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Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me) Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XII - numero 6 - 29 marzo 2010 Il Ministro, Ionta e il gioco delle tre carte

Polizia Penitenziaria DOmani

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n. 6 del 29 marzo

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Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)

Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XII - numero 6 - 29 marzo 2010

Il Ministro, Ionta e il gioco delle tre carte

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2 Numero 6 - Anno XII - Lunedì 29 marzo 2010

in primain prima

[email protected]

di

LeoBeneduci

Il Ministro, Ionta e il gioco delle tre carte

Il Ministro Alfano convoca le Orga-

nizzazioni Sindacali della Polizia

Penitenziaria per il 31 marzo pres-

so la Sala “Livatino” del Ministero

della Giustizia, per acquisire “sug-

gerimenti sul piano dell’edilizia

penitenziaria e sulle modalità della

sua gestione, in particolare all’in-

terno delle strutture penitenziarie

già esistenti.”.

Confesso di essere stupito.

Non perché l’idea di tale convoca-

zione non fosse stata già manife-

stata in passato, ma perché del c.d.

“Piano Carceri” le OO.SS. non

sanno pressoché NULLA di ufficia-

le.

Certo, esistono copie di atti, anche

da Noi pubblicati, gli ultimi dei

quali, se non andiamo errati, data-

no allo scorso ottobre; ma sono atti

assolutamente ufficiosi in cui si

parla di 47 nuovi padiglioni per

9.650 posti circa e del costo di 10

milioni di euro cadauno.

Poi ci sono, ci sarebbero, entro il

2012 altri 22 istituti: Pinerolo, Mila-

no, Varese, Bolzano, Pordenone,

Trento, Rovigo, Savona, Genova,

Forlì, Roma., Roma-Rebibbia,

Paliano, Latina, Nola, Reggio Cala-

bria, Catania, Sciacca, Cagliari,

Sassari, Oristano e Tempio Pausa-

nia.

Il tutto complessivamente per

21.750 posti detenuto in più e, lo

abbiamo già detto, altri 2.000 agen-

ti, cioè 3.850 nel triennio 2010-

2012, se diamo conto del turnover

della Legge Finanziaria 2010, dei

quali, peraltro, non si sa ancora

nulla. Nel frattempo, lo scorso 11

marzo, il Capo del Dap, firmatosi

anche Commissario Straordinario

per l’edilizia penitenziaria, riguardo

ai nuovi padiglioni ha “fatto fuori”

Provveditori e Direttori invitandoli

a non porre in essere alcun tipo di

interferenza sull’esecuzione antici-

pata delle opere in corso (assicu-

rando facile accesso alle imprese,

consentendo doppi turni di lavoro

estesi anche al sabato) e se del

caso a rappresentare eventuali

problemi esclusivamente ai Diretto-

ri dei Lavori e non certo a chi ha

predisposto i relativi progetti (sic!).

Per questo la convocazione del

Ministro il 31 è più un rebus e se,

da un lato, non ci possiamo accon-

tentare del puro evento formale,

anche se non possiamo escludere

che qualche sindacato che da

tempo ha smesso di essere tale, se

non numericamente, possa vantare

tale evento a proprio specifico suc-

cesso, d’altra parte siamo conviti

che neanche dopo l’incontro riusci-

remo a capirci qualcosa.

Forse, ci diciamo, il Ministro Alfa-

no, che non è certo persona disav-

veduta, per andare avanti su di un

piano carceri di cui è orami univer-

salmente riconosciuta la precaria

utilità a fronte degli altissimi costi

(ci saranno 56.000 posti disponibili

quando i detenuti saranno 85.000)

ha bisogno del rinnovato consenso

dei sindacati?

Forse, suggeriamo ulteriormente a

noi stessi, il Ministro Alfano, da

sempre non entusiasta del Capo

Dipartimento Ionta ogni giorno più

potente ed indipendente, attende

qualche specifico segnale sindaca-

le di dissenso per avviare il proces-

so di rinnovamento che porterebbe

al Vertice di Largo Daga l’attuale

Capo di Gabinetto Settembrino

Nebbioso?

Forse, concludiamo, si tratta sol-

tanto dell’ennesima “moina” ovve-

ro dell’ulteriore mescolamento di

carte in un gioco che non potrà

vedere mai vincitori gli uomini e le

donne della Polizia Penitenziaria.

