8
Il solito contropiede Inutile negarlo, in Italia il Contropiede resta la maniera di più diffusa e utile di giocare al calcio. Se tutto va bene, va bene anche il pareggio in trasferta e l’1 a 0 a casa, tanto per mantenere la media inglese, ci si arrocca in difesa e quando l’avversario meno se l’aspetta un bel lancio lungo, due dribling, un passaggio ed è goal . Ci vogliono dei terzini resistenti e anche un po’ cattivi, un regista dai piedi buoni e qualche attaccante veloce per un bel Contropie- de, quando riesci a farlo. Ma se si incassa la prima rete, magari anche la seconda, è finita e salta tutto, come succede da Noi da troppe partite. Hai voglia di dire che tutto va bene, che la squadra è in forma e che è solo que- stione di tempo, ti ritrovi in un attimo in zona retrocessione. Ce l’avevamo un bella Squadra una volta? Non lo so; a dire il vero tranne che all’inizio degli anni ’90 la nostra Squadra io non l’ho vista mai all’attacco ma sempre in difesa a fare nel migliore dei casi il Contropiede. E così abbiamo da anni una Squadra da metà classifica o più in basso, né Uefa né Champions, persino in Coppa Italia usciamo al primo turno. CONTINUA A PAG. 2 RIFLESSIONI - RIFLESSIONI - L’Amministrazione Penitenziaria è come una squadra di calcio. Tutto bene e ti ritrovi retrocesso Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me) Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno X - numero 4 - 17 novembre 2008 DISTRIBUZIONE GRATUITA ZONA CALDA. ZONA CALDA. Abbiamo una squadra da metà classifica. Persino in Coppa Italia usciamo al primo turno. GOLDEN BOY. GOLDEN BOY. Per il regista gli anni passano veloci, da “Golden Boy” a centrocampista arretrato. T r a d u z i o n i n e l c a o s A causa di una continua e spesso “indiscriminata” movimentazione di detenuti si verificano, sempre più spesso disfunzioni sulla pianificazio- ne dei servizi in ambito penitenziario, con conseguenti difficoltà per il perso- nale dei reparti costretto a presidiare contesti detentivi promiscui in cui vi è un continuo ed improvviso ricambio di detenuti. Emblematici, in tal senso, gli sfollamenti dall’istituto di Milano... CONTINUA A PAG. 4 Autonomia virtuale Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia con sen- tenza n. 626/2008 ha sancito il carattere di “assoluta autono- mia” di cui gode il Corpo di Poli- zia Municipale, quale “entità organizzativa unitaria ed autono- ma dalle altre strutture organiz- zative” che compongono l’Ufficio comunale. La Polizia locale attende ai servizi di ordine... CONTINUA A PAG. 5 Lettera di un tifoso (ex accanito) Da quando è iniziato il nuovo campionato, si vince poco o niente, a volte si pareggia e spesso si perde.

Polizia Penitenziaria Domani

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n. 4 del 17 novembre 2008

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Page 1: Polizia Penitenziaria Domani

Il solito contropiede

Inutile negarlo, in Italia il Contropiede resta la maniera di più diffusa e utiledi giocare al calcio. Se tutto va bene, va bene anche il pareggio in trasferta el’1 a 0 a casa, tanto per mantenere la media inglese, ci si arrocca in difesa equando l’avversario meno se l’aspetta un bel lancio lungo, due dribling, unpassaggio ed è goal . Ci vogliono dei terzini resistenti e anche un po’ cattivi,un regista dai piedi buoni e qualche attaccante veloce per un bel Contropie-de, quando riesci a farlo. Ma se si incassa la prima rete, magari anche laseconda, è finita e salta tutto, come succede da Noi da troppe partite. Haivoglia di dire che tutto va bene, che la squadra è in forma e che è solo que-stione di tempo, ti ritrovi in un attimo in zona retrocessione.Ce l’avevamo un bella Squadra una volta?Non lo so; a dire il vero tranne che all’inizio degli anni ’90 la nostra Squadraio non l’ho vista mai all’attacco ma sempre in difesa a fare nel migliore dei casiil Contropiede. E così abbiamo da anni una Squadra da metà classifica o piùin basso, né Uefa né Champions, persino in Coppa Italia usciamo al primoturno. CONTINUA A PAG. 2

RIFLESSIONI - RIFLESSIONI - L’Amministrazione Penitenziaria è come una squadra di calcio. Tutto bene e ti ritrovi retrocesso

Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)

Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno X - numero 4 - 17 novembre 2008DISTRIBUZIONE GRATUITA

ZONA CALDA.ZONA CALDA. Abbiamo una squadra da metà classifica.

Persino in Coppa Italia usciamo al primo turno.

GOLDEN BOY.GOLDEN BOY. Per il regista gli anni passano veloci,

da “Golden Boy” a centrocampista arretrato.

Traduzioninel caos

A causa di una continua e spesso

“indiscriminata” movimentazione di

detenuti si verificano, sempre più

spesso disfunzioni sulla pianificazio-

ne dei servizi in ambito penitenziario,

con conseguenti difficoltà per il perso-

nale dei reparti costretto a presidiare

contesti detentivi promiscui in cui vi è

un continuo ed improvviso ricambio di

detenuti. Emblematici, in tal senso, gli

sfollamenti dall’istituto di Milano...

CONTINUA A PAG. 4

Autonomiavirtuale

Il Tribunale Amministrativo

Regionale della Sicilia con sen-

tenza n. 626/2008 ha sancito il

carattere di “assoluta autono-

mia” di cui gode il Corpo di Poli-

zia Municipale, quale “entità

organizzativa unitaria ed autono-

ma dalle altre strutture organiz-

zative” che compongono l’Ufficio

comunale. La Polizia locale

attende ai servizi di ordine...

