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Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me) Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 17 - 12 ottobre 2009 Il problema del DAP

Polizia Penitenziaria Domani

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N. 17 del 12 ottobre 2009

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Page 1: Polizia Penitenziaria Domani

Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)

Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 17 - 12 ottobre 2009

Il problema del DAP

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2 Numero 17 - Anno XI - Lunedì 12 ottobre 2009

in primain prima

[email protected]

di

LeoBeneduci

Il problema del DAP

Il problema del Dap è che chi lavora non conta

e chi conta non lavora

Il problema del Dap è che chi viene da dentro ci si trova male e vor-rebbe andarsene ma non può, mentre chi viene da fuori ci si trovabene, spesso fin troppo bene, vorrebbe rimanerci e nonpuò, tranne le solite, ben conosciute... eccezioni.Il problema del Dap sono, comunque, i “Turistiper caso” che tanti ce ne sono stati e ce nesaranno.Il problema del Dap è…. corsi e ricorsistorici.Il problema del Dap è che nessunoha mai messo in relazione i soldidello Stato che l’Amministrazionespende ed i risultati che la Col-lettività ne ottiene.Il problema del Dap è che,male che vada, c’è semprestata la giustificazione di unMinistro che pensa ad altroo che proprio non pensa.Il problema del Dap è chele responsabilità sonosempre degli “ultimi” e imeriti sempre dei “primi”.Il problema del Dap èche andando con/ogestendo gli “zoppi”, introppi hanno finito perzoppicare…persino senzarendersene conto o pen-sando che il fine giustificai mezzi.Il problema del Dap è chese la periferia va male ilcentro va anche peggio.Il problema del Dap è che lamano destra non sa quello chefa la sinistra.Il problema del Dap è che nessunoguarda “diritto” e le direzioni vannostorte.Il problema del Dap è che le Direzioni puressendo Generali diventano spesso assaiParticolari e persino Esclusive.Il problema del Dap è che ci sono 205 Ministri dellaGiustizia, 205 Capi del Dipartimento, 205 Direttori Gene-rali, etc. etc..Il problema del Dap è che “cane” non morde “cane” e Capo nonmorde Capo...perchè i posti sono interscambiabili, una mano lava l’altrae un giorno l’uno potrà sempre servire all’altro.Il problema del Dap è di avere Due Città…senza Sindaco.Il problema del Dap è che per i politici il carcere è qualcosa che capita aicittadini comuni e per i cittadini comuni qualcosa che dovrebbe capita-re soprattutto ai politici.Il problema del Dap è che i politici pensano che dal carcere i voti sianogestititi dai Direttori.

Il problema del Dap è che piùscavi e……….meno vorresti farlo.Il problema del Dap è che si sonodati troppe “Aree” e poca concre-tezza.Il problema del Dap è una Dirigen-za con-torta, che poi le fette piùgrandi se le mangiano sempre gli

stessi.Il problema del Dap è che chilavora non conta e chi conta nonlavora. Il problema del Dap è la PoliziaPenitenziaria che nel Dap dovreb-be essere tutto o comunque tantoe che invece non è niente.

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3Numero 17 - Anno XI - Lunedì 12 ottobre 2009

BLOCK NOTESAppunti dal ‘pianeta Giustizia’

Il Lodo Alfano è illegittimo. Cosìsi sono pronunciati i 15 giudici dellaCorte Costituzionale. La legge che sospende i processidelle quattro più alte cariche delloStato (i presidenti della Repubblica,del Senato, della Camera e del Con-siglio) è stata bocciata dalla Consultaper violazione dell'articolo 138 dellaCostituzione, vale a dire l'obbligo difar ricorso a una legge costituzionalee non ordinaria, e dell'articolo 3,ovvero il principio di uguaglianza(leggi il verdetto). La decisione èstata presa a maggioranza (9 giudicicontro 6) e avrà come effetto imme-diato la riapertura di due processi acarico del premier Silvio Berlusconi:per corruzione in atti giudiziari dell'av-vocato David Mills e per reati societa-ri nella compravendita di diritti tvMediaset.

Ecco, comma per comma, la sinte-si del contenuto del Lodo Alfano.

