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007 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 4, numero 21, dal 4 al 10 giugno 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 212 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. ACCESSO Con il Decreto 17 Maggio 2007 “Mo- dalità e contenuti delle prove di am- missione ai corsi di laurea program- mati a livello nazionale”, il Ministro dell’Università ha rivisto la disciplina dell’accesso alle lauree a numero programmato (GU n. 123 del 29-5- 2007). CARCASSE Attuando la normativa comunitaria sulla prevenzione e la riduzione del- l’inquinamento, i Ministeri dell’Am- biente, della Salute e dello Sviluppo Economico hanno emanato le linee guida per la gestione delle carcasse al macello e in allevamento. Il prov- vedimento è pubblicato sulla Gazzet- ta Ufficiale del 31 maggio, n. 125. ENPAV Secondo Il Sole-24 Ore i giovani aiu- tano le Casse. Il numero degli iscritti cresce infatti più velocemente dei pensionati. Fra tutte le Casse l’ENPAV risulta avere un buon rapporto fra i- scritti e pensionati: 6.040 pensionati e 23.391 iscritti con un indice del 3,90 (dati riferiti al 2005). DGSANCO Da maggio la Direzione Generale per la Protezione della Salute e dei Con- sumatori della Commissione Europea (DG SANCO) pubblica una Newslet- ter a cura del proprio Comitato Scien- tifico. Il primo numero è disponibile sul sito http://ec.europa.eu/health/ph_risk/ne wsletters_risk_en.htm. PAGA L’ANAS In caso di incidenti causati da anima- li sulla carreggiata, le società di ge- stione delle autostrade devono risar- cire il danno. Lo ha stabilito la Cassa- zione decidendo sul caso di un auto- mobilista che percorrendo la Mi-To, dovendo sterzare per evitare un ca- ne comparso sulla strada, è uscito di strada con l’automobile con danni pesanti. LA ZAMPA.IT LaStampa.it lancia il primo canale per gli animali domestici. La nuova sezione che si chiama LaZampa.it sarà interamente dedicata ai nostri piccoli amici. News dal mondo con l’aggiunta di contenuti proposti da cinque specialisti della Facoltà di Ve- terinaria di Torino che daranno consi- gli su: Medicina comportamentale (dott.ssa Cristina Osella), Animali non convenzionali (dott. Cesare Pierbatti- sti), Patologie (dott. Michele Borga- relli), Farmacologia (prof. Carlo Girar- di) e Rapporti veterinari-clienti (prof. Marzio Panichi). Brevi Incontro con il Ministro Livia Turco I l Ministro della Salute, Livia Turco, il 28 maggio scorso ha incontrato il Presidente dell’ANMVI, Carlo Scotti, nella sede di Lungo Tevere Ripa. I colloqui, presente il Capo Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza Ali- mentare, Romano Marabelli, hanno consentito al- l’Associazione di fare il punto sull’attualità veterina- ria, sulle criticità ravvisabili a parere dell’ANMVI e sulle possibili sinergie future. L’incontro con il Mini- stro ha fatto seguito ad una lettera di sollecitazione che il presidente del- l’ANMVI aveva inviato a Livia Turco all’inizio di maggio, lamentando una costante mancanza di coinvolgimento nelle politiche ministeriali e l’ado- zione di decisioni importanti spesso incomprensibili per il mondo veteri- nario. Pronta la risposta del Ministro che ha convocato l’Associazione. At- tenta al ruolo della professione veterinaria, la titolare della Salute ha a- scoltato con partecipazione i temi proposti. Sul piano istituzionale, sono state rappresentate le seguenti questioni: corretto posizionamento dei ruoli e delle questioni veterinarie all’interno del Ministero della Salute, an- che in rapporto alle competenze del Ministero delle Politiche Agricole, il problema dell’attribuzione dei servizi veterinari regionali a figure di estra- zione professionale non medico-veterinaria, scarso rilievo, quando non del tutto trascurato, dei servizi veterinari nel contesto delle politiche sani- tarie regionali. È stata quindi chiesta l’istituzione di un “ruolo sanitario re- gionale”, dato che molte regioni non dispongono di servizi veterinari o gli stessi sono diretti da profili non medici. Il Ministro ha assicurato la propria attenzione, manifestando in particolare la disponibilità ad avviare un dia- logo con le Regioni. Livia Turco si è detta anche interessata ad arginare la competizione fra professioni di diversa competenza in fatto di sicurez- za degli alimenti di origine animale, questione che ha consentito di porre l’accento sull’urgenza di consolidare la figura del veterinario aziendale, una figura che attende di essere stabilmente inserita nella rete di epide- miosorveglianza, dopo il primo riconoscimento istituzionale arrivato nel 2005 (Dlgs 27 maggio 2005 n. 117). In argomento, l’Associazione - presente anche con il Vice Presidente Giancarlo Belluzzi e il Direttore Antonio Manfredi - ha illustrato il Piano di Comunicazione Continua al Cittadino, avviato con i medici di famiglia della FIMMG con il patrocinio del Ministero. In fatto di sanità e prevenzio- ne veterinaria, il Presidente Scotti ha riferito in merito al progetto LEAVet, inteso sia come azione di contrasto e prevenzione del randagismo e del- l’abbandono sia come occasione di rivalutazione delle strutture veterina- rie private, in un’ottica di razionalizzazione e risparmio delle risorse pub- bliche negli adempimenti connessi alle prestazioni di medicina veterina- ria di base: dall’identificazione alla prevenzione veterinaria. All’incontro con il Ministro era presente il Presidente della FNOVI, Gaetano Penoc- chio che ha commentato l’incontro, sottolineando come sia stata rimar- cata la valenza ed il peso della professione veterinaria nel sistema salu- te. E questo al di là di recenti polemiche che hanno visto associazioni mediche muovere rilievi all’organizzazione istituzionale della prevenzione e rivendicare ruoli nel sistema di sicurezza alimentare. la PR O FESSI O NE VETERINARIA “Sono attenta a voi” Gettate le basi per una significativa collaborazione Livia Turco nella foto con il Presidente dell'ANMVI. Alle spalle del Ministro il Capo Dipartimento Romano Marabelli e il Direttore Antonio Manfredi. Accanto al Presidente Scotti, il Vice Presidente Belluzzi e il Presidente della FNOVI. La cultura dei proprietari verso il be- nessere e la salute dei loro pet non passa dalla prevenzione veterinaria ma dall'acquisto di accessori che gratificano l'animale e soprattutto lo- ro. Che ci piaccia o no è così. L'inda- gine della Hill's, fatta per la presen- tazione della Stagione della preven- zione 2007, ha mostrato come tutti a parole ritengano importante la pre- venzione, ma considerandola solo li- mitata ad una buona e corretta ali- mentazione abbinata a molto moto ed esercizio costante. La visita vete- rinaria, come prevenzione, è consi- derata poco importante, anche per- ché la netta maggioranza dei pro- prietari giudica buono lo stato di sa- lute del proprio animale. E allora per- ché andare dal veterinario? Al con- trario si investe molto sugli accessori che gratificano l'animale ma soprat- tutto il proprietario. Andare a passeg- giare in centro con al fianco un bel cane di razza, lavato e stirato, con un guinzaglio firmato da un noto stilista che "ama" gli animali, è molto più im- portante di una visita di controllo del suo stato di salute. Dal veterinario si andrà solo se si evidenzieranno pro- blemi, salvo poi lamentarsi del costo della visita, dell'intervento necessa- rio e delle conseguenti terapie. Molto meglio investire nel guinzaglio di marca. Basta vedere qualche dato per rendersi conto della differenza. Secondo i dati del Rapporto 2007 del Centro Studi Zoomark, presentato in occasione dell'inaugurazione della Fiera di quest'anno, in Italia, nel 2005, si sono spesi più di 2 miliardi di euro per prodotti dedicati agli ani- mali da compagnia. Per i servizi ve- terinari, sia pure con approssimazio- ne, si può parlare di circa 400/450 milioni di euro. Non è una differenza da poco pur considerando che nei 2 miliardi sono compresi i petfood, gli antiparassitari, ecc. necessari ovvia- mente per la salute ed il benessere degli animali, ma anche prodotti ve- ramente superflui: i profumi firmati, filmati da proiettare per intrattenere cani e gatti e che riproducono realtà virtuali, biscotti di alta pasticceria con i sapori più vari, cucce ergono- miche o anallergiche da far invidia ai nostri letti. Fra l'utile e necessario, il controllo veterinario, ed il superfluo, per ora siamo ancora perdenti. Quante Stagioni della prevenzione ci vorranno ancora? 2 MILIARDI DI EURO, E NOI? www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 21

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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007SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 21, dal 4 al 10 giugno 2007Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona 212ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

ACCESSO

Con il Decreto 17 Maggio 2007 “Mo-dalità e contenuti delle prove di am-missione ai corsi di laurea program-mati a livello nazionale”, il Ministrodell’Università ha rivisto la disciplinadell’accesso alle lauree a numeroprogrammato (GU n. 123 del 29-5-2007).

CARCASSE

Attuando la normativa comunitariasulla prevenzione e la riduzione del-l’inquinamento, i Ministeri dell’Am-biente, della Salute e dello SviluppoEconomico hanno emanato le lineeguida per la gestione delle carcasseal macello e in allevamento. Il prov-vedimento è pubblicato sulla Gazzet-ta Ufficiale del 31 maggio, n. 125.

ENPAV

Secondo Il Sole-24 Ore i giovani aiu-tano le Casse. Il numero degli iscritticresce infatti più velocemente deipensionati. Fra tutte le Casse l’ENPAVrisulta avere un buon rapporto fra i-scritti e pensionati: 6.040 pensionatie 23.391 iscritti con un indice del3,90 (dati riferiti al 2005).

DGSANCO

Da maggio la Direzione Generale perla Protezione della Salute e dei Con-sumatori della Commissione Europea(DG SANCO) pubblica una Newslet-ter a cura del proprio Comitato Scien-tifico. Il primo numero è disponibilesul sitohttp://ec.europa.eu/health/ph_risk/newsletters_risk_en.htm.

PAGA L’ANAS

In caso di incidenti causati da anima-li sulla carreggiata, le società di ge-stione delle autostrade devono risar-cire il danno. Lo ha stabilito la Cassa-zione decidendo sul caso di un auto-mobilista che percorrendo la Mi-To,dovendo sterzare per evitare un ca-ne comparso sulla strada, è uscito distrada con l’automobile con dannipesanti.

LA ZAMPA.IT

LaStampa.it lancia il primo canaleper gli animali domestici. La nuovasezione che si chiama LaZampa.itsarà interamente dedicata ai nostripiccoli amici. News dal mondo conl’aggiunta di contenuti proposti dacinque specialisti della Facoltà di Ve-terinaria di Torino che daranno consi-gli su: Medicina comportamentale(dott.ssa Cristina Osella), Animali nonconvenzionali (dott. Cesare Pierbatti-sti), Patologie (dott. Michele Borga-relli), Farmacologia (prof. Carlo Girar-di) e Rapporti veterinari-clienti (prof.Marzio Panichi).

Brevi Incontro con il Ministro Livia Turco

Il Ministro della Salute, Livia Turco, il 28 maggioscorso ha incontrato il Presidente dell’ANMVI,Carlo Scotti, nella sede di Lungo Tevere Ripa. I

colloqui, presente il Capo Dipartimento della SanitàPubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza Ali-mentare, Romano Marabelli, hanno consentito al-l’Associazione di fare il punto sull’attualità veterina-ria, sulle criticità ravvisabili a parere dell’ANMVI esulle possibili sinergie future. L’incontro con il Mini-

stro ha fatto seguito ad una lettera di sollecitazione che il presidente del-l’ANMVI aveva inviato a Livia Turco all’inizio di maggio, lamentando unacostante mancanza di coinvolgimento nelle politiche ministeriali e l’ado-zione di decisioni importanti spesso incomprensibili per il mondo veteri-nario. Pronta la risposta del Ministro che ha convocato l’Associazione. At-tenta al ruolo della professione veterinaria, la titolare della Salute ha a-scoltato con partecipazione i temi proposti. Sul piano istituzionale, sonostate rappresentate le seguenti questioni: corretto posizionamento deiruoli e delle questioni veterinarie all’interno del Ministero della Salute, an-che in rapporto alle competenze del Ministero delle Politiche Agricole, ilproblema dell’attribuzione dei servizi veterinari regionali a figure di estra-zione professionale non medico-veterinaria, scarso rilievo, quando nondel tutto trascurato, dei servizi veterinari nel contesto delle politiche sani-tarie regionali. È stata quindi chiesta l’istituzione di un “ruolo sanitario re-gionale”, dato che molte regioni non dispongono di servizi veterinari o glistessi sono diretti da profili non medici. Il Ministro ha assicurato la propriaattenzione, manifestando in particolare la disponibilità ad avviare un dia-logo con le Regioni. Livia Turco si è detta anche interessata ad arginarela competizione fra professioni di diversa competenza in fatto di sicurez-za degli alimenti di origine animale, questione che ha consentito di porrel’accento sull’urgenza di consolidare la figura del veterinario aziendale,una figura che attende di essere stabilmente inserita nella rete di epide-miosorveglianza, dopo il primo riconoscimento istituzionale arrivato nel2005 (Dlgs 27 maggio 2005 n. 117). In argomento, l’Associazione - presente anche con il Vice PresidenteGiancarlo Belluzzi e il Direttore Antonio Manfredi - ha illustrato il Pianodi Comunicazione Continua al Cittadino, avviato con i medici di famigliadella FIMMG con il patrocinio del Ministero. In fatto di sanità e prevenzio-ne veterinaria, il Presidente Scotti ha riferito in merito al progetto LEAVet,inteso sia come azione di contrasto e prevenzione del randagismo e del-l’abbandono sia come occasione di rivalutazione delle strutture veterina-rie private, in un’ottica di razionalizzazione e risparmio delle risorse pub-bliche negli adempimenti connessi alle prestazioni di medicina veterina-ria di base: dall’identificazione alla prevenzione veterinaria. All’incontrocon il Ministro era presente il Presidente della FNOVI, Gaetano Penoc-chio che ha commentato l’incontro, sottolineando come sia stata rimar-cata la valenza ed il peso della professione veterinaria nel sistema salu-te. E questo al di là di recenti polemiche che hanno visto associazionimediche muovere rilievi all’organizzazione istituzionale della prevenzionee rivendicare ruoli nel sistema di sicurezza alimentare.

laPROFESSIONE VETERINARIA

“Sonoattenta a voi”Gettate le basi per una significativacollaborazione

Livia Turco nella foto con il Presidente dell'ANMVI. Alle spalle del Ministroil Capo Dipartimento Romano Marabelli e il Direttore Antonio Manfredi.Accanto al Presidente Scotti, il Vice Presidente Belluzzi e il Presidentedella FNOVI.

