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“Il Cielo come Laboratorio” anno scolastico 2008/09

Il Cielo come Laboratorio anno scolastico 2008/09

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“Il Cielo come Laboratorio”

anno scolastico 2008/09

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Asiago, 3 – 7 febbraio 2009

Liceo Scientifico “E. Curiel” - Padova

Valentina Guglielmo, Nicola Amoruso, Angelo Colombo

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DISPERSIONE DI VELOCITA’ IN GALASSIE ELLITTICHE

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Fonti, tecniche e svolgimento del lavoro:

Fonte dati: • archivio SDSS

• articolo “A Survey of Galaxy Redshifts. Data Reduction Techniques” di Tonry and Davis, the

Astronomical Journal

Tecniche:Correlazione incrociata ed analisi spettrale

Software:IRAF - FXCOR

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La dispersione di velocità fornisce una stima del moto caotico delle stelle attorno al centro di massa

della galassia.

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Le galassie ellittiche sono composte prevalentemente di stelle di prima popolazione (classe K).

Il loro spettro è la somma degli spettri delle stelle dalle quali sono composte.

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Confrontando le righe dei due spettri (privati del continuo)

Si ottiene un picco di correlazione (con il

programma Iraf Fxcor) che si approssima ad una gaussiana e permette il

calcolo della dispersione

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Il significato fisico della dispersione è dato da

1N

vvσ

2

Cioè la deviazione standard delle velocità lineari stellari rispetto alla velocità media

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Utilizzando i valori delle dispersioni e i raggi efficaci delle singole galassie si può calcolare la massa

G

σRe=M

0.33

2

G

σRe=M

0.33

2

G

σRe=M

0.33

2

G

σRe=M

0.33

2

G

σRe=M

0.33

2

G

σRe=M

0.33

2

G

σRe=M

0.33

2

La formula deriva dal teorema del viriale (2Ek + U = 0) con la sostituzione v = cost * σ

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Confrontando i valori di massa e dispersione ottenuti si osserva che confermano la proporzionalità prevista

costG

σ = R

M 2 1

costG

σ = R

M 2 1

0,00

50,00

100,00

150,00

200,00

250,00

300,00

350,00

0,00E+00 2,00E+10 4,00E+10 6,00E+10 8,00E+10

M/Ref (Mo/")

Dis

pers

ion (

Km

/s)

Infatti la dispersione cresce con la “densità di massa lineare” della galassia

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Conclusioni

All’ aumentare della massa di una galassia (ellittica) aumenta anche la caoticità del moto delle stelle al suo

interno, e quindi la dispersione.

Una simile relazione può valere per qualsiasi insieme di corpi in moto attorno a un centro di massa,

a meno di una costante

Si può supporre che materia oscura e buchi neri alterino tali relazioni

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Un particolare ringraziamento ai proff. Stefano Ciroi e Francesco di Mille

Si ringrazia il Dipartimento di Astronomia dell’Università di Padova e la Dirigenza del Liceo scientifico “E. Curiel” di

Padova

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