8
Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me) Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 21 - 7 dicembre 2009 Arrenditi! Sei circondato!

Polizia Penitenziaria Domani

Embed Size (px)

DESCRIPTION

N. 21 del 7 dicembre 2009

Citation preview

Page 1: Polizia Penitenziaria Domani

Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)

Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 21 - 7 dicembre 2009

Arrenditi!

Sei circondato!

Page 2: Polizia Penitenziaria Domani

2 Numero 21 - Anno XI - Lunedì 7 dicembre 2009

in primain prima

[email protected]

di

LeoBeneduci

Arrenditi! Sei circondato!Ho fatto un sogno l’altra notte, non

come quelli che faceva M.Luther

King.

Nel sogno, più o meno, si verifica-

va che a me e ad un gruppo di Col-

leghi veniva detto: “se come Poli-

ziotti Penitenziari volete contare

qualcosa dovere mettere la firma

per passare, per un periodo di

tempo, nell’Arma dei Carabinieri.”

A me e agli altri non è che la cosa

convincesse tanto; non capivamo

ad esempio, una volta Carabinieri

se le nostre qualifiche (Sovrinten-

dente, Ispettore, etc.) sarebbero

contate qualcosa o saremmo dovu-

ti partire da zero, non sapevamo

nemmeno quanto tempo saremmo

dovuti restare Carabinieri e dove ci

avrebbero potuto mandare, visto

che si parlava anche di Afganistan

in cui non avremmo voluto andare.

Al risveglio non ho cercato di inter-

pretare un sogno che, almeno il

primo significato, dovrebbe essere

notevolmente chiaro.

Dicendo a me stesso che i Carabi-

nieri sono l’Italia e vanno rispettati

anche quando non lo meritano ho

continuato a sonnecchiare e, sem-

pre nel dormiveglia ho smesso di

pensarci; ma non è bastato perché

poco dopo mi si è accesa la radio-

sveglia e la voce di un ben noto sin-

dacalista della Polizia Penitenziaria

mi ha svegliato definitivamente,

dopodiché un cronista ha detto:

“sostiene C. del S. che un Ispettore

di Polizia Penitenziaria dopo avere

sentito Stefano Cucchi è andato

immediatamente a riferirlo al P.M.

che, però, ha ritenuto la testimo-

nianza del tutto irrilevante. Sentito

al telefono l’Ispettore conferma

l’accaduto”. Ma questo non lo ave-

vamo detto Noi, più o meno un

mese fa? Non avevamo detto un

mese fa, quando l’Amministrazione

era ancora in pieno letargo, che

sarebbe bastato andare a P.le Clo-

dio e qualsiasi essere senziente,

ragionante e soprattutto vedente

avrebbe presso atto delle condizio-

ni e scartato del tutto la possibilità

di una qualche aggressione-

pestaggio in quei locali?

Tutto inutile allora, forse perché

ancora non c’era il placet di Largo

Daga, ovvero di qualcuno/a a

Largo Daga, come invece adesso

c’è. In Italia oramai è così dapper-

tutto e non si vede perché non

dovrebbe esserlo per l’Amministra-

zione penitenziaria o per il c.d. Uffi-

cio Stampa del Dap. I giornali e le

televisioni, da parte loro, pubblica-

no o diffondono solo quello, o

meglio pubblicano o diffondono

solo chi ottiene il preventivo Nulla

Osta di un qualche “potere” ricono-

sciuto e che potrà essere motivo o

garanzia di proficui scambi futuri;

per questo le Veline non solo di

carta sono così di moda. Di giorna-

listi che hanno voglia di scoprire e

dire determinate verità, anche rom-

pendo gli equilibri, ce ne sono

assai pochi e va anche bene così.

Beati coloro che lo sanno e che ne

approfittano.

Anche per le notizie, non certo

commendevoli, apparse sul Corrie-

re della Sera riguardo gli esiti del-

l’indagine amministrativa, in asso-

luto elogio agli indaganti, mancava

solo il “relata refero”!

E chissà chi sarà stata mai, chi

sarà stata mai in questo caso la

“talpona” del Dap?

