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primo M@GGIO www.cgiltoscana.it CGIL TOSCANA La Newsletter del Lunedì Numero 7/ 2013 - Anno 3 18.02.2013

Numero 07 anno 2013

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Numero 07 anno III

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CGILTOSCANA

La Newsletter del Lunedì

Numero 7/ 2013 - Anno 3

18.02.2013

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Indice

Editoriale di Alessio Gramolati02 Buon voto a tutti!

Primo Piano03 Cassa: a gennaio la richiesta è di 89 milioni di ore

Copertina04 IO RIATTIVO IL LAVORO

Primo Piano Toscana05 Finmeccanica è strategica in Toscana- Condanna per Saint Gobain per amianto06 Ginori: via al bando- Alta Velocità: la preoccupazione dei sindacati07 Idee e proposte della CGIL su edilizia scolastica

L'iniziativa08-09 Le iniziative promosse dalla CGIL

La rubrica10 NEL PART-TIME VERTICALE È NECESSARIO INDICARE SOLO LE GIORNATE LAVORATE, NON L'ORARIO GIORNALIERO: CASS. 21147/2012

Toscana in breve11-13 Notizie dalle province toscane

Intorno a noi14 Iniziative a Firenze, Pisa, Grosseto

... in evidenza 15 sito

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Editoriale

Dovendo giudicare dalle reazioni dei media, i dati dello SPI-CGIL sul crollo del potere dì acquisto delle pensioni, sono stati un vero scoop.In Italia in 15 anni si è perduto il 33% del potere d’acquisto delle pensioni, al contempo il loro valore è diminuito del 5,1%.Secondo lo studio dello SPI nel 2013 le cose andranno persino peggio: per un pensionato che prende 1.200 euro netti al mese la perdita mensile di 28 euro nel 2012 salirà a 60 euro; per uno con 1.400 euro la perdita mensile salirà da 37 a 78 euro.Se consideriamo che le pensioni, oltre a rappresentare l’unica fonte di reddito per queste persone, sono spesso anche l’ammortizzatore sociale per figli e nipoti, con la situazione occupazionale che si vede all’orizzonte, quelli dello SPI sono numeri davvero preoccupanti.Sono la prova evidente che in questo Paese una patrimoniale c’è già, solo che non colpisce i ricchi.Eppure nonostante la rilevanza di questi dati, lo scoop non sta in questi numeri. Anche perché chiunque conosca un pensionato o pensionata sapeva già di questa situazione.

Per coloro che non hanno un’esperienza diretta, consiglio, quando si è in fila in qualche negozio o supermercato, di sbirciare con discrezione e rispetto nei loro carrelli cosicché si possa comprendere, più di ogni statistica, quanto sia difficile la situazione di questi nostri concittadini.Eppure a giudicare dai commenti di tanti “smemorati di Collegno” sembra che solo ora questi scoprano il caso. Con ciò il vero scoop non sta nei numeri, ma nel fatto che coloro i quali hanno ridotto così i nostri anziani vorrebbero fare un altro giro da potenti.Quelli che hanno svuotato i carrelli delle persone perbene, tolto speranza ai giovani e dignità a tanti lavoratori, umiliato l’immagine internazionale e la credibilità del Paese saccheggiandone etica e legalità, pretenderebbero di governare di nuovo.Questo sì che è un fatto sensazionale per una democrazia moderna. Nelle democrazie moderne quando uno ha fallito si fa da parte. Qui no.Sarà dunque il voto popolare a fare giustizia di tanta arroganza? Vogliamo credere di si, quindi… Buon voto a tutti!

di Alessio Gramolati segretario generale CGIL Toscana

Buon voto a tutti! Per voltare pagina dopo il saccheggio di legalità, etica e dignità

Primo Piano

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Crisi: CGIL, richiesta CIG gennaio sfiora 89 mln ore, dato più alto dal 1980 "Sono numeri che dimostrano il fallimento di chi più ha governato negli ultimi vent’anni". E' il commento della Confederazione alla rielaborazione dei dati INPS sulla Cassa integrazione a Gennaio 2013 ad opera dell'Osservatorio CIG della CGIL nazionale

