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Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me) Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 7 - 11 maggio 2009 DISTRIBUZIONE GRATUITA Orgoglio e dignità “Il termine orgoglio si riferisce ad un forte senso di autostima e fiducia nelle proprie capacità, unito all'in- capacità di ricevere umiliazioni e alla gratificazione conseguente all'affermazione di sé, o di una persona, un evento, un oggetto o un gruppo con cui ci si iden- tifica. Un'espressione comune, sinonimo di orgoglio, è avere un'alta opinione di sé". CONTINUA A PAG. 2 CONTINUA A PAG. 2 di Leo Beneduci

Polizia Penitenziaria Domani

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n. 7 del 11 maggio 2009

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Page 1: Polizia Penitenziaria Domani

Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)

Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 7 - 11 maggio 2009DISTRIBUZIONE GRATUITA

Orgoglio e dignità

“Il termine orgoglio si riferisce ad un forte senso diautostima e fiducia nelle proprie capacità, unito all'in-capacità di ricevere umiliazioni e alla gratificazioneconseguente all'affermazione di sé, o di una persona,un evento, un oggetto o un gruppo con cui ci si iden-tifica. Un'espressione comune, sinonimo di orgoglio,è avere un'alta opinione di sé".

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di Leo Beneduci

Page 2: Polizia Penitenziaria Domani

2 Numero 7 - Anno XI - Lunedì 11 maggio 2009

“Il termine orgoglio si riferisce

ad un forte senso di autostima e

fiducia nelle proprie capacità,

unito all'incapacità di ricevere

umiliazioni e alla gratificazione

conseguente all'affermazione di

sé, o di una persona, un evento,

un oggetto o un gruppo con cui

ci si identifica. Un'espressione

comune, sinonimo di orgoglio, è

avere un'alta opinione di sé".

Bene! Se questa è la definizione di

orgoglio (da wikipedia, ndr) la Poli-

zia Penitenziaria lo ha perso. Gli

ultimi episodi lo testimoniano. L'or-

goglio di un Corpo viene cancellato

dalla carenza di personale. Ebbene

si! Lo avete capito bene, il Capo del

DAP Franco Ionta ha ben chiari i

confini di una nuova “stagione” per

la Polizia Penitenziaria. D'un sol

colpo per mancanza di risorse

umane (in molti ormai preferiscono

chiamare così i 'sacrifici' degli

uomini e delle donne del Corpo) si

cancella il presente e buona parte

del futuro facendo un salto nel pas-

sato più buio. Ionta, nel suo giro

d'Italia nei Provveditorati, va sban-

dierando ai quattro venti che la

Polizia Penitenziaria deve ritornare

ai propri compiti. Ma quali sono

questi compiti? Secondo l'Ammini-

strazione bisogna abbandonare

tutte le conquiste degli ultimi venti

anni e retrocedere ancora di più

nella classifica delle Forze di Poli-

zia. Perdere l'orgoglio del Corpo e

pian piano anche la dignità.

Il Piano Carceri. Un progetto

“fantasma” ufficializzato soltan-

to dalla stampa

Nonostante le rassicurazioni di

Ionta (le ultime al Provveditorato di

Palermo, qualche giorno prima

della presentazione del progetto)

su un piano edilizio ma, soprattutto,

“sociale” i dati presentati al Ministro

della Giustizia Angelino Alfano

vedono un futuro nero per la Polizia

Penitenziaria. Il Piano non prevede

nient'altro che la costruzione di car-

ceri nuove, o la ristrutturazione di

vecchi padiglioni. Nessuna diffe-

in primain prima

[email protected]

di

LeoBeneduci

renziazione del trattamento, nem-

meno la distinzione tanto annuncia-

ta di carceri leggere e pesanti, e nè

la possibilità di sperimentare per-

corsi alternativi di espiazione della

pena. A fronte di una maggiore

capienza promessa in due anni per

5 mila potenziali reclusi (quando il

flusso medio in entrata è di mille

unità ogni mese) il Piano non pre-

vede alcuna espansione dell'orga-

nico, stabile adesso a 42 mila

agenti penitenziari, con un aumen-

to solo per il 2009 di 220 nuovi poli-

ziotti e di 500 per il 2010. Ciò signi-

fica che tra 2 anni, quando i dete-

nuti saranno quasi 73 mila, saremo

ancora alla situazione di partenza e

con solo maggiore aggravio per i

servizi svolti dalla Polizia Peniten-

ziaria. L'estate sta arrivando

e.............

