aereo italiano.Sul piano industriale l�Eurofighter 2000 costituisce ilpiu` avanzato aereo da combattimento mai sviluppato inEuropa. Importante anche il valore industriale del pro-gramma con Alenia Aeronautica che partecipa per il19,5% alla realizzazione del Typhoon, realizzato per leforze aeree di Italia, Germania, Gran Bretagna e Spagna,ma ordinato anche dall�Austria e dall�Arabia Saudita,primo cliente non europeo dell�Eurofighter, e seleziona-to dalla Grecia. Alenia Aeronautica in particolare e` inca-ricata dell�assemblaggio finale dei 121 esemplari italiani.Le responsabilita` di Alenia includono la progettazione ela produzione dell�ala sinistra, della fusoliera posterioree dei piloni alari, oltre alla progettazione del sistema dinavigazione, dell�armamento, del controllo delle utility,della propulsione e dei sistemi di alimentazione secon-dari per tutti i velivoli.

EUROFIGHTER 2000 TYPHOONapertura alare 10,95 m - lunghezza 15,96 m- altezza 5,28 m- superficie alare 50 mq - peso a vuoto 10.995 kg - peso mas-simo al decollo 23.000 kg - impianto propulsivo: 2 turbofanEurojet EJ200 da 60kN �13.490 lb� a secco e 90kN �20.000lb� con postbruciatore - velocita` massima 2 mach - tangen-za operativa 13.000 m - autonomia massima 3.600 km - rag-gio d�azione oltre 1.350 km - equipaggio: 1-2 piloti - arma-mento: 1 cannone Mauser cal. 27 mm, fino a 6.500 kg dicarichi esterni �serbatoi ausiliari, missili aria-aria a guidaradar e infrarossa, ecc.�

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Unico aeroplano della sua categoria progettato espressamen-te per il trasporto tattico, il C-27J Spartan e` un biturbina contecnologia allo stato dell�arte nel campo dell�avionica, del

sistema di propulsione e della sistemistica. Il velivolo assicuraun�elevata efficienza operativa a costi competitivi, un�estrema flessi-bilita` d�impiego, le migliori prestazioni della sua categoria in tutte lecondizioni operative e caratteristiche uniche di interoperativita` congli aerei da trasporto di classe superiore.Il velivolo e` stato ordinato dalle forze aeree italiana, greca, bulgara,lituana, romena, slovacca e marocchina. Inoltre, il C-27J e` statorecentemente selezionato dalla Romania 7 esemplari. Il contrattoitaliano prevede la fornitura di 12 C-27J all�Aeronautica Militare, inuna versione particolarmente sofisticata: in aggiunta ai sistemi ditecnologia avanzata della configurazione base, infatti, saranno dota-ti di un apparato di rifornimento in volo, di un sistema di autoprote-zione e di un sistema di proiezione dei dati di volo su doppio head-up-display. Il primo Spartan e` stato formalmente consegnatoall�Aeronautica Militare nel gennaio 2008 e il completamento dellafornitura e` avvenuto nel maggio di quest�anno, praticamente conte-stualmente al raggiungimento delle le 5.000 ore di volo . Lo Spartane` oggetto anche di valutazione di numerose forze aeree mondiali,mentre negli USA e` stato gia` scelto per il programma Joint CargoAircraft JCA dell�US Army e dell�USAF, un velivolo multi-funzionale,capace di compiere diverse tipologie di missione. In Canada, invece, ilC-27J risponde pienamente al requisito per la sostituzione dell�attua-le flotta dei bimotori Buffalo e dei quadrimotori C-130 da ricerca esoccorso. Il C-27J e` stato formalmente valutato dalle forzeaeree di Australia, Irlanda, Repubblica Ceca, eSlovenia.Il C-27J e` in grado di effettuare molteplici missio-ni, tra le quali trasporto di truppe, trasporto mercie sanitario, lancio di materiali e di paracadutisti,ricerca e soccorso, antincendio e supporto alle ope-razioni di protezione civile. Il C-27J e` in grado didecollare e atterrare da piste non preparate lunghemeno di 500 metri, con un peso massimo al decollo di30.000 kg. Gli Spartan dell�Aeronautica Militare, inforza alla 46a Brigata Aerea di Pisa, sono stati recente-mente impegnati fuori i confini nazionali per assolvere ildelicato compito del trasporto aereo tattico in zona dioperazioni. Il C-27J e`, inoltre, costantemente utilizzato inmissioni umanitarie e di soccorso: proprio lo scorso 6 apri-le a causa del catastrofico terremoto che ha colpitol�Abruzzo uno di questi velivoli ha effettuato un trasporto diurgenza di 19 feriti prelevati presso l�aeroporto aquilano di Preturo.