Le ore di CIG autorizzate a gennaio 2013 sono state 88.869.000, con un incremento del 2,72% rispetto al dicembre 2012 e del 61,64% rispetto al gennaio 2012. Il dato più alto dal 1980. In forte aumento anche la richiesta di CIGS: a gennaio 2013 le aziende in CIGS aumentano del 98,44% rispetto a gennaio 2012 e del 25,46% rispetto al dicembre 2012. Sono questi alcuni dei numeri contenuti nel Rapporto dell’Osservatorio CIG del Dipartimento Settori Produttivi della CGIL Nazionale, elaborato sui dati INPS relativi al mese di gennaio.

“Questi numeri - afferma il segretario confederale della CGIL, Elena Lattuada - dimostrano che lo spessore della crisi industriale ed economica è sempre più profondo, una conferma viene anche dall’andamento della produzione industriale rilevata dai dati dell’ISTAT in forte riduzione del 6,7%, rispetto all’anno precedente, e con flessioni dei comparti produttivi su percentuali a due cifre”.

“Ci troviamo di fronte ad una vera emergenza - prosegue la sindacalista - il nostro sistema industriale è stato lasciato andare alla deriva, in questi anni non è stato fatto nessun intervento significativo, nessuna scelta strategica, quasi nessuna crisi aziendale è stata risolta positivamente. Le scelte governative hanno riguardato più gli effetti, il mercato del lavoro, che non le cause: sistema industriale non più competitivo per qualità, prezzi, contenuti tecnologici. Come poco e niente si è fatto verso quei fattori di competitività per tutto il sistema paese: energia, trasporti, semplificazioni burocratiche, alleggerimento fiscale, ricerca, sistema finanziario”.

“Il fallimento di chi ha maggiormente governato negli ultimi venti anni - conclude Lattuada - sta tutto nei numeri della crisi, un disastroso debito pubblico, un PIL che continua a diminuire (- 2,4%), mentre i disoccupati continuano a crescere, (solo nel 2012 del +21,4%), l’inflazione è al 3%, ma per i redditi medi e bassi va ancora peggio, perché la spesa per vivere è cresciuta del 4,3%”.

Dal rapporto della CGIL ... LEGGI TUTTO ...

Copertina

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Io Riattivo il LavoroMartedì 19 febbraio la conferenza stampa regionale di lancio

Combattere l’illegalità economica significa prima di tutto aggredire i patrimoni della criminalità organizzata, restituirli alla collettività e porli alla base della costruzione di nuove relazioni economiche sane e legali, che pongano il lavoro e la dignità delle persone al centro di un nuovo percorso di riscatto civile e sociale. Solo in questo modo il nostro paese può gettare le basi per uscire dalla crisi economica in cui versa. In Italia, maqlaffare e corruzione hanno un costo pari al 27% del PIL.

Da queste considerazioni nasce l’idea della Cgil di proporre un piano di intervento per il riuso sociale delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità mafiosa. Si assiste ad un paradosso: attività economiche e produttive simbolo del potere delle mafie, che una volta sequestrate dallo Stato non sono in grado di divenire modelli di legalità economica, garantendo sicurezza sociale ai lavoratori e alle lavoratrici coinvolte. Questo stato delle cose – più volte denunciato dalla Cgil – rischia di diventare uno dei simboli della sconfitta dello Stato nei confronti della criminalità, che spesso ha posto alla base del suo consenso la capacità di garantire lavoro – seppur nell’illegalità – in territori ad altissimi livelli di disoccupazione e esclusione sociale. In questo contesto, le lavoratrici e i lavoratori sono parte lesa:

pagano con la disoccupazione e il probabile licenziamento le colpe del proprio datore di lavoro, che spesso agisce nell’illegalità all’insaputa dei suoi dipendenti e del contesto territoriale in cui opera.