Orgoglio e dignità

D'un sol colpo per mancanza di risorse

umane si cancella il presente e buona parte

del futuro, facendo un salto nel passato.

Il Piano Carceri: un progetto“fantasma” ufficializzato soltanto dalla stampa

Page 3: Polizia Penitenziaria Domani

3Numero 7 - Anno XI - Lunedì 11 maggio 2009

BLOCK NOTESAppunti dal ‘pianeta Giustizia’

Giustizia in fallimento nel 2011Ministro, Presidente del Consi-

glio, addetti ai lavori e cittadini peruna volta hanno un'indicazionecomune: la Giustizia in Italia non fun-ziona. E' un'azienda (si fa per dire)che rischia seriamente il fallimento. I6 milioni e 600mila processi penden-ti tra civile e penale e le risorse sem-pre più esigue costringono il presi-dente dell'Anm Luca Palamara achiedere "un vero tavolo di confronto"per risolvere il problema e a denun-ciare che "siamo in una situazione diinsolvenza, è prossimo il pericolo delfallimento", che arriverà, secondo lesirene dei vari sindacati di categoria,nel 2011, quando arriverà l'ultimo deitre tagli di risorse previsit per il setto-re, 450 milioni di euro. La 'Giornatanazionale della giustizia' è stataun'occasione per affrontare tuttiinsieme i problemi. I numeri disegna-no un quadro quantomai desolante:le pendenze civili al 2007 ammonta-no a 5 milioni e 400 mila; quellepenali a un milione 500mila: per eli-minarle occorrerebbero rispettiva-mente 16 mesi e 13 mesi di lavoroesclusivo (senza cioè che i magistra-ti si occupino dei nuovi procedimenti)e con un tasso di produttività altissi-mo. Una condizione irrealizzabile siaperchè la produttività attuale "è ailimiti dell'intollerabilità" sia per ilnumero elevatissimo dei nuovi pro-cedimenti (4,5 mln nel civile) e (1,6nel penale) ogni anno si aggiungonoalla montagna dell'arretrato. Di qui larichiesta di interventi "strutturali": piùrisorse finanziarie e umane e un"serio" progetto di riforma. Insomma,il problema non sono i fannolluni,

ANNO XI - n. 7 Lunedì 11 maggio 2009

Direttore Responsabile Leo Beneduci

Direttore Editoriale Domenico Nicotra

Vice Direttore Domenico Mastrulli

Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano Gennaro Ricci

Direttore Organizzativo Luca Cruciani

Coordinamento Redazionale Alfio Grasso

Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo

Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di Polizia

Penitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P.

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all’Unione Stampa Periodica Italiana

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PROCESSI - Gli addetti ai lavori credono che il sistema collassi nei prossimi anni in vista degli ulteriori tagli

[email protected]

di

DomenicoNicotra

aggettivo che magistrati, avvocati epersonale amministrativo non voglio-no nemmeno sentire, dato che non sisentono responsabili del malfunzio-namento della giustizia. Le accusead Alfano non sono velate. Secondoil vice presidente dell'Anm GiacchinoNatoli, "ignora persino dati elementa-ri in possesso dei suoi stessi uffici,visto che parla di 9 milioni di proces-si pendenti", mentre le pendenze,secondo i tabulati delle toghe, sono'appena' 6,5 milioni. La polemica,però, non è solo con l'attuale gover-

no, visto che tutti quelli che si sonosucceduti negli ultimi 10 anni hannotagliato le risorse. Al "forte incremen-to" della domanda di giustizia daparte dei cittadini, segnalato soprat-tutto dall'aumento delle pendenze delcivile (cresciute del 400% in 30 annie poi ancora del 129% dal 1990 al2007), ha corrisposto infatti la contra-zione del personale giudiziario, pas-sato da 53.000 unità del 1998 ai43.982 del 2008 e dei dirigenti (dai432 del 2001 a 347 del 2008). Paral-lelo il taglio degli investimenti: dai

