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n. 11 del 13 luglio 2009
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Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)
Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 11 - 13 luglio 2009DISTRIBUZIONE GRATUITA
“Non sono fesso, ma faccio il fesso perché chi èfesso possa pensare che sono fesso”
2 Numero 11 - Anno XI - Lunedì 13 luglio 2009
Diceva Totò, più o meno: “non sono
fesso, ma faccio il fesso perché chi
è fesso possa pensare che sono
fesso”.
Ulteriori brevi argomentazioni sulla
materia riguardano detti e luoghi
comuni quali: “la ragione è dei
fessi”, oppure: “fatti furbo perché
fesso già ci sei”, ovvero: “fare il
fesso per non andare in guerra”,
persino: “fesso chi legge” ed
anche, come dicono non solo a
Napoli ma anche e se vogliamo ad
Avellino: “ccà nisciun' è fesso".
Poi, presi dall’impeto potremmo
anche osare e sostenere che: “la
madre dei fessi è sempre incinta”
se non sapessimo che in questo
caso il termine giusto non è fesso
bensì “sciocco” che è molto peggio,
perchè il primo è forse ingenuo e
credulone rispetto agli altri che se
ne approfittano, mentre quello che
non capisce, che non coglie il
momento o lo spreca pur essendo
in grado di fare diversamente è
solo lo sciocco. Bene, in breve ci
siamo arrivati, ed abbiamo i tre ter-
mini interessanti di: “fesso”, furbo”
e “sciocco”.Della differenza tra
“fesso” e “sciocco” abbiamo già
parlato mentre sembrerebbe che
l’esatto contrario di “fesso” è, cioè
sarebbe, “furbo” e questo ideale di
furbizia contrapposto al non-ideale
di fessità rientra pienamente nel
contesto nazionalpopolare di una
cultura assai diffusa,soprattutto al
Sud e, quindi, anche ad Avellino
come del resto a Milano e, a dire il
vero ne abbiamo colto segni inequi-
vocabili anche a Roma dalle parti di
Ponte Mammolo, in cui chi se la
cava meglio sono, appunto, i furbi
che ciò attuerebbero a spese dei
fessi. Rispetto al confronto tra
“furbo” e “sciocco” a mio modesto
avviso si può essere entrambe le
cose con l’indubbio vantaggio che
la furbizia, in quanto qualità di ordi-
ne assai superiore alla “scioccagi-
ne” ne compensa i pur gravi difetti
e, quindi, chi è entrambe le cose
sopravvive, non come chi è solo
“furbo” ma in qualche modo va
avanti. Non saprei, inoltre, dire
in primain prima
di
LeoBeneduci
Il Fesso
“fatti furbo perché
fesso già ci sei”
molto su chi è contemporaneamen-
te “fesso” e “sciocco” semmai ne si
possa concepire una possibile esi-
stenza, perché secondo me, un
simile personaggio avrebbe poche
possibilità di vita nella nostra
epoca. Molto peggio, invece, per
chi da “furbo” diventa inspiegabil-
mente “sciocco”, come capita molto
più spesso di quanto si creda
anche ad Avellino, perché il feno-
meno diventa irreversibile e, a
cominciare dal fatto che tutti comin-
ciano ad accorgersene, gli effetti
per coloro che ne vengono afflitti
sono nefasti; molto peggiori di
quanto subiscano coloro che resta-
no solo “sciocchi” tutta la vita. Inuti-
le sottolineare che di fessi, furbi e
sciocchi e per tutte le variabili indi-
cate ce ne sono parecchi, nel Sin-
dacato come nell’Amministrazione.
In realtà, per restare in tema di con-
fronti, molto meglio essere “fessi”
nel Sindacato che scoprire “furbi”
improvvisamente “sciocchi” nel-
l’Amministrazione come accade
sempre più di sovente ed io, per
non confondermi, preferisco sentir-
mi tanto fesso (cioè stanco) e note-
volmente fesso (cioè rotto) soprat-
tutto a quest’ora della giornata, che
furbo o sciocco in danno di altri.
