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“SENZA PUDORE” Anno I - Numero 29 - 3 giugno 2012

Il Domenicale di Casoria del 3 giugno 2012 n.29

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Settimamale d'informazione della Città di Casoria

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Page 1: Il Domenicale di Casoria del 3 giugno 2012 n.29

“ S E N Z A P U D O R E ”

Anno I - Numero 29 - 3 giugno 2012

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2 Domenica - 3 giugno 2012

Periodico settimanale a diffusione gratuitaAnno I n. 29 - 3 giugno 2012

Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 4925 del 28/09/2011

Direttore responsabile:Pasquale D’Anna

[email protected]:Sonia Tabacco

[email protected]:

Via G. Marconi,80026 Casoria (NA)

[email protected] Stampa:

Tuccillo Arti Grafiche Via dell’Indipendenza,37 80021 Afragola (NA) [email protected]

Edito da:Associazione Culturale Kasauri

Casoria (NA) [email protected]

Progetto grafico ed impaginazione:Sonia Tabacco

Questo numero è stato chiuso in redazione Giovedi 31 maggio 2012

In questo numero

pag. 2 Vignetta della settimanapag. 3 Editoriale pag. 4 Al “padre” rinnegato di questa cittàpag. 5 Ripartiamo da Zero anche a Casoria pag. 6 Il Domenicale di Casoria intervista Pasquale Amorosopag. 8 Casoria Città contro...la legalità?pag. 8 Casoria Calciopag. 9 Riceviamo e pubblichiamo pag.11 Comunicati Stampapag.12 Mak 100 (Nunziatella)pag.13 Chi salva un bambino salva il mondopag.15 Podismo e Taekwoondopag.16 La Redazione

pag.17 Demolizioni a Casoria...dove?pag.19 Viaggiare...Navigandopag.20 Siria: strage di bambinipag.21 Napoli (di Lucchese)pag 22 A spasso nel calciopag.23 Napoli (di Vettoliere)pag.25 Da Olimpia a ...Londra 2012pag.27 Giù le mani dalla culturapag.28 Gli intoccabili documenti di Santa Romana Chiesa

pag.29 Rubrica (di Pina Savorra)

pag.30 To Rome with Love

pag.30 Equitalia? No, grazie!

pag.31 Poesia

pag.31 Auguri

La vignetta della settimana

non vede, non sente, non parla

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3Domenica - 3 giugno 2012EDITORIALE

Dal crol lo al le macerie , la strana al leanza

Gianni Bianco [email protected]

Il Partito Democratico di Casoria è definitiva-mente uscito dalla maggioranza che, da nem-meno un anno, amministra la città di Casoria. Qualcuno potrebbe sminuire la cosa imma-ginando fantasiose alchimie per dire che in giunta ci sono ancora due assessori di area Pd, un consigliere comunale, Rosa Sosio “iscrit-ta” al Pd, alcuni componenti in sottogoverni e partecipate, militanti del Pd, ma non è così. Il manifesto affisso in città a firma del Segreta-rio cittadino dott. Pasquale Amoroso è stato concordato con il gruppo consiliare costituito da Pino Balsamo, Pasquale Fuccio (Presiden-te del Consiglio comunale), Nicola Laezza e Giovanni Marigliano (Capogruppo), discusso e sostenuto dal-la maggioran-za del direttivo cittadino. Se la matematica non è un’opinio-ne, quattordici meno quattro fa dieci, manca-no due nume-ri in Consiglio comunale per raggiungere la soglia minima di sopravviven-za. Chi correrà in soccorso del Sindaco minori-tario Carfora? Una coppia di consiglieri qual-che settimana fa, all’indomani degli eventi che caratterizzarono il venerdì di protesta contro i Consiglieri della minoranza che si apprestava-no a firmare le dimissioni in massa dall’inca-rico, dichiarò subito la propria disponibilità a sostenere l’amministrazione cittadina. Guidati da uno straordinario senso di “responsabilità”, per il bene della città, come direbbero i no-stalgici della passata amministrazione di cen-trodestra, si sono resi disponibili al sostegno politico, prima ancora che terminasse la pro-testa dei disoccupati. Chi sono i due eroi dei “due mondi” politici casoriani? Il primo, l’ex Sindaco del centrodestra sfiduciato, candidato a sindaco dal Pdl alle elezioni del 2011, Stefano Ferrara, accompagnato dal consigliere Cerbo-ne, eletto in una lista civica che sosteneva l’al-tro candidato del centrodestra Massimo Iodi-ce. L’operazione di assorbimento, diciamo così, è opera del cerchio magico dell’Api (Alleanza per l’inciucio), guidato dall’assessore alle atti-vità, più o meno produttive, Tommaso Casillo. E' passato qualche mese dalla dichiarata di-

sponibilità dei due consiglieri di centrodestra, non sappiamo a oggi se i due sono della stessa opinione, perché se così fosse, dobbiamo pren-dere atto che la maggioranza cambia posizio-ne geografica, non più di centrosinistra, ma di centrodestra. Potremmo aggiungere a queste riflessioni la frase del sindaco Enzo Carfora: “Se il Pd esce dalla maggioranza, mi dimetto”; a riprova basta andare a ritroso nel tempo e avere lo stomaco di guardare il video da Youtu-be o dal sito “Casoria ieri, oggi e domani”. In-sieme alla parola “responsabilità” chiaramente dobbiamo agganciare frasi storiche quali: “Per il bene della città, responsabilità, Più Europa, Piano Casa, Puc”.

Se a questo ci aggiungiamo i timori della clas-se dirigente che amministra Casoria per lo scandalo in Vaticano, il terremoto in Emilia, la crisi economica globale, la guerra civile alle porte in Siria e soprattutto lo spread in borsa, dobbiamo rilevare la grande “sensibilità” degli amministratori e dei loro sostenitori. Ritornia-mo alla decisione del Partito Democratico di lasciare la maggioranza. In tutta onestà mi cor-re l’obbligo di sottolineare che la scelta è stata accompagnata in questi mesi da una singolare prevaricazione dei vertici provinciali che, in vista delle elezioni amministrative, si teneva-no ben lontani dal rompere gli equilibri con un partito così autorevole e leale come l’Api. Il partito di Rutelli invece ha adottato il prin-cipio, molto diffuso al centro della politica ita-liana, dei due forni, alleandosi ora a destra ora a sinistra, a secondo dell’”amore” per la città da amministrare. Certo la posizione di Francesco Rutelli diventa sempre più difficile in seguito alle dichiarazioni dell’ex tesoriere della Mar-gherita Lusi e all’articolo dell’Espresso circa i bonifici da quarantacinquemila euro mensili,

destinati a vario titolo alla sua attività politica. Sarà la giustizia, attraverso indagini, denunce, querele, ad appurare la verità. Oggi possiamo solo dire che le percentuali nei sondaggi dell’A-pi (Alleanza per l’incasso), oscillano tra lo 0,5 e lo 0,7%, con una leggera propensione al ribas-so. Il primo partito italiano, il Pd nella città di Casoria è stato accompagnato in questi mesi da altri compagni di viaggio nel criticare l’ope-rato dell’amministrazione di Carfora. Solo per dovere di cronaca ricordiamo un paio di ma-nifesti a firma delle sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl; la rete delle associazioni che in varie occasioni, ha speso poche parole non certo di elogio nei confronti del sindaco Carfora e, dul-

cis in fundo, la stampa locale. La giunta Carfo-ra, pigra e distratta non riesce a decollare e non bastano le iniziative e gli sforzi di Pasquale Tignola all’ambien-te. Ah, dimenticavo il settore Istruzione, Cultura, Sport, Spet-tacoli, Turismo, Sagre, Feste, Esibizioni, Sfi-late, Commedie, Film, Documentari, Rasse-gne, Promozione Li-bri, Convegni, Mostre, Eventi (religiosi e laici), Concerti e Concertini,

dell’assessore Marro, un’autentica furia rispet-to all’apatia complessiva della giunta Carfora, una campionessa del “Fare”. Immaginavo qual-cosa di diverso l’anno scorso dopo la vittoria dell’allora centrosinistra a Casoria. Dal crollo etico e morale dell’amministrazione guidata con improvvisazione e approssimazione da Stefano Ferrara del Pdl, si è passati alle ma-cerie amministrative di Enzo Carfora dell’Api (Alleanza per l’ingaggio). Il futuro di Casoria è appeso a un filo, non basta mostrarsi calmo ed equilibrato, questo è un atteggiamento che può essere valido per arbitrare una partita di calcio, curare un paziente, non per decidere le sorti di una comunità. Le dieci domande che posi al Sindaco sul Domenicale numero 22 del 15 aprile e che terminavano con: “Adesso le ri-sposte”, ad oggi, non hanno ricevuto riscontro. Di tutte, magari l’ultima la ripropongo, può es-sere che la fortuna mi assista stavolta: “Sarebbe stato eletto se, prima durante o dopo il primo turno, avesse comunicato agli elettori l’inten-zione di cambiare la maggioranza dopo quasi un anno dalla Sua elezione?”.

il cerchio magico di Carfora

“Assessore, non è che questo sta lavorando per farsi un cerchio tutto suo?”

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4 Domenica - 3 giugno 2012POLITICA

Al “padre” rinnegato di questa c ittà

Vincenzo Russo [email protected]

Carfora, ammetti di aver fallito. La tua amministrazione, che da un anno gui-

da la città, non ha prodotto nulla di rilievo, è senza idee, senza progetti da realizzare e per ora puoi solo essere ricordato per gli incari-chi affidati ad amici e parenti. Ricordiamo male o ci avevi promesso il rinnovamento? Non doveva arrivare una nuova stagione po-litica? Hai affidato la città nelle mani di un uomo che era già stato sfiduciato dai cittadini di Casoria, sei riuscito a farlo entrare dalla finestra e a farlo sedere sulla poltrona di As-sessore e gli hai affidato deleghe importanti e delicate. Scusa se ho l’ardire di darti del tu, ma è il figlio di questa città che si rivolge al “padre” e ripeto, al padre e non al “padrone”. Per mesi ci siamo augurati che le tue paro-le divenissero realtà e invece ci hai lasciati tutti tra il marciume di una politica fatta di incarichi e prebende affidati agli amici, una politica vecchia di decenni che ci ha offerto solo fallimenti e mortificazioni. Nelle ultime settimane una delle “gambe” del tuo governo è venuta meno e tu sei alla ricerca di bastoni sui quali appoggiarti. Il Partito Democratico nel suo ultimo comunicato esprime il ram-marico per aver condiviso un cartello eletto-rale sbagliato, quello che ha determinato la

tua elezione. Parole dure, che risuonano for-ti: <<il Sindaco Carfora e la sua Amministra-zione Comunale, sin dall’insediamento nel giugno 2011, hanno praticato solo logiche di clientele, privilegiando fedeltà e familismo al merito e alle professionalità. E’ stata inu-tile ed infruttuosa ogni iniziativa del gruppo consiliare del PD di riportare ad efficienza ed economicità l’azione politico-amministrativa a tutti i livelli: istituzionali, organizzativi, finanziari, urbanistici e sociali. In ultimo, l’Amministrazione Carfora ha deciso di por-tare in Consiglio Comunale per l’adozione un PUC che non rispecchia la realtà del terri-torio, ignorando del tutto le ragioni espresse dal PD. Perché? Quali i reconditi motivi? Si è eretto un muro, preferendo logiche antiche e consociative, che hanno motivato la sofferta decisione presa dal gruppo dirigente del PD. Si è preferito includere nella maggioranza, gli “Scillipoti” di turno, sovvertendo la coalizio-ne votata dagli elettori e dando luogo ad un governo di cosiddetti “responsabili”>>.Dopo dodici mesi il Partito Democratico, che si è reso protagonista di manifesti, scontri e attacchi, finalmente si è svegliato dal torpo-re che lo aveva caratterizzato. Al suo interno continuano le contrapposizioni. Il gruppo di

“fuoco”, guidato da Tommaso Girasole con gli assessori Gagliardi e Tignola, è ormai una voce afona, mentre i consiglieri Balsamo, Fuccio, Laezza e Marigliano sono i legittima-ti del Partito Democratico e sono fieri di non essere accomunati a coloro che sono attaccati alle poltrone.Caro Sindaco, la tua “fortuna” è oggi deter-minata dalle defezioni delle opposizioni, il Pdl ha poche teste pensanti, limitate idee e iniziati-ve deboli, nemmeno un manifesto di critica verso quest’amministrazione, e pensare che dovrebbero essere la tua opposizione. L’Udc, invece, rimane alla porta, smentisce il possi-bile passaggio in maggioranza, sa di giocarsi una grande fetta di credibilità anche in ottica di future elezioni, è consapevole che la tua esperienza sarà breve. Qualche sporadica ini-ziativa viene portata avanti da giovani o ex amministratori stanchi di seguire il capo di turno. Lo stato di eutanasia di questa mag-gioranza quanto può durare? Aspettano forse i consiglieri di recuperare le spese elettora-li? Si metta la parola FINE a questa politica maleducata, opportunista, rozza, volgare … Buona Domenica!