CONTINUA A PAG. 5

Lettera di un tifoso (ex accanito)

Da quando è iniziato il nuovo

campionato, si vince poco o niente,

a volte si pareggia e spesso si

perde.

Page 2: Polizia Penitenziaria Domani

2 Numero 4 - Anno x - Lunedì 17 novembre 2008

Inutile negarlo, in Italia il Contropie-

de resta la maniera di più diffusa e

utile di giocare al calcio.

Se tutto va bene, va bene anche il

pareggio in trasferta e l’1 a 0 a

casa, tanto per mantenere la media

inglese, ci si arrocca in difesa e

quando l’avversario meno se

l’aspetta un bel lancio lungo, due

dribling, un passaggio ed è goal .

Ci vogliono dei terzini resistenti e

anche un po’ cattivi, un regista dai

piedi buoni e qualche attaccante

veloce per un bel Contropiede,

quando riesci a farlo.

Ma se si incassa la prima rete,

magari anche la seconda, è finita e

salta tutto, come succede da Noi

da troppe partite.

Hai voglia di dire che tutto va bene,

che la squadra è in forma e che è

solo questione di tempo, ti ritrovi in

un attimo in zona retrocessione.

Ce l’avevamo un bella Squadra

una volta?

Non lo so; a dire il vero tranne che

all’inizio degli anni ’90 la nostra

Squadra io non l’ho vista mai all’at-

tacco ma sempre in difesa a fare

nel migliore dei casi il Contropiede.

E così abbiamo da anni una Squa-

dra da metà classifica o più in

basso, né Uefa né Champions, per-

sino in Coppa Italia usciamo al

primo turno.

Ma da quando è iniziato il nuovo

Campionato, si vince poco o nien-

te, a volte si pareggia e spesso si

perde.

E dire che di Allenatori ne abbiamo

cambiati tanti!

Non che i precedenti fossero gran-

chè, ma l’ultimo ci sembra un po’

assente, parla poco con i Giocatori

in primain prima

[email protected]

di

Leo

Beneduci

Il solito

contropiede

Lettera di untifoso (ex accanito)

...ma nessuno...ma nessuno

pensa ad pensa ad

appendere appendere

le scarpe al chiodole scarpe al chiodo

Presidente, allenatore e giocatori

mai stati così distanti

e dicono segua gli allenamenti

dalla Tribuna, persino con il Presi-

dente della Squadra, anche Lui

l’ennesimo Presidente dell’ennesi-

ma e disastrata Società, non sem-

bra esserci un grande affiatamento.

Starà pensando a grandi innovazio-

ni per il futuro? Nuovi schemi, un

nuovo gioco?

Soprattutto starà pensando alla

Squadra attuale, la nostra, o alla

precedente?

E’ che i Giocatori sono sempre gli

stessi, anche se di soldi certo non

gliene hanno mai fatti mancare,

che giocassero bene o che non

giocassero proprio.

Di qualcuno non saprei proprio dire

come ha fatto, nel tempo, a passa-

re in prima Squadra, perché nella

Primavera era un disastro e un

disastro continua ad essere anche

oggi, sempre uguale a se stesso

persino nell’accusare i Compagni

dei propri errori.

Per il Regista, poi, gli anni passa-

no inesorabilmente, da “Golden

Boy” a Centrocampista sempre più

arretrato e le conseguenze si vedo-

no, perché il passo non è più lo

stesso e quando gioca sembra che

non sappia nemmeno a chi passa-

re la palla, la nasconde persino e

di scatti in avanti se ne vedono

sempre di meno.

Ammesso, poi, che qualcuno

abbia ancora voglia di correre, per

amore della Squadra o per senso

di responsabilità, visto che tanto li

pagano lo stesso.

Tutti fermi in difesa, quindi, con il

fiato sempre più corto, a negare

persino l’evidenza delle reti che si

incassano e che non si fanno più,

del gioco che non c’è più e dei punti

che si perdono anche nelle partite

più sicure.

Adesso poi che la Società ha deci-

so di tagliare i fondi, dei pochi che

già c’erano (ma non gli stipendi dei

Giocatori e dell’Allenatore) non so

proprio come faremo ad andare

avanti.

Vorrei cambiare Squadra ma anco-

ra non ci riesco, lo confesso, anche

se forse sarebbe l’unica cosa da

fare per Tutti Noi Tifosi.

...l’ultimo allenatore parla

poco con i giocatori e dicono

segua gli allenamenti dalla

tribuna

Page 3: Polizia Penitenziaria Domani

3Numero 4 - Anno x - Lunedì 17 novembre 2008

BLOCK NOTESAppunti dal ‘pianeta Giustizia’

Sicurezza degli atti giudiziariCi si è mai chiesti se gli atti giudi-

ziari sono al sicuro? Stando dietro adalcuni ‘rumors’ i computer di magi-strati e Tribunali no. Il noto giornalistaStefano Salvi con una sua inchiestasulla riservatezza di questi importantidocumenti sta facendo una crociatacontro il Ministero della Giustizia. “Hoscoperto – ha commentato Salvi -che i computer sui quali vengonoarchiviati gli atti giudiziari sono unaporta aperta per chiunque e questoha dell’incredibile. Software e har-dware del Ministero della Giustizia,nel caso di malfunzionamento, sonoaffidati nelle mani di tecnici informati-ci che non sono dipendenti del Mini-stero, ma appartengono a una cate-goria di precari selezionati da societàa cui Telecom subappalta il servizio.Questi precari sono tecnici che nonhanno nulla a che vedere con il Mini-stero, non appartengono a nessunordine, non sono tenuti a nessun tipodi riservatezza su tutte le informazio-ni delle quali entrano in possessoogni qualvolta accedono, per svolge-re la necessaria assistenza, nel com-puter di tribunali e magistrati e comese non bastasse all’atto della tempo-ranea assunzione nessuno chiedeloro per un lavoro cosi delicato l’abcdei certificati: quello penale. Ma cirendiamo conto di cosa significa?Che se non si corre ai ripari, regola-rizzando queste figure professionalinell’ambito del Ministero, ciascuno dinoi, una volta selezionato dalle socie-tà a cui il Ministero appalta il servizio,può entrare in possesso di atti riser-vati, importanti ai fini dello svolgimen-to di processi, di condanne e assolu-