7.665.369.477 di euro del 2005 si èarrivati ai 7.560.741.030 del 2009 e,secondo i sindacati, nel 2010 è previ-sto un ulteriore taglio di 442 milioni dieuro. E non è tutto: "non solo quellodella Giustizia è l'unico personaledella pubblica amministrazione chenon è stato riqualificato, ma - denun-ciano esponenti delle Rdb - nondispone nemmeno dei mezzi basilari,visto che deve lavorare con compu-ter di prima generazione e che nem-meno la metà di loro ha un indirizzodi posta elettronica".

Page 4: Polizia Penitenziaria Domani

Sorvolo, è un nulla di fatto

4 Numero 7 - Anno XI -Lunedì 11 maggio 2009

RICHIAMO - L’ENAC ha comunicato all’Amministrazione di attivarsi per standardizzare le procedure

La Direzione Generale dei

Beni, dei Servizi e delle Risorse

Materiali ha comunicato che

l'ENAC ha invitato l'Amministrazio-

ne a standardizzare le procedure

per il rilascio dei divieti di sorvolo.

In affetti non c'è un preciso proto-

collo d'intervento nel caso della vio-

lazione degli spazi aerei sovrastan-

ti gli Istituti penitenziari. I rigorosi

limiti previsti dalla legge non con-

sentono al personale di Polizia

Penitenziaria di reagire ad eventi

che l'Amministrazione si limita a

prevenire e non a risolvere. Se un

aereo o un elicottero attraversa lo

spazio sovrastante l'istituto la senti-

nella non ha la possibilità di pren-

dere un binocolo, individuare il vei-

colo, contattare la sala regia per

dare corso alle comunicazioni

all'Ente di volo e alla Prefettura. Si

è di fronte all'ennesimo approccio

burocratico ai problemi del Corpo.

Spariti i ComandantiMolti Istituti risultano sprovvisti di Coman-

dante di Reparto e di Funzionari direttivi

perchè distaccati in uffici dipartimentali,

osservatori, nuclei ed istituti di formazio-

ne. Questi comandanti, destinati ad altri

incarichi e temporaneamente sostituiti

fruiscono a titolo gratuito dell'alloggio di

servizio funzionale alla reperibilità che in

virtù del distacco non sono tenuti ad assi-

curare. Nelle scorse settimane sono stati

diramati alcuni interpelli per coprire i posti

di comandante e addirittura di vice

comandante anche negli istituti di Velletri,

Vercelli e Messina che sarebbero rimasti

'scoperti' a causa della destinazione dei

titolari ad altro incarico. Questa situazione

ormai conclamata è frutto di una politica

controproducente rispetto alle particolari

esigenze in cui versano gli istituti peniten-

ziari.

NUCLEO INVESTIGATIVO

Incarichi fiduciari,continua la “moda”

Le procedure poste in essere

presso l'Amministrazione consen-

tono di individuare e trasferire dalle

sedi periferiche al Dipartimento del-

l'Amministrazione Penitenziaria

qualsiasi unità di Polizia Peniten-

ziaria per poi utilizzarle presso il

Nucleo Investigativo Centrale su

base discrezionale.

Ancora oggi non sono stati definiti

gli organici ed i requisiti di accesso

al NIC. Questa procedura oltre ad

impoverire una periferia in già pre-

carie condizioni in favore di un

'centro' sempre più ricco di unità di

personale getta in cattiva luce la

volontà delle autorità e dell'ammini-

strazione di adottare criteri certi e

trasparenti. Gli incarichi nel NIC non possono

in alcun modo ritenersi fiduciari.

