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Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me) Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 8 - 25 maggio 2009 DISTRIBUZIONE GRATUITA Tanto tuonò che……. Ci sono diverse percezioni dell’attuale stato delle relazioni tra l’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali e noi, nel nostro assolutamente piccolo ambito, proveremo a citare le principali: Percezione 1 – Roma - Largo Luigi Daga n.2, più o meno tra il secondo e il quarto piano del palazzo che ivi sorge... CONTINUA A PAG. 2 CONTINUA A PAG. 2 di Leo Beneduci Protesta Protesta

Polizia Penitenziaria Domani

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n. 5 del 25 maggio 2009

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Page 1: Polizia Penitenziaria Domani

Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)

Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 8 - 25 maggio 2009DISTRIBUZIONE GRATUITA

Tanto tuonò che…….Ci sono diverse percezioni dell’attuale stato dellerelazioni tra l’Amministrazione e le OrganizzazioniSindacali e noi, nel nostro assolutamente piccoloambito, proveremo a citare le principali:Percezione 1 – Roma - Largo Luigi Daga n.2, più omeno tra il secondo e il quarto piano del palazzoche ivi sorge...

CONTINUA A PAG. 2CONTINUA A PAG. 2

di Leo Beneduci

ProtestaProtesta

Page 2: Polizia Penitenziaria Domani

2 Numero 8 - Anno XI - Lunedì 25 maggio 2009

Tanto tuonò che…….

Ci sono diverse percezioni dell’at-

tuale stato delle relazioni tra l’Am-

ministrazione e le Organizzazioni

Sindacali e noi, nel nostro assoluta-

mente piccolo ambito, proveremo a

citare le principali:

Percezione 1 – Roma - LargoLuigi Daga n.2, più o meno tra ilsecondo e il quarto piano delpalazzo che ivi sorge: “Le relazio-

ni sindacali vanno benissimo (per

quello che contano n.d.r.) in perife-

ria dove ogni intervento è gradito,

al centro invece c’è qualcosa che

non va e siccome il sindacato non

ha ‘anima‘ c’è qualcuno/qualcosa

che lo utilizza, che ne strumentaliz-

za le posizioni e che ne esaspera le

espressioni e gli intenti….”.

Percezione 2 – Roma - Via Are-nula 70, più o meno tra il primo eil terzo piano del palazzo che ivisorge: “I sindacati ci sono e vanno

comunque gestiti, con qualche

minima apertura, facendoli soprat-

tutto sentire graditi ed importanti e

facendoli entrare il meno possibile

nelle questioni rilevanti (almeno i

ns. sindacati), quando è possibile

tempo e impegni permettendo,

anche se sono solo una gran scoc-

ciatura. Possibile che a Largo Daga

non l’abbiano capito e che ogni

volta tocchi a noi riparare ai loro

guai? Vabbè, in fondo si tratta di

pazientare solo qualche mese,

poi…

Percezione 3 – Roma – Segrete-ria Generale del………, in uno deipiani dell’edificio nella zona d’in-teresse: “Ma costui è carne o

pesce? Non si capisce davvero! Gli

altri non facevano niente lo stesso

ma almeno parlavano, ascoltava-

no, davano l’idea di interessarsi e

di voler fare qualcosa, lui gira e gira

e non rassicura e, soprattutto, non

dà soddisfazione a nessuno figuria-

moci a Noi. E pensare che quando

c’era…………. che prima di fare

mezza cosa almeno chiamava per

telefono e che se gli chiedevo di

mandare un’ispezione da qualche

parte lo faceva subito; al Dap dopo

un anno c’è ancora tanta gente che

non lo riconoscerebbe se lo incon-

in primain prima

[email protected]

di

LeoBeneduci

trasse per strada.”

Percezione 4 – Casa Circonda-riale di…………- 2^ Rotonda del-l’Area detentiva colà esistente,scambio di battute tra l’Assisten-te Capo A e l’Agente Scelto B.A: “Sono stato il primo a far cresce-

re in questo istituto il Sindaca-

to…….., poi mi sono reso conto

che era tutta una pagliacciata,

buona solo per trovare un buon

posto di servizio che a me non

serve, tanto quello che il sindacato

fa per i propri iscritti lo deve fare

anche per gli altri. Eppoi quelli di

Roma di noi in ‘trincea’ se ne frega-

no”.