La legge di iniziativa popolare proposta da noi, in collaborazione con Arci, Libera, Associazione Nazionale Magistrati, ACLI, Lega Coop, Centro Studi Pio La Torre, Confesercenti, Sos Impresa e Avviso Pubblico si sostanzia in formulazioni che hanno questi obbiettivi: sfidare le mafie proprio sul terreno economico e sociale proponendo un coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo e dell’Economia, strumenti di rilancio alle imprese sequestrate e confiscate, reinvestendo le liquidità sequestrate e confiscate per garantire gli ammortizzatori ai lavoratori e alle lavoratrici, creando un fondo ad hoc che possa garantire le linee di credito concesse dalle banche fino al giorno prima e che sistematicamente vengono interrotte con l’avvento delle Istituzioni. Proponendo, inoltre, un fondo di rotazione che possa supportare un percorso di emersione alla legalità di queste aziende e che possa favorire la creazione di lavoro dignitoso, qualificato e fonte di ricchezza sociale per il territorio. Ma non ci siamo fermati a questo: proponiamo alle istituzioni di premiare davvero chi si impegna per la costruzione di circuiti di impresa virtuosi e con un forte impatto sociale sul territorio, immaginando strumenti di premialità fiscale per chi investe in queste aziende. Per fare tutto ciò proponiamo, inoltre, di modificare le storture normative che negli ultimi anni hanno reso questo percorso di riscatto più difficile. E di porre le organizzazioni sindacali in condizione di difendere il lavoro attraverso la partecipazione ai tavoli istituzionali.

Dobbiamo raggiungere per lo meno 50.000 firme per dare speranza a questo pezzo importante di lavoro. Perchè non si possa mai più dire che con la mafia si lavora e con lo Stato no.

Martedì 19 febbraio ore 12, conferenza stampa presso il Caffè delle Giubbe Rosse, Piazza della Repubblica, Firenze. Con i rappresentanti delle realtà regionali protagoniste dell'iniziativa. E con Stella Targetti, vice presidente della Giunta regionale Toscana.

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Primo Piano Toscana

La Saint Gobain di Pisa dovrà versare complessivamente oltre un milione di euro a titolo di risarcimento alle famiglie di due ex dipendenti morti nel 2007 per mesotelioma pleurico dopo essere stati esposti per molti anni all'amianto. Lo ha stabilito il giudice del lavoro di Pisa, Elisabetta Tarquini, che ha condannato la multinazionale. Lo rende noto la Cisl di Pisa. Nella sentenza il giudice ha riconosciuto la responsabilità dell'azienda nei confronti dei lavoratori e ha stabilito che debbano

essere versati alle famiglie dei due operai deceduti rispettivamente 542.700 e 524.525 euro. Il processo ha evidenziato che i lavoratori, oltre all'esposizione diretta, utilizzavano l'amianto in tutti gli indumenti e gli strumenti di protezione contro l'alta temperatura prodotta dai forni di cottura. La tesi sostenuta dall'avvocato Paolo Bartalena, che ha difeso i familiari delle vittime, si è fondata sul fatto che benché l'amianto sia fuorilegge dal 1992, la sua nocività era conosciuta in ... LEGGI TUTTO ...

Amianto: condannata Saint Gobain a Pisa per i decessi per mesotelioma, risarcimenti alle famiglie

Finmeccanica in Toscana "per noi rimane strategica, è un'eccellenza che dà lavoro a migliaia di persone". Lo ha detto Cesare De Sanctis, segretario generale della Fiom-Cgil Toscana, che oggi ha partecipato a un'iniziativa del sindacato sul tema. Con gli ultimi problemi giudiziari, per il gruppo "si rischia un vuoto di potere pericoloso - ha osservato - che sicuramente in un ambito mondiale con tanti competitor rischia di metterci in difficoltà". L'idea del convegno, nel quale è stato presentato un rapporto di Ires Toscana sulla presenza di

Finmeccanica in regione, è che già con la gestione dell'ad Giuseppe Orsi, ora in carcere, "ci fosse un'idea 'geopolitica' avversa a questa regione", ha spiegato De Sanctis, secondo cui "sono già avvenuti spostamenti di produzioni, penso in particolare ai radar di Galileo, ma penso anche alla partita di AnsaldoBreda, che ci facevano pensare a uno spostamento in altri luoghi delle teste pensanti, e che ci preoccupa".