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5Domenica - 3 giugno 2012

Luca Scancariello

Ripartire da Zero: è questo il provocatorio slogan lanciato, a livello nazionale, dal-

la comunità politica ed umana, guidata dalla brava e giovane Giorgia Meloni, già Ministro della nostra Repubblica. Zero nominati, Zero corrotti, Zero condannati, Zero collusi, ed al-tro ancora, nell’elenco delle cose da azzerare; un numero, allo stato, ancora troppo consi-stente anche e soprattutto nel Popolo della Libertà. La campagna politica ha interessato anche la nostra città, dove la comunità poli-tica, riunita sotto la sigla “Assalto al Futuro” non ha avuto esitazione alcuna a schierarsi con Giorgia Meloni, organizzando in tempi rapidissimi un presidio in via Marconi, do-menica 27 Maggio. Ottima la riuscita: decine i giovani accorsi, tante le personalità politiche e del mondo associazionistico e giornalistico accorse. E’ tempo di cambiare, restituire la politica a coloro che con Rabbia e con Amo-re, cercando di interpretare ed individuare le esigenze della propria comunità cittadina. La politica per passione, interpretata come atto d’amore nei confronti della propria terra e della propria gente: queste le riflessioni ve-nute fuori dal confronto dialettico, apertosi per oltre due ore al gazebo di via Marconi. Feroci le critiche al nostro partito ed alla sua totale assenza dal territorio. Abbiamo spera-to che la nomina di un commissario cittadi-no, il consigliere regionale Gennaro Nocera, potesse rappresentare un elemento di ricom-posizione interna ma, ad oltre un mese di di-stanza, è assordante il silenzio del partito in città. Tanta, comunque, la voglia di ritornare

a partecipare ad una normale vita di partito, nel quale i consiglieri comunali rappresen-tino il terminale democratico di scelte e de-cisioni prese da assemblee molto più ampie. In verità, aggiungerei, questo nell'interesse stesso degli stessi che, in alternativa, rappre-senterebbero solo ed esclusivamente se stessi, svilendo le loro stesse funzioni istituzionali. La diversa visone del mondo e della politi-ca, fortemente presente nel nostro partito, dovrebbe auspicare momenti di profonda riflessione, anche con serrate discussioni, capaci di determinare sintesi ,che conflui-scano in posizioni unitarie ed evitino, in tal modo, apparenti e poco produttive divisioni su questioni di importanza strategica per lo sviluppo della città. Per non parlare dell’at-tuale amministrazione comunale. Ripartire da Zero, forse, in quest’ultimo caso, sarebbe un eufemismo; molto più credibile il ripar-tire, come da alcuni sostenuto nella pubblica assemblea, da sotto zero. Lo scontro interno alla maggioranza di governo tra i fedelissimi di Tommaso Casillo ed il partito Democrati-co ha determinato una irreversibile paralisi amministrativa, dalla cui palude si tenta di uscire solo cercando di affrontare delicate questioni urbanistiche che, invece, necessi-terebbero di ben altro clima e condivisione. Ripartire da ZERO, non sarà facile nè scon-tato; ma crediamo che sia profondamente necessario provarci. Non sappiamo quali effetti sortirà la nostra iniziativa; nelle more sicuro sarà il nostro impegno a diffonderne i contenuti anche oltre Casoria. Napoli città,

la prossima tappa. Probabilmente la necessi-tà di andare oltre il PDL potrebbe assumere nelle prossime settimane forma e dimensio-ne, tutto dipenderà dalla reale volontà del vertice la rotta da parte di chi oggi guida, a livello nazionale, quel che resta di un grande partito. La dimensione locale, a cui dediche-remo sempre e comunque la dovuta attenzio-ne, potrebbe essere il punto di partenza per un importante progetto rivolto ad un rivo-luzionamento degli attuali assetti. Il territo-rio dovrà decidere di se stesso, senza subire supinamente che altri decidano per noi. Gli errori fatti serviranno ad evitarne altri nel prossimo futuro, a mio avviso, neanche così lontano. Certo è che, da oggi, cambia tanto nel PDL sia a livello nazionale che a livello locale. Nessuna leadership sarà riconosciuta per mera scelta verticistica, nessun silenzio calerà su scelte amministrative prese senza preventive discussioni e condivisioni di base, nessuna giustificazione sarà concessa a chi abbandona il territorio per riapparire solo per raccogliere voti. Merito, presenza e capa-cità le uniche vere virtù richieste, a chi vorrà rappresentarci nelle sedi istituzionali tutte. Saranno anche pie illusioni, ma noi amiamo credere che da oggi il vento stia veramente cambiando ed è per questo che con forza e tanto coraggio , nell'interesse di tutti, confer-miamo un principio: si riparta da ZERO, per rimediare ai tanti guasti prodotti da gente in-capace priva di moralità e dignità.

Ripartiamo da ZERO, anche a Casoria !

POLITICA

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6 Domenica - 3 giugno 2012

I l Domenicale d i Casoria intervista Pasquale Amoroso

Pasquale D’Anna [email protected]

INTERVISTA

Doveroso da parte de “Il Domenicale”, al fine di chiarire le motivazioni e

prospettive future, intervistare il dott. Pasquale Amoroso Segretario Cittadino del PD, dopo l’uscita del suo partito dalla “maggioranza”.

1) Sono stati mesi travagliati e discussi, tuttavia, oltre gli annunci e i manifesti, crediamo sia giunto il momento di fare chiarezza in modo definitivo. Il Partito Democratico è fuori dalla maggioranza?La collocazione del Patito Democratico al di fuori di questa maggioranza è stata decretata dal gruppo dirigente locale ed è pertanto irrevocabile. Inoltre, le farneticanti affermazioni del sindaco Carfora in occasione del consiglio comunale del 28 maggio, in merito all'irrilevante apporto del Partito Democratico alla sua elezione, al contributo suo personale per l'elezione della Dott.Sosio, sua collaboratrice, nelle liste del Partito Democratico, ed infine inerenti a fantasiosi accordi intessuti tra il partito da me rappresentato e le formazioni sindacali contro la sua persona, hanno eretto un muro

invalicabile tra il Partito Democratico ed il sindaco.

2) Ritiene, come segretario politico, di aver fatto tutto il necessario per ricomporre

questa lacerazione?Fin dagli esordi di questa esperienza amministrativa la mia azione, in sintonia con il gruppo consiliare del Patito Democratico, si è caratterizzata per il tentativo di promuovere tra i partiti alleati una regia

politica che rendesse più fluida, ragionata ed equilibrata l'azione di governo. Auspicavo che quest'intento riscontrasse l'apprezzamento di tutti. Invece, si è risposto in maniera arrogante e muscolare alla mia istanza, cercando di tenere ai margini della vita amministrativa i partiti e il consiglio comunale. Una visione che non può vedermi consenziente perchè non rende trasparente la sede ove maturano le scelte nè gli interessi che esse celano. Cocciuto ho riproposto tale schema anche in occasione delle consultazioni che il sindaco ha ritenuto doveroso convocare dopo le sue dimissioni. Non smentendosi anche questa volta , il sindaco o chi per lui, ha preferito sfuggire al confronto politico ,ed intavolare trattative con gli"Scipiloti "di turno tradendo il mandato elettorale ricevuto . Sono queste le ragioni reali della lacerazione oramai insanabile tra Il PD e questa maggioranza.

3) Le colpe e le eventuali attenuanti...Le colpe penso di averle già ampiamente elencate. Per quanto attiene, invece, alle attenuanti, mi ritorna in mente il tormentone di questi mesi: la necessità di comprendere, scusare e sostenere comunque il sindaco

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7Domenica - 3 giugno 2012

in funzione della sua inesperienza. A tal riguardo mi chiedo come sia possibile che il sindaco mostri inesperienza dopo anni di presenza nel consiglio comunale di Casoria e poi nel consiglio provinciale. Sarebbe infine auspicabile che il sindaco, a distanza di un anno dal suo insediamento, mostrasse padronanza della macchina comunale e consapevolezza del suo ruolo . Invece, gli scivoloni di questi ultimi giorni dimostrano che così non è, mettendo in evidenza tutta l’inadeguatezza a ricoprire quel ruolo.

4) Il futuro del Partito Democratico nella nostra città alla luce degli ultimi accadimenti... Il futuro del Partito Democratico a Casoria non può differire da quello che attende il partito sul territorio nazionale che deve saper trarre la giusta lezione delle ultime elezioni. Queste hanno evidenziato la crescita delle formazioni che si sono fatte promotrici di battaglie anticasta,mescolate sapientemente con le solite ricette populiste e demagogiche e che hanno avuto l'innegabile merito di dimostrare possibile un facile accesso alla ribalta politica. In tal senso, solo se il partito democratico saprà dare risposte chiare ed inequivocabili a queste giuste istanze, facendosi promotore di provvedimenti tesi a ridurre i compensi elettorali, il numero dei parlamentari e a rendere facile l'accesso alla politica, riformando la legge elettorale, riuscirà a sottrarsi al gioco allo sfascio che da più parti si sta alimentando, all'insegna di un qualunquistico livellamento verso il basso di tutte le forze politiche . Questa divagazione non è però intesa a sfuggire alla sua domanda. Ritengo che il PD locale ha maturato la scelta di sottrarsi alle perverse dinamiche di questa maggioranza proprio perchè essa ha incarnato in questi mesi tutte le pulsioni che alimentano le giuste istanze anticasta( sperpero di denaro pubblico, familismo . clientelismo etc.). Privilegiamo invece, da subito, il rapporto con le forze sindacali, l'associazionismo, i giovani, le donne e i diversamente abili sul territorio ritenendo queste realtà i nostri interlocutori, dai quali abbiamo da apprendere in un rapporto reciprocamente proficuo. Tutto questo lo renderemo evidente alla città nei giorni 23 e 24 giugno, quando terremo una festa democratica che coinvolgerà tutte le forze prima elencate sotto lo slogan :Una diversa Casoria è possibile... con te"

5) Carfora ha sempre sostenuto, che nel momento in cui la maggioranza uscita vincitrice dalle urne fosse venuta a mancare,

la parola sarebbe tornata agli elettori... Ci auspichiamo che la patente di perbenismo tanto sbandierata dal sindaco in questi mesi lo obblighi almeno a tener fede a questo impegno più volte affermato anche in consiglio comunale. Credo inoltre,che questo dovrebbe rappresentare qualcosa in più di un impegno morale; un atto politico dovuto, qualora si ipotizzino maggioranze alternative che finiscono per tradire il mandato degli elettori, come avverrebbe a Casoria se dopo l'uscita dalla maggioranza del PD si concretizzasse l'ingresso in maggioranza di due esponenti di centrodestra, di cui uno, Stefano Ferrara candidato per il PDL alla carica di sindaco nelle precedenti elezioni.

6) Cosa si sente di dire alla città che ha creduto in questa coalizione e che oggi si ritrova davanti all'ennesimo tentativo di trasformismo? Di trovare come noi del partito

democratico la forza di non lasciarsi andare , di non farsi coinvolgere dalla nausea per la politica che cercano di iniettare come un virus nella nostra società . Disinteressandosi della politica si finisce per delegare ad altri il futuro nostro e dei nostri figli. Pertanto, pur riconoscendo di aver sbagliato valutazione, di aver creduto in una reale possibilità di cambiamento che tale non è stata, ma che anzi si è rivelata come l'ennesima operazione di trasformismo politico, siamo pronti a ripartire insieme a voi.Sono convinto che alla fine le facce del trasformista non sono infinite e che questa volta l'ultima maschera del dominus sta cadendo rotolando rovinosamente verso il precipizio dell’insignificanza politica, travolto dall'indignazione dei cittadini.