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ALENIA AERONAUTICA GMAS C-27J SPARTANapertura alare 28,70 m - lunghezza 22,70 m - altezza9,60 m - peso massimo al decollo 31.800 kg - impiantopropulsivo: 2 turbine Rolls-Royce AE2100d2 da 4.700sHP - velocita` massima 590 km/h - autonomia 5.950 kma 500 km/h - raggio d�azione oltre 1.350 km - equipag-gio: 2 piloti, 1 specialista.

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Per gentile concessione dello Stato Maggiore dell�Aeronautica, icancelli dell�aeroporto Visentini di Rivolto �Udine� si sono aper-

ti per una pacifica incursione.E� importante testimoniare come e quanto la mia personaleGiornata Azzurra sia stata organizzata con accuratezza e premuraestreme, dalla colazione al circolo ufficiali al commiato con ilcomandante Tammaro.Molte persone avranno assistito a un�esibizione della PattugliaAcrobatica o per lo meno a un loro passaggio, ma certamente alcu-ni si saranno domandati cosa ci sia dietro quei venticinque minutidi acrobazie mozzafiato; io sono tra questi ed ero curiosa di trova-re il confine tra luomo e il pilota, l�acrobata e il pragmatico: ebbe-ne questo punto non esiste, perche´ ogni aspetto si fonde comple-tamente con l�altro, creando un�amalgama eccezionale di estrocontrollato e capacita` alimentate da passione.Dichiarate spesso di voler condividere emozioni; in concretocosa comporta quotidianamente questo obiettivo?�Prima di tutto noi ci sentiamo fortunati e realizzati, percio` citeniamo a voler condividere tutto il possibile e riuscirci con le emo-zioni e` la nostra soddisfazione principale; il volo e` per noi unmezzo per conseguirla, perche´ quello che trasmettiamo agli altri loproviamo noi per primi. Infatti, siamo piu` appagati dalle reazionidel pubblico, che da quello che tecnicamente siamo in grado dicompiere�.C�e` un �trucco� per lasciare preoccupazioni e problemi fuoridalla cappottina chiusa?�La capacita` di staccare dalla vita quotidiana, quando ci si avvicinaa un aeroplano e` una prerogativa insita in ogni pilota militare; da

cio` ne deriva l�umilta`, la professionalita` e il rispetto per compren-dere quando e` meglio non volare se si vivono situazioni private dif-ficili. Alla base c�e` comunque una grande capacita` di concentrazio-ne personale. Infatti, in ogni briefing ripeto sempre ai ragazzi que-sta frase: �ricordiamoci sempre che lavoro facciamo: preparati,riposati, attenti e concentrati; bisogna rispettare questo lavoro��.Cosa significherebbe volare senza la coccarda Tricolore sulleali?�Il valore piu` importante per chi fa parte di questo gruppo e` lacoscienza di rappresentare l�eccellenza del Paese e una nostra sod-disfazione e` quella di incarnare il meglio dell�Italia. Si sceglie que-sta professione per amore e passione nei confronti della propriaPatria�.Cosa e` veramente il �volo�, cosa permette di raggiungere, diesprimere?�Personalmente lo considero una professione, sono molto prag-matico, perche´ la nostra attivita` non lascia spazio al romanticismo;pero` naturalmente c�e` passione e soddisfazione tecnico-professio-nale, perche´ permette di emozionarsi, emozionare, provare gioia eliberta`�.Avere per proprio �habitat� il cielo, puo` far cadere nella pre-sunzione? �Sarebbe un errore mortale, fatale; non bisogna mai cadere nellapresunzione, e` necessario invece avere sempre rispetto di questolavoro, della macchina, degli elementi della natura e di se´ stessi. Lepersone piene, realizzate non hanno bisogno di vanita`; ma sempli-cemente la vita con noi e` stata piu` generosa�.Come e` arrivato alle �Frecce�?�A dire la verita` io ho scelto casualmente di partecipare al concor-so per l�Accademia, percio` sono arrivato gradualmente a desidera-re di entrare nella PAN e di certo non era il mio sogno da bambinocome invece lo e` stato per molti che sono qui�.Fuori e dentro la formazione, cosa significa essere la PattugliaAcrobatica Nazionale?�Piu` che individui, qui siamo militari, uomini e amici appartenentialla stessa squadra; occorrono stima e rispetto reciproco che si rag-giungono con umilta`, fiducia e affiatamento, perche´ qui si discutee ci si confronta, ma con franchezza e fiducia assolute. Per questosi cerca anche di organizzare la vita dei piloti facendoli stare insie-me il piu` possibile e creando cosi` un gruppo�.Il volo e` scopo di vita? Quanta follia, dedizione e impegnorichiede questa scelta?�Io non lo considero assolutamente lo scopo della mia vita, pero` e`una grande passione, la cosa migliore che potessi fare, ma certa-mente non c�e` follia, quanto invece impegno e dedizione�.Che tipo di comandante si ritiene?�Spero di essere considerato un comandante sensibile che operascrupolosamente, attento all�uomo, non solo al pilota�.Com�e` stare lassu`, volare in questo modo straordinario?�E` un�esperienza incomunicabile�.