Finmeccanica: FIOM CGIL, in Toscana presenza strategica

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Primo Piano Toscana

Alta Velocità: a rischio lavoro cantieri, sindacati incontrano PrefettoCGIL, CISL e UIL di Firenze, insieme alle federazioni edili e dei trasporti hanno incontrato stamane il prefetto in merito all'andamento dei cantieri per la realizzazione del Passante ferroviario e della nuova stazione AV. Nell'ambito dell'incontro, le organizzazioni sindacali hanno espresso forti preoccupazioni sulle possibili ricadute occupazionali che hanno interessato l'opera, già oggetto, nei mesi scorsi, di fermi produttivi legati agli iter autorizzativi per lo scavo. I circa 150 dipendenti delle diverse imprese che operano, insieme a Consorzio Nodavia, per la realizzazione del cantiere, rischiano di non avere continuità di lavoro in un momento nel quale la crisi del settore delle costruzioni e di quello dei trasporti offre ben poche possibilità di ricollocazione. "Riteniamo - si legge in una nota di Cisl (Roberto Pistonina), Filca Cisl (Ottavio De Luca), Filca Cisl (Simona Riccio) - che debba essere tutelata l'occupazione ed il patrimonio di professionalità di operai, tecnici ed impiegati, indispensabile per la realizzazione di quell'opera e per poter riprendere a regime i lavori una volta accertate le responsabilità

giudiziarie dei soggetti coinvolti. Chiediamo inoltre che le lavorazioni possano andare avanti nelle aree non soggette alle indagini giudiziarie. Senza queste tutele la complicata vicenda che riguarda l'opera rischia di scaricarsi sulle spalle dei lavoratori". Il prefetto di Firenze, riferiscono, si è dichiarato disponibile ad attivare tutti gli approfondimenti utili alla definizione di strumenti che possano salvaguardare l'occupazione dei dipendenti delle imprese presenti nei cantieri e a convocare nuovamente le organizzazioni sindacali.

Ginori: pubblicato bando di venditaE' stato pubblicato il bando per la vendita della Richard Ginori: il documento di sette pagine, firmato dal curatore fallimentare Andrea Spignoli, prevede una base d'asta fissata a 14,2 milioni di euro, cifra più alta rispetto sia ai 13 milioni offerti dalla cordata Lenox-Apulum sia ai 7 mln di Sambonet, i soggetti che avevano presentato offerte nella fase di liquidazione. Le offerte dovranno essere inviate entro il 18 marzo, con apertura delle buste il 19: obiettivo è vendere prima del 7 aprile, scadenza dell'esercizio provvisorio. Nel bando non è prevista alcuna clausola di tutela di livelli occupazionali minimi: si dispone tuttavia che, in caso di offerte di pari importo, l'azienda venga aggiudicata al soggetto che si impegni ad una maggiore occupazione a regime. Il bando prevede la vendita in un unico lotto di fabbrica, macchinari, marchio e partecipazioni; il mantenimento della produzione a Sesto Fiorentino; un meccanismo di asta con rilanci dopo la presentazione delle offerte. Secondo quanto riporta oggi Il Sole 24 Ore, che ha dato notizia del bando, sia Lenox-Apulum che Sambonet hanno confermato il loro interesse alla gara. Firmata la cassa - Clicca qui

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Primo Piano ToscanaEdizia scolastica: idee e proposteCGIL Toscana, Fillea e FLC per il Piano del Lavoro

