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Due righe due... Come raccontare il mondo penitenziario? - Come raccontare il mondo penitenziario? - Ci piace sognare e ridere, invece che essere terribilmente svegli e seri Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me) Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 2 - 16 febbraio 2009 DISTRIBUZIONE GRATUITA “C’erano una volta un Dipar- timento e un Re, che Re non era per niente, anche se tutti lo chiamavano Re, che aveva deciso di rivolgersi al Papa perché scomuni- casse, finalmente, l’Im- peratore che lo metteva sempre in cattiva luce con i propri Vassal- li….” continua a pag. 2 di Leo Beneduci STUDENTI IN LOTTA CONTRO IL MINISTRO GOVERNO (NON) INCONTRA AD AVELLINO PACCHI, COSTI IN CONTO PER L’AMMINISTRAZIONE EMERGENZA STUPRI: ALLARME NAZIONALE BLOCK NOTES BLOCK NOTES DIMENTICANZE DIMENTICANZE AT T U A L I TA’ AT T U A L I TA’ ZAPPING ZAPPING Nelle facoltà di Giurispruden- za è iniziato il dibattito sulle proposte del Governo. Gli stu- denti si preparano ad azioni di protesta. PAG. 3 PAG. 3 L'Amministrazione dovrà fare fron- te alle spese di spedizione degli oggetti dei detenuti fino a dieci chili di peso e, in caso di trasferimento d'autorità, anche le spese per l'eventuale eccedenza. PAG. 5 PAG. 5 Negli ultimi mesi, quasi ogni gior- no assistiamo sulle cronache a fatti di violenza contro le donne. Un brutale fenomeno che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta la penisola. PAG. 7 PAG. 7 Il 2 febbraio ad Avelinoil Governo ha organizzato un incontro con le autorità e i cittadini campani. Per il servizio d’ordine non è stata invitata la Polizia Penitenziaria. PAG. 4 PAG. 4

Polizia Penitenziaria Domani

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N. 2 del 16 febbraio 2009

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Page 1: Polizia Penitenziaria Domani

Due righe due...Come raccontare il mondo penitenziario? - Come raccontare il mondo penitenziario? - Ci piace sognare e ridere, invece che essere terribilmente svegli e seri

Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)

Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 2 - 16 febbraio 2009DISTRIBUZIONE GRATUITA

“C’erano una volta un Dipar-

timento e un Re, che Re non

era per niente, anche se

tutti lo chiamavano Re, che

aveva deciso di rivolgersi

al Papa perché scomuni-

casse, finalmente, l’Im-

peratore che lo metteva

sempre in cattiva luce

con i propri Vassal-

li….”

continua a pag. 2

di Leo Beneduci

STUDENTI IN

LOTTA CONTRO IL

MINISTRO

GOVERNO

(NON) INCONTRA

AD AVELLINO

PACCHI, COSTI IN

CONTO PER

L’AMMINISTRAZIONE

EMERGENZA

STUPRI: ALLARME

NAZIONALE

BLOCK NOTESBLOCK NOTES DIMENTICANZEDIMENTICANZE ATTUALITA’ATTUALITA’ ZAPPINGZAPPING

Nelle facoltà di Giurispruden-za è iniziato il dibattito sulleproposte del Governo. Gli stu-denti si preparano ad azioni diprotesta.

PAG. 3PAG. 3

L'Amministrazione dovrà fare fron-

te alle spese di spedizione degli

oggetti dei detenuti fino a dieci chili

di peso e, in caso di trasferimento

d'autorità, anche le spese per

l'eventuale eccedenza. PAG. 5PAG. 5

Negli ultimi mesi, quasi ogni gior-

no assistiamo sulle cronache a

fatti di violenza contro le donne.

Un brutale fenomeno che si sta

diffondendo a macchia d’olio in

tutta la penisola. PAG. 7PAG. 7

Il 2 febbraio ad Avelinoil Governo

ha organizzato un incontro con le

autorità e i cittadini campani. Per

il servizio d’ordine non è stata

invitata la Polizia Penitenziaria.