B: “Hai proprio ragione, anche da

noi il sindacato non serve più

soprattutto adesso che il vecchio

Direttore è andato via e il nuovo dei

sindacati se ne frega, ha visto chi

ha messo in Segreteria e al Centra-

lino senza interpello?”.

Bene, si tratta poi in realtà di quat-

tro punti vista che, seppur espres-

sione di ruoli di diversa rilevanza e

posizione, appaiono evidenziare

identiche conclusioni: Il Sindacato

non serve, ovvero serve solo a chi

può fare comodo, esterno o interno

allo stesso.

Il problema riguarda quella perdita

di identità sindacale nella Polizia

Penitenziaria che ha reso evidente

il fenomeno della crescita dei “Sin-

dacati di Tessera” rispetto a quelli

che volevano essere “Sindacati di

Contenuti” sul quale ci siamo già

soffermati.

Solo che adesso i detenuti sono

63.000 (il dato di oggi è 62.830 ma

c’è chi dice che manchino i detenu-

ti in permesso) di soluzioni non se

ne vedono mentre di chiacchiere se

ne ascoltano tante, del Ministro e

del Capo del Dap non ne sappia-

mo molto, nel frattempo non si

pagano già più gli straordinari, si

sospendono ferie e riposi e si

prendono botte ed insulti più

volte al giorno.

Forse dal 4 giugno 2009 con la

manifestazione davanti al Dap e

con l’Astensione dalla Mensa

negli istituti il Sindacato (la mag-

gioranza dei Sindacati, ma gli

altri verranno) della Polizia Peni-

tenziaria riprende ad avere signi-

ficato come quei cavalli di razza

che, solo nel tempo e alla distanza,

fanno vedere di che pasta sono

realmente fatti.

Protesta

Tanto tuonò che…….

Ci sono diverse percezioni dell’attuale stato

delle relazioni tra l’Amministrazione e le

Organizzazioni Sindacali e noi, nel nostro

assolutamente piccolo ambito, proveremo a

citare le principali

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Page 3: Polizia Penitenziaria Domani

3Numero 8 - Anno XI - Lunedì 25 maggio 2009

BLOCK NOTESAppunti dal ‘pianeta Giustizia’

L'ufficio legislativo del Ministerodella Giustizia sta studiando un pianoper mettere insieme tutte le norme eracchiuderle in un unico testo. Intan-to il 41 bis presenta delle novità. Laproroga per il carcere duro sarà bien-nale e non più annuale, con nuovi cri-teri per il giudice che dovrà decideresulle proroghe. Il Ministro Alfano haanche annunciato che la competen-za degli eventuali ricorsi contro il 41bis sarà esclusivamente del tribunaledi sorveglianza di Roma. Il nuovopiano sulle carceri che é stato varatodal ministro della Giustizia prevedeuna riduzione delle strutture di deten-zione destinate ai boss sottoposti al41 bis e la realizzazione di nuoveapposite strutture penitenziarie. Alfa-no ha ribadito che non sarà riapertal'Asinara e neanche le altre carcericome Ponza e Pianosa, che in pas-sato erano destinate ai boss mafiosi.Il ministro ha però ribadito che vuoleconcentrare i detenuti sottoposti al 41bis in poche strutture specializzate.Le norme approvate per il contrastoalla mafia rappresenteranno le basidel G8 giustizia che si terrà a Roma.Da queste normative si partirà peresportare nel mondo un modello dicontrasto alla criminalità organizzata.Il guardasigilli ha auspicato che "que-sto pacchetto di contrasto alla mafiadiventi legge al più presto possibile".Si tratta del "più grosso sistema dicontrasto alla mafia dai tempi di Fal-cone al ministero della Giustizia -dice Alfano - un articolo approvatodalla Camera che completa un pianodi legge voluto dal governo sullamafia". Il Guardasigilli ha così ricor-

ANNO XI - n. 8 Lunedì 25 maggio 2009

Direttore Responsabile Leo Beneduci

Direttore Editoriale Domenico Nicotra

Vice Direttore Domenico Mastrulli

Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano Gennaro Ricci

Direttore Organizzativo Luca Cruciani

Coordinamento Redazionale Alfio Grasso

Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo

Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di Polizia

Penitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P.

