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LICEO SCIENTIFICO INDIRIZZO TRADIZIONALE LICEO SCIENTIFICO CON PIANO NAZIONALE DI INFORMATICA LICEO CLASSICO “FEDERICO QUERCIA” MARCIANISE Via Gemma, 54 - Segreteria Tel/Fax (0823) 824934 - Presidenza Tel/Fax (0823) 824700 81025 Marcianise (CE) - Codice Fiscale 80006850616 [email protected] – www.liceofedericoquercia.it ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ANIELLO CALCARA” MARCIANISE ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ALDO MORO” MARCIANISE PROTEO FARE SAPERE-CAMPANIA SEZIONE DI CASERTA ASSOCIAZIONE LOGOS FORMAZIONE AVERSA “Innovadidattica” “ IL SUCCESSO FORMATIVO ATTRAVERSO LA CONTINUITA’ CURRICOLARE”

LICEO SCIENTIFICO INDIRIZZO TRADIZIONALE LICEO … · LICEO SCIENTIFICO CON PIANO NAZIONALE DI INFORMATICA LICEO CLASSICO “FEDERICO QUERCIA” MARCIANISE Via Gemma, 54 - Segreteria

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LICEO SCIENTIFICO INDIRIZZO TRADIZIONALELICEO SCIENTIFICO CON PIANO NAZIONALE DI INFORMATICA

LICEO CLASSICO“FEDERICO QUERCIA”

MARCIANISEVia Gemma, 54 - Segreteria Tel/Fax (0823) 824934 - Presidenza Tel/Fax (0823) 824700

81025 Marcianise (CE) - Codice Fiscale [email protected] – www.liceofedericoquercia.it

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ANIELLO CALCARA”MARCIANISE

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ALDO MORO” MARCIANISE

PROTEO FARE SAPERE-CAMPANIASEZIONE DI CASERTA

ASSOCIAZIONE LOGOS FORMAZIONEAVERSA

“Innovadidattica”

“ IL SUCCESSO FORMATIVO ATTRAVERSO LA CONTINUITA’ CURRICOLARE”

Sommario

Sommario..........................................................................................................................2

Contesto.............................................................................................................................3

Analisi dei bisogni.............................................................................................................3

Soggetti proponenti...........................................................................................................5

Motivazione.......................................................................................................................5

Fasi ed attività..................................................................................................................10

Fase preparatoria..........................................................................................................10Fase Didattica..............................................................................................................11Fase di gestione e organizzazione...............................................................................29Fase finale....................................................................................................................29

Cronoprogramma.............................................................................................................29

Analisi qualitativa e valutazione del processo formativo ..............................................30

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Contesto

Il territorio di Marcianise è stato investito da intensi processi di trasformazione socio-

economica, che hanno modificato radicalmente i vecchi assetti sociali ed hanno favorito

la diffusione di fenomeni di precarizzazione e di frammentazione. Infatti lo sviluppo

industriale è stato seguito da una crescita della disoccupazione e da un’assoluta

mancanza di orientamento al mondo del lavoro, che sia supportato da percorsi formativi

adeguati. La costruzione di tutte queste strutture produttive potranno divenire occasione

di sviluppo e di un’inversione di tendenza solo se si collegheranno al territorio. Un

processo del genere potrà avviarsi se si offriranno ai giovani percorsi formativi e di

socializzazione, capaci di costruire le dovute sinergie coi processi di sviluppo socio-

economico locale. La mappa dei bisogni si è amplificata e complicata tanto che nelle

ultime indagini dell’Osservatorio Provinciale della Di.Sco. Marcianise è indicata come

una città a rischio di dispersione scolastica.

A ciò si aggiunge che l’ambiente locale è povero di attrezzature di ogni tipo (sportive,

teatrali, associative, ecc.) ed è poco stimolante sul piano culturale. Una risposta

istituzionale importante è stata sicuramente la nascita presso il Liceo “Quercia” del

Centro Risorse punto di riferimento sul territorio per i giovani e per le poche associazioni

che vi operano. L’ampia rete, che si è costituita per il Centro risorse, è scaturita da una

comune esigenza di promuovere interventi concreti di lotta alla dispersione scolastica e

di promozione di opportunità formative e culturali.

Analisi dei bisogni

I soggetti della rete hanno svolto su un campione della popolazione scolastica del

territorio un’indagine per documentare l’analisi dei bisogni formativi. Sono scaturite le

seguenti emergenze sociali:

- carenza di spirito di associazione;

- povertà di socializzazione;

- bassa percentuale di consumi culturali accompagnato da un uso disordinato e non

finalizzato di strumenti informatici e di comunicazione;

- fenomeni di devianza sociale, derivante da forme di solitudine, di mancanza di

fiducia in sé e negli altri;

- fenomeni malavitosi e di piccola delinquenza minorile;

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- sfiducia nelle istituzioni pubbliche e formative;

- esistenza di un divario tra il mondo dell’istruzione-formazione ed il mondo

economico-produttivo;

- assenza di strutture formative orientative verso il mondo del lavoro e

dell’impresa ;

- difficoltà dei genitori nel gestire rapporti educativi difficili e di prevenire forme

di emarginazione, che possano generare devianze.

- difficoltà dei genitori nell’educare i propri figli ad un uso più organico di mezzi

informatici e comunicativi che costituiscono una preferenza dei giovani

Dall’analisi effettuata la rete ha rilevato la necessità di attivare interventi che

favoriscono:

- lo sviluppo di uno spirito di associazione e di socializzazione;

- il riorientamento educativo, affettivo e culturale;

- il recupero della fiducia in sé e negli altri.

- la consapevolezza dei propri bisogni;

- la fruizione di prodotti e/o eventi a contenuto culturale;

- la creazione di forme di aggregazione, che riducano la devianza sociale e

contrastino fenomeni di solitudine;

- il recupero della fiducia nelle istituzioni pubbliche e formative;

- la riduzione del gap esistente tra il mondo dell’istruzione-formazione ed il mondo

economico-produttivo;

- un corretto orientamento verso il mondo del lavoro e la diffusione della cultura

d’impresa;

- una sensibilizzazione dei genitori verso le problematiche giovanili;

- la gestione, da parte dei genitori, di rapporti educativi sereni;

- la prevenzione, da parte dei genitori, di forme di emarginazione dei propri figli;

- l’orientamento dei genitori ad adottare azioni educative verso i propri figli ad un

uso più organico di mezzi informatici e comunicativi.

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Soggetti proponenti

Rispetto al contesto sopra delineato, il Liceo “Quercia” ha ritenuto opportuno aderire al

bando ministeriale “Innovadidattica”, in quanto considera l’innovazione nella didattica

lo strumento più efficace per attivare gli interventi individuati dall’analisi dei bisogni

formativi del territorio. La rete costituita per la progettazione e la realizzazione

dell’intervento coinvolge istituti comprensivi e soggetti accreditati, sia a livello

regionale che nazionale, per la formazione e l’aggiornamento dei docenti. Più

precisamente i soggetti proponenti sono:

SOGGETTO RUOLO ATTIVITA’Liceo scientifico con annesso liceo

Classico “Quercia” Marcianise

Capofila Direzione, progettazione,

amministrazione e

coordinamento progetto,

attività didatticheIstituto Comprensivo “Calcara”

Marcianise

Partner Attività didattiche

Istituto Comprensivo “A. Moro”

Marcianise

Partner Attività didattiche

Associazione Logos FormAzione

ente di formazione accreditato

presso la Regione Campania

Partner Monitoraggio, attività

didattiche, progettazione,

produzione materiale didattico,

elaborazione report finaleProteo fare sapere Partner Formazione docenti,

monitoraggio

MotivazioneIl presente lavoro ha come finalità principali promuovere

• la capacità di progettare e realizzare pratiche didattiche ispirate al Curricolo

Verticale,

• il recupero delle competenze scientifiche, linguistiche e di problem solving

(competenze chiave) in cui i nostri alunni difettano,

• lo sviluppo della capacità di progettare per moduli didattici,

• la capacità di individuare, pianificare, realizzare e verificare Unità Formative

Capitalizzabili (UFC).