ANNO X - n. 4 Lunedì 17 novembre 2008

Direttore Responsabile Leo Beneduci

Direttore Editoriale Domenico Nicotra

Vice Direttore Domenico Mastrulli

Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano

Agostino Palossi - Gennaro Ricci

Direttore Organizzativo Luca Cruciani

Coordinamento Redazionale Alfio Grasso

Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo

Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di Polizia

Penitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P.

Questo periodico è associato

all’Unione Stampa Periodica Italiana

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APPALTI - Un’inchiesta giornalistica porta alla luce inquietanti interrogativi sulla gestione dei computer nei Tribunali

zioni. Tanto più che inquadrare questitecnici, che in Italia sono circa sei-cento, rappresenterebbe anche unevidente risparmio per le casse deicittadini: un precario che allo statoattuale ci costa 4800 euro, da dipen-dente ci costerebbe circa 2100euro,contributi compresi, quindimeno della metà. La Telecom – con-tinua il giornalista nella sua inchiesta- che gestisce con delle consociate il

[email protected]

di

Domenico

Nicotra

servizio che il Ministero della Giusti-zia le ha subappaltato avrebbe inten-zione di introdurre il sistema della‘postazione remota’. Ciò significa cheun call center riceverebbe le segnala-zioni di guasto o mal funzionamentodal Ministero della Giustizia e, da unapostazione remota, i tecnici potreb-bero entrare nei computer di tribuna-li e magistrati per svolgere l’assisten-za richiesta. Così facendo avrebbero

ancor più una porta aperta su tutti gliatti giudiziari. E se chi svolge l’assi-stenza vendesse le notizie a malfat-tori o addirittura fosse un camorrista?Dalla postazione remota sarebbe dif-ficile risalire poi all’eventuale colpe-vole, dal momento che chi accede acomputer che contengono informa-zioni riservate le può poi rendere visi-bili a chiunque. Si potrebbero persinomodificare i dati”.

Il Ministro Angelino Alfano visto da Forattini nella vignetta pubblicata da Panorama

Tempi duri

per AlfanoTempi duri per il Guardasigilli

Angelino Alfano. Nelle ultime set-

timane il Ministro siciliano ha

dovuto fare i conti con alcuni

attacchi. Panorama nello spazio

della satira gli ha dedicato la

vignetta di Forattini mentre in una

Lectio magistralis all'università

Kore di Enna sul giusto processo,

il suo intervento è stato interrotto

da alcuni studenti che lo hanno

contestato al grido di: "Non si

tocca la Costituzione".

Gli studenti stavano per srotolare

uno striscione quando sono inter-

venute le forze dell'ordine che

hanno fatto uscire i manifestanti,

fra gli applausi dei ragazzi pre-

senti in aula. Il Ministro ha com-

mentato: “era un film previsto e

già visto”.

Page 4: Polizia Penitenziaria Domani

Traduzioni nel caos

4 Numero 4 - Anno x - Lunedì 17 novembre 2008

MOVIMENTI - Con lo sfollamento di S. Vittore il Personale è in grossa difficoltà

A causa di una continua e spes-

so “indiscriminata” movimentazione

di detenuti si verificano, sempre più

spesso disfunzioni sulla pianificazio-

ne dei servizi in ambito penitenzia-

rio, con conseguenti difficoltà per il

personale dei reparti costretto a pre-

sidiare contesti detentivi promiscui

in cui vi è un continuo ed improvviso

ricambio di detenuti. Emblematici, in

tal senso, gli sfollamenti dall’istituto

di Milano San Vittore con aggravio

dei carichi di lavoro dei Nuclei tradu-

zione delle sedi di destinazione dei

detenuti. Basti pensare al flusso di

traduzioni andata e ritorno da Como

a Milano ovvero da Monza a Milano

per condurre innanzi all’autorità giu-

diziaria milanese soggetti che

hanno procedimenti giudiziari in tale

sede. Tutto questo nonostante la

BB brevi

TAVOLO DI CONFRONTO

L’Aquila, chiusura

temporanea per restauriA seguito di lavori di ristruttura-

zione, entro i primi mesi del prossi-

mo anno si dovrà procedere alla

chiusura temporanea dell’Istituto

Penale per Minorenni di L’Aquila.

Parte del Personale di Polizia Peni-

tenziaria dovrà permanere a sorve-

glianza dell’infrastruttura, mentre

altra aliquota potrebbe essere

impiegata presso il locale Centro di

Prima Accoglienza. Per non arreca-

re disagi al Personale del Corpo è

buona regola anche nel rispetto dei

principi di equità e trasparenza

concordare eventuali iniziative di

mobilità nell’ambito di un tavolo di

confronto con le organizzazioni sin-

dacali nel caso in cui non si ritenga

di non poter garantire la permanen-

za a L’Aquila di tutti gli interessati.

