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primo M@GGIO www.cgiltoscana.it CGIL TOSCANA La Newsletter del Lunedì Numero 46/ 2012 - Anno 2 19. 11. 2012 25 novembre 2012 giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Numero 46 anno 2012

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Numero 46 anno II

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CGILTOSCANA

La Newsletter del Lunedì

Numero 46/ 2012 - Anno 2

19. 11. 2012

25 novembre 2012

giornata mondiale contro la violenza sulle donne

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01

Indice

Editoriale di Alessio Gramolati02 Un accordo separato non serve a nessuno

Primo Piano03 Produttività: i cinque nodi. La lettera di Susanna Camusso

Copertina04-07 NO MORE La giornata internazionale contro la violenza alle donne. Anna Maria Romano, Susanna Camusso, le iniziative a Firenze, Prato e Pistoia

Primo Piano Toscana08 Focus Economia Toscana n. 4/201209 19 novembre: luci spente a Piombino- Ginori: c'è acquirente10 CIG in deroga: meno risorse- Beltrame non chiuderà. Ripartenza nel 201311 Lo sciopero generale del 14 novembre

L'iniziativa12 PLAS: appuntamento al 22 novembre13 Ires e Prato: mi chiamo CHEN

Intorno a noi14 Teatro Rifredi - Io credo

La rubrica16 Le ingiurie al datore di lavoro

Toscana in breve17-19 Notizie dalle province toscane

NonSoloToscana20 24 novembre: sciopero della scuola- Fillea: piattaforma unitaria cemento

... in evidenza 21 sito, agenda

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EditorialeCi risiamo, se tanto mi dà tanto, siamo alla vigilia di un nuovo accordo separato.Anche questa volta infatti tutti (o quasi) giurano di non volerlo ma pochi lavorano per evitarlo. Meno che mai il governo.Eppure davvero un accordo separato in un momento così non serve a nessuno e fa male a molti. Non serve all’esecutivo perchè riporta indietro gli orologi a prima del 28 giugno quando c’era il governo dei peggiori e delle divisioni.Non serve alle imprese che inoculano nuove tensioni e nuova conflittualità nelle relazioni sindacali e nelle aziende.Non serve al sindacato e ai lavoratori che avrebbero tutto da guadagnare da una maggiore unità se si vuole fronteggiare la marea crescente di attacchi e ingiustizie che stanno subendo con la crisi.E non serve soprattutto al Paese che meriterebbe una reale svolta di politica economica tale da rilanciare equità, sviluppo e occupazione.C’è da chiedersi allora perché si corra così imprudentemente verso il baratro.

Nel merito ci sono 3 punti che modificano apertamente lettura e spirito dell’accordo del 28 giugno 2011.

Il primo riguarda la funzione del contratto nazionale quale strumento di tutela del potere d’acquisto. Questione positivamente risolta nell’intesa dello scorso anno e che adesso viene rimessa in discussione.Il secondo la possibilità di peggiorare in sede contrattuale diritti e tutele definiti dalla legislazione.La terza infine è il mantenimento di una discriminazione a danno del sindacato maggiormente rappresentativo dei metalmeccanici (la FIOM) alla quale si continua a negare da parte di Federmeccanica il diritto a sedere al tavolo per il rinnovo del contratto nazionale. Scelta che naturalmente vanifica credibilità ed esigibilità di tutta la parte dell’accordo che dovrebbe consentire norme precise per misurare rappresentatività e assicurare democrazia ai lavoratori.Problemi reali certo ma al contempo risolvibili.Il 28 giugno ci dimostra che quando le parti si muovono nel rispetto tra loro e nell’interesse generale ce la possono fare e possono farcela anche se la cattiva politica rema contro.Vedremo se un po’ di saggezza nelle nostre controparti e un po’ di buona politica da qualche parte eviti il peggio.Questo è il nostro auspicio.

di Alessio Gramolati segretario generale CGIL Toscana

Un accordo separato non serve a nessuno

Primo Piano

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Produttività: la lettera di Susanna CamussoI cinque nodi: la leader della CGIL scrive alle imprese

