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OSAPP - Polizia Penitenziaria Domani

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Novembre 2008

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Page 1: OSAPP - Polizia Penitenziaria Domani

Uno, due, tre, Stella!

Nella prospettiva della nuova Rivista “Polizia Penitenziaria Domani” che que-st’oggi vede la luce ci è d’obbligo fornire ai Colleghi/e e ai lettori alcuni brevissimichiarimenti. Non abbiamo deciso, infatti, di trasformare la nostra Rivista per unnumero di pagine inferiori e una pubblicazione bisettimanale e non più mensile, inun formato che si presterà alla lettura essenzialmente on line più che cartacea, permero spirito di cambiamento, bensì per la necessità di fornire a chi segue il nostrolavoro uno strumento adeguato da consultare, da memorizzare o anche, all’occor-renza, da stampare. L’esigenza di un costante aggiornamento, non solosulle nostre iniziative ma anche su quanto di rilevante ci accade attorno,rende le pubblicazioni mensili ormai più adatte a trattazioni monograficheo al rilievo di eventi particolari che alla esposizione di argomenti, qualiquelli di carattere sindacale, la cui assimilazione è necessaria nel brevetermine. L’auspicio è che al vecchio, da Noi e Altrove, si sostituisca ilNuovo e che il Nuovo si consolidi fino a diventare nel tempo nuovamen-te Vecchio.

Leo Beneduci

STRATEGIE - STRATEGIE - Al DAP sembra tornato di moda il vecchio gioco della prima infanzia. Attenti a non essere scoperti.

Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)

Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno X - numero 3 - 3 novembre 2008DISTRIBUZIONE GRATUITA

MOVIMENTI.MOVIMENTI. Tanti i posto ambiti in seno alle Direzioni

Generali. Chi sarà il più bravo?

DUBBI.DUBBI. Quanto potranno resistere con gli attuali numeri,

con gli attuali fondi, con l’attuale disorganizzazione?

IIll ““ssaallvvaa BBrruunneettttaa””

Dai resoconti parlamentari relativi ai

lavori delle Commissioni I e V della

Camera dei Deputati del 15 e del 16

ottobre 2008 è emersa una riformula-

zione dell’articolo 71 D.L. 112/2008

convertito con legge 6 agosto 2008,

n.133, secondo cui la retribuzione

degli appartenenti al Comparto Difesa

e Sicurezza e dei Vigili del Fuoco è

considerata integralmente “trattamen-

to economico fondamentale”...

CONTINUA A PAG. 4

Lo sfratto...di Trani

A Trani gli organi dell'Amministra-

zione Centrale non hanno avuto il

necessario atteggiamento impar-

ziale. Il Giudice del Lavoro ha

deciso che della questione si

dovrà interessare il Ministero della

Giustizia, quindi questa querelle

diventa nazionale. Come si ricor-

derà, Domenico Mastrulli, vice

segretario dell’Osapp, ha prote-

stato con uno sciopero...

CONTINUA A PAG. 5

Una nuova rivista dell’OSAPP

Uno due, tre, Stella! Non è lo slogan delle recenti e

tuttora in atto manifestazioni contro la “Riforma”

della Scuola del Ministro Mariastella Gelmini,

bensì la sintesi mediata attraverso giovanili remi-

niscenze, di quanto accade nell’attuale Diparti-

mento dell’Amministrazione penitenziaria.

CONTINUA A PAG. 2

Page 2: OSAPP - Polizia Penitenziaria Domani

2 Numero 3 - Anno X - Lunedì 3 novembre 2008

Non è lo slogan delle recenti e tuttora in atto manifestazioni contro la “Riforma” della Scuola del Ministro Mariastella Gelmini, bensì la sintesi mediata

attraverso giovanili reminiscenze, di quanto accade nell’attuale Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria. Amavamo profondamente quel gioco

della prima infanzia; un passo alla volta, spesso due o più velocissimi, nascondendo prontamente qualsiasi movimento alla vista di colui/colei che di

spalle pronunciava il ritornello e poi si girava. Guai ad essere “scoperti”, pena il ritorno alla posizione iniziale ma, se si era abbastanza furbi e soprat-

tutto veloci, in premio il posto di comando che più bravi si era e più a lungo ci si restava. Chi si muove velocemente o lentamente al Dap e in periferia?