ACCORDO QUADRO

Decreti in ritardo

di quattro anni

Da diverso tempo, secondo il

principio assolutamente non nuovo

di discontinuità nel trattamento del

Personale di Polizia Penitenziaria

nella regione Campania rispetto al

restante territorio nazionale, al Per-

sonale di Polizia Penitenziaria in

servizio presso il Tribunale di Sor-

veglianza di Napoli non vengono

corrisposte né l’indennità relativa

alle prestazioni straordinarie esple-

tate su disposizione della locale

Autorità Giudiziaria né l’indennità di

presenza esterna malgrado il

medesimo Personale partecipi e

presenzi alle udienze che in tale

sede si tengono. Al Personale sem-

bra sia stato “suggerito” di non

adempiere alle richieste che la

Magistratura rivolge loro qualora si

tratti di permanere in servizio oltre

l’orario d’obbligo.

Nessun difensore sarà presente nelle attività istruttorieL’ufficio Disciplina della Direzione

Generale del Personale e della For-

mazione ha manifestato la chiara

volontà di impedire al difensore del-

l'incolpato di partecipare alle attività

istruttorie, restringendo, di fatto, la

tutela dei diritti del Personale. Per

una massima trasparenza e nel

rispetto della privacy l’Amministra-

zione dovrebbe provvedere alla

pubblicazione delle decisioni dei

vari Consigli di Disciplina con parti-

colare riferimento al Consiglio Cen-

trale e all’ufficializzazione delle

massime giurisprudenziali che

hanno ad oggetto il contenzioso dei

Poliziotti Penitenziari, in modo da

avere una panoramica completa e

trasparente sull'operato della pubbli-

ca amministrazione penitenziaria ed

indurre uniformità di comportamenti

sul territorio nazionale, ben diversa-

mente da quanto al momento acca-

de.

CAMPANIA

Indennità non pagate

L’articolo 19 dell’Accordo Qua-

dro Nazionale del 24 marzo 2004,

stabilisce i requisiti di accesso per

le specializzazioni nel Corpo di

Polizia Penitenziaria relative al

matricolista, allo specialista nel trat-

tamento dei detenuti minorenni ed

all’informatico. Il periodo di forma-

zione per il conseguimento delle

specializzazioni e le modalità di

svolgimento del corso dovevano

essere individuati con apposti

decreti ministeriali che si attendono

da oltre 4 anni. Stesso discorso

per quanto riguarda le specializza-

zioni di conduttore di unità cinofile,

di tiratore scelto e di istruttore di

tiro.

disponibilità di tre istituti nell’area

metropolitana la cui ricettività viene

sacrificata per accordare una priori-

tà alle attività trattamentali – come

nel caso di Bollate – comunque

“mortificate” dall’evidente e crescen-

te promiscuità dei soggetti. Negli

istituti di periferia, l’esiguo numero di

personale disponibile nei “servizi a

turno e di sezione” (dovuto anche ai

continui prelievi da parte dei Nuclei

Operativi delle Traduzioni) si riflette

sulla concreta possibilità di far fron-

te ad eventi critici come ricoveri

urgenti o interventi su risse tra dete-

nuti.

Paradossalmente, il personale,

sempre più spesso esposto a rischi,

è anche costretto ad anticipare le

spese per espletare questi servizi.

Turni massacranti, disorganizzazione e cattiva gestione del servizio. E’ questa la

situazione all'interno della Casa Circondariale di Biella. Diversi i problemi come

quelli legato alla gestione dell’Ufficio Servizi. Quì non si predispongono i turni di

servizio omettendo di indicare e sostituire le assenze giustificate. La comunicazio-

ne tra Direzione e gli uffici interessati è totalmente assente. Spesso non vengono

comunicati i permessi sindacali. Le variazioni del servizio, molto spesso non sono

comunicate al personale interessato, provocando notevoli disagi che molto spes-

so vanno ad intaccare la normale programmazione della vita privata.

Biella, è scontro con la Direzione

Page 5: Polizia Penitenziaria Domani

5Numero 4 - Anno x - Lunedì 17 novembre 2008

RISORSE - Nei prossimi giorni verranno decise le modalità di assegnazione delle somme. Scadenza il 20 novembre

Nuovi fondi per il FESI 2008Le risorse del FESI per l’anno

2008 ammontano a euro

31.950.863,86, importo nettamente

superiore a quello dello scorso anno.

Quindi le somme si possono utilizza-

re al meglio per il personale.

Il 20 novembre è il termine ultimo per

disporre le assegnazioni per poter

dare ai Provveditorati la disponibilità.

Della cifra totale solo euro

18.780.967,53 sono già disponibili

mentre le altre somme devono anco-

ra essere assegnate dal

Tesoro.

Il provvedi-

mento

di asse-

gnazione

è già stato

attivato e

non ci

dovrebbero

essere problemi o

ritardi. Dal punto di vista

tecnico l’importo di

euro 1.151.961,17

è stato utilizzato

per

acconti FESI

2008 mentre

quello di euro 988.110,00 è stato

utilizzato per sanare i saldi del FESI

2007 richiesti da alcuni istituti.

Per quanto riguarda l’assegnazione

al bilancio la somma assegnata

verrà prima appoggiata al capitolo

1891, poi con decreto, sempre del

Ministero del Tesoro, verrà ridistri-

buita sul capitolo di pertinenza tra il

Ministero e la Giustizia Minorile.

Pochi giorni, quindi, per decidere le

assegnazioni.

NN news

VITERBO

E’ sempre emergenza

Nei mesi scorsi, la Direzione

Generale del Personale, ha dispo-

sto l’assegnazione di 10 unità del

ruolo Agenti/Assistenti presso la

Casa Circondariale di Viterbo.