E’ così che questa notte ho fatto un

altro sogno: ero a casa mia al buio

e dall’esterno filtrava dalla serran-

da una luce molto intensa e una

voce con un megafono urlava:

“Arrenditi, arrenditi! Sei circonda-

to!” Ho tirato su la serranda e guar-

dato fuori ed erano in tantissimi,

alcuni anche dei più vecchi e cari

amici: “Arrenditi” continuavano a

dire, mentre io pensavo; “Sono così

stanco, così stanco, sono 19 anni

che ci provo, quasi quasi…”

“Arrenditi, arrenditi! Sei circondato!” “Arrenditi”

continuavano a dire, mentre iopensavo; “Sono così stanco,

così stanco, sono 19 anni checi provo, quasi quasi…”

Page 3: Polizia Penitenziaria Domani

3Numero 21 - Anno XI - Lunedì 7 dicembre 2009

BLOCK NOTESAppunti dal ‘pianeta Giustizia’

E’ stato presentato il nuovo por-tale di formazione a distanza "ABIfor-eJustice" sui temi della giustizia elet-tronica. Il progetto, messo a puntodall'Associazione bancaria italiana incollaborazione con il Ministero dellaGiustizia, è rivolto a magistrati, can-cellieri, avvocati e a tutti gli operatoridel settore.Si tratta di un'iniziativa fruibile onlineattraverso un portale telematicomulti-servizi, "ABIforeJustice" checoinvolgerà anche altri Stati del-l'Unione europea tramite la creazionedi un ambiente di apprendimento vir-tuale comune. Il progetto vanta giàl'adesione dei Ministeri della giustiziatedesco e austriaco e permetterà unoscambio di informazioni e di prassiorganizzative fruibile per tutti gli ope-ratori di giustizia dei Paesi europeiaderenti all'iniziativa nella prospettivadi sviluppare un progetto internazio-nale a lunga durata per la formazionea distanza sui temi della giustiziaelettronica.L'importanza della �svolta telemati-ca' è stata a lungo sostenuta dall'im-pegno e dal lavoro fatto dal Ministerodella Giustizia con la collaborazioneattiva dell'ABI. Il progetto, volto aconsentire l'invio informatico degli attiprocessuali e la gestione integrata ditutte le informazioni relative ai proce-dimenti, è stato, infatti, realizzato nel-l'ambito dell'intesa siglata dal Mini-stero con l'Associazione bancaria nelnovembre del 2006 per il consolida-mento e la diffusione del Processocivile telematico. Il portale, realizzatograzie al contributo di ABIFormazio-ne il centro di aggiornamento e for-

ANNO XI - n. 21 Lunedì 7 dicembre 2009

Direttore Responsabile Leo Beneduci

Direttore Editoriale Domenico Nicotra

Vice Direttore Domenico Mastrulli

Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano Gennaro Ricci

Direttore Organizzativo Luca Cruciani

Coordinamento Redazionale Alfio Grasso

Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo

Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di Polizia

Penitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P.

Questo periodico è associato

all’Unione Stampa Periodica Italiana

Registrazione Tribunale di Roma n. 103/99. Spedizione in a.p. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)

DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.poliziadomani.it - [email protected] - [email protected] - [email protected]

NOVITA’ - Varata l’iniziativa sul web rivolta a Magistrati, cancellieri, avvocati ed agli operatori del settore

[email protected]

di

DomenicoNicotra

ABI e Ministero insieme on line

mazione dell'ABI, conterrà una sezio-ne video con lezioni ed esercitazionipratiche interattive per gli utenti, illu-strerà l'architettura del Processo civi-le telematico ed il funzionamento delsoftware attraverso la consolle tele-matica dell'avvocato e del giudice,spiegherà che cosa si intende per

atto �telematico' e processo esecuti-vo informatico e come approcciarsialle nuove tecniche che adotterannoil bit come unità di misura dei docu-menti e non più il numero di pagina.Il passaggio di documenti e atti giudi-ziari �dalla carta al digitale' compor-terà la semplificazione delle procedu-

re, maggiore efficienza e rapidità delservizio accelerando il processo,semplificando gli adempimenti ammi-nistrativi e riducendo i costi operativi,mediante la registrazione telematicadi provvedimenti, notifiche per postaelettronica certificata, pagamento viaweb di contributi, diritti e spese.