In tanti, dicono, per tanti posti in palio, la Direzione Generale dei Beni, dei Servizi e delle Risorse Materiali, la mitica Direzione Generale del Persona-

le e della Formazione, persino la Direzione Generale dei Detenuti e forse anche molto più in su. Ci hanno raccontato che la differenza tra giovinezza

e vecchiaia è nel non sapere più affrontare i cambiamenti e gli imprevisti, per questo da tempo l’O.S.A.P.P. non si affeziona a nessuno e neanche

tanto ci importa se il Capo del Dap e il Ministro sembrerebbero parlarsi poco o niente. Addirittura, restiamo indifferenti al fatto

che il Ministero della Giustizia non sarebbe più, come qualcuno ci suggerisce, in Via Arenula 70. Abbiamo già

dato, i nostri Colleghi/e hanno già dato e potremmo anche evitare di descrivere ciò che

negli anni abbiamo già racconta-

to.Ma, quanto potranno

resistere, loro non la

Polizia Penitenzia-

ria, con gli attuali

numeri, con gli

attuali fondi,

con l’attuale

disorganiz-

zazione?

in primain prima

[email protected]

di

Leo

Beneduci

Uno, due, tre,

Stella!

Giochi di

potere

In palio la Direzione Generale dei Beni, dei Servizi edelle Risorse Umane, la Direzione Generale del Personale e della Formazione e la Direzione Generale dei Detenuti

Nel mirino le Direzioni

Cosa sta succedendo al DAP?

Page 3: OSAPP - Polizia Penitenziaria Domani

3Numero 3 - Anno x - Lunedì 3 novembre 2008

BLOCK NOTESAppunti dal mondo penitenziario

Giustizia, al via i tagli...E’ tempo di bocciature per la

Legge Finanziaria alla CommissioneGiustizia della Camera. Nella mano-vra non vi sono misure adeguate arendere efficiente e organizzato ilservizio Giustizia. Sono sei i rilieviche l’opposizione muove, dopo averpremesso che, in via generale, “cio’che rileva del ddl Finanziaria non e’tanto quello che c’e', quanto piuttostoquello che non c’e': non ci sononeanche i finanziamenti per le misu-re propagandate dal Governo, lasocial card e gli sgravi fiscali suglistraordinari, ne’ tantomeno la pro-messa restituzione dei quasi duemiliardi per le infrastrutture nel mez-zogiorno tagliati per finanziare glisgravi Ici. Un taglio molto pesante, haannotato la commissione, subisce lostanziamento complessivo per il set-tore giustizia: “e’ prevista una riduzio-ne dal 20 al 40% sul 2010″ ed unariduzione da 8 milioni 163 mila euro a7 milioni 565 mila per il 2009, “sia perspese di investimento che per spesecorrenti” Non solo: L’ufficio per il pro-cesso - come progetto complessivodi ristrutturazione degli uffici giudizia-ri - “necessario per ottimizzare lerisorse e accelerare” i tempi dei pro-cessi “non risulta adeguatamentefinanziato”. Dai 60 milioni di euro pre-visti nella scorsa manovra “si e’ pas-sati a soli 29 milioni”. Mentre “dallarelazione del direttore del dipartimen-to dell’organizzazione giudiziaria allacommissione giustizia - sottolineanoancora - e’ apparso chiaro che,monostante il progetto di legge siaattualmente all’esame del Senato,“non si e’ provveduto a finanziarne la

ANNO X - n. 3 Lunedì 3 novembre 2008

Direttore Responsabile Leo Beneduci

Direttore Editoriale Domenico Nicotra

Vice Direttore Domenico Mastrulli

Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano

Agostino Palossi - Gennaro Ricci

Direttore Organizzativo Luca Cruciani

Coordinamento Redazionale Alfio Grasso

Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo

Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di Polizia

Penitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P.