Il settore dell'edilizia, tradizionale volano economico del nostro Paese, risulta essere bloccato oramai da mesi con gravi conseguenze occupazionali sul settore per mancanza di investimenti. A conferma basti pensare che in Toscana tra il 2011 e il 2012

abbiamo avuto una pesante riduzione degli appalti pubblici di lavori di circa il 50% in termini di contratti aggiudicati (1843 nel 2011, 838 nel 2012, dato non definitivo).I 2.649 edifici scolastici presenti nella nostra regione a cui si aggiungono quelli delle scuole dell'infanzia e dei nidi comunali necessitano di interventi non più rinviabili.Lo dimostrano anche gli ultimi fatti: il terremoto che il 26 di Gennaio ha colpito la provincia di Lucca, ha provocato la chiusura di 2 scuole e il trasferimento di quegli alunni in altre sedi. Scuola Media di Piazza al Serchio (I.C. P.zza al Serchio, 421 alunni distribuiti in 11 plessi scolastici) chiusa, gli alunni spostati a 13 KM di distanza, a Minucciano. L'edificio dovrà essere ristrutturato.Scuola di Ghivizzano (I.C. Di Coreglia, 520 alunni distribuiti in 6 plessi scolastici) chiusa, gli alunni distribuiti negli altri plessi dell'istituto. L'edificio dovrà essere ricostruito.Questi sono solo gli ultimi episodi di situazioni che tutti i giorni riempiono le cronache dei nostri giornali. Tra le 2.649 scuole della Toscana ci sono scuole con una complessità enorme, dove la qualità dell'edificio, oltre a garantire la sicurezza di chi sta dentro, è importante per il successo didattico; ci

sono realtà con una alta concentrazione di alunni e personale in poche strutture, talvolta di antica edificazione: - IIS Machiavelli (Firenze) 1.776 alunni + 183 unità di personale sono concentrati in due soli edifici scolastici del Centro Storico Fiorentino- ITI L.Da Vinci (Firenze) 1.796 alunni + 186 unità di

personale concentrati in 3 edifici inseriti dentro una unica area.- Oppure ci sono realtà con alto numero di plessi scolastici, a causa delle caratteristiche del territorio, dove complicato è controllare la sicurezza degli edifici e programmare gli interventi:- I.C. Manciano (Grosseto) 906 alunni + 113 unità di personale distribuiti in 17 plessi scolastici.- I.C. Fiesole (Firenze) 1585 alunni + 152 unità di personale distribuiti in 15 plessi.- I.C. (Omnicomprensivo) San Marcello Pistoiese (Pistoia) 1131 alunni + 129 unità di personale distribuiti in 20 plessi.Il recupero delle strutture esistenti, dove possibile, permette il triplice risultato di:- evitare l'ulteriore consumo del suolo- rigenerare l'edificio attraverso l'utilizzo di bioedilizia e basandosi su strumenti di efficientamento energetico che rappresenta un punto di approdo non solo come elemento di qualità per la didattica, ma perchè produce risparmio economico (e l'edificio così realizzato può diventare una risorsa in situazioni di emergenza: esempio di Fabbriche di Valico e Gaiole in Chianti), - garantire attraverso piccoli interventi la ripresa di un settore, quello delle costruzioni, che dal 2010 al 2012 ha perso 20000 posti di lavoro (dati Istat) . In coerenza col piano del lavoro della CGIL, vorremmo presentare il nostro progetto che punta ad ottimizzare le risorse derivanti da leggi, decreti e dai vari provvedimenti degli EE.LL.DECRETO 3 ottobre 2012 “Approvazione del programma di edilizia scolastica in attuazione della risoluzione parlamentare 2 agosto 2012, AC 8-00143 delle Commissioni V e VII della Camera dei Deputati. (13A00091) (GU n.7 del 9-1-2013 ): prevede l'arrivo di 7.660.000€ per interventi in 64 edifici scolastici. ... LEGGI TUTTO ...