Questo periodico è associato

all’Unione Stampa Periodica Italiana

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ANNUNCI - Il Ministro della Giustizia Angelino Alfano ha ufficializzato gli obiettivi del suo Dicastero

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di

DomenicoNicotra

dato che le norme riguardano l'ag-gressione ai beni mafiosi, la lorogestione, la confisca, il carcere duroai boss e i nuovi poteri al Prefetto e alQuestore per le misure di prevenzio-ne personali e patrimoniali. Nellenuove norme inoltre è stato introdot-to l’art.391 bis che stabilisce unapena fino a 5 anni per chi fa sì che un

detenuto al 41 bis comunichi conl’esterno. Negli enti locali gli ammini-stratori membri di un consiglio comu-nale sciolto per mafia saranno tem-poraneamente incandidabili, mentresaranno rimossi i burocrati o i funzio-nari della stessa amministrazione. Lanuova normativa poi include il seque-stro e la confisca dei beni anche a

persone non più ritenute socialmentepericolose e l’esclusione dalla parte-cipazione agli appalti pubblici delleimprese che non denunciano leestorsioni. Più poteri poi sono attribuiti al procu-ratore nazionale antimafia, a prefettie questori in materia di misure di pre-venzione.

Nuovo 41 bis e Testo Unico

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Compiti di Polizia Stradale

4 Numero 8 - Anno XI -Lunedì 25 maggio 2009

NULLA DI FATTO - L’avvio dei servizi stenta a partire. Su tutto il territorio nazionale nessun segnale

SANZIONI

Sospendere quelledi lieve entità

Le attuali condizioni di servizio

del personale di Polizia Penitenzia-

ria sono gravemente compromesse

dal sovraffollamento delle strutture.

Ulteriormente gravi sono le quoti-

diane tensioni a cui è sottoposto il

personale di Polizia Penitenziaria.

In questo contesto di reale e cre-

scente sofferenza, nonché di

costante emergenza si dovrebbero

sospendere le procedure intese ad

accertare e comminare al Persona-

le del Corpo sanzioni disciplinari di

lieve entità qualora le infrazioni non

riguardino unità abitualmente sog-

gette a comportamenti irregolari in

servizio.

Questa misura potrebbe servire a

rasserenare gli uomini e le donne

in servizio presso gli Istituti carce-

rari italiani che si ritrovano alle

prese con un’aria irrespirabile.

L'articolo 7 del P.C.D. 10/01/2008 ha stabilito, oltre un anno fa, l'avvio dei servizi

di Polizia Stradale da parte degli appartenenti al Corpo di Polizia Peniten-

ziaria. Nel frattempo sono stati ultimati i corsi per operatori, responsabi-

li del procedimento e capi sezione, è stato attivato un apposito

Conto Corrente, è stato acquisito ed adeguato alle esigenze

della Polizia Penitenziaria un apposito software, sono stati

stampati oltre 15.000 verbali. Tutto questo, al momento,

è risultato inutile. Su tutto il territorio nazionale il servi-

zio si è arenato.

Penitenziariaai seggi perle EuropeeIl Dipartimento della Pubblica Sicurezza del

Ministero dell'Interno ha chiesto per le ele-

zioni del Parlamento Europeo del 6 e 7 giu-

gno l'impiego in concorso alle altre Forze di

Polizia del Personale del Corpo. Verranno

individuate dai Provveditorati regionali le

seguenti unità: Marche (12), Puglia (48), Emi-

lia Romagna (10), Sardegna (22), Calabria

(31), Toscana (13), Liguria (6), Lombardia (20),

Campania (84), Triveneto (12), Sicilia (82),

Umbria (15), Abruzzo e Molise (53), Basilicata (8),

Lazio (68), Piemonte (16).

Il Garante per la Privacy (nella foto)

ha vietato il trattamento dei dati in

quanto nessuna fonte normativa lo

prevede. Se l'Amministrazione

avesse predisposto, come le altre

Forze di Polizia, un adeguato sche-

ma di regolamento per il trattamen-

to dei dati sensibili il problema oggi

non si porrebbe ed il Personale

delle Segreterie di Polizia Peniten-

ziaria tratterebbe agevolmente i

dati sensibili per il riconoscimento

delle cause di servizio, ovvero per

gli adempimenti legati a infortuni

sul lavoro dei detenuti e per ogni

altro documento che, per le ragioni

evidenziate dal Garante, presuppo-

ne per il trattamento la presenza di

una norma che lo legittimi. Ancora

una volta l'Amministrazione indugia

nel dare esecuzione a provvedi-

menti giurisdizionali che riguardano

la tutela di diritti dei dipendenti

costretti ad un estenuante e costo-

so contenzioso ed è invece solerte

nel dare corso alle decisioni del

Garante perchè teme una respon-

sabilità diretta.