La cultura dei proprietari verso il be-nessere e la salute dei loro pet nonpassa dalla prevenzione veterinariama dall'acquisto di accessori chegratificano l'animale e soprattutto lo-ro. Che ci piaccia o no è così. L'inda-gine della Hill's, fatta per la presen-tazione della Stagione della preven-zione 2007, ha mostrato come tutti aparole ritengano importante la pre-venzione, ma considerandola solo li-mitata ad una buona e corretta ali-mentazione abbinata a molto motoed esercizio costante. La visita vete-rinaria, come prevenzione, è consi-derata poco importante, anche per-ché la netta maggioranza dei pro-prietari giudica buono lo stato di sa-lute del proprio animale. E allora per-ché andare dal veterinario? Al con-trario si investe molto sugli accessoriche gratificano l'animale ma soprat-tutto il proprietario. Andare a passeg-giare in centro con al fianco un belcane di razza, lavato e stirato, con unguinzaglio firmato da un noto stilistache "ama" gli animali, è molto più im-portante di una visita di controllo delsuo stato di salute. Dal veterinario siandrà solo se si evidenzieranno pro-blemi, salvo poi lamentarsi del costo

della visita, dell'intervento necessa-rio e delle conseguenti terapie. Moltomeglio investire nel guinzaglio dimarca. Basta vedere qualche datoper rendersi conto della differenza.Secondo i dati del Rapporto 2007 delCentro Studi Zoomark, presentato inoccasione dell'inaugurazione dellaFiera di quest'anno, in Italia, nel2005, si sono spesi più di 2 miliardidi euro per prodotti dedicati agli ani-mali da compagnia. Per i servizi ve-terinari, sia pure con approssimazio-ne, si può parlare di circa 400/450milioni di euro. Non è una differenzada poco pur considerando che nei 2miliardi sono compresi i petfood, gliantiparassitari, ecc. necessari ovvia-mente per la salute ed il benesseredegli animali, ma anche prodotti ve-ramente superflui: i profumi firmati,filmati da proiettare per intrattenerecani e gatti e che riproducono realtàvirtuali, biscotti di alta pasticceriacon i sapori più vari, cucce ergono-miche o anallergiche da far invidia ainostri letti. Fra l'utile e necessario, ilcontrollo veterinario, ed il superfluo,per ora siamo ancora perdenti.Quante Stagioni della prevenzione civorranno ancora?

2 MILIARDI DI EURO, E NOI?

www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

Sul numero scorso del no-stro giornale, l’Associa-zione Nazionale Medici

Veterinari Italiani annunciava lapubblicazione di un documentosull’approccio da tenere nei ri-guardi delle questioni etico-mo-rali legate al benessere animale.I Colleghi lettori - che ora lo pos-sono leggere nel box a fianco -ne ricorderanno le premesse. IlConsiglio nazionale dell’ANMVIsi era riunito il 26 maggio in se-duta straordinaria e urgente per“riportare la discussione sul be-nessere animale all’interno dellaprofessione e non appiattirsi sul-le posizioni degli allevatori o de-gli animalisti”. L’organo assem-bleare dell’ANMVI aveva quindideliberato i seguenti principi:l’autonomia e l’indipendenza del-la professione veterinaria, il suoruolo tecnico-medico, la neces-sità di agire in scienza e coscien-

za, la libertà di scelta individualesu questioni etiche. Secondo la posizione in cui si èriconosciuta la dirigenza nazio-nale, “l’Associazione non può e-laborare una posizione collettiva,che riassuma o pretenda di inter-pretare il sentire individuale diciascun professionista. La stessaconsultazione su caudotomia econchectomia, chiusasi il 31marzo scorso, ha rivelato posi-zioni diversificate rendendo im-possibile l’affermazione di unpensiero unico che possa vera-mente dirsi espressione di tuttala Categoria”.Non si tratta di un documentosul benessere animale: quelloratificato dal Consiglio Naziona-le fissa l’abc dell’approccio del-la professione, con particolareriguardo all’indipendenza dellaProfessione e di ciascun profes-sionista: “Siamo medici - osser-va Scotti - e dobbiamo valutarela questione dalla nostra pro-spettiva medica, partendo dallaletteratura scientifica, cioè dallascienza. Il dibattito si è quindispostato sul piano prettamenteetico e, in questo caso, entra ilgioco la coscienza”. Il Consiglio Nazionale dell’ANM-VI è composto dal Direttivo del-l’Associazione e dai Presidentidelle 19 Associazioni Federate.Nella riunione del 26 maggio era-no presenti anche numerosi VicePresidenti e i Coordinatori Regio-nali. Il documento qui pubblicatoè stato ratificato dal ConsiglioNazionale. ■

Dopo il varo delle nuove re-gole del CEI per gli impianti

elettrici (v. Professione Veterinaria19/2007) l’ANMVI e la ditta Cervi-no hanno stipulato una conven-zione per l’affidamento delle veri-fiche degli impianti di terra pressole strutture veterinarie. La convenzione impegna la Cer-vino, organismo abilitato alle veri-fiche, a condurre le attività “inconformità alle normative vigentie alle migliori regole dell’arte enormative tecniche”. Le condizioni contrattuali e le ta-riffe - concordate a condizioni a-gevolate - sono valide nelle se-guenti regioni: Liguria, Lombar-dia, Valle d’Aosta, Piemonte, To-scana, Emilia Romagna, Veneto,Friuli Venezia Giulia, Lazio, Um-bria, Marche e Sardegna. Le at-tività prevedono: 1. visita rico-gnitiva preliminare, se richiestaprima della verifica periodica,consistente nell’analisi preventi-va alla verifica dello stato dell’ar-te dell’impianto soggetto a verifi-ca, con indicazione delle even-tuali carenze e dei relativi atticorrettivi necessari; 2. attività di

verifica periodica/straordinaria(D.P.R. 462/2001). Le verifichesaranno eseguite entro la sca-denza di legge, secondo la se-guente modalità operativa: esa-me preliminare della documenta-zione tecnica fornita dal Commit-tente relativamente all’impiantooggetto della verifica; esecuzio-ne della verifica secondo i tempiconcordati con il Committente;stesura del verbale di verifica;trasmissione del rapporto di ve-rifica, entro quindici giorni dal-l’effettuazione del servizio, con-tenente anche la descrizionedelle modalità d’effettuazionedei controlli. Tutte le verifiche saranno effettua-te da personale dell’OrganismoCervino S.r.l. munito di tesserinodi riconoscimento, alla presenzadi personale indicato dall’Asso-ciato. La convenzione prevedeanche una serie di servizi aggiun-tivi inclusi, senza aggravio di co-sto, come la gestione di uno sca-denziario e l’assistenza tecnicagratuita. Per conoscere le condi-zioni della convenzione scrivi a: [email protected]

ECM: anomalie??Riportiamo di seguito la comunica-zione inviata dal Ministero della Salu-te (Ufficio ECM) agli organizzatori dieventi formativi, fra cui l’ANMVI, a fi-ne maggio: In occasione del trasferimento deidati (report) relativi alla partecipazio-ne degli operatori sanitari agli eventiformativi accreditati effettuato dal si-stema informatico ECM del Ministerodella salute al Co.Ge.A.P.S. (Consor-zio Gestione Anagrafe ProfessioniSanitarie degli Ordini, Collegi e Asso-ciazioni professionali di tutte le cate-gorie comprese nell’art 16bis decre-to legislativo 229/99) per il rilascio daparte delle richiamate istituzioni dellacertificazione dei crediti formativi aisingoli operatori sanitari sono stateriscontrate numerose anomalie. Il si-stema ha proceduto preliminarmentea sanare con funzioni informatichemolte incongruenze (inversione delnome e del cognome del partecipan-te, professione riportata al maschilepiuttosto che al femminile e vicever-sa, confusione di ruoli della compo-nente dei partecipanti e così via), maper quanto riguarda la corrisponden-za del codice fiscale con i nominativipresenti nei report trasmessi è ne-cessaria la collaborazione degli or-ganizzatori degli eventi in questione.Per tali motivi l’ufficio ECM segreteriadella commissione nazionale per laformazione continua ha provvedutoad organizzare un call-center “ dedi-cato” ai contatti con gli organizzatoriper la rettifica dei report utilizzando u-na specifica funzione informatica ela-borata appositamente per facilitare leoperazioni di rettifica. Tale servizio èattivo dalle ore 9.00 alle ore 13.00 (nu-mero telefono: 06/59942102 tasto 4):ogni operatore ECM ha il compito diseguire uno specifico gruppo di orga-nizzatori (aggregato utilizzando la po-sizione numerica attribuita all’organiz-zatore all’atto della registrazione nelprogramma ECM: id referente) e pre-vio contatto da parte dell’organizzato-re interessato procederà a fornire leinformazioni necessarie sull’ uso dellafunzione e a programmare un suc-cessivo eventuale appuntamento te-lefonico per fornire ogni utile assisten-za. Nell’ invitare tutti gli organizzatoricoinvolti a procedere con sollecitudi-ne ad approntare, in collaborazionecon la segreteria ECM, le operazionidi rettifica, In riferimento alla comuni-cazione diramata dal sistema infor-matico ECM il 23 Maggio 2007 conoggetto assegnazione utenze E.C.M.si forniscono le seguenti informazioni.La comunicazione vuol dire che il Mi-nistero della Salute si appresta a tra-sferire i dati di 6 anni di ECM speri-mentale al Co.Ge.A.P.S., il Consorzioche riunisce gli Ordini sanitari, FNO-VI compresa, per la gestione dei cre-diti formativi. In proposito l’ANMVI in-vierà a nome delle Associazioni fede-rate una lettera al Ministro e ai Diri-genti della competente direzione ge-nerale per far presente che il lavorosvolto in questi sei anni (centinaia dieventi corrispondenti a circa 100milapartecipanti e ad un rilevante impor-to economico a versamento dei cre-diti regolarmente assegnati) deve es-sere salvaguardato, stante che il re-gime di sperimentazione ha comun-que comportato l’osservanza di nu-merose direttive ministeriali sia orga-nizzative che burocratiche particolar-mente onerose e continuamente mo-dificate ed integrate. L’ANMVI, che visi è sempre scrupolosamente atte-nuta, non intende ora mettere in di-scussione il lavoro pregresso e nonaccetterà che vengano compromes-si i crediti maturati, a tutela dei medi-ci veterinari partecipanti.

3ATTUALITÀ

Documento del Consiglio Nazionale ANMVI

L’etica del benessere animale: una questione di autonomia e libertà

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2007

Posizione dell’ANMVI in ordine all’approccio della professione

veterinaria al benessere animaleVista la deliberazione approvata all’unanimità dal Consiglio NazionaleANMVI, convocato in seduta straordinaria e urgente in data 26 maggio2007, che ha fissato i seguenti principi: - autonomia e indipendenza della professione veterinaria - ruolo tecnico-medico della professione veterinaria - necessità di agire in scienza e coscienza - libertà di scelta individuale sulle questioni etiche;

l’ANMVI, in relazione a tutte le problematiche inerenti la salute ed il benessere animale, ritiene e afferma:

• che ogni atto medico debba essere eseguito solo ed esclusivamen-te dal medico veterinario e sia di sua competenza esclusiva;

• che in quanto garante della salute animale, il medico veterinario e-segue l’atto medico secondo scienza e coscienza, nel pieno rispet-to del benessere animale, facendo ricorso alle conoscenze tecnico-scientifiche raggiunte dalla medicina veterinaria nel campo dell’ane-stesia e della terapia del dolore;

• che la professione veterinaria debba mantenere la sua indipenden-za ed autonomia;

• che ogni parere di tipo tecnico scientifico debba essere patrimonioesclusivo della classe medico veterinaria e non debba subire inter-ferenze di ordine etico;

• che l’Associazione professionale non possa sostituirsi alla coscien-za individuale, in ordine a questioni etico-morali proprie della sferae della libertà individuale di ogni medico veterinario.

Il Presidente dell’ANMVI - Dott. Carlo Scotti

Cremona, 30 maggio 2007

Ratificato dal Consiglio Nazionale ANMVI - Prot. 0044/07/SP

Emergenza clima, il Sottosegretario Dettori

scrive all’ANMVI

Dopo la lette-ra sull’emer-

genza climaticainviata dall’ANM-VI, il MinAmbienteha invitato l’Asso-ciazione a fornireuna proposta diprogramma nel-l’ambito delle ini-ziative del Comi-

tato Nazionale per la Lotta alla Siccità e la Desertificazione. Il Sottose-gretario all’Ambiente, Sen. Bruno Dettori, ha scritto al Presidente del-l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, Carlo Scotti, chie-dendo una ”formale adesione” alla Giornata Mondiale della lotta allaDesertificazione programmata per il 17 giugno prossimo e “l’eventualeimpegno ad organizzare nel mese di giugno un evento, un convegno,una tavola rotonda che si concluda con un atto concreto che dia il sen-so di un immediato contributo alla lotta alla siccità e alla desertificazio-ne”. Il programma “100 iniziative contro la siccità e la desertificazione”,scrive Dettori, “vuole proporsi come l’inizio di un percorso comune epartecipato alla lotta alla siccità e alla desertificazione che aumenti laconsapevolezza delle istituzioni che parteciperanno e che verrannocoinvolte”. L’ANMVI, che nelle scorse settimane aveva scritto ai Mini-steri dell’Ambiente, della Salute e dell’Agricoltura una lettera sull’emer-genza climatica in rapporto alla sanità animale, ha raccolto l’invito delSottosegretario all’Ambiente.

ANMVI-Cervino

Impianti elettrici, convenzione per le verifiche

Si è tenuta il 30 maggio,presso la sede cremone-se dell’ANMVI la confe-

renza stampa di presentazionedel Progetto Formazione speciali-stica di rilevanza europea in areamedico-veterinaria, finanziato dal-la Regione Lombardia ed organiz-zato dall’Associazione NazionaleMedici Veterinari Italiani (ANMVI)per E.V. srl. Al centro della forma-zione: la sicurezza alimentare, ilbenessere animale, i sistemi disanità veterinaria e di controllo.Ciascun percorso formativo (v.box in questa pagina) viene rea-lizzato con la supervisione e ilcontributo didattico di un Comita-to Scientifico - formato da espertinelle discipline medico-veterina-rie di riferimento - e da docenti diprovenienza nazionale ed interna-zionale (Francia, Inghilterra, Au-stria, Polonia e Olanda). I progettisono realizzati con la collabora-zione di AIVEMP e SIVAR. La pre-sentazione agli organi di stampaavviene a conclusione di accura-te fasi di progettazione ed orga-

nizzazione del Progetto, avviatea gennaio del 2007 da E.V. srl(provider accreditato dalla Re-gione Lombardia ai fini dei pro-grammi di educazione continuain medicina).

Obiettivi generaliIl Progetto si articola in quattropercorsi di formazione professio-nale, ad elevato grado di innova-zione, con l’obiettivo prioritario difavorire lo sviluppo e il consolida-mento del mercato del lavoro.Rientrano tra le finalità del Proget-to l’innalzamento della qualità del-le prestazioni degli operatori sani-tari del settore agro-alimentarelombardo e rafforzare il modellodella Regione Lombardia nel con-testo europeo. Il Progetto è statoillustrato dall’Assessore alla For-mazione della Regione Lombar-dia Gianni Rossoni, dal Vice Pre-sidente dell’ANMVI Giancarlo Bel-luzzi e dal Presidente di EV Anto-nio Manfredi . “Finanziando il pro-getto ‘Formazione specialistica dirilevanza europea in area medico-

veterinaria’ - ha dichiarato Rosso-ni- la Regione Lombardia si fa so-stenitrice di un percorso formati-vo che promuove l’eccellenza delsettore veterinario e agroalimen-tare lombardo e ne innalza lacompetitività a livello europeo.Anmvi è entrata a far parte dei co-siddetti operatori di rilevanza re-gionale, misura che ci permette u-na erogazione di finanziamentibasata sul ‘contratto di risultato’, icui punti di forza sono rappresen-tati dalla qualificazione degli ope-ratori, dall’innovatività e dalla spe-rimentazione, dal rafforzamentodel controllo e, non ultimo, dallaverifica dell’impatto dell’iniziativasul territorio/settore di riferimentoe sull’utenza”.