Dopo sette mesi da questo provve-

dimento, ben 4 unità, non hanno

preso possesso della sede di asse-

gnazione, per vari motivi.

L’autonomia è virtualeRAPPRESENTANZA ESTERNA- Personale privo di una propria dirigenza di Polizia

ll Tribunale Amministrativo

Regionale della Sicilia con senten-

za n. 626/2008 ha sancito il carat-

tere di “assoluta autonomia” di cui

gode il Corpo di Polizia Municipale,

quale “entità organizzativa unitaria

ed autonoma dalle altre strutture

organizzative” che compongono

l’Ufficio comunale. La Polizia locale

attende ai servizi di ordine e sicu-

rezza pubblica assimilabili a quelli

che in ambito nazionale vengono

quotidianamente espletati, con

maggiore intensità operativa, dai

Reparti di Polizia Penitenziaria. Il

TAR ha ribadito che l’ufficio del

Corpo di Polizia Municipale, “non

può essere considerato una struttu-

ra organizzativa intermedia in una

struttura burocratica più ampia,

quale ad esempio un settore ammi-

nistrativo, né può essere posta alle

dipendenze del dirigente ammini-

strativo della nominata struttura”. In

tale situazione giudiziaria è stato

riaffermato “il ruolo autonomo e

speciale del corpo di polizia munici-

pale” rispetto a uffici e settori ammi-

nistrativi, in conside-

razione della specifi-

ca caratterizzazio-

ne delle funzioni

del personale, che

esplica funzioni di

polizia giudiziaria,

di pubblica sicu-

rezza e di polizia

stradale ed al suo

stato giuridico ed

economico diffe-

renziato. Sembra

quasi che la deci-

sione del Giudice

Ammin is t ra t ivo

avesse riguardo

alla assurda collocazio-

ne subalterna di uffici di

polizia dello Stato, quali sono i

Reparti di Polizia Penitenziaria, da

uffici puramente amministrativi,

quali sono gli istituti e servizi peni-

tenziari, presso i quali gli apparte-

nenti al Corpo di Polizia Penitenzia-

ria svolgono in via prevalente le

proprie esclusive prerogative di

polizia.

E’ giunto il momento, quindi, di

riconoscere agli “uffici” della Poli-

zia Penitenziaria, i Reparti, l’au-

tonomia e la rappresentanza

esterna che legittima-

mente gli spetta, quali

entità amministrative

omogenee per spe-

cificità delle funzio-

ni svolte e degli

status posseduti

dal personale che li

compone. A distan-

za di un decennio

dalla istituzione dei

Ruoli Direttivi e Dirigen-

ziali del Corpo, il personale è, di

fatto, privo di una propria dirigenza

di Polizia.

I Provveditorati Regionali stanno ricevendo risposte da parte dei

competenti uffici della Sanità Militare riguardanti la sospensione

delle attività medico. Da queste note si capisce come la Direzione

Generale della Sanità Militare del Ministero della Difesa ha ritenuto

giuridicamente inapplicabile e pertanto non attuabile la costituzione

di Commissioni Mediche non integrate da funzionari medici delle

Amministrazioni di appartenenza del Personale sottoposto a visita e

il Dipartimento di Sanità del Comando Logistico dell’Esercito ha

disposto che le attività della CMO possano svolgersi esclusivamen-

te nella composizione di cui al D.P.R. 461/2001. In particolare l’arti-

colo 6 – comma 3 del D.P.R. 461/2001 stabilisce che: “La Commis-

sione, quando deve pronunciarsi su infermità o lesioni di militari

appartenenti a forze armate diverse o di appartenenti a corpi di poli-

zia, anche ad ordinamento civile, écomposta di due ufficiali medici,

di cui uno con funzioni di presidente identificato con le modalità indi-

cate al comma 2, e di un ufficiale medico o funzionario medico della

forza armata, corpo o amministrazione di appartenenza”. Come è

noto l’Amministrazione non dispone più di un proprio Servizio Sani-

tario né la Polizia Penitenziaria dispone di propri medici.

La querelle delle Commissioni mediche

VISITE FISCALI

Eccessi di spesa

Malgrado la grave situazione

debitoria alcune Direzioni hanno

deciso di effettuare nei confronti

degli appartenenti al Corpo di Poli-

zia Penitenziaria, anche per un

unico periodo di malattia, fino a 3 o

4 visite fiscali consecutive. Questa

modalità non è necessaria e porta

un eccesso di spesa.

Peraltro alcune UU.SS.LL. sul terri-

torio hanno iniziato a riscontrare

negativamente le richieste di visite

fiscali accennate con la motivazio-

ne che ciò è assolutamente vietato

dall’articolo 14 della Legge 29

dicembre 1978 n.833 (istitutiva del

Servizio Sanitario Nazionale).

BARI

Posto fisso in aeroportoNell’Aeroporto di Bari c’è biso-

gno di un posto fisso per la Polizia

penitenziaria. Il bisogno è dato

dalla necessità di operare in massi-

ma sicurezza. In questi anni la sicu-

rezza è diventato il problema pri-

mario e, senza dubbio, l’istituzione

di un posto fisso in aeroporto porte-

rà gli operatori penitenziari ad

essere pronti per scongiurare

eventi tragici e pericolosi. Quello di

Bari è uno pochi aeroporti italiani

in cui non è assicurata la presenza

di un posto fisso.