Page 5: Polizia Penitenziaria Domani

5Numero 7 - Anno XI - Lunedì 11 maggio 2009

NODI IRRISOLTI - Accade spesso che in Istituti già affollati siano assegnati soggetti turbolenti e incompatibili

Nessun parametro di valutazione

E' intenzione dell'Amministrazione

adibire il Personale di Polizia Peni-

tenziaria femminile di qualsiasi

qualifica al servizio nelle sezioni

detentive maschili eventualmente

anche mediante modifica dell'arti-

colo 6 – comma 2 della legge 15

dicembre 1990, n. 395 che esprime

nel merito un implicito divieto. Tutto

questo invece di risolvere il proble-

ma degli Istituti femminili di Roma –

Rebibbia e di Pozzuoli attualmente

in condizioni disastrose di funzio-

nalità e di organico. Discorso pro-

blematico soprattutto per quanto

riguarda la Casa Circondariale di

Roma – Rebibbia a cui il Piano

della Direzione Generale del Per-

sonale e della Formazione asse-

gna solo 8 unità rispetto alle 47 in

uscita dai Corsi. Si è già a cono-

scenza del fatto che nel prossimo

periodo estivo sarà preclusa al Per-

sonale qualsiasi possibilità di fruire

del proprio congedo.

Istituti femminili, problemi a Rebibbia e Pozzuoli

A quando i 142

Vice Commissari ?

Il PEA di marzo

non ha visto la luce

Non esistono parametri di valuta-

zione sulle manifestazioni di

aggressività dei detenuti in modo

da destinarli a strutture o sezioni

apposite, ove il Personale del

Corpo possa essere più adeguata-

mente professionalizzato attraver-

so specifici corsi, così come previ-

sto dall'art. 32 del D.P.R. 30 giugno

2000 n. 230. Accade così che in

Istituti già sovraffollati e con un

organico di personale numerica-

mente ridotto e con addetti privi di

qualsiasi nozione di difesa perso-

nale, siano assegnati soggetti tur-

bolenti e magari tra loro incompati-

bili. Un esempio tipico è il caso

delle frequenti risse tra albanesi e

marocchini negli istituti di Como e

San Vittore che l'Amministrazione

ha cercato di risolvere attraverso la

distribuzione in Istituti di altre regio-

ni dove poi gli stessi Provveditori

hanno proceduto ad una concomi-

tante assegnazione di soggetti

responsabili di risse nel loro circon-

dario. Il risultato è che gli equilibri di

alcuni istituti vengono compromes-

si dall'arrivo indiscriminato di sog-

getti responsabili di risse ed inclini

ad una aggressività contenibile

solo attraverso la sorveglianza par-

ticolare.

Come se non bastasse i soggetti

allontanati hanno incombenze giu-

diziarie nella sede di provenienza e

devono essere tradotti con il rito

andata e ritorno incidendo così sui

carichi di lavoro dei nuclei traduzio-

ni.

Il 22 aprile si sono concluse le sele-

zioni medico attitudinali relative ai

vincitori del Concorso Pubblico per

Vice Commissario che, alla fine

dovrebbe riguardare non più 133

ma 142 unità. Quello che l'Ammini-

strazione intende fare è attendere

la pubblicazione della graduatoria

definitiva (sul Bollettino ufficiale

con preannuncio sulla Gazzetta

Ufficiale) che non dovrebbe avveni-

re entro breve. Una volta pubblica-

ta la graduatoria l'Amministrazione

intende poi attendere l'ulteriore

periodo per conoscere se qualcuno

l'ha impugnata. Solo una volta veri-

ficatesi tutte le circostanze l'Ammi-

nistrazione avvierà il Corso di For-

mazione presso l'ISSPE di Roma.

Quindi a quando i neo Vice Com-

missari?

All'interno dell'Amministrazione

Penitenziaria si è diffusa la

'voce' della possibile istituzione

dei Ruoli Tecnici del Corpo di

Polizia Penitenziaria. C’è stata

perfino l’organizzazione di una

raccolte di firme e la richiesta di

passaggio da parte del Perso-

nale dei profili tecnico-ammini-

strativi.

Queste possibili modifiche non

sono state inserite nel terreno di

confronto con le sigle sindacali.