PAG. 4PAG. 4

Page 2: Polizia Penitenziaria Domani

2 Numero 2 - Anno XI - Lunedì 16 febbraio 2009

Alcuni, assai pochi a dire il vero tra

il già esiguo numero degli affezio-

nati lettori di queste pagine, ci

hanno chiesto perché, soprattutto

per quanto è appositamente di mio

pugno, invece di soffermarci

su resoconti e proteste lega-

ti a fatti concreti di questa

nostra “triste” realtà lavorati-

va, indugiamo nel fantastico,

nella favola o nel racconto

preso a prestito dalla lettera-

tura, persino nelle serie TV

quale e da ultimo quella di

Startrek con il titolo: “il Pia-

neta DAP”.

La risposta, apparentemente

semplice ed ovvia, che ci

piace sognare e ridere, inve-

ce che essere terribilmente

svegli e seri, magari e qualo-

ra ne fossimo capaci, anche

attardandoci in dotte ed

argomentate elucubrazioni,

diviene nel concreto poco

sincera.

Infatti, il problema, almeno

per quanto ci riguarda, è che

le cose incredibili che atten-

gono il mondo penitenziario

e la relativa Amministrazione

non si sa più come raccon-

tarle, senza l’ausilio delle

perifrasi, dei doppi sensi e di

immagini fantastiche che

necessariamente rendano

meno pesante la situazione

e, se vogliamo, conferisca-

no alla stessa la giusta collo-

cazione nel teatro dell’assur-

do.

Perché, per fare un esempio,

delle due l’una, o scrivere

una “barbosa” lettera di pro-

testa sindacale di vibrata

protesta indirizzata a tutti,

propri tutti, come peraltro già

accade in altro settore,

oppure descrivere su queste pagi-

ne, trovando un modo “carino” per

farlo, che 3 o 4 Provveditori Regio-

nali che gestiscono almeno 9.000

uomini/donne del Corpo e nel com-

plesso circa 15.000 detenuti si

sono incapricciati nel rendere la

vita dura, fino a cercarne prematu-

ra dipartita da Largo Daga, al Diret-

in primain prima

[email protected]

di

Leo

Beneduci

tore Generale del Personale e della

Formazione De Pascalis sulla

vicenda del computo degli straordi-

nari ed andando in assoluto sfavo-

re del “proprio” Personale che nel

frattempo ha iniziato a protestare in

modo tangibile e fino ad oggi ina-

scoltato, hanno interpretato in

maniera assolutamente contraria,

anche con proprie Contro-Circolari

le disposizioni che il Centro ha

emanato in proposito (con tanto di

visto del Capo del Dap Ionta).

Oppure, per fare un altro esempio,

sarebbe arduo raccontare, senza

edulcorare la pietanza, che 9 sin-

dacati (con la s volutamente minu-

scola e noi compresi) della Polizia

Penitenziaria vengono convocati

dal Ministro, dopo una minacciata

protesta nazionale, terzi nella sca-

letta della giornata dopo il Compar-

to Ministeri e il Sidipe e alle richie-

ste degli stessi su Organici e

Sovraffollamento si vedono rispon-

dere dall’autorevole Responsabile

Politico che, certamente, si costrui-

ranno nuove carceri, magari nei

luoghi indicati il prossimo 3 marzo

dai sindacati stessi, a cui tali ruolo

e competenza non possono essere

negati (?), tanto che alcune sigle

(con la s volutamente minuscola),

pur non risultando avere spe-

cifiche compartecipazioni in

società di costruzioni, prima

di apposito comunicato con-

giunto, hanno affermato di

essere moderatamente soddi-

sfatte.

E per restare in tema, come

non trovare esilarante fino al

punto di dovervi adattare,

prima o poi, un qualche speci-

fico copione, che alcune delle

stesse sigle sindacali che,uni-

tamente ai restanti sindacati

del Corpo, affermano la pro-

pria unitarietà di intenti e di

azioni in ambiti quali la Fun-

zione Pubblica o il tavolo

nazionale del Dipartimento,

nelle proprie singole ed anche

recenti assemblee sul territo-

rio, con il sempre inconsape-

vole e “credulone” Personale

di Polizia Penitenziaria, attri-

buiscano poi al proprio esclu-

sivo merito, nonostante l’as-

soluta incompetenza degli

altri (sindacati), i contenuti e i

risultati (chissà quali?) che in

tali pubblici contesti la Polizia

Penitenziaria sta ottenendo.