Page 6: Polizia Penitenziaria Domani

6 Numero 4 - Anno x - Lunedì 17 novembre 2008

L'Associazione nazionale magistrati ha

definito ''semplicemente falsi'' i dati pubbli-

cati da 'il Giornale' sui ''giudici fannulloni''. Il

sindacato delle 'toghe', con una nota firma-

ta dal presidente Palamara e dal segretario

Cascini, confuta le cifre sulla produttivita' dei

magistrati che, secondo il quotidiano, sareb-

be scarsa.

"Dopo le dichiarazioni - si legge nella nota

dell’Anm - del Ministro Brunetta sui tornelli

negli uffici giudiziari, ecco, puntuale, 'Il Gior-

nale' che, ancora una volta continua ad ali-

mentare una campagna di denigrazione nei

confronti della magistratura, che oggi viene

additata ai cittadini come l'unico responsabi-

le dei ritardi del sistema giudiziario". "Il Gior-

nale - si legge ancora - dedica al tema 'giu-

dici fannulloni' addirittura il titolo di apertura

e le pagine due e tre dell'edizione odierna

(lunedì 3 novembre, ndr). Peccato che i dati

pubblicati nell'articolo e richiamati nel titolo

siano semplicemente falsi. Non sappiamo

se ciò sia voluto ovvero frutto di ignoranza.

E' grave, però, che la giornalista autrice del-

l'articolo non sappia nemmeno che in Italia

le Corti d'Appello sono composte da tre

magistrati". "Questa semplice informazione

- si legge ancora - avrebbe consentito alla

giornalista di ricavare dati ben diversi rispet-

to a quelli 'sparati' in prima pagina. Infatti

per calcolare il numero di udienze per ogni

magistrato bisognava moltiplicare per tre il

numero di udienze per anno (10.899 nel

civile e 9.890 nel penale) e poi dividere per

il numero di magistrati. Inoltre se la giornali-

sta avesse provato a dividere il numero di

procedimenti definiti per il numero dei magi-

strati in servizio (dati riportati nell'articolo)

avrebbe potuto fornire ai cittadini una notizia

rassicurante circa la produttività dei magi-

strati italiani, ognuno dei quali definisce oltre

1.400 procedimenti all'anno". "E' falso, poi

che i magistrati abbiano una 'carriera assi-

curata dall'età'. Evidentemente la giornalista

ignora che dal 2007 è stato introdotto, su

richiesta dell'Associazione Nazionale Magi-

strati, un sistema periodico di valutazione

del merito e della professionalità, dal quale

dipende anche la progressione economica.

La giornalista inoltre mostra di ignorare le

proposte e l'impegno dell'Associazione

Nazionale Magistrati sui temi della organiz-

zazione e del funzionamento degli uffici giu-

diziari. L'abolizione dei tribunali inutili (i cd.

'rami secchi'), il processo telematico, la isti-

tuzione dell'ufficio del processo, la riqualifi-

cazione del personale: sono proposte pun-

tuali e concrete fatte dall'ANM e alle quali

ancora non abbiamo avuto risposta".

"Quanto poi ai casi di giudici 'assenteisti' è

bene precisare che l'Associazione Naziona-

le Magistrati è in prima linea nel richiedere

professionalità, impegno e responsabilità

nello svolgimento delle funzioni. Se gli epi-

sodi indicati dal quotidiano sono veri siamo

noi i primi a chiedere ai titolari dell'azione

disciplinare di intervenire per verificare pro-

fili di responsabilità. La ANM non difende

interessi corporativi, ma respinge con sde-

gno una campagna orchestrata di diffama-

zione dell'intero ordine giudiziario".

Algra

I magistrati respingono le accuseEFFETTO TORNELLI - L’ANM ufficializza in una nota i numeri sull’impegno dei Giudici italiani

La prima pagina de Il Giornale di lunedì 3 novembre

L’Italia che ci credeIl mio Platoneper capireil nostro mondo

di Giovanni Reale

� STESSI PROBLEMI, STESSI SLOGAN

TV PUBBLICHELondra: c’è la crisi,meno soldi alle starE la Rai? Non è la Bbc

«Così, con il formaggio,ho sciolto D’Alema»

LUNEDÌ3 NOVEMBRE 2008

il Giornale

di Paolo Granzotto

La camorra sparaanche ai ragazzini:cinque feriti

Contro i baronivia le cattedre a vita

«Macché moda e politicaio penso solo alla musica»

del lunedì

Il casoLa lista Pdlesclusa dal votoin Abruzzo

L’intervistaLa Russa: «Stopalla Bossi-Fini?Non se ne parla»

Proseguono le manifestazioni nelle Uni-versità.Gli studentiorganizzanoancheal-cuni pranzi in strada, ribattezzati «tavola-te sociali». Il programma prevede che aGenova sia servitominestrone con pesto.A Roma, invece, con pestaggio.

Formula 1Massa beffato:trionfa ma il titolova a Hamilton

CalcioBattuto il NapoliDopo quattro anniMilan solo in testa

Caos Alitalia, i piloticontro i sindacatiI ribelli in assemblea

I magistrati delle Corti d’appellolavorano solo un giorno al meseIn media un’udienza ogni 4 settimane. In Cassazione arrivano a 4Nei tribunali a 8. Ecco tutti i dati che inchiodano i giudici fannulloni

Perché Barackaffascina la destra?

INTERVENGONOLa scuola? Vecchia. La giustizia? Lenta.Gli statali? Fannulloni. Ipolitici?Unaca-sta. Quali erano i guai che i giornali de-nunciavano40anni fa?Gli stessidioggi.