Il curricolo verticale

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L’individuazione delle suddette finalità progettuali è stata l’esito di un profondo

processo di analisi dei risultati scolastici e delle performances degli studenti delle classi

terminali della secondaria di I grado e delle classi iniziali della secondaria di II grado.

Troppo spesso le valutazioni attribuite dai docenti agli studenti in tutto il percorso della

secondaria di I grado non trovano riscontri nelle valutazioni dei docenti della secondaria

di II grado. Ragazzi valutati molto positivamente nel primo segmento secondario vanno

incontro a insuccessi scolastici, vivendo all’interno della scuola un forte disagio che in

alcuni casi diventa abbandono, alimentando il diffusissimo fenomeno della dispersione

scolastica che in provincia di Caserta e nel territorio di Marcianise raggiunge

percentuali elevatissime. Quando non si riscontrano esiti così gravi, le indagini OCSE-

PISA ci restituiscono un quadro molto preoccupante della scuola italiana, con i nostri

quindicenni situati agli ultimi posti per possesso delle competenze linguistiche e

scientifiche.

Da qui si è riscontrata la necessità di progettare e realizzare pratiche didattiche ispirate

al curricolo verticale, in modo da ancorare alla continuità gli interventi formativi in una

fascia d’età particolarmente delicata. Del tutto naturale ci è parso, in quest’ottica,

ricercare la collaborazione con altri istituti, privilegiando gli istituti comprensivi,

depositari di buone pratiche di continuità tra la scuola primaria e la secondaria di I

grado. Abbiamo, quindi, consultando la più recente bibliografia scientifica, individuato

una definizione concettuale di curricolo a cui riferirsi per il lavoro progettuale. Per

curricolo intendiamo il percorso formativo compiuto da ciascuno studente entro i

vincoli e le opzioni previste a livello sia nazionale sia di singola istituzione scolastica

autonoma, e ne riflette le scelte e le attitudini oltre che i livelli conseguiti nella

preparazione. Perché questo sia possibile, la scuola deve dare fondamentale importanza

non solo ai contenuti dei saperi, ma ai metodi, alle modalità relazionali, agli strumenti e

agli ambienti di apprendimento, alle possibilità di scelta.

Le competenze

Perciò le discipline, ripensate come campi di significato che forniscono un orizzonte

intersoggettivo, devono acquistare anche un senso personale per chi apprende e tradursi

in competenze verificabili e spendibili. Questo porta a destrutturare e riorganizzare la

struttura tradizionale dei saperi secondo criteri ricavabili dai nuclei fondanti

(nell’ottica della disciplina) ed alla significatività per l’apprendimento (nell’ottica

dell’allievo), selezionando gli elementi essenziali e prioritari, nell’ambito di un

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curricolo concepito in verticale, nel nostro caso dalla secondaria di I grado alla

secondaria di II grado. A questo punto ci è parso opportuno ricercare una definizione di

competenza condivisa dalla comunità scientifica, standardizzata, che potesse diventare

la bussola didattica dell’intervento. Abbiamo inteso per competenza ciò che, in un

contesto dato, si sa fare (abilità) sulla base di un sapere, cioè di conoscenze sia esperite

sia concettualizzate, per raggiungere l’obiettivo atteso e produrre CONOSCENZA; è

quindi la “disposizione a scegliere, utilizzare e padroneggiare le conoscenze, capacità e

abilità idonee, in un contesto determinato, per impostare e/o risolvere un problema

dato”. La conoscenza, ovvero le conoscenze, cui rimanda la definizione di competenza,

sono da intendersi come gli aspetti semantici di un sapere, vale a dire i suoi oggetti

(immagini, segni, simboli, suoni, dati, gesti, fatti,…).

La modularità

Da quanto premesso emerge la necessità che i docenti, oggi, in regime di autonomia

scolastica, debbano acquisire la capacità di sviluppare un intero curricolo, garantendone

la differenziazione dei percorsi, sia graduando le competenze da raggiungere all’interno

di una stessa classe ed all’interno di segmenti di continuità (nel nostro caso segmento

terza classe I grado-prima classe II grado), sia adoperando strumenti di flessibilità quali

la modularizzazione. Ancora, poi, emerge la necessità di privilegiare una metodologia

non trasmissiva, quindi un approccio didattico centrato sulle competenze, di natura

laboratoriale.

In sintesi il curricolo che ci proponiamo di progettare e realizzare tenderà ad acquisire i

seguenti attributi:

a) verticalità (valorizzando sia gli elementi di continuità che le discontinuità, la

gradualità degli apprendimenti e pertanto la graduazione delle competenze);

b) coerenza interna (sia per il rapporto fra quota nazionale e quota locale, sia perché

tutte le discipline e attività concorrono al raggiungimento delle medesime competenze

trasversali);

c) attenzione alla trasversalità (cfr. competenze trasversali);

d) flessibilità, nel cui ambito esercitare opzionalità, modularità ed altre sue forme; e)

essenzialità (dal punto di vista dei contenuti, nel senso accennato della loro selezione e

riorganizzazione attorno ai concetti portanti delle discipline in cui sono organizzati

convenzionalmente i saperi);

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f) orientatività (in ciascun ciclo ed eminentemente alla fine della scuola di base – media

attuale –, nel biennio superiore, alla fine sella secondaria o dell’obbligo formativo);

g) rivedibilità (in base ai risultati osservati, sia a livello nazionale che locale);

h) verificabilità e certificabilità.

In merito alla natura laboratoriale dell’approccio didattico a cui facevamo riferimento,

per laboratorio noi andremo ad intendere la metafora di una pratica volta ad esercitare

le operazioni logiche fondamentali della ricerca scientifica. Tale didattica porge

attenzione ai processi, alla complessità dell’apprendimento, alla strumentazione logica

di base: richiede pertanto tempi lunghi, deve rinunciare consapevolmente alla

trasmissione enciclopedica dei contenuti, peraltro già impraticabile, e scommettere sulla

possibilità di utilizzare quella strumentazione per apprendere cose nuove, cioè imparare

a imparare.

L’organizzazione modulare degli interventi è quindi una scelta coerentemente

obbligata, muovendoci in un contesto di progettazione di curricoli che mira a superare

la tradizionale didattica trasmissiva, centrata sulla concezione della conoscenza come

mero immagazzinamento. Il punto di riferimento della didattica della modularità è lo

studente, che deve essere portato a padroneggiare competenze concretamente

osservabili. Il quadro operativo delle competenze deve essere padroneggiato alla fine

dei vari moduli in cui si articola il nostro progetto. La capacità operativa manifestata

dagli studenti è immediatamente certificabile e i moduli diventano Unità Formative

Certificabili.

L’utilizzo dello strumento modulare è indicato, inoltre, in due documenti di

importanza fondamentale nella promozione dell’innovazione didattica. Il Libro bianco

della Commissione Europea Insegnare e apprendere: verso la società conoscitiva,

CECA-CE_CEEA, Bruxelles-Lussemburgo1995, definisce il modulo come lo

strumento più idoneo per individualizzare le strategie didattiche, nel contesto di un

accertato bisogno di “conciliare lo sviluppo della frequenza scolastica e l’accesso del

maggiore numero possibile di individui all’istruzione superiore con la ricerca della

qualità dell’istruzione”. Il Regolamento dell’autonomia (DPR 275/1999) individua

uno degli strumenti per realizzare la flessibilità nella modularità, intesa in quattro

accezioni complementari:

a) articolazione del monte ore annuale di ciascuna disciplina (in funzione di b);

b) individualizzazione dei percorsi didattici;

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c) raggruppamento degli alunni all’interno della classe, o da diverse classi parallele o

da diversi anni di corso (gruppi per ‘bisogno’ per il recupero, gruppi di interesse o per

l’approfondimento e la cura dell’eccellenza), in funzione di b);

d) aggregazione / scomposizione e riaggregazione delle discipline in ambiti

disciplinari diversi, selezionando i saperi ‘essenziali’.