Giulia Bartoli

Alessandro Rapezzi

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L'iniziativa

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L'iniziativa

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Il contratto di lavoro a tempo parziale è, come noto, un contratto individuale di lavoro che prevede una prestazione lavorativa ridotta rispetto al normale orario di lavoro a tempo pieno e che trova la propria disciplina nella L. n. 61 del 25 febbraio 2000.Nel nostro ordinamento (art. 1 L. n. 61/2000) esistono diverse tipologie di part-time, che si differenziano l’una dall’altra per la diversa distribuzione delle ore lavorative, in particolare il contratto di lavoro a tempo parziale è definito “verticale” quando la prestazione lavorativa si svolge solo in predeterminati periodi della settimana, del mese o dell’anno, mantenendo tuttavia il normale orario di lavoro.Per quanto riguarda la fissazione degli orari nel contratto a tempo parziale, posto che è nulla la clausola contrattuale con la quale il datore di lavoro

non determina esplicitamente la ripartizione dell’orario di lavoro nella giornata, nel mese o nell’anno, ai sensi dell’art. 2 comma 2 della L. n. 61/2000 è necessario che il contratto contenga per iscritto la “puntuale indicazione della durata della prestazione lavorativa e la collocazione temporale della stessa, con riferimento al giorno, alla settimana, al mese ed all’anno”.Nel caso in esame la Corte viene interrogata sulla legittimità di un contratto nel quale, in regime di part-time verticale, il datore di lavoro abbia indicato solo le giornate lavorative, omettendo però di specificare l’orario giornaliero di lavoro.Sul punto la Suprema Corte ha più volte ritenuto sufficiente la mera indicazione della prestazione lavorativa con riferimento al giorno, alla settimana, al mese, all’anno.

NEL PART-TIME VERTICALE È NECESSARIO INDICARE SOLO LE GIORNATE LAVORATE, NON L'ORARIO GIORNALIERO: CASS. 21147/2012

La rubrica

a cura dello Studio RusconiVia della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

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QUEL PUNTO interrogativo sul futuro della Eaton sembra destinato a rimanere lì ancora a lungo. Il convegno al teatro dei Servi di via Palestro infatti non è servito a dare certezze e risposte né sulla sorte dei 250 lavoratori che ancora non sono stati reinseriti nel mondo del lavoro né su quello che ne sarà delle aree Eaton.Dopo 4 anni, 4 mesi e 3 giorni dal 9 ottobre del 2008 ancora nulla. Di fronte ai lavoratori ieri sera si è avvicendata sul palco del teatrino tutta la politica locale mettendo in scena quanto possibile, perlomeno avendo il buongusto di mettere in campo poche promesse: ma ... LEGGI TUTTO ...

Massa - Eaton, un'agonia lunga quattro anni

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TOSCANA in breve

Sono i numeri a imporre le scelte. In attesa della trattativa Piaggio ha aperto la procedura per la richiesta di cassa integrazione ordinaria. Lo strumento servirà a far fronte al calo di produzione dello stabilimento veicoli commerciali, dove questo venerdì allo stop delle linee si farà fronte ricorrendo agli istituti contrattuali, ovvero una giornata di ferie.Se salterà l`intesa con il sindacato sul contratto di solidarietà resta l`alternativa della Cassa. Il ricorso all`ammortizzatore .... LEGGI TUTTO ...

Pisa - Piaggio di Pontedera, solidarietà o cassa integrazione

Si sono ritrovati in piazza, anzi per la precisione sotto il muro della Cinquantina a Cecina (Livorno) per uno 'sciopero al contrario'. Sono un gruppo di disoccupati cecinesi, 'disoccupati organizzati', che si sono inventati un modo "costruttivo" di manifestare simbolicamente la loro voglia di fare. "Ci sono molti lavori utili da fare per la collettività - dice Orazio Fusto, uno degli organizzatori della manifestazione - che il Comune a causa dei tagli e a causa del patto di stabilità non riesce a realizzare. Da qualche anno si parla ad esempio del restauro del muro della ... LEGGI TUTTO ...

Livorno - Cecina, organizzano "sciopero al contrario". Disponibili a lavoro per collettività

Massa Carrara, Pisa, Lucca, Livorno

Alcune migliaia di persone stanno prendendo parte al corteo organizzato dalla Rsu del Comune di Firenze per protestare contro i tagli degli stipendi degli addetti di Palazzo Vecchio deciso dai vertici dell'Amministrazione anche in conseguenza di indagini sulla 'lievitazione' del fondo per il salario integrativo verificatasi nel corso degli anni, da parte del Ministero delle Finanze e Procura della Corte dei Conti. I manifestanti, partiti da piazza Signoria, stanno sfilando per le strade del centro storico e sono diretti alla sede della Corte dei Conti regionale. Tra i numerosi cartelli ... LEGGI TUTTO ...