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

Registrazione Tribunale di Roma n. 103/99. Spedizione in a.p. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.poliziadomani.it - www.osapp.it

[email protected] - [email protected] - [email protected]

IL FUTURO - E’ tempo di bocciatureper la Legge Finanziaria in Commissione Giustizia della Camera dei Deputati

realizzazione effettiva”. Inoltre si“continua a riferire di sperimentazio-ne ‘a macchia di leopardo’ per laquale vengono utilizzate sedi pre-scelte in base a criteri poco intellegi-bili” Ancora: “risulta assolutamenteinadeguato il finanziamento per lapiena attuazione e diffusione del pro-cesso telematico (26 milioni di euro)che pure il ministro annunciava fra gliobiettivi principali del Governo e “nonsono previsti stanziamenti destinatialla riqualificazione professionale oad assunzioni per concorso pubblicodi personale amministrativo”. Quantoall’edilizia penitenziaria non vi e’alcun intervento per rifinanziare ilprogramma efficiente di edilizia peni-tenziaria pesantemente ridimensio-nato dal Governo” con il decretolegge 93 del 2008 cosi’ come “non visono adeguate previsioni di spesaper una “razionale politica dell’ediliziagiudiziaria” mentre il servizio Giusti-zia “ha bisogno di strutture adeguateai bisogni” dei cittadini e in grado difare fronte alle “esigenze di sicurezzae segretezza tanto invocate dalGoverno” Infine, nella Finanziarianon vi sono stanziamenti adeguati agarantire “il finanziamento di contrattipluriennali”, ad esempio, per lamanutenzione della rete informaticadegli uffici giudiziari e per il servizio ditrascrizione per le aule di giustizia

Così si penalizza il Così si penalizza il processo di crescitaprocesso di crescita

per tutto il settoreper tutto il settore

[email protected]

di

Domenico

Nicotra

Page 4: OSAPP - Polizia Penitenziaria Domani

Il “salva-Brunetta”

4 Numero 3 - Anno X - Lunedì 3 novembre 2008

LAVORI - Riformulato dalla V Commissione l’articolo 71 del D.L. 112/2008

Dai resoconti parlamentari relati-

vi ai lavori delle Commissioni I e V

della Camera dei Deputati del 15 e

del 16 ottobre 2008 è emersa una

riformulazione dell’articolo 71 D.L.

112/2008 convertito con legge 6

agosto 2008, n.133, secondo cui la

retribuzione degli appartenenti al

Comparto Difesa e Sicurezza e dei

Vigili del Fuoco è considerata inte-

gralmente “trattamento economico

fondamentale” a decorrere dal 2009

e quindi non decurtabile (i primi dieci

giorni di malattia).

Anche l’abolizione del comma 5 del

medesimo articolo 71 potrebbe

avere effetti significativi in materia di

F.E.S.I. (incentivi). Altre novità

riguardano il fatto che i lavori delle

Commissioni sul disegno di legge

1441 quater recante “Delega al

Governo in materia di lavori usuran-

ti e di riorganizzazione di enti, misu-

re contro il lavoro sommerso e

norme in tema di lavoro pubblico e

di controversie di lavoro” apporte-

rebbero modifiche sugli aventi diritto

e sulle modalità di fruizione dei per-

messi ai sensi della Legge

104/1992 e sulle modalità di tra-

smissione dei certificati medici per

malattia.