CONTROCORRENTE

PARLA TIZIANO FERRO

� AndyBurnham,questono-me è da tenere a mente. Bur-nhamè ilministro dellaCulturadel governo di Sua Maestà Bri-tannica che giusto ieri (...)

segue a pagina 42

Al congresso radicalein onda la «casa Vianello»di Pannella e Bonino

Dopo 40 anni l’Italia non è cambiata

Paolo Giordano a pagina 25

Il «caro leader» è malatoNella Corea del Nordè incubo successione

� Il parroco di Linate pubbli-ca sul suo giornalino una fotomentre sale a bordo di una Fer-rari.Nelladidascalia spiegachea donargliela è stata la Sea, lasocietà che gestisce l’aeropor-to. «Avevo chiesto un posto au-to e mi hanno regalato questobolide». Possibile? Con la crisiAlitalia e le centinaia di esube-ri? «È uno scherzo da prete»,spiega il sacerdote. Ma il giallonon è chiarito.

Il salvataggio

di Vincenzo La Manna

a pagina 8

Livio CaputoGiuseppe De BellisFiamma NirensteinMassimo Teodori

di Luca Telese

di Vittorio Sgarbi

L’innamoramento italiano per Oba-ma evidenzia degli aspetti interes-santidellapoliticae inparticolaredialcuni esponenti del nostro gover-

no. Alcuniministri (Bondi eGelmini, tra tut-ti) hanno reso pubblica la propria cotta. HaragioneFiammaNirensteinoggi sulGiorna-le quando scrive che il sentimento è origina-to«dall’illusionedivivere ilconsenso»delpo-liticamente corretto. Con ciò però cadono inuna trappola micidiale. Sposano un’idea dinovitàsenzaconoscerneicontenuti: sonoaf-fascinati da quella piazzamediatica che pro-priocontrodi lorooggièalimentata.Unasor-tadisindromediStoccolma, incui iprigionie-ri del consenso si armanocontro se stessi. LosannoinoltrecostorocheObama(con i limitidi un candidato americano) chiede di fattol’aumento della pressione fiscale? Proponeunmaggioreprotezionismo?Considera l’Eu-ropamarginale tra i dossier di politica inter-nazionale? Non vuole la costruzione di nuo-ve centrali nucleari, a differenza di McCainche ne richiede 45 entro il 2030?Edward Prescott, premioNobel per l’econo-miadel2004,ha rifiutatodi entrarenelpaneldi economisti di Obama con queste parole:«Sapete perché l’Europa è così depressa ri-spetto agli Stati Uniti? Perché segue le politi-che che Obama sta proponendo».Gli Stati Uniti hanno oggi un grande proble-ma di immagine: sono all’origine della crisifinanziaria globale e sono impegnati in diffi-cili fronti di guerra. L’Economist, che tifaObama, parla del rischio di associare il capi-talismoamericano alla LehmanBrothers e lasua giustizia a Guantanamo. E Obama puòrappresentare uno strumento perfetto persganciarsi da questa rappresentazione.Chi è vittima di queste semplificazioni dipiazza dovrebbe avere un certo intuito nelcogliere la forza della propaganda. McCain,come ha ben ricordato AntonioMartino, si èbattuto come un leone per ridurre l’influen-zadiquelledueagenziegovernative (FannieeFreddie)chehannoalimentato labolla spe-culativa sui mutui subprime. E ancora. Mc-Cain ha fortemente voluto l’aumento delletruppe in Irak, premessa per il possibile di-simpegno di domani. Il fatto che Obama siastrafavorito non è una buona ragione per in-namorarsene.

http://blog.ilgiornale.it/porro

segue a pagina 42

La baruffa

Sono nato nel 1931 inunpaesedellaLomelli-na,dovehoimparatoacomprendere il sensodella vita e delle cose,proprio vivendo quelseverotipodivitacheicontadinidialloracon-ducevano,eilduromo-doincuiloconduceva-no.Ho studiato (...)

PARLA MAURIZIO COSTANZO

a pagina 16

Il fantasma

L’agguato

Mario Pepea pagina 18

SCHERZI DA PRETE (ALLA FACCIA DELLA CRISI)

Giancarlo Perna a pagina 13

GLI SPRECHI DELLE REGIONI

Buttiamo soldi per studiarele rondini del Katanga

Anno XXVIIINumero 43

1 euro*www.ilgiornale.it

L’AMERICA AL VOTO

ATTENTI

A OBAMA

Il ministro Ignazio LaRussa: «FermarelaBossi-Fini? L’Italia tornerebbeun colabrodo».

a pagina 9

ALL’INTERNO

Il Pdl e altre due liste lo-cali rischiano di essereesclusi dalle elezioni re-gionali in Abruzzo.

diMassimoM. Veronese

a pagina 17

alle pagine 36-37-38-39

Enrico Bonzioa pagina 21

Anna Maria Greco alle pagine 2-3

a pagina 7

Roberto Scafuria pagina 8

Marta Allevatoa pagina 14 Paola Setti eMarco Zucchetti

alle pagine 10-11

Sabrina Cottone a pagina 15

Il parroco di Linate in Ferrari«Me l’ha regalata la Sea»

da pagina 30 a pagina 35

� Non basta spendere a pie-ne mani il denaro pubblico inItalia, ora le Regioni han pensa-to bene di buttarne anche al-l’estero. Dal Nord al Sud fiori-scono i progetti di cooperazio-ne internazionale. Come quellodellaToscana,chespende60mi-la europer studiare lemigrazio-ni delle rondini nel Katanga.