INTERVISTA A:

ten. col. pil. Massimo Tammarocomandante PAN

Le interviste sono state realizzate da Lodovica Palazzoli che quest’annosarà la nostra “giovane inviata speciale”.Lodovica è una simpatica e gioviale ragazza di 19 anni alle prese conl’ultimo anno di liceo classico, con una passione irrefrenabile per il voloe la scrittura.La Palazzoli è già conosciuta al pubblico per aver scritto, alla “tenera” etàdi 15 anni, Nelle vie del cuore, un romanzo elaborato con una scritturaimmediata ma allo stesso tempo poetica, in cui si scorgono echi dell’u-niverso adolescenziale “mocciano” e dove non possono certo mancarerichiami all’altro suo “amore”: il volo. Non a caso, il cuore che spicca sullacopertina del suo libro è proprio quello disegnato nel cielo dalla PAN.

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BLU CIRCE

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Pattuglia

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37° Stormo, Trapani

Il 37° Stormo Bombardamento Terrestre costituito il 1° aprile 1939sull'Aeroporto "Fortunato Cesari" di Lecce, era inizialmente com-posto dal 54° Gruppo (218ª e 219ª Squadriglia) e dal 55° Gruppo

(218ª e 219ª Squadriglia), entrambi dotati di velivoli daBombardamento SIAI S.M. 81 , al comando del Col. Pil. GoffredoGorini.A un mese dall'entrata in guerra dell'Italia, il 9 luglio 1940, lo Stormofu impiegato con 26 velivoli nella sua prima azione bellica contro laflotta inglese al largo di Punta Stilo; la violenta reazione della con-traerea colpì otto velivoli, mentre due navi furono probabilmentedanneggiate.Quello di Punta Stilo fu uno scontro di notevole importanza storica,poiché ridimensionò le velleità offensive della Mediterranean Fleet. Ilcoraggio di tutti gli equipaggi e la loro determinazione, furono rico-nosciuti anche dai più alti gradi nemici, in particolare dall' AmmiraglioCunningham.Il 54° Gruppo, che l'11 luglio 1930 era stato trasferito in AfricaSettentrionale, svolse un'intensa attività consistente in crociere diricerca di formazioni navali e in azioni di bombardamento, diurno e

notturno, d'impianti ferroviari, concentramenti nemici, aeroporti edepositi, operando dalle Basi d'Aim El Gozola, Borce e Maturba. Inriconoscimento di tale attività e per l'eccezionale contributo fornitoalle operazioni del teatro libico, la Bandiera del 37° Stormo fu deco-rata con la Medaglia d'Argento al Valor Militare.Dalla fine di ottobre del 1940 lo Stormo, alle cui dipendenze era statoposto nel frattempo anche il 116° Gruppo, formato dalla 276ª e dalla277ª Squadriglia, partecipò con i velivoli FIAT BR. 20, alle operazionicontro la Grecia e alla breve campagna contro la Jugoslavia, conti-nuando a svolgere crociere di protezione per l'isola di Corfù e diCefalonia, scorte a convogli, ricognizioni marittime e ricerche di som-mergibili.L'11 giugno 1941 il Comando dello Stormo, con il 55° Gruppo, si tra-sferì sull'aeroporto di Gerbini in Sicilia, dove ricevette, dodici giornipiù tardi, la Bandiera di combattimento. Da qui il 37° Stormo iniziò, il18 ottobre, le sue azioni belliche contro gli apprestamenti di Malta.Durante tale ciclo operativo, il 19 novembre 1941, cadde in azione diguerra il BR.20 della 276° Squadriglia pilotato dal Maggiore CesareTOSCHI, cui fu conferita la Medaglia d'ORO al Valor Militare, ed alquale è attualmente intitolato il 37° Stormo. Per la sua intensa attivi-tà contro la munitissima piazzaforte di Malta, lo Stormo fu citato sul