Obiettivi specificiL’obiettivo di ogni percorso forma-tivo è di rafforzare gli strumenti or-ganizzativi e metodologici (knowhow tecnico-sanitario e gestiona-le) del medico veterinario, sia es-so veterinario ufficiale, convenzio-nato con il SSN o veterinario d’a-

zienda zootecnica. L’obiettivo èanche di tipo culturale: promuo-vere il collegamento degli opera-tori della sanità veterinaria e dellasicurezza alimentare con i Colle-ghi dell’Est Europa, affinché lasorveglianza professionale incampo sanitario si uniformi, avantaggio dei settori zootecnico eagro-alimentare.

Dalla Lombardia all’EuropaLa Regione Lombardia rappre-senta il 25% della zootecnia ed il40% del prodotto interno lordo a-gro alimentare del nostro Paese.In Lombardia risiede il 18,5% deiMedici Veterinari Italiani. “ANMVIè partita da queste premesse -spiega il Vice Presidente Belluzzi- per darsi l’obiettivo di innalzareil livello specialistico dei MediciVeterinari Italiani, aderenti all’as-sociazione (oltre il 60%) attraver-so il Banchmarking con le realtàprofessionali degli altri paesi, par-tendo addirittura dagli indirizziformativi forniti agli studenti di Ve-terinaria delle nostre Università. Ilprogetto è rivolto pertanto ai pro-

fessionisti già inseriti nell’attivitàprofessionale ma non trascuraneppure il collegamento con glistudenti, italiani e stranieri. Lostrumento è quello della formazio-ne attraverso workshop di espe-rienze già in atto nel nostro Paesenel confronto con altri paesi euro-pei, compresi gli ultimi 12 entrati,appartenenti alla fascia dell’Euro-pa orientale”.

Quattro percorsiIl Progetto Formazione specialisti-ca di rilevanza europea in areamedico-veterinaria ha duratatriennale (2007-2009). L’avvio èprevisto a partire da settembre2007, con quattro percorsi forma-tivi gratuiti - di tre giornate ciascu-no - da riproporre nel 2008 e nel2009. Le iscrizioni alla prima edizionesaranno aperte a partire dal mesedi giugno 2007, in concomitanzacon la divulgazione dei program-mi scientifici, attraverso organi distampa specializzati a tiratura na-zionale e attraverso la pubblica-zione on line. ■

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Da settembre quattro percorsi formativi gratuiti

Formazione specialistica in area medico-veterinariaPresentato il progetto finanziato dall’Assessorato Formazione e Lavoro della Regione Lombardia

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2007ANMVI INFORMA

Al centro l'Assessore Gianni Rossoni alla presentazione del progetto "For-mazione specialistica di rilevanza europea in area medico-veterinaria".Il progetto si articolerà in quattro percorsi formativi ripetuti negli anni2007-2008-2009. Finanziati dalla Regione Lombardia - Assessorato all'i-struzione Formazione e Lavoro - i percorsi si rivolgono a medici veterinarie studenti da tutta Italia e sono gratuiti. Nella foto, a sin. il Vice Presidente dell'ANMVI Giancarlo Belluzzi, a de-stra il Direttore dell'Associazione Antonio Manfredi.

FORMAZIONE SPECIALISTICA DI RILEVANZA EUROPEAIN AREA MEDICO-VETERINARIA

ISCRIZIONE GRATUITA PER MEDICI VETERINARI DA TUTTA ITALIA

QUATTRO PERCORSI FORMATIVI DI 3 GIORNI

14/15/16 settembre 2007Il Veterinario Convenzionato: formazione ed esperienze al servizio dei sistemidi sanità pubblica veterinariaInfo: +39/0372/40.35.37 - [email protected] - www.aivemp.it

20/21/22 settembre 2007Il Veterinario Aziendale per la sicurezza alimentare e l’epidemio-sorveglianzaInfo: +39/0372/40.35.39 - [email protected] - www.sivarnet.it

3/4/5 ottobre 2007Il Veterinario di Sanità Pubblica: dall’ispezione di prodotto al sistema degli AuditInfo: +39/0372/40.35.41 - [email protected] - www.aivemp.it

7/8/9 novembre 2007La sfida europea del benessere animale:The Community Action Plan on the Protection and Welfare of Animals 2006-2010Info: +39/0372/40.35.41 - [email protected] - www.aivemp.it

Tutti i corsi si terranno presso:Centro Studi EV srl - Palazzo Trecchi

Via Trecchi, 20 - Cremona

certificata ISO 9001:2000

Accredito ECM

In collaborazione con ANMVI International

www.anmvi.it

Si ringrazia l’Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia

Si è appena concluso iltrittico di corsi utili ai me-dici veterinari affinché

possano attenersi a quelle chesono le prescrizioni delle normeriguardanti la salute e la sicurez-za dei lavoratori nei luoghi di la-voro.Il 18 e il 19 maggio si è tenuto a

Palazzo Trecchi il corso di 16 oreper ottenere l’attestato di RSPP,ossia responsabile del servizio diprevenzione e protezione, l’weekend successivo si sono svolti duecorsi, sempre nella sede di Cre-mona, uno di 12 ore per ottenerela qualifica di Responsabile delPrimo Soccorso ed uno di 4 oreper diventare Addetto al ServizioPrevenzione e Lotta Antincendio.Sono ormai 5 anni che ANMVI staportando avanti un egregio lavoroin collaborazione con l’ASL diCrema e Cremona, ed è stata for-nita ad un elevato numero di col-leghi che hanno frequentato que-sti corsi una formazione estrema-mente specifica per quanto con-cerne i rischi che potrebbero es-sere presenti negli ambienti di la-voro veterinari. La stessa Dr.ssaFirmi, medico dirigente di 2° livel-lo dell’ASL di Cremona, docente aquesti corsi, ha fatto i complimen-ti alla nostra associazione per l’in-teresse che ha dimostrato nell’ag-giornare i propri iscritti e ha confi-dato che l’ordine degli avvocati diCremona, venuto a conoscenzadella nostra iniziativa, le ha chie-sto di organizzare un corso analo-go rivolto agli avvocati.Aver intrapreso questa strada ha

portato all’interno di ANMVI allaformazione di un gruppo di lavo-ro che, raggiunta una buona or-ganizzazione e conoscenze ap-profondite nel settore, è adessoin grado di fornire consulenze achiunque ne faccia richiesta,consulenze a 360° su tutte le pro-blematiche organizzative/struttu-rali/impiantistiche che può incon-

trare un medico veterinario chevoglia aprire una struttura o vogliamodificare quella già esistente.Ritornando ai corsi è doverosonotare come attività analoghe or-mai vengono organizzate un po’ovunque a cura delle varie asso-ciazioni di categoria, dalle orga-nizzazioni datoriali a quelle sinda-cali, alle associazioni del settore

“sicurezza”, con iscrizioni che co-stano cifre importanti e oltretuttosono impostate in modo che trat-tano genericamente dei rischi co-muni a tutti gli ambienti di lavoro,rischi che certamente sono bendiversi da quelli presenti nelle no-stre strutture.ANMVI ha deciso, fin dal primocorso organizzato, di tenere il co-

sto individuale a livello talmentebasso che si riesce a malapena acoprire le spese e questo dimo-stra, soprattutto in un periodo incui la professione attraversa unmomento critico ed economica-mente difficile soprattutto per igiovani colleghi, quanto ci sia at-tenzione verso i veterinari. Se nonè solidarietà questa… ■

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Sicurezza sul lavoro e... solidarietà

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2007

di Carlo Pizzirani

Direttore dei corsi ANMVI sulla626 in struttura veterinaria

Carlo Pizzirani durante la docen-za al corso per la formazione diaddetto alla lotta e alla prevenzio-ne degli incendi, nella sede ANM-VI di Cremona.Il Collega è Direttore dei corsi or-ganizzati dall'ANMVI sulla salutee la sicurezza del lavoro in struttu-ra veterinaria che comprendonoanche la formazione al primo soc-corso. Pizzirani, che ha consegui-to la qualifica di RSPP (Responsa-bile Servizi di Protezione e Pre-venzione), è formatore AIFOS (As-sociazione Italiana Formatori Si-curezza).

ANMVI INFORMA

La Conferenza delle Regio-ni e delle Province auto-nome si è pronunciata sul

decreto correttivo del Codice delFarmaco Veterinario (Schema didecreto legislativo di modifica aldecreto legislativo 6 aprile 2006,n. 193 recante: “Attuazione delladirettiva 2004/28/CE del Parla-mento europeo e del Consigliodel 31 marzo 2004 che modificala direttiva 2001/82 recante codi-ce comunitario dei medicinali ve-terinari”). Le modifiche contenute nel prov-vedimento - anticipate in pubbli-ci convegni alla Categoria veteri-naria dalla Direzione Generaledel Farmaco Veterinario del Mini-stero della Salute - sono volte asuperare una serie di disposizio-ni per le quali sono stati chiesticorrettivi sia da parte della Pro-fessione che dell’Industria.La Conferenza ha espresso unparere favorevole “condizionatoall’accoglimento integrale delleseguenti proposte emendativegià presentate in sede tecnica”.

Correttivi “fattibili”Le criticità del Codice del Farma-co Veterinario, a suo tempo evi-denziate dalla Categoria, saran-no risolte dal decreto correttivoannunciato da Gaetana Ferri, Di-rettore generale della Direzionedella Sanità Animale e del Far-maco Veterinario del Ministerodella Salute. Oltre agli imminenti correttivi, giàrecepiti dall’emanando provvedi-mento, ve ne sono di nuova pro-posta e giudicati “fattibili”dallaDirezione Generale: il riconosci-mento come animali non produt-tori di alimenti per l’uomo dei co-nigli da compagnia; l’abolizionedell’obbligo di ricetta veterinarianon ripetibile in triplice copia perla prescrizione di farmaci ormo-nali per animali d’affezione; nes-sun obbligo di tenere il registro dicarico e scarico delle scorte dimedicinali anche quando non siadi fatto utilizzato; abolizione del-l’obbligo di annotare sul registrodi carico e scarico delle scorte dimedicinali tenuto presso le strut-ture veterinarie i trattamenti ese-guiti con farmaci ospedalieri oprescrivibili solo dalla speciali-sta; attenuazione del divieto didetenzione di scorte di antibioticida somministrarsi negli alimentiliquidi e solidi presso le strutturedi custodia e allevamento di ani-mali produttori di alimenti perl’uomo; abolizione dell’obbligo diriportare il numero di lotto deimedicinali sul registro dei tratta-menti; previsione di un solo vete-rinario responsabile delle scortedi medicinali presso allevamenti,che potrà farsi sostituire, sotto lapropria responsabilità, da altriveterinari di sua fiducia; elimina-zione dei conflitti di interesse cir-ca i veterinari responsabili dellescorte di medicinali mediante in-dividuazione delle situazioni in-

compatibili; modifica della normasui campioni gratuiti; istituzionedi un elenco di farmaci riservatial veterinario. ■

Il prezzo nonè più impostoAvrei bisogno di una informa-zione riguardo al prezzo impo-sto sul farmaco veterinario.Una diatriba scaturita in nego-zio (farmacia veterinaria) con iltitolare riguardava il fatto che

sembra non più obbligatorio ilprezzo imposto sul flacone, bu-sta, scatola... delle specialitàveterinarie.Gradirei avere, se possibile,delucidazioni in merito e qualelegge le riporta.

(Risponde Giorgio Neri, consu-lente ANMVI per il farmaco vete-rinario).La deregolamentazione dei prez-zi dei farmaci veterinari è avve-nuta quando è stato deciso disottrarre tali medicinali dallecompetenze del CIP (Comitato

Interministeriale Prezzi). Il DLvo24.2.1997, n. 47 (attenzione chedappertutto si trova, erronea-mente, l’indicazione 147 invecedi 47) è stato il primo a concede-re alle farmacie la possibilità divendere specialità veterinarie aprezzi inferiori a quelli fissati dal-la ditta produttrice. Tale disposizione ha infatti stabi-lito che il prezzo riportato sullaconfezione deve intendersi co-me il prezzo massimo al quale ilmedicinale veterinario può esse-re venduto al pubblico.Recentemente tale decreto è

stato abrogato dal Codice deiMedicinali Veterinari (D.Leg.193/006), che ha tuttavia ripro-posto, ribadendo il concetto di“prezzo massimo” la stessa di-sposizione all’art. 63: Art. 63. -Indicazione del prezzo - 1. Le di-sposizioni contenute nel presen-te Titolo non pregiudicano,salve le disposizioni concernentile condizioni di distribuzione alpubblico, l’indicazione del prez-zo massimo al quale il medicina-le veterinario può essere vendu-to al pubblico e la proprietà in-dustriale. ■

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Pronti i correttivi attesi dalla Categoria

Modifiche al Codice del Farmaco: sì condizionato delle Regioni

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2007

ARTICOLO PROPOSTE DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME PARERE MINISTERO RIFERIMENTO SALUTE IN SEDE

TECNICA

Art. 69(Sostanze farmacologicamente Aggiungere alla fine del comma 5 delle autorità competenti alla vigilanza non accoglibileattive) (Regioni, Servizi veterinari locali, NAS)

Motivazioni: Prevedere l’attività di vigilanza per i grossisti e fabbricanti di sostanze farmacologicamente attive anche da parte degli organismi locali.

Art 85 Modalità di tenuta Aggiungere alla fine del comma 1, la seguente frase: In caso di utilizzo riserva di valutaredelle scorte per attività zooiatrica di prodotti immunizzanti, l’obbligo di denuncia di cui all’art. 65 del l’accoglibilità

D.P.R. 8/2/1954 n. 320 (mod. 12) viene assolto applicando quanto previsto all’art 84, comma 4.Motivazioni: In quanto gli adempimenti previsti sono ampiamente assolti dall’invio delle ricette alla Asl a cura del farmacista e dell’allevatore con la registrazione dei trattamenti.

Art 108 (Sanzioni) comma 4, 1) Sostituire il comma 4 con il seguente: Salvo che il fatto non costituisca riserva di valutareal paragrafo secondo più grave reato, chiunque fabbrica medicinali veterinari senza l’autorizzazione l’accoglibilitàArt 108 (Sanzioni) comma 11 prevista dall’articolo 46, commi 1 e 2, è soggetto al pagamento della sanzione

di cui al comma 1. È soggetto al pagamento della medesima sanzione chiunque, non rispettando le condizioni previste dall’articolo 69, commi 1, 2, 4 e 7 somministra agli animali o detiene, cede, commercializza o importa sostanze farmacologicamente attive.2) Nell’ultima frase del comma 11 sostituire i commi 1 e 2 con i commi 1, 2 e 3 (per rendere applicabile la sanzione al farmacista che inoltra la ricetta al servizio veterinario oltre i sette giorni previsti appunto dal comma 3 dell’art. 76)Motivazioni: non si giustifica l’esclusione.