Il Segretario Generale della CGIL scrive a tutte le associazioni delle imprese italiane per provare "sinteticamente a riassumere le valutazioni di un confronto che è nato male, non tiene conto delle relazioni sindacali e di svolgimento della stagione contrattuale, proposto dal Governo che continua per contro a non attivare politiche per la crescita", come scritto nella lettera. I punti critici e i nodi da sciogliere. Sarebbe molto grave se si producesse una nuova rottura

Al Presidente di ConfindustriaAl Presidente di ABI

Al Presidente di Rete Imprese ItaliaAl Presidente dell’Alleanza delle Cooperative

ItalianeAl Presidente di ANIA

e p.c. Segretario Generale CISLSegretario Generale UIL

Roma, 16 novembre 2012

Gentili Presidenti,

la CGIL ritiene utile e necessario formalizzare i problemi ancora aperti nel negoziato cosiddetto “sulla produttività”, a nostro avviso non risolti dalle risposte ricevute nell’incontro della settimana scorsa.

Proviamo sinteticamente a riassumere le valutazioni di un confronto che è nato male, non

tiene conto delle relazioni sindacali e di svolgimento della stagione contrattuale, proposto dal Governo che continua per contro a non attivare politiche per la crescita.

Il sistema di relazioni attuale è ancora caratterizzato da un modello contrattuale agito sulla base di accordi separati e dalla faticosa ricomposizione di una parte dei tavoli contrattuali di categoria.

Per questo l’accordo interconfederale del 28 giugno 2011 con Confindustria ha rappresentato e rappresenta una positiva evoluzione del quadro; un accordo che pone al centro la democrazia e la rappresentanza, la contrattazione di secondo livello e la sua esigibilità.

Non casualmente quell’accordo ripropone il tema della strutturalità degli interventi fiscali a sostegno dei premi di produttività.

Fin dall’esordio del confronto in materia di “produttività” abbiamo proposto il tema della democrazia e rappresentanza, come necessità per un ordinato sistema di relazioni, ancor più indispensabile nella difficile e prolungata situazione di crisi.

Un avanzamento, quindi, dell’accordo del 28 giugno, senza rinvii, almeno sui criteri della convenzione per la certificazione degli iscritti nonché del voto dei rappresentanti in forma proporzionale delle RSU, recuperando così l’anno già trascorso dalla sottoscrizione dell’accordo. Tutto ciò permetterebbe la riparazione di un vulnus all’accordo stesso, determinato dall’esistenza di un tavolo contrattuale -quello di Federmeccanica- dove non partecipa la nostra organizzazione di categoria. Ciò sarebbe facilmente affrontabile con la convocazione della FIOM CGIL ai prossimi incontri programmati. La determinazione di una politica salariale più orientata alla produttività, tema da tempo presente nella contrattazione, deve trovare una sua composizione con la tutela del potere di acquisto, funzione essenziale ... LEGGI TUTTO ...

Copertina

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04

Campagna NO MORELa giornata internazione contro la violenza sulle donne si svolge nell'anno in cui siamo riuscite ad ottenere che l'omicidio per violenza venga riconosciuto come reato specifico, il femminicidio. I dati ci dicono che la violenza è legata a uomini che ci sono vicini e che niente hanno a che vedere con l'amore. C'è una cultura da smantellare, la cultura del possesso del corpo delle donne, che ha bisogno di un'alleanza con gli uomini. Uno striscione con la scritta "la violenza sulle donne è una sconfitta per tutti" campeggerà anche sulla sede della CGIL Toscana. Anna Maria Romano, coordinamento donne CGIL Toscana

Susanna Camusso aderisce alla Convenzione NO MORE

E' molto importante la scelta fatta da tante associazioni e realtà nazionali della società civile di promuovere e proporre a tutte le Istituzioni una Convenzione per contrastare e prevenire la violenza contro le donne e contro i diritti umani.

La Convenzione richiama le Istituzioni alla loro responsabilità, ricorda come la libertà femminile sia la premessa di civiltà del paese, afferma in modo inequivocabile che la violenza maschile sulle donne non è un tema privato, mai: nè quando la violenza avviene tra le mura domestiche, nè quando si esprime in tante forme nei luoghi di lavoro. Al contrario il contrasto alla violenza sulle donne è un grande tema politico.