Ruoli tecnici,‘voci’ nelsilenzio

Il Capo del DAP Franco Ionta in riunioni ufficiali con le organizzazioni sin-

dacali aveva annunciato la predisposizione da parte della Direzione Gene-

rale del Personale e della Formazione entro il 31 marzo di un progetto

PEA (Piano Esecutivo d'Azione) riguardante la rideterminazione degli

organici del Corpo di Polizia Penitenziaria negli istituti e nei servizi peni-

tenziari con particolare riferimento alla definizione delle tabelle organiche

relative alle Scuole, ai Provveditorati e al DAP. Sempre in incontri ufficiali

Ionta aveva comunicato di aver affidato alla Direzione Generale del Per-

sonale e della Formazione la rivisitazione delle attuali procedure in sede

disciplinare e del sistema delle incolpazioni anche al fine di individuare

procedure illegittime o obsolete. Nessuno di questi due progetti al momen-

to ha visto la luce.

MODIFICHE - Invece di risolvere il problema degli organici si pensa ad ‘aprire’ le sezioni maschili alle donne

Un modo insolito per aprire

il nuovo Istituto di Rieti e

chiudere quello vecchio. I

detenuti del vecchio Istituto

saranno trasferite in altre

strutture penitenziarie della

capitale tranne una decina

di unità che verranno avvia-

te al lavoro ex articolo 21

presso il nuovo istituto per

provvedere alle sistemazio-

ni ed alle opere finali. Que-

sto dovrebbe concludersi

entro i mesi di settembre-

ottobre. Per la funzionalità

del nuovo istituto necessita-

no circa 160 unità di Polizia

Penitenziaria dei vari Ruoli

di cui un gruppo dovrebbe

essere assegnato sempre a

settembre/ottobre ed un

altro a gennaio 2010.

Apre Rieti

Page 6: Polizia Penitenziaria Domani

6 Numero 7 - Anno XI - Luned’ 11 maggio 2009

Nuove nomine al ContenziosoRINNOVI - Previsto un aumento delle unità per il prossimo quadriennio. Aperti i termini per la candidatura

A distanza di circa sette anni dalla sua

istituzione, l'Ufficio del Contenzioso – Ufficio

staff del Capo del Dipartimento – si colloca,

all'interno dell'Amministrazione in una posi-

zione di centralità in relazione alla fase sem-

pre più frequente, di verifica giurisdizionale

dei possibili profili patologici dell'atto e del-

l'attività amministrativa. E' stata creata una

rete di referenti su tutto il territorio nazionale

attraverso l'individuazione di soggetti, già

dipendenti dell'Amministrazione, portatori di

un bagaglio esperenziale e formativo idoneo

a coadiuvare in un rapporto di collegamento

funzionale, l'attività dell'Ufficio del Conten-

zioso del DAP. Sulla scia dell'esperienza ed

in un'ottica di superamento delle criticità si

predisporrà per il prossimo quadriennio la

stessa modalità di gestione dell'attività di

contenzioso e di supporto tecnico-legale

delle articolazioni centrali e periferiche del-

l'Amministrazione. Si propongono criteri di

selezione più mirati e maggiormente tarati

sulla professionalità richiesta nella trattazio-

ne delle questioni contenziose e legali che

ruotano intorno all'agire amministrativo del

Dipartimento. A riferimento alla definizione

degli organici su base regionale, si procede-

rà ad un incremento e ad una più attenta

distribuzione degli incarichi soprattutto a

beneficio di un maggiore approfondimento e

di una più attenta cura delle cause trattate.

All'individuazione degli organici si procederà

attraverso una selezione per titoli sulla base

di criteri precisi. Possono avanzare la candi-

datura tutti coloro che, in servizio di ruolo

presso l'Amministrazione, sono in possesso

del diploma di laurea conseguito secondo il

vecchio ordinamento universitario ovvero del

diploma di laurea specialistica.

TERREMOTO

Sospensione degliadempimenti tributari

Il 9 aprile è stato emanato il decreto

che prevede la sospensione, dal 6 aprile

fino al 30 novembre, degli adempimenti e

dei versamenti tributari a favore dei contri-

buenti residenti nel territorio della provincia

di L’Aquila. Poichè la sospensione potrà

essere attivata esclusivamente su richiesta

dei dipendenti bisogna presentare l’istanza

correlata di tutta la certificazione necessa-

ria. Non è previsto un rimporso di quanto già

versato e le ritenute già operate dovranno

essere comunque versate. Con un decreto

del Ministero dell’economia e delle finanze

verranno stabilite le modalità di effettuazio-

ne degli adempimenti e dei veramenti

sospesi anche mediante rateizzazione.