Firenze - In migliaia i comunali a corteo contro taglio di stipendio

ISi chiama 'la Casa dei mestieri' ed è un'associazione nata a Pistoia per valorizzare la formazione professionale e favorire l'occupazione di persone, in particolare giovani, ma non esistono limiti di età specifici. Soci fondatori sono la Diocesi di Pistoia e le organizzazioni provinciali dell'artigianato, Cna e Confartigianato che stamani hanno firmato un accordo. 'La casa dei mestieri' si configura come un'agenzia di formazione per l'artigianato e punterà a valorizzare tutti i mestieri della tradizione artigiana. "La Chiesa cerca di fare la sua parte, senza sostituirsi ... LEGGI TUTTO ...

Pistoia - Al via "Casa dei Mestieri". Accordo tra Diocesi, Confartigianato e CNA

Sfruttando il fatto che sono presenti fra le liste in corsa nelle prossime elezioni, l'organizzazione neofascista Casa Pound continua le sue provocatorie presenze nel nostro territorio. Ieri erano presenti al mercato di Scandicci. Ma non possiamo restare a guardare: accettare che questi personaggi, possano propagandare idee intolleranti, razziste e di apologia del fascismo, posizioni in aperta violazione della Costituzione che, ricordiamo, nella XII norma transitoria e finale stabilisce che " è vietata la ... LEGGI TUTTO ...

Firenze - ANPI Scandicci, ora e sempre, no a CasaPound

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TOSCANA in breveFirenze, Prato, Pistoia

Nell'ambito dell'operazione 'Vesper' finalizzata al contrasto del traffico illecito dei rifiuti in provincia di Arezzo sono state fermate alcune "carrette" del ferro. Il primo ad essere controllato è stato una macedone, con precedenti in materia, trovato a trasportare rifiuti speciali metallici di varia natura, senza autorizzazione peraltro con veicolo sottoposto a fermo fiscale. L'uomo è stato denunciato. Il conducente del mezzo di una ditta edile aretina è stato fermato mentre stava trasportando rifiuti metallici di varia natura sprovvista di regolare... LEGGI TUTTO ...

Arezzo - CGIL e UIL: Billa, Comune di Arezzo in difesa di occupazione

Incontro lavoratori, Cgil, Uil e Amministrazione comunaleUna delegazione di lavoratori di Billa accompagnati dal Segretario provinciale della Cgil, Cartocci e dai segretari di categoria di Cgil e Uil, Guadagni e Conficconi, hanno incontrato il Sindaco e il vice Sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani e Stefano Gasperini.“Abbiamo illustrato la grave situazione del punto vendita in città – dichiarano i sindacalisti. Siamo di fronte alla prospettiva della chiusura e quindi della perdita del posto di lavoro per ... LEGGI TUTTO ...

Arezzo - Traffico illecito di rifiuti. Quattro denunciati

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TOSCANA in breve

Né il comunicato congiunto e nemmeno la soddisfazione di uscire dall`incontro in regione, l`ennesimo nella vertenza ex Mabro, con il sorriso sulle labbra e con la certezza che da ora in avanti le cose andranno meglio. I rappresentanti Rsu della Cgil, quando hanno sentito la proposta al tavolo dell`assessore regionale Gianfranco Simoncini, hanno scosso la testa.La società guidata da Andrea Barontini ha proposto il pagamento delle due mensilità che mancano all`appello in sei mesi. Una proposta che è sembrata ragionevole ai sindacati, alla Cgil, alla Cisl e alla Uil, ma che ... LEGGI TUTTO ...

Grosseto - Ex Mabro, altri sei mesi per pagare gli stipendi

Arezzo, Siena, Grosseto

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