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8 Domenica - 3 giugno 2012ATTUALITA’

Casoria Città contro la . . .LEGALITA?Alla Fiaccolata organizzata dal l ’USB solo una diec ina di persone

“di Luigi Magistro”

Largo San Mauro ore 18.30 doveva segna-re l’inizio della fiaccolata della Legalità e

contro ogni violenza ma ……. Chi c’era ??Il reparto celere della Polizia con un folto nu-mero di Funzionari ed agenti, le Associazioni di Protezione e purtroppo solo una diecina di cittadini. Forse si è organizzata una marcia per motivi che qui a Casoria non sentiamo, criminalità, violenza etc. etc. nella nostra città non sono presenti ??!Vergogna, a tutti quelli che hanno preferito starsene a casa con la scusante “vabbè ma pioveva” o, peggio ancora, agli assenti che fanno parte dell’associazionismo, quello che viene sponsorizzato e patrocinato dall’Am-

ministrazione Comunale, ( strano fosse pre-sente la Protezione Civile, che però devo dire è sempre presente) i gruppi parrocchiali (e non si venga a dire che tutti i gruppi aveva-no incontri di preghiera, anche se fosse stato così per un evento tanto importante si pote-vano spostare) e tanti altri. Non ci sono scu-santi per nessuno è da vergogna questo com-portamento. Di sicuro questo mio appunto si tirerà addosso le critiche di tanti, ma non me ne curo, pur giustificando (non troppo) colo-ro che erano impegnati in consiglio Comu-nale, i tanti galoppini che vi ruotano intorno e che in tempi di campagna elettorale ven-gono puntualmente fuori. Perché Il Sindaco

in testa e tutti gli altri non hanno preso una pausa caffè (come solitamente fanno) per dare risalto a questa manifestazione che non aveva colori né bandiere, ma solo un impe-gno comune: combattere la criminalità??! Non hanno partecipato perchè forse perché in consiglio comunale ci sono persone che in questi ambienti ci sguazzano ??! questo di sicuro è un segnale non positivo per i cittadi-ni Casoriani, o almeno per una parte di essi. Si è ormai capito che il casoriano sa solo la-mentarsi ma poi ….. come tante pecore segue sempre il “PASTORE””

Luigi Magistro

Il calcio a Casoria manca da tanto tempo forse troppo, per questo e' stato motivo

di orgoglio portare il “Casoria Calcio” ad un torneo internazionale e tornare con un trofeo che ci inorgoglisce. Vedere i nostri ragazzi festeggiare insieme ai propri familiari, sventolare bandiere ed indossare maglie con la scritta Casoria e' stato qualcosa di indimenticabile. La Scuola Calcio Citta' di Casoria oramai e' una realtà del calcio campano e rappresenta un punto di riferimento per tutta la cittadinanza casoriana. Il progetto, nato da un idea del presidente Luca Porta, che dopo tanti anni passati sui campi si calcio ha messo a disposizione tutta la propria esperienza e quella dei suoi ragazzi, oggi sta prendendo dimensioni sempre più grandi ed ambiziose, non ultimo l'ingresso in società, nel ruolo di direttore sportivo, di Salvatore D'Angelo che vanta più di trecento partite nei professionisti con trascorsi nel Napoli, Catania, Nocerina

e Castel di Sangro, l'anno scorso allenatore in seconda dell'Avellino, un vero valore aggiunto. Un ingresso che rende il nostro progetto sempre più ambizioso, il nostro

organigramma oramai e' di altissimo livello e pronto a grossi progetti. E' di questi giorni la scelta di partecipare il prossimo anno al campionato regionale Mini giovanissimi, scelta condivisa con l'allenatore Carmine D'Alessandro, il migliore della categoria, un

allenatore che condivide in pieno lo spirito della nostra scuola calcio, un uomo di calcio vincente che ha assunto come punto fermo del suo operato la regola che nel calcio non importa vincere, ma bisogna lasciare ai propri ragazzi dei principi calcistici indelebili, in quanto l’allenatore ha il difficile compito di trasmettere dettami e valori che saranno per i ragazzi principi fondamentali di vita. “E' per questo che sono molto infastidito da altri colleghi che mettono in risalto solo le vittorie e già inducono alla competizione afferma D’Alessandro - bisogna solo pensare a far divertire i ragazzi ed a regalare loro momenti felici ed indimenticabili come quelli vissuto a Roseto degli Abruzzi”. Il cammino vincente della Scuola Calcio Citta' di Casoria è solo all'inizio, a breve ci potranno essere altre sorprese.

di Luca Porta

I l calc io a Casoria è : Casoria Calc io

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9Domenica - 3 giugno 2012

RIPARTIRE DA ZERO!

L’esortazione da Lei rivolta, la scorsa domenica, all’opposizione cittadina ad un impegno serio nella costruzione di una seria alternativa al sistema, attualmente al governo della Città, non può lasciare indifferente una Comunità militante come la nostra, caro Direttore,

benché essa non sia in questa fase formalmente rappresentata nelle Istituzioni locali. Circostanza, quest’ultima, considerata da più parti come una condanna all’inefficacia, per l’azione politica che, da circa un ventennio, dispieghiamo incessantemente sul territorio. Un giu-dizio che non ci trova affatto concordi. Possiamo sommessamente definirci eredi di una nobile storia politica, della quale alcune pagine, anche drammatiche, sono state scritte da giovani, più o meno diciottenni, che hanno avuto il coraggio di schierarsi da una parte ben precisa, essendo perfettamente consapevoli non solo delle scarse possibilità di vedere le loro battaglie riconosciute nelle sedi istituzionali; ma anche e soprattutto del fatto che quella scelta avrebbe potuto costare loro molto cara, come in effetti per alcuni di essi avvenne. Non sarà l’assenza dalle martoriate Istituzioni locali ad impedirci di aspirare ad un ruolo di protagonisti, nella costruzione di quell’alternativa, che resta l’unica via percorribile. La necessità di avviare una seria riflessione, a partire dalle idee e dai valori, è un dato ormai acclarato. I fatti recenti, sintomatici del pieno clima da basso impero che si vive in Città, ne sono una chiara testimonianza. Mentre la decomposizio-ne della maggioranza, uscita dalle urne, arriva fino al punto di esibire le viscere più profonde, con la pubblicità della dialettica interna di un partito che l’ha costituita, alcuni rappresentanti istituzionali si preoccupano di farsi eco, a colpi di comunicati stampa, sulla vicenda drammatica dell’ordigno di Brindisi; quando sarebbe stato più che sufficiente, oltre che necessario, quello diramato dal Sindaco, massima espressione dell’Amministrazione, oltre che di una intera comunità. Costruire l’alternativa significa, oggi, ritornare ai contenuti, alle vi-sioni del mondo, ai modelli di governance della cosa pubblica possibili. Occorre “fare tabula rasa del presente”, come di recente ha scritto Veneziani; occorre ripartire da zero! Senza dei contenuti, senza una visione che dia loro una prospettiva, anche occasioni importanti per la Città e per la pianificazione del suo territorio, in vista dei quali si riteneva opportuno dare vita a grosse coalizioni, rischiano di finire nel limbo delle buone intenzioni e delle aspettative deluse (le ennesime), nella migliore delle ipotesi. Per questo, abbiamo scelto di “ripar-tire da zero”, tornare a confrontarci con il popolo, anche esponendoci alle critiche feroci, che l’appartenenza ad una precisa area politica comportano. “Ripartire da zero”, mettendoci ancora una volta la faccia. Senza nessuna paura. Per realizzare l’alternativa.

Giuseppe Notaro Presidente Giovane Italia “Giorgia Meloni” Casoria

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11Domenica - 3 giugno 2012

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12 Domenica - 3 giugno 2012

Mak π 100 per g l i a l l ievi del 222° Corso del la “Nunziatel la”

EVENTI

Carmine Mondola [email protected]

Venerdì 25 Maggio alle ore 10.30, presso il Maschio Angioino, si è celebrata la tra-

dizionale cerimonia del “Mak π 100”, even-to che segna la conclusione del ciclo di studi dell’anno in corso per gli Allievi del 222° Corso della Scuola Militare “Nunziatella”. Alla cerimonia, presieduta dal Comandante dell’Accademia Militare di Modena, Genera-le Massimiliano Del Casale, erano presenti: il Prefetto di Napoli, S.E. Dott. Andrea De Martino, il Sindaco di Napoli Luigi De Ma-

gistris, le autorità civili e militari, parenti e amici dei cadetti e gli ex Allievi posizionati davanti ai Gonfaloni schierati di Regione Campania, Provincia di Napoli e al Gonfalo-ne della Città, decorato con la Medaglia d’O-ro al Valor Militare. Il simbolico “passaggio della stecca” tra gli Allievi del 222° Corso e quelli del 223° ha sancito la conclusione del corso per i primi e l’inizio del nuovo corso. La tradizionale stecca, che rappresenta l’e-quipaggiamento dei soldati del XIX seco-lo (oggetto in legno di noce, lungo circa 30 centimetri), aveva il compito di proteggere la giubba durante la lucidatura dei bottoni e

veniva trasferito in consegna alle giovani re-clute. Oggi, seppur non più in uso, continua a rappresentare l’emblema dell’austerità del-la vita degli Allievi. «È una festa importante che segna la fine delle fatiche per gli stu-denti del terzo anno e l’inizio per loro di un lungo percorso verso il proprio futuro», ha sottolineato il comandante della Scuola, colonnello Bernardo Barbarotto, che ha poi ritirato un’opera dello scultore Mario Moli-nari, il “totem della Pace”, con cui l’Archi-tetto Michele Capasso, accompagnato dal-la vedova dello scultore, ha conferito alla Scuola Militare “Nunziatella” il “Premio Mediterraneo Istituzioni 2012”, riconosci-mento di prestigio mondiale. Madrina del 223° Corso, la professoressa Caterina Mi-raglia, Assessore regionale all’Istruzione ed Edilizia Scolastica che ha affidato agli Allievi la “drappella”, simbolo del Corso in tutte le cerimonie ufficiali per i dodici mesi a segui-re. La cerimonia è terminata con la consegna delle borse di studio agli Allievi meritevoli e dei riconoscimenti per “lungo periodo di servizio” ai Dipendenti Civili della Scuola. Sabato 26 maggio, i saloni del Palazzo della Scuola Militare “Nunziatella” hanno ospitato, le celebrazioni del Mak π 100 degli Allievi del 222° Corso della scuola. L’avvenimento è oggi parte della tradizione Napoletana. La serata di gala, ha avuto come momento cruciale il Ballo delle debuttanti, circostanza che segna l’ingresso in società di ragazze di età compre-sa tra i 17 e i 19. Emozionante è stato quando i giovani cadetti hanno salutato la Scuola con il “canto dell’addio”. Presente come ad ogni cerimonia dell’Istituto anche un pezzettino della Nostra Città. L’Organizzazione Nazio-

nale di Protezione Civile. Le Aquile di Ca-soria, infatti, sono ormai presenti da diversi anni a tutti gli eventi della Scuola, per colla-borare alla buona riuscita dell’evento e vigila-

re sulla sicurezza degli intervenuti. “ Per Noi è un motivo di vanto questa partecipazione - ci dice il Presidente Alberto Simonetti - ci siamo conquistati la stima di un’ istituzione così importante, quindi per la Nostra Orga-nizzazione è un vanto professionale, godere della fiducia di un’istituzione come la Nun-ziatella. Le Aquile hanno sempre dimostra-to serietà e professionalità nello svolgere i compiti loro assegnati, e di questo devo solo ringraziare i miei volontari che con tanti sa-crifici e spirito di abnegazione fanno sì che l’organizzazione raggiunga sempre mete più importanti. La Nostra è una famiglia, infat-ti, abbiamo collaborazioni molto strette tra le circa 25 sedi dislocate sull’intero territorio Nazionale, a questo evento per esempio ha collaborato con Noi anche la sede delle Aqui-le di Pozzuoli presieduta dal Geom. Addezio” – ha concluso il geometra Simonetti.