Art 108 (sanzioni) comma 17 Nell’ultima frase aggiungere dopo gli articoli 81 e 82 anche gli articoli riserva di valutare 84 e 85 (altrimenti le scorte delle strutture di cura e dei veterinari che l’accoglibilitàesercitano attività zooiatrica non sono sanzionabili).Motivazione: includere anche le figure riferite agli art. 84 e 85 (veterinari zooiatri, veterinari per piccoli animali)

Allegato III punto 1 Lettera A: modificare la voce numero di iscrizione all’albo con numero accoglibilemodello di prescrizione e sigla provinciale di iscrizione all’albomedico veterinaria Lettera B: sostituire, nella parte riportata in parentesi, la parola ai sensi

dell’art. 34 con ai sensi dell’art. 80 in quanto l’art 34 si riferisce alla vecchia normativa D.L.119/92

Allegato III punto 2 Al secondo rigo alla frase commi 1 e 4 eliminare le parole 4, in quanto accoglibileil comma 4 dell’art. 80 non esiste

Allegato III punto 6 Il paragrafo va abolito, in quanto, con questa formulazione viene stabilito accoglibileche non è più necessario tenere i registri per il carico dei farmaci compresi i medicinali veterinari contenenti le sostanze di cui al decreto legislativo 158/2006 (es ormoni) utilizzati per trattamenti zootecnici e terapeutici consentiti. Inoltre potrebbe anche intendersi che non occorre tenere neppure il registro per lo scarico, quando sulla ricetta siano riportati tutti i dati da a) a f) del comma 1 dell’art. 79, creando ulteriore confusione rispetto agli adempimenti di legge. Da un punto di vista procedurale e giuridico, il legislatore, per attuare la modifica proposta, dovrebbe procedere alla modifica dell’art. 79 e seguenti.Il punto 6 risulta peraltro in contrasto con la direttiva 2004/28 che prevede la registrazione di tutti i medicinali veterinari compresi quelli prescritti con ricetta semplice (ripetibile/non ripetibile).Motivazioni: Creerebbe contrasto normativo tra il D.L.vo 158/06 e il D.lvo 193/06 rendendo impraticabile e difficoltosa l’attuazione del provvedimento stesso.Non è presente nella relazione illustrativa e pertanto potrebbe essere erroneamente introdotto nel testo delle modifiche. (fonte: regioni.it)

OSSERVATORIO FARMACO

a cura di Aldo Vezzoni

Alimentazione, nutrizionee prevenzione sono alcentro di una contesa

che vede scendere in polemica imedici della Società Italiana di I-giene, Medicina preventiva e Sa-nità pubblica (SITI) contro la ve-terinaria. La FNOVI è quindi inter-venuta con una lettera del Presi-dente Gaetano Penocchio al Pre-sidente della SITI, AlessandroMaida. L’occasione è data dall’articolo“Ministero cattivo maestro” pub-blicato sul n.18 della rivista Pa-norama della Sanità. La FNOVIboccia l’analisi dell’articolo comenon attinente allo status attuale.Il dossier del giornale parla del“profondo dissenso” della So-cietà in questione “sulle scelte dipolitica sanitaria che vengonoportate avanti e realizzate da or-ganismi settoriali ministeriali, daalcune Regioni, da alcune orga-nizzazioni sindacali di categoria,

tendenti a separare l’unità dipar-timentale che indeboliscono l’at-tività e le prospettive di sviluppodella prevenzione nel nostro Pae-se”. La SITI si dice anche contra-ria “a qualsiasi ipotesi di smem-bramento delle funzioni che at-tualmente afferiscono ai Diparti-menti di Prevenzione delle ASL”,in quanto “pensare di separare,nelle attività del SSN, in diversidipartimenti la prevenzione uma-na e la prevenzione veterinariaappare ingiustificato e foriero diconfusione”. Inoltre, per la So-cietà presieduta da Maida, Ret-tore dell’Università di Sassari, dacirca vent’anni l’alimentazione ela nutrizione sono “sotto la dire-zione soltanto di veterinari”. Og-gi, secondo la SITI, “nella fase diristrutturazione del Ministero èarrivato il momento di dare più vi-sibilità al settore della alimenta-zione e della nutrizione mettendoa capo del comparto specialisti

competenti in materia”. “I conte-nuti del documento- si legge alportale fnovi.it- hanno determina-to la presa di posizione da partedella Federazione che ha inviatoal presidente della SITI una lette-ra di osservazioni che conclude:“auspichiamo il recupero di con-dizioni di disponibilità che con-sentano di esaurire un dibattitocostruttivo tra le componenti me-diche e veterinarie del SSN utili aicittadini prima ancora che ai ri-spettivi profili professionali.” Lalettera del Presidente GaetanoPenocchio aggiunge: “piuttostosegnaliamo la necessità di di-sporre in ambito regionale di ser-vizi veterinari efficienti che possa-no contare su personale di profiloprofessionale adeguato, numeri-camente sufficiente e finalmentestabile, stante che il settore accu-sa la precarietà dei comandi e pe-nalizzazioni economiche da recu-perare al più presto”. ■

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Presa di posizione della SITI

La sicurezza alimentare sotto la direzione soltanto dei veterinari?

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2007

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Sono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 30 maggio (GU n. 124del 30-5-2007 - Suppl. Ordinario n.126) due intese Governo-

Regioni relative a controlli per la sicurezza alimentare. Si tratta dell’Intesasulle Linee guida per la corretta applicazione del Regolamento CE2075/2005 che definisce norme specifiche applicabili ai controlli uffi-ciali relativi alla presenza di Trichinella nelle carni. Le linee guida perl’applicazione uniforme ed armonizzata sul territorio nazionale del Rego-lamento CE 2075/2005, che definisce norme specifiche applicabili aicontrolli ufficiali relativi alla presenza di trichinella nelle carni, sono statepredisposte dal Ministero della Salute e si basano sul Regolamento (CE)n. 882/2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità allanormativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute esul benessere degli animali e sul Regolamento (CE) n. 2075/2005 chedefinisce norme specifiche applicabili ai controlli ufficiali relativi alla pre-senza di Trichine nelle carni ed in particolare l’art. 7 il quale prevede chele autorità competenti degli Stati Membri debbano definire un piano d’e-mergenza nel quale siano indicate le misure da adottare nel caso in cuisia confermato l’esito sfavorevole dell’esame dei campioni esaminati perla ricerca di Trichinella. L’altra Intesa Governo-Regioni riguarda le “Lineeguida relative all’applicazione del Regolamento CE della Commis-sione europea n. 2073 del 15 novembre 2005 che stabilisce i criterimicrobiologici applicabili ai prodotti alimentari”. Le Linee guida suicriteri microbiologici predisposte dal Ministero della Salute si basano sulRegolamento CE n. 2073/2005 relativo ai criteri microbiologici applicabiliai prodotti alimentari che potenzia l’attività svolta dalle strutture preposteal controllo ufficiale, stabilendo l’obbligo per gli operatori alimentari diprovvedere a che gli alimenti siano conformi a criteri di sicurezza e a cri-teri di igiene di processo e prevedendo che le predette strutture di con-trollo ne verifichino il rispetto, anche mediante il campionamento e l’ana-lisi dei prodotti alimentari nell’ambito dell’attività di vigilanza.

Anagrafe equina provvisoria:circolare della Salute

Aseguito della circolare del 14 maggio scorso, con la quale il Mi-nistero delle Politiche, Agricole Alimentari e Forestali, ha fornito

disposizioni per l’identificazione degli equidi in attuazione temporanea esemplificata dell’anagrafe equina, la Direzione Generale della Sanità Ani-male e del Farmaco Veterinario del Ministero della Salute interviene conuna propria nota. Firmata dalla Direttrice Generale Gaetana Ferri, la notaè indirizzata ai Servizi Veterinari regionali, alle Associazioni di categoria,Assocarni, Uniceb e Assica, riassume le disposizioni contenute nella cir-colare del Mipaaf e fornisce alcune precisazioni. In tutti i casi di movi-mentazione, si legge nella nota della Salute, fatto salvo quanto già previ-sto dall’Ordinanza 14 novembre 2006 sull’anemia infettiva, “gli equidi de-vono essere scortati dal proprio passaporto (o documento di identifica-zione) oltre che dal documento di provenienza (Mod IV) ad eccezionedei casi in cui l’equide si trova: a) nei recinti o al pascolo, b) spostato apiedi nelle vicinanze del maneggio, c) se non svezzato purchè accom-pagnato dalla madre, d) nei casi di emergenza. Nel caso di spostamentia piedi che non si concludano con il rientro entro la medesima giornata,l’equide deve essere scortato dal passaporto. Sul passaporto ovvero suldocumento di identificazione, per le finalità connesse alla sicurezza ali-mentare e agli aspetti di farmacosorveglianza, dovrà essere annotata esottoscritta la dichiarazione di destinazione finale dell’equide: “destinatoalla produzione di alimenti per il consumo umano” ovvero “non destinatoalla produzione di alimenti per il consumo umano”. Nel caso di equidi“destinati alla produzione di alimenti per il consumo umano” sul passa-porto (o documento di identificazione) dovranno essere registrati tutti itrattamenti farmacologici (ivi compresi i tempi di sospensione previsti perogni farmaco somministrato) ai sensi del D.Lvo 6 aprile 2006, n. 193 es.m.e.i. Premesso che in nessun caso è ammessa la macellazione di e-quidi non identificati ai sensi della circolare di cui all’oggetto, si ribadisceche tutti gli equidi destinati ad uno stabilimento di macellazione obbliga-toriamente devono essere identificati ed accompagnati da un idoneo do-cumento di identificazione nonchè essere scortati dal documento di pro-venienza (modello IV) opportunamente compilato. In assenza di identifi-cazione e/o documento di identificazione il veterinario ufficiale pressol’allevamento prescriverà al proprietario/detentore degli animali l’obbligodi provvedere al più presto all’identificazione; in tal caso prescriverà an-che un periodo di sospensione di almeno sei mesi per quanto riguardala destinazione finale di “equide destinato alla produzione di alimenti peruso umano”. Nel corso di tale periodo di sospensione che decorrerà apartire dalla data di identificazione dell’equide dovranno essere rispettatitutti gli obblighi previsti per gli equidi già identificati e destinati alla pro-duzione di alimenti per il consumo umano”.

Il Regolamento CE 1/2005vieta il trasporto di animaliferiti o con lesioni o comun-

que non in grado di muoversi au-tonomamente, al fine di evitare sof-ferenze inutili ad animali oggettiva-mente non in grado di salire su unmezzo di trasporto. Il problema èaperto e irrisolto. L’On. Mancusoha interrogato il Ministero della Sa-lute per sapere, fra l’altro, se inten-da disporre un controllo nazionaledei Carabinieri NAS nei mattatoi, alfine di accertare eventuali proble-mi e perseguire tutte le violazioni,e se intenda predisporre provvedi-menti per una migliore applicazio-ne delle norme da parte dei veteri-nari di sanità pubblica. Gli ha ri-sposto, in data 30 maggio, il Sotto-segretario alla Salute Gian PaoloPatta nei termini che riportiamo incarattere corsivo.

Tavolo tecnico Il Ministero della salute ha già a-dottato iniziative mirate a fornire lacorretta soluzione al problema deltrasporto degli animali che nonsono in grado di spostarsi autono-mamente senza sofferenza o dideambulare senza aiuto; al ri-guardo, si ritiene imprescindibileil rispetto e l’applicazione delle di-sposizioni del regolamento (CE)n. 1 del 2005, relativo alla prote-zione degli animali durante il tra-sporto; per quanto concerne l’ini-doneità al trasporto degli animaliche si trovino nelle condizioni pre-viste dalla norma comunitaria.Per l’efficace ed uniforme applica-zione della suddetta normativa daparte dei servizi veterinari, questaAmministrazione ha istituito un ta-volo tecnico che, entro breve ter-mine, dovrà elaborare un protocol-lo operativo per la gestione sia de-gli animali non deambulanti che diquelli affetti da patologie lievi chepotrebbero essere dichiarati idoneial trasporto. In particolare, con ilprotocollo potrà essere prevista lastesura di un elenco di patologie,per agevolare il lavoro del veterina-rio responsabile della dichiarazio-ne di idoneità al trasporto, dellemodalità di abbattimento e dismaltimento delle carcasse deglianimali non dichiarati idonei al tra-sporto, nonché delle modalità diattuazione per l’eventuale macella-zione d’urgenza in azienda. Nelleriunioni preliminari all’istituzionedel tavolo tecnico, alle quali hannopartecipato le associazioni profes-sionali e di categoria, è stata evi-denziata l’importanza della forma-zione degli allevatori, mirata ad ac-crescere l’attenzione al benesseredegli animali.