Ma non è solo una scelta importante. Il richiamo che la Convenzione lancia alla responsabilità delle Istituzioni è un atto necessario e lo è per moltissime ragioni.Per il numero crescente di femminicidi in Italia; per il persistere di tendenze socio-culturali che minimizzano o giustificano la violenza domestica; per l'assenza di osservatori per la rilevazione sistematica dei dati; per la stessa rappresentazione del corpo delle donne nei

media e nella pubblicità; per la sostanziale esclusione delle donne dalla vita pubblica e dal lavoro; per la scarsa efficacia delle misure di contrasto fin'ora messe in atto; per la stessa debolezza e non completa attuazione del Piano nazionale Antiviolenza del Dipartimento Pari opportunità. Per tutte le ragioni cioè che la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne, Rashida Manjoo, ha elencato nel suo terribile rapporto sull'Italia.Ma c'è violenza anche nel mondo del lavoro. La crisi che investe l'economia italiana è affrontata con politiche recessive di austerità che il Sindacato Europeo proprio oggi 14 novembre ha contestato con la mobilitazione e lo sciopero: questo approccio ci condanna alla recessione e rende il lavoro sempre più precario e i giovani e le donne sempre più soli. Sappiamo quanto la precarietà esponga le lavoratrici native e migranti al ricatto sessuale, quanto faccia proliferare le dimissioni in bianco, indebolisca la sicurezza nei luoghi di lavoro e alimenti il mobbing.Anche per questo chiediamo da tempo che venga recepito in Italia l'accordo quadro europeo sulle molestie e sulla violenza sul luogo di lavoro firmato a Bruxelles ben tre anni fa, nel 2007, dal sindacato europeo e dalle associazioni delle imprese.

Sono convinta che la violenza contro le donne sia una sconfitta per tutti, come abbiamo voluto scrivere nello striscione appeso sulla porta della sede nazionale della CGIL.

Per tutto questo sottoscrivo la Convenzione no more.

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CopertinaNO MORE

25 novembre - Il Flash Mob a Prato

Le Commissioni Pari Opportunità del Comune e della Provincia di Prato insieme all’Associazione Ipazia e al Centro Anti-violenza La Nara, organizzano un’iniziativa per il 25 novembre giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Visto che nel 2012 siamo già arrivati a un numero di vittime che si avvicina pericolosamente alle 100 donne uccise, abbiamo deciso di lanciare un messaggio forte, facendo una sorta di "flash mob” Non lo è in realtà, ma lo chiameremo così per convenzione, perché nelle sue intenzioni c'è la volontà di colpire chi passa e costringerlo a fermarsi per capire.Quindi tutte le donne sono invitate a presentarsi domenica 25 novembre in piazza del Comune alle ore 10.00 fino alle ore 13.00 per partecipare alla performance che sarà così organizzata:

- Tutte le donne devono presentarsi vestite di nero.- A cura dell'organizzazione verrà consegnato a ciascuna donna un cartello bianco da appendere al collo con su scritto il nome di una delle oltre 80 vittime di violenza del 2012.- A ciascuna donna verrà indicato il punto dove sistemarsi nella piazza.- Una volta posizionate tutte le partecipanti nella piazza, un'attrice leggerà gli oltre 80 nomi delle vittime.- Ciascuna donna, una volta sentito il nome della donna scritto sul propriocartello, si stenderà a terra su un telo rosso precedentemente collocato dall'organizzazione.

Per aderire scrivete a: [email protected].

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CopertinaNO MORE

L'adesione della CGIL di Pistoia

La CGIL di Pistoia ha aderito alla proposta della CGIL nazionale, in vista del 25 novembre "giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro l e donne" di affiggere sulla facciata della propria sede uno striscione che rimarrà appeso per tutto il mese di novembre per sottolineare

l'impegno delle donne e degli uomini della CGIL contro la violenza sulle donne.I dati che emergono dall'ultimo rapporto ONU sono davvero preoccupanti. In Italia e in Europa, la violenza è una realtà molto diffusa, ma anche poco denunciata: il 76% delle violenze nel nostro

Paese avviene fra le mura domestiche a opera di mariti, ex partner, compagni o persone conosciute ed è la causa del 70% dei femmicidi.