Privacy,Garante eAmministrazione

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5Numero 8 - Anno XI - Lunedì 25 maggio 2009

NOVITA’ - Il DAP distingue il ruolo rivestito nell’organizzazione dai detenuti e così si passa dai 4 ai 6 incontri

Più colloqui per mafiosi e trafficanti

Autoesclusi dai corsi per l’Ordine pubblico

Posti detenuto,

il DAP chiarisce

Dirigenti Generali,il TAR li boccia

Una recente circolare a firma del

Capo del Dap Franco Ionta stabi-

lisce la soppressione del cosid-

detto circuito EIVC (elevato indi-

ce di vigilanza controllata) desti-

nato ai detenuti declassificati dal

regime del 41 bis.

Nella stessa circolare si prescrive

e si sollecita la declassificazione

da A.S. (alta sicurezza) a media

sicurezza per quei detenuti che

pur essendo stati imputati o con-

dannati per reati legati al narco-

traffico o alla affiliazione alle

organizzazioni criminali di stampo

mafioso non risultano avere rive-

stito un ruolo di preminenza nel-

l'ambito delle stesse organizza-

zioni criminali.

I reati per cui questi soggetti sono

in carcere vengono definiti “di

maggiore allarme sociale” e le

Procure Distrettuali Antimafia

indagano sia sui capi, sia sui gre-

gari che sui membri delle organiz-

zazioni criminali che poi vengono

processati tutti insieme.

Il DAP si preoccupa di distingue-

re il ruolo rivestito nell'ambito del-

l'organizzazione criminale ed in

questo modo consente a traffi-

canti e mafiosi di passare dai

quattro colloqui al mese (previsti

per gli AS) a 6 previsti per la

media sicurezza, persino nono-

stante l'attuale grave carenza di

personale ed il crescente e gra-

vissimo sovraffollamento su cui il

maggiore numero di colloqui

vanno ad incidere.

Una nota del DAP chiarisce sul

recupero dei posti-detenuto presso

gli Istituti Penitenziari. “Il Piano

straordinario di edilizia – si legge

nella nota penitenziaria – non attie-

ne al 'recupero' dei posti detentivi

bensì alla costruzione di nuovi

padiglioni o di nuovi istituti. Invece

il recupero dei posti detentivi attra-

verso la ristrutturazione di sezioni o

di celle rientra nei principi ordinari

di buona amministrazione che

fanno capo all'intera classe dirigen-

ziale penitenziaria nell'ambito delle

rispettive competenze. Tali proces-

si, peraltro, che si estendono anche

ad una valutazione economico-fun-

zionale dei singoli interventi appar-

tengono innanzitutto alla sfera di

competenza dirigenziale territoriale

che deve necessariamente tener

FORMAZIONE - L’Amministrazione Penitenziaria ha riscontrato negativamente tutte le sollecitazioni

conto delle risorse disponibili,

superando in tal senso l'inerzia che

in alcuni casi è stato invece possi-

bile registrare”.

Sono stati organizzati presso la Scuola della Polizia di Stato di Ponte

Galeria (vicino Roma) corsi di formazione propedeutici all'impiego

nei servizi di ordine pubblico della durata di 2 settimane di cui sono

destinatarie circa 400 unità del Corpo Forestale dello Stato.

La formazione curata dai Funzionari della Polizia di Stato ha la fina-

lità di incentivare l'impiego nei servizi di Ordine Pubblico in occasio-

ne di “grossi eventi” anche di quelle Forze di Polizia per le quali è

richiesto un concorso eventuale nelle attività di ordine e sicurezza

pubblica.

Questo corso ha lo scopo di formare le unità di ciascuna Forza di

Polizia per un impiego che non le distolga dagli ordinari compiti isti-

tuzionali e ne valorizzi professionalità e competenze quotidianamen-

te riconosciute nei presidi di sicurezza dello Stato.

Ad analoghi corsi hanno partecipato nelle strutture di rispettiva com-

petenza militari dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza

per fronteggiare situazioni di particolare rilevanza sul territorio nazio-

nale.

Sembrerebbe che alle richieste del Dipartimento della Pubblica Sicu-

rezza di individuare ed indirizzare ad analoghi corsi specifici contin-

genti di Polizia Penitenziaria, il Dipartimento dell'Amministrazione

Penitenziaria avrebbe sino ad oggi riscontrato negativamente, esclu-

dendo, quindi, le unità del Corpo da qualificati contributi alla Sicurez-

za Pubblica di cui sono obbligatoriamente destinatarie le 5 Forze di

Polizia.