Dal punto di vista organizzativo la modularità ha effetti sulla scansione del tempo,

sull’organizzazione e l’uso degli spazi, sull’organizzazione delle classi, sui curricoli

delle discipline. Per essere realizzata, essa abbisogna perciò dell’introduzione di nuovi

modelli organizzativi e curricolari.

Dal punto di vista pedagogico, la ristrutturazione modulare del curricolo o di una sua

parte come dei gruppi di apprendenti è funzionale allo sviluppo graduale di competenze

e capacità negli allievi. Questo implica un riesame e una riorganizzazione di tutta la

struttura disciplinare e della sua scansione, da impostare non in modo rigidamente

sequenziale, ma secondo una rete logica e psicologica incrementata progressivamente e

con molte valenze libere.

Le Unità Formative Capitalizzabili

Ritornando, per concludere questa introduzione al lavoro progettuale, sul versante della

certificabilità delle competenze acquisite progressivamente dagli studenti, è opportuno

esplicitare la definizione di Unità Formativa Capitalizzabile a cui ci siamo riferiti,

ripresa da “Manuale dell’orientamento e della didattica modulare”, di G. Domenica. Per

UFC abbiamo inteso un blocco autonomo ed omogeneo a valenza sia disciplinare sia

pluridisciplinare riferito a insegnamenti di un segmento del curricolo. Le UFC sono

componibili fra loro e possono essere scomponibili al loro interno e non privi di

propedeuticità dall’uno all’altro, ma ciascuna è dotata di una relativa compiutezza,

autonomia, significato, verificabilità e certificabilità.

Le UFC vanno definite, oltre che in termini di competenze, anche in termini di ore

complessive. Devono essere in grado di far perseguire precisi “obiettivi cognitivi

verificabili, documentabili e certificabili […], che garantiscano la promozione di

conoscenze e competenze talmente significative da modificare la mappa cognitiva e la

rete dei saperi precedentemente posseduti”.

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L’UFC rappresenta il gradiente di competenze raggiunte dall’allievo, verificate e

certificate, spendibili in qualsiasi istituzione formativa che ne riconosca la validità. È

un tassello che concorre a formare le competenze complessive di chi apprende.

Si tratta, dunque, di un elemento componibile di un sistema organico in cui

riorganizzare gli insegnamenti fondamentali e le attività, così da consentire percorsi

individualizzati (entro gruppi vari), centrati sugli alunni (diversamente dalle unità

didattiche), partendo dal monte-ore complessivo.

Entro certi limiti (dati dai saperi essenziali), la componibilità implica anche la

sostituibilità dell’UFC con UFC alternative che perseguano le medesime finalità e

raggiungano le medesime competenze.

Le nostre UFCLe nostre unità formative capitalizzabili, assumendo come quadro concettuale di

riferimento le Nuove Indicazioni per il curricolo, per la parte riguardante la scuola

secondaria di I grado, e gli Assi Culturali per la scuola secondaria di II grado, si

propongono come strumenti in grado di certificare le competenze che acquisiranno gli

studenti nei linguaggi e nella matematica.

Per tutti i moduli didattici, si assumerà come punto di riferimento unificante la

Raccomandazione del ParlamentoEuropeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006,

realtiva a competenze chiave per l’apprendimento permanente.

Per quanto attiene ai contesti teorici di riferimento ci si atterrà degli esiti del lavoro dell’

OCSE-PISA sulle competenze di lettura, matematica, e problem-solving nonché ai

Livelli e descrittori di competenze del Framework (Quadro di Riferimento Europeo per

l’apprendimento delle Lingue). I livelli ed i descrittori di competenze delineati nei

suddetti documenti ufficiali forniranno gli elementi per la certificazione delle

competenze a conclusione dei singoli moduli ed al termine dell’intero percorso.

Fasi ed attività

Fase preparatoriaPer l’avvio del progetto saranno realizzate le seguenti attività:

1. Progettazione esecutiva intervento

Successivamente all’approvazione del seguente progetto generale sarà realizzata la

progettazione esecutiva dell’intervento, nella quale si specificheranno nel dettaglio le

microattività i tempi di realizzazione ed i spazi;

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2. Informazione e sensibilizzazione del progetto

Per l’informazione e la sensibilizzazione del progetto saranno sia stampate locandine e

brochure per l’evento, sia un contatto diretto con le classi individuate;

3. Formazione docenti

A seconda delle priorità dell’intervento ed in vista degli obiettivi da raggiungere sarà

svolto un percorso formativo di 30 ore per i docenti che faranno parte del progetto;

4. Elaborazione e costruzione degli strumenti di valutazione e monitoraggio

Prima dell’avvio delle attività didattiche saranno predisposte tutte le schede e/o il

materiale utile alla valutazione del percorso.

Fase DidatticaModulo didattico n° 1

Titolo : Le proporzioni e il quotidianoPeriodo : Ottobre - dicembre

Dati identificativiAnno scolastico 2009-2010Destinatari : classi terze scuola secondaria 1° gradoDocenti coinvolti: docenti matematica

Finalità • Favorire negli alunni l’acquisizione del linguaggio matematico come strumento

essenziale per interpretare e descrivere la realtà • Dare senso e significato a rapporti e proporzioni• Tradurre in competenze conoscenze e capacità individuali degli alunni

Competenze attese :

• Saper individuare il significato delle relazioni fra grandezze

• Saper individuare rapporti numerici fra grandezze

• Saper utilizzare i rapporti fra grandezze risolvere problemi

Assi culturali di riferimentoo Confrontare ed analizzare grandezze individuando

invarianti e relazioni

o Raccogliere, analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio delle rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo

o Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

Tempi : 24 h

Le attività di seguito indicate, è bene precisarlo, non possono considerarsi concluse una volta per tutte: si possono affrontare gli stessi esercizi a livelli diversi, in quanto, con l'attività svolta, varia il campo di esperienza e l'insieme di conoscenze degli studenti.

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Articolazione delle attività

Fase 1: Introduzione al concetto di rapporto

N° ore: 6Metodologia:

o Role play

o Discussione e riflessione assembleare

o Cooperative learning

o Cooperative learning

Compiti in situazione: Si chiede agli alunni di

o calcolare l’altezza di un albero, di un edificio,… con l’utilizzo di un clinometro

o riportare in pianta le dimensioni dell’aula utilizzando la tecnica della riduzione

o disegnare la pianta di un’area all’aperto utilizzando il metodo della triangolazione

Si esaminano le tecniche utilizzate e, dopo discussione, si sistematizzano i concetti matematici di base

Il docente guiderà la riflessione sulla traduzione nel concreto della relazione fra grandezze

Esercizi vari di formalizzazione di situazioni concrete suggerite dagli stessi alunni prima riuniti in gruppi e poi in plenaria

Individuazione di situazioni di apprendimento precedenti in cui si è fatto uso empiricamente di tali concetti ed approfondimento alla luce delle nuove riflessioni ( formule di geometria, di fisica …. )

Fase 2: Applicazioni di calcolo

N° ore: 4

Metodologia: o lavoro individuale

Compiti in situazione:

Semplici esercizi di rapporti fra numeri

Fase 3 Traduzione e risoluzione di situazioni problematiche

N° ore :10h

Metodologia Cooperative learning

Compiti in situazione: Agli alunni riuniti in piccoli gruppi si chiede di risolvere i problemi già affrontati con sistemi empirici ( unità frazionarie, disegni ….) utilizzando le proporzioni

1. Lavoro sul testo che preveda la traduzione dal linguaggio naturale all’iconocografico, al simbolico;

2. Applicazioni geometriche;3. Applicazioni scientifiche.

Fase 4Controllo degli apprendimenti

N° ore: 4

Prove individuali: risoluzione di problemi pratici in situazione e sul testo.

Modulo didattico n° 2Titolo : La Comunicazione - Comprensione e produzione di vari tipi di testi

Periodo : Aprile/Maggio

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Dati identificativiAnno scolastico 2008/09Destinatari : Classi terzeDocenti coinvolti : Materie Letterarie

Finalità Suscitare negli alunni il desiderio di conoscere, apprendere, allargare il proprio

patrimonio culturale, dando la possibilità di perfezionare le proprie capacità espressivo-comunicative;

Comprendere e produrre vari tipi di testi, di uso pratico, scolastico o anche solo personale;

Padroneggiare il sistema della comunicazione e riconoscerne la funzione sociale, risolvere dubbi linguistici;

Tradurre in competenze conoscenze e capacità individuali degli alunni.