Ogni giorno, in Europa, sette donne vengono uccise dai loro partner e in Italia, nel 2011 sono morte 127 donne, il 6,7% in più rispetto al 2010. Di questi omicidi, 7 su 10 sono avvenuti dopo

maltrattamenti o forme di violenza fisica o psicologica. E per il 2012 sono già 101 le donne uccise.Il numero crescente di femmicidi, il persistere di tendenze socio-culturali che minimizzano o

giustificano la violenza domestica, la rappresentazione del corpo delle donne nei media e nella pubblicità, la sostanziale esclusione delle donne dalla vita

pubblica e dal lavoro, rende necessaria questa campagna di

sensibilizzazione e denuncia.Ricordando anche che anche nel mondo del lavoro esiste la

violenza contro le donne.

La crisi che investe l'economia è affrontata con politiche recessive di austerità che

rendono, fra l'altro, più precario il lavoro dei giovani e delle donne.

Sappiamo bene quanto la precarietà esponga le lavoratrici

native e migranti al ricatto sessuale, alle dimissioni in

bianco e diminuisca la sicurezza nei luoghi di lavoro e alimenti il

mobbing.

Per tutto questo invitiamo tutti, partiti politici, associazioni,

cittadine e cittadini ad aderire a questa mobilitazione nazionale.

CGIL Pistoia

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CopertinaNO MORE

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Primo Piano Toscana

Una situazione critica che si trascina da troppo tempo e che è destinata a continuare

L'ennesima manovra economica, purtroppo, non permetterà, nemmeno questa volta, di invertire le tendenze della nostra economia ormai in uno stallo negativo che perdura da circa un anno. Nemmeno il calo del famoso spread sta incidendo positivamente sui conti del nostro paese. Nessuno, d'altra parte, forse nemmeno il più agguerrito monetarista, si aspettava tanto! E' l'economia reale, infatti, che deve essere rilanciata ed è difficile che essa possa riprendere sulla base del solo intervento finanziario o speculativo. Sono ben altre le condizioni per una futura ed auspicabile crescita del nostro paese, tutte riconducibili ad almeno due assunti: rilanciare gli investimenti produttivi attraverso un massiccio intervento pubblico; mettere sotto controllo, attraverso regole efficaci, il mercato finanziario. In attesa di tutto questo (la riconferma di Barak Obama negli USA potrebbe essere di buon auspicio) la stagnazione, e in certi casi la depressione pura, si confermano come costanti sia nel quadro economico nazionale sia i n quelli regionali, Toscana compresa.

Anche nella nostra regione infatti si consolida una involuzione negativa che si manifesta soprattutto nel peggioramento dei dati occupazionali. Cresce anche nel terzo trimestre, il ricorso alla Cassa Integrazione, anche se un po' meno che a livello nazionale. Diminuiscono gli avviamenti al lavoro (-6,84%) che, peraltro, privilegiano i rapporti incerti e

precari, con gli avviamenti a tempo indeterminato che sono ormai una percentuale residuale (9%) di tutti gli avviamenti.Aumenta il tasso di disoccupazione, soprattutto quella femminile.La situazione di difficoltà occupazionale emerge anche dalle nostre elaborazioni sulle dichiarazioni Isee che mettono a confronto il periodo 2007/2011 e che evidenziano che dopo 5 anni solo il 50% degli studenti ha trovato un’occupazione lavorativa.Calano i consumi e i redditi della classe lavoratrice media. Non è sufficiente una buona performance nell'export, ben evidente anche sugli ultimi dati, che può, come abbiamo più volte ascoltato in questi mesi, rassicurare la società regionale. Una economia fondata sull'export si espone a contraccolpi tipici di un mercato globalizzato e non rende, di per se , stabile una ripresa economica degna di questo nome.