La riunione sul Piano Carceri convocata da

Alfano per il 31 marzodiventa un “rebus”

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3Numero 6 - Anno XII - Lunedì 29 marzo 2010

BLOCK NOTESAppunti dal ‘pianeta Giustizia’

Ancora le carceri italiane sotto lalente di ingrandimento dei massmedia. Uno scoop de La Repubblicaha portato alla luce un episodio chefa discutere. Secondo la ricostruzio-ne del quotidiano nel gennaio 2010nel penitenziario milanese di Opera,due detenuti in regime di carcereduro e in area speciale, reclusi nellostesso braccio dell'istituto hanno con-diviso l'ora di “socialità” prevista dal-l'ordinamento per il 41 bis. I due dete-nuti erano il capomandamento diCosa nostra siciliana Giuseppe Gra-viano e il boss di Casal di PrincipeFrancesco Schiavone soprannomi-nato "Sandokan". “Incontri formalmente legittimi –segnala l'inchiesta de La Repubblica- che però hanno allarmato i magi-strati napoletani venuti a conoscenzadella circostanza durante gli accerta-menti disposti su un altro, inquietan-te, episodio: la scoperta di una lette-ra spedita da Schiavone pochi giornidopo la sentenza con la quale laCassazione, il 15 gennaio scorso,aveva messo il timbro definitivo sullesedici condanne all'ergastolo pro-nunciate nel maxi processo "Sparta-cus". Nella missiva "Sandokan" invi-tava i familiari più stretti a lasciare ilterritorio perché, scrive, "sta per arri-vare una valanga". Cosa intendessedire, Schiavone, alludendo alla"valanga" in arrivo, non è chiaro. Maquesto riferimento ha spinto i pmAntonio Ardituro, Marco Del Gaudioe Raffaello Falcone, insieme al pro-curatore aggiunto Federico Cafierode Raho, coordinatore del pool, ad

ANNO XII - n. 6 Lunedì 29 marzo 2010

Direttore Responsabile Leo Beneduci

Direttore Editoriale Domenico Nicotra

Vice Direttore Domenico Mastrulli

Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano Gennaro Ricci

Direttore Organizzativo Luca Cruciani

Coordinamento Redazionale Alfio Grasso

Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo

Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di Polizia

Penitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P.

Questo periodico è associato

all’Unione Stampa Periodica Italiana

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RIVELAZIONI - Il quotidiano La Repubblica conduce un’inchiesta sugli incontri nell’ora di “socialità” ad Opera

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di

DomenicoNicotra

41 bis ed incontri tra boss

avviare immediatamente tutti gliaccertamenti di rito. A cominciaredalle verifiche sui possibili interlocu-tori del boss casertano. E dai control-

li è emerso il particolare degli incontricon Graviano, ospitato nella stessa"area speciale" del carcere di Operadove è tuttora recluso Schiavone.

Dopo la segnalazione della Procuradi Napoli invece il boss mafioso èstato trasferito in un altro braccio delpenitenziario”.

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4 Numero 6 - Anno XII - Lunedì 29 marzo 2010

DISCRIMINAZIONI - Bruttissima sorpresa per i Vice Commissari in prova del ruolo direttivo ordinario

Il Master che non c’è più!

Nelle retribuzioni mensili in alcune realtà ter-

ritoriali rilevanti quali quella di Regina Coeli,

Rebibbia, Torino “Lo Russo – Cutugno” e

che riguardano per intero regioni quali Pie-

monte, Lazio, Calabria, Sicilia e Umbria non

sono state ricomprese, oppure sono state

ricomprese in maniera assai esigua (ad

esempio solo 5 ore a Torino) le prestazioni

straordinarie che il Personale del Corpo ha

reso due mesi or sono. Queste buste-paga

non contengono le retribuzioni delle presta-

zioni straordinarie effettuate, ma contengo-

no invece le ritenute effettuate quale con-

guaglio fiscale relativo al precedente anno.

C'è il rischio che entro l'anno si arrivi a deci-

ne di migliaia di ore di straordinario arretrate

e non retribuibili.

Prestazioni straordinarie, i conti non tornano

Per i Vice Commissari in prova del

ruolo direttivo ordinario, attualmen-

te impegnati nell'attività formativa

presso la sede dell'Istituto Superio-

re di Studi Penitenziari di Roma, a

differenza di quanto attuato per gli

omologhi del 1° corso in S. Pietro

Clarenza non è stata prevista la

frequenza ad un Master di Studi

Universitario di II livello patrocinato

dall'Amministrazione Penitenziaria.