Competenze attese

o Saper utilizzare un lessico corretto e creativo;

o Saper prendere appunti e utilizzare segnali grafici, sottolineature, mappe, grappolo associativo, scaletta degli argomenti;

o Saper riscrivere un testo narrativo, descrittivo, espositivo;

o Saper individuare l’organizzazione interna di un testo;

o Saper riconoscere la struttura di un periodo, individuando le relazioni logiche tra le frasi che lo compongono.

Assi culturali di riferimentoo Utilizzare consapevolmente strumenti di consultazione;o Usare correttamente le parole e saperle riferire ad oggetti,

eventi, concetti.o Produrre testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari

(espositivi, epistolari, poetici, informativi);o Sintetizzare in un riassunto un testo più ampio.o Manipolare racconti, riorganizzarli, ampliarli e sintetizzarli;o Riscrivere testi modificando l’ordine delle sequenze del

testo, eliminando o aggiungendo personaggi, modificando ambienti.

o Capire il funzionamento di un testo: i legami interni;o Ordinare testi indicando l’introduzione, lo svolgimento, la

conclusione.o Ampliare e arricchire informazioni per scrivere un testo che

risulti coerente e coeso.o Eseguire l’analisi logica del periodo.

Tempi : 24 h 2 h settimanali

Articolazione delle attività

Fase 1 - Il testo che cos’èInformazioni note e nuove informazioni.Le informazioni necessarie e quelle che si possono non dare. N° ore: 8

Metodologie o rafforzare e potenziare

la capacità di

Compiti in situazione Lezione di tipo frontale, collettiva: prevede una più attiva partecipazione degli allievi che diventano protagonisti del proprio apprendimento.Le fasi potrebbero essere le seguenti:o L’insegnante legge a tutta la classe un testo nel quale è stata

eliminata un’informazione rilevante;o Chiede a qualche alunno di individuare il punto dal quale è

stata tolta;o Chiede ad un altro allievo la differenza tra informazioni

implicite ed esplicite;o Come verifica fa leggere collettivamente o, con lettura

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osservazione e riflessione attraverso l’adozione di un metodo di lavoro induttivo;

o sviluppare la capacità di analisi, attraverso l’adozione del metodo deduttivo;

o stimolare il gusto della ricerca e della scoperta personale attraverso l’adozione del metodo “ricercazione”;

o rafforzare e potenziare la capacità di comunicare per iscritto con un linguaggio specifico ed appropriato attraverso l’utilizzo di schemi, tabelle, riassunti, relazioni, ecc.;

o lavoro individuale di gruppo.

silenziosa, un testo; al termine, ogni allievo deve cancellare le informazioni che si possono eliminare, senza comprometterne l’unitarietà;

o Segue la correzione collettiva;o Chiede di leggere un testo ed evidenziare le congiunzioni

presenti, trascrivere le espressioni che costituiscono precisazioni di tempo e spazio;

o Segue la correzione collettiva;o L’insegnante divide in gruppi la classe; agli allievi più

capaci chiede di stendere una “scaletta” degli argomenti da sviluppare nel tema e poi scrivere lo svolgimento e la conclusione di un testo del quale viene dato l’inizio; contemporaneamente gli altri riscrivono un testo, scegliendo un ordine diverso da quello dato, modificando qualche forma verbale, qualche legame ed altre parole, rispettandone la coerenza.

Si procede alla correzione collettiva di tutti i lavori; l’allievo provvede alla propria autovalutazione, controllando il numero di risposte esatte.

Fase 2 – Comprensione e produzione di un testo

N° ore: 8

Metodologie o rafforzare e potenziare

la capacità di osservazione e riflessione attraverso l’adozione di un metodo di lavoro induttivo;

o sviluppare la capacità di analisi, attraverso l’adozione del metodo deduttivo;

o stimolare il gusto della ricerca e della scoperta personale attraverso l’adozione del metodo di “ricercazione”;

o rafforzare e potenziare la capacità di comunicare per iscritto con un linguaggio specifico ed appropriato attraverso l’utilizzo di

Compiti in situazioneLezione frontale collettiva: il docente guida gli allievi nella lettura, comprensione di un testo, produzione scritta, e gestisce i momenti di verifica. Questo percorso ricalca il modello tradizionale di lezione frontale; il docente ha il ruolo di mediatore tra il libro di testo (materiale integrativo) e gli allievi.La personalizzazione dell’insegnamento avviene nel momento dell’assegnazione dei lavori.Le fasi della lezione potrebbero essere le seguenti: L’insegnante presenta a tutta la classe delle sequenze e chiede di riconoscere quella che costituisce un testo per sostenere delle opinioni;Fa commentare il testo, chiede a diversi alunni di esemplificare, in modo da verificare che l’informazione sia stata correttamente compresa; Fa osservare un’illustrazione con la didascalia e chiede di scrivere un breve testo che la spieghi;Fa leggere delle vignette e chiede di eseguire i relativi esercizi; la correzione collettiva avviene in classe; Come lavoro a casa invita gli allievi più capaci a scrivere la presentazione di un libro, di cui si consiglia la lettura ai compagni; si chiede di indicare: titolo, autore e casa editrice, argomento, motivi per cui è piaciuto e quelli per cui si consiglia la lettura ai compagni. Agli allievi con qualche incertezza fa leggere un semplice testo, fa eseguire lo schema del testo e chiede di indicare il problema affrontata, la tesi sostenuta e le argomentazioni a sostegno.

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schemi, tabelle, riassunti, relazioni, ecc.;

o lavoro individuale di gruppo.

Fase 3 - Analisi dei messaggi pubblicitari

N° ore: 8Metodologie o rafforzare e potenziare

la capacità di osservazione e riflessione attraverso l’adozione di un metodo di lavoro induttivo;

o sviluppare la capacità di analisi, attraverso l’adozione del metodo deduttivo;

o stimolare il gusto della ricerca e della scoperta personale attraverso l’adozione del metodo di “ricercazione”;

o rafforzare e potenziare la capacità di comunicare per iscritto con un linguaggio specifico ed appropriato attraverso l’utilizzo di schemi, tabelle, riassunti, relazioni, ecc.;

o lavoro individuale di gruppo.

Compiti in situazioneAttività di autoapprendimento da parte degli allievi; il docente svolge la funzione di organizzatore dell’attività didattica e di supporto, incentivo e stimolo, soprattutto per il gruppo con qualche carenza. Il docente divide la classe in gruppi, secondo il modello dell’insegnamento collaborativo, prevedendo la possibilità di diversificare le attività individuali.Le fasi operative potrebbero essere le seguenti: o L’insegnante presenta i testi specialistici - il linguaggio

pubblicitario;o Consegna a ciascun gruppo il piano delle attività,

differenziato per livelli; indica quali parti leggere, invita a riconoscere gli elementi di un messaggio pubblicitario;

o Man mano che un gruppo termina la lettura, l’insegnante controlla la corretta compilazione degli esercizi (realizzazione di slogan, invenzione di parole - macedonia, individuazione in testi scritti delle parole della pubblicità, ecc.);

o Se riscontra errori o inesattezze, chiarisce i punti non capiti e fa ripetere il percorso, altrimenti fa svolgere altri lavori con funzione di rinforzo e consolidamento dell’apprendimento;

o Al termine dell’U. di A., quando gli allievi di ritengono di conoscere l‘argomento, può chiedere di svolgere una verifica conclusiva, che verrà valutata.

Verifica e valutazione Si possono proporre diversi lavori per la valutazione finale:esercizi-verifica da svolgere sul quaderno o sul libro;test oggettivi a risposta chiusa;prove strutturate e/o semistrutturate;lavori individuali e di gruppo su richiesta;schede interpretative, di completamento ed ampliamento;attività per la comprensione e produzione di testi.