3Numero 11 - Anno XI - Lunedì 13 luglio 2009
BLOCK NOTESAppunti dal ‘pianeta Giustizia’
Slitta a settembre l’esame inSenato del disegno di legge sulleintercettazioni. Il ministro della Giusti-zia Alfano ha telefonato al presidentedella commissione Giustizia delSenato Filippo Berselli comunican-dogli che «il governo non ritiene ilprovvedimento così urgente da doveressere esaminato e votato entro ilmese di luglio».Berselli ha riferito anche di aver sen-tito il presidente del Senato Schifani,che gli ha confermato «di non ritene-re di calendarizzare il provvedimentoprima dell’estate». «Non è affattodetto che il testo cambi. Ho semplice-mente osservato che sono stateespresse delle criticità da parte delleopposizioni e di alcuni esponentidella magistratura che meritanoattenzione e approfondimento» hapoi precisato Berselli. «Non è che idubbi espressi dal capo della Procu-ra Antimafia Piero Grasso siano imiei. Credo però che lui, così come altri,abbiano fatto delle osservazioni chemeritano attenzione». «Ci sono tuttele condizioni per un serio confrontosu questo testo del Governo - prose-gue Berselli - che sarebbe auspicabi-le diventasse un testo il più possibilecondiviso».L'opposizione canta vittoria. «Per for-tuna saggezza e buon senso si sonoinsinuate nelle file del centrodestra,che finora ieri pensava di approvare ilddl sulle intercettazioni alla velocitàdella luce, senza alcun dibattito par-lamentare», dice il responsabile Giu-stizia del Pd, Lanfranco Tenaglia.«Ora - prosegue - servono modifiche
ANNO XI - n. 11 Lunedì 13 luglio 2009
Direttore Responsabile Leo Beneduci
Direttore Editoriale Domenico Nicotra
Vice Direttore Domenico Mastrulli
Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano Gennaro Ricci
Direttore Organizzativo Luca Cruciani
Coordinamento Redazionale Alfio Grasso
Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo
Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di Polizia
Penitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P.
Questo periodico è associato
all’Unione Stampa Periodica Italiana
Registrazione Tribunale di Roma n. 103/99. Spedizione in a.p. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)
DISTRIBUZIONE GRATUITA
www.poliziadomani.it - [email protected] - [email protected] - [email protected]
GOVERNO - Cambio di rotta per il Ministro della Giustizia Angelino Alfano che annuncia lo slittamento
di
DomenicoNicotra
Intercettazioni dopo l’estate
radicali del testo su tre punti fonda-mentali: eliminazione del presuppo-sto degli evidenti indizi di colpevolez-za, limiti temporali alle intercettazionie libertà di stampa». La capogruppodel Pd nella commissione Giustiziadella Camera, Donatella Ferranti, sispinge oltre: «Ma se neanche il
governo e la maggioranza credonopiù nel ddl intercettazioni, perchèquesto accanimento nel tenerlo invita? Coerenza, onestà intellettuale eresponsabilità politica vorrebberoche il ministro Alfano staccasse subi-to la spina al suo ddl» .Il Pd non nasconde comunque l'ap-
prezzamento per il rinvio a settembredell’esame del ddl. Hanno prevalso«saggezza e buon senso» dice ilresponsabile Giustizia del Pd Tena-glia. Mentre per il capogruppo del Pdin Commissione Giustizia del SenatoFelice Casson «il governo è statocostretto alla capitolazione».