Sospensione dei processi penali neiconfronti delle alte cariche dello Stato(articolo 1, comma 1). Sospensione dei processi penali neiconfronti delle alte cariche delloStato. La sospensione opera per ilPresidente della Repubblica, per ilPresidente del Senato, per il Presi-dente della Camera, per il Presiden-te del Consiglio dei ministri. La sospensione opera dalla data diassunzione della carica o della fun-zione e si applica anche ai processipenali per fatti antecedenti l'assun-zione della carica.Rinuncia alla sospensione (articolo 1,

ANNO XI - n. 17 Lunedì 12 ottobre 2009

Direttore Responsabile Leo Beneduci

Direttore Editoriale Domenico Nicotra

Vice Direttore Domenico Mastrulli

Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano Gennaro Ricci

Direttore Organizzativo Luca Cruciani

Coordinamento Redazionale Alfio Grasso

Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo

Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di Polizia

Penitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P.

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CORTE COSTITUZIONALE - I Giudici hanno dichiarato l’incostituzionalità della legge sospendi processi

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di

DomenicoNicotra

La festa è finita: no al Lodo

comma 2). L'imputato o il suo difen-sore munito di procura può rinuncia-re alla sospensione infogni momen-to.Assunzione delle prove non rinviabili(articolo 1, comma 3). Nonostante lasospensione del processo il giudicepotrà procedere, se ne ricorrono ipresupposti, all'assunzione delleprove non rinviabili. Secondo la rela-zione illustrativa del provvedimento sitratta di una valvola di sicurezza chesalvaguardia il diritto alla prova eimpedisce che la sospensione operi

in modo generale e indifferenziato sulprocesso.Prescrizione (articolo 1, comma 4).Alla sospensione del processo è col-legata la contestuale sospensionedei termini di prescrizione.Durata della sospensione (articolo 1,comma 5). La sospensione operaper l'intera durata della carica o dellafunzione e non è reiterabile (su que-sto punto però si pone una eccezio-ne, nel caso di una nuova nomina nelcorso della stessa legislatura. Secon-do la relazione illustrativa al provvedi-

mento questo regime speciale sareb-be imposto dalla diversa durata delle4 cariche interessate dal provvedi-mento.Trasferimento dell'azione in sedecivile (articolo 1, comma 6). In caso disospensione possibilità per la partecivile di trasferire l'azione in sede civi-le.Disposizione trantiroria (articolo 1,comma 7). Sospensione estesaanche ai processi penali già in corso,in ogni fase e grado, all'entrata invigore del provvedimento.

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Si scioglie il reparto a cavallo?

4 Numero 17 - Anno XI - Lunedì 12 ottobre 2009

SORPRESE - Una notizia non confermata ha fatto capolino nei palazzi dell’Amministrazione Penitenziaria

Alcuni provveditorati regionali hanno impartito disposizioni chiare sui

buoni pasto. Sono aumentati nell'importo da 4,65 euro a 7,00 euro e

saranno assoggettati a tassazione per la parte eccedente a euro 5,29.

Quindi su ciascun buono pasto concesso in sostituzione del pasto non

somministrato presso la M.O.S.

Gli appartenenti al Corpo andrebbero a pagare circa 0,65 euro/0.85 di

Irpef ovvero su base annua un importo di circa euro 160/200 di tasse in

più.

Tante tasse da pagare nell’aumento dei Buoni Pasto

Si scioglie il reparto diSi scioglie il reparto di

Polizia Penitenziaria a cavalPolizia Penitenziaria a caval--

lo? Una notizia, non confermatalo? Una notizia, non confermata

è arrivata alle orecchie di molti.è arrivata alle orecchie di molti.

L'amministrazione starebbe pensanL'amministrazione starebbe pensan--

do di mantenere solo la cura dei cavallido di mantenere solo la cura dei cavalli

e trasferire il personale. e trasferire il personale.

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5Numero 17 - Anno XI - Lunedì 12 ottobre 2009

Scarseggia il carburante, a Gorgona a nuoto

L'Amministrazione Penitenziaria ha comunicato nelle scorse setti-

mane di aver avviato le procedure per lo scrutinio per merito com-

parativo, a ruolo aperto, per i Funzionari di Polizia ammessi al 1°

corso di formazione per “Vice Commissari” del ruolo direttivo ordina-

rio del Corpo di Polizia Penitenziaria. Queste promozioni arrivano in

grandissimo ritardo. Essendo a ruolo aperto cioè previste per tutti gli

appartenenti al ruolo senza discriminazioni per alcuno, sarebbero

dovute avvenire entro tempi ragionevoli come avviene per i Funzio-

nari delle altre forze di polizia. In questo caso per lo scrutinio di circa

150 appartenenti al Corpo sono trascorsi due anni e solo ora si

comunicano avvii di procedimenti. Questa situazione non è altro che

un segno del disinteresse che l'Amministrazione penitenziaria con-

tinua a nutrire verso gli appartenenti ai ruoli della Polizia Penitenzia-

ria e cosa ancora più grave verso la classe dirigente del Corpo.