Peraltro, anche adesso che il

racconto ha preso piede

senza allusioni o metafore,

non possiamo non accorger-

ci della noiosità delle materie

così trattate e dell’intrinseca

intraducibilità di tali vicende in

un linguaggio reale e com-

prensibile, fino a ritenerne

indispensabile l’immediata

riproposizione nelle forme già

conosciute che ci accingiamo,

quindi, a riassumere:

“C’erano una volta un Dipartimento

e un Re, che Re non era per nien-

te, anche se tutti lo chiamavano

Re, che aveva deciso di rivolgersi

al Papa perché scomunicasse,

finalmente, l’Imperatore che lo

metteva sempre in cattiva luce con

i propri Vassalli….”

Due righe

due...Ci piace sognare e ridere,

invece che essere terribilmente svegli e seri

Page 3: Polizia Penitenziaria Domani

3Numero 2 - Anno XI - Lunedì 16 febbraio 2009

BLOCK NOTESAppunti dal ‘pianeta Giustizia’

Studenti contro il MinistroI futuri avvocati, ora studenti di

giurisprudenza, sono sul piede diguerra. Nelle aule delle facoltà di tut-t'Italia il bersaglio preferito è il Mini-stro della Giustizia Angelino Alfano.L'allarme è scattato dalle sue paroleche ufficializzano l'idea del Governodi procedere ad una riforma organicadell'area giuridico-economica delleprofessioni coinvolgendo avvocati,notai e commercialisti. In sintesi ilGoverno intende cambiare in modoradicale le regole per accedere allaprofessione di avvocato. In Senato visono diverse proposte di riforma,circa nove, due molto recenti e ingrado di diventare la futura riforma,una firmata dal Consiglio NazionaleForense, l’altra dal senatore FrancoMugnai del Pdl. In Europa solo l’Italiasupera la soglia dei 200 mila avvoca-ti (per l’esattezza sono 213.081), inbase alle cifre ricavate dal Consigliodegli ordini forensi d’Europa. Comedire che un avvocato su tre nell’Unio-ne Europea è italiano. Tutti gli altriPaesi si attestano ben al di sotto diquesta cifra: la Spagna con 154.953,la Germania con 146.910, il RegnoUnito con 139.789, la Francia consoli 47.765. Un tempo si era parlatoanche di inserire il numero chiuso, unpo’ come accade per la professionedi medico. In base alle ultime propo-ste di riforma presentate in Senato ilnumero chiuso e comunque un fortelimite all’accesso potrebbe essereintrodotto in una forma più indiretta.Le proposte prevedono che potràottenere l’abilitazione solo chi avràseguito le scuole professionali postlaurea, a pagamento e a numero

ANNO XI - n. 2 Lunedì 16 febbraio 2009

Direttore Responsabile Leo Beneduci

Direttore Editoriale Domenico Nicotra

Vice Direttore Domenico Mastrulli

Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano

Gennaro Ricci

Direttore Organizzativo Luca Cruciani

Coordinamento Redazionale Alfio Grasso

Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo

Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di Polizia

Penitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P.

Questo periodico è associato

all’Unione Stampa Periodica Italiana

Registrazione Tribunale di Roma n. 103/99. Spedizione in a.p. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)

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[email protected] - [email protected] - [email protected]

RIFORMA PROFESSIONI - Nelle facoltà di Giurisprudenza è iniziato il dibattito sulle proposte del Governo

chiuso, mentre ora basta seguire unlibero tirocinio senza alcuna spesa,presso un qualunque studio legale.Per accedere al numero chiuso dellescuole si dovrà sostenere un esamee per avere il certificato conclusivodelle scuole si dovrà sostenere sem-pre un esame finale (che non è anco-ra l'esame per diventare avvocatoche invece dovrà essere sostenuto inseguito). Per iscriversi al registro dei

[email protected]

di

Domenico

Nicotra

praticanti bisognerà avere meno di40 anni di età mentre ora non esistealcun limite. Quando si sosterràl’esame per diventare avvocato, nonsi potrà fare ricorso ai codici com-mentati con la giurisprudenza comeaccade ora né sperare in un oralecon materie meno complesse tipo ildiritto ecclesiastico. Dopo tre boccia-ture si è fuori del tutto, non si potràpiù sostenere l'esame, lo stesso

dopo i 50 anni mentre adesso non c'èalcun limite. Il ministro Alfano hacomunque precisato che “il governointende procedere con soluzioni lar-gamente condivise all’unico fine diassicurare a tutti i cittadini utenti lagiusta assistenza legale”. Precisazio-ne utile visto che gli studenti di Giuri-sprudenza e gli aspiranti avvocatistanno organizzando una protestasenza precedenti contro la riforma.