Bastano i veterinariRelativamente a quanto richiestocirca un controllo nazionale neimattatoi da parte dei carabinieridel Nucleo antisofisticazione, ilMinistero della salute ritiene che iveterinari ufficiali preposti ai con-trolli al macello siano, allo stato at-tuale, in grado di perseguire tuttele violazioni riscontrate circa l’ido-

neità al trasporto degli animaliche arrivano al macello, garanten-do, altresì, efficacemente le solu-zioni più idonee per la tutela dellasalute umana. ■

ENCI: verso ilsuperamento di“comportamentiomissivi”Adeguare le modalità di identifica-zione dei cuccioli di cani di razzaalla disciplina che prevede l’appo-sizione del microchip e armonizza-zione della numerazione dei cuc-cioli iscritti al Libro genealogicocon quella attribuita dall’anagrafecanina, nelle Regioni che hanno a-dottato tale strumento. Sono que-ste in sintesi le questioni sollevatedall’On Raisi nell’interrogazioneparlamentare alla quale, il 30 mag-gio scorso, ha risposto il Ministrodelle Politiche Agricole Paolo DeCastro. L’interrogazione ripropone-va questioni già portate all’atten-zione del Ministro da altri parla-mentari e sulle quali De Castro eragià intervenuto. “L’E.N.C.I. - argo-menta Raisi- consente che sianoeluse le verifiche veterinarie deicani iscritti al Libro genealogicoposto che il Consiglio direttivo del-l’E.N.C.I., in data 16 giugno 2005,deliberava di non considerare ob-bligatoria la certificazione veterina-ria ai fini della iscrizione degli e-semplari ai Registri, rendendo difatto possibile che, mediante pro-cedure contrarie alle disposizionidi legge statale e regionale, l’iscri-zione al libro genealogico dei canidi razza, regolato con decreto delministero interrogato, potesse av-venire anche per esemplari privi diidonea identificazione, di fattospesso provenienti dall’estero, inassenza dei più elementari control-li sotto il profilo veterinario”. Il Mini-stro ha così risposto che “l’Ente stainiziando ad utilizzare procedureper una gestione più trasparente econforme alla vigente normativa,anche se la mancata acquisizionedella certificazione veterinaria sul-l’applicazione del microchip com-porta l’assenza di garanzia sull’al-lineamento attuale tra la banca da-ti Enci e l’anagrafe canina tenutadalle Regioni, considerato che ilmicrochip potrebbe essere stato i-noculato dal proprietario stesso odal veterinario di fiducia”. De Ca-stro ha anche evidenziato che ilMinistero delle Politiche Agricole“al fine di assicurare la massimatrasparenza nella gestione del librogenealogico, sta predisponendouna richiesta all’Enci di adegua-mento della propria banca dati al-le norme vigenti in materia di iden-tificazione dei cani”.Su esplicita richiesta del Ministe-ro, l'Ente, in data 23 aprile 2007,ha fornito alcuni chiarimenti cheDe Castro ha riportato al Parla-mento: 1) per i nuovi nati non ven-gono erogati certificati genealogi-

ci a tutti i soggetti per i quali nonvi è indicazione, sulla modulisticadi denuncia di iscrizione dellacucciolata, dell'avvenuta inocula-zione del microchip; 2) dall'avviodell'applicazione delle norme tec-niche, come risulta anche dal mo-dello B di "Denuncia di iscrizionecucciolata", vengono iscritti neiRegistri solo i soggetti per i qualiè apposta nel modello stesso l'in-dicazione del numero di micro-chip. Nel caso in cui durante la fa-se di registrazione emerga lamancanza di tale codice identifi-cativo il sistema "produce una co-municazione" che viene inviata al-l'allevatore interessato ed alla de-legazione Enci competente perterritorio, contenente l'avviso del-l'anomalia emersa, del bloccodell'emissione del certificato ge-nealogico e, nel contempo, la ri-chiesta di trasmissione della mo-dulistica debitamente integrata;3) quanto all'identificazione deicani nati prima del 1° gennaio2005 "...non spetta all'Enci impor-re ai possessori di cani regolar-mente iscritti prima del 1° gennaio2005, secondo le regole del tem-po, l'osservanza di norme di leg-ge cui ciascuno è tenuto in quan-to cittadino"; 4) la certificazioneveterinaria della inoculazione delmicrochip non viene acquisita inquanto non richiesta dalle normetecniche; 5) il numero del micro-chip è riportato nel data base En-ci; 6) tale numero è riportato an-che sul libretto delle qualifiche,sui cataloghi, sulle schede di giu-dizio nell'ambito delle verifichezootecniche ed in ogni elabora-zione che prevede l'identificazio-ne di un cane iscritto nel libro ge-nealogico; 7) per l'iscrizione alRegistro allevatori non viene ac-certato l'adempimento dell'identi-ficazione tramite microchip deicani posseduti, poiché non rien-trante tra i requisiti del disciplina-re del libro genealogico. ■

Un Decreto per i fitofarmaci“Nel corso dell’attuale legislaturaquesto Ministero ha provveduto acolmare il vuoto normativo, predi-sponendo il necessario decreto”.Nella seduta di Montecitorio del30 maggio il Sottosegretario Pattaha annunciato che il Ministero del-la Salute ha concordato con il Pie-monte i contenuti di un provvedi-mento già firmato dal Ministro del-la salute Livia Turco il quale è sta-to registrato dalla Corte dei contiil 18 aprile 2007 e attualmente è inattesa di pubblicazione nella Gaz-zetta Ufficiale. La precisazione è arrivata in rispo-sta ad una interrogazione degliOn. Mellano e Poretti che ha ricor-dato che è compito del Ministerodella Salute l’emanazione di unDecreto che dia attuazione imme-diata alle limitazioni necessarie al-la mitigazione degli impatti dei fito-farmaci sulle falde acquifere. ■

9DAL PARLAMENTO

Il Sottosegretario Patta risponde all’On. Mancuso

Protocollo operativo per gli animali non deambulanti

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2007

La Regione Sicilia ha pubbli-cato il Regolamento esecu-tivo dell’art. 4 della legge

regionale 3 luglio 2000, n. 15 “Isti-tuzione dell’anagrafe canina e nor-me per la tutela degli animali d’af-fezione e prevenzione del randagi-smo”. Il Provvedimento, approdatoalla Gazzetta Regionale del 6 apri-le scorso, “sentita, la Federazioneregionale degli ordini dei mediciveterinari della Sicilia per le provin-ce di Agrigento, Caltanissetta, Ca-tania, Enna, Messina, Ragusa, Si-racusa, Trapani e l’Ordine dei me-dici veterinari della provincia di Pa-lermo”, prevede disposizioni parti-colari per le razze canine “ a rischiodi maggiore aggressività”. In prati-ca, per american bulldog, dogo ar-gentino; fila brazileiro; pit bull; pitbull mastiff; pit bull terrier e tosa i-nu, “il proprietario dovrà produrre lafotografia dell’animale che dovràessere allegata alla scheda ana-grafica”. Per il controllo della popo-lazione canina e felina, “gli inter-venti di sterilizzazione sui cani a-dottati sono effettuati gratuitamentedai servizi veterinari delle Aziendeunità sanitarie locali presso gli am-bulatori veterinari di cui all’art. 2,comma 2, della legge regionale 3luglio 2000, n. 15 o presso i rifugisanitari pubblici, se richiesti entro30 giorni dall’affido”. Gli interventidi sterilizzazione sui cani di pro-prietà iscritti all’anagrafe e sui gattidi proprietà, “sono effettuati da me-dici veterinari liberi professionisticon spese a carico del proprietarioo detentore in base alle tariffe mini-me individuate dal tariffario dell’Or-dine provinciale dei medici veteri-nari. Sono esenti dal pagamentodelle spese per gli interventi di ste-rilizzazione i proprietari che hannocompiuto il sessantacinquesimoanno di età e che sono titolari dipensione sociale.”

LOMBARDIA

Tutela animale, corso per gli Agenti

di polizia

La Scuola del Corpo della Poli-zia Locale di Milano, in colla-

borazione con il Garante per la Tu-tela degli Animali e il Presidio Vete-rinario Asl, ha realizzato un proget-to atto a formare gli Agenti di Poli-zia Locale nella risoluzione delleproblematiche riguardanti la tuteladegli animali, alla luce del Regola-mento Comunale, della Legge Re-gionale 16 del 2006 e della legge189 del 2004. Il progetto nasce percontribuire ad incentivare azionivolte alla sensibilizzazione dei cit-tadini in sinergia con i referenti isti-tuzionali. Lo scorso 28 maggio,presso la Direzione Centrale di Po-lizia Locale e Sicurezza di Via Boe-ri è stato presentato il corso “Gli a-nimali in città e la loro tutela”; e-rano presenti il Garante per la Tute-la degli Animali, Gianluca Comaz-zi, il Comandante della Polizia Mu-nicipale, Emiliano Bezzon, il coor-dinatore del progetto, Antonio Bar-

bato e l’Agente di Polizia LocaleNucleo Cinofili, Daniele Mazzini. Sitratta di un progetto che vede coin-volti 300 Agenti di Polizia Municipa-le, soprattutto operatori radio e vi-gili di quartiere che approfondiran-no quanto legiferato in materia di a-nimali a proposito di profilassi, se-questri cautelativi, quali le tecnicheoperative da utilizzare nei vari casi,ecc…per rispondere in maniera e-saustiva alle sempre più numeroserichieste dei cittadini. Le lezioni saranno tenute dall’A-gente di Polizia Locale DanieleMazzini e dal Veterinario DirigenteASL, Dott. Maurizio Barberis. “Suun tema cruciale come quello dellasicurezza stradale è necessariocombinare la prevenzione e la for-mazione” dice Comazzi, “e benvenga un corso che concili la tute-la degli animali e la sicurezza. Buo-na parte degli interventi che riguar-dano gli incidenti stradali coinvol-gono animali lasciati per strada,abbandonati o smarriti e in molticasi l’efficacia dell’azione dipendeanche dalla capacità di chi chiamadi fornire informazioni corrette: untema sul quale si possono formaremaggiormente sia gli addetti ai la-vori sia i cittadini”. Le segnalazioniche ogni giorno giungono alle cen-trali operative riguardano la pre-senza di cani randagi o vaganti,colonie di gatti senza proprietario,insediamento di piccioni, nonchéraccolta delle segnalazioni di epi-sodi che configurano maltratta-mento di animali o la violazione daparte dei proprietari o custodi deglianimali delle disposizioni di leggein merito. “Abbiamo visto che l’o-biettivo dell’articolo 169 del Codicedella Strada è essenzialmente latutela della sicurezza degli utentidella strada, occupanti o meno ilveicolo. Ma vi è un ulteriore aspettoda considerare, per noi assoluta-mente non secondario: la tuteladella sicurezza e del benessere deinostri beniamini a quattro zampe”conclude Comazzi. (Fonte: Ordinedei Medici Veterinari di Milano)

LAZIO

MVS, zone di protezione e sorveglianza

Il Presidente della Regione La-zio ha emanato un’ordinanza

sulla profilassi delle malattie infetti-ve animali che individua le zone diprotezione e di sorveglianza per lamalattia vescicolare da enterovirus(MVS) in alcuni comuni del territo-rio regionale. I comuni interessatisono elencati nell’allegato A dell’or-dinanza n. 7 del 16 aprile. È dichia-rata zona di protezione e di sorve-glianza da MVS, il territorio dei co-muni di cui all’allegato A compresorispettivamente in un raggio di 3km e in un raggio di 10 km dai fo-colai accertati negli allevamenti in-dicati nell’allegato. Le misure da adottare. Nell’ambi-to della zona di protezione sono di-sposte le seguenti misure:

a) censimento ed identificazione ditutte le aziende che detengono a-nimali appartenenti alle speciesensibili alla malattia vescicolare;b) visite periodiche delle aziendeche detengono animali apparte-nenti alle specie sensibili da partedel Servizio Veterinario dell’Azien-da U.S.L. competente per territorioe ove occorra la raccolta di cam-pioni da sottoporre ad esami di la-boratorio; va tenuto inoltre un regi-stro delle visite e dei risultati degliesami; la frequenza delle visite èvalutata dal servizio Veterinario del-l’Azienda U.S.L. competente perterritorio e sarà in funzione dellagravità dell’epidemia nelle aziendeche presentano i maggiori rischi;c) divieto di circolazione e di tra-sporto degli animali appartenentialle specie sensibili sulle stradepubbliche o private ad eccezionedelle strade di accesso alle azien-de; tuttavia, è consentito il transitodi animali trasportati su strada eper ferrovia, lungo le grandi vie dicomunicazione, a condizione chenon vengano effettuate soste inter-medie nell’ambito della zona di

protezione;d) i mezzi e le attrezzature utilizzatinella zona di protezione per il tra-sporto di suini o di altri animali o dimateriale che potrebbe essere con-taminato, in particolare alimenti, le-tame o liquami, non possono uscireda aziende ubicate nella zona diprotezione, dalla zona di protezionestessa, né da un macello, se non so-no puliti e disinfettati conformemen-te alle procedure stabilite dal Servi-zio Veterinario dell’Azienda U.S.L.competente per territorio che prov-vede in particolare prima di ogni u-scita dalla zona, ad ispezionare imezzi di trasporto dei suini;e) i suini non possono uscire dall’a-zienda in cui si trovano durante i 21giorni successivi al completamen-to delle operazioni di pulizia e di di-sinfezione preliminari dell’aziendainfetta;f) divieto di macellazione di suini aduso privato. Nell’ambito della zona di sorve-glianza sono disposte le seguentimisure:a) censimento ed identificazione ditutte le aziende che detengono a-

nimali appartenenti alle speciesensibili alla malattia vescicolare;b) divieto di qualsiasi movimento disuini diverso da un trasporto diret-to verso il macello a partire da un’a-zienda della zona di sorveglianza,qualora i suini siano stati introdottinella stessa azienda nel corso dei21 giorni precedenti;c) il trasporto dei suini al di fuoridella zona di sorveglianza può es-sere autorizzato in alcuni casi dalServizio Veterinario dell’AziendaU.S.L. competente per territorio inprovenienza dalla singola azienda d) ciascun suino sia stato indivi-dualmente munito di un marchioauricolare o identificato con altromezzo autorizzato;e) i camion, nonché gli altri mezzied attrezzature utilizzati per il tra-sporto di suini o di animali, oppuredi materiali che potrebbero esserecontaminati o che sono utilizzati al-l’interno della zona di sorveglianzanon possono lasciare detta zonasenza essere stati puliti o disinfetta-ti conformemente alle procedurepreviste dall’art. 64 del vigente re-golamento di Polizia Veterinaria. ■

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Regolamento della Regione Sicilia

Anagrafe canina e prevenzione del randagismo

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2007INFO REGIONI

Si è insediata, nella sededell’assessorato regionalealla Salute, a Catanzaro,

l’unità di crisi per l’eradicazionedella brucellosi, della leucosi e del-la tubercolosi dagli allevamenti del-la Calabria. Ne fanno parte i rap-presentanti delle associazioni degliallevatori, delle confederazioni a-gricole, del Nas dei carabinieri,dell’Istituto zooprofilattico per ilMezzogiorno e dei dipartimenti Sa-

lute ed Agricoltura della Regione.“L’organismo - è detto in una notadell’assessorato - è stato promos-so dall’assessore Doris Lo Moroper agevolare la piena attuazioneall’ordinanza ministeriale, emanatanel dicembre 2006, che riguarda laCalabria insieme a Sicilia, Puglia eCampania e che prevede che lemalattie più diffuse negli alleva-menti (epizoozie) vengano debel-late entro tre anni. In base alla di-

rettiva ministeriale l’assessorato re-gionale alla Sanità ha già predispo-sto un apposito piano, già vidimatodal ministero. Nel corso della riu-nione sono state individuate le prio-rità su cui intervenire e sono stateconcordate una serie di misure, pri-ma fra tutte la genotipizzazione de-gli animali da allevamento. D’intesafra gli assessorati alla Salute ed al-l’Agricoltura, inoltre, sarà finanziatoun programma finalizzato al moni-

toraggio delle patologie e sarannodefiniti incentivi per gli allevamenticolpiti’’. “Particolare attenzione - èdetto ancora nel comunicato - saràriservata alla transumanza, con ri-ferimento specifico all’area del Cro-tonese. Infine, è stata recepita daicomponenti dell’unità di crisi la pro-posta di istituire un osservatorio e-pidemiologico veterinario nell’am-bito del nuovo piano sanitario. L’u-nità di crisi tornerà a riunirsi il 14

giugno. In quella data, tra l’altro, ilservizio veterinario del dipartimen-to alla Tutela della salute presen-terà una relazione sulla transuman-za’’. L’assessore Lo Moro, che hapartecipato alla seduta d’insedia-mento, ha valutato positivamentel’avvio dei lavori, avvenuto in un cli-ma di disponibilità alla collabora-zione. “L’unità di crisi, voluta dal-l’assessorato ma fortemente solle-citata dalle associazioni - ha dettoDoris Lo Moro - ha una funzioneche va al di là dei compiti pretta-mente istituzionali in quanto crea u-na consuetudine di lavoro comuneche può essere assai utile al di làdella fase emergenziale. Stiamoper ultimare il piano sanitario - haaggiunto - ed il contatto con le as-sociazioni in questo momento è im-portante’’. Per l’assessore Lo Moro,“si tratta di una svolta nel settoredella prevenzione. La salute deglianimali da allevamento è importan-te perché ad un’alimentazione sa-na è legato il benessere della po-polazione’’. (ANSA) ■

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Brucellosi, leucosi e tubercolosi

Calabria, insediata l’unità di crisi regionale

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2007INFO REGIONI

TOSCANA

Tutela del patrimoniozootecnico, attuata laLR 16 novembre 2004

Èpubblicato sulla GazzettaUfficiale n. 20 del 26 mag-

gio il decreto del Presidente del-la Giunta della Regione Toscana“Regolamento di attuazione dellalegge regionale 16 novembre2004 n. 64 (Tutela e valorizzazio-ne del patrimonio di razze e va-rietà locali di interesse agrario,zootecnico e forestale). Il regola-mento disciplina le modalità eprocedure per l’iscrizione ai re-pertori di cui all’Art. 4 della leggeregionale n. 64/2004; la compo-sizione e il funzionamento dellecommissioni tecnico-scientifichedi cui all’Art. 5, comma 1, dellalegge regionale n. 64/2004; il fun-zionamento della Banca regiona-le del germoplasma; le modalitàdi adesione alla rete di conserva-zione e sicurezza delle risorsegenetiche; le modalità di circola-zione del materiale genetico dicui all’Art. 8 della legge regiona-le n. 64/2004; i requisiti soggetti-vi e oggettivi per l’incarico di col-tivatore custode; le modalità di i-scrizione all’elenco dei coltivatoricustodi di cui all’Art. 9, comma 3,della legge regionale n. 64/2004;le modalità di corresponsione dieventuali rimborsi spese per atti-vità prestate dal coltivatore cu-stode; il registro regionale dellevarietà da conservazione e il suofunzionamento; le restrizioniquantitative di cui all’Art. 10,comma 3, della legge regionalen. 64/2004; il contenuto, le carat-teristiche grafiche e le modalitàdi ottenimento e impiego delcontrassegno di cui all’Art. 11della legge regionale n. 64/2004.Le attività disciplinate dal regola-mento sono gestite dall’ARSIAnell’ambito delle risorse stanziatedalla Regione.