Unica società nazionale per i bar
4 Numero 11 - Anno XI -Lunedì 13 luglio 2009
FUTURO - Il Capo del DAP Franco Ionta ha garantito sulla qualità e quantità del cibo negli Istituti
L’ Ente di Assistenza ha discusso la riorganizzazione degli spacci e il
recupero delle risorse umane per destinarle ai servizi d’istituto. L'Osapp
ha sottolineato come il Comitato nega e svilisce la Polizia Penitenziaria
i cui appartenenti rappresentano il 90% dei paganti la quota dell’Ente
da cui ricevono pressoche’ niente e di cui si disconosce persino la rap-
presentativita’ rispetto agli altri profili. E' stata sottolineata l’urgenza di
nominare il Comitato sull’Ente di Assistenza previsto dal nuovo Contrat-
to delle Forze di Polizia (art.22 – comma 3 D.P.R. 51/2009) quale vera
e unica espressione della Polizia Penitenziaria. E' stata ribadita la
necessita’ di dare risposte e garanzie alle migliaia di Colleghi che lavo-
rano in condizioni di crescente rischio e promiscuità nelle sezioni deten-
tive, ed un eventuale progetto inteso al recupero di unita’ da bar, spac-
ci, gestori, banconisti e sale ricreative, non incida negativamente sulla
quantita’ e qualita’ del servizio e sulle risorse economiche da devolve-
re alle attività di benessere e assistenza dell’Ente (che andrebbero
incrementate e rese assai più concrete delle attuali per tutto il
Personale) .
Il Capo del Dap dopo aver acquisito un parere
discorde per il 90% dei presenti sulla chiusura
al momento dei bar-spacci senza ulteriori
garanzie e soprattutto senza uno specifico
progetto da presentare alle organiz-
zazioni sindacali, ha comunque
dichiarato per l’ennesima volta
le proprie iniziative rispetto
al recupero delle risorse umane
mancanti negli istituti e per le
nuove aperture quali:
a) l’avere conferito specifi-
co mandato al Vice Capo
Vicario del Dap di verifi-
care l’organico di polizia
penitenziaria necessario
al funzionamento della
sede del Dipartimento;
b) l’avere conferito
specifico mandato al
Direttore Generale del
Personale di monito-
rare l’esigenza di
mantenere funzio-
nanti tutte le attuali
Scuole ovvero di
convertirle alcune
ad altre finalita’ o e
se del caso di chiuder-
le del tutto;
e) di voler formulare
una proposta di assun-
zione straordinaria di
unita’ di Polizia Peni-
tenziaria sia maschili e
sia femminili (senza
peraltro specificarne il
numero)
f) di voler procedere con
una attenta e analitica
verifica sui servizi a pro-
tezione delle Scuole in
cui sono attualmente
impiegate 188 unita’ del
Corpo che potrebbero
essere impiegate negli
istituti;
g) di voler recuperare
uomini dalle scorte ad
Autorita’, Politici,
Magistrati e Funzionari
nonche’ dai distacchi da
lungo periodo per
per art. 7 dpr n. 254/99, ovvero per esigenze dell’Amministrazione o di
servizio, dai Tribunali e dagli Uepe, per complessive 4000/5000 unita’
che potrebbero supportare il difficile momento degli istituti e del persona-
le ivi impiegato.
h) di voler attuare misure intese ad equilibrare la vigilanza sul muro
di cinta ed in generale sulle infrastrutture penitenziarie, al fine di restrin-
gere il numero dei poliziotti impegnati in tali compiti. Sull’argomento all’or-
dine del giorno, dopo le specifiche richieste di chiarimenti, il Capo del Dap
ha specificato di immaginare di affidare l’incarico nella gestione degli
spacci ad una unica Societa’ nazionale che garantisca qualita’, quantita’ e
prezzo pari a quelli esistenti su tutto il territorio sia nelle grandi realta’ e sia
in quelle minori, con un ritorno degli utili all’Ente di Assistenza.
Come spesso si dice in questi casi: chi vivrà, vedrà. Noi vivremo abba-
stanza per non vedere risolti i problemi della Polizia Penitenziaria.
5Numero 11 - Anno XI - Lunedì 13 luglio 2009
Riordino, rappresentati da ‘civili’
Indennità di reperibilità ai
Comandanti di Reparto
Sono ripresi gli incontri al Mini-
stero della Difesa per il confron-
to tra le Amministrazioni interes-
sate alla predisposizione di un
progetto di legge sul Riordino
delle Carriere delle Forze di Poli-
zia e Forze Armate. Per l'Ammi-
nistrazione Penitenziaria hanno
partecipato esclusivamente Fun-
zionari 'civili'. L'Amministrazione
dovrebbe proporre un confronto
tra le organizzazioni sindacali
visto che il Personale del Corpo
è l'unico interessato alla materia.