Page 4: Polizia Penitenziaria Domani

Governo (non) incontra

4 Numero 2 - Anno XI -Lunedì 16 febbraio 2009

DIMENTICANZE - La Polizia Penitenziaria non è stata invitata all’evento di Avellino

Il 2 febbraio per iniziativa del

Ministro della Programmazione di

Governo, on. Gianfranco Rotondi,

numerosi esponenti dell'esecutivo,

tra cui il Ministro dell'Interno, delle

Infrastrutture, del Lavoro, della

Semplificazione Normativa sono

intervenuti al teatro “Carlo Gesual-

do” di Avellino per l'evento Governo

Incontra. In uno scenario che ha

visto presenti numerosissime auto-

rità del territorio campano, è stato

BB brevi

Missioni a Milano,

non meno di un mese

Procedimenti disciplinari inviati per posta raccomandata

E' diventata una prassi notificare le

comunicazioni inerenti i procedi-

menti disciplinari al Personale di

Polizia Penitenziaria assente dal

servizio per motivi giustificati

mediante raccomandata postale al

domicilio dichiarato. Questa 'soler-

zia' nelle comunicazioni non trova

alcuna utilità ai fini del corretto

andamento del procedimento né

attiene all'esatto adempimento delle

formalità previste dalla vigente nor-

mativa ovvero non garantisce il dirit-

to alla difesa del Personale interes-

sato. I procedimenti disciplinari con-

dotti e conclusi nei confronti del Per-

sonale di Polizia Penitenziaria

assente dal servizio con motivazioni

giustificate non sono necessarie e,

quindi, dovrebbero cessare.

Lo scorso dicembre la direzio-

ne generale in relazione a pressan-

ti esigenze di servizio del Provvedi-

torato di Milano correlate dall'entra-

ta in funzione di un nuovo padiglio-

ne detentivo presso la Casa di

Reclusione di Milano Bollate, ha

disposto l'invio in missione con

decorrenza dal 15 gennaio di 40

unità di personale di polizia Peni-

tenziaria. Delle 40 unità stabilite

hanno raggiunto l'istituto di Bollate

soltanto 21. Per assicurare un mini-

mo di continuità nella fase di avvio

della nuova struttura è stato deciso

che l'invio in missione di personale

avvenga con turnazione non infe-

riore ad un mese.

organizzato un servizio d'ordine e

di rappresentanza che ha coinvolto

tutte le Forze di Polizia ad eccezio-

ne della Polizia Penitenziaria.

Nonostante la Polizia Penitenziaria

dipenda anche dall'Autorità Provin-

ciale di Pubblica Sicurezza nel-

l'esplicazione di funzioni come l'or-

dine pubblico nessun invito è stato

inoltrato per il coinvolgimento diret-

to dei reparti degli istituti peniten-

ziari della provincia di Avellino. Pro-

babilmente l'assenza di considera-

zione da parte delle autorità politi-

che oltre che per possibili dimenti-

canze, malgrado l'indubbio contri-

buto del Corpo alla lotto contro la

criminalità deriva dai ben noti 'luo-

ghi comuni' che assommano l'ap-

partenenza al Corpo con le esclusi-

ve funzioni custodiali interne agli

istituti penitenziari e non con le

attribuzioni di Polizia Giudiziaria e

di Pubblica Sicurezza.

@GIUSTIZIA.IT

Posta elettronica,

suffisso uguale per tutti

Negli indirizzi di posta elettroni-

ca resi disponibili dalle rispettive

amministrazioni agli appartenenti

alle altre Forze di Polizia è prevista

l'estensione/dominio relativa al

corpo di appartenenza (per esem-

pio la Guardia di Finanza ha il suf-

fisso @gdf.it).

Gli appartenenti alla Polizia Peni-

tenziaria devono utilizzare gli indi-

rizzi con l'estensione/dominio

@giustizia.it identico per profili tec-

nici-amministrativi anche di altri

Dipartimenti del dicastero della

Giustizia, che non ne qualifica la

specificità e l'appartenenza.

