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N. 21 del 7 dicembre 2009
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Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)
Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 21 - 7 dicembre 2009
Arrenditi!
Sei circondato!
2 Numero 21 - Anno XI - Lunedì 7 dicembre 2009
in primain prima
di
LeoBeneduci
Arrenditi! Sei circondato!Ho fatto un sogno l’altra notte, non
come quelli che faceva M.Luther
King.
Nel sogno, più o meno, si verifica-
va che a me e ad un gruppo di Col-
leghi veniva detto: “se come Poli-
ziotti Penitenziari volete contare
qualcosa dovere mettere la firma
per passare, per un periodo di
tempo, nell’Arma dei Carabinieri.”
A me e agli altri non è che la cosa
convincesse tanto; non capivamo
ad esempio, una volta Carabinieri
se le nostre qualifiche (Sovrinten-
dente, Ispettore, etc.) sarebbero
contate qualcosa o saremmo dovu-
ti partire da zero, non sapevamo
nemmeno quanto tempo saremmo
dovuti restare Carabinieri e dove ci
avrebbero potuto mandare, visto
che si parlava anche di Afganistan
in cui non avremmo voluto andare.
Al risveglio non ho cercato di inter-
pretare un sogno che, almeno il
primo significato, dovrebbe essere
notevolmente chiaro.
Dicendo a me stesso che i Carabi-
nieri sono l’Italia e vanno rispettati
anche quando non lo meritano ho
continuato a sonnecchiare e, sem-
pre nel dormiveglia ho smesso di
pensarci; ma non è bastato perché
poco dopo mi si è accesa la radio-
sveglia e la voce di un ben noto sin-
dacalista della Polizia Penitenziaria
mi ha svegliato definitivamente,
dopodiché un cronista ha detto:
“sostiene C. del S. che un Ispettore
di Polizia Penitenziaria dopo avere
sentito Stefano Cucchi è andato
immediatamente a riferirlo al P.M.
che, però, ha ritenuto la testimo-
nianza del tutto irrilevante. Sentito
al telefono l’Ispettore conferma
l’accaduto”. Ma questo non lo ave-
vamo detto Noi, più o meno un
mese fa? Non avevamo detto un
mese fa, quando l’Amministrazione
era ancora in pieno letargo, che
sarebbe bastato andare a P.le Clo-
dio e qualsiasi essere senziente,
ragionante e soprattutto vedente
avrebbe presso atto delle condizio-
ni e scartato del tutto la possibilità
di una qualche aggressione-
pestaggio in quei locali?
Tutto inutile allora, forse perché
ancora non c’era il placet di Largo
Daga, ovvero di qualcuno/a a
Largo Daga, come invece adesso
c’è. In Italia oramai è così dapper-
tutto e non si vede perché non
dovrebbe esserlo per l’Amministra-
zione penitenziaria o per il c.d. Uffi-
cio Stampa del Dap. I giornali e le
televisioni, da parte loro, pubblica-
no o diffondono solo quello, o
meglio pubblicano o diffondono
solo chi ottiene il preventivo Nulla
Osta di un qualche “potere” ricono-
sciuto e che potrà essere motivo o
garanzia di proficui scambi futuri;
per questo le Veline non solo di
carta sono così di moda. Di giorna-
listi che hanno voglia di scoprire e
dire determinate verità, anche rom-
pendo gli equilibri, ce ne sono
assai pochi e va anche bene così.
Beati coloro che lo sanno e che ne
approfittano.
Anche per le notizie, non certo
commendevoli, apparse sul Corrie-
re della Sera riguardo gli esiti del-
l’indagine amministrativa, in asso-
luto elogio agli indaganti, mancava
solo il “relata refero”!
E chissà chi sarà stata mai, chi
sarà stata mai in questo caso la
“talpona” del Dap?