L’A.M. IN SICILIA

foto: Davide Cenciotti

e “Troupe Azzurra”

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bollettino di guerra.Per il rimanente periodo del 1942, il 55° e il 116° Gruppo si trasferi-rono sull'Aeroporto di Lecce, dove continuarono a dare il loro sup-porto con missioni di scorta convogli e aerocooperazione.Il 3 settembre 1942 lo Stormo si trasferì a Reggio Emilia dove, pocopiù tardi, fu completato il passaggio sui velivoli Cant.Z.1007 bis.Dopo un breve ciclo di operazioni a Milis in Sardegna, lo Stormo siavvicinava al termine delle sue azioni. Il 55ª Gruppo compiva la suaultima azione bellica il 18 maggio del1943.Una volta trasferiti sull'Aeroporto di Littoria (oggi Latina), il 116°Gruppo continuò a svolgere una breve attività di ricognizione, e nellaseconda metà del mese di aprile, lo Stormo si trasferì sull'Aeroportodi Cameri (NO) dove rimase sino al 15 giugno 1943, data in cuiassunse la posizione quadro che ha mantenuto fino al 1 ottobre 1984,quando fu ricostituito nella sua attuale sede.La configurazione operativa del 37° Stormo è stata acquisitanell'Ottobre del 1984 con la costituzione nella Base di Trapani Birgidel 18° Gruppo Caccia Intercettori che è stato recentemente affian-cato nella missione della Difesa Aerea dal 10° Gruppo CacciaIntercettori il 28 marzo 2006.

MissioneAttuare tutte le predisposizioni necessarie per la sorveglianza e ladifesa spazio aereo nel settore sud della N.A.T.O., partecipare, inconcorso con le altre Forze Armate, alla Difesa del territorio e delleacque territoriali, a salvaguardia da eventuali attacchi navali e terre-stri.Dotazione: F-16°, F-16B, MB-339.

41° Stormo, Sigonella (Catania).

Il 41° Stormo viene costituito nella specialità Bombardiere terrestreil 1.7.1939, al comando del Col. Pil. Enrico Pezzi. Schierato sull'aero-porto di Reggio Emilia, è composto da 2 Gruppi: il 59° (232ª e 233ªSquadriglia) con sede sullo stesso aeroporto e il 60° (234ª e 235ªSquadriglia) stanziato a Iesi. L'aeroplano di linea è il "BR. 20 Cicogna",ma già l'11 settembre inizia la trasformazione sui più prestanti velivoli"SM. 79 Sparviero". In questa stessa data anche il 60° Gruppo si tra-sferisce sull'aeroporto di Reggio Emilia per poi rischiararsi a Gela. Il6 giugno 1940 il Comando di Stormo viene inquadrato nella 3ªDivisione Aerea. Il 21 ottobre, lo Stormo lascia Gela per Benina(Bengasi), con 10 velivoli del 59° e 11 del 60° e, pochi giorni dopo il