La solerzia dell’Amministrazione non trova in questo caso utilità ai fini del procedimento

BOLLATE

Riorganizzazione

dei servizi negli istitutiE' stata chiesta l'apertura di un

tavolo di lavoro sulla riorganizza-

zione dei servizi e degli istituti nel-

l'ambito dei provveditorati regionali.

Infatti numerosi provveditorati stan-

no formulando ed attuando nuovi

progetti riguardo la riorganizzazio-

ne degli istituti e dei servizi destina-

ti alla popolazione detenuta della

propria giurisdizione.

TAVOLO DI LAVORO

Page 5: Polizia Penitenziaria Domani

5Numero 2 - Anno XI - LUnedì 16 2009

NN news

PACCHI - Per gli oggetti inferiori ai 10 kg nessun costo per i detenuti trasferiti d’autorità

IN SICILIA

Gazebo e sit-in

a Catania Piazza Lanza

Un gazebo nel piazzale anti-

stante la Casa Circondariale di

Catania 'Piazza Lanza' sarà allesti-

to dal 24 al 26 febbraio prossimi .

Verrà organizzato anche un sit-in

per far conoscere all'opinione pub-

blica le gravi problematiche in cui

versa il personale di Polizia Peni-

tenziaria presso l'Istituto catanese.

L'Amministrazione dovrà fare

fronte alle spese di spedizione

degli oggetti dei detenuti fino a

dieci chili di peso e, in caso di tra-

sferimento d'autorità, anche le

spese per l'eventuale eccedenza.

La nota esplicativa dell'Ammini-

strazione cita l'art. 83 comma 7 del

nuovo regolamento di esecuzione:

le spese per la spedizione degli

oggetti indicati nel comma 6 sono,

in ogni caso, sopportate dall'Ammi-

nistrazione fino al limite di dieci chi-

logrammi di peso e, per l'ecceden-

za, dal detenuto o dall'internato

che sia trasferito a sua domanda.

Per quanto attiene l'impiego del

personale di Polizia Penitenziaria

nella spedizione dei pacchi sempre

l'art. 83 stabilisce questa funzione.

Campobasso, tre errori in uno

Condannato il Ministero SENTENZA- 150.000 euro per risarcire la morte di un detenuto causata dal gas

Paga l’Amministrazione

Il Tribunale Civile di Milano ha condannato

il Ministero della Giustizia a risarcire con

150.000 euro la madre e le due sorelle di un

detenuto deceduto presso la Casa Circondariale di

Pavia respirando il gas di una bomboletta acquistata

presso lo spaccio dell'Istituto. Questo non è il primo

risarcimento danni che l'Amministrazione penitenziaria

si è trovata a corrispondere in ragione dell'utilizzo,

concomitante, di sacchetti di plastica e di bombolette

di gas. Malgrado questi fatti dannosi per l'immagine

dell'Amministrazione e pericolosi per la Polizia Peni-

tenziaria non si riesce a capire il perchè di una man-

cata abolizione dei fornellini impiegati nella cottu-

re del cibo nelle celle detentive e dei sacchetti

di plastica (sostituibili facilmente con altro mate-

riale). Questa sentenza evidenzia come la pre-

senza di questi oggetti in carcere rappresenta

per l’Amministrazione un doppio svantaggio eco-

nomico e funzionale. La pericolosità dei fornelli-

ni è nota a tutte le componenti e non sono casi

sporadici gli interventi del personale del Corpo

che rischia la propria vita spegnendo gli incendi

causati dalle bombolette o è chiamato ad inter-

venire per salvare i detenuti dall’inalazione di

queste sostanze.

Nella confusione generata dalle disposizioni

impartite dalla Direzione Generale del Personale

e della Formazione per quel che riguarda l’invio

in missione dagli istituti del Sud a quelli del Nord

di Personale di Polizia Penitenziaria, si distingue

per l’orginalità delle iniziative la Casa Circonda-

riale di Campobasso la cui Direzione ha di recen-

te disposto l’invio in missione presso la Casa

Circondariale di Asti di una unità di Polizia Peni-

tenziaria.

Peccato non ci si sia accorti che si tratta di un

rappresentante sindacale (nessuna richiesta di

nulla osta è stata fatta alla sigla sindacale di

appartenenza), è Consigliere Comunale presso

un Comune limitrofo e non ha ricevuto alcun

anticipo di missione.