E’ così che questa notte ho fatto un
altro sogno: ero a casa mia al buio
e dall’esterno filtrava dalla serran-
da una luce molto intensa e una
voce con un megafono urlava:
“Arrenditi, arrenditi! Sei circonda-
to!” Ho tirato su la serranda e guar-
dato fuori ed erano in tantissimi,
alcuni anche dei più vecchi e cari
amici: “Arrenditi” continuavano a
dire, mentre io pensavo; “Sono così
stanco, così stanco, sono 19 anni
che ci provo, quasi quasi…”
“Arrenditi, arrenditi! Sei circondato!” “Arrenditi”
continuavano a dire, mentre iopensavo; “Sono così stanco,
così stanco, sono 19 anni checi provo, quasi quasi…”
3Numero 21 - Anno XI - Lunedì 7 dicembre 2009
BLOCK NOTESAppunti dal ‘pianeta Giustizia’
E’ stato presentato il nuovo por-tale di formazione a distanza "ABIfor-eJustice" sui temi della giustizia elet-tronica. Il progetto, messo a puntodall'Associazione bancaria italiana incollaborazione con il Ministero dellaGiustizia, è rivolto a magistrati, can-cellieri, avvocati e a tutti gli operatoridel settore.Si tratta di un'iniziativa fruibile onlineattraverso un portale telematicomulti-servizi, "ABIforeJustice" checoinvolgerà anche altri Stati del-l'Unione europea tramite la creazionedi un ambiente di apprendimento vir-tuale comune. Il progetto vanta giàl'adesione dei Ministeri della giustiziatedesco e austriaco e permetterà unoscambio di informazioni e di prassiorganizzative fruibile per tutti gli ope-ratori di giustizia dei Paesi europeiaderenti all'iniziativa nella prospettivadi sviluppare un progetto internazio-nale a lunga durata per la formazionea distanza sui temi della giustiziaelettronica.L'importanza della �svolta telemati-ca' è stata a lungo sostenuta dall'im-pegno e dal lavoro fatto dal Ministerodella Giustizia con la collaborazioneattiva dell'ABI. Il progetto, volto aconsentire l'invio informatico degli attiprocessuali e la gestione integrata ditutte le informazioni relative ai proce-dimenti, è stato, infatti, realizzato nel-l'ambito dell'intesa siglata dal Mini-stero con l'Associazione bancaria nelnovembre del 2006 per il consolida-mento e la diffusione del Processocivile telematico. Il portale, realizzatograzie al contributo di ABIFormazio-ne il centro di aggiornamento e for-
ANNO XI - n. 21 Lunedì 7 dicembre 2009
Direttore Responsabile Leo Beneduci
Direttore Editoriale Domenico Nicotra
Vice Direttore Domenico Mastrulli
Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano Gennaro Ricci
Direttore Organizzativo Luca Cruciani
Coordinamento Redazionale Alfio Grasso
Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo
Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di Polizia
Penitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P.
Questo periodico è associato
all’Unione Stampa Periodica Italiana
Registrazione Tribunale di Roma n. 103/99. Spedizione in a.p. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)
DISTRIBUZIONE GRATUITA
www.poliziadomani.it - [email protected] - [email protected] - [email protected]
NOVITA’ - Varata l’iniziativa sul web rivolta a Magistrati, cancellieri, avvocati ed agli operatori del settore
di
DomenicoNicotra
ABI e Ministero insieme on line
mazione dell'ABI, conterrà una sezio-ne video con lezioni ed esercitazionipratiche interattive per gli utenti, illu-strerà l'architettura del Processo civi-le telematico ed il funzionamento delsoftware attraverso la consolle tele-matica dell'avvocato e del giudice,spiegherà che cosa si intende per
atto �telematico' e processo esecuti-vo informatico e come approcciarsialle nuove tecniche che adotterannoil bit come unità di misura dei docu-menti e non più il numero di pagina.Il passaggio di documenti e atti giudi-ziari �dalla carta al digitale' compor-terà la semplificazione delle procedu-
re, maggiore efficienza e rapidità delservizio accelerando il processo,semplificando gli adempimenti ammi-nistrativi e riducendo i costi operativi,mediante la registrazione telematicadi provvedimenti, notifiche per postaelettronica certificata, pagamento viaweb di contributi, diritti e spese.