L’attuale distribuzione del-la bluetongue (BT) in Eu-ropa merita alcune consi-

derazioni speciali riguardo a i)diffusione ed epidemiologia delvirus della bluetongue (BTV) nel-le nuove regioni, II) sorveglianzae monitoraggio delle attività de-gli Stati Membri, III) diagnosi cli-nica e di laboratorio della blue-tongue, iv) approccio scientificoall’uso dei vaccini contro il BTV ev) possibile controllo dei Culicoi-di, i vettori implicati nella diffusio-ne del virus. Il sierotipo 8 del BTVha interessato cinque paesi delNord Europa, mentre gli altri sie-rotipi (BTV1, 2, 4, 9 e 16) sonostati responsabili delle epidemierecenti e multiple nelle zone delSud Europa. Rispetto all’aggior-namento epidemiologico dei casidel sierotipo 8, nel Nord Europa,il gruppo di lavoro epidemiologi-co dell’EFSA sta effettuandoun’analisi globale. In merito allasorveglianza, al monitoraggio edalla diagnosi di laboratorio dellaBT, è già stato introdotto un ap-proccio armonizzato. Di conse-guenza il Laboratorio Centrale diRiferimento della Comunità(CRL) ha redatto una bozza didocumento che è stata trasmes-sa a tutti i capi dei servizi veteri-nari (CVO) nel settembre 2006.La Commissione ha richiesto ul-teriori opinioni scientifiche i) sulruolo dei vettori implicati nellatrasmissione del BTV e dei mezzidi controllo degli stessi; II) suglisviluppi più recenti e sulle espe-rienze raggiunte nell’uso dei di-versi vaccini contro la BT negli o-vini, nei bovini e nei caprini; III) lavalutazione scientifica delle cam-pagne di vaccinazione condottecontro il BTV negli Stati membri ev) sull’idoneità della vaccinazio-ne come mezzo per controllare laBT e, inoltre, come strumento perfacilitare il commercio sicuro del-la diverse specie di bestiame.Per rispondere a questo manda-to è stato costituito dal gruppoAHAW un gruppo di lavoro.I Culicoidi costituiscono un grup-po numeroso e diffuso e sono deivettori importanti di molti agentipatogeni compreso il BTV. La co-noscenza del ciclo di vita dellamaggior parte delle specie di Cu-licoidi nel Nord Europa rimane in-completa. Tuttavia, è ben noto dasempre che i Culicoidi svernanonello stadio larvale ma i ritrova-menti recenti negli Stati membriindicano che attualmente c’è una

presenza quasi continua di stadiadulti durante l’inverno alle latitu-dini interessate dal BTV. La ripetuta suzione del sangue daparte dei Culicoidi è cruciale perl’inizio e la diffusione successivadel BTV. Vi è una prova circostan-ziale forte che suggerisce che,anche se il range normale di volodei Culicoidi è limitato, sono ingrado di percorrere distanze mol-to più lunghe (>100 Km), potendointrodurre gli agenti patogeni co-me il BTV nelle regioni molto di-stanti dall’origine. L’efficienza concui le specie vettori trasmettono ilBTV varia secondo la loro predi-sposizione, l’attitudine alla morsi-catura e i tassi di sopravvivenza,il sierotipo del virus e la tempera-tura ambientale. Anche se il gra-do di infezione nei vettori è gene-ralmente basso, la trasmissioneda un ospite viremico al vettore èmolto minore rispetto al caso con-trario. Tuttavia, gli alti tassi di mor-sicatura in campo tendono acompensare questo andamento.Anche se i Culicoidi possono es-sere attivi alla temperatura intor-no ai 10 °C, la moltiplicazione delvirus nell’insetto comincia ad av-venire intorno ai 15-18 °C. La tem-peratura ottimale per la trasmis-sione del BTV probabilmente sitrova nel range di 27-30 °C; aquesta temperatura la maggiorparte dei vettori sopravvive abba-stanza a lungo per trasmettere al-meno una volta il virus ed il tassodi moltiplicazione del virus è mas-simo. I reali livelli di protezioneforniti dal trattamento con insetti-cidi e dal ricovero del bestiamesono poco chiari e nessuno di es-si è in grado di eliminare il rischiodi trasmissione del BTV. Tuttavia,i trattamenti con gli insetticidipossono assicurare una certa mi-sura di protezione. Il trattamentocon gli insetticidi dovrebbe esse-re previsto nell’insieme delle mi-sure attuate per ridurre la densitàdelle forme adulte morsicatrici;tuttavia, l’effetto presunto di talimisure sul tasso della trasmissio-ne del BTV non è ancora statoquantificato nel contesto europeoe dovrebbe quindi essere usatocome misura di attenuazione delrischio in determinate circostanze(per esempio allevamenti, com-mercio o aziende recentementeinfettate). Le proprietà biologichedei vaccini inattivati e dei vaccinia virus vivi modificati (MLV) sonodescritte dettagliatamente in ba-se ai dati ricevuti dai vari produt-tori e ai dati ottenuti durante leprove sperimentali e dal loro usoin campo. Si può concludere chetutti i vaccini inattivati per il BTV,somministrati in due dosi separa-te, sono in grado di proteggerecompletamente gli animali per unperiodo prolungato. Tuttavia, unasola dose del vaccino inattivatoper il BTV-4 riduceva solo parzial-mente la viremia nei bovini allasuccessiva esposizione sette me-

si dopo. I numerosi vaccini a virusvivi modificati (MLV) sono stati u-sati in molte circostanze in cam-po. Tutti inducono viremia con-sentendo la potenziale infezionee la possibile successiva trasmis-sione dei ceppi MLV da parte de-gli insetti; inoltre, l’entità e la du-rata della viremia degli animalinon infettati e vaccinati con MLVrimane da determinare per lamaggior parte di questi vaccini.La viremia negli ovini vaccinaticon i ceppi MLV di BTV2, 4, 9 e 16persisteva fino a 24 giorni mentrenei bovini persisteva per 78 gior-ni. Le analisi statistiche dei datidisponibili sui livelli di viremia neibovini e negli ovini vaccinati conBTV2 e 9 MLV, indicavano che ibovini e gli ovini possono esserespostati a 32 e 28 giorni, rispetti-vamente. Tuttavia, un basso livel-lo (<0,01%) di rischio di trasmis-sione rimane per i ruminanti vac-cinati nelle zone infette, quandol’infezione con ceppi di campo èpresente appena prima o al mo-mento della vaccinazione. Perquesto nelle zone infette, per mi-nimizzare il rischio di diffusionedell’infezione, è richiesto un pe-riodo di attesa di almeno 60 gior-ni prima che gli animali possanoessere spostati. In linea generale,è suggerito l’uso di vaccini cheimpediscono la viremia dopo l’in-fezione sperimentale. Quando di-sponibili, dovrebbero essere usa-ti preferibilmente i vaccini inatti-vati. L’uso di MLV può essere con-siderato solo dopo che è stata fat-ta un’analisi completa del ri-schio/beneficio. Idealmente ed al-lo scopo dell’eradicazione, unacampagna completa di vaccina-zione dovrebbe includere tutte lespecie suscettibili di ruminanti. Ivaccini sono adatti a controllarel’infezione nelle zone endemi-che/epizootiche. La vaccinazio-ne, preferibilmente con virus inat-tivato, è suggerita come prima li-nea di difesa ma all’interno di uninsieme di misure che compren-dono principalmente il controllodei movimenti dei Culicoidi. Perfacilitare la disponibilità dei vac-cini autorizzati per la bluetonguesi potrebbe seguire un metodo si-mile a quello recentemente utiliz-zato per i vaccini dell’influenza a-viaria. Per proteggere i paesi delsud della UE, la vaccinazionepreventiva con vaccini inattivativerso i sierotipi che circolano neipaesi limitrofi esterni alla UE do-vrebbe essere considerata nellezone ad elevato rischio dei paesiesenti dal virus, sulla base dell’a-nalisi rischio/beneficio, quandol’introduzione del BTV operata dalvento è considerata come alta-mente probabile. Per ridurre il ri-schio di introduzione del BTV neipaesi del sud della UE, dovrebbeessere incoraggiata la vaccina-zione sistematica nei paesi delbacino del Mediterraneo limitrofialla UE. ■

S u 49 gatti sottoposti a le-gatura chirurgica di unoshunt portosistemico

intra- o extraepatico congenito,solo due morivano nel postopera-torio, con un tasso di mortalità pa-ragonabile a quello dei cani sotto-posti ad attenuazione chirurgicadegli shunt portosistemici conge-niti o dei gatti sottoposti ad atte-nuazione degli shunt con anellocostrittore in ameroide. Trenta dei 36 gatti (83%) coninformazioni a lungo termine di-sponibili erano vivi al follow-upmediano di 47 mesi (intervallo 6-105 mesi). L’esito era eccellente(assenza di segni tipici) in 20 diquesti gatti e buono (segni cliniciminimi) in sette soggetti, e nessu-no di questi gatti era sottoposto aterapia farmacologica a lungo ter-

mine o dieta speciale. L’unicacausa di morbilità era lo sviluppodi segni clinici neurologici in 18gatti (37%). Tali segni erano costi-tuiti da convulsioni e una serie dialtri sintomi neurologici, il cui svi-luppo e persistenza non erano in-fluenzati dalla presenza di convul-sioni prima dell’intervento, dal ti-po di shunt, dal grado di attenua-zione dello shunt o dall’età delgatto. L’ammoniemia e gli acidi bi-liari pre-prandiali erano normali osignificativamente inferiori allanorma nei gatti con segni clinicineurologici. L’esame istopatologi-co del fegato era assimilabile neigatti con e senza segni neurologi-ci. Dieci dei 18 gatti (56%) consegni neurologici riacquisivano u-na normale funzionalità neurologi-ca con il tempo. ■

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Bluetongue: parere Efsa su vettori e vacciniNuovi range d’azione dei Culicoidi in Europa e approccio scientifico alla vaccinazione

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Displasia dell’anca: esito del trattamento medico

Persistenza dei segni clinici a lungo termine nella maggior parte deicani valutati in uno studio

Uno studio ha valutato retrospettivamente l’evoluzione a lungotermine dei cani trattati non chirurgicamente per la presenza

di segni clinici di displasia dell’anca. Mediante un questionario inviatoai proprietari si valutavano 74 soggetti, 24 dei quali erano sottopostianche ad esame clinico. In totale, sono state individuate 11 variabili dievoluzione. A seconda della variabile riscontrata, 31-49 cani (41,9-66,2%) rimanevano clinicamente affetti, in base alla valutazione del pro-prietario, e 17-23 cani (70,8-95,8%) dei 24 cani visitati presentavanoalterazioni attribuibili a displasia dell’anca, in base all’esame clinico ef-fettuato dal veterinario. Altre condizioni ortopediche diverse dalla di-splasia dell’anca interessavano 17 dei 24 cani. In 41 dei 74 cani valuta-ti si prescriveva una terapia medica a lungo termine per il trattamentodei segni clinici associati alla displasia dell’anca.

Legatura degli shuntportosistemici nel gattoEsito positivo nelle forme intra- ed extraepatiche in una cinquantina di soggetti

U n articolo descrive lanascita consecutiva, nel2003, di quattro vitelli

affetti da marcate deformazioni o-culari in una piccola mandria diCharolais allevate in Francia. Glianimali nascevano da giovencheaffette da carenza di vitamina A. Isoggetti colpiti erano una gioven-ca di due anni cieca e priva di le-

sioni oculari visibili, una giovencadi un anno con malformazioni o-culari, un vitello di quattro mesiapparentemente cieco e un vitellodi 3 settimane (vitello 4). Si riscon-trava inoltre l’assenza della rispo-sta alla minaccia.All’esame necroscopico del vitel-lo 4, si notavano le seguenti lesio-ni: microftalmo, ipogenesia dei

nervi ottici, presenza di liquido a-nomalo nei globi oculari, atrofiaretinica bilaterale, afachia e as-senza del corpo vitreo e dell’uveaanteriore. L’esame del cuore evi-denziava un difetto del setto ven-tricolare, ipertrofia ventricolaredestra, destroposizione dell’aortae stenosi della valvola polmonare.L’esame istopatologico rivelava u-

na grave displasia retinica con ro-sette retiniche in entrambi gli oc-chi e ipogenesia dei nervi ottici.La concentrazione sierica della vi-tamina A era pari a 10 microgram-mi/dl, indicando una carenza del-la vitamina (intervallo normale: 25-35 microg/dl). Anche gli altri ani-mali affetti presentavano una ca-renza di vitamina A sierica.