Page 4: Polizia Penitenziaria Domani

4 Numero 21 - Anno XI - Lunedì 7 dicembre 2009

ROMA - Alcune novità sul caso che ha interessato l’opinione pubblica italiana. Il DAP chiude l’inchiesta

Caso Cucchi, quattro domandeLe novità sul Caso Cucchi sembra-

no non interessare nessuno. L'opi-

nione pubblica è stata “ubriacata”

di immagini, commenti, interviste,

retroscena per alcuni giorni. Ora è

calato il silenzio. Proprio ora che

vengono fuori particolari interes-

santi che fanno capire come real-

mente sono andate le cose. L’in-

chiesta del Dap sulla morte di Ste-

fano Cucchi non ha evidenziato

responsabilità per la Polizia Peni-

tenziaria: “è stata articolata ma,

parziale - ha detto Ionta -. “Se nel-

l’inchiesta della magistratura emer-

geranno delle responsabilità que-

ste saranno sanzionate”. Ora spa-

zio ad alcune riflessioni:

1) Anteprima Matrix Canale 5 pun-

tata del 24 novembre 2009

– “agente” di Polizia Penitenziaria

racconta che mentre trasportavano

i detenuti, tra cui Cucchi, dalle aule

del Tribunale di P.le Clodio alla

Casa Circondariale di Roma-Regi-

na Coeli lo stesso Stefano Cucchi

chiede se in istituto c’è una pale-

stra per fare pugilato, visto che

l’aveva fatto anche la sera prima.

Un detenuto tra quelli trasportati

ribatteva: “Si ma hai fatto la parte

del sacco”.

Alcuni quotidiani, tra cui soprattutto

il Messaggero di Roma hanno scrit-

to che la stessa testimonianza

l’”agente” l’aveva resa al Pubblico

Ministero che però l’ha ritenuta irri-

levante.

Il giorno dopo alcuni organi di

stampa dichiarano che la Procura

di Roma avrebbe intenzione di

richiamare l”’agente” perché le

dichiarazioni a Matrix sarebbero

state diverse da quelle rese in pre-

cedenza al P.M. Poche ore e si

apprende che le dichiarazioni sono

le sempre le stesse, rese persino

nell’indagine amministrativa al

Dap.

2) Un detenuto già ricoverato pres-

so il Centro Clinico di Roma -Regi-

na Coeli consegna una lettera al

Senatore Stefano Pedica (IdV) in

cui, tra l’altro afferma che nella

notte tra il 16 e il 17 ottobre Cucchi

si era sentito male ed alla richiesta

su cosa fosse successo avrebbe

affermato “mi hanno ammazzato di

botte i Carabinieri tutta la

notte….per un pezzo di fumo”.

Quasi tutti i quotidiani sostengono

che anche questa testimonianza

sarebbe poco credibile, ben diver-

sa da quelle rese dal “supertesti-

mone” africano, da un detenuto

albanese e da due detenuti italiani

che avrebbero sentito le urla ed il

pianto di Stefano Cucchi nelle

camere di sicurementre attendeva-

no di andare a processo.

3) Le “celle” al Tribunale dove

sarebbe avvenuta l'aggressione

sono formate da un corridoio di

circa 15/20 metri di lunghezza e di

non oltre mt. 1,20/1,50 di larghez-

za, in cui sarebbe stato assai diffici-

le persino trascinare qualcuno.

Le celle, circa 15, sono situate tutte

su di un lato con davanti il muro e

non altre celle. Alla fine del corrido-

io da un lato le due stanzette della

Polizia Penitenziaria e dall’altro c’è

una sorta di sala di attesa. Di fron-

te alla sala di attesa un corridoio di

2 metri per 1,50 che conduce ai 2

bagni quasi a vista: accanto al cor-

ridoio la stanzetta occupata dagli

addetti di SERT di Villa Maraini che

si occupano del Metadone per i fer-

mati.

Normalmente gli addetti del SERT

ci sono tutti i giorni fino a mezzo-

giorno. Come si può picchiare qual-

cuno in quei locali? Dove, come e

quando gli agenti avrebbero pic-

chiato Cucchi? Come avrebbero

potuto farlo senza che nessuno

delle altre Forze di Polizia potesse

vederli? Perchè lo hanno picchiato

se come “fermato” Cucchi era sotto

la piena responsabilità e tutela dei

Carabinieri?