Page 7: Polizia Penitenziaria Domani

7Numero 7 - Anno XI - Lunedì 11 maggio 2009

zappingzappingNews dal Mondo e dall’Italia

Bagheria fa ‘scuola’ di legalità Magistrati, giuristi e ammini-

stratori pubblici si sono incon-

trati nelle scorse settimane

per confrontarsi sul "valore

della costituzione di parte civi-

le degli Enti Pubblici e delle

associazioni nei processi con-

tro il crimine organizzato".

Il valore della costituzione di

parte civile da parte di comu-

ni, Istituzioni ed associazioni,

l'appoggio alle vittime durante

i processi, i forti segnali di

cambiamento, l'attacco ai

patrimoni dei mafiosi, la fidu-

cia della cittadinanza nelle

forze dell'ordine e della magi-

stratura, il ruolo della colletti-

vità, l'influenza della stampa, i

casi concreti: processi "talpe"

e "grande mandamento", gli

arresti, le vittime che si ribella-

no, di questo e molto altro si è

discusso per cercare di far

cambiare mentalità agli ammi-

nistratori pubblici. Niente è

stato lasciato al caso. Per la

tavola rotonda è stato scelto

un luogo simbolo: villa Santa

Teresa, a Bagheria, seque-

strata a Michele Aiello, con-

dannato in primo grado per

associazione mafiosa e ora

sotto amministrazione giudi-

ziaria coordinata da Andrea

Dara. Un parterre di addetti ai

lavori si è confrontato su di un

tema che ha visto coinvolta

Bagheria quale protagonista

in quanto parte civile nel pro-

cesso denominato Talpe e che

ha prodotto un risarcimento di

tre milioni di euro per la città

delle ville. Dal procuratore

aggiunto della Dda di Paler-

mo, Ignazio De Francisci,

all'avvocato Nino Caleca,

responsabile legale lega Coop

Sicilia, dal'avvocato Ettore

Barcellona, coordinatore del

centro assistenza legale Pio

La Torre al noto avvocato

palermitano Alfredo Galasso,

membro del consiglio superio-

re della Magistratura dall''81

all''86, da Lillo Speziale, presi-

dente della Commissione

regionale antimafia al procu-

ratore distrettuale antimafia

Francesco Messineo ed una

serie di rappresentanti delle

amministrazioni locali tra i

quali il sindaco di Bagheria, Biagio

Sciortino.

"No alla mafia, sì ai percorsi di

legalità" - ha tuonato il sindaco

Sciortino plaudendo all'iniziativa e

all'operato dell'associazione gui-

data da Cipriani. "Il nostro è un

territorio che è stato martoriato e

maltrattato adesso necessitiamo

di tutto ciò che possa costituire

valore aggiunto nella crescita del

territorio, e costituirsi parte civile

nei processi contro il malaffare e la

mafia, non è solo un atto dovuto

ma un modo per riscattarsi dallo

stereotipo di Bagheria quale città

di mafia e per dare speranza alle

giovani generazioni". "I sindaci del

comprensorio al di là di ogni colo-

re politico di appartenenza" -

aggiunge Sciortino - stanno con-

ducendo uno dura lotta contro il

malaffare, lottando anche contro

bilanci asfittici, ma per uscirne vin-

citori abbiamo bisogno della vici-

nanza dello Stato".

Il primo cittadino ha poi accennato

all'idea di destinare, quando arri-

veranno i fondi, una ingente

somma al progetto banca etica,

promosso dall'associazione anti-

racket e antiusura per il micro cre-

dito e per aiutare le famiglie che

rischiano di cadere nelle mani di

usurai.

Riferendosi alla costituzione di

parte civile degli Enti locali, delle

Istituzioni e delle associazioni il

sottosegretario Giacomo Caliendo

ha precisato: "è una scelta di

campo in cui anche la collettività

deve fare la sua parte,

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