Solenne cerimonia del passaggio del la “Stecca” al Maschio Angioino

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A P E R TA 2 4 O R E S U 2 4

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13Domenica - 3 giugno 2012EVENTI

CHI SALVA UN BAMBINO SALVA IL MONDO

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A P E R TA 2 4 O R E S U 2 4

“di Vittoria Caso”

Le manovre di disostruzione pediatriche sono state oggetto, il 20 maggio, di un

evento di grande interesse, organizzato dal Comitato Locale Napoli Nord C.R.I., presieduto da Giovambattista Ganzerli, in collaborazione col Comune di Arzano, il cui Sindaco, dott. Fuschino, ha avuto la sensibilità di mettere a disposizione il Palasport di Arzano.L’evento è un tassello del più ampio progetto della CRI sulle Manovre Disostruzione Pediatriche, nato nel 2008 grazie ad una intuizione del Dott. Marco Squicciarini, allora responsabile in Italia dei corsi di rianimazione c a r d i o p o l m o n a r e pediatrica ed utilizzo del defibrillatore, il quale si rese conto che in ogni corso di RCP Pediatrica, molte domande sull'ostruzione da corpo estraneo non ricevevano risposta. Da qui la necessità di dare il giusto spazio a tecniche che insegnano a chi si occupa di bambini, come intervenire in maniera corretta al fine di liberare le vie respiratorie di lattanti e bambini da corpi estranei. Il dott. Domenico Buonanno, Delegato alla Formazione del Comitato Napoli Nord, Referente Regionale e Istruttore Nazionale di manovre disostruzione pediatriche e rianimazione infantile con

defibrillatore, è il promotore di numerose iniziative informativo-formative rivolte non solo al personale sanitario, ma anche a quanti vivono e lavorano con i bambini in asili-nido e scuole materne; ogni anno, infatti, in Italia 50 bambini muoiono per soffocamento da corpo estraneo. I bambini, fatalmente attratti dai colori, purtroppo, sono abilissimi nell’infilarsi nelle vie aeree caramelline, bottoni, palline, minibatterie (pericolosissime perché contengono acidi corrosivi!), ceci,

fagioli, ecc.; le conseguenze sono difficoltà respiratorie, senso di soffocamento, tosse, che, talvolta, basta a espellere il corpo estraneo. Me se ciò non accade, il bambino rischia la vita! Cosa fare, allora? Cosa non fare? “Non sapere –

afferma il dott. Buonanno, alla luce della sua pluriennale esperienza –genera tragici errori. Esistono semplici manovre di disostruzione che, dimostrate su manichini, attraverso lezioni interattive, restano impresse nella mente per sempre e salvano la vita. Prendere per i piedi un bambino ostruito o mettergli le dita in bocca sono le prime due cose che di solito fa un soccorritore improvvisato: è un grosso sbaglio, si può causare la morte !”

Domenica 20, ad Arzano, il dott. Buonanno con alcuni istruttori della Task Force Campana, ha svolto una lezione salvavita interattiva, teorico-pratica, seguita da 200 persone tra mamme, nonni, docenti, operatori sportivi e volontari. Hanno preso parte all'iniziativa: il Sub Commissario C.R.I. Campania Avv. Stefania Pisciotta, il Commissario C.L.N.N-C.R.I. G. Ganzerli, e tante associazioni tra cui: l'AGE Ass. Genitori Campania, la Croce Rossa Americana, Lega Ambiente, U. I. L. D. M., Ass. S. Giuseppe Moscati, Volley Arzano, Prot. Civile e Napoli Grafia, che ha avuto la geniale idea di proporre in dialetto napoletano il Poster con le Manovre Salva bimbi del Dott. Marco Squicciarini, Referente nazionale e Internazionale del Progetto PBLSD e Disostruzione Pediatrica CRI. Pervenuti anche i saluti del Dott. Giuseppe Galano, Direttore Centrale Operativa Territoriale e Regionale 118. Il progetto “CHI SALVA UN BAMBINO SALVA IL MONDO INTERO” fornisce le giuste informazioni attraverso lezioni gratuite e interattive, già in atto in molte scuole di Napoli. Nella prossima settimana si terranno a Casavatore, presso la “De Curtis” e la sede del Comitato. Arzano e Casavatore si sono mostrate sensibili e ricettive, lo sarà anche Casoria?

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Domenica - 3 giugno 2012

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15Domenica - 3 giugno 2012

Gara Park to Park III° Trofeo Interfor-ze Italoamericano, una sfida che corre

sui 10 Km tra l’Italia e gli Usa, valevole per il Campionato Italiano delle Forze Armate e che ha visto la partecipazione anche di tutte le società campane, tra cui gli atleti di Afra-gola e Casoria, che si sono dati “battaglia” sul lungomare di Napoli. La Podistica Caso-ria era presente con 20 atleti, tra cui Mauro Torella, Giovanni Bifolco, Mauro Vinci ed Antonio Russo. La New Atletica Afragola ga-reggiava con 19 atleti, tra cui Marco D’Antò, Michele Puzio, Daniele Beniamino, Ernesto Almavera. Notturna di Pompei Sabato sera con Dario Maida, Nando Capone e Antonio

Pugliese, reduce dalle cinque tappe del giro podistico dell’Isola d’Elba, un modo per l’ex Vice – Presidente della Provincia di Napoli di combinare relax, benessere, forma fisica e migliorare le prestazioni sportive, oltre a vi-vere momenti di sportività, divertimento ed amicizia. Cinque tappe nel cuore dell’Isola d’Elba, perla del Tirreno e dell’Arcipelago To-scano, che ha portato i partecipanti da Porto-ferraio a Porto Azzurro e da Marina di Cam-po a Marciano Marina e da Capoliveri a Rio nell’Elba, una gara lodevole per gli amanti di questo sport e della natura e per l’esperien-za d’immersione in un ambiente fortunata-mente incontaminato e selvaggio. Domenica

mattina Cercola, gara dura sul basolato vesuviano e con straordinaria presta-zione di Alberto Cervo che ha percorso i 10 Km in 39 minuti; di Mauro Del Pre-te 40 minuti; di Giuseppe Briglia, Giuseppe Sellitto e Pasquale De Rosa, per la Podistica Casoria e di Nando Valentino, Mauro Grieco ed Emma Palladino che ha chiuso la gara in 59 minuti, suo primato personale; di Savio Panico della Family Tour; di Franco Loffredo dell’Asl di Casoria e della coppia Errico Prisco e Anto-nella Celentano.

Podismo: Cronaca di una settimana ricca di eventi

“di Puà”

Domenica 27 Maggio, presso il Palazzetto dello Sport di Barra, è stato disputato il campionato interregionale di Taekwondo per

gli atleti tra i dieci e i dodici anni. Presenti, come in ogni occasione che si rispetti, il Team del Centro Azzurro Casoria-Afragola, guidati dal Maestro Domenico D’Alise. I piccoli atleti, molti alla loro prima esperienza, si sono comportati più che egregiamente, battendo prima l’emozione e poi con tenacia gli avversari di turno. Il team ha racimolato un medagliere composto da ben sette medaglie, tra cui i tre ori conquistati dagli atleti: Alessandro Prisco del Centro

azzurro Casoria, Ferdinando Sarnacchiaro ed Emmanuel Ruggiero, del Centro azzurro Afragola; le tre le medaglie d’argento vinte da: Pietro Campece, Mario Carpino, del Centro azzurro Casoria e Vin-cenza Ferrara del Centro azzurro di Afragola, e infine il bronzo vinto da Raffaele Tontaro.Soddisfatto a termine della gara, il Maestro D’Alise, molto colpito da come i piccoli campioni hanno ascoltato e messo in atto i suoi consigli e suggerimenti tattici, nonostante la loro poca esperienza sul quadrato.

Taekwondo: Piccoli campioni crescono

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“di Luca Tramice”

SPORT

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16 Domenica - 3 giugno 2012

Lo spettacolo Scintil loso: I balli del mondo“ di La Redazione ”

L’Associazione ONLUS “La Scintilla” nasce nel 1989 per iniziativa di un gruppo di

famiglie ed amici di persone diversamente abili con l’intento di realizzare una struttura che, affiancandosi alla famiglia, fornisse assistenza residenziale o semiresidenziale ai disabili psico-fisici che, con il passare del tempo, trovano sempre minori possibilità di sostegno da parte della famiglia.Attualmente l’Associazione ha sede a Napoli, in Via dei Tribunali 253 presso i locali dal Pio Monte della Misericordia.Il numero dei giovani accolti e che fruiscono dei servizi di assistenza residenziale e semi residenziale non è superiore a nove, in modo da evitare situazioni di caos ed affollamento e conseguentemente di spersonalizzazione e freddezza del servizio che si caratterizza, invece, per un’organizzazione nella quale possano svilupparsi tutte le dinamiche e le relazioni tipiche di un contesto domestico e familiare, tenendo conto delle esigenze, dei ritmi e del protagonismo di ciascun fruitore. La struttura di accoglienza è una normale abitazione con dimensioni congrue al servizio che si offre.L’articolazione della giornata è quella tipica di una piccola comunità. In questa ottica, sono i ragazzi stessi a gestire la spesa quotidiana, la cucina, le pulizie domestiche e l’igiene personale, ovviamente sempre assistiti da un operatore.Vengono organizzate anche attività ludico - laboratoriali, quali la lavorazione della ceramica, punto a croce, falegnameria, taglio e cucito, utilizzo del computer per

giochi didattici e per elaborare il giornalino interno “GIORSCI”… attività teatrali che potenziano le abilità percettive, sensoriali, di memorizzazione e concentrazione… Ogni anno, viene rappresentato dai ragazzi uno spettacolo presso il teatro dell’Istituto Salesiano Don Bosco alla Via Doganella, consistente in preparazione di balli, canti, sketches di clowneria, recitazioni di poesie e loro rappresentazione mimica. All’arricchimento di questi spettacoli

partecipano gruppi o singoli artisti ospiti.“I balli del mondo”, è il titolo dello spettacolo presentato quest’anno: i nostri giovani amici amano molto viaggiare, vedere e vivere esperienze nuove e stimolanti… ma non sempre è possibile riuscire ad organizzarsi in tal senso ed allora si è dato spazio alla fantasia percorrendo i continenti del mondo, accostandoci alle diverse culture e provando ad interpretare le stesse con il ballo.Sono diverse le attività esterne programmate (cinema, bowling, mare…) tra le tante, il giorno 11 e 12 giugno andremo a visitare il

“parco di zoo marine”, viaggio reso possibile anche dalle generose offerte raccolte durante lo spettacolo.Con l’arrivo del caldo, cercheremo di vivere più “esperienze estive” con intervalli che ci vedranno impegnati nella ristrutturazione della nostra sede (porte e finestre verranno scartavetrate e pittate), se vuoi e puoi trascorrere un po’ del tuo tempo con noi... una mano non si rifiuta mai. Vi salutiamo con il nostro motto:Noi siamo gli Scintillosi...noi siamo favolosi! la nostra futura sorte sarà mangiar le torte! un mazzo di fiori belli... noi siam tutti monelli..! noi siamo gli scintillosi, noi siamo favolosi!Per contatti: Associazione “La Scintilla” ONLUS Via dei Tribunali 253 80139 Napolitel. 081454424- fax 0816580945

EVENTI

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17Domenica - 3 giugno 2012CRONACA

Demolizioni a Casoria … dove ??Notizie a titoli cubitali ma degli abbattimenti

non c’e’ tracciaA titoli cubitali sui giornali locali e non:

Sequestrati 13 Appartamenti, in via Martiri d'Otranto a Casoria! immagini di ruspe al lavoro, l’assessore che tuona “si tratta di un grave abuso, una violazione che fortunatamente non sarà più portata avanti. Chi ancora crede di poter saccheggiare il territorio con il cemento sappia che con l'aiuto delle forze dell'ordine gli renderemo la vita impossibile" Belle parole che pero’ non corrispondono alla realta’. In effetti lo stabile in questione e’ stato sì oggetto di demolizione, ma una demolizione “ molto soft” e le foto che sono girate sui giornali non sono quelle dello stabile in questione, difatti dal nostro

reportage vediamo che le uniche mura a cadere giù sono i tramezzi e qualche solaio nella parte anteriore dello stabile. Diciamo che su 200 metri cubi stimati dai solerti vigili antiabusivismo non ne sono stati demoliti neppure un quarto e dei 12 appartamenti realizzati, probabilmente solo uno avra’ bisogno di essere “ristrutturato” Questa la politica della nostra Amministrazione, probabilmente i proprietari hanno trovato il solito “Santo in Paradiso” e la demolizione come per miracolo si e’ fermata , beh forse la legge a Casoria e’ diversa dal resto dell’Italia..... Ricordiamo la demolizione a Bacoli di Casa Cardamuro che, dopo giorni di battaglie cittadine, che dimostravano solidarieta’ ad una famiglia dov’era presente una disabile grave, il 20 dicembre lo Stato ha provveduto a demolire mettendo in strada una famiglia intera, lasciando i suoi componenti senza un tetto dopo anni di sacrifici per crearselo. Certo, chi sbaglia paga, ma sbaglio o la legge e’ uguale per tutti ??? o almeno così pare sia scritto nei Tribunali. A Casoria, però, e’ tutta un’altra cosa, basta avere la “maniglia giusta et voila’ “ il gioco e’ fatto!!!, il palazzo non viene giu’, ma vengono

abbattuti solo tramezzi e qualche balcone, la struttura portante resta intatta .....la cosa piu’ triste e’ che questo doveva essere il vento del cambiamento per Casoria, ed invece si è trattato di un bel cambiamento radicale!!! Concludo usando una frase del celebre Toto’: Ma mi faccia il piacere!!!!!!