Inoltre, sarebbe consentito agli

appartenenti del Comparto Difesa e

Sicurezza sia di ricevere incarichi

dirigenziali in altre pubbliche ammi-

nistrazioni e sia di esercitare, previa

aspettativa non retribuita di 12 mesi

appositamente autorizzata, attività

di carattere commerciale e impren-

ditoriale non più incompatibili. Infine,

l’articolo 39 bis di nuova introduzio-

ne, e la cui attuazione ad invarianza

di spesa è demandata ad appositi

decreti legislativi da emanarsi entro

120 giorni successivi all’entrata in

vigore della legge, stabilirebbe la

specificità delle Forze Armate e di

Polizia in materia di lavori usuranti

per quanto riguarda gli aspetti di

tutela economica, pensionistica e

previdenziali. In primo luogo, l’arti-

colo 71 modificato dalle Commissio-

ni I e V della Camera dei Deputati,

nel senso di ritenere trattamento

economico fondamentale e con ciò

non più decurtabile, l’intera retribu-

zione degli appartenenti al Compar-

to Sicurezza e Difesa e del Corpo

dei Vigili del Fuoco, ha fissato come

decorrenza il 2009 ed ha lasciato

“scoperto” un intervallo di tempo che

va dal 26 giugno al 31 dicembre

2008 in cui per i periodi di malattia

del Personale, fino ad un massimo

di dieci giorni, continua a potersi

applicare la riduzione dell’Indennità

BB brevi

RAPPRESENTANTI SINDACALI

I 70 trasferiti

restano trasferiti

Nel concorso di 526 Vice Ispet-

tori, i 74 rappresentanti sindacali

differiti, dopo varie meline del Dap,

resteranno quasi sicuramente

presso le sedi di appartenenza, i 70

trasferiti restano trasferiti.

CAMICIA BIANCA

Allo studio modifiche

all’uniforme

In alcuni istituti non sono state

pagate alcune indennità accessorie

quali straordinari (di 2 mesi prima),

presenze, notturni e festivi, fino

all’assurdo di qualche stipendio

che, al netto, non supera i 1.000

Euro. Una recente, ma alquanto

incomprensibile, circolare della

Direzione Generale del Personale

e della Formazione “chiarisce”,

infatti, che tali problemi derivano

dalle modalità di assegnazione,

con cadenza trimestrale, dei

monte-ore per ciascun Provvedito-

rato, per cui può verificarsi in alcu-

ne sedi un esubero rispetto alle

previsioni che sarà compensato

riducendo le successive assegna-

zioni ai Provveditorati che, invece,

hanno risparmiato. Nella realtà dei

fatti, peraltro, due sono le conside-

razioni:

1) quale che sia il successivo rein-

tegro o conguaglio, quanto è legitti-

mo disporre per un servizio che

potrà essere compensato, se del

caso, solo con notevole ritardo?

2) Le assegnazioni del monte-ore

“privilegiano” le regioni del Nord

rispetto al Centro e al Sud, in quan-

to è stata stabilita una relazione tra

la carenza di organico e gli straor-

dinari (meno Personale = più stra-

ordinari). Il fatto che difficoltà

comincino a verificarsi nelle sedi

del Nord può anche significare una

carenza di fondi disponibili per il

2008, tra l’altro, sapendo che per il

2009 è prevista una ulteriore ridu-

zione su base nazionale del 10%.

Il nuovo testo dell’articolo 71 approvato in Commissione

Art. 39-septies.

(Modifiche all'articolo 71 del decre-

to-legge 25 giugno 2008, n. 112,

convertito, con modificazioni, dalla

legge 6 agosto 2008, n. 133, in

materia di assenza per malattia).

1. All'articolo 71 del decreto-legge

25 giugno 2008, n. 112, convertito,

con modificazioni, dalla legge 6

agosto 2008, n. 133, sono apporta-

te le

seguenti modificazioni:

a) il comma 1-bis è sostituito dal

seguente:

«1-bis. A decorrere dall’anno 2009,

limitatamente alle assenze per

malattia di cui al comma 1 del per-

sonale del comparto sicurezza e

difesa nonché del personale del

Corpo nazionale dei vigili del fuoco,

gli emolumenti di carattere continuati-

vo correlati alla specifica di status e

di impiego di tale personale sono

equiparati al trattamento economico

fondamentale»;

b) il comma 5 è abrogato.

2. Agli oneri derivanti dall'attuazione

delle disposizioni introdotte dal

comma 1, lettera a), pari a 9,1 milio-

ni di euro annui a decorrere dall'an-

no 2009, si provvede mediante cor-

rispondente riduzione dell'autorizza-

zione di spesa relativa al Fondo per

gli interventi strutturali di politica

economica, di cui all'articolo 10,

comma 5, del decreto-legge 29

novembre 2004, n. 282, convertito,

con modificazioni, dalla legge 27

dicembre 2004, n. 307.