Funzionari, in ritardo le promozioni

Nella tornata contrattuale che si è conclusa con la sottoscrizio-ne del C.C.N.L. 51/2009 sono stati resi disponibili sostanzialiincrementi economici con cui integrare le somme già disponibi-li per il rimborso delle rette degli asili nido per il personale delCorpo di Polizia Penitenziaria. Benchè il contratto sia in vigoreda diversi mesi, nessuna disposizione è stata emanata dall'am-ministrazione relativamente ai rimborsi per il corrente anno.L'Amministrazione dovrebbe provvedere a disciplinare le moda-lità e le quote di rimborso relative al 2009 ed accertare sede persede se vi sono appartenenti al Corpo che negli anni scorsi, puravendone maturato il diritto, non hanno ricevuto niente.

Silenzio sui rimborsi delle rate per gli asili nido

STUDI - Rischi per tutti negli spazi di detenzione. I fornellini emanano quantità di monossido di carbonio

Le celle sonocamere a gasL'Ente Nazionale Energia Ambiente (ENEA) ha condotto uno studio sulla

qualità dell'aria nelle case, riproducendo in laboratorio delle situazioni

domestiche tipiche nell'uso delle cucine a gas. Dall'analisi di laboratorio è

stato possibile dimostrare che nei cucinini di 30 metri cubi, la soglia del

monossido di carbonio supera quella di allarme prevista dal decreto mini-

steriale per l'inquinamento del traffico urbano. Negli spazi di detenzione a

causa della loro ridotta superficie ci sono rischi per tutti. Le celle sono

delle vere e proprie camere a gas nelle quali quotidianamente oltre ai

detenuti fa ingresso il personale di Polizia Penitenziaria. Poi nel periodo

invernale a causa della chiusura delle finestre nelle celle, il gas si propa-

ga nei corridoi, allargando i rischi.

La Direzione della Casa di Reclusione di Gorgona ha ufficializzato la ridu-

zione del numero di collegamenti giornalieri (da 3 a 2) tra l'isola e la terra-

ferma per il personale che presta servizio presso la struttura. Questo per-

chè non ci sono più soldi. Il budget per l'acquisto di carburante e lubrifi-

canti per le motovedette del Corpo non è stato integrato. Peccato che

negli stessi giorni l'Amministrazione ha disposto la partecipazione al Salo-

ne Nautico di Genova. In parole povere: servizio di missione su base for-

fettaria di 15 unità per 26 giorni (pari a circa 39.000 euro), equipaggio della

motovedetta V9, pari ad ulteriori 8 unità, che con il proprio natante 'soste-

rà' a Genova per altri 10 giorni. Spesa complessiva di gadgets, gasolio e

stand non meno di 70.000 euro. Se si considera il viaggio di una motove-

detta tra Gorgona e Livorno, tra andata e ritorno, non costa oltre i 250

euro. Per mantenere il servizio fino alla fine dell'anno sono necessari

11.000 euro. Una gestione più oculata avrebbe consentito di ottemperare

ad entrambe le necessità legate al 'benessere' degli addetti del Corpo ed

alla visibilità pubblica della Polizia Penitenziaria.

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6 Numero 17 - Anno XI - Lunedì 12 ottobre 2009

No !!! La casa non la lascioDUBBI - Alcuni comandanti usufruiscono dell’alloggio gratuito nonostante prestano servizio in altre sedi

Alcuni comandanti di reparto, come

quelli di Milano San Vittore e Regina Coeli,

nonostante da molto tempo risultano presta-

re servizio in un altra sede, tuttora fruiscono

dell'alloggio demaniale a titolo gratuito senza

dover rendere la prevista reperibilità.

La situazione dei fondi relativi alle pre-

stazioni straordinarie del Personale di Poli-

zia Penitenziaria sta diventando ogni giorno

sempre più precaria e sempre più spesso gli

appartenenti al Corpo in servizio sul territo-

rio espletano attività lavorativa in orari ecce-

denti l'orario d'obbligo senza alcuna certez-

za del pagamento.