ElleCci

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CONAD

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19Domenica - 3 giugno 2012

Rosaria Ascolese [email protected]

ATTUALITA’

Viaggiare . . . Navigando …Come ho già scritto la scorsa settimana,

il web sta invadendo totalmente la vita di tutti noi, soprattutto dei giovani. Ormai non si esce di casa nemmeno più per fare un acquisto, tutto si vende e si compra in rete, anche un viaggio. Ed è su questo che ci soffermeremo questa settimana. Oramai i siti per prenotare una vacanza sono innumerevoli. Viaggi, turismo, portali tematici dedicati, servizi di ricerca e prenotazione online, archivi di strutture turistiche per tutti i gusti, ecc … L'offerta su Internet è veramente molto ampia e per non perdersi nel mare di offerte che si possono trovare è consigliabile utilizzare degli appositi siti, dove inserendo tutti i dati di ricerca potrete trovare il viaggio ideale per voi. Insomma, prenotare sul web è come andare dalla sarta e farsi fare un vestito su misura.Tra i vari siti ai quali potersi connettere per cercare una vacanza, voglio consigliarvi Expedia.it, Lastminutetour.it, Venere.com, Edreams.it o Easyjet.com. Per chi non sa neanche dove andare voler andare, per coloro che non hanno le idee chiare, la soluzione più efficiente ed immediata è probabilmente quella di utilizzare il servizio di ricerca di Google Maps, (per destinazioni italiane è sufficiente Google Maps Italia), la potenza di questo servizio applicata al turismo è veramente molto utile. La navigazione delle mappe con opzioni di visualizzazione dal satellite, la funzione di

zoom ravvicinato e la relativa localizzazione delle strutture indicate all'interno delle mappe stesse consentono di avere immediatamente a disposizione indirizzi, informazioni, link e contatti di innumerevoli strutture turistiche. Con una ricerca mirata, ad esempio Hotel Napoli, è possibile accedere con facilità a tutte le informazioni del caso, relative agli alberghi della città partenopea.Con semplice click riferito alla struttura di interesse, sarà quindi possibile visualizzare l'indirizzo ed il link al sito ufficiale (dove presente), ottenerne le relative indicazioni stradali per raggiungerla in auto, ed accedere ai dettagli della struttura stessa (basta cliccare "altre informazioni") visualizzando anche foto, video, recensioni degli utenti, ecc., e nello stesso tempo accedere a link esterni a siti specializzati in prenotazioni online per verificare quantomeno tariffe e disponibilità.I viaggiatori dell’ultimo minuto, sono poi quelli più fortunati, perché digitando semplicemente “ Last minute “ nel motore

di ricerca google, avranno a disposizione innumerevoli offerte, molto vantaggiose, tra le quali scegliere e a quel punto non resta altro che preparare i bagagli e partire. Ma come mai aumenta l’afflusso delle persone che prenotano in rete e diminuisce quello nelle agenzie turistiche? I motivi sono principalmente due: la comodità del servizio e soprattutto il risparmio. Prenotando online

si elimina la percentuale di spesa che spetta all’agenzie per il servizio prestato. Non passare per le agenzie è sicuramente più vantaggioso, ma in alcuni casi anche rischioso. E’ innegabile che molte persone, organizzandosi da soli un viaggio tramite il web, arrivati poi sul posto, hanno trovato un’altra

situazione rispetto a quella prenotata o addirittura anche il nulla. Quindi vi consiglio sempre e comunque di fare molta attenzione.

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20 Domenica - 3 giugno 2012CRONACA

SIRIA: STRAGE DI BAMBINI

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Una nuova strage di civili ha insanguinato la Siria nel ultimo venerdi' di proteste

contro il regime: a Hula, le forze di sicurezza del regime di Bashar al-Assad hanno ucciso un centinaio di persone, tra cui molti bambini. Sul bilancio preciso del bombardamento condotto dall'artiglieria, dopo alcuni scontri alla periferia della citta' le fonti sono discordanti.Il Consiglio nazionale siriano, che raggruppa i principali movimenti dell'opposizione, ha parlato di 110 vittime, fra cui 13 bambini, e ha chiesto una riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu per "accertare le responsabilita". Di 90 morti, tra cui 25 bambini, ha parlato invece l'Osservatorio siriano per i diritti umani; immagini amatoriali postate su YouTube mostrano i cadaveri insanguinati di bambini in un appartamento, uno dei quali è decapitato. Non ci sono conferme indipendenti sul numero delle vittime a Hula perche' nella zona non sono presenti giornalisti. Secondo il governo, «Venerdì alle 14 locali (le 13 in Italia), centinaia di uomini si sono radunati a bordo dei pick-up, armati di mortaio e mitragliatrici pesanti. Le forze terroriste hanno quindi attaccato le postazioni governative, utilizzando razzi anticarro», per la prima volta dall'inizio della rivolta. «Nessun tank è entrato e nessun cannone è stato puntato contro la città. Le truppe hanno mantenuto le posizioni, in una situazione difensiva. Dopo l'attacco, i militari hanno risposto per legittima difesa. I ribelli ,invece,

offrono una ricostruzione diversa: i militari di Damasco e i miliziani fedeli al presidente Basha al Assad, posizionati intorno alla città avrebbero aperto il fuoco con le mitragliatrici pesanti su una dimostrazione che si svolgeva nella zona, nel tradizionale venerdì di protesta, uccidendo cinque persone. L'Esercito siriano libero avrebbe quindi lanciato un contrattacco, assaltando due posti di blocco. Il Consiglio di sicurezza dell’ ONU, dopo l’accaduto, condanna il regime, nell’ultima dichiarazione è stato inserito un appello, perché cessino "tutte le violenze, in tutte le loro forme e da qualunque parte provengano”; Assad ha violato la risoluzione delle Nazioni Unite che impone a Damasco di cessare le violenze , questo è il dato più rilevante politicamente. Nel frattempo si prende atto delle stesse parole del capo della missione Onu in Siria, che “molte circostanze di quanto accaduto vanno ancora chiarite”, come i corpi di molte persone uccise sul posto da colpi d’arma da fuoco sparati da vicino e in seguito ad inaudite violenze fisiche. I Quindici Stati del Consiglio di sicurezza chiedono al segretario generale dell’Onu, Ban ki-Moon che venga aperta un’indagine per appurare come siano andati realmente i fatti. Il lavoro diplomatico non finisce qui, il ministro degli Esteri britannico, William Hague,è

volato a Mosca per convincere il Cremlino ad appoggiare un’azione internazionale contro Damasco, mentre il New York Times rivela il piano del presidente americano, Barack Obama: risolvere la crisi siriana con una “transizione morbida”, che preveda l’esilio per Assad, ma lasci parte del suo governo al potere. Inoltre, un vero e proprio braccio di ferro tra le potenze occidentali e

la Russia sarebbe in corso al Consiglio di sicurezza dove si sta discutendo a porte chiuse della questione . Il rappresentante russo, insisterebbe nel sostenere che la maggior parte dei morti di Hula sono vittime di armi bianche, esprimendo dunque scetticismo sulla responsabilità delle forze armate di Damasco,quello britannico, invece, avrebbe sostenuto con forza la necessità di condannare il regime , sostenendo

che la causa principale del massacro è stato il bombardamento a tappeto della città di Hula. Chiunque abbia commesso questo deplorabile atto di violenza deve essere considerato responsabile, innocenti vittime, tra cui sempre più bambini,stanno perdendo la vita a causa dell’ incapacità e dell’disinteresse degli stati a mettere in campo un azione congiunta e immediata tesa a bloccare tali catastrofi.

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21Domenica - 3 giugno 2012NAPOLI

Pasquale Lucchese [email protected]

“ N a p o l i s et te e m e z z o ! B e n e b a n c o ! ”

Archiviata la serata di Roma, con la nostra coppa Italia messa in bacheca,

come promesso nell'ultimo articolo “festoso”, proveremo ora un' asettica (!) valutazione della stagione. Sette e mezzo, è la valutazione numerica. Da vecchissimo amante della matematica, so che i numeri hanno un valore netto e delineato, da cui non si scappa. Il 7,5 nasce da un semplicissimo esercizio numerico: voto per il campionato 5,5; per la Champions' League, il voto è 7,5; per la Coppa Italia, il voto è 9. Sommando i tre voti otteniamo 22,5; dividendo il totale per il numero di manifestazioni (3), otteniamo esattamente il punteggio di 7,5.I numeri saranno pur precisi, ma lasciano poco spazio alle valutazioni. A loro sostegno, intervengono le parole, che ci aiutano ad entrare nello specifico. Lo faremo restando un “tantino” schematici.Campionato: nell'articolo che precedeva la finale romana una valutazione è stata già fatta. Abbiamo giudicato il campionato non sufficiente, perché contraddistinto da troppi bassi, e pochi alti. È mancata una minima continuità, troppi i “match point” sprecati, insomma più delusioni che gioie. La valutazione e il 5,5 potranno apparire ingiusti, eccessivi: in fondo “bastava” vincere con il Bologna (o una delle tante altre partite “regalate”), e si raggiungeva il terzo posto, i preliminari di Champions', migliorando la valutazione: il voto sarebbe salito a 7,5. Purtroppo, quella vittoria e il terzo posto non sono arrivati: ed è quindi giustificata la non sufficienza. Ribadisco che il quinto posto, benché in un campionato livellato verso la mediocrità, resta un piazzamento onorevole; ma è evidente che la terza posizione, nonostante l'impegno europeo, era assolutamente alla nostra portata. Quel 5,5 trova una ulteriore giustificazione nelle prestazioni, troppo spesso poco gagliarde, poco cattive dei nostri ragazzi. Un'insufficienza che la squadra divide con il mister, reo di aver gestito male le forze a disposizione, nonché incapace di mostrare una maggiore duttilità tattica. Insufficienza che va anche alla società che, prevedendo i tre impegni, doveva e poteva intervenire meglio, e in quantità ( uomini contatissimi

a centrocampo), e in qualità (la difesa). Inoltre avere “snobbato” il campionato, e avere avallato una stagione eccessivamente “championcentrica” è stato un errore grave, indicativo di grande immaturità.Veniamo alla Champions' League. L'avventura europea è stata fantastica, un'autentica cavalcata, ma anche l'ennesima dimostrazione dei nostri limiti. Appena sorteggiati i gironi, come ho già confessato, ho maledetto la mano di Breitner. La speranza era quella di arrivare al massimo terzi, e proseguire il cammino europeo nell'Europa League. Il pareggio di Manchester, con i futuri campioni inglesi del City, ha cambiato subito le carte in gioco. In quella notte inglese, il Napoli squadra, il Napoli società, io, abbiamo capito che si “poteva fare”. In quel momento però il “championcentrismo” ha preso il sopravvento, e il contraccolpo pagato in campionato è stato alto. L'esordio al San Paolo con la musichetta, le due megacoreografie, sembrava essere l'apice della stagione, raggiunto in verità col match interno, decisivo, contro il City. Superato il girone infernale, eliminato il City di Mancini, dello sceicco, dei petroldollari. Evitate le due spagnole, agli ottavi becchiamo il Chelsea, squadrone in crisi, con i giocatori in rotta di collisione con il mister Villas Boas. Il match dell'andata al San Paolo è favoloso e, come da copione, si ascolta la musichetta con il grido finale che “spaventa” e lascia sorridere per quanto è forte. Vinciamo 3-1, e possiamo recriminare per non aver portato a casa un risultato ancor più netto: il tiro a due metri di Maggio, salvato sulla linea ci resta in gola. A Londra, tre settimane dopo, si presenta un altro Chelsea: in panca Di Matteo, in campo i big, vecchi, ma marpioni fino al midollo. Non voglio ricordare quella partita; so solo che, con un pizzico di cattiveria e esperienza, saremmo stati tra le prime otto in Europa. Il destino ha poi voluto che i Blues volassero in finale, contro il Bayern Monaco, l'altra corazzata da noi affrontata, conseguendo un pareggio e una onorevole sconfitta, nel girone. I Blues hanno poi alzato la coppa dalle grandi orecchie; e a noi, l'onore (!?) di aver battuto i futuri campioni d'Europa. La storia non si fa con i “se”. Ma se avessimo eliminato il Chelsea (e ci siamo andati