L’On. Giulia Bongiorno, Presidentedella Commissione Giustizia

Pensionabile in busta paga.

Fino a pochi giorni or sono le ritenu-

te previste dal medesimo articolo 71

del D.L. 112/2008 (comunque anco-

ra vigente) non sono state applicate

in alcuna pubblica amministrazione,

compresa la nostra (fatti salvi i ten-

tativi di qualche Direttore-Dirigente-

Legislatore penitenziario), in man-

canza di disposizioni ma, di recente,

il Ministero del Tesoro ha trasmesso

a tutte le sedi i codici identificativi a

cui fare riferimento per le relative

ritenute sulle buste paga, per cui

non è escluso che già nelle retribu-

zioni del prossimo

mese di novembre ci si possa trova-

re qualche sorpresa.

IL SISTEMA FA ACQUA

Pagamenti ritardati

L’apposita

Commissione

sta elaborando

alcune propo-

ste riguardanti

alcune modifi-

che al D.M. 24

Gennaio 2002,

compreso l’uso

della camicia bianca con l’unifor-

me ordinaria da parte di tutto il

Personale del Corpo.

Il Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta

Page 5: OSAPP - Polizia Penitenziaria Domani

5Numero 3 - Anno X - Lunedì 3 novembre 2008

RAPPORTI SINDACALI - Non basta lo sciopero della fame di Domenico Mastrulli per mutare il provvedimento

Lo sfrattoA Trani gli organi dell'Amministra-

zione Centrale non hanno avuto il

necessario atteggiamento imparzia-

le.

Il Giudice del Lavoro ha deciso che

della questione si dovrà interessare

il Ministero della Giustizia, quindi

questa querelle diventa nazionale.

Come si ricorderà, Domenico

Mastrulli, vice segretario dell’Osapp,

ha protestato con uno sciopero della

fame per impedire lo ‘sfratto’ dall’uffi-

cio riservato all relazioni sindacali.

La vicenda di

Trani segnala

come la situazio-

ne sia stata

gestita in manie-

ra pessima dai

responsabili delle

relazioni sindacali

del Dipartimento

dell'Amministrazione

Penitenziaria. Non

sono serviti gli appelli al buon senso

e alla ragione, per giorni e giorni si è

segna-

lato ai

v e r t i c i

d e l

Dipart i-

mento, e

riportato

agli orga-

ni di

s t a m p a

locali e

nazionali, un clima sempre piu' teso,

e i rischi che la vicenda degeneras-

se. Ma il Dipartimento non si e'

mosso e il Ministro della Giustizia

sembra non essere stato informato

di cio' che stava accadendo in

Puglia.

L'intero sistema delle relazioni sinda-

cali deve essere rivisto e chi rappre-

senta il sindacato non deve essere

piu' colpito, in ambito centrale e peri-

ferico, per le idee che manifesta o gli

atteggiamenti contrari che assume,

rispetto scelte rovinose per i diritti dei

lavoratori.

NN news

NUCLEI AEROPORTUALI

No al doppio imbarco

A causa della convenzione sti-

pulata tra l’Amministrazione peni-

tenziaria e la Società Alitalia, non è

più consentito al Personale del

Corpo di disporre della “doppia

carta d’imbarco”. Questo servizio

permetteva nel caso di un percorso

aereo con più scali aeroportuali che

il Personale ed i detenuti trasporta-

ti potevano imbarcarsi direttamente

sui voli previsti senza sottoporsi a

successive soste presso i banchi

della stessa compagnia aerea per il

rilascio degli ulteriori documenti di

viaggio. Con questa nuova disposi-

zione il Personale è costretto al

ricovero dei detenuti presso le

apposite celle e ad attendere

l’emissione dei documenti con il

rischio di perdere le successive

coincidenze aeree. Spesso, come

accade presso lo scalo di Fiumicino

il rispetto dei tempi è consentito

solo mediante affannose corse da

parte del Personale del Nucleo

costretto a superare, con i mezzi

dell’Amministrazione, i limiti di velo-

cità (max 30 Km orari) all’interno

dell’area e con indubbio disagio e

rischio.