FONDI

Situazione precaria

per lo straordinario

L'ultimo grave episodio di sangue che

ha visto per protagonista un Assistente di

Polizia Penitenziaria in servizio presso la

Casa Circondariale di Eboli, pur potendo

avere scarsa attinenza con le specifiche

condizioni di servizio non può lasciare ino-

perosa l'Amministrazione Penitenziaria. Le

iniziative intraprese nei mesi scorsi, come i

gruppi di ascolto non hanno dato gli esiti

sperati. Si devono cercare altre forme per

conoscere e prevenire lo stress ed il disagio

del personale.

STRESS

I gruppi di ascolto non

hanno dato gli esiti sperati

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7Numero 17 - Anno XI - Lunedì 12 ottobre 2009

zappingzappingNews dal Mondo e dall’Italia

Fino a due anni di carcere e 2000 euro di multa. Con l'aggiunta del-

l'arresto in flagranza, che visto l'argomento di cui di parla è pratica-

mente scontato. Arriva la legge anti-burqa, il velo che alcune donne

musulmane utilizzano per coprire interamente il viso. Un progetto di

legge che ne vieta l'uso in tutti i luoghi pubblici è stato presentato ieri

dalla Lega nord, che in questo modo si propone di modificare quan-

to già previsto dalla legge Reale sull'ordine pubblico in fatto di occul-

tamento delle propria identità estendendo il divieto anche al burqa e

al niqab (il velo che copre il volto ma non gli occhi).

Le sanzioni stabilite, carcere e ammenda, sono le stesse già previste

dalle legge del 1975, che adesso la Lega vuole però estendere più in

generale a tutti quegli «indumenti indossati in ragione della propria

affiliazione religiosa» che possano rendere difficile o impossibile il

riconoscimento di chi li porta (oggi il divieto vale, ad esempio, solo

per i caschi da motociclista o per i fazzoletti). Nelle intenzioni del Car-

roccio, inoltre, la proibizione andrebbe allargata anche alla kefiah, il

foulard simbolo della resistenza palestinese indossato in molte mani-

festazioni. «Non siano razzisti, non abbiamo nulla contro i musulma-

ni, ma la legge è uguale per tutti», si è affrettato a spiegare il capo-

gruppo della Lega alla camera Roberto Cota.

Sarà un caso, ma le nuove norme anti-burqa arrivano proprio nel

giorno in cui anche sui giornali italiani appare la notizia della condan-

na del velo integrale pronunciata dall'imam dell'università del Cairo

Mohammed Said Tantawi, massima autorità religiosa dei sunniti.

Tempismo perfetto, che permette al Carroccio di intervenire su una

materia estremamente delicata e che già all'estero, come ad esem-

pio in Francia, non ha mancato di sollevare dibattiti. Nel mirino dei depu-

tati leghisti finiscono così in particolare tre parole della legge Reale e che

oggi prevedono l'esistenza del reato solo per chi occulta la propria identi-

tà «senza giustificato motivo».

Una sottolineature che la Lega vuole cancellare per andare incontro a quei

sindaci (soprattutto del nord) che in passato hanno emesso delle ordinan-

ze per vietare l'uso del burqa nel proprio territorio e si sono visti bloccare

dai prefetti proprio in virtù di quelle tre parole.

«Questa non è una proposta di legge contro qualcuno e nemmeno contro

una religione - ha spiegato la leghista Manuela Dal Lago - vogliamo solo

far sì che non vi siano giudizi di carattere diverso a seconda dell'interpre-

tazione della legge».

Va detto che quella della Lega non è l'unico testo in materia. Alla commis-

sione Affari costituzionali della Camera è infatti già in discussione un testo

presentato dalla deputata del Pdl Suad Sbai (ex presidente della comuni-

tà marocchina in Italia) e dal collega di partito Manlio Contento, che vieta

esplicitamente l'uso di burqa e niqab. Tema su cui però adesso anche la

Lega ha scelto di aprire un fronte, dopo quello sostenuto per l'introduzio-

ne del reato di clandestinità. «Si tratta di una norma incostituzionale, che

lede la libertà religiosa», attacca Donatella Ferrari, capogruppo Pd in com-

missione Giustizia della Camera, convinta che in questo modo molto

donne musulmane sarebbe condannate ad essere segregate in casa. Non

la pensa però così Emma Bonino. «E' da tempo immemore - afferma

l'esponente radicale - che sostengo che indossare il burqa o il niqab inte-

grale in pubblico viola le leggi dello Stato e il concetto della piena assun-

zione della libertà individuale».

Carcere fino a due

anni e multa: la

Lega presenta la

legge anti-burqa

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