vicinissimo), probabilmente tra le prime 4 potevamo esserci: il Benfica era abbordabile. Francamente non avevamo possibilità in semifinale con il Barca; ma provate ad immaginare una semifinale con il Barca di Messi, al San Paolo...Immagiamo l'urlo finale della musichetta!Coppa Italia: un percorso certamente non difficile, guadagnato con il piazzamento nello scorso campionato, e con un sorteggio, una volta tanto, benevolo. Si parte da un ottavo sulla carta facile, facile, con il Cesena: partita secca al San Paolo. Nonostante la differenza di valori in campo, si rischia, ma Pandev toglie le castagne dal fuoco. Quarti di finale: ancora una partita secca, questa volta con l'Inter. La rivincita della coppa precedente, quando i nerazzurri ci eliminarono ai rigori, si consuma con una doppietta del Matador. In semifinale, vedendo il tabellone iniziale, avremmo dovuto incontrare una tra Palermo e Udinese, scogli non insomontabili. Ma i risultati a sorpresa ci “regalano” una semifinale con il Siena. Indubbiamente un ostacolo agevolissimo, benché come al solito, non manchiamo di complicarci la vita, perdendo in Toscana, e recuperando in casa. La finale del 20 maggio è storia recente, vissuta e raccontata: sconfitti gli “amici” gobbi, e quarta coppa Italia in cassaforte.Rileggendo questi tre capitoli di una medesima storia, si scorge un unico filo conduttore: in questa stagione le occasioni importanti sono state sempre mancate, in campionato spesso, nella stessa Champions', per fortuna non il 20 maggio! Inesperienza, oltre che errori tecnico-tattici, mancanza di quantità, e in certi ruoli di qualità. Concetti triti e ritriti. Starà alla società in primis, poi alla squadra e a Mazzarri, se sarà confermato, evitare di farci tornare su questi punti. Ma questa è un'altra storia, che partirà sin da subito con il mercato, le sue voci, gli affari finti e veri, e poi si concretizzerà da agosto, con la supercoppa italiana e il campionato. Ma ora godiamoci questo meritato riposo, e prestiamo la giusta attenzione alle voci di mercato. Quelle che si riveleranno veritiere, al prossimo 31 agosto, sapranno dirci inequivocabilmente che stagione ci attende.

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22 Domenica - 3 giugno 2012

L a l ea lt à è d i ve nt at a u n ’ u t o p i a ? A spasso ne l ca l c io

Valerio [email protected]

Gli addii, gli arresti e le panchine: inizia il Calciomercato

SPORT

Nel mese di Giugno la rubrica cercherà di trattare tutti i temi di calciomercato,

evidenziati nel corso della settimana. Si spera quindi che le notizie siano tante. Sarà un cal-ciomercato particolare sia perché a Giugno si disputeranno gli Europei, sia per le vicende giudiziarie che stanno emergendo in questi giorni e che potranno sconvolgere la nuova serie A e modificare i verdetti di quella pas-sata. In più c’è da ricordare che quest’anno tanti sono stati gli addii, forse un gran pezzo del calcio degli ultimi 15-20 anni ha scelto di abbandonare il campionato italiano, spinti anche dai comportamenti di presidenti e di-rigenti che non hanno nemmeno provato a trattenerli e ,dalle scelte degli allenatori che in alcuni casi(Inzaghi) hanno addirittura mortificato la loro ultima stagione. Pensate ai mondiali del 2006 che ci hanno proclamati Campioni del Mondo o alla finale di Cham-pions League del 2003 tutta italiana, loro c’e-rano! Stiamo parlando di Nesta, Inzaghi, Del Piero, Zambrotta, Gattuso, giocatori con i quali la mia generazione è cresciuta, ha por-tato i loro nomi sulle magliette dei primi cal-ci al pallone, li ha visti come idoli o modelli a cui ispirarsi e alla fine li ha visti piangere, emozionati per il loro addio al calcio italiano. Gli addii non finiscono qui però: a lasciare il calcio sono stati anche Kaladze del Genoa ,Ivan Ramiro Cordoba, colombiano difenso-

re dell’Inter con appena 323 presenze in ma-glia neroazzurra ed anche Di Vaio ha lasciato il calcio Italiano e salutato i tifosi del Bolo-gna, trasferendosi in Canada per giocare con la maglia del Montreal Impact. Per i tanti ad-dii ci saranno altrettanti benvenuti, almeno si spera! La Juventus infatti dovrà trovare un top player capace di rimpiazzare Alex Del Piero ed ereditare la maglia n°10. I sogni sono tanti: Robin Van Persie, attaccante dell’Arse-nal e capocannoniere dell’ultima Premier Le-ague, il cui contratto scade nel giugno 2013 e, quindi, in mancanza di rinnovo il calcia-tore verrà venduto dal coach Arsène Wenger il quale cercherà di monetizzare al massimo; Luis Suarez, attaccante uruguaiano del Liver-pool che a causa delle sue continue bizze ha stancato i dirigenti del Liverpool, pronti ad ascoltare eventuali offerte; Edinson Cavani ma il “cammello “ è troppo caro e le monete sono poche. Il Milan ha perso Inzaghi, Nesta, Gattuso e Zambrotta ma il suo calciomercato sarà anche quest’anno fatto da idee low cost e giocatori a parametro zero come Traorè e Montolivo. In questa fase in cui il calciomer-cato deve ancora decollare c’è un altro mon-do però in continuo fermento che si muove a suon di valzer, il valzer delle panchine: il Palermo ha preso uno dei migliori tecnici emergenti delle Serie A, Giuseppe Sannino; la Roma, non avendo trovato un accordo con

Montella e con il Catania, ha corteggiato una vecchia conoscenza, il boemo Zdenek Ze-man, che salvo clamorosi colpi di scena, ab-bandonerà il progetto Pescara per fare ritorno sulla panchina dei giallorossi; a Genova sarà riconfermato De Canio, stessa sorte per Di Carlo che resterà al Chievo , Pioli al Bologna e Ventura guiderà il Torino anche in serie A; il Pescara con l’addio di Zeman proporrà un contratto a Delio Rossi; la Fiorentina invece cerca un tecnico col quale cominciare un nuovo progetto, la fase 3 come definita dal nuovo ds Pradè, ed il sogno è Montella, pri-gioniero del presidente Pulvirenti; la Lazio nella scelta del tecnico guarda poco in Italia, interessano infatti Dunga ex allenatore della nazionale verde oro, Zola, Brendan Rodgers tecnico dello Swansea ma in cima ai desideri di Lotito e Tare nelle ultime ore c’è il bosnia-co Vladimir Petkovic attualmente allenatore del Sion; a Napoli invece Mazzarri sarà l’alle-natore anche la prossima stagione. Una volta che le squadre avranno scelto gli allenatori e delineate con essi le strategie il calciomercato potrà finalmente mettere il piede sull’accele-ratore e partire.

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23Domenica - 3 giugno 2012NAPOLI

L a l ea lt à è d i ve nt at a u n ’ u t o p i a ?

Amalia [email protected]

La prima risposta è: probabilmente si!Sembrava tutto finito, i giochi ormai eran

fatti, e invece, ecco il botto di fine campio-nato! Se proviamo a chiudere gli occhi, ci sembrerà di essere tornati indietro di qual-che anno, con precisione a quel 2006, quando la nostra nazionale si apprestava a disputare un mondiale e a tutto si pensava, tranne che a poterlo vincere. Fu lo scandalo di Moggi & co., definito poi Calciopoli, con non po-che conseguenze: deferimenti, retrocessio-ni, punti di penalizzazione movimentarono tutto il panorama calcistico di quell’anno. Eppure, vuoi per quel pizzico di orgoglio an-cora rimasto, vuoi per fortuna o per bravura, diventammo campioni del mondo, riuscen-do a salvare in parte la nostra reputazione di giocatori di calcio e non altro. Dopo soli sei anni eccoci ancora protagonisti, non per una vittoria ( o almeno non ancora) ma per un altro scandalo che ha colpito il calcio ita-liano. Stavolta si parla di Calcioscommesse: partite truccate, combine varie, allenatori ac-cusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva, calciatori in manette, e chissà quanto altro ancora. Così ci apprestiamo a disputare un europeo, che sembra nato proprio sotto una cattiva stella, e che molto probabilmente non finirà come

quel mondiale del 2006. Le premesse, infat-ti, già sono sconfortanti: molti dei giocatori chiamati all’appello della nostra nazionale hanno dovuto abbandonare il centro tecni-co federale di Coverciano, per gli avvisi di garanzia ricevuti proprio nell’ambito dell’in-chiesta sul calcioscommesse. L’orizzonte, insomma, non appare dei più sereni: le società coinvolte sono tante e ad aggravare la situazione è il fatto che stavolta, non sarà soltanto la giustizia sportiva italia-na a punire i colpevoli, ma anche l’Uefa darà le sue punizioni. Lo farà avvalendosi di una norma del 2007, che recita in maniera mol-to chiara che: “Per giocare le coppe, un club non deve essere coinvolto direttamente e/o indirettamente in nessuna attività volta ad influenzare il risultato di incontri nazionali o internazionali”.Oltre alle decisioni giuridiche, ai cambia-menti che esse comporteranno e al calcio italiano che, inevitabilmente, subirà un altro colpo durissimo; quello che fa più male è lo sconforto dei tifosi, la rassegnazione, il non crederci più. E’ assurdo pensare che giocato-ri professionisti che apparentemente hanno tutto dalla vita: una passione trasformata in lavoro, una situazione economica di lusso, una vita di successo e fama, insomma, tutto

quello che un semplicissimo operaio desi-dererebbe anche solo per un giorno, possa-no non accontentarsi mai, volere sempre di più, e vendere, così, la propria reputazione e l’orgoglio. E’ una vergogna! In questa Italia che ormai va a rotoli, neanche più lo sport è pulito, tutto truccato, tutto finto, e noi, pove-ri cittadini tifosi e creduloni, siamo sempre lì pronti ad aspettare ogni anno il nuovo cam-pionato che inizi: sempre nuove speranze, nuovi obiettivi, nuovi scenari; senza pensa-re, però, che probabilmente dietro a questa grande macchina calcistica, ci siano autori e registi, come in un film, con sceneggiatu-re già decise e finale già scritto. Allora non basterebbe più l’amore, la fede, la passione; allora sarebbe tutto inutile! Cosa resta fare? Le soluzioni a nostra disposizione sono due: possiamo rassegnarci, decidere di non cre-derci più e prendere questo sport con leg-gerezza, come se stessimo vedendo un film per l’appunto, o possiamo decidere di volerci credere ancora, di sperare che qualcosa di buono ancora ci sia, con il rischio, però, di di-ventare dei patetici sognatori ad occhi aperti. La domanda a questo punto resta la stessa: “la lealtà è diventata un’utopia?”

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25Domenica - 3 giugno 2012EVENTI

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D a O l i m p i a a … L o n d ra 2 0 1 2 : l o s p i r it o o l i m p i c o , c o s a è ca m b i at o ? !