A raffreddare le aspettative di coloro che, anche in Toscana, fondano tutto (o quasi) sulla capacità di esportare ci sono i dati sulla produzione industriale, con una variazione negativa (-4,9%) e il cui indice di andamento cumulato, per tre trimestri consecutivi, si posiziona a 20 punti in meno rispetto al dato immediatamente pre-crisi. Tutto ciò a fronte di una perdurante assenza di intervento creditizio che peggiora le già enormi difficoltà delle imprese. Il gap che si è ormai strutturalmente consolidato segna un declino difficilmente recuperabile nemmeno nel lungo periodo.

E sarà questo gap a segnare, da oggi in avanti, le politiche economiche regionali. La manovra finanziaria e fiscale che la Regione si appresta ad adottare per mantenere i livelli di servizio e di welfare che hanno promosso la Toscana nel mondo, non può essere pagata solo da lavoratori e pensionati e deriva pesantemente dall'incapacità del nostro sistema economico di crescere e di creare nuovo reddito sociale.

Il Direttore Fabio Giovagnoli Il Presidente Emanuele Berretti

Focus Economia ToscanaIl rapporto n. 4 del 2012 a cura di IRES e CGIL

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Primo Piano Toscana

La cordata Lenox-Apulum acquisirà il marchio e le attività produttive della Richard Ginori. La decisione è stata presa ieri pomeriggio dal collegio dei liquidatori dell'azienda, riunitosi a Sesto Fiorentino. Il piano di Lenox-Apulum prevede un'offerta di 13 milioni di euro, destinati al concordato preventivo della Ginori in liquidazione, e la riassunzione di 280 addetti su 319.

L'annuncio è stato salutato con un applauso dai lavoratori Richard Ginori, un centinaio, riunitisi davanti alla palazzina direzionale di viale Giulio Cesare dal primo pomeriggio di oggi, in attesa della decisione. I Cobas hanno espresso la loro soddisfazione per la scelta di Lenox-Apulum: "Vedevamo in questa proposta - ha spiegato il

sindacalista Giovanni Nencini - maggiori garanzie occupazionali e maggiori prospettive per il futuro". I liquidatori hanno giudicato ... LEGGI TUTTO ...

Richard Ginori: la cordata Lenox Apulum acquisirà azienda

Lunedì 19 novembreA Piombino luci spente, grande manifestazioneLunedì Piombino spengerà le luci della città in segno di solidarietà verso i lavoratri coinvolti nella crisi del polo siderurgico. Questa iniziativa accompagnerà lo sciopero di 3 ore lanciato dai sindacati Fiom Cgil, Cisl e Uil: il corteo partirà alle 17.30 dal cavalcavia Lucchini per giungere in Piazza Verdi dove si terrà un comizio conclusivo. Alle ore 19,00 tutte le case, i negozi, i comuni di Piombino e limitrofi spengeranno le luci, per 10 minuti, ed in quel momento tutti i partecipanti alla manifestazione accenderanno una propria luce. “Salvare il Polo

siderurgico piombinese, partendo dal ciclo integrale della Lucchini: Queste sono le parole d’ordine che vogliamo portare avanti, che delineano un percorso teso a difendere il sistema industriale e l’economia di un territorio vasto” commenta la segreteria Fiom Cgil “Ribadiamo la necessità didifendere il ciclo integrale per il suo carattere strategico e determinante per la salvaguardia dei livelli occupazionali e dell’azienda. SEnza lavoro non c’è dignità”.

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Primo Piano Toscana

La Beltrame non chiudeSi riparte nel 2013. Una lotta che ha pagato

Cassa in deroga: meno risorseRegione preoccupata per risorse date dal Governo"Le Regioni sono fortemente preoccupate per le difficoltà legate alla sottostima delle risorse per la cassa integrazione in deroga, che allo stato non superano per il 2013 gli 800 milioni, 650 destinati direttamente alle Regioni e 150 gestiti a livello centrale, mentre sono stati erogati nel 2011 1,7 miliardi e per il 2012 si stimano oltre 2 miliardi. Si tratta di preoccupazioni avvertite e condivise anche dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero". Lo afferma Gianfranco Simoncini, coordinatore della Commissione lavoro per la Conferenza delle Regioni, a margine della firma di un accordo fra il Ministero del lavoro e la Regione Toscana, nell'ambito del percorso per l'utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga relativo all'anno 2012. "Stiamo comunque lavorando per consentire alla Conferenza delle Regioni una decisione in tempi rapidi - afferma Simoncini - su un'ipotesi di accordo sulla cassa integrazione in deroga per l'anno 2013 che confermi la gestione di tale istituto da parte delle Regioni e che parta intanto dalle risorse disponibili. Stiamo agendo con senso di responsabilità istituzionale per cercare di dare quelle risposte che tanti lavoratori e tante imprese attendono con comprensibile ansia. Cercheremo naturalmente di collaborare con il Ministero perché prosegua il dialogo con il Governo e con il Parlamento per reperire le indispensabili risorse aggiuntive. Nel corso dell'incontro odierno - ha concluso l'esponente della Conferenza delle