Immagine di archivio

Page 5: Polizia Penitenziaria Domani

5Numero 21 - Anno XI - Lunedì 7 dicembre 2009

RIMINI - Il Ministro della Giustizia spiazza tutti e indica un nuovo Piano carceri, diverso dal precedente

Alfano annuncia 2000 assunzioniIl Ministro della Giustizia Angelino

Alfano ha comunicato in occasione

del primo salone della Giustizia

l'assunzione di 2000 nuovi agenti di

Polizia Penitenziaria nel 2010.

Il Piano Ionta verrà sostituito da un

altra soluzione finanziata con fondi

europei che prevede la realizzazio-

ne di 47 padiglioni in altrettanti

penitenziari italiani. Confermati i

500 milioni dalla Finanziaria.

Una curiosità finale: il Ministro nella

sua visita non era passato nello

stand della Polizia Penitenziaria.

Accortosi della gaffe è tornato

indietro visitando la prima area

espositiva, quella “occupata” dalle

Fiamme Azzurre.

Le imprese appaltatrici del servizio

di forniture vittuarie e di generi di

sopravvitto dovranno effettuare

ricerche di mercato per trovare

nuovi dispositivi tecnologici in

grado di sostituire i fornellini a gas.

Pericolo Gas, leimprese appaltatricidovranno cercarenuove prodotti sulmercato

Il Sottosegretario alla Giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati su

Rai1, parlando dell’edilizia penitenziaria si è lasciata sfuggire: “le

guardie penitenziarie….”. In quanto Sottosegretario alla Giustizia,

anche per cultura personale, non sarebbe male se la Polizia Peniten-

ziaria imparasse a conoscerla meglio… iniziando dal nome.

Dopo Pecorellasbaglia anche

la Casellati

Il capo del DAP Franco Ionta in

occasione della conferenza

stampa di presentazione del 1°

Salone della Giustizia di Rimini

ha annunciato alla platea di

giornalisti che darà mandato

ad una società di sondaggi

specializzata per "testare"

l'opinione pubblica sull'Ammi-

nistrazione Penitenziaria e la

Polizia Penitenziaria.

Sondaggio

Senza acqua calda a Regina CoeliA Regina Coeli da alcuni giorni manca l’acqua calda nelle celle enelle caserme. I detenuti hanno protestato e sono state distribui-te bombolette di gas per riscaldare l'acqua sui fornelli.

Il Personale di Polizia Penitenziaria non può prendere neanche unabevanda calda perché il bar è chiuso per mancanza di uomini. Dav-vero una bella situazione.

Page 6: Polizia Penitenziaria Domani

6 Numero 21 - Anno XI - Lunedì 7 dicembre 2009

A Napoli c’è chi aspetta gli arretratiNOTE DOLENTI - Le competenze per la vigilanza al concorso di avvocato creano numerosi disagi

Napoli ancora da pagare le competenze alla

Polizia Penitenziaria (straordinari e altro)

relativi alla Mostra d’Oltremare del dicembre

2008, per la vigilanza al concorso avvocati.

Il Dap ha risposto lo scorso 10 ottobre che il

Dag (Dipartimento Affari Giustizia) ha corri-

sposto al Personale un gettone di presenza

onnicomprensivo con importo da determina-

re da parte della presidenza della Corte

d’Appello.

Nel frattempo sempre a Napoli si stanno cer-

cando circa 100 unità di Polizia Penitenziaria

da impiegare in analogo concorso da avvo-

cato i prossimi 15, 16 e 17 dicembre.

Nell'ambito della mobilità a domanda è pre-

visto che per il Personale di Polizia Peniten-

ziaria sia emanato ogni anno un interpello

nazionale per i trasferimenti a domanda.

Questo interpello non è stato emanato e non

è stato comunicato niente in merito.

DIMENTICANZE

Mobilità a domanda,

continua il silenzio

Continuano le aggressioni nelle carceri ita-

liane nei confronti del Personale di Polizia

Penitenziaria. I corsi di autodifesa non si

fanno più nonostante siano previste 12 gior-

nate annue da dedicare all’aggiornamento.