24 ottobre, gli apparecchi vengono decentrati sul campo di Sidi ElMagrum (Bengasi).Il 28 ottobre, il 41° ed il 15° Stormo entrano a far parte della 9ªBrigata "Leone" al comando del Col. Pil. Attilio Biseo.L'8 novembre lo Stormo si trasferisce a Castel Benito (Tripoli) conentrambi i Gruppi, per poi rischierarsi a Tmini. Il 19 febbraio 1941, loStormo ricevuto l'ordine di rimpatriare, completa il trasferimento suAviano (UD), il 2 Marzo. Nello stesso giorno viene assegnato il primodei nuovi velivoli di linea, i "Ca 313" ed inizia subito un intenso ciclodi attività addestrativa. Il 10 maggio viene comunicato che, con RegioDecreto datato 9 gennaio 1941, è stata concessa alla Bandiera delloStormo la Medaglia d'argento al V.M. per le azioni belliche svoltedall'11 giugno al 30 settembre 1940.Il 25 ottobre, con fg. n° 20745/S datato 18 ottobre 1941, delComando 2° Squadra Aerea, il Gen. di Sq. Aerea Felice Porro elogia il41° Stormo unitamente al 15° Stormo per l'intensa attività di volosvolta , diuturnamente e per i risultati conseguiti nell'addestramentodei piloti impegnati nel passaggio sui nuovi velivoli.L'11 novembre, viene solennemente consegnata al 41° Stormo, dalComandante della Squadra Gen. Felice Porro, la Bandiera di combat-

timento fregiata di Medaglia d'Argento al V.M. per le azioni compiutesu Malta e sulle formazioni navali inglesi nel Mediterraneo.Il 23 dicembre, dietro ordine del Comando 9ª Brigata Aerea "Leone",il 41° Stormo inizia le operazioni per il trasferimento nella nuovasede di Treviso. Il 20 gennaio il Sottosegretario per l'Aeronauticacomunica, con tele n. 4960 datato 20-1-1942, che è stata concessa laseconda medaglia d'Argento al V.M. alla Bandiera dello Stormo perl'attività bellica svolta in Marmarica tra il 13 dicembre 1940 e il 4 gen-naio 1941.Il 31 gennaio 1942 il Col. Moscatelli, rientrato in sede, assume ilcomando dello Stormo.Il 15 febbraio si scioglie la 9' Brigata Aerea "Leone" ed il 41° Stormoassume la specialità di "Intercettore", passando alla dipen¬denza delnuovo Comando Intercettori "Leone".Lo Stormo ora ha in dotazione oltre ai "Ca. 313 Caproni" velivoli "Cr.42 Fiat Falco" ed alcuni "Mc. 200 Macchia Saetta".Il 21 aprile con fg. 261/S datato 21.4.1942 il Comando Intercettori"Leone" comunica che lo Stormo continuerà ad essere formato dal59° e 60° Gruppo con due Squadriglie ciascuno e che l'apparecchiodi linea, in numero di 12 per ciascuna Squadriglia, sarà il "Cr42".L'8 agosto la 232ª Squadriglia, in seguito ad ordine del ComandoIntercettori (fg. 1232/OP2/3 datato 5 agosto 1942), si trasferisce da

Nella pag. a finaco e a destra F-16 ADV del 18° e del X Gruppoin forza al 37° Stormo di Trapani. Sopra, una coppia di velivoliAtlantic del 41° Stromo di Sigonella in pattugliamento sul mare.