di Nicola Porro

SPEDIZIONEIN

ABBONAMENTO

POSTALE

-D.L.353/03(CONV.IN

L.27/02/2004N.46)-ARTICOLO

1COMMA1,DCB-M

ILANO-*PREZZOSO

LOPERL’ITALIA

Page 7: Polizia Penitenziaria Domani

7Numero 4 - Anno x - Lunedì 17 novembre 2008

zappingzappingNews dal Mondo e dall’Italia

Lodo Alfano

il 61% dice noSul Lodo Alfano i cittadini italiani sembrano

quasi tutti concordi a voler raccogliere le

firme per un referendum abrogativo. Da

un’indagine realizzata dall’Ipsos risulta

infatti che il 61% degli intervistati non è

favorevole alla legge varata dal Governo

Berlusconi riguardante l'immunità alle alte

cariche dello Stato (Presidente della

Repubblica, per il Presidente del Senato,

per il Presidente della Camera, per il Pre-

sidente del Consiglio dei ministri), poiché

incompatibile con alcuni principi costituzio-

nali. Ricordiamo che già in precedenza era

stata formulata una “simile” (alle quattro

cariche già menzionate vi era in più il Pre-

sidente della Corte Costituzionale) propo-

sta di legge con il lodo Maccanico- Schifa-

ni, annullata poi dalla Corte Costituzionale

il 13 gennaio 2004. Secondo il ministro

della giustizia Angelino Alfano il nuovo

provvedimento si differenzierebbe dal lodo

Schifani in quanto compatibile con quanto

indicato nella sentenza della Consulta che

lo aveva abrogato. In tutta Europa non esi-

ste un provvedimento che garantisce la

sospensione di ogni tipo di procedimento

penale a carico del Presidente del Consi-

glio per tutta la durata del suo mandato.

L’ immunità è prevista in genere solo per i

parlamentari e comunque limitatamente

all'esercizio delle loro funzioni. In Grecia,

Portogallo e Francia l’immunità per ogni

tipo di procedimento è garantita ai capi di

stato o ai reali, mai alle cariche governati-

ve.

Ci si chiede a questo punto se l’art. 3 della

nostra Costituzione abbia ancora un senso

o se sia da riscrivere: “Tutti i cittadini

(eccetto quattro) hanno pari dignità socia-

le e sono eguali davanti alla legge, senza

distinzione di sesso, di razza, di lingua, di

religione, di opinioni politiche, di condizioni

personali e sociali”.

a cura di

Giada

Ariani

Finalmente anche in Italia, come in molti paesi europei (es. Germania), è

stata varata una legge per fronteggiare l'emergenza nel settore dello

smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, e per stabilire misure

urgenti di tutela ambientale. Il decreto stabilisce che chiunque abbando-

na, scarica, deposita sul suolo rifiuti ingombranti domestici e non, di

volume pari ad almeno 0.5 metri cubi e con almeno due delle dimen-

sioni di altezza, lunghezza o larghezza superiori a cinquanta centimetri,

e' punito con la reclusione fino a tre anni e sei mesi; se l'abbandono,

riguarda rifiuti diversi, si applica la sanzione amministrativa pecunia-

ria da cento euro a seicento euro. Le pene aumentano se si tratta di rifiu-

ti pericolosi, o discariche abusive, in tali casi la reclusione può arrivare fino

a sette anni e la multa fino a centomila euro con la confisca dell'area

sulla quale e' realizzata la discarica abusiva se di proprietà' dell'auto-

re del reato. Tale legge dispone inoltre che con decreto del Ministro del-

l'interno possono essere rimossi il sindaco, il presidente della provincia o

i componenti dei consigli e delle giunte. Di sicuro questa legge è un gros-

so passo avanti per poter creare un ambiente sano in cui vivere, e dovreb-

be essere applicata a tutte le regioni d’Italia. Il grado di civiltà di una nazio-

ne infatti non si misura solo con il progresso ottenuto, ma anche con

saperlo mantenere in un ambiente sano. Il filosofo spagnolo José Ortega

y Gasset disse: “Io sono me più il mio ambiente e se non preservo que-

st'ultimo non preservo me stesso”.

Rifiuti ingombranti,

in Campania non si scherza più

Pechino, uccide la figlia malata

ed il Tribunale gli concede la

libertàPechino: Li Daohong, contadina emi-

grata dalla provincia di Jiangsu (Cina

orientale), ha “procurato” la morte

della figlia ventenne con un ritardo

mentale dato da una paralisi cere-

brale. La madre ha portato la giova-

ne in un albergo e le ha somministra-

to pasticche di sonniferi per poi sof-

focarla. Il tribunale di Pechino ha

concesso la libertà alla madre.

Questa notizia ha avuto un forte eco in occidente ed ha fatto riaprire il dibat-

tito su un tema tanto discusso quale è l’Eutanasia. Una parola che in se rac-

chiude le più svariate interpretazioni sul concetto di morte e che crea due

correnti contrapposte di pensiero. C’è chi ritiene sia giusto dare la morte a

qualcuno per privarlo dalle continue sofferenze di una malattia, e chi, al

contrario, ritiene che nessuno abbia diritto a togliere la vita ad un altro esse-

re umano, anche se voluto dallo stesso. Forse non sta a noi giudicare quale

sia la cosa giusta da fare in questi casi, ma al di là di ogni etica e di ogni

religione dobbiamo chiederci due cose quando parliamo di eutanasia: nel

procurare la morte ad una persona leviamo la sua di sofferenza o la nostra?

Fino all’ultimo chi ci può dire se la persona che vuole la morte ne sia con-

vinta fino alla fine? Quante volte, infatti, ci è capitato di volere una cosa e

poi all’ultimo secondo ripensarci. La metafora del trampolino riassume tale

concetto: saliamo su una scala ci troviamo a tre metri di altezza e non

vogliamo buttarci, chiediamo all’altro di spingerci e nel secondo in cui ci

spinge ci ripensiamo, ma è troppo tardi ormai perché non possiamo torna-

re indietro.

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