Modulo didattico n° 3Titolo : Il ruolo del calcolo letterale nel reale

Periodo : aprile-maggio

Dati identificativiAnno scolastico 2008 -2009Destinatari : classi terze scuola secondaria 1° gradoDocenti coinvolti: docenti matematica

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Finalità • Favorire negli alunni l’acquisizione del linguaggio matematico come strumento

essenziale per interpretare e descrivere la realtà • Dare senso e significato ai segni del linguaggio algebrico• Tradurre in competenze conoscenze e capacità individuali degli alunni

Competenze attese :

• Saper individuare significati dietro i segni del linguaggio algebrico

• Saper mettere in formula (traduzione, descrizione e modellizzazione)

• Saper utilizzare il linguaggio dell’algebra per risolvere problemi

Assi culturali di riferimentoo Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo

aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma simbolica

o Analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio delle rappresentazioni grafiche

o Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

Tempi : 24 h

Le attività di seguito indicate, è bene precisarlo, non possono considerarsi concluse una volta per tutte: si possono affrontare gli stessi esercizi a livelli diversi, in quanto, con l'attività svolta, varia il campo di esperienza e l'insieme di conoscenze degli studenti.

Articolazione delle attività

Fase 1: Introduzione all’uso delle lettere

N° ore: 6Metodologia:

o Role play

o Discussione e riflessione assembleare

o Cooperative learning

o Cooperative learning

Compiti in situazione:

o Siamo in una pizzeria molto affollata; ad un gruppo numeroso di alunni si chiede di fare da clienti e quindi di ordinare, ad altri, individualmente, si chiede di prendere le ordinazioni il più velocemente e sinteticamente possibile.

o Si esaminano le ordinazioni prese e dopo discussione si sceglie quella più efficace per chiarezza, sintesi e velocità.

o A seconda dello sviluppo della situazione il docente guiderà la riflessione comune sui simboli usati dai camerieri per prendere le ordinazioni, sul significato di quei simboli , sull’opportunità o meno di raggrupparli

o Esercizi vari di formalizzazione di situazioni concrete suggerite dagli stessi alunni prima riuniti in gruppi e poi in plenaria

o Individuazione di situazioni di apprendimento

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precedenti in cui si è fatto uso delle lettere ed approfondimento alla luce delle nuove riflessioni ( formule di geometria, di fisica …. )

Fase 2: Elementari nozioni di calcolo letterale.

N° ore: 4

Metodologia: o lavoro individuale

Compiti in situazione:

Semplici esercizi di operazioni fra monomi di primo grado

Fase 3 Traduzione e risoluzione di situazioni problematiche in equazioni

N° ore :10

Metodologia o Cooperative

learning

Compiti in situazione: Agli alunni riuniti in piccoli gruppi si chiede di risolvere problemigià risolti con sistemi empirici ( unità frazionarie, disegni , proporzioni ….) utilizzando il calcolo letterale e le equazioni:

4. Lavoro sul testo che preveda la traduzione dal linguaggio naturale, all’iconicografico, al simbolico con la “messa in equazione” della situazione problematica;

5. lavoro sulla costruzione del concetto di “equazione” (idea intuitiva con il richiamo al modello della bilancia a due piatti; significato di equazione come uguaglianza tra due modi diversi di rappresentare una stessa quantità; principi di equivalenza);

6. riflessione su vantaggi e limiti della strategia algebrica rispetto ad altri tipi di strategie.

Fase 4Controllo degli apprendimentiN° ore: 4

Prove individuali: risoluzione di problemi pratici in situazione e sul testo.

Modulo didattico n° 4Titolo : Parole e musica:i sentimenti nel linguaggio poetico

Periodo : ottobre-dicembre

Dati identificativiAnno scolastico 2009 -2010Destinatari : classi terze scuola secondaria 1° gradoDocenti coinvolti: lettere

Finalità • Favorire negli alunni l’acquisizione del linguaggio poetico come strumento di

espressione e comunicazione del proprio io.• La poesia moderna: i testi delle canzoni come nuovo linguaggio poetico dove parole,

musica e suoni si integrano in un unico piano semantico.• Stimolare le potenziali capacità espressivo-creative e l’apprendimento di base del

saper scrivere in versi.

Competenze attese :

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• Saper analizzare un testo poetico riconoscendone la struttura, le modalità di “composizione”, l’uso di figure retoriche, sonore e metriche.

• Saper costruire un testo poetico partendo dai propri sentimenti espressi in versi sciolti ed, in seguito, riorganizzati in una struttura calcolata e complessa

• Saper tradurre un testo poetico in uno cantato.

Assi culturali di riferimento

o Esaminare, analizzare, riconoscere elementi e fattori del linguaggio figurato.

o Pensare, esprimersi, scrivere in versi, liberamente.

o Comporre testi poetici partendo da “sentimenti propri.”

o Costruire un testo poetico partendo da un elenco di parole date

o Confrontare, fare paralleli tra testi poetici della tradizione e della letteratura con testi di canzoni attuali.

Tempi : 24 h

Articolazione delle attività

Fase 1: Il testo poeticoN° ore: 6

Metodologia:

o Circe - time

o Cooperative learning

Compiti in situazione:

o Lettura espressiva di testi poetici della tradizione e della letteratura.

o Analisi ed interpretazione degli aspetti formali delle poesie in esame.

o Recitazione ed interpretazione delle sensazioni apprese durante la lettura.

o Esercizi di lettura vocale e corale per comprendere come un testo poetico, pur scritto per esprimere sentimenti, evocare immagini, suggerire sensazioni ed emozioni, suggestionare, ricordare, sia il risultato di un’opera di scrittura meditata e calcolata.

Fase 2: Tradizione e innovazione, ieri.N° ore: 6

Metodologia: o lavoro individuale

Compiti in situazione: Gli allievi esaminano, analizzano e confrontano testi poetici della tradizione letteraria con quelli “prodotti” dalla società del ‘900. Ne individuano, attraverso paralleli e confronti, similitudini e differenze, sottolineano gli elementi ereditati dalla tradizione e quelli di rottura, di innovazione, di “rivoluzione” della società maltrattata, sofferente, provata, malata del ‘900, che con la poesia del mal di vivere, si è allontanata dalle strutture chiuse

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delle forme poetiche classiche per lanciarsi in componimenti di versi sciolti ed apparentemente scevri da regole imposte.

Fase 3 N° ore : 6

Metodologia

o Lavoro individuale

o Cooperative learning

Compiti in situazione:

Gli allievi, individualmente, lavorano su se stessi, cominciano a cimentarsi nella scrittura poetica, inizialmente dando libero sfogo alla fantasia, successivamente riordinando i pensieri e le sensazioni, scritte in libertà, in un componimento classico: sonetto, canzone, ode, ballata. Gli esercizi di scrittura partiranno per tutti da un elenco di parole date, sulle quali meditare e sulle quali scrivere. Verrà, in particolare, proposta la lettura di un poesia di C.Govoni ”Dolcezze” incentrata su un, apparentemente, semplice elenco di cose che, in realtà, evocano immagini, ritratti e spaccati di momenti di vita, intimi e quotidiani del poeta. Infine, si leggeranno i componimenti scritti discutendo e dibattendo in gruppo dei pensieri, ricordi evocati, sensazioni ed emozioni provate.

Fase 4: Tradizione e innovazione, oggi.N° ore: 4Metodologia: o Cooperative learning.

Compiti in situazione:Analisi e confronto con la poesia contemporanea:o i testi delle canzoni moderne e i componimenti poetici del

passato, Manzoni e Jovanotti, Wilde e De Andrè, o i cantastorie di oggi, o i crepuscolari di ieri.

Fase 5Controllo degli apprendimentiN° ore: 2

Gli allievi dedicheranno versi da loro composti a persone amiche e/o care, rivolgendosi loro nella lettura e recitazione dei propri lavori.