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Treviso all'aeroporto di Venegono (Varese).Il 15 settembre anche il Comando del 59° Gruppo e la 233ªSquadriglia Intercettori si trasferiscono da Treviso all'aeroporto diVenegono.Il 24 settembre, il Comando 1ª Squadra Aerea di Milano ordina il tra-sferimento (fg. 33839 datato 24.9.1942) della 233ª SquadrigliaIntercettori che si trasferisce dall'Aeroporto di Venegono a quello diCaselle Torinese per concorrere alla difesa di Torino e Milano.Il 15 ottobre, il Comando di Stormo, (tele 1891/OP2/3 del13.10.1942 del Comando Intercettori "Leone"), viene trasferito sul-l'aeroporto di Tradate. Ora lo Stormo oltre ai "Cr. 42" ha in dotazio-ne i primi velivoli " Me. 110" e DO. 217" provenienti dalla Germania.Il 21 ottobre il 60° Gruppo e la 235ª Squadriglia raggiungono Tradate.Il 41° Stormo viene, infine, disciolto nel 1943.Dotato di Helldiver S2C-5 costituite dalla 162° Sq e dalla 164ªSquadriglia ma in data 15 luglio 1952, cessa di avere alle dipendenzela 164ª Sq che viene trasferita a Catania Fontanarossa per la costi-tuizione del nascente 82° Gruppo Autonomo A/S (Fo n° 21 del20.2.52).Gli equipaggi ottengono la qualifica alla lotta Antisom presso il cen-tro Addestramento di Augusta.Il 2 gennaio viene consegnato il primo dei 48velivoli PV-2 "Harpoon".Il 16 febbraio 1953, piloti e specialisti dellaM.M. iniziano il corso di addestramento performare i primi 3 equipaggi misti della storiaAntisom.Il 15 ottobre 1953 tutti gli equipaggi ultimanoil corso di addestramento sul velivoloHarpoon.Il 5 Novembre 1953 inizia il primo corso spe-rimentale di addestramento all'impiego ope-rativo presso il centro di addestramentoAntisom dove conseguono la combatReadiness.Dopo quello "Sperimentale" il corso, meglionoto come "Tirocinio Elementare Antisom"diventa il percorso finale dell'impegnativociclo addestrativo seguito dagli equipaggi divolo di ogni mezzo aereo in dotazione aiReparti dell'Aviazione per la Marina.Dal 9 febbraio 1958 gli equipaggi dell'87° aNapoli Capodichino, unitamente a quellidell'86° Gruppo, per iniziare a transitare suinuovi velivoli S2F-1 Tracker.Ultimata la transizione, tra il 22 dicembre 1959 ed il 9 gennaio 1960,l'87° Gruppo, si trasferisce a Sigonella.Il 1° marzo 1960, con personale prelevato dall'86° Gruppo, vienecostituito presso l'aeroporto di Sigonella l'88° Gruppo Antisom.Il 24 marzo 1961 sei velivoli S2F-1 vengono consegnati all'88 Gruppo.Nei primi Anni cinquanta la NATO, su richiesta statunitense derivatadalla necessità di fornire supporto e assistenza ai mezzi della 6ª Flottaoperante nel Mediterraneo, avvertì l'esigenza di creare una baseAeronavale in Sicilia. Il sedime fu individuato al centro della piana diCatania, nella contrada "Sigona".L'aeroporto, costruito secondo gli standard Nato e con fondi dellastessa Alleanza, aprì ufficialmente i battenti nel 1959, per ospitarepersonale e mezzi sia dell’Aeronautica Militare sia della U.S. - Navy.Le strutture furono destinate in parte a uso comune, come nel casodelle piste, dei raccordi e della torre, sia ad uso Nazionale quali lepalazzine Comando, agli alloggi, le mense, i magazzini e quant' altronecessario per garantire le attività.La nuova Base fu posta alle dipendenze del Comando Aeroporto diCatania-Fontanarossa.Il primo reparto a insediarsi a Sigonella fu l'87° Gruppo Antisom

dotato di Grumman S2F, che si trasferì da Fontanarossa il 9 Gennaio1960.Il 1° Ottobre 1965, con disposizione dello S.M.A. venne soppresso ilComando Aeroporto di Fontanarossa e sullo stesso sedime diFontanarossa fu costituito il 41° Stormo Antisom che accorpava l'87°Gruppo e l'88° Gruppo Antisom ubicato a Sigonella.Nel Novembre 1971, al fine di disporre di maggiore spazio e di infra-strutture più adeguate in previsione, peraltro, dell'arrivo dei nuovivelivoli Atlantic, l'88° Gruppo lasciò Fontanarossa per Sigonella.L'era "Atlantic" inizia il 27 Giugno 1972 quando il primo BREGUET1150 Atlantic atterrò a Sigonella.L'87° Gruppo Antisom venne posto in posizione quadro il 31 Agosto1978 e nello stesso anno, il Comando di Stormo venne trasferito aSigonella.Nel 1983 L'Aeroporto fu battezzato ed intitolato al Cap. Pil M.o.v.m.Cosimo Di Palma; lo Stormo ha mantenuto sostanzialmente inaltera-ta la sua struttura sino al 1 Agosto 2002, quando in seguito allo scio-glimento del 30° Stormo di Cagliari Elmas, la componente Antisom èstata accorpata nell' ambito del 41° Stormo, con conseguente ristrut-turazione anche ordinativa.