Confusione ed originalità nelle scelte della Direzione del carcere molisano

DATI DAP

Suicidi in calo,

i numeri non convincono

I numeri dati dal direttore del-

l'Ufficio detenuti e trattamento del

DAP Sebastiano Ardita non convin-

cono molto gli addetti ai lavori. La

diminuzione dei suicidi ufficializzata

dal DAP non tiene conto dei tenta-

tivi di suicidio, sempre più spesso

scongiurati dal Personale di Polizia

Penitenziaria che si ritrova alle

prese con sovraffollamento e la

promiscuita' tra i soggetti reclusi

che generano numerosi spunti di

pericolo.La Polizia Penitenziaria

continua ad operare adeguatamen-

te, nonostante da 17 anni non

ottenga aumenti di organico e il

ministro Angelino Alfano non ha

manifestato alcun impegno concre-

to nel volere operare nuove politi-

che del personale.

Page 6: Polizia Penitenziaria Domani

6 Numero 2 - Anno XI - Luned’ 16 febbraio 2009

Il Consiglio comunale di Milano ha

approvato, con i voti dei 51 consiglieri pre-

senti, il conferimento della cittadinanza ono-

raria di Milano al Corpo di Polizia Peniten-

ziaria, istituito con la sua attuale qualifica-

zione nel dicembre 1990, ma risalente al

1817, per importanti ragioni civiche, tra cui il

“contributo all’ordinato svolgersi della vita

sociale”.

Il Presidente del Consiglio comunale Man-

fredi Palmeri, ha precisato la motivazione

della delibera di iniziativa consiliare, secon-

do cui “oggi, come nel passato, gli Agenti di

Custodia si sono distinti per le loro capacità

professionali e alcuni di loro hanno addirittu-

ra sacrificato la propria vita per l’affermazio-

ne dei principi di Umanità e in difesa della

libertà di ognuno di noi”.

Ricordando che il Consiglio comunale

aveva già deliberato due volte in questo

mandato per la concessione della cittadi-

nanza onoraria al Presidente greco Karolos

Papoulias il 29 novembre 2007 e ad Al Gore

il 5 maggio 2008, Manfredi Palmeri ha

aggiunto: “Abbiamo onorato un impegno

che avevamo voluto assumere sin dallo

scorso novembre nei confronti della Polizia

Penitenziaria, durante le riunioni della Com-

missione per la Concessione delle Civiche

Benemerenze”.

“Milano è grata agli uomini e alle donne

della Polizia Penitenziaria – ha proseguito il

Presidente Palmeri – che, in condizioni

spesso difficili, si impegnano con professio-

nalità e senso del dovere. Il rispetto del

lavoro degli agenti e la consapevolezza del

loro ruolo ci portano a guardare con partico-

lare attenzione ai dati sul sovraffollamento

delle carceri: provvedimenti emergenziali e

non strutturali, ponderati non a sufficienza e

incapaci di gestire molti degli effetti genera-

ti nel Paese, sono incompatibili con la digni-

tà professionale del Corpo oltre che, natu-

ralmente, con la stessa funzione della pena,

che deve essere orientata alla rieducazione

nello spirito dell’articolo 27 della Costituzio-

ne”.

Cittadinanza onoraria a MilanoRICONOSCIMENTI - Il consiglio comunale ha deciso di omaggiare la Polizia Penitenziaria e ringraziarla

PREMI

L’ Ente di Assistenza, assegna

somme per titoli di studio

Il Consiglio di Amministrazione dell'ente

di assistenza ha deliberato di concedere dei

premi in denaro a chi nell'anno 2008 ha con-

seguito un titolo di studio superiore a quello

avuto.

Per l'impossibilità di valutare le richieste non

è stato ancora previsto l'ammontare del pre-

mio.