Algra

Il silenzio degli “innocenti”LEGGE 133/2008 - 260 milioni di euro in meno per l’Amministrazione Penitenziaria

In questi giorni ci sono state

manifestazioni di protesta nel Com-

parto Scuola sulle innovazioni che

il Disegno di Legge Gelmini (mae-

stro unico alle elementari, grembiu-

le, voto in condotta, reintroduzione

dei voti al posto dei giudizi etc.).

Ulteriori proteste riguardano i tagli

(8 miliardi di Euro di cui solo 3 rein-

vestiti) introdotti dalla Legge 6 ago-

sto 2008 n.133, ovvero dalla Legge

Finanziaria 2009/2010. La doman-

da spontanea che ci siamo posti è

stata quella di verificare gli effetti

della stessa Legge 133/2008 nel

settore Penitenziario perché, quasi

intrappolati dagli effetti dei “famosi”

articoli 71 e 72, ovvero falsamente

rassicurati dalle affermazioni dei

Responsabili politici del Dicastero

della Giustizia forse ci era sfuggito

qualcosa. La verifica, ahinoi, per il

2009 era quanto di peggio potessi-

mo aspettarci! Circa 260 milioni di

Euro in meno, ovvero la pressoché

totale riduzione di fondi del Dica-

stero della Giustizia grava sull’Am-

ministrazione penitenziaria, nelle

seguenti voci: 1) circa 100 milioni di

Euro in meno per la Sanità Peni-

tenziaria, riguardanti gli oneri per il

Personale che da settembre 2008

è passato alle dipendenze delle

regioni a statuto ordinario, mentre

tuttora è alle dipendenze dell’Am-

ministrazione il Personale della

Sanità Penitenziaria in servizio

nelle regioni a statuto speciale e

non si sa quando sarà attuato il loro

passaggio al S.S.N.. Per il prossi-

mo anno non è previsto alcun stan-

ziamento di bilancio! 2) Circa il 30%

in meno per le spese delle mercedi

dei detenuti e per il mantenimento

(bollette, vitto, etc.); 3) Circa il 30%

in meno per le spese per le Tradu-

zioni (Trasporti e Servizio Passivo);

4) Circa il 30% in meno per le

spese per le missioni; 5) Circa il

10% in meno per le spese per gli

straordinari. Pensiamo che il qua-

dro complessivo sia abbastanza

devastante anche e soprattutto per

la Polizia Penitenziaria e, se quan-

to abbiamo descritto si manterrà

tale, l’Amministrazione peniten-

ziaria, già oberata di debiti,

dovrebbe “chiudere bottega” entro

maggio-giugno 2009, guarda caso

in assoluta sincronia con il supera-

mento della capienza massima tol-

lerabile degli istituti di 63.500

detenuti.

Il Personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Torino, è costretto a vive-

re una condizione drammatica ed al limite dell’emergenza. In questi giorni, però, è arrivata la ciliegina

sulla torta grazie ad un ‘alleggerimento’ della busta paga. Infatti il personale non ha trovato il pagamen-

to degli straordinari e delle indennità accessorie (presenza, notturni, festivi etc.). Verrebbe da ridere se

tutto questo non fosse drammatico. La Polizia Penitenziaria in servizio a Torino deve necessariamente

farsi carico di turni eccedenti l’ordinario e si ritrova con una busta paga che non garantisce la ‘sopravvi-

venza’ materiale di un nucleo familiare.