Regioni - ho avuto assicurazione del fatto che per il 2012 ci sarà la copertura finanziaria delle risorse per le singole Regioni e il Ministro sta già predisponendo gli atti necessari".

Dopo un anno di presidio davanti ai cancelli del polo siderurgico di San Giovanni Valdarno i circa 80 lavoratori della 'Beltrame' hanno ricevuto oggi pomeriggio la notizia della revoca della chiusura dello stabilimento di San Giovanni Valdarno e la ripresa delle attività produttive, a partire dai primi giorni del 2013. L'annuncio è stato fatto oggi dai vertici dell'azienda Beltrame nel corso di un incontro convocato dall'assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini. All'incontro hanno preso parte il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi, l'assessore al lavoro della Provincia di Arezzo Carla Borghesi, le ... LEGGI TUTTO ...

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Primo Piano ToscanaLo sciopero del 14 novembre

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L'iniziativa

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L'iniziativa

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Intorno a noi

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Intorno a noi

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In linea generale, le espressioni ingiuriose e gli epiteti offensivi rivolti al datore di lavoro non sono ovviamente mai giustificabili. Vi sono però dei casi nei quali il licenziamento sulle stesse fondato può considerarsi eccessivo e illegittimo.

La Suprema Corte di Cassazione ha recentemente affrontato l’argomento in due pronunce interessanti, delimitando ulteriormente la cornice in cui il recesso datoriale può considerarsi reazione legittima alle offese ricevute dal dipendente.

Con la prima delle due sentenze (Cass. 13.09.2012 n. 15353) si ribadisce che il Giudice adito per la dichiarazione di illegittimità di un licenziamento disciplinare irrogato come

conseguenza di un comportamento ingiurioso, deve necessariamente tenere conto dell’eventuale sentenza di assoluzione del lavoratore nel procedimento penale scaturito dalla querela del datore di lavoro, soprattutto qualora entro tale giudizio si accerti che l’offesa fosse stata scatenata da una provocazione.

Nella seconda pronuncia (Cass. 02.10.2012 n. 16752) la Corte ha chiarito che è sempre necessario vagliare attentamente tutte le circostanze del caso concreto, potendo le stesse, in alcuni casi, portare a considerare non necessariamente incrinato il rapporto fiduciario e quindi il recesso stesso come sproporzionato rispetto all’accaduto.

LE INGIURIE RIVOLTE AL DATORE DI LAVORO: QUANDO IL LICENZIAMENTO E' DA CONSIDERARSI ILLEGITTIMO E SPROPORZIONATO

La rubrica

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a cura dello Studio RusconiVia della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

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"Una battaglia democratica per i diritti, non siamo figli di un dio minore", così il sindaco di Portoferraio (Livorno) Roberto Peria, dimissionario per protesta, ha commentato la manifestazione chevenerdì ha portato più di quattromila cittadini elbani, con i sindaci dei comuni dell'isola in testa, a scendere in piazza sfilando per le strade di Portoferraio per difendere l'unico ospedale esistente sull'isola che è a rischio di un pesante ridimensionamento, con taglio e perdita dei servizi. Il corteo dopo aver sfilato per le vie del centro si è fermato sotto il palazzo della ... LEGGI TUTTO ...