La Direzione Generale del Per-
sonale e della Formazione ha
diramato una circolare con la
quale si chiarisce il riconosci-
mento dell'indennità di reperibi-
lità ai Comandanti di Reparto
presso Istituti privi di alloggio di
servizio: “l'obbligo posto a cari-
co del Comandante di Reparto
di usufruire dell'alloggio di servi-
zio, discende dalla necessità
che lo stesso assicuri le priorita-
rie e insopprimibili esigenze
relative all'ordine e alla sicurez-
za dell'Istituto penitenziario. Per
tale ragione l'alloggio di servizio
e dallo stesso usufruito a titolo
gratuito.
Qualora si verifichi qualunque
causa di impossibilità, attribuibi-
le all'Amministrazione Peniten-
ziaria, a fruire dell'alloggio di
servizio, il Comandante di
Reparto deve assicurare la
reperibilità. Negli istituti privi di
alloggio di servizio, ovvero nel
caso in cio l'alloggio stesso sia
momentaneamente inutilizzabile
causa lavori di ristrutturazione,
ai Comandanti di Reparto com-
pete il pagamento per i turni di
reperibilità. I turni di reperibilità
non possono coincidere con
giornate di riposo, congedo
ordinario, congedo straordina-
rio, aspettativa ad altre legittime
assenze dal servizio.
Mentre per il restante personale
della Polizia Penitenziaria l'Ac-
cordo Nazionale Quadro preve-
de un limite massimo di un turno
mensile di reperibilità, la stessa
norma dispone espressamente
come tale limite non operi nei
riguardi del Comandante di
Reparto.
E' di tutta evidenza che tale
deroga trova una forte ragion
d'essere nella situazione in cui
per mancanza o inagibilità prov-
visoria dell'alloggio di servizio,
lo stesso Comandante di Repar-
to debba comunque essere in
grado di fronteggiare improvvise
esigenze legate al mantenimen-
to dell'ordine, della disciplina e
della sicurezza dell'istituto.
D'altra parte, lo stesso art. 12,
comma 3, stabilisce senza alcu-
na deroga, neanche nei con-
fronti delle specifiche funzioni
del Comandante di Reparto, che
il contingente giornaliero dei
turni di reperibilità che può
essere disposto per le esigenze
dell'istituto penitenziario, non
TRATTATIVE - Nessun confronto con il Personale per un problema tipicamente penitenziario
può eccedere l'1% della forza
presente in ciascun Provvedito-
rato Regionale e di ciascun cen-
tro per la Giustizia Minorile.
Per questo motivo, ogni Provve-
ditore, assegna in ambito regio-
nale a ciascun istituto peniten-
ziario, il numero dei turni mensi-
li di reperibilità.
E' del 29 maggio 2009 l'ultima nota della Dire-zione Generale del Personale e della Formazio-ne in cui si partecipa che “allo stato l'organizza-zione del servizio già sommariamente definitodal PCD del 10-01-2008 è pressochè definita,tanto da consentire a breve l'avvio della stes-sa”.
Sei anni sono trascorsi dalla data di entrata invigore della norma del Codice della Strada chestabilisce attribuzioni di Polizia Stradale al Per-sonale di Polizia Penitenziaria. In tutti questi anni è stata abbozzata l'organizza-zione del servizio che sarà avviato in via speri-mentale solo in due Regioni.
Prevista la sperimentazione in due
Regioni per il servizio di Polizia Stradale
6 Numero 11 - Anno XI - Luned’ 13 luglio 2009
Niente soldi per i biglietti aereiVOLI - Numerose Direzione risultano morose e la società Seneca procede all’emissione dopo il pagamento
In numerose strutture penitenziarie la
Società Seneca ha rifiutato di effettuare pre-
notazioni di biglietti aerei per il Personale e
per i detenuti soggetti a traduzione se non
dopo il pagamento in contanti o esibizione
dell'atto contabile. Questa decisione sarebbe
scaturita dall'insolvenza di alcune direzioni
nei confronti della società e le conseguenze
che hanno riguardato la sospensione di alcu-
ni servizi di traduzione già programmati.