AMNESIE

Niente corsi di autodifesa

nonostante l’aumento

delle aggressioni

All’inizio del 2009 la Direzione Generale del

Personale e della Formazione aveva annun-

ciato l’individuazione, quale PEA, degli

organici di Polizia Penitenziaria presso i

Provveditori Regionali, le Scuole, il DAP.

Ancora silenzio.

ANNUNCI DISATTESI

Organici PEA,

ancora niente di fatto

Page 7: Polizia Penitenziaria Domani

7Numero 21 - Anno XI - Lunedì 7 dicembre 2009

zappingzappingNews dal Mondo e dall’Italia

Va ai domiciliari,

non trova la

casa, torna a

piedi in carcere

e viene arrestato

per evasione

L'onesta è una qualità che non si perde, neanche se,

si è stati arrestati o magari si è finiti in carcere. Ad

Arezzo, ieri, è accaduto...l'incredibile. Un ragazzo alba-

nese di 23 anni è uscito dal carcere per scontare la sua

condanna ai domiciliari presso l'abitazione di un amico

a Bibbiena. Zaino in spalla si è allontanato da quella

che per qualche mese era stata la sua "imposta" dimo-

ra. Pullman fino a Bibbiena e poi: ricerca della casa

dell'amico.

"Scusi lei sa per caso dove abita...?"

"Lei per caso conosce questa via...?

"Lei che è un Carabiniere saprebbe dirmi dove si

trova...?"

Domande speranzose.

Risposte vane.

Risposte inutili, per chi non conosce neanche un po' la

zona. E così, dopo ore ed ore di cammino, il ragazzo

ha pensato bene di ritornare ad Arezzo.

Come dicevamo prima, l'onesta è un qualcosa difficile

da scalfire e così, era rimasto senza soldi, il giovane si

è incamminato verso Arezzo.

Tutto normale, se non fosse che la distanza tra Bibbie-

na ed Arezzo è appena di 32 km. L'albanese è arriva-

to nella cittadina toscana in tarda serata, e si è recato

nella Caserma dei Carabinieri per costituirsi:

" Non ho trovato la casa del mio amico", le parole del

ragazzo.

"Mi dispiace ma, come atto dovuto, siamo obbligati ad

arrestarla, in quanto la sua, resta, da un punto di vista

legale, una evasione". Parole dei militari. Stupore.

Un leggero sorriso.

"La burocrazia, a volte è davvero sorprendente", avrà

pensato il giovane. Oggi,comunque, c'è stata la conva-

lida dell'arresto.

Il Pm aveva chiesto la custodia cautelare in carcere,

ma il giudice ha disposto nuovamente gli arresti domi-

ciliari nell'abitazione di un ragazzo albanese che si è

dichiarato disposto ad accoglierlo. Sperimao che que-

sta volta qualcuno, però, gli riesca ad indicare la stra-

da.

Una riunione del Consiglio comunale nel Parco dell'Asinara per ribadi-

re il proprio "no" al ritorno del carcere nell'isola. "Da un anno e mezzo

- ha ricordato il Sindaco - ogni qualvolta si parla di fenomeni mafiosi

che preoccupano il Paese viene fuori che la lotta alla criminalità orga-

nizzata può avere efficacia con la riapertura del carcere all'Asinara. Si

vuole insomma ritornare indietro con la storia, dimenticandosi delle

grandi lotte cittadine che hanno permesso di far nascere l'isola-parco:

l'Asinara rappresenta uno sviluppo straordinario per tutto il territorio, e

il sondaggio fatto le scorse settimane evidenzia le aspettative dei citta-

dini per questa isola, e il Consiglio riunito vuole dare un messaggio

forte che non si è disposti a barattare niente in cambio di quella che è

la meta del territorio di Porto Torres. Non bisogna, comunque, abbas-

sare la guardia su queste uscite ministeriali che attentano alle eccel-

lenze del territorio, e anzi in questa battaglia bisogna coinvolgere

anche tutte le località dell'area vasta per ribadire che l'Asinara non si

tocca".

Consiglio riunitoall’Asinara perdire no al ritornodei detenuti nell’isola

Page 8: Polizia Penitenziaria Domani