Si identificavano alcuni fattori di ri-schio alla base di questa condi-zione. Durante il 2003, a causadel clima secco, gli animali eranostati nutriti con fieno e barbabie-tola senza alcuna integrazione vi-taminica e minerale. A conoscen-za degli autori, la presente è laprima segnalazione di tale condi-zione in Francia. ■

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Malformazioni oculari e cardiache nei vitelliRuolo eziologico dell’ipovitaminosi A materna

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Le notizie di Vet Journal sonoconsultabili on line

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• Notizie scientifiche• Archivio bibliografico

• Servizio Cytovet

di Maria Grazia Monzeglio

Trattamentomedico

del piotoraceEsito positivo in quindicisoggetti

Uno studio ha valutato l’e-sito del trattamento non

chirurgico del piotorace, basa-to sulla terapia antibiotica e unasingola toracentesi, in 15 cani.Lo Springer spaniel era la razzapiù rappresentata (6 casi), se-guito dal Labrador (3 casi). Latoracentesi veniva effettuata insedazione o anestesia generalee unilateralmente, rimuovendoquanto più essudato purulentopossibile. Non si effettuava il la-vaggio del torace. Nella mag-gior parte dei cani, la terapiaantibiotica era effettuata conampicillina alla dose media di33 mg/kg tre volte al giorno emetronidazolo alla dose di 25mg/kg due volte al giorno. Gliantibiotici erano somministratiper un minimo di sei settimane.Tutti i cani guarivano completa-mente e non mostravano recidi-ve durante il prolungato follow-up, incluso un cane che presen-tava aderenze pleuriche moltoestese e scarso essudato. Gliautori concludono che, nei canisenza evidenze di masse pol-monari o consolidamenti o di ef-fusione pleurica granulomato-sa, la terapia medica può esse-re curativa anche nei casi dipiotorace cronico con aderenzepleuriche.

Il progresso civile dei popoliha reso l’opinione pubblicapiù sensibile rispetto alle

condizioni di vita degli animali al-levati a scopo zootecnico, sino alpunto di condizionare il mercatoed indurlo a preferire le produzio-ni capaci di garantire il rispetto dicondizioni minime di benesseredegli animali allevati.Il futuro del benessere animalesembrerebbe quindi roseo, dalmomento che tutta la normativapiù recente prodotta dal Parla-mento Europeo considera il Be-nessere Animale ingrediente in-dispensabile a garantire la salu-brità degli alimenti di origine ani-male e per questo considerato u-no tra i primi obiettivi da perse-guire. Infatti:“Le Istituzioni Europee stannodedicando sempre maggiorisforzi nel tentativo di attualizzarela legislazione esistente in mate-ria di benessere animale (es. be-nessere nei trasporti, negli alle-vamenti, durante le fasi di macel-lazione e nella sperimentazione)e proporne di nuova nei settoriancora non coperti (es. benesse-re nell’allevamento dei broilers,bovini, ovini, conigli, pesci)” e-stratto dall’intervento di AndreaDionisi dal titolo “Il futuro del be-nessere animale - Il piano d’azio-ne comunitario” - SANIT - FieraRoma 19 Aprile 2007.Il Dipartimento per la Sanità Pub-blica Veterinaria, la Nutrizione ela Sicurezza degli Animali hatracciato, al convegno dal titolo“Il Benessere animale: una sfidaper i Servizi Veterinari”, SANIT2007, la strada che la SanitàPubblica Veterinaria Italiana do-vrà percorrere nei prossimi anniper stare in linea con gli indirizzieuropei.Giuseppe Licitra, Presidente AI-VEMP nell’editoriale della rivistaomonima n°1/2007 scrive: “Oggiè presente una sempre maggio-re sensibilità dell’opinione pub-blica per le questioni relative albenessere animale che non è piùvisto come un problema di «pro-tezione animale» bensì un pro-blema di etica sociale in quantoè sempre più evidente la strettaconnessione tra rispetto delle li-bertà animali e la salvaguardiadella salute dell’uomo e dell’ani-male. (…)La formazione continua ed unaattenta e precisa applicazionedella norma individua tutti i com-portamenti che tutti gli operatoridevono osservare per arrivare aduna tacita alleanza tra uomo edanimale e mettere nel contempola tecnologia al servizio dell’ani-male, dell’allevatore e della co-munità intera e non viceversa”.

È facilmente intuibile come salu-te e benessere degli animali dareddito vadano di pari passo conla loro maggiore produttività, conla salubrità e la qualità superioredegli alimenti da questi derivati.Ma tutto ciò ha costi di produzio-ne superiori ai metodi tradiziona-li. La sfida sarà quella di far coin-cidere gli interessi dei produttoricon quelli dei consumatori in mo-do che «il benessere per gli ani-

mali allevati» sia sostenibile. IServizi Veterinari saranno capacidi promuovere il cambiamentonegli attori della filiera? Il mes-saggio risulta chiaro e facilmentecondivisibile tra i veterinari pub-blici: la sfida da raccogliere è sti-molante.Eppure, la sensibilità dell’opinio-ne pubblica e l’attenzione degli I-stituti Sanitari Europei, Italiani edei Colleghi di Medicina Pubbli-

ca Veterinaria sembrano veniremeno quando si tratta di Apicol-tura. Nel caso delle api nessuno si èancora interrogato su quali sianole condizioni minime di benesse-re per questi animali allevati, talo-ra, in condizioni lontane dal quel«luogo di rispetto» capace di tu-telare gli interessi dell’apicoltore,la salute del consumatore, quelladell’ambiente e delle api.

Addirittura sembra che nulla im-porti della loro salute e che anessuno interessi di garantir lorola vita su questo pianeta. È logi-co che venga più facile («più u-mano») lavorare per realizzare lecondizioni di benessere atteseda un suino, da un vitello, finan-che da una gallina ovaiola, piut-tosto che immaginare quali po-trebbero essere le condizioni dibenessere di una famiglia di api,

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Benessere animale: quale futuro senza le api?

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2007

di Giuliana Bondi

RIFLESSIONI

ma dovremmo cominciare ad in-terrogarci. Anche loro sono ani-mali da reddito allevati, anche lo-ro soffrono di numerose patolo-gie e chiedono ancor prima cheil loro benessere, almeno atten-zione alla loro salute. Soprattuttoadesso che, proprio in queglistati dove il progresso ha ingen-tilito l’opinione pubblica e gli ani-mali allevati dovrebbero final-mente vivere meglio, le api co-minciano a morire. Per assurdo,da un lato ci stiamo attivando perfar rispettare agli allevatori le

condizioni che garantiscano unaesistenza zootecnica “felice” adun pollo, dall’altro non ci voglia-mo preoccupare minimamente dicosa gli daremo da mangiare inun futuro prossimo ove le api nonci saranno più a garantire a nes-suno alcun alimento. Le notizieche ci giungono dall’America delNord sono catastrofiche: sembrache siano morti oltre il 70% deglialveari presenti in quegli Stati eche si stia sfiorando il disastro e-cologico. È stata chiamata “Co-lony Collapse Disorder” ma an-

cora non sappiamo a cosa siadovuta: forse a nuovi (?) insettici-di che sbagliano bersaglio, a mi-scele di prodotti chimici che esi-tano possibili ed incontrollate al-terazioni in natura, forse ad unfungo ed alla sua tossina o allaVespa velutina arrivata dalla Ci-na, che si sta riproducendo sen-za controllo per mancanza di ne-mici naturali. Cosa sta accaden-do in quei luoghi per essersi resicosì inospitali alla vita? Quale be-nessere potrà essere garantitoed a chi, quale proponimento eti-

co vale la pena di sfidarci a per-seguire in un futuro vicinissimo,se le nostre azioni esitano questirisultati?E se a nessuno importasse delmiele e dell’indotto economicoda questo derivato, forse a qual-cuno potrebbe importare deimancati guadagni derivati al set-tore agricolo per la mancata pro-duzione delle messi, della frutta,degli ortaggi dovuta alla mortedegli insetti pronubi. L’ape comeindicatore ecologico di un am-biente, ci lancia un allarme fortis-

simo e chiaro: muore. Non siamopiù nella fase in cui si annunciaun pericolo, siamo all’inizio dellacatastrofe. Tra quanto sarà allenostre porte?“Cosa sta accadendo tra gli in-setti, dopo che in questi ultimitrent’anni gli interventi fatti dal-l’uomo per combatterli hannoprovocato profondi cambiamentinel loro mondo? Seppure essi vi-vano da un polo all’altro della ter-ra, è dato per certo che il DDT edaltri insetticidi dalle complicateformule chimiche hanno alteratoprofondamente la vita e forse lastruttura di questa classe di ar-tropodi….L’insetto perfetto è l’a-pe…Intanto di una cosa dobbia-mo esser certi: che senza di lorola nostra terra diverrebbe un in-felice deserto luogo nello spazio.Chi impollinerebbe i fiori? Chi fa-vorirebbe il processo di decom-posizione, fenomeno essenzialealla vita? E di che cosa si cibe-rebbero molte altre specie ani-mali: uccelli, pesci? E anche lalotta contro altri insetti che avreb-bero il sopravvento con esiti in-calcolabili nel sistema ecologico,da chi verrebbe fatta se non cifossero altri insetti?…Inventere-mo veleni più potenti per levarcid’intorno il ronzio di una moscaresistente?.. Ma fino a che punto,c’è da chiedersi, gli altri esseri vi-venti, dai vegetali all’uomo, sa-ranno disposti ad assorbire que-sti veleni?…Ora chi studia e os-serva la natura avrà notato… So-no tutti sintomi da non sottovalu-tare se non vogliamo pagare ca-ra la lotta agli insetti.” Tratto daUomini, boschi e api di Mario Ri-goni Stern - prima edizione 1980.Cosa stiamo facendo in Europaed in Italia perché l’ecatombe a-mericana non si propaghi ancheda noi?La sofferenza dimostrata dal set-tore è palese e le istituzioni do-vrebbero cogliere i segnali di al-larme senza attendere che l’opi-nione pubblica facesse la vocegrossa e mettesse finalmente inmoto con inutili e pericolosi ritar-di la macchina della prevenzio-ne. Non si lavora solo per con-tentare un movimento di opinionema per la salute di un sistema o-ve le api rappresentano le fonda-menta.“Le api sono ben più importantiper la natura che pensiamo, l’uo-mo senza api non potrebbe vive-re e non per la mancata impolli-nazione delle mele o per l’assen-za del miele ma per i misteri del-la natura assai più profondi.”(Steiner) ■

18 laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2007RIFLESSIONI

Che cos’è la cultura e in cosadifferisce dall’informazionetrasmessa biologicamente at-traverso i geni?A.K. In entrambi i casi abbiamoa che fare con sistemi in gradodi “intrappolare” un’innovazionee trasmetterla alle generazionisuccessive, ma con due diffe-renze sostanziali. La prima e piùovvia è il modo di trasmissione,perché i geni sono fatti di mole-cole chimiche, mentre la culturasi trasmette attraverso l’appren-dimento. Più interessante è inve-ce il fatto che, nel caso della cul-tura, c’è la possibilità di una ra-pidissima evoluzione grazie a u-na discriminazione positiva cheseleziona cosa viene copiato etrasmesso. La cultura si trasmet-te perciò con un modello la-marckiano, rigettato dalla biolo-gia, che permette di trasmettereimmediatamente i miglioramentielaborati.

Ci sono esempi di cultura neglianimali?Certamente, in molte specie diuccelli c’è una vera e propriacultura del canto e all’internodella stessa specie i suoni cam-

biano da una popolazione all’al-tra, un po’ come avviene per lelingue umane. Un fenomeno a-nalogo è il canto delle balene.Altri esempi sono la capacità dialcuni gorilla di utilizzare stru-menti o di macachi di lavare il ci-bo per renderlo più commestibi-le. Nel regno animale però lamaggior parte dei messaggi mi-rano a trasmettere la forza del-l’individuo o un segnale di peri-colo.

Quali i punti di contatto tra cul-tura animale e umana?Il punto cruciale è come avvienela trasmissione del sapere. Purnon sapendo ancora decodifica-re tutti i contenuti delle comuni-cazioni animali, sappiamo che lacultura di un individuo, dal cantoalle tecniche di caccia, dipendo-no in grandissima parte dall’am-biente sociale nel quale è cre-sciuto. Nel canto degli uccelli,ad esempio, il maschio solita-mente canta più della femmina,e spende molto tempo vicino alnido emettendo suoni che i pul-cini impareranno a imitare e chesaranno adatti al territorio in cuivivono. Ciò mostra che i geni de-terminano lo sviluppo di una cul-tura particolare, diversissima trauomini e scimpanzé nonostantele due specie condividano oltreil 98% del Dna, ma anche che ilcontenuto della cultura è deter-minato dall’ambiente sociale.

Il comportamento animale èdeterminato unicamente dall’i-stinto di sopravvivenza e ripro-duzione? No, perché c’è differenza tra lemotivazioni di un individuo e ilmeccanismo evolutivo che neproduce cervello. Un esempio èil desiderio di accoppiarsi. Ana-logamente agli umani, un anima-le lo farà non perché pensa apropagare la sua specie, maperché è associato a sensazionipiacevoli. Per un biologo la do-manda è perché l’attività sessua-le porti a sensazioni piacevoli eciò è legato alla selezione avve-nuta nelle generazioni prece-denti. Un altro esempio sono leoperaie delle formiche o delle a-pi del miele. Poiché sterili nonpossono riprodursi, ma i geniche condividono con la regina lespingono ad accumulare cibonella colonia per le prossime ge-nerazioni.

Negli animali il comportamen-to altruistico è innato o appre-so?L’individuo può apparire altruisti-co, ma i geni sono sempre egoi-sti. Se guardiamo l’immaginedella Madonna di Raffaello cheallatta Gesù Bambino, potremmochiederci perché un organismosi priva di risorse per un altro,ma dobbiamo ricordarci checondivide con il figlio la metà del

patrimonio genetico. Analoga-mente, in animali come gatti, leo-ni e altri mammiferi, esistono tal-volta “nutrici” che adottano altripiccoli, ma soprattutto dove c’ègià un legame di parentela. Unaltro esempio è la “cooperazioneegoistica”, carne tra i cani dellepraterie che fanno la guardia aturno o i gruppi di scimmie chesi spulciano a vicenda, dove l’in-dividuo è interessato alla so-pravvivenza degli altri perché fa-vorisce la sua.

Un tratto culturale può quindiprevalere su una pulsione bio-logica?Per tornare all’esempio del ses-so, l’esistenza di una spiegazio-ne evolutiva non implica una ba-se biologica nel comportamentodi un individuo. In alcuni gruppisociali ad esempio, una reputa-zione di generosità può essereconveniente e spingere a mette-re in comune il cibo e le risorsese sappiamo che ciò stimola lostesso comportamento negli altricomponenti del gruppo.

Gli etologi hanno a lungo stu-diato il comportamento anima-le individuale, ma cosa possia-mo imparare dall’osservazionedei gruppi?Moltissimo, perché sappiamoche gli individui si raccolgononon solo per riprodursi, ma an-

che per tante altre attività, dal ri-poso, alle migrazioni, alla cac-cia, all’allevamento dei piccoli.Ciò produce organizzazioni so-ciali talvolta anche molto com-plesse che determinano la loroevoluzione. Sarebbe difficilissi-mo capire come sarebbe l’uomose non fosse allevato in un con-testo culturale. Negli ultimi 50-100mila anni la nostra specie ècambiata pochissimo, ma dob-biamo ancora chiarire se lo svi-luppo dell’intelligenza umana hastimolato la nascita di un lin-guaggio complesso o ne è laconseguenza.