Algra

...di Trani

Straordinari non pagati a Torino

Page 6: OSAPP - Polizia Penitenziaria Domani

6 Numero 3 - Anno X - Lunedì 3 novembre 2008

Un’inchiesta

del Corriere della

Sera, pubblicata il

23 ottobre, ha

messo in risalto le

condizioni delle

carceri italiane. In

special modo il

Corriere ha focaliz-

zato la sua atten-

zione sugli Istituti

di San Vittore e

Monza, pubblican-

do un rapporto del-

l’Asl sulle condizio-

ni igieniche preca-

rie. Il Guardasigilli

Angelino Alfano ha

replicato all’inchiesta inviando una lettera

con la quale spiegava le soluzioni da adot-

tare nell’immediato futuro. Il ministro della

Giustizia Alfano però nel suo scrivere ha

dimenticato che lui è la massima espressio-

ne gerarchica della quarta Forza di Polizia

del Paese. Una Forza di Polizia di cui sem-

bra ignorare articolazioni e assetti di coman-

do. Il Ministro dimentica anche che i Diretto-

ri d'istituto, i maggiori responsabili del disa-

stro, non sono incardinati nella Polizia Peni-

tenziaria.

Nella lettera si racconta di una condizione

già nota, quasi a voler giustificare un quadro

già di per sé grave: che le carceri sono vec-

chie, che si provvederà a finanziare nuovi

posti letto,

s e m p r e

i n s u f f i -

c i e n t i

però, che

si rimpa-

trieranno i

d e t e n u t i

stranieri e

che si

provvede-

rà a ren-

dere tec-

nologico il

control lo

di chi è in

detenzio-

ne domi-

c i l i a r e .

A l f a n o

indugia su

ciò che

dice ora-

mai da 6

mesi, senza avere la benchè minima consa-

pevolezza che i fondi alle politiche peniten-

ziarie sono stati tagliati per oltre il 50%, che

le trattative con gli Stati stranieri non decol-

lano, che il braccialetto elettronico non è

sicuro ed è troppo costoso.

Nel frattempo però si getta fumo negli occhi,

ed è curioso che per fare ciò il Guardasigilli

si permette di coinvolgere i direttori, le que-

sture, i comandi dei carabinieri e le prefettu-

re, senza pertanto tener conto del fatto che

chi lavora in carcere, a stretto rapporto con

il detenuto, sono i 42.000 poliziotti peniten-

ziari.

Alfano e la PenitenziariaVUOTI DI MEMORIA - Il Guardasigilli dimentica spesso di essere il capo della quarta Forza di Polizia

Nelle immagini l’inchiesta del Corriere della Sera

Page 7: OSAPP - Polizia Penitenziaria Domani

7Numero 3 - Anno X - Lunedì 3 novembre 2008

zappingzappingNews dal Mondo e dall’Italia

Luz è tornato a casaLutz non si sarebbe mai immaginato che per colpa della burocrazia da poliziotto sarebbe diventa-

to un “detenuto” del carcere di Asti. Dopo aver servito per diversi anni il Corpo della Polizia Peni-

tenziaria, ormai raggiunta l’età della pensione, si è visto rifiutare la possibilità di godere il merita-

to riposo e come se non bastasse è stato rinchiuso per circa due anni in una cella fatiscente, tratta-

to come il peggior delinquente di questo mondo. Ci si chiede: quale è stata la colpa di Lutz? Forse

durante il servizio non è stato un agente degno di tale divisa? Ha ucciso qualcuno? La risposta non

è niente di tutto questo, la sua unica colpa è essere un “animale”, e non nel senso dispregiativo della

parola. Lutz è un cane antidroga della Polizia Penitenziaria che a causa del lungo iter per l’adozio-

ne ha dovuto attendere ventiquattro mesi rinchiuso in una gabbia, prima di rivedere la libertà. Per

smuovere la “giungla” burocratica è dovuto intervenire il deputato Gianni Mancuso, membro della

Commissione Affari Sociali della Camera, deputato-veterinario e membro dell’Intergruppo Parla-

mentare Animali coordinato dalla LAV. Ora Lutz è finalmente nella sua nuova casa a Pergine Val-

sugana (Trento), con il suo collega conduttore Mauro Luchi che dal 2007 aveva chiesto l’adozio-

ne del suo amico a quattrozampe per certificati motivi di salute. Speriamo che questa storia faccia

capire che esistono casi in cui la “burocrazia” dovrebbe avere tempi brevi. Nel film “siamo uomi-

ni o caporali?” Totò disse “più conosco gli uomini e più amo le bestie”, forse riguardo a questa

vicenda avrebbe detto che le “bestie” sono gli uomini con le loro strane e bizzarre regole!