4 Numero 21 - Anno XI - Lunedì 7 dicembre 2009
ROMA - Alcune novità sul caso che ha interessato l’opinione pubblica italiana. Il DAP chiude l’inchiesta
Caso Cucchi, quattro domandeLe novità sul Caso Cucchi sembra-
no non interessare nessuno. L'opi-
nione pubblica è stata “ubriacata”
di immagini, commenti, interviste,
retroscena per alcuni giorni. Ora è
calato il silenzio. Proprio ora che
vengono fuori particolari interes-
santi che fanno capire come real-
mente sono andate le cose. L’in-
chiesta del Dap sulla morte di Ste-
fano Cucchi non ha evidenziato
responsabilità per la Polizia Peni-
tenziaria: “è stata articolata ma,
parziale - ha detto Ionta -. “Se nel-
l’inchiesta della magistratura emer-
geranno delle responsabilità que-
ste saranno sanzionate”. Ora spa-
zio ad alcune riflessioni:
1) Anteprima Matrix Canale 5 pun-
tata del 24 novembre 2009
– “agente” di Polizia Penitenziaria
racconta che mentre trasportavano
i detenuti, tra cui Cucchi, dalle aule
del Tribunale di P.le Clodio alla
Casa Circondariale di Roma-Regi-
na Coeli lo stesso Stefano Cucchi
chiede se in istituto c’è una pale-
stra per fare pugilato, visto che
l’aveva fatto anche la sera prima.
Un detenuto tra quelli trasportati
ribatteva: “Si ma hai fatto la parte
del sacco”.
Alcuni quotidiani, tra cui soprattutto
il Messaggero di Roma hanno scrit-
to che la stessa testimonianza
l’”agente” l’aveva resa al Pubblico
Ministero che però l’ha ritenuta irri-
levante.
Il giorno dopo alcuni organi di
stampa dichiarano che la Procura
di Roma avrebbe intenzione di
richiamare l”’agente” perché le
dichiarazioni a Matrix sarebbero
state diverse da quelle rese in pre-
cedenza al P.M. Poche ore e si
apprende che le dichiarazioni sono
le sempre le stesse, rese persino
nell’indagine amministrativa al
Dap.
2) Un detenuto già ricoverato pres-
so il Centro Clinico di Roma -Regi-
na Coeli consegna una lettera al
Senatore Stefano Pedica (IdV) in
cui, tra l’altro afferma che nella
notte tra il 16 e il 17 ottobre Cucchi
si era sentito male ed alla richiesta
su cosa fosse successo avrebbe
affermato “mi hanno ammazzato di
botte i Carabinieri tutta la
notte….per un pezzo di fumo”.
Quasi tutti i quotidiani sostengono
che anche questa testimonianza
sarebbe poco credibile, ben diver-
sa da quelle rese dal “supertesti-
mone” africano, da un detenuto
albanese e da due detenuti italiani
che avrebbero sentito le urla ed il
pianto di Stefano Cucchi nelle
camere di sicurementre attendeva-
no di andare a processo.
3) Le “celle” al Tribunale dove
sarebbe avvenuta l'aggressione
sono formate da un corridoio di
circa 15/20 metri di lunghezza e di
non oltre mt. 1,20/1,50 di larghez-
za, in cui sarebbe stato assai diffici-
le persino trascinare qualcuno.
Le celle, circa 15, sono situate tutte
su di un lato con davanti il muro e
non altre celle. Alla fine del corrido-
io da un lato le due stanzette della
Polizia Penitenziaria e dall’altro c’è
una sorta di sala di attesa. Di fron-
te alla sala di attesa un corridoio di
2 metri per 1,50 che conduce ai 2
bagni quasi a vista: accanto al cor-
ridoio la stanzetta occupata dagli
addetti di SERT di Villa Maraini che
si occupano del Metadone per i fer-
mati.
Normalmente gli addetti del SERT
ci sono tutti i giorni fino a mezzo-
giorno. Come si può picchiare qual-
cuno in quei locali? Dove, come e
quando gli agenti avrebbero pic-
chiato Cucchi? Come avrebbero
potuto farlo senza che nessuno
delle altre Forze di Polizia potesse
vederli? Perchè lo hanno picchiato
se come “fermato” Cucchi era sotto
la piena responsabilità e tutela dei
Carabinieri?