Ma che ruolo hanno giocato letecnologie?È probabile che proprio la capa-cità di maneggiare il fuoco abbiadato ai nostri antenati più tempoper interagire e quindi sviluppa-re lingue e cultura. Mantenere ilfuoco acceso però non sarebbestato possibile per un individuosolo, senza un gruppo. Lo stes-so avviene per molti gruppi ani-mali come gli uccelli o gli elefan-ti che si tramandano la cono-scenza di rotte migratorie.

I suoi studi hanno mostratoche alcuni corvi sono in gradodi maneggiare, e perfino fab-bricare strumenti rudimentali.Qual è il significato di questi e-sperimenti?

Il corvo è l’unico animale, oltreall’uomo, che ha mostrato di es-sere in grado di fabbricare ungancio per attrarre a sé un og-getto, cosa che nemmeno gliscimpanzé sanno fare. I nostristudi mostrano che questi ani-mali sono in grado di seguire leleggi fisiche di base, ma oggistiamo però cercando di capirese sono in grado di anticiparequali strumenti utilizzare.

L’aggressività, spesso perico-losa quando si manifesta neglianimali da compagnia, ha untratto biologico?Non c’è dubbio che alcune raz-ze di cani sono state selezionateper essere geneticamente più in-clini a determinate attività: lacaccia, l’individuazione di unatraccia odorosa, il nuoto a la so-cievolezza. Allo stesso tempo,l’allevamento può variare enor-memente il comportamento del-l’animale. Per i geni che ha, unrottweiler, sarà perciò semprepiù incline, rispetto a un brac-chetto, a scambiare un bambinoche scappa per una preda, maper determinare l’aggressivitàdell’animale dobbiamo chiedercise su questa componente gene-tica prevale quella culturale, ap-presa in gran parte dal padrone,e come è composta quest’ulti-ma. (da: Il Sole 24 Ore - Nova -del 17 maggio 2007) ■

19

Cultura animale

Provare per chiedere

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2007LETTO SU...

Alex Kacelnik, direttore del laboratoriodi Ecologia del comportamento pres-so l’Università di Oxford, in Gran Bre-tagna.

I corvi della Nuova Caledonia (fo-to) studiati nel laboratorio di AlexKacelnik all’Università di Oxford,hanno dimostrato di essere in gra-do di utilizzare, ma anche di fab-bricare, un gancio di filo di ferro ri-curvo per estrarre un contenitorecontenente cibo da un piccolopozzo. Il primo gorilla osservatomentre fa uso di strumenti è unafemmina fotografata nel 2005 dal-l’équipe di Thomas Breuer dell’U-niversità di Lipsia mentre si aiutacon un bastone per guadare uncorso d’acqua in Congo.

Ancora lettere sulle condizioni dilavoro nelle nostre strutture. Il di-battito merita di essere mantenu-to vivo e dopo aver dato il miocontributo sul numero scorso, re-stituisco la parola per riflessioni etestimonianze. Credo ne valga lapena.

Carlo Scotti

I furbi e lagavettaA seguito di recenti lettere indi-

rizzate alla redazione nelle qualiveniamo accusati da aspiranticolleghi e familiari di essere tuttievasori cattivi e meschini, misento in dovere di far presentealcuni punti. In primo luogo le polemiche circala tendenza che ha la nostra cate-goria ad evadere il fisco non trovariscontro nella maggior parte deicasi perché tutti noi occupati nelsettore dei piccoli animali soprav-viviamo con quanto riusciamo a“portare a casa” avendo pagato“tutto e tutti”. Quanto portiamo a

casa si denota a partire dall’arti-colo apparso tempo addietro suquesto giornale. Il reddito che ri-caviamo è quasi da sotto occupa-zione se paragonato ad altri lau-reati. A questo aggiungasi la ge-stione di un ambulatorio, studio,ecc. In media abbiamo un redditoda impiego par time con le incom-benze, come diceva sempre uncollega anziano, di un barista. In secondo luogo le difficoltà lavo-rative di chi è neolaureato non so-no una novità e vengono riassun-te in genere col termine di “ ga-

vetta” che tutti abbiamo fatto. Ga-vetta vuol dire pulire tavoli, deie-zioni, ecc, e studiare. Già perchédopo la laurea si deve nuovamen-te studiare “per essere competiti-vi sul mercato”. È evidente che bi-sogna poi distinguere la gavettadall’atteggiamento “furbo” da par-te di alcuni colleghi, i quali an-drebbero isolati. In terzo luogo, vivendo in primapersona la realtà attuale delle uni-versità italiane, o per lo menoquella di Milano, e la facoltà di O-dontoiatria e Protesi in particola-

re, in quanto impegnato con la se-conda laurea, mi sono accortoche da un lato al di fuori del “no-stro mondo” tutti ignorano addirit-tura la nostra esistenza, se nonper vari aneddoti, spesso dettatidai media. Gli esami sostenuti nel corso del-la mia precedente laurea non so-no stati riconosciuti presso la fa-coltà di Odontoiatria, con l’ecce-zione di Fisica, Chimica. Il mecca-nismo di riconoscimento prevedeuna consulenza dei docenti dellematerie in questione. I docentidelle nostre facoltà di medicinaveterinaria non ci ritengono al pa-ri dei colleghi laureati in MedicinaUmana in quanto, secondo loro,ad esempio, nel corso di Patolo-gia Generale non viene affrontatoil Diabete mellito, cosa che, cre-do, ogni collega conosca. Para-dossalmente i primi a non ricono-scerci come medici sono i nostristessi docenti! Dall’altro lato la mia frequenzapresso una facoltà, quindi la de-dizione con studio e sacrifici, inquanto: ti ritrovi nella poco invidia-bile posizione dello studente lavo-ratore; presso tutti i corsi vige il ri-dicolo obbligo della firma per lapresenza a lezione; devi fare il te-st di ammissione (assurdo e ridi-colo) devi anche lavorare, facen-do attenzione al redditometro, stu-dio di settore, ecc.! Avendo af-frontato tutto ciò i colleghi mediciveterinari, specialisti in materia,non ti considerano un loro pari.Anzi vieni inquadrato come unoche vuole solo cambiare mestiereper guadagnare e basta, perchése vuoi far lo specialista devi fre-quentare i corsi da loro tenuti. Poi,da non specialista, assistendo a-gli interventi nel contesto di semi-nari, congressi, ecc, dei colleghi“specialisti” noti delle grossolaneinesattezze (per intenderci erroriche nemmeno nel contesto deicriticati corsi di laurea vengonocommessi)! Che devi fare? Sotto-lineare l’errore? Lo specialista èsemplicemente uno che ha stu-diato in maniera approfondita lamateria. Anche qui, essendoprossimo alla laurea, il quadronon è differente dal nostro: la ga-vetta è tale in ogni frangente! Daquanto sopra emerge che il no-stro è un mondo altamente con-traddittorio, sovraffollato, sottopa-gato, ma è il nostro mondo nelquale ci si deve orientare tenendopresente i valori base che con-traddistinguono una società civi-le: l’onestà, la lealtà e il rispetto re-ciproco.

Massimiliano Bernabei

20 laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2007LETTERE AL DIRETTORE

@

“La formula del latte è vacca2O”Alessandro Bergonzoni

Piuttosto che sfruttare mi sacrifico ioCaro direttore, mi permetto di en-trare non tanto in punta di piedinella discussione riguardante losfruttamento dei giovani colleghinegli ambulatori e cliìniche veteri-narie.Dirti che sono nauseato da ciò èdire poco, sai che caratterialmen-te sono un impulsivo e moltospesso voi amici e colleghi mi rim-proverate gli eccessi verbali con iquali manifesto il mio disappuntoe il mio malessere, ma mai comein questo caso vorrei poter mani-festare la mia arrabbiatura(vedi ho usato un termine morige-rato!!) per questo schifo di situa-zione che si protrae da anni e an-ni. È inutile che io riprenda in esa-me quanto scritto nelle lettere dacolleghi e colleghe deluse dallaloro condizione di medico veteri-nario sfruttato e malpagato, e inu-tile dire che spiace che questoaccada nella nostra professione,come è inutile cercare delle giu-stificazioni addossando colpe al-l’università o a chi per essa!! Sap-piamo tutti dell’esubero dilaureati ecc. ecc. cose trite e ritri-te ma tutto questo non ha nulla ache vedere con il rispetto della di-gnità altrui. Io da 16 anni porto a-vanti un ambulatorio, alti e bassida un punto di vista economico,ma nel complesso non mi lamen-to, non mi lamento ma ho un te-lefonino acceso 24 ore algiorno, e sette gg su sette.... ho a-vuto diversi tirocinanti provenientidall’università. Ovviamente nes-suno ha preso o preteso una lirama altresì io non ho preteso al-cunché da loro, se non di dimo-strare un minimo di passione e diattenzione per la vita dell’ambula-torio.Non ho mai pensato di “assumereun neolaureato”, per il semplicefatto che non me lo posso permet-tere, certo mi farebbe comodo(potrei passare meno ore in am-bulatorio, festività libere eccecc),specie se lo pagassi meno diquanto paghi la signora delle pu-lizie. Invece no!! se voglio rendermi di-sponibile la notte o la domenica lofaccio io, sacrificandomi e facen-domi pagare profumatamente, enon certo facendo lavorare un al-tro per ingrossare il mio portafoglioringraziandolo con l’equivalente diun calcio nel..., fenomeno questodavvero diffuso, caro direttore,

molto ma molto più di quanto tu so-lo possa immaginare e non è cosadegli ultimi tempi ma costume benconsolidato e che solo la dispera-zione ha portato in superficie. Ledomeniche intere a 50.000 lire nonme le sono inventate io e le lire èda un po’ che non ci sono più (e di-co 50 mila a chi andava grassa), ipraticanti “addetti ai ricoveri” nonsono cosa di oggi!!!! Ti sei maichiesto come mai negli ultimianni si moltiplichino le offerte di la-voro per neolaureati, con periodifissi di tirocinio? tutta questa voglia

di insegnare ai nuovi colleghi nonti suona strana??? Vedi pochi mesifa è venuto a mancare quello cheho sempre definito il mio maestrodi veterinaria, il dr Gigi Schiavi,persona e collega di altri tempi acui va il mio abbraccio e il miopensiero. Ho passato nell’ormailontano 1989 svariati mesi nellasua clinica e sono stato il primo ti-rocinante a poterla frequentare. I-niziavo al mattino e me ne andavoalla sera, saltando dalla chirurgiaalle varie sale visita, dalla radiolo-gia al laboratorio analisi. Non ho

preso una lira, e con grandi sacrifi-ci essendo orfano di padre mi pa-gavo un affitto per una stanza, mamai e poi mai ho svolto o mi si echiesto di svolgere mansioni daaddetto alle pulizie !!!!! ero un col-lega, imbranato e ignorante finchevuoi ma un collega veterinario conil quale discutere di veterinaria e alquale insegnare davvero i trucchidel mestiere!!! Allora di cliniche cen’erano poche, oggi tantissime,oggi ci sono tanti grandi e braviveterinari ma tra questi, pochissimiGigi Schiavi.............

Caro direttore tu continui a batta-gliare per cercare di portare in al-to la professione, io sono un rom-piballe e pessimista ma la vedonera.....una categoria in ribassodove ognuno pensa solo al pro-prio orticello...... e hai voglia acercare di risollevarla !!!!!!!!!!Certo la speranza è l’ultima a mo-rire, ma in Veneto si dice ancheche “chi vive sperando morec............” e mi fermo altrimenti midici che sono il solito volgare.Un abbraccio

Paolo Cecchin

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2007 21LETTERE AL DIRETTORE

@

ScriviciLe lettere al direttore vanno

indirizzate [email protected]

oppure a RedazioneProfessione Veterinaria

Via Trecchi, 20 26100 Cremona

fax 0372/40.35.26Ai Colleghi lettori chiediamo diriportare la città di provenienza

e il settore professionale in cui si esercita

22 laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2007CALENDARIO ATTIVITÀ

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ORTOPEDIA:V PARTE - CHIRURGIA ARTICOLARE E PERIARTICOLARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona- Via Trecchi, 20 - ECM: 23 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC MEDICINA INTERNA: V PARTE - CITOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 20Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC PATOLOGIE OSTRUTTIVE DELLE VIE RESPIRATORIE: VIVERE CON UN FILO D’ARIA - Astoria PalaceHotel, Palermo - Via Monte Pellegrino, 62 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR SICILIA BIOSICUREZZA NELL’ALLEVAMENTO DELLA VACCA DA LATTE - Casato Licitra - Castiglione Kastalia IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI (Ragusa) - C.da Bocampello - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione MEDICI VETERINARI DI RAGUSA Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC GIORNATE DI APPROFONDIMENTO AVANZATO IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: IV PARTE - ECOCARDIOGRAFIA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi,20 - ECM: 22 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC CORSO REGIONALE SARDEGNA - RADIOLOGIA NEL CANE E NEL GATTO - Sassari- - ECM: 18 Crediti -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

INCONTRO MACROREGIONE CENTRALE SIVE LAMINITE E RADIOLOGIA DIGITALE: VECCHI PROBLEMI E NUOVE SOLUZIONI - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: IV PARTE - CHIRURGIA TORACICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVAR IL VETERINARIO AZIENDALE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’EPIDEMIOSORVEGLIANZA - CentroStudi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: PaolaOrioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVE CORSO BASE DI EMBRYO TRANSFER - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona e San Daniele Po (CR) -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA L'INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) NELLA PRATICA CLINICA - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO L'OCCHIO DOLENTE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Torino - ECM: RichiestoIN COLLABORAZIONE CON SOVEP Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39

0372 403506 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC ANESTESIA: IV PARTE - ANESTESIA E SISTEMA NERVOSO - TERAPIA DEL DOLORE - COMPLICANZE

IN CORSO DI ANESTESIA - EUTANASIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SIVE CONCETTI APPLICABILI DI DERMATOLOGIA EQUINA PER IL VETERINARIO PRATICO - Palazzo Trecchi,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE- Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Novotel Caserta Sud, Caserta - Strada Statale,87 Sannitica - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC APPROCCIO E GESTIONE PRATICA DELLA LEISHMANIOSI - Holiday Inn Cagliari, Cagliari - Viale UmbertoTicca - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV L'ANESTESIA NEI PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIE EPATICHE E RENALI - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI EDEFFETTUARE UNA ADEGUATA TERAPIA. - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO CRITERI DI VENDITA DI UN SERVIZIO AL CLIENTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:DI PRACTICE MANAGEMENT Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39

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ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE: IV PARTE - LA GESTIONE DEL CLIENTE E DEL PAZIENTE E LA PREVENZIONECOMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC PATOLOGIE OSTRUTTIVE DELLE VIE RESPIRATORIE: VIVERE CON UN FILO D'ARIA - Sheraton PadovaHotel Conference Center, Padova - Corso Argentina, 5 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SINUV PATOLOGIE OSTRUTTIVE NON ONCOLOGICHE DELLE VIE URINARIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA LA GERARCHIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZANEGLI ANIMALI ESOTICI DA FRIULI VEN. GIULIA COMPAGNIA - "Il Quadrifoglio srl" Ronchi dei Legionari - Gorizia - Via Staranzano, 23 - ECM: 4 Crediti -

Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Matera - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Palermo - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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Patologie Ostruttive delle Vie Respiratorie: vivere con un filo d’aria