Ultimamente ci sono state numero-

se pronunce giurisprudenziali sui

ricorsi presentati dai Dirigenti

Generali dell'Am-

ministrazione Peni-

tenziaria per que-

stioni che attengo-

no la violazione dei

loro diritti. In buona

parte delle pronun-

ce il Tribunale ha

deciso per un riget-

to. Il TAR si pro-

nuncia in maniera

diversa (in rappor-

to percentuale) ai

ricorsi proposti dal

Personale di Poli-

zia Penitenziaria che sempre più

spesso trova soddisfazione dei pro-

pri interessi rivolgendosi alla Giusti-

zia Amministrativa. A questo punto

viene spontaneo chiedersi: se i

Dirigenti Generali del DAP ricorro-

no ai TAR per la

tutela dei loro dirit-

ti è evidente che

l'Amministrazione,

nel suo comples-

so, ha delle caren-

ze che non rispar-

miano neanche i

vertici, che non

solo adiscono

infruttuosamente

ai TAR, ma sono

le identiche figure

che determinano

le sorti dei dipen-

denti con disposizioni che il perso-

nale impugna ottenendo esiti posi-

tivi presso i TAR.

Page 6: Polizia Penitenziaria Domani

6 Numero 8 - Anno XI - Luned’ 25 maggio 2009

Niente straordinari di marzoCATTIVE NOTIZIE - Per la mancanza di fondi 20 mila agenti non avranno in busta paga le somme dovute

Questo mese 20 mila agenti della Poli-

zia Penitenziaria perderanno più del 30% del

loro stipendio. Da un controllo effettuato si è

appreso che l'Amministrazione Penitenzia-

ria, questo mese, per la prima volta negli ulti-

mi 15 anni, non retribuirà le prestazioni stra-

ordinarie effettuate nel mese di marzo ai

Poliziotti Pentenziari di oltre 100 carceri ita-

liani. Prestazioni non pagate non per proble-

mi burocratici ma per mancanza di fondi. I

detenuti aumentano di 1.000 unità al mese e

di Personale di Polizia Penitenziaria in servi-

zio ce n'è sempre meno (può essere assun-

to solo il 10% del corrispettivo che va in pen-

sione), tutto questo quando i fondi per 'stra-

ordinari', appunto, sono stati ridotti dell'8%

dall'ultima finanziaria. E' assurdo che uno

stato democratico e moderno debba far affi-

damento alla prestazione straordinaria per

gestire una situazione carceraria come la

nostra, ma visti i numeri, non ci stupiamo più

di nulla. Negli ultimi mesi si è visto anche di

peggio, il declino è iniziato con l'immediata

sospensione di tutti i piani ferie degli agenti

che prestano servizio nelle sezioni. Una

situazione che non può non far tornare alla

mente le parole di un Ministro della Giustizia

che prospetta una realtà carceraria modello,

moderna, ormai risolta con un piano carceri

a dir poco inadeguato. L'unico modello che ci

troviamo di suggerire al Guardasigilli, e a

Ionta come Capo del Dap, è quello del 'se-

condino', ovvero quel detenuto a cui, perchè

più anziano o di maggiore fiducia, possano

essere affidate le chiavi delle celle e la vigi-

lanza delle sezioni quando il Personale di

Polizia Penitenziaria non c'è, come accadrà

sempre più spesso.

PROPOSTE

I soldi sequestrati ai bossserviranno per la Giustizia

Il Ministro Alfano ha dichiarato che il

denaro liquido sequestrato ai Boss della

mafia andrà ad alimentare un fondo denomi-

nato "Fondo Unico Giustizia" in cui sono già

depositati oltre 300 milioni di euro che servi-

rà per aumentare il bilancio del Ministero

della Giustizia e a risolvere alcuni problemi

ACQUISTI

Telefoni da sostituire enuovi navigatori satellitari

La Direzione Generale delle Risorse

Materiali dei Beni e dei Servizi, in considera-

zione della vetustà degli apparecchi telefo-

nici in uso presso l’Amministrazione, ha

delegato i Provveditorati Regionali a quanti-

ficare il numero di apparecchi telefonici gua-

sti ed a provvedere alla loro sostituzione

presso la Società Telecom Italia. Per quanto

riguarda i navigatori satellitari la Direzione

Generale ha redatto un idoneo progetto per

l’acquisizione delle apparecchiature nei

mezzi sprovvisti. I fondi dovrebbero essere

messi a disposizione dal Programma Ope-

rativo Nazionale.