Livorno - Elba, migliaia in piazza per dire no ai tagli all'ospedale

In 50 sotto il comune di Massa per manifestare contro l'amministrazione del sindaco Roberto Pucci, dopo l'alluvione di una settimana fa che ha provocato danni ingenti a migliaia di famiglie. "Siamo pochi perché la maggior parte è rimasta a spalare il fango dalle case - dicono alcuni manifestanti - è uno scandalo che in tante strade non si siano ancora visti aiuti". Il sindaco Pucci ha ricevuto una delegazione di cittadini e sono nati due comitati, uno per la zona di costa e uno per quella collinare, i cui rappresentanti saranno costantemente informati degli sviluppi sui lavori. Pucci incontrerà ... LEGGI TUTTO ...

Massa - Sit in degli alluvionati

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TOSCANA in breve

L'azienda ospedaliero universitaria pisana ha ritenuto "non conforme il numero degli esuberi prospettati dalla Sodexo, l'azienda incaricata dell'igiene e sanificazione dei reparti ospedalieri in seguito alla riduzione del capitolato d'appalto per la spending review". Lo rende noto la Filcams Cigl dopo l'assemblea tra sindacati e lavoratori. L'azienda nelle scorse settimane aveva avviato la procedura di licenziamento per 74 persone. "Per questo l'azienda - spiega il sindacato - ha convocato nuovamente Sodexo per un ulteriore chiarimento, incontro che ha ... LEGGI TUTTO ...

Pisa - CGIL, Aop smentisce numero esuberi Sodexo

Massa Carrara, Pisa, Lucca, Livorno

Mettere subito all'ordine del giorno del Cipe il rifinanziamento del programma Interpolizie, dando così corso al progetto Tetra. A chiederlo con forza sono l'assessore alle attività produttive della Regione Toscana Gianfranco Simoncini con le colleghe della Provincia di Firenze Elisa Simoni e del Comune di Firenze Stefania Saccardi, con una lettera inviata oggi ai ministri allo sviluppo economico Corrado Passera, dell'interno Anna Maria Cancellieri e della Difesa Giampaolo Di Paola. La lettera fa seguito all'incontro avuto nei giorni scorsi dalle istituzioni ... LEGGI TUTTO ...

Firenze - Selex Elsag, istituzioni scrivono a ministri

Lo slogan più efficace del Sindaco Renzi alla sfida in TV in vista delle primarie:“ A un giovane direi che questo sarà un Paese dove trovi lavoro se conosci qualcosa e non se conosci qualcuno”.Bella frase di grande effetto, sopratutto per tutti coloro che non conoscono il format applicato dal Sindaco Renzi al Comune di Firenze.

La vicenda della contrattazione integrativa al Comune di Firenze sta ... LEGGI TUTTO ...

Firenze - FP CGIL, la lettera aperta: è questa la coerenza sel sindaco?

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TOSCANA in breve

Firmato presso la direzione lavoro della Provincia di Firenze l'accordo per la cassa integrazione in deroga per i lavoratori della libreria Edison che chiuderà, come precedentemente annunciato, entro la fine di novembre. La proprietà dello storico negozio, il 28 settembre scorso, spiega una nota, aveva aperto una procedura di mobilità per i 37 lavoratori dell'esercizio, per cessazione attività stabilita anche a seguito della revoca del contratto di affitto dei locali dove ha sede la società. Le parti hanno concordato il ricorso alla cassa integrazione in deroga dal 3 al 31 dicembre 2012 per ... LEGGI TUTTO ...

Firenze - Libreria Edison, firmata la cassa in deroga

Firenze, Prato, Pistoia

La quasi totalità dei circa 100 lavoratori di Siena Biotech è in presidio, con striscioni e rumorosi fischietti, dalle 10 di giovedì e fino alle 13 sotto la sede della Fondazione Monte dei Paschi. Siena Biotech è la società strumentale di Fmps nata con l'obiettivo di individuare cure farmacologiche per malattie rare, in particolare quelle del sistema nervoso centrale e del retinoblastoma. Nell'aprile scorso fu decisa la cassa integrazione in deroga per 4 mesi con riduzione dell'orario per la totalità dell'organico. Dopo i primi quattro mesi un secondo accordo ha previsto la cassa integrazione per venti persone a zero ore ... LEGGI TUTTO ...