Immagine di archivio
5Numero 21 - Anno XI - Lunedì 7 dicembre 2009
RIMINI - Il Ministro della Giustizia spiazza tutti e indica un nuovo Piano carceri, diverso dal precedente
Alfano annuncia 2000 assunzioniIl Ministro della Giustizia Angelino
Alfano ha comunicato in occasione
del primo salone della Giustizia
l'assunzione di 2000 nuovi agenti di
Polizia Penitenziaria nel 2010.
Il Piano Ionta verrà sostituito da un
altra soluzione finanziata con fondi
europei che prevede la realizzazio-
ne di 47 padiglioni in altrettanti
penitenziari italiani. Confermati i
500 milioni dalla Finanziaria.
Una curiosità finale: il Ministro nella
sua visita non era passato nello
stand della Polizia Penitenziaria.
Accortosi della gaffe è tornato
indietro visitando la prima area
espositiva, quella “occupata” dalle
Fiamme Azzurre.
Le imprese appaltatrici del servizio
di forniture vittuarie e di generi di
sopravvitto dovranno effettuare
ricerche di mercato per trovare
nuovi dispositivi tecnologici in
grado di sostituire i fornellini a gas.
Pericolo Gas, leimprese appaltatricidovranno cercarenuove prodotti sulmercato
Il Sottosegretario alla Giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati su
Rai1, parlando dell’edilizia penitenziaria si è lasciata sfuggire: “le
guardie penitenziarie….”. In quanto Sottosegretario alla Giustizia,
anche per cultura personale, non sarebbe male se la Polizia Peniten-
ziaria imparasse a conoscerla meglio… iniziando dal nome.
Dopo Pecorellasbaglia anche
la Casellati
Il capo del DAP Franco Ionta in
occasione della conferenza
stampa di presentazione del 1°
Salone della Giustizia di Rimini
ha annunciato alla platea di
giornalisti che darà mandato
ad una società di sondaggi
specializzata per "testare"
l'opinione pubblica sull'Ammi-
nistrazione Penitenziaria e la
Polizia Penitenziaria.
Sondaggio
Senza acqua calda a Regina CoeliA Regina Coeli da alcuni giorni manca l’acqua calda nelle celle enelle caserme. I detenuti hanno protestato e sono state distribui-te bombolette di gas per riscaldare l'acqua sui fornelli.
Il Personale di Polizia Penitenziaria non può prendere neanche unabevanda calda perché il bar è chiuso per mancanza di uomini. Dav-vero una bella situazione.
6 Numero 21 - Anno XI - Lunedì 7 dicembre 2009
A Napoli c’è chi aspetta gli arretratiNOTE DOLENTI - Le competenze per la vigilanza al concorso di avvocato creano numerosi disagi
Napoli ancora da pagare le competenze alla
Polizia Penitenziaria (straordinari e altro)
relativi alla Mostra d’Oltremare del dicembre
2008, per la vigilanza al concorso avvocati.
Il Dap ha risposto lo scorso 10 ottobre che il
Dag (Dipartimento Affari Giustizia) ha corri-
sposto al Personale un gettone di presenza
onnicomprensivo con importo da determina-
re da parte della presidenza della Corte
d’Appello.
Nel frattempo sempre a Napoli si stanno cer-
cando circa 100 unità di Polizia Penitenziaria
da impiegare in analogo concorso da avvo-
cato i prossimi 15, 16 e 17 dicembre.
Nell'ambito della mobilità a domanda è pre-
visto che per il Personale di Polizia Peniten-
ziaria sia emanato ogni anno un interpello
nazionale per i trasferimenti a domanda.
Questo interpello non è stato emanato e non
è stato comunicato niente in merito.
DIMENTICANZE
Mobilità a domanda,
continua il silenzio
Continuano le aggressioni nelle carceri ita-
liane nei confronti del Personale di Polizia
Penitenziaria. I corsi di autodifesa non si
fanno più nonostante siano previste 12 gior-
nate annue da dedicare all’aggiornamento.