Modulo didattico n° 5Titolo

Matematica e… Statistica: l’informazione e la statistica

Periodo : aprile-maggio

Dati identificativiAnno scolastico 2008/09Destinatari: Alunni della prima classe del Liceo Scientifico Docenti coinvolti: Docente di Matematica

Finalità o promuovere le facoltà sia intuitive che logiche;o educare ai processi di astrazione;o sviluppare l’attitudine dello studente a porsi problemi e a tentare di risolverli;o operare scelte;o comunicare le proprie idee con precisione, coerenza e sobrietà di linguaggio;o usare le tecnologie in maniera coerente.

Competenze attese :

o Saper individuare una popolazione statistica e

Assi culturali di riferimentoo Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo

aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche

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comprendere il significato di “campione” ad essa relativo

o Saper distinguere le varie fasi di una ricerca statistica

o Saper raccogliere e organizzare i dati che riguardano un fenomeno collettivo

o Saper ripartire una popolazione in classi secondo un certo carattere

o Saper rappresentare graficamente serie e seriazioni

o Saper sintetizzare i dati di un fenomeno collettivo con valore medio appropriato

o Saper esprimere le prime misure della variabilità dei un fenomeno collettivo

o Saper predisporre un foglio elettronico per creare una tabella, realizzare grafici ed elaborare i dati necessari per interpretare l’indagine effettuata

o Saper leggere e valutare criticamente le statistiche divulgate dai mezzi di informazione

sotto forma grafica

o Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

o Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente anche strumenti di calcolo e potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

Tempi :24 h

Articolazione delle attività

Fase 1Parliamo di statistica descrittiva: la raccolta e l’organizzazione dei dati

N° ore: 6

Metodologie :

Compiti in situazione: Si propone agli studenti la seguente attività :

“Vogliamo conoscere gli studenti iscritti al primo anno del nostro Liceo. Quali dati ci interessano? Come rappresentiamo i dati?”Es.: Quanti sono gli studenti maschi, quante le femmine? Nel Liceo scientifico sono più numerosi i maschi o le femmine? E nel Classico? A quali attività si dedicano di più nel loro tempo libero ( sport, scuola di danza, scuola di musica, cinema, TV,

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o Scoperta guidata

o Lavori in piccoli gruppi

o Cooperative learning

o Discussione e riflessione

lettura di libri, quotidiani, fumetti, …)?, ecc….

In una prima fase gli studenti sono lasciati liberi di discutere sulla scelta dei caratteri oggetto di rilevazione e sulla modalità di raccolta dei i dati da acquisire (uso di schede, questionari,…) evitando, in questa fase, di dare loro soluzioni premature, incoraggiando, invece, le loro proposte, che saranno messe a confronto e discusse. Dopo averli raccolti i dati ottenuti saranno sottoposti allo spoglio.

Fase 2 La rappresentazione grafica dei dati

N° ore: 9

Metodologie:o Lavoro individualeo Cooperative learning

Compiti in situazione: Nella seconda fase, dopo aver discusso sulla modalità di rappresentazione che gli studenti ritengono più efficace ed espressiva, si passerà alla rappresentazione dei dati raccolti su tabelle, anche con l’uso del foglio elettronico, dalle quali si ricaveranno i grafici corrispondenti.

Fase 3 La sintesi dei dati N° ore: 9

Metodologie :o Lavoro individualeo Cooperative learningo Discussione e

riflessione

Compiti in situazione:

Nella terza fase i dati raccolti saranno elaborati con l’individuazione di alcuni valori medi ed i risultati ottenuti saranno, infine, interpretati e commentati.

CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI

Verifica e valutazione degli obiettivi Si svolgerà una verifica in itinere con esercizi di comprensione.Come verifica conclusiva si prevede la presentazione del compito assegnato (raccolta dati, elaborazione e breve commento).

Modulo didattico n° 6Titolo : FARE GEOMETRIA

Dal mondo fisico al mondo della geometriaPeriodo : ottobre – dicembre

Dati identificativiAnno scolastico 2008/09Destinatari: Alunni della prima classe del Liceo Scientifico Docenti coinvolti: Docente di Matematica

Finalità Promuovere:

o lo sviluppo di capacità intuitive e logiche attraverso l’analisi del ragionamento e la codifica di regole per operare deduzioni in modo rigoroso;

o la capacità di utilizzare procedimenti euristici;

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o la maturazione dei processi di astrazione e di formazione dei concetti; o la capacità di ragionare induttivamente e deduttivamente; o l’abitudine alla precisione del linguaggio; o la capacità di ragionamento coerente;

Indirizzare i giovani a:

o dialogare tra pari: intervenire ordinatamente, in modo appropriato e pertinente all'oggetto di discussione, entro tempi contenuti e controllati;

o collaborare coi propri pari e col docente;o assumere responsabilità individuali e nel gruppo: svolgere o tentare di svolgere i

compiti assegnati dall'insegnante o all'interno del gruppo, con atteggiamento costruttivo e non rinunciatario;

o comunicare con franchezza le eventuali difficoltà incontrate;o reagire ad un eventuale insuccesso con uno studio ed un impegno maggiori, o di

diversa qualità.Competenze attese :

o Sapere individuare i dati iniziali necessari e sufficienti;

o Sapere individuare e descrivere con proprietà di linguaggio una o più procedure per raggiungere l'obiettivo;

o Saper distinguere le informazioni che la costruzione trasferisce sullafigura in costruzione (ipotesi) da quelle che occorre dimostrare (tesi) per poter affermare la correttezza della procedura scelta;

o A partire da alcuni assunti iniziali, saper procedere con un percorso dimostrativo coerente e completo dall'ipotesi verso la tesi.

Assi culturali di riferimentoo Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo

aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

o Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

o Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente anche strumenti di calcolo e potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

Tempi :24 h

Articolazione delle attività

Fase 1Le esperienze pratiche e le figure geometriche: prime congetture N° ore: 6

Metodologie :

Compiti in situazione: Si chiede agli studenti di risolvere questo problema :

“In una grande pianura si trovano tre villaggi. Si vuole costruire una strada, che collega i tre villaggi, e una stazione in cui collocare un elicottero per il pronto soccorso per i tre villaggi. Che percorso deve seguire la strada? Dove si deve collocare la stazione con l’elicottero?”

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o Scoperta guidata

o Lavori in piccoli gruppi

o Cooperative learning

o Discussione e riflessione

In una prima fase gli studenti sono lasciati liberi di esplorare il problema posto e proporre possibili modellizzazioni. Si eviterà di dare loro soluzioni premature, ma saranno condotti gradualmente a scegliere la soluzione migliore per la sistemazione dell’elicottero (uguale distanza dai tre villaggi).Saranno, invece, incoraggiate le loro proposte, messe a confronto e discusse.In questa prima fase si proporrà loro di affondare il problema sperimentalmente (se possibile, su un terreno, oppure su un tavolo), per osservare casi particolari ed effettuare misurazioni.

Fase 2 Rappresentazione grafica di forme osservate nella realtà e la scoperta delle loro proprietà

N° ore: 9

Metodologie:o Lavoro individualeo Cooperative learning

Compiti in situazione:

Nella seconda fase si comincerà ad affrontare il problema per via sintetica: saranno usati fogli bianchi (non quadrettati) e strumenti da disegno (riga e compasso, matita ,…). In questa fase gli studenti, dopo aver realizzata la costruzione, dovranno riconoscere la necessità di una dimostrazione della validità della stessa.

Fase 3 Sistemazione logica dei fatti geometrici N° ore: 9

Metodologie :

o Lavoro individualeo Cooperative learning

Compiti in situazione:

Nella terza fase si inizia la sistemazione logica dei concetti geometrici, pertanto gli alunni saranno guidati a :

o utilizzare un primo gruppo di assiomi per allenarsi al procedere deduttivo ;

o ripetere con coerenza e proprietà di linguaggio le dimostrazioni fatte in classe ;

o infine, ad elaborare con gradualità dimostrazioni nuove.CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI

Verifica e valutazione degli obiettivi Si svolgerà una verifica in itinere con esercizi di comprensione e produzione scritta e orale.Come verifica conclusiva si prevede una presentazione del compito assegnato e la risoluzione individuale di problemi

Modulo Didattico n.7Titolo:LA MULTICULTURALITA’: UN’INTEGRAZIONE POSSIBILE

Periodo : aprile-maggioDati identificativi Anno scolastico 2009-2010

Destinatari : Alunni I classe Liceo Scientifico Docenti coinvolti : Docente di lettere

Finalità - Appropriarsi del concetto di relatività culturale e dei condizionamenti connessi

all’esistenza delle differenze.