Questo personale sarà penalizzato

perchè non potrà spendere il titolo

del Master nello scrutinio per

l'avanzamento alle qualifiche supe-

riori ovvero per l'accesso alla Diri-

genza del Corpo di Polizia Peniten-

ziaria.

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5Numero 6 - Anno XII - Lunedì 29 marzo 2010

PROPOSTE - Si valuta uno schema di proposta normativa per procedere all’aumento della dotazione organica

Scorrimento della graduatoriaipotesi per i Vice CommissariLa Direzione Generale del Perso-

nale e della Formazione ha comu-

nicato che è in corso di valutazione

uno schema di proposta normativa,

che qualora approvata entro i ter-

mini vigenti di validità delle gradua-

torie concorsuali (tra anni dalla

data di pubblicazione di ciascuna

graduatoria) potrà consentire lo

scorrimento della graduatoria del

concorso a 133 posti (elevati a n.

142) di vice commissario della Poli-

zia Penitenziaria, approvata con

P.D.G. Del 22 maggio 2009, pubbli-

cata sul Bollettino Ufficiale n. 15 del

Ministero della Giustizia del 15

agosto 2009. La proposta prevede

la possibilità di procedere all'assun-

zione di vice commissari oltre il

limite della dotazione organica

nella qualifica dei vice commissa-

ri/commissari, ma nel limite della

dotazione organica complessiva

del ruolo direttivo ordinario, con

previsione di meccanismo di rias-

sorbimento mediante le ordinarie

procedure di scrutinio. Questa ipo-

tesi non risulta praticabile per il

concorso interno a 36 posti atteso

che la graduatoria è stata approva-

ta con P.D.G. Del 6 febbraio 2006

pubblicato nel Bollettino Ufficiale

del Ministero della Giustizia, n. 10

del 31 maggio 2006.

Mario Nicotra

I guai di Regina Coeli

Il DAP ha risposto ad una nota sindacale sulle pro-

blematiche nella Casa Circondariale di Roma Regi-

na Coeli. “Effettivamente – si legge nella nota –

presso la Casa Circondariale di Roma Regina Coeli

si registra una obiettiva situazione di criticità sotto

l'aspetto della carenza di risorse umane ed è per

questo che è stata direttamente investita la Direzio-

ne Generale del Personale della Formazione. La

carenza di organico si riflette anche sul settore NTP

dell'Istituto se si considera che deve provvedersi ad

una media di tre piantonamenti, 30 cause e 5/6 visi-

te ambulatoriali. Lo stato di difficoltà emerge anco-

ra di più nei turni serali anche per effetto del minor

numero di personale impiegato in servizio. Non si è

mai verificata la circostanza del blocco delle porte di

uscita per impedire al personale di smontare dal

servizio.

L'elevato numero di piantonamenti e di cause

costringe quasi sempre ad effettuare le operazioni

di sfollamento prevalentemente di sabato e di

domenica. Ciò determina un forte rallentamento dei

piani di sfollamento in particolare quello fuori regio-

ne.

Tenuto conto del notevole aumento delle visite

ambulatoriali esterne e dei ricoveri, la questione è

stata disciplinata con apposito ordine di servizio

che istituisce una scorta per la traduzione dei dete-

nuti a visite specialistiche, composta a rotazione,

da talune unità di personale che nella mattinata

espleta i compiti istituzionali negli uffici. In tal modo

viene garantita non solo una equa rotazione del

personale ma anche una programmazione del

lavoro sia negli uffici amministrativi sia nel N.T.P”.

Il Dipartimento segnala inoltre che il Comandante

di Reparto svolge le proprie funzioni con compe-

tenza e sulla querelle relativa ai rimborsi di missio-

ne, la direzione ha rilevato che risultano aggiornati

e non presentano arretrati per il 2009.

M. N.

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6 Numero 6 - Anno XII - Lunedì 29 marzo 2010

“Doppi turni per i nuovi lavori”INIZIATIVA - Il Capo del DAP e Commissario invita a facilitare l’ingresso nelle carceri alle imprese

Uscita ufficiale del Capo del Dap Franco

Ionta da Commissario Straordinario per l'Edi-

lizia Penitenziaria. In una nota inviata ai pro-

veditori regionali ed ai direttori degli istituti

penitenziari, il commissario auspica interven-

ti urgenti per l'incremento della ricettività.