AMNESIE
Niente corsi di autodifesa
nonostante l’aumento
delle aggressioni
All’inizio del 2009 la Direzione Generale del
Personale e della Formazione aveva annun-
ciato l’individuazione, quale PEA, degli
organici di Polizia Penitenziaria presso i
Provveditori Regionali, le Scuole, il DAP.
Ancora silenzio.
ANNUNCI DISATTESI
Organici PEA,
ancora niente di fatto
7Numero 21 - Anno XI - Lunedì 7 dicembre 2009
zappingzappingNews dal Mondo e dall’Italia
Va ai domiciliari,
non trova la
casa, torna a
piedi in carcere
e viene arrestato
per evasione
L'onesta è una qualità che non si perde, neanche se,
si è stati arrestati o magari si è finiti in carcere. Ad
Arezzo, ieri, è accaduto...l'incredibile. Un ragazzo alba-
nese di 23 anni è uscito dal carcere per scontare la sua
condanna ai domiciliari presso l'abitazione di un amico
a Bibbiena. Zaino in spalla si è allontanato da quella
che per qualche mese era stata la sua "imposta" dimo-
ra. Pullman fino a Bibbiena e poi: ricerca della casa
dell'amico.
"Scusi lei sa per caso dove abita...?"
"Lei per caso conosce questa via...?
"Lei che è un Carabiniere saprebbe dirmi dove si
trova...?"
Domande speranzose.
Risposte vane.
Risposte inutili, per chi non conosce neanche un po' la
zona. E così, dopo ore ed ore di cammino, il ragazzo
ha pensato bene di ritornare ad Arezzo.
Come dicevamo prima, l'onesta è un qualcosa difficile
da scalfire e così, era rimasto senza soldi, il giovane si
è incamminato verso Arezzo.
Tutto normale, se non fosse che la distanza tra Bibbie-
na ed Arezzo è appena di 32 km. L'albanese è arriva-
to nella cittadina toscana in tarda serata, e si è recato
nella Caserma dei Carabinieri per costituirsi:
" Non ho trovato la casa del mio amico", le parole del
ragazzo.
"Mi dispiace ma, come atto dovuto, siamo obbligati ad
arrestarla, in quanto la sua, resta, da un punto di vista
legale, una evasione". Parole dei militari. Stupore.
Un leggero sorriso.
"La burocrazia, a volte è davvero sorprendente", avrà
pensato il giovane. Oggi,comunque, c'è stata la conva-
lida dell'arresto.
Il Pm aveva chiesto la custodia cautelare in carcere,
ma il giudice ha disposto nuovamente gli arresti domi-
ciliari nell'abitazione di un ragazzo albanese che si è
dichiarato disposto ad accoglierlo. Sperimao che que-
sta volta qualcuno, però, gli riesca ad indicare la stra-
da.
Una riunione del Consiglio comunale nel Parco dell'Asinara per ribadi-
re il proprio "no" al ritorno del carcere nell'isola. "Da un anno e mezzo
- ha ricordato il Sindaco - ogni qualvolta si parla di fenomeni mafiosi
che preoccupano il Paese viene fuori che la lotta alla criminalità orga-
nizzata può avere efficacia con la riapertura del carcere all'Asinara. Si
vuole insomma ritornare indietro con la storia, dimenticandosi delle
grandi lotte cittadine che hanno permesso di far nascere l'isola-parco:
l'Asinara rappresenta uno sviluppo straordinario per tutto il territorio, e
il sondaggio fatto le scorse settimane evidenzia le aspettative dei citta-
dini per questa isola, e il Consiglio riunito vuole dare un messaggio
forte che non si è disposti a barattare niente in cambio di quella che è
la meta del territorio di Porto Torres. Non bisogna, comunque, abbas-
sare la guardia su queste uscite ministeriali che attentano alle eccel-
lenze del territorio, e anzi in questa battaglia bisogna coinvolgere
anche tutte le località dell'area vasta per ribadire che l'Asinara non si
tocca".
Consiglio riunitoall’Asinara perdire no al ritornodei detenuti nell’isola