Era il 776 a.C. e ad Olimpia, una città dell’Antica Grecia, nascevano i Giochi

Olimpici Antichi, a quel tempo celebrazio-ni atletiche ma soprattutto religiose poiché in onore a Zeus, sovrano dell’Olimpo. Con l’avvento dell’Impero Romano, ma soprat-tutto quando il Cristianesimo ne divenne la religione ufficiale, i Giochi olimpici venne-ro visti come una festa pagana, e nel 393 d.C., l'imperatore Teodosio I, assieme al Vescovo di Milano Ambrogio, li vietò, ponendo fine a una storia lunga oltre mille anni. Solo dopo quasi 15 secoli di inter-ruzione, il barone Pier-re De Coubertin alla fine del XIX secolo ebbe l'idea di organizzare dei giochi simili a quelli dell'antica Grecia. Le prime Olimpiadi dell'e-ra moderna si svolsero così ad Atene nel 1896 cambiando un bel po' di regole rispetto la tra-dizione greca. Ebbene, una delle regole fon-damentali dei cosiddetti “Giochi Olimpici Antichi” era la “Ekecheirìa ( = Le mani fer-me)”, ovvero la tregua; per tutta la durata dei giochi olimpici, infatti, venivano sospese le ostilità in tutte le città della Grecia. Ma oggi lo spirito non è proprio lo stesso, anzi oggi lo “spirito olimpico” si è fatto duplice: da un lato l’attesa e la gioia per un grande evento sportivo, ma dall’altro l’ansia e la paura di un eventuale attentato. Ansie e paure scaturite da scene già viste o sentite, da eventi pur-troppo già accaduti. Nell'ottobre del 1968,

infatti, a Città del Messico, nella Piazza delle Tre Culture, alla vigilia della 19a Olimpia-de una contestazione studentesca venne re-pressa con centinaia di morti: i granaderos del presidente Diaz Ordaz spararono sulla folla che manifestava. Ma questo purtroppo è solo il primo esempio; nel settembre del 1972, infatti, alle Olimpiadi di Monaco di

Baviera, un commando di terroristi palesti-nesi denominato “Settembre nero”, fece ir-ruzione negli alloggi israeliani del Villaggio Olimpico. Alla fine di una trattativa irreale e di un intervento sbagliato della polizia te-desca, i morti furono 11 atleti israeliani, 5 fedayn e un poliziotto tedesco. Uno degli ultimi episodi, infine, alle Olimpiadi di At-lanta, nel 1996, durante le quali, esplose una bomba nel Centennial Park, attentato che provocò una vittima e cento feriti. Norma-li quindi tutti i timori e le tante precauzioni anche per le Olimpiadi di Londra 2012 (27

Luglio – 12 Agosto). Tutti gli esperti euro-pei, infatti, sostengono che i giochi olimpici potrebbero essere minacciati dalla presenza di terroristi del gruppo di Osama Bin Laden che, dopo la morte del loro leader, potrebbe-ro trovare in quest’evento l’occasione giusta per agire e di conseguenza una qualunque azione qui avrebbe un grande impatto me-

diatico. Altra insidia, le annunciate azioni di sa-botaggio del nucleo Fai (Federazione Anarchica Informale), che ha fat-to sapere, tramite un sito web, e così come riporta-to dal quotidiano inglese Mail on Sunday di “voler intraprendere una guerra di bassa intensità per di-sturbare i giochi di Lon-dra 2012 e per danneggia-re l’immagine nazionale”. In ogni caso, per la sicu-rezza dei giochi, per far fronte e magari smasche-rare eventuali tentativi di attentati terroristici di Al Qaeda, il controspionag-

gio britannico organizzerà la sua più vasta operazione dai tempi della seconda guerra mondiale, mobilitando così 3.800 agenti. Si auspica quindi un tranquillo e gioioso an-damento dei Giochi, anche perché un tale evento dovrebbe rappresentare la voglia di ritrovarsi nell'universalità dello spirito olim-pico, uniti, proprio come il suo simbolo, ov-vero i cinque anelli intrecciati, i cui colori sono presenti nelle bandiere di tutte le na-zioni, simboleggiando così l’unione tra tutti i Paesi. E allora si spera in una tregua possi-bile…in una possibile EKECHEIRIA!

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27Domenica - 3 giugno 2012ATTUALITA’

Giù le mani dalla cultura

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rosa “, ambientato nel Medioevo in un’ab-bazia del centro Italia , descrisse l’attività principale dei monaci : trascrivere le grandi opere che giungevano dalle più famose bi-blioteche del mondo. La biblioteca è la casa dei libri ; per coloro che amano la cultura è un luogo quasi sacro. Tutte le volte che per motivi di studio ho trascorso intere giornate della mia vita in questi luoghi deputati alla conservazione dello scibile umano, ho sem-pre provato un sentimento di grande rispetto per l’immenso patrimonio custodito, di ine-stimabile valenza materiale ed immateriale, e ho toccato quei volumi come se fossero delle delicate creature, quasi con tenerezza. Quan-do ho appreso che la biblioteca dei Girolami-ni,, inaugurata nel centro storico di Napoli nel 1586, frequentata da grandi uomini di cultura come Gian Battista Vico e Benedetto Croce, ricca di un patrimonio di 150.000 li-bri è stata depredata , la mia indignazione è stata enorme.Il caso è scoppiato quando è partita una de-nuncia da parte di alcuni collaboratori del direttore, certo sig. De Caro; ebbene si, co-lui che avrebbe dovuto proteggere questo

patrimonio non è neanche laureato, viene da Verona (?) e sembra che in questa città si occupasse di antiquariato. Collegato ad am-bienti politici del centro destra ( Galan e spe-cialmente Dell’Utri ), si pensa abbia avuto questo incarico solo per opportunismo e per poter depredare e portare via decine di volu-mi dalla struttura che avrebbe dovuto proteg-gere. Dopo le denunce, anche circostanziate, di alcuni coraggiosi addetti ai lavori, dopo al-cuni interventi di intellettuali napoletani, tra cui professori universitari dell’ Università Fe-derico II, che hanno espresso le loro riserve e la loro indignazione in merito allo scempio che si stava perpetrando ai danni del patri-monio culturale della nostra Napoli, si è fi-nalmente proceduto all’arresto di De Caro. La magistratura ha accertato che sono stati tra-fugati 257 volumi dalla storica biblioteca; al-cuni libri sarebbero stati messi in commercio oppure venduti nel giro delle aste all’estero. A parte l’indignazione, anche la costernazione : come si è potuto permettere che accadesse tutto ciò, quando gli ambienti accademici erano al corrente dei loschi traffici (addi-rittura notturni ) che avvenivano all’interno della biblioteca? E i vertici religiosi ? Come mai si è atteso cosi’ a lungo prima di procede-

re contro il De Caro, nonostante la levata di scudi dell’ “intellighenzia “ napoletana ? Una riflessione : i mass media non hanno dato il massimo rilievo ai fatti accaduti , i cittadini sono stati scarsamente informati sull’argo-mento ed è mancata, da parte del mondo della cultura una manifestazione, che pure avrebbe dato maggior risalto a tutta la ver-gognosa faccenda. Ha ragione il prof. Tom-maso Montanari, docente di Storia dell’arte moderna alla Federico II, quando dice : “ è stato come mettere un piromane a capo della forestale”.E’ difficile trovare un settore della nostra so-cietà che non sia aggredito dal maledetto vi-rus della corruzione , siamo stanchi di essere sempre indignati e di provare un sempiterno stato di impotenza, adesso bisogna solo pen-sare ad un cambiamento radicale delle pessi-me abitudini delle politica, sperare in un rin-novamento che cambi, finalmente, le regole del gioco. E, soprattutto, prendiamoci cura dell’immenso patrimonio artistico e cultura-le che la storia ci ha lasciato in eredità, inve-stendo in questo settore fondamentale per la nostra sopravvivenza economica futura.

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28 Domenica - 3 giugno 201228

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ATTUALITA’

Gli intoccabili documenti di Santa Romana Chiesa

Maria Gentile

Il giallo che ha colpito in questi giorni lo Stato Vaticano, non ha nulla da invidiare

ai migliori best-sellers: il colpevole infatti, re-sta sempre il maggiordomo. E la complice? Una donna insospettabile, sposata con tanto di prole. Non possiamo sapere quali saranno i prossimi risvolti di questa scandalosa vicen-da, ma sicuramente “il corvo” Paolo Gabriele, l’assistente di stanza di Benedetto XVI, accu-sato di aver trafugato documenti riservatis-simi, è solo l’esecutore di un piano e di un disegno molto più vasto che coinvolge per-sonalità decisamente più rilevanti. Proprio in questi giorni, infatti, spunta un’ intervista da parte di un anonimo corvo il quale affer-ma che nella realtà i soggetti coinvolti sono veramente tanti, e che il loro scopo è quello di “aiutare il Papa”. Dall’intervista emergo-no motivazioni ideologiche che traggono la loro radice da lotte di potere e competizio-ni interne tali da far invidia a qualsiasi stato laico. Ciò che si può comprendere alla luce degli eventi è che il Papa, al di là delle sue condizioni fisiche e dei suoi 84 anni di età, riveste un potere politico molto limitato, sempre più lontano dagli affari interni la cui gestione risulterebbe influenzata in maniera eccessiva dal Segretario di Stato, il cardinal Tarcisio Bertone che, in vista dei suoi 78 anni suonati a dicembre, vorrebbe continuare a conservare il suo ruolo, nonostante sia quasi sopraggiunto il limite di età. E’ contro di lui quindi, che sono schierati “i corvi”. Bertone,

con le sue affrettate e sospette decisioni, ave-va già contribuito ad intaccare l’immagine del Pontefice tempo fa, licenziando Mon-signor Carlo Maria Viganò, segretario del Governatorato che, in vista della sua opera di risanamento di bilanci, aveva denunciato corruzione negli appalti e in alcuni settori amministrativi. Oggi la storia si ripete con la cacciata di Gotti Tedeschi presidente del-lo Ior (Istituto delle opere religiose) aperta-

mente ostile a Bertone, accusato di mancan-za di prudenza, di precisione e di eccessivo accentramento. La sua “eliminazione tattica” era nell’aria e si dice che il Pontefice ne sia stato alquanto dispiaciuto. “Metaforicamen-te” parlando, siamo di fronte ad un “sovra-no” che non riesce a gestire il suo territorio, che pur di non prendere posizione, volen-

do evitare ulteriori scoop mediatici, o forse solo perché provato dall’età , resta a guardare mentre i suoi collaboratori cadono uno ad uno. Intanto nel mondo cattolico regna il più assoluto disorientamento: molti condannano i corvi, definendo la fuga di notizie un crimi-ne oltraggioso nei confronti della Santa Sede e difendendo così il “Papa tradito”, ma pochi vogliono andare più in profondità chieden-dosi cosa ci possa essere di tanto scandaloso in questi documenti, cosa possano contenere di tanto compromettente questa carte, a tal punto da poter costituire materiale di ricatto. Ed allora la memoria viaggia verso Emanuela Orlandi, al cui corteo, guidato dal fratello do-menica scorsa, in un primo momento è sta-to impedito di entrare nel colonnato di San Pietro, e verso la quale il Papa, nonostante una gigantografia difficilmente non visibile, non ha rivolto neanche una parola in ricordo della sua misteriosa scomparsa, scatenando i fischi dei manifestanti. Insomma, qualsiasi cosa vi sia contenuta, sarà difficile venirne a conoscenza; l’importante resta sicuramente avere spirito critico e rompere l’intoccabilità della Santa Sede: uno stato a tutti gli effetti, composto da uomini di Chiesa che restano pur sempre “uomini“ ed in quanto tali, spinti da interessi, antipatie, competizioni ed in-tenti a nascondere gli scheletri nell’armadio. Tutti ne hanno almeno uno.