Page 7: Polizia Penitenziaria Domani

7Numero 2 - Anno XI - Lunedì 16 febbraio 2009

zappingzappingNews dal Mondo e dall’Italia

a cura di

Giada

Ariani

Emergenza stupri: è allarme nazionaleNegli ultimi mesi, quasi ogni giorno assistiamo sulle cronache a fatti

di violenza contro le donne: lo stupro di Capodanno a Roma, l’ag-

gressione alla coppia di fidanzati a Guidonia, la quattordicenne di

Trento violentata dai tre compagni di scuola, sono solo alcuni

esempi di questo brutale fenomeno che si sta diffondendo a mac-

chia d’olio in tutta la penisola. Lo scorso anno, nel nostro paese,

sono state violentate 4.663 donne, un dato allarmante se pensia-

mo che solo 4 donne su 100 denunciano questi fatti, e ciò equi-

vale a dire che gli stupri ogni anno in Italia non sono 4.663 ma

116.575. Secondo una recente indagine dell’Istat sono oltre 14

milioni le donne italiane che nel corso della vita sono state

oggetto di violenza fisica, sessuale o psicologica. Tredici sono

gli stupri che vengono commessi quotidianamente, il 69%

sono ad opera di italiani. Dati allarmanti questi, che devono

far riflettere ed intervenire per arrestare questo “barbaro

crimine”. Un reato contro la persona che sempre più

viene commesso non solo da singoli individui, ma da

veri e propri branchi che si muovono indisturbati nelle

città, nei locali, per le strade, alle fermate degli auto-

bus. Le ragazze, le donne vengono considerate da

questi “animali” vere e proprie prede, oggetto di pia-

cere e di sevizie atroci e selvagge. La gente inizia

ad avere paura. Si vive nell’angoscia costante, nel

timore dell’altro. Ad ogni angolo, ad ogni fermata ci

potrebbe essere il proprio aguzzino. Una normalis-

sima passeggiata si può trasformare nel giorno

peggiore della propria vita. E non è un deterrente

nemmeno l’avere un ragazzo al proprio fianco. Gli

episodi di violenza hanno acceso numerosi dibat-

titi su come gestire l’ordine pubblico. La Lega

arriva a chiedere misure radicali come la castra-

zione chimica. Il ministro Calderoli propone addi-

rittura la castrazione chirurgica per reprimere

l’istinto sessuale: “di fronte a certi non riesco a

pensare alla riabilitazione. E pure la castrazione

chimica è insufficiente". Il sottosegretario del-

l’interno Alfredo Mantovano (An) cerca diplo-

maticamente di placare le polemiche sorte con

le dichiarazioni di Calderoli, le quali dice sono

da prendere come “una provocazione e come

un giusto segnale di esasperazione da parte

di tanti cittadini". L’opposizione accusa il

Governo di aver fatto troppi tagli alle forze del-

l’ordine recando così un danno enorme al fatto-

re sicurezza. Il Governo si prepara a varare un

decreto d’urgenza per anticipare alcune norme del

ddl sicurezza. Tra queste l’articolo che vieta la

concessione degli arresti domiciliari a chi è

accusato di violenza, e la contestuale esclu-

sione da premi e benefici. Vi è invece titu-

banza nell’approvazione della norma leghi-

sta che prevede la possibilità agli enti di

avvalersi della collaborazione di associa-

zioni di cittadini (le cosiddette ronde) nel

controllo delle zone periferiche e meno

sicure. Walter Veltroni si dichiara contra-

rio alle ronde di cittadini ma favorevole

ad ogni provvedimento che serva ad

aumentare le forze di polizia. Maroni

vorrebbe riproporre nel ddl il provvedi-

mento (già bocciato in Senato) sull’allun-

gamento dei tempi di permanenza nei

centri temporanei degli irregolari: portarlo

fino a 18 mesi come previsto dalla diretti-

va europea sui rimpatri. L’aumento degli

immigrati irregolari ha portato infatti ad un più

difficile controllo del territorio da parte delle

forze dell’ordine e ciò si è tradotto in aumento di

delinquenza.

E tra i vari crimini quello dello stupro è un delitto

inaccettabile che lede la società, ma soprattutto

la dignità della persona. Un crimine dunque che

va punito senza sconti e facilitazioni. E coloro

che fanno i “buonisti” dovrebbero pensare che

nessuno è fuori pericolo. Può capitare alla pro-

pria madre, sorella, ragazza, amica.

E anche se è successo a persone che non

conosciamo, ci dobbiamo sentire noi stesse vit-

time di una società che non ci tutela abbastan-

za, e al contempo, facendo noi stessi parte di

questa società, dobbiamo ritenerci responsabili

se non facciamo nulla di concreto per porvi un

freno.

Page 8: Polizia Penitenziaria Domani