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- Acquisire competenze comunicative funzionali ai bisogni di una società in cambiamento.

- Riconoscere e far interagire codici linguistici diversi.Competenze attese :

-Saper analizzare testi appartenenti a diverse tipologie testuali: il romanzo,l’articolo di giornale ,

il sondaggio,la canzone.

-Saper riconoscere e decodificare i linguaggi specifici dei testi in relazione al contesto alle finalità

e al loro uso .

Saper costruire testi utilizzando varie fonti di ricerca.

Assi culturali di riferimento

Esaminare, analizzare, riconoscere elementi e fattori del linguaggio in prosa.

Usare strumenti espressivi per comunicare un’esperienza in modo coerente al contesto.

Confrontare, fare paralleli tra testi appartenenti a tipologie testuali differenti,formulare ipotesipartendo da punti di vista contrapposti .

Tempi : 24 h

Articolazione delle attività

Fase 1: il romanzo.

Metodologia : circle-time

Cooperative learning

Cooperative learningTempi 6h

Compito in situazione: L’insegnante proporrà la lettura di un brano tratto da “Il razzismo spiegato a mia figlia” di T. Ben Jelloun.Esercizi risposta multipla sulla comprensione globale del testo.

Costruzione di una mappa concettuale partendo dalla parola “diversità”.Scrivere un breve paragrafo relazionando il testo a esperienze ,nozioni ,conoscenze e riflessioni personali.

Fase 2 – Tempi 4h

Tipologia testuale : il sondaggio.

Metodologia: lavoro individuale

Gli alunni leggeranno ed analizzeranno tre sondaggi riguardanti il razzismo,un primo centrato sul binomio “immigrato=delinquente”,un secondo sulle paure degli immigrati,un terzo sulla presenza di immigrati a scuola,completano esercizi di comprensione e provano a dare una prima interpretazione del fenomeno .

Fase 3 : Tempi 6h-FASE 3 Tipologia testuale: l’articolo giornalistico

Metodologia :

Gli alunni leggeranno due articoli sull’immigrazione e il razzismo ,completeranno esercizi di definizione dei vocaboli,esercizi in cui dovranno selezionare le informazioni dalle opinioni ,scriveranno un breve paragrafo argomentativi sulla presenza degli extracomunitari in Italia.

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Lavoro Individuale-Cooperative learningFase 4- Tempi 8hTipologia testuale :la canzone

Cooperative learning.

Ascolto di un testo di Fabrizio De Andrè dal titolo” Khorakhanè” tratto dall’album “Anime salve”, analisi testuale e interpretazione generale attraverso la parafrasi,la ricerca delle figure retoriche e la traduzione dell’ultima strofa .In gruppo, gli alunni redigeranno un elaborato valutando e interpretando la tematica.A conclusione del modulo ogni alunno presenterà un suo lavoro sul tema.

CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI

Verifica e valutazione degli obiettivi Si svolgerà una verifica in itinere con esercizi di comprensione.Come verifica conclusiva si prevede la presentazione del compito assegnato (raccolta dati, elaborazione e breve commento).

Modulo didattico n° 8Titolo : Cultura e adolescenzaPeriodo : Ottobre-Dicembre

Dati identificativi Anno scolastico 2009-2010Destinatari : Alunni classi prime liceo scientificoDocenti coinvolti : lettere

Finalità Interiorizzare il concetto di cultura come sapere unico e spendibile nei diversi campi di

esperienza. Acquisire competenze comunicative funzionali ai bisogni di una società in

cambiamento. Riconoscere e far interagire codici linguistici diversi.

Competenze attese :o Saper analizzare testi appartenenti a diverse tipologie testuali: il romanzo,l’articolo di giornale, il sondaggio,l’intervista.o Saper riconoscere e

decodificare i linguaggi specifici dei testi in relazione al contesto alle finalità e al loro uso .

o Saper costruire testi utilizzando varie fonti di ricerca.

Assi culturali di riferimentoo Esaminare, analizzare, riconoscere elementi e fattori del

linguaggio in prosa.

o Usare strumenti espressivi per comunicare un’esperienza in modo coerente al contesto.

o Confrontare, fare paralleli tra testi appartenenti a tipologie testuali differenti, formulare ipotesi partendo da punti di vista contrapposti .

Tempi : 24 h

Articolazione delle attività

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Fase 1N° ore 6Il sondaggio, il grafico.

Metodologia: o Circle-time

o Cooperative learning

o Cooperative learning

Compiti in situazione:

o Lettura di un sondaggio relativo alle difficoltà dei quindicenni nella comprensione dei testi,”Capire che fatica”.

o Lettura e analisi di un grafico inerente la tematica. o Esercizio risposta multipla sulla comprensione globale del testo.

o Costruzione di una mappa concettuale partendo dalla parola “alfabetizzazione”.

o Scrittura di un breve paragrafo espositivo, interrelando il sondaggio e il grafico.

Fase 2 N° ore 4

Tipologia testuale : intervista,saggio

Metodologiao Lavoro individuale

o Gli alunni leggeranno due testi,”Dalla curiosità alla conoscenza” e “ Meglio una testa ben fatta che piena”, esercizi di comprensione globale a risposta multipla e di interpretazione ,questionario di autovalutazione sulla tematica .

Fase 3N° ore 6

Tipologia testuale: intervista

Metodologia :o Lavoro Individualeo Cooperative learning

Gli alunni leggeranno un’intervista sul valore educativo e sociale dell’insegnamento in rete ,risponderanno a un eserciziosui contenuti ,la forma e lo stile e,costruiranno una mappa sugli aspetti positivi e negativi,infine scriveranno un breve paragrafo sull’argomento attingendo alle conoscenze ed esperienze personali.

Fase 4N° ore 6

Tipologia testuale: il romanzo

Metodologia:o Lavoro Individuale o Cooperative

learning.

Lettura di un testo tratto dal romanzo di Daniel Pennac,”Diario di scuola” sulla necessità della <presenza >del docente per ogni alunno.Esercizio di comprensione partendo dalla parola chiave,esercizio a risposta multipla sulla lingua e lo stile,scrittura di un paragrafo sull’argomento.

CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI

Verifica e valutazione degli obiettivi Si svolgerà una verifica in itinere con esercizi di comprensione.Come verifica conclusiva si prevede la presentazione del compito assegnato (raccolta dati, elaborazione e breve commento).

Modulo didattico n° 9Titolo : Cittadinanza Attiva

Periodo : Maggio, ottobre, novembreAnno scolastico 2008/2009

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Dati identificativi Destinatari allievi istituto Quercia. Docenti coinvolti esperti esterni di orientamento

Finalità - Agire in un contesto ampio e differenziato- Costruire e realizzare progetti individuali- Riconoscere e sostenere i propri diritti, interessi, etc..- Porsi in relazione con gli altri- Ascoltare e comunicare- Cooperare- Affrontare e risolvere i conflitti- Usare il linguaggio simbolico- Utilizzare conoscenze e informazioni- Utilizzare le tecnologie- Collegare le nuove informazioni con le informazioni pregresse- Identificare ed applicare i criteri di distinzione e di raggruppamento di informazioni- Utilizzare tutte le informazioni già disponibili per rispondere a quesiti e colmare lacune- Creare i legami delle nuove conoscenze e competenze acquisite con le attività quotidiane

ed i collegamenti con il territorio di riferimentoIl modulo prevede nel complesso attività di “ricerca analisi e sintesi”, il tutto che metterà in risalto il “saper fare”, le “competenze apprese” dagli allievi che hanno partecipato al progetto.Competenze attese :

♦ Imparare ad imparare

♦Progettare:

♦Comunicare :

♦ Collaborare e

partecipare:

♦ Agire in modo autonomo e

responsabile:

♦ Risolvere problemi:

Assi culturali di riferimento

- organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione. …………………..

- elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro.………………….

- comprendere messaggi di genere diverso e di complessità diversa. Rappresentare eventi, fenomeni, norme, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi e conoscenze disciplinari diverse ………………..

- interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, gestendo la conflittualità nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. ……………….

- sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale, far valere al suo interno i propri diritti riconoscendo al contempo quelli degli altri.

- affrontare le diverse situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, valutando i dati e

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♦Individuare collegamenti e

relazioni:

♦ Acquisire ed interpretare

l’informazione:

proponendo soluzioni

- individuare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari

- utilizzare criticamente le informazioni ricevute nei diversi ambiti attraverso diversi strumenti comunicativo

Tempi : 30 ore

Articolazione delle attività

Fase 1 N° ore: 30

Metodologie : o Role Playingo Circle time. o Lezione partecipata

Compiti in situazione: Gli attori della cittadinanza

Cittadinanza attiva, creare, innovare, collaborare

I contesti della cittadinanza e le situazioni di comportamento

La relazione con se e con gli altri

Analizzare e interpretare le informazioniCONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI

Verifica e valutazione degli obiettivi

Il percorso di cittadinanza attiva sarà orientato alla valorizzazione delle competenze

apprese, in un processo di contestualizzazione sul territorio, di fatti alcune ore saranno

svolte congiuntamente in attività pratiche di osservazione, analisi e recupero dati, per

poi avviare la stesura finale di un documento congiunto degli allievi.

Tabella di sintesi interventi didattici

N° Attività Durata ore

Classi coinvolte

1 Le proporzioni e il quotidiano 24 2

2 Comprensione e produzione di vari tipi di testo 24 2

3 Il ruolo del calcolo letterale nel reale 24 2

4 Parole e musica:i sentimenti nel linguaggio poetico 24 2

5 Matematica e …..statistica: l’informazione e la statistica 24 1

6 Fare Geometria 24 1

7 La multiculturalità.:un integrazione possibile 24 1

8 Cultura e adolescenza 24 1

28

9 “Cittadinanza attiva“ 30 3

Fase di gestione e organizzazioneQuesta fase prevede la realizzazione di tutte le azioni di gestione e supporto dell’intero

iter progettuale. Per la realizzazione di questa fase saranno realizzate le seguenti attività:

-Monitoraggio e valutazione del percorso progettuale (di seguito dettagliato);

- Azioni di programmazione, condivisione e gestione delle metodologie

didattiche innovative: quest’attività prevede la realizzazione di incontri di

condivisione tra i docenti interni, docenti esterni, coordinatori del progetto, esperti

di monitoraggio e dirigenti scolastici, per l’analisi e lo sviluppo delle metodologie

adottate in riferimento ai risultati emersi ed durante le attività di monitoraggio,

inoltre gli incontri saranno utili all’ideazione ed alla strutturazione di strumenti

condivisi, al fine di strutturare una metodologia innovativa che permetta la

realizzazione del progetto in vista dei risultati da perseguire.

Fase finaleElaborazione report finale e disseminazione dei risultati raggiunti, pubblicazione di un

report del progetto. Al termine del percorso didattico a conclusione delle attività sarà

realizzato un report del progetto, con i partecipanti riguardante tutte le fasi del percorsi e

l’analisi dettagliata degli elementi valutati durante l’attività di monitoraggio e

valutazione. L’elaborazione del report finale sarà a cura dell’ente di formazione

professionale Logos FormAzione. Il percorso di innovazione didattica sarà

effettivamente valutato mediante la realizzazione del modulo di cittadinanza che

prevede nel complesso attività di “ricerca analisi e sintesi”, il tutto che metterà in risalto

il “saper fare”, le “competenze apprese” dagli allievi che hanno partecipato al progetto.

CronoprogrammaFase Attività Ap

rileMaggio

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

STARTUP

Progettazione esecutiva

X

Informazione e sensibilizzazione

X X X X X

Formazione docenti

X X

Elaborazione e costruzione

documentazione

X X

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per valutazione e monitoraggio

DIDATTICA

Le proporzioni e il quotidiano

X X X

Comprensione e produzione di vai

tipi di testo

X X

Il ruolo del calcolo letterale

X X

Parole e musica:i sentimenti nel

linguaggio poetico

X X X

Matematica e… Statistica:

l’informazione e la statistica

X X

Fare geometria X X X

La multiculturalità.:u

n integrazione possibile

X X

Cultura e adolescenza

Cittadinanza attiva X X X

FASE DI GESTIONE ED

ORGANIZZAZI

ONE

Monitoraggio X X X X X X X X XAzioni di

programmazione, condivisione e gestione delle metodologie

didattiche innovative

FINALE

Elaborazione report finale e

disseminazione dei risultati raggiunti, pubblicazione di

un report del progetto

X

Analisi qualitativa e valutazione del processo formativo

Finalità:

Un organico intervento di monitoraggio e valutazione dei processi formativi è garanzia

di lavoro orientato all’efficienza e all’efficacia degli interventi, il tutto sarà svolto dai

due enti di formazione. Gli attori del processo si sentono maggiormente protagonisti dei

30

percorsi intrapresi se si assicura un controllo correttamente orientato all’autoanalsi e

all’autovalutazione.

In questa ottica si situa la proposta che segue.

Obiettivi:

L’intervento mirerà ad accertare la qualità delle azioni intraprese ed all’impatto

dell’attività formativa sui fruitori diretti, mediante:

- la identificazione, l’esplicitazione e l’analisi delle attese, delle rappresentazioni,

della percezione di soddisfazione da parte dei corsisti, al fine di orientare al

meglio gli interventi;

- il monitoraggio del funzionamento dell’apparato formativo ed il confronto tra le

risorse impegnate ed i risultati raggiunti a metà percorso ed a fine percorso;

- l’analisi dell’adeguatezza della proposta e dell’offerta alle attese dei corsisti.

Metodologie:

Gli interventi di monitoraggio e valutazione del processo formativo saranno realizzati

attraverso

- il coordinamento degli interventi con l’insieme delle attività svolte nell’ambito

del percorso formativo, concordando con il coordinatore del progetto le date e le

modalità di realizzazione delle azioni;

- la somministrazione, in ingresso, in itinere a al termine delle attività formative,

di specifici questionari strutturati utili a rilevare gli elementi necessari alla

realizzazione degli obiettivi prefissati;

- la redazione, al termine delle attività di monitoraggio in itinere e finale, di una

dettagliata relazione esplicativa degli elementi emersi, evidenziando i punti forti

e i punti deboli del corso;

- la redazione, a conclusione delle azioni, di una relazione sulle modalità di

svolgimento degli interventi..

Strumenti:

Saranno utilizzati tre questionari anonimi contenenti da un minimo di 10 ad un massimo

di 25 items, con modalità di risposta su una scala Likert a 5 punti.

Il questionario iniziale, proposto all’avvio dell’attività formativa rileverà le

motivazioni e le attese, al fine di orientare al meglio gli interventi.

Il questionario in itinere rileverà elementi relativi alla organizzazione delle attività,

agli strumenti utilizzati, alla tipologia delle attività, al clima d’aula, all’apprezzamento

delle attività formative

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Il questionario finale tenderà a rilevare aspetti quantitativi e qualitativi in relazione

all’adeguatezza degli ambienti, alla chiarezza nella definizione degli obiettivi, alla

chiarezza espositiva, alle modalità di lavoro, all’efficacia delle attività frontali ed

esercitative. Rileverà inoltre elementi di soddisfazione dei corsisti.

Sarà organizzato su tre aree:

- organizzazione complessiva

- realizzazione

- risultati.

Al termine di ogni fase del processo di monitoraggio e di valutazione delle attività

formative sarà predisposta una relazione esplicativa degli elementi emersi in cui i dati

ottenuti saranno analizzati statisticamente con tabulati e grafici per ognuno degli items

proposti.

Una sintesi conclusiva conterrà elementi di valutazione degli esiti delle attività di

monitoraggio e di valutazione.

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