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29Domenica - 3 giugno 2012

Per istinto o per amore?Pina Savorra [email protected]

RUBRICA

Quando nel 1977 Corman scrisse il romanzo “Kramer vs Kramer”, divenuto celebre grazie

alla magnifica interpretazione di Dustin Hoffman e Meryl Streep, siamo in pieno fermento cultu-rale e sociale. I temi principali che si affrontano in questo periodo riguardano i valori che l’essere umano aveva fino ad allora dato per scontato e che non aveva ancora definito a pieno con i movi-menti socio-politici del 1968. Il matrimonio è tra le prime istituzioni ad essere messa in discussione insieme all’affermarsi del nuovo ruolo della don-ne nella società. Le scene e le argomentazioni del film ruotano intorno ad un divorzio, ma questa volta è lei che “abbandona”, lei lascia marito e fi-glio per ritrovare se stessa e dare un senso alla sua vita. Questa volta, contrariamente a ciò che acca-deva da sempre, è papà che deve inventarsi mille stratagemmi per andare avanti : lavoro, carriera, scuola, casa, spesa, relazioni e lui, il figlio, il frutto di un matrimonio tra due persone che ormai non sono più coniugi. E nel film, si vede chiaramente che, un uomo può in maniera inequivocabile e re-alistica, confrontarsi da solo con il proprio ruolo di genitore. Infatti è già in quegli anni che si inizia

a delineare l’essenza della genitorialità così come viene intesa nei giorni nostri. Un genitore che sia una figura accudente, impegnata in maniera uni-ca e distinta nelle cure dei propri figli i quali, a seconda della fase del ciclo vitale in cui si trova-no, necessitano di attenzione, impegno e tempo al fine di un sano sviluppo psicofisico. Il film di Cor-man in quegli anni mise a fuoco una problema-tica tutt’ora difficile da trattare, e cioè il pericolo che vivono i bambini in caso di conflittualità ge-nitoriale e nella fattispecie in caso di separazione/divorzio. Da tempo, forse per tradizione o forse per una qualche scienza popolare, uno dei miti più diffusi è quello che vede le donne, le uniche in grado di “allevare” i bambini in quanto dotate di “ istinto materno” ovvero dotate di tutte quelle capacità necessarie alla cura del bambino. Di con-tro l’uomo, poiché non dotato di questo istinto, sarebbe costituzionalmente del tutto incapace ed inadatto a svolgere questo ruolo. Del resto, come mettere in discussione ciò che per anni si è tra-mandato sulla particolarità di questo istinto, in-nato e proprio alle sole donne che, per nove mesi, portano in grembo una creatura indifesa. Tutta-

via i fatti parlano chiaro e ci dimostrano altro. Da numerose ricerche e precise osservazioni si è potuto riscontrare che non solo gli uomini sono in grado di prendersi cura del proprio figlio in ogni sua necessità, ma risulta fondamentale l’ap-porto psicologico che il padre può offrire per la strutturazione della sua personalità. Sempre più si sta delineando che il fattore determinante per un buon legame di attaccamento è la pratica attiva in famiglia ed il coinvolgimento emotivo continuo in tutto ciò che è lo sviluppo bio-psico-sociale di un figlio. Potersi occupare del proprio bambino fin da quando è molto piccolo significa creare quel legame e quella relazione intima indissolu-bile necessaria alla crescita. Dalle considerazioni e riflessioni fatte, a proposito dell’adeguatezza o meno del ruolo paterno, gli psicologi sono giunti a ritenere doveroso mettere in primo piano, luo-ghi comuni e pregiudizi culturali in merito alla figura paterna sottolineando le esigenze di un bambino troppo spesso dimenticato e disilluso nelle sue attese di vicinanza e di rispetto all’inter-no della famiglia.

“ di Cocò ” In fondo al mar. . . !No, non si parla ancora di vacanze, anche se

ormai manca poco. Parliamo di cosmetica. La cosmetica, che come una piovra ha tanti ten-tacoli, avvolge e stringe tutto ciò che incontra sul suo cammino, esaminando ed elaborando fino all’ultima cellula della natura, al fine di creare un prodotto finito, che può rivelarsi miracoloso o una vera e propria truffa. Nel corso degli anni si evince un uso più frequente di elementi semplici e naturali, come: l’olio di mandorla diventato in-dispensabile per chi vuole ottenere una perfetta pelle morbida ed elastica, gli estratti di caffeina per alleviare i segni di stanchezza come borse e occhiaie. Esplorando la terra si è finiti in mare, più specificamente nell’oceano! Per ora è stato esplorato solo il 5% delle acque e gli esperti che per dieci anni hanno lavorato al Censimento del-la vita marina, terminato nel 2010, ritengono che le molecole delle alghe siano più vicine, in termi-ni di evoluzione, a quelle dell’uomo rispetto alle molecole che si trovano nelle piante. La cosmetica marina spiazza tutti, uomini e donne, rivelandosi

un vero e proprio portento! Biotherm sessant’an-ni fa utilizzò per la prima volta un microrganismo delle sorgenti termali, il plancton, e da allora si è mantenuto sulla stessa linea rivelandosi, fino ai giorni nostri una delle migliori case di produzio-ne di prodotti per la cura della pelle. Non restano disertati dall’interesse della vita marina L’Oreal (di cui fa parte Biotherm) che sfrutta l’alga gialla: la sua particolarità consiste nella capacità di con-trarsi e poi distendersi in pochi secondi, per resi-stere alla forza distruttiva delle onde. Simulando questa fase di stress, i biologi sono riusciti a estrar-re dall’alga un principio attivo capace di potenzia-re il rassodamento della pelle, che è il punto di forza della crema per il corpo di Biotherm, Firm Corrector. Tra i pionieri della cosmetica marina non può mancare La Mer, che rimase affascinato dalla capacità infinita di rigenerarsi del fuco ma-rino, un’alga diffusa sulle rive dell’Atlantico, oggi utilizzata come base del Miracle Broth, punto di forza di tutti i trattamenti della casa cosmetica americana. Sfrutta invece le proprietà della spiru-

lina maxima, la nuova linea di trattamento Fir-marine di Erno Laszlo. Si tratta di una micro alga di acqua dolce che è composta per oltre il 70% da proteine, da un’alta concentrazione di betacarote-ne, vitamine del gruppo B, ferro e acidi grassi rari come l’acido gamma-lineico; sulla pelle svolge un ottimo effetto rassodante e stimola dall’interno la sua produzione di collagene. Signore allora cosa aspettiamo? Cospargiamoci di fanghi, bendiamo-ci di alghe come delle mummie e beviamo acqua dell’oceano, non si può mai sapere magari fa bene anche quella! Quindi è SI alla cosmetica marina, perché come abbiamo appena letto, è davvero be-nefica, svolge naturalmente delle attività che rivi-talizzano i nostri tessuti e poi profuma così tanto di mare! Un qualcosa in più, se già non era noto, da aggiungere alla nostra collezione tutto al fem-minile. Vi lascio come il solito con una massima: “La co-smetica è la scienza del cosmo della donna.” (Karl Kraus)

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30 Domenica - 3 giugno 2012

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CINEMA

Equitalia? No, Grazie!Luca Tramici [email protected]

"To Rome with Love", l’ultimo film di Wo-ody Allen, non è stato accolto con entu-

siasmo dalla critica. Ancor prima che fosse proiettato nella sale cinematografiche aveva ricevuto giudizi negativi, e ci si era predispo-sti ad assistere ad un totale scempio. Il film si

compone di di-versi episodi che non sono legati l’uno all’altro, e che risultano essere quasi to-talmente scon-nessi e privi di un elemento co-mune. Il primo prot agonis t a , Jack (Jesse Ei-senberg), un ra-gazzo che studia architettura, per una fortunata coincidenza in-contra il famoso architetto John (Alec Baldwin),

che è in vacanza a Roma. Il ragazzo s’inna-mora inspiegabilmente dell’amica della sua fidanzata, e la figura di John continua ad os-sessionarlo nei momenti più disparati, come fosse un’apparizione che lui solo può vedere, tanto che, alla fine, allo spettatore risulta es-sere dubbia la sua esistenza. Intanto il regista di opera in pensione, Jerry (Woody Allen), arriva a Roma con la moglie per conoscere Michelangelo, il ragazzo che sta per sposa-re sua figlia Hayley (Alison Pill). L’uomo, sentendo cantare il padre di Hayley mentre si sta lavando sotto la doccia, ne è talmente entusiasta che gli propone di cantare nei te-atri, e promuove il suo talento. C’è poi Leo-poldo Pisanello (Roberto Benigni), il classico italiano medio, impiegato, che una mattina, andando al lavoro, scopre di essere diventa-to improvvisamente famoso. I paparazzi lo seguono ovunque e Leopoldo non vive bene la sua nuova posizione, tanto che, quando tutti si saranno dimenticati di lui, in un pri-mo momento ne è sinceramente sollevato. Il sollievo però dura molto poco, lasciando il posto all’amarezza di aver perso quella fama che aveva acquistato senza alcun motivo. In-

fine Antonio (Alessandro Tiberi), arrivato a Roma per presentare sua moglie Milly (Ales-sandra Mastronardi) ai parenti puritani, per una sfortunata casualità si ritrova a fingere che sua moglie sia la prostituta Anna (Pene-lope Cruz).Per quanto la critica non abbia ap-prezzato lo sfondo di decadenza in cui Allen ha ambientato questo film, dietro la facciata di una Roma lietamente perfetta, non è del-lo stesso parere una larga fetta di spettatori. Certo, i luoghi comuni e gli stereotipi gene-ralmente schivati da Allen, in particolare nel lavoro cinematografico che precedeva "To Rome with Love", in questo film addirittura fioccano, e ne fanno un’insolita accozzaglia di elementi negativi che popolano la società italiana, da Allen quasi additata. L’aria fiabe-sca di "Midnight in Paris" è qui capovolta: il fiabesco resta, ma è solo una facciata, un or-namento, un contorno di quel che realmente il film vuole mostrare: la società in tutte le sue sfaccettature (negative).Se qualcuno si aspettasse qualcosa di eccezionale dopo il re-cente e meritato Oscar a "Midnight in Paris", potrebbe esserne deluso.

Eduardo Paola [email protected]

To Rome with Love

Equitalia, è il nome che ormai dall’inizio dell’anno corrente, staziona nei maggio-

ri media nazionali. Un piacere per le tasche dello stato, un in-cubo per tanti, con le sue cartelle pazze, la sua lentezza amministrativa, che a sua volta fa salire gli interessi a livelli di “usura”, e la facilità con quale l’ente ricorre al pignora-mento degli immobili a fronte di debiti rela-tivamente modesti. Alla cronaca è passato anche il crescen-te numero di suicidi di debitori, costretti a compiere il folle gesto, perché strozzati dal-le pressioni fiscali dell’istituto, che sembra, invece, trattare con i guanti: partiti, politici, grandi imprenditori e VIP, avvolte chiuden-do un occhio, per poi usare il pugno di ferro con i meno abbienti. Ecco uno dei motivi delle tante proteste e attentati verso le sue sedi. Eppure quando meno te lo aspetti, anche gli esattori evadono le tasse! E’ di pochi gior-ni fa, la notizia che l’agenzia non avrebbe

versato quanto dovuto, in materia di tassa sui rifiuti, per ben due sedi ubicate sul ter-ritorio nazionale; l’Ama, la società di servi-zi ambientali di Roma, legalmente, avrebbe dovuto richiedere all’agenzia di attivare le procedure di riscossione, inducendo così a Equitalia, ad inviare una cartella esattoriale a se stessa! Figuriamoci l’agenzia che pignora i propri immobili! Fortunatamente la que-stione è stata risolta. L’agenzia pagherà l’in-gente somma di 200mila euro con le relative sanzioni ed interessi.L’ente di riscossione è stato più volte preso di mira anche da molte amministrazioni che hanno deciso di comune accordo di conge-dare Equitalia sul proprio territorio cittadi-no. Dalla città, e provincia sarda, Oristano è partita l’iniziativa che ha portato al “licen-ziamento di Equitalia e il passaggio alla ge-stione diretta dei tributi comunali”. Questa scelta, ha portato ad un risparmio sui costi di 150,000 euro (Il Comune che riscuote in

proprio i suoi tributi non deve pagare l'aggio a Equitalia), e ad un aumento del gettito di 650.000 euro. Meno costi, più ricavi. Non solo, anche più liquidità in cassa. "Risorse immediatamente disponibili a differenza di quanto avveniva con la gestione Equitalia quando la liquida-zione delle somme avveniva entro i due anni successivi all'emissione del ruolo'' afferma il comune di Oristano. Un atto propedeutico a ciò che nel gennaio del 2013, diverrà legge, e che chiamerà tutti i Comuni d’Italia, a gestire in autonomia l’atti-vità di riscossione. Una cosa che andava fatta già da principio, in molti pensano. Perché ri-volgersi a terzi per raccogliere debiti e tribu-ti? Perché intermediare il pagamento, senza dare benefici ai comuni? Eppure sono i co-muni che gestiscono il territorio, conoscono tutti i contribuenti, anche quelli meno agiati cui si può umanamente ricorrere a ritardare, dilazionare o cancellare il pagamento.

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POESIA

Melissa, così ti ricorderò

Non dimenticheròla gioia stampatasul tuo visocoperto da piccolelentigginiricamatoda rossi capelli.La tua bellezzache hai lasciato quiinsieme alla gioventùresterà intattascolpita nel temponon sfiorirànon invecchierànei nostri ricordi.

Enzo Amato

A u g u r i

Domenica 27 maggio nella Cattedrale di Cavallino (Lecce) la piccola Camilla Musto ha ricevuto il Sacramento della Prima Comunione. Sinceri ed affettuosi Auguri alla bellissima Camilla, ai genitori Sonia e Ferdinando Maria Musto ed alla sorella Germana. Il Direttore de “IL DOMENICALE DI CASORIA” e La Redazione tutta.

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