Page 7: Polizia Penitenziaria Domani

7Numero 8 - Anno XI - Lunedì 25 maggio 2009

zappingzappingNews dal Mondo e dall’Italia

Lavori in carcere, nuovi progettiEsordio per un'iniziativa idea-

ta da Giovanna Di Rosa,

Magistrato di Sorveglianza di

Milano, su proposta della

Cooperativa 'Alice', che gesti-

sce i laboratori di sartoria dei

penitenziari di Bollate e S. Vit-

tore. Sei detenute del carcere

milanese di Bollate hanno

confezionato e venduto le

toghe al giudice Paolo Ielo e

ad altri 15 neo magistrati. I

magistrati si sono recati diret-

tamente nel laboratorio della

cooperativa per ordinare le

toghe 'made in carcere'; quel-

la e' stata l'occasione che ha

fatto trovare faccia a faccia le

detenute, oltre alle responsa-

bili della cooperativa, con i

magistrati. Ai giudici le recluse

hanno raccontato la propria

esperienza, alle prese con

l'apprendimento della pratica

sartoriale che, a loro parere,

ha costituito un valido stru-

mento di inserimento nella

società. E' stata anche un'oc-

casione di confronto, sul

piano umano, tra il mondo dei

giudicati e quello dei giudici,

molto spesso tra loro conflit-

tuali. A ricevere la prima toga

delle tante che verranno create

dalle detenute milanesi, e' stato il

giudice Ielo, prima del suo trasferi-

mento a Roma. Un'iniziativa del

tutto singolare quella delle detenu-

te di Bollate, ma una delle tante

nella produzione 'made in carce-

re', dove la popolazione dei lavo-

ratori-detenuti si mette al servizio

della societa', grazie all'aiuto offer-

to dalle cooperative sociali o da

aziende. Sempre a Bollate, grazie

alla cooperativa sociale 'Retech

Life Onlus', i detenuti 'salveranno'

migliaia di computer dimessi da

grandi aziende per poi destinarli a

scuole, progetti sociali in Italia, in

paesi in via di sviluppo e, in parte,

al mercato dell'usato. Un'iniziativa,

quella della rigenerazione dei pc,

che rientra nel modello della coo-

perativa, un nuovo modello di

impresa sociale e ambientale che

si fonda sulla considerazione che

il lavoro, da solo, non basta al

recupero della dignita' della perso-

na e al suo pieno reinserimento

nel tessuto sociale. Dal 2006,

anno della sua nascita, a oggi la

cooperativa, grazie all'impiego di

15 persone ha 'rigenerato' piu' di

178mila apparecchiature informa-

tiche.

Olanda senza detenuti, si chiude Celle sempre piu' vuote nei

Paesi Bassi, dove a causa della

riduzione dei tassi di criminalita'

il governo ha annunciato la chiu-

sura di diverse prigioni. Il mini-

stero della Giustizia olandese

prevede la chiusura di ben 8

penitenziari con il conseguente

taglio di 1.200 posti di lavoro nel

sistema penitenziario nazionale.

Situazione totalmente in contro-

tendenza rispetto agli anni '90,

quando il numero delle carceri

non era invece sufficiente per

rispondere alle esigenze nazio-

nali. Ma la situazione e' cambia-

ta. Oggi il piccolo Regno nor-

deuropeo puo' accogliere un

totale di 14mila persone ma il

numero dei detenuti si ferma a

12mila.

Risultato: il viceministro della

Giustizia, Nebahat Albayrak, ha

annunciato la chiusura di otto

penitenziari, con la perdita di

1.200 posti di lavoro su 10.600.

L'operazione rappresenta per le

casse dello Stato un risparmio di

circa 160 milioni di euro annuali.

Intanto, per limitare gli effetti

sull'occupazione di questa ridu-

zione dei detenuti, i Paesi Bassi

hanno deciso di accogliere cen-

tinaia di prigionieri provenienti

dal vicino Belgio, dove il numero

dei penitenziari e' invece insuffi-

ciente. La prigione di Tilbourg,

nell'Olanda meridionale, dovreb-

be ricevere nel 2010 circa 500

detenuti belgi per un periodo di

circa due anni, nell'attesa che

Bruxelles costruisca nuove pri-

gioni. Per questo, Belgio e Paesi

Bassi firmeranno probabilmente

"entro un mese" un particolare

trattato.

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