L'unità della Marina degli Stati Uniti cheopera all'interno della Base parallelamenteal 41° Stormo è una Stazione Aeronavale(NAS) che dipende operativamente dalComandante Forze Navali Militari degliUSA di stanza in Europa (COMUSMA-VEUR) attraverso il Comandante ForzeNavali USA in Europa (COMNAVRE-GEUR).NAS Sigonella è costituita da due distintestrutture: NAS1 e NAS2, distanti circa sedi-ci chilometri tra loro; NAS1 fornisce servi-zi di assistenza al personale, quali uffici,alloggi, cambio, ospedale, clinica odontoia-trica, commissariato, spaccio e scuola;NAS2 invece la Base operativa, ubicata inun'area dell'Aeroporto Militare "CosimoDi Palma".MissioneIl 41° Stormo A.S. "Athos Ammannato", dis-locato sull'aeroporto di Sigonella, è specia-lizzato nella ricerca antisommergibile e nelpattugliamento marittimo.Dotazione: Breguet Br. 1150 Atlantic.

34 GRUPPO RADAR A.M. Mezzo Gregorio (Siracusa).

Il 34°Gruppo Radar dell’Aeronautica Militare divenne operativo L’8gennaio 1960 con la denominazione di Comando "C.R.C.".La prima sede operativa era ubicata in prossimità della ContradaBelvedere (l’attuale Villaggio Miano) nella quale erano collocati la SalaOperativa (operante in modalità "fonetico manuale") ed il radar diprima generazione AN/FPS - 8.Il 1° gennaio 1984 la sede operativa fu trasferita in contradaMezzogregorio (Noto) nella quale furono installati il Radar "Argos -10" e la Sala Operativa con sistema "semiautomatizzato" NADGE.Dal 1987 il Reparto ha assunto l’attuale denominazione di 34°Gruppo Radar A.M.,alle cui dipendenze sono state poste la 134°Squadriglia Radar di Lampedusa e la 135° Squadriglia Radar diMarsala.MissioneAssicurare la sorveglianza e il controllo dello Spazio Aereo nell’areaassegnata di responsabilità. Fornire assistenza alle operazioni diemergenza.

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F rancesco Fornabaio e` iscritto all�Aeroclub diMilano. Pilota d�aereo ed elicottero con oltre2000 ore di volo, di cui piu` di 1000 di volo acro-

batico. Vola da 10 anni su Extra 300L, interamentecostruito in carbonio, collezionando vittorie e podisin dal debutto; e` un atleta professionista di �acroba-zia aerea�.Nel 97 e` primo classificato nel campionato italiano,categoria intermedia ed e` membro della NazionaleItaliana di Acrobazia Aerea dal 2002. Partecipa aicampionati italiani, europei e mondiali di categoriaillimitata, in cui e` stato vice campione italiano diFreestyle. La sua specialita` e` il volo artistico con cui si esibisce

negli airshow, per cui crea programmi di grande sug-gestione e rara bellezza, oltre che di ricerca tecnica,sottolineate dai fumogeni bianchi che evidenziano imomenti salienti dell�esecuzione.L acrobazia e` oggi uno sport con regole precise, radu-ni, campionati e classifiche dove il nostro pilota saben figurare.

FrancescoFornabaio

Piloti Solisti

EXTRA 300 LL Extra 300 L e` un aereo acrobatico progettato da Walter Extra �expilota acrobatico� appositamente per le competizioni di volo acrobati-co e gli air show; e` uno dei migliori aerei di questo tipo mai creati.Supera i 10G di fattore di carico sia positivo che negativo ed ha unavelocita` di 225 nodi �400 km/h�. Generalmente monta un motore AvioLyncoming da 300 cavalli di potenza sovralimentato a turbina.

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Periodico di aeronautica e spazio iscritto al n. 47/2007 del registro della stampa

presso il tribunale di RomaDirettore responsabile: Alessio Piano

Editore: Associazione IDEAE via Gianfilippo Usellini, 434 � 00125 Roma

tel. +39 06 52440791 fax +39 06 892.804.66 www. airplanesmagazine.it

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testi: Aeronautica Militare, Brochure PAN, Lodovica Palazzoli, Alessio Piano

progetto grafico ed impaginazione: Fabio Simonelli

foto: © Frecce Tricolori 2009 - Troupe Azzurra - © Luca Rocca

Anno 3° - numero 10 - 06 settembre 2009finito di stampare nel mese di settembre 2009

presso gli stabilimenti dell�azienda tipografica editoriale Litograf srlZona Industriale Pian di Porto, 148/7/T/1- 06059 TODI �PG�

Tel. 075.898041 - Fax. 075.8987110www.litograf.it

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