Siena - Accordo alla KW apparecchi scientifici. Soddisfazione della FIOM

Appena due dozzine di lavoratori, un volume di affari fra i 4 e i 5 milioni di euro, produzioni ad alto contenuto tecnologico rivolte al settore biomedicale. Questi sono solo alcuni dei tratti principali utili a delineare l’identikit della KW Apparecchi Scientifici, azienda metalmeccanica con sede in loc. Badesse, nel comune di Monteriggioni.Ed è in questa piccola realtà, vera eccellenza manifatturiera locale solo marginalmente sfiorata dalla crisi generale, che la FIOM CGIL di Siena e la RSU aziendale, dopo ... LEGGI TUTTO ...

Siena - Il presidio dei lavoratori Biotech

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TOSCANA in breve

Contrasto al lavoro nero, la direzione territoriale del lavoro di Arezzo individua 11 lavoratori, sospende due aziende e infligge maxi sanzione per un ammontare complessivo di 40 mila euro. Sono i risultati in sintesi di un'operazione congiunta portata avanti dal personale ispettivo della direzione del lavoro e dai militari nel nucleo carabinieri ispettorato del lavoro in collaborazione con i colleghi di Castelfranco di Sopra. Due le aziende ispezionate nel settore metalmeccanico risultate entrambe irregolari ... LEGGI TUTTO ...

Arezzo - Controlli, trovati lavoratori a nero, sospese 2 aziende

Arezzo, Siena, Grosseto

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NonSoloToscana

''Non siamo piu' disponibili a subire i tagli alla scuola e all'istruzione pubblica. Le scelte politiche del Governo Monti e del Ministro Profumo assestano un ulteriore duro colpo alla qualita' dell'offerta formativa, al diritto al sapere per tutti, alle condizioni salariali e contrattuali dei lavoratori a partire dal mancato ripristino degli scatti di anzianita'''. Lo ha dichiarato Mimmo Pantaleo segretario generale Flc Cgil annunciando che per la difesa della scuola pubblica il 24 novembre la Flc-Cgil, insieme a tutte le altre organizzazioni sindacali, scioperera' e partecipera' alla manifestazione unitaria a Piazza del Popolo.

''Si continuano a ridurre gli organici - aggiunge Pantaleo - negando il lavoro e le prospettive di stabilizzazione ai precari mentre si procede con un concorso inutile e costoso.

Vengono ulteriormente ristretti gli spazi di democrazia e frammentato il sistema nazionale d'istruzione con la legge di riforma degli organi collegiali. Le lotte degli studenti e dei docenti pongono la necessita' di cancellare le politiche di

austerita' che stanno allargando le disuguaglianze e umiliando una intera generazione che e' esclusa dal lavoro e dal diritto allo studio. Non lasceremo soli quei ragazzi e deve essere chiaro a tutti che, nel garantire la protesta pacifica, serve il rispetto della legalita' e della democrazia''.

Scuola: 24 novembre sciopero generale

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Fillea CGIL, piattaforma unitaria per rinnovo contratto settore cemento"Una piattaforma che guarda oltre la crisi, che chiede alle imprese del settore investimenti, innovazione a tutela della buona occupazione, convinti come siamo che da questa crisi si esce solo con una maggiore occupazione e con lavoratori che abbiano più diritti e tutele ed un salario dignitoso". Questo il commento di Mauro Livi, segretario nazionale della Fillea Cgil all'approvazione della piattaforma unitaria per il rinnovo del ccnl del settore cemento industria, avvenuta a Roma nel corso dell'assemblea nazionale Fillea Filca Feneal.Sul settore - con i suoi 11mila addetti distribuiti in pochi grandi gruppi, tra cui i colossi Italcementi e Buzzi / Unicem - la crisi si è abbattuta pesantemente, riducendo in 4 anni la domanda del 40% "passando da 48 milioni di tonnellate del 2008 alle 25 del 2011, con un trend ancora in discesa nel 2012 a causa della crisi dell’edilizia", prosegue Livi, preoccupato perché in assenza di nuovi

investimenti da parte del Governo e degli enti locali "la sovra capacità produttiva rischia di tradursi in pesante ed inaccettabile ridimensionamento occupazionale. Questo è ciò che temiamo e su questo insistiamo con le ... LEGGI TUTTO ...

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