“L'obiettivo più saliente- scrive Ionta – che si

intende raggiungere è quello di realizzare in

un arco temporale ristretto (circa un anno) un

numero di posti detentivi che dia un consi-

stente contributo all'azione volta a fronteg-

giare il pressante sovraffollamento. Per il

raggiungimento di tale scopo, in primo luogo,

si punta sulla realizzazione di padiglioni

detentivi, in ampliamento di strutture esisten-

ti, di più rapida realizzazione rispetto ai nuovi

penitenziari. Al riguardo è noto che già l'Am-

ministrazione ha avviato la realizzazione di

un consistente numero di padiglioni e per i

quali, nell'ottica di cui sopra si rende neces-

sario velocizzare l'esecuzione dei lavori,

anticipando apprezzabilmente la data di ulti-

mazione degli stessi. Tale obiettivo potrà

essere raggiunto assicurando alle imprese

più facile accesso degli operai e degli auto-

mezzi ai cantieri, garantendo – quando

richiesto – anche il prolungamento dell'orario

di lavoro, fino all'adozione anche del doppio

turno giornaliero ed il lavoro esteso anche al

sabato. In tal senso, le SS.LL. Forniranno

ogni più proficua collaborazione venendo

incontro alle richieste del Responsabile del

Procedimento e del Direttore dei Lavori che

valuteranno le esigenze delle imprese impe-

gnate nella realizzazione di ciascun interven-

to. Le SS.LL. Sono, altresì, invitate ad ema-

nare efficaci disposizioni, mirate ad evitare

interferenze nella esecuzione dei lavori da

parte di qualsiasi operatore penitenziario,

soprattutto se finalizzate alla realizzazione di

modifiche alle opere progettate. Nei casi di

imprescindibili esigenze, ogni problematica,

deve essere rappresentata al Direttore dei

Lavori che investirà della questione il

Responsabile del Procedimento”.

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7Numero 6 - Anno XII - Lunedì 29 marzo 2010

zappingzappingNews dal Mondo e dall’Italia

Sauna e palestra per lacella dell’ex presidentebolivianoSauna, palestra, telefono privato

e un barbecue per poter cuocere

la carne alla brace. Questi i servi-

zi della cella a "cinque stelle"

riservata all'ex presidente bolivia-

no Luis Garcia Meza, condannato

per violazione dei diritti umani,

secondo quanto scoperto dalle

autorita' di La Paz.

Lo ha rivelato il ministro del

Governo di Evo Morales Sacha

Llorenti, denunciando che all'ex

capo di Stato era garantito "un

appartamento con tutte le como-

dita'". I comfort riservati a Meza

sono stati scoperti nel corso delle

indagini per l'esplosione di una

granata nella struttura penitenzia-

ria di Chonchocoro, a 25 chilome-

tri dalla capitale. L'ex capo di

Stato, 81 anni, e' stato l'ultimo dit-

tatore militare (1980-1981) del

Paese andino e sta scontando

ora una pena di 30 anni di carce-

re.

Giada Ariani

Tre presunti affiliati ad una cosca della 'ndrangheta di Locri sono

usciti dal carcere dopo sei mesi per un errore dell'ordinanza del

gip che ne disponeva la custodia cautelare. Lo hanno riferito oggi

fonti giudiziarie e legali. I tre erano stati arrestati lo scorso 16 set-

tembre nell'ambito di un'indagine su un giro di usura a Locri e per

avere aiutato la latitanza di un ricercato. Nell'ordinanza di arresto,

tuttavia, il gip di Reggio Calabria, Carlo Alberto Indellicati, attribuì

ai tre l'aggravante del metodo mafioso al reato di favoreggiamen-

to soltanto nel dispositivo dell'ordinanza, ma lo escluse nella parte

riservata alle motivazioni. Gli avvocati dei tre arrestati hanno pun-

tato su questa discrasia e hanno ottenuto il 18 marzo scorso da

un altro gip di Reggio Calabria, Santo Melidona, un ordine di scar-

Continuano gli errori giudiziari in Italiacerazione. "Nel caso in esame si versa non in un difetto di motiva-

zione del provvedimento del giudice, ma in un mero errore materia-

le", scrive il gip Melidona. "Pertanto dalla lettura unitaria del provve-

dimento applicativo si deve evincere la chiara esclusione di cui

all'art. 7 (l'aggravante del metodo mafioso) della quale ai fini del

computo dei termini cautelari non può tenersi conto".

Una volta caduta l'aggravante mafiosa, rimane il reato di favoreggia-

mento semplice, per il quale la legge fissa a 6 mesi il termine mas-

simo di carcerazione, che al 18 marzo era già trascorso. I tre sono

stati rimessi in libertà e rimangono indagati a piede libero, come

hanno confermato i loro legali.

G. A.

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