Questi problemi interni provocano innumere-
voli disagi al personale di Polizia Penitenzia-
ria. E' già accaduto in passato che per modi-
fiche nel servizio o per i rientri con altro dete-
nuto da svolgersi nella giornata del sabato e
dopo le ore 14.00 le chiamate telefoniche
indirizzate alla società Seneca non abbiano
avuto risposta e le spese per il biglietto del
detenuto siano state anticipate di tasca pro-
pria dal personale di Polizia Penitenziaria.
In tema di rilevazione automatica del-
l’orario di lavoro il DAP Precisa che l’utilizzo
del badge deve essere osservato da tutto il
personale dirigenziale non contrattualizzato
e non solo da quello appartenente alla car-
riera dirigenziale penitenziaria, ma anche da
quello appartenente alla carriera degli Uffi-
ciali del disciolto Corpo degli agenti di custo-
dia. Le stesse disposizioni limitate alla sola
disciplina del buono pasto devono trovare
applicazione anche per il personale dirigen-
te di Area 1 e per i magistrati in servizio
presso la sede dipartimentale, svincolati
dall’osservanza di un preciso orario di lavo-
ro in base alla normativa dei rispettivi ordi-
namenti. Quindi anche per questo persona-
le si impone l’obbligo di ricorrere alla rileva-
zione automatica per il buono pasto nei gior-
ni in cui gli stessi ritengono di dover svolge-
re attività lavorativa per un numero di ore
pari a nove ore.
Riguardo l’utilizzo dei fogli di presenza o al
ricorso di dichiarazioni sostitutive l’Ammini-
strazione precisa che se il dirigente è fuori
sede la relativa documentazione, farà fede
dell’orario di lavoro osservato. Se il Dirigen-
te, invece, al di fuori dei casi di missione si
trova fuori ufficio ma in sede, l’autocertifica-
zione potrà far fede della prestazione resa
ove eccedente l’orario di lavoro ordinario.
PERSONALE DIRIGENZIALE
Rilevazione automatica
dell’orario di lavoro
7Numero 11 - Anno XI - Lunedì 13 luglio 2009
zappingzappingNews dal Mondo e dall’Italia
Manifesti per stupratori
Wanted, ricercato. Manifesti da appendere in bar e luoghi pubblici, ma anche su autobus e altri mezzi di trasporto, per
segnalare, secondo il modello Usa, cittadini ricercati per violenze sessuali o contro i minori. La proposta è contenuta in
un articolo del disegno di legge sulla violenza sessuale, e ha ottenuto il via libera dall’esecutivo. Tutto nasce da un
emendamento - originariamente, al decreto sicurezza - presentato in Commissione Giustizia alla Camera da Mariaro-
saria Rossi (Pdl), che spiega come «il Questore debba essere autorizzato dall’autorità giudiziaria ad affiggere questi
manifesti nel territorio dove si ritiene possa trovarsi il ricercato». Il provvedimento, continua, «ha la funzione di rappre-
sentare un deterrente contro le violenze, per sostenere le forze dell’ordine nella ricerca di chi è accusato di questi cri-
mini».
Il Palazzo di Giustizia di Milano cade a pezzi
Il Palazzo di Giustizia di Milano cade a pezzi e proprio sulla testa del procu-ratore aggiunto Francesco Greco. Dopo i problemi di bilancio che hannoimposto di risparmiare persino sulle fotocopie, sulla città è caduto unviolento nubifragio che ha causato danni da bollettino di guerraalla sede del Tribunale: controsoffitto crollato nell’ufficio delcancelliere del procuratore Greco, una lunga crepa in un sof-fitto del corridoio tra il quarto e il quinto piano, semprepiuttosto affollato per la presenza dell’ufficio dove iparenti dei detenuti chiedono i permessi di colloquio.Persino gli ascensori sono rimasti bloccati perchéallagati.I danni maggiori il temporale li ha causatiproprio in un’ala della Procura che è stataristrutturata da poco. Da anni si parla ditrasferire gli uffici giudiziari milanesiin un edificio completamentenuovo in periferia, chissà chela pioggia non abbia dato ilcolpo di grazia al vecchioPalazzo.