Alla celebrazione della festa del corpo della Polizia Penitenziaria il ministro della Giustizia

Angelino Alfano ha evidenziato l’emergenza del sovraffollamento delle nostre carceri, nono-

stante un detenuto su quattro esca di prigione dopo solo pochi giorni. Gli effetti dell’indulto,

approvato nell'agosto 2006 dal governo Prodi, sono stati provvisori. Le carceri si sono ben

presto riempite: i detenuti attualmente sono 57.187, contro una capienza regolamentare di

43.262 e un limite tollerabile di 63.568. Il ministro per far fronte a questo enorme problema ha

sottolineato l’esigenza del completamento di nuove carceri e l'ampliamento di numerosi padi-

glioni già esistenti, inoltre ha stabilito che i detenuti stranieri condannati a pene detentive brevi

possano scontare la pena nei loro paesi di origine, ed infine ha previsto il ricorso al braccia-

letto elettronico per il controllo a distanza dei detenuti «a più bassa pericolosità». Alfano nel

suo discorso ha posto l’accento sull’effetto “porta girevole” delle carceri italiane, che permet-

te a circa il 25% degli arrestati di uscire entro il terzo giorno, subito dopo la convalida davan-

ti al giudice, grazie alle forme premiali. Un quarto dei criminali arrestati rimane impunito e tutto

ciò si traduce in una bassa percezione della sicurezza e della pena da parte dei cittadini, che

spesso sono vittime di questi “delinquenti”. Se non si mette subito un freno a questa situazio-

ne la vera prigione rischia di diventare la società stessa, e non sarà certo una “prigione” per

i criminali ma per la gente onesta che vivrà nella paura fuori e dentro la propria casa.

Arresti e scarcerazioni:

l’effetto ‘porta girevole’

Il Jihad nelle

prigioni francesi La Francia sta “scoprendo”, soprattutto

negli ultimi anni, che il terrorismo islamico

si deve combattere non solo sul territorio

ma anche all’interno delle carceri. Non si

deve pensare infatti che queste cellule ter-

roristiche smettano di essere tali, solo per-

ché alcuni loro membri vengono messi in

prigione. Esse, al contrario, all’interno

delle strutture penitenziarie trovano nuova

linfa e a volte sviluppano una vera e pro-

pria rete “indisturbata” che opera dall’inter-

no e dall’esterno. Ogni giorno i predicato-

ri reclutano i loro confratelli tra i detenuti,

soprattutto tra coloro che hanno commes-

so reati sessuali poiché ottengono prote-

zione ed evitano le rappresaglie. Questi

nuovi proseliti, sono spesso persone che

hanno una cultura molto bassa, molti sono

analfabeti, e per tale motivo facilmente

possono essere irretiti e convertiti verso

una lettura deviata e violenta del Corano.

Il ministro degli interni francese Michèle

Alliot-Marie, a fine settembre, ha presenta-

to un report di 60 pagine sul “Fondamenta-

lismo nelle carceri” per poter arginare que-

sto problema, che sembra si stia diffon-

dendo a macchia d’olio. Questa guida è

stata distribuita ad agenti penitenziari, poli-

ziotti, gendarmi e giudici dell’antiterrori-

smo. All’interno della guida vi è una lista di

23 indicatori che permettono di individuare

i potenziali detenuti “pericolosi”. Secondo il

ricercatore Farad Khosrokhavar gli ele-

menti radicali non possono essere rag-

gruppati tutti nello stesso posto, poiché il

rischio di una cospirazione sarebbe troppo

alto, ma d’altro canto non possono essere

dispersi poiché potrebbero influenzare altri

detenuti. L’unica soluzione è quella di spo-

starli periodicamente. Lo spostamento del

detenuto pericoloso non può essere l’uni-

ca soluzione di fronte all’emergenza terro-

rismo islamico, molto dovrà essere fatto ad

iniziare da pene più severe.

a cura di

Giada

Ariani

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